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Crociere a vele spiegate nel Mediterraneo a bordo di un autentico veliero

Tutto il romanticismo dell’andar per mare come un secolo fa, sospinti dalla forza del vento che gonfia le vele, rivive a bordo dei velieri Sea Cloud Cruises. Sinonimo di classe ed eleganza, lo storico quattro alberi Sea Cloud e i tre alberi Sea Cloud II e Sea Cloud Spirit offrono crociere che uniscono l’esperienza autentica della navigazione a vela all’atmosfera e al fascino senza tempo di yacht privati di lusso, che possono accogliere al massimo 136 ospiti.

A vela nel Mediterraneo

Navigando in perfetta armonia con la natura, oltre alle mete più conosciute e amate, gli itinerari di Sea Cloud Cruises prevedono scali in porti più piccoli e defilati, al di fuori delle rotte battute dalle grandi navi da crociera. Anche nel Mediterraneo, dove quest’estate i tre velieri della compagnia effettuano crociere di 5, 7, 10 e 14 giorni lungo itinerari sempre diversi.

Sea Cloud, l’ammiraglia della flotta che porta alla grande i suoi 90 anni anche grazie a una recente ristrutturazione, naviga tra l’Egeo e le meno visitate isole greche delle Cicladi e del Dodecaneso. A seguire questi itinerari è in programma un viaggio da Atene a Venezia con una conclusione mozzafiato: la navigazione attraverso il cuore di Venezia e il suo famoso Canal Grande. Il veliero percorrerà poi le coste della Croazia, circumnavigherà la Sicilia e le isole del Mediterraneo, Corsica e Sardegna, per poi dirigersi verso le Isole Canarie, da cui a fine stagione intraprenderà la traversata dell’Atlantico per raggiungere i Caraibi.

Entrata in servizio nel 2001, nel corso della stagione estiva Sea Cloud II veleggia nel Mediterraneo occidentale tra Capri, Sardegna e Corsica, Sicilia, Grecia, Riviere Francese e Italiana. Fino al 25 novembre, quando inizierà la traversata a vela di 17 giorni dalle Isole Canarie a Guadalupa, dove avrà inizio la sua stagione caraibica.

Le crociere a tema di Sea Cloud Spirit

Sea Cloud Spirit, lo yacht a vela più nuovo e più grande della flotta, propone itinerari unici lungo la costa atlantica e il Nord Europa, per poi fare rotta verso il Mediterraneo, dove giungerà a fine settembre per crociere che sono un prolungamento dell’estate e alcuni entusiasmanti viaggi a tema. Entrata in servizio nel 2021, questa nave offre un eccezionale livello di servizio con cabine con balcone privato, area benessere e spa, palestra con vista sull’oceano, ampio solarium e un ristorante alternativo sul Lido Deck.

Per la crociera sulla rotta Nizza-Barcellona, dal 5 al 12 ottobre 2024, ospiterà a bordo lo chef Michael Collantes, proprietario di Soseki, ristorante moderno omakase a Winter Park, in Florida, e il sommelier Benjamin Coutts. Entrambi insigniti di una stella Michelin, condivideranno con gli ospiti la propria abilità culinaria e il talento narrativo. Il viaggio di 7 notti alla scoperta di esclusivi porti del Mediterraneo prevede la partenza da Nizza, un giorno a vele spiegate e poi scali a Calvi, Bastia, Sanremo, Marsiglia, Palamós e Barcellona.

La navigazione ospiterà un massimo di 136 passeggeri e includerà coinvolgenti dimostrazioni di cucina, menù personalizzati e racconti sotto le vele spiegate a mano di Sea Cloud Spirit. La crociera successiva, da Barcellona a Nizza, sarà invece accompagnata dal grande velista tedesco Tim Kröger e prevede una sosta di tre giorni a Barcellona per assistere da una postazione privilegiata alle regate dell’America’s Cup.

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Cosa fare a Helsinki, a spasso per il centro

La capitale del paese più felice del mondo, la Finlandia, è un misto di innovazione, architetture eleganti ed essenziali ed edifici pubblici pensati per abbracciare appieno il concetto di condivisione. Helsinki, affacciata sul Mar Baltico e situata nella regione meridionale del paese, è composta da un’area metropolitana che comprende le città di Espoo, Vantaa, Kauniainen e altre piccole località e isole. Chiamata affettuosamente Stadi dai suoi abitanti, rappresenta la città più grande della Finlandia e il suo centro offre tante cose da vedere e da fare, rendendola così una meta perfetta anche solo per un weekend.

L’anno ad Helsinki oscilla tra inverni freddi e oscuri ed estati dalle temperature piacevoli, ma illuminate dal sole di mezzanotte, il che vi permetterà di allungare le giornate e dedicarvi totalmente alla scoperta della città fino a quando non sarete stanchi (e non perché ormai si è fatta sera, come si suol dire). Durante la pianificazione del viaggio, quindi, consigliamo di optare per i mesi estivi e di atterrare all’aeroporto Helsinki-Vantaalla, distante una ventina di chilometri dal centro e ben collegato con tante città europee e italiane, comprese Bologna, Roma e Milano.

Cosa vedere nel centro di Helsinki

Dopo aver fatto colazione in uno dei tanti café presenti in città – consigliamo Ekberg, la pasticceria più antica di tutta la Finlandia – cominciamo il nostro itinerario alla scoperta del centro partendo dalla piazza principale, la Piazza del Senato.

La Piazza del Senato

Non stupitevi se notate delle similarità tra gli edifici qui presenti, perché è stata la stessa mano a progettarli, quella dell’architetto tedesco Carl Ludwig Engel. Uno di questi è l’imponente cattedrale luterana, Helsingin tuomiokirkko: considerata il simbolo di Helsinki, fu realizzata nel XIX secolo in stile neoclassico e custodisce al suo interno le statue dei riformatori Martin Lutero, Philipp Melanchthon e Mikael Agricola, quest’ultimo di origine finlandese.

Gli altri edifici neoclassici realizzati da Engel sono il Palazzo del Senato, ora sede del governo, il Palazzo dell’Università e la Biblioteca Nazionale. Quest’ultima merita una visita per la sua sala splendidamente affrescata e decorata con colonne di marmo, ispirata ai templi romani. Una breve passeggiata verso est vi porterà alla Cattedrale Ortodossa Uspenski, progettata dall’architetto russo Aleksey Gornostayev e realizzata dopo la sua morte con i classici mattoni rossi e le cupole turchesi. L’edificio, in stile neo bizantino, è testimone di una parte di storia che ha visto Helsinki capitale sotto la dominazione russa durante i primi del 1800.

Cattedrale ortodossa Helsinki

Fonte: iStock

La cattedrale ortodossa Uspenski

Kauppatori, la piazza del mercato

Un’altra piazza da inserire sull’itinerario, soprattutto per una pausa di gusto, è sicuramente Kauppatorila piazza del mercato adiacente al porto. Qui troverete diverse bancarelle dove pranzare con porzioni di pesce fritto, verdure arrosto e zuppa di salmone e patate, da consumare sul posto, seduti ai tavoli allestiti accanto agli stand, oppure sulle banchine del porto, lungo i moli da dove salpano i battelli per le isole vicine. Oltre alle bancarelle dedicate al cibo, troverete anche diversi banchetti con prodotti d’artigianato e souvenir.

In questa piazza si trova anche il mercato coperto più vecchio della città, attivo dal 1889. All’interno di Vanha Kaupahalli troverete diverse specialità finlandesi come formaggi, panini dolci o a base di pesce (un must dello street food locale) e gli insaccati di carne di renna. Dopo aver provato i piatti tipici, fate come i finlandesi e andate a rilassarvi da Allas Sea Pool: situato affianco alla piazza del mercato, rappresenta il fulcro del benessere urbano con le sue piscine interne ed esterne e le saune, il tutto con vista sul porto.

I musei di Helsinki

Helsinki, da brava capitale, ospita alcuni dei musei più belli di tutta la Finlandia, uno su tutti la Fortezza marina di Suomenlinna, raggiungibile dalla piazza del mercato in 20 minuti di traghetto. Sull’isola di Suomenlinna, Patrimonio UNESCO, sono presenti sei musei, seppur sia l’isola stessa a rappresentare un’attrazione di per sé. Un altro museo da non perdere è sicuramente quello nazionale, il Kansallismuseo (attualmente in fase di ristrutturazione con la riapertura prevista per il 2025). Realizzato nel 1910, al suo interno ospita una collezione di manufatti storici e scoperte archeologiche che vi permetterà di approfondire la storia del paese.

Se invece è l’arte contemporanea il vostro punto debole, visitate l’Amos Rex, situato nel centro del quartiere Kamppi…sottoterra. Proprio così, il museo è stato sviluppato attraverso delle futuristiche gallerie sotterranee e vengono ospitate mostre sperimentali e innovative, mentre un’area è dedicata anche ai bambini per permettere anche alle famiglie di godersi questo spazio unico. Preferite l’arte ‘classica’? Allora entrate dentro il Museo d’arte Ateneum, il quale custodisce 30.000 opere di artisti nazionali, nonché quelle di Paul Cézanne, Marc Chagall, Paul Gauguin e Vincent van Gogh. Citiamo anche l’Helsingin kaupunginmuseo, il museo civico che promuove e salvaguarda il patrimonio della capitale. L’ambiente museale occupa quasi un isolato e comprende diversi musei, la villa Hakasalmi, la casa di Ruiskumestari, il museo dei lavoratori e il Ratikkamuseo.

Museo Amos Rex a Helsinki

Fonte: iStock

Il museo sotterraneo Amos Rex

Il quartiere Töölö

L’attrazione principale del quartiere Töölö è la chiesa Temppeliaukio: questo edificio religioso è chiamato la chiesa nella roccia poiché è stato costruito direttamente sulla pietra, scavando e intagliando una grande navata. La chiesa è illuminata dalla luce naturale che filtra dal moderno lucernario; al centro una grande cupola di rame ricopre la struttura. Progettata nel 1969 dagli architetti Timo e Tuomo Suomalainen, oggi questa chiesa luterana ospita non solo funzioni religiose, ma anche concerti: pare infatti dotata di un’acustica eccellente dovuta proprio alla presenza della parete rocciosa.

A poca distanza, in via Apollonkatu, si trova la Kristuskyrkan, la Chiesa di Cristo, notevole esempio di edificio neogotico finlandese. Costituito da una struttura semplice in mattoni rossi, pietra e rame, si contraddistingue per la facciata a campanile, sormontato da un’alta guglia. In questo quartiere, inoltre, si trovano la Finlandia House, opera dell’architetto Alvar Aalto, l’ottocentesca Villa Hagasund, l’accademia Sibelius, la Music Hall, la Galleria d’arte moderna e contemporanea e la collezione d’arte della fondazione Riz.

Prima di andare alla scoperta delle isolette che circondano questo antico centro (più di 300), passeggiate per le vie dello shopping di Helsinki: tra queste Aleksanterinkatu e Esplanadi. Nella zona occidentale della città si trova il quartiere che ospita i negozi trendy della capitale e ristoranti dove provare la cucina tipica della Finlandia.

I parchi cittadini

Helsinki è una città capace di accogliere e coccolare i suoi turisti, i quali possono lasciarsi travolgere dallo spirito dei suoi abitanti e, magari, apprendere il segreto della loro felicità. Questo sentimento positivo scaturisce anche dal contatto con la natura: è per questo che, nel centro della capitale, troverete anche parchi curati dove poter godere di qualche momento di relax. Parco Esplanadi, tra la piazza del mercato e i due viali Esplanadi, è uno dei tipici luoghi di ritrovo, mentre se preferite una vista ampia sul mare e sui numerosi isolotti del Golfo di Helsinki, il Parco Kaivopuisto è quello che fa per voi.

Quest’ultimo è considerato il parco più antico e famoso di Helsinki ed è circondato da ambasciate e ville. La vicinanza al mare, la vista delle scogliere rocciose e i suoi verdi prati offrono molte opportunità per rilassarsi e godere qualche ora all’aria aperta. Durante l’inverno, se le condizioni della neve lo permettono, il parco viene utilizzato come location per divertirsi con lo slittino. Nel punto più alto del parco, invece, si trova l’Osservatorio Ursa.

Come arrivare dall’aeroporto al centro di Helsinki

L’aeroporto di Helsinki si trova a Vantaa, a 19 chilometri a nord della città. Da e per l’aeroporto è possibile spostarsi con un taxi, che effettua servizio regolare dall’aeroporto alla piazza della stazione ferroviaria, situata nel centro della città. In alternativa è disponibile il servizio navetta della Finnair: il servizio si chiama Finnair Bus ed è garantito dalla compagnia di bandiera della Finlandia. Il costo è di 6 euro e 80 solo andata e le corse sono effettuate ogni mezz’ora a partire dalle 5:45 fino alle 1:10. Per gli spostamenti da un terminal all’altro è presente un servizio gratuito di navetta, che permette ai viaggiatori di raggiungere i mezzi che partono dallo scalo ogni 15 minuti, dalle 3:30 fino alle 1:30.

Se invece desiderate utilizzare i mezzi pubblici, la linea degli autobus di riferimento è la 615, quella urbana di Helsinki. Questa rappresenta la soluzione meno conveniente perché fa più fermate e potrebbe impiegare anche 50 minuti per arrivare nel centro della città; il costo del biglietto è di 5 euro.

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Le 5 spiagge più belle di Lanzarote

Lanzarote è l’isola più a nord delle Canarie. Si tratta di un autentico gioiello di origine vulcanica. Con il suo territorio selvaggio ed i suoi paesaggi vulcanici questo territorio è in grado di offrire ai propri visitatori un’esperienza a stretto contatto con la natura incontaminata, con un mix di scenari mozzafiato e spiagge paradisiache.

Proprio questo sono al centro di questo articolo, attraverso cui si condividono le cinque spiagge più belle dell’isola di Lanzarote, le quali renderanno le vacanze in questa isola delle Canarie indimenticabili.

La spiaggia di Papagayo, nel parco naturali di Los Ajaches

La spiaggia di Papagayo è una delle spiagge più iconiche di Lanzarote. Si trova all’interno del parco naturale di Los Ajaches ed è conosciuta per la sua bellezza unica, grazie al contrasto creato fra il colore dorato della sabbia ed il colore turchese delle acque che ne bagnano la superficie.

La baia è protetta da alte scogliere rocciose, che creano così in questa spiaggia di Lanzarote un ambiente tranquillo e riparato, dove i visitatori possono rilassarsi sulla sabbia soffice, ma anche visitare e scoprire il paesaggio circostante, attraverso alcuni sentieri che circondano la spiaggia. Inoltre, per tutti coloro che sono interessati alla scoperta dei fondali marini, è possibile fare snorkeling in queste acque chiare e tranquille di Lanzarote.

La spiaggia di Papagayo è facilmente raggiungibile in auto o in scooter, tramite una strada sterrata, altrimenti è possibile raggiungerla anche via mare, tramite un traghetto che collega Lanzarote all’isola di Fuerteventura, offrendo un’opportunità perfetta per una gita giornaliera, oppure da Playa Blanca, sempre sull’isola di Lanzarote.

Playa Papagayo al tramonto, sull'isola di Lanzarote

Fonte: iStock

Playa Papagayo al tramonto, Lanzarote

Playa de Famara, destinazione ideale per gli sport acquatici

Un’altra spiaggia, fra le più belle di Lanzarote, è Playa de Famara. Questa spiaggia si trova sulla costa settentrionale di Lanzarote ed è una delle spiagge più lunghe dell’isola, con i suoi sei chilometri di lunghezza formati da sabbia dorata. Questa spiaggia di Lanzarote è particolarmente apprezzata dagli appassionati di sport come surf, kite surf e windsurf, grazie alle correnti costanti ed alle onde perfette caratterizzano questa zona delle Canarie.

Inoltre, Playa de Famara è una destinazione ideale per chi non è amante di sport acquatici, ma è alla ricerca di un ambiente dove fare lunghe passeggiate rilassanti, soprattutto al tramonto, quando questa è in grado di regalare paesaggi unici e mozzafiato. Nelle vicinanze di questa spiaggia è possibile visitare il villaggio di Caleta de Famara. Si tratta di un ottimo posto dove poter gustare piatti tipici delle Canarie, soprattutto a base di pesce fresco.

Questa spiaggia, poi, è facilmente raggiungibile in auto e dispone di ampi parcheggi. È anche ben collegata con i mezzi pubblici, con autobus che partono regolarmente dalle città di Arrecife e Teguise.

Comfort ed eleganza a Playa Blanca

Playa Blanca si trova nell’omonima località turistica dell’isola di Lanzarote èd una delle spiagge più belle e popolari. Qui è possibile trovare spiagge di sabbia fine e soprattutto acque calme, non colpite dalle correnti come, ad esempio, Playa de Famara, che ne fanno il luogo ideale per famiglie e bambini o comunque per chi è alla ricerca di una spiaggia dove rilassarsi e godere di comodità e servizi vari. Infatti, Playa Blanca, oltre che per la sua bellezza, è una spiaggia rinomata anche per i numerosi servizi a disposizione dei turisti, come bar e ristoranti vari sul lungomare, oppure punti dove poter noleggiare pedalò o fare escursioni in barca.

Questa spiaggia è circondata da numerosi hotel e resort di lusso, che offrono tutto il necessario per una vacanza all’insegna del comfort e del relax. Si tratta anche di un ottimo punto di partenza per escursioni verso le altre spiagge della zona, come le bellissime Playa Dorada e Playa Flamingo.

L’isola selvaggia di Playa de las Conchas

Playa de las Conchas si trova sull’isola di La Graciosa, che si trova a breve distanza a nord dell’isola di Lanzarote. Questa spiaggia, considerata fra le più belle delle Canarie, è un vero e proprio paradiso incontaminato, con sabbia bianca e fine. È la destinazione perfetta per tutti quei visitatori che cercano tranquillità e contatto con la natura, lontani dai turisti e dalla folla. Si tratta di una spiaggia ideale per chi ama camminare sul bagnasciuga, godendosi una vista sulle acque azzurre che bagnano la costa, le dune di sabbia e le colline vulcaniche che caratterizzano questa piccola isola.

Per raggiungere Playa de las Conchas, è necessario prendere un traghetto dal porto di Órzola a La Graciosa. Una volta arrivati sull’isola, è possibile noleggiare una bicicletta o una macchina 4×4 per raggiungere la spiaggia.

Veduta aerea di Playa de Las Conchas sull'isola La Graciosa a Lanzarote

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Veduta aerea di Playa de Las Conchas sull’isola La Graciosa

Alla ricerca di tranquillità e acque calme? Ecco Playa la Garita

Infine, Playa la Garita, che si trova nei pressi del villaggio di Arrieta, nella parte settentrionale dell’isola di Lanzarote, è una delle spiagge più tranquille e belle dell’isola. Questa spiaggia è perfetta per una giornata di relax in famiglia, grazie alle sue acque calme si presenta come una delle destinazioni preferite dai turisti che visitano Lanzarote in famiglia e con bambini.

Inoltre, sono presenti anche alcune aree per il pic-nic, che rendono Playa la Garita la scelta perfetta per un pranzo all’aperto con vista mare. Inoltre, in questa spiaggia di Lanzarote è possibile scoprire i fondali ricchi di vita marina facendo snorkeling.

Nelle vicinanze della spiaggia si trova il villaggio di Arrieta, facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici, essendo ben collegato con il resto dell’isola, che oltre a rappresentare un’ottima occasione di pausa dalla giornata in riva al mare, offre diversi e numerosi servizi, come ristoranti e caffè dove gustare piatti locali e pesce fresco, lontani dal grande afflusso di turisti.

L’isola di Lanzarote è la giusta destinazione per gli amanti del mare e della natura, grazie alla presenza di spiagge bellissime ed uniche, che variano da baie tranquille ed isolate a vivaci destinazioni per turisti di tutte le età, grazie ai loro servizi. Si tratta di una destinazione imperdibile, che saprà regalare ricordi indimenticabili di una vacanza alla scoperta delle isole Canarie e del lato selvaggio di questa isola vulcanica.

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Lago Retba: perchp visitare il lago rosa del Senegal

Sicuramente avrai già sentito parlare del lago rosadel Senegal che risulta essere tra le tappe must have per chi visita questa terra meravigliosa. Il lago Retba conosciuto anche come il lago rosa del Senegal, è uno spettacolo naturale unico, dista circa 30 km a nord est da Dakar, la capitale del Paese. Il lago salato deve il suo colore alle sorprendenti concentrazioni di sale ma anche alla presenza di particolarissime alghe; non è un caso che attiri visitatori da tutto il mondo con la sua straordinaria bellezza.

Lago Retba, la sua storia

Il lago Retba ha una storia affascinante che si intreccia con la vita delle comunità locali. Localmente è più conosciuto come Lac Rose; conquista la sua fama mondiale solo negli ultimi decenni ma è stato una risorsa vitale per i residenti delle zone per secoli. La produzione di sale nel lago è immemore e ancora oggi, sono centinaia le persone che lavorano nelle sue acque, raccogliendo il prezioso minerale che si forma sulle sue sponde.

Geologicamente, il lago Retba è un lago costiero separato dall’Oceano Atlantico da una stretta striscia di dune, il bacino lacustre si è formato a seguito di processi naturali che hanno creato un ambiente ideale per la proliferazione dell’alga responsabile del suo caratteristico colore.

Perché il lago Retba è rosa?

Il colore caratteristico del lago Retba è dovuto alla presenza di un’alga particolare, il nome di quest’alga è Dunaliella salina. Questa particolare alga produce un pigmento rosso, che a contatto con l’elevata salinità dell’acqua conferisce al lago la sua particolare e unica tonalità rosata.

Sappi che il colore però varia, a seconda dell’ora del giorno e delle condizioni atmosferiche, passando dal rosa tenue ad un rosa più intenso arrivando ad una meravigliosa tonalità di viola chiaro, questo fa sì che il panorama creato sia sempre diverso e unico, perfetto per foto instagrammabili mozzafiato.

I biologi lo considerano nella categoria “ambienti estremi”: il motivo è da attribuire all’altissima concentrazione di sale che varia da 80 a 300 grammi per litro, una percentuale persino superiore a quella del Mar Morto.  Riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, si caratterizza come un ecosistema unico ed estremamente delicato tanto da essere a rischio a causa dello sfruttamento industriale e dello sviluppo edilizio incontrollato nei dintorni.

La produzione di sale nel lago Retba

Come accennavamo poco fa, il lago Retba è una delle principali fonti di sale del Senegal; la raccolta del sale è un processo faticoso ma affascinante che coinvolge centinaia di lavoratori locali. Questi operai utilizzano ancora i metodi tradizionali per la raccolta del sale, proteggendo la loro pelle dall’acqua estremamente salina con il burro di Karité.

Durante la tua visita al lago, se sceglierai di optare per una piccola crociera in barca, potai osservare da vicino tutto il processo, ma soprattutto se vorrai, potrai anche acquistare il sale direttamente dai produttori locali.

Il lago Retba e la cultura locale

Non viene considerato una semplice meraviglia naturale ma soprattutto un punto di riferimento culturale per i local. Le donne sono particolarmente attive e una delle attività di cui si occupano è la raccolta del sale che risulta un business particolarmente rilevante. Le risorse naturali possono essere utilizzate in modo sostenibile e quello che ha fatto la gente della zona ne è la dimostrazione.

 

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Compagnie aeree costrette a rivedere le tariffe dei voli: perché

Dopo due anni di inflazione causata dalla pandemia, un periodo in cui i prezzi dei biglietti aerei non hanno fatto altro che aumentare, d’ora in poi assisteremo al fenomeno inverso. Le principali compagnie aeree, che finora avevano spinto i viaggiatori a investire grandi somme per potersi permettere una vacanza, sono oggi costrette a rivedere le proprie tariffe se vogliono aumentare il numero di prenotazioni, in netto calo. I passeggeri non sono più disposti a pagare cifre troppo elevate per volare e i colossi del settore devono necessariamente adeguarsi a questo cambio di tendenza.

Le compagnie interessate dai cali

In particolare, a risentire di questo cambio sono state soprattutto le compagnie aeree Lufthansa e Air-France-Klm le quali, come riporta Il Sole 24 Ore, hanno perso anche diversi punti in Borsa. Restando su territorio europeo, anche le soluzioni portate avanti da Ryanair non hanno ottenuto il successo sperato: seppur la compagnia abbia limato le proprie tariffe del 6% nel Q2 e del 3% nel Q3, potrebbe vedere comunque un impatto negativo sui risultati annuali. Anche alcune compagnie statunitensi hanno segnalato un indebolimento della redditività, in particolare Delta Air Lines e United Airlines.

In questo scenario ci sono comunque delle eccezioni da tenere in considerazione: IAG (British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus), il cui titolo ha guadagnato il 12% quest’anno, e Wizz Air, che da inizio anno è in rialzo dell’1,5%.

Gli italiani in vacanza

Questa inversione di tendenza è una buona notizia soprattutto per gli italiani che, in particolare quest’anno, non possono godersi una vacanza senza necessariamente spendere una fortuna. Il caro vacanze nel 2024 pesa sulle famiglie, ma non solo, le quali si vedono costrette a rinunciare al classico viaggio durante le ferie o ad accontentarsi di qualche giorno sparso durante l’anno. Tra i tanti aumenti anche quelli dedicati ai voli, considerato il settore che ha subito un aumento maggiore: dati alla mano, in media un volo nazionale per due persone (andata e ritorno) costa 539,40 euro, contro i 482,22 euro del 2023.

Chi non vuole rinunciare ai viaggi strizza l’occhio alle mete alternative che permettono di investire sul volo e risparmiare su tutto il resto. Destinazioni come Grecia, Spagna, Albania e Montenegro stanno diventando quelle più amate proprio perché permettono agli italiani di visitare posti nuovi senza necessariamente tornare a casa con il doppio delle preoccupazioni dal punto di vista economico. Questo avviene perché, secondo l’Osservatorio di JFC delle destinazioni balneari, gli italiani viaggeranno di più rispetto al 2023, ma le destinazioni saranno fuori dai confini nazionali a causa dell’aumento dei prezzi del 7,9%, in particolare dei servizi turistici, delle camere d’hotel e dei lidi attrezzati.

Molte persone che non possono permettersi una vacanza da sogno all’estero o in altre destinazioni in Italia, invece, e hanno la fortuna di abitare in località balneari o nelle vicinanze, approfittano di soggiorni a km zero, come i sardi o i romani, che si dirigono verso i propri litorali per godersi una giornata di relax. Altre, invece, puntano alla destagionalizzazione, una tendenza che si conferma da un paio d’anni e che porta i consumatori a posticipare le ferie alle settimane successive a quelle di picco.

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Scozia: alla scoperta di 5 luoghi misteriosi

La Scozia è terra di paesaggi mozzafiato; una nazione ricca di cultura e tradizioni uniche. Con le sue antiche leggende, castelli infestati e luoghi enigmatici, questo paese  nell’estremità settentrionale della Gran Bretagna è un paradiso per chi ama il mistero e l’avventura. I miti dei clan (che derivano dalle tribù, gruppi composti per lo più da individui legati al capo da legami di sangue), le danze tradizionali, il suono delle cornamuse e la cultura gaelica contribuiscono a creare un’atmosfera magica che cattura l’immaginazione di ogni visitatore.

Alcuni luoghi sono l’emblema e l’essenza di tutto questo: scopriamo 5 luoghi misteriosi che raccontano la storia più enigmatica di questa affascinante terra.

I Crannog della New Stone Age

I Crannog sono antiche abitazioni costruite su laghi e fiumi, tipiche della Scozia preistorica, e uno dei più noti si trova nel Loch Tay, nella regione del Perthshire. Queste strutture risalenti alla New Stone Age sono avvolte nel mistero riguardo alla loro funzione e costruzione. Usati forse come abitazioni difensive, ritiri cerimoniali o semplicemente case, i Crannog sono testimoni silenziosi di una civiltà antica che ancora suscita curiosità e fascino. Lo Scottish Crannog Centre si trova sulle rive del Loch Tay, vicino al villaggio di Kenmore: questo museo vivente offre ai visitatori l’opportunità di esplorare una ricostruzione autentica di un crannog dell’età del ferro e di scoprire di più sulla vita e le tecniche costruttive delle persone che vivevano in queste strutture antiche. Per arrivarci, basta seguire le indicazioni per Kenmore dal villaggio di Aberfeldy o Crieff, entrambi facilmente raggiungibili in auto da Perth. Una volta a Kenmore, ci sono segnalazioni chiare che ti guidano verso il centro.

La Valle di Glencoe

La valle di Glencoe, situata nelle Highlands scozzesi, vicino al villaggio omonimo, è nota per la sua bellezza selvaggia e per la tragica storia del Massacro di Glencoe del 1692, dove molti membri del Clan MacDonald furono uccisi dai soldati governativi. La valle è spesso descritta come uno dei luoghi più spettrali della Scozia, con un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Si dice che le anime dei MacDonald uccisi vaghino ancora nella valle, e molte persone hanno riportato avvistamenti di figure spettrali e suoni inspiegabili. In generale, Glencoe è un paradiso per gli escursionisti e sono diversi i sentieri che includono il Lost Valley (Coire Gabhail), il Devil’s Staircase e le Three Sisters (verificare di avere l’equipaggiamento adeguato e le condizioni meteorologiche prima di partire). Ancora, il Centro Visitatori di Glencoe, gestito dal National Trust for Scotland, offre mostre informative sulla geologia, la flora, la fauna e la storia umana della valle. È un buon punto di partenza per comprendere meglio l’area. La Valle di Glencoe è facilmente raggiungibile in auto. La A82 è la strada principale che attraversa Glencoe, collegando Glasgow e Fort William e, partendo da Glasgow, il viaggio dura circa 2 ore e mezza. Diverse compagnie di autobus offrono servizi regolari verso Glencoe da Glasgow, Fort William e altre città vicine; in alternativa si può prendere un treno per Fort William (la linea ferroviaria West Highland offre un viaggio panoramico spettacolare!) e poi un autobus o un taxi fino a Glencoe.

Skaill House

Skaill House, situata sulle isole Orcadi vicino al sito neolitico di Skara Brae, è una dimora storica risalente al XVII secolo e nota per le sue leggende di fantasmi e apparizioni spettrali. Costruita vicino a Skara Brae, offre un intrigante connubio di storia antica e leggende moderne. Tra i racconti più noti, ci sono quelli di una misteriosa dama in grigio che si dice vaghi per le stanze della casa e di rumori inspiegabili che disturbano i visitatori. Skaill House è aperta ai visitatori durante la stagione turistica, generalmente da aprile a ottobre con visite guidate che esplorano la storia della casa e le leggende spettrali che la circondano. Arrivarci non è immediato: si può prendere un traghetto da John O’Groats, Scrabster o Gills Bay; oppure con un volo diretto per l’aeroporto di Kirkwall. Poi da Kirkwall o Stromness, bisogna guidare seguendo le indicazioni per Skara Brae, che si trova accanto a Skaill House, o prendere un autobus locale.

Il Castello di Edimburgo

Il Castello di Edimburgo domina la skyline della capitale scozzese dalla sua posizione strategica sulla Castle Rock. Avvolto da numerose leggende di fantasmi, il castello è stato teatro di avvistamenti di figure spettrali, come il suonatore di tamburo senza testa che si dice annunciare cattivi presagi. Inoltre, la prigione del castello è nota per essere infestata dai fantasmi dei prigionieri che vi morirono in condizioni terribili. Partecipare a una delle visite guidate del castello è il modo migliore per scoprire le storie più inquietanti e immergersi nell’atmosfera misteriosa di uno dei luoghi più iconici della Scozia.

Castello di Edimburgo

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Castello di Edimburgo

La Cappella di Rosslyn

La Cappella di Rosslyn, situata nel villaggio di Roslin a pochi chilometri a sud di Edimburgo, è famosa per le sue intricate sculture e per i misteri che la circondano. Tra le leggende più affascinanti ci sono quelle sui Cavalieri Templari e il Santo Graal. La cappella è ricca di simboli enigmatici che hanno alimentato numerose teorie del complotto e ipotesi sulla sua vera funzione. La sua architettura e le sue decorazioni, come il celebre “Apprendista Pilastro”, continuano a suscitare interrogativi e ad attrarre studiosi e curiosi da tutto il mondo. La Cappella di Rosslyn si trova a circa 12 km a sud di Edimburgo e ci si può arrivare in auto, autobus o taxi. La cappella è aperta tutto l’anno, ma gli orari possono variare stagionalmente, quindi è meglio controllare il sito web ufficiale per gli orari aggiornati e prenotare in anticipo una visita guidata o il solo ingesso con audio guida  in loco.

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Etna, tutte le leggende sul vulcano siciliano

L’Etna è un famoso complesso vulcanico siciliano ancora attivo, noto anche come Mongibello. Questo vulcano si trova sulla costa orientale dell’isola della Sicilia ed è uno dei vulcani più attivi del mondo, con un’altezza che supera addirittura i 3300 metri, che lo rende anche il più alto di tutto il continente europeo.

L’Etna, infatti, domina sulla vallata e sul golfo di Catania ed è visibile anche dalla città di Reggio Calabria e dai monti delle Madonie, che si trovano nella parte settentrionale della Sicilia. Il vulcano ha caratterizzato molto il paesaggio circostante, a causa del suo fuoco e della sua lava che hanno modificato continuamente il paesaggio, anche negli ultimi anni, creando non poche preoccupazioni nella popolazione vicina.

Le sue eruzioni, spesso spettacolari, hanno catturato l’immaginazione di molte persone, sin dai tempi antichi, e ciò ha portato alla nascita di numerose leggende legate alla sua grandezza ed alla sua enorme potenza. Tutto ciò ha reso l’Etna un simbolo culturale e mitologico conosciuto in tutto il mondo.

Ma quali sono le leggende legate al vulcano siciliano? Ce ne sono diverse: di epoca greca e romana, ma anche legate alla religione cristiana e alle tradizioni popolari siciliane.

La mitologia greca e l’Etna

Il dio del fuoco Efesto e la sua fucina

Una delle leggende più antiche legate all’Etna deriva dalla mitologia greca e riguarda storie legate al dio del fuoco e della metallurgia Efesto. Secondo questa leggenda, Efesto era noto per la sua abilità nel creare armi ed armature per gli dei dell’Olimpo e, secondo i greci, si diceva che la lava ed il fuoco che scaturivano, appunto, dall’Etna fossero una conseguenza dell’incessante lavoro di questo deo dell’Olimpo antico e della sua fucina sotterranea.

Tifone, il gigante ribelle a cento teste

Sempre nell’antica Grecia, si racconta di questo mostruoso gigante, dotato di cento teste di drago, chiamato Tifone. Questo essere, secondo questa leggende, venne sconfitto da Zeus ed imprigionato sotto il vulcano Etna. Proprio per questo, a causa di continui tentativi di liberarsi dalla prigione sotterranea, Tifone causò continui terremoti ed eruzioni vulcaniche.

Vista dalla città di Taormina dell'Etna innevato, con in primo piano le antiche rovine risalenti all'epoca degli Antichi Greci

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Vista dell’Etna dalle rovine greche della città di Taormina

Le leggende degli antichi romani

Anche in epoca romana nacquero delle leggende sul vulcano siciliano Etna, storie che non si discostano molto dalle loro versioni greche.

Encelado, uno dei titani ribelli sepolto sotto l’Etna

Una di queste leggende dell’epoca romana riguarda Encelado, ovvero uno dei titani che si ribellò contro gli dei dell’Olimpo. Un essere spaventoso, che possedeva mani enormi, una barba folta ed incolta, come pure le sopracciglia, e che al posto delle gambe aveva due squamose code di serpente. Questo spaventoso essere, dopo aver subito una sconfitta da Zeus, venne sepolto sotto l’Etna. I Romani credevano che i movimenti e le eruzioni del vulcano fossero causati dai tentativi di Encelado di liberarsi, come i greci pensavano che Tifone fosse la causa degli stessi avvenimenti.

La fucina di Vulcano e dei suoi ciclopi

Per il popolo romano, il vulcano siciliano era anche considerato come la fucina di Vulcano, considerato, come Efesto, il dio del fuoco. Come per i greci, anche in questo caso le eruzioni vulcaniche erano viste come il fumo e le scintille provenienti dalla fucina divina, dove Vulcano ed i ciclopi, ovvero i suoi aiutanti, forgiavano le armi sacre per gli dei.

Le leggende cristiane del Mongibello

Sono altre e diverse le leggende, invece, che provengono dal mondo cristiano. Infatti, con l’avvento del Cristianesimo, le leggende sul vulcano siciliano si trasformarono ed alle stesse vennero aggiunti elementi riconducenti alla religione.

La patrona della città di Catania: Sant’Agata

Una delle leggende più conosciute sarebbe quella legata a Sant’Agata, che è la patrona della città di Catania, che sorge proprio alle pendici dell’Etna. Si racconta che in passato ci fu un’eruzione molto violenta, che portò i cittadini catanesi a muoversi in massa verso il vulcano portando in processione il sacro velo di Sant’Agata, per chiedere ed implorando un suo intervento per fermare l’imminente catastrofe. Dopo questo gesto, l’eruzione si fermò, salvando così la vita alla popolazione siciliana e alla città di Catania. Da allora, la patrona Sant’Agata viene venerata come protettrice contro le eruzioni vulcaniche dell’Etna.

San Giorgio contro il drago Tifone

Quest’altra leggenda, invece, riporta all’antica Grecia. Si tratta nuovamente di Tifone, il dio ribelle che si mostrò ostile al volere degli dei grechi. Infatti, secondo il racconto di quest’epoca, San Giorgio avrebbe sconfitto un drago, spesso identificato con il nome di Tifone, che tentò di scappare alla prigionia sotto l’Etna, scatenando le eruzioni del vulcano e mettendo in pericolo la popolazione circostante.

Eruzione vulcanica dell'Etna, durante la quale è visibile anche la lava che fuoriesce dal cratere

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Eruzione dell’Etna, Sicilia

Le leggende popolari siciliane e dei popoli del nord

Nel corso dei secoli, storie e leggende relative a questo vulcano siciliano, hanno subito delle modifiche, con interferenze religiose e culturali. Sono nate sia leggende del popolo siciliano, ma anche da popolazioni del nord Europa.

La montagna e la luna e la sposa dell’Etna

La prima leggenda di stampo popolare siciliana, se così si può definire, è una delle più affascinanti. In questa leggenda si racconta come l’Etna fosse innamorato della luna e che ogni notte cercasse di raggiungerla, sfruttando il suo fuoco e le sue fiamme. Allora, la luna, commossa dall’amore della montagna, ovvero l’Etna, brillava sempre più luminosa, creando così uno spettacolo unico.

Questa leggenda riflette il fascino romantico che l’Etna riesce ad esercitare sugli abitanti della regione. Proprio da qui nasce un’altra leggenda popolare, ovvero la storia di una giovane donna, promessa sposa di un uomo considerato malvagio, la quale preferì gettarsi nell’Etna piuttosto che sposarlo. Da quel giorno, ogni volta che il vulcano siciliano erutta, si dice che ad uscire dal cratere siano le lacrime di questa sposa infelice.

Il mondo dei morti e la Regina Elisabetta I

Infine, una leggenda proveniente dai territori del Nord Europa e che riguarda un personaggio molto famoso della storia inglese: la Regina Elisabetta I. Questa leggenda, infatti, racconta che l’anima errante della Regina riposi nell’Etna, che era riconosciuto anche come il mondo dei morti, a causa di un patto che essa fece con il diavolo, in cambio del trono d’Inghilterra.

Come si è visto, l’Etna è ed è stato fonte inesauribile di leggende popolari e che hanno accompagnato le diverse popolazioni che hanno abitato la Sicilia. Queste leggende arricchiscono la cultura e la storia della Sicilia, ed aprono una finestra sul come gli esseri umani cerchino di comprendere, in qualsiasi modo, la forza di questo vulcano siciliano, il più attivo del pianeta terra.

Allo stesso tempo, queste leggende ne arricchiscono anche il fascino. Per chi visita l’Etna, il fatto di conoscere queste leggende, renderà l’esperienza ancora più profonda e significativa, ammirando probabilmente con occhi diversi una delle più belle meraviglie naturali della regione Sicilia e di tutto il territorio italiano.

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Vacanze speciali in Carinzia, regione dell’Austria che regala esperienze memorabili in 4 Falkensteiner Hotel

Verdeggianti panorami montani punteggiati da cristallini specchi d’acqua, vegetazione rigogliosa e piccoli borghi che conservano tutte le tradizioni della vita autentica di montagna.

Ci troviamo in Austria e più precisamente nella regione della Carinzia, un luogo tutto da esplorare e capace di regalare emozioni uniche a contatto con la natura: qui c’è l’imbarazzo della scelta sul tipo di soggiorno da vivere, dalle avventure all’aria aperta al relax in uno dei 4 hotel Falkensteiner presenti nella zona. Adatti a ogni esigenza, sono il luogo ideale in cui trascorrere piacevoli momenti alla scoperta di una regione speciale come la Carinzia, a due passi dal confine con l’Italia.

Vacanze in Carinzia tutto l’anno: la regione perfetta per ogni stagione

Cullata dalle acque cristalline dei suoi incantevoli laghi e immersa nel verde offerto dalle Alpi, la Carinzia è una tappa turistica imperdibile. A sud confina con la Slovenia e l’Italia ed è facilmente raggiungibile in auto tramite l’autostrada che attraversa il Friuli-Venezia Giulia.

È una regione rigogliosa dove abbandonarsi a un delizioso relax e dove organizzare escursioni che vi regaleranno panorami mozzafiato.

Il divertimento è assicurato sia per chi viaggia in famiglia con i bambini, sia in coppia, sia in compagnia di amici o in solitaria. Durante tutto l’anno gli amanti dell’escursionismo possono scegliere tra numerosi sentieri tutti ben segnalati, dai più semplici a quelli più impegnativi.

D’estate ci si può rilassare al lago e fare lunghe camminate immersi nel verde, mentre d’inverno la neve accoglie chi ama sciare e gli amanti delle ciaspolate. La zona è ricca di hotel e strutture alberghiere con SPA che coccolano i clienti con ogni tipo di comfort. E noi vi portiamo a scoprirne quattro che sono davvero speciali: gli hotel Falkensteiner.

Falkensteiner hotel & SPA ideali per avventure in montagna in Carinzia

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Paesaggio della Carinzia in cui si trovano i Falkensteiner Hotels

La zona turistica di Nassfeld e il Passo di Pramollo, sul confine con l’Italia

Nella parte meridionale della Carinzia, è l’area di Nassfeld a fare da protagonista di paesaggi montani suggestivi. Raggiungibile facilmente dall’Italia percorrendo la strada che da Pontebba risale le Alpi, si giunge passando dal Passo Pramollo, il punto che crea il confine con l’Austria. Una zona attraversata da fitti boschi e da distese di neve in inverno, con il comprensorio sciistico Sun Ski World, un’area con 110 chilometri di piste per ogni grado di difficoltà.

Proprio in quest’area sorgono due hotel speciali in cui soggiornare e trascorrere momenti indimenticabili per tutta la famiglia, tra relax e attività a passo lento nella natura: il Falkensteiner Hotel Sonnenalpe e il Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia. Scopriamo tutto quello che possono offrire questi hotel dal fascino unico.

Falkensteiner Hotel Sonnenalpe: soggiorno ideale per avventure in famiglia con i bambini

Nella splendida cornice del Nassfeld, proprio a ridosso del Passo del Pramollo e vicino alla stazione del Millennium Express, il Falkensteiner Hotel Sonnenalpe domina il paesaggio con i suoi 1.500 metri di altitudine. Una struttura accogliente e dotata di tutto ciò che una famiglia con bambini potrebbe mai desiderare. Sono proprio i più piccoli i protagonisti di questo hotel!

Qui si trova, infatti, il Falky Almland, un’area di 400 m² piena di giochi e con uno staff di animatori dell’hotel pronti a intrattenere i vostri bambini. Ma non solo: i piccoli viaggiatori hanno a propria disposizione anche la pensione completa con baby-bar che offre loro cibi e succhi di frutta, una discoteca per bambini e tante altre avventure organizzate dal Sonnenalpe. Alcune di queste? Speciali camminate con gli alpaca, pareti di arrampicata e piste per slittini. C’è l’imbarazzo della scelta per trascorrere in famiglia momenti spensierati e divertenti.

E per i genitori? Non manca sicuramente un luogo di benessere: l’Acquapura SPA (e per i piccoli la Falky Spa), l’area benessere del Falkensteiner Hotel Sonnenalpe, con piscina interna ed esterna e l’area “Giardino delle erbe” dove godere di trattamenti rigeneranti.

Con la “+CARD holiday” gratuita (ottenibile pernottando in hotel), inoltre, gli ospiti possono usare liberamente gli impianti di risalita estivi di Nassfeld.

Falkensteiner hotel Sonnenalpe, divertimento per tutta la famiglia

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Piscina esterna del Falkensteiner Hotel Sonnenalpe

Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia: relax e avventure memorabili per tutti

Cambia, invece, il paesaggio in cui è immerso il Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia: ci troviamo a valle rispetto al Sonnenalpe, in  un piccolo centro abitato e di fronte alla stazione del Millennium Express a Troplach. Questo hotel recentemente rinnovato è ideale per le famiglie ma anche per coppie, amici e viaggiatori in solitaria.

Esperienza memorabile è la parola chiave per un soggiorno in questa struttura: chi è alla ricerca di una vacanza tra relax, sport e avventura trova qui il luogo perfetto per esaudire i propri desideri. La meraviglia è l’Acquapura SPA con i suoi 2.400 m² di spazio che comprende piscine sia all’aperto sia interne, una nuova sauna finlandese e sale fitness in cui allenarsi. Presso l’Active Point dell’hotel è possibile anche noleggiare mountain bike, cimentarsi nelle arrampicate oppure provare l’adrenalinico rafting sul fiume Gail. Insomma, le avventure non mancano mai, in estate come in inverno.

La SPA degli hotel Falkensteiner

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Acquapura SPA di Falkensteiner Hotel & SPA Carinzia

La zona turistica di Katschberg: cosa vedere e cosa fare

Spostandoci a poca distanza dall’area di Nassfeld si raggiunge la montagna Katschberg, meta prediletta di sciatori ed escursionisti. Incastonata tra la Carinzia e il Salisburghese, d’inverno, sopra i 1.700 metri, ci si imbatte in distese di neve. Qui sorge la rinomata stazione sciistica Katschberg Aineck.

Ma è in estate che la zona offre una moltitudine di percorsi in cui perdersi per godere della natura incontaminata, grazie a panorami montani unici e fascinosi che lasciano senza fiato.

Per coloro che vogliono godersi il relax, ci sono centri benessere, ristoranti e alberghi pronti a soddisfare le richieste dei turisti. Tra le strutture alberghiere ricordiamo il Falkensteiner Hotel Cristallo e il Falkensteiner Club Funimation Katschberg.

Falkensteiner hotel & SPA lago e avventure in famiglia in estate

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Vacanze estive in Carinzia nei Falkensteiner Hotels & Residences

Falkensteiner Hotel Cristallo: cucina squisita e avventure per tutta la famiglia

Nella suggestiva cornice dell’area di Katschberg, nel cuore della Carinzia, il Falkensteiner Hotel Cristallo 4* Superior è adatto a tutti: dalle famiglie agli escursionisti, dagli amanti del relax a quelli del turismo enograstronomico.

La cucina offre diverse specialità mediterranee e alpine e per chi sceglie la pensione completa e ha dei bambini c’è addirittura un buffet dedicato ai più piccoli. Per loro l’alloggio, in base all’età, è gratis o con tariffa ridotta.

Altro gioiello dell’hotel è il centro benessere Acquapura Spa, un mondo acquatico che si estende su un’area di 2.000 m² dove nuotare nella piscina interna ed esterna, quest’ultima riscaldata, Spa per bambini con piscina, sauna finlandese e sauna vitale, diverse sale relax e 2 solarium. Naturalmente, ci si può rilassare con massaggi e trattamenti viso e corpo.

Tra i tanti servizi dell’albergo c’è tra cui il noleggio di biciclette ed e-bike per esplorare i dintorni. Non mancano attività da fare in estate nella zona circostante come sperimentare il tiro con l’arco, andare in centri sportivi per una partita a tennis o praticare golf.

Avventure per tutti organizzate dai Falkensteiner hotel & SPA della Carinzia

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Avventure per tutti organizzate dai Falkensteiner Hotels in Carinzia

Falkensteiner Club Funimation Katschberg: dove il divertimento è assicurato

Altra struttura ricettiva a quattro stelle in cui rilassarsi e divertirsi è il Falkensteiner Club Funimation Katschberg. È un hotel capace di coccolare i clienti in tutte le stagioni e pronto ad accogliere grandi e piccini (anche qui i bambini soggiornano gratuitamente o a tariffa ridotta in base all’età).

Come negli altri alberghi Falkensteiner della Carinzia, è presente un centro benessere Acquapura SPA di circa 2.000 m² dove adulti e bambini possono godere di tutti i comfort. All’Hotel Katschberg non ci si annoia mai: l’animazione è garantita tutto l’anno con intrattenimento per tutta la famiglia.

Chi va in vacanza con i bimbi, in questo hotel, troverà ogni tipo di soluzione e scelta. Dotato di tutto il necessario per la cura dei più piccoli (dallo scalda biberon al fasciatoio, dal baby monitor ai passeggini), offre anche un servizio di babysitter a pagamento.

Per i bambini dai 3 ai 7 anni non c’è tempo per annoiarsi: ci sono gli atelier creativi, uno scivolo a forma di drago al Falky Land e una struttura per arrampicarsi, oltre a una discoteca e un cinema dedicati.

Per i ragazzini dagli 8 agli 11 anni cacce al tesoro, arrampicate indoor e tanti altri giochi di gruppo sono solo alcune delle tante attività che renderanno indimenticabile la vacanza dei vostri bambini.

E poi c’è il Family Word, un’area che ospita una struttura rampicante, una zona soft play, ping pong, biliardo e calcio balilla. Non manca poi il Falky Acqua World dove c’è uno scivolo gigante, una struttura di arrampicata e tanti altri giochi. Vietato annoiarsi!

Giochi per bambini nel Falkensteiner Club Funimation Katschberg

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Falky Acqua World del Falkensteiner Club Funimation Katschberg
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Viaggio in Madagascar, le procedure per il visto

Stai pensando ad un viaggio in Madagascar? La meravigliosa isola dell’Oceano Indiano, al largo della costa sudorientale dell’Africa, è famosa per la sua incredbile ricchezza di biodiversità, i paesaggi mozzafiato, le spiagge incantate. Si tratta di una destinazione particolarmente apprezzata da chi ama immergersi nella natura più incontaminata e vivere una vera avventura.

Oganizzare un viaggio in Madagascar: come ottenere il visto

Per entrare in Madagascar, oltre ad un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’arrivo nel Paese e una pagina libera per il timbro, è necessario il visto d’ingresso rilasciato per fini turistici. Lo si può richiedere on line attraverso il sito ufficiale ed è valido per un soggiorno inferiore ai 60 giorni, oppure lo potrai ottenere direttamente all’arrivo all’aeroporto internazionale della capitale Antananarivo, facendo richiesta alla polizia di frontiera o presso gli sportelli eVisa.

Fai attenzione, il sistema eVisa è valido solamente per il visto a fini turistici. Se dunque il motivo del tuo viaggio è di natura differente, dovrai recarti, prima del viaggio, al consolato del Madagascar in Italia, a Roma o a Milano, per inoltrare la tua richiesta. Per richiedere il visto online è necessario usare unicamente il sito ufficiale e i prezzi del visto eseguito online sono gli stessi che pagherai all’arrivo sull’isola.

Come richiedere il visto d’ingresso prima di partire

Segui questi passaggi per richiedere il visto d’ingresso in Madagascar attraverso la procedura on line, che potrai effettuare dai 6 mesi prima del tuo arrivo e comunque, non oltre i 7 giorni prima del viaggio. Crea un account sul sito e inserisci i tuoi dati personali, inserendo nome e cognome, indirizzo email personale e password. Procedi quindi con l’autenticazione con il tuo account; vedrai visualizzata una nuova finestra “Crea una nuova applicazione”: clicca su “domanda online” e compilo il modulo di richiesta. A questo punto, dovrai inserire le date di arrivo e ripartenza dal Madagascar e scaricare l’autorizzazione allo sbarco, che dovrai presentare agli sportelli eVisa una volta in aeroporto. Normalmente, l’autorizzazione viene rilasciata entro 72 ore dalla convalida della richiesta sul sito. Scaricala sul telefono per averla sempre a disposizione e poterla mostrare al tuo arrivo in Madagascar. I costi da sostenere per ottenere il visto di ingresso sono diversi e dipendono dalla durata del soggiorno: 10 euro per il disbrigo delle pratiche per una permanenza da 1 a 15 giorni; 35 euro per una permanenza da 16 a 30 giorni, 40 euro se il tuo soggiorno durerà dai 31 ai 60 giorni. Non è possibile pagare on line ma dovrai farlo direttamente in aeroporto, agli sportelli eVisa. Potrai pagare in euro, dollari o ariary, la moneta locale. Fai attenzione: prima di partire, controlla che il tuo passaporto abbia almeno una pagina completamente vuota nella sezione riservata ai visti d’ingresso, affinchè possa essere applicato quello del Madagascar, e non dimenticare che devi avere con te il biglietto aereo di ritorno.

Lemuri

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Simpatici Lemuri del Madagascar

Se i simpatici lemuri del Madagascar conquisteranno le tue simpatie e vorrai prolungare il tuo soggiorno oltre i 2 mesi per osservarli meglio nel loro habitat naturale e vivere altre incredibili esperienze, potrai richiedere l’estensione del visto turistico, per un massimo di 90 giorni, recandoti presso il Dipartimento di Polizia dell’Immigrazione. Non c’è solo la procedura on line per ottenere il permesso all’ingresso nel Paese. Potrai infatti richiedere il visto direttamente al tuo arrivo in aeroporto, sempre presso gli sportelli eVisa. Dovrai presentare il modulo compilato in ogni sua parte e firmato, fornire il tuo indirizzo durante il soggiorno, la tipologia di viaggio, l’elenco dei Paesi visitati in precedenza e avere con te due foto recenti in formato passaporto, naturalmente il documento con validità oltre i 6 mesi dal tuo ingresso e la prenotazione dei voli di andata e ritorno. Anche in questo caso, il visto va pagato al momento e potrai farlo in euro, dollari o in ariary.

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Estate in Sardegna 2024: queste le spiagge a numero chiuso

Tutelare i paradisi naturali ed evitare il sovraffollamento è fondamentale in un’isola come la Sardegna, dove il record di turisti aumenta anno dopo anno, insieme alla necessità di preservarne le bellezze. Per questo motivo, durante l’alta stagione molte spiagge sono a numero chiuso e, per accedervi, sarà necessario prenotare e pagare un costo d’ingresso. In questa guida vi offriamo una panoramica completa con tutte le spiagge ad accesso limitato in Sardegna per la stagione 2024.

Cala Goloritzé, Baunei

Cominciamo da una delle spiagge più belle della Sardegna, riconosciuta da Lonely Planet tra le 100 spiagge più belle al mondo: Cala Goloritzé a Baunei. Raggiungerla è di per sé un’esperienza perché sarà necessario percorrere un trekking in discesa all’andata e in salita al ritorno, quindi organizzatevi con cura. L’accesso è limitato a 250 persone al giorno, l’ingresso si prenota attraverso l’app “Heart of Sardinia” a partire dalle 72 ore fino a un minuto prima dell’arrivo e il biglietto costa 7 euro.

Cala Coticcio, arcipelago della Maddalena

Mare turchese, sabbia finissima, rocce granitiche rosate e macchia mediterranea: stiamo parlando di Cala Coticcio, la perla situata nell’arcipelago della Maddalena. Considerata una delle calette più belle del parco, è sottoposta a massima tutela ambientale e per questo ad accesso limitato. Massimo 60 persone al giorno possono godersi la sua bellezza, la prenotazione va fatta sul sito ufficiale del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e il costo d’entrata è di 3 euro. Un’altra cosa importante da ricordarvi è che, per accedervi, dovete necessariamente essere accompagnati da una guida ambientale autorizzata.

Lu Impostu e Cala Brandinchi, San Teodoro

Anche le splendide spiagge di Lu Impostu e Cala Brandinchi, situate nella zona di San Teodoro, saranno a numero chiuso. Famose per le loro acque cristalline e la spiaggia di sabbia bianca, queste due location sono collegate tra loro da un semplice sentiero. Molto gettonate e particolarmente affollate, è stato necessario inserirle tra le spiagge a numero chiuso: per accedervi dovete scaricare l’app “San Teodoro” e prenotare 24 ore prima, scegliete una delle due spiagge e pagate online il biglietto d’ingresso di 2 euro. Se state alloggiando in una struttura della zona, scegliete l’opzione ‘ospite strutture ricettive’ e pagherete 1 euro.

Cala Brandinchi Sardegna

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La meravigliosa spiaggia di Cala Brandinchi

La Pelosa, Stintino

Considerata un vero e proprio paradiso del Mediterraneo, la spiaggia La Pelosa a Stintino continua ad essere una delle più amate dai turisti che scelgono la Sardegna come meta delle proprie vacanze. Non stupisce, quindi, che anche lei faccia parte delle spiagge a numero chiuso anche per la stagione 2024. Per godervi il suo paesaggio dovrete prenotare sul sito ufficiale, l’entrata costa 3.50 euro ed è valida dalle 08:00 alle 18:00 (prima e dopo questo orario l’accesso è gratuito). Ricordatevi di portare con voi una stuoia per preservare la sabbia e che il parcheggio vi costerà 2.50 euro all’ora.

Punta Molentis e Porto Sa Ruxi, Villasimius

Situata nella costa sud-orientale della Sardegna, la spiaggia di Punta Molentis a Villasimius è una vera e propria cartolina. Acque cristalline, sabbia candida e fine, circondata da rocce granitiche: un sogno a occhi aperti. Anche Porto Sa Ruxi, situata nella stessa zona, lascia senza fiato grazie al contrasto del mare e della macchia mediterranea. Per prenotare l’accesso a queste spiagge vi basterà entrare nel sito ufficiale e pagare 1 euro di biglietto, mentre il costo del parcheggio è di 10 euro. Per ammirare Punta Molentis al meglio e scattare una fotografia perfetta, vi consigliamo di percorrere un breve trekking che vi condurrà al punto panoramico.

Rena Bianca, Santa Teresa di Gallura

A pochi passi dal centro del paese si trova una spiaggia dai colori abbaglianti grazie alla sua spiaggia bianchissima, dalla quale prende il nome. Incastonata da falesie e profumata dalla macchia mediterranea, la spiaggia di Rena Bianca si è aggiudicata più volte il riconoscimento ‘Bandiera Blu’ e, come tante altre, anche lei è a numero chiuso. L’accesso è limitato a 1015 persone e, seppur la prenotazione non sia obbligatoria, consigliamo comunque di richiederla sul sito ufficiale e di pagare online l’ingresso di 3,50 euro.

Le Piscine, Cannigione

Molto rinomata nel territorio gallurese è la spiaggia Le Piscine di Cannigione. Per raggiungerla sarà necessario percorrere un breve sentiero: una volta arrivati vi ritroverete in una baia immersa nella natura e riparata da tutti i venti. Dal 2024, per tutelarne la bellezza, è stata inserita nelle spiagge a numero chiuso. Solo 80 persone al giorno possono accedervi previa prenotazione online a partire da 72 ore prima e con pagamento di biglietto del costo di 6 euro. Non dimenticate il telefono o la prenotazione perché all’ingresso della spiaggia vi verrà richiesto l’apposito QR.

Oasi Biderosa, Orosei

L’Oasi di Biderosa è un paradiso situato nel golfo di Orosei e, da anni, a numero chiuso per salvaguardarne l’incredibile bellezza. Potete accedervi sia a piedi che con l’auto e la moto previa prenotazione sul sito ufficiale: il biglietto per entrare con l’auto è di 15 euro + 1 euro a persona, con la moto 10 euro mentre con la bici l’entrata è gratuita.

Oasi Biderosa Sardegna

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Spiaggia nell’Oasi di Biderosa