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Parte il treno della Sila, il bellissimo percorso attraverso la Calabria

La Società Ferrovie della Calabria, in collaborazione con la Regione Calabria, ha potenziato i propri servizi turistici per promuovere la mobilità collettiva nelle aree di interesse culturale e naturalistico del territorio. Per tutte le domeniche di settembre, i viaggiatori avranno l’opportunità di esplorare l’Altopiano Silano a bordo del “Treno della Sila“, la storica locomotiva delle Ferrovie della Calabria che percorre la suggestiva tratta Camigliatello – San Nicola S.M.

Un viaggio che non solo permette di ammirare le bellezze naturali e paesaggistiche, ma propone anche un’offerta enogastronomica diffusa con prodotti tipici locali. L’iniziativa mira a valorizzare le tradizioni e l’identità della zona per offrire ai visitatori un’esperienza autentica e immersiva nel cuore della splendida regione.

Tutto il fascino senza tempo del Treno della Sila

Il Treno della Sila è un gioiello storico che permette di immergersi appieno nell’incanto del Parco Nazionale della Sila: la locomotiva Borsig del 1926, restaurata con cura insieme alle carrozze in legno originali, riporta i viaggiatori indietro nel tempo, lungo la tratta che va da Moccone a San Nicola Silvana Mansio, passando per suggestive località come Camigliatello Silano e Croce di Magara.

La stazione di San Nicola Silvana Mansio, dove avviene il carico passeggeri a 1405 metri sul livello del mare, è la più alta stazione ferroviaria a scartamento ridotto d’Italia, e rappresenta il punto di svolta per il treno, dove la locomotiva viene preparata per il viaggio di ritorno seguendo un’affascinante procedura manuale: i macchinisti riforniscono di carbone la fornace, fanno scorta d’acqua, oliano bronzine e bielle.

La ferrovia, costruita agli inizi del Novecento, ha visto il ritorno dell’iconico treno che “stride, fischia e sbuffa” nel 2016, dopo un intenso lavoro di recupero. Arrampicandosi tra montagne e vallate, il Treno della Sila è l’occasione unica e imperdibile per conoscere e ammirare il parco silano da un punto di vista inedito.

Un viaggio lento e un panorama che non si dimentica

Quando il Treno della Sila si avvicina, i primi segni della sua presenza sono il fischio nostalgico e lo sbuffo di vapore che si solleva tra gli alberi. Il nero e rosso della locomotiva Borsig 353 emerge maestoso, seguito dal verde delle carrozze, che sembra fondersi con il bosco tutt’intorno. In un attimo, il tempo sembra rallentare: salire a bordo significa abbracciare un ritmo lento cui non siamo più abituati. I sedili di legno donano una vista privilegiata sui paesaggi incontaminati della Calabria, ma il vero spettacolo si gode dal predellino del primo vagone, dove il vento accarezza il viso e il cuore si riempie della bellezza selvaggia della Sila.

Il treno avanza costeggiando la provinciale, per poi immergersi nelle rigogliose foreste dell’altopiano silano. Dopo aver attraversato l’imponente viadotto Camigliati, alto 166 metri, la vegetazione diventa più fitta e il percorso si fa più ripido. La stazione di Croce di Magara, a 1354 metri di altitudine, segna l’inizio di una leggera discesa che solca il fiume Neto.
L’ultima parte del viaggio è un susseguirsi di panorami mozzafiato, con la vista sulla vallata del Crati, il lago artificiale di Cecita e le sinuose curve che conducono alla stazione di San Nicola Silvana Mansio. Un viaggio indimenticabile che regala momenti di pura meraviglia.

Di Admin

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