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L’isola di Tavolara dice stop al turismo cafone

Come ogni estate, anche quella del 2024 vede la Sardegna trasformata in un parco giochi a uso e consumo dei turisti che non rinunciano a comportamenti scorretti, cafoni e non rispettosi delle regole imposte dalla Regione. Leggi che sono state studiate non a caso, ma per preservare un’ecosistema che, anno dopo anno, yacht dopo yacht, viene sempre più compromesso. Da chi occupa spiagge protette, come quella di Talmone, dove un milionario ha organizzato un party con tanto di gazebo e tavoli per il rinfresco in un’area protetta di Palau, a chi invece decide di mettere le mani addosso alle guide ambientali impegnate nel loro lavoro di protezione del territorio, com’è avvenuto all’inizio dell’estate a La Maddalena.

Molte zone dell’isola stanno studiando delle soluzioni per evitare questa tipologia di turismo, come l’Area marina protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo. Tavolara, anche quest’anno, è stata presa di mira da vacanzieri che, per niente interessati ai divieti e alle segnalazioni per il rispetto dell’ambiente, hanno organizzato feste private su spiagge protette e scorrazzato con moto d’acqua e tender in aree ad alto livello di tutela.

L’appello ai turisti in visita a Tavolara

L’Amp di Tavolara (Area marina protetta) ha lanciato un appello ai turisti e ai diportisti chiedendo di rispettare alcune regole quando in visita in questa zona della Sardegna. Come riporta Ansa, tra queste, hanno sottolineato l’importanza di condurre le imbarcazioni a velocità contenuta per garantire la sicurezza dei bagnanti e la protezione della fauna marina, mentre durante le attività di nuoto, snorkeling o tuffi al di fuori delle acque sicure di balneazione, è obbligatorio utilizzare una boa di segnalazione subacquea.

Inoltre, è vietato ormeggiare su praterie di posidonia, pianta vitale per il mare, e direttamente sulle spiagge, che invece possono essere raggiunte utilizzando i corridoi di lancio e rispettando le normative di sicurezza. Infine, è proibita la pesca subacquea nelle zone A dell’area marina protetta e la riproduzione di musica ad alto volume per non disturbare la fauna marina, garantire la protezione e la conservazione degli ecosistemi.

Tavolara, il regno più piccolo del mondo

L’Isola di Tavolara è un gioiello situato nella zona nord-orientale della Sardegna dove, dal mare, svetta imponente una montagna calcarea e granitica simbolo del territorio. Qui, il verde della macchia mediterranea, in combinazione con l’azzurro, il blu e il verde smeraldo delle acque attorno, offre uno scenario unico che conquista al primo sguardo. Per preservarne la bellezza e il fragile ecosistema, alla fine degli anni ’90 è stata istituita l’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo: questa si estende per 76 chilometri sul litorale di Loiri Porto San Paolo, Olbia e San Teodoro e per 15 mila ettari su acque cristalline, insenature e calette, da Capo Ceraso fino a Punta s’Isuledda.

Nelle vicinanze si trovano alcune delle spiagge più famose come la splendida Cala Brandinchi, detta ‘Tahiti’, con le sue dune di sabbia bianca finissima e il fondale cristallino, e la sua ‘gemella’ Lu Impostu, un arco di quasi un chilometro di sabbia bianca con acque limpide. Qui sono presenti anche La Cinta e il meraviglioso promontorio di Puntaldìa.

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Banksy colpisce ancora: l’ultima opera appare al London Zoo

I lavoratori dello zoo di Londra, arrivati martedì mattina presto, sono rimasti sorpresi nel trovare un’inaspettata installazione che sembrava suggerire una liberazione degli animali. Con questa nona opera, Banksy conclude la serie dedicata agli animali iniziata il 5 agosto, comparsi in diverse aree della città. Ad aggiungersi alla lista insieme allo stambecco, ai due elefanti, alle tre scimmie, al lupo, ai pellicani, al gatto, ai pesci e al rinoceronte c’è ora un gorilla intento a sollevare un telo da cui sbucano una foca, un pappagallo, un colibrì e alcuni uccelli. L’opera è stata realizzata su una delle saracinesche esterne del London zoo, all’interno del Regent Park.

Lo stencil è stato pubblicato dall’artista sulla sua pagina Instagram martedì 13 agosto e si stanno valutando delle idee per preservare questa e le altre opere realizzate, soprattutto considerando il furto del lupo (quarta opera della serie) sull’antenna parabolica e l’atto vandalico ai danni del rinoceronte (l’ottava opera). Per alcuni, quella realizzata sul rinoceronte sarebbe una critica a Banksy e alla sua arte considerata mainstream da parte degli altri writer. Ecco perché, nello stesso pomeriggio in cui è comparsa l’opera, i lavoratori dello zoo l’hanno protetta con una copertura di plastica trasparente.

Gli altri animali firmati Bansky

Gli altri animali realizzati da Banksy a Londra, in ordine di apparizione, sono uno stambecco in bilico a Kew Bridge, due elefanti che sembrano sfiorarsi con le loro proboscidi in zona Chelsea, tre scimmiette che si dondolano sul ponte della ferrovia di Brick Lane, poi ancora un lupo che ulula alla luna, quello realizzato sull’antenna satellitare a Peckham rubata poco dopo. La serie prosegue con due pellicani che mangiano dei pesci sopra l’insegna di un pub a Walthamstow, con un grande gatto intento a stiracchiarsi sopra un muro a Cricklewood e con un banco di pesci riconosciuti come dei piranha sulle pareti di una guardiola della polizia su Ludgate Hill.

Infine sono comparsi prima un grande rinoceronte a Chaltron e per ultimo il gorilla di cui abbiamo parlato nell’introduzione a questo articolo.

Banksy rinoceronte Londra

Fonte: IPA Agency

Un uomo fotografa il rinoceronte realizzato a Londra da Banksy

La serie di opere urbane London Zoo

Ancora non conosciamo il significato di questa serie, se l’artista lo spiegherà o preferirà lasciare a noi libera interpretazione e se sarà effettivamente l’ultima. L’unica cosa certa è che Banksy ha realizzato un vero e proprio zoo utilizzando animali comparsi anche in altre opere come le scimmie. Dopo aver cominciato la sua carriera dipingendo con gli spray sui muri di Bristol, in Inghilterra, è diventato uno degli artisti più famosi al mondo ed è proprio nella sua città d’origine che gli appassionati possono fare un tour alla scoperta delle sue opere.

Qui potete fare tre itinerari: uno breve, di circa 2,5 chilometri, uno più lungo di 5 chilometri e uno più lungo di circa 8 chilometri che vi occuperà un’intera giornata. Le opere di Banksy possono essere ammirate anche in altre parti del mondo come Venezia, Napoli, New York, Los Angeles, Betlemme e Kiev. Non ci resta che aspettare la prossima azione artistica, noi siamo qui ad attenderla.

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Viaggi on the road: le strade scenografiche più belle d’Europa

Esistono tantissimi modi diversi per scoprire una destinazione e immergersi completamente in un paese, ma ben pochi sono paragonabili all’emozione di allacciare le cinture, puntare il dito sulla mappa, imboccare una strada e partire per un epico viaggio on the road. Al volante siete voi a decidere l’itinerario, scegliendo la direzione migliore ovunque il cuore o la mente vi portino. In poche parole, durante un road trip è il viaggio stesso la vera destinazione.

Se poi questo viaggio avviene sulle strade scenografiche più belle d’Europa, tutto diventa ancora più indimenticabile. Per aiutarvi a pianificare la vostra avventura, abbiamo creato una lista con le strade imperdibili da percorrere almeno una volta nella vita, dai passi alpini alle coste frastagliate della Norvegia, fino ai paesaggi montani e ricchi di orsi della Romania. Ora, lasciatevi ispirare e iniziate a organizzare con noi il vostro itinerario.

Atlantic Road, Norvegia

Come ammirare l’immenso paesaggio della Norvegia se non dal finestrino della propria auto percorrendo le sue strade più belle? Una delle più famose è sicuramente l’Atlantic Road o Strada Atlantica, in italiano. Questa strada panoramica si snoda dalla città di Molde fino all’isola di Averøy, offrendo panorami spettacolari sull’Atlantico. Un’avventura tra isole e scogli in mezzo al mare dove il connubio tra natura e ingegneria umana si mostra in tutto il suo successo. Oltre al paesaggio, la particolarità di questa strada è che il percorso è costituito da otto ponti, tra cui il più celebre è quello di Storseisundet.

Transfagarasan, Romania

La strada panoramica Transfagarasan rappresenta un’esperienza irrinunciabile per chiunque stia facendo un road trip in Romania. È considerata una delle strade più belle al mondo e vanta 92 chilometri di tornanti, ripide salite e discese: collega la Transilvania con la Muntenia, attraversando la catena montuosa più alta del paese, i Monti Fagaras. Chiamata anche ‘la follia di Ceausescu’ perché fatta costruire dal dittatore negli anni ’70 a discapito di molte vite umane, è aperta solo pochi mesi all’anno e, in diversi tratti, è possibile avvistare anche gli orsi bruni di cui la Romania è molto ricca.

Transfagarasan romania

Fonte: iStock

La strada panoramica Transfagarasan

Strada alpina del Grossglockner, Austria

Dal 1935 questa strada panoramica, tra le più belle d’Europa, offre emozioni e panorami spettacolari sul Grossglockner, la montagna più alta d’Austria. Dichiarata monumento nazionale nel 2015, vanta ben 36 tornanti che scavalcano la catena alpina degli Alti Tauri, nel cuore dell’omonimo parco nazionale. Lunga 48 chilometri, può essere vissuta in auto o in moto, ma non solo: anche chi va in bicicletta o preferisce camminare può fare esperienza di questa strada perché troverà 12 soste con allestimenti musealipercorsi naturapunti esplicativi scenografici belvedere.

Strada panoramica Alghero-Bosa, Sardegna

45 chilometri di strada litoranea vi porteranno alla scoperta di uno dei paesaggi più mozzafiato della Sardegna. Stiamo parlando della strada provinciale 105, che a metà diventa 49 e che unisce la città di Alghero al borgo dalle case color pastello di Bosa. Scogliere, mare e montagna si incontrano offrendo uno scenario unico che potrete ammirare dal finestrino della vostra auto, fermandovi nei diversi punti panoramici a bordo strada o parcheggiando nelle apposite aree di sosta, che vi permetteranno di accedere a calette nascoste e selvagge.

Route des Grandes Alpes, Francia

La regina delle Alpi Francesi, lunga e impegnativa che, con i suoi 700 chilometri, attraversa 16 valichi, colli e passi della Francia. La Route des Grandes Alpes inizia da Thonon-les-Bains e arriva a Mentone e può essere percorsa solo in determinati periodi dell’anno, ossia tra maggio/giugno e ottobre perché d’inverno i passi di montagna restano chiusi. Alcuni dei tratti più belli da percorrere sono sicuramente il Col de la Colombière, frequentato anche dal Tour de France, il Col des Aravis e il Colle dell’Iseran, definito il valico asfaltato più alto d’Europa.

Route des Grandes Alpes in Francia

Fonte: iStock

Camper sulla Route des Grandes Alpes

Wild Atlantic Way, Irlanda

La strada più lunga e spettacolare d’Europa è sicuramente la Wild Atlantic Way che, con i suoi 2500 chilometri, percorre l’intera costa ovest dell’Irlanda. Guidare su questa strada significa regalarsi dei paesaggi unici tra imponenti scogliere, porticcioli, spiagge di sabbia bianca, insenature profonde e villaggi pittoreschi. Qui, la bellezza irlandese può essere ammirata in tutto il suo splendore selvaggio, ma anche attraverso le sue contee. La Wild Atlantic Way, infatti, passa da Cork, Kerry, Clare, Galway, Mayo, Sligo, Leitrim e Donegal.

Adriatic Highway, Croazia

Per chi è alla ricerca di un viaggio on the road tra paesaggi costieri mozzafiato, non può perdersi una delle strade panoramiche più belle della Croazia: l’Adriatic Highway. Un tempo conosciuta come strada costiera jugoslava, è considerata una delle tappe preferite sia dagli amanti della natura che dagli automobilisti o motociclisti in cerca di avventura. Lunga 600 chilometri, attraversa Rijeka e Dubrovnik, passando per Spalato: guidando su questa strada potrete ammirare sia i paesaggi montuosi offerti dalla catena del Velebit che il mare, ossia l’Adriatico. Tappe da non perdere lungo questo itinerario sono anche le varie cittadine dove respirare un’atmosfera croata autentica.

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Ferragosto al museo, quali sono aperti in Italia

Chi ha detto che Ferragosto va trascorso esclusivamente in spiaggia o in montagna? Anche la cultura rappresenta un’attrattiva sempre più amata non solo dai turisti, ma anche da tutti coloro che scelgono di restare in città o che, proprio in vista delle ferie e delle vacanze estive, decidono di immergersi nel nostro ricco patrimonio culturale. Per loro ci sono buone notizie perché, anche per quest’anno, il Ministero della Cultura ripropone “Ferragosto al Museo”, un’iniziativa che vede musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali tra cui castelli, abbazie, complessi monumentali, ville e giardini aperti anche il 15 di agosto.

Anche in queste date, le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura e secondo le modalità di fruizione stabilite dalle singole strutture, inclusa la prenotazione dove prevista. Ecco quali sono i musei aperti anche a Ferragosto nelle città d’arte più belle d’Italia, mentre per l’elenco completo rimandiamo al sito ufficiale del Ministero della Cultura.

Musei aperti a Roma

A Roma, i musei civici e le aree archeologiche sono aperte anche a Ferragosto e offrono la possibilità di riscoprire o scoprire per la prima volta il grande patrimonio storico-artistico della Capitale. Dai Musei Capitolini, dov’è presente la mostra Filippo e Filippino Lippi. Ingegno e bizzarrie nell’arte del Rinascimento a Palazzo Clementino, dove invece è stata allestita I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini. Per chi vuole regalarsi una passeggiata tra il verde delle ville storiche, il 15 agosto saranno aperti anche i Musei di Villa Torlonia e Villa Borghese. Anche le aree archeologiche rispetteranno l’orario ordinario come il Parco Archeologico del Celio, i Fori Imperiali e il Circo Massimo.

Milano, i musei civici aperti

Anche Milano offre a Ferragosto tante opportunità di scoperta dedicate all’arte e alla cultura. Palazzo Reale, per esempio, il 15 agosto terrà aperte le sue porte fino alle 22:30 per consentire di visitare gratuitamente l’ampia personale di Valerio Adami, mentre alla Fabbrica del Vapore è presente la mostra di OBEY The Art of Shepard Fairey, un’esposizione dedicata a Shepard Fairey (OBEY), uno degli street artist più importanti a livello internazionale. Aperta anche la GAM Galleria d’Arte Moderna e il Castello Sforzesco.

I musei e le mostre a Firenze

Il Ferragosto a Firenze si trascorre all’insegna della bellezza artistica tra le sale dei suoi musei civici, dove sono state organizzate anche diverse iniziative rivolte sia agli adulti che ai bambini. Giovedì 15 agosto sarà possibile fare visita a Palazzo Vecchio (dalle 9 alle 14), Complesso di Santa Maria Novella (dalle 9 alle 17:30), Forte Belvedere (dalle 10 alle 20) e Palazzo Medici Riccardi (dalle 9 alle 19). Anche le Gallerie degli Uffizi rimarranno regolarmente aperte, mentre sono previste alcune attività per le famiglie come il racconto animato “Per fare una città ci vuole un fiore” al Palazzo Vecchio, Un nuovo canto per Orfeo al Palazzo Medici Riccardi, Un mondo tutto blu al Museo Stefano Bardini e Stanze magiche al Museo Novecento.

Gallerie degli Uffizi Firenze

Fonte: 123RF

Le Gallerie degli Uffizi a Firenze

I musei gratis e a 1 euro a Torino

Anche quest’anno, il 15 agosto a Torino si trascorre tra i luoghi della cultura aperti al pubblico gratuitamente o a prezzi estremamente accessibili. A ingresso gratuito sono il Museo Pietro Micca, il Museo della Radio, il Museo Diffuso della Resistenza, i Musei Lombroso e di Anatomia e le Gallerie d’Italia. La tariffa speciale a 1 euro, invece, è valida per la Fondazione Torino Musei, Gam, Mao e Palazzo Madama. Straordinariamente aperti con orario 9-20 il Museo Nazionale del Cinema con l’ascensore panoramico e il Museo Egizio, dove è stata appena inaugurata una nuova sala dedicata al corredo della regina Nefertar. Sempre aperta anche Camera, centro italiano per la fotografia, con le mostre di Margaret Bourke-White e Bar Stories on Camera.

Bologna, i musei aperti

Bologna apre le porte dei suoi musei il giorno di Ferragosto, una giornata ideale perché solitamente poco affollati. Giovedì 15 agosto saranno aperti tutti i Musei Civici (eccetto quello del Risorgimento e Patrimonio Industriale), la Pinacoteca Nazionale e il Palazzo Fava, aperto per l’ammirazione degli affreschi di Ludovico, Agostino e Annibale Carracci. Aperte anche le mostre Stregherie – Iconografia, fatti e scandali delle sovversive della storia a Palazzo Pallavicini, alcuni affreschi inediti dei Carracci alle Collezioni Comunali d’Arte e la mostra personale di Robert Kusmirowski al Museo d’Arte Moderna di Bologna.

Museo egizio Torino

Fonte: iStock

Entrata del Museo Egizio a Torino

I musei e le mostre a Napoli

Infine, anche a Napoli sarà un Ferragosto all’insegna dell’arte sia per i cittadini che per i turisti, i quali potranno fare esperienza della città entrando nei diversi musei e luoghi della cultura aperti anche giovedì 15. Tra questi segnaliamo Palazzo Reale, il Museo Archeologico Nazionale, Certosa e Museo di San Martino, Castel Sant’Elmo e Museo Novecento. Aperti, tra gli altri, anche i Parchi Archeologici di Pompei ed Ercolano. Imperdibile anche il Museo e Real Bosco di Capodimonte, dove resterà aperto il secondo piano con la Galleria delle Arti a Napoli dal ‘200 al ‘700 e le mostre Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli e l’opera Damasa di Gian Maria Tosatti dalle 8.30 fino alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30). Resteranno chiusi, invece, il primo e il terzo piano con la sezione di Arte contemporanea e sezione Ottocento – Novecento.

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Centralia, la ghost town più famosa del mondo che brucia dagli anni ’60

Videogiochi e film horror prendono spesso ispirazione da fatti e luoghi reali che, con le loro atmosfere e storie, rappresentano il soggetto perfetto per creare un prodotto ludico o cinematografico di successo. È il caso di Silent Hill, la cui serie di videogiochi prima e il film del 2006 dopo sono stati ispirati dalla città fantasma più famosa del mondo che brucia dagli anni ’60 perché ‘costruita sulla bocca dell’inferno‘.

Stiamo parlando di Centralia, un piccolo centro della Pennsylvania che, a causa di un incendio nel sottosuolo che brucia dal 1962 e mai domato, è oggi disabitata se non per cinque residenti che faticano a lasciarla e i curiosi e appassionati di passaggio.

La città fantasma della Pennsylvania

Centralia, situata nella contea di Columbia, in Pennsylvania, era una città degli Stati Uniti come tutte le altre fino al 27 maggio del 1962, quando un incendio l’ha trasformata a tutti gli effetti in una città fantasma. Non ci sono edifici, negozi o scuole, tutte le strade sono state sbarrate tranne una soprannominata Graffiti Highway per le scritte lasciate dai curiosi e dai turisti.

Che cosa ha causato un incendio capace di distruggere un’intera città? Per raccontare la storia di Centralia dobbiamo partire dal presupposto che si trattava di una città mineraria situata su un grande filone di antracite, un minerale in cui il carbone è presente in alte percentuali. Ed è proprio in una di queste miniere che scoppiò l’incendio del 1962, le cui fiamme si espansero rapidamente per i cunicoli sotterranei rendendo difficile qualsiasi intervento.

Ora, vi starete sicuramente chiedendo come fa il fuoco a continuare a bruciare nel sottosuolo. La risposta è molto semplice: molti cunicoli hanno delle aperture sulla superficie che permettono l’ingresso dell’ossigeno, il quale mantiene vivo il fuoco che produce molto calore e il fumo che si può vedere grazie alle spaccature createsi nell’asfalto. A quanto pare, il fuoco ha abbastanza materiale combustibile da consumare per continuare a sopravvivere per altri 250 anni circa.

Centralia: l’evacuazione e la città oggi

Dopo l’incendio, la città venne evacuata perché continuavano a formarsi doline e sfiati termici che facilitavano il rilascio di gas nocivi come il monossido di carbonio e il biossido di zolfo non solo nelle strade, ma anche direttamente all’interno delle case. Inoltre, a causa del calore del fuoco nel sottosuolo, cominciarono a crearsi delle crepe improvvise sulle strade che causarono la morte di alcuni abitanti. Chiunque abbandonò la città, tranne 5 persone che decisero di restare. Dopo la loro morte bisognerà aspettare 250 anni prima che Centralia possa accogliere nuovi cittadini perché, secondo i calcoli degli esperti, è questo il tempo necessario per far sì che tutti i materiali che continuano ad alimentare il fuoco nel sottosuolo si consumino completamente.

Ora, immaginate una città abbandonata dove l’atmosfera di desolazione è resa ancora più spettrale dalla fuoriuscita di fumi che compaiono dalle crepe stradali. È ovvio che uno scenario del genere stuzzichi l’immaginazione, soprattutto quella di registi e creatori di videogiochi, ma non solo. Anche i turisti sono attratti da Centralia, incuriositi dalla città o semplicemente fan del film/videogioco, tanto che sull’unica strada presente hanno lasciato anche delle scritte o dei graffiti colorati, rendendo Centralia meno paurosa e più accogliente.

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Visitare le Grotte di Elephanta nei dintorni di Mumbai

Si trovano a circa 17 km dall’Indian Gateway: sono le grotte di Elephanta e fanno parte dei siti  patrimonio dell’umanità Unesco. Conosciute come sistemi di grotte sull’isola di Elephanta o Gharapuri per i local, fanno parte di importanti siti archeologici. Esempio straordinario di architettura e scultura rupestre indiana, la loro storia risale al VI secolo d.C., rappresentano una fusione di arte e spiritualità e sono una delle esperienze imperdibili per i turisti che visitano Mumbai.

Da Mumbai, le grotte sono facilmente raggiungibili con un breve viaggio in traghetto: dal quartiere di Colaba raggiungi il Gateway of India, punto di partenza principale per i traghetti diretti all’isola di Elephanta, da qui i trasporti partono ogni 30 minuti circa; la piccola crociera dura circa 50 minuti e nel frattempo potrai deliziarti con la vista panoramica sulla costa di Mumbai.

Alla scoperta delle grotte di Elephanta

Le grotte di Elephanta sono un complesso di templi scolpiti nella roccia dedicati a Shiva, una delle principali divinità Indù; si trovano sull’omonima isola che ospita principalmente due gruppi di grotte: le grotte indù e le grotte buddiste, proprio per questo è necessario rispettare la località.

Una volta giunti sull’isola, raggiungerai le grotte a piedi o eventualmente con il trenino turistico; arrivati all’entrata acquista il tuo biglietto d’ingresso e ricorda di avere un grande rispetto per il luogo: non toccare le sculture, sono delicate e il contatto potrebbe danneggiarle; fotografare è lecito ma è importantissimo rispettare le restrizioni che riguardano l’uso del flash nelle aree sensibili. Oggi è un luogo turistico ma va considerato che prima della Regola portoghese introdotta nel 1534 era un luogo di culto. Di grande interesse storico, vede le sculture datate tra il V e l’VIII secolo dopo Cristo.

A renderle particolarmente preziose è la struttura scavata all’interno della roccia basaltica, estremamente dura e quindi di grande pregio proprio per l’impegno che sarà stato necessario per poterle ricavare. Se oggi i muri sono spogli, è possibile cogliere pochissime tracce di quello che un tempo erano i dipinti che le adornavano.

Come visitare le grotte di Elephanta

Devi sapere che una guida ti accompagnerà attraverso l’esplorazione delle grotte; grazie alle spiegazioni in lingua inglese potrai scoprire in modo approfondito quello che è il passato del luogo di questi tempi scavati nella roccia e che oggi si contraddistinguono per un arrivo impervio.

Come spesso accade per i luoghi di culto, l’arrivo non è tra i più facili: sappi che per raggiungere l’ingresso dovrai affrontare un percorso piuttosto dissestato e tantissimi scalini ma una volta raggiunto ti assicuro che ne varrà la pena. Se sei amante della biodiversità ti strapperanno un sorriso le tantissime scimmie che popolano il luogo e che scorrazzano liberamente, talvolta persino interagendo direttamente con i visitatori. (a tal proposito attenzione allo zaino se hai degli snack!) Non tornare a casa senza aver acquistato un souvenir locale in una delle bancarelle ai lati della strada: anelli, gioielli e sculture artigianali sono una delle opzioni migliori se desideri portare in Italia un ricordo speciale.

Grotta di Shiva

Uno dei luoghi cult che non puoi perderti è la grotta di Shiva spesso indicata sulle guide come Grotta grande. lunga 27 metri, si apre in un’unica grande sala con una caratteristica pianta quadrangolare. Rimarrai a bocca aperta accedendovi: l’ingresso viene sorretto da 4 pilastri e sono i 3 portici a svelare una navata in fondo. Per i credenti l’interno ospitava un tempio che è tutt’oggi considerato la dimora di Shiva raffigurato con una scultura.

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Ryanair, promozione flash di 24 ore con tariffe imperdibili

Quando l’estate finisce non fatevi sorprendere da quella sensazione di nostalgia che assale un po’ tutti noi quando agosto giunge al termine, iniziate a programmare i prossimi viaggi sfruttando la promozione flash appena lanciata da Ryanair. Per 24 ore potrete acquistare i vostri biglietti a partire da 16.99 euro, una tariffa davvero vantaggiosa per pianificare le vostre avventure da vivere nei mesi di settembre e ottobre.

Affrettatevi perché questa offerta è limitata e terminerà alla mezzanotte di stasera (14 agosto). Sfogliate l’agenda con le mete che sognate di vedere da un po’ e sfruttate questa promozione attiva su un’ampia selezione di destinazioni ideali per tutti. L’offerta, infatti, è valida su tutto il network Ryanair che conta ben 235 località, dalle mete di mare per prolungare l’atmosfera estiva anche in autunno alle città, perfette per un weekend di immersioni culturali e non solo.

Da Bologna per Vienna

Chi parte da Bologna, per esempio, potrà sfruttare questa promozione per visitare diverse capitali europee come Londra, Parigi o Vienna. Quest’ultima è perfetta per un weekend all’insegna dell’arte grazie alla presenza dei suoi numerosi musei dedicati ad artisti amati in tutto il mondo come Gustav Klimt. Passeggiate tra le sue strade, divertitevi nel luna park più antico d’Europa e non dimenticate di provare il dolce austriaco per eccezione: la Sacher.

Da Milano a Dubrovnik

Anche da Milano Bergamo sono tante le mete da scegliere, soprattutto per chi non accetta la fine dell’estate e desidera prolungarla trascorrendo qualche giorno in una meta dove il sole è ancora caldo e risplende sulla pelle abbronzata dei turisti. Tra queste destinazioni, sottolineiamo la possibilità di volare verso Minorca, dove le temperature sono ancora piacevoli e le spiagge meno affollate rispetto all’alta stagione, o Dubrovnik, in Croazia. Le strade in marmo di questa città e i suoi edifici barocchi aspettano solo di essere scoperti, soprattutto dai fan de Il Trono di Spade che qui troveranno tante location chiave della serie tv.

Verso mete meno famose

L’offerta flash di Ryanair offre anche l’opportunità di scoprire città meno battute dal turismo di massa, come Cluj-Napoca. La seconda città più popolosa della Romania è famosa per essere un vivace centro studentesco e per la sua vita notturna, oltre che per l’ampia scelta di ristoranti e bar. Atterrando qui avrete anche la possibilità di scoprire il resto della Transilvania e visitare luoghi mitici come Braşov, il castello di Dracula (Bran) Sibiu e Sighişoara. Oppure, per restare sempre in Romania, perché non atterrare nella poco nota Iasi e avventurarsi alla scoperta della zona meno nota del paese? Questa è una città molto attiva dal punto di vista culturale, la seconda più grande dopo Bucarest.

Weekend a Marsiglia

Anche Marsiglia, la seconda città della Francia per grandezza, è una delle destinazioni coperte dall’offerta flash di Ryanair. Qui potete trascorrerci un weekend all’insegna del buon cibo, da assaporare rigorosamente al Porto Vecchio, o scoprendo le sue architetture più belle come Notre Dame de la Garde o il castello di Château d’If, una location divenuta famosa soprattutto grazie al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre.

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Spiaggia dell’Elefante, una Sardegna che lascia senza fiato

La Sardegna è a tutti gli effetti un’isola che fa sognare con il suo mare e le spiagge da incanto. Molte di queste sono circondate dalla macchia mediterranea, creando un contrasto di colori unico, unito ai profumi che diventano parte della memoria olfattiva e del ricordo che porterete a casa dopo esserci stati. La natura, qui, ha dato il meglio di sé e, in vena di creatività artistica, ha creato anche delle rocce dalle forme animali di cui l’isola è ricca. Dalla roccia dell’orso a Palau alla roccia della tartaruga a Porto San Paolo, sono diversi gli scenari sardi che giocano con la nostra immaginazione, ma quello di cui parleremo in questo articolo lascia davvero senza fiato.

La Spiaggia dell’Elefante, dove dal nome avrete intuito che ospita una roccia la cui forma ricorda un cucciolo di pachiderma (sono riconoscibili perfettamente l’orecchio, il corpo e la proboscide), è un angolo di paradiso incontaminato, amato per le tonalità delle sue acque e per il candore della sua sabbia. Qui scopriamo dove si trova, come arrivare e come visitarla in modo responsabile.

Dove si trova

La Spiaggia dell’Elefante, composta da sabbia fine, è situata nella zona nord-est della Sardegna, in Costa Smeralda. Il suo mare, dalle tonalità turchesi, offre un fondale misto di sabbia e rocce e acque poco profonde. Protetta alle spalle da una rigogliosa vegetazione mediterranea, rappresenta una caletta molto piccola che, grazie alla sua posizione poco accessibile, è riuscita a mantenere intatta la sua bellezza.

Spiaggia dell’Elefante: come raggiungerla

La spiaggia può essere raggiunta sia via terra che via mare. Ecco quali sono le opzioni a vostra disposizione:

Via terra

Se arrivate da Porto Cervo, procedete per Cala di Volpe e Capriccioli fino alla via che conduce alla spiaggia La Celvia, segnalata sulla destra da una roccia. Una volta arrivati, lasciate l’auto nelle apposite aree di sosta e camminate verso la spiaggia La Celvia percorrendo un corridoio di pietre. Qui dovrete semplicemente camminare fino alla fine della spiaggia e salire sugli scogli che vi condurranno alla caletta. Non esiste un sentiero vero e proprio che conduca alla spiaggia, la via che passa dagli scogli è l’unico accesso via terra quindi consigliamo di indossare scarpe comode.

Via mare

Se avete noleggiato una barca per scoprire la Costa Smeralda da un punto di vista privilegiato, potete raggiungere la Spiaggia dell’Elefante fermandovi alla distanza stabilita per le imbarcazioni e arrivare alla caletta a nuoto.

Come visitarla in modo responsabile

La Spiaggia dell’Elefante, come tutte le altre spiagge della Sardegna, vanno visitate responsabilmente per contribuire alla loro salvaguardia e preservarne lo splendore. La caletta è ad accesso libero e non ci sono servizi: quello che viene con voi deve andare via, quindi raccogliete la spazzatura e riponetela in una busta o nel vostro zaino per buttarla negli appositi cestini situati nell’area parcheggio o direttamente presso il vostro alloggio. Ricordiamo, inoltre, che in Sardegna è vietato asportare, detenere o vendere anche piccole quantità di sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie provenienti dal litorale o dal mare.

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All You Can Fly con Wizz Air, la carta per chi ama viaggiare e risparmiare

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Con “All You Can Fly“, la compagnia aerea offre ai passeggeri l’opportunità di viaggiare senza limiti su un periodo di 12 mesi, permettendo quindi di risparmiare sul prezzo dei biglietti su un ampio numero di voli verso oltre 800 mete. Dalle spiagge del Mediterraneo alle escursioni avventurose sulle Alpi Austriache, fino alle città d’arte e alle capitali più in voga del momento come Parigi e Londra, con la WIZZ All You Can Fly membership ogni viaggio sarà a portata di click.

Come funziona la membership WIZZ All You Can Fly

La compagnia aerea low cost ungherese Wizz Air ha annunciato il lancio della sua membership “All You Can Fly”, offrendo un ampio numero di voli su un periodo di 12 mesi a 599 euro. Questa iniziativa a prezzo fisso è la prima del suo genere in Europa e darà ai viaggiatori accesso ai voli su tutta la rete Wizz Air, con una tariffa di prenotazione a soli 9,99 euro. La compagnia ha lanciato anche un’offerta di prevendita limitata (10.000 pacchetti) della membership a 499 euro per chi l’acquisterà entro il 15 agosto.

Questa è la soluzione perfetta per chi viaggia spesso e per chi è sempre alla ricerca della sua prossima avventura nel mondo: gli affiliati potranno scegliere tra le destinazioni disponibili 72 ore prima della data e dell’ora di partenza. Da questa promozione sono escluse le rotte nazionali italiane e si potrà viaggiare solo con un bagaglio a mano. Una volta acquistata la carta, i passeggeri potranno cominciare a prenotare i voli a partire dal 25 settembre 2024 e utilizzare la membership per volare quanto vorranno durante tutto l’anno successivo.

Regole per volare con la membership

L’offerta, unica nel suo genere, vi permetterà di prenotare voli di sola andata disponibili entro 3 giorni di calendario (72 ore) prima della partenza. Inoltre è possibile prenotare un massimo di tre voli di sola andata al giorno. Nel viaggio è incluso un solo bagaglio a mano, ma è possibile acquistare i servizi accessori e aggiungerli alla prenotazione prima delle partenza. L’abbonamento è valido solo per prenotazioni individuali e una volta acquistato il volo, questo non potrà essere modificato. L’offerta, inoltre, non copre i voli last minute e non è adatta per tutti coloro che ricercano il massimo della flessibilità quando prenotano un viaggio.

Le destinazioni Wizz Air

La compagnia aerea Wizz Air, con i suoi voli, copre molte delle principali città europee e alcune destinazioni internazionali. Da Berlino a Parigi, da Londra a Vienna, le opportunità di viaggio da sfruttare con la membership sono davvero tantissime. Tra le mete più gettonate, perfette per una fuga nel weekend, ci sono sicuramente Barcellona, Budapest e Praga, mentre per chi è alla ricerca di destinazioni più lontane potrà volare verso luoghi quali Dubai, Reykjavik e Marrakech.

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Il sentiero lungo Punta Campanella e la Baia di Ieranto

Se si pensa alla Costiera Amalfitana quello che viene in mente è un panorama fantastico, composto da scogliere a picco sul mare, strade tortuose e suggestive e piccoli borghi colorati, che sembrano quasi aggrapparsi sulle colline circostanti. In questo luogo così magico si trova un luogo che riesce a fondere bellezza naturale, fascino della storia e mito. Si tratta del sentiero di Punta Campanella, un sentiero che fa parte dell’area naturale marina protetta Punta Campanella, nel cuore della Baia di Ieranto.

Alla scoperta del sentiero di Punta Campanella

Punta Campanella è un luogo magico, una tappa d’obbligo per gli amanti di trekking ed hiking,  con la possibilità di percorrere sentieri immersi nella natura rigogliosa di questa parte più estrema della penisola sorrentina e che si trova tra il Golfo di Napoli ed il Golfo di Salerno

Questo sentiero ha un’importanza storica rilevante, principalmente legata al fatto che, sin dall’antichità, questo promontorio veniva considerato come un luogo sacro. Qui, infatti, nell’antichità, durante la predominanza del popolo greco, venne costruito un tempio dedicata alla dea Atena, che poi venne consacrato a Minerva durante il predominio dei Romani. Inoltre, la leggenda narra che su queste coste approdò il famoso Ulisse.

Le origini del nome ‘Punta Campanella’ sono da ricercare nel quattordicesimo secolo e derivano dalla presenza di una campana appesa alla torre di avvistamento costruita in quel periodo, parte del sistema di difesa contro le incursioni dei pirati.

Panorama dall'alto del Sentiero di Punta Campanelle, con mare sullo sfondo, vegetazione verde e fiori in primo piano

Fonte: iStock

Panorama dall’alto del sentiero di Punta Campanelle

Come arrivare al sentiero di Punta Campanella

Il sentiero di Punta Campanella inizia dal borgo campano di Termini, che è facilmente raggiungibile in auto da Sorrento, che a sua volta è ben collegata alle altre località campane e, soprattutto, alla bellissima Napoli. Una volta giunti in questo piccolo borgo campano, anche utilizzando i mezzi pubblici, si troverà facilmente l’inizio del sentiero, che è segnalato da diversi cartelli segnaletici.

L’esperienza del sentiero, tra natura e panorami mozzafiato

Il percorso del sentiero di Punta Campanella è lungo circa cinque chilometri, tra andata e ritorno, e presenta un dislivello abbastanza moderato, che lo rende facilmente percorribile anche per escursionisti meno esperti, purché siano in buone condizioni fisiche.

Percorrendo questo sentiero si attraversano diversi uliveti e terrazzamenti coltivati, dove è possibile sentire il profumo di agrumi, specialmente limoni, tipici della regione campana. Già da questo momento, quindi fin dall’inizio di questa camminata, sarà possibile godere di una vista unica sul Golfo di Napoli ed il Vesuvio, che da lontano domina l’orizzonte.

Proseguendo il sentiero si arriva al promontorio di Punta Campanella, dove agli occhi dei camminatori si apre una vista sensazionale, di fronte all’isola di Capri ed i suoi faraglioni, che emergono dal mare. Qui è possibile scendere anche sino alla caletta di Ieranto, nella baia omonima, dove poter far un tuffo rinfrescante sull’incredibile panorama del golfo campano.

Un elemento sicuramente affascinante che fa parte di questo sentiero è la cosiddetta scala di Minerva. Secondo la leggenda, questa scalinata venne costruita per permettere ai fedeli di raggiungere il tempio della dea Minerva dal popolo Romano. Anche se di questa splendida costruzione oggi rimangono solo poche tracce, il mito che la circonda e la contraddistingue aiuta a rendere l’esperienze del cammino sul sentiero di Punta Campanella ancora più suggestiva.

Percorrere questo cammino sarà sicuramente un’esperienza che, per gli amanti delle escursioni, del trekking e delle attività all’aperto, aiuterà a creare ricordi indelebili. Si tratta di un viaggio alla scoperta della rigogliosa macchia mediterranea, della Costiera Amalfitana e della penisola sorrentina.