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Cosa vedere a Isola delle Femmine in Sicilia

Lungo la costa siciliana è presenta una vera e propria gemma nascosta della Sicilia, a pochi chilometri da Palermo. Si tratta di isola delle Femmine, un piccolo isolotto capace di incantare i propri visitatori grazie alle sue acque cristalline, le spiagge imperdibili ed un ricco patrimonio storico e naturale.

La storia dell’isola

Nonostante le sue piccole dimensioni, questa località siciliana è una destinazione ideale per chi cerca una fuga rilassante dalle mete più affollate e dal traffico delle città. Prima di visitare l’isola delle Femmine, però, è bene conoscere qualcosa in più sulle sue origini e sulla sua storia, a partire dal suo nome così particolare.

L’origine della denominazione “Isola delle Femmine” rimane ancora un mistero, una storia avvolta dalle leggende locali. Alcuni cittadini, infatti, sostengono che questo nome derivi da una prigione femminile, che in antichità si trovava proprio sull’isola, mentre altri credono che il nome sia collegato ad alcune tradizioni di pesca locali. In passato, infatti, le donne locali avevano un ruolo importante nella società.

La teoria più plausibile, però, che il nome dell’isola derivi dalla lingua araba, precisamente da “Fim”, che in italiano significa letteralmente “bocca” e che si riferisce alla forma dell’isola.

Con un occhio sempre al passato, Isola delle Femmine era un importante punto di difesa contro le incursioni dei pirati ed oggi ospita i resti di una torre di avvistamento risalente al sedicesimo secolo e costruita proprio per difendere l’isola ed i suoi abitanti. La presenza di questa torre, diventata un simbolo, contribuisce alla creazione di un’atmosfera davvero unica, in grado di attirare turisti da tutto il mondo.

Cosa vedere a Isola delle Femmine?

Questa piccola isola siciliana, nonostante le sue piccole dimensioni, è un paradiso naturale, protetto dal lontano 1997 e che rappresenta un ambiente perfetto per chi ama passeggiare nella natura. Isola delle Femmine è accessibile solo via mare ed offre l’opportunità di fare snorkeling ed immersioni, così da esplorare i suoi ricchi fondali ed osservare da vicino pesci colorati, coralli e spugne di mare. Inoltra, quest’isola è anche un habitat sicuro per diverse specie di uccelli migratori, che qui trovano riparo.

Sull’isola è possibile ammirare quello che poco prima è stato definito come suo “simbolo”: la torre di avvistamento. Questa struttura venne costruita nel sedicesimo secolo e faceva parte del sistema difensivo delle torri costiere della Sicilia. Nonostante oggi la torre sia in rovina, offre una vista spettacolare sul Mar Tirreno. Visitare la torre sull’isola è come fare un viaggio nel passato, immaginando la vita di tutti i guardiani che da qui difendevano il proprio territorio.

Un viaggio nel passato che può essere fatto anche passeggiando per vie dell’antico borgo marino del comune di Isola delle Femmine, sull’isola principale. Qui è possibile perdersi tra le strette stradine, fra case di diversi colori vivaci e le barche dei pescatori ormeggiate nel porto, oltre che visitare piccoli negozi presso i quali poter acquistare prodotti di artigianato locali e alimenti tipici della regione.

Le spiagge più belle di Isola delle Femmine

La Sicilia, si sa, è rinomata a livello internazionale per le bellezze uniche del suo territorio e le sue spiagge da cartolina. Molte di queste località balneari, infatti, sono state insignite in passato della Bandiera Blu ed offrono un ambiente ideale per passare una giornata al mare, all’insegna del relax, facendo un bagno in un mare limpido e tranquillo. Ma quali sono le spiagge più belle nei pressi di Isola delle Femmine?

  •  Spiaggia di Isola delle Femmine: è un lungo tratto di sabbia dorata, che ricopre tutta la costa del paese. È perfetta per le famiglie e per i bambini, grazie al suo fondale marino poco profondo e per le sue acque limpide e pulite. Inoltre, sono presenti diversi stabilimenti dove poter trovare tutti i comfort possibili, come lettini ed ombrelloni, ma anche bar e ristoranti.
    Questa spiaggia è una delle più affollate durante i periodi di alta stagione ed è la soluzione ideale per chi non vuole allontarsi troppo dal centro abitato e godere di una giornata di fuga al mare;
  • Spiaggia di Capaci: si trova a pochi minuti da Isola delle Femmine ed è una delle più grandi di questa zona della Sicilia. Anche qui è possibile trovare diversi stabilimenti, ma non mancano spiagge libere per chi cerca un’esperienza di totale libertà sulle spiagge siciliane. La spiaggia di Capaci, grazie alle correnti che soffiano spesso nella zona, è ideale per sport come windsurf o kitesurf;
  • Spiaggia di Mondello: nonostante Mondello non faccia parte di questo comune siciliano, è impossibile non menzionare questa bellissima spiaggia tra le attrazioni balneari di Isola delle Femmine. Si trova a circa un’ora di auto dal paese ed è una delle spiagge più famose e belle dell’intera Sicilia, raggiungibile anche dall’affascinante Palermo;
  • Baia del Corallo: si trova tra Isola delle Femmine e Sferracavallo e si distingue fra le altre per le sue acque trasparenti e ricche di coralli, che la rendono la destinazione ideale per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. Il paesaggio che circonda la spiaggia è caratterizzato da rocce e scogli, che donano a Baia del Corallo un aspetto quasi incontaminato. È l’ideale per chi cerca tranquillità e relax e vuole immergersi nella natura.
Vista della spiaggia bianca di Mondello, in Sicilia, con diversi bagnani e acque turchesi

Fonte: iStock

Spiaggia bianca di Mondello, nei pressi di Isola delle Femmine

Oltre a rilassarsi in spiaggia ed esplorare il borgo, Isola delle Femmine offre una ricca serie di attività all’aperto ed escursioni, che permettono ai visitatori di creare esperienza uniche e ricordi indimenticabili di una vacanza in Sicilia. Infatti, è possibile effettuare diverse escursioni in barca, grazie alle quali scoprire ed ammirare baie nascoste attorno all’isolotto e lungo la costa e permettono di nuotare al largo, facendo immersioni e snorkeling scoprendo i ricchi fondali marini siciliani, tra coralli e relitti sommersi.

Allo stesso tempo, per chi ama le camminate all’aperto e le escursioni, è d’obbligo una visita al parco naturale di Capo Gallo, facilmente raggiungibile in auto da Isola delle Femmine. Seguendo i sentieri all’interno di questa ricca vegetazione e macchia mediterranea, è possibile arrivare a godere di viste uniche e panorami mozzafiato che si affacciano sulla costa siciliana.

Isola delle Femmine è una destinazione unica, che unisce il fascino dell’antica storia regionale con la sua bellezza naturale e le sue spiagge caraibiche. Una destinazione perfetta per visitatori di tutte le età e per chiunque sia alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax e del divertimento in un mare da sogno.

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Centro assistenza Ryanair, come funziona per ritardi, cancellazioni e rimborsi dei voli

Estate, stagione di partenze. Milioni di persone si mettono in viaggio per raggiungere mete più o meno lontane. E spesso si trovano a fare i conti con ritardi e cancellazioni dei voli che possono rovinare anche il viaggio più atteso e desiderato. Un fenomeno sempre più frequente, soprattutto in alta stagione, che oltre a causare notevoli disagi, può anche avere un impatto economico non indifferente sul budget di viaggio.

Nel malaugurato caso in cui il vostro volo dovesse subire qualche contrattempo, sapere come muoversi è di fondamentale importanza per affrontare al meglio la situazione, evitando di trasformare un inconveniente in un’odissea e riducendo al minimo fastidi e stress.

La buona notizia è che esiste un regolamento europeo, CE 261/2004, che stabilisce con precise norme i diritti dei passeggeri in caso di ritardi prolungati o cancellazioni, al quale tutte le compagnie che volano nei cieli europei devono attenersi, anche quelle low-cost.

Se si è prenotato il volo con Ryanair, per esempio, si può trovare un valido aiuto nel Centro Assistenza della compagnia: scopriamo come funziona e come utilizzarlo per tutelare i propri diritti di viaggiatore in caso di ritardi, cancellazioni e richieste di rimborso

I vantaggi dell’account MyRyanair

La prima cosa da fare, se non lo si ha già, è creare un account MyRyanair, che consente di gestire al meglio tutte le prenotazioni presenti e future. Ma non solo. L’account personale sul sito Ryanair significa godere di una serie di vantaggi che consentono di velocizzare e personalizzare al massimo l’esperienza di viaggio:

  • • Prenotazioni più rapide, si salvano una sola volta i dati personali e delle carte di credito, così non si devono reinserire ogni volta.
  • Gestione delle prenotazioni, consente di controllare lo stato dei propri voli, modificare o annullare le prenotazioni con un clic.
  • Check-in online in modo comodo e veloce, con possibilità di scaricare le carte d’imbarco, evitando le code in aeroporto.
  • Programma fedeltà Ryanair per guadagnare crediti a ogni prenotazione, da spendere sui prossimi voli.

Ma soprattutto, l’account MyRyanair consente di disporre di un Portafoglio Ryanair: il borsellino elettronico su cui vengono versati eventuali rimborsi, progettato per rendere il processo più semplice e veloce. Da qui, si possono utilizzare i fondi disponibili per pagare voli futuri, oppure scegliere di prelevarli con un solo clic e trasferirli sulla propria forma di pagamento originale.

Come creare un account myRyanair

E’ possibile creare un account myRyanair dal sito web di Ryanair o dall’app in pochi, semplici passaggi:

  • Collegati al sito web di Ryanair: Visita il sito ufficiale di Ryanair e clicca sul pulsante “Iscriviti” in alto a destra.
  • Compila il modulo di registrazione: Inserisci il tuo indirizzo email, crea una password sicura e accetta i termini e condizioni.
  • Verifica il tuo indirizzo email: Riceverai un’email di conferma. Clicca sul link contenuto nell’email per attivare il tuo account.
  • Completa il tuo profilo: Inserisci i tuoi dati personali, quindi procedi con l’ulteriore fase di verifica seguendo le istruzioni.

Cosa fare in caso di ritardo del volo

Se il volo subisce un ritardo, la compagnia dovrebbe contattare il passeggero via e-mail, notifica push o tramite SMS fornendo informazioni e aggiornamenti. È consigliabile comunque controllare sempre lo stato del volo nell’area “Le mie prenotazioni”. Se ci si trova già in aeroporto, controllare gli annunci, consultare l’app Ryanair o il sito web per gli aggiornamenti in tempo reale sul proprio volo.
In caso di ritardo prolungato si ha diritto all’assistenza, che può includere pasti e bevande, sistemazione in albergo e trasporto alternativo. Se il ritardo è di oltre 5 ore, si ha diritto a un rimborso del biglietto o a una riprotezione su un volo alternativo.

Cosa fare in caso di cancellazione del volo

Anche in caso di cancellazione del volo si ha diritto all’assistenza in aeroporto, a un trasporto alternativo, al rimborso del biglietto o a un riprotezione su un volo alternativo.
In genere Ryanair propone di raggiungere la destinazione finale con il primo volo disponibile, ma se si preferisce non viaggiare si può richiedere il rimborso del biglietto.

Come richiedere il rimborso

In tutti i casi che danno diritto al rimborso, per ottenerlo bisogna formalizzare la richiesta compilando l’apposito modulo online disponibile nella sezione dedicata ai rimborsi nel Centro Assistenza. Ryanair comunicherà i tempi stimati per l’elaborazione della richiesta, che possono variare a seconda del numero di domande e della complessità della pratica, ma che sono più veloci se il rimborso viene effettuato sul Portafoglio Ryanair.

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Cosa fare a Paxos, in gita sull’isola di Poseidone

L’isola di Paxos, o Paxi, come viene chiamata dai locali, a circa 12 chilometri a sud della famosa e splendida isola di Corfù, è un vero e proprio gioiello della Grecia e nel cuore del Mar Ionio. Questa isola veniva chiamata in antichità “isola di Poseidone”, che nella mitologia greca era considerato il dio del mare, dei terremoti e dei maremoti, ed è la più piccola tra le isole abitate che si trovano in questo parte del Mediterraneo e dove è possibile ancora respirare un’aria autentica della tradizione greca.

Paxos è la destinazione ideale per chi è alla ricerca di una località dove passare le proprie vacanze lontano dalle folle turistiche e per chi vuole vivere esperienze tradizionali e locali. Visitare quest’isola contribuirà a creare ricordi unici delle proprie vacanze.

Cosa fare a Paxos?

Alla scoperta della capitale Gaios

Come punto di partenza di un tour alla scoperta dell’isola di Paxos, non si può che partire dalla sua capitale: Gaios. Questo villaggio si trova lungo un’area naturale, protetta da di Panagia e Agios Nikolaos, due isolotti che trasformano il porto in uno dei luoghi più affascinanti della Grecia e dell’intero Mar Ionio.

Proprio Agios Nikolaos, che protegge il porto, è una meta che consente di visitare le rovine di un’antica fortezza di epoca medievale, dalle cui mura è possibile godere di una vista unica sul villaggio di Gaios e sulle acque turchesi che bagnano l’isola di Paxos.

C’è poi il centro storico di Gaios, formato da piccole stradine strette e tortuose, che sono circondate da edifici in stile ionico tradizionale, arricchiti da persiane colorate. Qui è possibile trovare diverse boutique nei quali acquistare ed ammirare prodotti di artigianato locale, ma anche numerose taverne e locali dove assaporare i sapori tipici della Grecia.

Spiagge da sogno: un tuffo nel paradiso

Come già detto in precedenza, l’isola di Paxos è una vera e propria perla del Mar Ionio. Un piccolo angolo di paradiso dove poter immergersi nella cultura greca, ma soprattutto scoprire paesaggi unici e godere di un mare altrettanto unico ed impareggiabile. Per fare ciò, bisogna partire alla scoperta delle spiagge più famose e belle di Paxos:

  • La prima è Mongonissi Beach. Si tratta di una piccola baia sulla costa meridionale dell’isola, dove trovare acque calme e poco profonde, che rendono questa destinazione ideale per le famiglie con bambini o per chi vuole passare una giornata all’insegna del relax. Sono presenti diversi servizi, tra cui il beach bar nelle vicinanze della baia, per un pranzo veloce o un drink per godersi al meglio il sole greco del Mar Ionio;
  • La seconda spiaggia è una tappa quasi obbligatoria per chi visita l’isola di Paxos. Si tratta dell’Erimitis Beach, una spiaggia raggiungibile tramite un piccolo sentiero, alla fine del quale si ergono alte scogliere bianche che circondano la sabbia, in contrasto con il mare color smeraldo che crea un effetto decisamene affascinante.

Escursione giornaliera ad Antipaxos

Un’escursione da non perdere in una gita a Paxos è la visita all’isola di Antipaxos, abitata da appena 100 persone nel villaggio di Agrapidia, che è praticamente la sua isola gemella. Si parla di un’isola affascinante, famosa per le sue bianche spiagge che creano dei paesaggi naturali indimenticabili.

Tra le spiagge più belle dell’isola si trova Voutoumi Beach, caratterizzata da una sabbia bianca e fine e bagnata da un mare splendido e turchese, che la rendono una delle destinazioni balneari più belle dell’intera Grecia. Inoltre, i fondali di Voutoumi Beach sono ideli per chi è appassionato di snorkeling. Inoltre, è possibile passare una giornata di relax anche raggiungendo la spiaggia di Vrika, località nella quale sembrerà di immergersi in una cartolina e dove poter gustare deliziose ricette locali con vista mare.

È possibile anche noleggiare una barca o un kayak per esplorare le baie nascoste e gli angoli più tranquilli dell’isola di Antipaxos.

Vista della bellissima spiaggia di Vrika, sull'isola di Antipaxos, circondata da una ricca e verde vegetazione e mare cristallino

Fonte: iStock

Vista della spiaggia di Vrika, sull’isola di Antipaxos

Le grotte marine di Paxos

Per chi ama il mare e, soprattutto, vuole vivere esperienza davvero uniche a contatto con la natura, da Paxos è possibile partecipare a diversi tour che partono per diverse grotte marine scavate nella roccia calcarea. Fra queste si trova la grotta di Ypapanti, accessibile solo via mare ed una delle più grandi ed impressionanti dell’isola, conosciuta anche coma la grotta del dio greco Poseidone, all’interno della quale i colori del mare e la luce del sole creano effetti unici.

Un’altra grotta è quella di Papanikolis, famosa per essere stata il nascondiglio di un sottomarino della marina greca durante la Seconda Guerra Mondiale.

Escursioni a piedi e panorami mozzafiato

Per chi, invece, ama rimanere “con i piedi per terra” e preferisce delle camminate immersi nella natura, invece che fare escursioni in barca, l’isola di Paxos ha molto da offrire. Sono presenti, infatti, diversi sentieri escursionistici. C’è il sentiero degli ulivi, che attraversa l’entroterra dell’isola e passa per antichi uliveti e piccole chiese tradizionali, per un viaggio all’indietro nel tempo.

Un’altra escursione da non perdere è quella che porta ad una delle formazioni naturali più belle e sorprenderti dell’isola di Paxos: il Tripitos Arch. Questo arco naturale di roccia, che si affaccia sul mare, è raggiungibile facilmente a piedi e la vista dall’alto è unica. La destinazione ideale per chi vuole fare scatti unici con la propria macchina fotografica o con il proprio smartphone.

Tripitos Arch, formazione naturale rocciosa a forma di arco, visitabile in barca dall'isola di Paxos, in Grecia

Fonte: iStock

Tripitos Arch, formazione naturale visitabile da Paxos

Nonostante la sua estrema vicinanza a mete più turistiche e famose come, ad esempio, la bellissima isola di Corfù, l’isola di Paxos è qualcosa di decisamente unico. Una piccola isola in grado di conservare e mantenere intatta quell’atmosfera autentica, tradizionale e così affascinante, oltre che le sue bellezza naturali. Dalle spiagge alle grotte marine, passando per sentieri escursionistici in grado di donare paesaggi indimenticabili e ricordi indelebili di una vacanza nel cuore del Mar Ionio.

L’isola di Paxos, in Grecia, rappresenta la destinazione ideale per chi è alla ricerca di una destinazione in cui godere di un mix unico di relax, natura e divertimento, lontano dal turismo di massa e dal caos delle destinazioni turistiche più importanti. La scelta è una sola: lasciarsi incantare dall’affascinante isola di Poseidone!

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Da Los Angeles a San Francisco, viaggio di lusso in California: le novità del 2024

Quale momento migliore delle vacanze per concedersi qualche lusso? Che si tratti di soggiornare nell’hotel delle star che avete sempre sognato o di cenare nel ristorante stellato che avete ammirato su Instagram, la California, con una varietà di esperienze di alta gamma pronte a soddisfare ogni vostro desiderio, è il posto giusto dove togliersi qualche sfizio. Ecco tutte le novità per vivere un viaggio da Los Angeles a San Francisco all’insegna del lusso nel Golden State.

Boutique e luxury hotels

Se il vostro concetto di lusso è un accogliente boutique hotel immerso nella Sierra Gold Country della California, l’Imperial Hotel ad Amador è ciò che fa per voi. Recentemente rinnovato, risale al 1870 e offre sei camere che uniscono i comfort moderni allo stile affascinante di un edificio in mattoni rossi.

Carmel-by-the-Sea, con le sue numerose gallerie d’arte, l’architettura ispanica e la vicinanza all’oceano, è una destinazione imperdibile per gli amanti del lusso. Tre nuovi boutique hotel arricchiscono l’offerta alberghiera locale. Nel cuore del villaggio hanno da poco aperto i battenti Le Petit Pali, con 58 eleganti camere, e il Carmel Beach Hotel, con 26 camere distribuite in sette edifici storici e un ristorante guidato dallo chef stellato Justin Cogley.

A marzo è stato inaugurato anche lo Stilwell Hotel, che combina il lusso moderno con il fascino classico, offrendo agli ospiti un soggiorno di prestigio con viste mozzafiato sull’oceano. Le 42 camere e suite sono state progettate per far sentire gli ospiti come a casa propria, mentre il premiato Foray Restaurant offre una cucina americana moderna.

La Kirkwood Collection, rinomata per il suo approccio innovativo al concetto di bed and breakfast, gestisce tre storici hotel con un tocco di lusso nel centro di Palm Springs. Tra questi, La Serena Villas, un’hacienda spagnola con 18 bungalow e un eccellente rooftop bar, il Del Marcos Hotel, riconosciuto per il suo valore architettonico e designato sito storico ufficiale, e il Three Fifty Hotel, con dieci camere dal fascino retrò moderno, tipico di Palm Springs.

A Los Angeles, il Fairmont Miramar offre una nuova suite dedicata al benessere: la Serenity Suite, progettata per favorire il relax con tonalità naturali, la terapia sonora Somnify e il materasso Bryte Balance per un comfort personalizzato.

L’Hollywood Roosevelt, l’iconico boutique hotel nel cuore di Hollywood, ha fatto un restyling all’insegna del lusso contemporaneo delle sue famose Penthouse Suite: The Gable and Lombard Penthouse e The Johnny Grant Apartment. Il nuovo design si ispira all’epoca d’oro di Hollywood e incorpora ricchi marmi italiani, pannelli murali in noce scuro e quercia, murales dipinti a mano sul soffitto e decorazioni accuratamente selezionate in tutto il mondo.

L’iconico Hotel Del Coronado di San Diego ha ulteriormente elevato il suo già altissimo livello di accoglienza con il Beach Village. Una zona esclusiva fronte oceano che offre 78 cottage e ville recentemente ristrutturati, dove gli ospiti hanno a disposizione piscine private, lettini sulla spiaggia, cabanas, oltre al servizio di chef e concierge privati.

L’Estancia La Jolla Hotel & Spa ha recentemente completato una ristrutturazione da 13,9 milioni di dollari, che ha rinnovato le camere e gli spazi esterni. La struttura, già rinomata per la sua lussuosa offerta, ha aggiunto un apiario e un giardino dello chef, oltre a disporre di una spa completa, una vasta area piscina con cabanas e tre ristoranti.

Hollywood, Los Angeles

Fonte: iStock

Hollywood boulevard, Los Angeles, California

Fine dining

A Napa, dove cibo e vino formano un connubio inscindibile, Charlie’s è il nuovo ristorante di tendenza dell’anno. Lo chef Elliot Bell, ex allievo del rinomato French Laundry, vi sorprenderà con piatti stagionali preparati utilizzando i migliori prodotti locali.

Se siete curiosi di sapere come gli chef creino sapori così straordinari, l’esperienza “Garden Hour” al Silverado Resort di Napa vi rivelerà i loro segreti. Guidati dallo chef Patrick Prager o da un membro della brigata di cucina, potrete partecipare a un tour dei giardini culinari del resort, dove scoprirete il percorso degli ingredienti dalla terra al piatto, accompagnato da cocktail e piccoli assaggi ispirati ai prodotti del giardino.

Beverly Hills sta vivendo un vero e prorio rinascimento gastronomico. Alla fine di quest’anno, lo chef Daniel Boulud aprirà il suo primo ristorante sulla costa occidentale presso il Mandarin Oriental Residences. Questa novità si aggiunge ad altre aperture recenti, come il leggendario ristorante e cocktail bar Dante al Maybourne Beverly Hills, La Dolce Vita amata da Sinatra, Funke, Sushi Note Omakase e l’enoteca Sur Le Vert.

Lo chef Sujan Sarkar, candidato semifinalista alla James Beard Foundation, propone una cucina indiana di alto livello al Baar Baar, aperto di recente nel centro di Los Angeles. Il menu audace e fantasioso esplora i sapori e le consistenze dell’autentica cucina indiana con un approccio contemporaneo, da non perdere il Bollywood Brunch domenicale, con un DJ set dal vivo.

Esperienze esclusive

Anche a SLO CAL, nella San Luis Obispo County, dove la vita scorre tranquilla, non manca un tocco di lusso. La regione vanta eccellenti cantine, e un tour di degustazione in elicottero nella suggestiva area vinicola di Paso Robles è senza dubbio un’esperienza indimenticabile. Per chi preferisce l’acqua, l’alternativa altrettanto esclusiva è un’escursione sull’Oceano Pacifico a bordo di uno yacht di lusso in partenza da Morro Bay.
Per un’esperienza più avventurosa, The Georgian Hotel mette a disposizione il nuovo yacht Riva Virtus di 20 metri, prenotabile per escursioni di mezza giornata o di una giornata intera.

A Newport Beach, il Balboa Bay Resort ha recentemente aggiunto una nuova splendida imbarcazione al suo porto turistico: si tratta di un Sea Ray di 42,5 piedi, elegante e lussuoso, perfetto per tutte le avventure in acqua. Un’imbarcazione all’avanguardia progettata per offrire agli ospiti una serie di esperienze marittime indimenticabili. Dalle tranquille crociere in porto alle romantiche gite al tramonto, dalle emozionanti avventure di snorkeling alle suggestive escursioni per l’avvistamento delle balene, la “Host of the Coast” promette un mix perfetto di comfort ed emozioni.

Gli amanti della natura che non vogliono rinunciare ai comfort troveranno una nuova formula di glamping di lusso all’altCamp di Orange County. Potrete esplorare la costa californiana a bordo di un lussuoso Mercedes-Benz Sprinter, dotato di biancheria di alta qualità, pentole di marca e un Apple iPad Pro con accesso ai vostri servizi di streaming preferiti.

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I meravigliosi luoghi d’Abruzzo del romanzo L’età fragile

Ha vinto il Premio Strega 2024 il romanzo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio e presto sarà anche un film. Indigo Film e HT Film, infatti, ne hanno acquisito i diritti. Basato su una storia vera, accaduta negli Anni ’90 in Abruzzo, la scrittrice ripercorre una vicenda di cronaca nera con un tocco di licenza poetica ommettendo i veri nomi delle vittime e delle loro famiglie.

Il romanzo è nelle classifiche dei libri più venduti dell’anno e dei più scaricati su Audible e, tragedia a parte, ha suscitato in coloro che lo hanno letto, io per prima, una grande curiosità sui luoghi meravigliosi, nonostante tutto, in cui è stato ambientato.

La Di Pietrantonio, infatti, è stata molto brava a descrivere le montagne dell’Abruzzo in cui si è svolta la vicenda accaduta in un campeggio sperduto tra i monti ai piedi dell’iconico Dente del Lupo, che viene nominato più volte nel romanzo, un torrione roccioso eletto a simbolo di questo territorio ancora molto aspro e selvaggio in provincia dell’Aquila.

Dove è ambientato “L’età fragile”

Siamo nel Massiccio Montuoso del Gran Sasso, nei pressi della cima del Monte Camicia, in Abruzzo, appunto. Un luogo aspro, come viene descritto anche nel romanzo, che però regala scorci inattesi su profondi burroni e pareti rocciose dove solo i camosci, i cervi e i caprioli possono arrivare. Il Dente del Lupo che domina tutto il territorio in cui è ambientata la storia è uno sperone alto 2.420 metri che ha davvero la forma di un canino appuntito proprio come quello dei lupi appenninici che vivono tra queste foreste. Sono molti gli escursionisti che, specie d’estate, si avventurano tra questi monti seguendo i sentieri segnati. ma bisogna fare attenzione, perché questa montagna è considerata, per tanti motivi, “maledetta”.

Come raggiungere il Dente del Lupo

Per raggiungere il Dente del Lupo bisogna risalire il Monte Camicia, un’escursione piuttosto impegnativa che dura circa cinque ore e che ha un dislivello di circa mille metri, ma che merita assolutamente in quanto è sicuramente un’esperienza indimenticabile perché si tratta di una delle vette più alte e più suggestive della catena del Gran Sasso.

Una volta raggiunto il monte, ci si trova dinnanzi a un vero balcone su mare e sulla piana di Campo Imperatore, il vasto altopiano di origine glaciale situato tra i 1 500 e i 2100 metri di quota, conosciuto anche come il “Piccolo Tibet” d’Abruzzo. Tutt’intorno, si stagliano le cime più elevate dell’Appennino: il Corno Grande, la Scindarella e il Monte Portella. D’estate, la zona del Monte Camicia Tremoggia Monte Siella è ricoperta da una straordinaria fioritura di Stella alpina dell’Appennino che è uno spettacolo.

Dal Monte Camicia bisogna scendere poi verso la Forchetta di Penne passando attraverso distese verdi che conducono direttamente alla base del Dente. Ad attendere l’escursionista ci sono ancora 150 metri di salita per raggiungere la cima, attirato dal riflesso della pietra calcarea illuminata dal sole. C’è chi dice che man mano che si sale l’odore dello zolfo rievochi l’inferno dantesco. Ma non è tutto: la roccia qui è molto friabile, è come se la montagna cercasse di difendersi dall’invasione dell’uomo, solo la leggerezza e la delicatezza dei camosci sono consentite. Per questo motivo, il Dente del Lupo è da molti considerata una vetta maledetta, scenario di molti incidenti che la rendono la vetta più impegnativa degli Appennini.

La trama del libro ambientato ai piedi del Dente del Lupo

Se non lo avete ancora letto cercherò di non spoilerarvi, ma di incuriosirvi. Ai piedi del Dente del Lupo è accaduto un fatto di cronaca nera e uno dei primi femminicidi riconosciuti ufficialmente in Italia negli Anni Novanta. Nel romanzo i nomi sono stati cambiati però. La protagonista dell’Età fragile è Lucia che, da giovane, ha scampato l’omicidio di due sorelle, Tania e Virginia Vignati, ospiti del campeggio di famiglia da parte di bracciante albanese che viveva nei boschi.

L’unica sopravvissuta è l’amica di Lucia, Doralice, che stava facendo un’escursione tra i boschi con le due ragazze. L’esperienza traumatica delle due sopravvissute e l’influenza che essa ha poi avuto sulle loro vite sono al centro della trama del romanzo. Nel romanzo si parla di passato (e di una vicenda che molti hanno dimenticato), ma anche del futuro di questa bellissima zona abruzzese dove un imprenditore vorrebbe trasformare il vecchio camping, chiuso e abbandonato da decenni, in un resort sperduto dove fare turismo esperienziale. Quindi il tema è di grande attualità perché mette a confronto le esigenze turistiche moderne con la responsabilità di una comunità di preservare non soltanto la memoria ma anche un luogo e di tramandarle alle prossime generazioni.

Il fatto di cronaca nera: il Delitto del Morrone

È il 20 agosto del 1997 quando le sorelle Diana e Silvia Olivetti, insieme all’amica Tamara Gobbo, una ragazza del posto, intraprendono un’escursione alle pendici della Majella, nel cuore dell’Abruzzo appenninico, intenzionate a raggiungere la cima del Monte Morrone, che sovrasta la Valle Peligna e la città di Sulmona. Dopo circa due ore di cammino, le giovani raggiungono la località di Mandra Castrata, dove s’imbattono in un uomo in abiti trasandati, a cui Diana domanda indicazioni per raggiungere la vetta. L’uomo, però, un macedone di nome Halivebi Hasani, detto Alì, segue le tre giovani e, dopo avere puntato una pistola contro di loro, cerca di violentare Diana, ma nella colluttazione colpisce Silvia, che si finge morta, e Tamara. Silvia, unica sopravvissuta al massacro, riuscì a fuggire e a dare l’allarme.

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Estate nei Borghi Sibillini delle Marche, tra sagre, escursioni e notti sotto le stelle

Un fitto calendario di oltre 100 eventi, che spaziano tra sagre, concerti, escursioni e notti stellate, accende l’estate negli antichi Borghi Sibillini, situati tra le province di Ascoli Piceno e Fermo. Da Amandola a Montefortino, passando per Force, Montemonaco e Rotella, è un susseguirsi di appuntamenti che animano le antiche piazze e celebrano tradizioni millenarie. Un’occasione imperdibile per scoprire e immergersi nell’anima di un territorio che unisce storia, cultura e natura.

Il progetto “Borghi Sibillini” nasce dall’iniziativa congiunta dei dieci comuni dell’Unione Montana dei Sibillini – Amadola, Force, Montedinove, Montefalcone, Montefortino, Montelparo, Montemonaco, Rotella, Santa Vittoria, Smerillo, – con l’obiettivo di creare una rete territoriale coordinata che metta in risalto la bellezza e l’identità unica di quest’area. Un territorio che si distingue per un paesaggio di grande fascino, caratterizzato da colline verdeggianti che si estendono tra le maestose montagne appenniniche e il Mar Adriatico.

In particolare, la porzione di territorio che comprende i comuni di Amandola, Montefortino e Montemonaco rappresenta il versante nordorientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ricoperto da magnifiche faggete, dove si possono trovare specie rare come la stella alpina e la genziana, e non è raro avvistare il lupo, l’astore e l’aquila reale

Ci troviamo in quello che è considerato il “versante magico” del parco, ritenuto nel Medioevo come un regno misterioso, popolato da demoni, negromanti e fate. Tra le numerose leggende che avvolgono questa zona, spiccano quelle legate alla Sibilla, la “Illustre profetessa” che si dice vivesse in una grotta sul monte omonimo, e quella di Ponzio Pilato, secondo cui il corpo senza vita del funzionario romano fu trascinato da bufali fino alle acque rosseggianti del Lago di Pilato, situato nella profonda valle che attraversa il massiccio del Monte Vettore.

Estate nei Borghi Sibillini delle Marche

Ultimamente, i Borghi Sibillini delle Marche si stanno impegnando a promuovere le peculiarità di ciascun borgo, valorizzandone al contempo i tratti comuni. L’iniziativa punta a far conoscere i Monti Sibillini attraverso una narrazione che ne evidenzi le caratteristiche uniche, attraendo un pubblico sempre maggiore. L’obiettivo è trasformare quest’area in una meta turistica di primo piano, con un’offerta culturale e sportiva ricca e variegata, preservando al tempo stesso l’autenticità e l’essenza del territorio.

Ecco alcuni degli eventi in programma ad agosto nei Borghi Sibillini:

Rievocazioni storiche ad Amandola

  • 18 e 19 agosto 2024: Festa di San Ruffino – Una storica fiera mercato con stand gastronomici presso l’Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale.
  • 20-25 agosto 2024: Festa del Beato Antonio – Il più importante evento estivo di Amandola, con una settimana ricca di concerti e iniziative che attirano ospiti illustri.
  • 25 agosto 2024: Rievocazione Storica “Processione delle Canestrelle” – Un sentito evento che simboleggia i pellegrinaggi dei proprietari terrieri per portare un’offerta al Beato in segno di ringraziamento per il raccolto; a seguire il Concerto di Paolo Belli Big Band in Piazza Risorgimento.

Antichi sapori a Force

  • 16-18 agosto 2024: Antichi Sapori per le Vie del Borgo – Un festival che anima Force con stand gastronomici e artisti di livello internazionale. Inoltre, fino a settembre 2024, si potrà visitare una Mostra Egizia in onore dell’architetto Ernesto Verrucci Bey nel 150° anniversario della nascita, curata dall’egittologo Maurizio Damiano.

La sagra di Montefortino

  • 31 agosto – 1 settembre 2024: 50^ Sagra della Cucciola – La più antica sagra del paese, dove si celebra un piatto tradizionale con una ricetta unica di Montefortino.

Il festival di Montemonaco

  • 25 agosto 2024: Spensieralto – Festival dei Borghi di Montagna.

Feste religiose a Rotella

  • 13-15 agosto 2024: Festa di Montemisio – Un appuntamento religioso presso il Santuario di Montemisio.
  • 17-18 agosto 2024: Beata Assunta Pallotta – Con il tradizionale Miracolo della Fontana che butta Vino a Castel di Croce.
  • 30-31 agosto 2024: Festa di S. Viviana – La festa più importante di Rotella, con la processione delle spoglie di S. Viviana.
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La casa di Polly Pocket esiste davvero e tu puoi dormirci. Ecco come

C’era una volta, neanche molto tempo fa, un mondo in versione XS fatto di micro case da sogno popolate da piccole bamboline. Era il 1989 e le Polly Pocket conquistavano un’intera generazione, quella dei nostalgici anni ’90.

Perché oggi ve ne parliamo è presto detto: in occasione del 35esimo compleanno delle mini bambole di casa Mattel, Polly PocketTM ha deciso di trasformare un sogno d’infanzia in realtà: una casa a grandezza naturale dove, per una notte, sarà possibile tornare bambini.

Dentro la casa di Polly Pocket con Airbnb

35 anni: un traguardo importante da celebrare e da condividere. Queste le premesse di Polly PocketTM che, per l’occasione, ha pensato di realizzare qualcosa di grandioso per tutti i fan degli anni ’90: un soggiorno all’interno del vintage Pigiama Party costruito, ovviamente, in versione XXL.

L’edificio, che richiama in tutto e per tutto le micro case delle meraviglie che abbiamo posseduto da bambini, è situato a Littleton, una deliziosa cittadina della contea di Middlesex nello stato del Massachusetts. È proprio qui, infatti, che è nata Polly. La casa è disposta su due piani, ed è alta quasi 13 metri, e presenta un arredamento retrò iconico.

All’interno della dimora gli ospiti potranno perdersi e immergersi nelle straordinarie atmosfere degli anni ’90 con complementi d’arredo e accessori vintage. Avranno accesso all’armadio di Polly, e a tutti i suoi abiti, per imitare il suo stile e potranno rilassarsi nel salotto o nella tenda Action Park, situata a pochi metri dalla casa. Ovviamente non mancherà un pigiama party, durante il quale sarà possibile creare braccialetti con ciondoli personalizzati: sono tutti invitati.

Casa polly pocket

Fonte: Kelsey McClellan

Polly Pocket, la casa a grandezza naturale in cui puoi soggiornare

Come prenotare l’esperienza

“Non vedo l’ora di accogliervi per festeggiare il mio compleanno nel mio cofanetto più epico di sempre!”, ha dichiarato Polly che sarà host speciale di questo alloggio unico. “Ci divertiremo con un pigiama party davvero speciale nella mia città natale, Littleton, in Massachusetts, dove renderemo straordinario l’ordinario. Vi aspettano avventure incredibili, a partire dall’esplorazione del mio armadio, pieno di moda vintage, fino alle sorprese che ho nascosto in ogni angolo della casa. Sarà bellissimo!”. Ma come si prenota l’esperienza?

Chi vuole tornare bambino, e indossare i panni di Polly per una notte, potrà inoltrare la richiesta attraverso il portale Airbnb a partire dal 21 agosto alle ore 15.00 (CET), fino al 29 agosto alle 08:59 (CET). Ci sono diversi soggiorni in palio previsti dal 12 al 14 settembre al costo di 89 dollari a persona. La casa può ospitare fino a un massimo di quattro persone a notte, e gli ospiti dovranno provvedere all’organizzazione del viaggio di andata e ritorno a Littleton.

Ma non è finita qui. Chiunque non riuscisse a prenotare il proprio soggiorno, infatti, questo autunno potrà vivere altre esperienze iconiche insieme a Polly. Questo speciale host, infatti, terrà aperta la sua casa dal 16 settembre al 6 ottobre per coinvolgere 12 ospiti, in totale, in alcune attività diurne incredibili. Anche in questo caso gli interessati possono inoltrare la richiesta di prenotazione attraverso Airbnb dal 21 al 29 agosto. Pronti a tornare bambini insieme a Polly?

Polly Pocket, la casa

Fonte: Kelsey McClellan

Polly Pocket, i dettagli della casa prenotabile su Airbnb
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Piscine termali naturali nel mondo: le 10 migliori

Le piscine termali sono meraviglie naturali che promettono non solo temperature gradevoli, ma anche paesaggi mozzafiato in grado di rendere ogni viaggio ancora più speciale. Immergersi nelle loro acque, riscaldate direttamente dalla Terra, significa regalarsi momenti di puro benessere perché vantano proprietà benefiche, curative ed estetiche positive per il corpo e la mente. In questi scenari, la natura coccola i suoi visitatori e li sprona a rallentare i ritmi della vita moderna circondati da scenari unici.

Nel mondo sono davvero tante le piscine termali naturali, dalle più note come quelle di Saturnia in Toscana e la Blue Lagoon in Islanda alle meno conosciute, da inserire nel vostro itinerario di viaggio per arricchirlo con un’esperienza di benessere e relax speciale. Preparatevi ad abbandonare pensieri e distrazioni e lasciatevi coccolare dalle 10 migliori piscine termali naturali presenti nel mondo.

Takaragawa Onsen, Giappone

Facilmente raggiungibile da Tokyo, la località termale di Takaragawa Onsen è considerata una delle più celebri in Giappone. Immersa tra le foreste di Gunma, con in sottofondo lo scrosciare incessante del fiume, offre lo scenario ideale dove rilassarsi e riconnettersi con se stessi e la natura. Qui è presente un Ryokan tradizionale con edifici in legno, pavimenti in tatami, stanze affacciate sul fiume e un ponte che lo attraversa: un luogo incantato dove immergersi nelle acque termali e godere dei loro benefici. Il Takaragawa Onsen è uno dei più visitati perché, a differenza di altre località, qui le vasche sono miste e accessibili sia agli uomini che alle donne.

Banjar Hot Springs, Indonesia

Bali è famosa non solo per le sue spiagge e per il surf, ma anche per le Banjar Hot Springs, una località termale di origine vulcanica dove le acque terapeutiche possiedono un contenuto di zolfo del 26% che garantiscono numerosi benefici alla pelle. Le sorgenti secolari, situate sulle colline a Nord di Bali, offrono uno scenario unico e particolare perché le acque smeraldo scorrono dentro piscine decorate con statue tipiche della religione e della mitologia indonesiana, uno su tutti il naga a forma di drago. Il complesso termale comprende tre piscine di diverse dimensioni circondate da un giardino tropicale e in quella centrale, la più spaziosa, potrete fare una pausa dal relax per assaporare le specialità tipiche balinesi.

Piscine termali Indonesia

Fonte: iStock

Le piscine termali con sculture a forma di drago delle Banjar Hot Springs

Terme di Uunartoq, Groenlandia

Quando l’aria è gelida, non c’è cosa migliore da fare che immergersi dentro acque termali immerse in scenari pazzeschi. Situate in un’isola disabitata nel sud della Groenlandia, quelle di Uunartoq sono considerate le terme naturali gratuite più belle del mondo. Qui potete immergervi nelle acque riscaldate dalla terra all’interno di una piscina termale a cielo aperto con vista sugli iceberg e le balene. Niente male, vero? Le acque che sgorgano dal sottosuolo sono il risultato di fenomeni geotermici che garantiscono una gradevole temperatura di 38 gradi. Le sorgenti termali sono calde tutto l’anno, godono di una posizione isolata e si possono raggiungere con un tour privato in barca.

Chena Hot Springs, Alaska

Restando in luoghi poco ospitali, anche l’Alaska possiede piscine termali bellissime che offrono sollievo dalle basse temperature degli inverni artici. Stiamo parlando delle Chena Hot Springs la cui storia, seppur la documentazione ufficiale risalga agli inizi del 1900, è strettamente collegata con quella delle popolazioni indigene. Qui potete immergervi nelle acque termali, visitare il museo del ghiaccio, concedervi un massaggio rilassante o godervi l’aurora boreale che, proprio dalle Chena Hot Springs, offre uno dei suoi spettacoli migliori.

Blue Lagoon, Islanda

Una delle mete più gettonate per i turisti che visitano l’Islanda è sicuramente la Blue Lagoon. Questa è un’area geotermale situata sulla penisola Reykjanes, nei pressi di Grindavík, a circa 39 chilometri dalla capitale Reykjavík. L’acqua della piscina all’aperto, caratterizzata da una temperatura di circa 37-39 gradi, è ricca di silicio e zolfo. La silice della laguna, in particolare, viene utilizzata in uno dei trattamenti scrub per il viso offerti all’interno del complesso termale, oltre ad altre maschere a base di alghe o lava. All’interno dello stabilimento, oltre alle piscine, troverete anche bagni di vapore, una sauna finlandese, una cascata artificiale e un bar nell’acqua.

Blue Lagoon Islanda

Fonte: iStock

La famosa Blue Lagoon in Islanda

Hot Water Beach, Nuova Zelanda

Sapevate che in Nuova Zelanda è possibile scavare nella sabbia per creare la propria piscina termale? Proprio così: sulla costa orientale della Penisola di Coromandel troverete la Hot Water Beach, la spiaggia dell’acqua calda. Qui le acque sgorgano dalla sabbia, creando pozze sul bagnasciuga: l’attività preferita dai turisti è quella di bagnarsi sdraiandosi sulla spiaggia e godere dei benefici della sorgente d’acqua calda che affiora in superficie a una temperatura in grado di raggiungere i 64 °C. Non preoccupatevi se non avete la pala per scavare, potete noleggiarla tranquillamente all’entrata!

Pamukkale, Turchia

Pamukkale è un piccolo villaggio diventato famoso per il suo “Castello di cotone“: pamuk, in turco, significa cotone e rimanda alle bianche piattaforme di calcite invase dalle calde acque ricche di minerali provenienti dalla montagna sovrastante. L’acqua termale, che sgorga dalla fonte a una temperatura di 35-36°C, contiene un’alta percentuale di idrocarbonato di calcio, che sedimenta a strati nelle vasche e nelle terrazze creando questo paesaggio unico al mondo. Qui potrete visitare anche l’antico centro termale romano e successivamente bizantino di Hierapolis, incluso nel prezzo del biglietto.

Saturnia, Toscana

Impossibile parlare delle migliori piscine termali naturali al mondo e non citare quelle di Saturnia in Toscana. La sua acqua benefica, i cui vantaggi per il corpo sono riconosciuti fin dai tempi degli etruschi e dei romani, sgorga incessantemente dal cuore della terra alla temperatura di 37 gradi. Potete godere del benessere offerto da questa sorgente plurimillenaria sia alle Cascate del Mulino e alle Cascate del Gorello che all’interno dello stabilimento termale di Saturnia, un hotel a 5 stelle molto rinomato tra gli amanti del lusso.

Terme Saturnia Toscana

Fonte: iStock

Vista aerea delle terme di Saturnia

Tabacón Aguas Termales, Costa Rica

In Costa Rica, invece, a offrire un’esperienza termale unica sono quelle di Tabacón Aguas Termales, situate nella regione di La Fortuna. Le acque sono riscaldate naturalmente dal vulcano Arenal e sono immerse in uno scenario unico rappresentato da una riserva tropicale di 300 ettari dove, insieme alle piscine termali, si trovano anche delle cascate. In questa località termale, l’acqua piovana penetra nel terreno e il magma la riscalda fino a quando risale in superficie, portando con sé i minerali che si trovano negli strati sotterranei della roccia e mescolandosi a microrganismi presenti in superficie. La temperatura dell’acqua varia tra i 24° e i 40° e offre un’ottima esperienza di idroterapia e relax.

Tolantongo, Messico

Una delle piscine termali più viste sui social media grazie alla sua indiscutibile bellezza è quella di Tolantongo in Messico. Si tratta di una stretta gola situata vicino alla città di Ixmiquilpan, a 170 chilometri da Città del Messico. Questa insolita e straordinaria serie di grotte e sorgenti naturali è immersa in un maestoso canyon attraversato da un fiume di acqua calda, la cui entrata si nasconde sotto le cascate. Si tratta di un luogo magico solitamente visitabile con un tour organizzato che vi permetterà di scoprire un mondo fatto non solo di acque termali, ma anche di stalattiti e stalagmiti millenarie.

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Da ferrovia in tempo di guerra a pista ciclopedonale della pace, succede in Veneto

Il Parlamento Europeo definisce l’Economia Circolare come: “Un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile”. Ed è proprio partendo da questo presupposto che in Veneto si è deciso di trasformare una ferrovia costruita in tempo di guerra in pista ciclopedonale della pace: la Treviso Ostiglia.

La storia della Treviso Ostiglia

Treviso Ostiglia è un percorso ciclopedonale che segue in gran parte il sedime della ferrovia Ostiglia-Treviso. Un progetto nato qualche anno fa e che è venuto al mondo come il sogno condiviso con un territorio rispettoso dell’ambiente, ricco di bellezze paesaggistiche e naturalistiche.

Un’ormai ex linea ferroviaria degli anni Trenta che venne utilizzata per ragioni militari e commerciali, da Grisignano di Zocco a Casaleone, attraversando le province di Vicenza e Verona. Al tempo era una linea ferrata di circa 116 km, utilizzata sia per motivi commerciali che militari, che fu però danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, fino a diventare impraticabile.

A settembre 2020 il percorso contava 56 dei 118 km totali previsti, nel tratto compreso tra la città di Treviso e il comune di Montegalda, in provincia di Vicenza, mentre ad agosto di quest’anno sono stati inaugurati tre lotti che hanno allungano di ulteriori 29 chilometri il percorso.

In sostanza, siamo quasi di fronte al completamento di una delle maggiori arterie del cicloturismo in Veneto, interconnettendo altre piste tra aree naturalistiche e di pregio culturale. Ad oggi, infatti, sono stati realizzati circa 89 dei 118 km totali previsti nel tratto compreso tra la città di Treviso, Montegalda in provincia di Vicenza e Cologna Veneta, in provincia di Verona. Un tracciato che, come ha detto detto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in occasione dell’inaugurazione del 1°, 2°, 3° lotto e parte del 7°: “Ha tutte le caratteristiche per essere considerato come una delle ciclovie più belle d’Italia”.

“Una ciclabile che completa gli oltre 2mila chilometri di percorsi che abbiamo realizzato in questi anni e contribuisce a rafforzare l’intera offerta turistica veneta green e slow – ha proseguito il Governatore -. Il percorso è interamente dotato di segnaletica, e recupera anche i vecchi caselli come punti di ristoro e officine che agevolano i cicloturisti nella scoperta ‘dolce’ del territorio, attrezzato anche con fontane d’acqua, bicigrill, servizio meccanico, noleggio bici e numerose possibilità di alloggio”.

Per quanto riguarda il prossimo tratto mancante, ovvero quello che va da Cologna Veneta a Casaleone, Veneto Strade conta di concluderlo nel 2025.

Cosa aspettarsi dalla pista ciclopedonale Treviso Ostiglia

Lungo i vari chilometri che attualmente conta la Treviso Ostiglia, è possibile usufruire di strutture ricettive, aree di sosta e ristoro, punti di noleggio biciclette, servizi per il cicloturista e un’alternanza di paesaggi e panorami che entrano dritti nel cuore.

La maggior parte di essa si può percorrere su una lunga linea boscosa pianeggiante prevalentemente asfaltata, che accompagna al cospetto di stazioni ferroviarie, caselli o case cantoniere.

Un tragitto da intraprendere assolutamente tutto d’un fiato, ma anche ideale da scoprire a passo lento proprio grazie ai numerosi accessi e diramazioni che dispone, e da cui è possibile fermarsi per la visita alle ville Venete o altri luoghi di interesse della Regione.

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È boom di Cavecation, il nuovo trend turistico in Italia

In risposta al caldo torrido e all’estate sempre più rovente, in Italia sta nascendo un nuovo trend turistico: si tratta del Cavecation (da “cave”, grotta, e “vacation”, vacanze), ovvero la tendenza a ricercare l’agognato refrigerio nel cuore della Terra, scendendo nel sottosuolo ed esplorando le grotte dove le temperature si aggirano attorno ai 15 gradi e l’umidità è elevata.

Chi non parte per i Paesi del Nord, infatti, ha ora l’occasione di concedersi una tregua dall’afa estiva presso le Grotte di Pertosa-Auletta, nel Parco nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, Patrimonio naturale dell’UNESCO in provincia di Salerno.

Picchi di richieste nelle giornate e nelle ore più calde

Maria Rosaria Carfagna, presidente della Fondazione Mida che gestisce le Grotte di Pertosa-Auletta, ha spiegato che “è un fenomeno che stiamo registrando nell’ultimo mese, con picchi di richieste nelle giornate e nelle ore più calde. Si tratta di un ottimo segnale per il territorio perché conferma la varietà e complementarità della nostra offerta turistica. Infatti, i turisti che affollano in questi mesi la costa cilentana possono prendersi una pausa dal caldo alternativa e scoprire bellezze naturali uniche”.

Le peculiarità delle due Grotte del Cilento

Ovviamente, andare alla scoperta delle Grotte di Pertosa-Auletta, Patrimonio UNESCO, non appaga soltanto il desiderio di fuggire dalla calura incessante ma dona anche un’esperienza incredibile per chi ama la natura e la cultura.

Infatti, vantano ben due particolarità. La prima è la presenza di un fiume sotterraneo perenne, il Negro, unico navigabile in Italia, nel ramo più a sud delle grotte (chiamato Ramo della Sorgente) che torna in superficie all’ingresso. Il nome deriva da “niger”, ovvero buio, scuro, a sottolineare la sua origine nel sottosuolo da un piccolo sifone “a polla”, poiché le acque fuoriescono a pressione dando l’impressione che ribollano.
A  seconda delle stagioni, la porta idrica si aggira tra i 350 e i 600 litri al secondo. Inoltre, recenti ricerche, hanno messo in luce come il torrente (almeno in parte) derivi da una superficiale “perdita” del fiume Tanagro.

Ancora, uniche in Europa, le Grotte di Pertosa-Auletta custodiscono i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C. e rappresentano, così, un’inesauribile “miniera” di informazioni sul più antico insediamento della Valle del Tanagro, giunto fino a noi in via eccezionale grazie alle caratteristiche dell’ambiente carsico.

Da segnalare anche il Museo del Suolo (il solo in Italia), inaugurato il 22 aprile 2016, che propone un itinerario dedicato alla conoscenza della terra unico nel suo genere con visite guidate e prenotazione necessaria.
Lungo i 1500 metri quadri di esposizione, i visitatori potranno vivere una straordinaria avventura con i cinque sensi attraverso i vari strati della terra, imparando i processi di formazione dei suoli, i loro rapporti con gli ecosistemi, i paesaggi e le comunità viventi nonché l’interazione con le società umane.

L’offerta del “Chill Ticket”

Alla luce di questa nuova tendenza e per darle maggiore slancio, nella settimana che va dall’11 al 18 agosto 2024 (annunciata dagli esperti come la più calda di tutto l’anno), la fondazione Mida ha previsto l’iniziativa “Chill-ticket” (biglietto rinfrescante): uno sconto speciale per gli ingressi di coppia alle grotte nei giorni in cui le temperature supereranno i 35 gradi.