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Eruzione dell’Etna, disagi all’aeroporto di Catania e info utili per i viaggiatori

L’intensa attività vulcanica delle ultime settimane, che ha destato preoccupazione per la situazione dell’Etna, ha provocato ieri l’eruzione di una nube di cenere alta più di 4 km, che si è levata dal cratere Voragine, e con essa un pennacchio lavico sul versante sud-est del vulcano. La cenere ha rapidamente offuscato il cielo sopra la città di Catania, mandando in tilt le operazioni aeroportuali presso il vicino scalo di Fontanarossa. Ecco le ultime novità per i passeggeri.

Disagi all’aeroporto di Catania-Fontanarossa

Proprio nel giorno in cui ha preso il via lo sciopero aereo che coinvolge alcuni dei principali scali europei, l’aeroporto di Catania-Fontanarossa si trova a dover fare i conti con i numerosi disagi provocati dall’eruzione dell’Etna. Già nella giornata di ieri, poco dopo la formazione dell’imponente nube di cenere che è fuoriuscita dal cratere, hanno avuto inizio i primi disservizi. Molte compagnie aeree hanno cancellato in anticipo i propri voli, fin quando l’aeroporto stesso non ha dichiarato l’inagibilità di alcuni degli spazi aeroportuali.

“A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e della contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, l’Unità di crisi ha disposto la chiusura dei settori di spazio aereo B2 e B3. La pista è inagibile a causa di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica sul campo e pertanto sono sospesi sia gli arrivi che le partenze. Le operazioni di volo riprenderanno ad avvenuta rimozione della cenere vulcanica dalle pavimentazioni interessate dalla movimentazione degli aeromobili. Al momento si stima che le attività di volo potranno riprendere alle ore 15:00” – si legge in un comunicato dell’aeroporto di Catania.

Cosa possono fare i passeggeri che erano in partenza o in arrivo a Fontanarossa? Nella nota, si consiglia di non recarsi in aeroporto prima di aver verificato che le operazioni siano riprese e che il proprio volo sia stato confermato. I viaggiatori che hanno visto il proprio aereo cancellato possono essere riprotetti su un nuovo volo. In alternativa, possono autonomamente acquistare un biglietto aereo (anche con un’altra compagnia) per raggiungere la propria meta, chiedendo poi il rimborso al vettore per mancata riprotezione. Non è invece prevista alcuna compensazione pecuniaria per i disservizi subiti.

Cosa sapere per chi viaggia a Catania

La situazione a Catania, per il momento, sembra essersi stabilizzata: l’INGV ha abbassato il livello di allerta per il volo da rosso ad arancione, mentre quello per il tremore vulcanico è sceso da rosso a giallo nel corso della notte. Questo non significa che l’eruzione sia terminata, quindi è importante continuare a prestare la massima attenzione – così come sta accadendo sull’arcipelago delle isole Eolie, a causa della concomitante attività vulcanica dello Stromboli. Ci sono dunque alcune precauzioni da adottare se ci si trova a Catania.

Al momento, la criticità più grande riguarda l’emissione di ceneri vulcaniche: sebbene non siano risultate pericolose per la salute, l’esposizione prolungata potrebbe provocare “moderati disturbi dell’apparato respiratorio”, così come “congiuntiviti e abrasioni corneali” – si legge sul sito della Protezione Civile. Uno dei pericoli maggiori, inoltre, riguarda la deposizione della cenere al suolo, su cui bisogna fare molta attenzione negli spostamenti. Per questo, il sindaco Enrico Trantino ha emanato un’ordinanza in cui vieta per 48 ore la circolazione di mezzi a due ruote e limita la percorrenza degli automezzi alla velocità massima di 30 km/h.

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Un viaggio ad Aquisgrana, sulle orme di Carlo Magno

Carlo Magno e Aquisgrana, un legame inscindibile fatto di imperatori e re, incoronazioni solenni, residenze e palazzi. Situata al centro del land Nord Reno-Vestfalia e conosciuta anche come Aachen, il nome tedesco, questa città trasuda memorie storiche da ogni angolo. Di origine romana, è diventata famosa grazie a Carlo Magno che nel 794 la scelse come capitale del Sacro Romano Impero. Una scelta intima quanto strategica perché, oltre a essere il luogo in cui l’imperatore trascorse la sua infanzia, garantiva molti vantaggi dal punto di vista geografico.

In questo articolo vi proponiamo un itinerario sulle orme di Carlo Magno, dove ogni dettaglio urbanistico e architettonico ci riporta indietro al suo spirito moderno e cosmopolita, a partire dalla famosa Cappella Palatina e dalla Cattedrale, al tempo considerata la più grande a nord delle Alpi. Aquisgrana è rinomata anche per le sue acque termali, amate dallo stesso imperatore perché ricche di minerali in grado di apportare numerosi benefici al corpo. Non è un caso che il nome latino sia Aquae Granni, con riferimento a Granno, il dio celtico della salute.

Il Duomo e la Cappella Palatina

Il primo luogo da visitare ad Aquisgrana è non solo uno dei più belli voluti da Carlo Magno, ma anche quello in cui giace sepolto. Il Duomo si contraddistingue per la sfarzosità delle decorazioni interne e per la famosa Cappella Palatina. La cattedrale è stata eretta tra il 786 e l’804 come chiesa-palazzo di Carlo Magno, mentre il coro gotico fu completato solo nel 1414. Si tratta del primo monumento in Germaniatra i primi d’Europa – ad essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1978. Situato nella centralissima Münsterplatz, è uno scrigno di tesori antichi unici come il trono di marmo di Carlo Magno, il reliquiario contenente le sue spoglie e il lampadario in rame voluto da Federico Barbarossa.

L’atmosfera storica che si respira all’interno del Duomo è indescrivibile: fu proprio Carlo Magno a posare la prima pietra della cappella, il nucleo più antico della cattedrale di Aquisgrana. Il sovrano aveva chiesto alle sue maestranze francesi, sotto la responsabilità di Oddone da Metz, di replicare le forme delle basiliche romaniche viste durante i suoi soggiorni in Italia, a Ravenna e a Roma. Nei secoli successivi, la cattedrale venne arricchita da nuove cappelle laterali, realizzate in stili diversi. L’aspetto attuale è dovuto ai lavori di restauro successivi all’incendio avvenuto nel 1224 e al suo interno è possibile ammirare il Tesoro della Cattedrale, costituito da pezzi unici che lo hanno reso uno dei più importanti al mondo e che comprendono, tra gli altri, l’olifante, la croce pettorale di Carlo Magno e il Crocifisso di Lotario.

Grashaus e Rathaus

Non dovete spostarvi di molto dal Duomo per raggiungere il Grashaus, uno degli edifici più antichi e primo municipio della città, le cui parti originali facevano parte del palazzo di Carlo Magno. Prima di entrare, ammirate la sua facciata gotica, impreziosita da eleganti finestre a bifora e coronata da merli ghibellini. Nel XIV secolo divenne sede delle attività del borgomastro e nel corso degli anni assunse ruoli sempre diversi: nei suoi interni, infatti, si sono svolte cerimonie di ogni tipo, dalle incoronazioni ai funerali.

L’attuale palazzo del municipio, invece, è il Rathaus, costruito tra il 1334 e il 1376. Anche qui, come nel caso del Grashaus, la facciata è un esempio perfetto di stile gotico, impreziosita da una cinquantina di statue a dimensione naturale rappresentanti i maggiorenti tedeschi, compresi i trenta imperatori incoronati ad Aquisgrana. Le parti interne, invece, sono state risistemate in chiave barocca, con l’elegante Reichsaal, cuore del palazzo, arricchita da affreschi ottocenteschi che illustrano la vita di Carlo Magno con repliche di insegne reali, corona, globo e spada. Se visitate Aquisgrana durante le feste natalizie, ricordatevi che è sulla piazza del municipio che vengono organizzati i meravigliosi mercatini di Natale.

Mercatini di Natale Aquisgrana

Fonte: iStock

La piazza del municipio allestita con i mercatini di Natale

Il centro storico di Aquisgrana

Il centro storico di Aquisgrana è piuttosto esteso, ma nonostante ciò può essere visitato tranquillamente perché a passaggio pedonale. Senza doversi preoccupare di auto e moto, è facile perdersi nei dettagli delle sue strade contraddistinte dalla presenza di numerose fontane, sculture e statue. L’atmosfera è arricchita anche dalla presenza di piccoli negozietti e graziose boutique, ideali per portarsi a casa un ricordo carino del vostro viaggio sulle orme di Carlo Magno.

Dal centro, dirigetevi verso Friedrich Wilhelm Platz, dove la Fontana di Elisa (Elisenbrunnen), rappresenta una delle tante fontane che testimoniano l’importanza dell’acqua per la città. Come abbiamo scritto anche all’inizio dell’articolo, fin dai tempi antichi, la città è stata plasmata dalla presenza di sorgenti termali minerali. Non immaginate una semplice fontana, perché in realtà si tratta di un edificio solenne realizzato in stile neoclassico e dedicato a Elisabeth Ludovika di Baviera, figlia del re Massimiliano I. La struttura architettonica accoglie i visitatori con un colonnato in stile dorico, mentre dalle due fontane sgorga l’acqua termale. Attraversando questo ambiente vi troverete all’interno di un grazioso giardino che custodisce un piccolo sito archeologico con resti d’epoca romana.

Porta medievale Aquisgrana

Fonte: iStock

Porta medievale nel centro storico

Le terme Carolus Thermen

Fra gli edifici legati al nome di Carlo Magno non bisogna dimenticare le Carolus Thermen in Pass Strasse, perfette per concedervi un pomeriggio di relax dopo aver passeggiato per le strade di Aquisgrana. L’imperatore, attratto dalle acque benefiche e dal clima mite di Aquisgrana, fece costruire sontuose terme private, dove si immergeva per curarsi e rigenerarsi. La cultura delle terme è entrata così a far parte del tessuto economico della città e le Carolus Thermen rappresentano la struttura più bella. Questo moderno centro termale vanta piscine a diverse temperature, saune finlandesi e giapponesi, hammam, trattamenti benessere ayurvedici, massaggi e tanti altri servizi pensati per coccolare i clienti abituali e i viaggiatori.

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Tra storia e leggenda nella Valle delle Piramidi in Bosnia

Nascosto tra i Balcani, si cela uno dei più grandi misteri archeologici al mondo, che continua ad attirare l’attenzione di archeologi, ricercatori e appassionati di storia da tutto il globo. Stiamo parlando delle piramidi bosniache, situate vicino alla città di Visoko, a pochi chilometri dalla capitale Sarajevo. Nonostante l’intera comunità scientifica non le riconosca come piramidi ma come una formazione naturale, molti sostengono che siano opera di una civiltà avanzata. A guardarle ricordano davvero delle piramidi egizie con la differenza che, rispetto a queste ultime, quelle bosniache sono ricoperte da una fitta vegetazione. In questo articolo scopriremo la storia di questa valle, cosa vedere e cosa fare alle piramidi bosniache e, per gli amanti del mistero, alcuni aneddoti e curiosità intrisi di fascino.

Breve storia della Valle delle Piramidi in Bosnia

La scoperta delle piramidi bosniache è avvenuta in tempi recentissimi. Nel 2005, Semir Osmanagić, un archeologo amatoriale ed esperto di civiltà antiche, annunciò la scoperta di una serie di strutture a forma piramidale nella valle di Visoko, così denominate:

  • Piramide del Sole
  • Piramide della Luna
  • Piramide dell’Amore
  • Piramide del Dragone

Lo studioso, famoso per le sue teorie sulle piramidi in tutto il mondo, ha dichiarato che queste strutture, oggi ricoperte di terra e vegetazione, sono state state realizzate per mano di una civiltà evoluta e risalente a oltre 12.000 anni fa. Sin dall’inizio, la comunità scientifica di geologi e archeologi ha risposto con scetticismo alle dichiarazioni di Osmanagić, affermando che si tratta di “semplici” formazioni naturali che si creano tramite un processo di sedimentazione ed erosione e che prendono il nome di “colline piramidali”. La risposta da parte della comunità scientifica non ha convinto l’esperto Osmanagić che, per avvalorare la sua teoria, ha affermato che l’orientamento della piramide più prominente, fosse perfettamente in linea con i punti cardinali, il che indica una forte conoscenza dell’astronomia da parte dei costruttori. Che tu voglia credere alla teoria di Osmanagić o a quella della comunità scientifica non importa, quello che è certo è che questo sito vale assolutamente la visita e mette a disposizione tante cose da fare e da vedere. Le abbiamo raccolte tutte in questa guida.

Piramidi Bosniache: cosa vedere e cosa fare

Scoprire questo sito significa lasciarsi condurre in un viaggio tra storia e mistero, fatto di teorie che si scontrano e di misteriose leggende. Al di là degli aspetti controversi, visitare questa zona a pochi chilometri da Sarajevo è anche una splendida occasione per ammirare le bellezze naturali della Bosnia ed Erzegovina. Ecco le attrazioni principali della Valle:

Piramide del Sole

La Piramide del Sole è la più prominente e la più famosa tra le presunte piramidi della valle. Secondo le teoria di Osmanagić, questa struttura è alta circa 220 metri, superando in altezza la Grande Piramide di Giza. Studi e ricerche – ancora in corso – cercano di dimostrare l’esistenza di una struttura artificiale sotto strati di terreno e vegetazione. Questa collina è stata abitata in diversi periodi storici, sulla sua sommità, infatti, ci sono tracce di una cittadella medievale con tanto di fortezza e monastero. Durante vari lavori sulla cima sono stati trovati anche resti di fortificazioni romane e altri reperti come vasellame e statuette.

Piramide della Luna

La seconda piramide in termini di grandezza è la Piramide della Luna. Alcuni scavi hanno portato alla luce quello che sembra essere un complesso di blocchi di pietra e che avvalorerebbe la teoria di Osmanagić ma che, tuttavia, continua a essere smentita dalla comunità scientifica.

Piramide del Drago

La Piramide del Drago è più piccola rispetto alle altre e va a completare il trio delle strutture principali della valle. Situata in posizione apparentemente strategica, forma un triangolo equilatero con le Piramidi del Sole e della Luna. Un dettaglio che viene citato spesso come prova di un ragionamento umano che si cela dietro queste strutture. Anche questa piramide, come le altre, è ricoperta di vegetazione.

Tunnel di Ravne

Gli studi svolti su questo sito hanno portato alla luce un complesso sistema di tunnel sotterranei – chiamati Tunnel di Ravne – e che ha contribuito ad accrescere l’aura di mistero dietro alle piramidi bosniache. Questo intricato dedalo di gallerie sotterranee si estende per diversi chilometri ed è stato oggetto di numerose spedizioni di ricerca. C’è chi sostiene che i tunnel siano collegati alle piramidi e che al suo interno si nascondano artefatti, inscrizioni e altri reperti che aspettano solo di essere scoperti.

Piramidi bosniache: strane teorie

Dettaglio di scavi archeologici

Fonte: iStock

Scavi archeologici alle piramidi bosniache

Se sei un amante del mistero e le teorie del complotto ti tengono sveglio la notte, una cosa che puoi fare nella Valle delle Piramidi in Bosnia è contemplare queste mastodontiche strutture immergendoti nelle teorie del mistero che aleggiano intorno a esse. Tra le più popolari troviamo:

  • Le origini Aliene: una delle teorie più discusse riguarda l’ipotesi che le piramidi siano state costruite dagli extraterrestri. Così come tutte le altre piramidi sparse nel mondo, sarebbero la testimonianza di una civiltà aliena che, in visita sul nostro Pianeta, ha lasciato traccia del suo passaggio.
  • Tecnologia Energetica Avanzata: una seconda teoria afferma che le piramidi siano state costruite come dispositivi energetici capaci di canalizzare e amplificare l’energia terrestre riversando nell’aria delle vibrazioni positive. Questa teoria cerca la sua controprova scientifica in alcuni studi che suggeriscono che la Valle delle Piramidi risuoni a una frequenza di 7.83 Hz, nota come Risonanza Schumann, che si crede abbia effetti positivi sul benessere umano.
  • Antica Civiltà Perduta: un’altra teoria afferma che le piramidi siano il frutto del lavoro di un’antica civiltà ormai perduta con una conoscenza avanzata dell’ingegneria e della geofisica e che abbia costruito questo sito come luogo di culto e venerazione.
  • Teorie del complotto: come tutti i fenomeni e le situazioni che  non hanno una spiegazione definitiva, anche le piramidi bosniache sono diventate oggetto delle più disparate teorie complottiste. C’è chi crede, infatti, che la ricerca sulle piramidi sia ostacolata dalle élite accademiche e dai governi mondiali i quali vogliono nascondere le verità sul passato e sul futuro della civiltà.

Infine, se non sei ancora soddisfatto, tra le cose da fare nella zona delle piramidi c’è la partecipazione a eventi e conferenze. La fondazione che sta portando avanti gli studi di questa zona organizza spesso eventi speciali e convention durante tutto l’anno

Visitare le piramidi bosniache: come fare e come arrivare

Come fare

il sito delle Piramidi Bosniache è visitabile tutto l’anno, gli orari di apertura possono variare di stagione in stagione quindi è consigliabile visitare il sito o contattare il centro visite per avere informazioni sempre aggiornate. È anche possibile accedere a visite guidate o viaggi organizzati per immergerti completamente in questo luogo dal fascino irresistibile. Uno dei punti più interessanti per la visita è, sicuramente, il Tunnel di Ravne, accessibile ai visitatori permette di esplorare le antiche gallerie e conoscere le teorie sulle loro funzioni e origini.

Come arrivare

Visoko è facilmente raggiungibile da Sarajevo, la capitale della Bosnia ed Erzegovina, che dista circa 30 chilometri. Si può arrivare in auto, autobus o treno per poi proseguire verso il sito delle piramidi il quale mette a disposizione anche diversi parcheggi nelle vicinanze.

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Santa Margherita di Pula, la location di Temptation Island

La versione italiana del reality show Temptation Island, un programma televisivo lanciato in Italia nel 2005, è ambientata nel nostro paradiso dell’estate, un luogo che, nell’immaginario collettivo, corrisponde al posto più esotico che sia in Italia: la Sardegna. Da anni un resort ospita le sette coppie che prendono parte docu-reality e che hanno deciso di mettere alla prova il loro rapporto ed è diventato famosissimo.

Dove è ambientato Temptation Island

Ci troviamo nel Sud-Ovest della Sardegna, nella zona di Santa Margherita di Pula, una delle più selvagge dell’isola, dove la tutela dell’ambiente ha mantenuto la densità abitativa ben controllata per garantire alla macchia mediterranea di continuare a svilupparsi e rendere verde tutta la zona che si affaccia su un mare meraviglioso dalle sfumature che vanno dal verde al blu.

Il lungo litorale di Santa Margherita di Pula comprende una serie di cale di sabbia bianca e fine e sprazzi di graniti rosati. Cala Marina, Cala Bernardini, Cala d’Ostia, Cala Verde e altre spiagge minori. E poi ci sono le spiagge dei resort, che si affacciano sul mare limpido, come quella del resort dove è ambientato da anni Temptation Island e Temptation Island Vip, con le coppie di personaggi dello spettacolo.

Lo scenario del programma Tv che va in onda su Canale5 si trova in questa località da favola, con spiagge incredibili e dalla bellezza incontaminata. Ci troviamo in provincia di Cagliari e il mare in questo tratto di costa è di una bellezza senza paragoni, basti pensare alla vicina Chia, nel Comune di Domus de Maria, che ha ricevuto per anni apprezzamenti internazionali e a Teulada che si è aggiudicata per anni il premio come spiaggia più bella d’Italia per Tuerredda. Insomma, è in questa zona della Sardegna che si trovano alcune delle spiagge più belle d’Italia.

Il resort di Temptation Island

I protagonisti di Temptation Island soggiornano all’Is Morus Relais, a soli 40 chilometri da Cagliari. Questo resort quattro stelle non è uno dei più lussuosi della Sardegna, ma ha mantenuto un aspetto decisamente autentico che rappresenta al meglio la Sardegna, questa magnifica terra e le sue tradizioni. Is Morus è immerso nella vegetazione mediterranea e ha una cinquantina tra camere, suite e ville indipendenti. Le piscine interrate affacciate direttamente sul mare e il camminatoio in legno che richiama la pineta circostante rendono questo luogo davvero magico. Perfetto per coppie innamorate, insomma. All’interno ci sono anche un ristorante, due bar e una pasticceria.

Quanto costa una vacanza nel resort di Temptation Island

Come tutto il resto della Sardegna, questo resort non è ovviamente low cost, ma i prezzi per una vacanza estiva non sono neanche folli. La soluzione più costosa è quella all’interno di una delle ville che possono ospitare fino a sette persone e che costano fino a 1400 euro al giorno, l’equivalente di 200 euro a persona. Ci sono però ville più economiche a partire da 800 euro al giorno per quattro persone. Nel resort ci sono anche delle camere e delle suite. Queste ultime costano a partire da 160 euro a notte epr due persone, mentre le camere sono decisamente più economiche: la family per due adulti e due bambini costa 125 euro a notte.

La spiaggia di Santa Margherita di Pula

La spiaggia di Santa Margherita di Pula è di sabbia con granelli grigio-rosati, l’acqua è bassa e limpida, pertanto, questa zona è adatta alle vacanze in famiglia per il facile accesso al mare, ma anche agli appassionati di sport nautici come windsurf e vela perché soffia sempre una bella brezza. Il fondale è ideale per lo snorkeling, le immersioni e la pesca sportiva. In particolare, la spiaggia di Is Morus – dove si svolge Temptation Island – ha sabbia fine color crema con qualche ciottolo. Il fondale è abbastanza profondo e sabbioso. Le acque sono cristalline e rendono questa costa paragonabile alle spiagge tropicali.

Come arrivare a Santa Margherita di Pula

È facile raggiungere la spiaggia di Pula. Partendo da Cagliari, basta percorrere la Strada Statale 195 seguendo le indicazioni per il centro di Santa Margherita. Quindi prendere la via Flumendosa, la litoranea e seguire i cartelli per Is Morus.

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Fonte: @Mediaset

Le coppie di Temptation Island 2024

 

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Tra Veneto e Friuli, 10 ville da scoprire in tutto il loro splendore

Nelle campagne al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, tra le provincie di Vicenza, Padova, Treviso e Rovigo, quella che un tempo era chiamata Repubblica di Venezia, si trovano numerosi edifici antichi, quasi tutti aperti ai visitatori curiosi. Molte di queste ville sono aperte al pubblico solo in alcuni periodi dell’anno. Altre sono accessibili esclusivamente su prenotazione o con visite guidate, ma la maggior parte delle Ville Venete sono aperte a tutti specialmente durante i weekend.

Queste splendide residenze storiche, disseminate tra il Veneto e il Friuli, rappresentano un patrimonio unico che si fonde armoniosamente con le magnifiche campagne circostanti.

Villa Pisani (Stra, Venezia)

Situata lungo il fiume Brenta, Villa Pisani è un capolavoro architettonico del XVIII secolo. Fu commissionata da Alvise Pisani, il doge di Venezia, e la sua costruzione iniziò nel 1720. Con i suoi sontuosi interni, ampi giardini all’italiana e un labirinto di siepi, questa villa offre una prospettiva affascinante sulla vita di lusso dell’epoca.

Villa Pisani

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La Villa Pisani

La Villa Pisani ha avuto anche un ruolo storico significativo. Nel 1934, durante il periodo del regime fascista italiano, la villa fu scelta come sede di incontri tra Benito Mussolini e Adolf Hitler. Questi incontri, noti come gli “Incontri di Villa Pisani”, si tennero il 14 e 15 settembre 1934 e furono un momento chiave nella storia dell’Italia fascista e della Germania nazista.

Gli interni della Villa Pisani sono sontuosi e riccamente decorati. Durante la visita, i visitatori possono ammirare gli affreschi, le opere d’arte, gli arredi originali e gli splendidi soffitti affrescati. La villa ospita una collezione di dipinti, sculture e mobili che testimoniano lo sfarzo e il prestigio dei proprietari dell’epoca.

La Villa Pisani è aperta al pubblico tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9:00 alle 19:00 (orario estivo) e dalle 9:00 alle 17:00 (orario invernale).

Villa Emo

Progettata da Andrea Palladio nel XVI secolo, Villa Emo è un’opera d’arte architettonica rinascimentale e si trova a Fanzolo di Vedelago, in provincia di Treviso. Le sue linee eleganti, gli affreschi e il parco circostante offrono una vista mozzafiato.

La Villa Emo è caratterizzata da un design simmetrico e armonioso, tipico dello stile palladiano. La facciata principale presenta una serie di colonne ioniche e un frontone classico. Gli interni della villa sono altrettanto impressionanti, con stanze affrescate, soffitti decorati e arredi eleganti.

Villa Emo

Fonte: Getty

La Villa Emo

Un aspetto unico di Villa Emo è il suo legame con l’agricoltura. La villa è circondata da una vasta tenuta agricola, che faceva parte integrante del progetto originale. La famiglia Emo, che ancora oggi possiede la villa, ha mantenuto questa tradizione agricola e produce olio d’oliva e vino di alta qualità nelle terre circostanti.

La Villa Emo è visitabile su prenotazione. È consigliabile contattare il sito web ufficiale per conoscere gli orari specifici e prenotare la visita guidata.

Villa Barbaro

Anche questa villa in località Maser (Treviso) è opera di Andrea Palladio, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Gli affreschi di Paolo Veronese all’interno rappresentano un esempio straordinario dell’arte rinascimentale.

Villa Barbaro

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La Villa Barbaro

Commissionata dai fratelli Daniele e Marcantonio Barbaro, la villa è caratterizzata da un’architettura elegante e simmetrica. La facciata principale presenta un pronao con colonne corinzie, un’ampia scalinata e un frontone triangolare.

La Villa Barbaro è aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 18:00.

Villa Contarini

Un incantevole esempio di architettura barocca, Villa Contarini è circondata da un vasto parco e un lago e si trova a Piazzola sul Brenta (Padova). Gli affreschi e gli arredi storici rendono questa villa un luogo di grande fascino.

Villa Contarini, facciata

Fonte: iStock

La Villa Contarini

La Villa Contarini presenta una facciata imponente e simmetrica, con un pronao sorretto da colonne ioniche. Gli interni della villa sono riccamente decorati con affreschi, stucchi e opere d’arte. Una delle attrazioni principali della villa è la “Sala delle Allegorie”, una sala affrescata da Giovanni Battista Zelotti con una serie di allegorie che rappresentano i valori della famiglia Contarini.

La Villa Contarini è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00.

Villa Valmarana ai Nani

Questa villa vicentina del XVII secolo è famosa per gli affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo. La sua peculiarità risiede nelle 17 statue di nani che abbelliscono il giardino. È composta da due palazzi: Palazzo dei Nani e Palazzo dei Giganti. Ciò che rende Villa Valmarana ai Nani unica è la presenza degli affreschi che raffigurano scene di vita quotidiana e personaggi rappresentati come nani. Questi affreschi unici conferiscono alla villa un carattere distintivo e affascinante.

Villa Valmarana ai Nani

Fonte: Getty

La Villa Valmarana ai Nani

La Villa Valmarana ai Nani è aperta al pubblico tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10:00 alle 17:00.

Villa Foscari, “La Malcontenta”

Altra creazione di Palladio, Villa Foscari (in località Mira, in provincia di Venezia) è un esempio perfetto di architettura palladiana. Situata sulle rive del fiume Brenta, questa villa incanta i visitatori con le sue linee classiche e la posizione suggestiva. La villa presenta una facciata elegante e simmetrica con un pronao sorretto da colonne ioniche.

Una delle teorie sul soprannome “La Malcontenta” è che derivi da un’antica leggenda secondo cui una moglie insoddisfatta, imprigionata nella villa dal marito, avesse trascorso la sua vita in solitudine e infelicità. Tuttavia, questa leggenda non è stata confermata storicamente.

Villa Foscari

Fonte: Getty

La Villa Foscari

La Villa Foscari è aperta su prenotazione. Si consiglia di contattare il sito web ufficiale per conoscere gli orari specifici e prenotare la visita guidata.

Villa Widmann

Situata anch’essa lungo il fiume Brenta a Mira, Villa Widmann è celebre per i suoi magnifici giardini all’italiana. Gli interni sontuosi e il parco secolare fanno di questa villa un luogo di grande bellezza.

Nel 1765 circa, il salone principale della Villa fu abbellito da due artisti molto noti a Venezia in quel periodo: Giuseppe Angeli (1712-1798), allievo di Giambattista Piazzetta, e Gerolamo Mengozzi Colonna, stretto collaboratore di Tiepolo. Tuttavia, l’attribuzione degli affreschi non è del tutto certa, poiché alcuni studiosi ritengono che siano opera di Francesco Zanchi. Nel 1883, la Villa fu messa all’asta e acquistata da Francesco Somazzi. Dopo vari cambi di proprietà, la Villa tornò alla famiglia Widmann, ma l’ultima discendente, Elisabetta, nel 1946 la donò al figlio Ludovico, che nel 1970 la vendette alla famiglia Costanzo. Attualmente, il complesso è di proprietà della Città Metropolitana di Venezia, precedentemente nota come Provincia di Venezia.

La Villa Widmann è aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00.

Villa Manin

Questa villa sita a Passariano di Codroipo (Udine) rappresenta un importante centro culturale nella regione del Friuli. Oltre alla sua architettura affascinante, ospita anche mostre d’arte ed eventi culturali.

La villa assume la sua forma attuale durante il XVIII secolo, quando l’architetto Domenico Rossi progettò le due suggestive piazze di fronte al corpo centrale: la Piazza Quadra (1707) e la Piazza Tonda (1718), circondate da esedre ispirate al colonnato di San Pietro in Vaticano.

Villa Manin

Fonte: Getty

La Villa Manin

Verso il 1750, Giorgio Massari, uno dei più importanti architetti neoclassici del Veneto, disegnò un “belvedere” che fungeva da coronamento della villa. Questo belvedere aveva cinque finestre sul fronte della villa e altrettante sul retro, rivolte verso il parco. Sormontato da un timpano, il belvedere slanciava la facciata verso l’alto, armonizzando le proporzioni del corpo centrale che, a seguito dell’aggiunta dei vani degli scaloni monumentali, appariva troppo lungo rispetto all’altezza. Nello stesso periodo furono collocate le statue che coronano la villa, le barchesse e il cortile d’onore.

La Villa Manin è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10:00 alle 18:00.

Villa Sandi

Immersa nelle colline del Prosecco a Valdobbiadene (Treviso), Villa Sandi è una villa veneta del XVII secolo. Oltre ai suoi affreschi e agli splendidi interni, offre anche degustazioni di vini pregiati.

L’eleganza delle sue stanze si manifesta attraverso un delicato connubio di colori pastello, stucchi e bassorilievi. La loro bellezza è esaltata da originali lampadari di Murano. Questi ambienti hanno ospitato illustri personaggi come Napoleone Bonaparte, Antonio Canova, il pittore Schiavoni e gli scrittori Caccianiga e Corso, testimoniando le gloriose e aristocratiche memorie di un passato veneziano.

La Villa Sandi è aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 10:00 alle 18:00.

Villa Badoer

Ultima ma non meno importante, Villa Badoer (Fratta Polesine, Rovigo) è un gioiello del XVI secolo. Questa villa rinascimentale presenta un’elegante facciata e un parco all’italiana che incanta i visitatori.

La Villa Badoer è aperta su prenotazione. Si consiglia di contattare il sito web ufficiale per conoscere gli orari specifici e prenotare la visita guidata.

Per ogni orario e giorno di visita di ciascuna delle 10 ville venete da vedere descritte nell’articolo si consiglia comunque di consultare i siti web ufficiali in modo da essere informati, prima dell’eventuale visita, di possibili cambiamenti di flusso turistico e accesso alla villa stessa in questione.

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A chi dare le mance durante le vacanze?

Se in alcuni Paesi come il Giappone la mancia è vista come un gesto negativo, in altre nazioni estere è invece addirittura obbligatoria (e persino già inclusa nello scontrino): in linea di massima, però, possiamo affermare che dare la mancia durante la vacanza a chi ci serve in hotel o a un ristorante è sicuramente un gesto di gentilezza e cortesia ben gradito.

A chi si dovrebbe dare la mancia?

Non ci si pensa, ma spesso le mance possono pesare sul bilancio di una vacanza. Soprattutto se ci si reca in un Paese, come gli Stati Uniti, in cui in alcuni contesti – vedi alla voce camerieri nei ristoranti – sono obbligatorie. Ma quali sono, di preciso, le professioni a cui una mancia dovrebbe essere riconosciuta? Scopriamolo insieme.

Mancia al ristorante

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Un cliente dà la mancia al cameriere in un ristorante

In crociera

Se negli USA e nei Caraibi le compagnie di crociera di norma aggiungono le mance alla somma del preventivo, fino a qualche tempo fa – nel regolamento – era abitudine fornire agli ospiti specifiche indicazioni sul tipo di mancia da riconoscere all’equipaggio. O, meglio, alla parte d’equipaggio con cui durante il viaggio si veniva in contatto. Ogni compagnia, oggi, ha invece una sua precisa idea sulla questione: per Costa Crociere, ad esempio, le mance sono obbligatorie e vengono detratte a fine crociera dal credito di bordo; per MSC, sono a discrezione del singolo ospite.

Al ristorante

Dici mancia, e pensi subito ai camerieri. Ma come funziona, con loro? Se negli Stati Uniti è obbligatorio lasciare una percentuale sul conto (indicata con precisione sullo scontrino, con diverse possibilità: 7%, 10%, 15%), mentre in Nuova Zelanda nessuno se lo aspetta, in Italia solo 1 italiano su 3 si dice in dovere di riconoscere la mancia al cameriere che l’ha servito. A differenza degli USA, però, in Italia la mancia è parte integrante dello stipendio. Se volete lasciarla, il 10% è la percentuale ideale.

Sui mezzi di trasporto

Dalla società di noleggio auto all’aeroporto, dall’aeroporto all’hotel, dall’hotel al centro: durante una vacanza, numerose sono le volte in cui si sale a bordo di una navetta. Come comportarsi con chi le guida? Qui, la regola è quella del buonsenso: soprattutto se i bagagli sono molto pesanti, è consigliabile lasciare 1 o 2 euro di mancia.

In hotel

Se si soggiorna all’interno di hotel di lusso, una figura con cui all’arrivo e alla partenza si ha a che fare è quella del facchino. Spesso, però, ci si pone il dilemma su a chi dare la mancia: a chi scarica le valigie dalla macchina? A chi le porta al banco del check-in? A chi le consegna in camera? Se non si vuole offrire a tutti un piccolo riconoscimento, la scelta più corretta è l’ultima: la mancia, se la aspetta il facchino che consegna i bagagli in stanza.

Quando la mattina si esce dalla propria stanza, in hotel, può succedere di incontrare il personale delle pulizie. Nella stragrande maggioranza dei casi, i turisti non lasciano le mance agli addetti. Tuttavia, sarebbe consigliabile farlo per assicurarsi un ottimo servizio, lasciando magari il denaro in una piccola busta sotto il cuscino con una chiara indicazione per l’addetto. Se invece si soggiorna in un bed&breakfast, in cui in genere ad occuparsi delle pulizie sono i proprietari stessi, lasciare una mancia non è necessario.

Se il portiere del proprio albergo si limita a fornire un’indicazione o ad effettuare una semplice prenotazione, non è necessario offrirgli una mancia. Diventa invece consigliabile farlo se è “riuscito nell’impossibile”, ad esempio facendovi trovare i biglietti per un concerto super desiderato o un tavolo in un ristorante sempre affollato. La cifra ideale? Tra i 5 e i 15 euro.

Se c’è una mancia che è diventata d’uso comune nella maggioranza dei Paesi, questa è quella riconosciuta alle guide turistiche. L’ideale, soprattutto se ci si trova in un Paese riservato come il Giappone, è offrirla in una busta chiusa al termine del tour, anziché fare bella mostra dei soldi davanti a tutti.

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Notte Rosa: la Romagna si tinge per la festa dell’estate. Gli eventi

Giunta alla sua 19esima edizione, la Notte Rosa torna a dipingere di questo colore che sa di leggerezza, freschezza e anche un po’ di estate l’Emilia Romagna e le sue piazze (ma non solo!). Il weekend tra il 5 e il 7 luglio è infatti ricco di appuntamenti che hanno in comune due elementi principali: la musica e il ballo.

Con la Notte Rosa, ancora una volta, la regione si trasforma nel dancefloor più grande d’Italia, per coinvolgere quanti più cittadini e viaggiatori possibili in un’atmosfera di festa che celebra alla grande l’avvio della stagione estiva. 

Dalle piazze alle discoteche, tutti in pista

Come anche negli scorsi, il flashmob collettivo sarà quello che darà il via al weekend in grande stile, anche se già nella giornata di venerdì il programma è ricco di sorprese e appuntamenti: il 6 luglio alle ore 18.00, però, il “Weekend Dance” sarà il flashmob promosso nelle piazze (per essere pronti e sapere già tutti passi è possibile visionare online il video tutorial con la coreografia pensata appositamente per l’occasione).

Durante il weekend della Notte Rosa in Emilia Romagna sono previsti tantissimi concerti che condurranno sul palco alcuni tra gli artisti più in vista della scena musicale odierna in Italia, tra cui: Blanco, Gaia, Shablo, Epoque, Morgan, Dargen D’Amico, Calcutta, Rosa Chemical, Mirko Casadei, Big Band, i Santa Balera con Moreno il Biondo, Jo Squillo, Cristiano Malgioglio, Annalisa, RAF, dj Molella, Boomdabash, Filippo Graziani con Eugenio Finardi, Shade, Ludovico Einaudi e molti altri ancora. 

Nonostante tutta la danza sia l’essenza stessa di questo weekend di festeggiamenti, al centro di tutti gli stili ci sarà il Liscio, un ballo candidato dalla stessa regione a divenire Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco e che quest’anno non può che essere celebrato insieme alla ricorrenza dei 70 anni dall’uscita di Romagna Mia di Casadei.

Le piazze, gli stabilimenti balneari e le discoteche, al chiuso o all’aperto, di tutta la regione saranno però coinvolti in un programma veramente vasto che lascia spazio a tutti i gusti e a tutte le preferenze: 110 km di costa balleranno fino a vedere le prime luci dell’alba, festeggiando l’estate con il sottofondo che più le appartiene, la musica e la gioia.

Il programma, interamente consultabile sul sito ufficiale http://www.lanotterosa.it, è molto corposo. Rosa Chemical farà cantare e ballare tutta Comacchio la sera di venerdì 5 luglio, mentre a Forlì saranno protagonisti i Boomdabash. Attesissimo Blanco a Rimini.

Oltre ai concerti, tantissimi saranno i dance party con i dj set, una particolarità della costa romagnola, che si animerà con le sue discoteche più famose e storiche come il Cocoricò.

Non solo musica…

Ma la Notte Rosa e il weekend di ballo dell’Emilia Romagna non passa inosservato nemmeno a coloro che hanno anche voglia di rilassarsi o di vivere esperienze a contatto con la splendida natura della regione. Parallelamente al classico programma del weekend musicale, infatti, la Notte Rosa offre iniziative come bike tour per le vie di Ferrara, aperitivi al tramonto in eco-shuttle ad Argenta, attività fisica sul lungomare di Torre Pedrera e Viserbella.

Anche i parchi divertimento della regione saranno animati da eventi a tema, come l’Acquario di Cattolica e Mirabilandia.

E per finire, i fuochi d’artificio: i giochi pirotecnici terranno tutti i partecipanti con il naso all’insù e gli occhi puntati verso il cielo a mezzanotte di venerdì 5 luglio nelle città di Comacchio, Milano Marittima, Cesenatico, San Mauro Mare, Gatteo Mare, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica.

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Vaduz: clima e temperatura nelle diverse stagioni dell’anno

Vaduz, capitale del Liechtenstein, è immersa in un clima temperato che la rende una destinazione ideale in ogni stagione. Dalle calde estati con temperature perfette per escursioni e passeggiate tra i monti, ai freddi inverni innevati che regalano un’atmosfera fiabesca, scopriamo le caratteristiche climatiche di Vaduz e i periodi migliori per visitarla.

Clima e temperatura in primavera a Vaduz

La primavera a Vaduz è un periodo di rinascita e rinnovamento, con un clima che varia dalle fresche giornate di inizio marzo alle miti e soleggiate giornate di maggio. La stagione inizia con temperature ancora fresche a marzo che di giorno variano tra 8°C e 12°C, mentre le notti possono essere fredde, con valori che scendono a circa 0°C – 3°C.

Le giornate sono caratterizzate da una crescente presenza del sole, ma le mattine e le sere restano piuttosto fresche. A partire da aprile, aumentano le ore di luce solare e le medie diurne cominciano a salire in modo più significativo e si aggirano intorno ai 12°C – 17°C, mentre le notti diventano più miti, con temperature tra 4°C e 7°C.

Maggio segna l’arrivo del clima primaverile vero e proprio, con temperature diurne che variano tra 17°C e 22°C, mentre le notti sono ancora fresche ma decisamente più temperate, con valori che si mantengono tra 8°C e 12°C. E’ il periodo in cui la natura a Vaduz è in piena fioritura, favorita da una moderata quantità di precipitazioni, che contribuiscono alla rigogliosa vegetazione della regione.

I venti primaverili a Vaduz sono generalmente leggeri e provengono spesso da ovest o sud-ovest. La velocità del vento varia mediamente tra 10 e 20 km/h, contribuendo a un clima piacevole e rinfrescante. I venti di föhn, tipici delle regioni alpine, possono occasionalmente portare aria più calda e secca, influenzando le temperature locali.

Clima e temperatura in estate a Vaduz

L’estate a Vaduz è la stagione ideale per visitare la città e i suoi dintorni, grazie alle temperature gradevoli e alle lunghe giornate di sole. A giugno, le temperature medie diurne si aggirano intorno ai 20°C – 25°C, mentre le notti sono fresche, con valori che scendono a circa 10°C – 15°C.
Luglio è il mese più caldo dell’anno, con medie diurne che variano tra i 25°C e i 30°C, e occasionalmente possono superare i 30°C, mentre le notti rimangono piacevolmente fresche, con temperature che oscillano tra 15°C e 18°C. Questo clima ideale rende luglio il mese perfetto per attività all’aperto e per esplorare la natura circostante.

Agosto continua ad essere caldo, con temperature diurne che si mantengono in linea con quelle di luglio, tra i 24°C e i 29°C, mentre le notti restano temperate, con valori tra 14°C e 17°C. Verso la fine del mese, le temperature possono iniziare a diminuire leggermente, segnando l’avvicinarsi dell’autunno.

Le precipitazioni in estate a Vaduz sono moderate e generalmente concentrate in brevi temporali pomeridiani o serali, che contribuiscono a mantenere verde e rigogliosa la vegetazione della regione. I venti estivi a Vaduz sono generalmente leggeri e provengono spesso da ovest o sud-ovest. La velocità del vento varia mediamente tra 10 e 15 km/h, offrendo una piacevole brezza che rende più sopportabili le giornate più calde.

L’estate è un periodo perfetto per visitare Vaduz e partecipare alle numerose attività all’aperto che la città e i suoi dintorni offrono. Le escursioni nei sentieri alpini, le passeggiate lungo il fiume Reno e le gite in bicicletta sono tra le attività preferite da residenti e turisti. Vaduz offre anche numerosi eventi culturali, tra cui concerti all’aperto, festival di arte e mercati locali.

Vaduz, capitale del Liechtenstein

Fonte: iStock

Vaduz, capitale del Liechtenstein

Clima e temperatura in autunno a Vaduz

L’autunno a Vaduz offre una varietà di condizioni meteorologiche che vanno dalle giornate tiepide e soleggiate di inizio stagione alle fresche e umide giornate di novembre. Questa stagione di transizione è caratterizzata da splendidi paesaggi autunnali, con foglie che cambiano colore e una natura che si prepara all’inverno. L’autunno a Vaduz inizia con temperature diurne ancora miti a settembre, che variano tra 15°C e 20°C, mentre le notti diventano progressivamente più fresche, con valori che scendono a circa 8°C – 12°C.

Ottobre vede un calo più significativo delle temperature. Le medie diurne si attestano tra 10°C e 15°C, mentre le temperature notturne possono avvicinarsi a 5°C. Questo mese segna l’inizio del vero autunno, con un’aria più fresca e frizzante. Le giornate sono più corte, ma ancora abbastanza lunghe per godersi il paesaggio.

A novembre, l’autunno a Vaduz si avvicina all’inverno. Le temperature diurne oscillano tra 5°C e 10°C, mentre le notti diventano decisamente fredde, con valori che possono scendere fino a 0°C o anche sotto. Le prime gelate notturne e occasionali nevicate leggere sono comuni verso la fine di novembre, indicando l’imminente arrivo dell’inverno.

Le precipitazioni in autunno sono moderate, ma tendono ad aumentare con l’avanzare della stagione. I venti autunnali a Vaduz sono generalmente freschi, provenienti spesso da nord-ovest, con una velocità che varia mediamente tra 10 e 20 km/h, contribuendo a un raffreddamento dell’aria, specialmente nei mesi di ottobre e novembre.

Clima e temperatura in inverno a Vaduz

L’inverno a Vaduz prevede un clima freddo con frequenti nevicate, creando un paesaggio pittoresco e suggestivo. Questa stagione è perfetta per gli amanti degli sport invernali e per chi desidera vivere l’atmosfera magica delle festività natalizie. L’inverno a Vaduz è caratterizzato da temperature fredde che possono variare significativamente nel corso dei mesi. A dicembre, le temperature medie diurne si aggirano intorno a 0°C – 5°C, mentre le notti sono fredde, con valori che scendono a circa -5°C. Le prime nevicate significative possono già avvenire a dicembre, coprendo la città di un manto bianco.

Gennaio è solitamente il mese più freddo dell’anno. Le temperature diurne variano tra -2°C e 3°C, mentre le notti possono essere molto rigide, con temperature che scendono fino a -10°C. Le giornate sono corte, con poche ore di luce solare, ma l’atmosfera invernale è resa affascinante dalla neve che copre la città e le montagne circostanti.

Febbraio vede un leggero aumento delle temperature, ma rimane comunque un mese freddo, con temperature diurne che oscillano tra 1°C e 5°C, mentre le notti possono ancora essere gelide, con valori che scendono a -5°C. Verso la fine del mese, le giornate iniziano ad allungarsi e le temperature possono aumentare leggermente, segnando l’approssimarsi della primavera.

Le precipitazioni invernali a Vaduz sono prevalentemente sotto forma di neve, che contribuisce a creare paesaggi invernali spettacolari, perfetti per lo sci e altre attività invernali. I venti invernali a Vaduz sono generalmente freddi e provenienti da nord o nord-est, con velocità variabili mediamente tra 10 e 15 km/h che contribuiscono a un raffreddamento dell’aria, soprattutto nei giorni più gelidi.

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Esplorare il mondo con i viaggi on the road

I viaggi on the road rappresentano la quinta essenza della libertà, il miglior modo di esplorare il mondo viaggiando con il proprio ritmo e scoprendo angoli nascosti di paradiso. Gattinoni Travel ti propone 3 itinerari imperdibili che ti porteranno a vivere esperienze uniche e indimenticabili, tra panorami mozzafiato, culture affascinanti e cucina etnica: scopri il Western Australia, Miami e Key West, Madrid a Valencia.

Western Australia on the road: natura e spazi infiniti

Esplora il Western Australia, una regione di contrasti mozzafiato. Inizia il tuo viaggio a Perth, dove bellissime spiagge e parchi incontrano una vivace metropoli con bar, ristoranti creativi e street art. Goditi le spiagge di sabbia bianca, visita gallerie d’arte, quartieri storici e partecipa a eventi unici. Appena fuori Perth, esplora aziende vinicole locali e una fauna selvatica unica. Prosegui a nord lungo la Indian Ocean Drive per ammirare le formazioni rocciose del Pinnacles Desert e fai snorkeling nella Ningaloo Reef a Coral Bay. Termina il tuo tour a Broome, celebre per Cable Beach e i suoi spettacolari tramonti, è un melting pot multiculturale e una delizia tropicale. Fondata nel 1880, è molto conosciuta per la raccolta delle perle. Vivi un’avventura indimenticabile tra natura selvaggia e spazi infiniti!

Uno scorcio della città di Perth in Australia

Fonte: Canva Design

Skyline di Perth City in Australia

Fly & Drive: Miami e Key West

Per chi sogna un’avventura tropicale con un tocco di glamour, l’itinerario da Miami a Key West è perfetto! Inizia la tua avventura esplorando le splendide spiagge e la vibrante vita notturna di Miami, l’emblema della movida. Questa città è ricchissima di locali di ogni tipo dove poter ballare e divertirsi tutta la notte. Non dimenticare di visitare i luoghi naturali unici al mondo come il famoso Parco Nazionale di Everglades, e di esplorare quartieri originali come Little Havana, che rievoca perfettamente l’aria delle città cubane. Dopo aver assaporato il meglio di Miami, prendi l’auto e percorri la spettacolare Overseas Highway. Questo percorso mozzafiato ti porterà attraverso una serie di isole e ponti sospesi sull’oceano, offrendo panorami indimenticabili. Durante il viaggio, fermati a Key Largo per un’immersione nel John Pennekamp Coral Reef State Park, il primo parco sottomarino degli Stati Uniti. Qui potrai ammirare coloratissime barriere coralline e una ricca vita marina. Continuando il viaggio, raggiungi Islamorada, famosa per la pesca sportiva. Questo paradiso dei pescatori offre attività per tutti i gusti, dalla pesca d’altura al rilassante snorkeling. Concludi con una visita a Key West, la città più a sud degli USA: un luogo di sosta e svago da sempre; dai pirati del tempo andato ai marinai di varia nazionalità nei secoli successivi. Conosciuta per la sua atmosfera bohémien e le influenze caraibiche, Key West è il luogo ideale per rilassarsi e godersi un tramonto spettacolare.

Cityscape di Downtown Miami

Fonte: Getty Images

Downtown Miami

Da Madrid a Valencia Fly & Drive: cultura e modernità

Un viaggio on the road da Madrid a Valencia è un’occasione unica per immergersi nel cuore pulsante della Spagna. Questo itinerario ti porterà attraverso città storiche, paesaggi affascinanti e meraviglie architettoniche, offrendo un’esperienza di viaggio autentica e indimenticabile. Inizia a Madrid, il cuore della Spagna: dedica del tempo a esplorare i suoi musei di fama mondiale, come il Museo del Prado e il Museo Reina Sofia. Passeggia per il Parco del Retiro e visita il Palazzo Reale. Assapora l’autentica cucina spagnola con il “menu del día”, una scelta di piatti del giorno proposta dalla maggior parte dei ristoranti a prezzi abbordabili. Lascia Madrid e prendi la strada verso est, dirigendoti a Cuenca, famosa per le sue “casas colgadas” (case sospese). Passeggia per le stradine medievali e goditi la vista panoramica dalla città alta. Proseguendo verso sud-est, arriva a Teruel, conosciuta per la sua architettura mudéjar, patrimonio dell’UNESCO. Visita la Torre di El Salvador e la Cattedrale di Teruel per ammirare questo stile architettonico unico. Concludi il tuo viaggio a Valencia, dove il fascino storico si unisce alla modernità. Assapora una paella autentica e rilassati sulle spiagge del Mediterraneo. Scopri anche la curiosa storia della città: una volta, le porte delle mura avevano un orario di chiusura e restare fuori dopo tale orario significava “restare a la luna de Valencia”, un’espressione ancora usata per chi rimane “fregato”.

Uno scorcio del famoso City of Arts and Sciences di Valencia

Fonte: Canva Design

City of Arts and Sciences di Valencia

Cosa stai aspettando? Prepara la tua valigia, accendi il motore e parti per un’avventura indimenticabile! Scopri tutte le proposte dei viaggi on the road di Gattinoni Travel. Puoi prenotare online o presso l’agenzia Gattinoni più vicina a te.

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Le nuove crociere per le famiglie sono un portento

L’estate di Costa Crociere parte col vento in poppa con i nuovi tour per famiglie nelle principali destinazioni del Mediterraneo occidentale, arricchiti da un ricco programma di animazione a tema per i più giovani.

Le nuove proposte includono sia tour a terra creati su misura, sia attività di intrattenimento a bordo legate ai tour, disponibili esclusivamente con Costa Crociere nelle principali destinazioni del Mediterraneo occidentale: Savona, Genova, Civitavecchia, Napoli, Palermo, Cagliari, Barcellona, Valencia e Marsiglia. Le attività pre e post escursione sono curate dal team di animatori dei Club di bordo dedicati ai bambini, lo Squok Club e il Teens Club, garantendo divertimento e coinvolgimento per tutta la famiglia.

Due programmi per due fasce d’età

Il programma delle esperienze a terra prevede due opzioni principali per fasce d’età: una per bambini dai 3 ai 13 anni, accompagnati dai familiari, e una per ragazzi dai 14 ai 17 anni che possono partecipare autonomamente sotto la supervisione degli animatori. I genitori potranno così rilassarsi mentre i figli vivono esperienze coinvolgenti e sicure.

I tour per bambini e bambine dai 3 ai 13 anni accompagnati dai familiari, prevedono attività come esplorare i mercati di Palermo alla ricerca degli ingredienti del cannolo e poi partecipare a una cooking class a bordo; scoprire Marsiglia attraverso i giochi e i prodotti tipici del luogo, come la petanque e il sapone; trascorrere una fantastica giornata sulle colline di Genova con la visita dell’Osservatorio, dove vivere l’esperienza coinvolgente dell’osservazione del sole che lascia a bocca aperta non solo i bimbi, ma anche i genitori. Il ritmo di questi tour è lento, con momenti di svago, gioco e riposo per garantire una piacevole esperienza a tutta la famiglia.

Costa Crociere famiglie

Fonte: ufficio stampa Costa Crociere

Famiglia al mercato

Per i ragazzi più grandi, dai 14 ai 17 anni, che vogliono divertirsi in autonomia e con i loro coetanei, sotto la supervisione degli animatori Costa, sono state pensate attività avvincenti, come i tour fotografici alla scoperta della street art di Marsiglia; un’avventurosa giornata di surf e paddle-boarding a Cagliari; un giro tra i luoghi più “instagrammabili” di Napoli, seguendo il percorso più “social” della città; un trekking alla Grotta dei Falsari vicino a Savona; o un’escursione in barca a vela a Palermo a bordo del “Lisca Bianca”, un piccolo veliero dalla storia incredibile.

Le nuove proposte di Costa Crociere offrono vantaggi per tutta la famiglia: esperienze coinvolgenti e divertenti per bambini e ragazzi di tutte le età, momenti di relax e tranquillità per i genitori, che possono godersi le mete della crociera in tutta sicurezza mentre i loro figli si divertono con gli animatori.

Le attività per famiglie a bordo

Ma non finisce qui. Perché una volta tornati a bordo, il nuovo programma di Costa Crociere dedicato alle famiglie prevede altre attività di intrattenimento in continuità con i tour, per un’esperienza a tema che dura tutto il giorno. Tra queste, cooking class per piccoli chef che potranno imparare i segreti della cucina dai maestri Chef di bordo, preparando deliziosi piatti insieme ai loro genitori, laboratori creativi e giochi per dare spazio alla fantasia e al divertimento, balli di gruppo e attività sportive pensate per tutte le età.

Su Costa Toscana e Costa Smeralda, una giornata intera sarà dedicata alle famiglie, con la mascotte Squok come guida in tutte le attività, che culmineranno con un emozionante spettacolo serale al Colosseo. Inoltre, presso La Hall of Fame allo Squok Club e nella Teen Zone, i ragazzi potranno condividere le foto più belle della loro vacanza, scattate durante le escursioni e a bordo.