Categorie
Europa Notizie Svizzera Viaggi

La Svizzera è il Paese migliore al mondo (per la settima volta)

Secondo la classifica stilata da US News & World Report di quest’anno, la Svizzera è ancora una volta il Paese migliore al mondo ed è la settima volta che raggiunge questo risultato. La valutazione, ottenuta su un totale di 89 Paesi e basata su un sondaggio globale di 17.000 persone, tiene in considerazione diversi fattori come qualità della vita, benessere economico, patrimonio culturale, innovazione imprenditoriale, rispetto dei diritti umani o sostenibilità.

Cosa fa la Svizzera per meritarsi, per così tanti anni, questo riconoscimento? Per capirlo, lo studio ha impiegato un modello per assegnare un punteggio e classificare i paesi sviluppato dalla WPP (una multinazionale dei servizi di marketing) e dal suo strumento di analisi del marchio BAV, di proprietà della Wharton School dell’Università della Pennsylvania. Seppur la Svizzera non abbia primeggiato in nessuna delle categorie presenti, nel complesso è stato il Paese che ha accumulato il maggior numero di punti, aggiudicandosi il primo posto sul podio.

Perché la Svizzera è il miglior Paese al mondo

La Svizzera ottiene risultati particolarmente positivi in determinate categorie e meno in altre, ma nel complesso raggiunge il primo posto. Nel dettaglio, vince il terzo posto in quella dedicata alla qualità della vita, preceduta da Danimarca e Svezia; nella categoria dedicata all’economia, invece, è seconda solo a Lussemburgo; in quella dell’innovazione imprenditoriale è quinta, oltre che nella categoria relativa agli aspetti sociali comprendenti aspetti quali diritti umani e libertà di culto religioso.

Lo studio sottolinea molti aspetti importanti della Svizzera, come il basso tasso di disoccupazione, una forza lavoro qualificata e uno dei più alti prodotti interni lordi pro capite al mondo, secondo il CIA World Factbook. La forte economia del Paese è alimentata da basse aliquote fiscali per le imprese, un settore dei servizi altamente sviluppato guidato dai servizi finanziari e un’industria manifatturiera ad alta tecnologia.

Un altro vanto del Paese è la sua diversità in quanto ospita regioni con distinte identità culturali e lingue quali tedesco, francese e italiano. Inoltre, la Svizzera si è fatta notare a livello internazionale per il settore bancario e per le politiche nel campo dell’ecologia e della sostenibilità (i viaggiatori possono andare alla scoperta dei suoi luoghi più belli minimizzando l’impatto ambientale grazie all’eccellente sistema di trasporto pubblico, che facilita lo spostamento da una città all’altra).

Classifica dei migliori paesi al mondo

La federazione elvetica si è dimostrata negli anni una destinazione pacifica, democratica, sicura e con ottimi servizi pubblici ed educativi, soprattutto per quanto riguarda le famiglie. Oltre alla Svizzera, la classifica vede altri paesi che si sono distinti nelle diverse categorie:

  1. Svizzera
  2. Giappone
  3. USA
  4. Canada
  5. Australia
  6. Svezia
  7. Germania
  8. Regno Unito
  9. Nuova Zelanda
  10. Danimarca

E l’Italia? Il nostro Paese ha ottenuto il quindicesimo posto: secondo lo studio realizzato da US News & World Report, l’Italia può essere considerata una destinazione turistica ideale, ma la vita all’interno delle sue città è più complessa. Secondo la ricerca, al 2024 è afflitta da criminalità organizzata e corruzione, la crescita economica è rallentata e l’elevata disoccupazione giovanile e femminile rimangono al centro del dibattito. Nella categoria dedicata al patrimonio culturale, invece, abbiamo raggiunto il secondo posto, secondi solo alla Grecia.

Categorie
Cavalli Idee di Viaggio vacanza natura Verona Viaggi viaggiare

A Fieracavalli scopri il territorio dall’alto di una sella

Fieracavalli, la manifestazione più importante del panorama equestre internazionale, da 126 anni è un’occasione unica per condividere la passione per il cavallo, ma anche per scoprire attraverso di esso – secolare ambasciatore del territorio – la bellezza e la varietà del paesaggio italiano. Dal lancio della prima guida Italia a Cavallo in collaborazione con il Touring Club Italiano nel 2015, infatti, la manifestazione non ha mai smesso di impegnarsi nella diffusione dell’equiturismo: un tipo di turismo equestre, lento, green e che permette di conoscere luoghi incredibili da una prospettiva completamente nuova.

Questo settore – che unisce cavallo, natura ed enogastronomia – conta, nel nostro Paese, quasi 3 milioni di cavalieri appassionati che, ogni anno, percorrono gli oltre 7mila chilometri di ippovie registrate: da quella più alta sul Monte Baldo (2.059 metri di altitudine) a quella più lunga d’Europa che attraversa il Gran Sasso e i monti della Laga (560km), fino all’equivia dei Forti, voluta fortemente da Fieracavalli e dal Comune di Verona per riuscire a portare il cavallo all’interno della città che ha dato i natali alla rassegna.

una ripresa di persone a cavallo durante Fieracavalli

Fonte: Fieracavalli

Fieracavalli, a Verona dal 7 al 10 novembre 2024

Gli itinerari unici di Fieracavalli 2024

Composta da tre itinerari differenti, l’equivia dei Forti unisce le mura scaligere delle Torricelle e la dorsale urbana dei bastioni, collegando idealmente tutti i luoghi dove sorgevano i forti di origine asburgica della città, così da proporre percorsi in grado di far conoscere al meglio, e attraverso nuovi punti di osservazione, il territorio e il patrimonio storico-culturale della città di Verona. Nel percorso di pianura, i 4 forti di Parona, Chievo, Lugagnano e Gisella sono uniti da una linea lunga 15,3 km per 3,5 ore di tempo di percorrenza, mentre nel percorso di collina, il viaggio a cavallo unisce i 3 forti di San Mattia, San Leonardo (oggi Santuario della Madonna di Lourdes) e il Forte Santa Sofia per 20 km e circa tre ore di percorrenza. Questi due tracciati si aggiungono all’Equivia Urbana – inaugurata a Fieracavalli nel 2019 – che si estende per circa 14,6 km, dai bastioni di San Zeno, Castel Vecchio e Piazza Bra, seguendo la riva del fiume. Punto di partenza di tutti e tre gli itinerari è Corte Molon – cuore operativo dei progetti di equiturismo e ippoterapia di Fieracavalli – che mette a disposizione, anche per i cavalieri indipendenti, parcheggi per i mezzi degli escursionisti e tutto l’occorrente per la cura dei loro cavalli.

una ripresa di persone a cavallo durante Fieracavalli

Fonte: Fieracavalli

Fieracavalli, a Verona dal 7 al 10 novembre 2024

L’ippovia dei Forti riesce così non solo nell’intento di collegare il parco dell’Adige con il Parco delle mura – rendendo finalmente Verona una città sempre più a misura di cavallo – ma anche ad unire idealmente il ricco palinsesto di eventi e appuntamenti dedicati al territorio che si snodano nei padiglioni di Fieracavalli con la città patrimonio mondiale UNESCO e sede della manifestazione da ben 126 anni.

Proprio all’interno del Padiglione 4 di Fieracavalli, infatti, sarà possibile scoprire il grande spazio dedicato al Salone del Turismo Rurale e dei Prodotti Tipici. Qui non solo si potranno trovare consigli per il prossimo viaggio a cavallo da parte di esperti di turismo, associazioni agricole e pro loco – pronte a suggerire le più belle destinazioni rurali italiane da visitare – ma si potranno anche scoprire le storie più autentiche del territorio italiano attraverso le eccellenze eno-gastronomiche dei migliori produttori del nostro Paese. Una vera e propria vetrina di tipicità regionali che offrirà ai visitatori un viaggio immersivo nelle migliori tradizioni culinarie italiane, così da comprendere e conoscere più a fondo l’incredibile biodiversità che ci contraddistingue.

L’appuntamento per scoprire il territorio italiano dall’alto di una sella è a Fieracavalli, a Verona dal 7 al 10 novembre 2024.

Categorie
Asia deserti Emirati Arabi itinerari culturali Notizie vacanza natura Viaggi

Come trascorrere una vacanza gratuita a Muscat

Avete mai sognato di fare un viaggio in Oman? Se così fosse la cosa non ci sorprenderebbe affatto, perché questo Paese della Penisola araba si fa amare per il suo territorio desertico impreziosito da bellissime oasi e anche per la sua lunga storia di cui ancora si possono ammirare le tracce. E la sua suggestiva Capitale, Muscat, è una meta imperdibile in quanto città del mare e dell’arte, ma anche per il fatto che è una delle località più antiche del Medio Oriente (è sta fondata oltre 900 anni fa). Il viaggio in Oman, quindi, non può che partire da qui e la buona notizia è che ora è possibile farci persino una vacanza (quasi) gratis.

Oman Air regala una notte a Muscat (e non solo)

È possibile passare una notte gratis a Muscat grazie a Oman Air, compagnia di bandiera del Sultanato dell’Oman, che in collaborazione con il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo omanita ha lanciato un’iniziativa per cui si può soggiornare una notte in hotel della città senza pagare, a patto che si viaggi in Premium. Ma niente paura, perché sono previste agevolazioni anche per chi sceglie l’Economy: si può usufruire di due notti al prezzo di una.

Una promozione speciale in programma fino al 30 novembre 2024 e che permette di avere accesso a sconti esclusivi sui tour, noleggio auto e altri servizi, per esplorare Muscat e i suoi dintorni. L’autunno, tra l’altro, è probabilmente la stagione migliore per viaggiare in Oman, poiché il clima più dolce consente di compiere un’esplorazione più piacevole e consapevole.

Per usufruire di questa iniziativa occorre essere in possesso di un biglietto di andata e ritorno per qualsiasi destinazione della rete di Oman Air che preveda, però, un transito a Muscat. Il viaggiatore deve solo compilare il modulo di richiesta online per approfittare di un soggiorno gratuito in hotel. È bene sapere, tuttavia, che è previsto un massimo di uno scalo per ogni biglietto di andata e ritorno.

Scalo a Muscat, cosa vedere

Il fascino di Muscat è certamente indiscutibile, ma facendoci semplicemente scalo è più che fondamentale selezionare con cura le cose da visitare in questa peculiare città. Da non perdere assolutamente sono:

  • La Corniche di Muttrah: qui si può fare una rilassante passeggiata ammirando i palazzi, i locali, le moschee e perdersi anche tra i vicoli intricati del suq del pesce, organizzato all’interno di un’edificio con arcate che si aprono sul mare e che permettono di osservare la quotidianità del popolo, quella in cui pescatori scaricano e vendono il pesce appena pescato;
  • Suq di Muttrah: ideale per gli amanti dello shopping ma anche per coloro che vogliono osservare più da vicino la vita omanita di tutti i giorni, fra spezie, gioielli, tappeti, vestiti, oggetti di antiquariato e molto altro ancora;
  • Al Alam Royal Palace: il Palazzo Reale costruito nel 1972 e visibile dalla piazza antistante sulla quale si affacciano vari edifici governativi e il Museo nazionale dell’Oman. Oggi è la residenza ufficiale dell’attuale Sultano dell’Oman;
  • Grande Moschea del Sultano Qaboos: è la terza più grande del mondo ed è consentito l’ingresso ai non musulmani. Si tratta di un gioiello dell’architettura moderna islamica che è stata persino definita dal “Telegraph” come una delle più belle del mondo;
  • Il Museo Nazionale: con armi tradizionali, gioielli, costumi, ceramiche omanite e numerose scatole decorate;
  • I due Forti: il Forte al Jalali è oggi un museo che racconta la storia del Paese, mentre il Forte Al Mirani può essere ammirato solo dall’esterno in quanto non aperto ai visitatori;
  • Bait Al Zubair: perfetto per conoscere la storia e la cultura tradizionale dell’Oman poiché è la casa della famiglia Zubair;
  • Royal Opera House: uno dei punti di riferimento culturali più iconici della città e dell’intero Medio Oriente. Anche questo edificio è un capolavoro architettonico con interni a dir poco mozzafiato;
  • Spiaggia di Muscat: ben attrezzata e molto frequentata dai locali. Spettacolare è il momento del tramonto.
Grande Moschea del Sultano Qabus, Oman

Fonte: iStock

Un angolo della Grande Moschea del Sultano Qabus
Categorie
Napoli Notizie Palermo Viaggi

Una nave di libri: il viaggio letterario di Grimaldi Lines

Grimaldi Lines Tour Operator continua a sorprendere con i suoi eventi speciali, e dal 13 al 17 novembre 2024 propone un’edizione esclusiva di “Una nave di libri“, organizzata in collaborazione con Agra Editrice e la testata Leggere. Si tratta di un affascinante viaggio culturale che si svolgerà a bordo della Cruise Ausonia, lungo la tratta Napoli-Palermo, con una sosta nella splendida città siciliana.

Un fitto calendario di eventi

Durante la navigazione, gli ospiti avranno l’opportunità di partecipare a una serie di incontri letterari, spettacoli musicali e momenti di animazione.

Tra i protagonisti vi sarà lo scrittore siciliano Roberto Disma, che presenterà il suo ultimo romanzo Venus Malus, accompagnato dalle note della chitarra, riproponendo così l’atmosfera dei cantastorie di un tempo. Sarà presente anche Lorenzo Marone, noto autore napoletano, con la sua più recente opera.

Emilia Costantini, critica teatrale e giornalista, introdurrà il suo libro Tu dentro di me, mentre la cantautrice Patrizia Cirulli proporrà un repertorio di canzoni ispirate alle poesie di Eduardo De Filippo e altri poeti dialettali.

Ma l’evento non si limita alla letteratura: in programma anche un focus sull’enogastronomia, con Dario Stefano, promotore della rinascita del vino pugliese e autore del libro Enoturismo 4.0, che condurrà una degustazione del vino rosato Tacco Rosa, prodotto da uve negroamaro. Una combinazione perfetta di cultura, musica e sapori per un viaggio unico nel suo genere.

Una sosta culturale ed enogastronomica a Palermo

Palermo, Sicilia

Fonte: iStock

Veduta panoramica di Palermo

Durante la tappa a Palermo, gli ospiti potranno esplorare la città grazie a tour guidati che includono visite a luoghi di grande interesse storico e culturale, come la splendida Cappella Palatina, il maestoso Duomo di Monreale, e le eleganti ville aristocratiche settecentesche di Bagheria.

Anche in questa fase del viaggio, non mancherà l’elemento enogastronomico. Mario Liberto, presidente dell’Accademia Enogastronomica Epulae, guiderà una speciale degustazione curata dallo chef stellato Nino Ferreri. I partecipanti avranno anche l’occasione di visitare l’azienda vinicola Duca di Salaparuta, che celebra i suoi 200 anni di attività, e scoprire l’eccellenza della pasticceria siciliana tramite le creazioni dei maestri pasticceri Salvatore Cappello e Salvatore Garofalo.

Il tour guidato di Napoli

Il viaggio si conclude con un emozionante tour guidato di Napoli per scoprire le meraviglie di una delle città storiche d’Europa. Il tour includerà una visita al Museo di Capodimonte, rinomato per la sua straordinaria collezione d’arte e per la vista mozzafiato sullo skyline. Un momento conclusivo che rappresenta una preziosa chance per approfondire la storia e la cultura partenopea, coronando così un viaggio ricco di esperienze indimenticabili.

Informazioni pratiche

Il pacchetto di viaggio parte da 463 euro a persona e comprende:

  • viaggio a bordo della nave Cruise Ausonia da Napoli a Palermo e ritorno;
  • sistemazione in cabina tripla interna sulla nave;
  • pernottamento in camera tripla in un hotel a 4 stelle a Palermo;
  • due colazioni e due cene presso il self-service di bordo;
  • colazioni e cene presso l’hotel a Palermo;
  • trasferimento in bus privato dal porto all’hotel;
  • escursioni con pullman e guida privata secondo il programma dettagliato disponibile su grimaldi-touroperator.com;
  • diritti fissi e costi Eu Ets;
  • assicurazione per assistenza medica.
Categorie
Europa Lapponia Notizie Vacanze Con Bambini Viaggi

Questo paese sta pagando famiglie con bambini per ripopolarsi

La piccola città di Glommersträsk, nella regione della Lapponia svedese, sta affrontando un serio calo demografico, con un numero ormai davvero esiguo di bambini in età scolare. Per contrastare questo fenomeno e prevenire la chiusura della scuola primaria locale, le autorità hanno deciso di offrire incentivi finanziari alle famiglie che scelgono di trasferirsi.

Glommersträsk, un paradiso per gli amanti della natura e delle attività all’aperto, sta quindi adottando un approccio simile a quello di altre realtà europee, come l’Italia e la Spagna, dove programmi di ripopolamento sono stati lanciati con successo. Si tratta di uno sforzo che mira a rivitalizzare la comunità locale, con la garanzia di un futuro per i servizi essenziali come la scuola, e ad attrarre nuove famiglie che desiderano vivere in un ambiente più tranquillo e a pieno contatto con un ambiente straordinario.

Il villaggio lappone “a rischio”

Nel 1950, Glommersträsk era una comunità vivace con circa 1.000 abitanti, ma oggi la popolazione si è ridotta drasticamente a 200 persone. Tra questi, solo 23 sono in età scolastica, aspetto che rende incerta la sopravvivenza della scuola elementare.

Infatti, il consiglio comunale ha avvertito che se il numero degli studenti dovesse scendere al di sotto di 25, la scuola potrebbe chiudere in via definitiva. In tal caso, i bambini sarebbero costretti a spostarsi nella scuola più vicina ad Arvidsjaur, a circa 40 chilometri di distanza. Tale situazione ricorda quanto accaduto con il liceo di Glommersträsk, che ha chiuso nel 2009 dopo che il numero degli studenti era sceso a soli 18 due anni prima.

Tutto ciò rappresenta una vera sfida per la comunità, che rischia di perdere uno dei suoi ultimi servizi essenziali e di vedere ulteriormente indebolito il tessuto sociale.

Quasi 900 euro per trasferirsi

Glommersträsk, Svezia

Fonte: iStock

Particolare del villaggio svedese

L’organizzazione locale Glommersbygdens Framtid sta cercando di salvare la scuola elementare e ripopolare il villaggio tramite incentivi finanziari. In particolare, le prime cinque famiglie che decidono di trasferirsi riceveranno un contributo in denaro di 10.000 kronor (circa 875 euro).

Per poter beneficiare dell’incentivo, le famiglie devono avere figli in età scolastica (tra i 6 e i 15 anni), e i bambini sono tenuti a frequentare la scuola elementare di Glommersträsk, Parkskolan, per almeno un anno accademico. Oltre al sostegno economico, l’organizzazione si impegna a offrire supporto nella ricerca dell’alloggio e a fornire un elenco di opportunità lavorative in zona.

Anche i cittadini non appartenenti all’UE possono candidarsi, a condizione di ottenere un permesso di soggiorno svedese prima del trasferimento.

Perché andare a vivere a Glommersträsk?

Trasferirsi a Glommersträsk può essere un’opportunità interessante per coloro che cercano una vita tranquilla immersa nella natura incontaminata, ma con accesso a servizi e infrastrutture essenziali. Nonostante sia una piccola comunità, Glommersträsk si trova a breve distanza da importanti centri tecnologici come Skellefteå Tech Hub, raggiungibile in circa un’ora di auto, mentre la città di Luleå, con le sue spiagge e il museo, è a sole due ore di distanza. Anche il liceo più vicino si trova ad Arvidsjaur, a soli 30 minuti.

Inoltre, i piccoli aeroporti nelle vicinanze offrono collegamenti diretti con Paesi europei come Germania e Francia.

Il portavoce di Glommersbygdens Framtid ha descritto il villaggio come un “luogo sicuro dove far crescere i propri figli in una comunità accogliente“, definendo l’incentivo finanziario come “un’opportunità per una nuova vita“. Una famiglia ha già fatto domanda per il programma, mentre un’altra si è appena trasferita, alimentando la speranza che altre seguiranno l’esempio.

Categorie
Costa Azzurra Europa Francia Idee di Viaggio spiagge vacanza natura vacanze Viaggi

Dove trovare le migliori spiagge selvagge della Costa Azzurra

Per ritrovare un po’ di tranquillità e relax non è necessario andare lontano e neanche in luoghi poco conosciuti. A volte, anche quelli più famosi riservano delle sorprese, come il sud della Francia. L’abbondanza di spiagge in questa regione dimostra come sia ancora possibile trovare degli angoli nascosti e, se da una parte la Costa Azzurra è famosa soprattutto per il suo sfarzo, l’intera zona custodisce anche meravigliose spiagge selvagge ancora tutte da scoprire.

Questa la nostra selezione dedicata alle migliori spiagge selvagge della Costa Azzurra.

Spiaggia Jean Blanc, Le Lavandou

Scoprire luoghi nuovi, di questi tempi, è quasi impossibile. Ciò non significa che non sia possibile stendersi al sole in spiagge dall’animo selvaggio come quella di Jean Blanc a Le Lavandou. L’odore dei pini e l’alternanza di rocce e sabbia bianca rappresentano lo scenario perfetto in cui rilassarsi senza che la vista venga oscurata da sdraio e ombrelloni. A completare il tutto, il mare color smeraldo. Per accedere alla spiaggia dovrete scendere degli scalini e, se avete voglia di allungare la camminata, potete percorrere il sentiero litoraneo tra Le Lavandou e Cavalière per arrivare a un’altra perla nascosta: la caletta selvaggia dell’Elefante, frequentata soprattutto da nudisti.

Spiaggia del Pellegrin, Bormes-les-Mimosas

Pur sapendo che ogni angolo della Costa Azzurra è un vero e proprio paradiso, per provare a evitare la folla potete immergervi nei colori della spiaggia di Pellegrin. Con alle spalle una rigogliosa pineta, questa spiaggia di sabbia fine è custodita all’interno di una riserva naturale (l’accesso con l’auto è a pagamento) e, oltre a offrire un’opportunità unica per rilassarsi, permette di scoprire una zona della riviera dove il vino e il cibo di qualità sono i veri protagonisti. Dopo una giornata di mare, infatti, potete visitare le aziende vinicole dei dintorni per assaporare alcuni dei migliori vini di tutta la Provenza.

Cala de L’Escalet, Ramatuelle

Se è alta stagione non sperate nella solitudine, ma durante gli altri periodi dell’anno questa è la cala perfetta dove stendere l’asciugamano in un contesto selvaggio con servizi nelle vicinanze. Stiamo parlando della cala de L’Escalet, al riparo da rocce di granito e di scisto che la proteggono da sguardi veloci, non lontana da Saint-Tropez. Questo è anche il luogo ideale per chi ama scoprire i fondali marini quindi, se prevedete di farci un salto, non dimenticate tutto il necessario per fare snorkeling.

Cala de L'Escalet Costa Azzurra

Fonte: 123RF

Cala de L’Escalet in Costa Azzurra

Spiagge nel Massiccio dell’Esterel

Roccia rossa che si tuffa nel blu del mare: un paesaggio scenografico quello offerto dalle spiagge del Massiccio dell’Esterel. Qui troverete tutta una serie di piccole insenature e anse chiamate calanques che si susseguono lungo i 40 chilometri della Corniche d’Or e offrono alcune delle ultime spiagge selvagge della Costa Azzurra. Le più belle sono sicuramente le calanques Maupas, accessibile attraverso una scalinata nascosta dalla vegetazione, la calanque Aurelle, contraddistinta da un’atmosfera intima e tranquilla, e la calanque di Maubois, riparata dal vento e ideale per gli appassionati di snorkeling.

Spiaggia di Pierres-Hautes, Isola di Santa Margherita

In questa piccola isola situata al largo di Cannes c’è una spiaggia dove è consentita la pratica del naturismo: quella di Pierres-Hautes. La zona si contraddistingue per un terreno roccioso ricoperto da una fitta vegetazione mediterranea e permette sia di rilassarsi concedendosi ore di relax che di andare in esplorazione percorrendo i diversi sentieri che conducono nell’entroterra. Inoltre c’è una curiosità per i cinefili: su quest’isola sono state girate alcune scene del film ‘La maschera di ferro’ con Leonardo di Caprio.

Spiaggia Isola Margherita

Fonte: iStock

Spiaggia sull’Isola di Santa Margherita

Spiaggia di Buse, Roquebrune-Cap-Martin

Situata nella baia di Cabbé a Roquebrune-Cap-Martin, questa spiaggetta è composta soprattutto da ciottoli e rappresenta un luogo speciale e preservato. Lontana dalla strada e dal traffico, offre acque cristalline ed è raggiungibile unicamente a piedi scendendo delle scale che partono dalla stazione. Seppur il percorso sia di soli 5 minuti, consigliamo di percorrerlo in leggerezza senza portare con voi troppe cose.

Spiaggia Mala, Cap d’Ail

Una delle spiagge più belle e meno frequentate della Costa Azzurra è Plage Mala. Nonostante la sua vicinanza a Monaco, questa spiaggia rimane relativamente tranquilla anche durante l’alta stagione grazie al suo accesso non proprio semplicissimo: per raggiungerla dovrete percorrere un sentiero impegnativo in discesa partendo da Avenue Princesse Grace. Qui sono presenti anche due ristoranti abbastanza esclusivi quindi, se non volete spendere una fortuna, consigliamo di portarvi qualcosa da mangiare.

Spiaggia Notre Dame, Porquerolles

Bagnata da acque azzurre trasparenti e incorniciata da pinete, la spiaggia di Notre Dame, situata sull’isola di Porquerolles, è considerata un piccolo paradiso tutto da scoprire. La sua posizione isolata e la distanza dal porto principale la rendono meno visibile alla maggior parte delle persone che arrivano qui in traghetto. La spiaggia è un misto di ciottoli e sabbia e i bassi fondali la rendono perfetta soprattutto per le famiglie che viaggiano con bambini piccoli.

Categorie
Alpi Borghi itinerari culturali montagna sport invernali vacanze avventura Viaggi

Edolo, uno dei più importanti borghi dell’Alta Valcamonica

Nella suggestiva cornice della Valle Camonica, importante punto di accesso all’Alta Valle è il grazioso borgo di Edolo, capolinea della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, che sorge laddove le maestose montagne dominano il paesaggio: oltre a essere un luogo strategico per raggiungere note località sciistiche come il Passo del Tonale e Aprica, è ricco di storia e cultura, con il centro che conserva intatte le sue radici medievali.

Passeggiando per le vie selciate o lastricate, infatti, si possono ammirare dimore signorili contraddistinte da portali in granito lavorato, porte chiodate e loggiati in legno, nonché decorazioni in stile romanico a testimoniare il passato artistico e culturale del paese. Inoltre, durante l’inverno, gli appassionati di sport sulla neve possono sfruttare un servizio di ski bus che collega Edolo con le vicine piste del comprensorio Pontedilegno-Tonale per una giornata all’insegna dello svago e del divertimento nel cuore della natura.

Non mancano campi da tennis in terra battuta, una palestra per l’arrampicata sportiva, una piscina coperta, il cinema e l’occasione di incantevoli passeggiate lungo il fiume Oglio o il torrente Ogliolo. Ma non basta: Edolo è anche sede di una delle maggiori centrali idroelettriche Enel in Europa, capace di sviluppare una potenza di 1.000.000 kW grazie al salto di 1265 metri, da conoscere grazie a visite guidate su prenotazione.

Uno sguardo al passato

Edolo, in posizione strategica al vertice di un triangolo che collega la bassa Valle Camonica, la valle di Corteno con il passo dell’Aprica e la Valtellina, e l’alta Valle Camonica con il passo del Tonale, vanta origini antiche, con tracce di un tempio pagano dedicato a Saturno e di un insediamento romano. Crocevia di rilevanti vie di comunicazione, ha visto la presenza di una “statio” romana, che fungeva sia da controllo militare che da snodo commerciale lungo il corso del fiume Oglio.

Nel tempo, Edolo divenne tappa per i pellegrini diretti ai centri di culto cristiani, con la costruzione di ospizi lungo le strade a sottolineare l’importanza economica e spirituale della zona. Sotto la dominazione dei monaci francesi e poi del vescovo di Brescia, il borgo visse una crescita politica e religiosa testimoniata dalla presenza di chiese e castelli. Ma la sua storia è anche segnata da periodi difficili, con epidemie, carestie e guerre che colpirono la comunità.

Durante il Risorgimento, Edolo partecipò attivamente alle lotte per l’indipendenza italiana, resistendo all’occupazione austriaca e contribuendo alle imprese dei Mille di Garibaldi. Nel XX secolo, conobbe una significativa fase di sviluppo industriale e amministrativo, con l’avvento di infrastrutture quali la ferrovia e la centrale idroelettrica.

Oggi, è un vivace centro che attrae i turisti non soltanto per il ricco patrimonio storico, ma anche per la vicinanza alle piste da sci del Tonale e dell’Aprica, donando un perfetto connubio tra cultura e natura.

Cosa vedere a Edolo

Edolo, Lombardia

Fonte: Photo by Education Images/Universal Images Group via Getty Images

Particolare del centro di Edolo

Il pittoresco borgo dell’Alta Valle Camonica, oltre a una vacanza attiva all’aria aperta in ogni stagione, offre anche molteplici punti di interesse da non perdere, a partire dalla Chiesa di San Giovanni Battista, in stile rinascimentale con cinquecentesco campanile romanico: al suo interno custodisce pregevoli affreschi databili tra il 1530 e il 1535 a opera di Paolo da Caylina il Giovane.

Altrettanto meritevoli di attenzione, in località Mu, sono la Parrocchiale di Santa Maria Nascente, trecentesca pieve tra le prime a sorgere sul territorio, che può vantare il campanile più alto della Valle Camonica, ben 68 metri, le rovine del Castello medievale, e la Chiesa dei Santi Ippolito e Casiano, rimaneggiata più volte (l’ultima nel Settecento), finemente affrescata e custode di opere lignee della Famiglia Ramus.

Infine, una menzione anche al Ponte Vecchio che, in passato, univa Edolo e Mu (unificati in un unico comune, insieme a Cortenedolo, nel 1927).

Categorie
Alpi itinerari culturali montagna Movida ristoranti Vacanze natura Viaggi

Crans Montana, il sentiero delle lanterne è il più bello delle Alpi

Con uno sviluppo in altitudine che dai 500 metri della valle del Rodano si spinge ai 3000 del ghiacciaio della Plaine Morte, quella di Crans-Montana è una regione di contrasti estremi, baciata dal sole e con un panorama incredibile che spazia dalle vette del Sempione al Monte Bianco, passando per il Weisshorn e il Cervino. Gli sportivi possono contare su infrastrutture all’avanguardia a loro dedicate, mentre gli amanti della cultura hanno la possibilità di sbizzarrirsi con la vasta offerta di musei, eventi e festival.

Crans-Montana coniuga alla perfezione i vantaggi di uno stile di vita cittadino con l’atmosfera di montagna e la purezza dell’aria, grazie a un’ampia gamma di ristoranti (dalle baite di montagna agli indirizzi stellati), a una miriade di negozi e boutique, alle proposte benessere e a una vita notturna animata. Una meta ideale in qualsiasi stagione, con l’accesso alle vette assicurato 365 giorni l’anno dai moderni impianti di risalita.

Ancora, il comprensorio sciistico vanta ben 140 chilometri di piste per tutti i livelli, con un paesaggio da togliere il fiato grazie alla corona di vette che superano i 4.000 metri.

Non sorprende, quindi, che nel 2017 la località sia entrata nel circolo ristretto di Best of the Alps. Inoltre, non è un caso che la clientela italiana sia abituata da anni a scegliere Crans- Montana come meta privilegiata per lo svago in montagna, posizionandosi al primo posto tra gli ospiti internazionali.

Il Sentiero delle Lanterne, l’attrazione di spicco della stagione invernale

Appuntamento tradizionale dell’inverno di Crans-Montana, anche quest’anno il Sentiero delle Lanterne rappresenterà una delle principali attrazioni della stagione. Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, infatti, dalle 17 alle 22 il percorso innevato incanterà migliaia di visitatori grazie a moltissime novità, una più entusiasmante dell’altra.

Immerso nella natura, pur trovandosi nelle immediate vicinanze del centro, il magnifico sentiero esalta la magia dell’inverno: alla luce delle lanterne, quando cala la notte, il manto bianco che riveste gli alberi e la neve che scricchiola sotto le scarpe regalano uno scenario ricco di poesia.

Scandito da opere luminose, spettacoli incantevoli, concerti e caccia al tesoro, il Sentiero delle Lanterne regala una parentesi da fiaba nel cuore di Crans-Montana. Lo scintillio delle lanterne guida i visitatori alla scoperta di esperienze emozionanti in grado di meravigliare grandi e piccini.

Il magico Festival Etoile Bella Lui

Crans_Montana_Sentiero Lanterne

Fonte: Ph @Maxime_Aliaga – Ufficio Stampa

Sentiero delle Lanterne a Crans Montana

Come già l’anno scorso, lungo il Sentiero delle Lanterne prenderà vita il Festival Etoile Bella Lui, con il tocco di originalità delle animazioni che avranno luogo durante l’intera stagione invernale.

Concerti, spettacoli e animazioni si terranno nello splendido Hameau de Mayens, contraddistinto da antiche malghe di legno, dove sarà anche possibile ristorarsi. L’atmosfera fuori dal tempo di questo luogo incantato consentirà di immergersi in una favolosa leggenda di montagna, la fiaba de Il Pastore e della Stella Bella Lui, da cui hanno preso spunto il Sentiero delle Lanterne e il Festival.

La novità 2024-2025

Durante l’inverno 2024/2025, il Sentiero delle Lanterne sarà dedicato al “Movimento“, tema che verrà evocato tramite la danza dei corpi e il respiro della natura e metterà in evidenza svariate installazioni da scoprire lungo il percorso.

Ogni opera, unica nel suo genere, inviterà a lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza, offrendo allo stesso tempo momenti interattivi.

Categorie
aurora boreale crociere Curiosità Idee di Viaggio luoghi misteriosi Viaggi

Quali crociere fare per vedere l’aurora boreale

L’aurora boreale è uno spettacolo naturale mozzafiato che, da millenni, ha ispirato leggende e miti in tutto il mondo, arricchendo il folklore dei Paesi nordici. Alcuni popoli vedono negli spettacolari giochi di luce gli spiriti dei defunti, mentre altri raccontano di una volpe magica che, correndo tra la neve, lanciava scintille luminose nel cielo. Un’altra suggestiva leggenda narra di fuochi accesi dal Creatore, rifugiatosi al Nord dopo aver dato vita alla Terra, come simbolo del suo amore per l’Umanità.

Ma la scienza ci offre una spiegazione altrettanto affascinante: l’aurora boreale è il risultato dell’interazione tra le particelle cariche provenienti dal sole e le molecole di gas presenti nell’atmosfera terrestre. Tali collisioni creano scie luminose dalle forme e dai colori straordinari, che si dipanano nelle notti nordiche, lasciando senza fiato chiunque abbia la fortuna di assistervi.

I momenti migliori sono tra febbraio e marzo e tra la fine di agosto e ottobre, durante gli equinozi. Se scegliete di regalarvi una crociera verso il Nord Europa, avrete l’opportunità di visitare alcuni dei luoghi più iconici per ammirare questo straordinario spettacolo della natura.

La Crociera con il postale dei fiordi in Lapponia e Capo Nord

Un viaggio che vi porterà a esplorare l’estremo nord dell’Europa, immersi in paesaggi selvaggi e incredibili. Partirete dalle foreste innevate della Lapponia, attraversando la vasta tundra norvegese, fino a raggiungere la pittoresca cittadina di Kirkenes, al confine con la Russia. Da lì, il viaggio prosegue a bordo delle moderne navi della compagnia Havila, lungo la storica rotta del postale dei fiordi, navigando tra le maestose coste della Norvegia artica.

Doppiando Capo Nord, uno dei punti più a nord del continente europeo, arriverete alla magica Tromsø, conosciuta come la capitale dell’Artico. Durante le notti, l’obiettivo sarà quello di trovarsi nel luogo perfetto per lasciarsi incantare da uno dei fenomeni naturali più straordinari. Il periodo scelto, vicino all’equinozio, è scientificamente il migliore, e la latitudine da attraversare è tra le più favorevoli per vedere le luci danzanti del cielo. Tuttavia, sarà il meteo e un pizzico di fortuna a decidere se l’aurora boreale si mostrerà in tutta la sua splendida magia durante le fredde notti artiche.

15 giorni in Norvegia da Amburgo a Capo Nord

Imbarcatevi in un viaggio invernale che parte da Amburgo e vi conduce verso le coste della Norvegia, oltre il Circolo Polare Artico e sotto la zona aurorale, dove il cielo notturno potrebbe regalarvi lo spettacolo dell’aurora boreale. L’itinerario di due settimane a bordo della crociera di Hurtigruten è pensato per chi desidera immergersi nelle meraviglie naturali del profondo Nord, con la garanzia di vivere l’esperienza magica delle luci del nord.

Attraverserete fiordi incantati, piccoli villaggi di pescatori e gemme nascoste, fino a raggiungere alcuni dei panorami più selvaggi e mozzafiato della Norvegia. Lungo il percorso, incontrerete maestosi ghiacciai, fiordi silenziosi e una variegata fauna artica. Le giornate saranno dedicate a escursioni emozionanti, tra cui ciaspolate nei paesaggi innevati, gite su slitte trainate da husky, sci di fondo (da dicembre ad aprile) e, se viaggiate tra ottobre e febbraio, potrete persino partecipare all’avvistamento delle balene.

E, se tutto questo non fosse abbastanza, il viaggio vi porterà fino a Capo Nord, dove il paesaggio artico si apre in tutta la sua magnificenza. Da settembre a marzo, l’aurora boreale sarà il coronamento di notti artiche indimenticabili.

Alla ricerca dell’aurora boreale in Groenlandia e Islanda

aurora boreale in Islanda

Fonte: iStock

Le Luci del Nord in Islanda

Da non perdere è l’occasione di ammirare con i propri occhi due delle ultime aree selvagge incontaminate del pianeta con l’itinerario di 12 giorni di Quark Expeditions Sotto l’aurora boreale: esplorando l’Islanda e la Groenlandia orientale.
Navigando lungo i Fiordi Nord Occidentali islandesi (Vestfjords) e la remota costa nord-orientale della Groenlandia, sede del più grande sistema di fiordi del mondo, scoprirete paesaggi diversi e aspri, abitati dalla fauna artica. Immersi nella bellezza selvaggia dell’Artico, sperimenterete in prima persona la cultura Inuit a Ittoqqortoormiit, visiterete antichi siti Thule ricchi di storia e apprezzerete i massicci iceberg e le imponenti scogliere su cui dimorano gli uccelli artici. Se siete fortunati, potreste anche avvistare la spettacolare aurora boreale che danza nel cielo.

Una crociera nell’incanto della Finlandia

Assistere all’aurora boreale in Finlandia a bordo di una crociera è una delle esperienze più entusiasmanti e indimenticabili. Il fascino di vedere le luci del nord danzare nel cielo notturno, mentre vi rilassate a bordo di una nave di lusso, è reso ancora più speciale dalla bellezza della costa finlandese che si svela davanti ai vostri occhi.

Compagnie come Hurtigruten, Viking Line e Finnlines propongono crociere di qualità, ognuna con il suo stile, servizi e itinerari unici. Se preferite un’esperienza più lussuosa o intima, le piccole navi possono essere l’ideale, mentre le navi più grandi offrono maggiori attività a bordo, servizi di ristorazione e intrattenimento. Altre compagnie come Aida Cruises, Tui Cruises e P&O Cruises progettano speciali itinerari per avvistare l’aurora boreale, unendo la poesia del magico fenomeno con l’esplorazione delle incantevoli città costiere.

Le crociere variano in base alla durata: alcune di tre o quattro giorni, perfette per chi ha meno tempo, mentre altre possono arrivare fino a 10 o 12 giorni, per un’esperienza più completa. A bordo, troverete ad attendervi cabine confortevoli e ristoranti che offrono cucina locale e ponti di osservazione panoramici, ideati per scorgere lo spettacolo dell’aurora boreale.

Categorie
Africa Antananarivo attrazioni turistiche italiane e internazionali Idee di Viaggio itinerari culturali Madagascar Monumenti musei Viaggi viaggiare

Cosa vedere ad Antanarivo: guida alla scoperta della capitale del Madagascar

Se ami viaggiare ti sarai informato sul Madagascar che è sicuramente una delle mete top del periodo; la tua vacanza qui non può che partire da Antananarivo, la sua capitale. Ma quali sono le migliori attrazioni, i monumenti, i musei e i luoghi cult che non dovresti perdere? Scopriamolo insieme in una guida completa su Tana, perché è proprio così che la città viene chiamata più frequentemente.

Il palazzo della regina

Dopo esserti procurato il visto per il Madagascar non ti resta che pianificare il tuo viaggio alla scoperta di Antananarivo. Tra i simboli che rappresentano la città c’è il palazzo della regina, conosciuto ai più con il nome di Rova di Antananarivo. In una posizione dominante sulla collina di Analamanga, il complesso elegante racconta il passato glorioso della città e in modo particolare il periodo in cui è stato la residenza ufficiale dei sovrani del Regno di Merina, una delle dinastie più influenti nella storia del Madagascar. La sua costruzione risale al XVII secolo e al suo interno comprende il palazzo reale, templi e tombe reali. Seppur un incendio nel 1995 ne abbia danneggiato e distrutto una parte, le opere di restauro sono iniziate ed è sicuramente un must. Il mio consiglio? Dal Rova potrai scattare foto suggestive grazie ad una vista mozzafiato su tutta la città. Prenota una visita guidata così potrai avere maggiori dettagli storici e approfondire leggende e tradizioni.

Il parco zoologico e botanico di Tsimbazaza

Vuoi visitare il Madagascar esplorando a fondo la biodiversità? Nel tuo itinerario non dovrà mancare una visita al parco zoologico e botanico di Tsimbazaza. Perfetto con i bambini, ma non solo, dà modo di vedere vicino diverse specie endemiche del territorio tra cui i lemuri, i camaleonti, le tartarughe di terra giganti e tanti uccelli esotici. Oltre alla fauna, il parco ospita anche un ricco giardino botanico con tantissime tipologie di piante endemiche del Madagascar, molte delle quali sono uniche al mondo. Non molti lo sanno ma al suo interno è anche custodito un piccolo museo etnografico che fornisce uno spaccato interessante sulla cultura e le tradizioni delle diverse etnie malgasce.

Analakely market

Se ami la cultura local e vuoi fare shopping o acquistare souvenir unici non perdere una visita all’Analakely market. Si tratta del mercato principale della città, dove potrai trovare di tutto, dai prodotti freschi locali, come frutta tropicale e spezie, fino a oggetti di artigianato, tessuti e souvenir. Oggi è considerato a tutti gli effetti una vetrina autentica della quotidianità e offre un’occasione unica per interagire con la popolazione locale, assaporare cibi tipici e acquistare oggetti tradizionali malgasci.

Il lago Anosy

Un’altra attrazione che non puoi assolutamente perderti è il lago Anosy; diversamente da quanto solitamente accade non dovrai allontanarti dalla città poiché si trova proprio in centro. Sì, perché si tratta di un lago artificiale, oggi circondato da alberi di jacaranda che in primavera si tingono di una splendida tonalità violacea, è un luogo di tranquillità in mezzo al caos cittadino. Al centro sorge un monumento dedicato ai soldati malgasci caduti durante la Prima Guerra Mondiale, e un ponte lo collega alla riva, rendendolo un punto panoramico ideale per una passeggiata rilassante. Ti consiglio di raggiungerlo al tramonto, perché la luce è incredibilmente suggestiva.

Lago Anosy a Antanarivo

Fonte: iStock

Lago Anosy nel cuore della capitale del Madagascar

Il palazzo di Ambohitsorohitra

Tra le tappe must in città c’è il palazzo di Ambohitsorohitra, la residenza ufficiale del Presidente del Madagascar. Lo riconoscerai: è un edificio in stile coloniale francese ed è circondato da giardini ben curati e rappresenta uno degli edifici più importanti dal punto di vista politico del paese. Ricorda che però non è aperto al pubblico, potrai solamente goderti la vista esterna.

La cattedrale di Andohalo

Un altro punto di interesse religioso e storico ad Antananarivo è la cattedrale di Andohalo, costruita dai missionari cattolici francesi nel XIX secolo; è un imponente edificio in pietra che rappresenta uno degli esempi più significativi dell’architettura coloniale religiosa della città. La cattedrale offre una splendida vista su Antananarivo e, se sei appassionato di storia o di architettura, vale la pena visitarla per ammirare i suoi interni decorati e conoscere meglio la storia del cristianesimo nell’isola.

Il palazzo di Andafiavaratra

Se sei un appassionato di storia dovrai assolutamente visitare il museo Andafiavaratra. Oggi sede museale, il palazzo coloniale è stato un tempo del primo ministro Rainilaiarivony. La collezione al suo interno ospita oggetti legati alla storia della monarchia del Madagascar, molti dei quali sono stati recuperati dal Rova dopo l’incendio del 1995. Tra le proposte in mostra ci sono gioielli, abiti reali, antichi manufatti e strumenti tradizionali.

La collina sacra di Ambohimanga

Se hai modo di spostarti poco fuori dal centro, ti suggerisco di raggiungere in circa 20 km la collina sacra di Ambohimanga. Si tratta di un sito patrimonio dell’UNESCO ed è anche uno dei luoghi più venerati e storicamente significativi del Madagascar; per secoli considerata il cuore spirituale e politico del Regno di Merina, ospita antiche tombe reali, mura di pietra e i resti di un antico villaggio reale. Circondata da una vegetazione rigogliosa, ha un significato storico importante che ancora oggi non viene trascurato dai locali.

Visitare la Collina Reale di Ambohimanga

Fonte: iStock

Perché vedere la Collina Reale di Ambohimanga in Madagascar

Il Lemur’s Park

Se non hai abbastanza tempo per esplorare le foreste del Madagascar ma desideri vedere i lemuri in un ambiente più naturale, una visita al Lemur’s Park è una valida alternativa. Si trova a soli 22 km dalla città e si tratta di una riserva in cui convivono nove diverse specie di lemuri in libertà, garantendo agli animali un ambiente sicuro e protetto. Il parco offre visite guidate che permettono di osservare i lemuri da vicino e conoscere meglio le specie endemiche dell’isola. Si tratta di una tappa must per le famiglie che viaggiano con bambini ma non solo.

Il museo dei pirati

Se si viaggia con bambini ma non solo, una delle tappe imperdibili è il museo dei pirati. Si trova non lontano dalla stazione e dà modo di scoprire quello che era un tempo un pericolo effettivo: quello dei pirati. Se per molte nazioni erano un nemico, bisogna sapere che proprio qui hanno avuto una base segreta e hanno custodito i propri tesori.