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Test: sei un middle traveller?

I viaggi sono le specchio della vita. In base alla propria personalità, alla famiglia, agli interessi e alle proprie disponibilità economiche cambia il modo di viaggiare. Ma i viaggi sono anche un continuo adattamento a ciò che offre il mercato turistico che è in costante evoluzione.

Ecco perché questo mondo coinvolge praticamente tutti e ognuno si approccia ai viaggi in modo assolutamente personale e unico.

Ci sono viaggiatori e turisti

Infatti, bisogna sempre fare una distinzione tra viaggiatori e turisti. Il turista è colui il quale affida l’organizzazione del proprio viaggio ad altri, siano questi un’agenzia di viaggio, un sito web, un travel blogger, e segue un programma predefinito che gli consenta di visitare tutti i luoghi più famosi durante il suo viaggio. Il viaggiatore, invece, organizza il proprio itinerario di viaggio per conto proprio. E qui si apre un mondo perché in base a interessi, budget, età e a numerosi altri fattori cambia tutto.

Chi è il middle traveller

Senza addentrarci nella miriade di profili di viaggiatori, possiamo raccontarvi, però, delle ultime tendenze di viaggio e di un tipo di viaggiatore che sta iniziando a distinguersi: il middle traveller.

Come viaggia il middle traveller

Una “specie” ancora in fase di evoluzione, il middle traveller è un viaggiatore che idealmente sarebbe un backpacker, ma che in realtà non viaggia con lo zaino, bensì preferisce un comodo trolley per sistemare ben bene i propri capi e tutto il necessario per il viaggio che deve intraprendere. Inclusi prodotti per l’igiene personale e di tutto ciò che gli sta attorno.

Dove dorme il middle traveller

Il middle traveller opta per alloggiare in alberghi economici ma non dorme mai negli ostelli, a meno che non siano boutique hostel e non abbiano una camera individuale con bagno individuale.

Dove mangia il middle traveller

Ama lo street food e i ristoranti tipici, ma non disdegna un’esperienza gourmet se è alla sua portata. Usa i mezzi pubblici per muoversi quando visita le città, cerca le offerte delle compagnie aeree prima di prenotare e non si tira indietro se gli offrono un upgrade di classe a bordo.

Qual è il budget del middle traveller

Il lusso, per il middle traveller, non è contemplato, se non una volta ogni tanto. Il middle traveller, infatti, ha una buona disponibilità economica che gli permette di essere parsimonioso dove serve e di gratificarsi quando si presenta l’occasione unica. Il middle traveller è quindi disposto a spendere, gli piace viaggiare in maniera comoda sia in fatto di alloggi sia di spostamento. Perché per questo tipo di viaggiatore ciò che conta è l’esperienza, che è poi il motivo per cui viaggia.

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La Rossa all’isola d’Elba, la spiaggia dove lettini e ombrelloni sono gratis

Chi ama rilassarsi al mare in estate, standosene comodamente sdraiato sui lettini e godendosi il fresco di un ombrellone, sa bene che deve fare i conti con i listini degli stabilimenti sempre più salati. C’è però una piccola e deliziosa spiaggia che si distingue, dove ombrelloni e lettini sono messi a disposizione di turisti e residenti a titolo gratuito. Per trovarla bisogna recarsi sull‘isola d’Elba: si chiama La Rossa, ed è una meraviglia da scoprire nel cuore turistico di Porto Azzurro.

La Rossa, la spiaggia con ombrelloni e lettini gratuiti

La Rossa è tra le poche spiagge in Italia a essere gestita direttamente dal Comune, l’unica davvero pubblica dellisola d’Elba. Una meta ideale per coloro che non vogliono rinunciare alla possibilità di usufruire gratuitamente di ombrelloni, lettini e sdraio durante le proprie vacanze.

L’idea è nata una decina di anni fa, quando il sindaco di Porto Azzurro, Maurizio Papi, ha deciso di mettere a disposizione degli abitanti, in particolar modo degli anziani che necessitavano di un luogo di ritrovo, la piccola spiaggia di sabbia e ghiaia, piazzandovi inizialmente trenta ombrelloni e settanta sdraio, offerti gratuitamente sia ai suoi concittadini che agli ospiti degli alberghi vicini. Oggi quel progetto di spiaggia attrezzata è stato perfezionato, con l’installazione di circa una cinquantina di ombrelloni per un centinaio di sdraio e lettini, così da far fronte alla richiesta dell’utenza in aumento nell’alta stagione.

Situata all’interno della rada di Porto Azzurro, in pieno centro urbano, La Rossa si affaccia sulla maggior insenatura del versante orientale dell’isola d’Elba. Questa piccola oasi di pace lunga 120 metri è ciò che è rimasto della più ampia spiaggia che, prima della realizzazione del banchinamento che ha originato l’attuale porto, arrivava fino al Palazzo Comunale. Il suo aspetto è mutato negli anni anche a seguito di un intervento di ripascimento effettuato a luglio 2021. Se un tempo era composta da sabbia mista a ghiaietta rossastra ricca di minerali, oggi è formata da una fine sabbia bianca, lambita da un mare limpido nonostante sia compresa nell’aera del porto, specialmente nelle giornate in cui soffia vento di Maestrale.

La Rossa non è di certo una delle spiagge più belle e ambite dell’isola d’Elba, ma il suo punto di forza è l’accessibilità dei servizi che si trovano nelle immediate vicinanze, cui si aggiunge la possibilità di usufruire di sdraio e ombrellone senza dover pagare. Il che la rende senza dubbio un esempio virtuoso tra le spiagge italiane sempre più dominate da concessioni private.

Le altre spiagge di Porto Azzurro

Per il quinto anno consecutivo, il porto turistico di Porto Azzurro ha ricevuto la certificazione Bandiera Blu, che sventolerà sulla banchina del Marina di Porto Azzurro anche per il 2024-25. Oltre alla Rossa, ci sono altre spiagge che vale la pena scoprire in questa splendida località turistica dell’isola d’Elba.

A partire dalla Dog Beach di Mola, situata all’interno del Golfo di Mola, l’unica spiaggia per cani ufficiale dell’isola d’Elba. Circa 500 metri quadrati dedicati alla balneazione con molti servizi dedicati agli amici a 4 zampe, tra lettini, ombrelloni, ciotola d’acqua fresca e lavaggio finale con acqua dolce.

Per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni c’è la spiaggia della Pianotta, situata all’esterno della rada del porto di Porto Azzurro, composta da ciottoli di ghiaia bianca che rendono l’acqua limpidissima e con un fondale turchese mozzafiato.A un km dal centro del paese troviamo, invece, la spiaggia di Barbarossa costituita da ghiaia scura di piccole medie dimensioni, con un fondale ricco di insenature rocciose, perfette per esplorazioni subacquee. Con una nuotata di circa 10 minuti, nella parte settentrionale è possibile raggiungere la splendida Caletta di Barbarossa, racchiusa dagli scogli in un panorama molto suggestivo. Gli amanti del trekking possono avventurarsi per la passeggiata Carmignani, che unisce la spiaggia al paese costeggiando il perimetro delle mura del forte S.Giacomo.

Da non perdere anche l’incantevole spiaggia di Reale, situata in un pregevole contesto ambientale, composta da ghiaia fine grigio chiara con fondale profondo e roccioso. Da qui si può proseguire tramite un sentiero per raggiungere la spiaggia di Terranera, con il suo caratteristico laghetto.

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Alla scoperta di Ouakam, il vivace quartiere costiero di Dakar

Situato all’estremità della penisola di Capo Verde, il quartiere di Ouakam a Dakar gode di una posizione privilegiata, tra le spiagge della costa atlantica e le colline delle Mamelles. In origine semplice villaggio costiero dell’etnia Lebou, Ouakam si è evoluto negli ultimi decenni fino a diventare un vivace sobborgo residenziale della capitale senegalese, pur conservando la sua ricca identità culturale.

Nelle sue strade convivono antico e moderno, l’atmosfera del villaggio di pescatori si mescola con quella delle strade più recenti, facendo di Ouakam una delle destinazioni più interessanti e culturalmente dinamiche di Dakar. Non è un caso quindi che qui si trovino alcuni dei monumenti più significativi della città.

Moschea della Divinità

La Moschea della Divinità è uno dei luoghi di culto più importanti e riconoscibili non solo di Ouakam, ma di tutta Dakar. Situata sulla Corniche occidentale, a un passo dal mare, è un fulgido esempio di architettura islamica moderna e tradizionale, caratterizzato da due eleganti minareti alti 45 metri e da una cupola imponente. Opera dell’architetto Cheikh Ngom, fu completata nel 1997, sebbene l’idea di costruirla risale agli anni Settanta.

Costruita con materiali locali, oltre che luogo di preghiera per la comunità musulmana, è anche un punto di riferimento culturale e sociale per Ouakam. La sua posizione prominente e la struttura maestosa la rendono un’attrazione visibile da vari punti della città. Simbolo di spiritualità e di unità, la Moschea della Divinità è fulcro delle principali festività islamiche, con migliaia di fedeli che si riuniscono tra le sue mura per le preghiere e le celebrazioni, manifestando un senso di coesione e identità comunitaria.

Faro di Mamelles

Situato sulla punta più occidentale del continente africano, da oltre un secolo il Faro di Mamelles, con la sua lanterna che proietta un potente fascio di luce visibile a grande distanza, guida i naviganti verso le coste dell’Africa. Costruito nel 1864, durante il periodo coloniale francese, sorge su una delle due colline vulcaniche note come “Les Mamelles,” da cui prende il nome.

La sua struttura bianca e slanciata è considerata uno dei punti di riferimento più iconici e storici della città, da cui si gode una vista panoramica spettacolare su Dakar e sull’oceano. Oltre ad assolvere alla sua funzione pratica, il Faro di Mamelles è infatti anche un popolare luogo turistico e culturale, una tappa imperdibile che chiunque voglia conoscere la storia marittima della regione.

Monumento della Rinascita Africana

Sull’altra collina di Mamelles si erge il Monumento della Rinascita Africana, una maestosa opera d’arte in bronzo, alta ben 49 metri, che simboleggia il progresso e l’emancipazione dell’Africa. Inaugurato nel 2010, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’indipendenza del Senegal, raffigura un uomo, una donna e un bambino che emergono trionfalmente dalla collina, rappresentando la rinascita, la resilienza e la speranza per il futuro del continente africano.

Progettato dall’architetto senegalese Pierre Goudiaby Atepa, il monumento è stato fortemente voluto dall’ex presidente Abdoulaye Wade ed è diventato un simbolo di orgoglio nazionale, oltre che un’attrazione turistica che attira visitatori da tutto il mondo.

Monumento a Ouakam, Dakar

Fonte: iStock

Monumento della Rinascita Africana, Ouakam, Dakar

Museo Leopold Sedar Senghor

Il Museo Léopold Sédar Senghor, affacciato sulla Corniche occidentale di Ouakam, è una tappa d’obbligo per chi vuole approfondire la conoscenza della storia e della cultura del Senegal. Dedicato alla vita e all’eredità del primo presidente del Senegal, oltre che illustre poeta, è ospitato nella sua ex residenza e offre ai visitatori un’affascinante immersione nel pensiero e nelle attività di uno degli intellettuali più influenti dell’Africa del XX secolo. L’edificio stesso è un esempio di architettura coloniale, con ampi giardini che riflettono il gusto estetico di Senghor.

All’interno, è esposta una vasta collezione di opere d’arte, manoscritti, libri e oggetti personali che raccontano la storia del presidente-poeta e del movimento della Négritude, di cui fu co-fondatore. Attraverso mostre temporanee e permanenti, il Museo Léopold Sédar Senghor preserva la memoria di una figura chiave della storia senegalese e al tempo stesso promuove anche la cultura, la poesia e l’identità africana. Per questo rappresenta un luogo di grande importanza educativa e culturale per il quartiere di Ouakam e per tutta Dakar.

Spiagge di Ouakam

Tra le spiagge più rinomate di Dakar, la plage de Ouakam, incorniciata dalle suggestive colline vulcaniche delle Mamelles, si distingue per la bellezza naturale, la sabbia dorata e l’atmosfera vivace. Frequentata sia da locali sia da turisti, è il posto perfetto per una nuotata rinfrescante nelle acque dell’Atlantico durante la visita del quartiere, ma offre anche la possibilità di praticare numerosi sport acquatici, tra cui surf, paddleboard, kite surf, e anche immersioni subacquee. Nelle vicinanze non mancano caffè e ristoranti dove gustare i piatti tipici senegalesi con vista sul mare.

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Il viaggio di Giovanni Soldini sulla rotta della sostenibilità

Una rotta scientifica interamente ecologica, oltre che una sfida sportiva, è quella che sta intraprendendo Giovanni Soldini a bordo del suo trimarano Maserati Multi70, alla scoperta degli “spazi blu”, cuore e culla della vita sul nostro Pianeta, regolatori del clima e primi produttori di ossigeno. Questo inedito diario di viaggio prende il nome di Aroundtheblue e si sviluppa attorno alla piattaforma editoriale multimediale aroundtheblue.org, realizzata da QMI e Groenlandia, di cui anche SiViaggia è media partner.

aroundtheblue.org si propone di diventare un punto di riferimento per le tematiche relative alla sostenibilità dei mari, tanto da aver ottenuto per la sua valenza l’egida del Decennio ONU delle Scienze del mare per lo sviluppo sostenibile 2021/2030 in ambito UNESCO e che si avvale del coordinamento di un comitato scientifico composto, tra gli altri, da Annalisa Bracco, Professore di Oceanografia e Clima e Co-Direttore del Programma di Dottorato in Scienza e Ingegneria dell’Oceano a Georgia Tech, e Antonello Provenzale, Dirigente di Ricerca e Direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR.

Dagli antichi porti del Mediterraneo alle spiagge tempestose dell’Atlantico, dalle isole dei Caraibi fino all’immenso Pacifico, al Mare Cinese e alle baie dell’India veleggiando sulle antiche rotte commerciali: un viaggio di oltre 44mila miglia che ha l’obiettivo di conoscere il reale stato di salute di questa immensa, ma purtroppo non illimitata risorsa, attraverso la voce degli scienziati e di chi vive, studia e lavora quotidianamente a contatto con i fenomeni che la riguardano.

Il lungo itinerario porterà Giovanni Soldini nelle aree più remote e affascinanti dell’oceano, ma anche in quelle più compromesse dai drammatici cambiamenti climatici. In ogni tappa raccoglierà immagini, storie, dati e testimonianze sulla crisi ambientale e avrà l’occasione di conoscere coloro che stanno studiando le migliori soluzioni per preservare il nostro prezioso Pianeta Blu. Immergiamoci allora con lui in questo incredibile viaggio e scopriamo tutte le mete di Aroundtheblue.

LA SPEZIA

Al centro del Golfo dei Poeti, nell’ampia insenatura che da Lerici si allunga fino a Porto Venere, sorge La Spezia, meta turistica per eccellenza, divenuta un importante scalo crocieristico in anni più recenti. Questa pittoresca città, dalla quale inizia il viaggio di Giovanni Soldini, è nota per la sua straordinaria bellezza naturale, la sua ricca storia e il suo vivace patrimonio culturale. I visitatori possono passeggiare sul lungomare, ammirando gli edifici colorati e le barche a vela nel porto turistico, o esplorare il centro storico con la sua architettura medievale e le chiese barocche.

SIRACUSA

L’altra tappa italiana del viaggio di Giovanni Soldini è Siracusa, una finestra affacciata sul Mediterraneo. Il suo sito archeologico, ai margini della città, consiste in una rara mescolanza di templi, anfiteatri e un antico castello. Siracusa è stata il centro della civiltà greca, bizantina ed ebraica, le cui culture sono ancora visibili e che hanno reso la sua necropoli rupestre di Pantalica Patrimonio Unesco dal 2005 e attirano ogni anno decine di migliaia di turisti da tutto il mondo.

MALTA

Malta è un arcipelago del Mar Mediterraneo centrale composto da tre isole: Malta, Gaza e Comino. Geograficamente, è dominata dall’acqua ed è formata principalmente da roccia sedimentaria, che la rende una risorsa naturalistica unica in Europa. Nel corso dei secoli, la sua posizione strategica ha favorito lo sviluppo come avamposto commerciale e continua ad essere uno dei principali centri per il trasbordo di container e merci, oltre che un’importante meta turistica grazie al clima mite durante buona parte dell’anno.

La Valletta Malta

Fonte: 123RF

Una veduta de La Valletta, capitale di Malta

GIBILTERRA

“Un angolo di Inghilterra in Spagna”: così viene comunemente descritta Gibilterra, una terra mitologica che, per secoli, ha rappresentato il limite del mondo e la “porta dell’ignoto”. Nota anche come “The Rock”, questa meta di confine del viaggio Aroundtheblue si staglia in quello stretto dove avviene l’incontro tra il Mediterraneo e l’Atlantico, ed è oggi una vivace realtà cosmopolita che richiama sempre più turisti da tutta Europa e da tutto il mondo.

LANZAROTE

Prima isola incontrata dalle rotte dei navigatori del passato, Lanzarote è anche una delle mete chiave del viaggio di Giovanni Soldini. La salvaguardia dell’ambiente, la sua natura incontaminata, la sensazione di trovarsi in un ambiente primitivo: tutti questi elementi incutono una sensazione di mistero e di illusione in chi la visita. Quello di Lanzarote è un territorio perfetto per studiare i cambiamenti climatici, non è un caso, infatti, che quest’isola delle Canarie sia stata dichiarata dall’Unesco Riserva Mondiale della Biosfera.

TRANSATLANTICA

Con i suoi 106 mila milioni di chilometri quadrati di superficie e un’estensione che abbraccia le Americhe a ovest e l’Europa e l’Africa a est, l’Atlantico è l’Oceano più grande della Terra. Anche per questo motivo, ha un’estrema rilevanza a livello scientifico per la sua biodiversità e la vastissima gamma di ecosistemi marini che ospita, oggi più che mai minacciati da inquinamento, cambiamenti climatici e pesca eccessiva, che rendono cruciali gli sforzi di conservazione e di gestione sostenibile intrapresi per preservarne la conservazione.

ANTIGUA

Dopo la traversata Atlantica, il viaggio Arountheblue di Giovanni Soldini approda ad Antigua, considerata la gemma delle Piccole Antille che attrae da secoli non soltanto turisti, ma anche scrittori, artisti e personalità di spicco per le sue spiagge immacolate, il mare trasparente e cristallino che le bagna e la sua ricca eredità culturale.

Antigua

Fonte: 123RF

Una vista su Antigua

PORTORICO

Considerata l’anima dei Caraibi, Portorico è un altro dei luoghi nei quali approderà la barca di Giovanni Soldini. Viva e con un fascino senza tempo, sa coinvolgere anche i viaggiatori più esigenti: su quest’isola si trovano infatti un mix di storia, cultura, natura e divertimento. Fondali da cartolina e paesaggi sottomarini capaci di mettere alla prova anche i sub più esperti, Portorico vanta i paesaggi incontaminati della Cordillera Central o delle spiagge dell’Isla Verde.

GUADALUPA

Guadalupa è un’isola delle Piccole Antille, che costituisce un dipartimento francese con 32 comuni e nella quale approderà il viaggio del navigatore Giovanni Soldini. Il territorio è costituito principalmente dalla foresta pluviale e risulta quasi totalmente incontaminato, ecco perché è il posto ideale per passeggiare in mezzo alla giungla ammirando l’albero del pane, le acacie, vari tipi di cactus, oltre a piante da frutto quali la papaya, il cacao e il tamarindo.

BOCAS DEL TORO

Ristoranti e bar galleggianti, hotel e lodge che si affacciano direttamente sulla barriera corallina, Bocas Del Toro è una provincia della Repubblica di Panama divenuta negli ultimi anni una meta prediletta per tutti gli amanti della natura e dei luoghi da sogno. Una destinazione inevitabile anche per il viaggio Aroundtheblue, che approda in questa meravigliosa fascia costiera affacciata sul mar dei Caraibi.

CANALE DI PANAMA

Il Canale di Panama è un corso d’acqua artificiale di 82 km che si innalza 26 metri sopra al livello del mare. Si tratta di un’opera idraulica artificiale che collega l’Oceano Atlantico con l’Oceano Pacifico, con lo scopo di ridurre i tempi di navigazione. Il Canale di Panama rappresenta una meta necessaria per il viaggio di Giovani Soldini, che ha l’obiettivo di studiare le migliori soluzioni per preservare il nostro prezioso Pianeta Blu.

Canale Panama

Fonte: 123RF

Il canale di Panama visto da una nave

LA PAZ

Caratterizzata da un’architettura coloniale, La Paz si estende per un dislivello di circa 1 km ed è la capitale amministrativa della Bolivia, la più alta del mondo in quanto situata sull’Altipiano delle Ande a più di 3500 m sul livello del mare. Il viaggio di Arountheblue approda anche in questo luogo che è un mix di culture, tra cui figurano quella spagnola e quella indigena. Il nome completo della città era in origine “Nuestra Señora de La Paz” e commemorava il ripristino della pace dopo la guerra civile.

CABO PULMO

Scendendo a sud, il viaggio Aroundtheblue incontra Cabo Pulmo, un parco marino protetto che si trova nella parte finale della penisola della Bassa California del Sud, in Messico. Questo luogo straordinario è uno dei pochi esempi, nella storia dell’umanità, in cui il rapporto tra uomo e natura ha prodotto un equilibrio che sembra rafforzarsi e trarre beneficio reciproco nel tempo, una meta importante per monitorare la qualità delle acque dei nostri oceani.

LOS ANGELES

Città atipica per gli europei e tappa obbligata per chi visita la California, Los Angeles è un’altra delle mete del viaggio Aroundtheblue di Giovanni Soldini. Descritta come la “Città degli Angeli”, Los Angeles è la metropoli degli Studios di Hollywood, della Walk of Fame e di Venice Beach, ma è anche il luogo dove la Route 66 termina a Santa Monica e finisce sulle alte onde dell’Oceano Pacifico.

MONTEREY

Capoluogo dello Stato di Nuevo León, Monterey è un’altra tappa americana del viaggio di Giovanni Soldini. Questa città è ricca di musei e monumenti che raccontano la storia del vicino Messico, ma appena ci si allontana anche solo di pochi chilometri si possono trovare ambienti incontaminati e paesaggi di ineguagliabile bellezza. Cannery Row, il lungomare di Monterey, un tempo centro dell’industria di inscatolamento di sardine, è stata raccontata dallo scrittore John Steinbeck ed è oggi una strada piena di negozi, ristoranti e bar che hanno preso il posto delle vecchie fabbriche.

TRANSPACIFICA

L’Oceano Pacifico è la più vasta distesa d’acqua della Terra, sia per superficie sia per volume. Ecco perché il viaggio Arountheblue, che nasce con l’obiettivo di monitorare lo stato di salute dei mari di tutto il mondo, non poteva non passare da qui. A centinaia di miglia di profondità sotto il livello del mare, si nasconde infatti un tesoro prezioso per la transizione energetica e una ricchezza inestimabile di biodiversità marina.

HAWAII

Una delle vacanze da sogno per eccellenza ha come destinazione le Hawaii. Arrivare qui vuol dire entrare nel vivo di una natura selvaggia, un paradiso terrestre composto da spiagge meravigliose, vulcani attivi, foreste sterminate e colori unici, impressi nelle rocce vulcaniche, che possono raccontarci incredibili storie e che hanno fatto da sfondo anche al viaggio Aroundtheblue.

isole hawaii

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Una delle isole dell’arcipelago delle Hawaii

HONG KONG

Una realtà unica, diversa da qualsiasi altro posto al mondo, Hong Kong riesce ad unire la sua anima più futuristica ed urbana a quella coloniale, essendo stata fino al 1997 una Colonia britannica. La Regione di Hong Kong, che letteralmente significa “Porto degli incensi”, è situata nella Repubblica popolare cinese e nasce nel territorio autonomo sul Delta del Fiume delle perle, in Asia orientale, con Macao sull’altra riva del delta a ovest e la provincia cinese di Guangdong al confine settentrionale.

NAMIBIA

 Tappa finale del viaggio Arountheblue di Giovanni Soldini e unica meta africana, la Namibia è composta da vasti deserti dall’aspetto marziano, paesaggi spettacolari e aree incontaminate nelle quali sembra che il tempo si sia fermato. Un territorio dal fascino unico e meraviglioso, tra immagini suggestive e scorci di natura in cui vive libera e selvaggia la fauna del luogo, meta perfetta per studiare l’ambiente circostante.

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Il Castello di Gabiano, meraviglia del Monferrato, apre per la prima volta al pubblico

Il Castello di Gabiano è un fiabesco edificio che sorge in maniera dominante sulla valle del Po, nella città di Gabiano, in provincia di Alessandria. Da circa quattro secoli è di proprietà della famiglia Durazzo, che conserva con amore e passione una delle dimore più antiche e meglio conservate della zona attraverso il vino, l’arte e l’ospitalità. Quest’anno, tuttavia, il legame tra il Castello di Gabiano e la famiglia Durazzo compie ben 400 anni, e per questo i discendenti hanno deciso di aprire le porte al pubblico, per la prima volta, grazie a un percorso storico guidato disponibile solo su prenotazione.

Quando e come visitare il Castello di Gabiano

Le visite guidate del Castello di Gabiano sono disponibili sabato 27 luglio alle ore 11:00, 12:00 e poi alle 15:00 e 16:00. Durante i mesi di settembre e ottobre, invece, il maniero aprirà le sue porte sempre ogni sabato, ma solo alle ore 11:00 e alle ore 12:00.

Non si sarà soli a scoprire le meraviglie di questo antico maniero, perché le visite si svolgeranno in due gruppi di 20-25 visitatori. Della durata di un’ora, il costo del biglietto di ingresso è di 30 euro a persona (gratuito per i bambini/ragazzi da 0 a 15 anni) e, come vi abbiamo anticipato, è disponibile solo su prenotazione da effettuare tramite il sito ufficiale, 400annicastellodigabiano.it.

A potervi entrare sono anche i cani, in particolare nei giardini delle sedi museali purché tenuti al guinzaglio. Mentre a poter accedere alle sale sono solo gli amici a quattro zampe di piccola taglia, ma sempre tenuti in braccio o nel trasportino.

Perché vale la pena visitare il Castello di Gabiano

L’affascinante Castello di Gabiano è tra i più antichi e i più vasti del Monferrato, tanto da essere persino citato dalle fonti già nell’VIII secolo. La sua è una storia di ben 1000 anni, nel corso dei quali ha spesso subito dei lavori di riqualificazione che lo hanno reso il gioiello che è oggi.

Un restauro ottocentesco, per esempio, cancellò il suo aspetto originario di fortificazione turrita. Dal 1908, invece, iniziò a prendersene cura il Marchese Giacomo Durazzo Pallavicini, e successivamente la marchesa Matilde Durazzo Pallavicini, i quali lo resero un vero e proprio esempio di reinterpretazione medievale in chiave eclettica, anche adesso ammirabile sia negli arredi interni in stile, sia nel parco circostante.

Al giorno d’oggi l’opera prosegue grazie al lavoro dei nipoti, che hanno condotto un’attenta ristrutturazione dell’ambiente, coniugando le attuali conoscenze dell’enologia con il rispetto della tradizione.

In sostanza, le mura, le decorazioni e gli interni sembrano raccontare la trasformazione del ruolo del Castello: nato nell’ Alto Medioevo serviva per controllare i traffici che traversavano il Po destinati al Nord Europa, per poi assumere nel corso del tempo una funzione difensiva, fino a trasformarsi nel Rinascimento in residenza delle dinastie dominanti il Monferrato, tra cui i Durazzo, per l’appunto.

Una piccola curiosità: il Castello di Gabiano è dotato di un labirinto che costituisce uno dei rarissimi esempi documentati nell’ambito dei giardini storici del Piemonte. Realizzato negli anni Trenta del Novecento, sorge nel cuore del parco ed è stato creato con lo scopo di enfatizzare il contrasto tra le linee rigide e geometriche dell’impianto e il parco naturale da cui è abbracciato.

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Come arrivare all’aeroporto di Nizza

L’aeroporto di Nizza è il più importante di tutta la Francia meridionale e anche uno dei più trafficati del paese transalpino: serve tutta la Costa Azzurra (insieme all’aeroporto di Marsiglia), importante regione turistica francese grazie a località come Cannes o Saint Tropez, ed è uno snodo centrale per la circolazione di persone e merci tra Italia e Francia.

Si tratta, infatti, del secondo aeroporto della nazione per numero di passeggeri all’anno, a 7 chilometri a ovest della città, e occorre circa mezz’ora per andare in centro. Le opzioni sono varie, adatte a tutte le preferenze e le esigenze. Potrete noleggiare un’auto (o spostarvi con la vostra), oppure prendere un taxi, un tram, un autobus, o prenotare un transfer privato.

Vediamo ogni possibilità nel dettaglio.

Come arrivare all’aeroporo di Nizza in auto o taxi

In virtù della sua importanza lo scalo nizzardo è raggiungibile in diverse modalità, tanto su strada quanto su rotaia. Chi arriva in automobile deve seguire l’autostrada A8, che collega Nizza con il confine italiano passando da Cannes, Nimes e Monaco. È possibile seguire anche la N99 oppure la D6098 per Cannes o Antibes, o la D6202 verso nord, in direzione Grenoble e Digne.

Per arrivare all’aeroporto di Nizza altre due valide opzioni su gomma sono rappresentate dai servizi offerti con i taxi e con le vetture a noleggio. Lo scalo nizzardo presenta due terminal, T1 e T2, al di fuori dei quali i viaggiatori possono trovare numerosi conducenti a bordo dei taxi, pronti a condurli verso la città o in direzione delle altre località marittime che costituiscono la Costa Azzurra. Un’alternativa è il noleggio di un’auto con conducente, servizio garantito tanto da compagnie francesi quanto dalle grandi aziende internazionali.

I taxi impiegano all’incirca una ventina di minuti per arrivare nel centro storico.

Come raggiungere l’aeroporto di Nizza con i mezzi pubblici

Per chi si sposta con i mezzi pubblici, la prima opzione è servirsi del tram. Nizza, infatti, dispone di tre linee tram: la linea tram n°2 Porto Lympia (inaugurata nel 2018) serve l’aeroporto con una frequenza di 8 minuti, dalle 5:00 a mezzanotte nei feriali, il sabato dalle 7:00 alle 20.00 e la domenica dalle 8.00 alle 21.
Con partenza dall’aeroporto, la prima fermata è il Terminal 1 mentre la seconda è il Terminal 2, e poi prosegue per il centro cittadino (la migliore fermata per il centro di Nizza è la stazione Jean Médecin, invece per la Vecchia Nizza conviene scendere a Place Garibaldi) per arrivare al porto alla stazione Port Lympia.
Chi dovesse fare tappa allo Stadio Allianz Riviera o al quartiere Saint-Isidore può prendere il tram 3 che, ogni 15 minuti, collega l’aeroporto (Terminal 1 e Terminal 2) con queste zone.

Un’altra alternativa per giungere allo scalo nizzardo è data dalle corse degli autobus: per raggiungere il centro è disponibile l’autobus Promenade des Arts n°12 che effettua fermate alla Promenade des Anglais, Place Masséna e nel centro storico. Transita dalla strada principale dinanzi al Terminal 1 (fermata Aéroport/Promenade) ogni quarto d’ora/venti minuti e impiega circa mezz’ora fino a Nice-Promenade des Arts seguendo un bel percorso panoramico lungomare.

Fin qui si è parlato di trasporto su gomma, ma l’aeroporto di Nizza può anche essere raggiunto su rotaia. Lo scalo nizzardo è infatti facilmente raggiungibile con la linea ferroviaria grazie alla stazione SNCF di S. Agostino, posta a un chilometro dal Terminal 1 (dove si può arrivare a piedi o con il tram 2 scendendo alla fermata Grand Arenas). La stazione Nice St-Augustin è collegata con i treni regionali TER con Grasse, Antibes, Monaco, Cannes, Mentone e numerose altre città.

Per tutte le altre linee occorre invece scendere alla stazione di Nice-Ville, la più grande e importante della Provenza. Qui partono la linea 1 del tram oppure le linee di autobus Ligne d’Azur.

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Cibo in spiaggia, si può portare? Le regole da conoscere

Ogni anno c’è un tema molto scottante che torna a far discutere: i clienti di uno stabilimento balneare possono portare con sé del cibo in spiaggia, seppur proveniente dall’esterno e non acquistato nel bar o nel ristorante del lido stesso? Alcuni gestori lo impediscono, altri chiudono un occhio (a meno che la situazione non sia davvero esagerata). Ma quali sono le regole da rispettare? Scopriamo i diritti dei bagnanti, per un’estate serena.

No al cibo negli stabilimenti balneari

Come accade ormai di frequente quando arriva la stagione estiva, le cronache locali riportano moltissime notizie su “fantasiose” regole disposte dai gestori degli stabilimenti balneari. In particolare, una delle più scottanti riguarda il divieto di introdurre cibi in spiaggia dall’esterno, che comporterebbe quindi l’obbligo di acquistare – se proprio si vuole mangiare – presso il bar del lido stesso. Una decisione, questa, che come al solito scatena un vespaio: nelle scorse settimane sono giunte numerose segnalazioni di stabilimenti che vietano di portare del cibo con sé, come è successo ad esempio in alcune località balneari della Puglia.

I gestori chiedono ai loro clienti di non introdurre cibo dall’esterno, spesso vietando persino una semplice bottiglietta d’acqua. Tutto ciò si traduce in un ritorno economico per gli stabilimenti balneari, dal momento che è quasi impossibile trascorrere più di qualche ora in spiaggia senza bere un sorso d’acqua o consumare uno snack. Soprattutto se si hanno con sé dei bambini, o se semplicemente si vuole passare l’intera giornata al mare. Ma esiste davvero questa regola? Oppure sotto l’ombrellone possiamo portare del cibo acquistato al supermercato o preparato a casa? Scopriamo quali sono i diritti dei bagnanti.

Cibo in spiaggia: le regole da conoscere

A fare – ancora una volta – il punto della situazione è l’associazione Udicon (Unione per la difesa dei consumatori), interpellata ai microfoni dell’Adnkronos/Labitalia. “È sconcertante constatare come alcuni gestori di stabilimenti balneari continuino a imporre divieti illegittimi, come quello di introdurre cibo dall’esterno. Questo comportamento non solo viola i diritti dei consumatori, ma è anche contrario alla legge” – spiega Martina Donini, presidente nazionale Udicon. Appare dunque chiaro quale sia la verità sul divieto di cibo in spiaggia.

Sebbene sia una pratica ancora molto diffusa, nessun gestore di stabilimenti balneari ha diritto di imporre una restrizione del genere. Ovvero, “è sempre consentito portare e consumare cibo proprio in spiaggia, e questo vale anche all’interno degli stabilimenti balneari. Non si può essere obbligati a consumare cibi e bevande dello stabilimento ed è vietato il divieto di introdurre alimenti dall’estero” – si legge nel vademecum dei diritti in spiaggia, stilato dall’associazione dei consumatori. Ci sono tuttavia dei limiti da rispettare.

“Il consumatore è libero di portare con sé cibo e bevande, purché lo faccia nel rispetto delle regole di civile convivenza, evitando eccessi come pic-nic improvvisati che possano disturbare gli altri bagnanti. In queste situazioni, deve sempre prevalere il buon senso, sia da parte dei consumatori sia da parte dei gestori dei lidi” – conclude la Donini. Insomma, va benissimo portarsi un panino o un’insalata di riso sotto l’ombrellone, per risparmiare un po’ in vacanza. Purché non si esageri, andando a disturbare – con rumori e odori molesti – gli altri occupanti dello stabilimento, imbandendo una vera e propria tavolata in spiaggia.

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Guida di Makarska: le località più belle della riviera

Oltre 50 chilometri di spiagge, scogliere e crinali montuosi, ma anche di località costiere turistiche e piccoli villaggi, il tutto sotto l’occhio vigile del massiccio del Biokovo. Questa è la riviera di Makarska, una delle mete estive più amate dai turisti che scelgono la Croazia come destinazione per le loro vacanze all’insegna non solo di mare e relax, ma anche di natura e trekking. Situata sulla costa dalmata e contraddistinta dai colori tipici della vegetazione mediterranea composta da piante profumate, ulivi e pinete, Makarska attira ogni anno moltissimi visitatori con le sue acque turchesi e cristalline, con le lunghe spiagge di ciottoli e con la sua atmosfera vivace.

Quali sono le località più belle della riviera? Scopritele in questa guida dedicata a Makarska, troverete tante idee e ispirazioni per il vostro prossimo viaggio.

La cittadina di Makarska

La splendida cittadina portuale di Makarska, situata all’interno di una baia riparata dalla penisola di San Pietro, è il cuore della riviera, con la sua spiaggia lunga due chilometri situata ai piedi del Parco Naturale di Biokovo, dotata di tutto il necessario per far divertire i villeggianti, dai campi di beach volley ai parco giochi per i bambini. Questa località della Croazia è conosciuta non solo per il suo mare, ma anche per la frizzante vita notturna. Il centro della città, con le sue vie lastricate di pietra bianca, è la piazza Kacicev sulla quale si affacciano la chiesa parrocchiale di San Marco e il convento francescano costruito nel 1614, oltre alla biblioteca della città, la galleria Gojak e la fontana “Venezia”, sorta nel 1775, anno in cui Makarska ha ricevuto per la prima volta l’acqua potabile.

Non solo cultura, Makarska è anche uno dei centri del divertimento della costa croata, con centinaia di ristoranti, bar, locali e discoteche che, durante l’estate, si anima con serate musicali e carnevali estivi tradizionali. Le belle spiagge con i loro beach bar attraggono numerosi giovani, così come la grotta a picco sul mare posizionata sul promontorio di Sveti Petar che ospita un affollato disco bar. I cocktail bar che si affacciano sul centro storico, nella piazza principale e sul lungomare sono il cuore della movida notturna di Makarska e garantiscono musica e balli fino all’alba.

Makarska Croazia

Fonte: iStock

Vista aerea di Makarska con il massiccio di Biokovo sullo sfondo

I borghi e le località della riviera

Oltre alla città di Makarska, lungo la riviera ci sono affascinanti borghi con musei, chiese antiche e diverse attrazioni tutte da scoprire, raggiungibili con un bus e quindi perfetti anche per una gita in giornata. Questi paesi sono di dimensioni ridotte rispetto a Makarska e conservano ancora un aspetto tranquillo e poco popolato. Percorrendo la costa verso nord si può raggiungere Brela, elegante località turistica con una buona quantità di alloggi, ottimi ristoranti e negozi. Considerata tra le perle della riviera, qui c’è una delle spiagge più rinomate della Croazia, la meravigliosa Punta Rata, di ghiaia e sabbia, protetta da una fitta pineta sulle pendici del monte Biokovo.

Poco più avanti si arriva al piccolo villaggio di Baska Voda e alla splendida spiaggia di Nikolina, caratterizzata da piccoli ciottoli bianchi. Sorta sui resti di un insediamento romano, nel centro storico di questa cittadina a 20 minuti di auto da Makarska si possono visitare diversi musei tra cui quello etnografico, la chiesa barocca di San Lovre, il grande porto turistico e la passeggiata sul lungomare a ridosso della spiaggia dove trovare locali, bar, ristoranti e tantissimi negozi di souvenir.

Sul lato opposto a Makarska, attraversando pinete di agavi e cactus, si arriva a Tucepi, una graziosa località di piccole dimensioni con una lunga spiaggia di sassi banchi. Nata intorno agli anni Sessanta, la cittadina ospita una vasta marina per navi da pesca, battelli turistici e panfili. Piena di ristoranti e chioschi sulla spiaggia, durante l’estate Tucepi è protagonista di moltissime manifestazioni. La festa più importante è sicuramente quella di Sant’Anna, patrona della città che, durante tutto il mese di luglio, anima le vie cittadine con serate musicali (klape), folkloristiche e di intrattenimento.

Un altro borgo da segnare sull’itinerario è Podgora, un tempo villaggio di pescatori, situato a soli 7 chilometri da Makarska. Qui una lunga spiaggia di ghiaia bianca si estende lungo tutta la costa contornata da una fitta pineta, mentre nel caratteristico porto, in estate, non mancano le piccole imbarcazioni da pesca che accompagnano i turisti a caccia di belle escursioni locali. Non perdetevi la gita a Gradac, il paese più grande della riviera con oltre 3.600 abitanti dove potrete ammirare la vecchia torre cinquecentesca e le chiese di Sant’Antonio e di San Michele. A sud del porto si trova anche la bellissima spiaggia di Gornja Vala, un litorale di ghiaia e sabbia circondato da pinete e uliveti, che richiama ogni anno migliaia di turisti.

Gradac Makarska

Fonte: iStock

Vista del borgo di Gradac

A spasso tra le isole

Per chi desidera rendere la propria vacanza in Croazia ancora più speciale, dalla riviera è possibile navigare a spasso tra le isole. Presso il porto di Makarska troverete pittoreschi battelli in legno che offrono escursioni giornaliere verso Jelsa, Hvar, Brac, Korcula e crociere lungo la riviera. Inoltre, gli amanti del trekking e della mountain bike possono sfruttare i percorsi e i lunghi sentieri sul massiccio del Biokovo o scalare lo Sveti Jure, la cima più alta. La salita è dura, per cui è necessario essere equipaggiati con abbigliamento adeguato e molta acqua da bere, ma una volta giunti a destinazione verrete ripagati da uno splendido panorama che domina sull’intera riviera.

Come raggiungere la riviera di Makarska

Il modo più semplice per raggiungere la riviera di Makarska è sicuramente il traghetto: durante l’estate non mancano i collegamenti regolari che da Ancona conducono al porto di Spalato dal quale sarà possibile utilizzare l’auto o gli autobus locali. Se scegliete l’aereo, dovete volare verso Spalato e da lì proseguire fino a Makarska in autobus o prendendo una macchina a noleggio. Makarska può essere raggiunta abbastanza comodamente anche in auto procedendo in direzione Spalato dal casello autostradale di Trieste per circa 485 chilometri, passando per la E71 per poi proseguire sulla litoranea che porta alla cittadina (circa 64 chilometri).

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Riserva di Masai Mara: tappa imperdibile nei dintorni di Nairobi

La riserva di Masai Mara è una delle destinazioni più iconiche e affascinanti del Kenya; è rinomata per la sua straordinaria fauna selvatica, senza tralasciare i paesaggi mozzafiato. Si trova nella regione sud occidentale del Paese e come riserva naturale offre ai visitatori l’opportunità di sperimentare il safari osservando da vicino quelli che sono definiti i big five: leone, elefante, bufalo, leopardo e rinoceronte, oltre a tante altre specie di animali.

Oltre alla indiscutibile bellezza della riserva Masai Mara, il Kenya offre una varietà di attrazioni turistiche, a partire da Nairobi, la vivace Capitale del Paese e i suoi dintorni che ne sono un esempio spettacolare. Scopriamo insieme cosa fare nei dintorni di Nairobi, da Mombasa al parco nazionale Hell’s Gate passando per il Giraffe Center e Bomas of Kenya all’interno della riserva Masai Mara.

Mombasa, cosa vedere

Mombasa è la seconda città più grande del Kenia ed è tra le destinazioni imperdibili per chi sceglie di visitare il Paese. Situata lungo la costa dell’Oceano Indiano, Mombasa è famosa per le sue spiagge sabbiose ma anche per la storia e la cultura, ecco cosa vedere tra le tante attrazioni:

  • Fort Jesus: questo forte storico fu costruito dai portoghesi nel  XVI secolo, oggi è un museo che racconta orgogliosamente la storia del Paese.
  • Diani e Nyali: queste due spiagge sono ideali se volete rilassarvi e praticare attività acquatiche come lo snorkeling ad esempio, o fare immersioni spettacolari.
  • Old Town: la città vecchia è un quartiere storico che ricco di architettura Swahili, mercati tradizionali e ristoranti tradizionali saprà reclamare la vostra attenzione.
  • Haller Park:  il parco naturale che offre la possibilità di vedere giraffe, zebre e coccodrilli tra le tante altre specie.

Parco Nazionale di Hell’s Gate

Situato a circa 90 km da Nairobi, questo parco dal nome evocativo è una delle riserve naturali più affascinanti del Kenya. Unico per la sua geologia e le spettacolari formazioni rocciose è il luogo perfetto per chi ama le avventure all’aria aperta. Tra le tante attività da provare ad Hell’s Gate segnaliamo di provare le escursioni e il trekking, con l’opportunità di esplorare le gole profonde e le scogliere imponenti del parco.

Se siete bravi arrampicatori, sappiate che l’Hell’s Gate è il paradiso per gli scalatori; non dimenticate di provare l’emozione delle sorgenti termali,  queste sorgenti naturali  sono un ottimo modo per terminare una giornata ricca di emozioni.

Giraffe Center

A pochi km da Nairobi, sorge il Giraffe Center, tappa obbligata per gli amanti degli animali. Il centro è dedicato alla protezione della giraffa Rothschild, una delle specie più minacciate di estinzione; qui i visitatori potranno emozionarsi nutrendo le giraffe, scoprire programmi educativi sulla conservazione delle giraffe e partecipare a tour guidati.

Bomas of Kenya

Situato poco fuori Nairobi, il Bomas of Kenya, è una fedele replica dei villaggi tradizionali, costruito con le tecniche usate dalle tribù locali; il  villaggio turistico che offre una bella immersione culturale nelle tradizioni e nei costumi delle diverse etnie del Kenya, le mostre interessanti e gli spettacoli di danze tradizionali che illustrano la ricca diversità di questo Paese e ne celebrano la diversità dei valori culturali sapranno affascinarvi.

 

 

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Petite France: l’angolo di Francia nella Corea del Sud

Se pensi alla Corea del Sud, la tua mente probabilmente parte per un viaggio tra le note della musica K-Pop, la Skincare Coreana, la magnifica Seoul e la forte tradizione culinaria di questo luogo; tutte nozioni arrivate a noi tramite i prodotti della pop culture come serie tv, film e contaminazioni musicali. Ma avresti mai pensato di poter incontrare un po’ di Francia in questo Paese dal carattere così unico? Stiamo parlando di Petite France: “un piccolo villaggio francese dove arte e romanticismo prendono vita” così viene descritto sul sito ufficiale. Di fatto, si tratta di un parco a tema inaugurato nel 2008 e che, con i suoi 117.000 metri quadrati, offre diverse attrazioni ed esperienze ludiche e culturali. In questo articolo ti portiamo a esplorare questo parco pittoresco e particolare per scoprire insieme tutto quello che devi sapere nel caso volessi aggiungere al tuo itinerario in Corea del Sud la tappa di Petite France.

Il parco: le origini di Petite France

Situato nella provincia di Gyeonggi, a un’ora di auto da Seoul e immerso nelle montagne coreane, Petite France è nato nel 2008 come tributo all’autore Saint-Exupéry e alla sua storia che continua a incantare grandi e piccini: “Il Piccolo Principe”. Passeggiando tra le sue vie, circondate da casette colorate tinta pastello, ti sembrerà di essere davvero in un piccolo villaggio francese; con tanto di piazze con fontane, balconi adornati da fiori colorati e café dove poter bere e mangiare.

Cosa aspettarsi durante una visita a Petite France

Come prima cosa ti troverai a passeggiare tra splendidi edifici in stile europeo, completamente diversi rispetto agli scenari che potresti vedere in un viaggio tra le meraviglie della Corea del Sud. Con i tetti a spiovente, le tinte tenui e i piccoli dettagli decorativi, ti sembrerà di essere catapultato in una Francia dal fascino antico, quello dei piccoli villaggi della Provenza o di altre zone rurali. Ognuno di questi edifici ospita un esercizio, dai negozietti di souvenir ai café dove poter assaporare pietanze tipiche della cucina francese. Le attrazioni principali di Petite France sono:

  • La casa del Piccolo Principe: forse l’attrazione più importante di tutto il parco a tema. Un vero e proprio museo che celebra l’opera di Saint-Exupéry e il suo piccolo protagonista. Visitando la casa potrai immergerti nelle origini di questa storia intramontabile che ancora oggi resta in cima alle classifiche dei libri più venduti al mondo. Attraverso le mostre interattive e i cimeli di memorabilia esposti in questa struttura potrai ripercorrere i viaggi del Piccolo Principe.
  • Musei ed esposizioni: oltre alla Casa del Piccolo Principe, dentro il parco a tema di Petite France, potrai trovare altri musei; come quello delle bambole dove sono esposti fantocci d’epoca provenienti da tutto il mondo o la casa delle marionette dove, anche qui, potrai ammirare l’evoluzione storica di queste bambole che andavano di moda a inizio novecento.
  • Il Giardino Fiorito: romantico, colorato e profumatissimo. Una passeggiata tra i fiori di questo giardino è d’obbligo, soprattutto se stai visitando Petite France in primavera o in estate, quando è al massimo della sua fioritura.
  • Il set cinematografico: il parco ha fatto – e continua a fare – da set cinematografico per moltissimi film coreani. Tra questi, alcuni celebri K-Drama conosciuti in tutta Europa come My Love from the Star e Secret Garden.
  • Spettacoli ed esibizioni: all’interno del parco ci sono diverse aree adibite a piccoli teatri dove, ogni giorno, vanno in scena vari spettacoli, tutti inclusi nel biglietto d’ingresso al parco. Nell’anfiteatro principale, al centro del villaggio, va in scena un delizioso spettacolo di danza con marionette per tutti i visitatori, grandi e piccoli. Ne La Maison d’Orgel si tiene, ogni giorno, una dimostrazione di Orgel, un piccolo organetto a mano suonato tantissimi anni fa proprio in Francia, il cui suono sembra davvero provenire da un’epoca passata. Infine, al Theatre de Letoile è possibile partecipare a uno spettacolo di burattini che si ispira alle celebri fiabe europee.
  • Il Centro di Formazione Giovanile: all’interno del parco si trova anche un piccolo centro culturale per giovani e ragazzi. Le strutture ricettive del centro possono ospitare fino a 200 persone e rappresenta uno spazio educativo dove poter scoprire l’Europa – zona del mondo poco accessibile in Corea – attraverso esperienze culturali e spettacoli. Il centro viene spesso utilizzato come meta per gite scolastiche dagli insegnanti delle scuole della Corea del Sud.

Petite France: tutte le informazioni utili per la tua visita al parco a tema della Corea del Sud

Una marionetta vintage

Fonte: 123RF

Un’antica marionetta fatta a mano esposta a Petite France
  • Orari di visita: tendenzialmente il parco è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. Questi orari possono variare in base agli eventi speciali in programma o alla stagione. Pertanto, ti consigliamo di consultare il sito web della struttura per avere informazioni sugli orari di visita sempre aggiornate.
  • Prezzi d’ingresso: per gli adulti, il costo del biglietto d’ingresso per Petite France è di 10.000 won (circa 6,90 €). Gli adolescenti e i bambini hanno un costo ridotto; rispettivamente di 8.000 won (circa 5,52 €) per gli adolescenti tra i 13 e i 18 anni e di 6.000 won (circa 4,14 €) per i bambini di età compresa tra 3 e 12 anni. Il parco mette a disposizione anche pacchetti sconto per gruppi o famiglie. Come per gli orari, anche per i prezzi dei biglietti suggeriamo di consultare sempre il sito poco prima della visita al parco.
  • Come raggiungere Petite France: il parco è raggiungibile in auto partendo da Seoul, tramite la superstrada Gyeongchun e uscendo a Cheongpyeong. Da lì potrai seguire le indicazioni per Petite France e raggiungere il parco a tema con un viaggio della durata di circa un’ora e mezza. Oppure puoi arrivarci prendendo un autobus dalla stazione di Dong Seoul o dalla stazione di Seoul Nambu. Una volta sceso alla fermata di Gapyeong puoi procedere con un taxi o con l’autobus turistico locale. Il viaggio con i mezzi pubblici dura circa due ore in totale.