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Pompei non smette di stupire, scoperta nuova iscrizione su tomba negli scavi

Gli scavi archeologici di Pompei sono famosi in tutto il mondo e sono uno dei luoghi più visitati del Belpaese e della Campania. Ancora oggi, Pompei non smette di sorprendere: una nuova scoperta, avvenuta durante i lavori per la realizzazione di un intercapedine, porta alla luce un glorioso passato militare del militare spagnolo Numerio Agrestino. Ecco di cosa si tratta.

La carriera militare di Numerio Agrestino

Una straordinaria carriera militare e una vita di ritiro a Pompei sono stati portati alla luce da un’iscrizione sulla tomba di Numerio Agrestino, prefetto del genio militare. La scoperta è avvenuta durante i lavori per la costruzione di un’intercapedine per la biblioteca del Parco Archeologico di Pompei. Le informazioni sono state pubblicate sull’E-Journal degli Scavi di Pompei, la rivista online che fornisce aggiornamenti sulle nuove scoperte nel sito archeologico.

Gli studiosi Maria Chiara Scappaticcio, professore ordinario di lingua e letteratura latina presso l’Università Federico II di Napoli, e Alberto Dalla Rosa, professore ordinario di Storia Romana presso l’Université Bordeaux Montaigne, hanno contribuito alla lettura e all’interpretazione dell’iscrizione.

Durante gli scavi per l’intercapedine, sono state trovate le due estremità di una tomba a forma di semicerchio, tipica di Pompei. Queste tombe, chiamate “a schola”, consistono in una panchina emiciclica in tufo, decorata alle estremità con zampe di leone. Di fronte a questa scoperta, i responsabili del Parco hanno deciso di ampliare gli scavi e di musealizzare il monumento funerario nei pressi della nuova biblioteca. La tomba può essere datata all’epoca dell’imperatore Augusto (27 a.C. – 14 d.C.).

Numerio Agrestino, tomba a Pompei

Fonte: ANSA

Gli scavi della tomba di Numerio Agrestino a Pompei

L’iscrizione sullo schienale della panchina rivela l’identità del defunto, offrendo alcune sorprese agli archeologi. Numerio Agrestino, figlio di Numerio, era un Eques (cavaliere) di nome Pulcher, tribuno militare e prefetto del genio militare. Ha ricoperto anche la carica di prefetto degli Autrygoni e di Duumvir, la magistratura più alta a Pompei. La sepoltura è stata concessa su decreto del consiglio cittadino.

È interessante notare che Numerio Agrestino è già noto grazie a un’altra iscrizione funeraria nella necropoli di Porta Nocera, dove sua moglie, Veia Barchilla, aveva commissionato un monumento cilindrico per sé e per il marito.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha commentato il ritrovamento, sottolineando l’importanza di Pompei nel fornire nuove informazioni sulla società dell’epoca. Ha anche menzionato l’investimento di risorse per una campagna di scavi nazionale nella Legge di Bilancio, che ha permesso di ampliare gli scavi in diversi parchi archeologici, compreso Pompei. Ha evidenziato il recente recupero dell’area di Civita Giuliana, precedentemente sfruttata illegalmente dai tombaroli, grazie alla collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Cosa vedere a Pompei

Pompei è una delle destinazioni archeologiche più incantevoli al mondo, perché offre ai visitatori un’incredibile finestra sul passato dell’antica Roma. La città sepolta e conservata dalle ceneri dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. ha tra i principali punti di interesse il famoso sito archeologico di Pompei, dove si possono ammirare le strade antiche, le case, i templi e i resti degli antichi edifici romani. Da non perdere sono anche il Foro, il Teatro Grande, gli affreschi ben conservati nelle Case dei Vettii e degli Amanti, nonché il celebre Lupanare, l’antico bordello di Pompei. Ogni angolo della città offre una visione unica della vita quotidiana nell’antica Roma, trasportando i visitatori indietro nel tempo e regalando un’esperienza culturale straordinaria.

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Friuli Venezia-giulia Notizie Viaggi

Andar per ville e castelli del Friuli Venezia Giulia, l’evento da non perdere

Il Friuli Venezia-Giulia è una delle regioni italiane maggiormente attive nella promozione del turismo lento e sostenibile, dal momento che gode di una posizione ideale che permette al territorio di offrire paesaggi variegati, dalle colline ricoperte dai vigneti alle spiagge lambite dal Mar Adriatico.

L’iniziativa “Andar per Ville & Castelli” promossa da AICS – Associazione italiana per lo sviluppo della cultura d’impresa turistica e culturale, avrà luogo nei weekend di luglio, agosto e settembre.

“Andar per Ville & Castelli fra natura e cultura” propone percorsi lenti a piedi o in bicicletta per scoprire le bellezze del territorio. Saranno proposti 10 itinerari e sarà possibile visitare 8 dimore storiche, anche in notturna. Si parte il weekend del sabato 27 luglio (Villa Gallici Deciani) e domenica 28 luglio (Casaforte la Brunelde) per proseguire fino alla fine della bella stagione a settembre.

L’iniziativa di AICS in Friuli

Dopo il successo della prima edizione nel 2023, l’evento sarà organizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Comunità Collinare del Friuli, in collaborazione con Ecoturismo FVG e Alpe Adria Bike.

Durante i weekend tra la fine di luglio e settembre, gli partecipanti potranno esplorare case e dimore storiche della regione, accompagnati da guide naturalistiche e cicloturistiche. I percorsi, adatti a tutti, offriranno la possibilità di scoprire la biodiversità del territorio e ammirare i suggestivi paesaggi del Friuli.

Le dimore visitabili rappresentano alcune delle più belle della regione e saranno illustrate dai proprietari stessi, con aneddoti e curiosità. Al termine dei tour, sarà possibile degustare prodotti enogastronomici locali. Inoltre, è prevista una passeggiata notturna con visita a un’antica dimora illuminata a lume di candela, per vivere un’esperienza davvero romantica e unica.

“Andar per Ville & Castelli fra natura e cultura” è stato pensato per valorizzare e far conoscere non esclusivamente le splendide dimore storiche del territorio, alcune chiuse al pubblico durante l’estate, ma anche le bellezze naturalistiche e storiche delle colline friulane. L’iniziativa mira infatti a promuovere il turismo lento, rispettoso dei luoghi e delle culture, con un impatto ambientale ridotto. I tour si svolgono a ritmo tranquillo e i percorsi sono semplici e circolari intorno ai castelli, per scoprire i paesaggi, le colline, le acque e la natura dell’incantevole regione.

Gli itinerari proposti

Gli itinerari proposti da questa iniziativa alla scoperta del territorio friulano sono per la maggior parte nella provincia di Udine su 14 comuni: si inizia il 27 luglio con una passeggiata a piedi che parte da Villa Gallici Deciani nel comune di Montegnacco. Il 28 luglio, invece, ci saranno tour in bicicletta con partenza dalla Casaforte la Brunelde a Fagagna. Seguiranno visite alla Villa del Torso Paulone (Brazzacco, 3 agosto), al Castello di Prampero (Magnano in Riviera, 4 agosto), al Castello di Susans (Majano, 24 agosto), alla Casaforte il Bergum (Remanzacco, 25 agosto, tour in bicicletta), al Castello d’Arcano (Rive d’Arcano, 31 agosto), alla Casaforte La Brunelde (Fagagna, venerdì 6 settembre, tour notturno), alla Casaforte Il Bergum (Remanzacco, 14 settembre) e infine al Castello Savorgnan di Brazzà (Moruzzo, 15 settembre).

Nel corso di questi tour guidati, i partecipanti potranno ammirare gli antichi borghi del territorio, ma anche storici ospedali, chiesette, torri, castelli e la natura incontaminata delle colline friulane.

I tour hanno una durata complessiva di circa quattro ore, così suddivise: la visita alla dimora storica dura un’ora, mentre il trekking o la passeggiata in bicicletta (lunga circa 16/18 km) ha una durata di un paio d’ore a cui segue un’ora dedicata alla degustazione enogastronomici. La partenza è prevista alle 8.30 del mattino.

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Cosa fare a Thirasia, incantevole isola vulcanica di Santorini

Un luogo fermo nel tempo quello di Thirasia, l’isola vulcanica che tutti vedono, ma che pochi decidono di visitare. Situata proprio davanti a Santorini, l’isola custodisce l’anima più autentica delle Cicladi: se ormai da decenni le altre isole attirano sempre più turisti grazie al mare splendido e ai tramonti indimenticabili, e vengono considerate a tutti gli effetti una delle mete estive più amate d’Europa, Thirasia rappresenta un’eccezione.

Thirasia è la seconda isola per estensione dell’arcipelago di Santorini, anche se originariamente faceva parte della grande isola di Strongili, crollata durante l’eruzione minoica. L’eruzione creò un gruppo di isole (che comprende Santorini, Palea e Nea Kameni) e l’iconica caldera che le collega. Pur condividendo la medesima geologia vulcanica di Santorini, non ha subito lo stesso sviluppo turistico delle sue vicine…e per fortuna! Non è una meta per tutti, ma un luogo adatto soprattutto ai viaggiatori che possono apprezzarne la paciosità e i ritmi altrove dimenticati.

Con poco più di 260 abitanti, l’isola accoglie chiunque abbia voglia di rallentare e scoprire con calma le sue bellezze naturali. Togliete l’orologio dal polso e preparatevi a salpare verso la tranquillità e la vita lenta di Thirasia.

Cosa vedere sulla piccola isola di Thirasia

Secondo la mitologia, l’isola prese il nome dalla figlia più giovane del re Thera, Thirasia, alla quale fu donata l’isola per costruire il suo grandioso palazzo. Un luogo bello e tranquillo, soprattutto se visto dalla prospettiva di chi visita Santorini, una meta altrettanto splendida, ma famosa per la sua atmosfera vivace e per la vita notturna, che durante i mesi estivi diventa frenetica ed esplosiva. Dimenticate il volto mondano e giovanile delle altre isole e preparatevi a immergervi in uno scenario diverso dove assaporare la cultura greca nella sua deliziosa semplicità, tra piccole chiese e taverne dove provare le migliori specialità a base di pesce.

Manolas, la città principale

Il paese principale dell’isola è quello di Manolas, contraddistinto dal fascino tipico di un piccolo centro marittimo del Mar Egeo. Situato sulla costa orientale, ospita qualche tipico edificio greco, con le caratteristiche casette bianche e basse e con le graziose chiesette sopra le quali pende la vegetazione lussureggiante della macchia mediterranea. Strade strette e piccoli negozi locali completano lo scenario, insieme al porticciolo e ai pescatori, dove si respira l’atmosfera quieta di un tempo.

A Manolas troverete piccole taverne ideali per gustare un pranzo a base di frutti di mare. Le taverne, dalle mura bianche e infissi blu come da tradizione cicladica, propongono i sapori più autentici della Grecia perché i piatti sono preparati solo con ingredienti locali, spesso coltivati negli orti degli stessi proprietari. Non stupitevi se sarete gli unici seduti su una terrazza affacciata sul mare, insieme a qualche abitante dell’isola, perché è proprio in queste situazioni che è racchiuso il fascino di Thirasia.

Insalata greca

Fonte: iStock

Insalata greca tradizionale

Gli altri villaggi dell’isola

Sull’isola ci sono anche altri villaggi. A circa 1 chilometro da Manolas, dirigendovi verso l’entroterra, troverete il paese di Potamos: costruito su un burrone, ospita poche case in pietra e due chiese, l’Agios Dimitrios e la colorata Panagia Yatrissa. Caratteristico è il villaggio disabitato di Agrilia, dal quale si gode di un panorama mozzafiato, mentre sulla costa opposta si trova il villaggio di Riva, dotato di un piccolo porto dove approdano i traghetti che arrivano dalle altre isole dell’arcipelago e con una bella chiesetta, quella di Aghia Irini.

Restando in tema di chiese, seppur di piccole dimensioni, l’isola possiede ben 20 edifici religiosi ortodossi di dimensioni e architettura diverse, testimonianza della fede dei suoi abitanti. Quelle più grandi sono il San Costantino a Manolas e il San Demetrio a Potamos.

Le spiagge di Thirasia

Non esistono spiagge vere e proprie sull’isola, caratterizzata da piccole e affascinanti calette che rendono la costa estremamente frastagliata e scenografica. Potete nuotare con più facilità nel villaggio di Riva, dove l’acqua non è particolarmente profonda, o accanto al porto di Korfos, dove attraccano i traghetti. In entrambi i casi troverete acque cristalline e pulite come nel resto dell’arcipelago. Se siete appassionati di immersioni e snorkeling, non dimenticate di portare con voi una maschera perché il fondale marino aspetta solo di essere scoperto.

Quando andare a Thirasia e come arrivare

Dal punto di vista climatico, l’isola di Thirasia presenta un clima gradevole, mite, ventilato e decisamente meno afoso rispetto a quello della Grecia continentale. Nei mesi invernali l’arcipelago di Santorini gode di temperature temperate, tendenzialmente superiori ai 10°C, mentre in estate le temperature massime si aggirano intorno ai 30°C. Thirasia presenta un paesaggio incontaminato, baciato da un clima favorevole e piacevolissimo, e i suoi piccoli antichi villaggi permettono ai visitatori di assaporare l’atmosfera sospesa e arcaica della Grecia insulare durante tutto l’anno. Tuttavia, i mesi ideali per visitare Thirasia e Santorini in generale sono maggio-giugno e settembre-ottobre.

Per arrivarci potete partecipare a un tour di mezza giornata o intera, oppure prendere una barca più piccola per essere più flessibili con gli orari. I traghetti partono da due porti: da quello di Ammoudi, Oia (traversata di 10-15 minuti) e da quello di Athinio (traversata di 40 minuti.

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Sta per partire l’Espresso Salento, a bordo di un treno turistico da Roma a Lecce

Dal 18 luglio Roma e la Puglia sono più vicine grazie all’Espresso Salento, il nuovo treno notturno di FS Treni Turistici Italiani. Il collegamento, che farà capolinea a Lecce, nasce per rispondere alla crescente domanda turistica verso la Puglia, sia nazionale sia internazionale, e per incrementare l’offerta di destinazioni disponibili per i vacanzieri.

Un viaggio all’insegna del comfort

Si tratta di un treno periodico che, per quest’anno, viaggerà da Roma a Lecce giovedì 18 luglio, giovedì 25 luglio, martedì 13 agosto e giovedì 22 agosto. Mentre il ritorno da Lecce a Roma è previsto per venerdì 19 luglio, venerdì 26 luglio, mercoledì 14 agosto e venerdì 23 agosto.

Molto più di un semplice treno notturno, l’Espresso Salento di FS Treni Turistici Italiani vuole essere un’esperienza di viaggio che unisce comfort, sostenibilità e scoperta. Un modo unico per raggiungere la Puglia, godendo della migliore ospitalità italiana, che rende il tragitto stesso parte integrante della vacanza.

Partendo da Roma alle 21:10, i passeggeri possono gustare una cena a base di piatti della cucina italiana nel vagone ristorante, con una sosta a Caserta prima di proseguire verso il mare cristallino della Puglia. Sono previste fermate per la discesa a Bari Centrale, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi e Lecce. Durante alcuni viaggi, ci saranno fermate anche a Foggia per facilitare l’accesso agli utenti di questa zona.

Le carrozze letto sono state rinnovate per offrire il massimo comfort, mentre il vagone ristorante e il bar, aperto tutta la notte, garantiscono un servizio di alta qualità. I passeggeri possono portare con sé bagagli ingombranti e attrezzature sportive, trasportati in una vettura bagagliaio dedicata.

Un servizio sostenibile

Al risveglio, la colazione è comodamente servita nel vagone ristorante, un servizio incluso per tutti i passeggeri, mentre la cena è compresa per i clienti delle carrozze letto e disponibile a pagamento per quelli delle cuccette. Il bar di bordo offre una vasta scelta di prodotti per una pausa golosa durante il viaggio.

L’Espresso Salento rappresenta un servizio innovativo su questa tratta, ideato per i numerosi turisti che viaggiano attraverso la Puglia fino a Lecce, principale porta d’accesso alla regione del Salento, famosa per il suo mare cristallino e le località costiere uniche. Luoghi molto frequentati durante l’estate e che pertanto necessitano di una maggiore mobilità sostenibile.

Un treno pensato per le famiglie

FS Treni Turistici Italiani ha progettato l’Espresso Salento tenendo conto delle esigenze di ogni tipo di viaggiatore e in particolare delle famiglie, per le quali sono disponibili scompartimenti dedicati e la possibilità di portare a bordo anche gli amici a quattro zampe. Un servizio in più, che riflette la filosofia di FS Treni Turistici Italiani che mira a migliorare la qualità della vita a bordo dei propri treni.

L’Espresso Salento rappresenta l’inizio di un nuovo modo di viaggiare in treno, diverso dai tradizionali spostamenti nei periodi di picco, pensato su misura per i turisti, slow e pienamente sostenibile. In futuro, si intende sviluppare ulteriormente questa offerta, con l’obiettivo di realizzare un prodotto turistico più frequente e di alta qualità.

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Inizia la sperimentazione dell’IT Wallet, l’app per avere i documenti sullo smartphone

Parte la sperimentazione dell’IT Wallet, il portafoglio digitale che permette di avere accesso ai documenti personali e ai servizi pubblici direttamente sullo smartphone, tramite l’app IO. Una vera rivoluzione digitale, che potrebbe rivelarsi estremamente utile anche per chi viaggia. L’IT Wallet consente infatti di avere sempre a portata di smartphone documenti essenziali come tessera sanitaria, patente, passaporto e altri attributi verificabili, eliminando la necessità di portare con sé documenti fisici, riducendo pertanto il rischio di perderli o danneggiarli durante il viaggio.

Inoltre, facilita l’accesso ai servizi pubblici e privati, come il noleggio di auto, l’acquisto di biglietti o il check-in in albergo, in modo rapido e sicuro. Grazie alla possibilità di autenticazione e verifica immediata tramite il portafoglio digitale, i viaggiatori possono quindi gestire in modo più efficiente e sicuro le loro necessità documentali, migliorando l’esperienza complessiva del viaggio.

Cos’è l’IT Wallet

Al momento sono un migliaio gli utenti selezionati per questa prima fase di test del progetto, finanziato con circa 300 milioni di euro provenienti anche da fondi del Pnrr, che dovrebbe estendersi a tutti gli italiani entro il 2025. Quando il portafoglio digitale conterrà vari “attributi verificabili”, come gli estremi del passaporto, il certificato di nascita, la patente e la tessera elettorale. L’obiettivo è creare un’identità digitale universale, anticipando l’European Digital Identity Wallet (EUDI) che l’Unione Europea prevede di lanciare nel 2026, con cui ogni cittadino europeo potrà condividere documenti digitali, aprire conti bancari, effettuare pagamenti e accedere a servizi pubblici in modo uniforme in tutta l’Unione.

L’IT Wallet non solo rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione dei servizi, ma si prefigge quindi anche di uniformare gli standard di identificazione digitale a livello europeo, facilitando l’interazione con le piattaforme digitali e migliorando l’efficienza amministrativa per milioni di cittadini.

I test di sperimentazione dell’IT Wallet

I cittadini coinvolti in questa prima fase della sperimentazione riceveranno la patente e la tessera sanitaria sull’app IO, con accesso garantito tramite autenticazione a due livelli (Cie o Spid). La seconda fase dei test, prevista per settembre-ottobre 2024, includerà ulteriori documenti personali, come la carta d’identità elettronica e la carta europea della disabilità. Entro la fine dell’anno, l’IT Wallet dovrebbe essere disponibile per un numero sempre maggiore di persone, fino a coinvolgere potenzialmente una platea di 44,5 milioni di italiani, inclusi molti anziani che ancora non possiedono carta d’identità digitale o Spid.

I vantaggi del portafoglio digitale

A pieno regime, l’IT Wallet permetterà di svolgere numerose attività direttamente dal proprio smartphone. Sarà possibile, ad esempio, acquistare farmaci che richiedono la ricetta medica, comprare e attivare una nuova SIM per il cellulare, noleggiare auto e accedere ai servizi della pubblica amministrazione senza dover presentare i documenti di persona. Una svolta significativa nella vita quotidiana dei cittadini, che semplificherà l’accesso a molti servizi, riducendo la necessità di portare con sé documenti fisici.

L’introduzione dell’IT Wallet segna un passo importante verso la digitalizzazione completa dei servizi pubblici in Italia. La sperimentazione iniziale e le successive fasi di test permetteranno di affinare lo strumento e garantirne la massima efficienza e sicurezza. Con l’IT Wallet, il Governo italiano punta a migliorare la qualità della vita dei cittadini, rendendo più semplice e immediato l’accesso a una vasta gamma di servizi. Rappresenta quindi un valido esempio di come l’innovazione tecnologica possa essere al servizio della comunità, facilitando la transizione verso una società sempre più digitale e interconnessa.

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Viaggio a Chisinau, quando visitare la capitale moldava

Chisinau, la capitale e la città più grande della Moldavia, in una posizione strategica nel cuore dell’Europa orientale, riflette le influenze delle culture slave, occidentali e asiatiche e si sta rapidamente trasformando in una città sostenibile, ecologica e inclusiva, tutta da scoprire. Vediamo insieme allora quando è meglio partire per visitare le attrazioni turistiche culturali e storiche di questa vivace capitale. Tra queste, l’Arco di Trionfo e la Cattedrale della Natività, splendidamente restaurata, che ne riflette la storia religiosa e architettonica.

Visitare Chisinau: quando è meglio partire

La capitale della Moldavia vanta un clima continentale temperato, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, e una temperatura media annua di 18°C, con precipitazioni, circa 580 mm di pioggia, distribuite in modo uniforme durante l’anno. Il mese più freddo è quello di gennaio, luglio il più caldo ma, insieme a giugno, è anche il più piovoso. La Moldavia non ha un suo accesso diretto al mare ed essendo un Paese piccolo e pianeggiante, gode di un clima piuttosto omogeneo, con poche differenze tra Nord e Sud nelle diverse stagioni.

L’inverno a Chisinau è generalmente lungo e freddo: le temperature medie di gennaio si attestato intorno ai -2 °C, e non mancano le nevicate. Il Paese inoltre è interessato dall’arrivo di correnti d’ara gelida di origine artica che portano le temperature fino a -30°C. In caso decidessi di visitare Chisinau in questa stagione, dovrai portare con te vestiti caldi, una giacca pesante, cappelo, guanti, sciarpa, impermeabile e ombrello.

L’estate, al contrario, è piuttosto calda, con minime intorno ai 18 °C e le massime sono intorno ai 29 °C. Giugno e luglio sono mesi caratterizzati da frequenti temporali pomeridiani, così come non sono rare le ondate di calore che spingono le temperature oltre i 35°C. In questa stagione porta con te vestiti leggeri per il giorno ma una felpa e qualcosa di più pesante per la sera. A giugno e luglio non dimenticare impermeabile e ombrello!

La primavera e l’autunno sono due stagioni abbastanza brevi e con un clima gradevole: a maggio e settembre le minime si attestano sui 12°C e le massime intorno ai 22 °C. A marzo e all’inizio di aprile si assiste ancora a qualche giornata di freddo, e sono ancora possibili dei rovesci di neve mentre in autunno le temperature cominciano a farsi più rigide dalla fine di ottobre.

Il nostro consiglio è quindi quello di programmare il tuo viaggio a Chisinau a maggio e a settembre, quando le temperature sono più miti e gradevoli, le piogge non  sono così insistenti e puoi ottenere il meglio di ciò che la capitale moldava può offrirti, tra siti storici e una tradizione enogastronomica davvero interessante.

Chisinau arco di trionfo

Fonte: iStock

Passeggia sotto l’Arco di Trionfo di Chisinau nel periodo migliore

Clima e temperature di Chisinau mese per mese

Gennaio è un mese molto freddo in Moldavia, il più freddo dell’anno. La media giornaliera si attesta sui -2°C, con una minima di -5 e una massima di 1°C. Si registrano inoltre frequenti gelate notturne e non sono rari i picchi di freddo dovuto all’arrivo di correnti artiche. Febbraio non è dissimile. In questo mese la media giornaliera rimane sullo zero con una minima di -3,8° C e una massima di 3,3°C. L’inizio del mese di marzo è ancora un periodo che non ti fa sentire l’odor di primavera. Le temperature rimangono basse, con una media giornaliera di 4,5°C, una minima sullo zero e una massima di 9°C.  Non mancano la neve e giornate di gelo. Aprile invece, nonostante ogni tanto persistano i giorni di neve, si considera un mese generalmente mite, con una temperatura minima di 5°C  e una massima di 16°C. Se non hai fretta o motivi particolari per partire in questo periodo, ti consiglio però di aspettare l’arrivo di maggio per visitare Chisinau. In queste settimane dell’anno le temperature sono molto più gradevoli, con una media di 16°C, le giornate si allungano e potrai passare più tempo camminando all’aperto, passeggiando tra l’arco di Trionfo, la Cattedrale e le antiche porte della città. Inoltre, Chisinau è una delle città più verdi d’Europa, con moltissimi parchi che gli abitanti sono soliti frequentare per fare sport o semplicemente per stare all’aria aperta, nella bella stagione in particolare, fino all’ultimo sprazzo di sole.

Chisinau

Fonte: iStock

Vista dall’alto su Chisinau

A giugno comincia già a fare caldo e l’umidità, con frequenti temporali pomeridiani, può creare qualche fastidio in più. Partire in questo mese può essere comunque un buon compromesso dato che le temperature medie giornaliere si fermano a 20°C, con minime di 14°C e massime di 26°C. A luglio fa decisamente molto caldo, le massime sfiorano i 30°C, ed è il mese più piovoso dell’anno. Nelle settimane di luglio, ombrello e impermeabile saranno i tuoi migliori compagni di viaggio. Ad agosto le piogge si fanno molto meno insistenti mentre le temperature rimangono calde, come a luglio, con temperature minime di 16°C, e massime sui 30°C. Se puoi quindi, aspetta fino a Settembre. Questo è uno dei mesi migliori, insieme a maggio, per visitare la capitale moldava. Le temperature sono decisamente gradevoli – minime di 11°C, massime di 22,5°C per una media giornaliera di 17°C- e le piogge non turberanno, con la loro insistenza, le tue giornate. L’inizio di ottobre rappresenta ancora una buona chance per partire e per godere di un clima tutto sommato mite, con temperature minime di 6°C, massime di 15°C e una media giornaliera di 10°C. A novembre e dicembre invece, si comincia a battere i denti. Le temperature scendono e il freddo, anche molto intenso, si fa sentire sempre di più, con frequenti passaggi delle temperature sotto lo zero. A novembre la temperatura media giornaliera è di soli 4°C, a dicembre si ferma sullo zero. Se ami il freddo e le atmosfere romantiche del Natale, certo, questo è il periodo giusto per visitare Chisinau. La capitale moldava ama vestirsi a festa e le celebrazioni natalize, tra mercatini e fiere, durano solitamente fino alla prima metà di gennaio. Il Christmas Village viene in genere allestito vicino al Teatro dell’Opera e del Balletto, è ad ingresso gratuito e aperto naturalmente a tutte e tutti coloro che hanno voglia di celebrare l’arrivo del Natale in allegria.

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Offerte Vueling per volare in Europa a prezzi di saldo

Estate tempo di saldi, anche nei cieli, dove fioccano offerte imperdibili come quelle di Vueling, compagnia aerea spagnola che quest’anno celebra il ventesimo anniversario. Tra luglio, agosto e settembre Vueling propone voli con tariffe che partono da meno di €30, disponibili anche su numerose tratte dall’Italia verso le più affascinanti destinazioni europee.

Un invito da non lasciarsi sfuggire per chi non ha ancora deciso dove trascorrere le vacanze estive, che può così scegliere tra un ventaglio di possibilità che includono località balneari, città ricche di storia e arte, mete immerse nella natura, raggiungibili a prezzi estremamente competitivi.

L’operativo di Vueling per l’estate 2024 prevede ben 39 collegamenti diretti dall’Italia verso 15 destinazioni in sei paesi. Tra le novità più interessanti di quest’anno spiccano la riapertura della tratta Milano Linate – Barcellona, operativa fino al 2021, e l’inaugurazione della nuova rotta Comiso – Barcellona, un’assoluta novità non solo per Vueling ma anche per i viaggiatori in partenza dalla Sicilia desiderosi di esplorare la capitale catalana.

Le migliori offerte da Roma Fiumicino

Da Roma Fiumicino, Vueling offre la possibilità di volare verso destinazioni da sogno a prezzi straordinari. Vediamo alcune delle tratte più convenienti per chi vuole cogliere al volo le migliori promozioni.

Spalato, voli da €23,99 – Perfetta per chi cerca una vacanza tra mare e cultura, la gemma della Dalmazia incanta con il Palazzo di Diocleziano, patrimonio Unesco che pulsa di storia tra vicoli e mercati, e la meraviglia della Porta Aurea. Da non perdere escursioni alle vicine isole Hvar e Brac, paradisi naturali di spiagge incontaminate e calette nascoste.

Palma di Maiorca, voli da €24,99 – Ideale per chi desidera godersi il sole delle Baleari e scoprire le bellezze naturali e culturali dell’isola. La sua imponente cattedrale gotica domina il centro storico, mentre spiagge dorate e mare cristallino invitano al dolce far niente. Ogni giorno un’avventura diversa, dal Castello di Bellver alla natura selvaggia del Parco Naturale di Cabrera, per non parlare della deliziosa cucina locale a base di pesce fresco e tapas.

Dubrovnik, voli da €29,99 – Una città che combina mare e cultura, con il suo affascinante centro storico patrimonio Unesco, racchiuso da una cinta muraria medievale che si affaccia sul mare Adriatico, dove passeggiare tra vicoli pittoreschi, palazzi rinascimentali e un’atmosfera romantica senza tempo.

Mykonos, voli da €33,99 – L’isola che non dorme mai è la scelta giusta per chi cerca divertimento, lusso e mondanità. Le sue spiagge dorate, come Paradise Beach e Super Paradise, sono animate da beach bar e feste che durano fino all’alba. Mentre la città di Mykonos, con le sue case bianche e i vicoli fioriti, offre un’architettura tipica e una vivace vita notturna.

Le promozioni da Milano Malpensa

Milano Malpensa non è da meno, offrendo voli con tariffe vantaggiose per diverse destinazioni.

Bilbao, voli da €17,99 – Con il suo mix di architettura moderna e tradizione basca, la città portuale nel cuore dei Paesi Baschi, è la scelta ideale per chi cerca cultura e gastronomia. Il suo simbolo indiscusso è il Museo Guggenheim Bilbao, capolavoro architettonico di Frank Gehry, che con le sue forme sinuose in titanio ha rivoluzionato il panorama urbano. Al suo interno si ammirano opere d’arte moderna e contemporanea di fama mondiale.

Novità voli dalla Sicilia

Grazie al nuovo collegamento di Vueling da Comiso, i viaggiatori possono ora raggiungere Barcellona con voli a partire da €37,99. Questa nuova tratta rappresenta una grande opportunità per esplorare una delle città più vivaci e artistiche d’Europa, famosa per le opere di Gaudí, le Ramblas e la sua vibrante scena gastronomica e culturale.

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Le sei città sul fiume più belle d’Italia

L’Italia, con la sua ricchezza storica, culturale e paesaggistica, offre una miriade di destinazioni da sogno per i viaggiatori di tutto il mondo. Tra le più affascinanti, ci sono le città attraversate da fiumi, che spesso sono state culle di civiltà e centri di commercio. In questo articolo, esploreremo alcune delle città sul fiume più belle d’Italia, ognuna con la propria storia unica e paesaggi mozzafiato.

Bassano del Grappa e il Brenta: fra tradizione ed innovazione

Bassano del Grappa, situata nel cuore del Veneto, è una città incantevole, che viene attraversata dal fiume Brenta. Il Ponte degli Alpini, o Ponte Vecchio, venne progettato dal celebre architetto Andrea Palladio e rappresenta il simbolo della città, in grado di offrire una vista spettacolare sul fiume e sulle montagne circostanti. Bassano del Grappa, oltre alla sua bellezza, è famosa per la produzione della grappa, distillato tipico italiano, ed ospita numerose distillerie dove è possibile degustare questo liquore.

Il centro storico, con le sue stradine lastricate e le piazze animate, è perfetto per tutti i visitatori alla ricerca di una giornata di relax fra le vie cittadine. Da non perdere l’opportunità di visitare il Museo Civico, una struttura al cui interno viene ospitata una ricca collezione di opere d’arte, e di gustare i piatti tipici della cucina veneta nei ristoranti locali.

Firenze e l’Arno: un capolavoro rinascimentale

Firenze è la culla del Rinascimento ed è una delle città italiane più iconiche d’Italia, di cui il fiume Arno ne è il cuore pulsante. Attraversando il centro storico del capoluogo toscano, è possibile osservare l’Arno ed i diversi panorami, indimenticabili ed unici, che questo fiume è in grado di offrire. Consigliata una passeggiata sulle rive soprattutto al tramonto, quando i ponti e gli edifici si tingono di tonalità dorate. Il più famoso dei ponti di Firenze è senza dubbio il Ponte Vecchio, con le sue famose ed antiche botteghe di orafi, che sembrano sospese sull’acqua. Passeggiare lungo le rive dell’Arno significa immergersi nella storia d’Italia, tra palazzi rinascimentali, chiese gotiche e musei che custodiscono capolavori inestimabili. La Galleria degli Uffizi, ad esempio, con la sua incredibile collezione d’arte, è una tappa obbligata per i visitatori della città, così come il Duomo di Santa Maria del Fiore, che con la sua imponente cupola domina la città.

Il borgo di Valeggio sul Mincio in Veneto

Valeggio sul Mincio è un incantevole borgo situato nella regione del Veneto, piccola cittadina celebre per la sua posizione suggestiva sulle rive del fiume Mincio e per la sua atmosfera fiabesca. Questo piccolo gioiello italiano è noto soprattutto per il suo ponte visconteo, una maestosa e antica struttura medievale, che attraversa il fiume e offre panorami mozzafiato agli abitanti locali ed i visitatori del borgo.

Il cuore di Valeggio sul Mincio è il Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi più belli d’Europa, all’interno del quale i visitatori possono passeggiare tra fioriture spettacolari, laghetti suggestivi e prati verdi. Valeggio è anche famoso per la sua tradizione culinaria, in particolare per i tortellini, noti come “nodi d’amore,” che rappresentano un’attrazione irresistibile per gli amanti della buona cucina italiana. Passeggiare per le stradine di Valeggio del Mincio, tra antiche case in pietra e botteghe artigiane, è come fare un tuffo nel passato, in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.

Vista aerea del borgo di Valeggio sul Mincio al tramonto, in Veneto

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Vista aerea dell’antico borgo di Valeggio sul Mincio, in Veneto

Ferrara e il Po: un viaggio nel Rinascimento

Per un viaggio nel tempo, nell’epoca del Rinascimento, la città di Ferrara è il luogo ideale da visitare per tutti gli amanti dell’arte, della storia e della cultura italiana. Il suo centro storico della città è perfettamente conservato, quasi fosse sospeso nel tempo.

Il fiume Po, che scorre nelle vicinanze, ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della città durante l’epoca del Rinascimento. La città è famosa, infatti, per il suo Castello Estense, una fortezza medievale circondata da un fossato, e per il Palazzo dei Diamanti, così chiamato per la particolare forma delle pietre che caratterizzano la facciata. La città è anche molto conosciuta per le sue strade ampie e rettilinee, che rappresentano uno dei primi esempi di urbanistica moderna. Ferrara, inoltre, ospita numerosi eventi culturali durante l’anno, tra cui il celebre Palio di San Giorgio ed il Festival di Internazionale, che attira giornalisti e scrittori italiani e da tutto il mondo.

Cividale del Friuli ed il Natisone

Cividale del Friuli è una città situata nella regione del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una città ricca di storia e fascino, fondata dal popolo dei Romani con il nome di Forum Iulii. Attraversata dal fiume Natisone, Cividale è famosa per il suo patrimonio longobardo, tanto che per la sua bellezza ed il suo fascino, il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Tra i tesori architettonici spiccano il Tempietto Longobardo, ovvero una delle più straordinarie testimonianze dell’arte longobarda, ed il Duomo di Santa Maria Assunta, con il suo imponente altare del patriarca Pellegrino II. Il Ponte del Diavolo, che si erge sopra il Natisone, offre vedute spettacolari e suggestive sul fiume e sulla città. Passeggiare per le stradine acciottolate di Cividale significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, dove ogni angolo racconta una storia antica, unica ed affascinante.

Il ponte del diavolo a Cividale del Friuli, antico borgo fondato dai Romani e patrimonio Unesco

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Il ponte del diavolo a Cividale del Friuli, antico borgo romanico

Verona, la città degli amanti, e l’Adige

Verona è universalmente conosciuta come la città di Romeo e Giulietta e con il nome di “città degli amanti”. Il fiume Adige, che attraversa la città, conferisce a Verona un’atmosfera romantica e sognante, soprattutto quando si passeggia lungo i suoi ponti e le sue rive. Il Ponte Pietra, ad esempio, il più antico della città, offre una vista spettacolare sul Teatro Romano e sulla collina di Castel San Pietro. Piazza delle Erbe, inoltre, con i suoi vivaci mercati e le sue antiche case affrescate, è il luogo ideale per una pausa caffè durante la visita in questa importante e storica città del nord Italia. Fra le tappe obbligatorie di Verona rientra, senza ombra di dubbio,  l’Arena di Verona, uno degli anfiteatri romani meglio conservati al mondo, che ancora oggi ospita concerti e opere liriche di fama internazionale.

Queste città offrono un’esperienza unica ai visitatori, ciascuna con il proprio carattere distintivo e la propria storia. Scoprire queste gemme significa immergersi in un’Italia autentica, ricca di fascino e bellezza.

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Cinque luoghi dove meditare in Italia, immersi nella natura

L’Italia è un Paese dalla sua storia millenaria, con le sue bellezze naturali ed il suo patrimonio culturale. Si tratta di un territorio ricco di luoghi ideali per chi è alla ricerca di un rifugio tranquillo dove poter meditare e rigenerarsi. Da nord a sud, il Bel Paese offre numerosi angoli nascosti, perfetti per chi desidera staccare dalla frenesia quotidiana e immergersi nella pace della natura. Ecco cinque luoghi suggestivi, meno conosciuti ma ugualmente affascinanti, dove poter ritrovare sé stessi attraverso la meditazione.

La Foresta Umbra in Puglia

Situata nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, la Foresta Umbra rappresenta una delle aree boschive più antiche e intatte del continente europeo. Con i suoi alberi secolari, i suoi laghetti ed i sentieri immersi nel verde, è il luogo ideale per chi cerca un contatto profondo con la natura.

La Foresta Umbra, con il suo nome evocativo che significa “ombra”, offre una varietà di angoli silenziosi dove poter meditare. Le fitte chiome degli alberi, ad esempio, creano una sorta di cattedrale naturale, dove potersi riparare all’ombra e godere del clima fresco anche nelle giornate più calde. Il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie al vento diventano una musica rilassante che accompagna la pratica meditativa.

L’accesso alla foresta è facile grazie ai numerosi sentieri ben segnalati. Si consiglia di raggiungere la Foresta Umbra la mattina presto, quando il sole sorge ed il luogo è ancora avvolto da una leggera nebbia, che rende l’atmosfera ancora più magica per meditare. Qui si può trovare un punto tranquillo, vicino ad uno dei piccoli laghi che punteggiano la foresta, sedersi e lasciare che la natura avvolga i praticanti. La meditazione qui, lontano da qualsiasi rumore urbano, permetterà di ritrovare un senso di pace e connessione profonda con la terra.

Vista di un lago immerso nella Foresta Umbra nel Gargano, Puglia

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Lago immerso nella Foresta Umbra nel Gargano

Il Monte Subasio, nel cuore dell’Umbria

Nel cuore dell’Umbria, il Monte Subasio si erge maestoso sopra la famosa città di Assisi ed i suoi luoghi nascosti. Questo luogo, oltre ad avere un’importanza storica e spirituale per essere stato teatro della vita di San Francesco, offre paesaggi mozzafiato ed una pace assoluta.

Il Parco del Monte Subasio è il luogo perfetto per chi vuole meditare immerso nella natura. Le sue colline, ricoperte da prati fioriti in primavera e da boschi di querce e faggi, offrono numerosi angoli silenziosi dove poter trovare il proprio spazio di meditazione. Uno dei punti più suggestivi di questo parco è l’Eremo delle Carceri, un antico convento di frati immerso nei boschi, dove San Francesco ed i suoi seguaci si ritiravano per pregare e meditare. Anche se oggi è una meta turistica molto famosa della regione umbra, soprattutto nelle prime ore del mattino o al tramonto, è possibile trovare momenti di grande tranquillità e pace.

Camminare lungo i sentieri del Monte Subasio, offre una vista panoramica sulle colline circostanti, si tratta di un’esperienza unica che nutre l’anima. Trovare un punto panoramico, sedersi su una roccia e lasciarsi avvolgere dal silenzio e dalla bellezza del paesaggio è un’ottima preparazione per una meditazione profonda e rigenerante.

Il suggestivo Lago di Braies nelle Dolomiti

Il Lago di Braies, situato in Val Pusteria, nella regione del Trentino Alto Adige, è uno dei laghi più suggestivi delle Dolomiti. Le sue acque cristalline, circondate dalle montagne, creano un’atmosfera di pace e serenità, ideale per la meditazione.

Questo lago è conosciuto anche come la perla delle Dolomiti e offre ai visitatori un ambiente naturale di straordinaria bellezza. Le acque turchesi del lago riflettono le cime delle montagne che le circondano, creando un paesaggio quasi surreale. È possibile percorrere il sentiero che circonda il lago, trovando numerosi angoli tranquilli dove poter sostare e meditare.

Uno dei momenti migliori per meditare al Lago di Braies è all’alba, quando le acque sono calme e il sole colora il paesaggio con tonalità pastello. Dopo aver scelto un punto sulla riva, non resta solo che lasciarsi trasportare dalla tranquillità del lago. Il silenzio a questo momento del mattino, viene interrotto solo dal leggero movimento dell’acqua e dal canto degli uccelli, creando l’atmosfera perfetta per una meditazione nella natura profonda e rigenerante.

Il parco naturale della Maremma in Toscana

La Maremma, con i suoi paesaggi selvaggi ed incontaminati, è una delle aree più affascinanti della Toscana e di tutto il territorio italiano. Il parco naturale della Maremma si estende lungo la costa tirrenica, offre un mix di colline, foreste, paludi e spiagge, in grado di creare un ambiente ideale per la meditazione a stretto contatto con la natura.

Questo parco è noto per la sua ricca biodiversità e per la presenza di numerose specie animali ed i sentieri che attraversano il parco conducono a luoghi di grande bellezza e tranquillità, perfetti per la meditazione. Uno dei luoghi più suggestivi è sicuramente la spiaggia di Cala di Forno, una baia isolata raggiungibile solo a piedi o in bicicletta. Qui, il mare cristallino e le onde sono in grado di creare un ambiente perfetto per la pratica meditativa.

Un’altra area ideale per la meditazione è la zona delle paludi, dove è possibile sedersi sulla riva di uno dei piccoli laghi e lasciarsi avvolgere dalla tranquillità del luogo, per un’esperienza rigenerativa per corpo e mente. La Maremma, con i suoi paesaggi variegati e la sua natura incontaminata, offre numerosi spunti per una meditazione profonda e rigenerante.

Lago immerso nel Parco Nazionale della Maremma, in Toscana

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Lago immerso nel Parco Nazionale della Maremma

Meditazione sulla costa ligure: le Cinque Terre

Le Cinque Terre, con i loro paesaggi spettacolari ed i loro pittoreschi e colorati villaggi, sono una delle mete più affascinanti d’Italia. Il parco nazionale delle Cinque Terre, che si estende lungo la costa ligure, offre numerosi sentieri panoramici e angoli tranquilli dove poter meditare immersi nella natura.

I sentieri delle Cinque Terre, che si estendono lungo la costa e collegano i villaggi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, offrono viste mozzafiato sul mare e sui terrazzamenti del territorio. Percorrere questi sentieri è un’esperienza che nutre l’anima. Trovare un punto panoramico, magari su una delle numerose terrazze naturali che si affacciano sul mare, e lasciarsi trasportare dal suono delle onde, è l’ideale per ritrovare sé stessi tramite la meditazione.

Un luogo particolarmente suggestivo per la meditazione nella natura è il santuario di Nostra Signora di Montenero, situato su una collina proprio sopra Riomaggiore. Questo monastero è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero panoramico ed offre una vista spettacolare sulla costa e sul mare aperto, per un’atmosfera perfetta per la meditazione.

Meditare immersi nella natura è un’esperienza che può trasformare profondamente lo stato d’animo e la percezione del mondo. L’Italia, con la sua straordinaria varietà di paesaggi, offre diversi e numerosi luoghi ideali dove meditare a stretto contatto con la natura. Prendersi il tempo la meditazione in questi luoghi non è solo un modo per rilassarsi e rigenerarsi, ma è anche un’opportunità per scoprire angoli d’Italia meno conosciuti, ma incredibilmente affascinanti.

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Cosa vedere a Essen, la città più verde della Germania

Da brutto anatroccolo a città più verde della Germania: quella di Essen è una storia di successo dedicata alla riqualificazione, un percorso che l’ha trasformata da grigia città-fabbrica a paradiso culturale e ambientale. Situata nel cuore della storica regione industriale della Ruhr, nella Germania occidentale, la città di Essen ha trascorso gran parte degli ultimi 150 anni sfigurata dall’inquinamento, contaminata da miniere e fabbriche e fiancheggiata da corsi d’acqua avvelenati.

Oggi non è più così grazie a tutta una serie di progetti “verdi”, tra cui il più importante è stato sicuramente la trasformazione del complesso industriale di Zollverein, un tempo il più grande impianto di produzione di carbone al mondo. Da polo industriale inquinante, grazie a un approccio tecnologico innovativo è stato trasformato in eco-parco, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Sono diverse le cose da fare e da vedere in questa parte della Germania che ha fatto da sfondo anche alla storia raccontata da Anthony Doerr nel suo romanzo “Tutta la luce che non vediamo“, vincitore del premio Pulitzer nel 2015 e dal quale è stato prodotto un adattamento per la serie tv su Netflix. Dai sentieri di trekking alle piste ciclabili, fino alla vibrante atmosfera culturale e artistica: scopriamo insieme cosa vedere a Essen in uno o più giorni.

Cosa fare a Essen, paradiso ambientale della Germania

Fin dal medioevo, Essen era conosciuta come un importante centro minerario tanto che il magnate Alfred Krupp delle omonime acciaierie la trasformò nella capitale dell’acciaio. Questo portò a gravi conseguenze sia per l’ambiente che per la salute degli abitanti: uno studio, prendendo in considerazione un periodo specifico negli anni ’60, ha rivelato che circa 1,5 milioni di tonnellate di polvere tossica, cenere e fuliggine sono piovute sui cittadini di Essen, insieme a quattro milioni di tonnellate di anidride solforosa.

Grazie a una straordinaria trasformazione ecologica e a una saggia politica urbana improntata alla sostenibilità ambientale, tutto questo non è altro che un brutto ricordo: Essen conquista riconoscimenti dopo riconoscimenti, compreso quello che l’ha vista Capitale della Cultura nel 2010 e Capitale Green d’Europa nel 2017, oltre che città più verde della Germania. Da dove cominciare il nostro itinerario se non dalla grande Zeche Zollverein?

Le miniere di carbone Patrimonio UNESCO

La Zeche Zollverein, la vecchia miniera di carbone, è il simbolo più importante del cambiamento che ha trasformato questa regione mineraria in una destinazione ecologica e sostenibile. All’interno del gigantesco edificio un tempo dedicato al lavaggio del carbone è stato allestito l’imponente Ruhr Museum dedicato alla storia e alla trasformazione del sito. A pochi passi di distanza troverete il Red Dot Design Museum, il quale espone esempi di design globale innovativo allestito nell’ex edificio della caldaia e riutilizzato dal famoso architetto Norman Foster.

L’elemento più famoso dell’impianto è sicuramente lo Shaft XII, costruito in stile Bauhaus e con la sua caratteristica torre di avvolgimento che, nel corso degli anni, è diventata uno dei simboli dell’intera area della Ruhr, guadagnandosi anche la reputazione di “miniera di carbone più bella del mondo “. In generale, la Zeche Zollverein rappresenta un meraviglioso centro artistico e culturale immerso nel verde: pensate che, dalla cessazione dell’attività mineraria negli anni ’80, la natura ha ritrovato il modo di farsi spazio creando boschi e sentieri che oggi ospitano oltre 800 specie animali e vegetali.

Zollverein Essen

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Il complesso industriale dello Zollverein

Il centro storico di Essen

Il centro storico di Essen presenta l’architettura tipica delle città nord-europee, con palazzi ottocenteschi che convivono con strutture più moderne, lasciando intatte le testimonianze più antiche della storia cittadina, come il grande Dom, la cattedrale urbana. Ricostruita dopo i bombardamenti del 1945, questa chiesa risalente all’IX secolo si mostra in tutta la sua bellezza attraverso la facciata gotica e con la struttura tipica dell’arte ottoniana, che forma una seconda facciata all’interno della navata centrale.

All’interno del duomo è custodito un prezioso tesoro, una collezione di ori e gioielli appartenuti agli imperatori del Sacro Romano Impero come la Lilienkrone, la piccola corona che Ottone III indossò quando venne incoronato imperatore a tre anni d’età. Il tesoro più importante resta la “Madonna d’oro” risalente al 980, considerata la più antica statua della Vergine a figura intera a nord delle Alpi.

A poca distanza dalla cattedrale si trova l’Alte Synagoge, uno dei rarissimi esempi di luogo di culto ebraico sopravvissuto all’avvento del nazismo e alla Seconda Guerra Mondiale. La sua imponente struttura si erge nel centro della città anche grazie al grande lavoro di recupero, restauro e riqualificazione condotto negli anni Ottanta per rendere la sinagoga un vero e proprio monumento alla memoria. Oggi la sinagoga è un importante centro culturale ebraico dove si tengono conferenze, dibattiti, mostre e concerti liberamente accessibili a tutti, sia turisti che cittadini di Essen.

La scoperta del centro storico prosegue lungo la strada pedonale Kettwiger strasse, conosciuta come la via dello shopping, con una breve sosta al carillon Glockenspiel situato nella torre sopra la gioielleria Pletzsch che, ogni ora dal 1928, fa sbucare le sue figure semoventi da 12 porticine. Gli amanti dell’arte, invece, non possono perdersi il Folkwang Museum: voluto dal collezionista Karl Ernst Osthaus, questo museo progettato da David Chipperfield custodisce alcune opere di Van Gogh, Gauguin, Monet, Cezanne, Rodin, Renoir e Picasso, tra gli altri.

Attività all’aria aperta: trekking e piste ciclabili

Dove godere al meglio di Essen come città più green della Germania? Sicuramente presso il lago di Baldeneye: lungo 8 chilometri rappresenta il luogo perfetto dove nuotare, fare kayak o ballare d’estate, perché le sue sponde fanno da location a numerosi eventi. Il lago fa parte di un’enorme area verde di oltre 28 ettari, dov’è possibile percorrere i 27 chilometri del Baldeneye Steig e i 34 chilometri del Kettwiger PanoramaSteig.

Il parco è la meta ideale anche per chi ama osservare gli animali aggirarsi liberi tra gli alberi: questa zona è stata protagonista di un progressivo ripopolamento della fauna tipica della Renania comprendente cervi, daini e una grande varietà di uccelli acquatici che nidificano al sicuro all’interno dell’area protetta. All’interno del parco si trovano anche le rovine di un castello medievale, la fortezza di Isenberg, e la suggestiva Villa Hugel, la grande residenza estiva della famiglia Krupp, una struttura di straordinaria eleganza e sfarzo che dimostra la ricchezza che raggiunsero i più famosi industriali di Essen.

La città è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per diventare sempre più sostenibile con progetti dedicati al trekking e alle piste ciclabili. Tra le ultime aperture citiamo la ZollvereinSteig, che prende il nome dall’antica miniera Zollverein, punto di partenza di questo percorso lungo 26 chilometri, e il DeilbachSteig, lungo 33 chilometri.

Baldeneye Essen

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Passeggiata sul lago Baldeneye