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Visto per l’Ecuador: a chi serve e quale tipo richiedere

Quando si organizza un viaggio al di fuori dell’Unione Europea, la prima domanda che ci si fa, subito dopo aver scelto la destinazione, è se per l’ingresso turistico in quel luogo sia necessario un visto oppure no. L’Ecuador è una nazione che attira ogni anno milioni di visitatori, grazie alla bellezza del suo territorio continentale, al quale si aggiunge quel paradiso naturale che sono le Isole Galapagos, politicamente parte dell’Ecuador stesso. Il visto turistico è necessario per i viaggiatori italiani che si recano in Ecuador? Ecco qualche informazione.

Il visto turistico per l’Ecuador

Ci sono diversi tipi di visti d’ingresso e di permanenza per chi ha in mente di passare del tempo, più o meno lungo, in viaggio a Quito o nel resto dell’Ecuador.

La prima tipologia – e quella maggiormente richiesta -è il visto turistico, necessario per una vacanza nel paese, per un massimo di 90 giorni dalla data d’ingresso. I viaggiatori con cittadinanza italiana che desiderano fare un viaggio da quelle parti non hanno bisogno di visto turistico per fare la propria vacanza in Ecuador.

Basterà essere in possesso di un biglietto aereo di A/R per il paese, con una permanenza massima di tre mesi, compresi i giorni di viaggio. Al momento dell’arrivo in aeroporto, il funzionario doganale apporrà il timbro di ingresso sul passaporto e, al momento dell’uscita, ci sarà un nuovo timbro. Questi due elementi sono fondamentali per la permanenza turistica in Ecuador.

Nel caso, per esempio, si venga fermati per qualsiasi motivo dall’autorità competente, un passaporto senza timbro sarà ritenuto sinonimo di un ingresso illegale nel paese, con il conseguente rimpatrio sul primo volo disponibile. Il timbro sul passaporto è una prassi alla dogana dell’aeroporto ma potrebbe capitare che non lo sia nelle dogane più piccole poste sul confine, per esempio, con la Colombia. È fondamentale chiedere il timbro, nel caso il funzionario che ti troverai di fronte sembri dimenticarsene.

Per il visto turistico non è richiesto nessun importo in denaro. Nel caso il tuo viaggio per turismo in Ecuador si prolungasse oltre i 90 giorni previsti, dovrai fare richiesta di estensione del visto turistico. Essa va inoltrata negli uffici governativi e prevede una tassa di 100$.

Ecuador

Il visto per risiedere in Ecuador

Esistono due tipi di residenze in Ecuador: quella temporanea e quella permanente. Cosa differisce? Ovviamente il limite di tempo in cui si viene autorizzati a stare nel paese. L’esistenza di questi due diversi tipi di visti per l’Ecuador è giustificata dal fatto che molti stranieri decidono di trascorrere un periodo dell’anno più lungo di 3 mesi (solitamente i mesi più freddi in altri luoghi) in questo paese del Centro America. Oltre a questo, ci sono molti viaggiatori che scelgono l’Ecuador come luogo dove godersi la pensione.

Il visto per residenza temporanea concede di restare nel paese un anno, con estensione fino a 21 mesi.  La residenza permanente si può chiedere allo scadere dei 21 mesi di residenza temporanea. Queste due tipologie di visto per l’Ecuador prevedono un costo che va dai 200$ ai 500$, a seconda dei casi.

I visti diversi dalla categoria turistica si richiedono all’ambasciata o al consolato dell’Ecuador, con un buon anticipo sulla data di partenza.

Il visto per lavorare o studiare in Ecuador

Anche per questa nazione centroamericana è prevista la possibilità di un visto di lavoro o di uno per studio. Benché le finalità della permanenza a Quito, alle Galapagos o in molte altre bellissime località ecuadoregne sia differente, per l’ottenimento di questi visti è prevista una procedura di richiesta simile e il versamento di un importo che va dai 150$ ai 300$. Questi visti restano valide finché il contratto di lavoro è in essere o finché non si finisce il corso di studi.

Di Admin

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