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Le centrali nucleari cinesi diventano attrazioni turistiche

La Grande Muraglia, l’affascinante Città Proibita e ancora la zona montuosa e i grandi corsi di acqua di Guilin: insomma, la Cina è un Paese vastissimo, ricco di cose da fare, luoghi da vedere, uno diverso dall’altro e pronto a conquistare il viaggiatore al primo sguardo. Eppure, avevate mai pensato di visitare una centrale nucleare in Cina?

Scopriamo insieme i dettagli del curioso progetto del China General Nuclear Power Group che prevede la possibilità di prenotare online una visita a una delle centrali nucleari aderenti all’iniziativa, per scoprire tutto sul nucleare e sfatare miti, leggende e paure riguardanti questa speciale fonte di energia che ancora oggi desta tantissimi dubbi nei territori in cui è presente.

Visitare le centrali nucleari cinesi

Tra le bizzarrie che vengono dal grande e straordinario Paese asiatico, spesso un passo avanti al resto del mondo, c’è anche quella di aprire le centrali nucleari al pubblico a scopo turistico. In realtà, l’obiettivo principale di questa iniziativa da parte della Cina è di nobile intenzione, ovvero, si tratta di un’apertura delle centrali nucleari del Paese ai visitatori per scopi puramente scientifici e divulgativi.

Dayawan, la centrale nucleare commerciale maggiore della Cina, è stata tra le prime ad aprire al turismo come attrazione: la realizzazione di questa centrale nucleare risale al 1987, ma è diventata aperta al pubblico per queste insolite visite nel 2013. Infatti, alcune centrali nucleari cinesi del China General Nuclear Power Group (CGN) sono appunto state inserite in uno speciale sistema di prenotazione turistica online tra queste attrazioni insolite.

Questo sistema di prenotazione sul web prevede di fissare l’appuntamento del visitatore tramite l’account ufficiale del China General Nuclear Power Group oppure su WeChat (app di messaggistica usata maggiormente dai cinesi) tramite l’opzione “core walk” che permette di effettuare prenotazioni individuali o per gruppi di persone.

Il CGN ha anche già lanciato il suo primo Libro Bianco sul turismo nelle centrali nucleari: l’azienda ha a cuore il fatto che i cittadini possano essere informati e acculturati sulla scienza dell’energia nucleare, diventando consapevoli dei benefici che essa apporta al Paese e meno timorosi sui rischi della rete nucleare nel territorio. Per la Cina, dunque, questa mossa turistica rappresenta davvero un modo per fare didattica sulla scienza del nucleare e rassicurare quelle persone che ancora oggi storcono il naso dinanzi alla presenza delle centrali nucleari sul territorio.

Fino ad oggi, questa iniziativa turistica ha portato oltre 1 milione di visitatori alle centrali nucleari della Cina: un numero abbastanza elevato (e inizialmente del tutto inaspettato).

Quali sono le centrali nel progetto

Le centrali nucleari visitabili ad oggi tramite prenotazione online sono nove e tra queste vi sono quelle di Guangxi – il Fangchenggang Nuclear Power Plant – e della provincia di Fujian, il Ningde Nuclear Power Plant. Si tratta comunque di un progetto che mette in mostra ancora una volta la volontà da parte del governo cinese di portare avanti numerose iniziative per ciò che concerne il triste fenomeno del cambiamento climatico: vittima di uno smog che a Pechino tocca livelli inimmaginabili, la Cina sta perseguendo un obiettivo di emissioni pari a zero da realizzare entro l’anno 2060.

Di Admin

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