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Vacanze in Sardegna con il cane o il gatto

Se si sogna una vacanza in Sardegna dove poter godere di relax, tranquillità e coccole insieme al fedele amico a quattro zampe, l’Hotel Costa Caddu è la struttura pet friendly perfetta. Situato nei pressi di San Teodoro, questo incantevole hotel sul mare offre non solo lusso e comfort, ma anche un’accoglienza calorosa per gli animali domestici: ecco cosa rende questa struttura così speciale per le vacanze con il cane o il gatto.

Un’esperienza di relax per tutti

Il Costa Caddu è l’hotel pet friendly in Sardegna che si distingue per essere un’oasi di relax immersa nella natura selvaggia di San Teodoro. Con le sue ampie aree verdi, la tranquillità e la quiete sono garantite, offrendo agli ospiti e ai loro amici a quattro zampe un rifugio perfetto dallo stress della vita quotidiana. Le suite di lusso, dotate di piscina privata e circondate da un rigoglioso giardino, offrono agli ospiti e ai loro animali domestici un’esperienza di assoluto benessere e privacy.

Panorama dall’Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

Vista panoramica dall’Hotel Costa Caddu

Accoglienza per i tuoi amici animali

Presso l’Hotel pet friendly Costa Caddu, gli animali domestici sono più che benvenuti: la struttura è appositamente adibita ad ospitare cani e gatti, offrendo servizi dedicati e attenzioni speciali per gli amici pelosi. Inoltre, a soli 200 metri dall’hotel, si trova una dog beach dove i cani possono correre e giocare liberamente in riva al mare.

Gastronomia raffinata e relax totale

Oltre all’accoglienza per gli animali domestici, l’Hotel Costa Caddu vanta un ristorante gourmet che delizia i palati più esigenti con prelibatezze culinarie ispirate alla tradizione locale. Gli ospiti possono godere anche delle eleganti piscine e delle attività di relax, garantendo un soggiorno indimenticabile sia per loro che per gli amici a quattro zampe.

Un pastore tedesco accolto all'Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

Un cane ospite dell’Hotel Costa Caddu

Prossimità alle attrazioni locali

Nonostante la sua posizione tranquilla, l’Hotel Costa Caddu è strategicamente situato a soli 3 km dal centro di San Teodoro e a breve distanza dall’aeroporto di Olbia. Inoltre, la spiaggia di Isuledda, a soli 500 metri dall’hotel, offre agli ospiti la possibilità di godere del mare cristallino e delle spiagge incontaminate della Sardegna.

La scelta perfetta per chi sogna il relax

L’Hotel Costa Caddu rappresenta una scelta perfetta per coloro che desiderano una vacanza di relax e benessere in compagnia dei propri animali. Con le sue suite di lusso, la gastronomia raffinata e l’attenzione dedicata agli amici a quattro zampe, questa struttura consente di vivere un’esperienza davvero indimenticabile.

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Cosa vedere a Geirangerfjord, paradiso tra ghiacciai e cascate

Ci sono luoghi nel mondo che lasciano tutti senza fiato. Geirangerfjord, il fiordo norvegese del Sunnmore, un ramo del Storfjorden che abbraccia il villaggio di Geiranger, è sicuramente uno di questi. Cascate selvagge cadono fragorose nelle acque color smeraldo del fiordo, mentre il contrasto tra le imponenti cime innevate e i paesaggi verdi circostanti creano un panorama difficile da dimenticare. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una delle mete più visitate della Norvegia, tanto che arrivare al porto e al villaggio di Geiranger significa subire quasi uno shock: qui, la quiete e bellezza della natura si scontrano contro una marea interminabile di turisti, autobus e navi da crociera.

Il porto, infatti, è il più frequentato del paese per via delle 160 navi turistiche che nei 4 mesi estivi visitano la cittadina, abitata da sole 250 persone. L’alta stagione va da marzo a settembre, il periodo ideale per visitare non solo Geirangerfjord, ma la Norvegia in generale soprattutto per il clima, che in questi mesi potrebbe essere più clemente. Se non amate confrontarvi con la folla e non siete interessati a fare la crociera, potete scegliere di visitare il fiordo in altri modi più sostenibili e tranquilli. In questo articolo vi raccontiamo cosa vedere a Geirangerfjord e tutte le attività che potete fare per scoprirlo al meglio.

Perché il fiordo è così famoso

Spiegare la notorietà di Geirangerfjord è molto semplice: immaginate uno degli spettacoli naturali più belli di tutto il pianeta, un ambiente unico nato durante l’ultima era glaciale, quando i ghiacciai scavarono i profondi fiordi e plasmarono le alte montagne. L’eccezionale bellezza naturale deriva dalle pareti cristalline strette e ripide che si ergono fino a 1.400 metri sul livello del mare e si immergono per 500 metri. Ma non finisce qui. Dalle mura di roccia fuoriescono cascate spettacolari che, precipitando dalle montagne quasi in modo verticale, accarezzano le scogliere con leggeri veli di nebbiolina e creano arcobaleni in continua evoluzione.

Cosa vedere a Geirangerfjord

Le cascate sono sicuramente una delle attrazioni più importanti. Le due più famose sono le “Sette Sorelle” e quella del “Pretendente”, posizionate l’una davanti all’altra e il cui nome deriva da una leggenda. Secondo la storia, sette sorelle molto belle e somiglianti tra loro avevano attirato l’attenzione di un principe della zona che, interessato ottenne ospitalità dal padre. Il principe, abbagliato dalla loro bellezza, decise di sposarne una. Ogni giorno però, al risveglio dopo notti di bagordi, si dimenticava il volto e il nome della prescelta. Con il passare degli anni le sorelle, inconsolabili, cominciarono a piangere e a gettare lacrime, così tante da trasformarsi nelle rinomate cascate che potrete ammirare da sopra una barca o durante un trekking avventuroso.

Un’altra cascata da non perdere è il Bride Veil (il velo della sposa) chiamata così per via della sua particolare conformazione: cadendo oltre un bordo roccioso sembra davvero il velo sottile di una sposa, soprattutto quando illuminata dal sole. Bellissimo è anche il Dalsnibba, un rilievo montuoso che con la sua imponenza sovrasta Geiranger. Il rilievo è il traguardo di una competizione sportiva detta Geiranger-From Fjord to Summit ed è spesso meta di escursioni turistiche, anche perché offre una vista privilegiata sul panorama. Questa può essere goduta anche senza faticare troppo perché la cima, a un’altitudine di 1500 metri sopra il livello del mare, può essere raggiunta comodamente in auto.

A completare il paesaggio ci sono i resti di antiche fattorie, tra le più famose e fotografate ci sono quelle di Skagefla, Knivslfa e Blomberg, caratterizzate dai classici tetti con il manto erboso.

Cottage tetto verde Geirangerfjord

Fonte: iStock

Vecchio cottage con tetto verde a Geirangerfjord

Cosa fare a Geirangerfjord

Sono diverse le cose da fare tra i paesaggi di Geirangerfjord, il re dei fiordi norvegesi. Chi ama i trekking, tempo permettendo, può percorrere il sentiero escursionistico nazionale Fosseråsa, che consente di ammirare da vicino le cascate in un alternarsi di scale e passerelle. Sempre dedicati agli appassionati del turismo d’avventura ci sono i tour acquatici, che vi permetteranno di scoprire il fiordo direttamente dalle sue acque noleggiando un kayak.

Chi, invece, preferisce un’attività più rilassata può optare per una delle tante crociere che partono quotidianamente dal porto di Geiranger. Grazie a questa minicrociera potrete ammirare la bellezza del fiordo e delle sue cascate da una posizione privilegiata. Non mancano i punti panoramici gratuiti, come quelli offerti da una delle strade più spettacolari della Norvegia. Ornevegene Eagle Road è composta da 11 tornanti e arriva a un’altezza di 620 metri. Aperta nel 1955, fu chiamata Eagle Road perché il punto più alto era anche quello dominato da un gran numero di aquile.

Anche Flydalsjuvet offre una vista bellissima, oltre che rappresentare la location perfetta per scattare splendide fotografie del villaggio di Geiranger e del fiordo. Il punto di osservazione è suddiviso in due: un pianoro superiore e uno inferiore, con passerella in mezzo.

Qual è il mese migliore per visitare i fiordi norvegesi

Chiunque stia organizzando un viaggio in Norvegia desidera ammirare dal vivo i meravigliosi fiordi, uno su tutti Geirangerfjord. Scegliere il periodo giusto per visitarli è fondamentale per poterseli godere al meglio, anche se il tempo può riservare sempre delle sorprese! In generale, i mesi ideali per scoprire i fiordi norvegesi sono compresi tra maggio e settembre. L’estate vanta giornate lunghe durante la quale potete ammirare anche il sole di mezzanotte, oltre che un clima piacevole, non caldo, ma che permette di praticare diverse attività all’aperto.

Nave da crociera su Geirangerfjord

Fonte: iStock

Vista di Geirangerfjord con navi da crociera
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Tutti a bordo di Electrifly, gli aerei elettrici per fare piccole tratte

Sono ormai diversi anni che il mondo dell’aviazione sta cercando soluzioni per ridurre la propria impronta di carbonio: le emissioni di CO2 prodotte dal carburante attualmente usato per volare sono una delle più grandi fonti di inquinamento. Nasce così, in via sperimentale, il progetto Electrifly: alcuni velivoli elettrici sono stati messi a disposizione per alcune brevi tratte tra Belgio, Paesi Bassi e Germania, con tutte le limitazioni del caso. Scopriamo qualcosa in più.

Cos’è il progetto Electrifly

Facendo un piccolo passo indietro, possiamo vedere come ormai da anni il settore dei trasporti aerei sta studiando soluzioni innovative per ridurre le proprie emissioni di CO2. Piccoli passi in avanti sono stati compiuti da singole compagnie aeree, come l’introduzione di Green Fares (tariffe speciali per chi vuole compensare la propria impronta di carbonio) da parte di Lufthansa. Anche a livello internazionale, si stanno facendo progressi: l’UE ha stabilito alcuni importanti obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, mediante l’utilizzo di quote sempre maggiori di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF).

Tuttavia, in molti sono d’accordo che la vera svolta arriverà con l’introduzione dei velivoli elettrici, che pian piano potrebbero sostituire quelli tradizionali. È su questa base che nasce il progetto Electrifly, una novità volta ad incentivare il processo per la decarbonizzazione del settore del trasporto aereo. L’iniziativa è supportata dal costruttore sloveno Pipistrel, che per questa occasione ha adattato alcuni suoi velivoli biposto in modo che venissero alimentati unicamente da energia elettrica, rinunciando completamente al carburante tradizionale.

Per il momento, il progetto ha una durata di due mesi (la sperimentazione terminerà il prossimo 31 agosto 2024). I viaggiatori interessati potranno compiere brevi tratte a bordo del biplano elettrico tra Belgio, Paesi Bassi e Germania: gli aeroporti coinvolti sono quelli di Maastricht, Liedi e Aquisgrana (Merzbrück). I biglietti possono essere prenotati sul sito web di Electrifly e hanno in media un costo di circa 120 euro a tratta. Tuttavia, sono molte le limitazioni alle quali questi velivoli devono ancora sottostare, cosa che impedisce una loro diffusione di massa.

Le limitazioni degli aerei elettrici

Gli aerei elettrici potrebbero essere il futuro dell’aviazione sostenibile, ma per il momento non rappresentano una soluzione davvero praticabile – se non in piccole sperimentazioni come Electrifly. Il primo problema riguarda la durata dei voli: attualmente, questi aerei sono in grado di viaggiare solamente per circa 50 minuti, quindi possono affrontare solamente delle brevissime tratte. “Finora questi velivoli sono stati utilizzati principalmente per l’addestramento, i decolli e gli atterraggi” – ha spiegato Wouter Dewulf, economista dell’aviazione all’Università di Anversa.

Oltre all’autonomia, una seconda difficoltà riguarda la capacità degli aerei: dal momento che hanno bisogno di batterie agli ioni di litio notevolmente pesanti, possono trasportare solo pochissime persone e un ridotto numero di bagagli. I velivoli biplano di Electrifly, infatti, possono caricare solamente un passeggero che viaggia accanto al pilota, nonché un bagaglio leggero. È dunque possibile che, almeno in un primo momento, gli aerei elettrici siano utilizzati per brevi voli per donne o uomini d’affari che viaggiano leggeri, potendo spendere cifre un po’ più alte per ridurre le emissioni di CO2 dovute ai loro spostamenti.

E in futuro? Ci sono molte sperimentazioni in atto, volte a rendere ben più efficienti questi velivoli elettrici. “Questa situazione potrebbe cambiare nei prossimi 10-15 anni, come per le auto elettriche” – ha affermato Dewulf. Ad esempio, è attualmente in lavorazione un progetto dell’università tecnica di Delft, nei Paesi Bassi, che prevede la costruzione di un aereo alimentato da batterie agli ioni di litio: tale velivolo dovrebbe avere 90 posti a sedere e potrebbe essere in grado di viaggiare per circa 500-600 km a tratta.

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Swimtrek, un modo diverso di esplorare le isole maltesi

Immaginate di trovarvi di fronte alle acque purissime che abbracciano le isole di Malta, Gozo e Comino: è impossibile riuscire a trattenere quell’irrefrenabile desiderio di tuffarsi in mare che può cogliere soltanto al cospetto di certi panorami.

Ed è questo il motivo per cui Malta è la meta perfetta per lo swimtrek: un appassionante modo per esplorare un luogo, nuotando lungo la costa e lasciandosi cullare dalle onde con un punto di vista privilegiato sulla terra ferma.

Swimtrek, il nuovo e coinvolgente modo per godersi le isole maltesi

Considerata una vera e propria filosofia che permette di scoprire il mondo nuotando, lo swimtrek non è da intendersi come una competizione, ma più una sorta di meditazione: è sentirsi leggeri, muoversi senza fretta, lasciarsi avvolgere dalla natura e intanto ammirare e rendere indimenticabile il paesaggio tutt’intorno.

Per gli amanti del nuoto che scelgono una meta ponendo al primo posto la limpidezza delle acque, l’arcipelago maltese non può che essere una garanzia: qui la visibilità raggiunge anche i 50 metri e il mare è talmente cristallino che sembra che le barche si librino in aria. Le tonalità brillanti del blu nei pressi delle isole variano dal turchese all’indaco, quindi, sia che si nuoti lungo le acque più scure alle pendici di alte scogliere o vicino a graziose baie poco profonde, la qualità e la trasparenza dell’acqua rimangono ineguagliabili.

Potete ideare itinerari complessi e magari farvi accompagnare da un’imbarcazione d’appoggio mentre vi lasciate trasportare dalle docili correnti, oppure potete scegliere un tratto di costa da scoprire spostandovi da una baia all’altra con lo stile di nuoto che preferite tra i flutti del Mediterraneo.

Le meraviglie da esplorare

Imponenti archi di roccia, grotte, lagune incantevoli: Malta, Gozo e Comino vantano alcuni dei siti naturali più belli d’Europa.

Nuotare lungo le scogliere di Ta’ Cenc a Gozo vi farà comprendere la grandiosità della Natura così come galleggiare sopra i resti di quella che fu la Finestra Azzurra, l’iconico arco di roccia crollato per cause naturali nel 2017, vi offrirà uno scorcio sul vivace ecosistema sottomarino che in pochi anni si è creato proprio in quel punto.

Poco distante, in località Dwejra, con poche bracciate potrete attraversare il lungo e stretto passaggio di roccia che dal mare aperto conduce all’Inland Sea, e riposarvi in una piccola laguna dalla bellezza struggente. Inoltre, se nuotando riuscite a portare un piccolo contenitore ermetico per il denaro, lungo la costa di Gozo vi attende una golosa sosta per il pranzo a Mgarr Ix-Xini, piccolo fiordo amato dai diver, sulla cui spiaggia si trova un rinomato chiosco che offre deliziosi piatti a base di pesce freschissimo.

Mete altrettanto incantevoli non mancano poi sulle altre isole: è possibile nuotare attorno a Comino, la terza isola dell’arcipelago, per apprezzare le suggestive grotte che ne impreziosiscono la costa e poi fare pausa nella Baia di Santa Maria, uscire dall’acqua e concedersi una breve passeggiata fino alla Torre di avvistamento, che ne è il simbolo, da cui fare ritorno via mare raggiungendo un altro luogo iconico ovvero la fantastica Laguna Blu.

Mentre tutti gli altri turisti vi arrivano in barca, chi si dedica allo swimtrek potrà approcciarla in modo più soft per coglierne davvero ogni aspetto con un ritmo più lento e in sintonia con la natura straordinaria di questo paradiso.

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Visitare il Castello di Riga: storia, segreti e curiosità

Da oltre 700 anni, il Castello di Riga veglia sulla capitale lettone dalla sponda destra del fiume Daugava. Oggi ospita la residenza del Presidente della Lettonia, ma nel corso dei secoli è stato testimone di guerre, distruzioni ed eventi storici che hanno forgiato la storia del paese.

La sua storia inizia nel 1330 con la posa della prima pietra, e fino al 1562 fu la residenza del Gran Maestro dell’Ordine Livoniano. Nei secoli successivi alla dissoluzione degli stati feudali della Livonia, il castello passò sotto il controllo di amministrazioni e istituzioni polacche, svedesi e russe, fino a diventare la residenza del Presidente della Lettonia nel 1922. Oggi gli appartamenti del Presidente nel Castello di Riga occupano la maggior parte del corpo anteriore del complesso, risalente al XVI secolo.

In origine, il Castello di Riga presentava una pianta regolare e tre piccole torri angolari. Nel XV secolo furono aggiunte due torri circolari: la Torre dello Spirito Santo e la Torre del Piombo, su cui oggi sventolano la bandiera della Lettonia e lo stendardo del Presidente.

L’aspetto austero dell’edificio si spiega con la sua funzione originaria di fortezza militare e le continue distruzioni subite. Il piano terra era destinato alle esigenze domestiche e alla guardia del castello, il primo piano ospitava gli appartamenti, mentre il secondo era il piano delle armi, con finestre strette utilizzate un tempo come cannoniere. L’ampio seminterrato accoglie una rete di passaggi sotterranei.

L’ultima ristrutturazione significativa avvenne all’inizio del XX secolo sotto la direzione dell’architetto Eižens Laube. In quell’occasione furono rinnovati l’ingresso principale, costruita la splendida Sala delle Feste e realizzata la Torre delle Tre Stelle. Nel 2013 il Castello di Riga è stato parzialmente distrutto da un incendio mentre erano in corso lavori di restauro.

La struttura del Castello di Riga

Il castello medievale a pianta quadrata con quattro torri angolari è il nucleo originario del complesso del Castello di Riga. Si sviluppa su quattro piani e ospita diverse sezioni. Tra le più rappresentative c’è la Sala degli Ambasciatori, un vero capolavoro barocco che veniva utilizzata per il ricevimento di dignitari e personalità politiche. Riccamente decorata con affreschi, stucchi e dorature, ospita il Trono della Rosa, un magnifico seggio in legno intagliato risalente al XVI secolo.

La Sala dei Cavalieri, era invece il luogo dove si riunivano i Gran Maestri dell’Ordine Livoniano e si tenevano cerimonie e banchetti. Caratterizzata da un soffitto a volta a crociera e da imponenti camini in pietra, è un esempio suggestivo di architettura gotica, dove trova posto una collezione di armature e armi antiche, testimonianze del passato militare del castello. L’ampia Sala della Grande Assemblea veniva utilizzata per riunioni e cerimonie ufficiali. Decorata con lampadari in cristallo e arazzi fiamminghi, presenta un pregevole palcoscenico in legno intagliato. La Sala Bianca è un ambiente elegante, decorato con stucchi e affreschi, adibito a sala da ricevimento per i dignitari.

Ci sono poi gli appartamenti privati, un insieme di stanze lussuose che erano la residenza del Gran Maestro. La Cappella del castello, decorata con affreschi raffiguranti scene bibliche e volte a costoloni, è un luogo di preghiera silenzioso e suggestivo, che accoglie anche un organo storico del XVIII secolo e la tomba di Gotthard Kettler, l’ultimo Gran Maestro dell’Ordine Livoniano e primo Duca di Curlandia.

Castello di Riga

Fonte: iStock

Castello di Riga, Lettonia

Museo Nazionale di Storia della Lettonia

L’edificio costruito nel XIV secolo come residenza dei gran maestri dell’Ordine Livoniano è oggi è sede del Museo Nazionale di Storia della Lettonia con una vasta collezione di reperti archeologici e manufatti, oltre a dipinti, sculture, ceramiche che raccontano la storia del paese. Tra le opere più importanti figurano dipinti di maestri lettoni del XIX e XX secolo, sculture in legno policromo e una collezione di gioielli in argento. Il castello vanta anche una collezione di arredi storici, tra cui mobili d’epoca, tappeti orientali e lampadari in cristallo.

Le torri del castello

Le numerose torri sono un elemento distintivo del Castello di Riga. Le principali sono la Torre Bianca, la più alta e la più antica, che offre una vista panoramica sulla città; la Torre della Polvere, un tempo utilizzata come arsenale, ospita oggi un’esposizione di armi e armature; la Torre del Re, che funge da ingresso principale al castello e presenta un’elaborata facciata barocca; mentre la Torre del Tempo ospita un orologio astronomico risalente al XV secolo.

Curiosità e leggende sul Castello di Riga

Come ogni antico castello che si rispetti, anche quello di Riga ha le sue leggende. Si narra di un fantasma, che però nessuno avrebbe mai visto, la cui presenza sarebbe stata segnalata da rumori sospetti causati dallo spostamento di arredi. Un’altra leggenda narra invece di un presagio che colpì il castello nel 1579, preannunciando il futuro della Livonia. Quando il re di Polonia Stefano Batory assediò Polotsk, uno storno volò al Castello di Riga per costruire il suo nido nel luogo in cui per decenni aveva vissuto un corvo, riuscendo a scacciarlo dopo un mese di lotte. I saggi dell’epoca interpretarono l’episodio come una premonizione di quello che sarebbe poi successo: il corvo simboleggiava il dominio tedesco e lo storno quello polacco, che prese possesso della Livonia dopo aver sconfitto i tedeschi.

Visitare il Castello di Riga

Il Castello di Riga è aperto alle visite individuali in determinate date e orari, annunciati in anticipo sul sito web della Cancelleria del Presidente della Lettonia, dove è possibile anche richiedere tour individuali e di gruppo; l’orario della visita viene scelto individualmente, tenendo conto del programma del Presidente e dell’occupazione dei locali del Castello di Riga. L’accesso al castello potrebbe essere limitato in occasione di eventi ufficiali o visite di stato, pertanto è consigliabile pianificare la visita di conseguenza.

Il Castello di Riga è chiuso alle visite nei fine settimana e nei giorni festivi.

Il tour del Castello di Riga dura un’ora ed è gratuito. Durante la visita si possono vedere le stanze e gli ambienti più rappresentativi, tra cui la Sala degli Ambasciatori, la Sala Bianca e la Sala degli Stemmi. Tuttavia, essendo il castello ancora in fase di restauro, alcune sezioni potrebbero non essere accessibili. Per maggiori informazioni su orari di apertura, biglietti e mostre in corso, si consiglia di consultare il sito web ufficiale del castello.

Per conoscere meglio la storia del Castello di Riga e l’istituzione del Presidente della Lettonia, è disponibile un’audioguida in lettone, inglese, tedesco, francese e ucraino.

Per raggiungere il Castello di Riga è possibile utilizzare i mezzi pubblici, come autobus o tram, poiché il castello si trova nel centro di Riga. Le fermate dell’autobus e del tram più vicine sono a pochi passi dal castello.

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Cosa vedere a Viminacium: itinerario alla scoperta del passato romano

Viminacium è situata nella Serbia orientale vicino alla città di Kostolac ed è uno dei siti archeologici più affascinanti dei Balcani. Questa antica città romana, un tempo capitale della provincia romana della Mesia Superiore offre una straordinaria finestra sul passato. Fondata nel I secolo d.C., Viminacium prosperò fino al VI secolo diventando un importante centro militare, commerciale e culturale dell’Impero romano.

Oggi le rovine ben conservate, i reperti archeologici e le ricostruzioni permettono ai visitatori di immergersi nella storia. Restate con noi e continuate la lettura per avere una panoramica precisa di cosa vedere e cosa fare a Viminacium.

L’Anfiteatro romano, un tuffo nel passato

Partendo alla scoperta dei dintorni di Belgrado, tra le tappe must c’è il magnifico Anfiteatro di Viminacium è uno dei punti salienti del posto, costruito nel II secolo d.C. poteva ospitare fino a 12.000 persone. Qui i romani assistevano a spettacoli di gladiatori, cacce di animali selvatici e altre forme di intrattenimento.

I dettagli architettonici dell’Anfiteatro: ci dicono che è costruito in pietra e mattoni con una serie di corridoi e passaggi che consentivano un rapido accesso oltre che un efficace controllo della folla. Le recenti scoperte archeologiche hanno rivelato inoltre dei dettagli particolari come i resti di gabbie per animali e complesse strutture sotterranee. Oltre all’Anfiteatro gli scavi recenti hanno evidenziato altre strutture pubbliche, un acquedotto, le terme, la fortezza legionaria, un circus,  e delle canabae.

Le terme romane di Viminacium

Un altro prezioso esempio di architettura, ingegneria e soprattutto del passaggio romano sono le terme: basti pensare che non sono le uniche in Europa che traggono ispirazione proprio dal passato glorioso di epoca romana. I bagni pubblici all’epoca non erano collegati solo ad un momento di igiene personale ma diventavano un luogo dove rilassarsi, socializzare e persino discutere d’affari. Da non perdere la struttura: come un po’ tutte si compongono di caldarium, tepidarium e frigidarium. Le sofisticate tecnologie  di riscaldamento, come il sistema di ipocausto, dimostrano oggi come e quanto i romani fossero avanti nella comprensione dell’ingegneria e del comfort.

Il campo militare

Il campo militare di Viminacium, noto come Castra era uno dei più grandi e importanti dell’Impero romano. Ospitava una legione di circa 6000 soldati, oltre a numerosi ausiliari e personale di supporto. Esplorando il sito potrete vedere i resti delle caserme, delle fortificazioni e delle strutture di allenamento.

Volete sapere com’era la vita di un soldato romano? Vi abbiamo segnalato appositamente il sito tra le cose da vedere a Viminacium perché una visita al campo militare vi offrirà una visione unica della disciplina, della formazione e della quotidianità delle truppe romane.  I reperti trovati, armi armature e oggetti personali, raccontano storie di coraggio e resistenza, vi affascineranno.

Itinerario romano alla scoperta di Viminacium

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Le testimonianze della dominazione romana a Viminacium

Il museo archeologico

Il museo archeologico di Viminacium ospita una collezione di reperti scoperti al sito. Dai mosaici intricati alle statue, dagli utensili quotidiani ai gioielli raffinati offre una panoramica completa della vita nella città antica. Ogni pezzo esposto sa raccontare una parte della sua quotidianità, rendendo la visita educativa  ma altamente stimolante e adatta a tutta la famiglia.

Le necropoli e l’importanza del culto dei morti per i romani

Una delle cose più importanti da fare a Viminacium è sicuramente la visita delle necrepoli. La località è diventata famosa per queste tombe sotterranee. Sono a migliaia, vi basti sapere che se ne contano ben più di 13.500. Le informazioni che se ne traggono sono davvero tante e sicuramente è un passo indietro nel tempo alla scoperta di pratiche funerarie, sulla vita quotidiana e persino sul modo di vivere la religione oltre all’effettivo modo di affrontare la perdita di un caro.

Prendetevi un po’ di tempo per passeggiare tra le tombe: qui avrete modo di scoprire tipologie di sepolture, alcune delle quali sono considerate fosse comuni mentre altre spaziano arrivando ad essere degne sepolture in pietra molto più preziose ed elaborate. Nelle migliaia di tombe gli archeologi ne hanno classificate la maggior parte come cristiane e trovate due decorate con affreschi che richiamano culti pagani; inoltre è stata identificata tra le sepolture la tomba dell’imperatore romano Ostiliano che morì di peste nel 251.

Eventi speciali a Viminacium

Uno dei momenti migliori per visitare Viminacium è durante le rievocazioni storiche, questi sono eventi che coinvolgono centinaia di attori che ricreano la vita romana con costumi autentici, battaglie simulate e dimostrazioni di artigianato. Si tratta di una delle esperienze immersive che vi farà sembrare di essere tornati indietro nel tempo.

Festival e mostre temporanee: oltre alle rievocazioni, Viminacium ospita anche festival culturali e mostre temporanee che esplorano vari aspetti della storia e della cultura romana. Questi eventi sono una delle opportunità imperdibili per approfondire la vostra conoscenza del passato e della storia.

Cosa fare a Viminacium

Fino a questo momento vi abbiamo segnalato le cose da vedere a Viminacium, ora vi daremo alcune idee su cosa fare a Viminacium per ottimizzare il tempo mentre siete alla scoperta del luogo o magari dopo aver già visitato la splendida Belgrado.

  • Partecipate alle visite guidate: dopo aver esplorato in solitaria Viminacium, non perdete l’occasione di scoprirla attraverso le visite guidate, potreste scoprire dei dettagli che ancora non conoscete.
  • Partecipate ad uno scavo archeologico: trasformatevi per qualche ora in archeologi e partecipate a scavi organizzati dove potrete assistere e lavorare insieme agli archeologi direttamente sul campo.
  • Esplorate i sentieri: Viminacium è un sito storico ma se avete voglia di camminare, seguite i sentieri nelle vicinanze per scoprire la bellezza della natura circostante e del paesaggio.
  • Assaggiate la cucina serba: non esiste un viaggio che non contempli anche la cultura gastronomica del luogo. Lasciatevi tentare dai piatti tradizionali serviti nei ristoranti locali, dal ćepavi, piccoli salsicciotti di carne di maiale, manzo o agnello serviti con pane somun cipolle crude e avjar; ai sarma, foglie di cavolo o di vite ripiene di carne macinata, riso e spezie che arrotolate vengono cotte lentamente in un brodo di carne o di pomodoro alla srpska  gibanica una torta salata di pasta fillo, uova e formaggio ad esempio, cibi che riflettono la genuinità della regione.
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Visitare l’Acropoli di Atene in un tour privato, il lusso non ha prezzo

Se c’è un luogo simbolo della Grecia è l’Acropoli di Atene, la magnifica città sacra che custodisce i quattro capolavori assoluti dell’arte greca, vale a dire il Partenone, tempio dedicato ad Atena Parthenos, protettrice della città, il tempio di Atena Nike, costruito nel 420 a.C. e struttura più piccola della zona con 27 metri di lunghezza e 18 di larghezza, l’Eretteo, tempio a pianta asimmetrica e forme delicate, e i Propilei ovvero l’accesso monumentale.

Ma non sono le uniche meraviglie: da ammirare anche il Teatro di Erode Attico tuttora impiegato per emozionanti spettacoli, la vista sul Teatro di Dioniso, le antiche fondamenta del Tempio antico di Atena Poliàs e il Museo dell’Acropoli nel quartiere di Makryianni.

Si tratta, insomma, di un luogo davvero unico e straordinario Patrimonio UNESCO, che sovrasta la valle di Ilissos dal promontorio roccioso a 156 metri sul livello del mare, una di quelle mete da vedere almeno una volta nella vita. E, oggi, c’è un nuovo modo per apprezzarne appieno la bellezza e le caratteristiche: un tour privato con cui il “lusso non ha prezzo”.

Il tour privato dell’Acropoli di Atene

In realtà, concedersi il tour privato “L’esperienza dell’Acropoli” al di fuori della ressa dei turisti, da soli, senza dover sottostare ai consueti orari di apertura e aspettare ore interminabili alla biglietteria, un prezzo ce l’ha: 5000 euro per un’escursione.

È la nuova iniziativa promossa da Hellenic Eritage e riservata a gruppi di massimo cinque persone, con orari che vanno dalle 7 del mattino fino alla sera anche dopo le ore 20. L’occasione perfetta, quindi, per godersi appieno l’autentica espressione dello stile architettonico dell’Antica Grecia, avere il meraviglioso complesso monumentale “tutto per sé” e poter scorgere l’alba o il tramonto sullo skyline cittadino da un punto di vista privilegiato.

Come accennato, l’esclusivo servizio è disponibile soltanto per 4 gruppi di massimo 5 persone alla volta e include una guida turistica personale e un prezioso ricordo, una riproduzione autorizzata di un manufatto greco che permetterà di continuare ad assaporare l’antichità classica anche a casa.

Sul sito ufficiale è possibile prenotare una visita dal 12 luglio e poi al martedì, al venerdì e al sabato. Il principio è quello già seguito altrove, per esempio alla Reggia di Versailles dove vengono organizzati tour privati per 1000 euro a gruppo.

Un vero e proprio boom di turisti

L’occasione di concedersi un tour privato dell’Acropoli si inserisce in un contesto che vede il simbolo ateniese (edificato nel V secolo a.C.) sempre più “preso d’assalto” dai turisti, in particolare da coloro che arrivano a bordo delle navi da crociera.

Infatti, dando uno sguardo all’estate 2023, si evince come, in determinati giorni, siano stati fino a 23.000 i visitatori provocando infinite code all’ingresso e rappresentando una spia dell’overtourism che sta colpendo la Grecia.

Lo scorso anno, così, l’Acropoli ateniese ha registrato un numero record con quasi quattro milioni totali di turisti e un incremento di oltre il 31% rispetto al 2022, al punto che l’ODAP ha dovuto stabilire delle fasce orarie per tentare di arginare il flusso: la visita al monumento più visitata del Paese è ora limitata a 20.000 persone al giorno, con prenotazione obbligatoria.

Di norma, l’Acropoli è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 08:00 alle 20:00. Il biglietto d’ingresso normale costa 20 euro mentre quello integrato con altri siti 30 euro.

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F1, gli appassionati possono dormire sul noto circuito di Silverstone

Il Campionato 2024 di F1 prosegue con il Gran Premio di Gran Bretagna, ultima gara del triple header europeo sul celeberrimo circuito di Silverstone, sede storica (salvo brevi interruzioni) del GP in Gran Bretagna (qui, il 13 maggio 1950, si svolse la prima gara del Campionato mondiale di Formula 1): domenica 7 luglio la gara dalle ore 16.

E per gli appassionati c’è anche la possibilità di alloggiare direttamente sulla pista affittando una villa. Scopriamo di più.

F1: vivere da vicino l’ebbrezza del circuito di Silverstone

Che sia per un viaggio di affari, di piacere, in famiglia o con gli amici, tutti i fan della F1 possono provare l’ebbrezza di soggiornare a bordo pista e immergersi nell’adrenalinico mondo di Silverstone come mai prima d’ora, rimanendo nella propria residenza privata grazie alle 60 residenze da una a quattro camere che sanno offrire una vera “esperienza di casa” anche lontano da casa, per una notte o per molte.

Camere da letto spaziose e confortevoli con bagno privato, angolo cottura a pianta aperta, un piacevole spazio abitativo ideato per intrattenere o rilassarsi davanti alla TV da 55 pollici, nonché terrazze esterne con viste imbattibili (alcune a pochi metri dalla pista) e parcheggio privato: tutto a Silverstone è pensato per regalare un’esperienza esclusiva, unica e che non si dimentica in un ambiente a dir poco leggendario.

Tutte le proposte a due passi dal circuito del GP inglese

Concedersi una vacanza a due passi dal famoso circuito di Silverstone significa non soltanto vivere appieno la propria passione per la Formula Uno e il GP, ma anche ritrovarsi immersi in una location che mira a proporre il meglio in tutti gli ambiti.

Ad esempio, oltre al già citato comfort degli spazi abitativi, si unisce la gastronomia d’eccellenza con cibi e bevande gustosi serviti dall’alba al tramonto (dalle ore 7.00 alle ore 21.00): la clubhouse, infatti, è aperta a colazione, a pranzo e a cena con menu che sanno andare incontro a tutti i gusti e le preferenze, ricchi dei migliori ingredienti britannici con uno sguardo ai sapori internazionali, sapientemente dosati dallo chef Adam Bateman.

Inoltre, è possibile ordinare piatti e bevande per assaporarli comodamente nel proprio soggiorno oppure all’aperto sulla terrazza godendosi la bellezza del panorama e il maxi-bar del residence affittato si può rifornire con gustosi snack e deliziose bevande per il massimo del relax durante l’intera permanenza.

Ma siamo appena all’inizio.

Presso Escapade Silverstone gli ospiti che amano dedicarsi al fitness hanno l’occasione di rimanere in allenamento o di iniziare un nuovo sport grazie all’accesso alla palestra aperta 24 ore su 24 affacciata sulla pista, progettata pensando ai piloti da corsa. E, dopo aver sudato, non c’è niente di meglio che rinfrescarsi nella piscina di 15 metri, nella sauna o in una delle suite benessere per un meritato trattamento post-allenamento.

Ancora, ecco l’opportunità di immergersi nelle corse a livello mondiale con una selezione di noleggio di piste esclusive ed esperienze di guida dalle prestazioni elevate per seguire le orme delle leggende delle corse, da James Hunt a Lewis Hamilton.

Infine, come non menzionare la vasta campagna del Northamptonshire tutt’intorno, con panorami inediti da esplorare e scorci rurali da scoprire?

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Il nuovo treno speciale che collegherà Roma e Taormina

È in partenza “Un film lungo 70 anni“, uno speciale treno Intercity di Trenitalia dedicato al Festival di Taormina (che si svolgerà dal 13 al 19 luglio celebrando la 70esima edizione) che collegherà Roma e Taormina da luglio fino a settembre.

Presentato il 4 luglio sul binario 25 della stazione di Roma Termini, si caratterizza per i ritratti, sia all’interno che all’esterno, degli attori e dei registi nazionali e internazionali più famosi, diventando, così, una sorta di “hall of fame” itinerante in grado di dare vita alla magia unica della Settima Arte anche viaggiando sulle rotaie.

Il nuovo treno che è un “inno al cinema”

“Un film lungo 70 anni” unisce la Capitale con Messina donando ai passeggeri un’esperienza totalmente immersiva nel cinema grazie agli interni dei vagoni impreziositi da ulteriori scatti e con le grafiche e i colori della celebre mostra.

Durante il viaggio, le due carrozze si separeranno nell’attraversare lo Stretto di Messina, prendendo direzioni differenti con destinazioni di arrivo Siracusa e Palermo, in modo da diffondere l’arte cinematografica il più possibile. Arrivare in Sicilia a bordo di Intercity (al momento sono sei gli Intercity notte e quattro gli Intercity giorno che arrivano quotidianamente sull’isola) darà la possibilità di usufruire del 10% di sconto sul prezzo del biglietto d’ingresso al Taormina Film Festival e a tutte le manifestazioni in programma nell’ambito degli eventi organizzati dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia.

Le parole di soddisfazione dei protagonisti

La giornata di inaugurazione si è svolta alla presenza di Stefano Cuzzilla, Presidente Trenitalia, Domenico Scida, Direttore Business IntercitySergio Bonomo, Commissario Straordinario Fondazione Taormina Arte Sicilia, Elvira Amata, Assessore Turismo, Sport e Spettacolo Regione Siciliana, Marco Müller, Direttore Artistico Taormina Film Festival, Gianna Fratta, Direttrice Artistica Fondazione Taormina Arte Sicilia.

Il Presidente di Trenitalia, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di presentare questo treno Intercity dedicato al Taormina Film Festival, una delle kermesse cinematografiche più antiche d’Italia. Quello tra treno e cinema è un legame che ha radici antiche e, con questa partnership, concretizziamo ulteriormente l’impegno di Trenitalia nel sostenere la cultura in tutte le sue forme, connettendo i territori e le persone alle proprie passioni”.

L’Assessore Turismo, Sport e Spettacolo Regione Siciliana ha, invece, commentato: “Un’ulteriore occasione di significativa promozione del Taormina Film Festival che si aggiunge alla stretta sinergia già avviata con Trenitalia e che – sono certa – contribuirà a regalare emozioni suggestive ai viaggiatori, implementando sempre più, attraverso nuovi strumenti immersivi, la valorizzazione del segmento cinematografico sul quale l’Assessorato continua costantemente a rafforzare ogni utile e proficua azione”.

Parole di orgoglio anche da parte del Commissario Straordinario Fondazione Taormina Arte Sicilia: “Oggi la cinematografia in Sicilia è una realtà, siamo il secondo festival più antico d’Italia dopo quello di Venezia. Vorrei continuare per altri 70 anni questo percorso con Trenitalia. L’edizione di quest’anno sarà una celebrazione di questi 70 anni, una storia emozionante”.

Testimonial al taglio del nastro l’attrice, produttrice e scrittrice Chiara Francini, che il 19 luglio alle 21 presenterà sul palco del Teatro Antico una versione teatrale/multimediale di L’amore segreto di Ofelia. Queste le sue parole: “Poter veicolare la cultura tramite il treno, che già di per sé è cultura, è qualcosa di profondamente italiano. In più stavolta c’è la possibilità di legare il viaggio alla possibilità di beneficiare di una regione come la Sicilia“.

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Debutta Utopia of the Seas, la nuova super nave di Royal Caribbean

È fissato per venerdì 19 luglio il debutto della nuova super nave di Royal Caribbean, la Utopia of the Seas, da Port Canaveral (Orlando), in Florida.

Lunga 362 metri, costata 1,2 miliardi di euro e in grado di accogliere 6700 passeggeri, segue Icon of the Seas (entrata in servizio a gennaio 2024), ed è la sesta unità della classe Oasis di Royal Caribbean ma la prima a essere alimentata a gas naturale liquefatto nonché a debuttare con weekend di tre notti e vacanze nei giorni feriali di quattro notti.

Il nuovo gioiello della compagnia americana è realtà

La costruzione di Utopia of the Seas, il nuovo gioiello della compagnia americana, è durata più due anni presso i cantieri Chantiers de l’Atlantique di Saint-Nazaire in Francia: finalmente, è avvenuta la consegna con una celebrazione presso l’AquaTheater alla presenza di oltre 1600 membri dell’equipaggio e del gruppo di lavoro composto da ingegneri nautici, architetti, designer e maestranze.

Jason Liberty, presidente e CEO di Royal Caribbean Group, ha dichiarato: “La consegna di Utopia of the Seas è un momento storico per il nostro gruppo che sta lavorando sempre di più per offrire soluzioni innovative e sostenibili dal punto di vista ambientale. Dalla vacanza multigenerazionale per eccellenza, con il debutto quest’anno di Icon of the Seas, alla fuga per eccellenza di un weekend su Utopia of the Seas, siamo concentrati sull’offerta di una varietà di opzioni di vacanza e di ricordi senza pari per i nostri ospiti” e Michael Bailey, presidente e CEO di Royal Caribbean International, ha sottolineato che “Utopia porterà avanti il nostro impegno decennale a favore dell’ambiente. Dalla connessione elettrica a terra ai sistemi di recupero del calore generato dai rifiuti, continuiamo a valorizzare le nostre applicazioni nel campo dell’innovazione. Stiamo facendo passi avanti verso un futuro di energia pulita”.

Prima del viaggio inaugurale, la nave approderà negli Stati Uniti con i team i Royal Caribbean impegnati negli ultimi ritocchi per prepararla al grande giorno.

Una nave davvero straordinaria

Utopia of the Seas, appartenente alla classe Oasis, è concepita per offrire brevi vacanze con crociere di 3 notti nei weekend e di 4 notti durante i giorni feriali. La nave mette a disposizione oltre 40 opzioni per cenare, bere e festeggiare, insieme a svariate piscine, alcune riservate agli adulti e altre in stile resort per un relax totale.

Tra le incredibili attrazioni a bordo spiccano The Ultimate Abyss, lo scivolo a secco più lungo in mare, il simulatore di surf FlowRider e una zip line di 10 piani. Ma non soltanto: Perfect Day at CocoCay, l’isola privata di Royal Caribbean alle Bahamas, offre una vasta gamma di opportunità, tra cui Hideaway Beach, spiaggia riservata agli adulti, piscine, DJ, punti ristoro, 14 acquascivoli e la più grande piscina d’acqua dolce dei Caraibi.

Ancora, l’offerta gastronomica di Utopia of the Seas è davvero notevole. Royal Railway – Utopia Station è il nuovo ristorante a tema che unisce avventura, cibo e tecnologia, trasportando i viaggiatori in diversi luoghi ed epoche, Izumi serve sushi e street food giapponese, oltre a un’esperienza privata omakase a più portate, mentre Giovanni’s Italian Kitchen & Wine Bar è un ristorante italiano su due piani con la terrazza che si affaccia sul vivace Boardwalk.

Infine, per l’intrattenimento e le feste, ecco Pesky Parrot, il nuovo tiki bar caraibico che offre cocktail a base di rum, tequila e gin. La nave propone anche musica dal vivo di vari generi e grandi spettacoli ispirati all’aria, al ghiaccio, all’acqua e al teatro. Casinò Royale include due casinò con oltre 370 slot machine e circa 30 giochi da tavolo.

Michael Bayley ha dichiarato: “Con la consegna di Utopia of the Seas, abbiamo le chiavi per il weekend definitivo. Questa è la vacanza breve che offre tutte le opportunità per creare ricordi straordinari”.