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Anche la Spiaggia delle Due Sorelle, nelle Marche, diventa a numero chiuso

La Spiaggia delle Due Sorelle è un tratto di lido bianchissimo delle Marche che sorge, come un miraggio, a ridosso del Conero. Un paradiso praticamente intatto, raggiungibile solo via mare, e privo di servizi proprio per preservare la sua bellezza e la natura incontaminata di cui è forgiato. Ma non è tutto, perché per proteggerla ancora di più si è deciso di far diventare questa spiaggia a numero chiuso e con obbligo di prenotazione.

Spiaggia delle Due Sorelle a numero chiuso, le regole

A partire dall’1 agosto e fino al 15 settembre è in vigore una nuova ordinanza del sindaco di Sirolo, dove è sita la bellissima Spiaggia delle Due Sorelle, che prevede accessi al lido a numero chiuso. Una decisione che è stata presa, anche quest’anno, per tutelare l’ambiente e la sicurezza degli stessi bagnanti durante un periodo in cui l’affluenza turistica è alle stelle e, come riporta il Resto del Carlino, persino superiore alle reali capacità ricettive del luogo.

Pur essendo esclusivamente raggiungibile via mare, infatti, questa spiaggia, spesso considerata una delle più belle d’Italia, è particolarmente amata e fragile. Per questo motivo, occorre preservala il più possibile.

Come prenotare l’accesso alla spiaggia

Per accedere alla Spiaggia delle Due Sorelle, così chiamata per via dei due suggestivi scogli gemelli che emergono dalle sue limpide acque, bisogna prenotare gratuitamente il proprio posto tramite il sito turismosirolo.it.

Si possono noleggiare canoe, sup e altri piccoli natanti in tutti gli stabilimenti balneari di Sirolo, di Spiaggia Urbani e di San Michele-Sassi Neri. A tal proposito, però, è bene sapere che è vietata la permanenza sulla battigia o sulla spiaggia di canoe, sup, windsurf o mezzi analoghi. Essi devono essere attraccati temporaneamente e in maniera gratuita nel campo boe che si trova nello specchio acqueo antistante.

Una misura che si è dovuta necessariamente attuare perché da queste parti, ogni giorno, arriva un numero enorme di persone anche con canoe e sup, che occupano una parte significativa dello spazio utile allo stazionamento dei bagnanti.

La prenotazione non è obbligatoria se si raggiunge la spiaggia tramite il servizio traghetto dei Traghettatori del Conero, per un costo di 30 euro per gli adulti, 20 per i bambini fino ai 10 anni e gratuito sotto i 3.

I trasgressori rischiano una multa che va dai 25 a 500 euro.

Le altre regole da rispettare

Come accennato in precedenza, la Spiaggia delle Due Sorelle è un vero e proprio tesoro delle Marche e per questo sono in vigore anche altre regole che occorre rispettare:

  • Trovandosi all’interno del Parco del Conero, è assolutamente vietato raccogliere piante e pietre;
  • Non è possibile lasciare alcun tipo di rifiuto sulla spiaggia né cicche di sigarette. I rifiuti vanno portati con sé o smaltiti direttamente a bordo del traghetto nel caso in cui si scelga questa opzione per raggiungerla;
  • È fondamentale rispettare la segnaletica sulla spiaggia.

È importante sapere, inoltre, che la spiaggia è libera e non attrezzata, il che vuol dire che non ci sono né punti di ristorazione né servizi. È perciò fortemente consigliato portarsi l’ombrellone, crema solare, cibo, acqua e cappellino.

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Il clima a Nairobi, come scegliere il periodo migliore per andare

Spesso definita la “città verde al sole” per la presenza di vaste aree naturali, Nairobi gode di un clima sub-tropicale di altitudine con temperature miti tutto l’anno, che la distingue dalle altre capitali del continente africano, noto per i suoi estremi termici.

La posizione geografica a 1795 metri sull’altopiano del Kenya, a breve distanza dall’equatore, gioca un ruolo fondamentale nel determinarne il clima. Se da un lato la vicinanza all’equatore potrebbe far pensare a un clima torrido, l’altitudine della città agisce come un naturale condizionatore d’aria, mitigando le temperature ed evitando gli eccessi di calore tipici delle zone equatoriali.

Di conseguenza, le medie annuali si aggirano intorno ai 19°C, con le massime che raramente superano i 30°C e le minime che di rado scendono sotto i 10°C. Tuttavia, questi valori possono variare significativamente a seconda dell’ora del giorno e della stagione.

La stagione delle piogge

La “stagione delle lunghe piogge”, che va da marzo a maggio, e la “stagione delle brevi piogge”, tra ottobre e dicembre, sono l’elemento maggiormente distintivo del clima di Nairobi. Durante questi periodi, la città riceve la maggior parte delle precipitazioni annuali, che sono cruciali per l’agricoltura e la gestione delle risorse idriche, ma se troppo abbondanti possono anche causare danni e inondazioni.

Durante le lunghe piogge, Nairobi può ricevere fino a 200 mm di pioggia al mese. Le precipitazioni sono generalmente intense ma di breve durata, con temporali frequenti che possono provocare allagamenti improvvisi nelle aree colpite. La vegetazione rigogliosa e il rinnovato approvvigionamento idrico sono tra gli aspetti positivi di questa stagione. Infatti, oltre a rinfrescare l’aria e abbassare le temperature, i rovesci contribuiscono a rinverdire il paesaggio dando refrigerio agli abitanti.

La stagione delle lunghe piogge è caratterizzata da precipitazioni frequenti e a volte intense, soprattutto nel tardo pomeriggio e durante la notte, ma che raramente perdurano per l’intera giornata. Le temperature medie giornaliere si aggirano intorno ai 15-24°C. Nei giorni più caldi le massime diurne possono raggiungere i 25-28°C, mentre quelle notturne possono scendere fino a 10-14°C.

Marzo segna l’inizio delle piogge, che aumentano gradualmente fino a raggiungere il picco in aprile, per poi iniziare a diminuire verso maggio, causando una forte umidità che è all’origine della nebbia mattutina. Un fenomeno piuttosto comune, specialmente nelle aree suburbane e rurali intorno alla città, ma che tende a dissiparsi nelle prime ore del giorno, con l’aumento delle temperature.

Sebbene meno intense delle lunghe piogge, le brevi piogge sono altrettanto importanti per mantenere l’equilibrio idrico della regione. In questa stagione le precipitazioni sono più sporadiche e meno prevedibili, spesso seguite da una periodo di rigogliosa fioritura e vegetazione lussureggiante che addolcisce il paesaggio urbano.

Tra ottobre e dicembre le temperature medie giornaliere variano tra i 14 e i 26°C. Le mattine e le sere possono essere fresche, con valori che scendono fino a 12-16°C, mentre durante il giorno possono salire fino a 24-28°C. In questa stagione le piogge sono in genere di breve durata, ma possono essere intense.

Settembre è un mese di transizione, con precipitazioni ancora relativamente sporadiche rispetto ai mesi successivi, più frequenti nel tardo pomeriggio e durante la notte, mentre le mattine e le prime ore del pomeriggio sono spesso asciutte e soleggiate. La nebbia mattutina è un fenomeno frequente, specialmente nelle aree più elevate e nei sobborghi, ma tende a dissolversi rapidamente man mano che aumenta la temperatura.

Mercato Nairobi

Fonte: iStock

Frutta al mercato di Nairobi, Kenya

La stagione secca

Giornate soleggiate e cieli sereni sono la norma durante la stagione secca, che va da giugno a settembre e da dicembre a febbraio, quando i valori diurni possono salire sensibilmente, ma le notti rimangono relativamente fresche. E’ il periodo migliore per il turismo, con condizioni meteo stabili e temperature ideali per visite e attività nella natura.

Durante l’estate, che corrisponde ai mesi di dicembre, gennaio e febbraio, il clima si mantiene piacevolmente caldo, con medie giornaliere che variano tra i 15 e i 26°C. Le mattine e le serate possono essere fresche, con valori che scendono fino a 10-14°C, mentre le medie diurne possono salire fino a 27-30°C nei giorni più caldi.

Questa combinazione di freschezza e calore moderato rende l’estate un periodo particolarmente indicato per esplorare la città e i suoi dintorni. Il clima è secco, con rare precipitazioni che si manifestano sotto forma di brevi acquazzoni, e venti leggeri provenienti principalmente da nord-est che mitigano il calore.

I mesi di giugno, luglio e agosto corrispondono alla stagione secca invernale contraddistinta da temperature relativamente fresche che variano tra i 10 e i 22°C. Le notti e le prime ore del mattino possono essere piuttosto fredde, con le medie che scendono fino a 9-12°C, mentre durante il giorno aumentano fino a 20-23°C.

Giugno e luglio sono i mesi più secchi dell’anno, con rare piogge e un clima decisamente asciutto, anche se verso la fine di agosto cominciano a verificarsi occasionalmente brevi piogge. Venti leggeri e costanti, provenienti principalmente da sud-est, aiutano a mantenere un clima fresco durante il giorno e la notte.

I microclimi di Nairobi

Uno degli aspetti più affascinanti del clima di Nairobi è la presenza di microclimi dovuta alla diversità del paesaggio urbano, che comprende parchi, foreste urbane, aree residenziali e industriali, in cui si creano differenze locali nelle condizioni climatiche. Ad esempio, nelle aree verdi come il Parco Nazionale di Nairobi e nei numerosi parchi e giardini pubblici, si possono rilevare temperature leggermente più basse e maggiore umidità rispetto alle zone più densamente urbanizzate e trafficate del centro città.

Quando andare a Nairobi

La stagione secca è il periodo migliore per programmare un viaggio a Nairobi. Durante l’estate australe è comunque consigliabile portare con sé un maglione leggero o una giacca per le serate fresche, abbigliamento leggero e T-shirt per il giorno, senza dimenticare cappelli e occhiali da sole.

In inverno, oltre a un abbigliamento leggero ma caldo, è opportuno portare anche una giacca per riscaldarsi nelle notti più fresche. Nelle stagioni delle piogge, un abbigliamento confortevole e un cappello sono ideali per le attività all’aperto, senza dimenticare di avere sempre un piccolo ombrello a portata di mano e una giacca impermeabile per affrontare le piogge occasionali.

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Le 5 spiagge da vedere sull’isola di Minorca

L’arcipelago delle Baleari, in Spagna, regala delle isole che sono un vero sogno a occhi aperti grazie a spiagge e cale da cartolina, borghi tipici, porticcioli pittoreschi e una natura che lascia senza fiato. Le principali sono quattro: Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca ed è proprio di quest’ultima che vi volgiamo parlare, perché è la più tranquilla e probabilmente la più autentica. Essa si rivela, infatti, la meta ideale per chi è alla ricerca di spiagge incontaminate, mare dai colori scintillante, pace e natura. Il merito è certamente dei 200 km di costa che si aprono in numerose insenature, che a loro volta sono in grado di accontentare davvero i gusti di ogni visitatore. Per questo motivo, abbiamo deciso di selezionare per voi le 5 migliori spiagge di Minorca.

Scopri quali sono le migliori attività da fare a Minorca

Cala Macarella e Macarelleta, due spiagge in una

Sì, è vero, vi abbiamo promesso 5 spiagge ma la verità è che non si può visitare Cala Macarella senza fare un salto alla vicina Macarelleta. Cala Macarella riesce a far innamorare tutti in quanto accarezzata da un mare turchese e cristallino e circondata da scogli bianchi che sembrano voler fare tuffi olimpionici nelle acque sottostanti.

Composta principalmente di sabbia dorata, è la spiaggia ideale per chi vuole dedicarsi allo snorkeling o fare delle nuotate in un mare che sembra brillare alla luce del sole.

La forma è quella di una conchiglia, abbracciata da un mare da sogno, macchia mediterranea e pini marittimi. Parte dell’area naturale protetta della costa di Ciutadella, è delimitata da pareti rocciose di media altezza dove si nasconde anche un tratto del Cami des Cavalls, un sentiero escursionistico segnalato che percorre l’intera costa di Minorca. A poca distanza, ecco la piccola Macarelleta, altrettanto suggestiva e spesso anche luogo di ritrovo di naturisti.

Cala Macarella, Minorca

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Veduta di Cala Macarella

Cala Turqueta, i Caraibi di Minorca

Il nome dice tutto: i colori del mare di Cala Turqueta sono così azzurri che non hanno assolutamente niente da invidiare a quelli dei Caraibi. Molto frequentata da chi sceglie Minorca come sua meta di viaggio, sorge all’estremità costiera di una bellissima pineta e offre anche strutture balneari che la rendono perfetta persino per i più piccoli.

Si tratta quindi di un posto ottimale per chi desidera sentirsi in armonia con la natura perché, nonostante sia nota al pubblico e anche fornita di servizi essenziali, riesce a mantenere un aspetto selvaggio e incontaminato che fa percepire ai visitatori la tanto ricercata e ambita pace dei sensi.

Spiaggia di Son Bou, la più lunga di tutte

Son Bou è una spiaggia che pare infinita grazie ai suoi  quasi 3 chilometri di estensione, che le conferiscono il titolo di spiaggia più lunga di Minorca. Sorge sulla costa meridionale di questa affascinante isola della Spagna e presenta sabbia soffice impreziosita da tratti selvatici ed altri con strutture e servizi. Alle spalle dell’arenile il visitatore ha la possibilità di scoprire una porzione di territorio puntellato di dune e paludi, che rappresenta un’Area Naturale d’Interesse Speciale dell’isola.

Son Bou, Minorca

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Vista della bellissima spiaggia di Son Bou a Minorca

Il mare, manco a dirlo, è straordinario e trasparente e tuffandocisi si ha la possibilità di ammirare l’Escull de sa Galera, un scoglio che come un miraggio emerge dall’acqua turchese. Insignita della Bandiera Blu, è ricca di meravigliosi banchi di posidonia che aiutano l’acqua a mantenersi pulita e trasparente.

Fai un tour in barca lungo la costa meridionale di Minorca

Cala Mitjana, acque limpide e cristalline

Cala Mitjana è uno di quei posti che per i colori e la bellezza pare quasi impossibile credere che sia vera: le acque sono limpide e cristalline e bagnano quello che sembra un anfiteatro naturale costituito di scogli bianchi pieni di preziosa vegetazione. Meno nota ai turisti rispetto alle spiagge precedenti, è facilmente accessibile pur rimanendo una cala vergine permeata da un paesaggio spettacolare.

Un piccolo suggerimento in più: alla sua destra sorge Cala Mitjaneta, una caletta abbastanza piccola ma di certo non meno bella. Entrambe, inoltre, sono circondata da una splendida pineta che permette di trovare ristoro durante i momenti più caldi della giornata.

Cala Mitjana, Minorca

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Tutta la bellezza di Cala Mitjana

Cala Cavalleria, tra le spiagge naturali più belle

Infine Cavalleria, gioiello che si trova nella costa Nord e da molti considerata una delle spiagge naturali più belle dell’isola. Priva di strutture, offre circa 500 metri di litorale che purtroppo tendono a rimpicciolirsi perché minacciati dall’erosione delle onde.

L’acqua qui è calma e trasparente e perfetta per raggiungere delle micro isolette che sorgono al centro della baia. La sabbia, dal canto suo, si presenta soffice e tendente al rosso, creando un contrasto con le rocce marroni che la circondano e i colori del mare molto suggestivo.

È bene sapere, inoltre, che le sue acque sono ricche di ricci di mare, che fa parte dell’Area Naturale d’Interesse Speciale di Cavalleria e che è nota persino per le proprietà benefiche e per i fanghi.

Cala Cavalleria, Minorca

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La suggestiva Cala Cavalleria
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Madeira: guida completa per coprire l’isola dell’eterna primavera in Portogallo

Madeira, affettuosamente conosciuta come “l’Isola dell’Eterna Primavera”, è una destinazione di viaggio che cattura il cuore di chiunque la visiti. Situata nell’Oceano Atlantico al largo della costa nord-occidentale dell’Africa, questa perla del Portogallo offre una combinazione unica di natura rigogliosa, tradizione culturale e una miriade di attività per ogni tipo di viaggiatore. Inoltre, il suo clima mite tutto l’anno, la rendono una meta perfetta per staccare davvero e in qualsiasi momento dalla routine quotidiana pur rimanendo in Europa e vicino casa.

Questa guida completa esplora tutto ciò che Madeira ha da offrire, dalle attrazioni principali alle informazioni pratiche, con consigli utili per un soggiorno indimenticabile.

Funchal: cosa vedere nella capitale di Madeira

Funchal, la capitale di Madeira, è il punto di partenza ideale per esplorare l’isola. Questa città offre una combinazione affascinante di storia, cultura e modernità.

La Città Vecchia

La Zona Velha è il quartiere più antico di Funchal, dove si trovano gli edifici storici. Fino a pochi anni fa era un ex quartiere di pescatori e commercianti semi abbandonato; mentre oggi è il centro nevralgico della vita notturna di Funchal. Questo grazie ad un innovativo intervento di rigenerazione urbana che ha trasformato Rua Santa Marta e le vie vicine in una galleria a cielo aperto, e al progetto “Arte Portas Abertas” che ha voluto la decorazione dei portoni per mano di artisti locali. Una passeggiata tra questi vicoli pittoreschi offre un’immersione nella storia e nell’arte della città.

Il Mercato dos Lavradores

Una visita al Mercato dos Lavradores è d’obbligo per chi vuole immergersi nella vita quotidiana dell’isola. Qui si trovano prodotti freschi locali, fiori colorati e artigianato tipico che arrivano da tutta l’isola. È il posto perfetto per assaggiare specialità locali, inclusi la frutta tropicale e il famoso vino di Madeira Madeira (occhio però a chi propone frutta con una certa insistenza: potrebbe essere vecchia di qualche giorno!).

La Cattedrale di Funchal

Edificata per volere del Re D. Manuel I per sostituire la prima chiesa considerata troppo piccola, e inaugurata nel 1514, la Sé Catedral si trova nel centro storico della capitale ed è un capolavoro del periodo manuelino. Giunta ad oggi praticamente inalterata, con la sua facciata semplice e il portale gotico, la chiesa al suo interno custodisce un soffitto intarsiato in legno di cedro (tra i più belli del Portogallo), le pale d’altare del XVI secolo e gli azulejos del XVIII. La Cattedrale possiede inoltre tesori di grande bellezza e valore storico, alcuni dei quali sono esposti nel Museo di Arte Sacra, come la grande croce da processione d’argento dorato, donata dal Re D. Manuel I e attribuita a Gil Vicente.

I Giardini Botanici

Madeira è famosa per i suoi splendidi giardini botanici e parchi che riflettono la biodiversità unica dell’isola. Il parco Quinta do Palheiro Ferreiro e il Jardim Botânico da Madeira sono due dei giardini più visitati. Il primo, a 500 metri di altitudine ma facilmente raggiungibile in autobus, è diventato un parco pubblico, sullo stile dei parchi inglesi: la parte principale del parco è formata da una serie di giardini, tra cui il Giardino Francese, il Giardino delle Signore e il Giardino delle Rose. Opposta all’entrata principale vi è la Casa del Tè.  Il Jardim Botânico da Madeira, situato a Monte, accoglie una collezione incredibile di piante esotiche, fiori e alberi, con terrazze panoramiche per viste mozzafiato sulla baia di Funchal. Il giardino botanico si raggiunge prendendo la scenografica funivia Teleférico do Funchal..

Il Teleférico e il Carro de Cesto

Una delle attrazioni più uniche di Funchal è il Teleférico, una funivia che parte dalla città e sale fino al Monte, offrendo viste spettacolari sulla città e sul mare. Una volta arrivati in cima, è possibile visitare il Monte Palace Tropical Garden, un giardino esotico con una collezione di piante rare e opere d’arte. Da qui, non si può perdere l’emozionante discesa con il Carro de Cesto, una sorta di slitta di vimini guidata da due uomini in costumi tradizionali che scivola lungo le strade ripide del Monte.

Esplorare l’Isola

Madeira è un’isola tutta da esplorare: ecco cosa non perdere.

Curral das Freiras

In soli 30 minuti di autobus da Funchal, si può raggiungere Curral das Freiras, un villaggio incastonato in un anfiteatro vulcanico, nascosto da pareti rocciose e con casette che spuntano dal verde accecante della natura incontaminata. È un luogo ideale per escursioni, per esplorare a piedi la zona percorrendo uno dei numerosi sentieri escursionisti che passano di qua, e per assaggiare specialità locali a base di castagne. Altri villaggi da visitare includono Santana, famosa per le case dal tetto di paglia, e Camacha, nota per il suo museo dedicato alla lavorazione del vimini.

Le scogliere di Cabo Girão

Nonostante sia meno famoso di altre scogliere europee, Cabo Girão, con i suoi 580 metri, è il promontorio più alto d’Europa (e il secondo più alto al mondo) e offre viste spettacolari sull’Oceano Atlantico e sulla piccola porzione di terra ai suoi piedi, coltivata con sapienza e pazienza. La terrazza panoramica Skywalk, con il suo pavimento trasparente e da brivido, è una delle attrazioni più emozionanti dell’isola.

Seixal, non solo piscine naturali

Seixal è un bel paesino che merita assolutamente una visita, noto per le sue piscine naturali e la spiaggia di sabbia e ciottoli neri, Praia da Laje. La foresta Laurissilva, nelle vicinanze, è una delle meraviglie naturali di Madeira: qui si possono affrontare alcuni percorsi escursionistici immersi nella natura incontaminata; ammirare una cascata dal belvedere di Veu da Noiva; e i più avventurosi possono cimentarsi nel torrentismo.

Punta San Lorenzo, balene e delfini

Nei pressi di Machico, l’estremità orientale di Madeira, Punta San Lorenzo è una riserva naturale bagnata da acque azzurre e battuta dai venti alisei. Questa zona può essere esplorata a piedi o in barca, con la possibilità di avvistare balene e delfini. Le escursioni in kayak sono un’altra opzione popolare; mentre i tour in barca spesso prevedono una sosta per il bagno insieme ai delfini nel loro habitat naturale.

Ecursione a Pico do Arieiro

Con i suoi 1.818 metri, Pico do Arieiro è la terza montagna più alta di Madeira e si presta a facili escursioni con viste spettacolari. Nei giorni più limpidi, si possono vedere Curral das Freiras e persino Porto Santo. Ci si può arrivare qui con un tour in jeep 4×4, per poi percorrere a piedi un breve tratto che porta alla cima. Per chi ama camminare, da qui si possono prendere i sentieri che portano al Pico das Torres e al Pico Ruivo.

Le Spiagge di Madeira

Madeira offre una varietà di spiagge sabbiose, di ghiaia o rocciose; quasi tutte attrezzate, con stabilimenti balneari che offrono sdraio e ombrelloni, cabine e docce, oltre a servizio di ristorazione. Molte spiagge sabbiose sono artificiali, create per facilitare l’accesso al mare; così come le piscine artificiali sono state create per rendere il bagno nell’oceano più sicuro e tranquillo. Le piscine naturali ” si trovano per la maggior parte nei dintorni di Funchal e Caniço (quelle di Porto Moniz sono una delle attrazioni più belle dell’isola) e sono in parte pubbliche e in parte di proprietà degli hotel di lusso che si affacciano sul mare. La mancanza di spiagge naturali a Madeira è uno svantaggio e un vantaggio allo stesso tempo: ha evitato il turismo di massa che ha colpito altre isole e permesso di mantenere e preservare un territorio davvero affascinante.

Spiagge vicino a Funchal

Vicino a Funchal, due spiagge meritano una visita: Clube Naval do Funchal e Ponta Gorda, due complessi attrezzati a cui si accede liberamente. Praia Formosa, una spiaggia di sassi verso Camara de Lobos, e Praia da Barreirinha, attrezzata e con ristoranti d’atmosfera, ella parte vecchia di Funchal, sono altre opzioni popolari.

Spiaggia sabbiosa di Calheta

La spiaggia di Calheta, sulla costa ovest dove il clima è quasi sempre favorevole, è una spiaggia artificiale con sabbia importata dal Marocco e dal Portogallo. È una spiaggia sicura, frequentata da famiglie con bambini, attrezzata con ombrelloni e sdraio a noleggio. La spiaggia è raggiungibile solo in automobile, perché non vi sono mezzi pubblici che garantiscono la tratta.

Spiagge della zona Est di Madeira

Prainhaè una bellissima spiaggia di sabbia nera, di circa 200 metri, vicino al villaggio di Caniçal, raggiungibile scendendo un sentiero non facilissimo da risalire. La spiaggia è tranquilla e non troppo affollata, ma l’acqua spesso agitata, con correnti da non sottovalutare. Sempre in zona, la spiaggia di Machico (il secondo centro urbano più grande dell’isola), con sabbia dorata, vanta invece un mare calmo grazie a una barriera rocciosa, ed è ideale per famiglie con bambini.

Spiagge della zona Nord di Madeira

Le spiagge della costa nord sono caratterizzate da acque più agitate, ideali per nuotatori esperti e viaggiatori in cerca di privacy. Praia da Lagoa, vicino a Porto da Cruz, è una spiaggia di sabbia nera molto apprezzata dai turisti. Una curiosità? Molte di queste spiagge erano rocciose, ma oggi, dopo un processo di erosione subito negli nei secoli, si presentano come spiagge di sabbia scura.

Piscine naturali a Porto Moniz

Le piscine naturali di Porto Moniz, sono state create artificialmente da rocce laviche, e sono un’esperienza unica, a cui “noi del Mediterraneo” non siamo abituati e permettono di godere dell’oceano in massima sicurezza. Come quelle delle Canarie, si tratta di vasche che si riempiono di acqua marina a ridosso dell’oceano, placando la violenza delle onde. Non sono le uniche piscine naturali dell’isola, ma sono considerate le più belle. Oltre alle piscine, Porto Moniz merita per una passeggiata in centro, sul lungomare ed è un’ottima base per escursioni nei dintorni.

Porto Moniz

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Porto Moniz, sull’isola di Madeira

I musei di Madeira

A Madeira ci sono tanti musei da visitare, anzi tantissimi.

Museo di Arte Sacra

Il Museo di Arte Sacra di Funchal ospita una collezione impressionante di arte religiosa, tra cui dipinti, sculture e manufatti dal XV al XIX secolo. È situato in un antico palazzo vescovile e offre un affascinante sguardo sulla storia ecclesiastica dell’isola.

Madeira Story Centre

Questo museo interattivo a Funchal racconta la storia di Madeira, dalle sue origini vulcaniche alla colonizzazione portoghese e oltre. È un’ottima tappa per comprendere il contesto storico e culturale dell’isola.

Museo Quinta das Cruzes

Situato in una storica villa coloniale, il Museo Quinta das Cruzes espone una collezione di mobili, ceramiche e arti decorative. I giardini circostanti e la cappella annessa completano l’esperienza.

Museu CR7

Per gli appassionati di calcio, il Museu CR7 a Funchal è dedicato a Cristiano Ronaldo, il famoso calciatore nativo dell’isola. Il museo espone trofei, memorabilia e racconta la carriera del campione.

Museo delle Balene

Situato a Caniçal, il Museo delle Balene offre un approfondimento sulla storia della caccia alle balene a Madeira e la transizione verso la conservazione marina. Esposizioni interattive e modelli a grandezza naturale rendono la visita istruttiva e coinvolgente.

Museo della Fotografia

Il Museo della Fotografia di Madeira, situato in un edificio storico nel centro di Funchal, ospita una collezione di fotografie che documentano la vita sull’isola nel corso dei secoli. È un luogo affascinante per vedere come Madeira è cambiata nel tempo.

Museu Etnográfico da Madeira

Questo museo situato a Ribeira Brava offre uno sguardo approfondito sulla vita rurale e le tradizioni dell’isola, con esposizioni che includono attrezzi agricoli, costumi tradizionali e oggetti di uso quotidiano.

Wine Tour e Degustazioni in Cantina

Il vino di Madeira è uno dei prodotti tipici più famosi dell’isola, rinomato per il suo sapore unico e la sua storia e leggenda. Ne esistono quattro diversi tipi, dal più dolce al più secco e il classico viene abbinato con il cioccolato, con dolci al cucchiaio e con i formaggi. Diverse cantine organizzano visite, tour guidati e degustazioni.

Gita fuori porta

Per chi ha più tempo a disposizione, ci sono almeno due escursioni fuori isola da fare.

Ilhas Desertas

Le Ilhas Desertas sono tre delle cinque isole disabitate che fanno parte dell’arcipelago Madeira. Si tratta di Ilhéu Chão, Deserta Grande e Bugio, protette in una unica riserva naturale. Qui, con un po’ di fortuna, si può vedere nel suo habitat naturale la foca monaca. I più comuni tour in barca a vela e catamarano propongono la visita con trekking dell’isola Deserta Grande, eventualmente con sosta per fare snorkelling e kayak. Le altre isole disabitate dell’arcipelago, le Ilhas Selvagens, sono più complicate da visitare, anche loro protette e importanti luoghi di nidificazione di uccelli marini, considerate un santuario ornitologico. A seconda della stagione sono comunque organizzati tour anche per queste isole più remote.

L’alternativa: Porto Santo

Porto Santo, chiamata anche Ilha Dourada, isola d’oro, è la miglior destinazione per gli amanti delle spiagge sabbiose. Con una costa lunga 30 km e una spiaggia lunga 8, è ideale per rilassarsi e godersi tramonti mozzafiato, immersi in una baia dorata bagnata da acque cristalline e calde. Porto Santo si trova a circa 50 km da Madeira e si raggiunge con una traversata in traghetto di due ore e mezzo o in venti minuti di aereo: può essere una destinazione piacevole anche solo per un paio di notti.

Porto Santo, Madeira

Fonte: iStock

Porto Santo

Info pratiche

Quando andare a Madeira

Grazie al suo clima mite, Madeira è una destinazione visitabile tutto l’anno. Tuttavia, ci sono alcuni periodi particolarmente consigliabili. La primavera, da marzo a maggio, è uno dei periodi migliori, con temperature piacevoli e la fioritura dei giardini. È anche il periodo in cui si svolge il Festival delle Fiori, un evento imperdibile. L’estate, da giugno ad agosto, è la stagione più turistica ovviamente. Chi apprezza un buon bicchiere di vino non può che scegliere il mese di settembre, durante il quale si tiene la festa della vendemmia del vino Madeira, importante celebrazione di uno dei prodotti più emblematici dell’isola.

Come arrivare a Madeira

Madeira è facilmente raggiungibile con voli diretti dalla maggior parte delle principali città europee. L’aeroporto internazionale di Madeira, che dal 2019 ha preso il nome di Cristiano Ronaldo International Airport (FNC), si trova a circa 20 minuti di auto dalla capitale dell’isola. I voli sono frequenti, soprattutto durante l’alta stagione turistica, e molte compagnie aeree offrono collegamenti regolari. Una volta arrivati, è possibile noleggiare un’auto per esplorare l’isola in autonomia. Le strade sono ben mantenute e le indicazioni stradali sono chiare, rendendo facile muoversi. In alternativa, ci sono numerosi servizi di taxi e navette disponibili, oltre a un’efficiente rete di autobus che copre la maggior parte delle aree turistiche.

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Spiaggia della Purità, tra le insenature più belle della Puglia

Gallipoli, in provincia di Lecce, è una meta che si trova lungo la costa occidentale del Salento, affacciandosi su un bellissimo mar Ionio. Amata dai visitatori di tutte le età, regala un centro storico suggestivo e anche alcune spiagge che sono un sogno a occhi aperti. Una di queste è la Spiaggia della Purità, che nel 2023 è stata incoronata da “The Guardian” come una delle più belle d’Europa.

La Spiaggia della Purità, cosa aspettarsi

La Spiaggia della Purità è da molti ritenuta come una delle insenatura più suggestive della Puglia. Il merito è della sua sabbia dorata che si stende ai piedi di un antico muraglione che venne edificato per proteggere la città dal mare grosso e dalle incursioni dei nemici, dando vita a un qualcosa di straordinario a ridosso del centro storico di Gallipoli.

Il mare è pulitissimo e limpido, spesso anche così tanto calmo da far credere ai bagnanti di nuotare in una piscina antica. Si tratta di una caletta, tra le altre cose, che è bella a tutte le ore del giorno e della notte, grazie alle luci, ai colori e alle atmosfere da sperimentare nei piccoli ristoranti e chioschi che impreziosiscono il lungomare.

Il viaggiatore, quindi, si trova al cospetto di una candida lingua di sabbia, a sua volta lambita dalle acque trasparenti con sfumature di blu dello Ionio.

La spiaggia è libera e accessibile a tutti, ma i mesi estivi migliori per goderne sono giugno e settembre, quindi quando l’afflusso dei turisti è inferiore rispetto al solito. Inoltre, risulta ben collegata con il centro cittadino e si caratterizza per essere uno dei lidi più antichi della zona: in passato era l’unico luogo dove gli abitanti potevano recarsi per trovare un po’ di refrigerio dalle temperature roventi delle estati pugliesi.

Ma perché si chiama così?

Questo piccolo gioiello della Puglia (le dimensioni sono ridotte, per questo si consiglia di raggiungerlo la mattina presto), sorge immediatamente sotto l’abitato e, secondo molti, il suo nome è dovuto alla vicina chiesa barocca, chiamata Santa Maria della Purità. 

Si tratta di una delle più antiche di Gallipoli (fondata nel 1600) che colpisce per la sua facciata bianca e sobria. Molto interessante è anche l’interno ricoperto di stucchi e tele Letizia e Riccio risalenti al XVIII secolo. Sull’altare, invece, ecco che il visitatore può ammirare la Madonna della Purità di Giordano.

Ma ad essere del tutto onesti, per altre persone non è questa la vera origine del suo nome. Ci sono ben tre leggende, infatti, che tenterebbero di spiegare perché questo angolo pugliese si chiami così: la prima leggenda narra che proprio sulla candida sabbia di cui è caratterizzata sia stato rinvenuto il seno di Sant’Agata, patrona di Gallipoli; la seconda racconta di un bambino che veniva allattato da una donna che non era la sua mamma, la quale si accorse di questo seno sulla spiaggia; la terza ci parla sempre di un bambino, che però smise di farsi allattare quando venne pronunciato da qualcuno il nome di Sant’Agata.

Non vi sorprenderà sapere, quindi,  che la Spiaggia della Purità è spesso chiamata dagli abitati della cittadina con il nome di “Seno della Purità“.

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Viaggio a Cienfuegos, la bella città nel Sud di Cuba

Cienfuegos, omonima città nella provincia del centro sud di Cuba, è conosciuta come la Bella Città del Mare. Dal 15 luglio 2005, il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio Culurale dell’Umanità per essere un esempio di neoclassicismo e modernità tra le città fondate in America Latina nel XIX secolo. L’architettura di Cienfuegos e il suo elegante e perfetto impianto a forma di scacchiera, ne fanno un gioiello unico e una tappa obbligata per chi vuole conoscere a fondo ogni aspetto dell’isola di Cuba. Si tratta di un eccezionale esempio dell’urbanistica cubana e caraibica del XIX secolo di cui Cienfuegos rappresenta le nuove idee di modernità per quanto riguarda l’assetto della città. A questo, si aggiunge una’area particolarmente apprezzata per i suoi valori ambientali, architettonici e culturali che va dalla fine del lungomare alla zona conosciuta come La Punta. Oltre ai suoi tesori architettonici, Cienfuegos e la regione di cui fa parte, possiedono innumerevoli attrazioni naturali che possono essere visitate individualmente in autonomia o attraverso le escursioni proposte dalle diverse agenzie di viaggio che operano in zona. All’arrivo nella città di Cienfuegos, il visitatore ha a disposizione una rete di alberghi e case private in cui può soggiornare in modo piacevole e sicuro; ognuna delle strutture turistiche infatti è certificata dal Ministero della Salute Pubblica.

Conoscere la storia di Cienfuegos

Cienfuegos è l’unica città di Cuba fondata da coloni francesi sotto la corona spagnola. Il nome le deriva da Don José Cienfuegos Jovellanos, capitano generale dell’isola al momento della nascita della città nel 1829, ed è particolarmente celebre perchè nel 1950 fu teatro di azioni di protesta contro il governo di Carlos Prío e il suo ministro dell’Educazione Aureliano Sánchez Arango. I due politici emanarono misure ritenute dannose per gli studenti che scioperarono e indissero una manifestazione in città. Per sostenere i Cienfuegueros, si recarono qui i leader della Federazione degli Studenti Universitari, Fidel Castro Ruz ed Enrique Benavides, che poco dopo il loro arrivo furono arrestati dalla polizia con l’accusa di aver incitato al disordine e furono processati dal Tribunale di Emergenza di Santa Clara. In quel processo, Fidel assunse la propria difesa e i due furono assolti. In quella sede il giovane avvocato Fidel Castro denunciò gli abusi del governo e della forza pubblica contro il popolo e si trasformò da accusato in accusatore. Anni più tardi, per la città iniziò una nuova fase di sviluppo economico, politico e sociale e dal 1976, con la nuova divisione politica amministrativa, Cienfuegos divenne la capitale della provincia.

Che Guevara Cienfuegos

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Una dedica a Che Guevara a Cienfuegos

Scopri la natura rigogliosa di Cienfuegos

Cienfuegos vanta ecosistemi marini, coste e montagne di grande diversità biologica, che ne influenzano la flora e la fauna, tutte da scoprire. A venti minuti di auto dalla città si trova il rifugio faunistico Laguna Guanaroca – Gavilán, luogo ideale per il birdwatching: potrai osservare le colonie di fenicotteri rosa, la cartacuba e il tocororo. Il tour si effettua a piedi nella prima parte e poi in piccole barche a remi che ti porteranno a vedere da vicino l’habitat naturale di diverse di queste specie.

Nelle vicinanze si trova anche il Giardino Botanico, il più antico di Cuba, situato nelle aree circostanti la città di Pepito Tey, precedentemente chiamata Soledad del Muerto centrale. Oggi in questo territorio si possono apprezzare più di 2000 specie di piante, che rappresentano 670 generi di 125 famiglie, per lo più arboree; circa il 70% degli esemplari sono esotici. Il giardino è anche un centro riconosciuto per la ricerca scientifica. La visita guidata comprende un solarium e una serra.

Un’altra delle meraviglie naturali che incantano ogni visitatore è la catena montuosa di Guamuhaya. Questo sito, precedentemente conosciuto come alture di Sancti Spíritus – Trinidad, è il gruppo montuoso più importante del centro di Cuba ed è caratterizzato da alte cime e profonde valli, da una vegetazione lussureggiante, da specie endemiche di flora e fauna, dai suoi salti d’acqua e dalle piantagioni di caffè che adornano questi luoghi.

Sulla strada per Trinidad puoi anche visitare l’Hacienda La Vega, dove assaggiare il formaggio creolo e fare un’escursione a cavallo per conoscere l’area. Alla fine di questo tour avrai l’opportunità di fare un bagno rinfrescante in una piccola spiaggia conosciuta come Caleta de Castro e di gustare un tipico pranzo cubano.

Natura Cienfuegos

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La natura rigogliosa nei dintorni di Cienfuegos

Una giornata in spiaggia a Cienfuegos

Le spiagge sono un’altra attrazione della zona, a partire da Baia di Jagua, che circonda la città. A soli 18 km di distanza c’è la bellissima spiaggia di Rancho Luna,  dalla sabbia fine e soffice, bagnata dal blu del Mar dei Caraibi. È uno dei luoghi migliori per lo snorkeling e le immersioni, grazie alla varietà di navi affondate e al gran numero di pesci e coralli che vi abitano. Anche altre spiagge della zona, come Guajimico, Playa Inglés e Yaguanabo, seducono per la loro bellezza. Si trovano tutte sulla strada per Trinidad. Più distante, a 52 km dalla città di Cienfuegos, c’è anche la zona conosciuta come “El Castillo de Jagua” (il castello di Jagua), una città di pescatori proprio di fronte alla strada. Lì potrete godere di sole e spiaggia al Rancho Club e Jagua campings.

Spiaggia Rancho Luna

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Passa una giornata sulla magnifica spiaggia di Rancho Luna

Cosa vedere e cosa fare in città

Cienfuegos, conosciuta anche come “La Perla del Sur” (la Perla del Sud) o “La Linda ciudad del mar” (la Bella Città del Mare), ha diverse attrattive che incantano i visitatori al loro arrivo, come il centro storico e la zona protetta di Punta Gorda. Le attrazioni da vedere sono molte, eccone qui quelle che ti consigliamo di non perdere:

Piazza José Martí e dintorni

In questa piazza si trovano le basi urbanistiche e architettoniche che caratterizzano Cienfuegos, dove il neoclassico e l’eclettismo si uniscono. Con le dimensioni più grandi del Paese, quasi 2 ettari – il doppio delle dimensioni standard stabilite dalle Leggi delle Indie, un esempio eccezionale tra le città del XIX secolo – in questa piazza si trovano la statua di José Marti, le due coppie di leoni, le fontane, il pergolato, l’Arco di Trionfo, oltre a diversi busti realizzati alla memoria di importanti personalità cubane. Nell’area circostante si trovano gli edifici più importanti dal punto di vista culturale, politico, religioso e amministrativo. Questa piazza e i suoi dintorni sono stati dichiarati Monumento Nazionale il 10 ottobre 1978.

Jose Marti Cienfuegos

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Panoramica sul bel centro di Cienfuegos

Arco di Trionfo

L’Arco di Trionfo, unico di questo tipo a Cuba, fu costruito con uno sforzo volontario dai lavoratori della città. L’idea nacque nel circolo rivoluzionario diretto da Rita Suarez del Villar, “la cubanita” (la piccola signora cubana), come parte dei festeggiamenti per la nuova Repubblica nata il 20 maggio 1902. Gli operai hanno iniziato questo lavoro il 1° maggio e solo due settimane dopo lo avevano già terminato. Durante l’inaugurazione c’erano tre bandiere in cima all’arco, quella cubana, quella di Cienfuegos e una rossa con tre numeri otto al centro che rappresentavano i lavoratori e le loro tre aspirazioni principali: 8 ore di lavoro, 8 ore di riposo e 8 ore per migliorare le conoscenze culturali.

Scuola di San Lorenzo e Santo Tomas

La scuola di commercio e artigianato dell’inizio del XIX secolo è un progetto nato dagli uomini più facoltosi di Cienfuegos. Rilevante per le sue dimensioni e per l’uso di elementi del neoclassico, questa scuola è stata testimone di diversi fatti storici, sociali e culturali importanti. Oggi è la sede della scuola superiore “5 de Septiembre”.

Teatro Tomas Terry

Uno dei tre teatri vernacolari di Cuba, esempio della scena cubana del XIX secolo. Inaugurato nel 1890, questo teatro di stampo italiano è stato testimone di numerosi spettacoli di artisti locali, nazionali e internazionali. Ha un grande valore artistico per i dipinti sul soffitto, sulle pareti interne e nei balconi; tutti realizzati da Camilo Salaya Toro, artista spagnolo che viveva in città in quel periodo. Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Gli spettacoli si svolgono secondo il cartellone.

Teatro Cienfuegos

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Il bel teatro Tomas Terry di Cienfuegos

Palazzo Ferrer (Casa della Cultura di Cienfuegos)

Costruito dal mercante e proprietario terriero spagnolo Jose Ferrer Sirés su progetto di Pablo Donato Carbonell, un architetto di Cienfuegos. L’edificio fu terminato tra il 1917 e il 1918, pronto per essere utilizzato dalla famiglia Ferrer, che in precedenza viveva a Villa Teresa a Punta Gorda. Si dice che la famiglia vi abbia vissuto solo per un breve periodo, durante il quale ricevette Enrico Caruso come ospite durante le sue esibizioni nel Teatro Tomas Terry. Quando la famiglia Ferrer si trasferì all’Avana, Isidoro Cacicedo, uno degli uomini più ricchi della città, e la sua famiglia, vennero a vivere nel palazzo fino al 1970. Il primo piano fu utilizzato per aprire la farmacia “La Cosmopolita” all’inizio degli anni Quaranta e vi rimase fino a pochi anni dopo il trionfo della Rivoluzione cubana, quando fu nazionalizzata e trasformata in un magazzino di forniture mediche. Questo edificio ha assunto un valore culturale quando vi è stata installata la Casa della Cultura di Cienfuegos e oggi è un eccellente punto di osservazione da cui si possono scattare le più belle immagini di Piazza José Marti. Visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00.

Galleria d’arte Maroya

Antica casa della famiglia Díaz de Tuesta, è uno dei pochi edifici che conserva la struttura coloniale nelle pareti, nel soffitto e nelle finestre. Oggi è la sede commerciale ed espositiva del Fondo Cubano di Beni Culturali. Presenta una variegata offerta di artigianato, abiti fatti a mano, dipinti, mobili tradizionali e moderni, attività culturali legate alle esposizioni, sfilate di moda e così via.

Bar-Caffetteria El Palatino

Il Palatino è una delle costruzioni più antiche della città. Ha caratteristiche specifiche del XIX secolo con radici nell’architettura di Trinidad. Inoltre, è un luogo di punta della gastronomia di Cienfuegos dove potrai gustare un ottimo “mojito”.

Casa del Fondatore

La casa del fondatore della città, Don Luis D’Clouet, risale alla prima metà del XIX secolo ed è uno dei pochi esempi di architettura domestica in stile neoclassico. Durante le diverse fasi storiche, questa casa ha funzionato come istituzione commerciale, industria del caffè, centro turistico e gastronomico. Oggi è un negozio di souvenir e prodotti cubani.

Cattedrale “Nuestra Señora de la Purísima Concepción”

Situata quasi nello stesso luogo in cui fu celebrata la prima messa nel 1819 dal sacerdote Antonio Loreto Sanchez, la cattedrale è  considerata uno degli edifici più antichi della città. La costruzione partì nel 1833 con una torre di 20 metri e dal 1845 iniziò a funzionare come chiesa. La seconda torre, di 36 metri, fu terminata nel maggio 1852. Lo stile architettonico è dorico sia nella facciata che all’interno.

Fortezza “Nuestra Señora de los Ángeles de Jagua”

È uno dei simboli di questa provincia. La fortezza “Nuestra Señora de los Angeles de Jagua” fu costruita nel 1745. Il progetto fu realizzato da José Tantete che disegnò questo edificio in pietra, con una struttura cubica, due livelli e un ponte levatoio. Durante il XVIII secolo servì a proteggere la città dagli attacchi dei pirati, ma nel 1762 ebbe un ruolo importante nella storia cubana quando fu sede del governo militare spagnolo durante la breve occupazione inglese a Cuba. È stato dichiarato Monumento Nazionale il 10 ottobre 1978.

Fortezza de Jagua Cienfuegos

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La fortezza di Cienfuegos vista dal mare

Come arrivare a Cienfuegos, Cuba

Grazie alla sua posizione geografica, Cienfuegos presenta condizioni eccellenti per l’arrivo dei visitatori attraverso diversi mezzi: strade, aeroporti, porti e moli.

Arrivare in aereo:

L’Aeroporto Internazionale Jaime Gonzales dista soli 3 chilometri dal centro di Cienfuegos

Arrivare via mare:

Si può raggiungere Cienfuegos via mare attraverso la Marina Marlin Cienfuegos, situata nella zona di Punta Gorda, a soli 2 chilometri dal centro, con una capacità di 56 ormeggi. All’arrivo a Cienfuegos vengono offerti i servizi di visto e controllo, mentre una volta attraccata la barca, avrai a disposizione servizi adeguati: acqua, elettricità, pasti e bevande in vendita presso il negozio della marina. Inoltre, a Cienfuegos arrivano anche le crociere, il Cruisers Terminal Olympia Medina, situato a 1 chilometro dal centro storico, dispone di servizi di dogana, immigrazione e informazioni turistiche.

Arrivare in auto:

Cienfuegos dista 270 chilometri da L’Avana, 82 chilometri da Trinidad e 72 chilometri da Santa Clara. C’è un’intera rete di bus, coperta da Viazul e Transtur, che collega la destinazione con il resto del Paese. Il servizio inoltre è disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Se desideri guidare, potrai noleggiare un’auto attraverso l’Azienda di Trasporto Turistico (Transtur) che dispone di 6 uffici di noleggio auto e 1 per le moto.

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Questi luoghi sono le new entry tra i patrimoni UNESCO

I siti UNESCO rappresentano un patrimonio importantissimo che racchiude e protegge la ricchezza naturale e culturale del mondo. Questi luoghi fanno sognare e ispirano molti a viaggiare per andare a scoprirli e ammirarli di persona. C’è chi fa liste per vederne il più possibile e li annota con cura nei propri diari d’esplorazione. La stessa definizione ufficiale di Patrimonio UNESCO è ricca di magia: “Un bene del Patrimonio Mondiale è un prodotto dell’uomo o della natura che possiede un eccezionale valore universale (Outstanding Universal Value) per l’intera umanità, indipendentemente dall’appartenenza politica del luogo in cui si trova”.

Alla lista di quelli esistenti ne sono stati aggiunti altri 24 tra cui la Via Appia a Roma, i Moidams in India (l’ultima dimora dei reali della dinastia Ahom), il sito archeologico di Gedi in Kenya e il Castello di Schwerin in Germania.

Nuovo Patrimonio UNESCO in Italia

Tra i nuovi arrivati nella lista dei Patrimoni UNESCO italiani (con questo arriviamo a 60 siti) c’è la Via Appia a Roma. La Via Appia rappresenta una testimonianza eccezionale come modello per la viabilità dell’epoca, espressione della ricca tradizione culturale e svolta importante per la diffusione della civiltà urbana e per l’unificazione di tutte le genti del mondo romano. Un simbolo di storia, arte e cultura che, dopo questo riconoscimento, porterà a una maggiore valorizzazione di tutti i territori e dei comuni attraversati dalla Regina Viarum.

I nuovi siti UNESCO riconosciuti in Europa

Se siete in procinto di organizzare una vacanza in Europa, fate un salto in Germania dove il Castello di Schwerin ha ottenuto il riconoscimento come nuovo Patrimonio UNESCO. Sembra un castello uscito dalle favole, circondato dall’acqua e immerso in una tranquilla area verde. Sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale senza subire danni, è stato protagonista del film “Kingsman – Il cerchio d’oro” con Colin Firth e Julianne Moore e oggi viene impiegato come centro di formazione per insegnanti di scuola materna, come museo e come sede del Parlamento statale.

La Romania, invece, si aggiudica ben due riconoscimenti: l’Ensemble scultoreo di Constantin Brâncuși a Târgu Jiu e la Dacia – ultima frontiera della Romanità. La Scozia vede riconosciuto il paesaggio selvaggio del Flow Country e la Bosnia ed Erzegovina la Grotta di Vjetrenica, considerata un tesoro di biodiversità.

L’elenco completo dei nuovi 24 siti UNESCO

Questo l’elenco completo dei nuovi siti riconosciuti dall’UNESCO a fine luglio a New Delhi, in India.

  • Beijing Central Axis, Cina
  • Ensemble scultoreo di Constantin Brâncuși a Târgu Jiu, Romania
  • Parco nazionale del lago Kenozero, Russia
  • Dacia – ultima frontiera della Romanità, Romania
  • Ecbatana, Iran
  • Nelson Mandela Legacy sites, Sudafrica
  • Melka Kunture e Balchit, Etiopia
  • Moidams, India
  • Phu Phrabat Bat Historical Park, Thailandia
  • La corte reale di Tiébélé, Burkina Faso
  • Sado Island Gold Mines, Giappone
  • Il monastero di Saint Hilarion / Tell Umm Amer, Palestina
  • Il castello di Schwerin, Germania
  • Parco nazionale di Niah, Malesia
  • L’area archeologica di Al-Faw, Arabia Saudita
  • Pleistocene Occupation Sites, Sudafrica
  • La città storica e il sito archeologico di Gedi, Kenya
  • Umm Al-Jimāl, Giordania
  • Via Appia, Italia
  • Il deserto di Badain Jaran, Cina
  • Il parco nazionale Lençóis Maranhenses, Brasile
  • The Flow Country, UK
  • La grotta Vjetrenica, Bosnia ed Erzegovina
  • Te Henua Enata – The Marquesas Islands, Francia
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Le migliori piscine all’aperto di Roma

Per chi decide di passare l’estate in città, passare una giornata in piscina può essere la soluzione giusta per combattere il caldo estremo o per passare una giornata rilassante. Soprattutto a Roma, dove le temperature elevate sono molto frequenti durante l’estate. Nella capitale italiana esistono numerosi impianti acquatici all’aperto, ideali sia per nuotatori provetti, sia per chi è alla ricerca di un luogo rilassante. Ecco una lista delle 10 piscine all’aperto più belle di Roma.

Il Club Lanciani

Il Club Lanciani di Roma è un centro fitness specializzato, situato nella zona nord di Roma, a Pietralata. In questo centro si trova una piscina all’aperto, semi-olimpionica. L’ingresso ha prezzi variabili: passa dai 13,50€ per gli adulti e 8€ per i bambini durante la settimana, ai rispettivi 18€ e 10€ del fine settimana, incluso l’utilizzo di ombrelloni. Oltre alla piscina, al Club Lanciani è possibile trovare una vasta gamma di attrezzature per il fitness ed i corsi di gruppo. Caratteristiche che rendono questo luogo ideale per chi desidera mantenersi in forma nella Capitale durante il periodo estivo.

La piscina del New Green Hill

Per chi è alla ricerca di una soluzione ideale per scappare dal caos cittadino di Roma, la piscina New Green Hill è la scelta giusta. Si trova a Nord della città, nei pressi del quartiere Tufello. Si tratta di un centro sportivo presso il quale è possibile passare la giornata godendo del fresco della piscina estiva, ma anche praticare diversi sport, come tennis, arti marziali e triathlon, mentre per i più piccoli c’è la possibilità di seguire i centri estivi. Il prezzo di ingresso, per l’intera giornata, è di 20€ compreso di ombrello, 15€ senza ombrellone, 6€ per i bambini dai 4 a 10 anni e gratis per i più piccolini. La struttura è particolarmente apprezzata per la sua atmosfera accogliente e familiare.

Il Circolo Valentini, nel cuore della Riserva Naturale della Marcigliana

Il Circolo Valentini, nato nel 1982 a Roma, permette di passare una giornata e nuotare nella piscina immersi nella natura della Riserva Naturale della Marcigliana. È una soluzione più lontana dal centro cittadino rispetto le strutture precedenti, ma dà la possibilità ai visitatori di staccare dal caos cittadino della Capitale. È possibile giocare a tennis in questo circolo, ma anche a padel oppure allenarsi in palestra. Inoltre, è presente un ristorante/pizzeria.

Il prezzo di ingresso varia dai 13€ dei giorni feriali, fino ai 20€ dei giorni festivi, per l’intera giornata.

La piscina olimpionica dell’EUR: Piscina delle Rose

Al Club Piscina delle Rose è possibile nuotare in una piscina olimpionica a cielo aperto. Si trova nel quartiere dell’EUR di Roma, nei pressi del lago omonimo del quartiere. Si tratta di una piscina lunga 50 metri, ideale per gli amanti della disciplina. Questo centro è noto per la qualità dei servizi offerti, compresi un bar ed un’area ristoro al suo interno.

Parco del Foro Italico

Il famoso Parco del Foro Italico ospita una delle piscine più conosciute e storiche di Roma. Si trova nelle vicinanze dello Stadio Olimpico di Roma ed è parte di un complesso sportivo dall’importanza storica e culturale riconosciuta anche dal punto internazionale. Qui è possibile nuotare in una vasca olimpionica, che ha visto allenarsi campioni internazionali.

Forum Sport Center, non solo piscine a cielo aperto

Il Forum Sport Center di Roma è uno dei centri sportivi più grandi della capitale. Venne costruito nel 1990 ed al suo interno ospita, oltre a cinque piscine, diverse palestre, indoor ed outdoor, ma anche campi da tennis, da padel e diversi altri sport, oltre che diversi corsi di gruppo. La piscina all’aperto è uno degli elementi principali di questo centro, con una lunghezza di 25 metri. Queste caratteristiche rendono il Forum Sport Center il luogo ideale per chi desidera combinare il nuoto con altre attività sportive.

Nella capitale è possibile trovare una vasta gamma di piscine all’aperto, per tutte le esigenza e per tutti i budget. Queste piscine possono trasformarsi nella soluzione ideale non solo per i cittadini romani alla ricerca di relax e riparo dalle calde temperature estive, ma anche per chi vuole rinfrescarsi dopo giornate intense alla scoperta della città di Roma.

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Liquidi in aereo, dietrofront dell’Ue sul limite di 100 ml

Stavate già sognando di portare tutti i liquidi che desideravate sull’aereo, vero? Cambio di programma! Se poco tempo fa la Commissione Europea aveva dato il via libera al passaggio di creme e gel senza limitazioni negli scali con scanner di ultima generazione, come Fiumicino e Malpensa, ora si fa marcia indietro e anche in questi aeroporti, dal 1 di settembre, dovranno essere introdotte le stesse norme previste per i vecchi macchinari.

Scanner di ultima generazione: cosa sono e a cosa servivano

Gli scanner di ultima generazione, chiamati C3, sono stati progettati per garantire i più alti standard di rilevamento delle sostanze contenute nei liquidi trasportati. Il funzionamento avviene attraverso un software che, rapidamente e in modo dettagliato, riesce a controllare il contenuto dei bagagli riconoscendo liquidi pericolosi ed eventuali esplosivi. Inoltre, grazie alle immagini tridimensionali e ad alta risoluzione, non sarebbe più stato necessario aprire il bagaglio per mostrare i liquidi o i dispositivi non riconosciuti dai vecchi macchinari. In questo modo, gli scanner consentivano ai passeggeri di trasportare i loro prodotti senza alcuna restrizione, tenendoli all’interno del bagaglio a mano insieme ai dispositivi di sicurezza senza doverli tirare fuori durante i controlli.

Perché la Commissione Europea fa marcia indietro

Questi scanner di ultima generazione, una soluzione comoda per i passeggeri e utile per aumentare la sicurezza all’interno degli aeroporti, hanno in realtà mostrato alcuni difetti a detta di Bruxelles. La Commissione Europea, infatti, ha dichiarato che i sistemi C3 non soddisfano le prestazioni richieste relativamente allo screening di liquidi, aerosol e gel in quanto presentano alcuni problemi tecnici. Finché non saranno risolti, gli scanner non potranno essere utilizzati in nessun aeroporto e si dovrà tornare necessariamente al limite dei singoli contenitori che non superi i 100 ml.

Si parla di una soluzione temporanea che, al momento attuale, non presenta una data di scadenza. Il portavoce della Commissione Europea ha spiegato che, fino a quando i problemi non saranno risolti, si tornerà semplicemente alle vecchie misure di sicurezza. Questo sta provocando tensioni, soprattutto in chi ha investito ingenti somme per l’acquisto degli scanner, come gli aeroporti di Fiumicino, Linate e Malpensa. Aci Europe, infatti, ha evidenziato che i costi non sono da sottovalutare: gli scanner C3 sono in media otto volte più costosi delle macchine di screening a raggi X convenzionali, mentre i costi di manutenzione operativa risultano quattro volte più alti.

In merito alla questione si esprime il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec, il quale ha dichiarato: “Quegli aeroporti che sono stati i primi ad adottare questa nuova tecnologia sono stati pesantemente penalizzati sia a livello operativo che finanziario. Avevano preso la decisione di investire e distribuire gli scanner C3 in buona fede, basandosi sul fatto che l’Ue aveva dato il via libera a questa apparecchiatura senza alcuna restrizione. La decisione di imporre ora significative restrizioni al loro utilizzo mette in discussione la fiducia che il settore può riporre nell’attuale sistema di certificazione Ue per le apparecchiature di sicurezza dell’aviazione. Dobbiamo trarre lezioni da questa situazione e assicurarci che il sistema di certificazione Ue fornisca la necessaria certezza giuridica e stabilità operativa per il futuro”.

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Cosa vedere a Todi e dintorni, gioielli della valle umbra

La pittoresca città di Todi, con i suoi poco più di sedicimila abitanti, è una piccola gemma medievale, nel cuore della regione Umbria, caratterizzata da un ricco patrimonio storico e culturale. Si trova ad oltre 400 metri di altezza sul livello del mare e dalla città è possibile godere di una vista panoramica spettacolare, che la rende una meta ideale per chi ama immergersi nelle tradizioni locali di queste cittadine storiche della penisola italiana.

Oltre a questo, visitare la città di Todi consente di vivere un’esperienza unica, con un vero e proprio salto nel passato, e di scoprire ciò che di bello ha da offrire la valle umbra.

Un tuffo nel passato medievale, alla scoperta di Todi: ecco cosa vedere

Piazza del Popolo, cuore pulsante della città

Il cuore di Todi è senza ombra di dubbio la sua piazza principale: piazza del Popolo. Si tratta di uno degli esempi più significativi dell’era medievale in Italia, che mostra oggi come le città medievali italiane fossero progettate all’epoca. La piazza è circondata da importanti edifici storici, come il palazzo del Capitano, struttura dall’architettura gotica e ricca di affreschi al suo interno, ed il palazzo dei Priori, che oggi è sede della pretura. Sotto la piazza, inoltre, sono conservate due cisterne romane, che sono parte di una serie di tunnel e pozzi sotterranei risalenti al secondo secolo a.C.

Sulla piazza del Popolo si affaccia anche la maestosa concattedrale di Todi, di epoca romanica, e che negli anni, a causa di diversi eventi come terremoti ed incendi, è stata più volte ristrutturata. Elementi che caratterizzano questa struttura sono sicuramente il suo grande rosone centrale, di epoca medievale, e gli interni, dove trovare diverse opere d’arte di grande valore, come un coro ligneo del sedicesimo secolo e diversi affreschi rinascimentali.

La chiesa di San Fortunato

Nella parte alta della città si trova la chiesa di San Fortunato, dallo stile gotico, dalla quale è possibile godere di una vista panoramica unica sulla valle umbra, il luogo adatto per gli amanti della fotografia, alla ricerca dello scatto perfetto. Il portale di questa chiesa è finemente decorato con alcuni bassorilievi, tra cui quelli di San Francesco e San Fortunato. Al suo interno, inoltre, è possibile osservare ben tredici cappelle laterali, oltre che visitare la cripta contenente le spoglie del famoso poeta e religioso, del tredicesimo secolo, Jacopone da Todi.

Il convento di Montebianco, da roccaforte a luogo di culto

Come già detto, la città di Todi è una città storica, molto importante dal punto di vista religioso nella regione. Ecco perché, tra le attrazioni turistiche che non si possono perdere in questa città c’è anche il convento di Montebianco. Una struttura che nel corso dei secoli ha subite numerose ed importanti trasformazioni, passando, ad esempio, da roccaforte a luogo di culto.

È possibile visitare oggi questo convento, godere delle sue opere artistiche esposte al suo interno, e rendere omaggio alle spoglie di San Ruggero da Todi e Andreuccio da Todi.

Pausa al casale delle Lucrezie

Dopo aver visitato in lungo e in largo la cittadina di Todi, a pochi passi dal centro, per recuperare le energie, è presente il casale delle Lucrezie. Si tratta di un antico monastero, ristrutturato, che oggi offre rifugio nelle campagne umbre. Qui è possibile assaporare i piatti tipici della regione Umbria, oltre che riposarsi nel centro benessere del casale dopo una giornata di esplorazioni.

Cosa vedere nei dintorni di Todi?

Il piccolo borgo di Collevalenza

Collevalenza si trova a pochi chilometri dalla città di Todi ed è famosa in quanto ospita il famoso santuario dell’Amore Misericordioso. Si tratta di un importante luogo di pellegrinaggio, fondato negli anni cinquanta da una religiosa spagnola. Il santuario è moderno e, grazie alla sua architettura, singolare nel suo genere. Sono presenti anche diverse piscine, che attirano numerosi fedeli ogni anno, e che sono state riconosciute come miracolose dal Vaticano.

Massa Martana e la sua tradizione vinicola

Proseguendo l’esplorazione dei dintorni di Todi, un’altra tappa quasi obbligatoria, soprattutto per gli amanti della buona cucina e del buon vino, è Massa Martana. Questa località è famosa proprio per la sua produzione vinicola e, grazie alla presenza di numerose cantine locali, sarà possibile vivere diverse degustazioni di vini locali pregiati, accompagnati dai gusti tipici della regione Umbria, considerata patria dell’enoturismo in Italia. Una visita alle cantine è un’esperienza che permette di conoscere da vicino le tradizioni enogastronomiche della regione.

Monte Castello di Vibio

A breve distanza da Todi, sorge il pittoresco ed antico borgo di Monte Castello di Vibio, famoso in tutto il mondo per ospitare il teatro più piccolo al mondo: il Teatro della Concordia. Un vero e proprio gioiello architettonico, fondato nel lontano 1808 e che ospita solo 99 posti a sedere. È una struttura in grado di conservare un’atmosfera magica, con spettacoli di alta qualità. Molto bello è anche il centro di questo borgo, in grado di offrire scorci unici e romantici, respirando l’autentica aria medievale del borgo antico.

Il parco fluviale del Tevere

Per gli amanti della natura c’è la possibilità di visitare il parco fluviale del Tevere, un grande parco che si estende proprio lunghe le sponde del fiume Tevere nei pressi della città di Todi. È la destinazione ideale per chi vuole immergersi nella ricca vegetazione umbra, con percorsi escursionistici e ciclabili, oltre che fare passeggiate a cavallo.

La città di Orvieto

Si tratta di una delle città più affascinanti dell’intera regione Umbria e, probabilmente, d’Italia. Si parla di Orvieto. Sorge a pochi chilometri da Todi, circa 35, ed è famosa per le sue storiche costruzioni: il suo Duomo, ad esempio, che è una delle cattedrali gotiche più importanti d’Italia, ed il famoso Pozzo di San Patrizio, un capolavoro del sedicesimo secolo e oggi visitato da migliaia di turisti. Inoltre, dalle mura cittadine, è possibile osservare il bellissimo e prezioso panorama circostante.

Vista della città di Orvieto in Umbria, storica cittadina italiana

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Vista della storica città di Orvieto, Umbria

Il borgo di Todi, con i suoi dintorni, rappresenta una meta imperdibile per chi vuole partire alla scoperta della vera essenza della regione Umbria. Una città ricca di monumenti medievali, di storia e cultura religiosa, in una posizione invidiabile, che permette di alternare giornate tra arte e natura. La valle umbra ha qualcosa da offrire ad ogni tipo di viaggiatore.