Un luogo in cui la natura e la mano dell’uomo hanno creato una vera e propria meraviglia, così tutti coloro che si trovano a visitare il Rhododendron Park Kromlau, parco di rododendri e azalee che si trova a Gablenz in Sassonia restano senza fiato muovendosi all’interno dei suoi 80 ettari.
Piante rigogliose, un suggestivo lago di nome Rakotzsee che è il cuore pulsante di tutto il parco e poi lui, il ponte del diavolo, il cui vero nome è Rakotzbrücke.
Fascino e mistero ammantano questa costruzione che sembra essere uscita da un sogno, fata di pietre appuntite, che si allungano verso il cielo, mentre la struttura va a formare un arco perfetto che, specchiandosi nelle acque del lago, diventa un cerchio.
Magia? Oppure la sapiente mano dell’uomo? Ovviamente la seconda, anche se non mancano le storie e le leggendo. Quello che è certo è che, da qualsiasi angolo si osservi la costruzione, completamente priva di barriere, si nota la ruota che va a formare insieme al suo riflesso. Tutto quello che c’è da sapere.
Il parco in Germania in cui ammirare il ponte del diavolo
Un paesaggio favoloso, in cui godere della bellezza della natura e dell’ingegno dell’uomo. Siamo in Germania, in Sassonia, e l’area dove è sorto il parco Kromlau è stata acquistata nel 1842 da Friedrich Hermann Rötschke che ha dato il via alla sua idea che si ispirava a quella del vicino Parco di Muskau, Patrimonio dell’Umanità Unesco. La struttura del parco e le specie di piante che crescono rigogliose al suo interno hanno dovuto fare i conti con il trascorrere del tempo, ma resta comunque il fascino lussureggiante di un luogo in cui respirare la bellezza della natura.
Oltre alla flora rigogliosa, uno degli elementi più affascinanti del parco è il suo meraviglioso ponte del diavolo, che lascia senza fiato non solo per la sua struttura che sembra sfidare ogni legge umana, ma anche perché il suo riflesso va a formare un cerchio perfetto quando si specchia nelle acque del lago.
In anni recentissimi sono stati portati avanti importanti lavori di ristrutturazione, come si legge sul sito -infatti – sono stati rinnovati 8,5 chilometri di sentieri e ne sono stati ricostruiti alcuni, sono avvenute nuove piantumazioni ed è stato allestito un punto informazioni. Il parco è accessibile ogni giorno e al suo interno vi è una suggestiva struttura molto antica che può ospitare cerimonie nuziali, in più ci sono una serie di sistemazioni: una di queste rende possibile pernottare nel castello, ma ci sono anche altre soluzioni come la Kavalierhaus che è stata realizzata intorno al 1860 e in anni recenti è stata sottoposta a interventi di ristrutturazione. Per chi desidera si può anche capeggiare nei pressi del lago, che è balneabile
Il ponte del diavolo in Germania
Di ponti del diavolo se ne possono trovare diversi in numerose parti del mondo, sono accomunati dalla loro spettacolarità e dalle leggende che circolano in merito alla loro costruzione. Infrastrutture che si innalzano verso il cielo e si allungano con le loro forme particolari. Proprio come quello che si trova in Germania e più precisamente in Sassonia, vicino al confine con la Polonia.
Pare che il ponte Rakotzbrücke sia stato realizzato intorno alla metà dell’Ottocento, nel corso degli anni Sessanta di quel secolo, soprattutto utilizzando pietre in basalto e inizialmente assicurandolo con supporti in legno, poi successivamente rimossi. Ci sono voluti circa una decina di anni per innalzarlo e la sua vista lascia letteralmente senza parole. Un po’ perché va a formare un cerchio perfetto con il suo riflesso nel lago, un po’ perché le colonne di basalto che lo circondano, giunte appositamente da cave lontane per la sua costruzione, sembrano non poter essere il frutto della mano dell’uomo. A quanto pare, non si può salire sulla struttura per preservarla.
Lungo 7,8 metri e largo 6,5, è stato oggetto di ristrutturazione tra il 2018 e il 2019. Ovviamente, come accade per tutti i ponti che vengono definiti del diavolo, anche in merito a questa costruzione si sussurrano paurose leggende.
Le leggende del ponte del diavolo Rakotzbrücke
Affascinanti e al tempo stesso misteriosi, costruzioni talmente eccezionali da rendere impensabile che siano state realizzate dalla sola mano umana. Anche il ponte del diavolo Rakotzbrücke ha le sue leggende. Ad esempio, come accade per molte infrastrutture simili, si dice che il maligno abbia avuto parte nel suo compimento, pretendendo in pegno per l’aiuto l’anima della prima persona che lo avrebbe attraversato (in questo caso un cane).
Ma non è l’unica storia, si dice anche che, se lo si guarda da una certa angolazione possa mostrare il volto del Diavolo.
Ma al di là delle leggende una cosa è certa: mentre lo si osserva è facile immaginare davvero una favola ricca di misteri e di colpi di scena, perché questo ponte – e il paesaggio in cui è immerso – regalano tantissimi spunti alla fantasia.
E vale la pena visitare il parco e il suo ponte in ogni momento dell’anno, perché ogni stagione regala suggestioni uniche, ma non solo perché al suo interno vengono organizzati anche diversi eventi: da festival ad appuntamenti musicali fino a un meraviglioso mercatino di Natale.