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La spiaggia di vetro di Mendocino in California

La California è uno degli stati federali più conosciuti e spettacolari degli interi Stati Uniti. Uno di quei luoghi che può vantare una bellezza naturale unica e che offre paesaggi spettacolari agli occhi dei suoi visitatori. Uno di questi luoghi è sicuramente la famosa spiaggia di vetro di Mendocino, una città molto meno conosciuta rispetto alle più famose San Francisco, San Diego o San Francisco. Mendocino è divenuta famosa per essere la Cabot Cove de La signora in giallo, nonostante nel telefilm la città fosse situata nello stato del Maine.

Questa spiaggia si trova nella zona settentrionale dello stato della California ed è caratterizzata da una serie di cristalli letteralmente levigati dall’acqua marina negli anni e che hanno fatto diventare questa spiaggia un luogo unico nel mondo. Come è stato possibile questo?

La storia della spiaggia di vetro di Mendocino

La spiaggia di vetro di Mendocino ha una storia unica, proprio come il paesaggio che crea agli occhi dei suoi visitatori. Negli anni Cinquanta e Sessanta, per gli abitanti della California questa spiaggia era considerata una vera e propria discarica. Qui, infatti, venivano scaricati rifiuti di ogni genera, dal vetro agli elettrodomestici, fino ai veicoli, tutto materiale che finiva direttamente in mare.

Per arrivare a questo risultato, c’è voluto molto lavoro anche da parte dell’uomo. Infatti, negli anni Sessanta la discarica venne ripulita e tutti i rifiuti più ingombranti e pericolosi vennero rimossi. Tuttavia, il vetro era ormai diventato parte del paesaggio e anziché essere considerato fonte di inquinamento, venne visto più come un’attrazione.

Infatti, il mare ha eroso i cristalli presenti sulla spiaggia, facendoli diventare milioni di piccoli pezzi di vetro arrotondati, colorati e lucenti, innocui per i bagnanti, e che al sole illuminano l’intera aerea come fossero piccole gemme colorate. Oggi questa spiaggia è la testimonianza della capacità della natura di trasformare il rifiuto umano in qualcosa di straordinariamente bello.

Nel 2003 lo stato della California ha deciso di comprare la spiaggia, soprattutto per scopri turistici. Oggi, infatti, migliaia di turisti, ogni anno, visitano questa spiaggia, estasiati da come uomo e natura abbiano trasformato questo pezzo di terra, pieno di scarti e rifiuti, in un piccolo angolo di paradiso. La spiaggia di vetro di Mendocino rientra sicuramente a far parte di una delle esperienze imperdibili da fare in California.

Cosa aspettarsi dalla visita alla spiaggia di vetro?

La prima cosa che si nota arrivando alla spiaggia di Mendocino oltre ai colori sgargianti dei frammenti di vetro al sole, è l’Oceano Pacifico settentrionale, che bagna questo lembo di terra e crea un contrasto unico ed indimenticabile.

Nelle vicinanze della spiaggia di vetro è possibile anche ammirare la ricca vegetazione della California che cresce sulle scogliere circostanti e che aggiungono un tocco di colore ulteriore al paesaggio. Sono anche visibili numerose stelle marine e anemoni di mare come le anemone, che caratterizzano questa parte della costa.

Vista della città di Mendocino, in California, in inverno

Fonte: iStock

Vista della città di Mendocino, California

Attività all’aperto ed escursioni

Sebbene questa spiaggia sia una grande attrazione turistica per i vetri che la colorano, è il luogo ideale anche per coloro che vogliono godersi la zona circostante e vogliono svolgere attività all’aperto. Sono presenti anche numerosi tavoli e zone da pic nic ombreggiate, frequentati non solo dai turisti, ma anche dagli abitanti locali, e dove è possibile passare momenti lontano dal caos quotidiana e cittadino.

Oltre a queste zone di relax e divertimento, sono presenti numerosi sentieri che circondano la spiaggia di vetro di Mendocino, che offrono delle vedute spettacolari sull’Oceano Pacifico, che è possibile percorrere sia a piedi, che in bicicletta, e godere del paesaggio.

La spiaggia di vetro è un anche un vero e proprio paradiso per i fotografi, grazie ai colori ed i riflessi del sole sui frammenti di vetro, in grado di creare giochi di colore unici, soprattutto al tramonto.

Data la sua particolarità, la spiaggia di vetro di Mendocino è un luogo unico, che deve essere preservato. Proprio per questo è importante non raccogliere frammenti di vetro come souvenir. In questo modo si aiuta a mantenere intatto questo luogo unico e dalla storia così particolare. La spiaggia di vetro saprà sicuramente regalare ricordi unici ed indimenticabili ai visitatori dei posti più incredibili della California.

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Roma, una nuova scoperta archeologica: ritrovato un antico palazzo papale

Roma non smette mai di stupire e il viaggio alla scoperta delle sue antichità continua. Stiamo assistendo a nuovi ritrovamenti archeologici a San Giovanni Laterano dove, durante i lavori di riqualificazione in vista del Giubileo, sono venuti alla luce i resti riconducibili al Patriarchio, costruito per volere di Costantino nel IV secolo d.C. e la prima e più antica sede papale di Roma. La parola ‘Patriarchio’, infatti, è di derivazione greca e significa appunto ‘la residenza del patriarca’, in questo caso il papa, patriarca cristiano di Roma.

Una scoperta che ha dell’incredibile

Durante gli scavi sono stati ritrovati anche un muro in opera reticolata, fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana, due muri paralleli in opera laterizia, monete, metalli, maioliche e ceramiche. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha affermato che i ritrovamenti archeologici condotti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, verranno lasciati in situ e che i professionisti sono già alla ricerca di soluzioni per il futuro completamento dello scavo e per la sua valorizzazione.

Grazie a questa incredibile scoperta, saremo in grado di approfondire ulteriormente la storia di quest’area della città soprattutto perché, come afferma la Soprintendenza, in epoca moderna non sono mai stati effettuati scavi archeologici estensivi nella piazza. Oltre al Patriarchio, gli scavi hanno portato alla luce fondazioni a reticolo collocabili in età Severiana (III secolo), probabilmente da mettere in relazione con i Castra Nova equitum singularium, documentati sotto l’attuale impianto della Basilica.

I ritrovamenti del Patriarchio sotto la piazza di San Giovanni in Laterano

Gli scavi eseguiti sotto la piazza di San Giovanni in Laterano a Roma, nella parte orientale, hanno permesso di ritrovare delle strutture murarie databili tra il IX e il XIII secolo, riconducibili al Patriarchio. Inizialmente, questo edificio consisteva in una basilica monumentale costruita per volere di Costantino nel IV secolo d. C., più volte ingrandita e modificata durante il Medioevo diventando la sede papale fino allo spostamento del pontefice ad Avignone, avvenuto nel 1305. Secondo gli storici, questa struttura poteva ricoprire una duplice funzione: sia difensiva della residenza papale che di sostegno per il pendio che caratterizzava anticamente l’area del Laterano.

Come abbiamo scritto in precedenza, durante le indagini archeologiche sono stati scoperti anche i resti di altre strutture, molto più antiche del Patriarchio, tra cui un muro databile tra il I secolo a. C. e il I secolo d. C. e un tratto di struttura muraria databile tra il IV e il VII secolo d. C. In seguito a queste meravigliose scoperte, il Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano afferma: “Le nuove scoperte di piazza San Giovanni in Laterano sono l’ennesima dimostrazione della ricchezza del territorio di Roma” e “Desidero manifestare il mio compiacimento per l’impegno e per la passione che i ricercatori stanno mettendo nel loro lavoro. È fondamentale coniugare la salvaguardia della nostra storia alle esigenze di tutela e modernizzazione del tessuto urbano”.

Non vediamo l’ora di seguire i prossimi aggiornamenti degli scavi e l’attesissimo Giubileo, che avverrà il 24 dicembre del 2025, durante il quale il Papa aprirà la Porta Santa di San Pietro fino al 6 gennaio 2026.

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Le 10 città del divertimento nel mondo

Organizzare una vacanza all’insegna del divertimento significa scegliere una destinazione capace di offrire esperienze uniche ed indimenticabili. Per chi ama la vita notturna, per chi ama partecipare agli eventi locali o semplicemente per chi è in cerca di avventure e giornate indimenticabili, ci sono città che spiccano per la loro capacità di regalare momenti di pura gioia. Ecco le 10 città del divertimento nel mondo e cosa le rende così irresistibili.

Las Vegas, USA

Las Vegas è conosciuta anche la “Città del Peccato”. È famosa per i suoi casinò, per i numerosi spettacoli di alto livello che ogni giorno si tengono nei vari edifici della città ed una vita notturna senza fine. Ogni angolo della Strip, ovvero la strada principale della città americana, offre opportunità di divertimento senza sosta: dai tavoli da gioco del Bellagio e del Venetian, agli spettacoli mozzafiato del Cirque du Soleil. La notte a Las Vegas continua nei club esclusivi come l’XS, l’Omnia, nel famoso Ceasar Palace, e l’Hakkasan, dove è possibile ballare fino all’alba.

Ibiza, Spagna

Ibiza è il cuore pulsante della vita notturna europea, località spagnola molto conosciuta per le sue discoteche ed i beach club che attirano migliaia di giovani da tutto il mondo. Le feste in spiaggia ed i DJ set con artisti internazionali di fama, sono in grado di trasformare ogni serata a Ibizia in un’esperienza indimenticabile. Tra le discoteche più celebri ci sono sicuramente il Pacha, l’Amnesia e l’Ushuaïa. Per chi è alla ricerca di giornate all’insegna del relax, ascoltando musica al sole, i beach club come Blue Marlin ed il Nikki Beach possono rappresentare la scelta ideale.

Party in spiaggia ad Ibiza al tramonto, con la bassa marea

Fonte: iStock

Party in spiaggia ad Ibiza, Spagna

Bangkok, Thailandia

Bangkok è una città che non dorme mai. La capitale della Thailandia è famosa per i suoi mercati notturni, bar sui tetti e per la sua vibrante scena di street food. Questa città thailandese è in grado di offrire una mix unico di cultura e divertimento. Luoghi come Khao San Road e la Royal City Avenue sono luoghi perfetti per una serata all’insegna del divertimento, mentre i roof top bar, come, ad esempio, il famoso Sky Bar, set del film “Una notte da leoni”, ed il Vertigo, sono in grado di offrire viste spettacolari sulla città. Anche i mercati notturni come l’Asiatique e Patpong Night Market sono ideali per un’esperienza all’insegna del divertimento e a contatto con gli abitanti locali.

Rio de Janeiro, Brasile

Rio de Janeiro oltre che essere famosa per i panorami unici che la caratterizzano, è la città riconosciuta a livello mondiale per il suo famoso Carnevale di Rio. Una festa che attira milioni di persone ogni anno, con i suoi costumi coloratissimi, la musica samba e le parate spettacolari. Ma Rio de Janeiro non è solo Carnevale: le sue spiagge come Copacabana e Ipanema, la vita notturna nei quartieri di Lapa e Barra da Tijuca, e l’energia travolgente dei suoi abitanti, rendono questa città una meta perfetta per chi cerca il divertimento in ogni momento dell’anno.

Berlino, Germania

La città di Berlino è conosciuta per la sua scena musicale all’avanguardia e la scena culturale alternativa. La capitale tedesca offre una vasta gamma di club di musica techno ed elettronica, come Berghain, Tresor e Watergate, che hanno ospitato negli anni artisti provenienti da tutto il mondo e che hanno fatto la storia della musica. Oltre a questo, Berlino è molto conosciuta anche per eventi culturali, come, ad esempio, il festival del cinema Berlinale ed il Gallery Weekend Berlin. La libertà e l’apertura mentale che caratterizzano la città di Berlino la rendono una delle città più cool d’Europa, con una vita notturna che soddisfa ogni gusto.

New Orleans, USA

New Orleans è sinonimo di musica jazz e di feste in strada. Il Mardi Gras è l’evento più famoso della città, ma New Orleans è in grado di offrire divertimento tutto l’anno con locali di musica dal vivo su Bourbon Street e Frenchmen Street, famosi festival come il Jazz Fest. Inoltre, pranzare nei ristoranti di cucina creola è un’esperienza in sé assolutamente da provare. L’atmosfera festosa della città è contagiosa e rende ogni visita indimenticabile.

Tokyo, Giappone

Tokyo è una città unica, in grado di combinare modernità e tradizione giapponese. La vita notturna della capitale giapponese attira migliaia di giovani non solo dal territorio giapponese, ma da tutto il mondo. Sono presenti una miriade di izakaya, i tradizionali pub giapponesi, karaoke, club e bar a tema. Quartieri come Roppongi, Shibuya e Shinjuku sono il cuore del divertimento notturno, mentre i bar tematici e i maid café offrono esperienze uniche. Tokyo è anche il paradiso per gli amanti della cultura pop giapponese, con eventi e negozi dedicati ad anime e manga nel famoso quartiere di Akihabara.

Miami, USA

Miami: città americana conosciuta per le sue spiagge, la vita notturna e la forte influenza culturale latina che la caratterizza. South Beach è il cuore della movida, con club famosi come il LIV,  lo Story ed l’E11EVEN. Club in cui è possibile passare serate indimenticabili. La città ospita anche eventi culturali e festival come, ad esempio, l’Ultra Music Festival, un evento in grado di attirare migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. La città è famosa anche per le sue spiagge: South Beach e Miami Beach sono il luogo ideale per rilassarsi e godersi il sole durante la visita di Miami.

Vita notturna a Miami di fronte ad un locale, con una tipica macchina cabrio rossa proveniente da Cuba

Fonte: iStock

Vitta notturna in un locale di Miami, Florida

Barcellona, Spagna

Si ritorna in Europa, e questa volta a Barcellona, una delle città spagnole che sa davvero come divertirsi, in cui è possibile trovare una combinazione unica di cultura, spiagge e vita notturna. Le spiagge di Barceloneta e Bogatell offrono il perfetto equilibrio tra relax e divertimento, con numerosi chiringuitos dove gustare tapas e cocktail, per ricaricare le energie in vista della serata nella città catalana. I quartieri di El Born ed Eixample sono pieni di bar e club dove passare la serata fra i cittadini locali. Ci sono anche festival musicali importanti come il Sónar, ad esempio, che attira amanti della musica techno da tutto il mondo.

Amsterdam, Olanda

C’è poi Amsterdam, la città olandse famosa per la sua atmosfera liberale e la vivace vita notturna fra i canali ed il centro storico. I coffee shop, i bar lungo che si affacciano sull’acqua ed i numerosi club rendono questa città una delle destinazioni più divertenti d’Europa e meta di viaggi all’insegna del divertimento per molti giovani, e non solo. De Wallen, il quartiere a luci rosse, e Leidseplein sono i principali centri della vita notturna, in cui è possibile trovare club come Paradiso e Melkweg, che offrono musica dal vivo e DJ set.

Queste 10 città sono famose per l’atmosfera unica che riescono a creare, per il mix di cultura e divertimento che riescono ad offrire e che riesce a creare ricordi indimenticabili nella mente dei propri visitatori. Queste città del divertimento hanno tutto ciò di cui chi si ha bisogno per passare una vacanza all’insegna del relax e del divertimento.

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Dolomiti itinerari culturali montagna Notizie Viaggi

I migliori festival musicali sulle Dolomiti

Non è un caso se vengono considerate le montagne più belle del mondo: le Dolomiti conquistano al primo sguardo con il loro fascino e la loro maestosità. Un territorio vasto e sorprendente che comprende cinque province e tre regioni e che è entrato a pieni diritti tra i patrimoni dell’UNESCO. Le Dolomiti possono essere vissute in tanti modi e non solo percorrendo trekking indimenticabili. Ogni estate diventano lo scenario perfetto dove arte e cultura si incontrano offrendo esperienze uniche in una cornice da sogno.

Tra queste esperienze, quelle da non perdere sono sicuramente i festival musicali sulle Dolomiti, una serie di eventi e incontri che raccontano questo paesaggio e permettono di viverlo attraverso suoni ed emozioni diverse. Scopriamo insieme quali sono i migliori festival del 2024.

I Suoni delle Dolomiti – Val di Fassa

Dal 28 agosto al 29 settembre, il Trentino unisce musica e natura nel festival di musica in quota ‘I Suoni delle Dolomiti’. In programma sono previsti 17 concerti e 1 trekking di tre giorni insieme allo scrittore di montagna più amato, Paolo Cognetti, autore de ‘Le otto montagne’, tra gli altri romanzi. Le esibizioni musicali coinvolgono generi diversi, dalla classica delle orchestre nostrane e nazionali al blues, soul e jazz di Raphael Gualazzi, fino agli omaggi ai grandi maestri della musica italiana come Paolo Conte. Potete decidere di salire a piedi per raggiungere il luogo dell’evento o usufruire degli impianti di risalita, che verranno aperti per quest’occasione.

Info utili

Come arrivare in Val di Fassa

In auto

Provenendo dall’A22, autostrada Modena-Brennero:

– Uscita Ora/Egna, S.S. 48 delle Dolomiti – Passo San Lugano – Val di Fiemme – Val di Fassa (distanza km 45). Dalla circonvallazione di Moena (zona artigianale) verso Canazei

– Uscita Bolzano Nord, S.S. 241 Grande Strada delle Dolomiti – Passo Carezza – Vigo di Fassa (distanza km 40). Da Vigo verso nord in direzione di Canazei, verso sud in direzione di Soraga e Moena

In treno

Le stazioni ferroviarie più vicine sono: Trento, Bolzano e Ora. Dalle stazioni dei treni sono garantiti collegamenti giornalieri con la Val di Fassa tramite autobus.

Biglietti I Suoni delle Dolomiti

I posti per ogni evento sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. Per i biglietti dei singoli eventi rimandiamo al sito I Suoni delle Dolomiti.

Eggental Classic&More – Val d’Ega

Unite musica classica e cibo di alta qualità e otterrete il festival ‘Eggental Classic&More’ in Val d’Ega. Dal 27 luglio al 31 agosto, potrete lasciarvi trasportare dalle note dei concerti classici e vivere esperienze culinarie nella suggestiva cornice tra Catinaccio e Latemar. Il programma prevede un totale di 5 concerti arricchiti da colazioni, brunch o aperitivi con musicisti quali Trio Arioso, l’Ensemble Amarilli e l’Orchestra Haydn diretta da Roberto Molinelli. L’ultima serata, quella del 31 agosto, vedrà l’ensemble d’archi dell’Orchestra Haydn presentare al Grand Hotel Carezza la “Buenos Aires’ Serenade” con opere di Čajkovskij e Piazzolla, accompagnati da un aperitivo con vista sulle montagne del Latemar e del Catinaccio.

Info utili

Come arrivare in Val d’Ega

In auto

Brennero (Autostrada Brennero A 22, pedaggio obbligatorio)

– Uscita autostrada Bolzano Nord/Val d’Ega – dopo circa 0,5 km in direzione Bolzano, alla rotatoria, entrare a sinistra nella Val d’Ega (SS 241).

In treno

La stazione di riferimento è Bolzano, da qui sarà necessario prendere un autobus.

Biglietti Eggental Classic&More

Prenotazione obbligatoria, il biglietto comprende l’impianto di risalita, la colazione, il brunch o l’aperitivo, e il concerto. Per i biglietti dei singoli eventi rimandiamo al sito Eggental Classic&More.

Water Music Festival – Lago Valbiolo

L’acqua è al centro dell’evento ‘Water Music Festival’ che unisce la musica con l’obiettivo di sensibilizzare le persone su una risorsa per noi fondamentale. Dal 12 luglio al 25 agosto, il Lago Valbiolo e il Passo Tonale ospiteranno una piattaforma che sarà accessibile per tutta la durata del festival e che vi permetterà di camminare a filo d’acqua a un’altitudine di 2000 metri. Sul palco, invece, saliranno artisti di fama nazionale come Gio Evan, Carmen Consoli, Davide Locatelli e About That Night. Il 24 agosto, in occasione della chiusura del festival, si terrà il ‘Water Music Party’, gratuito e aperto a tutti.

Info utili

Come arrivare al Lago Valbiolo

In auto

SS42 fino a Passo del Tonale, seguire le indicazioni per seggiovia Valbiolo. Lasciare la macchina al parcheggio e salire verso il lago con una camminata di 30 minuti.

In autobus

La zona del Valbiolo è coperta dagli autobus della linea Trentino Trasporti.

Biglietti Water Music Festival

Sul sito Ponte di Legno Tonale.

Panorama Music – Val di Fassa

Dal 3 luglio al 25 agosto, la Val di Fassa ospita l’amato ‘Panorama Music’, undici appuntamenti gratuiti organizzati nelle zone più belle della valle come Passo San Pellegrino, Canazei o Vigo di Fassa. I concerti sono itineranti creando la perfetta simbiosi tra musica e natura. Potete raggiungere le diverse località che ospiteranno gli eventi sia con gli impianti di risalita che a piedi, unendo il piacere di trascorrere una serata diversa con un po’ di attività fisica. Ad alternarsi sul palco ci saranno diversi generi musicali, tra nomi di rilievo italiani e internazionali, per serate uniche immersi in scenari d’eccezione.

Info utili

Come arrivare in Val di Fassa

In auto

Provenendo dall’A22, autostrada Modena-Brennero:

– Uscita Ora/Egna, S.S. 48 delle Dolomiti – Passo San Lugano – Val di Fiemme – Val di Fassa (distanza km 45). Dalla circonvallazione di Moena (zona artigianale) verso Canazei

– Uscita Bolzano Nord, S.S. 241 Grande Strada delle Dolomiti – Passo Carezza – Vigo di Fassa (distanza km 40). Da Vigo verso nord in direzione di Canazei, verso sud in direzione di Soraga e Moena

In treno

Le stazioni ferroviarie più vicine sono: Trento, Bolzano e Ora. Dalle stazioni dei treni sono garantiti collegamenti giornalieri con la Val di Fassa tramite autobus.

Biglietti Panorama Music

Ingresso libero.

CortinAteatro – Cortina d’Ampezzo

Musica, lirica e teatro si incontrano in una delle località più amate delle Dolomiti del Veneto, Cortina d’Ampezzo, una delle destinazioni preferite sia in inverno che d’estate. 16 appuntamenti dall’11 luglio al 18 ottobre spazieranno dalla musica classica alla lirica, dal teatro comico agli attesi appuntamenti musicali al tramonto. Tra gli eventi più belli citiamo l’omaggio a Ennio Morricone eseguito dall’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta, i tramonti in quota e la serata con i Ba(ch)rock Bassoon Quartet.

Info utili

Come arrivare a Cortina d’Ampezzo

In auto

Autostrada A27 (Venezia – Belluno)

Autostrada A22 (Modena – Verona – Bressanone – Innsbruck)

In treno

Le stazioni ferroviarie più vicine sono Calalzo di Cadore e Dobbiaco, collegate a Cortina d’Ampezzo da un servizio di autobus.

Biglietti CortinAteatro

Su Musincantus.it

Dolomiti Music Festival – Cadore

Dal 13 luglio al 7 settembre i paesaggi di Cadore, e in particolare del Rifugio Lunelli, ospiteranno ben 60 appuntamenti a ingresso libero con oltre 80 ospiti. Nato dall’unione di tre eventi (Dolomiti Blues&Soul Festival, Organi Storici in Cadore e Dolomiti Più Note), il ‘Dolomiti Music Festival’ rappresenta il festival diffuso più grande d’Italia e propone concerti che abbracciano generi differenti, dal jazz al rock, dalla musica classica alla tradizionale musicale di montagna, diventando così uno degli eventi più attesi per gli amanti della musica. Tra gli appuntamenti più attesi ci sono sicuramente quello che vede salire sul palco Willy Mazzer e la Headhunters Blues Band, la tappa del tour europeo di Adam Holzman, e OverMiles, una band che rende omaggio a Miles Davis.

A rendere speciale questo festival è anche un’organizzazione attenta e curata che coinvolge l’intero territorio. La musica sarà l’elemento comune e di partenza che permetterà ai partecipanti di immergersi nel patrimonio culturale e naturale cadorino: oltre ai concerti, infatti, sono previste visite guidate, focus dedicati agli artisti, momenti dedicati alla gastronomia tipica della zona, iniziative sociali e vendita di prodotti d’eccellenza. 

Dolomiti Music Festival Cadore

Fonte: Koinè Comunicazione

Musicisti suonano durante il Dolomiti Music Festival a Cadore

Info utili

Come arrivare a Cadore

In auto

Autostrada A27

– Uscita Pian di Vedoia (Belluno), proseguire su strada statale 51 d’Alemagna.

In treno

La stazione ferroviaria più vicina è Dobbiaco, da qui prendere autobus con direzione Cortina e Cadore.

Biglietti Dolomiti Music Festival

Ingresso libero.

Musica nell’Agordino – Belluno

Anche quest’anno torna il festival itinerante ‘Musica nell’Agordino’, alla sua 31° edizione. Chiese, location naturali, rifugi e locali in alta quota saranno gli scenari in cui si terranno gli eventi dal 5 luglio al 10 agosto. Il programma del festival soddisfa ogni gusto perché si compone di 3 rassegne principali: la Rassegna di musica etnica, curata da Agordo ETNO Musica, la Settimana Organistica e i concerti in quota, che verranno organizzati nelle migliori location del territorio.

Info utili

Come arrivare ad Agordino

In auto

A27 d’Alemagna

–  A27 Uscita Belluno – Ponte nelle Alpi, verso Belluno SS 50, poi SS 203 Agordina direzione Agordo.

A22 Autostrada del Brennero – Brennerautobahn

–  uscita Ora/Egna – SS48 delle Dolomiti verso Cavalese, Predazzo, Moena, SS 346 del Passo San Pellegrino per arrivare a Falcade.

–  uscita Ora/Egna – SS48 delle Dolomiti verso Cavalese, Predazzo, Val Travignolo, poi SP25 Paneveggio – Passo Valles per arrivare a Falcade.

A4 Milano Venezia

– innesto con A31 della Val d’Astico uscita Dueville – Superstrada Montana Veneta fino a Bassano del Grappa , poi verso SS47 Valsugana- uscita Arsiè/Feltre, Santa Giustina, Meano, Mas di Sedico e proseguendo poi per la SS203 Agordina.

In treno

Linea Padova-Belluno

Linea Venezia-Belluno

Biglietti Musica nell’Agordino

Ingresso libero.

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Un’estate speciale a Pulsano, perla del Salento, tra mare ed eventi unici

Un litorale con spiagge di sabbia finissima, lambite da un mare cristallino e intervallate da scogliere che danno luogo a suggestivi scorci paesaggistici. È ciò che si apre davanti ai nostri occhi recandoci a Marina di Pulsano, in provincia di Taranto, adagiata sulla costa ionica del Salento. Ma non è tutto: il centro storico di Pulsano, il cuore vibrante della cittadina pugliese, in estate si anima con feste ed eventi che ne rappresentano le radici culturali più autentiche e ne esprimono la calorosa accoglienza.

I mesi estivi sono sicuramente il periodo ideale per vivere emozionanti giornate all’insegna del relax al mare accompagnato dalla vita salentina più colorata. Ecco tutto quello che puoi fare a Pulsano questa estate, dall’esplorazione delle spiagge più suggestive agli eventi più particolari da non perdere.

Marina di Pulsano e le sue spiagge spettacolari

Sabbia bianca e soffice lungo un litorale che si stende per circa 7 chilometri, offrendo agli amanti della stagione più calda diverse spiagge, sia pubbliche che private, e fondali bassi tutti da esplorare e adatti anche alle famiglie con i bambini più piccoli. È ciò che offre la costa su cui si affaccia Marina di Pulsano, in Puglia.

La più celebre e frequentata è la spiaggia di Montedarena: una baia di sabbia bianca bagnata da acque limpide e turchesi, con vari servizi per il massimo comfort per tutti. Il consiglio è quello di raggiungerla nelle prime ore del mattino.

Un’altra spiaggetta paradisiaca di Marina di Pulsano è quella di Lido Silvana, anch’essa molto frequentata e caratterizzata da sabbia fine e candida che digrada in fondali bassi. Tutt’attorno il paesaggio è reso ancor più suggestivo dalla presenza della macchia mediterranea.

Fonte: Luca Tocci

Tramonto a Lido Silvana – Pulsano

Altra meta imperdibile nella zona costiera di Pulsano è la Baia del Pescatore, chiamata anche spiaggia di Luogovivo. Una mezzaluna sabbiosa che accoglie le barche dei pescatori una volta che rientrano dal mare aperto.

I lidi di Marina di Pulsano non finiscono qui: tra baie, calette e insenature si ha soltanto l’imbarazzo della scelta per trascorrere una giornata al mare durante le calde giornate estive pugliesi, ma anche durante le stagioni intermedie, quando il clima è mite e le giornate sono più tranquille. Alcuni di questi angoli di paradiso? Pezzarossa, La Fontana, Le Canne, Lido Checca e Serrone sono tutte da esplorare. Una vera chicca è anche Baia Capparrone (chiamata anche Baia Verde) abbracciata da suggestive scogliere e da una rigogliosa e profumata macchia mediterranea.

Fonte: Luca Tocci

Spiaggia La Fontana – Pulsano

Tre eventi imperdibili nell’estate di Pulsano

L’estate di Pulsano non riserva soltanto spiagge paradisiache in cui rilassarsi baciati dal sole salentino. La cittadina offre a chiunque numerosi eventi che esprimono pienamente l’essenza del territorio: un’identità culturale nella quale si esprimono tradizione e innovazione, accoglienza e inclusione, ma anche arti e mestieri e percorsi enogastronomici di grande valore. Ecco allora cosa fare a Pulsano nelle calde serate d’estate.

La Cena del turista

Uno degli eventi estivi più originali è la “Cena del turista”: una serata organizzata nel mese di agosto e giunta alla sua settima edizione, nata con l’idea di ringraziare simbolicamente i turisti che scelgono di visitare questa splendida località salentina. Ma come funziona? Vengono estratte a sorte 25 coppie di turisti ospiti delle molteplici strutture ricettive della cittadina. Vengono quindi invitate a partecipare a una squisita cena nella piazza del castello de Falconibus, risalente al XV secolo e oggi sede del consiglio comunale e del Museo Storico delle Tradizioni e delle Attività Umane. Qui, nel pieno centro storico di Pulsano, prende vita un banchetto durante il quale gli ospiti vengono serviti dagli stessi organizzatori dell’evento, ovvero l’Associazione Pulsano D’amare e l’Amministrazione Comunale, insieme al Sindaco.

La tavola viene quindi imbandita con piatti tipici della tradizione culinaria locale, accompagnati dal buon vino prodotto dalle cantine del territorio. Non sarebbe una vera festa salentina, infine, senza l’intrattenimento musicale che fa danzare tutti al chiaro di luna sulle note dell’intramontabile pizzica.

Fonte: Pro Loco

Castello De Falconibus – Pulsano

T-Fest, La sagra delle tipicità

Le tradizioni enogastronomiche che fanno parte integrante dell’identità di Pulsano e della sua popolazione tornano ad essere valorizzate in occasione della seconda edizione dell’evento “T-Fest – La sagra delle tipicità“, organizzata dalla Pro Loco di Pulsano con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Pulsano.

Per quest’anno, dal 19 al 21 luglio, entrano in scena numerose tipicità del territorio come la “Tajedda”, una focaccia ripiena con cipolla, olive e capperi. Oltre alla ricca cucina, non mancano musica, esposizioni artistiche e di artigianato locale e spettacoli. L’appuntamento è al Convento dei padri riformati di Pulsano, nel cuore pulsante della cittadina.

Polso Sano

L’estate di Pulsano riserva alla popolazione e ai turisti anche l’evento dalle origini più antiche: il “Polso Sano“.  Giunto alla 39° edizione, la rievocazione storica di “Polso Sano” si svolge dal 9 al 12 agosto. Tutta la cittadinanza è chiamata a rievocare i vecchi tornei tra i rioni che formavano la cittadina. Per l’occasione il centro storico si anima e colora con sfilate e danze in abiti medievali, spettacoli di sbandieratori e giocolieri, tavole imbandite con cibi che richiamano gli antichi sapori del territorio. Ma l’appuntamento più atteso in questi giorni di festa è il torneo finale del Polso Sano: i pulsanesi appartenenti a ciascun rione si sfidano a “braccio di ferro”, una tradizione che nasce da tempi molto lontani, quando i nobili del luogo organizzavano tali tornei nelle occasioni di festa. Sembra che sia proprio da questa usanza che derivi il nome della cittadina di Pulsano.

Gli altri eventi a Pulsano, perla del Salento

Ma le feste che rendono Pulsano un luogo vivace e suggestivo durante tutta l’estate non finiscono qui. Il 16 luglio è infatti il turno della Festa della Madonna del Carmine, che vede illuminare la cittadina con processioni, cortei, musica e danze a suon di pizzica.

Gli amanti delle parole scritte, e delle infinite suggestioni che sono in grado di infondere, possono assistere alla “Notte dei poeti”, un raduno poetico organizzato annualmente in agosto, promosso dall’Associazione Cultura e Spettacolo “Affinità Elettive” e patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Pulsano.

Sempre ad agosto, appuntamento con la musica rock e metal: il 17 agosto torna il “Rock Metal Fest“, organizzato dall’Associazione Rock Metal Events. Nato con l’intento di valorizzare la musica e allo stesso tempo anche il territorio, l’evento raduna tutti gli appassionati del genere nell’area parcheggio della zona industriale di Pulsano.

L’8 settembre è invece il giorno della festa patronale di Pulsano in onore della Madonna dei Martiri e di San Trifone. Un’occasione di incontro per la popolazione e per i visitatori, con processioni e concerti di musica che esprimono il carattere più tradizionale della cittadina salentina.

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A spasso per i Borghi di Velluto della Val Mivola

L’entroterra marchigiano è un territorio ricco di sorprese, con un preziosissimo patrimonio storico, artistico e paesaggistico. Ed è proprio per scoprire le sue bellezze che nasce Borghi di Velluto, un’emozionante iniziativa che condurrà i turisti tra i nove comuni in provincia di Ancona che aderiscono al programma. Si tratta di una serie di escursioni in autobus che ravviveranno l’estate, con tantissime attività per apprendere segreti, tradizioni e (naturalmente) sapori unici che caratterizzano le Marche. Andiamo alla scoperta degli appuntamenti imperdibili.

Cos’è l’iniziativa Borghi di Velluto

Promossa dall’Unione dei Comuni Le Terre della Marca Senone e l’Unione Comuni Misa Nevola, la nuova edizione di Borghi di Velluto accomuna una lunga serie di esperienze da vivere presso alcuni dei paesini più suggestivi dell’entroterra marchigiano. Il nome dell’iniziativa fa riferimento alla Spiaggia di Velluto, il soprannome con cui è conosciuto il litorale di Senigallia, una delle principali mete turistiche balneari della regione. E in effetti moltissime escursioni partono proprio da qui, offrendo così ai bagnanti che si stanno godendo le loro vacanze nelle Marche la possibilità di scoprire le bellezze dell’entroterra.

Il panorama è quello della Val Mivola, che riunisce nove comuni situati in provincia di Ancona: oltre a Senigallia, ci sono Arcevia, Barbara, Corinaldo, Castelleone di Suasa, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti e Trecastelli. I tour in autobus si svolgeranno tra luglio, agosto e settembre, con un prezzo molto conveniente. Il biglietto costa infatti 20€, comprendente gli spostamenti in autobus, una visita guidata e una degustazione a base di prodotti tipici. Non ci resta dunque che scoprire quali sono le esperienze da provare quest’anno.

Le esperienze imperdibili

L’itinerario Tra borghi e castelli, previsto per martedì 23 luglio 2024, condurrà i visitatori alla scoperta di Serra de’ Conti: il suo centro storico medievale, ancora cinto da mura duecentesche, racchiude moltissime meraviglie. Ci sarà così l’opportunità di visitare il Museo delle Arti Monastiche, prima di dirigersi verso il borgo di Barbara (anch’esso protetto da un’imponente cinta muraria) e fare tappa presso la Chiesa dell’Assunta e alla Chiesa di Santa Barbara.

Mercoledì 31 luglio 2024 si potrà invece partecipare all’itinerario Tra arte, storia e spiritualità: si inizierà dal Santuario della Madonna della Rosa di Ostra, con tappa per una degustazione. Quindi sarà la volta della Collegiata di San Medardo di Arcevia, con le sue incredibili ceramiche d’autore e le opere rinascimentali di Luca Signorelli.

È un tuffo nella storia quello che martedì 6 agosto 2024 coinvolgerà i visitatori: l’itinerario Una macchina del tempo toccherà Castelleone di Suasa, dove si potranno ammirare i resti archeologici dell’antica città romana di Suasa. Ad una degustazione in cantina farà poi seguito un’escursione a Corinaldo, per visitare la Civica Raccolta d’Arte Claudio Ridolfi con i suoi tantissimi oggetti di corredo di un antico principe piceno.

Giovedì 8 agosto 2024 sarà proposto un itinerario dedicato al teatro, chiamato Palcoscenico Val Mivola. Prima tappa, il Teatro Comunale Carlo Goldoni di Corinaldo, restaurato magnificamente nel 2006 affinché conservasse il suo fascino originale. Nel pomeriggio, invece, si farà visita al piccolo teatro privato voluto dal Conte Giovanni Battista Carletti Giampieri, una preziosissima perla situata nel centro storico di Piticchio (ad Arcevia).

L’itinerario Tra borghi e castelli, nella sua seconda “puntata” di mercoledì 21 agosto 2024, toccherà invece il centro storico di Ostra Vetere e il suo suggestivo impianto urbanistico, nascosto tra le mura medievali. In seguito ci sarà tempo per visitare Barbara, un altro borgo storico i cui vicoli – che si aprono sulla piazza più piccola d’Italia – offrono tantissime sorprese. Infine, di nuovo l’itinerario Tra arte, storia e spiritualità: venerdì 6 settembre 2024 si potrà visitare il Museo di Storia della Mezzadria Sergio Anselmi, all’interno del complesso di Santa Maria delle Grazie di Senigallia. Dopo la degustazione nel borgo di Castel Colonna, si farà tappa presso il Museo Nori De’ Nobili a Ripe, nel comune di Trecastelli.

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Idee di Viaggio Kiev Viaggi

Cosa vedere nei dintorni di Kiev

Cinque idee per altrettante gite da fare in giornata partendo da Kiev. Dalla storica città di Chernihiv con le sue antiche cattedrali, al romantico Parco Sofiyivka di Uman, passando per Pereyaslav Khmelnytskyi, un tesoro di architettura popolare e musei, fino a Vinnytsia, dove si trova la casa-museo del celebre chirurgo ucraino Mykola Pirogov. Non può mancare il sito di Chernobyl, tristemente famoso ma affascinante per la sua storia recente. Una panoramica dei migliori luoghi da vedere nei dintorni della capitale ucraina, le attrazioni principali e le esperienze uniche che ogni destinazione ha da offrire per rendere ogni gita una piacevole avventura.

Chernihiv

Situata sulle rive del fiume Desna a circa 150 chilometri da Kiev, Chernihiv è una delle città più antiche dell’Ucraina, famosa per i suoi antichi monumenti storici e le bellissime chiese ortodosse che la rendono un luogo di grande spiritualità. La maggiore attrazione è la Cattedrale del Santissimo Salvatore, un magnifico esempio dell’architettura medievale ucraina risalente all’XI secolo. Situata nel cuore storico di Chernihiv, è famosa per le sue imponenti cupole dorate e le sue elaborate decorazioni interne, che includono affreschi e icone risalenti al periodo bizantino.

Costruita durante il regno del principe Mstislav di Chernigov, la cattedrale è un simbolo della spiritualità e della storia della regione. Vicino sorge il Monastero di Eletsky, fondato nel XII secolo, che offre viste panoramiche sulla città e sul fiume. Il Parco di Detinets, noto anche come Antica Fortezza di Chernihiv, è un altro punto di interesse, con mura fortificate e torri che raccontano storie di tempi passati. Non lontano dal centro, il Museo di Storia e Cultura Locale di Chernihiv presenta una vasta collezione di reperti archeologici e etnografici. Per chi ama la natura, il Parco Regionale di Mezyn offre sentieri escursionistici e paesaggi pittoreschi.

Parco Sofiyivka

Un centinaio di chilometri separano Kiev dalla città di Uman, dove si trova il Parco Sofiyivka, uno dei giardini più affascinanti e romantici d’Europa. Fondato nel 1796 dal conte polacco Stanislaw Potocki come dono per la moglie Sofia, oltre che un simbolo d’amore, il parco è un capolavoro di architettura paesaggistica che si estende su una superficie di circa 180 ettari, impreziosito da laghi, cascate e grotte artificiali. Uno dei punti salienti è il Lago Inferiore, con al centro l’Isola dell’Amore, raggiungibile in barca.

Il Giardino Inglese e il Giardino Orientale mostrano una varietà di piante esotiche e locali, mentre il Padiglione della Flora, un elegante edificio neoclassico, è un luogo ideale per rilassarsi e godere della tranquillità del parco. Passeggiando lungo i sentieri ombreggiati è possibile raggiungere la Grotta di Venere e la Fontana di Nettuno, dall’atmosfera particolarmente suggestiva, ammirare le numerose sculture ispirate alla mitologia classica, salire sui ponticelli che regalano viste spettacolari sul paesaggio circostante.

Pereyaslav Khmelnytskyi

Situata a un centinaio di chilometri da Kiev, Pereyaslav-Khmelnytskyi vanta un ricco patrimonio storico e culturale che le è valso il soprannome di “città dei musei”. Se ne contano almeno una ventina, ognuno con la sua collezione unica, che offrono un’immersione affascinante nel passato dell’Ucraina. La visita può cominciare dal Museo di Architettura Popolare e Vita della Srednyaya Naddnepryanshchina, un’esposizione all’aperto che riproduce un villaggio tradizionale ucraino del XVII secolo, con case in legno, botteghe artigiane e una chiesa. Il Museo Storico ed Etnografico Nazionale ospita invece una vasta collezione di reperti archeologici, manufatti popolari e opere d’arte che raccontano la storia della regione dalla preistoria ai giorni nostri.

Un altro luogo di sicuro interesse per gli amanti della storia è la Riserva Storico-Etnografica Nazionale di Pereyaslav che ospita musei dedicati a diverse tematiche, tra cui la storia cosacca, la religione, l’artigianato e le arti popolari. Tra gli altri, qui si trova il Museo del Trattato di Pereyaslav, che commemora il trattato del 1654 tra l’Ucraina e la Russia, e il Museo del Museo, dedicato alla storia della museologia in Ucraina.

Oltre ai musei storici, Pereyaslav Khmelnytskyi offre anche interessanti musei letterari e d’arte. Il Museo Letterario e Memoriale Taras Shevchenko è dedicato al famoso poeta ucraino con una notevole collezione di opere e documenti legati alla sua vita e al suo lavoro, mentre il Museo d’Arte Grigory Skovoroda ospita una collezione di dipinti, sculture e arti decorative ucraine.

Vinnytsia

Adagiata sulle rive del fiume Bug, a 269 chilometri dalla capitale, Vinnytsia è nota per essere la sede di una delle attrazioni più insolite dell’Ucraina: il Museo Nazionale Pirogov. Immerso in un parco verdeggiante, ospita la casa e il laboratorio del celebre chirurgo ucraino Mykola Pirogov, considerato il padre della chirurgia sperimentale. Un’esposizione originale, che ripercorre la vita e le opere di questo pioniere della medicina attraverso una vasta collezione di reperti medici, che comprendono anche la mummia del chirurgo.

Una gita a Vinnytsia è anche l’occasione per visitare la Cattedrale della Natività della Beata Vergine Maria, un imponente edificio in stile barocco ucraino che è il principale monumento religioso della città, caratterizzato da un’atmosfera solenne che lo rende un luogo di grande fascino. Per approfondire la conoscenza de territorio, merita una sosta anche il Museo Regionale di Vinnytsia che offre una panoramica completa su storia e cultura della regione, con reperti archeologici, opere d’arte e oggetti di artigianato locale.

Chernobyl

Distante un centinaio di chilometri da Kiev, la Zona di Esclusione di Chernobyl, l’area di 30 chilometri quadrati che circonda la centrale nucleare esplosa nel 1986, è oggi una destinazione turistica unica e commovente. Una gita in giornata a Chernobyl è un viaggio nel tempo e nella memoria, un modo per comprendere la tragedia del disastro nucleare e le sue conseguenze durature. Trattandosi di un’area contaminata, durante la visita è fondamentale attenersi alle rigide norme di sicurezza e seguire le istruzioni delle guide per limitare l’esposizione alle radiazioni.

Pripyat, la città fantasma costruita per ospitare i lavoratori della centrale, è l’attrazione principale. Qui si possono esplorare edifici abbandonati, come la scuola, l’ospedale, il parco giochi e il centro culturale, un’esperienza toccante che permette di cogliere l’impatto umano della tragedia. Oltre a Pripyat, la Zona comprende altri siti di interesse. La centrale nucleare di Chernobyl, con il suo sarcofago di cemento che racchiude il reattore numero 4 distrutto nell’incidente, offre un monito tangibile del potere distruttivo dell’energia nucleare.

È possibile visitare alcune aree esterne della centrale, come la sala di controllo e il memoriale ai liquidatori. Si possono poi vedere il villaggio di Cholnobyl che offre uno spaccato della vita rurale prima del disastro; il radar Duga-3, un’enorme struttura metallica a forma di arco, utilizzata per il sistema di difesa missilistico sovietico; e la surreale Foresta Rossa, la pineta più vicina alla centrale, deturpata dalle radiazioni rilasciate nell’incidente.

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Dove vanno in vacanza gli italiani questa estate

Man mano che si avvicinano le ferie estive ci sono sempre più dettagli sulle scelte definitive degli italiani, almeno di coloro che hanno prenotato tramite un’agenzia. In base a una ricerca condotta da Bluvacanze, la più grande agenzia di viaggi in Italia, l’estate italiana 2024 si configura come una delle più bizzarre per le prenotazioni delle vacanze, non solo per via del meteo che sta facendo ancora i capricci. Gli italiani che sono ricorsi a un’agenzia di viaggio per affidare il loro budget delle ferie mostrano una netta divisione tra chi ha pianificato con un abissale anticipo e chi, al contrario, sta ancora cercando una proposta accessibile.

Parola d’ordine: destagionalizzare

La destagionalizzazione si conferma una tendenza avviata almeno due anni fa, dovuta soprattutto al caro-prezzi, con una parte di consumatori che posticipa le ferie a dopo le settimane di picco, spingendo un fenomeno di advanced booking che prende piede fin dal 2022. Se l’estate 2024 nei mesi di luglio e agosto attende ancora il rush finale degli indecisi (20%), la maggioranza ha prenotato dai 90 ai 110 giorni prima. Da una parte, quindi, si registra un early booking esasperato che, già nel primo trimestre del 2024, scaturiva le prenotazioni di agosto mentre dall’altra c’è il last minute per quei consumatori alla ricerca di tariffe calmierate, a fronte anche di una partenza immediata.

Quali sono le destinazioni dell’estate

Cambia anche la classifica delle esperienze vacanziere che hanno come protagonista il mare, con la crociera che guadagna il primo posto. Al secondo c’è il mare italiano e al terzo la Grecia, seguita da Egitto, in particolare il Mar Rosso, e Spagna.

Le mete mare degli italiani dell’estate

Scendendo nel dettaglio del mare Italia, la classifica vede Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria e Toscana in testa, con la regione tirrenica sempre forte per via della prossimità.

Non solo mare

Ma non è solo il mare la vacanza dell’estate italiana: notoriamente prodotto fai-da-te, la montagna beneficia del revamp da parte di alcuni operatori alberghieri che in Trentino e in Valle d’Aosta hanno saputo ristrutturare l’offerta, proponendo un turismo di maggiore qualità con nuove soluzioni.

Le Capitali europee

Per chi sceglie l’Europa continentale, sono sempre le Capitali classiche come Parigi e Madrid a guidare, Lisbona rappresenta un ritorno, Londra scivola in quarta posizione e Praga completa la top 5 dell’estate 2024 per short break di 3-4 notti. Tra le esperienze in auge in agenzia di viaggio ci sono anche i viaggi di gruppo esperienziali a tema gourmet, in treno e in bici.

I super viaggi degli italiani

Gli italiani non rinunciano ai lunghi viaggi, almeno d’estate. Le mete a lungo raggio protagoniste quest’anno saranno Maldive, Zanzibar e i Caraibi, con una Repubblica Dominicana che domina i pacchetti all inclusive.

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Come arrivare all’isola di Vis in Croazia

Per chi è alla ricerca di una destinazione incontaminata, ricca di storia e paesaggi mozzafiato, l’isola di Vis è la scelta perfetta per le prossime vacanze. Questa isola si trova nel Mar Adriatico centrale, ed è una vera e propria perla nascosta della Croazia, che offre spiagge cristalline, grotte naturali affascinanti ed un’atmosfera autentica, che pochi altri luoghi possono vantare. Ma come raggiungere questa meravigliosa isola? Ecco come arrivare all’isola di Vis, partendo dalle principali città italiane e attraversando i punti chiave del viaggio.

Partenza dall’Italia: scelta del mezzo di trasporto

Per gli amanti dei viaggi on the road, raggiungere la Croazia e l’isola di Vis in auto può essere una delle opzioni più comode. Partendo dal nord Italia, ad esempio da Milano o da Venezia, si dovrà attraversare la Slovenia e si potrà raggiungere la costa croata in poche ore.

Grazie alla rete autostradale italiana, ma anche slovena e croata, sarà molto semplice raggiungere la più conosciuta città Spalato, dalla quale poi si potrà raggiungere la vicina isola di Vis in traghetto.

Un’altra opzione, probabilmente la più veloce per raggiungere Spalato, è quella di viaggiare in aereo ed è la soluzione ideale per chi preferisce un viaggio più rapido. Diversi aeroporti italiani ,infatti, offrono voli diretti per Spalato, che, come già detto in precedenza, è la città croata più vicina a Vis. I principali aeroporti con voli diretti per Spalato possono essere Milano Malpensa e Roma Fiumicino, ma anche gli aeroporti delle città di Venezia e Bologna

Come si raggiunge l’isola di Vis da Spalato?

Il modo più comune e panoramico per raggiungere l’isola di Vis da Spalato è il traghetto. Jadrolinija, che è la principale compagnia di navigazione croata, offre diversi collegamenti giornalieri tra Spalato e, appunto, l’isola di Vis. La traversata che collega le due località dura circa 2 ore e trenta minuti, un viaggio assolutamente non troppo lungo, ma durante il quale si potrà godere di viste uniche e spettacolari sul Mar Adriatico.

I traghetti per l’isola di Vis partono generalmente la mattina presto e nel pomeriggio. Soprattutto in alta stagione, è sempre consigliabile prenotare i biglietti in anticipo, acquistabili anche online, così da garantire posto a bordo e poter vivere serenamente il proprio viaggio in Croazia e scoprire così tutte le sue mete imperdibili. È possibile acquistare anche i biglietti una volta arrivati al porto di Spalato.

Per chi, invece, preferisce un’opzione di trasporto più veloce , i catamarani possono rivelarsi la scelta ideale. Anche in questo caso, la compagnia croata Jadrolinija, ma anche altre compagnie, offrono servizi di trasporto rapido per raggiungere l’isola di Vis. In questo caso, viaggiando in catamarano, la durata della traversata è di circa 1 ora e quindici minuti.

I catamarani partono dal porto di Spalato solitamente una volta al giorno, quindi è essenziale verificare gli orari e prenotare in anticipo. Anche in questo caso, come per i traghetti, i biglietti possono essere acquistati online o presso il porto.

Vista del lungomare di Vis, in Croazia, con scorci di case tradizionali croate e fiori colorati

Fonte: iStock

Vista del lungomare di Vis, in Croazia

Quando visitare l’isola di Vis?

Il periodo migliore per visitare l’isola di Vis dipende dalle preferenze e dalle attività desiderate dai visitatori di questa fantastica isola dell’Adriatico. In primavera, ad esempio, il clima è mite e piacevole, con temperature, giornate più lunghe e soleggiate, e meno affollamento. Questo è il periodo ideale per gli amanti delle attività all’aperto, che potranno fare escursioni, ma anche visite culturali. In estate, invece, le temperature salgono oltre i trenta gradi. In questo periodo si può godere di un mare perfetto per nuoto e attività acquatiche, come ad esempio lo snorkeling, ma allo stesso tempo si tratta della stagione più affollata e, allo stesso tempo, più costosa.

In inverno ed autunno, invece, la maggior parte delle strutture chiude, ma considerando il clima mite e l’assenza di turisti, quest’isola riesce a mantenere il suo fascino e a regalare un’esperienza altrettanto unica ai suoi visitatori.

Arrivare all’isola di Vis è semplice e che si scelga di partire in auto, in aereo o qualsiasi altro mezzo, una volta giunti a destinazione si verrà ripagati da paesaggi spettacolari ed un’atmosfera autentica e che, come le altre isole croate, Cres e Calamotta, sarà in grado di creare ricordi indelebili nella memoria dei suoi visitatori.

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Borghi Notizie Viaggi

Sempre più giovani amano andar per borghi. Lo studio

Per decenni i giovani sono fuggiti dai borghi in cerca di fortuna nelle grandi città (o all’estero), poi li hanno riscoperti e, grazie a connessioni Internet veloci e all’arrivo, anche nei luoghi più sperduti, di tecnologie all’avanguardia, alcuni sono andati (o tornati) a viverci. Il fascino dei borghi, comunque, sta attirando, anche solo per una visita, sempre più giovani, tanto che nei prossimi anni a proposito di borghi si potrebbe parlare di luoghi “per giovani” o non di luoghi “per vecchi”…

La GenZ innamorata dei borghi

Secondo quanto indicato dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2024 curato da Roberta Garibaldi, grande esperta di turismo in Italia, a guidare il rilancio dei borghi e delle località italiane dell’entroterra in chiave di capacità attrattiva sono proprio i giovani, gli under 35 e, in particolare, gli esponenti della GenZ che non vedono l’ora di organizzare un viaggio alla scoperta delle migliaia di paesini presenti sul nostro territorio.

In particolare, più del 95% degli interpellati, in età compresa tra i 18 e i 35 anni, si dice intenzionato a intraprendere un tour dei borghi italiani, ed è la massima percentuale espressa nelle differenti fasce d’età; tra gli over 65, per esempio, la quota scende al di sotto del 90%. Alla voglia di organizzare il viaggio si accompagna un’alta percentuale di concretizzazione, dato che quasi il 60% ha effettivamente visitato uno o più borghi nell’ultimo anno.

“Il forte interesse verso la scoperta dei borghi italiani, specialmente tra i giovanissimi è un segnale importante poiché evidenzia l’esistenza di un mercato ad alto potenziale che può essere raggiunto lavorando in sinergia e capitalizzando le progettualità finanziate attraverso il PNRR”, afferma Roberta Garibaldi. “Valorizzare queste realtà può contribuire a ridurre la pressione nelle tradizionali destinazioni del Belpaese e favorire la diffusione di un turismo più sostenibile. Basti pensare che il 48% degli arrivi stranieri si concentra in sei province: Venezia, Roma, Bolzano, Milano, Firenze e Verona; tra gli italiani siamo al 26% con alcune differenze nelle province, ma è comunque un dato significativo e sottolinea la necessità di stimolare connessioni tra territori ad alto e minore afflusso, tra aree urbane e rurali”.

Quali sono i borghi più visitati

Come prevedibile, secoindo la ricerca, è la Toscana a guidare la classifica delle regioni più visitate alla scoperta dei borghi minori e delle aree interne, e lo è in particolare tra i giovanissimi (18-24 anni) perché il 27% di coloro che appartengono a questa fascia d’età ha citato espressamente la zona di Montalcino, Fiesole, Volterra, Borgo Sansepolcro e centinaia di altre località ricche di patrimoni artistici e naturalmente enogastronomici, come destinazione visitata negli ultimi dodici mesi.

Si registra l’ottimo risultato dell’Umbria, che occupa la seconda posizione, e della Puglia che esercita un particolare richiamo tra gli intervistati del Mezzogiorno. A seguire compare al quarto posto la Calabria e al quinto i borghi del Lazio, verso i quali, però, si riscontra una totale assenza di interesse da parte dei giovani, una regione dove invece non mancano Comuni di fama mondiale come quelli della Tuscia, dei Castelli romani, della Ciociaria e i borghi reatini, compensata dalla percentuale più alta di over 55.

Perché i giovani amano i borghi

Secondo quanto emerso dal report, i borghi offrono una risposta alla loro curiosità e alla loro voglia di approfondire la conoscenza del luogo. La risposta più gettonata degli under 25 è “per conoscere la storia e la cultura del posto” e, a seguire, per l’unicità dell’esperienza. Il freno è dato, invece, dalla scomodità nel raggiungimento dei borghi e questo vale soprattutto per coloro che hanno un’età compresa tra 35 e 44 anni, quasi certamente perché a questa fascia appartengono i genitori con bambini. L’offerta turistica dei piccoli borghi risulta particolarmente convincente in ambito enogastronomico perché la qualità dei ristoranti (60,5% delle risposte) e la disponibilità di esercizi di ristorazione nei territori (53,7%) sono risultate le voci più importanti in termini di valutazione. Meno convincente, in particolare tra i giovanissimi, è risultata la qualità delle strutture ricettive, a conferma del fatto che hotel e altre strutture per il soggiorno e il pernottamento non sempre soddisfano le aspettative. E va sottolineato il fatto che tra gli under 35 sono tenuti in considerazione, maggiormente rispetto alle altre fasce d’età, aspetti quali la viabilità ciclopedonale, gli info point e il sistema di mezzi pubblici, a conferma di un modo di interpretare la vacanza ben diverso da quello delle generazioni precedenti, fondato prevalentemente sull’automobile come mezzo di trasporto. Di conseguenza, per conquistare le future generazioni, i territori più interni dovranno investire in infrastrutture e in servizi dedicati a chi si sposta in maniera alternativa.