Gli animali sono i migliori amici degli esseri umani. Non solo fanno compagnia, ma aiutano le persone quando si sentono sole, sono malate o affrontano un periodo difficile. I benefici di possedere un animale sono ormai documentati, sia in termini di salute fisica che per il benessere psicologico, emotivo e sociale. In determinati casi è possibile anche ottenere una certificazione che attesti ufficialmente il ruolo del vostro amico a quattro zampe come animale di supporto emotivo o ESA (Emotional Support Animals).
In alcuni Paesi e per determinate compagnie aeree, certificare il proprio animale come ESA permette di portarlo con sé in situazioni particolari, per esempio all’interno della cabina aerea. Vediamo insieme cosa sono gli animali di supporto emotivo e le regole delle compagnie aeree per portarli con sé.
ESA: quali sono gli animali di supporto emotivo
Si chiamano animali di supporto emotivo gli animali da compagnia privi di un addestramento specifico. Vengono riconosciuti come tali da un professionista della salute mentale che, dopo un’attenta valutazione, ne attesta la capacità nel fornire supporto a una persona che soffre di un problema di natura psicologica. Questo perché, come lascia intendere il nome stesso, aiutano il proprio padrone a stare meglio anche solo con la loro presenza.
Per poter certificare il proprio animale come ESA è necessario soffrire di un disturbo diagnosticato e riconosciuto come depressione, ansia generalizzata, attacchi di panico, dimostrando che l’animale aiuta a migliorare lo stress o i disagi provocati dal disturbo. Tenendo in considerazione queste circostanze, molte compagnie aeree hanno permesso ai proprietari di portarli a bordo per vincere anche la paura di volare.
Compagnie aeree e animali di supporto emotivo
Per portare su un aereo un animale di supporto emotivo è necessario inoltrare l’apposita richiesta dal sito ufficiale della compagnia con largo anticipo prima della partenza. Possono fare domanda le persone affette da depressione o con problemi di salute mentale, i militari e i veterani di guerra, gli individui autistici o con la sindrome di Asperger, oltre che coloro che soffrono di PTSD e disordini psicotici.
Ogni compagnia ha le sue regole che consigliamo di approfondire sui rispettivi siti: Volotea, per esempio, accetta a bordo gli animali di supporto emotivo a patto che venga fornito il certificato ufficiale rilasciato da un membro della Assistance Dogs International (ADI) o della International Guide Dog Federation (IGDF). Inoltre, i cani da supporto emotivo possono sedersi sulle gambe del passeggero (se non pesano più di 10 kg) e se è sicuro farlo.
Gli aeroporti con animali di supporto particolari
Avere un amico fidato accanto a sé aiuta molto le persone a rilassarsi. Sono in tanti a riuscire a volare serenamente grazie alla presenza di un animale e sono sempre più le persone che si iscrivono all’apposito registro per sconfiggere la paura dell’aereo. Molti aeroporti, per venire incontro ai passeggeri, hanno allestito aree apposite dove affrontare la paura prima di un volo stando semplicemente a contatto non solo con i cani, ma anche con animali più particolari.
A San Francisco, per esempio, ad aiutare le persone c’è anche il maialino Lilou: insieme a cani, gatti e conigli, questo simpatico maialino contribuisce a tranquillizzare i passeggeri in ansia, nervosi e anche i bambini. Questi progetti di Pet Therapy hanno interessato anche alcuni aeroporti italiani, come quello di Milano Linate.