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Hotel a Skopje: le zone migliori dove soggiornare

Skopje, la vivace capitale della Macedonia del Nord, è una città ricca di storia, cultura e bellezze naturali, che attrae ogni anno un numero crescente di turisti. Quando si tratta di scegliere un hotel a Skopje, la scelta della zona giusta può fare una grande differenza nel rendere il soggiorno più piacevole e conveniente. Ogni quartiere ha infatti il suo carattere e le sue peculiarità, pronte a soddisfare le esigenze di ogni tipo viaggiatore.

Il centro città, Centar, è ideale per chi desidera essere al centro dell’azione, vicino ai principali monumenti storici, musei e alla famosa piazza Macedonia. Qui si trovano hotel di tutte le categorie, dai lussuosi boutique hotel a opzioni più economiche. Debar Maalo, noto per i suoi ristoranti e caffè alla moda, è perfetto per chi cerca una vivace vita notturna e un’atmosfera bohémien. Karposh, invece, offre una combinazione di tranquillità e comodità, essendo un’area residenziale vicino al fiume Vardar, mentre Sredno Vodno è l’ideale per chi ama la natura e le attività all’aria aperta. Oltre a queste zone principali, Skopje offre anche quartieri più tranquilli e residenziali, ideali per chi cerca un soggiorno lontano dal trambusto del centro.

Centar

Centar, il centro storico di Skopje, è il quartiere ideale per il turista che desidera immergersi a capofitto nella vita e nella cultura della capitale macedone. La sua posizione centrale lo rende perfetto per esplorare a piedi le principali attrazioni della città, come piazza Macedonia, il Ponte di Pietra e la Fortezza di Skopje, risparmiando tempo e denaro sui mezzi di trasporto. Centar ha un’atmosfera unica che combina storia, cultura e modernità, è ricco di ristoranti, bar e caffetterie che propongono cucina tipica macedone e internazionale, ma anche di pub, discoteche e locali di musica dal vivo che animano le notti di Skopje. Anche se a Centar potete trovare una vasta gamma di sistemazioni per tutti i budget, in quest’area si concentrano alcuni dei migliori alberghi a 4 e 5 stelle della città, come Hotel Marriott Skopje, Solun Hotel & Spa, Stone Bridge Hotel, Holiday Inn Hotel, Limak Skopje Luxury Hotel, Best Western Hotel Turist. Tuttavia, è importante tenere a mente che essendo Centar il quartiere più turistico di Skopje, i prezzi degli alberghi e dei ristoranti possono essere più alti rispetto ad altre zone della città.

Old Bazaar

La zona attorno al Vecchio Bazar è il miglior posto dove soggiornare a Skopje per immergersi nell’autentica vita cittadina. Qui è ancora possibile vedere vecchi edifici del periodo ottomano e, come suggerisce il nome, c’è un antico mercato dove si può trovare di tutto, dai vestiti ai prodotti alimentare tipici, ai souvenir più curiosi da acquistare come ricordo. E ovviamente è il posto giusto dove assaggiare la cucina locale: baklava e kebab sono tra i migliori della città! In zona non mancano attrazioni culturali legate al periodo del dominio ottomano, come la Galleria Nazionale di Čifte Amam, il Museo di Storia e l’Accademia delle Arti. Tra le migliori sistemazioni disponibili nel quartiere dell’Old Bazaar ci sono Bushi Resort & Spa, Hotel Arka, Hotel Premium, e Hotel Doa.

Skopje Old Bazaar

Fonte: iStock

Skopje Old Bazaar, Macedonia del Nord

Debar Maalo

Situato a 15 minuti a piedi dal centro città e dal Ponte di Pietra, Debar Maalo è il più bohémien dei quartieri di Skopje, e per questo è anche uno dei più amati dai turisti. Lontano dal clamore turistico del centro, questa zona rappresenta un vero gioiello nascosto per i turisti alla ricerca di un’esperienza di soggiorno alternativa e che desiderano immergersi nell’anima più autentica di Skopje. Qui troverete gallerie d’arte, negozi di artigianato, ristoranti di cucina macedone, caffè e pub dall’atmosfera rilassata e informale, frequentati da un pubblico creativo e intellettuale. Ma anche una vivace vita notturna, con numerosi bar e locali di musica dal vivo che propongono musica tradizionale macedone e internazionale.

Rispetto al centro storico, Debar Maalo offre sistemazioni a prezzi più accessibili, pur mantenendo un livello qualitativo elevato, tra gli indirizzi migliori ci sono City Park Hotel e Hotel Tim’s. Inoltre, potrete trovare accoglienti appartamenti, guesthouse e piccoli hotel che vi faranno sentire come a casa. La sua posizione a pochi passi dal centro storico, facilmente raggiungibile a piedi o con mezzi di trasporto pubblici, lo rende un’ottima base per esplorare la città senza rinunciare all’autenticità.

Prolet

Scegliere una sistemazione a Prolet, il vivace quartiere multiculturale che si estende attorno alla stazione centrale dei treni e degli autobus, può essere un’ottima idea se si intende visitare altre località in Macedonia e fare gite fuori città. Pur essendo situato a breve distanza dal centro, la sua posizione consente di raggiungere facilmente qualsiasi destinazione. Il quartiere ospita una moschea, una chiesa ortodossa e una chiesa cattolica, che danno un’idea della ricca diversità religiosa della Macedonia del Nord, e soggiornando in questa zona è possibile immergersi nella vita quotidiana di Skopje, frequentando i mercati locali, i bar e i ristoranti frequentati dalla gente del posto. Prolet è generalmente più economico rispetto al centro, offrendo una varietà di alloggi a prezzi ragionevoli, dagli hotel agli appartamenti, e questo lo rende un’ottima scelta per chi viaggia con un budget limitato.

Sredno Vodno

Situato alle pendici del Monte Vodno a sud di Skopje, Sredno Vodno combina la tranquillità della natura con la vicinanza alle principali attrazioni e per questo è particolarmente apprezzato da chi viaggia con bambini. La sua posizione strategica, a soli pochi minuti di autobus o taxi dal centro, lo rende una base ideale per visitare la città, ma anche per immergersi nella natura, fare trekking o mountain bike lungo i sentieri escursionistici che conducono alla cima del Monte Vodno.

Sredno Vodno offre una varietà di opzioni di alloggio per tutti i gusti e budget, che spaziano dagli hotel tradizionali agli appartamenti, dalle case vacanza alle ville, e molte strutture offrono terrazze panoramiche con vista sulla città e sulle montagne. Tra i migliori alberghi in questa zona ci sono Villa Vodno, Hotel Panoramika Design and Spa e Leonardo Hotel. Rispetto al centro di Skopje, Sredno Vodno offre alloggi e ristoranti a prezzi più accessibili, permettendo di risparmiare senza rinunciare a comfort, qualità e tranquillità.

Karposh

Se state cercando un quartiere tranquillo, centrale e sicuro dove soggiornare a Skopje, Karposh fa al caso vostro. Questa zona residenziale di case e condomini immersi nel verde di parchi e giardini si estende a nord del Centar, oltre Debar Maalo, al quale è collegato con un buon servizio di mezzi pubblici. Sebbene sia un po’ distante dal centro città, è particolarmente apprezzato per la sua tranquillità e pertanto è considerato tra i migliori luoghi dove soggiornare a Skopje. Offre una buona selezione di caffè, ristoranti, negozi dove fare shopping, molti dei quali si trovano all’interno del popolare centro commerciale Skopje City Mall. Il miglior hotel in zona è Aleksandar Palace Hotel Congress Center, ma Karposh offre comunque diverse opzioni di alloggio per tutti i budget, dagli hotel di lusso agli appartamenti economici. Questo lo rende una zona ideale per i turisti che desiderano un soggiorno confortevole e conveniente.

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Il Castello Sforzesco come non lo hai mai visto: apre una nuova area

Il già suggestivo percorso di visita del Castello Sforzesco a Milano si è arricchito dal 28 giugno 2024 con la Salita alle Merlate Panoramiche, un’opportunità resa possibile dalla collaborazione del Comune di Milano con CoopCulture e Artem che, finalmente, consente a cittadini e turisti di scoprire un’area fondamentale dello storico edificio, accessibile (a fronte dell’acquisto del biglietto dedicato) senza visita guidata su prenotazione.

Un itinerario panoramico di una quarantina di minuti che affascina proponendo lo skyline del capoluogo lombardo da un punto di vista del tutto inedito e privilegiato: si tratta di una nuova esperienza di visita individuale, che si affiancherà alle proposte di tour guidati già attive.

Il percorso delle Merlate attende i visitatori

Dopo aver affrontato i cento gradini dello Scalone del Cortile della Rocchetta (che possono essere sostituiti dall’ascensore per chi ne avesse necessità), ecco l’ingresso all’ultimo piano della Torre del Tesoro: da qui, si apre il percorso delle Merlate, in passato camminamento di ronda dei soldati, quando il Castello Sforzesco era fortezza militare all’epoca della famiglia Sforza.

Passeggiando lungo il perimetro della struttura, oggi è di nuovo possibile ammirare Milano “come non l’avete mai vista” con un itinerario (della durata di circa 40 minuti) che inizia dal lato nord-ovest, verso il Parco Sempione, e continua in senso anti-orario a sud-ovest, verso il Duomo e il centro città.

La nuova passeggiata culturale milanese

La Salita alle Merlate Panoramiche è, quindi, una nuova e ottima occasione per esplorare Milano e lo skyline in maniera suggestiva e immergersi appieno nella sua storia.

Infatti, oltre a essere davvero incantevole, l’itinerario è impreziosito da pannelli descrittivi che, passo dopo passo, illustrano ai visitatori i dettagli sui sistemi difensivi degli Sforza, i cenni storici salienti nonché informazioni e curiosità sui punti di interesse che si mostrano allo sguardo (quali, ad esempio, il Bosco Verticale, la Torre Unicredit, il Campanile di San Gottardo in Corte, gli edifici di Gio Ponti e Giovanni Muzio, le Torri di CityLife).

Ancora, non mancano approfondimenti di carattere architettonico sui vari elementi del sistema di difesa, a partire dall’antico muro della Ghirlanda al Rivellino di Santo Spirito fino ai merli, alle caditoie e alle feritoie. Infine, ma non certo per ultimi, largo spazio ai racconti e alle leggende che, dal Medioevo in poi, hanno reso celebre il fortilizio milanese del XV secolo.

Informazioni utili per la visita

Il tratto del camminamento per un emozionante e coinvolgente sguardo su Milano è accessibile dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso).

Il biglietto si può acquistare online oppure direttamente presso l’Info Point del Castello. Chi è in possesso di un Abbonamento Musei Lombardia in corso di validità, ha diritto a ricevere il biglietto gratuito presentandosi alla biglietteria delle Merlate Panoramiche (questa tipologia di biglietto non è disponibile online).

È consentito l’ingresso a un massimo di 25 persone ogni 20 minuti e l’intero percorso, come accennato, ha una durata di circa 40 minuti.

Sono necessarie scarpe comode per affrontare l’itinerario (a partire dalla salita dei 100 gradini della Scalone della Rocchetta), quindi si sconsigliano tacchi o ciabatte.

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A Trento apre la nuova area archeologica di Palazzo Lodron

Dopo un prolungato periodo di chiusura, mercoledì 10 luglio ha riaperto al pubblico l’area archeologica di Palazzo Lodron, nell’omonima piazza del centro storico di Trento. Insieme al Sito Archeologico Sotterraneo del Sas presso piazza Battisti, alla Residenza romana di Orfeo in via Rosmini, e alla Porta Veronensis, al di sotto della Torre Civica, rappresenta una delle testimonianze più significative dell’antica Tridentum.

L’area archeologica sarà visitabile con accesso gratuito nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì (non festivi) dalle ore 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30.

Un affascinante viaggio nella Trento dei Romani

Il sito, curato dall’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali provinciali con il supporto di Volksbank, custodisce i resti di un quartiere meridionale della città fondata dai Romani nella seconda metà del I secolo a.C. Gli scavi degli archeologi hanno portato alla luce e reso visitabili un tratto della cinta muraria, una parte di strada, i resti di una torre, abitazioni private e una bottega vinaria.

Le ricerche nel sottosuolo di Palazzo Lodron, avviate nel 2000 in concomitanza con il restauro dell’edificio storico, hanno permesso di rinvenire un vasto settore di Tridentum, che presenta una sequenza stratigrafica intatta che va dalla fine del I secolo a.C. fino al VI/VII secolo d.C. La scoperta ha così consentito di ricostruire l’impianto urbano della città romana e ha fornito nuovi dati sull’edilizia privata e sulle attività che si svolgevano nel centro abitato.

Alla scoperta delle meraviglie dell’area archeologica di Palazzo Lodron

Particolarmente significativi per l’ottimo stato di conservazione sono i resti delle mura meridionali della prima cinta cittadina, risalenti all’epoca di Augusto: essi mostrano pietre, ciottoli, filari di laterizi e le buche pontaie, ovvero i fori per inserire i pali di sostegno delle impalcature utilizzate durante la costruzione. Lungo il muro si trovano tracce di una torre, che nel periodo di massimo sviluppo di Tridentum fu probabilmente trasformata in una porta e successivamente tamponata.

Il sito conserva inoltre un tratto di un cardo minore, una strada lastricata orientata verso nord-sud, completa di crepidini in blocchi di pietra e un marciapiede in terra battuta, oltre alle rovine di edifici privati con funzioni commerciali e produttive. Tra questi spicca una caupona, una bottega per la vendita di vino, riconoscibile per la presenza di grandi fosse circolari adatte a contenere tini o botti, che si affacciava direttamente sull’antico fronte stradale.

Sono stati inoltre individuati i resti di un edificio privato, di cui si riconoscono alcuni ambienti con probabile funzione di cucina e dispensa, e altri funzionali all’alimentazione del sistema di riscaldamento a pavimento, di cui dovevano essere dotate alcune stanze, oggi non più visibili. Una curiosità è l’identificazione di una latrina a sedile, finora unica nel suo genere nella città di Trento.

Sul fronte esterno del palazzo, lungo il lato sud dell’edificio, oggi si può notare la seconda e più tarda cinta muraria, costruita nel III secolo d.C. Accanto a essa è stato rinvenuto un cimitero databile tra il VI e VII secolo, contenente una tomba di donna gota con un ricco corredo funebre.

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Cattedrale di Zagabria, un passato da scoprire. Info, consigli e curiosità

La Capitale della Croazia è Zagabria, e la sua Cattedrale, dal passato magico e turbolento, merita di essere conosciuta. Posta nell’entroterra, il fascino di Zagabria è racchiuso nella sua storia, a metà tra Occidente e Oriente. A lungo è stata una città poco turistica, ma di recente è stata riscoperta per la sua bellezza, spesso definita disarmante. Sono tante le cose da vedere qui, ma c’è un’attrazione che toglie il fiato: stiamo parlando della Cattedrale di Zagabria, che sorge nel centro storico. Ti portiamo alla scoperta della Cattedrale dell’Assunzione di Maria: storia, cosa vedere e curiosità.

La storia della Cattedrale di Zagabria

Definita come l’edificio di culto più importante in Croazia, la Cattedrale di Zagabria è dedicata all’Assunzione di Maria. Fondata nel 1093, lo stile è il neogotico: le sue guglie si intravedono da ogni angolo della città, anche per le dimensioni, circa 108 metri di altezza. Al suo interno, invece, sono imperdibili gli affreschi della Sacrestia o quelli che rappresentano l’Assunzione di Maria, che risalgono al 1200. Per la sua bellezza e per la storia affascinante, rientra tra le cose da vedere a Zagabria. Si trova esattamente nella piazza Kaptol, nella parte della Città Alta. La navata della Cattedrale risulta austera, ma non per questo priva di fascino e bellezza, e può ospitare fino a 5000 persone.

Curiosità sulla Cattedrale di Zagabria

Nel corso del tempo, ha subito numerosi rimaneggiamenti, come modifiche e ampliamenti: tuttavia, lo stile che la caratterizza maggiormente, come accennato, è il neogotico. Il passato di questa Cattedrale può essere definito di certo turbolento: è stata testimone silenziosa della città, ma anche protagonista di momenti difficili, come quando è stata distrutta da un terremoto nel 1880. Hermann Bollé, architetto, è stato incaricato della sua ricostruzione: è stato lui a progettare le torri di 104 metri. La Cattedrale non è stata distrutta solo una volta. Quando l’edificio è stato completato nel 1217, è stato distrutto dai Tartari nel 1242. Dal 1990, invece, sono in corso dei lavori con l’obiettivo di restaurare alcune delle parti. Ha subito danneggiamenti anche durante il terremoto di Zagabria del 2020.

Cosa vedere nella Cattedrale di Zagabria

Come anticipato, può ospitare fino a 5000 persone e al suo interno puoi osservare tantissimi affreschi e opere d’arte, santuari e vetrate colorate che risalgono al XIX secolo, tra le più antiche nel territorio della Croazia. Da notare la tomba dell’arcivescovo croato Alojzije Viktor Stepinac, figura enormemente controversa, che si caratterizza per bassorilievi. Tra i dipinti religiosi, invece, si possono ammirare quelli di Albrecht Dürer, pittore rinascimentale. Oltre a essere un luogo di preghiera, è considerata un vero e proprio museo, in virtù della collezione di opere e manufatti, dal valore storico e culturale immenso. Da non perdere anche gli altari costruiti in stile barocco, con base in marmo pregiato e legno.

Informazioni

Quando visitare la Cattedrale di Zagabria? Aperta tutti i giorni, gli orari sono ridotti unicamente alla domenica e l’ingresso è gratuito. Per raggiungere la Cattedrale, si deve prendere la funicolare verso la Città Alta, poiché si trova in cima alla collina. Una posizione privilegiata che consente di ammirare il panorama sulla Capitale della Croazia.

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Questa compagnia aerea regala un soggiorno se fai uno stop over

Viaggiare in aereo è spesso sinonimo di rapidità e comodità, ma può trasformarsi in un’esperienza estenuante a causa dei lunghi tempi di attesa nelle città di scalo, in aeroporti sovraffollati, senza alternative per trascorrere le ore interminabili.

Ma non se lo scalo è a Istanbul: infatti, Turkish Airlines offre ai suoi passeggeri un soggiorno gratuito ed entusiasmante per scoprire la città e rendere lo stop over ricco e stimolante, una vera e propria “vacanza nella vacanza”. Scopriamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Il programma Stopover a Istanbul

Il programma Stopover a Istanbul della compagnia aerea Turkish Airlines permette ai passeggeri dei voli internazionali, con uno scalo di durata compresa tra 6 e 24 ore all’aeroporto cittadino, di rendere il proprio viaggio più interessante scoprendo la storia e la cultura dell’antica Bisanzio grazie al nuovo servizio Touristanbul.

Inoltre, chi ha una coincidenza di almeno 20 ore può soggiornare gratuitamente una notte in un hotel convenzionato a 4 stelle se viaggia in Economy Class e 2 notti in un hotel a 5 stelle se viaggia in Business Class. Il voucher necessario per il soggiorno viene emesso al termine della procedura di richiesta.

Invece di rimanere in aeroporto in attesa del volo successivo, i passeggeri di Turkish Airlines in transito internazionale possono così godersi gratis un magnifico tour per ammirare i monumenti più significativi di una città che è stata culla delle principali civiltà del passato: una volta saliti a bordo della navetta dedicata, ecco dispiegarsi davanti agli occhi meraviglie quali l’Acquedotto di Valente (noto in turco come l’acquedotto Bozdoğan), il quartiere di Balat sulle rive del Corno d’Oro, la moschea di Aga del XVI secolo, le Tombe di Sahaba (compagni del Profeta Maometto), la Moschea del Sultano Ahmed ( conosciuta come la Moschea Blu), la sinagoga di Ahrida del XV secolo, Piazza Beyazit, la Chiesa Bulgara di Santo Stefano, il Gran Bazar, la Grande Moschea di Santa Sofia e molto altro ancora.

Come candidarsi per usufruire dell’opportunità

Per aderire al programma Stopover a Istanbul, i passeggeri devono effettuare una prenotazione almeno nelle 72 ore antecedenti il primo volo inviando (all’indirizzo e-mail corrispondente al proprio Paese di partenza oppure tramite agenzia) le seguenti informazioni: nome, cognome, codice di prenotazione (PNR), numero del biglietto, date di alloggio desiderate, tipologia di camera preferita, numero di telefono e indirizzo e-mail.

Informazioni su Touristanbul: come funzionano i tour e come prenotare

Come accennato, chi ha un volo internazionale in coincidenza a Istanbul e uno scalo di durata compresa tra 6 e 24 ore, può approfittare del servizio gratuito Touristanbul per scoprire la città scegliendo uno degli otto differenti tour in base all’orario più adatto rispetto all’arrivo e alla partenza degli aerei.

Dopo essere atterrati all’aeroporto di Istanbul, i passeggeri saliranno a bordo di una navetta che li riporterà all’aeroporto alla fine del tour (sebbene gli orari dei tour siano organizzati e pianificati con cura, nel caso in cui un passeggero perdesse il volo, la compagnia si assicurerà che raggiunga la propria destinazione come previsto con il volo successivo).

Il servizio Touristanbul è prenotabile al banco degli Hotel situato al Terminal degli arrivi internazionali dell’aeroporto o al banco di Touristanbul nell’area transiti.

I passeggeri possono usufruire del tour gratuito utilizzando il numero del biglietto solo se emesso da Turkish Airlines con un codice che inizia con 235.

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Metro di Baku, come muoversi in città senza stress: informazioni utili

Come spostarsi nella Capitale dell’Azerbaijan? La metro di Baku, inaugurata ufficialmente il 6 novembre 1967, collega le principali zone e i quartieri della città. Composta da tre linee, ti sveliamo come funziona e tutte le informazioni utili da sapere prima di partire: le stazioni sono 27, e sono milioni i turisti e i local che ogni anno la usano, trovandola piuttosto comoda e conveniente come mezzo di spostamento.

Le linee della metropolitana di Baku

Metro di Baku, informazioni, come spostarsi

Fonte: iStock

Baku, la Capitale dell’Azerbaigian

La Rete della Metropolitana di Baku, come accennato, funziona su 3 linee: ciascuna è stata aperta nel corso degli ultimi decenni e serve determinate stazioni. Questo trasporto pubblico ferroviario, conosciuto con il nome di Baki Metropoliteni in lingua azera, è l’unico del Paese: la metro è presente solamente nella Capitale dell’Azerbaijan. Poiché è stata inaugurata nel 1967, presenta molte influenze con lo stile sovietico dal punto di vista dell’architettura.

  • Linea 1: copre la tratta da Icheri Shekher a Həzi Aslanov, è stata aperta nel 1967, è lunga 21,1 km e serve 13 stazioni.
  • Linea 2: la tratta è Khatai-Darnagul, aperta nel 1976, è lunga 14,5 km e serve 10 stazioni.
  • Linea 3: infine, la tratta Xocəsən-8 Noyabr, inaugurata nel 2016, lunga 5,7 km, serve 4 stazioni.

Come funziona la metro di Baku

Il primo progetto per realizzare la metropolitana di Baku è stato avviato durante gli anni ’30, ma ci sono voluti altri 30 anni per osservarne la realizzazione completa. Diventata operativa con la Linea 1 nel 1967, la costruzione prevedeva il collegamento del centro storico con le altre zone della città. Entro il 2040, la metro di Baku dovrebbe estendersi ulteriormente, fino a servire 119 km di percorsi, per un totale di 76 stazioni.

Prima di prendere la metro di Baku, è importante conoscere le norme di utilizzo: da turisti, ci troviamo in un Paese straniero ed è essenziale rispettare le regole. Semplicemente, i passeggeri e il personale della metro di Baku vengono invitati a osservare cortesia reciproca, usando gli spazi pubblici senza sporcare, mantenendo il decoro, l’ordine pubblico e la pulizia.

Orari

Dal punto di vista dei servizi, la metro di Baku è ottima e gli orari coprono una fascia piuttosto ampia: è aperta dalle 6 del mattino fino a mezzanotte. Questo dato può variare, anche in base alle festività, quindi è molto importante informarsi sul posto prima di prendere la metro, così da organizzare gli spostamenti in totale autonomia. Interessante notare che durante gli orari di punta (dalle 7.30 fino alle 9.30 e dalle 17.30 fino alle 19.30), dove c’è la necessità di servire un gran numero di persone, la metro passa ogni circa 6 minuti. In altri casi, invece, è possibile attendere da 4 a 15 minuti.

Biglietti e costi

Rispetto ad altre metropolitane, soprattutto quando si parla di capitali o di metropoli, il costo del biglietto è davvero conveniente: dal 1° luglio 2024, è di circa 0.50 Azn, ovvero 0,27 euro, per un biglietto di sola andata. La tariffa potrebbe subire variazioni nel corso del tempo, ma possiamo di certo affermare che spostarsi è economico e, ovviamente, la metro serve le principali attrazioni della città, come l’accesso diretto ad alcune delle attrazioni imperdibili a Baku: la Stazione Sahil serve Boulevard Baku, ideale per la vita notturna; la Stazione Icheri Sheher, invece, la Torre di Maiden. Sono tante le cose da vedere a Baku, anche nei dintorni della Capitale dell’Azerbaijan.

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Cosa fare alle gole del Verdon, un canyon in Provenza

Quando pensiamo alla Provenza immaginiamo campi di lavanda, alberghi di lusso, ristoranti stellati e borghi romantici, quelli tanto amati da artisti come Renoir, Picasso o Matisse. Eppure, alle spalle di questo scenario glamour e perfetto si cela un mondo fatto di boschi, villaggi e canyon dai paesaggi naturali mozzafiato. Tra questi, un posto d’onore tra i luoghi assolutamente da non perdere è occupato dalle gole del Verdon, meta d’eccezione per gli sportivi e per gli appassionati del turismo d’avventura.

Le profonde gole del Verdon, un mondo fatto di pietra, verde e acque color smeraldo, spacca la terra per 45 chilometri creando quello che viene considerato il canyon più grande d’Europa. Il fiume Verdon ha la sorgente sul colle d’Allos nelle Alpi Marittime e dopo aver percorso circa 175 chilometri sfocia nel fiume Durance, nei pressi di Vinon-sur-Verdon. L’intera regione era anticamente ricoperta dal mare e solo durante il Terziario si formarono le Alpi con le vallate e le gole.

I rilievi formati da calcare, coralli e fossili sono stati modellati durante la glaciazione e l’opera di erosione delle gole si è compiuta con il lavoro dei fiumi. Il Verdon, scorrendo tumultuoso, ha scavato il suo letto tra le pareti alte e strette delle gole rendendo il paesaggio di quest’angolo di Provenza molto simile a un canyon americano. Sono molte le cose da fare e da vedere per scoprirlo: dai belvedere lungo le strade panoramiche alle passeggiate tra borghi e natura, fino agli sport acquatici più avventurosi.

Gole del Verdon: cosa fare e vedere

Quello delle gole del Verdon è un mondo ruvido, aspro, che durante la bella stagione si anima con le voci dei turisti, degli escursionisti e dei motociclisti che sfidano le strade tortuose scavate nella roccia. Queste offrono percorsi panoramici imperdibili perché ricchi di scorci e belvedere suggestivi. Le vie che si possono percorrere sono principalmente due, situate rispettivamente a nord e a sud delle gole: la Route des Gorges e la Route de la Corniche Sublime.

Se scegliete di percorrere la strada a nord, la Route des Gorges, non perdetevi il Belvedere couloir Samson e il villaggio di Rougon; da questa strada potete anche fare una deviazione e prendere la Route de Crêtes o D23, un percorso ad anello lungo 23 chilometri che offre panorami a strapiombo pazzeschi. La Route de la Corniche Sublime a sud, invece, offre altrettanti punti panoramici da segnare sulla mappa come i Balconi della Mescia o le Falesie dei Cavalieri, dov’è presente anche un ristorante con terrazza. Consigliamo di fare benzina prima di arrivare alle gole perché qui le stazioni di servizio scarseggiano.

Strada panoramica gole del Verdon

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Motociclista sulla strada panoramica Route de Crêtes

Sport acquatici, trekking e arrampicata

Come ammirare l’imponenza delle falesie alte fino a 700 metri se non dalle acque del canyon? Dal colore verde smeraldo, tonalità provocata dalla presenza di microalghe, contribuiscono a rendere le gole del Verdon una delle destinazioni più gettonate in Francia dagli amanti dell’outdoor. Tra gli sport più praticati, infatti, ci sono quelli acquatici, durante i quali vi sentirete minuscoli a confronto con l’immensità del canyon! Qui è possibile andare in canoa o kayak, fare rafting, praticare il torrentismo nei crepacci o affittare una barchetta, oltre che divertirsi con tante altre attività come il water rambling, l’acqua-trekking o il floating, un rafting senza imbarcazione pensato per gli sportivi più audaci.

Gli amanti del trekking possono scoprire le gole del Verdon attraverso i suoi numerosi sentieri, come la bellissima via GR4 che parte da Point Sublime e giunge fino alle gole. Un’altra classica escursione è quella lungo il sentiero Martel, chiamato come lo speleologo e torrentista, il primo a esplorare integralmente le gole del Verdon e le sue acque nell’estate del 1905. Questo itinerario è ben segnalato ed è adatto a tutti gli escursionisti, anche se la lunghezza di circa 13 chilometri potrebbe renderlo un tragitto impegnativo. Ricordate di indossare un paio di scarpe adatte e abbigliamento sportivo; inoltre, se non siete pratici della zona, può essere utile una cartina dettagliata della valle. Una passeggiata più breve corrisponde al sentiero Couloir Samson che parte dall’omonimo belvedere.

La camminata nelle gole del Verdon vi permetterà di scoprire tutti gli aspetti di questa valle, dall’alto potrete ammirare l’intero paesaggio e lo scorrere del fiume, scendendo verso la gola vi addentrerete nella vegetazione, a tratti selvaggia. La flora è caratterizzata da boschi di querce e bossi che rappresentano luoghi freschi e tranquilli ai piedi delle alte pareti calcaree.

Il mondo verticale composto dalle alte pareti delle gole è frequentato anche dagli appassionati di arrampicata. In tutto sono presenti più di 800 vie classificate in base al tipo di arrampicata e al livello di difficoltà. Le gole del Verdon sono profonde da 250 a 700 metri: per avvicinarsi a questo sport è indispensabile non soffrire di vertigini! I siti più famosi sono l’Escalès, Baume aux Pigeons, Dérobée e Paroi Rouge.

Il lago di Sainte Croix

Alla fine, il canyon si apre nel lago color smeraldo di Sainte-Croix, un bacino artificiale nato agli inizi degli anni Settanta in seguito alla costruzione dell’omonima diga. Il progetto iniziale prevedeva che, per fare spazio al lago, sarebbe stato necessario ‘affogare’ tre paesi. Gli abitanti furono fatti evacuare e le abitazioni distrutte, per poi essere ricostruite sulle sponde dove oggi sorge il nuovo centro abitato. Dopo un’attenta revisione del progetto, dei tre paesi ne fu sacrificato solo uno: Les-Salles-Sur-Verdon. Oltre che perfetto per praticare numerosi sport acquatici, il lago è utilizzato come spiaggia in quanto le sue acque sono balneabili. Sulle rive troverete diverse attività che vi permetteranno di noleggiare canoe, kayak o barchette a remi.

Gli antichi borghi

Oltre a un paesaggio naturale unico al mondo, le gole del Verdon custodiscono anche un ricco patrimonio storico, artistico e culturale racchiuso nei suoi borghi, uno su tutti Moustiers-Sainte-Marie. Il villaggio, divenuto famoso nel XVII secolo grazie alle sue manifatture in ceramica destinate alla nobiltà francese, costretta a donare i piatti d’oro e d’argento alle casse di Luigi XIV, è un insieme di strade acciottolate e fontane dove un ruolo predominante è svolto dalla cappella di Notre Dame de Beauvoir. Gli altri paesi, da visitare se avete tempo, anche solo per rinfrescarvi o per provare la cucina tipica del territorio, sono Castellane, La Palud sur Verdon, noto agli amanti del parapendio, Aiguines, Trigance e Riez.

Moustiers-Sainte-Marie in Provenza

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Il borgo di Moustiers-Sainte-Marie

Come arrivare alle gole del Verdon

Per visitare le gole del Vernon è indispensabile l’auto, così da potervi spostare in autonomia tra una parte e l’altra del canyon. Da Genova sono 340 chilometri, da Milano 470 chilometri e da Torino 430 chilometri: in tutti questi casi vi basterà seguire l’autostrada in direzione Nizza, per poi proseguire lungo la strada in direzione ovest e seguire la strada in direzione di Dignes les Bains fino a Castellane.

Per chi non vuole guidare dall’Italia, può prendere un aereo e atterrare all’aeroporto di Nizza. Da qui le opzioni sono due: noleggiare un’auto o partecipare a uno dei tanti tour organizzati.

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Cosa vedere a Riga: monumenti, attrazioni e luoghi da sogno nella Capitale della Lettonia

Riga è la Capitale della Lettonia, ed è un autentico gioiello: oltre a essere la più grande tra le capitali baltiche, camminare per le sue vie significa immergersi in un luogo da favola, elegante e raffinato, tra palazzi con richiami e influenze Art Nouveau e spazi verdi. L’itinerario di viaggio a Riga è ricchissimo di cose da fare e da vedere, considerando che il suo centro storico è Patrimonio Unesco. Città medioevale la cui fondazione si fa risalire intorno al 1200, ti portiamo in questa splendida Capitale, parlandoti della zona moderna, di quella antica e dei monumenti da non perdere: scopriamo insieme cosa vedere a Riga.

Centrs o Quartiere Art Nouveau

A nord della Città Vecchia di Riga, c’è un angolo in cui puoi scoprire il Centrs, che, no, non è affatto il centro storico. Questo quartiere comprende la parte centrale, ma esclude la “Vecchia Riga”, di cui ti parleremo in seguito. L’architettura Art Nouveau si nota moltissimo: è un lato della Capitale della Lettonia che suscita tantissime emozioni. Il plus è un salto al Museo di Art Nouveau, che è stato inaugurato il 23 aprile 2009 nell’edificio dove ha vissuto il famoso architetto Konstantin Peksens, che ne è fondatore.

Città Vecchia

Cosa fare a Riga: luoghi da non perdere

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Centro storico di Riga, i palazzi colorati

Venire a Riga e perdersi la Città Vecchia? Impossibile, perché è tra i luoghi maggiormente consigliati da visitare. Dal 1997, è Patrimonio dell’Umanità Unesco: è interessante notare che molte delle attrazioni di cui ti parleremo si trovano proprio qui, tra cui il Museo della Storia e della Navigazione, la Chiesa di San Pietro o la splendida Casa del Gatto, per tutti gli amanti dei felini: è stata edificata da Friedrich Scheffel. Da non perdere la Piazza del Municipio, che si affaccia proprio sul Duomo di Riga e i “Tre Fratelli”, tre edifici storici che sono stati dichiarati Patrimonio dell’Unesco. Vecriga ha saputo mantenere il suo fascino, la sua identità: tra il fiume Daugava e il Canale Pils, un luogo magico da scoprire.

Cattedrale di Riga

Costruita nel 1211 dal Vescovo Alberto di Riga, che è il fondatore della città, è dedicata a Santa Maria, ed è tra le più grandi cattedrali dei Paesi Baltici. Una cupola imponente, la Cattedrale riflette una mescolanza di stili, tra cui romanico, barocco e gotico, segno tangibile del passato e della storia della città. Nel corso dei secoli, la Cattedrale è stata oggetto di incendi e distruzioni, di rimaneggiamenti e rifacimenti: è affascinante in virtù di questo aspetto, ed è inevitabilmente un simbolo della forza e della resistenza della Capitale della Lettonia.

Torre delle Polveri

Come accennato, il centro storico di Riga è di stampo medioevale. E, per tutti gli appassionati del periodo storico definito “Buio”, qui c’è una delle Torri di origine medioevale che ospita anche il Museo della Guerra Lettone. In origine è stata costruita proprio con l’intento di fungere da sistema difensivo. Le sue origini sono incerte, soprattutto per quanto concerne la data esatta di costruzione: la prima torre potrebbe essere stata fondata intorno al XIII secolo. Dapprima conosciuta con il nome di Torre di Sabbia, stando alle fonti storiche, è oggi denominata la Torre delle Polveri, e al suo interno si trova una collezione piuttosto ampia, se non impressionante, di manufatti militari. Si può visitare dal martedì alla domenica e sono numerose le mostre permanenti.

Museo della Storia di Riga e della Navigazione

Viene definito uno dei musei più antichi in Europa, dal momento in cui le sue origini risalgono al XVIII secolo. Ad avere iniziato ad arricchire la collezione del Museo della Storia di Riga è stato un medico della Capitale, ovvero Nikolaus von Himsel: questo, del resto, era il suo volere dopo la morte, rispettato dalla mamma Kathrin von Himsel. Nel corso dei secoli, molte altre collezioni si sono aggiunte a quella di von Himsel: qui si trovano tantissimi tesori, come le chiavi di Riga, ma la vera chicca è una pallina di pietra, il cui peso è di circa 20 grammi, che potrebbe essere stata usata… per il primo albero di Natale in Europa! La storia non è mai stata verificata, ma è una leggenda affascinante.

Castello di Riga

Attrazioni e monumenti da vedere a Riga

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Castello di Riga, tra le cose da vedere

Situato sulla sponda del fiume Daugava, è stato fondato nel 1330, per poi essere ricostruito tra il 1497 e il 1515. Questo castello ha alle spalle una lunga storia: conquistato dagli svedesi, distrutto nuovamente, ricostruito ancora nel XVII secolo e nel XIX secolo. Altri lavori di ristrutturazione sono stati effettuati nel XX secolo, durante gli anni ’30. Ancora una volta, persino nella storia recente è stato parzialmente distrutto, precisamente nel 2013, quando si è verificato un incendio durante il restauro. Simbolo della città, è sede di ricordi, di eventi, di battaglie, di successioni: testimonia la grandiosità di Riga.

La Piccola Mosca

Si fa fatica a credere di essere ancora a Riga quando ci si avvicina a sud della Città Vecchia, precisamente a Maskavas Forštate, ovvero Piccola Mosca. Questo quartiere è sempre stato abitato dai russi, e mostra tantissime influenze dalle città sovietiche. Tra le cose da non perdere in alcun modo, il Mercato Centrale, il mercato di Latgalīte e la “Torta di compleanno di Stalin”. Ma non solo: nel mercato puoi mangiare tante specialità russe.

Ponte di Ferro

Cosa fare e cosa vedere a Riga

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Ponte di ferro sul fiume Daugava a Riga

Il panorama sul ponte ferroviario di Riga è davvero magico, soprattutto al tramonto (come in foto). Attraversa il fiume Daugava, e vale la pena visitare la Capitale della Lettonia per ammirare questi scorci tanto affascinanti. Tra l’altro, nel 2008 è stato implementato un sistema di illuminazione mozzafiato, con due tipi di luci, che scandiscono la settimana e le festività stesse.

Casa del Gatto

Infine, una delle attrazioni di cui ti abbiamo parlato: la Casa del Gatto! Probabilmente è tra le più famose e conosciute della città, un po’ “overtourism”, ma è sempre meravigliosa da vedere. Impossibile non riconoscere a una prima occhiata l’edificio che spicca di colore giallo, con una statua in bronzo che rappresenta il gatto, l’opera di Friedrich Scheffel. Questo e molti altri tesori ti attendono a Riga, la Capitale della Lettonia che è pronta a conquistarti.

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Il mare della Campania è balneabile al 98%: le zone top

L’estate è ormai nel vivo e le spiagge si affollano di turisti che desiderano trascorrere una vacanza balneare e di residenti che cercano refrigerio dalla tipica calura del periodo.

E se c’è una regione dove il mare è un gioiello, con il 98% di balneazione, è la Campania, che ha registrato un significativo miglioramento delle acque anno dopo anno, sulla base dei rilievi di Arpac e delle conferme di Goletta Verde e Legambiente.

Ma quali sono le zone che non si possono perdere? Scopriamole.

Il Litorale Domitio

Innanzitutto, va citato il Litorale Domitio (o Domizio), circa 50 chilometri di costa che vanno da Capo Miseno alla foce del Garigliano, seguendo, in parte, il percorso dell’antica via Domiziana, realizzata su volere dell’imperatore Domiziano per collegare le città dell’Impero Romano con Pozzuoli.

Qui, la cornice naturale è qualcosa che fa sognare, tra spiagge, parchi, i profumi della macchia mediterranea, aree protette e la lunga pineta che impreziosisce il lato settentrionale della Baia Domizia, la “Porta del Sud”, il primo centro costiero della regione arrivando da Nord. A fare da sfondo, il meraviglioso Golfo di Gaeta e il cono vulcanico di Roccamonfina.

Di rara suggestione, nel comune di Castelvolturno, l’Oasi dei Variconi, zona protetta di 194 ettari punteggiati da laghetti costieri comunicanti e da una folta vegetazione che accoglie numerose specie di uccelli migratori. Inoltre, lungo le spiagge arrivano a nidificare le tartarughe Caretta caretta.

Il Parco Sommerso di Gaiola

Poco distante da Napoli, incanta il Parco Sommerso di Gaiola, area marina protetta (istituita nel 2002) di 42 ettari nel panorama costiero di Posillipo, che prende il nome dai due isolotti che emergono dalle acque: si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi e vanta numerosi reperti archeologici nonché una notevole importanza dal punto di vista biologico.

E per fare un tuffo all’ombra del Vesuvio, durante i mesi estivi è accessibile su prenotazione la spiaggia libera lambita da un mare cristallino, raggiungibile percorrendo una lunga rampa di scale.

Il Fiordo di Furore

Incantevole “spiaggia nascosta” della celebre Costiera Amalfitana, quella del borgo di Furore (Patrimonio UNESCO) è una meraviglia che non ha eguali: vegliata dalle rocce a strapiombo, come il fiordo si è formata a seguito dell’erosione causata dal corso del torrente Schiato.

Dalla bellezza selvaggia, i 25 metri di spiaggia meritano di essere vissuti almeno una volta nella vita, un angolo di puro relax dove il caldo non è mai eccessivo: infatti, i raggi del sole non la raggiungono dopo mezzogiorno.

La Baia di Ieranto

Nel cuore della Costiera, altro luogo incontaminato e superlativo è la Baia di Ieranto, gestita oggi dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) e parte dell’area naturale di Nerano.

Non facilmente accessibile (via mare oppure percorrendo un sentiero di 6 chilometri) e quindi lontana dal turismo di massa, la Baia custodisce tutt’ora echi leggendari, come l’incontro tra Ulisse e le Sirene nel celeberrimo poema “Odissea” di Omero.

È il luogo ideale per fare il pieno di bellezza, praticare kayak, snorkeling e birdwatching.

Le spiagge di Portici

Infine, come non menzionare le spiagge di Portici che, in questo periodo estivo, stanno registrando un’affluenza record.

L’arenile è plasmato da scogli e sabbia a grana grossa e sono numerose le spiagge aperte gratuitamente ma attrezzate per offrire relax, divertimento e vacanze balneari spettacolari.

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I tesori da scoprire nei dintorni di Riga

Riga incanta i visitatori con il suo fascino medievale, l’architettura Art Nouveau e l’atmosfera vivace, ma i suoi dintorni non sono da meno. A breve distanza dalla capitale della Lettonia sorgono località ricche di storia, natura e cultura da visitare facilmente in giornata,  mete perfette per chi desidera un’esperienza di viaggio più completa e coinvolgente. Dalle imponenti fortezze medievali ai parchi nazionali incontaminati, dalle città storiche alla più popolare località termale della Lettonia, ecco le migliori gite da fare in giornata da Riga. Preparatevi a un viaggio denso di emozioni e lasciatevi conquistare dalle attrattive di questo incantevole paese.

Sigulta

Soprannominata la “Svizzera della Lettonia”, Sigulta è una graziosa cittadina situata nel cuore del Parco Nazionale del Gauja, una cinquantina di chilometri a nord-est di Riga. La bellezza naturale del paesaggio e il ricco patrimonio storico ne fanno una destinazione ideale per una gita di un giorno dalla capitale della Lettonia, ma anche per un soggiorno più lungo. Tra le principali attrazioni troviamo il Castello di Sigulda, un imponente maniero medievale arroccato su una collina che domina la città, e il Castello di Turaida del XIII secolo, immerso in un parco suggestivo dove si trovano anche rovine di un antico insediamento fortificato. Gli appassionati di attività all’aria aperta hanno solo l’imbarazzo della scelta tra i tanti sentieri escursionistici e ciclabili del Parco Nazionale del Gauja, la possibilità di fare un giro in barca sul fiume e persino cimentarsi con il bob sulla pista olimpica. Nei dintorni è anche possibile visitare le Grotte di Gutmanis, un complesso carsico sotterraneo con suggestive formazioni rocciose. Nel centro cittadino non mancano ristoranti, caffè e negozi, nonché diverse opzioni di alloggio, dagli hotel di lusso agli agriturismi accoglienti.

Jurmala

Con le sue ampie spiagge di sabbia bianca lambite dal Mar Baltico e l’atmosfera elegante, Jurmala è fin dalla Belle Epoque una delle più rinomate località balneari della Lettonia. La vicinanza alla capitale, distante circa 20 chilometri, la rende la meta perfetta per un’escursione in giornata. Caratterizzata da una serie di quindici piccoli centri che si snodano lungo la costa, Jurmala si distingue per le splendide ville in stile Art Nouveau che sorgono maestose tra le dune e le pinete rigogliose, regalando un’atmosfera d’altri tempi.

Tra queste, spicca il Museo di Jurmala, custode della storia della città e ricco di interessanti reperti, che offre un interessante viaggio attraverso le vicende del luogo. Un’altra perla architettonica è la sala concerti Dzintari, risalente agli anni ’30, immersa nel suggestivo Parco forestale Dzintari, attraverso il quale si snodano numerosi percorsi escursionistici. Oltre al relax sulla spiaggia e alle passeggiate nel verde, Jurmala offre anche un centro termale di epoca sovietica che invita a una sosta di benessere e a beneficiare delle proprietà curative delle acque salsoiodiche.

Cesis

Immersa nella pittoresca regione di Vidzeme, Cesis è un’affascinante cittadina fondata nel XIII secolo, dominata dall’imponente Castello di Cesis, uno dei più iconici e meglio conservati del paese, risalente a otto secoli fa. Il maniero, che nel XVI secolo fu gravemente danneggiato dagli attacchi dell’esercito di Ivan il Terribile, ospita un museo ricco di reperti storici e offre splendide viste panoramiche sulla città. Passeggiare tra le sue mura imponenti e immergersi nell’atmosfera cavalleresca è un’esperienza da provare durante una visita a Cesis.

Oltre al castello, Cesis vanta un centro storico medievale racchiuso da antiche mura, caratterizzato da stradine acciottolate, piazze pittoresche e vecchi edifici dai colori pastello. La Chiesa di San Giovanni, con il suo elegante campanile, e la Piazza Rozu, circondata da edifici storici, sono solo alcuni dei tesori che attendono i visitatori. Altre attrazioni da non perdere sono le Scogliere Erglu e il Parco Nazionale del Gauja che con i suoi sentieri escursionistici e le viste panoramiche sul fiume offre infinite opportunità per svolgere attività all’aria aperta, come canoa, kayak e ciclismo.

Parco Nazionale di Kemeri

Fondato nel 1997, quello di Kemeri è il terzo parco nazionale più grande della Lettonia. Si estende infatti su una superficie di oltre 380 chilometri quadrati di paesaggi altamente diversificati. Foreste rigogliose, paludi suggestive, l’affascinante laguna del lago Kanieris e le splendide spiagge sabbiose del Mar Baltico si intrecciano all’interno dell’area protetta, creando l’habitat ideale per una ricca biodiversità, con oltre 200 specie di uccelli e una varietà di fauna selvatica.

Il cuore del parco è la Grande Palude di Kemeri, un ecosistema unico da esplorare attraverso una passerella sopraelevata e una torre panoramica che consentono di ammirare spettacolari viste panoramiche. Gli appassionati di escursionismo e ciclismo possono immergersi nella natura seguendo i numerosi sentieri che si snodano tra boschi e paludi. Il Parco Nazionale di Ķemeri è rinomato per le sue sorgenti minerali curative e i fanghi terapeutici, che hanno dato vita a numerose terme e sanatori già nel XIX secolo.

Palazzo di Rundale

Incastonato nella storica regione della Semgallia, il Palazzo di Rundale è un capolavoro barocco che rievoca i fasti del Ducato di Curlandia. Progettato da Bartolomeo Rastrelli, architetto di fama imperiale, fu costruito tra il 1736 e il 1768 come residenza estiva dei duchi di Curlandia e si distingue per l’armonia delle forme e la ricchezza di decorazioni. La facciata principale, impreziosita da statue e colonne, introduce a un interno sontuoso, dove sfarzosi affreschi, dorature e mobili d’epoca creano un’atmosfera regale.

Cuore del palazzo è la Sala d’Oro, un tempo utilizzata come sala del trono. Un capolavoro rococò con un tripudio di specchi, dipinti e stucchi dorati che culminano nel grande affresco del soffitto che raffigura l’apoteosi dei duchi di Curlandia. In aperto contrasto, la Sala Bianca, che fungeva da sala da ballo, è un’oasi di candida raffinatezza che incanta con la sua delicata eleganza. Non mancano altre sale altrettanto spettacolari, come la Sala dei Cavalieri, la Sala dei Ritratti e la Sala da Musica, ognuna con il suo stile distintivo e una storia da raccontare.

Oltre all’imponenza architettonica, il Palazzo di Rundale vanta un immenso parco di 52 ettari, disegnato secondo i principi del barocco francese. Passeggiando tra viali alberati, statue, fontane e giardini fioriti, ci si immerge in un’atmosfera di quiete e armonia, perfetta per completare la visita in questo gioiello della Lettonia.