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Le migliori ricette di Zagabria: i piatti da provare

È difficile dare una definizione unica della cucina croata e della varietà di ricette che potrai provare a Zagabria. La capitale della Croazia intanto, è una città che ne racchiude in realtà tre: l’Alta, l’Inferiore e Novi Zagreb. A causa della sua storia travagliata e della sua vicinanza con popoli dalle culture più diverse inoltre, la cucina locale riflette una serie di influenze differenti che contribuiscono a creare un panorama gastronomico variegato e molto interessante. Si va dai sapori filo-italiani di gusto mediterraneo, ricchi di piatti di pesce alla griglia, agli stufati di carne alla paprika tipici della Slavonia, fino a pietanze di ispirazione austriaca, turca e ungherese: si rimane sempre comunque piacevolmente sorpresi dalla varietà dei cibi regionali, tutti caratterizzati dall’ottima qualità e dalla freschezza degli ingredienti.

Cosa mangiare a Zagabria, i locali e i piatti tipici

Zagabria è una capitale piena di vita e di sapori dove ogni giorno si possono provare nuovi ristoranti. In generale vale la questa regola: in Croazia è difficile mangiare male così come spendere tanto. Naturalmente, ci sono diversi tipi di offerta: i Restauracija sono i ristoranti eleganti e più formali; i Gostionica o konoba sono locali a conduzione familiare dove è più facile trovare le ricette dell’autentica tradizione croata; i Pivnica sono dei pub dove mangiare anche piatti caldi. Poi ci sono i Kavana, per una pausa con cappuccino e una fetta di torta, le Slasticarna, se desideri gustare gelati, dolci e strudel e infine i Samoposluzivanje, caffetterie self service ideali per uno spuntino veloce. Qualunque sia la tua scelta, allenta la cinta e preparati a dell’ottimo cibo di qualità.  La cultura culinaria di Zagabria affonda le sue radici nella passione dei croati per i pranzi abbondanti ed elaborati, fondati soprattutto su piatti a base di carne alla griglia e arrosto. La città e i suoi dintorni sono rinomati per la loro cucina centenaria, in gran parte influenzata dai paesi vicini e dagli ex imperi dominanti. Nei menù di tutta la città si possono trovare stufati rustici, carni succulente, pasta fatta in casa e gnocchi dolci.

Ristoranti Zagabria

Fonte: iStock

Zagabria è piena di ristoranti e locali da provare

Non importa di cosa si abbia voglia, a Zagabria c’è qualcosa da mangiare che accontenta tutti. La cucina della città è stata influenzata dai Paesi vicini, come l’Austria, l’Ungheria, l’Italia e persino la Turchia. Queste influenze sono confluite in una selezione di piatti diversi che riflettono la cultura e le tradizioni del Paese. Dai sostanziosi stufati come il grah (stufato di fagioli con salsicce) alla versione di Zagabria del tradizionale Cordon Bleu, la capitale della Croazia offre una varietà di piatti ricchi di anima. Ecco quindi cosa mangiare e i piatti tipici che ti aiuteranno a sentirti come un vero abitante di Zagabria.

Per gli amanti della carne, la capitale croata è una destinazione entusiasmante. Quella di maiale e di manzo è una caratteristica comune dei piatti della città, ma ciò che li distingue dalla cucina tipica di altri Paesi con una tradizione simile è l’accompagnamento di prodotti locali come cetrioli, pomodori e cavoli tagliuzzati, conditi semplicemente con olio, aceto, sale e pepe. La semplicità della cucina contadina si manifesta in piatti come le krpice (pasta fatta in casa) e gli žganci (polenta) preparati con cipolle e pancetta. Anche i funghi selvatici hanno un ruolo importante nella cucina di Zagabria e si trovano nei fitti boschi che circondano la capitale.  Altri piatti comuni che incontrerai sicuramente visitando Zagabria sono le sostanziose zuppe a base di fagioli e verdure. Anche se gli ingredienti di questi saporiti stufati cambiano a seconda della stagione, le zuppe rimangono un comfort food che viene gustato dai locali tutto l’anno.

Quando visiti Zagabria per la prima volta, ci sono due aree in particolare che ospitano una serie di eccellenti ristoranti locali: la Città Bassa e la Città Alta. Volendo, potresti anche partecipare ad un tour gastronomico che ti permetterà di vedere alcune delle principali attrazioni di Zagabria e di conoscere la sua storia. Considera di scegliere come antipasto un tagliere di salumi croati. Soprattutto quelli fatti in casa sono abbastanza comuni da servire nelle feste in tutto il paese e nei ristoranti prima del pranzo o della cena. Questi taglieri presentano in genere un assortimento di formaggi e salumi fatti in casa, come prosciutto o salame. Sottaceti, olive, pomodori secchi e piccoli peperoni ripieni di formaggio sono spesso serviti accanto alle carni e ai formaggi. Ecco alcune ricette tipiche che potrai assaggiare durante il tuo viaggio a Zagabria.

Štrukli

Rinomata specialità di Zagabria, lo štrukli è una delizia per i sensi. Questo piatto di pasta sfoglia (simile alle lasagne) è farcito con un impasto di formaggio fresco di mucca, panna e uova: una prelibatezza originaria della regione dello Zagorje che si è poi diffusa in tutta la capitale. Gli Štrukli possono essere gustati in qualsiasi modo: bolliti o al forno per uno spuntino salato con una spolverata di sale. In alternativa, possono essere serviti dolci con una spolverata di zucchero o addirittura conditi con frutta come prugne, mele o mirtilli.

Strukli Purica s mlincima

L’arrosto di tacchino saporito con pasta mlinci fatta in casa è una prelibatezza di Zagabria da mangaire tutto l’anno. Sebbene il piatto sia tradizionalmente preparato con il tacchino, non è raro sostituirlo con altri tipi di pollame, come l’anatra o il pollo. La carne viene marinata in una melodia di condimenti mediterranei come aglio, rosmarino, sale e pepe e poi arrostita lentamente in forno per ore. I mlinci si preparano immergendo le sfoglie secche in acqua bollente salata finché non si ammorbidiscono. Vengono poi aggiunti alla stessa padella della carne per assorbire tutti i deliziosi succhi di cottura.

arrosto di tacchino

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A Zagabria l’arrosto di carni è uno dei piatti base della tradizione gastronomica locale

Zagrebački odrezak

Lo Zagrebački odrezak è da anni un piatto base di Zagabria. È simile al Cordon Bleu e alla Wiener Schnitzel, ma prende il nome dalla capitale croata. Questa deliziosa pietanza si prepara prendendo una sottile fetta di vitello e farcendola con prosciutto e formaggio. Viene poi arrotolata in un fagottino prima di essere ricoperta di farina, uovo e pangrattato, quindi fritta fino a raggiungere la perfezione dorata. Lo Zagrebački odrezak viene comunemente servito con un abbondante contorno di patate brasate e una fetta di limone. Per una perfetta combinazione di sapori, non dimenticare di ordinare anche una delle insalate stagionali di Zagabria.

Grah

Uno dei piatti più conosciuti di Zagabria è il Grah, o zuppa di fagioli. Sebbene sia un piatto tipicamente invernale, questo sostanzioso stufato viene gustato tutto l’anno. Il protagonista della zuppa sono i fagioli, accompagnati da pancetta affumicata, garretto di prosciutto, salsicce e carote, che la rendono un piatto saziante e saporito.

Čušpajz

Un’opzione nutriente per il pranzo, il ćušpajz è popolare tra gli abitanti del luogo e può essere gustato in una vasta gamma di sapori. Questo semplice piatto simile a una zuppa combina ingredienti sani come cavolo, patate, fagioli e carote, a volte con l’aggiunta di salsiccia o carne di manzo. È un’ottima alternativa a un tipico panino e rappresenta un pasto leggero e gustoso a mezzogiorno.

Sir i vrhnje

Spuntino molto amato dalla gente del posto, il sir i vrhnje è un piatto umile che consiste nel mescolare formaggio fresco di produzione locale e panna acida. Gli zagabresi amano mescolarvi l’aglio e cospargere di paprika prima di intingervi il pane fresco. Provalo abbinato a un piatto di salumi croati e avrete un fantastico spuntino pomeridiano.

Krpice

Generazioni di croati sono cresciute mangiando krpice. Si tratta di un piatto di pasta fatta in casa semplice e gustoso che deriva dalla ricetta rustica tedesca del krautfleckerl. Questa confortante combinazione di cavolo fritto, pancetta e tagliatelle si trova in molti ristoranti tradizionali di Zagabria e riporta alla mente dei residenti della città i ricordi dell’infanzia.

Krpice

Fonte: iStock

Assaggia la tradizionale Krpice di Zagabria

Salsicce

La cucina di Zagabria non sarebbe completa senza le salsicce, che possono essere bollite o cotte al forno e di solito sono accompagnate da patate brasate cosparse di paprika e da un cucchiaio di cavolo sottaceto.

Sarma

Il cavolo ripieno è una ricetta antica che ha molte varianti. I croati amano mescolare carne di maiale e di manzo con il riso e insaccare il composto in foglie di cavolo sottaceto. Gli involtini vengono poi aggiunti in una pentola e fatti bollire fino a completa cottura. Molte culture amano aggiungere alla pentola la salsa di pomodoro, ma in Croazia spesso si prepara facendo cuocere farina e grasso per creare una salsa densa. Una volta completata, la sarma viene servita con un cremoso purè di patate.

Sarma

Fonte: iStock

Un piatto amatissimo, il Sarma

Peperoni ripieni

Questa ricetta è la versione estiva del cavolo ripieno, i preferiti dagli zagabresi in estate, quando i peperoni dolci abbondano.

Kremšnita

La kremšnita è una deliziosa torta alla crema a strati realizzata con una base di pasta sfoglia e un ripieno di crema pasticcera alla vaniglia. Sebbene questo dolce sia nato durante l’epoca austro-ungarica di Zagabria, rimane ancora oggi un dolce popolare tra gli abitanti del luogo.

Strudel

Originario dell’Austria, lo strudel di mele ha trovato casa anche qui. È possibile gustare questo dolce in molte panetterie di Zagabria e in tutto il Paese. Pensa a una crosta sfogliata e burrosa, farcita con un dolce ripieno di mele e ricoperta di zucchero a velo.

Strudel

Fonte: iStock

c’è sempre un buon motivo per mangiare un’ottimo strudel di mele

Knedle sa šljivama

I Knedle sa šljivama, o fagottini di prugne, sono un dolce che si trova in molti menu della capitale croata: consiste in morbidi fagottini ripieni di prugne, cannella e zucchero. I fagottini vengono bolliti e ricoperti di zucchero e pangrattato poco prima di essere serviti.

Infine, se ti stai chiedendo cosa bere a Zagabria, sappi che gli abitanti della capitale croata sono grandi bevitori di caffè. Ogni giorno i caffè sui marciapiedi della città sono pieni di appassionati che sorseggiano espressi appena fatti. Per molto tempo, il caffè turco è stato il più ampiamente consumato (e lo è ancora nelle case di famiglia). In tutta la città, tuttavia, oggi è più probabile trovare l’espresso all’italiana. Oltre al caffè, il vino è una bevanda fondamentale nella cultura croata, sempre presente in tavola. Zagabria è una delle poche capitali al mondo che ha la fortuna di essere circondata da regioni vinicole che producono alcuni dei migliori vini croati, e non è difficile capire come questo abbia influenzato la cultura enogastronomica cittadina.

Visitando la capitale croata troverai quindi un’ampia varietà di deliziosi piatti e bevande tradizionali. Dagli stufati ai dolci, a Zagabria ce n’è per tutti i gusti.

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Istria, cosa vedere durante una vacanza indimenticabile

A due passi dall’Italia, c’è una terra che regala grandi emozioni, fatta di pittoresche cittadine, borghi d’artisti arroccati, siti archeologici, una natura selvaggia e un mare da favola. L’Istria, la regione più a Ovest della Croazia, è il luogo perfetto tra il blu del mare e il verde del suo entroterra, punteggiato di uliveti e vigneti attraversati da splendidi itinerari da percorrere in auto o anche a piedi e in bicicletta.

All’incrocio di tre grandi culture europee, quella slava, quella romanza e quella germanica, l’Istria è un territorio dalla storia complessa e affascinante al contempo, che si riflette in tutti i luoghi che si visitano. Alcune cittadine lungo la costa della penisola istriana sono assolutamente da visitare perché custodiscono importanti tesori d’arte che ricordano il loro passato veneziano. Dopo averla visitata, mi sono convinta che è uno di queli luoghi che valgono assolutamente un viaggio, per tantissimi motivi, almeno dieci, e vi spiego perché.

Istria, una meta vicina

Innanzitutto, l’Istria è a due passi dall’Italia. Dalle regioni del Nord è facilmente raggiungibile in auto o in treno, altrimenti in aereo (c’è un volo da Napoli) atterrando all’aeroporto di Pola. Ci sono anche traghetti giornalieri che fanno la spola con Venezia, tanto che sono moltissimi i turisti stranieri che trascorrono le vacanze in Istria ma, già che ci sono, desiderano fare una gita in giornata in piazza San Marco. La vicinanza e la comodità di poter decidere di andare in Istria anche senza aver programmato una vacanza per tempo è sicuramente uno dei primi vantaggi di questa meta.

Le città di mare dell’Istria

Dire che le cittadine affacciate sul Mare Adriatico che ci sono in Istria sono pittoresche è dir poco. Sembrano costruite da poco, tanto sono ben tenute. Con le loro case dei pescatori fronte mare, i tetti rossi, le stradine che si inerpicano fin sulla cima e le torri campanarie che svettano sul loro profilo sembrano dipinte.

Rovigno, una cartolina vivente

La più famosa e forse anche la più visitata è Rovigno. Per arrivarci si percorrere la baia che porta all’antico borgo di pescatori senza mai poter distogliere lo sguardo da questo delizioso agglomerato di case. Il centro storico si trova su un promontorio ed è caratterizzato da case strette una vicina all’altra che scendono a strapiombo fino al mare. Un groviglio di strade lastricate piene zeppe di turisti che si fermano a curiosare tra i negozietti di artigianato che si susseguono porta sulla collina fino alla Cattedrale di Sant’Eufemia, il cui campanile domina tutto lo skyline dalle campagne ammantate di ulivi al Canale di Leme, Pola fino alle isole di Brioni.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

La pittoresca cittadina di Rovigno

Parenzo, un tuffo nella storia

Bellissima da visitare è anche Parenzo – Poreč – altra cittadina di mare molto amata dai turisti. Fu un’importante colonia romana, di cui conserva ancora diverse tracce, tra le quali la via Decumana. Fu la prima città a passare ai veneziani intorno al 1200 e, nel centro storico, si possono ammirare molti palazzetti in stile gotico o classico, che rendono la città un prezioso scrigno circondato dal mare. La Basilica Eufrasiana, notevole esempio di arte bizantina del V secolo, famosa per i suoi mosaici, è patrimonio dell’Unesco. Dalla punta dei giardini di palazzo Polesini, in lontananza, si possono vedere le montagne e persino la baia di Venezia.

Orsera, la città di Casanova

È la cittadina che ha ospitato Giacomo Casanova e sprigiona fascino da tutti muri, Orsera, sviluppata sulle alture che s’affacciano sul porto turistico. Il suo boom edilizio risale al Medioevo, quando sorsero diverse case tutt’intorno al castello che fu la residenza estiva dei vescovi di Parenzo. La principale porta cittadina che sorge accanto alla chiesa di S. Fosca per secoli fu l’ingresso principale alla città fortificata. Da qui si raggiungono facilmente il Canale di Leme e l’arcipelago delle Brioni.

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Fonte: 123RF

Il borgo marinaro di Orsera

Cittanova, una lingua di terra nel mare

Deliziosa come poche è la cittadina di Novigrad – Cittanova – sviluppata su una penisola circondata dal mare. In parte è ancora racchiusa entro le mura medievali. Infatti, ha mantenuto la forma dell’epoca, con strade strette e tortuose e piccole botteghe che d’estate si riempiono di turisti. Per rallegrare il centro, e renderlo Instagrammabile, d’estate le vie principali vengono ombreggiate con ombrelli colorati, le famose “umbrella street” che spopolano in tutto il mondo.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

Il centro storico di Cittanova

Fasana, piccolo borgo di pescatori

Molto pittoresca è anche Fasana – Fažana -, a pochi chilometri da Pola, un piccolo porto di pescatori dove sono attraccate le antiche batane, le barche tipiche istriane le cui vele, un tempo, erano personalizzate a seconda della famiglia di appartenenza (a Rovigno si può visitare l’Ecomuseo della batana), da cui si parte per raggiungere l’arcipelago delle Brioni. È il tipico borgo di pescatori, con le case basse e colorate affacciate sul mare da una parte e su stretti vicoli dall’altra.

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Fonte: 123RF

La cittadina di Fasana in Istria

I borghi pittoreschi da scoprire

Di borghi storici è ricca tutta l’Istria, però, molti sono arroccati sulle colline dell’entroterra e sono incredibilmente suggestivi. Ne ho visitati due, ma ce ne sarebbero tantissimi: Grisignana e Montona.

Grisignana, il borgo-castello

Conta meno di 800 abitanti Grisignana, ma quando arriva la bella stagione il borgo arroccato sulla roccia con cui si dice sia stata costruita Venezia. Delle antiche mura che racchiudevano il borgo-castello resta ben poco, ma la porta che è rimasta è ancora oggi l’unico accesso all’abitato che, come una terrazza panoramica naturale, s’affaccia sull’intera vallata a perdita d’occhio. Là dove un tempo c’erano le mura oggi ci sono i tavolini dei tanti ristoranti e bar affollati di turisti deliziati dagli ottimi piatti della tradizione istriana – dove, neppure d’estate, manca il tartufo – e dall’eccellente vino che viene prodotto nei tantissimi vigneti del Paese.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Il borgo di Grisignana

Montona, come in un libro di fiabe

Molto amato dai turisti è anche il villaggio di Montona che sembra uscito da un libro di fiabe. Con la sua posizione dominante sulla valle del fiume Quieto. dalla cima del colle, che è alto poco più di 200 metri ma che sembra una montagna rispetto al territorio, è il tipico borgo abbarbicato come se ne trovano anche in Italia, Francia e Spagna e per cui gli americani vanno matti. Qui ci troviamo solo a una sessantina di km da Trieste. Cosa vedere nel borgo? Si dice che la chiesa di Santo Stefano sia stata progettata da Andrea Palladio. A testimonianza del lungo periodo di appartenenza alla Repubblica di Venezia ci sono diverse sculture di leoni alati, simbolo della Serenissima e poi c’è la casa natale di Mario Andretti, ex pilota di Formula uno originario proprio di Montona.

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Fonte: ©Ente turistico Motovun

Il borgo di Montona in Istria

I siti archeologici dell’Istria

Se resti della dominazione romana su queste terre si trovano un po’ ovunque in Istria – a partire da Parenzo, con il suo sito archeologico all’aperto, i resti del tempio di Nettuno, visitabile gratuitamente e che si trova in pieno centro città – il luogo simbolo della romanità qui è Pola, la città più grande dell’Istria e famosa proprio per il maestoso anfiteatro romano che risale al II secolo a.C. e che può ospitare fino a 25mila persone, molto simile al Colosseo, ma più piccolo. La leggenda narra che fu costruito da Augusto e ampliato da Vespasiano per amore di una donna.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

L’arena romana di Pola

Ma la storia di Pola inizia con il mito degli Argonauti e la ricerca del vello d’oro, passando attraverso l’epoca degli Istri, dei Romani, appunto, e dei Veneziani. Nell’isola pedonale del centro storico, la piazza con il tempio di Augusto, il Palazzo Ducale e i palazzi rinascimentali sono il cuore della città. Lungo la strada che dall’arena porta al centro della città si incontrano il Museo archeologico Istriano che merita una visita, il piccolo Teatro Romano di forma semicircolare, andato in gran parte distrutto, e altri edifici interessanti. Con i suoi numerosi monumenti, Pola tuttora presenta le forme architettoniche che caratterizzavano una importante città romana.

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Fonte: ©Igor Zirojevic

Pola, l’arena vista dall’alto

Le spiagge e il mare dell’Istria

Lungo i suoi 445 km di costa frastagliata, l’Istria offre tantissime spiagge e cale per chi desidera trascorrervi l’estate. Ci sono spiagge soprattutto di sassi e rocce, ma anche lidi attrezzati perfetti per le famiglie con bambini. Il mare tutt’intorno a Pola offre una vastissima scelta di candide spiagge e calette rocciose, oltre allo splendido arcipelago delle Brioni con le sue isole insolite, come Gaz che ha la forma di un pesce. Un vero paradiso per gli amanti del mare, con i colori che fanno sognare.

Tra le località più attrezzate per l’estate c’è sicuramente Orsera. Il tratto di costa lungo il quale sorge il Petalon è in parte coperto di scogli, in parte di ghiaia ed in parte tutto piattaforme cementate, ideali per prendere il sole. Nei dintorni ci sono diverse spiagge naturiste tanto da essere divenuta una delle mete più frequentate dai nudisti d’estate. Il centro naturista “Koversada”, fondato nel 1961, è famoso per essere il primo e il maggiore resort naturista in Europa.

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Fonte: @Ente turistico di Pola

La spiaggia Hawaii vicino a Pola

Inutile ricordare che qui, come ovunque nel Mediterraneo, si pratica ogni sorta di sport acquatico, ma a pochi metri dalla costa si possono fare immersioni e avvistare alcuni relitti, come quello del Coriolanus, una nave da guerra della Marina reale britannica affondata a Sud di Cittanova. O quello della nave passeggeri austroungarica Baron Gautsch che si trova davanti a Rovigno. Ma lungo tutta la costa parentina, da Cittanova fino al Canale di Leme e a Rovigno, a una profondità che varia dai 4 ai 40 metri, si trovano una ventina di secche bellissime per le immersioni. Particolarmente attraenti sono le “mura”, delle rocce a picco sulle secche di Kampanil e Tempesta, e la grotta sottomarina dell’isolotto di Banjole nei pressi di Rovigno.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

La costa frastagliata dell’Istria

L’arcipelago delle Brioni

A poche miglia dalla costa istriana meridionale emerge un gruppo di isolotti più o meno grandi e dalle forme più variegate – uno, Otok Gaz, ha la forma di un pesce – che formano il Parco nazionale dell’arcipelago di Brioni. Le isole sono raggiungibili con i traghetti di linea che partono da Fasana e che portano sull’isola principale, Veli Brijuni (Brioni Maggiore), dove ci sono anche delle strutture alberghiere in cui soggiornare.

Nelle sere d’estate molti turisti, però, si recano sull’isola di Brioni Minore dove si tengono concerti e rappresentazioni teatrali nel Teatro Ulisse. Qui si può visitare anche la Fortezza Minore, la fortificazione più grande della costa adriatica. Non è (ancora) aperta al pubblico, invece, l’isola di Vanga, dove c’è ancora una delle residenze di Tito. Chi desidera fare delle belle escursioni o godersi delle spiagge incontaminate affacciate su un mare trasparente come pochi deve recarsi sull’isola disabitata di Cosada.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

Il mare dell’Arcipelago di Brioni

Le più belle escursioni in Istria

Ai piedi del colle su cui sorge il borgo di Montona si estende il percorso della ex Ferrovia Parenzana, oggi percorribile in bicicletta o a piedi, per chi ne ha la forza. È l’escursione più famosa dell’Istria e un tempo era il collegamento diretto tra Parenzo e Trieste. Il tratto istriano si snoda attraverso meravigliose vallate, colline verdi, vigneti e uliveti per raggiungere alcune cittadine medievali. Basta seguire i cartelli gialli che danno informazioni sui viadotti storici, i tunnel e le ex stazioni ferroviarie in cui ci si imbatte lungo il percorso. Era una tratta ferroviaria con binario a scartamento ridotto lunga 123,1 km che collegava ben 33 località istriane. Inaugurata nel 1902, fu dismessa nel ’35. La Parenzana non è l’unica ciclabile dell’Istria, ce ne sono tante altre e sono molti anche i bike hotel organizzati per ospitare i cicloturisti.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

In bicicletta lungo la Parenzana tra Italia e Istria

Tra le gite più belle c’è quella in barca nel Canale di Leme (Limski Kanal), il più lungo golfo istriano, ben 12 km, simile a un fiordo, tanto che proprio qui, negli Anni Cinquanta, fu ambientato il film “I vichinghi” con Kirk Douglas e Tony Curtis. Il canale è l’ultimo tratto della valle di Leme che giunge nell’Istria centrale. Ci si imbarca in corrispondenza della grotta dove si è ritirato San Romualdo fondatore dei Camaldolesi, raggiungibile dopo un facile trekking nel bosco di Kontija, una riserva speciale di 65 ettari con sentieri pedonali e piste ciclabili.

Itinerari enogastronomici

Qui si producono alcuni vini molto rinomati come il Terrano, la Malvasia e il Pinot. I boschi attorno a Montona sono ricchi di tartufi bianchi e neri che fanno parte della tradizione gastronomica istriana e vengono proposti tutto l’anno. Inoltre, c’è una grande produzione di olio d’oliva. La cucina rispecchia il territorio con pesce fresco lungo le coste e nel Canale di Leme che, per le forte salinità dell’acqua e la presenza di plancton è una vera “fattoria” di pesci e molluschi,  e prodotti agricoli a chilometro zero nell’entroterra.

In Istria, come in Italia, si mangia molto bene e la tavola è un culto. C’è una grande varietà di offerta gastronomica – ed economica, quindi, – che a vai ristoranti stellati alle trattorie. Gli appassionati possono percorrere alcune strade del gusto: c’è la Strada del vino dell’Istria, la Strada dell’olio EV d’oliva, la Strada del formaggio e si può partecipare a degustazioni oltre che di questi prodotti anche di prosciutto istriano, miele, grappa e birra.

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Fonte: @Ente del turismo dell’Istria

Itinerario lungo la Strada del vino in Istria

Istria, nuova meta di lusso

Se cercate un meta low cost, queta non è l’Istria. Naturalmente, nella regione c’è una vasta offerta turistica con strutture alberghiere e ristorazione per tutte le tasche, compresi camping e glamping, ma rispetto ad altre mete estere ancora emergenti e in fase di sviluppo si è già posizionata su livelli medio-alti. Per chi cerca una meta di lusso, non tanto per i costi quanto per le esperienze esclusive che si possono fare, allora l’Istria è perfetta.

Ci sono resort immersi tra i vigneti lontani dalla folla dei turisti che arriva non appena inizia la bella stagione, ci sono ristoranti stellati e, tra le esperienze top da fare, ci sono i tour a bordo di un elicottero pere ammirare dall’alto distese di vigneti, coste frastagliate, boschi verdissimi, isolotti selvaggi e cittadine-gioiello, con alcune tappe. Questo progetto è nato grazie alla collaborazione tra l’Ente per il turismo dell’Istria e partner eccellenti come l’Azienda vinicola Rossi di Vižinada (Visinada), la Cantina Saints Hills di Višnjan (Visignano) e Meneghetti Wine Hotel & Winery di Bale (Valle): con le loro cantine, questi produttori da anni portano avanti la tradizione del vino istriano, oltre a segnare con la loro presenza il paesaggio agricolo dell’entroterra, e ora si trasformano anche in basi di partenza per queste splendide esplorazioni ad alta quota.

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Fonte: Getty Images

Le isole di fronte a Rovigno

Perché in Istria si parla italiano

Nell’Istria quasi tutti parlano italiano o per discendenza o perché vivendo in un contesto di forte influenza italiana lo ha imparato, specialmente nelle località costiere turistiche o nell’immediato entroterra, dove il contatto con gli italiani è sempre più frequente. Ma non è solo una motivazione turistica. Dopo la Prima guerra mondiale, infatti, molti dei territori istriani passarono al Regno d’Italia e si iniziò a parlare quel dialetto che oggi viene chiamato istroveneto, parlato non soltanto adi più anziani ma in famiglia, da tutti coloro che vogliono mantenere vive le tradizioni. Per noi italiani trascorrere una vacanza in Istria è quindi molto facile perché possiamo essere compresi praticamente ovunque.

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Calamotta, l’isola tropicale della Croazia

Occorre circa un’ora di navigazione per raggiungere Calamotta, isola paradisiaca della Croazia che fa parte dell’arcipelago delle Elafiti e che sorge in tutta la sua bellezza proprio di fronte alla costa dalmata, a poca distanza da Dubrovnik. È piccola, priva di auto e lontana dalle metropoli affollate e caotiche, tanto da rivelarsi una vera e proprio oasi di pace e relax. Scopriamo insieme questo minuto paradiso non troppo distante dal nostro Paese.

Calamotta, informazioni utili

Calamotta, il cui vero nome in croato è Koločep, è un’isola immersa nel limpido mare Adriatico che bagna la Croazia e che amministrativamente appartiene alla città di Ragusa (Dubrovnik) nella regione raguseo-narentana.

Con una superficie di appena 2,44 km² e una preziosa costa di 12,869 km, colpisce sin da subito per la sua forma irregolare che nasconde promontori e insenature che lasciano senza fiato. Da queste parti, infatti, la natura regna sovrana in quanto l’isola è ricoperta da una folta e rigogliosa vegetazione subtropicale, perlopiù forestale, intervallata da vigneti, ulivi, agrumi, melograni e carrubi.

Cosa fare e vedere

L’isola di Calamotta va visitata a passo lento, godendosi gli odori della natura e la pace che offre: qui non ci sono automobili, ma solo un albergo per adulti pronto ad accogliere i visitatori che scelgono di godersi la bellezza allo stato puro. Calamotta, infatti, si rivela un vero e proprio paradiso per coloro che sono alla ricerca di escursioni in mezzo alla natura, poiché il territorio è ricco di sentieri mozzafiato immersi nei profumi della fitta pineta e del bosco di latifoglie che ricopre il versante meridionale.

Poi ci sono affascinanti spiagge di sabbia, un mare turchese che invita a fare più di un bagno, bellezze sottomarine che aspettano di essere scoperte e anche monumenti storici, come la fortezza di Napolenone e la chiesa della Santa Trinità. Sull’isola, inoltre, sorgono anche due piccoli villaggi: Gornje Celo, che si affaccia su due favolose baie, e Donje Celo, con le sue caratteristiche case in pietra ed un’incantevole spiaggia sabbiosa, collegati l’uno all’altro da un sinuoso viale che si percorre in circa 20 minuti di cammino.

Vi si trovano anche numerosi siti archeologici e ben sette chiese pre-romaniche, un numero notevole considerando le sue dimensioni.

E poi il suo gioiello per eccellenza: la Grotta Azzurra, che si può raggiungere solo a nuoto dal lato sud dell’isola, che prende il suo poetico nome dall’affascinante bagliore blu creato dalla luce del sole che si riflette sul fondo di sabbia bianca che impreziosisce la grotta. E per chi cerca anche puro divertimento, niente paura: la sera Calamotta si trasforma perché diventa la culla di bande jazz, bande di ottoni, klape, cantanti dalmati a capella e ballerini di jazz e step.

Quando andare e come arrivare

Questo gioiello prezioso della Croazia può essere visitato durante tutto l’anno, complice anche il suo clima mite che la rende ideale per un viaggio in tutte le stagioni. Tuttavia, l’estate è certamente uno dei momenti migliori soprattutto per coloro che vogliono rilassarsi grazie ad una vacanza al mare.

Arrivarci è piuttosto facile perché basta salire su un traghetto in partenza da Dubrovnik che durante la bella stagione prende illargo più volte al giorno.

Infine, un piccolo consiglio: il modo migliore per scoprire Calamotta è in barca o in kayak.

Isola di Calamotta

Fonte: iStock

I colori dell’isola di Calamotta
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Dove dormire a Tbilisi, i quartieri migliori dove alloggiare

Tbilisi è una città cosmopolita che fonde perfettamente vecchio e nuovo, offrendo ai visitatori una ricca esperienza culturale e storica. Quando si tratta di scegliere un hotel nella capitale della Georgia, la varietà di opzioni disponibili può rendere la decisione difficile. Tuttavia, conoscere le migliori zone in cui alloggiare può aiutare a ottenere il massimo dal proprio soggiorno. Il centro storico Kala, con le sue stradine, le case tradizionali e le famose terme sulfuree, è perfetto per chi desidera immergersi nella storia e nella cultura locale.

Qui si trovano boutique hotel e guesthouse pittoresche che offrono un’atmosfera autentica e accogliente. La zona attorno a Rustaveli Avenue, il viale principale della città, è ideale per chi vuole essere vicino ai maggiori musei, teatri e negozi di lusso. Qui le sistemazioni spaziano dai grandi alberghi di catena a soluzioni di design moderne. Chugureti, sulla sponda sinistra del fiume Kura, è noto per i suoi caffè, i ristoranti di buon livello e una vivace scena notturna. Questa zona è particolarmente adatta ai giovani viaggiatori e a chi cerca un’atmosfera più contemporanea e dinamica.

Kala

Adagiato sulla sponda destra del fiume Kura, il quartiere di Kala rappresenta il centro storico di Tbilisi, Dzveli Tbilisi, pertanto offre un’immersione affascinante nella storia e nella cultura georgiana. Tra antichi edifici, vicoli pittoreschi e un’atmosfera vivace, Kala ha conservato il suo carattere autentico, sfuggendo all’eccessiva modernizzazione.

La vicinanza alle principali attrazioni come la fortezza Narikala (da cui prende il nome), il bagno sulfureo di Abanotubani e la cattedrale Sioni, rende questa zona la base ideale per esplorare la città a piedi, senza la necessità di utilizzare i mezzi pubblici. Passeggiando per le stradine di Kala, ci si imbatte in case tradizionali georgiane con balconcini in legno e cortili fioriti, ristoranti che propongono cucina georgiana tipica e internazionale, negozietti di artigianato locale, dove è possibile acquistare souvenir unici e originali.

Per chi ama la vita notturna, non mancano bar e pub dove sorseggiare un bicchiere di vino georgiano e ascoltare musica dal vivo in un’atmosfera conviviale che invita a socializzare con la gente del posto. Kala è un quartiere sicuro e ben frequentato, dove i turisti possono passeggiare tranquillamente fino a tarda ora. In zona si trovano strutture ricettive di ogni genere, dagli hotel di lusso come Wyndham Grand Tbilisi, Qarvasla Hotel, Glarros Old Town, IOTA Hotel Tblisi, Ambassadori Tbilisi Hotel, ai piccoli bed and breakfast a conduzione familiare, ma essendo un quartiere molto turistico i prezzi possono essere sensibilmente più elevati rispetto ad altre zone.

Sololaki

Sololaki è uno dei più antichi quartieri di Tbilisi. Situato a ovest di Piazza della Libertà, verso Mtatsminda, a differenza del centro storico è caratterizzato da strade ben ordinate, fiancheggiate da splendide ville e giardini costruite nel secolo scorso. Oggi il quartiere è caratterizzato da un’atmosfera bohémien e artistica, con numerose gallerie d’arte, negozietti vintage, caffè caratteristici e ristoranti tipici. Dagli hotel di lusso come Communal Hotel Sololaki, Tbilisee Hotel, Makmani Hotel, Graf Hotel, agli appartamenti in affitto, Sololaki offre una vasta gamma di soluzioni per l’alloggio, consentendo ai turisti di trovare la sistemazione più adatta alle proprie esigenze e al proprio budget.

Sololaki vanta una vivace vita notturna, con numerosi bar, club e pub che propongono anche musica dal vivo, dove è possibile trascorrere serate divertenti in compagnia. Frequentato sia da turisti sia da gente del posto, è un quartiere generalmente sicuro. Tuttavia, come in ogni grande città, è sempre consigliabile adottare le dovute precauzioni, soprattutto nelle ore serali.

Abanotubani a Tbilisi, Georgia

Fonte: iStock

Abanotubani a Tbilisi, Georgia

Avlabari

Situato sulla sponda sinistra del fiume Kura, Avlabari è tradizionalmente il quartiere armeno di Tbilisi, dominato dalla Cattedrale della Santissima Trinità, la chiesa ortodossa più grande della Georgia. Le case antiche conferiscono a certe zone un’atmosfera nostalgica, ma nuovi parchi, piazze, una nuova stazione della metropolitana e grandi complessi residenziali stanno gradualmente cambiando il volto del quartiere.

Un’atmosfera vivace pervade i viali che brulicano di negozietti di souvenir artigianali, gallerie d’arte, caffè caratteristici dove gustare i sapori tipici della cucina georgiana e ristoranti che propongono deliziose specialità locali. La sera, il quartiere si anima con musica dal vivo e locali notturni, creando un’atmosfera vibrante e coinvolgente. Avlabari è ben collegata con il resto della città tramite mezzi pubblici e per la presenza di numerosi alberghi di buon livello, come Sandali Metekhi Hotel, Khedi Hotel, Hotel Banovani, Galavani Hotel, che offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo rispetto ad altre zone di Tbilisi, è considerato una delle zone migliori dove alloggiare.

Chugureti

Quartiere storico sulla sponda sinistra del Kura, adiacente ad Avlabari, Chugureti è il fulcro della vita notturna di Tbilisi, con un’elevata concentrazione di bar, pub e club di ogni genere che soddisfano tutti i gusti. Se cercate divertimento serale, questo è il quartiere che fa per voi: dalle terrazze panoramiche con vista sulla città ai locali underground, c’è sempre qualcosa da fare e la zona offre sistemazioni per ogni budget, inclusi alcuni dei migliori boutique hotel di Tbilisi situati in edifici storici, come Heritage Hotel, Ornament Hotel, Vintage Hotel, River View Hotel, Hotel Monday.

Un’architettura eclettica, che spazia da edifici medievali a palazzi Art Nouveau, racconta la lunga storia di quest’area dalla forte influenza turca e araba, con numerosi ristoranti mediorientali e lounge di shisha, ma dove si trovano anche lo Stadio Boris Paichadze e il vasto mercato alimentare Dezerter Bazaar.

Mtatsminda e Garetubani

Situato sulle colline a nord di Tbilisi, Mtatsminda offre un’esperienza di soggiorno diversa dal centro città, ma ugualmente piacevole per i turisti. E’ un ampio distretto che parte da Piazza della Libertà e si estende a nord-ovest lungo il fiume, con viale Shota Rustaveli come arteria principale. Copre le strade a ovest che salgono verso Mtatsminda (montagna sacra) e la Torre TV di Tbilisi, mentre le strade in pendenza a est, che scendono fino al fiume, sono note come Garetubani (distretto esterno).

Se siete alla ricerca di una sistemazione in un contesto tranquillo e un’atmosfera più residenziale, questa zona potrebbe essere la scelta ideale per voi. Mtatsminda è famosa per la funivia che sale sulla cima del monte omonimo, offrendo una vista spettacolare della città dall’alto. Il parco Mtatsminda sulla cima ospita anche un parco divertimenti, un museo e una torre della televisione. Garetubani, ai piedi di Mtatsminda, è un quartiere residenziale con strade alberate, casette e un ritmo di vita più lento rispetto al centro.

Mtatsminda e Garetubani offrono una grande varietà di opzioni di alloggio, tra cui alberghi prestigiosi come Radisson Blu Iveria, The Biltmore Hotel Tbilisi, Tbilisi Marriott Hotel nei pressi di viale Rustaveli, e accoglienti boutique hotel come Bazzar Hotel, Hotel Kera, Hotel Tiflisi Inn, appartamenti e case vacanza. Tuttavia, è importante tenere presente che questi quartieri si trovano in parte in zona collinare, quindi potrebbe essere necessario utilizzare i mezzi pubblici o i taxi per spostarsi in città.

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Sta per salpare la crociera Love Boat con il cast della serie originale

Ricordate la sitcom romantica Love Boat, che a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 ha conquistato il pubblico a livello internazionale? L’iconica serie tv, girata a bordo di una crociera, ora diventa realtà: la Princess Cruises, una delle principali compagnie di navigazione statunitensi, ha deciso di far rivivere le emozionanti avventure del capitano Stubing e degli altri protagonisti con un viaggio indimenticabile. Pronti a salpare a bordo di Love Boat? Ecco la crociera da sogno per tutti i fan della serie tv.

Love Boat, la crociera per i fan della sitcom

Dopo il successo del viaggio inaugurale nel 2022, Princess Cruises ha deciso di replicare: sta per salpare la crociera dedicata a Love Boat, in compagnia di alcuni dei membri del cast della serie originale. È un’occasione imperdibile per i tantissimi fan che si sono innamorati delle avventure dei suoi protagonisti, tra gelosie, mille vicissitudini amorose e tante risate. Non tutti sanno che le riprese della sitcom sono state girate, per la maggior parte, a bordo della Pacific Princess, appartenente proprio alla flotta della compagnia crocieristica statunitense.

Purtroppo, la nave oggi non esiste più: dopo 40 anni di onorata carriera, ha salpato l’ancora per il suo ultimo viaggio nel 2013 verso le coste della Turchia, dove è stata definitivamente smantellata. Ma Princess Cruises ha in mente qualcosa di speciale, facendo rivivere le atmosfere di Love Boat a bordo di un’altra sua ammiraglia, la Enchanted Princess. Tra i membri del cast originale ci saranno Jill Whelan (alias Vicki Stubing), Bernie Kopell (Doc), Fred Grandy (Gopher) e Ted Lange (Isaac). Sono persino previsti alcuni ospiti a sorpresa, che verranno annunciati solo più avanti.

Molte sono le attività previste a bordo: dalla festa di benvenuto, dove ci sarà la possibilità di incontrare il cast e scattare qualche selfie autografato, ai giochi a premi sul tema Love Boat, per non parlare delle proiezioni speciali degli episodi iconici della serie tv e dei menù ad essa ispirati. Gli ospiti possono acquistare lo speciale Love Boat Vip Package, per poter così partecipare ad un esclusivo cocktail party con il cast e ad altre emozionanti esperienze come la cena al Tavolo del Capitano (oltre ad ottenere alcuni gadget particolari).

Quando salpa Love Boat: le tappe della crociera

Cosa sappiamo sulla crociera a tema Love Boat? Non manca molto alla sua partenza: si tratta di un viaggio di 7 notti nel Nord America, dal 31 agosto al 7 settembre 2024. La nave salperà da New York City, in direzione Canada, proponendo ai suoi ospiti alcune tappe davvero interessanti. L’itinerario include infatti scalo a Newport (Rhode Island), Boston, Rockland (Maine), Saint John (baia di Fundy) e Halifax (Canada), prima di far ritorno al porto di partenza. La Enchanted Princess potrà ospitare fino a 3.660 passeggeri, per un’avventura indimenticabile.

“Ci siamo divertiti tantissimo ad entrare in contatto con i fan durante la nostra crociera a tema nel 2022, quindi riproporla quest’anno sembrava fosse destino, soprattutto con l’aggiunta di alcuni ospiti a sorpresa. Navigare con i nostri fan ci regala tanta gioia e questa crociera sarà senza dubbio una reunion speciale, che ci riporterà a dove tutto è iniziato: su una Princess Cruises” – ha affermato Jill Whelan, l’attrice americana che ha recitato la parte della figlia del capitano Stubing in Love Boat, ora Celebrations Ambassador per Princess Cruises.

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In Irlanda nasce il nuovo sentiero sulla montagna sacra di Croagh Patrick

Tra tradizioni e leggende, l’Irlanda è un luogo ricco di meraviglie tutte da scoprire: una delle mete più affascinanti per i pellegrini e gli amanti dell’escursionismo è senza dubbio Croagh Patrick, la montagna sacra legata alla figura del santo patrono del Paese. Per lungo tempo, affrontare questo pellegrinaggio significava districarsi tra percorsi ripidi e sterrati che non sono mai stati messi in sicurezza, ormai considerati troppo pericolosi. Nasce così un nuovo sentiero che consente di raggiungere la vetta della montagna senza più alcuna difficoltà, proteggendo anche l’ambiente naturale.

Il nuovo sentiero sul Croagh Patrick

L’Irlanda rimane la meta perfetta per gli escursionisti, offrendo una vasta scelta di paesaggi pazzeschi dove immergersi nella natura e affrontare lunghe camminate. Ci sono poi alcuni luoghi speciali, soprattutto per gli abitanti e i pellegrini: è il caso di Croagh Patrick, chiamata dai locali The Reek, una vera e propria montagna sacra. Si trova nel Mayo, una delle contee occidentali del Paese, ed è un piccolo rilievo montuoso alto appena 765 metri – non lasciatevi ingannare, perché sulla vetta si gode di un panorama sensazionale.

È  qui che nasce un nuovo sentiero, voluto soprattutto per mettere in sicurezza i pellegrini che precedentemente si arrampicavano lungo percorsi sterrati fin troppo pericolosi. Si tratta di un cammino lungo 4 km, nel cui punto di massima ampiezza si allarga per un paio di metri, consentendo di muoversi con maggior facilità. È stato realizzato in appena tre anni, utilizzando solo materiali scavati dalla montagna stessa: sono state spostate migliaia di tonnellate di pietre e di terra, per arrivare alla conclusione dei lavori. Il risultato è sorprendente, un vero e proprio viaggio spirituale nella natura per raggiungere la vetta di Croagh Patrick e godere della distesa infinita delle campagne e della costa della Wild Atlantic Way.

Per chi vuole avventurarsi in un trekking più impegnativo, l’ideale è percorrere il Croagh Patrick Heritage Trail, che ha come punto di arrivo proprio la montagna sacra. Il sentiero, lungo 61 km, inizia presso il villaggio di Balla e affronta alcuni dei paesaggi tipici irlandesi, tra boschi, torbiere e piccole colline verdi. Si attraversano numerosi villaggi e siti storici di grande importanza, come l’abbazia di Ballintubber (costruita nel XIII secolo), il letto di pietra ad Aughagower e l’incantevole Boheh Stone, dove si possono trovare incisioni artistiche del 3.000 a.C.

La storia di Croagh Patrick e del suo santuario

Perché il Croagh Patrick è considerato una montagna sacra? Questa imponente formazione rocciosa è legata alla figura di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda: si dice infatti che, nel corso del V secolo, egli affrontò la salita per raggiungere la vetta e vi rimase per 40 giorni e 40 notti, digiunando per tutto il periodo. Il santo fu impegnato nella costruzione di una chiesa, tutt’oggi visibile sulla cima della montagna. Nel 1905 vi si aggiunse una piccola cappella, che leggenda vuole sia stata realizzata da soli 12 uomini utilizzando pietra e cemento locali, trasportati sul Croagh Patrick a dorso di asino.

La montagna sacra è considerata da millenni un luogo di pellegrinaggio, ben prima che San Patrizio vi trascorse il suo periodo di digiuno nel V secolo. Oggi, qui si commemora una festa molto importante: si tratta del Reek Sunday, l’ultima domenica di luglio, quando migliaia di fedeli si arrampicano sul monte (spesso a piedi nudi) per espiare le proprie colpe, raggiungendo la vetta per ascoltare l’annuale messa che viene celebrata all’interno della cappella.

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Spiaggia di Barabarca, cosa fare in questo paradiso dell’Elba

L’Isola d’Elba, parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è conosciuta in tutto il mondo per essere stata il rifugio di Napoleone Bonaparte durante il suo esilio (1814–15), ma anche per le sue spiagge paradisiache e immerse in una natura quasi vergine. Sono diverse, infatti, le calette da poter scoprire in questo bellissimo fazzoletto di terra italiano, come le esperienze da vivere a contatto con la natura. Ne è un esempio la sua affascinante Spiaggia di Barabarca, un gioiello ancora incontaminato.

Spiaggia di Barabarca, incanto del del Golfo Stella

La Spiaggia di Barabarca si trova a poca distanza di Capoliveri, un borgo arroccato su una collina e anche uno dei più caratteristici e attivi centri dell’Isola d’Elba. Questa bellissima caletta si presenta agli occhi del visitatore come un angolo quasi immacolato, poiché mostra un paesaggio pressoché inalterato dal punto di vista ambientale.

Gli amanti della natura, infatti, qui possono trovare pane per i loro denti poiché la vegetazione impreziosisce il territorio regalando alla spiaggia un aspetto altamente selvaggio. Non è da meno l’atmosfera che si può respirare, in quanto tutta la caletta è circondata da un panorama meraviglioso che spazia dalla spiaggia con il mare dalle tonalità smeraldine agli scogli che invitano a fare snorkeling per conoscerne i fondali.

Ma non è di certo tutto, perché a lasciare a bocca aperta sono anche le tante sfumature e i mille colori: Barabarca è composta da sabbia chiara e piccoli sassolini che a loro volta sono bagnati da acqua cristallina su chi si specchiano le varie tonalità della macchia mediterranea. Un paradiso vero, quindi, tanto da rivelarsi anche un spiaggia adatta alle famiglie con bambini, poiché essendo racchiusa all’interno di una baia è spesso riparata dai venti. Non mancano nemmeno le opzioni per i naturisti che qui possono rilassarsi in una sezione dedicata a loro. Va ricordato, tuttavia, che la lunghezza totale dell’arenile è di 200 metri.

In fatto di servizi, in spiaggia è presente un piccolo bar con noleggio lettini, pedalò e canoe, in modo da rifocillarsi e divertirsi il più possibile.

Come arrivare

Come accennato, la Spiaggia di Barabarca si trova a poca distanza dal pittoresco borgo di Capoliveri e nelle sue vicinanze offre due parcheggi, uno piccolo gratuito e uno grande a pagamento. Partendo dal paesino o da qualsiasi altro punto dell’isola, occorre seguire le indicazioni per “Barabarca – Zuccale” scendendo per circa 800 metri.

Una volta lasciata la macchina o il proprio scooter presso uno dei due parcheggi presenti, bisogna intraprendere un sentiero sterrato di circa 70 metri che, passo dopo passo, conduce ad una scalinata che regala un panorama a dir poco mozzafiato e che permette di intravedere all’orizzonte persino le sagome della Pianosa e di Montecristo.

Infine, è bene sapere che pur risultando sicura per i più piccoli lo stradello per raggiungerla non è molto consigliato per famiglie con passeggini e per chi ha delle difficoltà motorie. Per il resto, godetevi tutta la bellezza selvaggia e autentica della Spiaggia di Barabarca, uno dei tanti gioielli dell’Isola d’Elba che, senza ombra di dubbio, mostra uno dei suoi aspetti più selvaggi.

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Saburtalo Tbilisi: cosa vedere e cosa fare in questa zona

Siamo a Tbilisi, la Capitale della Georgia, esattamente a Saburtalo, un quartiere che è conosciuto per lo Zoo di Tbilisi e per il Giardino Rosso, oltre che per la presenza del Palazzo Olimpico e del Palazzetto dello Sport. Una zona da conoscere, da vedere almeno una volta nella vita, per scoprire il passato della città mediante l’architettura. Del resto, Tbilisi è una metropoli che rimanda un’immagine di sé ben chiara, con un mix di stili che ne testimoniano la storia, raccontandola visivamente. Vediamo cosa fare e cosa vedere a Saburtalo a Tbilisi, il “quartiere studentesco”.

Saburtalo Tbilisi, storia e informazioni

Visitare Tbilisi, la Capitale della Georgia, è un’occasione per conoscere la storia di un Paese con un passato difficile. Siamo nel cuore del Caucaso, e ogni quartiere della città è pieno di storia e di fascino, tra caffè e locali avant-garde, ma anche edifici dall’architettura sovietica. Raggiungere Saburtalo non è difficile, poiché è servita dalla metropolitana di Tbilisi: le linee sono tre, e la seconda porta a Saburtalo (la seconda, la linea verde).

Prima di tutto, Saburtalo è la più grande della zona centrale, e la sua architettura cambia in base alla zona: per esempio, nei pressi della Metro Medical Centre mostra tutto il suo splendore, ma vicino al Palazzo dello Sport si notano i grandi palazzi. Marjanishvili dista appena 9 minuti in auto e, secondo i viaggiatori, è tra le zone da scoprire a Tbilisi, molto trendy. Da non perdere anche via Agmashenebeli, sempre a 10 minuti di auto. La zona rimane in ogni caso ben servita anche dal trasporto pubblico e non solo: si può alloggiare a Saburtalo, data la presenza di diversi hotel e appartamenti, tra cui alcune strutture luxury e con servizi pensati per offrire il massimo del comfort.

Cosa vedere e cosa fare a Saburtalo Tbilisi

Immergiamoci nell’atmosfera di Saburtalo: come visto, è molto amata dai giovani, anche per la vicinanza ad alcune delle strutture più apprezzate, tra cui il Palazzo Olimpico (qui si disputano tornei sportivi, come calcetto o wrestling), o ancora il Palazzetto dello Sport, dove non mancano partite di basket e concerti da prenotare. Partendo da qui, si può raggiungere lo Zoo di Tbilisi in appena 9 minuti di auto: è il più antico e il più grande della Georgia, fondato nel 1927,

Da non perdere in alcun modo, per tutti coloro che sono interessati all’architettura sovietica, la zona di Nutsubidze, proprio nel quartiere di Saburtalo. Come anticipato, l’architettura cambia a seconda dei luoghi: a Nutsubidze si trovano i cosiddetti Sky Bridges, ovvero i vecchi edifici in stile sovietico, un complesso residenziale con tre blocchi abitativi. A due passi dalla metro Saburtalo, uno spaccato del cosiddetto Brutalismo.

Il quartiere è un punto di partenza, dunque, per scoprire l’anima di Tbilisi, ed è in una zona strategica, vicina a molte delle attrazioni da inserire nel proprio itinerario per andare alla scoperta della Capitale della Georgia: il Ponte della Pace si trova ad appena 11 minuti di auto da Saburtalo, e i minuti di percorrenza sono uguali per la Basilica Ortodossa di Anchiskhati, la Chiesa più antica della Capitale. Ci si trova, inoltre, a 12 minuti dal Museo della Georgia, per fare un tuffo nel passato del Paese, con reperti che risalgono fino al 3000 a.C.. L’ultimo piano, invece, propone il Museo dell’Occupazione Sovietica: uno spaccato di storia.

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Strovolos, cosa vedere e cosa fare assolutamente nel quartiere cipriota

Stai organizzando una vacanza a Cipro, esattamente nel distretto di Nicosia? Strovolos è un comune cipriota che ha tanto da offrire, tra arte, cultura e una vivace vita notturna. Dopo aver ottenuto lo status di comune nel 1986, è annesso all’area metropolitana di Nicosia: non mancano hotel e alberghi dove soggiornare, per un comfort impareggiabile. Ti raccontiamo Strovolos: cosa fare, cosa vedere e le attrazioni da non perdere.

Strovolos, informazioni da sapere prima di partire

Siamo a Nicosia, nella Capitale di Cipro, una città con un’atmosfera suggestiva, in grado di evocazioni emozioni. La capitale cipriota è suddivisa in comuni e quartieri, e tra questi troviamo Strovolos, che si distingue per essere una zona piuttosto apprezzata dai turisti per la presenza di ristoranti, bar, hotel, locali. Ma non solo. Un comune assolutamente ben servito e ben collegato, infatti dista appena 7 minuti in auto dal Museo Nazionale di Cipro, che suggeriamo assolutamente di vedere.

Cosa vedere e cosa fare a Strovolos, anche nei dintorni

Osservando gli edifici lungo le strade, sappiamo di trovarci in un luogo relativamente nuovo, di recente costruzione, che non ha una lunga storia alle spalle. Eppure, è il terzo comune più grande dell’Isola e le storie e le leggende di cui è protagonista risalgono fino all’VIII secolo. Oltre a questo, è un quartiere che si è affermato rapidamente come tra i preferiti dai turisti e dai viaggiatori, anche in virtù della vicinanza con alcune delle attrazioni più apprezzate, come il Museo Municipale Leventis di Nicosia (10 minuti in auto) e la Galleria AG Leventis (9 minuti in auto). Un modo per arricchirsi culturalmente e umanamente e per scoprire gli antichi fasti di Cipro. Ad appena 11 minuti in auto, invece, si può raggiungere Ledra.

Perché è tanto apprezzata Strovolos? Per i comfort moderni, gli spazi verdi – che la rendono ideale per una vacanza con i bambini – o ancora per l’accoglienza e la calorosità della gente del posto. Come raccontare la bellezza di Strovolos? Forse parlando di una delle chiese più belle della zona, ovvero la Chiesa di Agia Marina, che è “nascosta” in una foresta, alla fine della via Apostolou Varnava (si può accedere anche dalla via Ayias Marinas). Le sue dimensioni non sono immense, ma è progettata nei minimi particolari, realizzata in pietra con un pergolato in legno. All’interno, non mancano dipinti da osservare.

Da segnare nel proprio itinerario la Galleria K & Cypria Auctions, una galleria di belle arti e antiquariato, oltre che una casa d’aste che i turisti suggeriscono caldamente. Una delle attività più raccomandate, invece, è l’Acropolis Park: una zona che si trova in una via pittoresca, con una vegetazione lussureggiante e completa di ogni servizio a Strovolos. Il divertimento qui è su misura di tutta la famiglia, dal momento in cui è disponibile un parco giochi, un bar-ristorante dove fermarsi a mangiare e un campo da basket dove mettere alla prova le proprie abilità. Naturalmente, puoi arricchire la tua vacanza visitando Nicosia, la Capitale di Cipro: l’ultima città del mondo occidentale che è ancora oggi divisa in due dalla “Linea Verde”, tra chiese ortodosse, mura veneziane e musei imperdibili.

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Le statue di Botero invadono Roma, la mostra diffusa da non perdere

Sono inconfondibili, con le loro braccia tornite, i volti rubicondi e il ventre strabordante, le figure nate dalla maestria dell’artista colombiano Fernando Botero, uno dei più celebri del Dopoguerra: con forme extra-large e corpi rotondi, rappresentano un inno alla vita gioiosa e in armonia, nonché l’espandersi a 360 gradi dell’oggetto nello spazio e l’idea del volume.

Una cifra stilistica inconfondibile che, oggi, torna a essere assoluta protagonista grazie alla mostra diffusa “Botero a Roma” che, fino al primo ottobre 2024, animerà le piazze principali della Città Eterna con otto imponenti sculture in bronzo realizzate nel periodo che va dagli Anni Novanta ai primi Anni Duemila. Curato dalla figlia Lina Botero, il suggestivo percorso espositivo a cielo aperto, si pone anche come un “assaggio” della ricca mostra dedicata all’artista presso le sale di Palazzo Bonaparte a settembre 2024.

“Botero a Roma”: la mostra diffusa che impreziosisce la Capitale

Sono otto le monumentali sculture che vanno a impreziosire alcune tra le più importanti piazze di Roma, vale a dire la Terrazza del Pincio, Largo dei Lombardi, Piazza San Silvestro, Piazza del Popolo, Piazza Mignanelli e Piazza San Lorenzo in Lucina: si tratta di Seated Women, Gatto, Reclining Woman, Seated Woman, Venus Dormida, Horse (with bridles), Standing Man (“Adamo”), Standing Woman (“Eva”).

Un ambizioso progetto out door che mira a restituire al pubblico le inconfondibili opere voluminose di Botero e le evoluzioni per quanto concerne i soggetti e le tecniche.

Le parole della figlia, curatrice della mostra en plein air

La figlia di Botero, curatrice della mostra en plei air lungo le piazze di Roma, ha spiegato: “Botero a Roma rappresenta il primo grande evento che si tiene attorno all’opera di Fernando Botero dopo la sua scomparsa il 15 settembre scorso. Le sculture in bronzo che oggi sono esposte nel centro storico della città, sono state esposte nel tempo in 25 mostre che si sono tenute a Parigi, New York, Hong Kong, Singapore, Berlino, Gerusalemme, Madrid e Buenos Aires. C’è da dire che il legame che unisce l’artista all’Italia trae origine dalla sua passione per la pittura del Quattrocento italiano che ha segnato la sua ricerca, oltre all’aver lavorato per oltre quarant’anni alla scultura in bronzo e marmo a Pietrasanta in Toscana”.

A settembre, la mostra a Palazzo Bonaparte

E mentre le sculture si fanno ammirare nella cornice delle piazze romane, cresce l’attesa per la grande mostra che aprirà il 17 settembre 2024 negli spazi di Palazzo Bonaparte e che sarà visitabile fino al 19 gennaio 2025.

A cura di Arthemisia, raccoglierà sculture, dipinti, acquarelli e disegni realizzati da Botero durante la sua lunghissima carriera: in più, saranno presenti le sue versioni di capolavori della storia dell’arte quali il dittico di Montefeltro di Piero della Francesca, la Fornarina di Raffaello, i ritratti borghesi di van Eyck e di Rubens, e Las Meninas di Velàzquez.

Ma non soltanto: una sala sarà altresì dedicata alla sperimentazione più recente dell’artista colombiano che, a partire dal 2019, dipinse con gli acquarelli su tela, dando vita a opere quasi diafane, derivate da un approccio delicato e dai tratti morbidi.