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Egitto, nuovo volo per Luxor, la destinazione più magica

Iniziate a preparare le valigie, dal 6 ottobre 2024 sarà possibile volare facilmente verso il più grande museo a cielo aperto del mondo. Egyptair, la compagnia di bandiera dell’Egitto, inaugurerà il primo volo diretto da Milano Malpensa a Luxor. Il volo opererà ogni domenica con partenza alle 17:50 da Milano e arrivo alle 23:05, ora locale, all’aeroporto internazionale di Luxor, porta d’accesso della mitica Valle dei Re.

Il nuovo volo tra Milano e Luxor

L’Egitto è una delle mete più amate dagli italiani desiderosi di immergersi negli antichi splendori di Tebe. Finora, però, l’unico modo per arrivarci era fare scalo a Il Cairo, mentre da ottobre, grazie all’ampliamento dell’offerta su Malpensa, atterrare direttamente a Luxor sarà facile e comodo. Gli aerei di Egyptair, infatti, garantiscono un viaggio all’insegna del comfort grazie ai diversi servizi offerti come la ristorazione gratuita, per la quale sono disponibili menù per tutte le esigenze, il sistema di intrattenimento con tanti contenuti multimediali e la possibilità di portare due bagagli in stiva, oltre al bagaglio a mano.

Cosa fare e vedere a Luxor

Andare a Luxor è un sogno che si avvera per molti appassionati di storia, ma non solo. Quali sono le attività imperdibili in quello che viene considerato uno dei luoghi più magici e misteriosi al mondo? Si parte sicuramente con la Valle dei Re, tra i siti archeologici più antichi e visitati. Qui, luogo scelto per le sepolture dei sovrani del Nuovo Regno d’Egitto, il tempo sembra essersi fermato. La Valle dei Re custodisce oltre 60 tombe dei faraoni, scavate direttamente nelle pareti rocciose, tra cui la più famosa, quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 da Howard Carter.

Imperdibile è il Tempio di Luxor, situato proprio nel centro della città. Ogni angolo del tempio rivela dettagli affascinanti, dai bassorilievi che narrano le vittorie dei faraoni alle iscrizioni che descrivono riti e celebrazioni. Il nostro consiglio è di visitarlo la sera, quando il viale delle sfingi viene illuminato dalle torce, regalandovi un momento davvero magico. A pochi chilometri da Luxor troverete il Tempio di Karnak, la più grande costruzione templare rimasta al mondo. Qui, una delle strutture più impressionanti è la Grande Sala Ipostila, situata all’interno del Recinto di Amon-Ra, mentre per farvi un’idea della sapienza ingegneristica del tempo, potete dare un’occhiata alle rampe di costruzione utilizzate durante il processo di edificazione.

Se invece volete ammirare i manufatti originali del periodo dell’antico Egitto, dovete recarvi al Museo di Luxor, dove sono esposte statue, ceramiche e gioielli, oltre che una notevole collezione di manufatti provenienti anche dalla tomba di Tutankhamon. Le cose da fare e da vedere a Luxor sono davvero tante!

Al vostro itinerario potete aggiungere anche la Valle delle Regine che, come dice il nome stesso, rappresenta il luogo di sepoltura riservato alle regine della 19ª e 20ª dinastia, insieme a diversi principi deceduti in età infantile; il tempio funerario di Hatshepsut, progettato per ospitare le spoglie della regina Hatshepsut; i colossi di Memnone, ossia due sculture gigantesche che affiancavano l’ingresso al tempio funerario di Amenofi III; il museo della mummificazione, di piccole dimensioni, ma interessante per approfondire questa antica pratica egizia.

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Piatti da mangiare a Riga: cosa assaggiare durante una vacanza

Riga è la splendida capitale della Lettonia, è una città ricca di storia e cultura e naturalmente delizie culinarie uniche. Situata sulle rive del fiume Daugava, Riga vanta un patrimonio architettonico affascinante che nel tempo ha sapientemente mescolato l’eleganza degli edifici Art Nouveau alla solidità delle antiche mura medievali. Ma non è soltanto la bellezza storica e architettonica a fare di Riga un luogo speciale da visitare, la sua cucina tradizionale offre un viaggio gastronomico che affascina e conquista. Oggi, continuando la lettura, soprattutto se state pianificando un viaggio a Riga, partiremo insieme alla scoperta di Riga e dei suoi piatti tipici da provare ma anche alcune attrazioni imperdibili, sia in città che nei borghi vicini per scoprire la bellezza poco conosciuta che aspetta solo di essere apprezzata.

Esplorando la cucina di Riga

La cucina lettone è un connubio affascinante di influenze nordiche e slavo-baltiche, è caratterizzata da ingredienti per lo più stagionali spesso provenienti dalla ricca campagna circostante. I piatti tipici della Regione riflettono la storia agricola del luogo, la cucina tradizionale offre una varietà di piatti che spazia dai ricchi stufati invernali ai freschi piatti estivi tutti preparati con un’attenzione particolare alla qualità degli ingredienti. Ma quali sono i piatti che dovreste assolutamente provare a Riga durante la vostra visita? Ve li segnaliamo noi!

Aukstā zupa

Un piatto estivo imperdibile si tratta di una zuppa fredda di barbabietola che viene servita con panna acida, cetrioli freschi, uova sode e aneto. ideale per rinfrescarsi nelle calde serate estive, è una combinazione unica e interessante di sapori e profumi.

Pīrāgī

Sono piccoli panini ripieni, generalmente il ripieno è composto da pancetta e cipolle, ma c’è anche la loro versione dolce ripieni di marmellata o ricotta. Vengono serviti solitamente come antipasti o merende o come fine pasto nel caso della versione dolce, per un dessert con tutto il sapore del comfort food.

Pelēkie zirņi ar speķi

Un altro piatto tradizionale particolarmente interessante è proprio il pelēkie zirņi ar speķi, questa ricetta è tra le poche tradizionali rimaste fedeli all’originale, non ha subito nessuna contaminazione moderna, ha forti radici nella tradizione contadina di Riga ed è sostanzioso e nutriente, si tratta di piselli grigi con pancetta o speck e cipolla fritta, viene servito per lo più nel periodo invernale e natalizio.

Karbonāde

Paese che vai, cotoletta che trovi! Anche in Lettonia potete degustare la versione autoctona della cotoletta, di maiale impanata e fritta è servita con purè patate e verdure si tratta di un piatto semplice e tradizionale che dovete assolutamente assaggiare.

Rupjmaize

Più che un piatto vero e proprio, si tratta di un tipo di pane; il tradizionale pane nero e di segale a cui vengono aggiunti semi di carvi per l’esattezza, è un pane vagamente agrodolce. Il rupjmaize viene servito imburrato e accompagnato spesso da formaggi.

Rīgas šprotes

Ecco a proposito di rupjmaize e come accompagnarlo, sappiate che uno degli accostamenti oltre ai classici formaggi sono proprio le rīgas šprotes, sarde affumicate conservate in olio, sono uno dei piatti classici della cucina lettone e vengono servite su fette di pane e una leggera spruzzata di limone.

Pīle ar āboliem

Un piatto di carne tradizionale che dovete assaggiare a Riga, viene servito in occasioni speciali o festività. Si tratta di anatra arrosto il cui interno viene farcito con le mele cotte e affettate le prugne viola e l’aglio. Il tutto viene servito accompagnato da mele fritte e verdure di stagione.

Kartulepu pankūkas

Sono frittelle di patate che ricordano i rösti, le patate vengono grattugiate e mescolate con uova e farina, successivamente fritte fino a renderle croccanti. Si servono con panna acida oppure con una salsa di mele o salsa di mirtilli rossi.

Skābputra

Tra i piatti tradizionali da provare a Riga non può mancare la skābputra, una zuppa di latte acido arricchita con orzo perlato o grano saraceno, ha un sapore unico e leggermente aspro ma è particolarmente apprezzato per le proprietà salutari e rinfrescanti.

I dolci tipici di Riga

Non poteva certo mancare il dolce tra i piatti da provare a Riga. Si tratta di un formaggio dolce e cremoso che spesso viene ricoperto da una generosa dose di cioccolato. Il biezpiena sieriņš è un dessert tradizionale che viene servito freddo ed è la degna conclusione di un pasto tradizionale a Riga.

Debesmanna

Un dessert prettamente estivo è il Debesmanna. leggero e soffice viene preparato con semolino cotto e succo di frutti di bosco come lamponi, ribes o fragoline. Il semolino viene cotto e una volta freddo viene montato fino a renderlo arioso e viene servito freddo. Un altro dolce tradizionale lettone, che dovete assolutamente provare se siete a Riga, consiste in una crosta di pasta di segale che viene sapientemente imbottita di patate dolci, carote e spezie come cannella e chiodi di garofano. Lo Sklandrausis è espressione perfetta della semplicità e della bontà dei piatti tipici di Riga.

Kvass: la bevanda tipica

Terminiamo con una bevanda lettone che merita una menzione, il kvass è la bevanda tradizionale lettone, assomiglia alla birra, non a caso viene definita la ‘’birra di pane’’ ed è leggermente alcolica e frizzante, questo grazie alla fermentazione di pane di segale, zucchero e frutta.

Riga: non solo cucina, cosa scoprire in vacanza

Sicuramente Riga è incredibile in ogni stagione dell’anno, ognuna di esse offre uno spaccato su questa città con una scena culturale vibrante; sebbene sia splendida tutto l’anno il nostro suggerimento è di visitarla soprattutto nei mesi estivi tra giugno e settembre. Durante la stagione estiva Riga si anima con una serie di eventi culturali e festival a cui si aggiunge una piacevolissima temperatura che va dai 20° ai 25°. Questo vi consentirà di visitare agevolmente la città partendo dal centro storico, Vecrīga, la città vecchia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità UNESCO, scoprite la maestosa cattedrale di Riga e l’imperdibile torre delle Polveri che al suo interno conserva il museo della guerra. Ķīpsala, l’isola sulla riva sinistra del Daugava, è considerata una zona prestigiosa ed è raggiungibile a piedi attraversando il ponte Vasnu. Il quartiere è molto caratteristico, con le casette in legno che un tempo erano le dimore dei lavoratori portuali.

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Isola d’Elba, 7 motivi per andare in questo paradiso italiano

Quando si parla di Isola d’Elba agli italiani batte forte il cuore. L’emozione che regala questo piccolo lembo di terra che emerge dal Mar Tirreno, piccolo paradiso delle vacanze nell’Arcipelago toscano, è sempre molto grande. Anche chi ci è già stato d’estate e si è concentrato più che altro sulle (bellissime) spiagge dell’isola può non conoscere alcuni luoghi davvero unici che ci sono all’Elba e che meritano una gita in giornata.

Qui di seguito vi elenchiamo sette luoghi ed esperienze che si possono fare sull’Isola d’Elba. Anche se siete super esperti del posto, scommettiamo che ce n’è almeno uno che non avete mai sentito o visto?

1. Come sul Pianeta Marte

In questo luogo ameno nell’entroterra dell’Elba sembra di essere sul Pianeta Marte. Nascosto tra le colline del versante orientale dell’isola, nel cuore del Parco Minerario di Rio Marina, appare, quasi all’improvviso, un meraviglioso lago di origine mineraria che ricorda un paesaggio marziano. Si tratta del Laghetto Rosso o Laghetto delle Conche. Il nome deriva dal colore delle acque che regala incredibili tonalità di rosso e di giallo, contrapposte all’immenso verde che circonda la zona in un vero tripudio di colori. Questa tonalità insolita è il risultato della presenza di ossidi di ferro, in particolare l’ematite, che a contatto con l’acqua piovana rilascia il caratteristico colore rosso, arancio e giallo. Ci siete mai stati?

2. Avvistare le balene

Il Mar Mediterraneo è sempre più frequentato da grossi cetacei, ma non è facile avvistarli. Al largo dell’Isola d’Elba, invece, si possono ammirare le balene nel loro ambiente naturale. L’Elba, infatti, è situata al centro del Santuario dei Cetacei Pelagos, la prima area marina protetta internazionale del Mediterraneo che nasce da un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco, per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano. Le battute di whale watching vengono organizzate a bordo di silenziosissimi (e bellissimi) velieri e sono accompagnate da un’educatrice ambientale esperta di cetacei che è in grado di commentare gli avvistamenti e che conosce le otto specie che popolano l’area marina dell’Arcipelago Toscano.

3. Seguire le orme delle tartarughe

L’Isola d’Elba è uno dei luoghi preferiti dalle tartarughe Caretta Caretta nel Mediterraneo, tanto da scegliere le sue spiagge per deporre le uova. Per questo motivo, sull’isola si può andare a caccia delle tracce lasciate dalle tartarughe sulla sabbia e collaborare alla difesa delle uova, proteggendo la schiusa (in caso di avvistamento di tartarughe o delle impronte lasciate sulla sabbia, è importante allertare subito la Guardia Costiera e avvisare i referenti del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano).

4. Entrare nel ventre della terra

Sull’isola è rimasta una sola miniera, chiusa negli Anni ’80, ed è visitabile: è la Miniera di magnetite del Ginevro, il giacimento più grande d’Europa e considerato una riserva strategica di ferro dallo Stato italiano, tanto da essere tutt’ora tutelata per la sua importanza. Muniti di caschetto, con l’aiuto delle guide si può scendere “nella pancia dell’isola” immergendosi in un percorso articolato lungo i cunicoli e gli spazi comuni dove i minatori hanno lasciato i loro strumenti. Ci sono due percorsi: quello quota +6 pianeggiante e adatto a tutti e quota -24, che prevede la discesa di 220 scalini.

5. Nel magico mondo delle farfalle

Nel cuore dell’isola, sul crinale che congiunge il monte Perone alla vetta del Capanne, si trova il Santuario delle farfalle, un sentiero tematico dove è possibile ammirare una delle più preziose e belle popolazioni di farfalle nel loro habitat naturale. Giasone, Macaone, Cleopatra, Silvano Azzurro e Vanessa del Cardo e Vanessa Atlanta sono i nomi di alcune delle specie che abitano l’isola. L’ambiente fresco, luminoso e ricco di fiori presente sull’Isola d’Elba permette alle farfalle, soprattutto nei mesi estivi, di rifugiarsi e nutrirsi al ripara dal caldo. Grazie alla gran quantità di luce, piante e fiori, è stata registrata la presenza di oltre 50 specie, alcune endemiche delle isole toscane.

6. Immergersi tra i relitti sommersi

Raggiungibile tranquillamente a nuoto dalla spiaggia dell’Ogliera, incastonata tra alte scogliere non lontana da Pomonte, c’è il relitto di una nave naufragata 50 anni fa che è possibile ammirare immergendosi o facendo snorkeling. Si tratta del relitto dell’Elviscot e l’esperienza è davvero appassionante.

7. La fortezza misteriosa

Si tratta del sito più suggestivo e magico dell’isola. Il Castello del Volterraio, la più antica fortificazione di tutta l’Isola d’Elba, emerge come per incanto dalla roccia a 395 metri d’altezza ed è visibile da quasi ogni punto dell’isola. Costruito dagli Etruschi e ampliato dai Pisani alla fine del 1200, è una delle poche fortezze elbane mai espugnate dai pirati turchi che nelle loro scorribande razziarono più volte l’Elba. Benché l’altezza non sia da record, consente comunque di ammirare un panorama meraviglioso: si possono vedere il profilo della dorsale orientale e, all’orizzonte, la forma esile dell’isola di Pianosa e l’austera sagoma di Montecristo. Più a destra, la selvaggia isola di Capraia e, sullo sfondo, le montagne della Corsica con Capo Corso proteso verso il Nord. Il momento più bello per andarci è al tramonto. Vengono organizzate anche visite guidate.

Castello del Volterraio

Fonte: iStock

Il Castello del Volterraio, con vista mozzafiato
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È (di nuovo) italiano il miglior aeroporto d’Europa per il 2024

L’Italia continua a fare grandi numeri nel settore dei trasporti, e si aggiudica nuovi primati nella classifica dei migliori aeroporti d’Europa per il 2024. Nelle ore scorse, durante l’Assemblea generale convocata annualmente dall’Airport Council International (ACI), sono stati premiati gli scali più virtuosi a livello continentale. E ci sono molte sorprese per il nostro Paese, nonché un’ennesima conferma: quella che riguarda l’aeroporto di Fiumicino.

Fiumicino, miglior aeroporto d’Europa

L’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma-Fiumicino si aggiudica un nuovo, importantissimo traguardo: è infatti il miglior aeroporto d’Europa per il 2024, secondo l’ACI. La premiazione è avvenuta poche ore fa a Istanbul, dove si è tenuta la cena di gala del 34esimo Congresso annuale e Assemblea generale dell’Airport Council International EUROPE. Si tratta del Best Airport Award, un prestigioso riconoscimento che viene assegnato a quegli scali che hanno dimostrato di saper implementare strategie in grado di migliorare il business aeroportuale.

Lo scalo di Fiumicino, in particolare, ha vinto nella categoria degli aeroporti con più di 40 milioni di passeggeri l’anno (un primo posto condiviso, ad onor del vero, con lo scalo di Istanbul). È un successo incredibile, soprattutto perché arriva per il sesto anno nelle ultime sette edizioni complessive. Il merito è di una “forte ripresa del traffico nel 2023, con sviluppi aziendali innovativi, multimodalità senza soluzione di continuità e iniziative pionieristiche di mobilità aerea urbana” – si legge sul sito ufficiale dell’ACI.

Il successo dell’aeroporto romano rappresenta anche una notevole spinta per il turismo in generale, come afferma il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli: “L’assegnazione del Best Airport Award al Leonardo da Vinci per la sesta volta negli ultimi sette anni certifica definitivamente l’assoluta eccellenza del nostro scalo e rende merito al grande lavoro e all’eccezionale visione progettuale di Aeroporti di Roma. Principale porta di ingresso in Italia per il mondo, il nostro aeroporto rappresenta il primo biglietto da visita della Capitale d’Italia e come tale un asset primario per lo sviluppo del nostro turismo anche a livello nazionale”.

Gli altri aeroporti italiani in classifica

Per l’aeroporto di Fiumicino, tuttavia, quello di miglior scalo europeo non è l’unico riconoscimento ottenuto: si è aggiudicato anche il Digital Transformation Award, che premia le infrastrutture maggiormente in grado di adottare tecnologie e procedure innovative per migliorare la sicurezza, la capacità, l’efficienza e l’impatto ambientale delle loro operazioni. Il Leonardo Da Vinci, che proprio di recente ha introdotto nuove funzionalità digitali per i suoi passeggeri, ha una “solida strategia di innovazione con un incubatore che supporta 50 start-up ed è un pioniere nella mobilità aerea urbana”.

Infine, l’ACI ha premiato anche lo scalo di Torino-Caselle come miglior aeroporto con meno di 5 milioni di passeggeri l’anno: anche in questo caso, gran parte del merito va alla ripresa che ha vissuto nel 2023, dopo la pandemia globale. Il traffico è notevolmente aumentato, toccando il record proprio lo scorso anno. Tra le motivazioni per l’assegnazione del premio, si parla inoltre di “passi tangibili nell’affrontare le sfide della sostenibilità dell’aviazione, tra cui l’inaugurazione di un nuovo impianto fotovoltaico la scorsa estate, che soddisfa una parte sostanziale del suo fabbisogno annuale di elettricità”.

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Fara San Martino, il borgo immerso nella natura e capitale della pasta

Situato nella splendida cornice del Parco Nazionale della Majella, il borgo di Fara San Martino è un gioiello incastonato tra le gole della Valle di Santo Spirito e della Valle Serviera. Conosciuto come la “capitale mondiale della pasta”, per via della presenza di noti pastifici quali De Cecco, questo affascinante paese vanta una ricca storia, una natura incontaminata e un pittoresco centro storico.

Le origini di Fara San Martino

La storia di Fara San Martino risale all’epoca medievale e ancora oggi, infatti, la Chiesa di San Pietro e la Chiesa di San Martino, insieme al monastero benedettino, portano testimonianza di queste radici storiche. Il borgo rimase a lungo sotto la giurisdizione dei monaci, per precisino fino al XV secolo, quando passò sotto il controllo del Vaticano. Nonostante la devastazione dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, però, ancora oggi passeggiando per le vie antiche del borgo e nel cuore del suo centro storico è possibile fare un salto indietro nel tempo e ritrovare le tracce delle sue origini medievali nella parte di Terra Vecchia.

Cosa vedere nel borgo

Se siete amanti della natura, della storia, della pasta e dell’autenticità, Fara San Martino è il luogo ideale da visitare. Questo borgo autentico dell’Abruzzo vi accoglierà a braccia aperte, offrendovi un’esperienza indimenticabile tra paesaggi mozzafiato, tradizioni secolari e sapori unici.

Fara San Martino, rovine antiche

Fonte: iStock

Alcune rovine antiche a Fara San Martino

Ma è anche splendido da vedere, Fara San Martino: il nucleo più antico del borgo, Terra Vecchia, conserva ancora intatta la struttura di un borgo fortificato che ha resistito al passare del tempo e alle vicissitudini della storia. Attraverso la Porta del Sole si può accedere a questo affascinante labirinto di stradine che caratterizzano la zona. C’è poi Palazzo di Cecco, con le sue finestre decorate, e ci sono le tante chiese (a cominciare dall’antica parrocchiale di San Remigio).

Anche se, al di là della storia, è l’aspetto naturalistico a raccontare l’anima di Fara San Martino. Se in Piazza Municipio il Museo Didattico curato dal Corpo Forestale gestisce il Centro Visite del Parco Nazionale della Majella, nei dintorni è possibile visitare splendide grotte carsiche: la Grotta del Peschio, la Grotta Porca degli Angeli, la Grotta dei Diavoli, la Grotta de li Trazzir. E poi le sorgenti del Fiume Verde, le Gole di S. Martino con i resti dell’omonima abbazia. Dintorni splendidi, in cui è possibile organizzare trekking, gite in bicicletta, passeggiate a cavallo.

Parco Nazionale della Majella

Fonte: 123RF

Panorama del Parco Nazionale della Majella

C’è poi, nel territorio di Fara San Martino e di Palombaro, la Riserva Statale Fara S. Martino – Palombaro, con le sue aree ricoperte di faggi, di pino mugo, di pino nero, e le tantissime specie di uccelli che la popolano, insieme all’Orso Bruno Marsicano e al Lupo Appenninico. Oltre, ovviamente, al Parco Nazionale della Majella, un parco tutto di montagna sito nella parte più impervia e selvaggia dell’Appennino Centrale, coi suoi canyon e i prati d’alta quota.

Cosa mangiare a Fara San Martino

Abbiamo già detto che Fara San Martino è soprannominato anche il “borgo della pasta”. Perché? Perché è qui che si trovano alcuni tra i più celebri pastifici italiani: De Cecco, Cocco, Delverde. E non è neppure la pasta, l’unica prelibatezza da gustare durante una visita al borgo: ci sono anche il ragù d’agnello, i tarallucci lessati, gli uccelletti ripieni (tarallucci abruzzesi alla marmellata d’uva), gli amaretti, i mostaccioli (biscotti dal cuore morbido, ricoperti da una glassa di cioccolato). Insomma, tutta la bontà e la genuinità della cucina abruzzese!

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Oggetti di valore in viaggio e i modi per tenerli al sicuro

Partire per un viaggio è sempre un’esperienza entusiasmante che può arricchire la nostra vita e le esperienze di tutti i giorni, con nuove avventure e, soprattutto, ricordi indimenticabili. Tuttavia, smarrire oggetti di valore come il portafoglio, il cellulare o il passaporto può davvero rovinare irrimediabilmente qualsiasi vacanza o weekend di relax.

Per evitare spiacevoli inconvenienti esistono alcuni trucchetti davvero geniali per tenere al sicuro i beni più preziosi durante un viaggio. Ecco alcuni consigli per un soggiorno in tutta sicurezza all’insegna soltanto del divertimento e del relax.

Carta d’identità nella custodia del cellulare

Un’ottima soluzione per non perdere la carta d’identità e/o il passaporto è quella di nascondere questi importanti documenti all’interno della custodia del telefono. In questo modo, tutti i documenti più importanti saranno protetti da sguardi indiscreti e da possibili furti. Inoltre, molte custodie sono state progettate per permettere di guardare video o effettuare videochiamate senza togliere il cellulare dal loro interno, offrendo così un doppio vantaggio: più protezione e più praticità.

Nascondere i soldi nella cintura

Per proteggere il denaro o le chiavi di casa, ad esempio, un consiglio per gli uomini potrebbe essere quello di indossare una cintura con scomparti interni e nascosti, con la chiusura a cerniera. Questa soluzione semplice, ma efficace, può davvero fare la differenza durante gli spostamenti in viaggio, permettendo così di avere sempre con sé i propri soldi in maniera sicura e, soprattutto, discreta.

Altra soluzione alternativa alla cintura potrebbe essere l’utilizzo di piccoli marsupi, che spesso vengono utilizzati anche per il jogging e la corsa, che possono passare inosservati ad occhi indiscreti e rimanere al sicuro sotto una semplice t-shirt.

Tasche invisibili per reggiseni

Per le donne, invece, la soluzione migliore è una custodia segreta per reggiseno. Questa a tasca “invisibile” è molto economica e facile da nascondere sotto qualsiasi vestito. Per tenerli al sicuro, basta inserire i contanti, i documenti e le chiavi all’interno di questa custodia di seta e fissarla a qualsiasi reggiseno. Viene fornita anche con garanzia a vita, è lavabile e può contenere comodamente piccoli oggetti di valore al suo interno.

Sandali da viaggio

Un trucco ormai molto conosciuto è quello di nascondere i soldi nelle scarpe e nelle calze durante i viaggi. Oggi, per non dover più inserire i soldi nelle calze, è possibile sfruttare alcuni sandali da viaggio, che sono stati progettati appositamente per custodire oggetti, come contanti e carte, all’interno di una custodia integrata piuttosto grande e capiente. Questa soluzione è particolarmente utile, soprattutto in spiaggia o in luoghi dove si cammina scalzi.

Riporre i soldi nelle scarpe da ginnastica

Le comode sneaker da passeggio Sanuk sono calzature realizzate con una tasca segreta. Si tratta, infatti, di uno scomparto nascosto abbastanza capiente, che può essere utilizzato durante gli spostamenti in viaggio per nascondere contanti d’emergenza e chiavi di riserva, ad esempio. Questa soluzione è perfetta soprattutto per tutti coloro che amano esplorare le città a piedi, senza rischiare di perdere i propri beni di valore.

Seppellire gli oggetti in spiaggia

Quante volte in spiaggia l’unico obiettivo è quello di rilassarsi davvero sul lettino, senza avere l’incubo e la paura che qualcuno possa approfittarne per sottrarre contanti e oggetti di valore, magari durante una passeggiata o un bagno in mare? La soluzione ideale è il Beach Vault. Questa specie di cassaforte è stata progettata appositamente per essere inserita a mano sotto la sabbia e venduta insieme ad un telo da mare ed un cuscino. Utilizzando la Beach Vault nessuno sarà in grado di individuare gli oggetti più importanti durante un bagno al mare, per un’esperienze di viaggio senza preoccupazioni.

Creare un portafoglio “esca”

Per evitare che qualcuno possa rubare il portafoglio con contanti e documenti un trucchetto che potrebbe rivelarsi molto interessante è quello di predisporre un portafoglio esca, un portafoglio o portacarte con al suo interno vecchie carte fedeltà e/o carte regalo. Questo finto portafoglio può essere consegnato in caso di tentativo di furto oppure messo in vista nella parte superiore della borsa, in modo tale da distrarre e confondere i malintenzionati e proteggendo i veri oggetti di valore.

Portafogli RFID contro le onde radio

Per proteggere le carte di credito e debito durante gli spostamenti dai ladri elettronici, soprattutto nei luoghi più affollati, come metropolitane e piazze,  si può prendere in considerazione l’uso di un portafoglio RFID, acronimo di Radio-Frequency Identification. Questi portafogli, ormai molto comuni e di tutte le dimensioni, sono stati progettati proprio con l’obiettivo di bloccare le onde radio ed impedire che i dati delle carte di pagamento vengano rubati da dispositivi di scansione a distanza.

Dispositivi di sicurezza elettronici e applicazioni

Un’ulteriore misura di sicurezza per gli oggetti di valore in viaggio è l’uso di dispositivi di sicurezza elettronici. Questi possono includere, ad esempio, tracker GPS per bagagli, borse e zaini e dispositivi antifurto per laptop e smartphone. Sono state create anche borse e zaini cosiddetti antifurto, con chiusure e tasche speciali per riporre oggetti di valore.

Inoltre, attivare l’applicazione “Trova il mio dispositivo” o qualsiasi altra applicazione di localizzazione su smartphone, tablet o laptop, ad esempio, può essere estremamente utile in caso di smarrimento o furto. Queste applicazioni permettono di localizzare il dispositivo, bloccarlo a distanza e, in alcuni casi, anche di cancellare certi dati sensibili e prevenire l’accesso non autorizzato.

Copie digitali di documenti importanti

Oltre a portare i documenti fisici durante le nostre vacanze, è sempre una buona idea avere delle copie digitali di documenti importanti come passaporti, carte d’identità, biglietti aerei e prenotazioni alberghiere. Basta memorizzare una copia di questi documenti su un cloud sicuro o su un’unità USB, accessibile solo tramite password. In caso di smarrimento dei documenti originali, soprattutto se all’estero, queste copie possono essere di cruciale importanza per il recupero rapido degli stessi e per dimostrare la propria identità alle autorità competenti.

Serrature per zaini e bagagli

Le serrature per bagagli, soprattutto quelle approvate dalla TSA, la Transportation Security Administration, sono strumenti che possono fornire un ulteriore livello di sicurezza per gli effetti personali durante i viaggi e non solo. Queste serrature, infatti, permettono non solo agli agenti di sicurezza aeroportuale, ad esempio, di aprire il bagaglio senza danneggiarne tessuti o cerniere, ma anche di tenere lontani i ladri e dissuaderli da eventuali tentativi di furto.

Valigia trolley verde con chiusura TSA per evitare furti

Fonte: 123RF

Esempio di bagaglio con chiusura TSA

Evitare di ostentare oggetti di valore

Infine, uno dei modi più semplici e più efficaci per proteggere gli oggetti di valore in viaggio è assolutamente quello evitare di ostentarli. Soprattutto in determinate zone, non indossare gioielli costosi o portare dispositivi elettronici costosi, come luoghi affollati o notoriamente a rischio di furti, potrebbe salvare questi oggetti e documenti da eventuali furti. In questo modo, non si attira l’attenzione su di sé e si evitano maggiormente rischi di furto.

Proteggere i propri oggetti di valore durante il viaggio richiede una certa combinazione di strategie pratiche e dispositivi di sicurezza, che possono rendere queste esperienze uniche ed all’insegna del relax e della spensieratezza.

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Bussana Vecchia Imperia Notizie Viaggi viaggiare

La BBC racconta tutta l’incredibile magia di Bussana Vecchia

La storia di Bussana Vecchia è davvero carica di magia, tanto da aver stregato anche la BBC, che ha deciso di omaggiare questo piccolo borgo ligure in uno splendido articolo. Il paesino, incastonato tra le rocce al di sopra della città di Sanremo, ha un tragico passato che oggi sembra solo un lontano ricordo: rinato negli ultimi anni grazie ad un gruppo di artisti, è diventato una meta turistica molto amata dai curiosi.

La storia di Bussana Vecchia

Bussana Vecchia è una piccola frazione della città di Sanremo, una delle perle della Riviera Ligure di Ponente: incastonato a circa 200 metri di altitudine tra le rocce di una collina che si erge alle spalle del mare, il centro abitato ha un aspetto tipicamente medievale. Tutt’intorno, la natura incontaminata lo cinge con castagneti e pini marittimi, che si sporgono verso le acque del mar Ligure. A ripercorrere la drammatica storia di Bussana Vecchia è la BBC, che in un lungo articolo ha esplorato i suoi anfratti più magici e misteriosi.

Il paese, popolato sin dall’antichità, venne letteralmente distrutto da un violento terremoto avvenuto il 23 febbraio 1887, che colse gran parte degli abitanti in chiesa (era un mercoledì delle Ceneri, e in molti stavano seguendo la funzione). La maggior parte degli edifici divenne inagibile, con tetti crollati e muri quasi sbriciolati. Vi furono anche 53 vittime, che oggi vengono ricordate in una targa appesa all’ingresso del borgo. Ciò che restava di Bussana Vecchia venne rapidamente evacuato, e qualche anno più tardi i suoi abitanti videro costruire nuove case poco più a valle: nacque così Bussana Nuova.

Del vecchio centro abitato non rimasero che alcune rovine, rimaste abbandonate per tantissimi anni: una vera e propria città fantasma. Ma nel 1959, l’artista torinese Mario Giani scoprì questo luogo meraviglioso e decise di formare una comunità artistica che potesse prendersene cura, tornando a farlo vivere. Nel giro di pochi anni nacque la Comunità Internazionale Artisti di Bussana Vecchia, un gruppo di persone provenienti da tutto il mondo che si diedero da fare per ricostruire il paese, dedicandosi nel frattempo alla loro arte. E così, tra botteghe e vecchie abitazioni pian piano rimesse a nuovo, il borgo è oggi diventato una famosa meta turistica.

Bussana Vecchia, cosa vedere

Raggiungibile in auto o grazie ad una panoramica passeggiata nella natura da Bussana Nuova, l’antico centro abitato viene spesso frequentato dai turisti, per via del suo fascino magico. “Bussana porta apertamente le ferite del terremoto. Alcune delle case medievali sono chiuse con assi di legno, sbriciolandosi come un biscotto ai bordi, mentre altre hanno fiori appena piantati in vasi e tende colorate alle finestre, biciclette per bambini appoggiate a una porta laterale. C’è un’atmosfera giocosa, come se il villaggio fosse in continua preparazione per una festa” – così lo descrive la BBC.

Non c’è molto da vedere a Bussana Vecchia, ma si può godere dell’atmosfera bohémienne che circonda il borgo. Il centro storico ospita ancora le spoglie dell’antica chiesa di Sant’Egidio, dove si trovavano molti abitanti del paese quando si verificò il terremoto. L’edificio non venne mai ricostruito e ancora oggi è priva del tetto, mentre il campanile si è miracolosamente salvato. Visitabile solamente dall’esterno, la chiesa è ancora impreziosita da stucchi e pitture originarie, che spiccano tra le erbacce che la ricoprono. È comunque un piacere passeggiare tra le viuzze, dove si notano le tracce degli artisti che abitano il borgo.

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ITA-Lufthansa, cosa cambia tra costi dei biglietti, nuove rotte e più miglia

I “matrimoni” tra due compagnie aeree spaventano sempre, non soltanto chi ci lavora ma anche chi deve viaggiare. I dubbi e i timori sono sempre tanti, specie se si è già in possesso di un biglietto aereo acquistato con uno dei due vettori. Ci siamo già passati dieci anni fa con l’esperienza con Alitalia ed Etihad, pertanto un po’ di  cose dovremmo già saperle. Domande come “Il mio volo ci sarà ancora?” oppure “Cosa ne sarà delle miglia accumulate finora?” ma anche “I biglietti aerei costeranno di più?” sono sempre tra le prime preoccupazioni dei passeggeri.

Ecco perché l’unione di due grosse compagnie aeree come quella di ITA-Lufthansa, una delle quali italiana, peraltro, ci tocca molto da vicino e fa sorgere molti dubbi. Detto che, al momento, l’accordo è ancora tutto in divenire e che non tutti i dettagli della maxioperazione sono stati rivelati, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, per quanto sia possibile, e capire cosa cambierà per i passeggeri.

ITA-Lufthansa: nuove rotte

Più che di nuove rotte si parla di molte più rotte in quanto, a quelle già operate da ITA Airways, si aggiungono le oltre 800 del gruppo Lufthansa che comprende anche altre compagnie aeree appartenenti al gruppo Lufthansa ovvero Austrian, Brussels Airlines, Swiss, Air Dolomiti, la low cost Eurowings e Discover Airlines. Giusto per fare alcuni esempi, una volta entrata a regime l’intesa tra le due compagnie, raddoppieranno le rotte verso gli Stati Uniti e aumenterà la frequenza di voli verso Brasile e Argentina. Dall’aeroporto di Roma Fiumicino, su cui l’azienda tedesca vuole investire. decolleranno più voli verso l’Asia e l’Africa e, più in generale, la compagnia tedesca ha già fatto capire di voler aumentare il numero di voli a lungo raggio da e per l’Italia (dall’11% al 30%).

Biglietti aerei più cari

La risposta a questa domanda molto probabilmente è “sì”, almeno nel breve termine. Secondo quanto annunciato proprio pochi giorni fa dalla stessa Lufthansa, infatti, a causa della richiesta di riduzione delle emissioni imposti dall’Unione europea a tutte le compagnie aeree, i biglietti aumenteranno per i voli in partenza dal 1° gennaio 2025 da un minimo di un euro fino a 72 euro.  Ci si aspetta che anche quelli di ITA seguiranno lo stesso andamento. Prima che ci sia un taglio dei prezzi dei biglietti aerei, invece, bisognerà attendere che le sinergie tra i due gruppi vengano ottimizzate, consentendo, per esempio, una riduzione del 20-30% dei costi del carburante e delle spese generali, grazie all’adozione di Lufthansa dei carburanti green, settore in cui Lufthansa è all’avanguardia. I primi voli a utilizzare questo nuovo tipo carburante sono quelli di Swiss, e saranno gradualmente estesi a tutte le flotte, compresa Ita.

Cosa accade alle Miglia accumulate

Con questo matrimonio, Ita passerà dall’alleanza di compagnie aeree Sky Team al programma di fidelizzazione Star Alliance di cui fa parte Lufthansa insieme a una trentina di altre compagnie aeree in code share tra cui Aegean, Thai, United accumulando i punti fedeltà sulla carta Volare. Per i frequent flyer che sono soliti accumulare miglia e approfittare dei vantaggi che questo sistema comporta (voli gratuiti, upgrade di classe ecc.) avranno vantaggi reali.

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I più gustosi piatti tipici della Lituania e di Vilnius da provare

La cucina della Lituania e di Vinius conquista il palato con i suoi piatti tipici tutti da provare, un connubio di sapori robusti e tradizione contadina, dove ogni boccone racconta storie di terre lontane e influenze diverse. Dai cepelinai, gnocchi di patate ripieni di carne o formaggio, ai kibinai, panzerotti ripieni di carne o verdure, passando per le zuppe fumanti, ogni piatto è un’esplosione di gusto che racconta la storia e le tradizioni di questa affascinante regione. La Lituania e la sua capitale Vilnius vi aspettano per un viaggio alla scoperta di sapori autentici e genuini, legati al territorio e alle sue stagioni, tra piatti gustosi e abbondanti che riscaldano il cuore e coccolano il palato.

Cepelinai

I cepelinai, conosciuti anche come didžkukuliai, sono tra i piatti più iconici della Lituania. Si tratta di gnocchi di patate di grandi dimensioni, che ricordano la forma di un dirigibile (da cui il nome, che deriva dalla parola lituana per Zeppelin), ripieni di carne macinata, ricotta o funghi.
Per prepararli si utilizzano patate grattugiate grossolanamente per formare l’involucro esterno, e patate lesse schiacciate per creare invece un impasto morbido. Il ripieno viene poi preparato a piacere con carne macinata di manzo o maiale, ricotta stagionata, funghi tritati o una combinazione di questi ingredienti, il tutto aromatizzato con spezie come erba cipollina, aneto e noce moscata. I cepelinai vengono poi cotti in acqua bollente per circa 30 minuti, fino a quando non affiorano in superficie. La preparazione richiede un po’ di tempo e manualità, ma il risultato è un piatto delizioso e appagante, servito con una salsa a base di pancetta o burro fuso, panna acida e cipolle tritate, creando un connubio di sapori e consistenze irresistibile.

Šaltibarščiai

La šaltibarščiai è una zuppa fredda di barbabietole dal caratteristico colore rosa che occupa un posto importante nella tradizione culinaria della Lituania, tanto da essere considerata un simbolo dell’identità nazionale. Consumata soprattutto durante il periodo estivo, come pasto rinfrescante e nutriente, questa specialità risale al Medioevo, quando veniva preparata con barbabietole selvatiche, kvass (una bevanda fermentata a base di pane) e panna acida.

Nel corso dei secoli, la ricetta si è evoluta incorporando altri ingredienti come cetrioli, erbe aromatiche, kefir o yogurt, fino a diventare il piatto che conosciamo oggi. Ogni famiglia ha la sua ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione, e la preparazione è un vero rituale. Le barbabietole vengono cotte e grattugiate a mano, i cetrioli e le erbe aromatiche tritati finemente, e il kefir o lo yogurt mescolati con panna acida per creare una base cremosa e leggermente acidula. La zuppa viene poi lasciata riposare in frigorifero per far amalgamare i sapori, sprigionando un invitante aroma di barbabietole e erbe fresche.

Kibinai

I kibinai, conosciuti anche come kybyn o kibin, sono dei fagottini di pasta sfoglia dalla caratteristica forma a mezzaluna tipici della tradizione lituana, in particolare della regione di Trakai. La crosta dorata e friabile racchiude un ripieno saporito e succoso, solitamente di carne di montone macinata e cipolle (ma ci sono anche varianti con verdure o ricotta). I kibinai vengono solitamente cotti in forno fino a doratura e sono un alimento versatile che può essere consumato come spuntino, antipasto o secondo piatto, spesso accompagnati da panna acida, yogurt o salsa di pomodoro.

kibinai piatto tipico della Lituania

Fonte: iStock

kibinai piatto tipico della Lituania

Šakotis

Lo Šakotis, conosciuto anche come “torta dell’albero”, è un dolce tradizionale lituano, polacco e bielorusso che si distingue per la sua forma ramificata e la sua consistenza morbida, la cui preparazione richiede particolare maestria e pazienza. L’impasto, a base di uova, burro, panna, zucchero e farina, viene versato a strati su uno spiedo rotante e cotto lentamente in un forno a legna. Questo processo conferisce allo šakotis la sua caratteristica forma ramificata, che ricorda quella di un albero. Questo dolce ha una lunga tradizione che risale al XVI secolo, quando era spesso presente nelle tavole delle famiglie nobiliari durante le occasioni speciali. Ancora oggi, lo Šakotis è un elemento immancabile nei matrimoni lituani e in altre festività importanti, simboleggiando prosperità, fortuna e fertilità. La sua forma ad albero richiama l’idea della vita che si rinnova, mentre il suo colore dorato evoca il sole e la luce.

Grybų Sriuba

La Grybų Sriuba, ovvero la zuppa di funghi lituana, è un piatto rustico e saporito di origine contadina. I funghi selvatici, raccolti nei boschi della Lituania in autunno, quando la natura li offre in abbondanza e varietà, donano alla Grybų Sriuba il suo aroma inconfondibile e un gusto ricco, che varia a seconda delle specie utilizzate. La base della zuppa è tipicamente un brodo vegetale o di carne, arricchito con un soffritto di cipolla, aglio e talvolta erbe aromatiche come prezzemolo o timo. I funghi vengono poi aggiunti e cotti fino a quando sono teneri, rilasciando il loro aroma e sapore distintivo. Per un tocco di cremosità, si aggiungere panna fresca o latte al termine della cottura. La zuppa di funghi viene spesso servita con crostini di pane caldo, creando un perfetto contrasto con la sua consistenza morbida e vellutata.

Kepta Duona

La Kepta Duona, letteralmente “pane tostato” in lituano, è più che altro uno snack rustico e sfizioso a base di pane nero di segale tagliato a cubetti, tostato e insaporito con aglio, sale e pepe.
La tradizione della Kepta Duona affonda le sue radici nella vita contadina del passato, quando il pane nero di segale era un alimento base e non si sprecava nemmeno una briciola. Il pane raffermo veniva quindi tagliato a cubetti e tostato per renderlo più croccante e saporito, spesso arricchito con aglio e spezie. Tradizionalmente, la Kepta Duona viene servita calda come accompagnamento a zuppe, stufati e piatti di carne, ma può essere gustata anche da sola, magari condita con un filo d’olio, aglio tritato, sale e pepe.

Kugelis

Il Kugelis è uno sformato salato a base di patate, farina, uova, latte, pancetta, cipolle e spezie, cotto al forno fino a doratura. La sua consistenza può variare da morbida e cremosa a croccante e dorata, a seconda della ricetta e del metodo di preparazione. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando era un piatto semplice e nutriente consumato dai contadini. Nel corso dei secoli, la ricetta si è evoluta e arricchita di varianti regionali, includendo l’aggiunta di altri ingredienti come funghi, speck, ricotta o erbe aromatiche. La cottura in forno conferisce al Kugelis una crosta dorata e croccante che contrasta piacevolmente con il suo interno morbido e saporito. Tradizionalmente, il Kugelis viene servito caldo come piatto principale o come contorno, accompagnato da panna acida, yogurt o salsa di mele. Ma può essere gustato anche freddo, tagliato a fette e servito come spuntino o antipasto.

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Vacanza a Ölüdeniz, laguna paradisiaca della Riviera Turca

Il paradiso terrestre esiste e si trova in Turchia. La Costa Turchese, conosciuta soprattutto come Riviera Turca, è un mix perfetto di mare azzurro, spiagge sabbiose, montagne alte 3000 metri e siti archeologici protetti dalla macchia mediterranea. Questo tratto di costa che collega l’Egeo e il Mediterraneo, situato nella Turchia sud-occidentale, è stato a lungo una fuga glamour per lasciarsi alle spalle il caldo delle città e per gli europei alla ricerca di mete suggestive dal fascino storico. Qui, la bellezza della costa incontra i segni lasciati dalle popolazioni passate come persiani e bizantini.

Tra le diverse località balneari della riviera, quella di Ölüdeniz è considerata la più particolare e imperdibile anche grazie alla presenza di una spettacolare Laguna Blu. L’acqua è sempre limpida e calma, la spiaggia è composta da piccoli sassolini e l’intera zona è riconosciuta come riserva naturale. Organizzare una vacanza in questa parte della Turchia significa regalarsi un’occasione unica per scoprire un lato diverso del paese, solitamente associato al dinamismo di Istanbul e alle romantiche mongolfiere della Cappadocia.

Viaggio a Ölüdeniz: cosa fare e vedere

Ölüdeniz, che in italiano significa Mar Morto, è una delle località turistiche più famose della riviera, situata nella provincia di Muğla. Sono molte le cose da fare e da vedere in questa zona della Turchia, adatte a soddisfare le esigenze di ogni tipologia di viaggiatore: da quello che preferisce rilassarsi sulla spiaggia a chi non rinuncia al turismo d’avventura, fino agli amanti delle immersioni subacquee e della storia. Questo sito è sempre affollato nei mesi estivi, l’ideale è andarci nella stagione primaverile quando si può godere appieno della sua natura incantevole.

La meravigliosa Laguna Blu e il monte Babadağ

Immaginate acque cristalline che sfumano dal turchese al blu e montagne rigogliose tutt’attorno: benvenuti alla Laguna Blu. Questa è la location più famosa e fotografata di Ölüdeniz e non è difficile capirne il perché. Potete rilassarvi sul lato gratuito, conosciuto come Belcekız, o su quello più riparato della laguna, situato all’interno dei confini di un parco naturale protetto e il cui ingresso è a pagamento. Sulla spiaggia sono presenti lidi attrezzati, ristoranti e bar, dai quali potrete godervi la bellezza di questo luogo sorseggiando un cocktail fresco o provando qualche specialità tipica.

Sullo sfondo svetta il monte Babadağ, una delle principali destinazioni della Turchia per il parapendio, oltre che per ammirare la laguna dall’alto. Con i suoi 2000 metri, il monte Babadağ può essere raggiunto con un trekking o con una comoda funivia che parte direttamente da Ölüdeniz, da 225 metri d’altitudine, e arriva a 1.700 metri. Da qui godrete di una vista privilegiata non solo sulla Laguna Blu, ma anche sugli altri splendidi tratti di costa e sulla città di Fethiye, situata a pochi chilometri più a nord. Il monte Babadağ, grazie alle condizioni favorevoli garantite dai venti, è anche una delle mete più ambite dagli amanti del parapendio.

Parapendio su laguna blu Turchia

Fonte: iStock

Parapendio sullo splendido paesaggio della Laguna Blu

Trekking lungo il sentiero della Via Licia

Chi al relax della spiaggia preferisce il turismo d’avventura, sarà felice di sapere che il primo tratto del famoso sentiero della Via Licia parte proprio dalle vicinanze della Laguna Blu di Ölüdeniz. Il cammino, il cui punto di inizio è Ovacik, a 3 chilometri dalla laguna, regala panorami mozzafiato a ridosso della costa. Ammirerete piccole baie e calette, come la splendida Valle delle Farfalle, attraverserete siti archeologici e storici come Sidyma, antica città romana, e piccoli villaggi, dov’è possibile pernottare tratta dopo tratta. Il sentiero dura 9-10 giorni, ma potete tranquillamente farne solo una parte in base al tempo a vostra disposizione. La città più vicina ai punti di partenza e di arrivo del cammino è quella di Fethiye, da dove partono anche tantissimi tour in barca e dove, nelle immediate vicinanze, sorse l’antica città di Telmessos, la più grande della Licia.

Tour in barca alla scoperta della Valle delle Farfalle

Tra le cose più belle da fare durante una vacanza a Ölüdeniz c’è sicuramente il tour in barca alla scoperta della Valle delle Farfalle, considerata una delle spiagge più belle d’Europa. È chiamata così perché habitat naturale di una farfalla rara, la falena tigrata, e può essere raggiunta sia a piedi, seguendo un sentiero adatto ai più esperti, che in barca. Durante il tour scoprirete non solo questa spiaggia, ma anche la Grotta Azzurra e le altre baie nascoste della Riviera Turca, nelle quali potrete nuotare e fare snorkeling perché i fondali sono ricchi di pesci curiosi.

Valle delle Farfalle in Turchia

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Spiaggia Valle delle Farfalle, tra le più belle d’Europa

Il villaggio fantasma di Kayaköy

A soli 5 chilometri da Ölüdeniz si trova un villaggio fantasma, un tempo composto da 4.000 case in pietra che formavano la cittadina greca di Levissi, oggi conosciuta con il nome di Kayaköy. Questo villaggio senza tempo, immerso in una valle verdeggiante, fu abbandonato nel 1923 in seguito a uno scambio di popolazioni disposta dalla Società delle Nazioni al termine della guerra d’indipendenza turca. Dopo un breve periodo durante il quale la speculazione edilizia ha provato a trasformarlo in un hub turistico e in seguito alle proteste di artisti e intellettuali turchi, oggi è considerato un monumento che celebra la pace e la cooperazione tra Turchia e Grecia.

Come arrivare a Ölüdeniz

La località balneare di Ölüdeniz si trova a metà strada fra Bodrum e Antalya, due delle destinazioni più famose della Turchia. Sconsigliamo di arrivare da Istanbul, distante quasi 800 chilometri, mentre consigliamo di atterrare all’aeroporto di Antalya, a circa 200 chilometri rispetto a Ölüdeniz. Antalya è ben collegata con l’Italia da diversi aeroporti come Milano e Roma. Una volta atterrati vi basterà prendere i mezzi pubblici con direzione Fethiye, da dove partono bus o taxi collettivi per Ölüdeniz.