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Israele, una nuova scoperta fa luce su un pezzo di storia

Un recente scavo archeologico effettuato nei pressi di Gerusalemme ha portato alla luce una scoperta sensazionale. Lo scavo, infatti, offre uno sguardo sul passato della Città Santa quando era al suo apice, poco prima dell’assedio da parte dei Romani del 70 d.C.. Si tratta di una enorme cava dove sono stati scoperti due vasi di pietra immuni, secondo la legge ebraica, alle profanazioni rituali, reperti che segnalano la presenza di una popolazione ebraica. I vasi saranno esposti al pubblico presso il Jay and Jeanie Schottenstein National Campus for the Archaeology of Israel di Gerusalemme, che è stato aperto alle visite proprio quest’estate.

Perché la scoperta è molto importante

La cava rinvenuta è una delle più grandi mai scoperte in Israele. Risalente alla fine del periodo del Secondo Tempio, è stata portata alla luce da uno scavo dell’Autorità israeliana per le antichità, nell’area industriale di Har Hotzvim, a Gerusalemme. Finanziata da una società di sviluppo immobiliare in quanto la vaca si trova sui suoi terreni, l’area scavata si estende per circa 3.500 metri quadrati ed è solo una sezione di un’enorme cava.

Cos’è stato portato alla luce

Durante lo scavo, gli archeologi hanno portato alla luce decine di pietre da costruzione di varie dimensioni, oltre a trincee di estrazione e taglio i cui contorni indicano le dimensioni dei blocchi estratti. “La maggior parte delle pietre da costruzione estratte qui erano enormi lastre di roccia, la cui lunghezza raggiungeva circa 2,5 metri, la larghezza 1,2 metri e lo spessore 40 centimetri”, affermano Michael Chernin e Lara Shilov, direttori degli scavi per conto dell’Autorità israeliana per le antichità. “Ogni blocco estratto pesava due tonnellate e mezzo. Le dimensioni impressionanti delle pietre prodotte da questa cava testimoniano probabilmente il loro utilizzo in uno dei numerosi progetti reali di costruzione di Gerusalemme alla fine del Secondo Tempio, a partire dal regno di Erode il Grande (37 e il 4 a.C.).

Le fonti storiche indicano che i progetti di costruzione di Erode a Gerusalemme includevano, innanzitutto, l’espansione dell’area del Monte del Tempio e del Tempio stesso. Inoltre, durante il suo regno, furono costruiti in tutta la città una serie di imponenti edifici pubblici – palazzi e fortificazioni – che richiedevano un’enorme quantità di pietre da costruzione di alta qualità. I progetti di costruzione monumentale continuarono anche sotto i suoi successori: il più importante di questi progetti fu la costruzione del Terzo Muro della città da parte del nipote di Erode, il re Agrippa I, che regnò tra il 37 e il 44 d.C.

“È ragionevole supporre, con la dovuta cautela, che almeno alcune delle pietre da costruzione qui estratte fossero destinate a essere utilizzate come lastre per le strade di Gerusalemme in quel periodo”, affermano Chernin e Shilov. “In un altro scavo in corso da qualche anno nella Città di Davide, gli archeologi hanno scoperto una strada pavimentata (la “strada a gradini” – la “strada dei pellegrini”), anch’essa datata al tardo periodo del Secondo Tempio, sotto il dominio dei successivi procuratori romani. Si scopre, infatti, che le pietre della pavimentazione di questa strada hanno esattamente le stesse dimensioni, lo stesso spessore, nonché l’identica firma geologica delle lastre di pietra che sono state estratte dalla cava ora esposta a Har Hotzvim.

In un angolo della cava, gli archeologi sono stati sorpresi anche dalla scoperta di un vaso di pietra: il recipiente intatto, nascosto in quell’angolo da duemila anni, è stato scoperto quasi per caso dall’archeologo Alex Pechuro. “Si tratta di un vaso di purificazione in pietra che serviva alla comunità ebraica durante il periodo del Secondo Tempio”, spiega Lara Shilov. “È possibile che sia stato prodotto sul posto, nella cava stessa o che sia stato portato appositamente sul sito a beneficio dei lavoratori”.

I vasi di pietra scoperti saranno presentati al Campus Archeologico Nazionale Jay e Jeannie Schottenstein di Gerusalemme, che ha aperto quest’estate per la prima volta al pubblico.

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Qeshm, la paradisiaca isola del Golfo Persico che il turismo non conosce ancora

Ha una forma insolita ed è un vero e proprio paradiso che regala paesaggi speciali e tantissime cose da vedere, stiamo parlando dell’isola di Qeshm che si trova nella zona est del Golfo Persico, nello stretto di Hormuz, quello che divide la penisola arabica dall’Iran, Paese di cui fa parte del territorio.

Tracce di questo luogo si trovano fin dal passato più antico quando era un fondamentale punto di collegamento per il commercio e, successivamente, dopo varie dominazioni da parte di Paesi occidentali, la fine della Seconda Guerra Mondiale ha sancito il suo ritorno sotto l’Iran.

Tutto quello che c’è da sapere e da vedere se si programma un viaggio sull’isola di Qeshm.

L’isola di Qeshm, a forma di delfino

A guardare le immagini dall’alto si nota subito la forma di un delfino che si allunga tra due coste: è l’isola di Qeshm, appartenente all’Iran e la più grande del Golfo Persico.

Con l sua natura e i suggestivi canyon, è anche scrigno della cultura del passato: è qui infatti che vi sono ancora i villaggi Bandari, dove si possono vedere le donne che indossano maschere che coprono il  volto. Raggiungere questo luogo significa fare un’immersione nei colori, quelli degli abiti, ma anche quelli che regala la natura. E nei sapori, dal momento che si possono gustare piatti unici.

È un luogo davvero straordinario, con tesori naturali speciali, tanto da essere dichiarata Geoparco globale dell’Unesco nel 2017. Tutto quello che si può ammirare in questo luogo.

Cosa vedere sull’isola di Qeshm nel Golfo Persico

Tra le cose più spettacolari che si possono ammirare sull’isola di Qeshm vi sono senza alcun dubbio le sue favolose formazioni geologiche, rocce che sono state modellate dal tempo e dall’erosione degli agenti atmosferici, che hanno saputo scolpire paesaggi che levano il fiato.

La Stars Valley, ovvero Valle delle Stelle, è un vero e proprio gioiello, con le rocce plasmate in forme spettacolari che ricreano un paesaggio di straordinaria bellezza. Ammirarla dall’altro e dal basso, esplorarla, permette di apprezzarne pienamente il fascino.

Le formazioni di rocce sull'isola di Qeshm nel Golfo Persico

Fonte: iStock

I panorami spettacolari dell’isola di Qeshm nel Golfo Persico

Da non perdere anche la Namakdan Salt Cave: si tratta della grotta di sale più lunga al mondo (tra quelle conosciute) e si snoda su una lunghezza di 6,5 chilometri. Pare che la sua origine possa essere fatta risalire al periodo Precambriano, quindi 540 milioni di anni fa.

Tra le altre meraviglie naturali di quest’isola vi è l’Hara Forest, la foresta di mangrovie dove si possono scorgere tantissimi uccelli migratori, ma anche altri animali. Si può visitare a bordo di un’imbarcazione ed è un’esperienza di rara bellezza.

Visto che le rocce di questa isola del Golfo Persico sono davvero straordinarie, vale la pena visitare anche ol Chahkooh Canyon con le sue forme sorprendenti modellate dal tempo, dall’acqua e dal vento. Sembra di essere stati catapultati in un sogno, ambientato in un pianeta lontano, e invece si è sulla terra e l’esperienza è indimenticabile. E poi vale la pena girare, scoprire la natura del luogo, le sue tradizioni, i sapori e vedere i tanti animali che popolano quest’area.

Le altre tappe sull’isola del Golfo Persico (ma non solo)

Da visitare anche il villaggio di pescatori Laft, dove si può entrare in contatto con la cultura tradizionale del Golfo Persico. Si trova sulla costa settentrionale dell’isola e regala scorci panoramici straordinari.

Da non dimenticare anche l’isola di Hengam che è dotata di stupende barriere coralline, la meta perfetta dunque per chi ama fare snorkeling.

Un luogo in cui la natura straordinaria e gli animali possono stupire: c’è qualche ristorante di pesce sulla spiaggia principale: tutti ottimi motivi per programmare una gita anche qui.

Laft, villaggio sull'isola di Qeshm nel Golfo Persico

Fonte: Getty Images

Il villaggio di pescatori Laft, sull’isola di Qeshm nel Golfo Persico
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Dopo più di 50 anni, il mare di Castellamare di Stabia torna balneabile

Il mare di Castellammare di Stabia, antistante la Villa Comunale, è tornato balneabile dopo più di cinquant’anni. Grazie a un’iniziativa definita “storica” dalle autorità locali, il grande arenile a ridosso del centro della località affacciata sul Golfo di Napoli è stato finalmente bonificato. Si potrà quindi tornare a fare il bagno in un tratto di costa particolarmente ambito da residenti e visitatori. Un’altra buona notizia è che, a differenza degli altri lidi del posto, la spiaggia rimarrà per gran parte libera.

Castellammare di Stabia, restituita la spiaggia della Villa Comunale

Incastonata al centro del Golfo di Napoli, Castellammare di Stabia si trova ai piedi del Monte Faito, tra la zona vesuviana e la Penisola sorrentina ed è da sempre nota per le sue bellezze paesaggistiche, l’incredibile ricchezza di acque termali e le ville appartenute ai ricchi patrizi Romani e agli esponenti della cerchia imperiale. Benché i viaggiatori siano solitamente attratti dalla vicina Napoli, da Pompei, Ercolano o Sorrento, questa meta è una delle più caratteristiche della Campania, e vale sicuramente una visita.

In particolar modo ora che si potrà godere di nuovo del mare antistante la Villa Comunale, finalmente libero dal divieto di balneazione scattato dopo l’epidemia di colera del 1973. Queste acque erano state interdette perché vi finivano i liquami di tre canali – San Pietro, San Marco e Cannetiello – inizialmente concepiti per il deflusso a valle delle acque piovane dalla zona collinare, ma negli anni trasformati in fogne da alcuni privati. Gli scarichi illegali sono stati tombati e i canali ripuliti, grazie al progetto di Regione Campania, Gori ed Ente Idrico Campano, che prevede la balneabilità di tutto il Golfo di Napoli.

Lo scorso 22 luglio, le analisi di Arpac hanno decretato come “buona” la qualità dell’acqua antistante la Villa Comunale, punto di riferimento della località campana, concedendo il disco verde alla balneazione. Il 5 agosto, il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha firmato l’ordinanza di revoca del divieto che vigeva da 51 anni, parlando di “risarcimento storico” nei confronti dei cittadini.

“Avremo il Golfo più bello del mondo con sullo sfondo il Vesuvio, totalmente balneabile, con una spiaggia come questa di Castellammare che è larghissima. Qui si riesce a creare l’economia del mare. E questo nell’ambito di un programma di rilancio di tutta l’area vesuviana”, ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

La spiaggia restituita a cittadini e turisti è stata attrezzata con i primi servizi e si sta provvedendo a una serie di interventi di pulizia, derattizzazione e disinfestazione. L’anno prossimo sarà pianificato l’utilizzo dei circa 50mila metri quadrati di arenile, che a detta del sindaco resterà prevalentemente libero e gratuito.

Un viaggio nel tempo, tra terme e ville romane

Meta ambita già dagli antichi Romani, per le sue acque minerali dalle virtù terapeutiche, Castellammare di Stabia conta ben 28 sorgenti di varia composizione, che contribuirono alla ricchezza dell’antica Stabiae e che offrono una varietà idrica senza paragoni, comprensiva di numerose tipologie di acque solforose, bicarbonato-calciche e medio minerali.

Nel Settecento, nel cuore del centro storico venne costruito il complesso chiamato Antiche Terme Stabiane, mentre nel 1964 sulla collina del Solaro è stato edificato il moderno complesso delle Nuove Terme, immerse in una pineta di 18 ettari. Etrambi i complessi, però, sono chiusi dal 2015 e versano in uno stato di abbandono e degrado.

A pochi passi dalle terme, è stato inaugurato lo scorso marzo il nuovo allestimento del Museo Archeologico di Stabia “Libero D’Orsi”, con un percorso ampliato, con oltre 500 i reperti provenienti dalle ville del territorio stabiese, tra dipinti murali, arredi marmorei, suppellettili in ceramica e bronzo, cui si aggiunge una scuola di formazione e digitalizzazione e la possibilità di visitare i depositi del complesso.

Gli appassionati di archeologia non possono, inoltre, perdersi gli scavi di Stabiae, l’odierna Castellammare, distrutta insieme a Pompei ed Ercolano dall’eruzione vesuviana del 79 d.C. Anticamente, sul ciglio settentrionale del poggio di Varano, sorgevano numerose ville in posizione panoramica, concepite prevalentemente a fini residenziali, con vasti quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei splendidamente decorati. Attualmente è possibile visitare solo alcune di queste dimore: Villa S. Marco, una delle più grandi tra le villae romane a carattere residenziale, Villa Arianna, la più antica, e la villa detta ‘Secondo complesso’, separata da Villa Arianna da una stradina.

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Visita La Candelaria, il quartiere più amato di Bogotà

Ogni discorso sul quartiere La Candelaria di Bogotà è una conversazione sulla storia della città. E se ti stai chiedendo cosa significhi Candelaria, devi sapere che è il luogo in cui fu fondata Bogotà nel 1538 e prende il nome da una cappella cattolica dedicata alla Virgen de la Candelaria. Le sue ripide strade di pietra, che sembrano raggiungere il cielo, hanno visto scorrere la storia del Paese. Molto prima che Gonzalo Jiménez de Quesada fondasse questa città in una valle di fortezze e costruisse dodici capanne nel Chorro de Quevedo, era un luogo sacro per i Muiscas, l’antica comunità indigena. La Candelaria, pur essendo il quartiere più piccolo della capitale della Colombia, offre una grande offerta culturare che si respira in ognuna delle sue strade acciottolate, dove troverai sicuramente un motivo per innamorarti ancora di più della città.

Strada La Candelaria

Fonte: iStock

I colori delle strade de La Candelaria

Cosa vedere a La Candelaria

I musei e le attrazioni culturali

La Candelaria ospita alcuni dei musei e delle attrazioni culturali più popolari di Bogotà. Il quartiere è un’eclettica commistione tra vecchio e nuovo, storico e moderno. Gli splendidi edifici sono tipici dell’architettura coloniale spagnola, mentre le strade vantano alcuni dei murales più unici che si possano vedere. È difficile non notarli, coloratissimi e in contrasto con l’architettura coloniale di La Candelaria. Ogni murale è diverso dall’altro e raffigura temi che riguardano l’ambiente urbano e la gente.

Il modo migliore per visitare La Candelaria è passeggiare e ammirarne l’architettura. Nelle case con grondaie ottocentesche e balconi coloniali si nascondono i fantasmi dei viceré che un tempo abitavano patii e corridoi. Gran parte delle case, molte delle quali in stile coloniale e repubblicano, sono conservate e sono state dichiarate beni di interesse storico e culturale. In questa zona del centro storico della città si trovano circa 500 istituzioni, tra cui i migliori musei di Bogotà, centri di ricerca, teatri, biblioteche e università.

Oggi, queste grandi case sono teatri (La Candelaria, Seki Sano, El Tecal, García Márquez, ecc.) e musei (Coloniale, del Florero, Casa de la Moneda, Quinta de Bolívar, Militare, ecc.) oppure sono scomparse per lasciare il posto ai moderni edifici delle Università (La Salle, Externado, Andes, ecc.) e alla biblioteca più frequentata del continente, la Biblioteca Luis Ángel Arango, uno dei migliori luoghi da visitare a Bogotà che offre, oltre ai suoi due milioni di volumi, una collezione d’arte che, dalla fine degli anni Cinquanta, espone opere di artisti colombiani, latinoamericani ed europei. Questo mix di stili antichi e moderni è visibile non solo nell’architettura, ma anche nella vita di questa zona. Artisti, studenti e visitatori di tutto il mondo si mescolano nelle sue strade con gli abitanti originari di alcune di queste case.

Senza dubbio, il nostro primo consiglio è quello di immergersi nel mondo della cultura che questa zona offre. Potresti farlo, ad esempio, attraverso un tour in bicicletta a La Candelaria, visitando alcuni dei migliori musei di Bogotà, come il Museo Botero, che non solo ospita più di cento opere del maestro Fernando Botero, ma anche dipinti di artisti di fama mondiale come Renoir, Money, Degas, Picasso e Miró, solo per citarne alcuni. Questa collezione è stata donata dal famoso artista colombiano e l’ingresso è gratuito.

Piazza Bolivar

Fonte: iStock

In piazza Bolivar potresti anche incontrare un alpaca

Plaza Bolívar è la piazza principale nel cuore di La Candelaria e al centro di alcuni degli edifici e degli uffici più importanti della città. Prende il nome da una delle figure storiche più importanti della Colombia, Simón Bolívar. L’importanza di Bolívar nell’indipendenza della Colombia dalla dominazione spagnola è visibile in tutta la piazza, nella città e nell’intero Paese. Intorno alla piazza si trovano il Palazzo di Giustizia, il Campidoglio Nazionale, la Cattedrale di Bogotà e il Museo del 20 de Julio (Giorno dell’Indipendenza). A dicembre, molte persone riempiono la piazza per vedere le luci e gli alberi di Natale che addobbano l’area per celebrare le festività.

L’elenco dei musei di Bogotà è molto ampio, ma ne consigliamo anche alcuni che raccontano la storia colombiana, come la Casa del Florero, il Museo di Arte Coloniale e il Museo di Bogotà. Da non perdere anche il moderno Centro Culturale Gabriel García Márquez, progettato dal famoso architetto Rogelio Salmona. Potrai gustare una tazza di caffè, vedere le mostre d’arte o visitare la libreria della casa editrice messicana Fondo de Cultura Económica. Il Teatro Colón è un altro degli edifici più emblematici del quartiere. In stile neoclassico, è un monumento nazionale colombiano. Controlla la sua programmazione per assistere a un concerto, ammirare la sua architettura e gli artisti che vi si esibiscono. Per questo motivo è considerato uno dei migliori luoghi da visitare a Bogotà.

Il lato religioso de La Candelaria

Seguendo la tradizione spagnola, questa zona ospita numerose chiese e cappelle di grande valore architettonico partendo, ovviamente, con quella che ha dato il nome al quartiere, la Chiesa di Nuestra Señora de La Candelaria. Costruita alla fine del XVII secolo, conserva ancora alcune delle tecniche utilizzate per la sua costruzione in epoca coloniale. Verso ovest, incorniciate nella Plaza de Bolívar, si trovano la Cattedrale Primada di Bogotá e la Capilla del Sagrario. Se la prima è imponente per le sue dimensioni ed è una tappa obbligata per i visitatori, la seconda conserva grandi tesori di arte coloniale, come la collezione del pittore coloniale Gregorio Vásquez de Arce y Ceballos.

Chiesa di Nuestra Senora de la Candelaria

Fonte: iStock

L’interno della chiesa di Nuestra Señora de la Candelaria

Il lato gastronomico di La Candelaria

La storia gastronomica di Bogotà è in mostra nel centro storico. Anche se qui si trovano ristoranti con menu moderni e cosmopoliti, ti consigliamo di visitare i luoghi tradizionali. La Puerta Falsa è il ristorante più antico della città, con oltre duecento anni di storia. Qui troverai i piatti principali della cucina della capitale, come i tamales, gli ajiacos, i dolci e, naturalmente, il cioccolato di Santa Fe (cioccolato Santafereño). Oltre a questo locale storico, ti consigliamo altri ristoranti come la tradizionale Casa Vieja, La Scala e Origen Bistró. La popolarità della tradizione gastronomica locale è cresciuta a tal punto che ogni anno si tiene il Festival e Congresso Gastronomico “Sabor Candelaria”, che mira a valorizzare le tradizioni e i piatti ancestrali della città. Oltre a conoscere i nuovi locali, questo festival prevede eventi come degustazioni di caffè e vino, nonché conferenze e workshop con i principali chef della città.

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Apre in via del tutto eccezionale un luogo storico nel cuore dell’Italia più bella

Fa da “sentinella” sulla natura della Val d’Orcia: questo antico e affascinante insediamento della provincia di Pienza torna ora ad essere visitabile dal pubblico in alcune giornate specifiche, da agosto a settembre.

Stiamo parlando della Torre di Monticchiello, che verrà straordinariamente aperta alle visite a partire da venerdì 9 agosto, dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

La Torre di Monticchiello riapre al pubblico

Integrata nel piano 2024 di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, l’iniziativa che prevede la riapertura al pubblico della Torre di Monticchiello avrà luogo nelle date del 9 agosto, 23 agosto e 6 settembre, sempre al medesimo orario.

Pienza rinnova dunque un appuntamento ormai annuale con le riaperture a sorpresa dei Luoghi della Cultura, previste all’interno del Piano di valorizzazione del patrimonio, edizione 2024, del Ministero della Cultura. In collaborazione con il Comune di Pienza, infatti, riapre il complesso monumentale che unisce la Torre del Cassero al Parco adiacente, nella pittoresca frazione di Monticchiello. L’antichissima torre, infatti, sarà oggetto di restauro per una cifra che ammonta a più di € 1.400.000 insieme al Parco adiacente.

Il focus primario di questo progetto, parte fondamentale del piano di valorizzazione del MiC, è comunque quello di permettere a quanti più visitatori locali e viaggiatori possibili di fruire di esperienze diverse, che li avvicinino al ricchissimo patrimonio culturale territoriale per averne una conoscenza maggiore e più approfondita che permetta loro di innamorarsene sempre più.

La Torre del Cassero è un importante monumento di grande rilevanza storica, da preservare assolutamente: con molta probabilità la torre ha origini etrusche o romane ed era già un noto insediamento nell’ottavo secolo, epoca in cui Monticchiello viene circondata da imponenti mura difensive, sotto il dominio di Siena. Questa torre, dunque, fungeva come perno del sistema di difesa dell’intero borgo di Monticchiello. Oggi, infatti, la Torre del Cassero è un vero e proprio simbolo del luogo e negli anni, anzi, nei secoli ha cambiato diverse identità: è stata infatti persino un’abitazione privata, prima di essere acquisita al Demanio dello Stato tramite diritto di prelazione del Ministero della Cultura.

Si tratterà comunque di visite guidate, a cura del personale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e non sarà previsto il pagamento di alcun ticket per la visione della Torre del Cassero e per l’ingresso al Parco. Oltre alla Torre e al Parco, comunque, Monticchiello offre ai visitatori la possibilità di ammirare l’antica Porta Senese, struttura difensiva del XIV secolo, nonché di perdersi tra le viuzze del borgo storico alla scoperta di splendide botteghe di artigiani, dopo aver passeggiato lungo i cammini di ronda delle mura di difesa.

La Val d’Orcia è un territorio di grande bellezza naturalistica, noto persino per essere stato set di un grande film, Il Gladiatore. Non a caso, la stessa città di Pienza vale una visita qui nei dintorni: si tratta infatti di un luogo patrimonio dell’Unesco, un trionfo di arte Rinascimentale dove innamorarsi e inerpicarsi per un dedalo di stradine antiche in cui il tempo sembra essersi fermato. Tra i filari di cipressi, i vigneti e i campi di grano, questo angolo della Toscana è sicuramente uno dei più suggestivi, capace di catturare non solo lo sguardo, ma l’animo stesso del viaggiatore. 

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Sul Lago di Como, nei luoghi più amati dai vip d’oltreoceano

È una vera e propria perla del nord Italia, un gioello blu incastonato tra il verde delle montagne, punteggiato di paesi spettacolari e da ville e residenze esclusive. Stiamo parlando del Lago di Como, amatissimo anche dai vip oltreoceano: tanti luoghi che si specchiano sulle sue acque sono stati scelti come residenza per una vacanza o per acquistare casa, da tanti celeb.

Perché Hollywood ha casa qui, tra la natura lussureggiante e panorami che tolgono il fiato: i luoghi più amati dai vip oltreoceano (ma anche nostrani) sul Lago di Como.

Laglio, un luogo amato dai vip oltreoceano

In Italia c’è un posto che è amatissimo dalle star: è il lago di Como dove hanno comprato casa numerosi personaggi famosi. E un viaggio alla scoperta dei luoghi più amati dai vip oltreoceano sul lago di Como non può che partire da Laglio. Il perché è presto detto, qui ha trovato casa (due volte) uno degli attori più amati di Hollywood: George Clooney. In principio è stata Villa Oleandra, che ha acquistato dalla famiglia Heinz, alla quale poi si è aggiunta Villa Margerita, le due sono collegate da un ponticello.

Si era parlato di una possibile vendita del primo immobile, ma l’attore aveva smentito categoricamente tramite il proprio portavoce scrivendo a People. Addirittura, sarebbe proprio qui che Clooney ha incontrato colei che poi è divenuta sua moglie, Amal, avvocata e giurista libanese e mamma dei due gemelli. La coppia ospita spesso amici vip.

A quanto pare, lì vicino ha acquistato casa anche lo sceneggiatore Anthony McCarten (solo per citare qualche pellicola I due papi e Bohemian Rapsody).

Laglio, quindi, è il punto di partenza perfetto ed è un paesino bellissimo, immerso tra il verde delle montagne e il blu del cielo e del lago. Qui ci sono alcune meraviglie architettoniche da vedere, che si aggiungono alla suggestione che regala il paesaggio. Dalla chiesa di San Giorgio datata verso la metà del 1600, all’oratorio a essa collegato, senza dimenticare le tante ville eleganti e affascinanti che si possono incontrare. Inoltre, si può raggiungere il Buco dell’Orso dove sono stati trovati resti dell’orso delle caverne vissuto nel Pleistocene.

Menaggio, amato dalle star

Un’altra tappa imperdibile è a Menaggio dove pare abbia acquistato una villa qualche anno fa l’attore inglese Robert Pattinson, una magione che si sviluppa su 800 metro quadrati, dotata anche di un grande giardino.

Posto in una posizione particolarmente centrale, questo comune è il luogo ideale per trascorrere una vacanza sul Lago di Como e andare alla scoperta delle tante località, ma anche delle montagne intorno. Ci sono tanti appuntamenti da non perdere, ma anche numerose attività da fare e architetture da cui lasciarsi affascinare. Basta passeggiare per il pase per intercettare scorci magnifici e opere del passato in cui riecheggia la storia.

Menaggio sul Lago di Como amata dalle star

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Menaggio è una località molto apprezzata dalle star

Pognana Lario, la meta dei famosi nostrani

Anche i vip nostrani hanno scelto il lago di Como per acquistare una proprietà. È il caso di Chiara Ferragni e Fedez che avevano comprato villa Matilda, una splendida dimora a Pognana Lario. A quanto pare, però, dopo la recente separazione della coppia, sarebbe già stata messa in vendita.

Il borgo è davvero suggestivo e anche questo è un piccolo gioello che spicca sulle sponde del  lago.

Le location più amate dai vip oltreoceano sul lago di Como

Non solo case e ville, ma anche ristoranti e hotel di lusso, il lago di Como è una meta raffinata, tranquilla, in cui il relax la fa da padrone mentre gli occhi si colmano di bellezza.

Oltre alle tante dimore vip, vi sono locali e hotel di lusso in cui nel tempo sono stati visti passare numerosi personaggi famosi. Come il Grand Hotel Tremezzo, luogo di grande eleganza in cui la bellezza del passato si mescola alla comodità del presente. Qui, ad esempio, ha soggiornato Greta Garbo ed è la location perfetta per sentirsi una star. E qui sono stati visti Jennifer Lopez e Ben Affleck freschi sposini prima di raggiungere casa di Clooney.

Grand Hotel Tremezzo location amata dalle star oltreoceano

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Grand Hotel Tremezzo è uno luogo molto amato dalle star oltreoceano

Alcune ville sono state scelte come set di film, è il caso di Villa del Balbianello che si può ammirare in 007 Casino Royale. Oppure Villa Erba a Cernobbio, paese che è un’altra meta top, che si può riconoscere in alcune scene di Ocean’s Twelve e anche di Murder Mystery con Jennifer Aniston e Adam Sandler. Mentre Alan Howard ha scelt,o per festeggiare le sue nozze con Caroline Byron, Villa Olmo a Como, qui era presente anche Lady Gaga.

Dal lago di Como è passata anche Paris Hilton, che sui suoi profili social ha pubblicato diversi scatti in alcune location diverse. Qualche anno fa, invece, ha soggiornato in una villa della zona (poco distante da Clooney) Mariah Carey.

Cernobbio, gli indirizzi delle star

Vi sono numerosi indirizzi amati dalle star, tra questi a Cernobbio si può ricordare il ristorante Il Gatto Nero dove transitano diversi vip anche oltreoceano, pare siano passati di qui come Angelina Jolie a Roberto De Niro.

A Cernobbio vi è anche Villa d’Este, uno splendido hotel: tra gli ultimi vip che sono stati visti qui si deve citare Valery Kaufman, top model e angelo di Victoria’s Secret, che l’ha scelta come sito per le nozze con Dimitri Varsano. Questa splendida struttura è un magnifico hotel cinque stelle dotato di un parco favoloso. Location perfetta per giurarsi amore eterno.

Bellagio, tra le località più apprezzate

Nel viaggio alla scoperta delle location amate dai vip oltreoceano sul Lago di Como, come non citare Bellagio? Ad esempio, un indirizzo da star è il ristorante Bilacus, basti pensare che qualche anno fa qui sono stati avvistati Kurt Russell, Goldie Hawn e Paul Young.

Bellagio sul Lago di Como tra i luoghi amati dai Vip Oltreoceano

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Lago di Como, Bellagio tra i luoghi che piacciono ai vip Oltreoceano

Oppure si deve assolutamente citare la meravigliosa Villa Serbelloni, luxury hotel cinque stelle. Mentre Eva Longoria pare essere stata nel ristorante Le Darsene di Loppia, che si trova sempre a Bellagio.

Ma una cosa è certa: ovunque ci si giri sul lago di Como si viene travolti dalla bellezza di un luogo meraviglioso, in cui lo scenario realizzato della natura è stato impreziosito dalla mano dell’uomo che qui ha creato veri e propri capolavori. Tanto da attirare vip da tutto il mondo.

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Al via in Val di Fiemme la prima Wellness Community italiana

In Trentino-Alto Adige, la Val di Fiemme è una delle testimonianze visive più tangibili della bellezza straordinaria di questo territorio del Nord Italia: una vallata di verde incastonata tra le imponenti montagne delle Dolomiti e costellata da azzurrissimi e limpidi laghi montani.

In un tale paradiso non c’è dubbio che il benessere sia all’ordine del giorno, ma c’è di più: la Val di Fiemme è infatti la cornice e la sede vera e propria della prima “wellness community” delle Alpi e in Italia, in generale. Ma cos’è una wellness community e di cosa tratta questa preziosa iniziativa? Scopriamolo insieme.

Wellness community, cos’è?

Il concetto di “wellness community” come quella della Val di Fiemme forse non è di immediata chiarezza, eppure si tratta di un fenomeno che all’estero sta già guadagnando terreno in diverse realtà: infatti, tra le comunità di wellness più famose al mondo oggi vi è quella in Florida di Lake Nona a Orlando, nonché la nipponica The Interlace e la BedZED del Regno Unito, per citarne alcune.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Una wellness community è letteralmente una comunità votata al benessere, ovvero l’insieme di più individui che decidono di far gruppo e di costruire una realtà sociale e abitativa dove tutto è volto a promuovere e a sostenere attivamente uno stile di vita sano che divulghi il benessere generale tra gli stessi membri della comunità.

Queste comunità, quindi, sono spesso incentrate sull’incoraggiare abitudini positive per la salute mentale, fisica ed emotiva, offrendo solitamente conoscenze, risorse e informazioni utili su diete sane, attività fisica, tecniche di gestione dello stress, meditazione, e altro ancora.

In una wellness community che si rispetti non sono l’ambiente e il design circostante rifletterà questi obiettivi, ma saranno periodicamente organizzati per i membri della comunità eventi, workshop, sessioni di allenamento o meditazione in gruppo per promuovere il benessere e la salute di tutti. I membri in queste occasioni possono condividere le proprie esperienze, sfide e successi nel perseguire uno stile di vita sano, creando così un maggiore senso di comunità e appartenenza.

Val di Fiemme, panorama

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Vista della natura nella Val di Fiemme

La Wellness Community in Val di Fiemme

Nella spettacolare e verdissima valle del Trentino, che si specchia sulle possenti Dolomiti, è stata accettata questa sfida di benessere e di modernità: ecco che nasce infatti la prima wellness community italiana, grazie a un progetto che vuole promuovere e rendere protagonista questo splendido territorio attraverso la salute, l’economia e l’industria del turismo.

Il progetto in Val di Fiemme prenderà vita nel concreto a partire dal prossimo 20 settembre nel comune di Cavalese, in Trentino, come precursore anche di tutta quell’attività che il territorio vedrà in occasione delle future Olimpiadi Milano Cortina 2026. Al progetto hanno comunque contribuito anche alcuni Stakeholder strategici, tra cui la Provincia autonoma di Trento, l’Università degli Studi di Trento, il centro di ricerca Fondazione Bruno Kessler (Fbk) e il Gruppo Itas.

La Val di Fiemme, infatti, sarà proprio l’unica tappa del Trentino per le gare olimpiche invernali del 2026 e ospiterà le diverse specialità dello sci nordico e del salto dal trampolino, quindi comunque una fetta di assegnazione di medaglie di circa il 33%.

I promotori di questa iniziativa hanno reso noto che l’obiettivo di questa nuova wellness community è anche quello di potersi presentare “all’appuntamento con la storia dello sport, offrendo un territorio capace di tenere assieme le persone che ci abitano, i visitatori e il mondo delle imprese”.

Al progetto, infatti, hanno aderito diverse realtà della Val di Fiemme, come l’Azienda per il turismo Fiemme e Cembra, il Pastificio Felicetti, La Sportiva, Starpool e Fiemme Tremila e altre ancora.

Luigi Angelini, ideatore e consulente strategico per la cultura del benessere di questa iniziativa, ha infatti affermato anche che “il territorio avverte la necessità di un ulteriore salto in avanti. Senza la naturale evoluzione da Destination a Community, nel giro di poco tempo l’ottimo lavoro fatto sin qui rischia di rimanere una strategia di breve respiro e, soprattutto, destinata a vendere, ad esempio in ambito turistico, al visitatore un prodotto non coerente con il modo di vivere della comunità locale. Diventa quindi obbligatorio per la comunità impegnarsi per fare in modo che la ‘strategia Wellness’ già intrapresa con successo dal sistema turistico venga estesa al resto della società e dell’economia del territorio”.

Grazie al concetto di Wellness Community in Val di Fiemme è ora possibile mettere al centro di questo progetto e del territorio stesso le persone che lo abitano e lo vivono, alimentando in maniera positiva anche il circuito del turismo. Infatti, come sottolineato anche dallo stesso Paolo Gilmozzi, presidente dell’Azienda di promozione turistica Fiemme Cembra questo progetto può aprirsi a più persone ampliando la platea e coinvolgendo diverse e ulteriori risorse.

La Val di Fiemme è dunque oggi la prima destinazione italiana dove abbracciare appieno lo spirito e l’iniziativa alla base delle wellness community: d’altronde, il territorio offre uno scenario naturale pazzesco, di incredibile bellezza, da scoprire in sella a una mountain bike oppure a passo di trekking su sentieri panoramici.

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Cosa vedere sull’isola di Skiathos in Grecia

La Grecia, si sa, è una delle mete più amate dai viaggiatori di tutto il mondo, che sono attratti non solo dalle sue acque limpide e cristalline, in contrasto con la sua sabbia bianca e dorata, ma anche dai suoi paesaggi mozzafiato e dal ricco patrimonio culturale che caratterizza la sua antica e gloriosa storia.

Tra le isole più affascinanti di questo Paese c’è sicuramente Skiathos: si tratta di un gioiello nascosto del Mar Egeo e che fa parte dell’arcipelago delle Sporadi Settentrionali. Su quest’isola si trova una combinazione invidiabile, che crea un mix unico di natura incontaminata, storia antica ed affascinante e spiagge da sogno. Inoltre, l’isola di Skiathos è diventata molto famosa anche grazie alla produzione cinematografica “Mamma Mia!”, famoso film-musical che ha messo in luce la straordinaria bellezza di questo piccolo angolo della Grecia.

Cosa vedere sull’isola di Skiathos?

La città di Skiathos, il centro della vita sull’isola

Sull’isola si trova l’omonima città di Skiathos, un centro abitato abbastanza recente, che venne costruito nel 1830, e che rappresenta il punto di partenza ideale per esplorare l’isola greca.

Passeggiando per le vie strette del centro storico, i visitatori potranno immergersi nella tradizionale atmosfera greca, che combina tradizione e modernità. Qui, infatti, si trovano caffetterie alla moda e ristoranti raffinati al fianco di edifici storici e tipiche strutture greche, dal colore bianco ed il tetto azzurro.

La penisola di Bourtzi, per un’esperienza storica e culturale

Il capoluogo dell’isola è diviso in due dal porto, che a sua volta viene protetto dalla piccola penisola di Bourtzi. Si tratta di un luogo imperdibile, dalla bellezza unica ed una grande ed importante storia alle spalle.

La penisola, oggi, ospita un teatro all’aperto dall’atmosfera unica e che è diventato negli anni un punto di riferimento importante per event artistici e culturali, soprattutto durante l’alta stagione. Una passeggiata al tramonto a Bourtzi al tramonto è un’esperienza imperdibile, dove le rovine dell’antico castello veneziano crea un’atmosfera magica.

La casa di Papadiamantis e l’antico borgo di Kastro, per un tuffo nella storia

A pochi passi dal porto, si trova anche la casa natale del famoso Alexandros Papadiamantis, uno dei più importanti scrittori del diciannovesimo secolo. Questa casa è stata trasformata in un museo, che offre una visione molto ampia sulla vita e sulle opere dell’autore. L’edificio è piccolo, ma allo stesso tempo ricco di mobili d’epoca e manoscritti originali. Visitarlo dà agli amanti dell’arte e della storia greca, di immergersi in questa cultura, scoprendo diversi aspetti della vita quotidiana e delle tradizioni degli abitanti locali.

Un altro edificio dall’importanza storica notevole per l’isola di Skiathos è l’antico borgo fortificato di Kastro, che si trova nella parte settentrionale dell’isola ed è raggiungibile a piedi attraverso un ripido sentiero che richiede due ore di cammino. È un luogo poco frequentato, ma un tempo era il villaggio più abitato dell’isola, con oltre 300 case e 20 chiese. Oggi, qui, è possibile ammirare le poche rovine rimaste e gli splendidi panorami dei paesaggi circostanti.

Alla scoperta delle spiagge più belle di Skiathos

L’isola di Skiathos è molto famosa, anche a livello internazionale, per le sue spiagge mozzafiato e da cartolina. Si tratta di spiagge con sabbia fine ed acque turchesi, che non ha nulla da invidiare alle più famose isole di Santorini, Corfù e Zante. Ecco le spiagge più belle dell’isola.

Koukounaries: la perla dell’isola

Fra tutte le spiagge dell’isola di Skiathos, la spiaggia di Koukounaries è la più famosa. Si trova a circa dieci chilometri dalla città principale di Skiathos, una lunga distesa di sabbia bianca, immersa nella foresta di pini che caratterizza questi paesaggi del Mar Egeo e che offrono un’ombra piacevole durante le giornate più calde.

La spiaggia di Koukounaries è l’ideale per chi cerca un’esperienza all’insegna del relax ed è molto adatta, grazie anche ai servizi offerti, ai visitatori di tutte le età e le famiglie. Inoltre, dietro questa spiaggia si trova il lago di Strofilia, un’area protetta dove vivono cigni, anatre e molte altre specie di animali tipici dell’isola.

Vista aerea della spiaggia di Koukounaries sull'isola di Skiathos, con ombrelloni e mare cristallino

Fonte: iStock

Vista area della spiaggia di Koukounaries, Skiathos

La spiaggia di Vromolimnos, fra eleganza e tramonti indimenticabili

A breve distanza dalla spiaggia di Koukounaries è presente la spiaggia di Vromolimnos, una spiaggia che merita assolutamente una vista. Si tratta di una località particolarmente apprezzata per i suoi tramonti spettacolari, che colorano il cielo di sfumature uniche, che regalano scatti memorabili e ricordi indelebili delle vacanze sull’isola greca.

Inoltre, grazie alla presenza di servizi di alta classe e di qualità, questa spiaggia viene considerata la scelta perfetta per una giornata all’insegna del comfort e del divertimento.

Tranquillità sulla spiaggia di Megas Giolas

Per chi, invece, preferisce le spiagge meno affollate, la spiaggia di Megas Gialos è un piccolo angolo di paradiso situato sulla costa settentrionale dell’isola di Skiathos. Si trova nascosta all’interno di una baia, Megas Gialos è l’ideale per chi cerca tranquillità e contatto diretto con la natura.

L’accesso a questa spiaggia non è semplice. Ci sono due possibilità: si può raggiungere la spiaggia o tramite una lunga strada sterrata o, altrimenti, via mare tramite un’escursione in barca. D’altro canto, la fatica che si impiega per raggiungere Megas Giolas viene ripagata dall’atmosfera rilassante e dalla sua bellezza incontaminata, che la contraddistinguono fra le altre.

La spiaggia di Lalaria, un miracolo della natura

La spiaggia di Lalaria è una destinazione imperdibile, raggiungibile solo via mare. Si tratta di una spiaggia rocciosa, caratterizzata da ciottoli bianchi e levigati, che creano un contrasto unico con l’acqua turchese che circonda l’isola.

Lalaria è uno dei simbolo di Skiathos, in grado di far vivere una sensazione di isolamento e bellezza naturale selvaggia. È una delle spiagge che meritano assolutamente una visita.

Vista aera della spiaggia di Lalaria, Skiathos, famosa per la sua unicità e lo spettacolo naturale che offre la scogliera

Fonte: iStock

Vista aera della spiaggia di Lalaria, Skiathos

‘Mamma Mia!’ ed il fascino di Skiathos

L’isola di Skiathos ha acquisito ulteriore fama e gloria grazie al famoso film-musical “Mamma Mia!”, ispirato e tratto dalle canzoni degli ABBA. Questa piccola, che ottenne un discreto successe nelle sale cinematografiche, ha contribuito a far conoscere al grande pubblico le bellezze di Skiathos e delle isole vicine del Mar Egeo. Per i fan del film e degli ABBA, visitare l’isola è stata e sarà l’occasione giusta per rivivere alcune delle scene più iconiche del film, aggiungendo un tocco di magia alla vacanza.

L’isola di Skiathos è qualcosa di unico. Nonostante le sue ridotte dimensioni, è in grado di offrire una varietà di paesaggi naturali unici e mozzafiato, che renderanno le vacanze indimenticabili per tutti i visitatori che decideranno di visitare questo angolo di paradiso della Grecia.

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Consigli Viaggi

Come diventare skipper di professione

Andar per mare è affascinante, trasmette libertà e senso di infinito: ma guidare un’imbarcazione non è per tutti, o meglio, è una pratica che va fatta solo con cognizione di causa, dopo aver partecipato a un corso ufficiale, preso una licenza e aver letteralmente imparato a destreggiare il mezzo di trasporto.

Tra le varie figure, lo skipper è l’ufficiale di navigazione di piccole imbarcazioni da diporto a motore e o vela. Lo skipper è una figura professionale con varie responsabilità, tra cui la conduzione del mezzo, ciò che riguarda gestione, organizzazione, manutenzione, sicurezza, rapporti con l’equipaggio, con autorità marittima, con gli ospiti dell’unità e con l’armatore. Ma come si diventa skipper? Ecco gli step da seguire.

Diventare skipper, ecco come

Per divenire skipper è necessario essere maggiorenni edessere in possesso del diploma di scuola superiore, meglio ancora se presso un istituto tecnico nautico, poiché questo vi permetterà di avere già con voi la maggior parte dei requisiti necessari.

Per diventare skipper e lavorare conducendo un piccolo yacht, portando clienti in viaggi che spaziano dal mar Adriatico alle spiagge più belle dei Caraibi, dovrete avere essenzialmente la patente nautica. Esistono vari tipi di patente nautica, quelle con limite entro o oltre le 12 miglia dalla costa, e riservate o non alle barche a motore. Per diventare skipper è consigliato prendere la patente nautica senza limiti di miglia e valida per barche sia a motore, che a vela.

Skipper, barca a vela

Fonte: iStock

Uno skipper alla guida di una barca

Altro passaggio fondamentale è quello di aver frequentato con esito finale positivo dei corsi: antincendio di base, sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR), primo soccorso elementare, marittimo abilitato ai mezzi di salvataggio (MAMS), Global marittime destress safety system (GMDSS) e corso lettura e utilizzo radar. Sembrano molti, ma spesso corsi ed esami si svolgono tutti insieme e completarli è più facile di quel che può apparire a prima vista. Fatti i corsi, è possibile per gli aspiranti skipper accedere all’esame teorico/pratico che si svolge presso le capitanerie di porto e gli uffici circondariali marittimi.

Una volta superato l’esame, bisognerà invece provvedere al periodo di addestramento obbligatorio. Bisognerà infatti accumulare un totale di 36 mesi di navigazione, comprensivi di almeno 24 su navi e imbarcazioni da diporto, e assumere durante questo “tirocinio” la qualifica di mozzo o di ufficiale di navigazione da diporto. Spesso corsi e addestramento si possono svolgere presso le varie sezioni locali della Lega Navale Italiana, o presso altre associazioni e leghe di navigazione, aiutandovi cosi a ridurre i costi complessivi dei vari corsi.

Infine, per divenire uno skipper bisognerà prendere la licenza iscrivendosi al registro di Gente Di Mare nella prima categoria. Per l’iscrizione nell’ elenco bisognerà avere alcuni requisiti, tra cui essere cittadino Europeo e residente nello stato in cui si fa l’esame; non aver subito condanne, ed avere l’idoneità fisica certificata da un medico, unitamente alla certificazione a.s.l. di aver fatto la vaccinazione antitetanica, in corso di validità.

I compiti dello skipper

Su piccole imbarcazioni come una barca a vela, i compiti di uno skipper non sono comunque altrettanto irrilevanti, anzi. Se siete degli skipper di barca a vela non solo dovrete occuparvi di condurre l’imbarcazione stessa, ma prendervi cura di tanti altri aspetti.

Come skipper, ad esempio, sarete chiamati a tenere sempre d’occhio le condizioni meteorologiche prima di un viaggio, ma anche durante il vostro tragitto e a saper affrontare questo tipo di cambiamenti, spesso bruschi e improvvisi. Inoltre, dovrete conoscere e rispettare non solo le normative nautiche italiane ma anche quelle dei territori che eventualmente attraverserete nel corso del vostro viaggio. In più, dovrete anche gestire tutta una serie di aspetti burocratici e organizzativi, tra cui la cambusa (ovvero la dispensa a bordo). Un consiglio in più? Siate cortesi con i passeggeri, a volte le tensioni maggiori avvengono tra equipaggio e viaggiatori.

Quanto costa un corso da skipper e quanto si guadagna

Ma quanto costa diventare skipper? Dare una risposta esaustiva e definitiva a questa domanda non è semplice perché i corsi di formazione per skipper variano da regione in regione, ma indicativamente possiamo dire che bisogna avere a disposizione – qualora si avesse il sogno nel cassetto di diventare skipper di professione – un budget che può variare dalle 700,00 alle 2.000 euro.

Invece, una volta divenuti skipper professionisti, quanto è possibile guadagnare al mese facendo questo mestiere per mare?

Le entrate di uno skipper possono variare davvero molto in un anno e di mese in mese, questo perché dipendono strettamente non solo dal numero di giorni in cui si lavora, ma anche da quanti passeggeri ci sono a bordo, dal tipo di imbarcazione condotta e dal tipo stesso di viaggio e crociera.

In genere, però, possiamo affermare che uno skipper che presta servizio solo esclusivamente in alta stagione, quindi per 12 settimane durante l’estate, guadagnerà meno di chi affronta il lavoro durante tutto l’anno. Per la conduzione di una barca a vela di dimensioni medio-piccole, uno skipper può arrivare a guadagnare dalle mille alle 1.500 euro a settimana, mentre se si è alla guida di una barca di maggiori dimensioni si può arrivare a un guadagno settimanale di anche 2.000 euro.

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Curiosità vacanze Viaggi

Hotel per nudisti: quali sono i più popolari

Per gli amanti del nudismo, che vogliono trascorrere una vacanza in totale libertà, trovare il posto ideale dove soggiornare è un fattore fondamentale. Gli hotel per nudisti offrono in questo senso un’esperienza unica, con una vasta gamma di servizi diversi e che includono non solo spiagge libere, ma anche veri e propri centri spa, alla ricerca del benessere degli ospiti, e diversi spazi comuni, dove è possibile socializzare con molte altre persone che condividono lo stesso desiderio di libertà. Lo scopo di questi alberghi è garantire il massimo della tranquillità agli ospiti, offrendo così un’esperienza indimenticabile.

Quali sono gli hotel più popolari al mondo per i nudisti?

Hotel Vera Playa Club – Almeria, Spagna

Il Vera Playa Club è senza dubbio uno dei resort naturisti più rinomati in tutta Europa. Questo hotel si trova su una delle spiagge per nudisti più conosciuta del continente europeo ed offre una lunga serie di servizi ai propri visitatori, che qui potranno trovare la soluzione ideale in termini di relax e divertimento.

La piscina della struttura, in stile tropicale e circondata da palme, è sicuramente uno dei punti d’attrazione principale del Club, dove gli ospiti potranno rilassarsi sotto il sole spagnolo o partecipare ad attività in acqua. Per chi, poi, è amante della danza e delle attività di gruppo, l’hotel organizza feste serali e lezioni di ballo, che aiutano a creare un’atmosfera vivace e conviviale. Ciò che caratterizza anche questo albergo è la possibilità di accedere direttamente alla spiaggia nudista, ideale per chi vuole trascorrere giornate al mare e a contatto con la natura verde che circonda questo lembo di sabbia.

Hidden Beach Resort – Tulum, Messico

Questa volta si cambia continente e si vola oltreoceano. Uno dei resort per nudisti più famosi al mondo è l’Hidden Beach Resort a Tulum, una delle destinazioni più affascinanti a livello internazionale e che rientra fra le destinazioni imperdibili del Messico.

Questo resort è per soli adulti ed offre la possibilità di vivere un’esperienza di lusso in totale privacy. Il resort, infatti, si trova in una posizione molto riservata, nascosto tra la vegetazione tropicale, creando un’atmosfera decisamente suggestiva. Oltre ai numerosi servizi di cui è possibile godere presso questa struttura, per chi desidera vivere un matrimonio davvero speciale, l’hotel dà la possibilità di celebrare le nozze direttamente in spiaggia, rendendo il giorno del sì assolutamente indimenticabile.

Le stanze dell’Hidden Beach Resort rasentano la perfezione ed il lusso, con alloggi e servizi di alto livello. Si tratta di un resort da mille e una notte, per un esperienza memorabile.

Couples Tower Isle – Ocho Rios, Giamaica

Rimanendo ancora in America, ma questa volta nella spettacolare cornice del Mar dei Caraibi, una delle strutture per nudisti più sensazionali a livello di paesaggio e struttura, è il Couples Tower Isle, che si trova a Ocho Rios, nella splendida Giamaica.

Si tratta di un resort all-inclusive, con servizi di alto livello e che offre un’esperienza naturista unica. Si tratta di un hotel particolarmente famoso soprattutto per le coppie alla ricerca di una fuga romantica in un ambiente tropicale. Il resort dispone di una piccola isola privata e riservata esclusivamente ai nudisti, raggiungibile tramite un breve tragitto in barca e che offre servizi come lettini, ombrelloni, bar e vasca idromassaggio.

Sono presenti anche numerosi servizi, fra cui ristoranti gourmet, piscina e spa, oltre che la possibilità di sperimentare diversi sport acquatici.

Il Couples Tower Isle è decisamente noto per il suo eccellente servizio e l’atmosfera romantica, che lo rendono perfetto per lune di miele e vacanze di coppia. Soggiornare qui significa godere di un’esperienza di lusso nella magnifica cornice tropicale del Mar dei Caraibi.

Hotel Zum Walde – Stolberg, Germania

Si ritorna in Europa, questa volta destinazione Germania. Qui è possibile trovare una struttura che permette a naturisti e nudisti di immergersi a stretto contatto con la natura. Si tratta dell’Hotel Zum Walde situato a Stolberg, nella regione del Nord Reno Westfalia.

La struttura è dotata di una piscina situata sulla terrazza che offre una vista mozzafiato ai propri visitatori, con una veduta unica sulla natura circostante. Sono presenti anche saune aromatiche e bagni turchi, che permettono agli ospiti dell’hotel di rilassarsi e rigenerarsi. Inoltre, le camere e gli spazi comuni sono decorati con legno tipico della zona e luci soffuse, che creano un’atmosfera calda e assolutamente rilassante e piacevole per i visitatori.

Hotel Vritomartis – Creta, Grecia

Situato lungo le “montagne bianche” di Creta, in Grecia, l’Hotel Vritomartis è una delle destinazioni nudiste più ambite dell’intera Grecia. Si tratta di una struttura che combina la bellezza del paesaggio greco con una serie di servizi di altissima qualità.

L’hotel è caratterizzato da uno stile tradizionale greco, con dettagli architettonici e decorativi che richiamano la cultura locale ed offrono una serie di esperienza autentiche. Sono presenti anche diverse piscine e terrazze solarium, che garantiscono privacy e tranquillità ai propri ospiti che sono alla ricerca di momenti di divertimento, ma anche di relax, grazie alla presenza di una spa e di diversi centri benessere. Il soggiorno qui è in grado di offrire una vista unica su mare e montagne circostanti, vivendo allo stesso tempo un’esperienza indimenticabile.

Hotel Magnolias Natura – Gran Canaria, Spagna

A Gran Canaria è possibile soggiornare in una delle destinazioni per nudisti più popolari delle Isole Canarie. L’Hotel Magnolias Natura è una delle destinazioni più conosciute in Europa. Un ambiente tranquillo e rilassante, immerso nella natura canaria, con una piscina riscaldata che può essere utilizzata tutto l’anno. Il bar ed il ristorante dell’hotel, inoltre, servono deliziosi piatti locali ed internazionali, garantendo un’esperienza culinaria di alto livello per tutti gli ospiti che sono alla ricerca di una fuga dalla quotidianità ed in cerca di relax.

Vista dall'alto di una spiaggia nudista, con sabbia bianca e mare turchese, in mezzo alla natura

Fonte: iStock

Spiaggia nudista dall’alto

Scegliere di soggiornare in un hotel per nudisti vuol dire vivere un’esperienza unica di libertà e relax, per tutti gli ospiti che sono alla ricerca di un rifugio immerso nella natura oppure per tutti coloro che vogliono passare una vacanza all’insegna del lusso. Esistono diverse strutture dove è possibile trovare un ambiente accogliente e rilassante e dove sentirsi a proprio agio le vacanze. Non resta altro che prenotare!