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Soggiorno nei rifugi gratis per gli under 16: succede in Lombardia

Durante le vacanze estive, si sa, una delle mete più gettonate da tutti e anche dai più giovani è il mare: le spiagge assolate, il mare cristallino delle coste italiane e internazionali fanno gola a chiunque, anche alle famiglie con bambini e ai teenager. Eppure, la montagna ha tanto da offrire alle famiglie anche nel corso della bella stagione.

Sebbene la montagna sia una delle mete predilette dalle famiglie durante i mesi invernali, per godere dell’atmosfera tradizionale, scoprire i mercatini di Natale dei diversi borghi montani e divertirsi sulle piste da sci, l’estate riserva bellissime sorprese.

In Lombardia, ad esempio, l’estate tinge le montagne di verde e offre tantissime attività all’aria aperta per le famiglie. Ecco perché il Club Alpino Italiano (CAI) ha lanciato l’iniziativa “Famiglie e giovani in montagna – Estate 2024 in rifugio”, offrendo un’opportunità straordinaria per esplorare e godere delle meraviglie delle montagne lombarde. Scopriamo di cosa si tratta.

Cos’è la nuova iniziativa del CAI

Questa nuova iniziativa speciale promossa dal Club Alpino Italiano si rivolge ai giovani di età inferiore ai 16 anni e permette loro di trascorrere due notti gratuitamente in uno dei più di settanta rifugi aderenti.

Dal 6 luglio al 15 settembre, presso i rifugi che partecipano all’iniziativa, è possibile prenotare un soggiorno in mezza pensione gratuito per i giovani under 16 accompagnati da un familiare pagante. Ogni minorenne potrà usufruire di un massimo di due notti gratuite.

Questa proposta innovativa è nata con l’obiettivo di rendere le montagne lombarde più attrattive, soprattutto per le nuove generazioni. L’idea ha potuto prendere forma grazie a un finanziamento dedicato a sette diversi progetti finalizzati a valorizzare le montagne durante l’estate 2024. Il Club Alpino Italiano regionale ha proposto uno di questi progetti, che mira a far conoscere e apprezzare il ricco patrimonio montano ai giovani e alle loro famiglie. L’obiettivo è superare il numero di partecipanti dell’anno scorso, che ha visto coinvolte oltre 440 ragazze e ragazzi.

L’impegno del CAI per i giovani continua con molteplici proposte, tra cui il “Gruppo juniores del CAI di Bergamo” che organizza il programma “Giovani in montagna”. Questo progetto prevede l’organizzazione di sette fine settimana a partire dalla domenica 14 luglio, durante i quali saranno proposte attività escursionistiche, momenti di condivisione della vita in rifugio e discussioni su tematiche come l’ambiente e il volontariato.

Inoltre, l’associazione “ANA Bergamo” si impegna nell’iniziativa “Ragazze e ragazzi in cammini per la pace – Sui sentieri della memoria e le montagne della storia”. Questo progetto propone varie escursioni nelle località legate alla Prima guerra mondiale e alla Resistenza, immergendosi nelle montagne lombarde.

Oltre a promuovere la conoscenza delle montagne e delle tradizioni locali, l’obiettivo di queste iniziative è sensibilizzare le persone alle tematiche della sostenibilità ambientale, sociale, culturale, economica e turistica del territorio montano bergamasco. Si mira anche a formare i futuri amanti della montagna e a garantire un futuro duraturo per le nostre amate vette.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito web del Club Alpino Italiano e contattare direttamente i rifugi aderenti all’iniziativa.

Come aderire al progetto

Chi desidera partecipare all’iniziativa dovrà visitare il sito web del Gruppo Regionale Lombardia e in particolare navigare sulla pagina “Famiglie e Giovani”: qui è possibile consultare la lista dei rifugi che aderiscono al progetto e compilare il form di iscrizione. Dopo aver verificato l’effettiva disponibilità per il soggiorno presso il rifugio più gradito, basterà contattare telefonicamente la sede, chiedendo anche – in fase di prenotazione – gli orari e i giorni di apertura del rifugio e se l’iniziativa è valida anche nei festivi e nei weekend.

La copia del modulo di richiesta e di prenotazione verrà ricevuta tramite email e andrà stampata e consegnata al rifugio il giorno dell’arrivo.

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Quando partire: i mesi migliori per visitare Varsavia

Stai pensando di visitare Varsavia? La bella e vivace capitale polacca, dal clima continentale, ha molto da offrire ai viaggiatori ma per godere al meglio dell’opportunità e scoprirne ogni angolo, attrazione e caratteristica, devi considerare attentamente il periodo e scegliere quello più adatto. Soprannominata la città fenice perchè nel corso della sua storia è stata invasa, distrutta e ricostruita, fu completamente rasa al suolo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando rimasero in piedi solo il 15% degli edifici. Oggi, tornata a splendere, è una meta sempre più ambita sia per via della sua ampia offerta culturale e museale che per la sua vitalità.

Quando andare a Varsavia?

La Polonia vanta un clima continentale, con temperature che in inverno scendono con regolarità sotto lo zero, stabilendosi mediamente sui -5°C, e una media di appena 18°C in estate. La stagione fredda è dunque particolarmente lunga e rigida a Varsavia, che si trova nella parte centro-orientale del Paese, e dura per molti mesi, in genere da ottobre ad aprile, con la città che spesso viene coperta di neve. Se dovessi decidere di visitare la capitale polacca in inverno, non potrai assolutamente fare a meno di portare con te abbigliamento molto pesante, guanti, sciarpa, cappello e scarpe adatte ad affrontare ghiaccio e neve. Potrebbe sembrare un azzardo scegliere proprio questo periodo dell’anno ma come tutte le città del Nord Europa, anche Varsavia saprà scaldarti nelle sue giornate più fredde grazie all’atmosfera accogliente (pensa in particolare a quella che si respira nelle settimane di festa per il Natale) e alla sua ottima offerta gastronomica.

Varsavia mercatini Natale

Fonte: iStock

La luce magica dei mercatini di Natale a Varsavia

L’inverno a Varsavia: clima e temperature

Gennaio è il mese più freddo dell’anno, in cui la media si aggira su -1,5°C, mentre le precipitazioni ammontano a 30 mm, non particolarmente insistenti dunque. Le temperature minime medie si aggirano sui -4°C di giorno, -15,5° di notte. Il record è stato quello segnato nel gennaio 2006, con il termometro a -27°C. Quando però arrivano le ondate di freddo dalla Siberia, le temperature durante il giorno possono scendere fino a -20 °C, e di notte si va ancora più giù. Il sole si vede poco in questo mese. Anche febbraio è un mese molto freddo, con una temperatura media di -0,4 °C, una minima di -3,3 °C e una massima di 2,6 °C. Simile a gennaio la quantità media di precipitazioni attese, con 30mm e 8 giorni di pioggia al mese. Marzo, allo stesso modo, non riesce ancora a portare calore agli abitanti di Varsavia e si considera un mese freddo, con una temperatura media di 3,4 °C, una minima di -0,6 °C e una massima di 7,4 °C. Di notte si scende ancora di diversi gradi sotto lo zero, in media fino a -8,5°C. Comincia però a vedersi un pochino di più il sole e aumentano le ore di luce giornaliere.

La primavera a Varsavia: clima e temperature

Aprile viene considerato un mese dal clima generalmente mite. La temperatura media è di 9,3 °C, con una minima di 4 °C e una massima di 14,6 °C. All’inizio del mese, le notti possono essere ancora fredde e segnare i -3°C. Le precipitazioni ammontano a 35 mm, distribuite in 7 giorni circa. Torna a vedersi di più il sole e si comincia ad assaporare l’arrivo dei mesi più belli. A maggio, le temperature medie si attestano sui 14,3 °C, con minime di 8,8 °C e massime di circa 20°C. Aumentano però le precipitazioni, 55 mm di pioggia distribuiti in 9 giorni. Giugno regala giornate lunghe, anche se non abbastanza per vedere il sole di mezzanotte, e temperature medie di 18°C, con massime di 23°C e minime di 12°C. Nei giorni più caldi, alla fine del mese, la temperatura arriva in genere a circa 31 °C.

L’estate a Varsavia: clima e temperature

L’estate potrebbe sembrare, a prima vista, la stagione migliore per visitare la capitale polacca. Le temperature oscillano tra i 18°C e i 22°C, dunque assolutamente gradevoli per immaginare di passeggiare in città, ma in realtà luglio è un mese che registra mediamente un elevato numero di giorni di pioggia, il più alto di tutto l’anno. Se è vero che si tratta pur sempre di piogge estive, è chiaro che questo sia un fattore da mettere in conto, soprattutto se si desidera stare all’aperto, scoprire il centro storico di Varsavia (Patrimonia dell’UNESCO) e visitare i suoi famosi castelli, parchi e giardini.

Luglio, il mese più caldo dell’anno, come detto è anche quello più piovoso. La temperatura media è di 19,8 °C, con una minima di 14,5 °C e una massima di 25,2 °C mentre le precipitazioni ammontano a 85 mm di pioggia, distribuiti in 10 giorni. Ad agosto le temperature rimangono comunque calde, con una minima di 13,8 °C e una massima di 24,7 °C mentre diminuiscono le precipitazioni, anche se comunque più frequenti che in altri periodi: in questo mese si registrano di media 60 mm di pioggia distribuiti in 8 giorni. Settembre invece è uno dei mesi migliori per visitare Varsavia. La temperatura media è di 14,3 °C, con una minima di 9,5 °C e una massima di 19 °C, mentre i giorni più caldi all’inizio del mese non superano i 26 °C. Le precipitazioni ammontano a 50 mm di pioggia, distribuite in 8 giorni.

Varsavia centro

Fonte: iStock

Vista panoramica del bel centro di Varsavia in estate

L’autunno a Varsavia: clima e temperature

L’inizio dell’autunno è dunque un buon periodo per visitare Varsavia, ad ottobre infatti le temperature sono ancora miti: la media è di 9,0 °C, con una minima di 5 °C e una massima di 12,9 °C. Le notti alla fine del mese cominciano ad essere più fredde e il termometro arriva a -3°C. Poche le precipitazioni, con 40 mm di pioggia soltanto. Novembre al contrario è decisamente un mese freddo, con una media di 3,9 °C, una minima di 1,3 °C e una massima di 6,5 °C, e lo stesso vale per dicembre, con una temperatura media di -0,1 °C, una minima di -2,5 °C e una massima di 2,3 °C. Di notte si battono parecchio i denti, con temperature di -12°C. Le ore di luce sono meno di 8 e le giornate dunque molto brevi.

Scoprire Varsavia: i mesi migliori per programmare il tuo viaggio

A conti fatti dunque, i mesi migliori per organizzare il tuo viaggio sono quelli di maggio, giugno e settembre, quando le ore di luce a disposizione sono di più, i musei rimangono perti più a lungo e le opportunità di godere di tutto ciò che la capitale polacca ha da offrire è maggiore. Gli spazi verdi di Varsavia coprono addirittura la metà della sua superficie e sono particolarmente suggestivi nel periodo della fioritura mentre l’area della Vistola diventa davvero effervescente e ricca di attività per tutti. Proprio nel mese di maggio a Varsavia comincia la stagione degli eventi all’aria aperta, laboratori, spettacoli  e concerti come quelli dedicati alla musica di Chopin nel Parco reale Łazienki (ogni domenica, da maggio fino alla fine di settembre). Considera inoltre che non ci sono grandi differenze di prezzo nell’offerta di hotel e alloggi rispetto alle altre stagioni.

In caso le tue uniche possibilità di viaggiare e partire per Varsavia si limitassero all’inverno o al piovoso mese di luglio, non devi comunque preoccuparti perchè la città ha tantissime attrazioni al chiuso, dove il tempo non farà fatica a volare via. Per visitare i tanti interessanti musei della capitale il nostro consiglio è quello di munirti della carta turistica WarsawPass, con la quale avrai degli sconti e potrai saltare le eventuali file all’ingresso. E tutto sommato, impara a fare come nordici: per loro non esiste brutto o cattivo tempo, esiste solo un cattivo equipaggiamento! Quindi, se a luglio ti dovesse soprendere un acquazzone improvviso, apri l’ombrello e passeggia sotto la pioggia estiva fino alla storica cioccolateria Wedel, dove sedersi a prendere una bella cioccolata calda in attesa che torni il sole.

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Le 5 spiagge più belle di Fuerteventura

Fuerteventura, è una delle isole meravigliose dell’arcipelago delle Canarie, un’isola rinomata per le sue spiagge mozzafiato, in grado di attirare migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Una cosa che sicuramente attira questo numero di visitatori sull’isola sono le sue splendide spiagge, che si affacciano su un mare unico. Si tratta di luoghi ideali grazie alle loro caratteristiche uniche e spettacolari, per chiunque sia alla ricerca di relax, mare e divertimento, fra i paesaggi costieri più belli del mondo.

Playa de Cofete: un parco naturale selvaggio e incontaminato

Playa de Cofete viene spesso considerata la regina delle spiagge di Fuerteventura. Questa spiaggia si trova nella parte meridionale dell’isola, all’interno del bellissimo Parco Naturale di Jandía. Questa spiaggia selvaggia dell’isola è il luogo ideale per chi cerca un contatto diretto con la natura. Cofete è una delle spiagge più incontaminate e spettacolari delle Canarie, che si estende per circa dodici chilometri di sabbia dorata, bagnata dalle acque dell’Oceano Atlantico e dal colore blu profondo.

La bellezza di Cofete risiede nella sua natura incontaminata, un luogo ideale per lunghe passeggiate, per ammirare il tramonto o semplicemente per rilassarsi ascoltando il suono delle onde. Qui si trova anche il misterioso cimitero di Cofete e la leggendaria Villa Winter, una villa tedesca che ha dato origine a numerose storie e leggende sull’isola di Fuerteventura.

Per raggiungere Playa de Cofete il percorse non è tra i più semplici e questo contribuisce a dare maggiore fascino a questo angolo di Fuerteventura. La strada sterrata, che conduce fino alla spiaggia, attraversa diversi paesaggi montuosi ed è in grado di offrire panorami mozzafiato. Uno dei consigli principali per raggiungere questa spiaggia è quello di utilizzare un mezzo adatto a percorsi fuoristrada, 4×4.

Playa de Sotavento, paradiso per i windsurfer

Playa de Sotavento è un’altra spiaggia tra le più belle dell’isola di Fuerteventura e situata nella costa meridionale. È una delle spiagge più famose dell’isola specialmente per gli appassionati di sport acquatici, soprattutto per gli amanti ed i praticanti di windsurf e kitesurf, grazie ai suoi venti costanti e le acque poco profonde. La spiaggia è abbastanza lunga e si estende per circa 9 chilometri.

Playa de Sotavento è facilmente raggiungibile in auto e dispone di diversi parcheggi auto e moto nelle vicinanze ed una volta parcheggiato, sarà possibile raggiungere il mare con una breve passeggiata.

Ogni anno, Playa de Sotavento ospita il campionato mondiale di windsurf e kitesurf, ed attira diversi atleti e appassionati da tutto il mondo. Oltre a questo, si tratta di una spiaggia perfetta per chi è alla ricerca di un luogo dove rilassarsi, grazie alla presenza di lagune che si formano durante la bassa marea, che creano piscine naturali. Inoltre, qui è possibile prendere lezioni di windsurf o kitesurf presso le scuole locali.

Vista aerea della spiaggia di Sotavento sull'isola di Fuerteventura

Fonte: iStock

Playa de Sotavento a Fuerteventura

Playa de Corralejo: un’oasi di dune e mare cristallino

Playa de Corralejo si trova nella parte settentrionale dell’isola, all’interno del Parco Naturale delle dune di Corralejo, ed è probabilmente la spiaggia più famosa dell’isola di Fuerteventura. Questa spiaggia è famosa per le sue vaste dune di sabbia bianca che si estendono fino al mare turchese, creando uno scenario unico ed affascinante.
La spiaggia di Corralejo è facilmente accessibile in auto ed offre diverse aree di parcheggio lungo la strada ed può essere raggiunta dalla città Corralejo anche tramite una breve corsa in taxi o una passeggiata, che porta direttamente alla spiaggia.

Le attività a Playa de Corralejo sono molteplici e per tutti i gusti. È possibile rilassarsi al sole, ma anche fare snorkeling nelle acque dell’Atlantico oppure esplorare le dune a piedi e scattare foto per ricordi indimenticabili di questa vacanza sull’isola di Fuerteventura. Per i più avventurosi, le dune sono perfette per la pratica del sandboarding.

Playa de Ajuy per un’esperienza storica e naturale

C’è poi la spiaggia di Playa de Ajuy, una spiaggia situata sulla costa occidentale di Fuerteventura, famosa per le sue sabbie nere vulcaniche e le grotte marine, che rendono questo luogo unico agli occhi dei visitatori. Questa spiaggia offre un contrasto affascinante con le altre spiagge dell’isola, grazie alla sua conformazione e la sua ricca storia geologica e culturale. Per raggiungere la spiaggia di Ajuy è possibile raggiungere il pittoresco villaggio di Ajuy, dal quale la spiaggia è a pochi passi di distanza.

A Playa de Ajuy è possibile esplorare le spettacolari grotte marine, formate milioni di anni fa e che rappresentano alcune delle rocce più antiche delle Isole Canarie. Una visita alle grotte è come fare un viaggio nel tempo, a breve distanza dalla spiaggia. Inoltre, per gli amanti della storia e della cultura, è interessante sapere che Ajuy era un antico porto utilizzato dai conquistadores spagnoli.

Vista aerea della spiaggia vulcanica di Ajuy a Fuerteventura

Fonte: iStock

Vista aerea di Playa de Ajuy, Fuerteventura

Un rifugio tranquillo a Playa de Esquinzo

Infine, fra le più belle spiagge di Fuerteventura, c’è Playa de Esquinzo, che si trova  parte sud-ovest dell’isola, ed è probabilmente una delle spiagge più tranquille e meno affollate di Fuerteventura. È caratterizzata da sabbia dorata ed acque limpide, il luogo ideale per chi cerca una vacanza al mare all’insegna di pace e relax, lontano dalle zone più turistiche dell’isola, soprattutto nei periodi di alta stagione, grazie anche alla mancanza di grandi strutture turistiche, che la rende un rifugio perfetto per chi desidera sfuggire alla folla e godersi la natura in pace.

Playa de Esquinzo è perfetta per nuotare e prendere il sole e le sue acque calme sono ideali anche per lo snorkeling. Ci sono diversi sentieri costieri da esplorare per chi vuole alternare un bagno nelle fresche acque dell’atlantico a camminate sulla costa che offrono vedute spettacolari.

Fuerteventura è un’isola unica delle Canarie, in grado di offrire una varietà incredibile di paesaggi costieri, ognuno con il proprio carattere unico ed affascinante. Le sue spiagge bellissime sono luoghi ideali per gli amanti di sport acquatici, come kitesurf o windsurf, per chi vuole esplorare la natura attraverso lunghe camminate o semplicemente per chi è alla ricerca di un luogo tranquillo dove rilassarsi e sfuggire dal caos quotidiano. Queste spiagge di Fuerteventura hanno qualcosa di unico da offrire e creeranno ricordi indelebili per adulti e bambini.

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Istria Notizie Viaggi viaggiare

SiViaggia regala il magazine GATE numero 40

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità. Alle pagine 74-77 del numero 40, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato al nostro viaggio in Istria, un luogo a due passi dall’Italia, dove si respira l’Italia, ma che è così diverso per tradizioni e folklore. Una terra pittoresca, crocevia di tre grandi culture europee, dove scoprire siti archeologici, borghi medievali, spiagge e isole da sogno e una meravigliosa enogastronomia.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, alla scoperta della Provenza italiana e dei suoi campi di lavanda in fiore, del labirinto più grande del mondo che è proprio qui in Italia e sognare di salire a bordo del treno della Dolce Vita, il più lussuoso che attraverserà la nostra Penisola. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Airbnb Consigli Viaggi

Il decalogo anti truffe online di Airbnb e Polizia di Stato

Tempo di vacanze e tempo di prenotazioni per l’alloggio in cui soggiornare: ogni anno, il sito web Airbnb si riconferma un punto di riferimento per i viaggiatori che scelgono di affittare una casa vacanza, un appartamento o una stanza tramite questa piattaforma. I Millennial, come generazione, si riconferma quella che più di tutte usa la piattaforma online per prenotare il proprio soggiorno. Infatti, chi ha subito almeno una truffa per il 33% sembra proprio appartenere a una fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Eppure, partire per le vacanze e scoprire che la casa prenotata con tanto entusiasmo non esiste o è completamente diversa non è affatto una piacevole sorpresa: una situazione temuta da molti viaggiatori che scelgono Airbnb come opzione di alloggio è proprio quella di incorrere in truffe e inganni da parte di host decisamente poco seri. Purtroppo, negli ultimi anni, il settore dei reati finanziari online ha registrato un costante aumento, con un numero sempre maggiore di truffe legate alle prenotazioni di vacanze sul web. Solo nel 2023, la Polizia Postale ha gestito oltre 16mila casi di frode, molti dei quali riguardavano proprio le prenotazioni su Airbnb che si conferma costantemente una delle piattaforme online più gettonate dai viaggiatori. Airbnb stessa ha bloccato 2500 siti di phishing durante lo scorso anno.

La soluzione di Airbnb

Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha spiegato infatti che nonostante la maggior parte dei tentativi di truffe avvenga al di fuori della piattaforma, la collaborazione con la Polizia di Stato nasce per mettere al servizio degli utenti una guida che aiuti questi ultimi a comprendere quali possano essere gli alert, i campanelli d’allarme di un possibile tentativo di raggiro online.

Per far fronte a questo problema, lo stesso sito web di Airbnb ha deciso di fornire ai propri utenti delle linee guida chiare su come riconoscere gli annunci truffa e difendersene evitando direttamente la prenotazione. In collaborazione con la Polizia di Stato italiana, è stato stilato un decalogo di otto punti che può aiutare i viaggiatori a evitare di cadere vittima di truffe online.

Evitare truffe Airbnb

Fonte: iStock

Una donna riflette prima di prenotare un alloggio online per evitare inganni

Ecco i consigli della Polizia di Stato e di Airbnb

  1. Verificare l’indirizzo del sito web: è importante assicurarsi di prenotare attraverso la piattaforma ufficiale di Airbnb. Utilizzare l’app Airbnb o accedere direttamente al sito web ufficiale (www.airbnb.it) per evitare di finire su siti non autorizzati.
  2. Non cliccare su link sconosciuti: è consigliabile non interagire o cliccare su link provenienti da fonti non verificate. Airbnb fornisce linee guida su come identificare link o e-mail autentiche provenienti dalla piattaforma.
  3. Diffidare delle offerte troppo convenienti o delle richieste di caparra: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, potrebbe essere una truffa. Nonostante si sia sempre in cerca di un prezzo a ribasso, soprattutto in questi periodi recenti, prima di effettuare un pagamento è bene prendersi il tempo necessario per esaminare attentamente l’annuncio, leggere le recensioni e prestare attenzione a eventuali richieste di pagamento anticipate.
  4. Evitare il pagamento tramite bonifico bancario: Airbnb non consente i pagamenti tramite bonifico bancario. È consigliabile utilizzare la carta di credito, che offre maggiori tutele. Se si riceve una richiesta di pagamento tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
  5. Prenotare, pagare e comunicare solo sulla piattaforma: Airbnb consiglia di effettuare tutte le transazioni, inclusi i pagamenti e le comunicazioni, esclusivamente tramite la piattaforma. Trattare privatamente al di fuori del portale può comportare la perdita delle garanzie offerte da Airbnb. Inoltre, utilizzare AirCover per gli ospiti per una maggiore protezione in caso di eventuali inconvenienti.
  6. Leggere le recensioni: prima di effettuare una prenotazione, è consigliabile leggere le recensioni di altri ospiti. Questo aiuta a formarsi un’opinione più precisa sull’annuncio, controllando le valutazioni e i commenti degli altri viaggiatori. È anche possibile inviare domande all’host tramite la messaggistica interna per ottenere ulteriori informazioni prima di confermare la prenotazione.
  7. Comunicare con l’host: dopo aver effettuato la prenotazione, è sempre consigliabile contattare l’host per accordarsi sull’arrivo e discutere eventuali dettagli importanti del proprio soggiorno nella struttura prenotata. Nel caso in cui l’host non risponda o si verifichino problemi, è consigliabile contattare immediatamente il servizio clienti di Airbnb per comprendere quale sia il motivo dell’assenza dell’host.
  8. Segnalare eventuali dubbi nel modo corretto: Airbnb offre strumenti per segnalare eventuali messaggi sospetti o annunci dubbi direttamente tramite la messaggistica interna. In caso di sospetto di truffa, è possibile segnalare l’annuncio tramite l’apposita funzione di segnalazione presente in ogni annuncio. Se si è effettuato un pagamento al di fuori della piattaforma, è importante contattare immediatamente l’assistenza clienti di Airbnb, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Seguendo questi consigli, i viaggiatori potranno ridurre significativamente il rischio di cadere vittima di truffe durante le prenotazioni su Airbnb. Ricordate sempre di fare attenzione, verificare attentamente gli annunci e comunicare solo tramite la piattaforma ufficiale. Airbnb si impegna a garantire la sicurezza dei propri utenti e collabora attivamente con le autorità per contrastare le frodi online.

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Croazia Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Viaggi Zagabria

Zagabria, i luoghi da non perdere nella capitale croata

Zagabria, capitale della Croazia, è una città che sorprende e conquista con il suo fascino discreto e la sua atmosfera vivace. Un mix perfetto di storia, arte, cultura e sapori che la rende una meta ideale per un weekend o una vacanza più lunga. Da eleganti piazze e affascinanti musei a maestosi parchi e cimiteri storici, ogni angolo racconta una storia e ogni visita promette una sorpresa. Ecco i luoghi da visitare e le esperienze da non perdere per chi desidera immergersi nella cultura croata e scoprire i tesori nascosti di questa gemma europea.

Piazza Ban Jelačić

Piazza Ban Jelačić rappresenta il fulcro della cultura e della società croata. Situata nel centro nevralgico della città, rappresenta il punto d’incontro tra la Città Alta (Gornji Grad) e la Città Bassa (Donji Grad). Costruita a metà del XIX secolo, durante l’Impero austro-ungarico, la piazza è un tripudio di stili architettonici, che spaziano dal neoclassico al secessionista, tra cui spiccano il Palazzo Municipale in stile neogotico e il palazzo Zrinjski con la sua facciata barocca. Al centro troneggia la statua imponente del Bano Josip Jelačić, figura storica croata a cui la piazza è dedicata, eretta nel 1866 e rimossa durante il periodo comunista per poi essere restaurata nel 1990.

Considerata il “salotto di Zagabria”, Piazza Ban Jelačić è un luogo brulicante di attività: artisti di strada intrattengono i passanti, i tavolini dei bar e caffè si riversano sui marciapiedi nelle giornate di sole, mentre i negozi invitano allo shopping. La piazza è inoltre palcoscenico di eventi e manifestazioni durante tutto l’anno, dai mercatini natalizi alle concerti estivi.

Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

La Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, svetta maestosa come simbolo della città e capolavoro dell’architettura neogotica. Dedicata all’Assunzione di Maria e ai re Stefano I e Ladislao I, rappresenta l’edificio religioso più alto della Croazia, dominando il panorama con le sue guglie gemelle che sfiorano i 108 metri d’altezza.

Costruita originariamente nel XIII secolo, ha subito numerosi restauri e ricostruzioni, assumendo l’attuale aspetto neogotico in seguito al terremoto del 1880. La facciata principale, ricca di ornamenti e sculture, incanta con il suo portale riccamente decorato e le due torri campanarie.

All’interno, la cattedrale rivela un’atmosfera solenne e suggestiva, impreziosita da pregevoli opere d’arte come altari neogotici in marmo, vetrate colorate e l’imponente organo con oltre 6.000 canne, uno dei più grandi e rinomati d’Europa. Tra le opere d’arte custodite all’interno, un posto d’onore spetta alla tomba di Alojzije Stepinac, controverso arcivescovo croato.

Chiesa di San Marco

La Chiesa di San Marco, situata nel quartiere storico di Gradec, circondata da edifici storici come il Parlamento croato e il Palazzo del Governo, è uno degli edifici religiosi più iconici e riconoscibili della città. Costruita nel XIII secolo e successivamente ristrutturata, presenta un’interessante fusione di stili, dal romanico al tardo gotico, fino al barocco e neogotico. L’elemento distintivo della chiesa è senza dubbio il suo caratteristico tetto policromo, realizzato con tegole smaltate che raffigurano gli stemmi di Croazia, Dalmazia, Slavonia, e della città di Zagabria.

L’ingresso principale della chiesa è ornato da un magnifico portale gotico del XIV secolo, decorato con statue che raffigurano dodici apostoli e San Marco. L’interno della chiesa conserva opere d’arte di notevole valore, tra cui dipinti di maestri croati, sculture di Ivan Meštrović e un altare maggiore barocco. L’atmosfera all’interno è solenne e suggestiva, perfetta per un momento di raccoglimento e contemplazione.

Chiesa di San Marco, Zagabria

Fonte: iStock

Chiesa di San Marco, Zagabria

Mercato Dolac

Situato nel cuore di Zagabria, a metà strada tra la Città Alta e la Città Bassa, il mercato Dolac è un’esperienza sensoriale da non perdere per chiunque voglia immergersi nell’autentica cultura locale e assaporare i sapori tradizionali della Croazia. Fondato nel 1930, è noto per la sua vivace atmosfera e per la vasta gamma di prodotti freschi in vendita, oltre che come punto di incontro per gli abitanti di Zagabria, che lo frequentano quotidianamente per fare la spesa. Fin dal primo mattino, nella parte superiore all’aperto, sotto i caratteristici ombrelloni rossi, si vendono frutta, verdura, fiori e altri prodotti agricoli provenienti da tutte le regioni della Croazia.

La parte inferiore, situata in un’area coperta, ospita invece macellerie, pescherie e bancarelle di formaggi, salumi, miele e prodotti tipici. Il Dolac è il luogo ideale per gustare un pasto veloce e delizioso. Tra le bancarelle si possono trovare numerosi stand che offrono specialità tipiche come il ćevapčići (salsicce grigliate), il burek (torta salata) e i deliziosi strudel ripieni di frutta. Accompagnati da un bicchiere di vino locale, questi piatti semplici rappresentano l’essenza della gastronomia croata.

Museo della Città di Zagabria

Fondato nel 1907 e ospitato in un ex convento di suore clarisse risalente al XVII secolo, il Museo della Città di Zagabria presenta una vasta collezione di oltre 75.000 oggetti che raccontano la storia di Zagabria dall’epoca romana ai giorni nostri. Le mostre includono reperti archeologici, documenti storici, opere d’arte, fotografie e modelli architettonici che illustrano lo sviluppo urbano, la vita quotidiana, gli eventi storici e le tradizioni della città. Un’attenzione particolare è dedicata al terremoto del 1880, un evento significativo che ha profondamente influenzato l’architettura e l’urbanistica di Zagabria. Il museo offre anche esposizioni temporanee, attività educative e programmi culturali, che lo rendendono una destinazione ideale per chi desidera comprendere a fondo l’identità e l’evoluzione di Zagabria attraverso i secoli.

Parco Maksimir

Inaugurato nel 1794, il Parco Maksimir è il più antico e uno dei più grandi parchi pubblici della città. Questo vasto spazio verde si estende per oltre 300 ettari con una ricca varietà di paesaggi naturali, tra cui prati, boschi, laghi e sentieri ombreggiati. Progettato in stile paesaggistico inglese, ospita numerosi elementi architettonici e scultorei, tra cui padiglioni, ponti e gazebo.

È anche sede del Giardino Zoologico di Zagabria, uno dei più antichi d’Europa, che attrae famiglie e visitatori di tutte le età. Maksimir è il luogo ideale per passeggiate, jogging, picnic e attività all’aperto, offrendo anche aree gioco per bambini e punti di ristoro. La sua biodiversità e bellezza naturale ne fanno una destinazione amata tanto dagli abitanti locali quanto dai turisti, rappresentando un’oasi di pace e bellezza nel cuore di Zagabria.

Torre Lotrščak

La Torre Lotrščak, situata nella storica area di Gradec, è uno dei monumenti più iconici e ben conservati della città. Costruita nel XIII secolo come parte delle fortificazioni difensive, aveva il compito di proteggere la porta meridionale della città. Il nome “Lotrščak” deriva dal termine croato “lotr”, che significa ladro e in passato si riferiva al segnale di chiusura delle porte cittadine per avvisare i cittadini del coprifuoco. Oggi, la torre è famosa per il suo cannone, chiamato “Grički top,” che spara un colpo ogni giorno a mezzogiorno, una tradizione che risale al 1877 e segna il tempo per gli abitanti di Zagabria. Dall’alto della torre, accessibile salendo una stretta scala interna, si gode una splendida vista panoramica sulla città.

Museo delle Relazioni Interrotte

Il Museo delle Relazioni Interrotte è una delle attrazioni più uniche e affascinanti della città. Fondato dagli artisti croati Olinka Vištica e Dražen Grubišić, è dedicato agli oggetti simbolici lasciati dalle relazioni amorose finite. Ogni oggetto esposto è accompagnato da una storia personale, spesso toccante o commovente, scritta dall’ex proprietario. La collezione comprende una vasta gamma di oggetti, dai più comuni come lettere e fotografie, ai più insoliti come vestiti e manufatti di vario genere, che raccontano ciascuno un frammento di vita e di emozione.

Il museo offre una prospettiva intima e universale sulle relazioni umane, toccando temi di amore, perdita e guarigione. Vincitore di numerosi premi, il Museo delle Relazioni Interrotte ha anche ispirato esposizioni itineranti in tutto il mondo. La sua capacità di connettere le esperienze personali con il pubblico globale lo rende un luogo di riflessione e comprensione profondamente umana.

Cimitero di Mirogoj

Il Cimitero di Mirogoj, situato ai piedi del monte Medvednica a Zagabria, è uno dei più suggestivi e significativi cimiteri d’Europa. Inaugurato nel 1876, è stato progettato dall’architetto austriaco Hermann Bollé, noto per le sue opere neogotiche e neo-rinascimentali. Mirogoj è famoso per i suoi imponenti portici, le cupole verdi e le mura di mattoni coperti di edera, che creano un’atmosfera di solenne tranquillità. Il cimitero è un luogo di sepoltura per persone di tutte le fedi, riflettendo la diversità religiosa e culturale della Croazia.

Tra le tombe si trovano monumenti di figure illustri, tra cui politici, artisti, scienziati e scrittori, che hanno contribuito alla storia e alla cultura croata. Mirogoj non è solo un luogo di riposo eterno, ma anche un parco memoriale e un museo a cielo aperto, dove i visitatori possono passeggiare tra viali alberati e scoprire la storia di Zagabria attraverso le lapidi e i monumenti commemorativi.

Teatro Nazionale Croato

Il Teatro Nazionale Croato è un simbolo di prestigio culturale e artistico della Croazia. Inaugurato nel 1895 dall’imperatore Francesco Giuseppe I, l’edificio è un capolavoro dell’architettura neo-barocca, progettato dagli architetti viennesi Ferdinand Fellner e Hermann Helmer. Il teatro celebra la ricca tradizione artistica del paese ospitando spettacoli di vario genere, tra cui opere liriche, balletti, concerti e rappresentazioni teatrali, svolgendo un ruolo centrale nella vita culturale della città. L’interno è sontuosamente decorato con stucchi dorati, affreschi e lampadari imponenti, offrendo un’esperienza visiva straordinaria. Il Teatro Nazionale Croato è anche sede di importanti eventi e festival frequentati da artisti di fama internazionale.

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Olimpiadi di Parigi 2024, le location più spettacolari delle gare

A cento anni esatti dall’ultima volta in cui la città ha ospitato le Olimpiadi, questa estate – dal 26 luglio all’11 agosto – la Francia ospita le Olimpiadi, ancora una volta, accogliendo partecipanti e visitatori da ogni parte del mondo con il suo fascino di sempre.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 si terranno in diverse sedi in tutta la Francia, in una combinazione unica di luoghi leggendari e impianti eco-responsabili, pensati appositamente per l’occasione. Parigi, come città ospitante, avrà il maggior numero di sedi olimpiche, seguita da altre regioni del paese.

Quali sono le location olimpiche 2024

Con un totale di 39 sedi olimpiche in tutta la Francia, dai luoghi più iconici a quelli più eco-responsabili, le Olimpiadi di Parigi 2024 promettono di essere un’esperienza unica che combina sport, cultura e sostenibilità.

Parigi occuperà il primo posto sul podio con 15 sedi olimpiche per i Giochi del 2024, tra cui lo stadio Parco dei Principi per il calcio, l’Arena Bercy per la pallacanestro e la ginnastica artistica, e lo stadio Roland Garros per il tennis. Inoltre, verranno costruiti nuovi impianti, come l’Arena Porte de la Chapelle, un sito eco-progettato con ampie superfici verdi e materiali biologici, che ospiterà eventi come il badminton e la ginnastica ritmica.

In un’esperienza senza precedenti, i luoghi simbolo di Parigi si trasformeranno in arene per uno spettacolo a 360°, combinando patrimonio culturale e prestazioni sportive. La Place de la Concorde ospiterà contest di breakdance e gare di BMX freestyle, il ponte Alexandre III sarà il traguardo della cronometro ciclistica, il Grand Palais sarà la cornice per la scherma e l’Hôtel de Ville darà il via alla leggendaria maratona.

Oltre a Parigi, l’intera regione dell’Ile-de-France si prepara a vivere l’energia degli atleti. Il Castello di Versailles ospiterà le gare di equitazione e pentathlon, mentre lo stadio Yves du Manoir di Colombes sarà il centro delle gare di hockey. Lo Stade de France di Saint-Denis, inaugurato per i Mondiali di calcio del 1998, ospiterà eventi come il rugby a 7, l’atletica e la para-atletica. Il nuovo Centro Acquatico di Saint-Denis sarà una vetrina delle imprese dei campioni nel nuoto artistico, nei tuffi e nella pallanuoto, con il suo design eco-sostenibile e l’uso di materiali riciclati.

Altre sedi includono Lille, che ospiterà le finali di pallamano maschile e femminile nello spettacolare stadio Pierre Mauroy, e la città di Châteauroux nella regione Centre-Val de Loire, dove si svolgeranno le gare di tiro a segno e di para-sport. La zona del Berry, nella stessa regione, ospiterà il Centre National de Tir Sportif, uno dei più grandi impianti di tiro al mondo, che accoglierà numerosi eventi olimpici e paralimpici.

Altre sei città francesi, tra cui Bordeaux, Nantes, Lione, Saint-Etienne, Nizza e Marsiglia, ospiteranno le partite di calcio dei Giochi del 2024. Questo offrirà l’opportunità di rivivere l’atmosfera dei leggendari stadi di calcio, come lo Stadio Geoffroy-Guichard di Saint-Etienne e lo Stadio Beaujoire di Nantes, che festeggerà il suo 40° anniversario nel 2024.

Marsiglia, situata in Provenza, si prepara ad accogliere le competizioni di vela per i Giochi Olimpici del 2024. La città è nota per le sue acque favorevoli alle regate e ospita regolarmente importanti eventi nautici. Circa 330 concorrenti provenienti da 40 nazioni si sfideranno in dieci categorie di vela, tra cui il foil windsurf e il kiteboard.

Le sedi sportive dei Giochi di Parigi 2024 si distinguono anche per le loro innovazioni architettoniche e ambientali. Ad esempio, lo stadio di Bordeaux presenta un design spettacolare con centinaia di pali che richiamano la foresta delle Landes, mentre lo stadio di Nizza è dotato di tetti con pannelli solari. Lo stadio di Lione funziona al 100% con energia rinnovabile, mentre lo stadio Velodrome di Marsiglia recupera il calore e riutilizza l’acqua piovana.

Infine, l’onda di Teahupo’o a Tahiti, una delle più famose e impegnative onde del mondo, ospiterà le competizioni di surf per i Giochi Olimpici del 2024. Questo spettacolo grandioso è stato progettato per rispettare l’ambiente, con la maggior parte delle strutture destinate a essere rimosse dopo la competizione.

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Parigi di notte è magica: gli itinerari imperdibili

Straordinaria di giorno, incantata con le luci infuocate del tramonto e sorprendente la sera, Parigi è semplicemente meravigliosa in ogni momento della giornata. Perché lei è romantica e illuminata, intellettuale e misteriosa, bellissima come solo lei sa essere.

Se Parigi è la città più poetica e spettacolare da visitare durante il giorno, aspettate il tramonto, quando il sole lascia spazio alla luna e le prime luci della sera si accendono: è così che la Ville Lumière si trasforma e mostra il suo vestito migliore, quello delle migliaia di luci che la rendono protagonista di uno spettacolo incantevole in cui lasciarsi trasportare.

Riscopri tutta la magia di Parigi dopo il calar del sole e lasciati meravigliare dalla sua vivace e allo stesso tempo romantica vita notturna, per innamorarti un’altra volta dell’intramontabile città delle luci, vestita con il suo abito più elegante.

Parigi di notte: la magia della città delle luci

Ha ispirato artisti, scrittori e illuminati, filosofi e letterari, poeti e pittori. Eppure anche attingendo a tutta l’eredità che ci hanno lasciato gli altri, non riusciremmo a descrivere l’immensità di una città artistica e sofisticata, ricca di storia, di tesori architettonici, di fascino e di mistero. Anche un caffè o una semplice passeggiata a Parigi sanno trasformarsi in un’esperienza. E poi ci sono le cattedrali e i musei, le vie dello shopping e quelle dell’alta moda.

La Ville Lumière è sorprendente. Lei che è chiamata così perché è stata la patria dell’illuminismo, ma anche una delle prime città europee ad aver portato le luci tra le strade. Ed è proprio quando queste si accendono, di notte, che inizia la magia. Non è un caso che la capitale francese abbia ottenuto il primo posto nella classifica delle città più belle di notte.

Cosa fare a Parigi di notte: itinerari e cosa vedere assolutamente

Quando il sole lascia spazio al crepuscolo si riscoprono i due volti migliori di Parigi, quello romantico ed elegante, ma anche quello vivace e frizzante. Lo spettacolo inizia proprio quando le strade e i quartieri di Parigi si illuminano gradualmente creando un’atmosfera magica.

La capitale della Francia di notte risplende e vale la pena di essere vissuta, proprio come quel film di Woody Allen che ci ricorda che quando l’orologio segna la mezzanotte, qui, nella città delle luci, tutto è possibile.

Scopri cosa fare a Parigi di notte e quali sono i migliori itinerari per non perdersi il migliore spettacolo di luci notturno di questa splendida città dall’anima elegante.

Passeggiare lungo le vie illuminate, tra i palazzi storici e le rive della Senna

Il modo migliore per scoprire la Parigi notturna è camminando accompagnati dalle luci del tramonto che infuocano i monumenti iconici della capitale francese. Iniziando dagli Champs-Elysées con il loro imponente Arc de Triomphe, si percorre la strada che non dorme mai e si attraversano i bellissimi Jardins de Tuileries fino raggiungere il Louvre e ammirare la piramide dorata che illumina il piazzale del museo.

L’itinerario che conduce alla scoperta dell’anima serale di Parigi prosegue attraversando uno dei ponti più romantici della città, il Pont des Arts, con una splendida vista sull’Île de la Cité.

Dalla Rive Gauche è possibile osservare la bellezza della Cattedrale di Notre-Dame, silenziosa e magica, e poi via lungo la Senna per ammirare gli edifici, le attrazioni e i tipici negozi parigini. Un itinerario, quello notturno, che passa inevitabilmente anche per i magici ponti della città, tra i quali l’imponente Pont Alexandre III e il più antico, il Pont Neuf.

Un itinerario diverso, che parte sempre dall’Arc de Triomphe, è quello che porta al simbolo di Parigi, la Tour Eiffel. Passeggiando lungo una delle strade che si aprono a raggiera dall’arco monumentale, si raggiunge la place du Trocadero, sulla Rive Droite della Senna, che apre la vista sulla colossale torre in ferro costruita nel 1889.

Il bellissimo Pont Neuf di notte a Parigi

Fonte: iStock

Pont Neuf

Ammirare la Tour Eiffel di notte

Una volta che le luci della notte dominano la città, fermatevi davanti alla Torre Eiffel e tenete d’occhio l’orologio perché il momento migliore per osservarla in tutto il suo splendore corrisponde proprio alle ore serali. Allo scoccare di ogni ora, per 5 minuti, la struttura regala uno spettacolo di più di 20mila luci che la fanno brillare nel buio. Ma è all’una di notte che le luci scintillanti si accendono un’ultima volta (per circa 10 minuti) per dare a tutti la buonanotte più magica e suggestiva.

Lo spettacolo magico della Tour Eiffel illuminata

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Tour Eiffel

Esplorare Parigi dall’alto: Tour de Montparnasse, Tour Eiffel e Montmartre

Se scoprire Parigi camminando tra le sue vie illuminate è un’esperienza suggestiva, non potete perdervi lo spettacolo mozzafiato della vista della città dall’alto. Panorami splendidi mostrano la Ville Lumière nei suoi colori migliori, quelli che la rendono un quadro variopinto in cui palazzi, monumenti e boulevard spiccano quasi come infuocati dalle calde luci notturne.

Tra i migliori punti panoramici dai quali lasciarsi ammaliare da tanta bellezza, ci sono sicuramente la Tour Montparnasse, con la sua terrazza a 200 metri di altezza aperta fino alle 23.30 durante l’estate, la Tour Eiffel, la cui sommità tocca quasi i 300 metri e regala una vista incredibile a 360° sulla città più romantica del mondo, e infine Montmartre.

È proprio dalla collina che spicca nella parte Nord di Parigi che la città regala una delle viste più suggestive e romantiche: dopo una passeggiata tra le tipiche viuzze del quartiere di Montmartre, tra artisti di strada e atelier, sedetevi sulle scalinate che fronteggiano la basilica del Sacre Coeur illuminate dagli eleganti lampioni parigini, e lasciatevi stupire dalla trasformazione della città, punteggiata da migliaia di luci che si accendono man mano che il chiarore del giorno lascia spazio all’oscurità della notte.

Splendida vista su Parigi da Montmartre

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Vista notturna su Parigi da Montmartre

Fare una crociera notturna sulla Senna

Le calme acque della Senna fanno da sfondo a un’altra esperienza memorabile per scoprire il volto notturno più magico di Parigi. Le numerose crociere messe a disposizione seguono il fiume che attraversa la città e costeggiano alcuni delle più importanti attrazioni storico-artistiche della Ville Lumière.

Coloro che vogliono trascorrere una serata romantica con vista sulla Tour Eiffel illuminata, sul Louvre e su Notre Dame, possono prenotare uno dei “bateau mouche” (il tipico battello parigino) che offrono ai propri ospiti anche una squisita cena a lume di candela.

Notre Dame de Paris illuminata dalle luci della sera a Parigi

Fonte: iStock

Notre Dame de Paris

Assistere a uno spettacolo del Moulin Rouge

Uno dei simboli indiscussi della vita notturna parigina è senza dubbio il Moulin Rouge, risalente alla Belle Époque del 1889 e reso ancor più celebre dall’omonimo film.

In un viaggio alla scoperta di Parigi durante la notte, una tappa qui è d’obbligo, sia per ammirare la rossa facciata esterna con le suggestive pale illuminate, ma anche per assistere a uno dei suoi iconici spettacoli di cabaret.

Ma il Moulin Rouge, situato nel quartiere di Pigalle ai piedi di Montmartre, non è l’unico teatro parigino in cui seguire questo genere di spettacoli, parte della cultura sociale e urbana della città, tra cabaret, Burlesque, Cancan e tanto divertimento. Tra gli altri locali famosi troviamo anche il Crazy Horse, il Lido e il Paradis Latin, costruito da Gustave Eiffel nel cuore del Quartiere Latino.

L'intramontabile Moulin Rouge di Parigi

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Moulin Rouge

Tour notturno di Parigi in autobus panoramico

Parigi è una grande città e girarla interamente a piedi in una serata può risultare faticoso. Ecco allora un’alternativa alle passeggiate o alla crociera sulla Senna: il tour serale in autobus panoramico. A bordo del mezzo si attraversano le vie principali della Ville Lumière e i suoi monumenti più rappresentativi splendidamente illuminati.

Riscoprire la musica classica all’Opéra Garnier

Non può mancare una tappa al teatro lirico più grande d’Europa: l’Opéra Garnier, nel IX arrondissement. Con lo splendido soffitto dipinto da Chagall, il luogo che ha ispirato “Il fantasma dell’Opera” regala emozioni uniche ascoltando la musica classica.

Ma anche altri teatri parigini sono veri e propri templi della musica, come l’Opéra Bastille nel XII arrondissement, e l’Olympia, poco distante e raggiungibile attraversando il boulevard des Capucines.

Ascoltare musica Jazz nel Quartiere Latino

Parigi ha tante sfaccettature e una delle più spettacolari è la sua anima jazz. Nelle ore serali recatevi nel Quartiere Latino, a sud dell’Ìle de la Cité: qui troverete numerosi locali in cui godere di una piacevole serata immersi nell’atmosfera della musica jazz. Tra i più celebri troviamo Le Caveau de la Huchette, Le Caveau des Oubliettes, Aux Trois Mailletz e Le Petit Journal Saint Michel, a due passi dal bellissimo Jardin du Luxembourg.

Spostandovi invece nel 1° arrondissement, a poca distanza dal Centre Pompidou, troverete il locale Le Duc des Lombards, il più rinomato jazz club che ospita i maggiori artisti del genere.

Passare una notte al museo nel cuore di Parigi

Entrare in un museo la sera è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. Nella quiete della notte le gallerie, che espongono le più importanti opere d’arte al mondo, acquistano un fascino speciale.

Recatevi allora al Museo d’Orsay il giovedì, fino alle 21.45, per ammirare i capolavori degli impressionisti, oppure al Centre Pompidou, sempre il giovedì fino alle 23, per immergervi nella più grande collezione di arte moderna e contemporanea del Vecchio Continente.

Anche il Mémorial de la Shoah e il Musée du Luxembourg propongono aperture più lunghe fino alle 22.00, rispettivamente il giovedì e il lunedì. Per ammirare invece le opere del Musée d’Art Moderne in notturna e in totale tranquillità, potrete entrare fino alle 22.00 ogni giovedì, mentre il sabato l’orario di apertura si allunga fino alle 20.00. E il Louvre? Anche uno dei musei più famosi e visitati al mondo pratica orari prolungati, il mercoledì e il venerdì fino alle 21.

La suggestiva piramide del museo del Louvre illuminata al tramonto

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Louvre al tramonto

Vivere Parigi di notte tra locali, ristoranti e discoteche

L’aspetto di Parigi più frizzante e vivace si assapora tra i locali e i ristorantini che riempiono di vita le vie del centro storico. Da provare il celebre Ice Kube, primo e unico bar costruito completamente in ghiaccio, oppure uno dei tanti bistrot e cocktail bar che animano le serate parigine, come l’Harry’s Bar, che ha ospitato anche Hemingway e Sartre, lo Sherry Butt dalle luci soffuse oppure La Bellevilloise, luogo che mescola la vita notturna con la cultura e l’arte.

E chi vuole divertirsi a ritmo di musica fino alle prime luci dell’alba può recarsi in una delle discoteche del centro città, come il famoso Rex Club, santuario della musica elettronica, e il T7, tra i locali più apprezzati dai parigini.

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Chiesa di Boyana: splendido Patrimonio UNESCO vicino a Sofia

Nascosta tra le fronde degli alberi dei boschi ai piedi del monte Vitosha, a pochi chilometri dal cuore di Sofia, si trova la piccola Chiesa di Boyana, una rara gemma medievale dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979. Mentre da fuori può sembrare una chiesa come un’altra, al suo interno si cela un tesoro artistico di grande pregio: un ciclo di dipinti risalenti al XIII-XIV secolo, celebri per la loro bellezza e dettaglio senza tempo. Ecco tutto quello che devi sapere sulla Chiesa di Boyana, vicino a Sofia.

Storia della Chiesa di Boyana

La storia della Chiesa di Boyana si divide in varie fasi: la sezione più antica – la chiesa orientale – è una piccola chiesa costruita alla fine del X e all’inizio dell’XI secolo. Nel corso dei secoli successivi, la chiesa è stata oggetto di ampliamenti e restauri, primo fra tutti quello sponsorizzato dal sebastocratore Kaloyan nella metà del XIII secolo. Kaloyan voleva trasformare la piccola chiesetta in una prestigiosa cappella di famiglia dando vita, di fatto, alla seconda sezione – adiacente alla chiesa orientale – costituita da due piani con il sepolcro di famiglia al piano terra e una cappella di famiglia al piano superiore. L’ultima sezione fu costruita grazie alle donazioni della comunità locale nella metà del XIX secolo.

Gli affreschi della Chiesa di Boyana vicino Sofia

Affresco sul soffitto della Chiesa di Boyana a Sofia

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Splendidi affreschi medievali nella Chiesa di Boyana vicino Sofia

Una volta varcata la porta della piccola chiesa di Boyana è impossibile non restare a bocca aperta. Tutte le pareti della chiesa sono completamente ricoperti da meravigliosi affreschi, i quali costituiscono uno dei più straordinari esempi di arte medievale balcanica sopravvissuti fino ai giorni nostri. Realizzati tra il XIII e il XIV secolo, il nome dell’autore che li ha realizzati è andato perduto, cancellato da secoli di storia trascorsi; un fatto che rende ancora più affascinante la scoperta di questa gemma nascosta nei pressi di Sofia. Chiunque fosse l’artista, le sue mani sono state in grado di creare un’opera senza eguali. Ciò che rende questi affreschi così eccezionali è l’impressionante cura del dettaglio: le figure umane sono dipinte con precisione anatomica sorprendente, i colori intensi sono ben conservati e le espressioni nei volti dei protagonisti sembrano entrare in sintonia con chi li osserva. Ogni scena biblica racconta una storia diversa: dalle narrazioni della vita di San Nicola e altre figure religiose, fino a episodi tratti dal Vecchio e Nuovo Testamento. Gli affreschi della Chiesa di Boyana non sono solo una testimonianza dell’abilità artistica dei maestri medievali bulgari, ma anche una testimonianza preziosa che riflette la vita spirituale dell’epoca. A rendere questi dipinti ancora più eccezionali è la perfetta conservazione degli stessi, frutto di anni di lavori di restauro.

Visitare la Chiesa di Boyana: informazioni utili

Per organizzare al meglio la tua visita alla Chiesa di Boyana consigliamo di visitare il sito della struttura in modo da ottenere informazioni sempre aggiornate sugli orari di visita e le disponibilità. Tuttavia, ecco alcune informazioni che ti possono servire nell’organizzare la visita questa imperdibile tappa.

  • Apertura al pubblico: la chiesa è aperta tutti i giorni ma gli orari variano di stagione in stagione. Da novembre a marzo è possibile visitare la chiesa dalle 9:00 alle 17.30 (ultimo orario di acquisto del biglietto alle ore 17:00); da aprile a ottobre l’orario di visita va dalle 9:30 alle 18.00 con l’ultimo orario disponibile per l’acquisto del biglietto alle 17.30.
  • Come raggiungerla: puoi raggiungere la chiesa prendendo l’autobus 64 dalla stazione della metropolitana di Vitosha e scendendo alla fermata “Chiesa di Boyana”. Il viaggio dura circa 30 minuti, segnato da viste panoramiche sui dintorni di Sofia. In alternativa, puoi prendere un taxi o, se stai facendo un viaggio on the road, puoi raggiungerla con la tua macchina.
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Questa montagna è un museo a cielo aperto

Un museo a cielo aperto immerso nella natura più wild del Monte Bianco? Da oggi esiste e ve lo raccontiamo. La Thuile è una pittoresca località situata ai piedi del Monte Bianco, che da oggi è pronta a offrire ai visitatori un coinvolgente viaggio alle origini della montagna primordiale. Questa esperienza unica abbraccia oltre 5000 anni di preziosa storia e permette di esplorare otto epoche distinte che hanno plasmato nel tempo il paesaggio di La Thuile.

Immersi nella straordinaria bellezza di una natura selvaggia, i visitatori possono immergersi nelle profondità del passato millenario della regione, esplorando a piedi o in bicicletta il lato wild del Monte Bianco.

Cos’è La Thuile Museo a Cielo Aperto

La Thuile vanta una storia ricca e lunga, con tracce archeologiche che testimoniano l’abitazione umana fin dalle epoche più remote. Per celebrare e preservare questo patrimonio culturale unico, è stato creato il progetto “La Thuile Museo a Cielo Aperto”. Questo sistema innovativo riunisce i reperti storici di oltre 5000 anni fa in un percorso appositamente progettato, combinando il benessere della natura selvaggia con l’enrichimento culturale.

Uno dei punti focali di questo viaggio alle origini è il Colle del Piccolo San Bernardo, un’antica via di transito che ha svolto un ruolo fondamentale nell’attraversamento delle Alpi occidentali nel corso dei secoli. Situato a 2188 metri di altitudine al confine tra Italia e Francia, il Colle del Piccolo San Bernardo è testimone di numerosi reperti archeologici che raccontano la storia delle antiche civiltà che hanno abitato il lato wild del Monte Bianco.

Per comprendere appieno la montagna primordiale e i suoi 5000 anni di storia, è necessario iniziare dal suo passato più remoto, rappresentato dal monumento megalitico chiamato Cromlech. Questo sito archeologico unico in Italia è composto da 43 pietre disposte in cerchio e si trova sopra il Lago di Verney. Il Cromlech fungeva da punto di incontro e comunicazione per le popolazioni che abitavano la regione, oltre a essere un importante punto di passaggio al confine.

Successivamente, i Romani costruirono una strada che collegava Milano, capitale imperiale, con Lione, capitale delle Gallie. Questa via divenne un capolavoro di architettura romana nella Valle d’Aosta. A simboleggiare la presenza romana sul Colle del Piccolo San Bernardo c’è la Colonna di Giove, alta quattro metri e visibile da lontano, sulla quale fu eretta la statua di San Bernardo di Mentone, arcidiacono di Aosta. Inoltre, le rovine delle “Mansiones” risalenti al I secolo a.C., precursori dell’Ospizio fondato da San Bernardo intorno al 1100 d.C., fornivano riparo e ristoro ai viaggiatori e agli animali. L’Ospizio rimase in attività come casa ospitaliera fino alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi, la struttura ospita l’Ufficio Internazionale di Informazioni Turistiche e il Museo della Storia del Colle, della Valdigne e della Savoia.

Cosa vedere lungo il percorso

Oltre alle tracce storiche, un’altra testimonianza del passato che ha dato vita a questo luogo montano da ammirare lungo questo itinerario è il Giardino Botanico di Chanousia, creato nel 1897 dall’abate Pierre Chanoux, rettore dell’ospizio e appassionato di alpinismo e botanica. Questo giardino, situato su un terreno italiano ma in territorio francese, è il giardino più alto d’Europa. Fondato con l’obiettivo di preservare la bellezza e le specie alpine a rischio di estinzione, ospita oggi oltre 1000 piante alpine da ammirare tra luglio e settembre.

I resti delle fortificazioni visibili lungo i sentieri che conducono dalla città verso il Colle del Piccolo San Bernardo o verso il Colle San Carlo testimoniano il ruolo strategico di La Thuile come baluardo contro le invasioni provenienti dalla Francia durante il periodo sabauda. Questi includono il Forte di Santa Barbara e il Forte di Traversette, mentre i numerosi bunker sparsi nel territorio ricordano le battaglie cruente della Seconda Guerra Mondiale.

La miniera Granier è un altro highlight da non perdere durante questo viaggio nella natura del Monte Bianco: agli inizi del Novecento qui veniva estratto il carbone e ancora oggi è possibile osservare i binari della ferrovia e i carrellini usati dai minatori. Nei pressi della miniera c’è spazio anche per una sosta, consumando uno snack e ammirando lo spettacolare panorama circostante.

Infine, è possibile visitare anche alcune cappelle risalenti al periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo, nonché il Maison Musée Berton, una casa museo inaugurata nel 2015 e che ha sede all’interno di una villa privata.

Il lato tech della natura

Grazie alla collaborazione con komoot, il Museo a Cielo Aperto di La Thuile offre ai visitatori la possibilità di utilizzare mappe dettagliate (2D e 3D), tracce GPS e navigazione su tutti i dispositivi (smartphone e smartwatch). Queste risorse permettono di scegliere percorsi predefiniti o personalizzabili in base alle preferenze individuali, offrendo un’esperienza eccezionale nel suggestivo Monte Bianco con la migliore tecnologia disponibile.

Inoltre, l’app gratuita Espace San Bernardo fornisce una completa gamma di funzionalità, inclusi sentieri GPS e informazioni sulle piste ciclabili. L’app offre anche dettagli sui servizi disponibili nella zona e consente di condividere le proprie esperienze nel meraviglioso contesto del Monte Bianco. Registrandosi e scaricando l’app, è possibile creare un profilo personale, tracciare l’itinerario della propria giornata in mountain bike con il tracker GPS e scoprire tutti i dettagli sulle proprie prestazioni.

Infine, Funivie Piccolo San Bernardo mette a disposizione i suoi impianti di risalita durante tutto l’estate, con tariffe adatte a ogni esigenza, per agevolare l’accesso all’area del Piccolo San Bernardo attraverso un percorso panoramico. Inoltre, sono disponibili navette per agevolare gli spostamenti senza l’uso dell’automobile. Questo servizio include due collegamenti tra il Colle San Carlo, il centro, La Joux e il Colle del Piccolo San Bernardo.