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Scopri cosa vedere alla Medina, il cuore di Dakar

Un quartiere vivace, autentico, popolare. Con un affollato mercato e strade ricche di vita e di umanità. Stiamo parlando di Medina, il cuore pulsante di Dakar e della vita senegalese. Il suo richiamo è irresistibile per ogni viaggiatore ed entrarvi, è come accedere ad un mondo diverso, pieno di storie e di soprese. Visitare l’antico quartiere, costruito per la popolazione locale all’epoca delle colonie dai dominatori francesi, ti porterà a camminare tra case di ogni genere, tra i colori di un labirinto di strade strette decorate da innumerevoli murales, tra gli odori e un vociare continuo di sottofondo, come un canto che accompagna le giornate degli abitanti.

Cosa vedere alla Medina, Dakar

Caotica, colorata, cosmopolita e coloniale, Dakar si estende lungo la parte meridionale della penisola di Cap-Vert sull’Oceano Atlantico ed è la più europea delle città africane, con oltre due milioni di abitanti. È un luogo molto piacevole da vivere e da visitare. Ogni quartiere ha il suo fascino e la sua atmosfera, in particolare Medina. Indossa scarpe comode e cammina lentamente per vivere al meglio la tua esperienza nell’antico quartiere di Dakar, tra le sue strade perpendicolari che dividono gli isolati e le case, le cui stanze affacciano su grandi cortili dominati da un albero al centro di essi, in genere un baobab. È porprio questo quartiere il luogo di nascita del musicista e politico senegalese Youssou N’Dour, celebre da noi in particolare per il singolo del 1994 7 Seconds, in cui duettava con Neneh Cherry. Sempre a Dakar, ma quasi trent’anni dopo quel disco dal successo planetario, a è stato girato l’intenso film di Matteo Garrone Io Capitano.

Vivi l’esperienza dello shopping al Marché Sandaga

Comincia la tua visita della Medina dal Marché Sandaga, il più grande di Dakar: è il luogo ideale dove acquistare, dopo aver abilmente contrattato sui prezzi iniziali proposti dai mercanti, souvenir, spezie, e altri prodotti locali. Assicurati di avere con te un po’ di denaro in contante perchè generalmente nei mercati i venditori non accettano carte di credito, vestiti in modo rispettoso della cultura locale e fai attenzione ai tuoi oggetti personali perchè, come in tutti i luoghi molto affollati, non mancano i borseggiatori.

Mercato Sandaga Dakar

Fonte: iStock

Una venditrice di gioielli al mercato Sandaga della Medina, Dakar

Il mercato è diviso in diverse sezioni, nelle quali potrai trovare tessuti, souvenir, spezie, prodotti freschi e banchi di street food per una pausa veloce. Nella zona riservata ai venditori di tessuti troverai vestiti tradizionali, batik e stoffe colorate, perfette per confezionare abiti su misura. In quella dedicata ai souvenir, potrai acquistare oggetti in legno intagliati, le caratteristiche maschere africane, ceramiche e gioielli rappresentativi della cultura e dell’artigianato senegale. Riconoscerai la zona delle spezie dal pizzicorio che sentirai al naso mentre ti avvicini: ceste di pepe, cumino, coriandolo, curry e le altre spezie esotiche esposte fanno la gioia di chi ama esplorare nuovi gusti in cucina. Se vorrai cucinarti qualcosa, potrai approfittare poi proprio dell’area dedicata ai prodotti freschi, dove troverai carne, pesce, frutta e verdura di stagione, locale, a prezzi molto ragionevoli. E se dovessi aver fame all’improvviso? Fermati nella zona dedicata al cibo di strada e assaggia alcune delle ricette tipiche senegalesi. Quella locale è una cucina semplice in cui l’ingrediente base è il pesce cucinato in vari modi e consumato da solo o accompagnato da riso e verdure. Tra i piatti da provare, anche in strada, ci sono la Thieboudienne (riso con pesce e verdure), il pesce Yassa (riso bianco con pesce al limone), il pesce Saint-Louisienne, ripieno di erbe, e il Thiou, contenente gamberi. Il Marché Sandaga non è solo un mercato, ma molto di più. Costruito nel 1936, è stato ampliato in seguito, nel corso degli anni, in diverse occasioni e fornisce lavoro a migliaia di persone. È il vero centro della vita di Dakar, caotico senza dubbio ma anche divertente, dove potrai immergerti nella quotidianità dei suoi cittadini e conoscere la cultura locale. Spesso al mercato, o nelle sue immediate vicinanze, si tengono esibizioni di musica e danza tradizionali alle quali ti consiglio di assistere. Un altro mercato dove puntare a fare buoni affari e da non perdere alla Medina è il Marché Tilène, l’allegro e vivacissimo mercato delle pulci, colorato e ricco di mille profumi. Girando tra i suoi infiniti banchi potrai trovare prodotti freschi, spezie, prodotti di bellezza, utensili da cucina e vestiti. Mercato tipico e poco turistico, il Marché Tilène è conosciuto soprattutto per gli accessori per ufficio di seconda mano, libri, riviste e giornali a prezzi ridotti.

Scopri la Grande Moschea di Dakar

Medina ospita anche la Grande Moschea di Dakar, dalle dimensioni a dir poco impressionanti  – pensa che può ospitare fino a 10.000 persone – e famosa per il suo simbolico minareto di 60 mt., uno dei più alti dell’Africa occidentale, punto di riferimento dell’architettura islamica senegalese. L’edificio, che si distingue per caratteristici minareti a punteggiare il paesaggio urbano della capitale, i mosaici e le cupole decorate, è stato inaugurato nel 1964 da Re Hassan II del Marocco e dal Presidente senegalese Léopold Sédar Senghor, donato dal primo Paese al secondo, come simbolo di amicizia e cooperazione tra i due e in effetti, combina elementi di architettura islamica marocchina e senegalese.

Grande Moschea Dakar

Fonte: iStock

Il simbolo di Dakar, la Grande Moschea

Simbolo di fede e luogo di cultura, la Grande Moschea è situata su Allée Pape Gueye Fall, facilmente raggiungibile a piedi, ed è uno dei luoghi simbolo del Senegal. L’edificio principale, in calcestruzzo e mattoni rossi, è sormontato da un’enorme cupola verde che non passa inosservata. L’interno della moschea è ugualmente spettacolare, con le sue ampie sale decorate da piastrelle e vetrate colorate, i mosaici e il suo cortile con fontane e giardini. Accoglie le preghiere quotidiane dei fedeli e le celebrazioni religiose ma è anche un importante centro culturale. Al suo interno infatti ospita una biblioteca, una scuola coranica e una sala conferenze. La Grande Moschea di Dakar rappresenta certamente una delle attrazioni turistiche più popolari e visitate della città: tutti sono invitati ad entrarvi e ad ammirarla nel suo massimo splendore. L’ingresso è gratuito e la moschea è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00 ma il venerdì, dalle 13:00 alle 14:00, l’ingresso è riservato solo ai fedeli. Prima di entrare vanno tolte le scarpe e per le donne c’è l’obbligo di coprire le spalle e le ginocchia. Potrai scattare delle foto all’esterno mentre è vietato farlo all’interno durante le ore di preghiera. Per visitarla al meglio, ti consiglio di affidarti ad un tour con una guida locale.

Di notte, infine, a Medina puoi sperimentare il ritmo della scena musicale di Dakar. Le strade si animano con musica, danze e un’energia coinvolgente, che spazia dai tamburi tradizionali all’afrobeat contemporaneo. Ogni passo a Dakar è una danza e ogni angolo racconta storie di resilienza e ingegno. Dakar offre un viaggio affascinante attraverso l’essenza del Senegal, sia che si visitino i mercati, sia che si ripercorrano le orme della storia, sia che ci si immerga nelle manifestazioni culturali.

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Cogne riparte, c’è la data per la riapertura della strada e delle attività

A meno di un mese dall’alluvione che ha provocato ingenti danni e l’impossibilità di raggiungere Cogne, splendida e rinomata località turistica valdostana con eccezionale vista sul Gran Paradiso, ecco la data per la riapertura della strada regionale 47 (franata il 29 giugno al km 9+400 per un fronte di 22 metri) con il libero accesso.

Grazie all’instancabile lavoro e impegno della Protezione Civile e delle Strutture dell’Assessorato regionale alle opere pubbliche, sabato 27 luglio alle ore 7 finirà l’isolamento, come comunicato dal presidente della regione, Renzo Testolin, durante la consueta conferenza stampa di giunta il 15 luglio.

Cogne non si ferma: i lavori per accogliere i turisti

Chiusa dal tardo pomeriggio del 29 giugno, qualche ora prima del violento nubifragio che ha ne distrutto quasi 1500 metri in tre diversi punti isolando l’area a monte del ponte di Chevril, ad Aymavilles, la strada per raggiungere Cogne tornerà agibile a soli 28 giorni di distanza grazie a “una viabilità sicura, con un’asfaltatura, con la messa in sicurezza dei tratti danneggiati, con il ripristino complessivo della carreggiata e la posa di new jersey per la sicurezza“, come ha spiegato il presidente della regione.

Sarà riaperta in entrambi i sensi di marcia: per scendere, verrà utilizzata una corsia della strada così da permettere alle imprese di proseguire i lavori nel cantiere mentre, per salire, al chilometro 9,4 (il secondo punto di interruzione dove la strada è stata erosa dall’esondazione del torrente Gran Eyvia che scorre 18 chilometri più in basso) è previsto un senso unico lungo la pista di bypass realizzata, tagliando una fila di alberi, a monte della strada.

In alcuni tratti vi saranno sensi unici alternati ma l’intento è quello di ridurli al minimo. Inoltre, come detto dall’assessore alle Opere Pubbliche Davide Sepinet, “Oggi c’è una pista che deve divenire una strada. Sulla variante a monte del chilometro 9,4 si cercherà di addolcire le pendenze che sono ancora abbastanza accentuate. La pista a monte si è rivelata strategica per proseguire nel lavoro di consolidamento e di protezione della viabilità“.

La data di riapertura “sarà rispettata a meno di situazioni meteo che potranno compromettere i lavori.

Al via l’organizzazione della ripartenza

L’annuncio con anticipo della riapertura consente anche agli operatori turistici di organizzare al meglio la ripartenza della stagione estiva e di pianificare l’accoglienza degli ospiti.

In più, in attesa del 27 luglio, è stata organizzata una “finestra” di transito straordinario per domenica 21 luglio, su viabilità di cantiere tuttora sterrata nei punti interessati dall’alluvione ma percorribile, con cautela, da qualsiasi mezzo.

Il transito, organizzato in convogli predefiniti e su prenotazione anticipata e obbligatoria, sarà dedicato esclusivamente a coloro che devono recarsi a Cogne per recuperare il proprio veicolo rimasto bloccato oppure ai residenti che abbiano la necessità di portare l’auto dalla valle fino in paese.

Confermati gli eventi di spicco dell’estate

Insomma, Cogne si prepara a tornare alla vita attiva e a proseguire l’estate confermando gli appuntamenti di spicco a partire, il 5 agosto, dal concerto dei Tiromancino e da quello di Simona Molinari il 7 agosto, nell’ambito della rassegna “Da Aosta ai 4mila” con ingresso libero su prenotazione da Event Brite.

Non mancherà anche, il 31 agosto, l’attesissima GranParadisoBike che, per la 23esima volta, percorrerà alcuni tra i panorami più incantevoli che la montagna italiana possa donare, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

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Le 5 meraviglie di Marsiglia

La seconda città della Francia per grandezza conquista con il suo fascino multiculturale che, da area portuale considerata poco attraente agli occhi dei turisti, ha scalato piano piano la vetta diventando una delle destinazioni preferite per chi organizza un viaggio nel paese dei lumi. Dalle origini antiche, risalenti alla Grecia classica, Marsiglia ha attirato l’attenzione dei viaggiatori soprattutto dopo essere stata nominata Capitale Europea della Cultura nel 2013, un’occasione unica per mostrare il meglio della sua offerta culturale e architettonica.

Per farvela conoscere in tutta la sua bellezza, abbiamo selezionato per voi le 5 meraviglie di Marsiglia, una piccola guida perfetta se avete poco tempo per visitarla e vi state chiedendo quali siano le cose imperdibili che dovete assolutamente vedere.

Vieux Port o Porto Vecchio

Uno dei simboli di Marsiglia è sicuramente il Porto Vecchio, situato in un’antica insenatura tra il forte Saint-Jean e il forte Saint-Nicholas. Per oltre 2000 anni ha rappresentato il cuore pulsante della città dove un tempo vi ormeggiavano navi mercantili, mentre oggi ospita yacht e imbarcazioni da diporto in generale. Il suo ruolo è cambiato, ma resta comunque una delle zone più belle e popolari dove trascorrere il proprio tempo passeggiando o sedendovi a uno dei ristoranti o bar. Qui potete provare i classici provenzali, piatti a base di pesce fresco e la famosa bouillabaisse di Marsiglia, una zuppa di mare tradizionale, eredità dei fondatori greci.

Porto di Marsiglia

Fonte: iStock

Vista del Porto Vecchio

Notre Dame de la Garde

Non importa in quale punto vi troviate, Notre Dame de la Garde è sempre ben visibile e veglia sull’intera città. Costruita alla fine del 1850 sul punto più alto di Marsiglia, a 150 metri sul livello del mare, e soprannominata la “Bonne Mère”, ossia “Buona Madre”, è un esempio perfetto di architettura romano-bizantina ed è riconoscibile soprattutto grazie alla presenza di una statua dorata raffigurante la “Vergine con il bambino”. Raggiungetela a piedi o usufruendo dei comodi autobus ed entrate al suo interno: qui potrete ammirare splendidi mosaici e dipinti a tema nautico, realizzati per proteggere i pescatori in mare.

Il castello di Château d’If

Diventato celebre grazie al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre, Château d’If è sicuramente una delle 5 meraviglie di Marsiglia grazie alla particolarità della sua posizione, costruito su un’isoletta di fronte al golfo della città, e per la sua storia. Nato inizialmente come fortezza militare, il castello ricoprì ben presto la funzione di prigione e chiunque lo visiti potrà respirare le atmosfere del romanzo e godere allo stesso tempo di una vista splendida sulla città. Per raggiungerlo vi basterà salire sui traghetti che partono quotidianamente dal Porto Vecchio di Marsiglia e che, in 20 minuti, vi faranno salpare sull’isolotto. Durante la tratta tenete gli occhi aperti perché godrete anche di una vista privilegiata sulla Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Château d'If

Fonte: iStock

Il castello di Château d’If al tramonto

Le Panier, il quartiere più antico della città

Continuate la scoperta di Marsiglia dirigendovi verso il quartiere più antico: Le Panier. Stradine tortuose affiancate da piccoli negozi di artigianato e botteghe, negozi vintage e di stilisti indipendenti creano un’atmosfera unica che ricorda quella del quartiere Montmartre di Parigi. Il tutto è arricchito dalla presenza di numerosi murales che rendono Le Panier uno dei quartieri più apprezzati dagli amanti della street art insieme a quello di Cours Julien. Se siete interessanti a immergervi nell’anima artistica di Marsiglia, vi consigliamo di prenotare un tour guidato dedicato interamente alla street art.

Il Palazzo Longchamp

Infine, da non perdere è anche il Palazzo Longchamp, un capolavoro del 1800. L’edificio fu fatto costruire per celebrare la costruzione del canale che doveva trasportare l’acqua del fiume Durance fino in città. Il palazzo ospita il Museo delle Belle Arti, dove sono custoditi numerosi dipinti che raccontano l’epidemia di peste che colpì la città nel 1700, e il Museo di Storia Naturale, ricco di oggetti e curiosità risalenti al Settecento. Entrambi i musei sono gratuiti e, una volta terminato il giro delle loro sale, potete dare un’occhiata anche al planetario aggiunto nel 2001. Tra i reperti più importanti figurano il telescopio a specchio di Foucault e vari oggetti provenienti da secoli di attività astronomica. In particolare, il telescopio di Foucault rappresenta un cimelio storico fondamentale perché precursore dei grandi telescopi moderni.

Situato alle spalle del palazzo troverete Parc Longchamp, considerato il parco più centrale di Marsiglia, oltre che inserito tra i giardini della Francia degni di nota dal Ministero Francese della Cultura. All’ingresso verrete accolti da una statua dei leoni e delle tigri di Bayre, mentre al suo interno ospita molti giardini, alberi antichi, statue, cascate, stagni, parchi giochi e offre scorci splendidi sulla città. Se capitate qui nel mese di luglio, non perdetevi il festival all’aria aperta Marseille Jazz des Cinq Continents, dedicato alla musica jazz nazionale e internazionale.

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Val di Lima: le spiagge di fiume più belle tra Pistoia e Lucca

La Lima è un torrente che nasce esattamente a mille metri d’altitudine, nei pressi del passo dell’Abetone che divide la Toscana dall’Emilia Romagna e la provincia di Pistoia da quella di Modena.

Corso d’acqua di notevole portata, la Lima scende in maniera impetuosa fino all’omonima frazione del comune di San Marcello Piteglio. Qui il suo corso devia verso occidente, entra nel territorio della provincia di Lucca e disegna una valle stretta tra le colline, i cui fianchi sono punteggiati di piccoli borghi.

La Val di Lima è una delle destinazioni principali in Toscana per gli amanti dell’acqua dolce e del wild swimming: tra San Marcello Piteglio e Bagni di Lucca sono innumerevoli le spiagge di ciottoli levigati dalla cristallina acqua del torrente e le pozze profonde dove potersi tuffare, fra cui spicca il canyon delle Strette di Cocciglia, una gola di alte pareti rocciose scavate dalle acque, che vi scorrono assumendo colori straordinari.

Fonte: Lorenzo Calamai

Golose indicazioni

Ponte di Castruccio

Dal paese di Popiglio, non lontano da San Marcello Piteglio, un comodo percorso in discesa, fatto prima da una strada lastricata che poi si trasforma in un sentiero nel bosco, scende verso il Ponte di Castruccio e l’Agriturismo le Dogane, percorrendo un tratto del Cammino di San Bartolomeo.

Dopo solo una decina di minuti di discesa, si raggiunge l’antico ponte a schiena d’asino sul torrente Lima.

Il Ponte di Castruccio, costituito da una sola arcata a tutto sesto, resiste da più di 700 anni sulle rive della Lima, confine medioevale fra Lucca e Pistoia. Prende il nome da chi volle la sua costruzione, Castruccio Castracani, leggendario condottiero lucchese a cavallo fra Duecento e Trecento, capace di mettere in scacco l’ascesa della potenza regionale fiorentina alla guida delle fazioni ghibelline di Lucca, Pisa e Pistoia.

Fonte: Lorenzo Calamai

Il Ponte di Castruccio Castracani in Val di Lima: un tempo era dogana tra Lucca e Pistoia

Prima del ponte, sulla sinistra, una traccia consente di scendere sull’ampia spiaggia di sassi: sotto il ponte l’acqua si fa più profonda, dando vita a una bella piscina naturale. Dall’altra parte del fiume l’Agriturismo le Dogane, una volta vera e propria dogana di confine fra le due rive della Lima, dove potrete rifocillarvi o fare un spuntino.

Ponte di Casoli

La Strada statale 12 porta da Popiglio verso Bagni di Lucca. Percorrendola in direzione della cittadina termale dove la Lima si getta nel più imponente Serchio, in un lungo rettilineo si incrocia una indicazione verso il paese di Casoli, peraltro delizioso borgo montano che merita assolutamente una visita.

Per chi è in caccia di piscine naturali d’acqua dolce, però, l’attrazione è il ponte sulla Lima che si imbocca subito dopo aver seguito l’indicazione. Un sentiero sulla sponda opposta alla statale porta rapidamente nel letto del torrente.

Fonte: Lorenzo Calamai

Una piscina naturale profondissima all’ombra del Ponte di Casoli

Qui un’ampia distesa di ciottoli bianchissimi sulle sponde di un tratto tranquillo del torrente offre lo spazio per sistemarsi, mentre poco più a valle, prima dell’arco del ponte, una gigantesca, profondissima piscina naturale richiama i bagnanti.

Un luogo ideale per una gita estiva, che offre divertimento, relax e azione per tutti i gusti, per i più grandi e per i più piccini, per chi è in cerca di riposo a contatto con la natura e per chi invece vuole provare il brivido del tuffo in acqua dolce.

Fonte: Lorenzo Calamai

La spiaggia a monte del Ponte di Casoli, sulle sponde della Lima

Strette di Cocciglia

Seguendo il tracciato della Strada statale 12 che costeggia il corso della Lima, si raggiunge l’abitato di Scesta. Dopo aver parcheggiato negli appositi spazi pubblici, seppur contrassegnati dalle insegne del Canyon Park, si prosegue a piedi nel senso contrario a quello di provenienza lungo la SS12 fino alla prima curva a sinistra: qui si apre un sentiero lastricato sulla destra che passa nei pressi di un piccolo oratorio abbandonato.

Si oltrepassa quindi un ponte in pietra che passa sopra le sponde rocciose delle Strette di Cocciglia, un piccolo capolavoro della natura: una forra immersa nel bosco dove il fiume scorre raggiungendo grandissime profondità, con le sue acque che assumono tutte le tonalità dell’azzurro, del celeste e del blu.

Qui è nato da oramai da anni il Canyon Park, un parco avventura che offre un’ampia varietà di attività outdoor. Da una parte ha reso le Strette di Cocciglia un luogo meno selvaggio e più frequentato, dall’altra ha democratizzato l’accesso alla meraviglia naturale attraverso l’uso dei SUP, delle canoe e di altre attrazioni.

Tuttavia il parco non impedisce a chi eventualmente volesse semplicemente esplorare le strette di accedervi liberamente: seguendo il sentiero che parte dal succitato ponte, si arriva in pochi minuti alla spiaggia di ciottoli bianchi all’imbocco del canyon.

Fonte: Lorenzo Calamai

Esplorare le Strette di Cocciglia

Nonostante l’aspetto estremo, le Strette di Cocciglia sono un luogo per tutti i palati. La spiaggia sarà il vostro quartier generale, da dove prendere le mosse: chi ama maggiormente il sole e il relax potrà farlo qui, bagnandosi occasionalmente nelle basse acque del torrente nella grande piscina antistante. I più audaci invece, si armeranno per andare ad esplorare il canyon.

Attraversare il canyon delle Strette di Cocciglia richiede due capacità: saper nuotare ed essere resistenti al freddo. La Lima infatti raggiunge qui addirittura i 13 metri di profondità in alcune zone, il che comporta una temperatura piuttosto rigida delle acque.
Il consiglio è di munirvi di una maglia termica o di una muta da surf e di scarpe adatte con ottima presa sul terreno e tenuta del piede, vi serviranno per arrampicarvi sulle pareti di roccia che costeggiano il torrente. Il bello delle Strette, infatti, è percorrerle a nuoto per brevi tratti, quindi scalare un po’ fuori dall’acqua e poi tuffarsi nuovamente nelle acque blu sottostanti.

Il torrente è incredibilmente trasparente: nonostante la grande profondità si vede in maniera ben definita il fondale. L’attraversamento del canyon richiede poco meno di un’ora. Arrivati alla fine, recuperate le energie e godetevi il calore del sole: il ritorno sarà più veloce, potendo nuotare continuamente in favore di corrente.

Poco più a valle del canyon, invece, si trova un’ansa della Lima che crea una bella piscina naturale dove potersi godere un bagno tranquillo, dove le temperature sono più accessibili a tutti e dove si trova una bella spiaggia ombreggiata di terra battuta per sistemarsi comodamente e godersi tutto il relax possibile.

Val di Lima piscine naturali di torrente Lucca Pistoia
La spiaggia zen sull’ansa della Lima

Il piccolo ponte sospeso

Il ponte sospeso è una delle attrazioni più vecchie della Val di Lima. Nei pressi di Mammiano Basso un ponte tibetano lungo più di 200 metri attraversa la vallata, offrendo brividi d’avventura e una bella vista panoramica ai temerari che ne affrontano l’attraversamento.

In maniera più modesta, più a valle del torrente, poco prima della deviazione per l’Agriturismo Pian di Fiume, un piccolo ponte sospeso pedonale collega le due sponde, permettendo di raggiungere quella opposta alla statale.

Fonte: Lorenzo Calamai

La lunga spiaggia di ciottoli bianchi sotto il piccolo ponte sospeso, con la sua piscina naturale

Qui un sentiero porta sul letto del fiume. Albero di alto fusto popolano le sponde del torrente, ombreggiando un’ampia area il cui sottobosco è molto pulito e diventa il luogo ideale dove passare una giornata d’estate, magari legando un’amaca tra due tronchi.

L’acqua è bassa e anche i bambini più piccoli si possono divertire, mentre per i più grandi che vogliono fare un tuffo si trova una piccola piscina naturale ai piedi di un grande masso scuro e piatto risalendo poco più a monte.

Tonfo della pescaia

Val di Lima piscine naturali di torrente Lucca Pistoia

Fonte: Lorenzo Calamai

Il punto più alto dal quale è possibile tuffarsi nelle acque della Lima

Poco più a valle rispetto alla spiaggia d’acqua dolce sopracitata, si trova uno dei migliori spot per il wild swimming della Val di Lima.

Una grande cascata artificiale, detta il Tonfo della pescaia, riempie una grande polla delle acque turchesi e cristalline del torrente. La corrente è abbastanza forte e non si tratta del luogo migliore dove fare il bagno, ma appena più a valle un contrafforte roccioso offre una serie di trampolini per gettarsi in una profonda polla sottostante.

Alcune corde fissate a degli alberi consentono di arrampicarsi sulle rocce e di lanciarsi verso la piscina naturale, per adrenalinici tuffi a diversi gradi di temerarietà.

La spiaggia attorno alla piscina è principalmente di ciottoli e di massi piatti, ma c’è anche un comodo spazio sabbioso, ombreggiato da alcuni alberi, sulla sponda opposta alla rocce da cui ci si tuffa.

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I migliori festival musicali in Lombardia e Piemonte

L’estate porta con sé il richiamo irresistibile della musica e delle serate sotto le stelle, e non c’è luogo migliore per immergersi in tale magia delle splendide regioni della Lombardia e del Piemonte che, grazie al loro ricco patrimonio culturale e paesaggistico, offrono un palcoscenico ideale per alcuni dei festival musicali più affascinanti e coinvolgenti d’Italia, capaci di soddisfare ogni gusto e preferenza.

Scopriamo insieme quali sono i migliori festival del 2024, dove le note e le emozioni si fondono per creare ricordi che non si dimenticano.

Le 4 stagioni di Villa Erba

Giovedì 25 luglio, nell’incantevole cornice di Cernobbio sul Lago di Como, va in scena il secondo appuntamento annuale del format “Le quattro stagioni di Villa d’Erba“, in collaborazione con il Teatro Sociale di Como AsLiCo, con il contributo del Comune di Cernobbio e il patrocinio della Provincia, del Comune di Como e della Camera di Commercio Como-Lecco.

Si inizia alle ore 11 con “SUNRISE VIBES”, suggestivo viaggio sonoro alle prime luce del mattino con le composizioni originali di B~Piæ, Elisa Simonetto e UNLKD, che sapranno fondere suoni contemporanei con la musica classica, l’elettronica, il jazz, il soul ed elementi tradizionali giapponesi.

Alle ore 17, invece, ecco lo spettacolo itinerante per bambini e famiglie “OVER THE RAINBOW“, che coinvolge gli spettatori nelle avventure della piccola Dorothy, travolta da un ciclone nel grigio Kansas e portata alla scoperta dell’amicizia e del mago di Oz.

Alle ore 19 sarà il momento di “SULUTUMANA IN CONCERTO“, “Canzoni per nuovi orizzonti” mentre alle ore 21.30 “CINEMA ALL’APERTO A CASA VISCONTI: Gruppo di famiglia in un interno” di Luchino Visconti in occasione dei 50 anni dall’uscita del film.

Info utili

Come arrivare a Cernobbio

In auto

Cernobbio, a una cinquantina di chilometri da Milano, si trova lungo l’Autostrada A9 Milano-Como-Chiasso.

Da Milano Malpensa, percorrere l’autostrada A8 direzione Milano e poi l’autostrada A9 verso Como-Chiasso e poi Cernobbio.

Da Milano Linate, seguire la tangenziale est in direzione A4, poi l’A8 in direzione Varese e infine l’A9 verso Como-Chiasso e poi Cernobbio.

Da Bergamo Orio al Serio, prendere l’A4 direzione Torino, l’A8 in direzione Varese e infine l’A9 verso Como-Chiasso e poi Cernobbio.

In treno

Como, a pochi passi da Cernobbio, dispone di due stazioni ferroviarie, la Como-San Giovanni con collegamenti Trenitalia sulla linea Milano-Chiasso e la Como Lago, sulla linea Saronno-Como, gestita dalle Ferrovie LeNord.

Biglietti Le quattro stagioni di Villa d’Erba

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire dalle ore 10 di lunedì 22 luglio sul sito o presso la biglietteria del Teatro Sociale Como, Piazza Verdi 1.

Lake Sound Park – Cernobbio

Il 12, 13, 14 e 15 settembre, Cernobbio torna protagonista con il Lake Sound Park che, nato dall’idea di MyNina, agenzia che produce eventi e spettacoli tra Como e Lugano e supportato da Villa Erba e il Comune di Cernobbio, per il terzo anno consecutivo trasformerà Le Serre di Villa Erba (area galoppatoio) in un Parco della Musica sulle rive del lago.

In particolare, giovedì 12 vi sarà il live show Anni 90 più grande d’Italia, venerdì 13 il concerto di Piero Pelù, sabato 14 “The Dance Moon” con Dargen D’Amico live, Crookers dj-set, Tommy Boy dj-set e WOW SOUNDSYSTEM djset, e domenica 14 TBA.

Info utili

Biglietti Lake Sound Park

Acquistabili online su Ticketone oppure Ticketmaster.

Festival musica sull’acqua

Dal 5 al 28 luglio, sulle rive del Lago di Como, torna il “Festival musica sull’acqua“, giunto alla XX edizione.

L’importante traguardo sarà celebrato con la presenza di prestigiosi artisti celebri a livello internazionale, quali Maria João Pires (pianoforte), Sara Mingardo (contralto), Gilles Apap con Myriam Lafargue (violino e accordeon), Gennaro Cardaropoli (violino), Simone Briatore (viola), Anton Dressler (clarinetto), Thibaut Garcia (chitarra), i violoncellisti Gabriele Geminiani, Sebastian Klinger e Amalie Stalheim e i pianisti Ingrid Fliter e André Gallo.

Non mancheranno, inoltre, giovani musicisti da ogni parte del mondo che prenderanno parte al MACH – Music, Art, Creativity, Hub per un’esperienza immersiva di condivisione e crescita che darà vita a concerti sinfonici diretti da Diego Matheuz, e cameristici.

Il Festival sarà, ancora una volta, un favoloso viaggio tra arte e natura, nella cornice straordinaria dei territori del Lago di Como, tra Colico (centro del Festival), Como, Gravedona, Pianello del Lario e Varenna.

Info utili

Come arrivare a Colico

In auto

Da Nord, si percorre la SS 36 del Lago di Como e del Passo dello Spluga attraversando la Valchiavenna; da Sud si segue la SS 36 del Lago di Como e del Passo dello Spluga che affianca il ramo Lecco oppure la SS 340 – Regina che costeggia il ramo Como; da Est la SS 38 dello Stelvio lungo la Valtellina.

In treno

Da Milano Centrale, in un’ora e mezza si arriva alla stazione di Colico, lungo la tratta Milano Centrale-Lecco-Tirano oppure Milano Centrale-Lecco-Sondrio.

Biglietti Festival musica sull’acqua

I biglietti e gli abbonamenti potranno essere acquistati online su Vivaticket o presso la biglietteria del Festival presente in loco. Attivo il servizio di prenotazione telefonica al numero +39 350 529 5856 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13).

Biglietto intero dai 31 anni: 20 euro (acquisto diretto alla biglietteria).

Biglietto ridotto: giovani dai 14 ai 30 anni compiuti, accompagnatore persona con disabilità, associati Festival “Musica sull’Acqua”, Coro Musica Viva, Scuola Sperimentale di Musica “R. Goitre”: 15 euro (acquisto diretto alla biglietteria).

Gratuito: 0-13 anni compiuti, persona con disabilità.

Abbonamento “INTERO”: dai 31 anni

4 concerti: €60,00

7 concerti: €104,00

10 concerti: €152,00

Abbonamento “RIDOTTO”: giovani dai 14 ai 30 anni compiuti, accompagnatore persona con disabilità, associati Festival “Musica sull’Acqua”, Coro Musica Viva, Scuola Sperimentale di Musica “R. Goitre”

4 concerti: €44,00

7 concerti: €76,00

10 concerti: €112,00

Varese Summer Festival

Dal 14 al 28 luglio, i Giardini Estensi di Varese sono la cornice perfetta del Varese Summer Festival, festival di musica e teatro con concerti e spettacoli per godersi appieno l’estate in città.

I prossimi appuntamenti sono:

  • sabato 20 luglio CLARA – “Primo” summer tour, dopo il successo di “Diamanti grezzi” al Festival di Sanremo 2024;
  • mercoledì 24 luglio incontro con Roberto Saviano che torna in teatro con un recital che conduce lo spettatore in un viaggio inedito nella vita del potere criminale;
  • venerdì 26 luglio lo show di Mario Biondi e la sua band;
  • sabato 27 luglio a teatro con Max Angioni con il suo nuovo spettacolo “ANCHE MENO”;
  • domenica 28 luglio la conferenza spettacolo di Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista.

Info utili

Come arrivare a Varese

In auto

Percorrendo l’Autostrada A8 – Milano Laghi in direzione Varese; dal Piemonte seguendo l’Autostrada A26 e poi il raccordo Autostrada A8 direzione Varese; dalla Svizzera attraverso i valichi di Gaggiolo, Ponte Tresa, Porto Ceresio, Clivio, Fornasette, Zenna, Indemini, Cremenaga.

In treno

Con Trenitalia da Milano Porta Garibaldi direzione Porto Ceresio con fermata a Varese FS oppure direzione Varese FS con fermata al capolinea.

Con TRENORD da Milano Cadorna direzione Varese Nord e fermata al capolinea oppure direzione Laveno con fermata Varese Nord.

Biglietti Varese Summer Festival

I biglietti degli eventi del Varese Summer Festival sono acquistabili presso il botteghino del Teatro di Varese, online su Ticketone, o presso la biglietteria del Festival ai Giardini Estensi (portici ingresso principale di via Sacco 5) solo nei giorni di spettacolo.

Nextones 2024

Nell’ameno territorio della Val D’Ossola, troviamo invece il Nextones 2024, festival internazionale di arti audiovisive, musica e ricerca.

Fino al 21 luglio, con punto cardine il Tones Teatro Natura, include performance site-specific e grandi show audio-video  a cura di alcuni dei ricercatori e artisti di spicco della scena contemporanea.

Info utili

Come arrivare in Val D’Ossola

In auto

Da Milano si segue l’Autostrada A8 in direzione Sesto Calende, al raccordo con la A26 si prosegue in direzione Gravellona Toce, dove l’autostrada diventa SS33 Superstrada dell’Ossola e si esce a Domodossola.

Da Torino si imbocca la tangenziale verso l’Autostrada A55, poi si prende l’Autostrada A4 direzione Milano e al raccordo si prosegue in direzione Gravellona Toce fino a Domodossola.

Da Genova si segue l’A26 in direzione Gravellona Toce fino a Domodossola.

In treno

Domodossola si raggiunge comodamente da Milano lungo la tratta Domodossola-Milano o Domodossola-Novara oppure da Torino con cambio a Milano Centrale.

Biglietti Nextones 2024

Disponibili online su Dice.

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A Crema, cosa vedere nei dintorni della città

Immersa nel verde della Pianura Padana, a pochi chilometri dagli aeroporti internazionali di Milano e Bergamo e facilmente raggiungibile anche in treno, si trova la graziosa città di Crema. Dalle dimensioni di un borgo, vanta un elegante centro storico ricco di palazzi signorili, scorci caratteristici e bellissime architetture religiose e civili. Affascinato dalle sue vie, il regista Guadagnino la utilizzò come location per molte scene del film ‘Call me by your name‘, aumentando così la sua fama tra i fan e non solo.

Nei mesi estivi però, Crema, come anche l’intero territorio della Padania, potrebbe rivelarsi molto caldo e cresce nei locali come nei turisti il desiderio di fuggire lontano dall’afa per trovare refrigerio nei dintorni che qui, per fortuna, sono bellissimi. La città, infatti, si trova in una posizione strategica per chi vuole godere delle bellezze naturali del nord Italia, evitando le mete turistiche troppo affollate. Scopriamo insieme cosa vedere nei dintorni di Crema: preparate scarpe comode e macchina fotografica, si parte!

Giro ad anello verso il Laghetto dei Riflessi

Un sentiero molto amato dalla comunità locale è sicuramente quello che, dal parco cittadino di Crema, porta al Laghetto dei Riflessi, tra i luoghi rilanciati e fatti conoscere al pubblico soprattutto grazie al film di Guadagnino. Il percorso, della lunghezza di 10 chilometri, è di livello intermedio e può essere percorso da chiunque possieda un minimo di preparazione fisica. I sentieri sono facilmente percorribili e passeranno anche per Villa Ghisetti Giavarina, una delle ville più belle del territorio.

Il Parco del Serio

Il Parco del Serio, situato a cavallo tra le province di Bergamo e Cremona, è un buon punto di partenza per chi cerca una tregua dal caldo tra passeggiate lungo percorsi escursionistici o attività all’aperto con la bici o con la canoa. L’area protetta, caratterizzata dalla presenza del fiume Serio, è un alternarsi di zone agricole, prati e boschetti. Questo può essere raggiunto con il treno, l’auto o partendo direttamente da Crema: procedendo verso nord, potrete godervi una piacevole escursione che vi condurrà fino alla cittadina di Sergagno, situata proprio al centro del parco.

La partenza è dal Santuario di Santa Maria della Croce e, prima di arrivare a destinazione, vi permetterà di ammirare il lago della Cava Alberti, la riserva naturale della Palata Menasciutto e il bellissimo Santuario del Binengo. Non lontano da qui, sempre nell’area del Parco del Serio, non perdetevi la visita al Museo dell’Acqua a Casale Cremasco. Si tratta di un complesso di piccole strutture, per lo più rustici ristrutturati, che ospitano esposizioni permanenti sul tema dell’acqua, con particolare attenzione per la storia del fiume, il rapporto dell’uomo con esso e le opere idrauliche del paesaggio cremasco. Il museo è perfetto anche per trascorrere una giornata con i bambini perché al suo interno è presente un bosco didattico e vengono organizzati laboratori che non mancheranno di incuriosire i più piccoli, tra stagni, rane, aironi e gallinelle d’acqua.

Fiume Serio

Fonte: 123RF

Corso del fiume Serio

Il Parco Adda Sud

Sempre partendo da Crema, all’interno del Parco Adda, un bellissimo percorso vi porterà fino alla cittadina di Montodine, situata a una decina di chilometri più a sud. Si procede sempre lungo una strada sterrata, che in alcuni tratti si trasforma in uno stretto sentiero, costeggiando l’argine del fiume Serio. La camminata vi porterà alla scoperta di Ripalta Vecchia e Ripalta Arpina, del Santuario del Marzale, un luogo dal grande valore storico e culturale e la poderosa torre del Palazzo ex Benvenuti. Inoltre, gli amanti del birdwatching e non solo potranno avere la fortuna di avvistare gli aironi e i cormorani, di cui la zona è ricca.

Un alto percorso escursionistico si snoda lungo il corso del fiume che, da Rivolta d’Adda, arriva a Boffalora d’Adda. Il sentiero è lungo circa 25 chilometri e riprende sentieri esistenti e strade sterrate interessando diversi comuni e rappresentando la connessione tra la rete ciclo-pedonale del Parco Adda Nord e di quella del lodigiano, fino a raggiungere la ciclovia del Po.

Strada del Gusto Cremonese

Perché non unire il piacere della camminata con quello del buon cibo? La Strada del Gusto Cremonese nella terra di Stradivari è l’occasione perfetta per immergersi nella cucina tradizionale del territorio assaggiando tutte le sue prelibatezze. L’associazione, nata nel 2004 per promuovere e valorizzare il turismo attraverso le produzioni agricole, le attività agroalimentari e la produzione di specialità gastronomiche.

Il progetto riunisce tutta una serie di itinerari di promozione turistica ed enogastronomica lungo circa 560 chilometri nel territorio della provincia di Cremona. Da Crema a Rivolta d’Adda o Soncino, da Castelleone a Casalbuttano sono ben 115 i comuni interessati da questa iniziativa. Assolutamente da non perdere sono i formaggi, come il grana padano e il provolone, il torrone e la mostarda. Tra un assaggio e l’altro avrete anche la possibilità di scoprire il patrimonio storico e culturale del territorio: vi consigliamo di scaricare la mappa della Strada del Gusto Cremonese direttamente dal sito ufficiale.

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Las Vegas Notizie Viaggi

Las Vegas si trasforma per i fan di Friends

Ammettiamolo: chi, guardando Friends, non ha sognato di sedere sull’iconico divano del Central Perk? Bene, ora quel desiderio può diventare realtà…in Las Vegas! Anche se la serie tv è terminata da oltre 20 anni, i fan continuano a guardarla con passione e oggi possono rivivere tutti i loro ricordi, momenti ed episodi preferiti grazie alla nuova attrazione interattiva a tema. Chiamata “The One in Vegas”, nel rispetto dello stile con il quale venivano scelti i titoli degli episodi dello show, ‘The Friends Experience‘ sarà situata all’interno di The District all’MGM Grand, adiacente al Grand Garden Arena e aprirà le sue porte il prossimo autunno.

Come funziona l’esperienza interattiva dedicata a Friends

Creata da Original X Productions, la nuova attrazione include riproduzioni a grandezza naturale del bar Central Perk, dell’appartamento di Monica a New York e della leggendaria fontana presente nei titoli di apertura. Situata sulla Strip di Sin City, l’esperienza includerà anche la cappella nuziale di Ross e Rachel a Las Vegas, dove i due si sono memorabilmente sposati nel finale della quinta stagione.

Oltre ai set, i fan potranno camminare attraverso le stanze che mostrano i costumi e le foto dello show, oltre che svolgere attività dedicate alla produzione vera e propria della serie tv, per scoprire i dietro le quinte, e per comprendere l’impatto che ha avuto sulla cultura pop. All’interno è presente anche un negozio che vende souvenir e prodotti esclusivi, oltre che la serie completa rimasterizzata in 4K Ultra HD e che uscirà ufficialmente il 24 settembre.

La Friends Experience debutterà il prossimo autunno in occasione dei festeggiamenti per il 30° anniversario dello show (entrando nel sito ufficiale è possibile iscriversi alla lista d’attesa e acquistare i biglietti) ed è pensata per onorare l’importante eredità lasciata dalla serie tv e rendere omaggio al cast e ai personaggi. La location di Las Vegas non è la prima: l’originale è quella di New York, seguita da quella di Boston (The One in Boston) e di Londra.

L’eredità di Friends per i fan

La Friends Experience celebra una serie tv che ha significato molto per tutti coloro che, episodio dopo episodio, hanno vissuto con empatia e passione le storie dei personaggi. Dopo la morte dell’attore Matthew Perry, che interpretava Chandler, si è visto quanto le persone abbiano sofferto della perdita, come se a morire fosse stato un amico stretto. È una sensazione che è stata condivisa da molti fan i quali, a distanza di anni, si ritrovano ancora a ridere e piangere davanti agli episodi, anche se li conoscono ormai a memoria. Perché Friends è molto più di una semplice serie tv: da molti è stato considerato come un rifugio sicuro dove scappare dalle insidie della vita quotidiana.

L’apertura dell’attrazione interattiva a Las Vegas, dopo le sedi di New York, Londra e Boston dimostra come i fan provenienti da tutto il mondo non aspettino altro che abbracciare l’opportunità di rivivere i loro momenti preferiti e connettersi con lo show in un modo completamente nuovo, non solo seduti davanti a uno schermo.

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Idee di Viaggio Lagune mare Sardegna Viaggi

Porto Pino, il paradiso della Sardegna tra mare, dune, lagune e pineta

Cosa succede quando dune di sabbia finissima incontrano le tonalità azzurre del mare e il verde della macchia mediterranea? Nasce un paesaggio paradisiaco che non poteva essere in altro luogo se non in Sardegna. Tutto questo avviene a Porto Pino, nel basso Sulcis, nel sud-ovest dell’isola. Alle spalle di questo luogo incantato si trova la pineta che da il nome alla spiaggia, un riparo naturale perfetto dalla calura estiva: qui tutto profuma di mare, ginepro e rosmarino.

La baia ricade per tre quarti nel territorio sulcitano di Sant’Anna Arresi, un grazioso borgo di poco più di 3000 abitanti che vanta una particolarità: un nuraghe posizionato proprio nel centro del paese. Questa potrebbe essere la vostra base perfetta per scoprire Porto Pino, le sue spiagge e i dintorni, tra bellezze caraibiche, ma anche enogastronomiche. D’altronde è quasi impossibile andare in Sardegna e non provare le specialità tipiche di questa terra millenaria, accompagnate dai migliori vini del territorio, in questo caso il rinomato Carignano del Sulcis.

Questi i nostri consigli per trascorrere una vacanza indimenticabile a Porto Pino e in Sardegna.

Le spiagge di Porto Pino

È ovvio che chiunque organizzi una vacanza in Sardegna non veda l’ora di tuffarsi nelle sue acque cristalline. Se poi il mare è quello di Porto Pino, i viaggiatori fanno giusto in tempo a lasciare la valigia in albergo che si dirigono subito verso l’insenatura che, lunga oltre 6 chilometri, comprende 3 spiagge distinte. La prima è lunga 600 metri ed è compresa tra argini rocciosi; la seconda, caratterizzata da due chilometri di sabbia bianca, è la meno frequentata ed è incastonata fra la pineta e gli stagni di Maestrale e is Brebeis (Le Pecore); infine, la terza è quella più bella, la spiaggia da cartolina che avete sognato durante i freddi mesi invernali: is Arenas Biancas, un luogo di una bellezza rara conosciuto semplicemente come Le Dune.

Questa parte del litorale è accessibile solo d’estate perché, sfortunatamente, ricade nell’area del poligono militare di Teulada. La vicinanza alla base, in questo caso fortunatamente, non ha rovinato l’unicità del territorio: quello che si aprirà a voi è un paesaggio abbagliante composto da morbide colline sabbiose che raggiungono i trenta metri d’altezza. Sull’arenile troverete stabilimenti e servizi per ogni esigenza, dove per esempio noleggiare sdraio e ombrelloni, oltre che punti ristoro, mentre a pochi chilometri ci sono strutture ricettive e ristoranti perfetti per un pranzo più sostanzioso.

Spiaggia is Arenas Bianca Porto Pino

Fonte: iStock

Le dune di sabbia sulla spiaggia di is Arenas Bianca

Le altre spiagge da sogno nei dintorni

Non solo Porto Pino, se volete scoprire i dintorni ci sono tante altre spiagge pronte a conquistarvi. Guidando verso sud troverete Porto Zafferano, compresa nell’area militare e accessibile solo via mare nei mesi di luglio e agosto, quindi un luogo stupendo e isolato. Proseguendo incontrerete l’incantevole Porto Tramatzu, amata per i suoi colori abbaglianti e per il fondale basso e, infine, la magica Tuerredda, un altro angolo caraibico e molto spesso considerata una spiaggia simbolo dell’isola insieme alla Pelosa di Stintino.

Custodita all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, la spiaggia di Tuerredda vanta una palette di colori splendida tra l’azzurro intenso del mare e il verde degli arbusti che la circondano. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché dovrete percorrere la strada panoramica della Costa Sud (strada provinciale 71), ossia 25 chilometri di paesaggi talmente belli da togliere il fiato. Fortunato chi non sta guidando e può godersi questo panorama dal finestrino!

Il borgo di Sant’Anna Arresi

Il tratto costiero di Porto Pino fa parte del borgo di Sant’Anna Arresi, un piccolo paese divenuto famoso proprio grazie alle spiagge nei dintorni. Dopo una rilassante giornata al mare, andate a fare una passeggiata tra le sue stradine per raggiungere l’attrazione principale: il nuraghe situato proprio nella piazza centrale del borgo. È attorno a questo nuraghe che, nel XVIII secolo, nacque il nucleo originario di case rurali che a poco a poco diedero forma all’abitato che potete vedere oggi. Risalente al periodo del Bronzo Medio (XV-XIV secolo a.C.), è composto da due torri unite da mura che racchiudono un cortile.

La piazza in cui sorge il nuraghe ospita un evento estivo imperdibile se capitate a Sant’Anna Arresi all’inizio di settembre: stiamo parlando de ‘Ai Confini tra Sardegna e Jazz‘, un festival jazz nato nel 1985 e che ospita numerosi musicisti nazionali e internazionali.

Le specialità da provare nel Sulcis

Oltre a fare scorta di pesce fresco e di bottarga, che qui nel Sulcis non manca mai, una specialità che non potete assolutamente perdere è il vino. Una tappa d’obbligo quando siete a Porto Pino è Cantina Mesa, rinomata per la produzione di vini di alta qualità prodotti con cura e amore per la propria terra. Qui potrete acquistare sia Vermentino che Carignano, oltre che godere della posizione stessa della cantina, situata in un luogo suggestivo, adagiata su un pendio e circondata da vigneti.

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aeroporti Notizie Viaggi

Caos aeroporti, perché ci sono stati migliaia di voli ritardati o cancellati

All’aeroporto di Milano Malpensa i check-in e i controlli al gate si fanno a mano, con la lista passeggeri cartacea alla mano e la spunta man mano che vengono mostrate le carte d’imbarco – meglio per chi l’ha stampata – e i documenti d’identità. Ed è già tanto che il volo decolli, perché in tutto il mondo sono migliaia i voli in ritardo se non addirittura cancellati, con conseguenti disagi per i viaggiatori, specie ora che siamo alla vigilia del weekend e delle ferie estive.

Il crash informatico mondiale che sta bloccando gli aeroporti – ma anche banche e tanti altri servizi digitali – di tutto il mondo sta mettendo in ginocchio scali e compagnie aeree ma anche il sistema di trasporto più in generale. In Spagna, per esempio, ne ha risentito anche il sistema Telepass autostradale.

Migliaia le notifiche che, da questa mattina, stanno ricevendo i passeggeri in partenza da Londra a Singapore dagli Stati Uniti all’Australia e chiunque sia iscritto ai profili social delle compagnie aeree e degli scali aeroportuali. Messaggi come “Ci scusiamo per l’inconveniente, stiamo lavorando per risolvere il problema il più presto possibile” arrivano da tutti gli account ufficiali.

La causa dei disagi negli aeroporti

Pare sia stato scongiurato l’attacco informatico. La colpa sarebbe di un cyber guasto di Microsoft che avrebbe causato un down a tutti i sistemi Windows. La causa sarebbe quindi un malfunzionamento delle piattaforme Microsoft che starebbe mettendo in atto “azioni di mitigazione” per arginare il problema.

Negli aeroporti, l’interruzione dei servizi di Google Cloud ha provocato la cancellazione di centinaia di voli. Secondo l’Autorità federale per l’aviazione statunitense (Faa), l’American Airlines ha bloccato a terra tutti gli aerei a causa di problemi di comunicazione. Anche la United Airlines ha fatto sapere di avere sospeso i voli, al pari di centinaia di compagnie aree in tutto il mondo. All’aeroporto di Schwechat a Vienna, il down del sistema ha reso impossibile effettuare perfino i check-in, così come all’aeroporto internazionale Narita a Tokyo diversi vettori, tra cui Qantas, Hk Express e Spring Japan, hanno segnalato problemi.

I disservizi digitali non toccano Fiumicino ma si registrano ritardi su voli.

Ryanair ha raccomandato ai propri clienti di recarsi in aeroporto con tre ore di anticipo a causa dei problemi sulla rete.

La situazione negli aeroporti italiani

Anche gli aeroporti di Roma hanno comunicato che “nonostante i propri sistemi non siano stati impattati, si stanno verificando ritardi e/o cancellazioni sui voli in partenza e in arrivo a causa di un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici”. Lo scalo torinese di Caselle ha comunicato attraverso i propri canali social che “a causa di un malfunzionamento globale di alcuni sistemi informatici, le procedure di accettazione potrebbero subire ritardi”, mentre ritardi nelle operazioni di check-in e anche nel traffico aereo si stanno verificando negli aeroporti di Bari e di Brindisi.

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Ratisbona è la meta dell’estate: perché

Non solo d’inverno per i suoi famosi mercatini di Natale, la città di Ratisbona è la meta perfetta anche per trascorrere l’estate grazie all’organizzazione di tanti eventi all’insegna della musica e del divertimento. Situata nel cuore della Baviera, Ratisbona, in tedesco Regensburg, che significa fortezza sul Regen, vanta un centro storico riconosciuto nel 2006 come Patrimonio UNESCO e un’atmosfera vivace e attiva. Se state organizzando un viaggio in questa città della Germania e al piacere della scoperta volete unire momenti di relax, musica e cultura, allora questo articolo è esattamente ciò che fa per voi.

Cosa vedere a Ratisbona

Con le sue architetture bavaresi sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale, che provocò tanti disastri in altre parti della Germania, Ratisbona affascina e conquista chiunque la visiti, anche solo per un giorno. Basta ammirarla al tramonto dalle rive del Danubio, con il suo skyline composto dal Duomo di San Pietro, dalle casette colorate e dal ponte in pietra per essere travolti da un immediato colpo di fulmine. La sua è una storia molto antica che comincia addirittura nell’età della pietra, per poi svilupparsi insieme all’avvento delle popolazioni successive quali i romani e i duchi Agilolfingi.

Una curiosità su Ratisbona? È considerata un centro culturale, artistico e storico molto importante e nella sua università, fondata nel 1962, ha insegnato teologia Joseph Ratzinger, divenuto in seguito pontefice con il nome di Benedetto XVI. Quando passeggiate tra le sue strade non perdete il Duomo di San Pietro, la più imponente costruzione gotica di tutta la Baviera, oltre che uno degli edifici religiosi più belli della Germania. Ci sono voluti ben 250 anni per costruirlo e, se vi trovate in città per il weekend, ricordatevi la messa delle 10 per assistere all’esibizione dei Domspatzen, “I passerotti del Duomo”, ossia il coro dei fanciulli famoso in tutto il Paese.

Immerso nella leggenda è il ponte di pietra Steinerne Brucke: si dice che sia stato costruito dopo un accordo preso tra il progettista e il diavolo che, in cambio dell’aiuto, richiedeva le prime tre anime che lo avessero attraversato. A quanto pare il progettista lo beffò, facendo passare un cane, una lepre e una gallina. Da qui godrete di una vista splendida sulla città, soprattutto al tramonto. Altre cose da vedere sono la basilica di Sant’Emmerano, il castello dei principi Thurn und Taxis e il Walhalla, un tempio neoclassico voluto da re Ludovico I di Baviera.

Duomo San Pietro Ratisbona

Fonte: iStock

Facciata gotica del Duomo di San Pietro

Gli eventi estivi di Ratisbona

Sono diversi gli eventi che rendono Ratisbona la meta dell’estate in Baviera! A inizio luglio si è concluso il Jazz Weekend, tre giorni di concerti con musicisti nazionali e internazionali, mentre cantanti nostrani sono saliti sul palco del 22° Thurn und Taxis Palace Festival, che si concluderà in data 21 luglio. Tra gli artisti italiani presenti Zucchero e Umberto Tozzi, mentre tra gli altri concerti imperdibili citiamo quello dei Dire Straits, Nena Kiefer Sutherland. Un altro festival tutto dedicato alla musica si terrà dal 25 al 28 di luglio: il Festival Klangfarben ospita artisti dai suoni innovativi come Melingo e Norbert Schneider.

Gli amanti della musica metal non possono perdere l’attesissimo Metal United Festival dall’1 al 3 agosto, mentre il 2 e il 3 agosto, invece, si terrà il REWAG-Nacht in Blau con tanti spettacoli musicali e visite guidate all’interno del museo Kunstforum Ostdeutsche Galerie. Nelle sue sale ospita un’ampia collezione di opere realizzate da artisti tedeschi e non solo, un’opportunità unica per dare un tocco culturale in più al vostro viaggio.