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Skopje: clima e temperatura. Il periodo migliore per prenotare la vacanza

Qual è il periodo migliore per andare in vacanza nella Capitale della Macedonia del Nord? Skopje è una città affascinante, che “riposa” sulle sponde del fiume Vardar: è accogliente, ed è conosciuta con il nome di Città delle Statue. Il progetto di recupero avviato nel 2014 ha rinnovato profondamente il centro, con gli edifici che sono stati restaurati per offrire ai turisti un’alternativa rispetto alle soliti capitali europee. La zona più famosa della città è l’Antico Bazar, in cui si susseguono ristoranti, locali, pasticcerie. Scopriamo quando vedere Skopje: clima e temperatura della città in base alle stagioni.

Clima e temperatura a Skopje in base alle stagioni

Quando andare a Skopje: temperatura e stagioni

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Skopje, il magnifico quartiere del Vecchio Bazar

La Capitale della Macedonia è affascinante sotto molti punti di vista: il rimodernamento è servito per renderla più “attraente” agli occhi dei turisti, ma non cadiamo nell’errore di credere che questo luogo non abbia una lunghissima storia affascinante alle spalle. Se stai organizzando una vacanza a Skopje, scopriamo qual è il periodo migliore per visitarla: ti parliamo del clima attraverso le stagioni, ovvero autunno, inverno, primavera ed estate.

Autunno

Skopje in autunno è piuttosto magica: questo periodo, in effetti, è tra i migliori, poiché il clima è ancora dolce, soprattutto agli inizi, ovvero tra settembre e la prima metà di ottobre. Le temperature peggiorano a partire dalla terza settimana di ottobre, solitamente, quando iniziano a scendere e diventano maggiormente frequenti le piogge. A novembre, la temperatura media è di circa 10 °C. Tra gli eventi e i festival da non perdere, l’Indipendenza che si festeggia l’8 settembre e l’11 ottobre la Festa Nazionale.

Inverno

L’inverno a Skopje si caratterizza per essere secco e rigido, quindi le temperature sono intorno agli 0 °C. Da dicembre a febbraio, si verificano sovente delle oscillazioni della temperatura, e a gennaio può arrivare fino a -4 °C nei giorni di freddo più intenso. Indubbiamente, però, l’atmosfera a Skopje è magica per via del Natale, e a dicembre si veste a festa tra mercatini, luci e addobbi.

Primavera

Questo è uno dei periodi migliori per visitare Skopje, ovvero in primavera: la temperatura è assolutamente mite, le massime raggiungono circa 24 °C, e il clima risulta piuttosto piacevole per girare in città e nei suoi vicoli senza patire troppo il caldo. C’è da dire, però, che non è un periodo privo di piogge, quindi è bene portare con sé l’ombrello per qualsiasi evenienza.

Estate

L’estate a Skopje non è molto favorevole dal punto di vista delle temperature, che possono essere anche piuttosto alte, fino a sfiorare i 40 °C nei giorni con una clima più torrido. Ben pochi i giorni di pioggia, e l’assenza del mare rende il clima in città tendenzialmente meno sopportabile. Tuttavia, l’escursione termica tra il giorno e la notte è abbastanza evidente: di solito il clima è gentile quando scende la sera.

Le temperature medie di Skopje

Quando andare a Skopje: temperatura e stagioni

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Vista aerea di Skopje, la Capitale della Macedonia

Per aiutarti nella scelta della pianificazione della vacanza a Skopje, abbiamo pensato di parlare delle condizioni climatiche medie durante le stagioni. Come abbiamo visto, il clima continentale ed è suddiviso nettamente tra inverni freddi e nevosi, mentre le estati sono calde e serene. La temperatura varia da -4 °C nei periodi più freddi fino ad arrivare a picchi di 31 °C. Raramente, si va oltre i 36 °C, ma può capitare.

Il mese più soleggiato è sicuramente luglio, mentre quello più nuvoloso è dicembre: a Skopje la stagione piovosa va da settembre a giugno, con un numero maggiore di giorni di pioggia nel mese di aprile. Per quanto riguarda il periodo nevoso, invece, va da novembre a marzo, con un picco importante durante l’inverno. Sottolineiamo, però, che le precipitazioni di pioggia e neve non sono eccessive né abbondanti.

Il periodo migliore per visitare Skopje

Qual è la bassa stagione di Skopje? Il periodo in cui venire qui in vacanza costa meno è ottobre, oltre che novembre, quindi tardo autunno: c’è da dire che si è particolarmente fortunati, poiché le temperature, soprattutto a ottobre, non sono ancora molto fredde. L’alta stagione a Skopje, invece, va da maggio ad agosto.

Al di là delle informazioni relative alla bassa o all’alta stagione, dobbiamo dire che è la primavera il periodo migliore per visitare Skopje, per i giorni di sole e per le temperature che non raggiungono picchi estremi, così come per la scarsità di piogge. Per fortuna, le condizioni climatiche non diventano mai estreme. Molto dipende anche dalla propria sopportazione nei confronti delle basse o alte temperature: c’è chi, del resto, preferisce l’inverno all’estate o viceversa.

Consigli utili per un viaggio a Skopje

Quando andare a Skopje: temperatura e stagioni

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La splendida Fortezza di Kale a Skopje

Abbiamo visto le temperature medie di Skopje, il clima attraverso le stagioni e qual è il periodo di bassa o alta stagione. Ma come organizzare una vacanza a Skopje? Quali sono le cose da sapere e le cose da vedere? Prima di tutto, cosa portare in valigia in base alle stagioni, ovvero: in inverno è bene avere con sé cappotti e maglioni pesanti, pantaloni e jeans. In autunno e in primavera, prima di partire, è sempre utile osservare le temperature del periodo, così da avere con sé non solo un abbigliamento leggero, ma anche più pesante nel caso di giorni di pioggia o di variazioni importanti. In estate, invece, devi prediligere un tipo di abbigliamento molto più leggero. Non essendoci il mare, come abbiamo visto, il clima è piuttosto torrido.

Per il resto, basta strutturare l’itinerario di viaggio per ammirare le meraviglie: Stone Bridge, il Ponte di Pietra, la Croce del Millennio, la più alta al mondo, o ancora la Fortezza di Skopje, che risale intorno al 200 a.C. Come arrivare a Skopje? In aereo, con un volo diretto, oppure in auto, per un’esperienza più autentica attraverso la Croazia e la Bosnia. Il viaggio è molto lungo, tuttavia, ma può essere l’occasione per strutturare un itinerario di viaggio in Europa, magari verso le coste albanesi o croate. Per il resto, non possiamo che suggerire di alloggiare in un hotel nelle vicinanze del quartiere del vecchio Bazar, per vivere pienamente la Capitale della Macedonia.

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Sasso di Castalda, il borgo con i cartelli che invitano a baciarsi

Dopo Anacapri, Sirmione, Torre dell’Orso, Mattinata, Termoli, Erice, San Piero Patti, Capo D’Orlando anche Sasso di Castalda ha i suoi cartelli “obbligatorio baciarsi” che invitano a celebrare l’amore in cornici uniche e suggestive, incentivando inoltre la promozione turistica dei luoghi grazie ai social network.

In un gesto che ha sorpreso ed emozionato la comunità locale e i turisti, ecco l’istallazione della “Segnaletica dell’Amore”, Obbligo di baciarsi’’, ‘’Kiss…please’’, ‘’Zona romantica’’ nel pittoresco borgo lucano, un’iniziativa unica, promossa dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di diffondere messaggi positivi e di amore in tutto il paese.

La Segnaletica dell’Amore a Sasso di Castalda: di cosa si tratta

La Segnaletica dell’Amore consiste in una serie di cartelli colorati e decorati con cuori e frasi di incoraggiamento che sono posizionati in punti strategici del paese quali la terrazza con vista “Ponte alla Luna” (composto da due ponti tibetani tra i più lunghi al mondo) e località Castello vicino alla fantastica skywalk.

I cartelli non soltanto aggiungeranno un tocco di colore e allegria a Sasso di Castalda, ma la speranza è anche quella che ispirino sentimenti di amore e solidarietà tra i residenti e i visitatori.

Il Sindaco ha dichiarato: “Siamo entusiasti di lanciare questa iniziativa unica che celebra l’amore e la positività. Speriamo che la Segnaletica dell’Amore diventi un simbolo di unità e gentilezza per tutta la comunità di Sasso di Castalda.”

Inoltre, l’installazione della Segnaletica dell’Amore è solo l’inizio di una serie di progetti volti a promuovere la bellezza e l’armonia in questo incantevole borgo.

Sasso di Castalda Segnaletica dell'amore

Fonte: Assessore al turismo e cultura

Segnaletica dell’amore a Sasso di Castalda

Innamorarsi di un borgo da fiaba

Ed è un attimo innamorarsi di Sasso di Castalda (provincia di Potenza) con una tranquilla passeggiata a un ritmo rilassato, tra le case in pietra e itinerari nella natura.

Il centro storico, infatti, è un luogo che cattura l’anima con i suoi tesori nascosti: la Fontana Vecchia sprigiona storie d’altri tempi, mentre la triangolare Piazza del Popolo invita a immergersi in un’atmosfera suggestiva. La casa del saggista Don Giuseppe de Luca, cittadino illustre, racconta di pensieri profondi e cultura e i resti della Chiesa della Pietà, distrutta dal sisma del 1980, emanano una struggente memoria. Ancora, la Chiesa di Sant’Antonio Abate insieme alla Chiesa di San Rocco dall’imponente campanile del 1658, aggiungono un tocco di sacralità e fascino antico.

Non si può poi trascurare il “quartiere della Manca“ dove un arco pittoresco accoglie i visitatori, conducendoli alla Chiesetta della Madonna delle Grazie, restaurata di recente.

Ma siamo appena all’inizio.

Sasso di Castalda è avvolto da una natura a dir poco straordinaria: gli amanti delle escursioni e del trekking saranno estasiati dal Geosito nel canyon, testimonianza potente dello scontro tra le placche euroasiatica e africana nelle ere geologiche. A loro volta, il Sentiero Frassati, con i suoi 22 chilometri tra i più panoramici della Basilicata, e il sentiero di San Cosma e Damiano, una delle vie lucane più affascinanti, offrono percorsi indimenticabili.
Il magnifico Bosco della Costara, dove svetta il maestoso faggio monumentale di 400 anni, è un luogo dove il tempo sembra davvero essersi fermato.

Infine, da segnalare Pietra Castalda, un imponente monolite che custodisce il nucleo originario del borgo, e l’Area faunistica del cervo, oasi collinare dove si può vivere l’emozione di un incontro ravvicinato con gli animali del bosco, protetti e curati da esperti appassionati.

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Scegliere un hotel a Chișinău: le migliori zone dove soggiornare nella capitale moldava

La Moldavia è una nazione relativamente giovane, dal punto di vista politico, ma capace di attirare viaggiatori fin dai tempi di Alessandro Magno. Chișinău è la sua capitale, luogo raggiunto da molti voli low cost che partono anche dall’Italia. La città è ricca di storia, cultura e tanto fascino.

Negli ultimi anni, per l’appunto, ha visto un aumento del turismo, attratto dalle sue attrazioni storiche, l’elettrizzante vita notturna e la calorosa ospitalità dei suoi abitanti. Quando si pianifica un viaggio a Chisinau, una delle prime cose da considerare è quale hotel scegliere a Chisinau e in che zona della città.

La capitale moldava offre una vasta gamma di opzioni di alloggio, adatte a tutte le tasche e le preferenze. Sia che si desideri soggiornare nel vivace centro storico, in un tranquillo quartiere residenziale come Riscani o Botanica, o in una zona più pratica come Telecentru o Buicani, la città ha qualcosa da offrire a tutti. Indipendentemente dalla zona scelta, gli alloggi e gli hotel a Chișinău offrono un caloroso benvenuto e un soggiorno piacevole a chiunque voglia iniziare da qui il proprio viaggio in Moldavia.

Hotel a Chișinău: alloggiare nel Centro Storico, nel cuore della città

Il centro storico di Chișinău è il cuore della città, dove si concentrano molte delle principali attrazioni turistiche, i migliori ristoranti, caffè e bar. Alloggiare in un hotel a Chișinău, nel suo centro storico, offre una posizione molto comoda per esplorare la città oltre al fatto di essere “al centro della scena” quando si cerca un ristorante dove mangiare qualche specialità locale oppure semplicemente una bella zona dove passeggiare.

Questa zona è perfetta per i turisti che vogliono essere vicini alle migliori cose da fare e da vedere a Chișinău e avere anche molti facili punti di accesso ai mezzi pubblici della città.

In questa zona si trovano alberghi indipendenti o altri facenti parti delle più note catene, presenti anche in altre capitali europee. Non mancano i B&B e i boutique hotel, quest’ultimi per chi ama il design e la possibilità di dormire in stanze arredate in modo unico e particolare.

Scegliere un hotel a Chișinău nel centro città ti darà la possibilità di raggiungere in pochi passi le principali attrazioni della capitale della Moldavia. Per esempio, la Cattedrale della Natività o l’Arcul de Triumf, detto anche Porta Sacra, saranno a breve distanza a piedi.

Chisinau-moldova

Fonte: 123RF

Chișinău, la Capitale della Moldova

Hotel a Chișinău: alloggiare a Riscani, tra spazi verdi e tranquillità

Riscani è un quartiere residenziale situato a nord del centro città. Trovare qui il tuo hotel a Chisinau ti permetterà di dormire tra ampi spazi verdi e di godere di un’atmosfera più tranquilla rispetto al centro. Riscani è una zona ideale per chi cerca un soggiorno più rilassante, ma con facile accesso alle principali attrazioni.

Questo quartiere di Chișinău è ben servito dai mezzi pubblici e spostarsi verso il centro sarà facile e comodo. In questa parte della capitale della Moldavia sono presenti hotel di varie tipologie e quasi tutti indipendenti e non facenti parte di grandi gruppi.

Puoi scegliere qui il tuo hotel dove dormire a Chișinău se sei in cerca di un po’ di autenticità moldava e se ami, soprattutto, passeggiare nei parchi dopo una giornata passata a scoprire il centro città. In quest’area di Chișinău  si trova, infatti, i Parco della Valea Morilor, un luogo dove, in un tempo molto lontano, vivevano i Mammut. Questo parco si affaccia anche sul Lago Komsolosky.

Hotela a Chișinău: alloggiare a Botanica, lontani dalla frenesia

Botanica è un altro quartiere residenziale di Chișinău, situato a sud del centro. È famoso per il suo grande Giardino Botanico, dal quale prende il nome.  Se il tuo hotel a Chișinău si trova qui, la tua vacanza in Moldavia si svolgerà nel mezzo di un’oasi di tranquillità e lontano dalla frenesia urbana.

Botanica è ideale per chi viaggia in famiglia e per chi ama la natura. Questo quartiere, come altri di Chișinău, è collegato al centro da ottimi mezzi pubblici che ti renderanno facile raggiungere la parte storica della città per poi tornare nel verde a fine giornata.

Botanica è un quartiere molto scenografico, dall’affascinante aspetto sovietico. In questa zona si trovano, come dicevamo, il Giardino Botanico di Chișinău e anche lo zoo della città. Oltre a questo, data la grande presenza di uffici amministrativi nazionali, possiamo definire Botanica come un’area molto internazionale.  Sarà qui il tuo hotel a Chișinău? Di sicuro non resterai deluso.

Hotel a Chișinău: dove alloggiare nella capitale della Moldavia
Scale a cascata a Chișinău, Moldavia

Hotel a Chișinău: alloggiare a Telecentru, il media centre moldavo

Telecentru è un quartiere che combina aree residenziali con importanti edifici legati al mondo dei media. Potremmo definire questa parte di Chișinău come un media centre, dove si concentrano anche gli studi delle televisioni principali della zona. Telecentru è un’area attiva ma, allo stesso tempo, resta una zona tranquilla dove trovare un hotel a Chișinău, ma ben collegata al centro città.

È spesso la scelta di chi si reca in Moldavia per affari. In quest’area della città sono presenti alcuni hotel di lusso con ottimi servizi per i propri clienti.

L’area, al di là del suo aspetto lavorativo, offre anche alcune cose interessanti da vedere, perfette per comprendere molto sulla storia della Moldavia. Qui, infatti, troverai il Museo dell’Armata Rossa e il Parco dell’Eterna Memoria, chiamato in lingua originale “Eternitate”. Questo parco è un vero e proprio memoriale progettato e costruito per ricordare i soldati dell’Armata Rossa che combatterono in questo territorio nel 1944.

Hotel a Chișinău: alloggiare a Buicani, tra autenticità e boutique hotel

Buicani è un quartiere misto, con aree residenziali e commerciali. Scegliere di alloggiare qui equivale ad abbracciare la normale vita della capitale della Moldavia. Gli hotel disponibili in questa zona di Chișinău sono semplici e curati. Se sei in cerca di un hotel a Chisnau e vuoi qualcosa pieno di stile, in un’area autentica, sappi che molti boutique hotel di recente costruzione di trovano proprio in questo quartiere.

Buicani è una zona vivace, con molti negozi, ristoranti e caffetterie. Questo quartiere di Chișinău è perfetto per chi cerca un buon equilibrio tra tranquillità e accessibilità ai servizi.

Come per le altre zone della città, non mancano i mezzi pubblici per spostarsi con comodità. Buicani è molto vicino al quartiere Riscani, con il quale condivide una parte del Parco della Valea Morilor. Non mancano, quindi, gli spazi verdi dove rilassarti dopo una giornata in giro per la capitale della Moldavia, alla scoperta di una città che inizia a far parlare di sé per la sua anima europea e per tutto ciò che offre.

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Scoprire Jūrmala: cosa fare e vedere nella città balneare vicino a Riga

Jūrmala è una deliziosa e interessante città balneare situata sulla costa del Mar Baltico, a soli 25 km da Riga, la capitale della Lettonia. Jūrmala è una destinazione perfetta per chi desidera combinare, in un solo viaggio, relax e attività culturali. Con le sue lunghe spiagge sabbiose, le affascinanti case in legno e una ricca offerta di attrazioni naturali e culturali, Jūrmala è un vero gioiello della Lettonia.

Jūrmala offre una combinazione perfetta di bellezze naturali, cultura e relax. Qui, ogni viaggiatore troverà pane per i propri denti. Che si tratti di sdraiarsi al sole sulla spiaggia, esplorare la natura incontaminata del Parco Nazionale di Ķemeri, immergersi nella storia locale o rilassarsi in una spa, Jūrmala  ha qualcosa da offrire a tutti. Non sorprende, infatti, che Jūrmala sia una delle destinazioni più amate sia dai lettoni che dai turisti internazionali che desiderano trascorrere la propria estate sul Mar Baltico.

Le Spiagge di Jūrmala: dune e sabbia bianca per chilometri

Le zone costiere del nord Europa sono un concentrato di natura, relax e paesaggio dai colori tenui. Le spiaggie di Jūrmala sono indubbiamente un qualcosa che si visita volentieri. Possono essere considerare la principale attrazione della città e sicuramente qualcosa da vedere durante il tuo viaggio in Lettonia.  Con oltre 33 km di costa sabbiosa, ci sono molti punti dove rilassarsi e godersi il sole. Molte spiagge di Jūrmala sono basse e vaste. Altre, invece, presentano anche delle specie di dune dove camminare è un qualcosa di fantastico.

Tra tutte, la spiaggia di Majori è la più popolare, famosa per la sua sabbia bianca e fine, l’acqua poco profonda e i numerosi servizi disponibili, tra cui bar, ristoranti e noleggio di attrezzature sportive. Ideale per famiglie e per chi cerca un’atmosfera vivace. Godersi un po’ di atmosfera da spiagga sul Mar Baltico è possibile, bello ed è sicuramente qualcosa da fare a Jūrmala.

Cosa vedere a Jūrmala: le vie del centro

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Jūrmala, la via centrale

Jomas iela: il cuore pulsante della città

Jūrmala è una città di circa cinquanta mila abitanti e d’estate è spesso scelta dei turisti e dagli stessi lettoni per vivere qualche giorno sulla costa. Le vie della città sono vive e si animano spesso, grazie ai molti eventi e alle iniziative messe in atto dall’amministrazione locale, estate dopo estate. Jomas iela è la via principale di Jūrmala, dove potrai trovare caffetterie, ristoranti, negozi e gallerie d’arte. Una passeggiata lungo questa strada permette di immergersi nell’atmosfera vibrante della città. Qui avrai anche l’imbarazzo della scelta in quanto a cibo tipico lettone da assaggiare. Oltre a questo, potrai ammirare la tipica architettura in legno della zona.

Museo della Storia di Jūrmala: per unire vacanza e cultura

A Jūrmala non mancano le occasioni per alimentare anche il lato culturale di una vacanza in Lettonia. Per chi è interessato alla storia e alla cultura locale, il Museo della Storia di Jūrmala offre un’ottima panoramica sul passato della città e della regione. La Lettonia, come tutti gli Stati Baltici, è una nazione che solo apparentemente ha una storia breve.

Il museo espone una vasta collezione di oggetti storici, fotografie e documenti che raccontano la storia dello sviluppo di Jūrmala come località balneare e termale fin dal XIX secolo. Tieni presente questo museo anche per occupare un eventuale giorno di pioggia.

Mangiare e bere a Jūrmala: tutto il gusto del Baltico in una città

Essere una città affacciata sul Baltico porta anche determinate caratteristiche anche a tavola. La gastronomia di Jūrmala è interessante perché porta in tavola un vero e proprio mix di cultura, accomunate proprio dalla presenza del Mar Baltico. Non è difficile, infatti, trovare dei piatti svedesi sui menù dei ristoranti di Jūrmala, così come è molto facile trovare determinati dolci di ispirazione scandinava nelle sue caffetterie.

I beach bar di Jūrmala rappresentano un qualcosa di unico che offre pesce tipico della zona, accompagnato magari da un cocktail che sa di luoghi più esotici o mediterranei. Una cena in spiaggia al tramondo è un qualcosa da fare a Jūrmala. In estate, le ore di luce a Jūrmala arrivano a essere quasi 20, con il buio totale solamente tra mezzanotte e le 4.30 del mattino. Cosa chiedere di più di un tramonto infinito che accompagni una cena in spiaggia?

Cosa fare a Jūrmala: andare alle terme

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La Baltic Beach Spa di Jūrmala

I centri benessere Benessere di Jūrmala: qui le terme sono di casa

Jūrmala è rinomata anche per le sue terme, perfette per qualche giorno di relax dopo aver visitato Riga. Gli stabilimenti termali donano a Jūrmala un aspetto particolarmente rétro che la rende davvero bella e particolare. Altri centri benessere e stabilimenti termani, invece, sono molto più moderni e ci proiettano direttamente nel futuro. Se vuoi entrare nella storia di Jūrmala e goderti anche un giorno alle terme, il luogo che fa per te è la Casa di Cura Vaivari.

Si tratta di un edificio, dalla forma architettonica particolare. A Jūrmala è presente anche la Baltic Beach Spa, ovvero il centro benessere più grande di tutta la zona baltica. Molti hotel e resort della città dispongono di centri termali dove è possibile godere di massaggi, saune, bagni minerali e altri trattamenti rilassanti, ideali per una pausa rigenerante.

Gli eventi di Jūrmala: concerti e spettacoli alla Dzintari Concert Hall

Una vacanza in Lettonia che abbia Jūrmala come sua base porta anche molte attività interessanti per chi ama la musica di ogni tipo. Ogni estate, la Dzintari Concert Hall diventa un punto di riferimento culturale per chiunque si rechi a Jūrmala. Questo elegante teatro all’aperto ospita numerosi concerti e spettacoli durante l’estate, con un programma che spazia dalla musica classica al jazz, passando per il pop e il rock. Partecipare a un evento in questa location unica, circondata dalla natura, è un’esperienza da non perdere.

Il Parco Nazionale di Ķemeri: per una gita appena fuori Jūrmala

Situato nelle vicinanze di Jūrmala, il Parco Nazionale di Ķemeri è una tappa imperdibile per gli amanti della natura. Questo parco è perfetto per una gita di un giorno fuori Jūrmala  offre una vasta gamma di sentieri escursionistici e piste ciclabili che attraversano paludi, foreste e laghi. Uno dei punti di interesse principali è il grande lago di Ķemeri, dove è possibile fare birdwatching e ammirare la fauna locale.

In questo parco naturale vicino a Jūrmala troverei dalle passerelle per poter passeggiare appena al di sopra di un certo tipo di vegetazione. Parte del parco è zona paludosa mentre la gran parte di esso è foresta. Si tratta di un vero e proprio polmone verde da vedere dal quale lasciarsi conquistare, così come ci si lascia affascinare da una città costiera come Jūrmala stessa.

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Il Palazzo di Wilanów: un tesoro da scoprire a Varsavia, tra arte e natura

Il Palazzo di Wilanów si trova nell’immediata periferia della capitale polacca ed è una delle cose da vedere durante un viaggio a Varsavia. Si tratta di una delle residenze più belle e storicamente significative della Polonia. Essp è conosciuto come la “Versailles polacca”. Il Palazzo di di Wilanów , infatti, è un esempio squisito di architettura barocca, circondata da splendidi giardin, in diversi stili: alla francese, all’italiana e all’inglese.

Organizzare una visita al Palazzo di Wilanów è facile, entusiasmante e ti regalerà degli ottimi ricordi da portare con te alla fine del viaggio. Si raggiungere tranquillamente anche con i mezzi pubblici da Varsavia. Questo magnifico palazzo e i suoi giardini sono una destinazione imperdibile per chi visita la capitale polacca. Che siate appassionati di storia, amanti dell’arte o semplicemente in cerca di un luogo tranquillo dove passeggiare, il Palazzo di Wilanów ha qualcosa da offrire a tutti.

Storia e Architettura di Palazzo di Wilanów: quattro secoli di bellezza

Costruito alla fine del XVII secolo per il re Jan III Sobieski, il Palazzo di Wilanów fu progettato dall’architetto Augustyn Locci. Questa grande dimora, da vedere durante un viaggio alla scoperta di Varsavia, sorse per essere una residenza reale e come tale rimase fino all’inizio del XIX Secolo. Furono diversi i re che occuparono le sue stanze e, successivamente, divenne la residenza di alcune delle famiglie nobiliari più importanti della Polonia: Sieniawski, Czartoryski, Lubomirski, Potocki e Branicki.

Con la presenza di queste famiglie all’interno del Palazzo di Wilanów ha portato alcune modifiche, tali da rendere questo luogo ancora più bello e splendente.  Malgrado le modifiche e le revisioni, la struttura generale ha mantenuto nel tempo il suo fascino barocco, rendendo Palazzo di Wilanów uno dei luoghi imperdibili da visitare durante un viaggio a Varsavia. Gli interni del palazzo sono ornati con affreschi, stucchi e mobili d’epoca, che offrono uno sguardo sulla vita e la cultura della nobiltà polacca.

Nel 1805, il Palazzo di Wilanów divenne, per volere di Stanisław Kostka Potocki, il primo museo pubblico della Polonia e uno dei primi mai aperti con questo intento in Europa. Al tempo, infatti, si creavano delle esposizioni d’arte in molti posti ma i palazzi, con le relative opere d’arte che contenevano, erano e restavano proprietà privata, con l’accesso solo ai proprietari, ai loro amici e invitati. L’apertura al pubblico fu un atto decisamente importante.

Purtroppo, molta della vasta collezione d’arte del Palazzo di Wilanów è stata trafugata durante l’occupazione nazista della Polonia. Fortunatamente, grazie all’incessante lavoro di tanti Art Men – ovvero tutte quelle figure che, dopo la guerra, si sono messe a cercare le opere perdute – qualcosa è stato recuperato. Gli orrori della guerra, in ogni caso, non hanno tolto splendore al Palazzo di Wilanów che resta una grande meraviglia polacca.

Palazzo di Wilanów: una meraviglia da vedere a Varsavia

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Palazzo di Wilanów dai suoi cancelli

I giardini di Palazzo di Palazzo di Wilanów: un incanto nel verde

Il Palazzo di Wilanów è circondato da vasti giardini che includono un parco in stile francese con aiuole geometriche e un giardino all’inglese con sentieri tortuosi e alberi secolari. La tenuta comprende anche un lago pittoresco, una serra e varie sculture, rendendola un luogo perfetto per una passeggiata rilassante. L’idea che fu la base del palazzo di Wilanów era quella di creare una corte che potesse godere anche di uno spazio esterno. Fu la tipica moda del XVIII Secolo di unire vita di corte alla vita all’aria aperta a guidare architetti e progettisti nella creazione di un simile luogo.

Per molti viaggiatori, il motivo principale per visitare il Palazzo di Wilanów sono i proprio suoi giardini. Se il tuo viaggio in Polonia avviene in primavera o estate, avrai modo di renderti conto della loro bellezza, curata al giorno d’oggi da esperti giardinieri, istruiti sulla storia dei giardini stessi. Molta manutenzione delle piante, infatti, dev’essere fatta con attrezzi antichi, proprio per rispettare il design dei giardini stessi e le piante.

A livello storico, fin dall’inizio della vita del Palazzo di Wilanów, fu Re Jan III a curare personalmente i giardini e a occuparsi del verde. Quel sovrano amava scegliere da solo le tipologie di piante, in base al suo gusto personale. Quel determinato momento storico è, oggi, evocato in modo più vivido nei giardini all’italiana situati sulle terrazze superiori e inferiori, tra il palazzo e il lago Wilanów. Le aiuole della terrazza superiore corrispondono nella loro composizione al disegno delle Camere Reali.

Nei giardini si possono ritrovare gli stessi temi e argomenti presenti nelle decorazioni del Palazzo di Wilanów: nulla è lasciato al caso. Le decorazioni originali furono progettate da artisti olandesi e furono rimosse dalle truppe russe all’inizio del XVIII secolo. Sono invece rimaste intatte le decorazioni settecentesche della terrazza superiore. I putti e le sfingi sono opera di Johann Elias Hoffmann. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, vennero portate al Palazzo di Wilanów molte sculture presenti in molte case nobiliari della Polonia, distrutte dalla guerra. Fu così che il Palazzo di Wilanów divenne una vera e propria nuova dimora per la cultura del paese.

Oltre ai giardini all’italiana e quelli alla francese, venne creato anche un giardino anglo-cinese. Questa ulteriore tipologia di giardino regala al Palazzo di Wilanów nuove geometrie, totalmente diverse da quelle barocche. All’interno del giardino anglo-cinese di Palazzo di Wilanów si trovano preziosi esemplari di alberi monumentali, come quercia e ginkgo biloba. Data la tipologia di alberi presenti, questa parte del giardino di Palazzo di Wilanów è il luogo più fotogenico da vedere se farai un viaggio a Varsavia in autunno. Parte dei giardini di Palazzo di Wilanów è, attualmente, una riserva naturale, casa di molti animali.

Visitare i giardini di Palazzo di Wilanów

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I giardini di Palazzo di Wilanów

Come raggiungere il Palazzo di Wilanów Varsavia

Ci sono diverse opzioni di trasporto per raggiungere il Palazzo di Wilanów è facilmente raggiungibile dal centro di Varsavia.

L’autobus, per esempio, è  Il modo più diretto per arrivare al palazzo di Wilanów, nonché il più economoico. Le linee 116, 180 e 519 conducono direttamente a Wilanów. La fermata si trova a pochi passi dall’ingresso principale del palazzo. Gli autobus partono frequentemente dal centro di Varsavia e il viaggio dura circa 30-40 minuti, a seconda del traffico.

In alternativa al solo autobus, si può utilizzare anche una combinazione che comprenda anche il tram.  La fermata da considerare a Varsavia è “Wilanowska” (linee 4, 10, 14 e 35). Successivamente, si sale poi sull’autobus l’autobus 139 o 200 che porta direttamente al palazzo. Questo percorso può essere utile se il tuo alloggio a Varsavia è vicino a una linea del tram.

Anche il taxi è un’opzione utile per raggiungere il Palazzo di di Wilanów, soprattutto se si fa parte di un gruppo di massimo quattro persone. Si tratta, sicuramente, di un viaggio più comodo e veloce. Il tragitto dal centro di Varsavia al Palazzo di Wilanów dura circa 20-30 minuti, a seconda del traffico, e il costo varia tra 30 e 50 złoty (tra i 7€ e i 12€ circa.

Chi ama pedalare, può raggiungere il Palazzo di di Wilanów in bicicletta. A Varsavia ci sono varie possibilità di noleggio bici e, anche per dare al proprio viaggio in Polonia un minore impatto sull’ambiente, durante i mesi più caldi, molti visitatori scelgono di seguire le piste ciclabili che conducono al Palazzo di Wilanów. È un modo piacevole di esplorare la città e il paesaggio circostante.

Infine, se il tuo viaggio in Polonia nasce come on the road e hai già un’auto a disposizione, sappi che puoi arrivare al Palazzo di Wilanów usando il tuo mezzo a quattro ruote. Nei pressi del palazzo sono disponibili dei parcheggi per i visitatori.

Informazioni utili per visitare il Palazzo di di Wilanów

Cosa sapere per visitare il Palazzo di Wilanów durante il tuo viaggio in Polonia? Questo luogo storico è aperto al pubblico tutto l’anno, con orari variabili a seconda della stagione. È consigliabile controllare il sito web ufficiale per gli orari aggiornati e per prenotare i biglietti in anticipo, specialmente durante i periodi di alta affluenza turistica.

Il Palazzo di Wilanów ospita anche una serie di eventi culturali, mostre e concerti durante tutto l’anno, rendendo ogni visita un’esperienza unica. Inoltre, il parco è accessibile gratuitamente, quindi anche una semplice passeggiata nei giardini vale la visita.

Per visitare il Palazzo di Wilanów è richiesto un biglietto d’ingresso di 5 złoty (poco più di 1€). I biglietti si possono comprare anche online: al momento dell’acquisto, ti verrà chiesto di scegliere la data della tua visita. Data la fama meritata del Palazzo di Wilanów, è meglio acquistare i biglietti in anticipo, se il tuo viaggio in Polonia avviene in un fine settimana o in un giorno festivo. Il Palazzo di Wilanów è una meta gettonata durante l’alta stagione.

Il Palazzo di Wilanów è vasto e offre molti percorsi di visita diversi: meglio programmare di trascorrere una giornata intera nei pressi di questa Versailles della Polonia, in modo da poter dedicare a questo luogo tutto il tempo che merita.

Tutta l’area del Palazzo di Wilanów è attrezzata in modo da accogliere anche i viaggiatori che hanno difficoltà motorie e sono previste audioguide in moltissime lingue, anche studiate appositamente per ipovedenti o viaggiatori disabili. Basta farne richiesta al momento all’ingresso.

Nei giardini del Palazzo di Wilanów c’è anche una caffetteria, molto bella e sicuramente utile nel caso ti venga fare durante la tua giornata appena fuori Varsavia. Solitamente, gli orari di apertura della caffetteria del Palazzo di Wilanów cambiano a fine estate.

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Cosa mangiare a Sofia: piatti tipici della Bulgaria da provare

Vacanza a Sofia? Ci sono tante cose (buonissime) da mangiare, un viaggio culinario arricchente in quel della Bulgaria, un territorio che consente di scoprire influenze dalle cucine balcaniche, persiane, greche, turche. La cucina tipica bulgara riflette il passato e la storia del Paese, con piatti tipici e specialità speziate e saporite, tra cui kebab turco o sutzukaki greci. Se hai in programma di andare nella Capitale della Bulgaria, ti diciamo cosa mangiare assolutamente a Sofia: colazione, pranzi e cene luculliane, oltre a dolci da non perdere.

Le caratteristiche della cucina bulgara

Piatti tipici di Sofia
Banitza, la tipica colazione di Sofia a base di pasta, uovo e formaggio

Se dovessimo usare una parola per descrivere la cucina bulgara, potremmo usare il termine “speziata”. Soprattutto se la compariamo ad altre cucine tipiche europee, dove i sapori sono meno concentrati. Qui vengono usati peperoncini piccanti, origano, pepe nero e pepe bianco, paprika. La maggior parte delle ricette derivano dalla tradizione contadina, sono semplici da preparare e sono piatti unici, con la presenza di uno o più contorni.

Un’altra parola che la descrive alla perfezione è “abbondante”. I piatti vengono serviti con l’obiettivo di saziare e, sebbene non manchino proposte gourmet, mangiare in Bulgaria è abbastanza conveniente. La Capitale Sofia, poi, offre tantissimi piatti e specialità bulgare, con influenze greche, turche e balcaniche. In base al periodo in cui ti rechi in vacanza, hai l’occasione di provare molte zuppe, fredde o calde, tra cui il tarator. La maggior parte dei piatti sono cucinati al forno o al vapore: la frittura, invece, non è molto in voga.

Cosa mangiare a Sofia

Cosa mangiare a Sofia
Kebapcheta, le polpette da mangiare a Sofia

Preparati per il tuo viaggio a Sofia insieme a noi: puoi assaggiare tantissime prelibatezze, piuttosto speziate, come abbiamo visto. L’uso di aglio, cipolla, pimento, santoreggia, alloro o ancora basilico, menta, aneto, trigonella, rosmarino è enormemente diffuso, e ogni boccone è pura poesia per il palato, un tripudio di sapori da indovinare.

Shkembe Chorba

Le zuppe in Bulgaria sono un must, e questo è uno dei piatti principali, che consigliamo di mangiare in inverno più che in estate. Il sapore, dobbiamo dirlo, è molto forte, ma soprattutto può non incontrare i gusti di ciascuno di noi: parliamo di una trippa che viene condita con paprika, peperoncino, pepe, aglio e latte intero fresco. Superata la fase di scetticismo iniziale, molti dicono che è uno dei piatti più buoni della cucina bulgara.

Kebapcheta

Piatto tipico della cucina bulgara, a Sofia puoi assaggiare il kebapcheta, ovvero le tradizionali polpette, che però sono realizzate a forma di piccole salsicce. Il nome non ci suona “nuovo”, in quanto deriva dalla parola turca kebab, a cui viene aggiunto il suffisso neutro “che”. Puoi assaggiare diverse varianti, con suino e manzo o solo con carne di maiale. Viene condita con pepe nero, cumino e sale. Solitamente il piatto viene servito con patate fritte e formaggio grattugiato.

Tarator

Come anticipato, le zuppe in Bulgaria sono disponibili nella versione calda e fredda. In estate, quindi, il tarator è un punto di riferimento e il sapore è forte e delicato al contempo, in virtù degli ingredienti di cui è composto, ovvero yogurt, cetrioli, noci, finocchio, prezzemolo e olio. Il costo è irrisorio, ed è ideale da assaggiare a pranzo e cena.

Moussaka

Le influenze della cucina bulgara provengono anche dalla Grecia, e non è insolito trovare ristorantini che offrono la moussaka, enormemente diffusa in Bulgaria. Patate, melanzane, carne tritata, besciamella: è una specialità assolutamente sostanziosa, un piatto unico che riempie e che solletica il palato con sapori balcanici.

Banitza

La banitza o banitsa è una delle specialità più diffuse in Bulgaria, da provare nella versione salata o dolce. Infatti, puoi trovare tantissime farciture nei panifici in giro per Sofia: con yogurt, uova o formaggio, sicuramente il tipo più comune, o ancora con porro, cipolla, bieta o persino carne macinata e riso. Tra le più amate della versione dolce, invece, citiamo zucca, uvetta, noci e zucchero. Di solito, è la colazione tipica a Sofia.

Lyutenitsa

Non va confusa con la lyutika, ed è un piatto della cucina bulgara, macedone e serba. Parliamo di una sorta di pesto che va spalmato sul pane, un condimento anche per l’insalata, a base di peperoni, pomodori, aglio, cipolle e olio. Questo condimento rispecchia pienamente la cucina tipica bulgara: speziata, aromatica e leggermente piccante.

Dolci tipici bulgari

Cosa mangiare a Sofia
Baklava, il dolce bulgaro con frutta secca e miele

Abbiamo visto i piatti salati da mangiare a Sofia, ma per chi ama i dolci? Quali sono le proposte? Molteplici, in realtà, e i dolci tipici bulgari sono di derivazione casalinga, quindi rustica: è la grande caratteristica di questo Paese. Diversi gli ingredienti usati, come le mele, amatissime nei Paesi balcanici: in effetti, la pecheni yabalki è tra i dolci che invitiamo a provare, ovvero le mele al forno farcite con glassa e noci. Profumano di cannella e sono deliziose.

Ottima anche la pechena tikva, ovvero la zucca arrostita con le mandorle, o ancora, come accennato poc’anzi, la variante dolce della banitsa, magari ripiena di mele o di zucca. Molto in voga in biscotti, con lo zenzero o persino nella variante salata con burro e formaggio. Infine, da provare assolutamente la baklava bulgara, ovvero un dolce di pasta sfoglia stratificata che viene farcito con noci tritate (come in foto) o in alternativa con i pistacchi.

Cosa bere in Bulgaria

La cucina bulgara riporta indietro nel tempo: è legata profondamente alle tradizioni, ai prodotti caseari e da forno. Non a caso, a colazione a Sofia si può bere una tazza di ayran, ovvero yogurt acido e fermentato, sale e acqua. Viene consumata con la banitsa, esattamente come la boza, una bevanda di malto a base di miglio, servita con cannella. Nella variante bulgara, risulta molto più diluita e acidula rispetto alla turca (densa e dolce).

Infine, menzione d’onore per birra, vini da dessert e spumante: il vino rosso secco è il Mavrud, mentre il vino bianco da dessert è il Dimyat: un vino che si beve d’inverno è il Greyano, che è il Vin Brulé. La tradizione dei liquori, invece, porta alla scoperta dell’acquavite slivovitsa o mentovka, che invece è un liquore dolce alla menta.

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A bordo dello storico treno Arlecchino per un viaggio affascinante

Regione Lombardia, insieme a Fondazione FS e in collaborazione con l’associazione Lombardi nel mondo, promuove una giornata speciale a bordo dello storico treno Arlecchino.

Domenica 14 luglio (con replica domenica 3 novembre), il celebre rapido partirà dalla Stazione Centrale di Milano alle ore 9.25, destinazione il Museo dell’Emigrazione Italiana (MEI) a Genova. Si tratta della prima volta che Regione Lombardia organizza un treno storico interregionale.

Un’esperienza unica per un anniversario da celebrare

L’evento celebra l’anniversario della nascita di Francesca Cabrini, nata il 15 luglio 1850, proclamata santa nel 1946 e Patrona degli emigranti.

Il viaggio turistico, che unisce il capoluogo lombardo a Genova, offre non solo un’esperienza unica a bordo di un treno storico, ma anche un’occasione per riflettere sul contributo degli emigranti italiani e sulla figura della Santa.

L’iconico treno Arlecchino

Il treno Arlecchino, noto per il suo design iconico e il comfort offerto ai viaggiatori con i salottini belvedere e le ampie sedute per una visuale sui binari inedita e unica nel suo genere, rappresenta un pezzo di storia del trasporto ferroviario italiano: a bordo, i passeggeri avranno infatti l’opportunità di godere di un viaggio affascinante osservando dal finestrino i suggestivi paesaggi della Lombardia e poi della Liguria, e di concedersi gratuitamente una visita al MEI di Genova, un luogo dedicato alla memoria e alla celebrazione dell’emigrazione italiana, nella Commenda di San Giovanni di Prè, a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Genova Piazza Principe.

Inoltre, non mancherà il tempo per lasciarsi affascinare dal centro storico del capoluogo ligure, usufruendo delle pittoresche funicolari di Sant’Anna e del Righi.

Gli orari e le tappe del viaggio

Il Rapido Arlecchino partirà dalla Stazione di Milano Centrale alle ore 9.25, fermerà a Pavia (arrivo 09:55 e partenza 09:58), Voghera (arrivo 10:11 e partenza 10:14), Genova Piazza Principe (arrivo 11:02 e partenza 11:05) e arriverà a Genova Brignole alle ore 11.11.

Per quanto riguarda, invece, il viaggio di ritorno, la partenza è prevista da Genova Brignole alle ore 17.00, farà tappa a Genova Piazza Principe (arrivo 17:06 e partenza 17:09), Voghera (arrivo 18:02 e partenza 18:12) Pavia (arrivo 18:31 e partenza 18:34) per giungere a Milano Centrale alle ore 19.00.

I biglietti: il prezzo e dove acquistarli

Il biglietto per partecipare all’emozionante viaggio sul treno storico Arlecchino ha un costo di 19 euro e può essere acquistato online oppure presso le biglietterie.

Fino ai 14 anni, i bambini viaggiano gratis. C’è anche la possibilità di portare a bordo gratuitamente la bicicletta.

Un vero e proprio viaggio nel tempo: le parole dell’assessore

Un vero e proprio viaggio nel tempo – ha dichiarato l’assessore Lucente a bordo di un treno storico, dall’alto valore simbolico. In concomitanza con le celebrazioni di Santa Francesca Cabrini, l’Arlecchino tra Milano e Genova diventa volano formidabile di un messaggio di pace che sappia coinvolgere tutto il mondo. Al viaggio per diletto, alla valorizzazione di percorsi e progetti legati alla mobilità sostenibile, dall’alto impatto attrattivo e turistico, grazie alla collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione FS, questo treno omaggia il ricordo dei migranti italiani che con impegno e sacrificio hanno cercato di regalare un futuro migliore ai loro figli. Un insegnamento che non dobbiamo dimenticare”.

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Viaggio a Vilnius: il meglio della romantica capitale lituana

Vilnius è l’esempio eccezionale di una città medievale che ha esercitato una profonda influenza sugli sviluppi architettonici e culturali di una vasta area dell’Europa orientale nel corso di diversi secoli. Il magico centro storico di Vilnius, con i suoi 700 anni, nasconde molti segreti e una lunga storia. La leggenda narra che la città sia nata da un sogno del Granduca Gediminas durante una battuta di caccia. Nel suo sogno, Gediminas vide un enorme lupo di ferro in piedi su una collina che ululava come se centinaia di lupi fossero intrappolati al suo interno. Quando il Granduca consultò il mago di corte Lizdeika, gli fu detto che il lupo era il simbolo di una grande capitale che un giorno sarebbe sorta in cima a quella collina. Nel 1323, Gediminas inviava già lettere alle città europee per invitare mercanti e artigiani a visitare la città. Oggi, quelle storiche strade acciottolate nate da un sogno ti condurranno in una romantica passeggiata attraverso l’area dichiarata Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.

Vilnius centro citta

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Le antiche strade e la moderna vitalità di Vilnius

Cosa vedere a Vilnius, le migliori attrazioni

La Torre di Gediminas

Il simbolo di Vilnius che non potrai ignorare, la Torre di Gediminas, è visibile da molti punti della Città Vecchia ed è raffigurato in numerose opere d’arte. È uno dei luoghi migliori per ammirare i magnifici panorami di Vilnius. Sali sulla collina per guardare il tramonto o sali ancora più in alto fino alla cima della torre per un punto di osservazione ancora più spettacolare. I tetti rossi di Vilnius, i campanili delle chiese e le strette vie della Città Vecchia medievale sono uno spettacolo straordinario. La Torre del Castello di Gediminas è la sede più visitata del Museo Nazionale della Lituania. La sua esposizione invita i viaggiatori a conoscere la storia di Vilnius come centro del Granducato di Lituania. Salendo gli stretti gradini della torre, il visitatore scoprirà diversi livelli di esposizioni che presentano lo sviluppo del territorio del Castello di Vilnius, oltre a mostre di gioielli baltici e importanti manufatti militari. Al secondo piano si trova la mostra interattiva “Linea del tempo visiva: uno sguardo attraverso le finestre della Torre di Gediminas”, che invita i visitatori a sperimentare un attacco da parte dei crociati; possono anche vedere come appariva la Vilnius rinascimentale e confrontare questa immagine con un panorama dei castelli precedente e successivo al 1785, un’epoca in cui questi edifici avevano già perso la loro importanza politica. Questo viaggio è un’opportunità per sperimentare i cambiamenti che la città ha vissuto dal XIV al XXI secolo, sia guardando attraverso le finestre della torre, sia guardando la torre stessa. Al terzo potrai invece sperimentare cosa significava partecipare alla Via Baltica – una delle più memorabili tra le grandi manifestazioni antisovietiche, quando, nell’agosto 1989, quasi 2 milioni di persone si unirono per mano da Vilnius a Tallinn. Dalla piazza di osservazione della Torre si apre un panorama da cui sembra di poter tenere la città in mano. La bandiera nazionale sventolante ci ricorda che la Torre Gediminas è un simbolo non solo di Vilnius, ma di tutta la Lituania.

Torre Vilnius

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Il simbolo di Vilnius, la Torre di Gediminas

Il Palazzo dei Granduchi

Originariamente gotica, la residenza dei Granduchi di Lituania, risalente al XVI secolo, divenne un grande palazzo rinascimentale e nella prima metà del XVII secolo acquisì anche caratteristiche del primo barocco. All’epoca Vilnius era uno dei maggiori centri dell’Europa centrale e orientale. In quegli anni, il Palazzo dei Granduchi è stato un centro politico, diplomatico, amministrativo e culturale del Granducato di Lituania. A metà del XVII secolo però, l’esercito di Mosca distrusse il palazzo e nel periodo compreso tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo, il palazzo fu completamente distrutto per ordine dell’amministrazione russa zarista. Il restauro è avvenuto solo nel 2013. Oggi ospita il Museo Nazionale, dove si possono ammirare quattro percorsi principali che riflettono le funzioni di questa residenza storica. Numerosi reperti, insieme a modelli del palazzo e materiale iconografico, sono esposti nell’esposizione dello sviluppo storico e architettonico del palazzo (Percorso I). L’esposizione degli interni storici rappresentativi del palazzo (Percorso II) porterà i visitatori nelle sale di rappresentanza con rappresentazioni storiche restaurate del tardo gotico, del rinascimento e del primo barocco, oltre a una speciale sala del tesoro. Il percorso III è costituito da tre mostre (armamento, vita quotidiana, musica) e dalla Sala degli Eventi. Qui potrai conoscere le fortificazioni e la collezione di armamenti del castello e del palazzo dei Granduchi di Lituania. Un’altra esposizione rivela la vita quotidiana degli abitanti del castello, la struttura della cucina del palazzo e le peculiarità della ristorazione. Inoltre, potrai apprezzare il patrimonio musicale e la tradizione di suonare al Palazzo dei Granduchi di Lituania, che saranno presentati in eventi separati presso la Sala eventi alla fine del percorso. Sul percorso IV si trova il Centro espositivo del museo, che espone importanti mostre nazionali e internazionali.

Il Palazzo Presidenziale

Chiamato “Prezidentūra” (Ufficio del Presidente) nella vita quotidiana, è stato costruito nella piazza di Simonas Daukantas, autore della prima storia del Paese pubblicata in lingua lituana nel XIX secolo. In qualsiasi modo si scelga di avvicinarsi a Piazza Daukanto, una strada stretta si allarga improvvisamente e si fonde con la piazza, dominata da un edificio classico della fine del XVIII e dell’inizio del XIX secolo: un’antica casa nobiliare e l’attuale Ufficio del Presidente. L’imponenza della piazza è in qualche modo attenuata dalle torri barocche che sovrastano il tetto del palazzo. A partire dal XVI secolo, il palazzo servì come residenza per i vescovi di Vilnius. Nel XVIII secolo, quando la Lituania fu occupata e annessa all’Impero russo, divenne la residenza per il governatore generale di Vilnius. Lo zar russo Alessandro I, il re francese Luigi XVIII, l’imperatore Napoleone Bonaparte e il maresciallo e statista polacco Józef Piłsudski ne furono tra gli ospiti. L’edificio è stato ristrutturato nel 1997 e attualmente è occupato dal Presidente della Lituania e dalla sua Cancelleria; durante le visite di Stato ufficiali, i leader degli altri Paesi vengono ricevuti in questo edificio. Potrai facilmente sapere quando il Presidente è all’interno perché la bandiera che solitamente sventola sopra l’edificio, viene abbassata quando lascia il Paese. Davanti al palazzo sono issate tre bandiere nazionali; due di esse possono essere sostituite dalle bandiere dei Paesi di provenienza dei visitatori stranieri. Ogni domenica alle 12:00 vi si tiene una solenne cerimonia di alzabandiera della durata di 5-10 minuti. Alla cerimonia partecipano i soldati della Compagnia della Guardia d’Onore delle Forze Armate lituane, vestiti non solo con uniformi da cerimonia ma anche con armamenti medievali per ricordare che le attuali Forze Armate lituane sono custodi della storia onorevole del Paese, una parte della sua storia secolare. Visite gratuite al Palazzo presidenziale, previa registrazione, sono organizzate il sabato (in lituano) dalle 10.00 alle 15.00 e la domenica (in lituano e inglese) dalle 10.00 alle 15.00. Per partecipare, bisogna registrarsi entro e non oltre 3 giorni prima del giorno della visita.

Vilnius Palazzo Presidenziale

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Il magnifico palazzo presidenziale di Vilnius

Museo delle occupazioni e delle lotte per la libertà

Consigliato se vuoi ripercorrere la storia della seconda metà del ‘900, il Museo delle occupazioni e delle lotte per la libertà è stato istituito nel 1992. È l’unico museo di questo tipo negli Stati baltici, ospitato nello stesso edificio in cui le autorità repressive sovietiche NKVD e NKGB-MGB-KGB hanno lavorato dalla seconda metà del 1940 fino all’agosto 1991. Il seminterrato dell’edificio contiene una cella interna di isolamento per gli interrogatori, dove i residenti della Lituania che sembravano sospetti alle autorità di occupazione furono imprigionati dall’autunno fino al 1987. I visitatori possono visitare la mostra allestita nell’ex sala di esecuzione della pena di morte. L’ex ufficio del vice capo della prigione interna del KGB, al primo piano del museo, comprende un’esposizione di documenti, fotografie, mappe e altri oggetti che illustrano la sovietizzazione della regione nel 1940-1941. La mostra dedicata alla guerriglia del 1944-1953 presenta la struttura territoriale e l’organizzazione militare delle unità di guerriglia, le aspirazioni dei combattenti per la libertà, le loro attività quotidiane e la loro vita di tutti i giorni. La lotta dell’NKVD e del NKGB contro la resistenza armata è illustrata nella mostra Lotta sleale. Il secondo piano del museo ospita una mostra dedicata alla prigionia dei cittadini lituani nei gulag dal 1944 al 1956, alle deportazioni dal 1944 al 1953 e alle attività del KGB dal 1954 al 1991.

La prigione di Lukiškės

La prigione Lukiškės di Vilnius vanta oltre cento anni di storia. Un tempo pienamente operativa, ha smesso di funzionare come struttura di reclusione solo pochi anni fa e ha aperto le sue porte al pubblico e agli artisti. Costruita proprio nel centro cittadino e vicino alle strade principali, era un complesso moderno rispetto ai monasteri che fungevano tipicamente da strutture di reclusione nella Vilnius del XIX secolo. Era l’unica prigione che consentiva luoghi di culto russo-ortodossi, romano-cattolici ed ebraici. Criminali, prigionieri politici ed esiliati hanno scontato la loro pena qui dal 1904 al 2019. Il complesso carcerario è sopravvissuto a entrambe le guerre mondiali e all’occupazione sovietica. La prigione di Lukiškės ha ospitato molti prigionieri politici di origine non solo lituana, ma anche bielorussa, polacca e di religione ebraica, attivisti sociali, figure politiche, scrittori e firmatari dell’Atto di Indipendenza della Lituania, persone di diversa estrazione etnica, politica e sociale che non erano gradite ai regimi dell’epoca. Per 115 anni la prigione di Lukiškės è stata sorvegliata da alte mura e filo spinato, ma oggi il sito è aperto al pubblico. Da prigione a luogo d’arte, una nuova versione – la Prigione di Lukiškės 2.0 – ospita 250 creatori e artisti ed è un luogo dove gli spiriti curiosi possono imparare ed esplorare. Siediti qui per un drink rinfrescante, assisti a un concerto o fai un tour per avere un’idea della vita nell’ex prigione. L’interno e l’est erno dell’edificio sono stati accuratamente conservati per rispettare il secolo di storia e le numerose personalità politiche, sociali e letterarie che un tempo erano rinchiuse nel complesso. Questo spazio unico è diventato anche una star del grande schermo: ha fatto da sfondo infatti alla quarta stagione dell’acclamata serie di Netflix Stranger Things.

prigione Lukiskes

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Vista panoramica sulla celebre prigione Lukiškės

Scoprire Vilnius, i quartieri più interessanti da visitare

Oltre a tutto questo, Vilnius ha diversi altri assi nella manica: potrai assistere a un’opera teatrale o a un film di un regista lituano di fama mondiale, ascoltare il miglior cantante d’opera del mondo o visitare la mostra di un acclamato artista contemporaneo. Ogni giorno nella capitale si tengono decine di eventi gratuiti e ogni mese c’è un festival teatrale, cinematografico, di danza o culturale. La capitale lituana è anche una destinazione calda per gli artisti in tournée, quindi pianifica in anticipo e potrai vederli da vicino mentre sei in città. Di notte, Vilnius si trasforma in una città diversa, dove la gente balla fino all’alba in mezzo a una fiorente offerta di club e bar.

Passeggiando per la Città Vecchia, ti troverai nel Glass Quarter, la cui comunità è stata ufficialmente riconosciuta nell’ottobre 2018 nell’area delle vie Stiklių, M. Antokolskio, Gaono e Žydų. Lo scopo è organizzare percorsi culturali, raccontare storie nascoste del centro storico di Vilnius, stabilire tradizioni, migliorare le infrastrutture e attrarre investitori e privati interessati alla cultura del centro storico. La piazza di 600 anni fa, che un tempo occupava la maggior parte dell’attuale Città Vecchia, era un quartiere ebraico di orafi, soffiatori di vetro, artigiani e finanzieri. Nel 1495 vi fu fondata la corporazione degli orafi, seguita dalla prima manifattura di vetro del Granducato di Lituania nel 1547. Nel 2018 questa storica zona è stata denominata Glass Quarter. Come se fosse nascosto tra le strade più grandi della città, il quartiere è ancora circondato da gioiellerie, artisti locali, negozi e laboratori artigianali, ristoranti accoglienti, la sede dell’orchestra da camera, gallerie d’arte e l’hotel Stikliai, uno dei più antichi della città.

Užupis invece è il quartiere più piccolo di Vilnius ed è separato dal centro storico dal fiume Vilnelė. Un tempo luogo problematico, all’inizio degli anni ’90 si è trasformato in un bellissimo quartiere di artisti, intellettuali e imprenditori. Nel 1996 infatti, un gruppo di studenti dell’Accademia delle Arti di Vilnius fondò qui una comunità artistica in una casa lungo il fiume. Il 1° aprile 1997, i residenti di Užupis decisero di dichiarare in modo un po’ sarcastico la propria indipendenza. Una repubblica indipendente deve avere soldi, potere, un inno e una costituzione e, soprattutto, uno spirito libero. A Užupis troverete tutto questo. Nel 2002 gli artisti e il Comune di Vilnius decisero di fondare insieme l’Incubatore artistico di Užupis. Questo luogo è famoso per le sue sculture e installazioni all’aperto, che cambiano continuamente. Oggi, è un luogo dove lasciarsi ispirare, uscire dalla propria zona di comfort. Per raggiungere il quartiere, passa sotto il Ponte di Užupis, fai un giro sull’Altalena del Destino e assicurati di salutare la Sirena mentre sei lì.

Uzupis altalena

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Dondolati sull’originale Altalena del Destino di Užupis
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La mappa dei luoghi delle canzoni di Taylor Swift

È iniziato il conto alla rovescia per il doppio concerto di Taylor Swift, che sabato 13 e domenica 14 luglio trasformerà Milano nella capitale della musica. Quasi 130 mila ‘Swifties’ provenienti da tutto il mondo potranno ammirare la popstar più amata dalle giovani generazioni che approderà allo stadio San Siro con il suo ‘The Eras Tour’.

C’è chi già notti prima si è accampato davanti ai cancelli per assicurarsi un posto sotto il palco, sfidando il caldo e il temporale di venerdì, mentre all’Hard Rock Cafè in Cordusio i fan si sono scambiati i braccialetti dell’amicizia. Per ingannare l’attesa, che ne dite di un bel viaggio tra i luoghi che hanno ispirato i testi di alcune delle più famose canzoni della celeberrima superstar? Scopriamoli.

Dall’Europa a New York: i luoghi che hanno ispirato Taylor Swift

La piattaforma Civitatis, specializzata in tour guidati, ha creato una mappa dei luoghi che hanno ispirato i testi più famosi della carriera musicale di Taylor Swift. Partiamo da Londra, che fa da sfondo al brano “London Boy”, dove la superstar esalta il fascino della capitale britannica e le persone incontrate tra le sue strade, in primis l’attore Joe Alwyn con cui Swift ha avuto una relazione.

Da Nord a Sud, da Est a Ovest, la città viene menzionata almeno 17 volte dalla popstar, secondo TimeOut. Dai pascoli lussureggianti di Hampstead Heath ai pub di Brixton, dal mercato di Camden a Bond Street, da Soho al West End. Nel suo recente album “The Tortured Poets Department”, due canzoni sono dedicate alla città: la ballata nostalgica “So long, London”, dove canta la fine della sua relazione, e “The Black Dog”, un brano dedicato a un pub di Spring Gardens, a Vauxhall, in cui parla anche di un cuore spezzato.

Sulle tracce dei brani di Taylor Swift ci spostiamo in Irlanda, tra le sue terre del cuore, basti pensare che i suoi antenati hanno vissuto proprio a Dublino. L’amore di Taylor Swift per le vacanze nell’Isola di Smeraldo e la sua passione per il caratteristico maglione irlandese Aran sono più volte saliti agli onori della cronaca. I suoi testi contengono rimandi ai luoghi che ha visitato, in particolare Wicklow, noto come il Giardino d’Irlanda, la cui incredibile bellezza naturale ha ispirato il brano “Sweet Nothing”.

Nell’album “Midnights”, Swift dedica una ballata romantica a Parigi, descrivendone i vicoli, le passeggiate, gli alberi e i paesaggi. Un’altra meta francese che ha ispirato la popstar è St. Tropez, una delle destinazioni più gettonate della Costa Azzurra, che ritroviamo nel brano “The Man”.

Non può mancare New York, protagonista di “Welcome to NY”, una città che riflette l’energia vitale della cantante. “Cornelia Street”, protagonista di un’altra sua celebre canzone, è il luogo in cui la cantante ha vissuto fino al 2017, mentre il brano “False God” è dedicato al West Village, uno dei quartieri più alla moda di Manhattan famoso per i suoi ristoranti trendy e le boutique di stilisti.

Il messaggio di Taylor Swift ai fan

Nelle scorse ore, Taylor Swift ha mandato in estasi i suoi fan con un messaggio postato su Instagram. “Questo tour – ha scritto la popstar – ha portato con sé tante prime volte… per esempio, non ero mai stata in Svizzera e questo posto è incredibilmente bello e ho apprezzato molto di potermi esibire davanti a due folle meravigliose a Zurigo. È abbastanza strano pensare che siano rimaste solo 7 città in questa parte europea del tour. La prossima è una città dove aspetto da tanto tempo di suonare: Milano!!!”.

Intanto, l’evento musicale ha cambiato il volto turistico di Milano. Secondo Confcommercio, lo spettacolo della durata di tre ore e un quarto, cui si aggiunge il pre e il post, porterà a un indotto al capoluogo lombardo di quasi 180 milioni. Stando ai dati di Booking.com, in vista delle date milanesi, le ricerche di soggiorni nel capoluogo lombardo sono aumentate del 15%, dimostrando anche quanto la febbre da Taylor Swift non abbia confini.

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Cosa vedere a Sète, in viaggio nel cuore della Linguadoca

Sète non è una tra le mete più famose in Europa, eppure è un affascinante porto sulle coste della Linguadoca, nel sud della Francia, che offre un mix unico di bellezze naturali, cultura e autentico fascino mediterraneo. Questa pittoresca città, situata tra il Mar Mediterraneo e l’Étang de Thau, è un luogo ideale per immergersi nella dolcezza di vivere e scoprire le meraviglie della regione. Scopriamo insieme cosa fare durante il vostro viaggio a Sète e quali sono gli highlights da non perdere.

La storia di Sète

Sète è una piccola e colorata cittadina sul mare nella zona della Linguadoca-Roussillon, a metà strada tra Marsiglia e il confine con la Spagna. Angolo incantato nel sud della Francia e secondo porto commerciale per importanza del Mediterraneo, Sète è una località tutta da scoprire, con una sua forte identità culturale e ricca di storia e tradizioni.

Sète

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Veduta di Sète

La città è costruita sul fianco del Monte Saint Clair che domina il borgo ed è collocata fra il golfo del Leone che sbocca sul Mar Mediterraneo e l’Etang de Thau, uno stagno di acqua salata usato principalmente per la coltivazione di ostriche e cozze. Se, infatti, arrivate nella cittadina percorrendo la strada che da Agde attraversa la stretta lingua di terra su cui si allunga Sète, è possibile godere di un particolarissimo panorama con da un lato il mare aperto, dall’altro questa ampia laguna e nel mezzo gli infiniti canali.

Soprannominata la Venezia della Linguadoca, Sète è una vera città d’acqua, che si concentra sul Canal Royal, la piazza pubblica dove confluiscono i canali più importanti e dove si ha la maggiore concentrazione di barche. Visitandola potrete notare presto lo splendido miscuglio di ponti e ponticelli, ampi calli e canali navigabili che fungono da approdi e che sono pieni di imbarcazioni, attraccate davanti ai palazzi antichi, ai negozi e alle romantiche brasseries.

Cosa vedere a Sète

Esplorare il quartiere di Quartier Haut

Quartier Haut è il quartiere storico della città. Qui è bello perdersi passeggiando per le strette stradine acciottolate, ammirando le case colorate e scoprendo le piccole piazze. Questo è il luogo perfetto per respirare l’autentica atmosfera mediterranea. Da non perdere è una visita alla Cattedrale di Saint-Louis, un’imponente chiesa del XVII secolo, e goditi la vista panoramica sulla città e sul mare dal suo campanile.

Port de Sète: la vita portuale

Sète è una città di pescatori e marinai, per cui il suo porto è il cuore pulsante della vita locale. Passeggiare lungo il Port de Sète e ammirare le barche da pesca colorate e gli yacht di lusso è un’esperienza da fare assolutamente, per poi fermarsi in uno dei ristoranti o caffè lungo il porto e gustare un delizioso pasto a base di pesce fresco. Non dimenticate di provare l’ormai famoso piatto locale, l’Huitre de Bouzigues (ostriche di Bouzigues), provenienti dall’Étang de Thau.

Lungo il molo del Porto Vecchio si scorgono i thonniers, grosse imbarcazioni utilizzate per la pesca dei tonni oltre alle coloratissime barche che fanno la spola fra le piccole località che si affacciano sulla costa tra cui spicca la Pointe-Courte, piccolo quartiere di pescatori dalle case basse e bianche in stile mediterraneo ricoperte di tegole rosse, mentre sulle banchine della Marina, locande e piccoli ristoranti offrono un’ampia scelta di specialità francesi e internazionali.

Esplorare i canali in barca

Sète è spesso chiamata “la Venezia del Languedoc” a causa dei suoi canali pittoreschi. Un modo affascinante per scoprire la città è navigare lungo i canali in una barca. Prenotate un tour in barca o noleggiate una piccola imbarcazione e scoprite Sète dall’acqua. Ammirate le case colorate che si affacciano sui canali e godetevi il romantico scenario.

Sète, tramonto

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Sète al tramonto

Musei e cultura

Sète è anche una città ricca di cultura e arte. Merita una visita il Museo Paul Valéry, dedicato al famoso poeta francese che è nato a Sète. Il museo ospita una vasta collezione di opere d’arte, tra cui dipinti, sculture e fotografie. Se siete interessati alla cultura marittima, fai una visita al Museo della Pesca, dove potrete conoscere la storia della pesca a Sète e scoprire gli strumenti e le attrezzature utilizzate dai pescatori locali.

Scavato sul versante costiero del Monte Saint Clair e affacciato sulla spiaggia delle Corniche, si trova il Cimitero dei Marinai, un luogo celebrato da artisti come Georges Brassens, uno dei cantautori più amati dell’intera Francia, che gli ha dedicato una canzone o dal poeta Paul Valery che proprio qui è sepolto così come Jean Vilar, altro cittadino illustre e fondatore del Teatro Nazionale Popolare e del Festival di Avignone.

Sète, barche

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Le barche tipiche a Sète

Giornata al mare

Sète è ben nota per le sue belle spiagge di sabbia, dove ci si può anche dare agli sport acquatici come il surf, il paddleboarding o il jet-ski. Sète è infatti anche un piacevole luogo di villeggiatura e nei mesi estivi gli abitanti e i turisti si riversano a la Corniche, lunghissima spiaggia dorata, punteggiata di piccoli chioschi, che si estende per 12 chilometri fino ad Agde.

Gustare la cucina locale

Tra i prodotti del territorio e le specialità gastronomiche di Sète spiccano in particolare la rouille di seppia e i calamari farciti, ma anche i frutti di mare come ostriche, cozze e vongole dello stagno di Thau, senza dimenticare le prelibatezze della cucina locale come la tielle, una torta di pasta di pane farcita con polipo e salsa o la macaronade, piatto composto da maccheroni e fette di carne di bue farcite e arrotolate in deliziosi involtini. Il tutto ovviamente accompagnato da pregiati vini della zona della Linguadoca o il Moscato di Frontignan.

Feste ed eventi a Sète

Sète è anche estremamente vivace soprattutto da giugno a settembre quando i canali del borgo diventano lo scenario perfetto di festival musicali e animati tornei di giostre acquatiche, i più famosi della regione. Nel mese di agosto è possibile vivere la frenesia della Saint Louis, la festa dedicata al patrono della città (San Luigi, 25 agosto), che dura sei giorni. Sul Canal Royal vengono allestite delle gradinate per permettere al pubblico di ammirare le squadre cittadine che si fronteggiano in tornei a bordo di apposite imbarcazioni a remi dalle strane piattaforme appuntite (les tintaines).

Vestiti di bianco e a piedi nudi, i partecipanti sono muniti di uno scudo e di una lancia di legno per proteggersi e si affrontano in un singolare combattimento in barca con lo scopo di buttar nell’acqua l’avversario. Questi scontri sono numerosi e molto sentiti dalla popolazione locale e vengono molto apprezzati anche dai turisti. Naturalmente, la Saint Louis è anche l’occasione ideale per allestire mostre ed eventi collaterali che dal Canal Royal si diramano in tutta Sète.

Come arrivare a Sète

Raggiungere la città è piuttosto semplice e venendo in auto dall’Italia, nella maggior parte dei casi conviene prendere la Genova/Ventimiglia fino al confine con la Francia e proseguire sull’autostrada A9 per Montpellier, imboccando poi l’uscita per Agde, che vi permetterà di raggiungere Sète dopo pochi chilometri. Inoltre, a pochi minuti dal centro abitato si trova la stazione ferroviaria collegata con le principali città francesi, mentre l’aeroporto più vicino è quello internazionale di Montpellier. Non dimentichiamo che Sète è uno dei porti più importanti del Mediterraneo per cui qui arrivano e partono ogni giorno navi per la Spagna, il Marocco e la Tunisia e sono presenti diversi terminal passeggeri per lo scalo di traghetti e navi da crociera.