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Viaggio a Roma alla scoperta delle sue ville più belle e da visitare assolutamente

Roma, la nostra affascinante Capitale, è un vero e proprio museo a cielo aperto che attraversa diverse epoche storiche. Molte sono le attrazioni da visitare tra le sue pressoché infinite vie e piazze, spesso prese d’assalto dai turisti che non possono fare a meno di ammirare estasiati l’eternità di questa città. Ed è proprio tra il caos che il più delle volte si nascondo luoghi di pura pace e bellezza, fatti di pinete, laghi, fiumi, giardini e sentieri che lasciano senza fiato. Parliamo delle ville storiche romane, che sono dei veri e propri gioielli tutti da scoprire.

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Villa Doria Pamphilj, tra le meglio conservate in città

Iniziamo questo viaggio dalla suggestiva Villa Doria Pamphilj, residenza storica dell’omonima famiglia nobile romana, che sorge in Via di San Pancrazio, appena fuori dalle mura nel quartiere Gianicolense. Si tratta di un luogo di puro incanto e che può essere davvero definito un’oasi di pace, poiché comprende il terzo più grande parco pubblico di Roma (184 ettari) e il Casino del Bel Respiro, sede di rappresentanza ufficiale del governo italiano e una delle opere architettoniche esteticamente più pregevoli di tutta la struttura.

Progettata da Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi nel Seicento, è considerata una delle più importanti ville romane (oltre che un capolavoro perfettamente conservato), poiché mantiene ancora dopo secoli la sistemazione seicentesca e le principali caratteristiche del 700 e dell’800.

Villa Doria Pamphilj, Roma

Fonte: iStock

L’Arco dei Quattro Venti nel parco di Villa Doria Pamphilj

Da ammirare assolutamente sono il Giardino del Teatro, dove si svolgevano manifestazioni teatrali; la Cappella Doria Pamphilj, ultimo degli edifici costruiti nella villa; la Fontana del Giglio, con giochi d’acqua che vanno a confluire nel Laghetto del Belvedere; la Villa Vecchia, l’edificio più antico del Parco; i resti archeologici che comprendono anche una necropoli romana nella quale furono trovate due tombe di età Augustea; piante da frutto come cedri, limoni, aranci e molto altro ancora.

Regalati un indimenticabile tour della meravigliosa Villa Doria Pamphilj

Villa Medici, sul punto più alto di Roma

In posizione panoramica sulla collina del Pincio (punto più alto della città), accanto all’altrettanto affascinante Trinità dei Monti, sorge la maestosa Villa Medici che dal 1803 ospita l’Accademia di Francia a Roma. Si tratta di un pregevole edificio che risale alla metà del XVI secolo realizzato su progetto dell’architetto Giovanni Lippi, detto Nanni di Baccio Bigio.

La struttura è altamente sorprendente perché offre una facciata esterna dallo stile sobrio, che crea poi un netto contrasto con la facciata interna impreziosita da ghirlande, maschere, statue e bassorilievi antichi. Non mancano magnifici giardini popolati da sculture e fontane, ma anche siepi e pini che si estendono per oltre 7 ettari.

Villa Medici, Roma

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Tutta la bellezza di Villa Medici

Non sono di certo da meno gli interni, che custodiscono gelosamente pregevoli opere d’arte collezionate nei secoli e anche una delle più grandi biblioteche di arti decorative di Roma: possiede circa 37.000 volumi in lingua francese, dedicati alle arti plastiche, architettura e storia dell’arte.

Concediti un tour di Villa Medici e di Castel Sant’Angelo

Villa Borghese, meraviglioso parco cittadino

È molto difficile descrivere con poche parole Villa Borghese, perché è un grande parco cittadino che può vantare sistemazioni a verde di diverso tipo, dal giardino all’italiana alle ampie aree di stile inglese, edifici, piccoli fabbricati, fontane e laghetti. Non a caso, è il quinto più grande parco pubblico a Roma (circa 80 ettari), un capolavoro che impreziosce il Municipio II, quartiere Pinciano.

Come accennato, gli edifici che si trovano al suo interno sono davvero numerosi: il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani, l’Uccelliera e la Meridiana con i giardini segreti, il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola, l’ampio Giardino del Lago con un romantico isolotto artificiale su cui domina il Tempietto di Esculapio e molto altro ancora.

Al suo interno vi è persino il Museo Canonica, casa-studio dall’artista Pietro Canonica, il Casino di Raffaello con una ludoteca per bimbi, la Casina delle Rose con la Casa del Cinema, il giardino zoologico recentemente convertito in Bioparco e chi più ne ha più ne metta.

Villa Borghese, orologio

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Il pittoresco orologio ad acqua di Villa Borghese

Straordinario è anche lo stesso Parco di Villa Borghese, che si estende tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio, ed i nuovi quartieri Salario e Pinciano. Ma non è ancora tutto, perché questa è anche una delle ville romane più ricche di testimonianze artistiche e paesaggistiche della città (e non solo): per la sua incredibile concentrazione di musei e istituti culturali è definita “Parco dei Musei”.

Fai un tour dei giardini di Villa Borghese in golf cart

Villa Torlonia, dalla storia complessa ma affascinante

Villa Torlonia ha una storia piuttosto complessa, un passato che contribuisce a renderla estremamente affascinate: situata nel quartiere Nomentano, è stata dapprima proprietà agricola della famiglia Pamphilj, per poi essere acquistata dal banchiere Giovanni Torlonia che la fece trasformare in propria residenza, fino a diventare residenza di Mussolini, poi struttura e in stato di abbandono e infine meraviglioso parco pubblico a partire dal 1978.

Oggi, infatti, è un affascinante parco con un complesso di edifici tra cui il bunker per Mussolini e due rifugi antiaereo che è possibile visitare insieme al giardino e ai preziosi musei.

Tra i luoghi di interesse da non perdere ci sono certamente il Casino Nobile, magistrale esempio di architettura neoclassica; la Casina delle Civette, trasformata ad opera dell’architetto Enrico Gennari in un “Villaggio Medievale” caratterizzato da porticati, torrette e loggette, decorato da maioliche e vetrate; il Complesso della Serra moresca, in stile neomoresco e con annessi anche altri elementi architettonici come la torre e la grotta; obelischi e molto altro ancora.

Villa Torlonia, Roma

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Casina delle Civette presso Villa Torlonia

Senza dimenticare che l’area naturalistica urbana di Villa Torlonia presenta una notevole biodiversità vegetale tutta da scoprire.

Villa del Priorato di Malta, dove c’è il “buco” più bello di Roma

Infine la Villa del Priorato di Malta che sorge in tutto il suo splendore sul Colle Aventino. Si tratta della sede storica del Gran Priorato di Roma dei Cavalieri di Malta, oggi Sovrano Militare Ordine di Malta.

È un affascinante complesso di edifici che si affacciano su un meraviglioso giardino all’italiana e che si presenta con una straordinaria piazzetta settecentesca decorata con trofei di guerra che narrano delle imprese dei cavalieri di Malta. Ma non è tutto, perché essa è nota anche perché il famoso buco della serratura del portone d’ingresso, dal quale sbirciando è possibile scorgere la maestosità della cupola di San Pietro.

Villa del Priorato di Malta, Roma

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La vista dal buco della serratura della Villa del Priorato di Malta

Oggi l’area gode del diritto di extraterritorialità e il suo centro ideale è la Chiesa di Santa Maria del Priorato, interna al giardino, che evoca il modello architettonico di un tempio romano, mentre l’interno riesce ad integrare la fantasia barocca e controriformista con le memorie classiche.

Roma è pura magia in ogni suo angolo, ma anche la culla di oasi di pace dove meno te lo aspetti.

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Riapre al pubblico il soffitto vasariano delle Gallerie dell’Accademia di Venezia

Per chi visita Venezia da oggi in poi, c’è una grande novità. È stato inaugurato un nuovo luogo di cultura che merita assolutamente una visita. A cinque secoli dalla sua realizzazione, riapre al pubblico un vero gioiello italiano, il soffitto ligneo dipinto da Giorgio Vasari nel 1542 per Palazzo Corner Spinelli, sul Canal Grande, a Venezia è stato ricomposto integralmente proprio nell’anno delle celebrazioni dei 450 anni dalla morte del pittore, scrittore e biografo toscano.

Oggi finalmente viene riproposta la completa e, solo fino a qualche anno fa, impensabile ricostruzione del soffitto Corner, andato disperso nei suoi elementi sul finire del Settecento e che, a partire dagli anni ‘80, sono stati riacquistati, in Italia e all’estero, grazie al ministero della Cultura e, in particolare degli Istituti territoriali veneziani, per essere conferiti alle Gallerie dell’Accademia.

“La ricomposizione dell’opera di Vasari” ha commentato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano “aggiunge un tassello importante alla comprensione e alla lettura della storia dell’arte. Le tavole dipinte dal genio aretino possono finalmente essere restituite al pubblico”.

soffitto-vasari

Fonte: @Matteo De Fina

I dettagli del soffitto di Giorgio Vasari realizato per Palazzo Corner Spinelli a Venezia

Il soffitto ligneo, con le sue nove tavole dipinte – otto quelle recuperate – costituisce un capolavoro assoluto, che agevola l’influenza che l’arte manierista del Centro Italia ha avuto sui grandi artisti veneziani del Cinquecento e in particolare su Tintoretto, Tiziano e Veronese, che riprendono alcuni spunti e figurazioni di quest’opera.

Le Gallerie dell’Accademia presentano l’opera, inedita nel suo insieme e restaurata nelle sue parti componenti per l’occasione (gli unici frammenti al momento dispersi sono il quarto Putto con Tabella e due frammenti resecati dal comparto con l’Allegoria della Fede), in una sala interamente dedicata posta lungo la loggia palladiana e la espongono rigorosamente a soffitto, in un ambiente immersivo che ripropone fedelmente la camera di Palazzo Corner a cui era destinata, riportando il visitatore indietro nel tempo.

La storia del soffitto vasariano

Nel 1541, Giorgio Vasari giunse a Venezia e ottenne l’incarico di dipingere il soffitto a cassettoni di una sala, la cosiddetta camera nova, del palazzo che Giovanni Corner, appartenente a una delle famiglie più influenti e nobili di Venezia, aveva da poco acquistato dalla famiglia Lando sul Canal Grande.

Vasari realizzò una ricca composizione costituita da nove scomparti, corrispondenti alle cinque Virtù e a quattro Putti destinati agli angoli della sala, per un totale di 12 metri quadrati di tavole dipinte. Al centro, nel comparto rettangolare, si erge la Carità, a cui guardano, in un gioco di rimandi e sguardi, le altre Virtù: la Speranza e la Fede, sui lati più lunghi, la Pazienza e la Giustizia, su quelli più corti.

Fu intorno alla metà del Settecento che i pannelli vennero smontati dal soffitto di Palazzo Corner-Spinelli e trasferiti altrove. Sul finire del XVIII secolo cominciò infatti la vera e propria dispersione, che vide una lunga peregrinazione dei comparti divisi in collezioni private italiane ed estere. Le tavole di Fede e Speranza vennero addirittura ridotte di dimensione. Il primo reperto fu riacquistato dallo Stato nel 1980. Si trattava del primo frammento del Suicidio di Giuda destinato al Museo di Casa Vasari ad Arezzo. Dal 1987, cominciò la lenta, ma continuativa acquisizione del resto dell’opera, fino a oggi. “Un evento che pochi musei al mondo possono vantare”, ha spiegato il direttore delle Gallerie Giulio Manieri Elia.

Visitare il soffitto vasariano a Venezia

L’esposizione al pubblico della ricomposizione del celebre soffitto cassettonato arricchisce in maniera significativa il nostro patrimonio artistico nazionale e segna il punto di arrivo di un lungo e complesso percorso di indagini e acquisizioni durato oltre quarant’anni, esempio virtuoso della continuità di azione dello Stato per riunire le tavole disperse di questa opera fondamentale per la storia dell’arte. L’inaugurazione del 28 agosto aperta al pubblico prevede visite guidate a cura di restauratori e storici dell’arte delle Gallerie. Le Gallerie sono aperte tutti i giorni dalle 8.15 alle 19.15, il lunedì fino alle 14. Il biglietto intero costa 15 euro, il biglietto ridotto costa 2 euro (giovani 18 – 25 anni cittadini dell’UE e acquisto con 18app), mentre è gratuito per i minori di 18 anni. La prima domenica di ogni mese l’imgresso è sempre gratuito.

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Le meraviglie antiche del Museo Larco di Lima, in Perù

Quando si fa un viaggio in Perù si può entrare spesso in contatto con le antiche civiltà precolombiane dell’area andina. Quel pezzo di Sud America ha storia antica da vendere e un luogo dove poter iniziare a famigliarizzare con questa materia è senza, dubbio, il Museo Larco di Lima, il cui nome completo è Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera, un luogo dove la cultura e la divulgazione trovano una grande casa in quel della capitale del Perù.

Questo museo porta il nome di un noto politico che fu fondamentale per il Perù della prima parte del ‘900. Rafael Larco iniziò, a titolo di collezione personale, a raccogliere oggetti antichi. Alla sua morte, il figlio donò la collezione allo Stato e, da quel momento, nacque il nucleo primitivo del museo.

Dove si trova il Museo Larco a Lima

Lima è una città molto grande: durante il tuo viaggio in Perù, tieni conto di consistenti tempi per spostarti da un quartiere e l’altro della città. Per raggiungere il Museo Larco e ammirare le antichità peruviane, dovrai spostarti verso quella che viene chiamata Urbanización El Carmen, nel distretto di Pueblo Libre. Il museo si trova lungo una grande via di comunicazione chiamata Avenida Simon Bolivar. A poca distanza dal museo, ci sono alcune fermate dei mezzi pubblici. L’entrata del museo è collocata su Calle Navarra, una laterale del grande viale citato prima. Il Museo Larco di Lima è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, con un orario ridotto in giorni festivi o prefestivi come la Vigilia di Natale o il 31 Dicembre.

Dove si trova il Museo Larco di Lima

Fonte: iStock

La facciata del Museo Larco di Lima

Biglietti e informazioni per visitare il Museo Larco di Lima

I biglietti per entrare nel museo possono essere anche acquistati online dal sito ufficiale di questo importante contenitore culturale e costa 40 Soles Perviani, che corrispondono a poco più di 9€. Sono previste delle riduzioni per chi ha più di 60 anni o per bimbi e ragazzi dagli 8 ai 17 anni. I bambini sotto gli 8 anni di età entrano gratuitamente.

I cartelli informativi del museo sono scritti in spagnolo e inglese ma, per alcune collezioni permanenti, sono disponibili le spiegazioni anche in italiano o in altre lingue. All’interno della struttura è presente il wifi gratuito, utilizzabile da chiunque visiti il museo e, nel caso arrivasti con uno zaino di misura consistente, potrai lasciarlo al guardaroba all’ingresso. All’interno delle sale espositive non sono ammesse borse di grandi misure. Per capirci, un normale zaino da 30 litri è già troppo grande per la policy del Museo Larco di Lima e va, quindi, lasciato al guardaroba.

Per quanto riguarda l’accessibilità a chi ha difficoltà a camminare o per chi è su una sedia a rotelle, il museo prevede delle rampe o degli ascensori per poter superare la barriera delle scale. I cani guida o quelli di assistenza sono ammessi all’interno del museo ma non i cani da compagnia. Non si può mangiare e bere nel museo ma si può farlo nei giardini e, ovviamente, nella caffetteria presente in loco.

Visitare il Museo Larco di Lima: quanto tempo ci vuole?

Questo museo della capitale del Perù è davvero immenso. Il consiglio più comune è quello di considerare quasi un’intera giornata per vederlo. Non si tratta, infatti, solo di ammirare le collezioni all’interno dell’edificio ma di poter godere anche dei giardini e di tutta la parte esterna.

Per questo motivo, pianifica bene la tua visita a questo luogo culturale del Perù: non avere fretta e chiediti, prima di entrare, se questo posto possa fare per te e per il tipo di viaggio in Perù che vuoi vivere. Lima è una città che offre davvero molto, sotto tutti i punti di vista, ed è sempre meglio considerare bene cosa chiedere al proprio viaggio da quelle parti.

Le collezioni del Museo Larco di Lima, in Perù

Fonte: Getty Images

Oggetti esposti al Museo Larco di Lima

Le collezioni del Museo Larco di Lima: l’esposizione permanente

Molti musei propongono collezioni permanenti affiancate da esposizioni temporanee. Il Museo Larco di Lima non fa eccezione e, con un unico biglietto, si può vedere qualsiasi cosa mostri al pubblico.

L’esposizione permanente è costituisce la più grande collezione storico-archeologica del Perù. Si contano oltre 5000 oggetti di importanza e uso diverso, provenienti da ogni regione del Perù. La maggior parte di essi raccontano l’epoca prima dell’arrivo del Colonialismo nel paese e sono quindi denominati come “precolombiani”, anche se Cristoforo Colombo non ha avuto mai nulla a che fare con la conquista di questa nazione andina.

La collezione permanente custodisce alcuni capolavori dell’arte precolombiana e della storia antica del Perù. Una di esse, per esempio, è la Stele di Pacopampa, un oggetto di pietra incisa trovato nel nord del Perù e che rappresenta una divinità femminile dal significato decisamente importante per la storia e l’antropologia peruviana. Altri oggetti degni di nota sono, invece, stati ritrovati in un corredo funerario risalente a un periodo che, per la storia europea, potrebbe essere il Medioevo.

Si tratta di oggetti di metallo e d’oro dal design molto interessante e dall’importanza storica inestimabile. Gli appassionati di design troveranno pane per i loro denti nella collezione permanente del Museo Larco di Lima. Ci si può sorprendere di quanto il passato di certe civiltà possa essere ispiratore. A tal proposito, sappi che dentro al museo si possono fare schizzi e disegni di quanto vedrai esposto ma sono ammesse solo matite. Le penne, i pennarelli e altri strumenti da disegno sono vietati.

Le collezioni del Museo Larco di Lima: la galleria di arte erotica

Una intera sezione del Museo Larco di Lima è dedicata a quella che viene definita arte erotica. Si tratta di una collezione che raccoglie moltissime ceramiche e manufatti di terracotta rappresentanti idoli sessuati. Questo tipo di ritrovamento è molto comune in tutti i territori del Perù in cui hanno vissuto le civiltà precolombiane. Era tipico di quei popoli, infatti, costruire degli idoli dalle simili fattezze e considerarli collettori di forza, potenza e prosperità.

La galleria è, malgrado quello che si possa pensare, aperta ai visitatori di tutte le età. Se viaggi con dei bambini, sii pronto a spiegare quello che potrai ammirare con la tua famiglia. La collezione di arte erotica del Museo Larco di Lima è una delle più importanti al mondo, soprattutto per chi studia antropologia.

I giardini del Museo Larco di Lima

Fonte: Getty Images

Ci sono piante incredibili nel giardini del Museo Larco

I giardini del Museo Larco di Lima

La parte esterna di questo museo peruviano merita tanto quanto la parte interna. I giardini mostrano una grande raccolta di piante da ogni parte del Perù. Quando si parla di questo paese del Sud America si pensa spesso alle Ande, bellissime nei loro colori ma estremamente brulle data l’altitudine. Si considera poco tutta la parte tropicale del Perù e alla vegetazione che ne può prosperare. Esiste, per esempio, una parte di Amazzonia totalmente peruviana, con una natura davvero spettacolare.

Il Museo Larco di Lima insegna molto anche in questo ambito: i suoi giardini sapranno darti un’idea quasi completa della bellezza della flora tropicale del Perù. Lima, del resto, si trova a livello del mare e il clima è proprio quello più favorevole ad alcune delle piante che potrai ammirare.

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In Friuli tra wild swimming, meraviglie naturali, borghi e cultura

Un enorme punto interrogativo: se si guarda da una foto satellitare il corso del Tagliamento, il fiume più importante, caratteristico e identitario del Friuli, lo si vede disegnare, con il suo ampio letto grigio solcati da azzurri canali che si staglia nelle immagini aeree, un’ampia curva iniziale per poi andare giù dritto, lungo la verticale nord-sud, fino a gettarsi nell’Adriatico.

In effetti il Tagliamento nasce nei pressi del Passo della Mauria, in Carnia, e scorre in direzione est fino al magico borgo di Venzone. Qui, scontrandosi con il massiccio montano delle Prealpi Giulie, è costretto a deviare repentinamente il suo corso verso sud con una grande curvatura che, molti chilometri più a valle, si stabilizza in un percorso più rettilineo verso sud.

Quella forma che ricorda un punto interrogativo ha un significato metaforico ma preciso: lungo il corso del Tagliamento si trovano molte risposte alle vostre domande sui luoghi da visitare nella vostra prossima vacanza in Italia.

Monte Cuar Friuli Tagliamento

Fonte: Getty Images

I canali intrecciati del corso del Tagliamento

Il Friuli è un paradiso per l’outdoor, una terra delle acque che invita a nozze gli amanti del wild swimming e della natura, un territorio bellissimo pieno di ricchezze culturali e culinarie che, malgrado una costante crescita turistica in anni recenti mantiene la sua originalità e offre zone ancora molto poco battute, ma assolutamente imperdibili.

Il Tagliamento e i suoi affluenti: le spiagge più belle del Friuli

Tagliamento, Arzino, Leale, ma anche Torre, Natisone, Isonzo e molti altri ancora. Sono i nomi di alcuni dei fiumi che condiscono il territorio del Friuli di una molteplicità di stupende spiagge d’acqua dolce, tra piscine naturali, canyon da esplorare e grandi cascate.

Le spiagge più belle del Friuli, infatti, non sono sul mare. Niente da togliere al litorale adriatico della regione, ma le vette di bellezza raggiunte dai fiumi e dai torrenti che costellano le mille valli delle province di Udine e Pordenone restano irraggiungibili: spiagge di minuscoli sassolini bianchi levigate dallo scorrere millenario dei corsi d’acqua, stupendi ambienti naturali da esplorare, torrenti dalle acque cristalline che regalano ogni possibile colorazione nello spettro del blu e dell’azzurro.

Friuli Val d'Arzino

Fonte: Lorenzo Calamai

Le sinuose curve dell’Arzino, uno dei torrenti più belli del Friuli

Uno spettacolo a cui è difficile resistere e che è molto vario: lungo il corso del Tagliamento sono innumerevoli le discese sull’ampio greto del fiume, dove in ogni giorno d’estate è possibile scorgere il cono degli ombrelloni piantati tra la ghiaia, mentre la gente si rinfresca dalla calura gettandosi nelle fredde acque del fiume; il torrente Arzino, suo affluente, è assai più selvaggio e montano, ma regala la possibilità di esplorarlo camminando direttamente nel letto del torrente, e i suoi colori sono unici; il torrente Palâr ha i puoi bei trampolini per tuffi adrenalinici tra le sue acque cristalline, e lo si può risalire esplorando un ambiente fluviale incontaminato; il fiume Natisone, più a est, è adatto a tutti i gusti, con spiagge comode da raggiungere e acque temperate dove sguazzare gioiosamente.

Spilimbergo e Venzone, borghi da non perdere

Il Friuli, la zona centro-occidentale della regione Friuli-Venezia Giulia, comprendente le province di Udine e Pordenone, è un territorio pieno non solo di attrazioni naturali, ma anche di splendide opere dell’uomo, che si possono ammirare nei borghi medievali e rinascimentali che popolano il suo territorio.

Il Duomo romano-gotico, il Palazzo del Daziaro, la Loggia della Macia e il Castello con il suo Palazzo dipinto sono le principali attrazioni del bel borgo di Spilimbergo, sulla sponda occidentale del Tagliamento. Una cittadina curata e viva, movimentata dai tanti eventi culturali che si susseguono nelle sue strade lastricate e pedonali del centro storico, animata dalle osterie che popolano i suoi vicoli e immersa in una atmosfera rinascimentale conferitale dalle opere d’arte di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone, e dalle architetture che riportano gli stilemi romanici, gotici, e del Rinascimento Veneto.

Spilimbergo-Friuli
Il centro di Spilimbergo, uno dei borghi più belli del Friuli

Spilimbergo è inoltre per la Scuola mosaicisti del Friuli, centro di formazione di fama mondiale nell’antica (e resa contemporanea) arte del mosaico.

Ben più a monte, seguendo il corso del Tagliamento, si incontra Venzone. Antica cittadina rasa al suolo dal terremoto del 1976, è stata ricostruita così com’era, pietra per pietra, riportandola ad essere l’unico esempio rimasto in Friuli di cittadina fortificata del Trecento.

Cinta dalle antiche mura, Venzone affascina con la sua atmosfera medievale, con il Duomo di Sant’Andrea a recitare il ruolo di grande protagonista della scena. Il Municipio è uno splendido esempio di palazzo di stile gotico veneziano.

Nella Cappella di San Michele, vicino al Duomo, sono conservate le mummie di Venzone, una serie di corpi risalenti al XIV secolo. Nel Seicento circa una quarantina di mummie venne estratta dalle tombe del Duomo: il processo di mummificazione non era dovuto ad opera umana, ma a particolari condizioni naturali del luogo. I motivi esatti per cui la mummificazione sia stata possibile non è ancora stato determinato con precisione, ma si ritiene sia dovuto a una temperatura e umidità particolarmente adatte, oltre alla consistente presenza di solfato di calcio nel terreno e, forse, di un particolare tipo di fungo idrovoro.

Duomo di Venzone
Mura e Duomo di Venzone

Le colline di San Daniele e i gusti del Friuli

Un viaggio in Friuli non può prescindere dalle gioie del palato, che in Friuli sono peraltro più economiche che in molte altre regioni d’Italia, che si parli di cibo o di buoni bicchieri.

San Daniele del Friuli, oltre a essere un borgo seduto sul cocuzzolo di una dolce collina e meritare una visita, è naturalmente la patria di uno dei prosciutti più rinomati del Paese. La cittadina offre osterie e ristoranti di tutti i livelli e per tutte le tasche per assaggiare un prodotto prodigioso e unico al mondo, mentre le persone del luogo sapranno edurvi su quale, secondo loro, sia il prosciuttificio che in quel momento offre il prodotto migliore.

Da non perdere l’abbinamento con i fantastici formaggi locali e con alcuni dei vini bianchi più pregiati d’Italia, anche se non sono da sottovalutare i vini rossi freschi e leggeri che accompagnano spesso i pasti dei friulani.

Re della cucina friulana, infine, è il frico, ricetta contadina simbolo della regione. Si tratta di una sorta di tortino con due soli ingredienti di base: patate e formaggio. Lo si può arricchire con cipolla, salsiccia, speck, ma la ricetta di base prevede solo l’unione di qualche patata, come legante, e di una ricca grattugiata di formaggio che viene fatto fondere, fino a formare una crosticina dorata all’esterno. È così pronto ad essere impiattato per far innamorare della cucina friulana qualunque ospite, come accade da innumerevoli generazioni.

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Offerta flash Ryanair per viaggiare a settembre e ottobre

Vacanze finite? Contrordine, con la nuova offerta flash di Ryanair non c’è nemmeno bisogno di disfare le valige, ma si può ripartire subito per nuove avventure in Italia o all’estero a prezzi super convenienti. E per chi stava solo aspettando l’offerta imbattibile per decidersi a partire, non c’è tempo da perdere. La promo, valida per le prenotazioni effettuate entro oggi, mercoledì 28 agosto, è di quelle davvero irresistibili: la tariffa infatti è di 19,99 euro per viaggiare dall’1 settembre al 31 ottobre. Ma sul sito si trovano prezzi ancora più vantaggiosi, a partire da 15 euro, a seconda degli aeroporti di partenza e delle destinazioni finali del viaggio. L’importante è affrettarsi, perché oltre a scadere questa sera, la disponibilità dei posti è limitata.

Voli da Torino per Brindisi da 15 euro

Per chi parte da Torino ci sono voli a 15 euro per Brindisi, punto di partenza ideale per andare alla scoperta degli incantevoli borghi della Valle d’Itria. Il viaggio può iniziare da Ostuni, chiamata la “città bianca” per le sue case imbiancate a calce che creano un contrasto affascinante con il cielo azzurro e le campagne circostanti. Una passeggiata nei vicoli del centro storico vi farà scoprire scorci nascosti, piccole botteghe artigiane e locali caratteristici. Da non perdere la visita della Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua maestosa facciata gotica e una spettacolare vista panoramica.

Proseguendo verso la Valle d’Itria, ecco apparire i trulli, le tipiche costruzioni coniche in pietra a secco che punteggiano il paesaggio verde di uliveti. Alberobello è la meta obbligata per chi vuole ammirare questi affascinanti edifici che raccontano la storia di una tradizione millenaria, dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Altri borghi incantevoli che meritano una sosta sono Locorotondo e Cisternino, dove perdersi tra vicoli fioriti e cortili segreti e gustare i piatti semplici ma gustosissimi della più tipica cucina pugliese.

Voli da Roma Fiumicino per Dubrovnik a 15 euro

Dubrovnik, l’elegante città della Croazia patrimonio dell’Unesco, è una delle destinazioni raggiungibili da Roma a un prezzo imbattibile grazie alla promo Ryanair. Il suo centro storico, racchiuso da imponenti mura medievali che offrono viste mozzafiato sul mare, vi conquisterà con i suoi numerosi edifici d’epoca, come il Palazzo Sponza, la Cattedrale dell’Assunzione e il Monastero Francescano, che ospita una delle farmacie più antiche d’Europa. Per un’esperienza indimenticabile, prendete la funivia che porta in cima al Monte Srd, da dove ammirare un panorama spettacolare sulla città, il pittoresco porto turistico e le isole circostanti. Tra queste, merita un’escursione la piccola Lokrum, un’oasi verde perfetta per una giornata di relax tra mare e natura.

Voli da Milano Bergamo per Berlino a 20 euro

Berlino è la scelta perfetta per un week-end alternativo, tanto più che, partendo da Milano Bergamo, il volo costa meno di una corsa in taxi. Oltre a immergersi nella vivace vita notturna della capitale tedesca, tra bar, club e ristoranti con proposte per tutti i gusti, di giorno ci si può dedicare alla scoperta del quartiere di Kreuzberg, famoso per la sua vibrante scena artistica e culturale, che pullula di gallerie d’arte, caffè alternativi e mercatini. Per gli appassionati di musei e monumenti, la visita può proseguire con una puntata alla Porta di Brandeburgo, simbolo della città, e al Reichstag, che dalla sua imponente cupola di vetro offre una vista panoramica unica. Immancabile una sosta al Memoriale dell’Olocausto, un luogo di profonda riflessione, e al Muro di Berlino, di cui restano tratti significativi che raccontano la storia della divisione della città.

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Villefranche-sur-Mer: il paradiso della Costa Azzurra

Ogni volta che qualcuno visita il sud della Francia, torna sempre a casa con una nuova destinazione preferita. La Costa Azzurra è così ricca di luoghi meravigliosi che un viaggio non è mai abbastanza, bisogna tornare e scoprire borghi e cittadine sempre nuove. Se ci siete stati, sapete bene cosa intendiamo e, se state pianificando di tornarci o di scoprirla per la prima volta, abbiamo un posto da consigliarvi: Villefranche-sur-Mer, italianizzato Villafranca sul Mare.

Questa incantevole cittadina, situata tra Nizza e Saint-Jean-Cap-Ferrat, non ha nulla da invidiare ad altre località famose della costa come Mentone, con la quale condivide una qualità di cui tutti si innamorano: un lungomare colorato e caratteristico. Può essere facilmente visitata con una gita di un giorno, ma consigliamo di soggiornarvi almeno due giorni per respirare appieno la sua atmosfera fatta di case colorate, piccole boutique, caffè e ristoranti affacciati sul mare.

Cosa vedere e fare a Villefranche-sur-Mer

Ogni angolo di questa cittadina sorprende, dalla città vecchia affacciata sul blu intenso del mare fino alle colline verdi alle sue spalle. La bellezza, a Villefranche-sur-Mer, è sicuramente da ricercare nei dettagli: viuzze strette, scalinate acciottolate, porticati e case con persiane colorate e arricchite da vasi di fiori che decorano con stile raffinato le facciate. Considerata la sua atmosfera unica, non sorprende che sia stata scelta come location anche per diversi film come “Un amore splendido” con Cary Grant e Deborah Kerr.

Sono diverse le cose da vedere e da fare durante la vostra permanenza a Villefranche-sur-Mer per scoprire questo angolo speciale della Costa Azzurra, che consigliamo di visitare in bassa stagione, nei mesi di maggio, settembre e ottobre per evitare la folla turistica e i prezzi alti tipici della riviera, oltre che le temperature troppo elevate.

Villefranche sur Mer lungomare

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Lungomare di Villefranche-sur-Mer

Rilassarsi sulla spiaggia

La Costa Azzurra è famosa per le sue splendide spiagge e Villefranche-sur-Mer non è da meno. Seppur meno rispetto alle altre spiagge della riviera, anche qui sono composte soprattutto di ciottoli quindi consigliamo di mettere in valigia delle scarpette apposite per entrare facilmente in acqua. La spiaggia principale della cittadina è Plage des Marinieres, una location bellissima che vanta acque cristalline e una vista perfetta sulle casette colorate del centro storico.

A 20 minuti di camminata dal lungomare troverete la Plage de la Darse, immersa in una location molto particolare perché situata di fronte a imponenti mura di pietra fortificata. Anche in questo caso si tratta di una spiaggia di ciottoli, ma l’acqua è calma, limpida e turchese, perfetta per nuotare e rilassarvi.

Passeggiare tra le strade del centro storico

Questo borgo di pescatori è stato fondato nel 1295 ai piedi di una serie di rigogliose colline e conserva ancora oggi i resti della sua antica storia. Per scoprirla vi basterà passeggiare tra le strade del centro storico, dove vi imbatterete nei luoghi di interesse principali come la chiesa di Saint-Michelle, con il suo iconico campanile giallo che può essere avvistato da tutta Villefranche-sur-Mer. La chiesa, risalente al XVIII secolo e realizzata in stile barocco, si trova a un paio di rampe di scale dal lungomare.

Immancabile è una visita alla Chapelle Saint-Pierre, una cappella romanica dedicata a San Pietro, il patrono dei pescatori, un tempo usata come ricovero per le barche. La chiesa vanta un restauro speciale eseguito nel 1957 da Jean Cocteau: innamoratosi di questo luogo, l’artista si occupò con creatività del rifacimento della facciata esterna e della sua decorazione interna, che ricopre tutta la cappella con le varie fasi della vita di San Pietro. Date un’occhiata anche ai candelabri dell’Apocalisse, dei lampadari dai volti umani cotti in forni Valbonne.

Se amate i mercati, non perdetevi quello organizzato nel Jardin François Binon ogni mercoledì o sabato: qui potete acquistare prodotti freschi come frutta e verdura, formaggio e olio d’oliva, oltre che fiori, ceramiche e tessuti.

Visitare la Cittadella

Tra i posti da visitare a Villefranche-sur-Mer c’è la Cittadella, una magnifica fortezza medievale del XVI secolo situata su una collina sopra la città. Grazie alla sua posizione, offre la migliore vista sul borgo, sulla baia e sulla costa. Chi è interessato al paesaggio, il momento ideale per visitarla è sicuramente il tramonto, mentre durante il giorno è possibile entrare nei diversi musei, godere della quiete del suo bellissimo giardino e del teatro all’aperto. L’aspetto migliore della cittadella è che l’ingresso è gratuito, compresa l’entrata ai musei.

Villefranche-sur-Mer spiaggia

Fonte: iStock

Plage des Marinieres a Villefranche sur Mer

Come arrivare da Nizza

Villefrance-sur-Mer si trova al centro tra due delle località più famose della Costa Azzurra: Nizza (4 chilometri) e Monaco (12 chilometri). Se atterrate all’aeroporto di Nizza avete diverse opzioni per raggiungere la cittadina: noleggiando un’auto o scegliendo l’alternativa sostenibile rappresentata treno. Il biglietto è molto economico e vi permetterà di raggiungere la vostra meta in pochi minuti.

Se invece soggiornate a Nizza e desiderate visitare Villefrance-sur-Mer in giornata e tenervi in forma, potete camminare lungo un percorso che vi porterà nel borgo in meno di due ore o noleggiare una bici elettrica.

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Questa è stata incoronata la spiaggia più bella d’Europa

L’estate sta finendo, ma non la voglia di mare. Complici anche le temperature elevate che accompagnano questa fine di agosto, non potrebbe esserci momento migliore per concedersi ancora qualche giorno di relax. Senza bisogno di andare troppo lontano, rimanendo in Europa, dal Mediterraneo alla costa atlantica è un susseguirsi di spiagge da sogno che dopo il pienone delle ultime settimane sono più accoglienti che mai.

C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma come scegliere a colpo sicuro la spiaggia perfetta per una vacanza senza preoccupazioni? Ci ha pensato il sito britannico di comparazione assicurativa Quotezone, che ha stilato una classifica delle dieci spiagge più popolari del continente, basandosi su parametri definiti come temperature dell’acqua e dell’aria, altezza delle onde, numero di recensioni a 5 stelle e costi medi giornalieri, per garantire vacanze accessibili e di alta qualità.

Nissi Beach, Cipro: la più bella d’Europa

In cima alla classifica si trova Nissi Beach ad Ayia Napa, Cipro, incoronata la spiaggia più bella d’Europa. Un angolo di paradiso rinomato per le sue acque cristalline e tranquille, grazie alla posizione all’interno di una baia, e per le temperature calde sia dell’acqua che dell’aria. Inoltre, può fregiarsi della Bandiera Blu, indice di pulizia e sicurezza dell’arenile, mentre la presenza di un’isola nelle vicinanze rende ancora più incantevole il paesaggio. Nissi Beach ha conquistato il primo posto nella graduatoria di Quotezone per tutte le metriche considerate, inclusi la temperatura media dell’acqua di 24,4°C e le oltre 4.330 recensioni a 5 stelle. Buono anche il rapporto qualità-prezzo, con un costo medio per una notte di circa 103 euro, comprensivo di pasti, trasporti e pernottamento.

Spiaggia di Mellieha Bay, Malta: ideale per famiglie

Seconda in classifica è la spiaggia di Mellieha Bay a Malta, valutata positivamente per la temperatura del mare, il comfort offerto e per le sue acque limpide, ideali per lo snorkeling e il nuoto. Incorniciata da una baia ampia e riparata, la più grande spiaggia di sabbia dell’isola è perfetta per le famiglie, che qui hanno una spesa media di 117 euro, compresi anche lettini, kayak e attività varie.

Spiaggia di Portoroz, Slovenia: un tesoro nascosto

La spiaggia di Portoroz, in Slovenia, è una delle gemme nascoste d’Europa. Questo pittoresco angolo dell’Adriatico si aggiudica il terzo posto con un’ottima combinazione di costi contenuti, acque calde e onde basse, ideali per i bambini piccoli. La spiaggia di ciottoli, situata nella zona resort di Portoroz, permette di rilassarsi e passeggiare sul lungomare. Con un costo medio di 93 euro per un soggiorno di un giorno, è la spiaggia più economica nella classifica di Quotezone.

Spiaggia di Elafonissi, Creta: fascino greco

In quarta posizione troviamo la spiaggia di Elafonissi, a Creta, famosa per la sua sabbia rosa e le acque azzurre e calme, che le valgono oltre 10.500 recensioni a 5 stelle. Spesso affollata, nonostante il costo medio giornaliero sia di 184 euro, è tra le mete più popolari di un’isola amatissima dai turisti per la sua bellezza e l’ampia gamma di servizi disponibili.

Zlatni Rat, Croazia: il Corno d’Oro

Situata sull’isola di Brac, in Croazia, Zlatni Rat è conosciuta come il Corno d’Oro per la sua forma triangolare che muta con le maree e le onde. Merita il quinto posto per il mix perfetto di bellezza e prezzo accessibile. Sebbene la spiaggia sia spettacolare, è infatti relativamente economica, con un costo medio di 96 euro al giorno.

Spiaggia La Pelosa, Sardegna: paradiso sardo

In sesta posizione, ecco l’idilliaca spiaggia La Pelosa, in Sardegna, famosa per le sue acque tranquille e l’impalpabile sabbia bianca, ma che per la sua eccezionale popolarità, confermata da più di 6.700 recensioni a 5 stelle, richiede prenotazioni anticipate, con un costo di ingresso di 3,50 euro. Inoltre, le sistemazioni nelle vicinanze sono piuttosto costose, con un prezzo medio di 166 euro per una notte.

Praia da Falesia, Algarve: meraviglia portoghese

Praia da Falesia sulla costa dell’Algarve, in Portogallo, è resa spettacolare dalle scogliere di arenaria rossa che si tuffano nelle acque blu brillanti del mare, formando suggestive piscine naturali. La spiaggia offre la possibilità di praticare diverse attività, tra cui il surf. Il costo medio giornaliero è di 137 euro, che riflette l’attrattiva e la qualità della località.

Playa de Maspalomas, Gran Canaria: dune nell’Atlantico

La Playa de Maspalomas, a Gran Canaria, è celebre per il suo faro e le dune ondulate lambite dalle acque dell’oceano Atlantico. Circondata da ristoranti e hotel, offre una vasta gamma di servizi e attrazioni che la rendendono una destinazione decisamente popolare tra i turisti in vacanza nell’isola. Si posiziona all’ottavo posto anche a causa del costo medio di 151 euro al giorno.

Bournemouth Beach, Inghilterra: la perla inglese

Bournemouth Beach, in Inghilterra, non è una meta balneare tradizionale, ma è molto amata dai britannici e non solo, tanto da conquistare circa 6.000 recensioni a 5 stelle. Nonostante le temperature fredde dell’acqua e dell’aria, la spiaggia offre viste incantevoli e una passeggiata vivace che le vale la nona posizione. Tuttavia, con un costo medio di 180 euro al giorno, è una delle opzioni più costose.

Plage de Palombaggia, Corsica: lusso francese

Infine, la deliziosa Plage de Palombaggia, in Corsica è la più costosa della classifica, con un costo medio di 233 euro per un soggiorno di un giorno. Decima posizione, quindi, per questa spiaggia famosa per le sue acque cristalline, la sabbia bianca, il paesaggio incantevole, che offre un’esperienza lussuosa ma con spese elevate per cibo, alloggio e trasporti.

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È iniziata la vendemmia: le più belle esperienze da fare nelle vigne quest’anno

Arriva settembre e con lui il piacere di andar per vigne alla ricerca dei vini più buoni e di giornate da trascorrere in mezzo alla natura. Sono diversi gli eventi organizzati in Italia dedicati al settore enologico e alla gastronomia, con la partecipazione delle migliori realtà vitivinicole che, in occasione delle belle giornate che precedono l’arrivo dell’autunno, contribuiscono a rendere meno nostalgica la fine dell’estate. Queste sono le date da segnare in agenda e la selezione di eventi scelti per voi da SiViaggia.

Barbera d’Asti Wine Festival ad Asti

Alla sua prima edizione, il Barbera d’Asti Wine Festival porterà nel cuore del Monferrato incontri tematici, degustazioni e masterclass dedicate al vino e non solo. Dal 6 al 15 settembre, potrete partecipare a un programma ricco di cultura, arte e tradizione vinicola, pensato in collaborazione esclusiva con Guido Martinetti, famoso per aver rivoluzionato il mondo del gelato con Grom e oggi stimato viticoltore con la sua cantina Mura Mura, fondata insieme all’amico e socio Federico Grom. Durante questa edizione, infatti, potrete provare la variante di gelato alla Barbera DOCG creata proprio da Martinetti.

Durante il festival, gli ospiti potranno partecipare a diverse attività che includono incontri con esperti, serate musicali e degustazioni guidate, pensate per deliziare ogni palato e arricchire e far scoprire la magia del Monferrato, tra storia, cultura e innovazione gastronomica.

Barbera d’Asti Wine Festival ad Asti

Fonte: Ufficio Stampa

Vino Barbera d’Asti DOCG

Un Chilometro di Tela a Erbusco, in provincia di Brescia

Il 15 settembre, la vigna “Breda”, custodita nel parco di un’antica villa palladiana, Villa Lechi, si trasformerà in quadro vivente in occasione dell’evento “Un chilometro di Tela” e dell’annuale Festival in Cantina. Grazie all’impegno della Pro Loco di Erbusco, che ha immaginato questa vigna come un grande dipinto a cielo aperto, tutti potranno trasformarsi in artista per un giorno e contribuire a quest’opera collettiva. Nel dettaglio, si tratta di un intero chilometro di tela steso lungo le direttive principali della vigna che, nel corso dell’evento, metterà l’espressione creativa al centro della natura. Per partecipare è necessaria la prenotazione sul sito ufficiale della Pro Loco di Erbusco.

Vigneto Breda

Fonte: Pro Loco Erbusco

Vigneto Breda, dove si terrà l’evento Un Chilometro di Tela

La Festa in Cantina a Santo Stefano Belbo, nel Monferrato

La vendemmia è sempre stata un’occasione unica per condividere un momento speciale con la propria famiglia. Ed è proprio questa l’atmosfera che si respirerà alla Cascina Fontanette in occasione de La Festa in Cantina che si terrà ogni weekend del mese di settembre. In programma ci sono tante attività didattiche, degustazioni di vino e prodotti tipici, nonché intrattenimento per grandi e piccini. Chiunque, per esempio, potrà provare l’esperienza della pigiatura, oppure partecipare a una visita guidata della cantina e delle vigne seguita da un pranzo o una cena dove al vino è accompagnato un ricco menù di prelibatezze tipiche.

Cantine aperte in vendemmia a Varignana

Il 15 settembre, in occasione della vendemmia, potrete trascorrere una domenica a contatto con la natura alla scoperta del ciclo produttivo dei vini Palazzo di Varignana. Durante questa giornata vivrete un’esperienza completa, dalla raccolta dell’uva alla degustazione, un’opportunità unica per immergersi nel mondo vinicolo. Bambini e adulti potranno partecipare alla raccolta manuale dell’uva nei vigneti accompagnati dai vignaioli esperti, i quali spiegheranno nel dettaglio le varie fasi della produzione. Infine si passerà alla degustazione vera e propria.

Morbegno in Cantina in Valtellina

Uno degli eventi più attesi in Valtellina torna anche quest’anno sabato 28 e domenica 29 settembre, sabato 5 e domenica 6 ottobre e sabato 12 e domenica 13 ottobre. In quest’occasione potrete immergervi nell’atmosfera unica e suggestiva delle antiche cantine e dei luoghi più caratteristici di Morbegno, degustando e scoprendo i migliori vini della Valtellina oltre che tanti altri prodotti tipici del territorio. Il programma dettagliato è ancora in fase di elaborazione, quindi consigliamo di tenere d’occhio il sito ufficiale dell’evento.

Festival Franciacorta in Cantina, in provincia di Brescia

Anche quest’anno torna il Festival Franciacorta in Cantina nelle date 13, 14 e 15 settembre. Si tratta di un appuntamento imperdibile per chiunque desideri trascorrere una giornata diversa all’insegna di buon vino, cultura e natura. Le cantine saranno aperte per accogliere gli ospiti, i quali potranno assaporare gustose proposte gastronomiche e partecipare a coinvolgenti iniziative culturali e sportive. Questo weekend rappresenta anche l’occasione perfetta per scoprire un territorio ricco di monasteri, castelli e dimore storiche immerse tra i vigneti, dai quali nasce un vino che potrete provare in tutta la sua unicità.

100 Miglia sulla Strada del Conegliano Valdobbiadene

Il 4 e 5 ottobre salite sulle vostre auto d’epoca e percorrete la famosa Strada del Conegliano Valdobbiadene, nata per festeggiare l’anniversario dell’istituzione della Strada del Prosecco. I partecipanti avranno la possibilità di visitare in modo alternativo le Colline di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio Unesco, regalandosi emozionanti visite guidate, soste in cantina per provare i vini del territorio e divertendosi con le corse tra i vigneti. Durante queste due giornate sono presenti anche molti altri eventi collaterali, aperti a tutti e non solo ai guidatori delle auto d’epoca.

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Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia, un gioiello primitivo da vedere

Tra le aree protette più belle al mondo, il Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia si trova in Madagascar ed è un’area naturale protetta, non molto distante da Antananarivo. Conosciuto con il nome di riserva di Périnet, l’area ricopre più di 15.000 km di foresta pluviale, con una biodiversità ricchissima. Laghi, cascate, vegetazione lussureggiante e profumi che evocano tutta la magnificenza della natura: ti sveliamo cosa vedere (tra cui, se hai fortuna, le 11 specie di lemuri, diurne e notturne) e come prepararti al viaggio.

Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia, cosa sapere

Puoi accedere al Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia per tutto l’anno: è nella zona orientale del Madagascar (dove ti occorre un visto per entrare), e dalla Capitale, ovvero Antananarivo, ci vogliono circa 3 ore di auto per arrivare a destinazione. La superficie è di oltre 150 km², e la riserva naturale è famosissima in tutto il mondo perché qui sono presenti oltre cento specie di orchidee.

Ti trovi in una foresta primitiva unica: rispetta la zona, poiché sei in una riserva naturale. Formata dalle aree protette della Riserva Speciale d’Analamazoatra e il Parco Nazionale Mantadia, il clima è gentile e la temperatura si aggira intorno ai 20 gradi. Durante le escursioni, non dimenticare di portare con te un tipo di abbigliamento comodo, scarponi da trekking e giacca a vento, nel caso in cui piova (il che è abbastanza frequente). Il periodo migliore per visitare il Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia va da aprile a ottobre, nella stagione secca, poiché c’è il rischio concreto di ciclone tra la fine di dicembre e la metà di aprile.

Cosa vedere al Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia

I Parchi Nazionali del Madagascar richiedono una guida per entrare nel parco: una decisione saggia, dal momento in cui è importante mantenere la riserva protetta. Una scelta etica che costa poco e che ti assicura di conoscere anche parecchi segreti sulla zona. In ogni caso, il permesso si può richiedere in prossimità dell’ingresso: i sentieri si percorrono a piedi e sono tracciati per lunghezza e difficoltà. I percorsi di visita durano circa 2, 4 o 6 ore: è possibile anche richiedere un percorso notturno (verifica prima la disponibilità) e nei dintorni del parco non mancano alberghi in cui alloggiare. La flora del posto ti dà l’opportunità di ammirare ninfee, felci, bambù. E la fauna non è da meno: come anticipato, sono presenti tante specie di lemuri, tra cui quella più grande al mondo, ovvero l’Indri, e questo è valso il nome di Paradiso dei Lemuri.

Cosa puoi vedere qui? Oltre ai lemuri, anche i camaleonti e i rettili, tra cui il geco. La maggior parte delle escursioni permette di osservare da vicino gli Indri: la guida solitamente li “richiama” per dare la possibilità a ogni turista di vivere un momento unico a contatto con la natura. L’Aye Aye è invece attivissimo durante il giorno, e di solito puoi scorgerlo godersi il sole in cima agli alberi. Oltre a un centinaio di specie di uccelli, citiamo anche il Calumma Parsonii, il camaleonte più grande del Madagascar. Un vero e proprio gioiello naturalistico che, a parere nostro, dovresti visitare almeno una volta nella vita.

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Mausoleo di Ho Chi Minh, tutto quello che c’è da sapere: info e consigli

Stai pianificando il tuo viaggio ad Hanoi, la Capitale del Vietnam? C’è un’attrazione che devi assolutamente inserire nel tuo itinerario, ovvero il Mausoleo di Ho Chi Minh, l’ultima dimora di un eroe nazionale. Monumento funebre dedicato ad Ho Chi Minh, leader vietnamita, è stato costruito dal 1973 al 1975, e si trova in piazza Ba Ðình, luogo di fondamentale importanza per tutti i vietnamiti, perché è qui che Ho ha letto la dichiarazione di indipendenza. A una prima occhiata, siamo certi che ti ricorderà il Mausoleo di Lenin a Mosca e, in effetti, è stato fondato prendendo ispirazione dal monumento.

Cosa sapere prima di visitare il Mausoleo di Ho Chi Minh

L’attrazione turistica più visitata e amata ad Hanoi è un luogo sacro, di fatto, per tutti i vietnamiti. Le sue dimensioni sono monumentali e al suo interno è presente il sarcofago di vetro con la salma imbalsamata di Ho Chi Minh (scelta che, in realtà, è andata “contro” ai suoi desideri, poiché avrebbe voluto essere cremato). L’accesso viene regolato dalle guardie ed è chiuso al pubblico per due mesi all’anno, quando la salma viene trasferita in Russia per la conservazione, solitamente da ottobre a dicembre.

Aperto al mattino dalle 8 alle 11, è chiuso il lunedì e il venerdì e l’ingresso è gratuito. Per visitare il Mausoleo di Ho Chi Minh, bisogna rispettare delle regole. Iniziamo dall’abbigliamento: devi recarti sul posto con un dress code semplice e casual, maglietta a maniche lunghe e pantaloni lunghi, o abiti lunghi (vietati i pantaloncini, minigonne, abiti cortissimi). Altra cosa da sapere è che è vietato l’accesso con la macchina fotografica. Infine, devi sempre mantenere un comportamento rispettoso delle regole (non parlare a voce alta, il silenzio è d’oro).

Informazioni utili su cosa vedere al Mausoleo di Ho Chi Minh

Nella lingua vietnamita, è conosciuto come Lăng Chủ tịch Hồ Chí Minh. Questo monumento funebre, che, come abbiamo visto, è ispirato al Mausoleo di Lenin a Mosca (ma non mancano influenze vietnamite), rappresenta il cuore di Hanoi, la Capitale del Vietnam, tra i luoghi da visitare assolutamente nel Paese. Con un pizzico di fortuna, puoi assistere al cambio della guardia fuori dal Mausoleo: la cerimonia non ha nulla da invidiare al cambio della guardia a Buckingham Palace a Londra. In ogni caso, avviene dopo ogni ora, alla mattina e alla sera, dalle 6. Alle 21, invece, è prevista la cerimonia dell’alzabandiera. Uno spettacolo culturale da ammirare in rigoroso silenzio.

All’ingresso, puoi notare sin da subito una delle frasi più famose di Ho Chi Minh, ovvero “Niente è più prezioso dell’Indipendenza e della Libertà”. L’atmosfera è di certo particolare, e puoi proseguire la visita osservando la salma nella bara di vetro (sono presenti quattro guardiani intorno) o visitare il giardino botanico (il costo di ingresso, però, è di 40000 vnd). Simbolo del Vietnam e della storia dell’epoca socialista, la struttura è a dir poco imponente – mastodontica, in realtà – alta 21,6 metri e larga 41,2 metri. Proprio di fianco al Mausoleo, inoltre, si trovano altre due piattaforme con sette gradini. Milioni di visitatori sono stati proprio qui… sulle tracce della storia vietnamita. Della libertà e dell’indipendenza.