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La collina reale Ambohimanga: cosa vedere vedere vicino ad Antananarivo

Hai programmato un viaggio ad Antananarivo e vorresti vedere di più? Nei dintorni di Antananarivo, la capitale del Madagascar, c’è una chicca imperdibile: la collina reale Ambohimanga. Il luogo che testualmente significa “collina blu” è un sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità e rappresenta una testimonianza importanza di tre secoli di potere reale che hanno fortemente influenzato il luogo. Ma cosa vedere e come arrivarci? Ti sveliamo tutto ciò che c’è da sapere.

Cosa vedere sulla collina di Ambohimanga

In circa 15 km di auto o con un bus locale puoi raggiungerla: partendo dalla capitale del Madagascar, la collina di Ambohimanga è sicuramente l’opzione migliore tra le cose da vedere nei dintorni di Antananarivo. Appena arrivi ti accorgerai che la scena dominata da un paesaggio verde e lussureggiante che va a contrastare nettamente con l’insediamento di epoca reale.

Attraversando i sentieri lungo la collina avrai modo di scoprire da vicino i resti delle fortificazioni più antiche e quelli delle abitazioni reali. Una meraviglia da non perdere? Il Rova, cioè la residenza principale che testimonia attraverso le stanze reali quella che è stata la vita e la dominazione dell’epoca.

Il luogo è talmente iconico da essere considerato una delle 7 meraviglie del Madagascar e proprio come la collina sacra Vohitra Masina riesce a mantenere quello che è lo spirito e la saggezza del popolo.

Uno dei luoghi più suggestivi è il bagno sacro di Ambohimanga, un’ampia vasca scavata nella roccia che veniva utilizzata per i rituali di purificazione dei re. Da qui, la vista panoramica sulla valle sottostante è semplicemente mozzafiato. Inoltre, potrai visitare i numerosi siti sacri disseminati sulla collina, dove ancora oggi si tengono cerimonie tradizionali.

Perché Visitare Ambohimanga

Se stai visitando il Madagascar, non puoi perderti una delle meraviglie del Paese. Dopo aver visitato con attenzione la capitale, potrai spostarti nei dintorni di Antananarivo per raggiungere la collina di Ambohimanga: un tuffo nella storia del Madagascar e non solo, per apprendere in modo più profondo quelle che sono state le radici culturali. Centro spirituale e politico per secoli, ha un’importanza storica da non trascurare.

Tra le tante storie affascinanti legate a questo luogo, una delle più interessanti riguarda il re Andrianampoinimerina, che nel XVIII secolo fece di Ambohimanga il cuore del suo regno. Si dice che avesse un legame speciale con la collina e che qui trovasse ispirazione per le sue strategie di governo. Secondo gli antichi, il territorio era un luogo sacro e inviolabile e nonostante oggi le cose siano diverse, tutti continuano ad avere rispetto e venerazione per la località.

Interessante la creazione delle mura: le fortificazioni sono state realizzate grazie al supporto di tantissime persone che hanno applicato un moderno sistema di rulli e leve per trasportare le pietre enormi impiegate nell’impresa. Non perdere l’occasione di visitare la Collina Reale di Ambohimanga durante il tuo viaggio in Madagascar; il sito di pregio di regalerà una lezione di storia e cultura locale, travolgendoti con la bellezza e la forte spiritualità. Tra leggende, storia e curiosità avrai modo di fare una splendida gita in giornata partendo dalla capitale.

 

 

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Rinasce la mitica Pan Am, ma solo per 12 giorni

La storica Pan Am, la compagnia aerea americana che fu protagonista degli anni d’oro dell’aviazione civile, torna a solcare i cieli. Anche se sarà per un solo, unico viaggio, sebbene in versione extra-lusso, della durata di 12 giorni. Programmato per l’estate prossima, il tour commemorativo “Rotte transatlantiche” decollerà il 27 giugno 2025 da New York a bordo di un Boeing 757-200, per ripercorrere le leggendarie rotte meridionali e settentrionali sull’Oceano Atlantico, inaugurate oltre 80 anni fa dagli aerei dall’iconico logo azzurro.

Le rotte leggendarie

Era infatti il 28 giugno 1939 quando la Pan Am avviò i suoi primi voli commerciali passeggeri attraverso l’Oceano Atlantico. Seguendo quella che divenne nota come “Rotta del Sud”, volò da New York a Marsiglia, in Francia, con scali alle Bermuda, alle Azzorre e a Lisbona, in Portogallo. L’8 luglio di quello stesso anno fu poi inaugurata anche la “Rotta del Nord”, da New York a Londra via Terranova, in Canada, e Foynes, in Irlanda.

Ed è proprio ispirandosi allo spirito pionieristico di quei primi voli transoceanici, che è stato creato questo itinerario unico che ricalca quelle rotte leggendarie. Operato dalla compagnia di tour con aerei privati Bartelings e gestito dal tour operator Criterion Travel, il viaggio è presentato da Craig Carter, ceo di Pan American World Airways e custode dell’eredità della compagnia, che mette a disposizione la sua esperienza ultradecennale nel settore aeronautico.

Un itinerario da sogno

Partendo da New York ci si dirigerà dapprima verso le Bermuda, per poi attraversare l’Oceano Atlantico fino a Lisbona. Il viaggio proseguirà quindi con alcune tappe in città europee, tra cui Marsiglia (Francia), Londra e Foynes (Irlanda), per poi fare ritorno a New York il 9 luglio 2025.
Durante le varie soste gli ospiti alloggeranno in alcuni degli hotel più lussuosi del mondo, tra cui il Waldorf Astoria di New York, il Rosewood Bermuda alle Bermuda, il Four Seasons Hotel Ritz di Lisbona, il Sofitel Vieux-Port di Marsiglia, il Savoy di Londra e il Dromoland Castle Hotel & Country Estate di Foynes.

In ogni scalo è possibile scegliere tra diverse opzioni di tour ed escursioni. Tra i momenti salienti dell’itinerario, il programma prevede una serata di musica fado in Portogallo, una visita privata di Kensington Palace e i festeggiamenti per il 4 luglio a Londra, una cena esclusiva presso il Flying Boat and Maritime Museum in Irlanda, che ospita l’unica replica al mondo del Boeing 314 Clipper, il mitico idrovolante che veniva utilizzato da Pan Am negli anni ’30. Sono inoltre previste serate di gala al Waldorf Astoria Hotel di New York prima e dopo il tour.

L’aereo tutto business class

Un viaggio da sogno, al quale potranno partecipare soltanto 50 fortunati viaggiatori. Tante sono infatti le poltrone disponibili a bordo del Boeing 757-200 in configurazione business class, con servizio catering di alto livello e open bar in volo. Non proprio per tutti il prezzo del tour, che è di 65.500 dollari a persona e di 59.950 dollari per chi sceglie la sistemazione in camera doppia, e comprende tutti i voli, le sistemazioni alberghiere, una borsa regalo personalizzata, la maggior parte dei pasti e delle bevande durante il viaggio.

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Dimensioni e peso del bagaglio a mano e da stiva per Vueling

Quando è l’ora di fare i bagagli per la partenza è sempre una grande emozione, ma non solo: un viaggio va organizzato in ogni minimo dettaglio e uno degli step da fare durante la fase di prenotazione del volo è quello di scegliere che tipologia di bagaglio portare con sé.

Infatti, ogni compagnia aerea ha delle regole a sé stanti: in genere tutte offrono il bagaglio a mano e quello in stiva, ma a prezzi e condizioni diverse.

Vueling è una compagnia aerea spagnola low cost che ha debuttato nel 2004 e che ormai in Italia opera con diversi voli verso le principali città europee, incluse ovviamente le più importanti città della Spagna.

Vueling per il bagaglio impone alcune importanti regole da rispettare: alcune relative alle misure, altre al peso delle valigie e agli oggetti che si possono imbarcare. È possibile portare con sé in cabina due bagagli a mano, di dimensioni e pesi differenti. Per quanto riguarda i bagagli in stiva, la compagnia aerea spagnola permette di imbarcarne uno a un costo che può variare: ecco tutti i dettagli.

Bagaglio da stiva

Fonte: iStock

Bagaglio a bordo dell’aereo

Bagaglio da stiva con Vueling

La compagnia aerea spagnola dà la possibilità ai propri clienti di scegliere fra diverse tipologie di bagaglio da stiva, il cui costo può variare a seconda della destinazione e del periodo in cui si vola. Se si eccede il limite di peso, la compagnia farà pagare un costo di 12 euro a ogni kg in più.

Il bagaglio base ha come peso massimo 15 kg e il costo minimo è di 10 euro. Il peso successivo è di 20 kg, a partire da 14 euro. Il bagaglio da 25 kg costa circa 18 euro, ma è incluso per coloro che scelgono le tariffe Fly o Fly Grande. Il bagaglio con il peso maggiore è quello da 30 kg e costa circa 25 euro. I prezzi minimi di questi bagagli da stiva sono da considerarsi effettuati sul web o tramite app. I prezzi variano in base alla destinazione del volo e online possono risultare ridotti fino al 50% rispetto a quelli che si andrebbero a pagare direttamente in aeroporto.

È buona norma aggiungere il bagaglio da stiva in fase di prenotazione e comunque prima di arrivare in aeroporto, per non incorrere in sovrapprezzi. Se si vuole aggiungere un bagaglio in stiva all’aeroporto, infatti, il costo minimo è di 50 euro.

Bagaglio a mano: le regole di Vueling

Chi viaggia con Vueling può portare con sé un bagaglio a mano del peso massimo di 10 kg che non deve eccedere le misure di 55x40x20. Le dimensioni del bagaglio a mano devono includere anche lo spazio occupato da maniglie, rotelle ed eventuali tasche esterne.

Oltre al classico bagaglio a mano i clienti Vueling possono portare in cabina un altro bagaglio, per esempio una piccola borsa o una valigetta: le dimensioni massime in questo caso sono 40x30x20 e non è specificato un limite di peso. Come per tutte le altre compagnie aeree, è permesso anche un sacchetto con gli acquisti fatti al duty free dell’aeroporto. Il bagaglio a mano extra e il sacchetto del duty free devono essere riposti sotto al sedile di fronte.

Questo bagaglio a mano è incluso per coloro che viaggiano con bambini di età inferiore ai 2 anni e per chi vola con tariffa Fly o Fly Grande. Inoltre, il bagaglio da 10 kg ha un costo che va dalle 10 alle 59 euro se acquistato online, mentre in aeroporto il suo prezzo va dalle 45 alle 70 euro.

Vueling: bagagli speciali

Ci sono ulteriori regole per il bagaglio con Vueling, che riguardano il trasporto di oggetti particolari. Esistono infatti anche i bagagli speciali, che possono essere strumenti musicali o attrezzature sportive ingombranti. Il costo del loro imbarco è di 45 euro a tratta, sia se la prenotazione è effettuata online, sia che vi troviate ad imbarcare questi oggetti particolari in aeroporto. Ogni bagaglio speciale deve pesare al massimo 32 kg e non superare l’altezza di 2.70 metri.

In caso si viaggi con bambini fino ai due anni, è possibile aggiungere gratuitamente una cesta, una culla o un passeggino. Inoltre, la compagnia aerea consente anche di trasportare animali in cabina (solo cani, gatti, uccelli – non rapaci – e tartarughe). Per le destinazioni nazionali sono 50 euro a tratta, per quelle internazionali e le Canarie, 60 euro.

Per il trasporto di cani e gatti sono richiesti il certificato di vaccinazione (inclusa la antirabbica) nonché il passaporto dell’animale e il microchip. Le misure del trasportino per l’animale sono di 45x39x21 cm e 8 kg di peso, incluso l’animale: cani e gatti, inoltre, possono viaggiare all’interno del medesimo trasportino purché non siano più di due e siano della stessa specie.

Vueling: cosa non si può imbarcare

Sono molto importanti anche le regole riguardanti ciò che può essere inserito nel bagaglio con Vueling. Innanzitutto, è vietato il trasporto di merci pericolose di qualsiasi genere, come bombole di gas, materiale infiammabile, radioattivo o corrosivo e armi da fuoco. Se si hanno oggetti taglienti con lame superiori a 6 cm, questi vanno necessariamente inseriti nel bagaglio in stiva.

Per quanto riguarda i liquidi nei bagagli a mano, ogni passeggero ha il diritto di portare con sé fino a 10 contenitori da 100 ml, per un totale di un litro. I contenitori devono essere trasparenti e vanno inseriti in un sacchetto di plastica richiudibile, anch’esso trasparente.

Nel bagaglio a mano di chi viaggia con un neonato è possibile portare gli alimenti e il necessario per il bimbo: il bagaglio deve avere misure e peso pari a 55x40x20 cm e 10 kg, compresi gli omogeneizzati e i purea. Possono essere portati in contenitori non necessariamente sigillati e con un volume anche maggiore di 100 ml.

I farmaci (liquidi o semisolidi) la cui assunzione è necessaria durante il viaggio sono consentiti, purché (insieme a strumenti come siringhe) siano accompagnati da una prova di autenticità.

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Una settimana in Norvegia: cosa vedere tra i patrimoni Unesco

Non solo monoliti di ghiaccio, casette rosse immerse nella neve e fiordi maestosi, la Norvegia offre molto di più e a dimostrarlo sono gli 8 Patrimoni UNESCO sparsi in tutto il paese, considerato il più lungo d’Europa. Otto meraviglie naturali e culturali che rappresentano un invito alla scoperta per tutti quei viaggiatori che desiderano immergersi totalmente nelle bellezze norvegesi. Seppur la natura sia il segno distintivo della Norvegia, non mancano altri luoghi suggestivi: dalle città ricche di arte e cultura ai siti industriali, fino ai siti di importanza storica dedicati a navi vichinghe e chiese particolari.

In questo articolo scopriremo alcuni dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO situati in Norvegia, offrendovi idee e ispirazioni per l’organizzazione del vostro prossimo viaggio verso nord.

Il quartiere Bryggen a Bergen

Il primo sito norvegese a essere inserito nell’elenco dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità è il quartiere Bryggen a Bergen, all’inizio del Medioevo importante porto marittimo. Il riconoscimento arriva nel 1979 per mettere in evidenza l’importanza che ricoprì questa zona nel tessuto economico e commerciale della Norvegia ai tempi del 1200. Affacciati sulla baia di Vågen, gli iconici edifici in legno, sede della Lega Anseatica dalla metà del 1300 alla metà del 1700, assistettero a un fiorente sviluppo della città nel campo dei commerci e degli scambi culturali.

Seppur molti incendi rischiarono di danneggiare l’area, Bryggen conserva intatto il suo fascino: il quartiere si sviluppa sul tracciato degli antichi moli e forma un complesso sistema di piccoli vicoli che circondano le aree edificate e trasmettono ancora oggi al visitatore l’atmosfera marinaresca della città. Qui troverete tanti negozi di souvenir, ma anche botteghe artigianali di vasai, gioiellieri e artisti.

I fiordi Nærøyfjord e Geirangerfjord

Tra i patrimoni UNESCO non potevano mancare due siti naturali di straordinaria bellezza: i fiordi Nærøyfjord e Geirangerfjord, spesso utilizzati come immagine simbolo di tutto il Paese. Queste profonde insenature della costa norvegese si sono formate in centinaia di migliaia di anni di erosione e oggi rappresentano un’attrazione paesaggistica imperdibile per tutti coloro che vogliono ammirare la natura selvaggia del nord. Riconosciuti nel 2005, offrono punti panoramici mozzafiato, oltre che cascate, prati verdi e piccoli poderi, i quali completano un paesaggio che, una volta vista dal vivo, sarà difficile da dimenticare.

Geirangerfjord Norvegia

Fonte: 123RF

Nave da crociera sul Geirangerfjord

La chiesa di Urnes

La Norvegia possiede alcune delle chiese più antiche al mondo: chiamate ‘stavkirke‘, delle 2000 esistenti in tutto il paese, oggi ne restano solo 28 esemplari e rappresentano un affascinante prototipo della tarda architettura vichinga. A ottenere il riconoscimento UNESCO è la chiesa di Urnes, considerata la più antica di tutte perché eretta nel 1140. Realizzata completamente in legno, fu costruita nel momento in cui i vichinghi abbandonarono le antiche tradizioni religiose per abbracciare il cristianesimo, senza però tralasciare alcuni dei simboli appartenenti agli antichi dei.

La chiesa, infatti, è una meraviglia di ingegneria e falegnameria ed è decorata da spettacolari intagli che raffigurano sia motivi classici come i crocifissi che creature mitologiche e ornamenti fitomorfi. La chiesa è stata inclusa nella lista Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1980 e può essere visitata tutti i giorni.

La città mineraria di Røros

Sempre nel 1980, l’UNESCO inserì nella lista dei suoi patrimoni la città mineraria di Røros, una cittadina incastonata tra le montagne la cui storia è strettamente collegata con le attività minerarie e di agricoltura urbana portate avanti per ben 333 anni. La particolarità di questo piccolo centro minerario è che ha saputo conservare il suo aspetto originario, sia nel tracciato stradale risalente al 1600 che nelle case in legno, datate 1700-1800.

Passeggiare nel centro di Røros significa intraprendere un vero viaggio nel tempo: oltre ad ammirare le strutture di oltre 500 anni perfettamente preservate, qui potete visitare i musei legati all’attività mineraria, assaggiare le delizie culinarie della produzione locale durante il mercato settimanale e raggiungere gli stessi luoghi dove sono state girate molte puntate di Pippi Calzelunghe.

Case in legno a Røros

Fonte: iStock

Le tipiche casette in legno di Røros

L’arcipelago delle isole Vegaøyan

Tra le isole sconosciute più belle al mondo, l’arcipelago delle isole Vegaøyan è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO nel 2004. Composto da 6.500 isole, isolotti e scogli lungo la costa dello Helgeland, l’arcipelago rappresenta l’esempio perfetto di come l’uomo sia capace di sopravvivere e adattarsi anche nelle situazioni più impervie. I primi insediamenti risalgono a ben 10.000 anni fa e, secondo l’UNESCO, queste isole non solo testimoniano uno stile di vita semplice basato sulla pesca e sulla raccolta delle piume di edredone, un’anatra marina, in un ambiente inospitale, ma raccontano come generazioni di pescatori/agricoltori hanno saputo vivere in modo sostenibile nel corso degli ultimi 1.500 anni.

Se visitate le isole d’estate, avrete l’opportunità di approfondire questa tipologia di allevamento, ammirare paesaggi spettacolari e dedicarvi a tante attività all’aperto, dal kayak al trekking, fino alle vie ferrate. Le isole sono anche il luogo perfetto dove poter ammirare gli spettacoli più impressionanti del Grande Nord come il sole di mezzanotte e le fantasmagorie celesti dell’aurora boreale.

I graffiti rupestri di Alta

L’ultimo sito UNESCO da scoprire durante il vostro viaggio di una settimana in Norvegia è Alta, una piccola cittadina situata nella regione più a nord del paese dove si trova un sito archeologico straordinario. Nei pressi di questa piccola località, infatti, si possono visitare i graffiti rupestri di Alta, la Cappella Sistina Preistorica del Nord, dove più di 5000 anni fa i misteriosi abitanti della Norvegia primitiva lasciarono sulle rocce un’incredibile quantità di disegni e pitture rupestri.

Quando si visita Alta si ha l’impressione di vedere una grande enciclopedia del sapere preistorico a cielo aperto, dove esseri umani del passato hanno riversato tutte le loro credenze e conoscenze, raffigurando scene di caccia, vita quotidiana, riti e fenomeni naturali. A poca distanza dal sito principale è situato il Museo di Alta, che permette di conoscere con dovizia di particolari la storia più antica della Norvegia.

Gli altri patrimoni UNESCO

Gli ultimi tre patrimoni UNESCO che completano la lista sono le musiche e danze tradizionali di Setesdal, intrecciate con la vita quotidiana degli abitanti della valle e trasmesse da generazioni; le cittadine industriali di Rjukan e Notodden, fondamentali per il loro contributo durante la transizione dal carbone all’energia idroelettrica; l’Arco geodetico di Struve, che aveva l’obiettivo di mappare la forma e le dimensioni della Terra misurando la distanza da Hammerfest in Norvegia fino al Mar Nero.

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Estate 2024, non si rinuncia a viaggiare ma si punta al low cost

La stagione estiva è già iniziata ma il mese di fuoco per le partenze come ogni anno sarà quello di agosto e nel Belpaese una famiglia su tre sta già pensando a fare le valigie diretta alla propria destinazione di svago.

Tuttavia, con il rialzo dei prezzi anche in tema vacanze, aerei e soggiorni dovuto alla recente crisi inflazionistica, gli italiani sanno bene che quest’anno per non rinunciare alle vacanze occorrerà viaggiare “light”, cercando di mettere mano al portafoglio il meno possibile e puntando tutto sul low cost.

La Fiavet, la Federazione italiana associazioni imprese di viaggi e turismo, ha stimato che per la stagione estiva 2024 in seguito al rialzo dei prezzi non tutti gli italiani potranno concedersi una vacanza o comunque raggiungere la meta dei sogni. Chi ha la fortuna di abitare in località balneari o nelle vicinanze, approfitta di soggiorni a km zero, come i romani che si dirigono verso i litorali o nelle piscine per un relax in giornata.

La Fiavet ha stimato che l’aumento dei prezzi riguarda il settore turistico a tutto tondo: non solo aerei, ristoranti e hotel, anche per coloro che decidono di utilizzare l’automobile di proprietà i prezzi saranno alti, tra caselli e benzina alle stelle. Ecco perché alcune delle famiglie italiane hanno cercato di risparmiare approfittando di promo, offerte e della bassa stagione (partendo già a giugno o nel mese di luglio).

Le mete di mare più richieste

Il 60% degli italiani quest’anno resterà in Italia: 7 italiani su 10 scelgono di trascorrere le proprie ferie al mare, prediligendo le splendide spiagge del Sud Italia, dalla Puglia alle Isole, dalla Calabria alla Basilicata.

Una delle modalità di risparmio è sicuramente la strategia della riduzione dei giorni di vacanza: mentre nei resort e nei villaggi a 4 stelle però la settimana va dal sabato al sabato successivo, le strutture a 3 stelle permettono invece maggiore flessibilità.

Per i romani, presi in esame dall’indagine della Fiavet, Toscana e Umbria sono tra le destinazioni più gettonate: qui i prezzi sono allettanti ed è possibile raggiungere le due mete anche in auto con un piacevole viaggio on the road.

L’estero, scelto solo dal 20%

Sono pochi gli italiani che questa estate scelgono l’estero, soprattutto le destinazioni a lungo raggio. Fiavet stima che appena il 20% degli intervistati ha deciso di fare i bagagli per mete lontane ed esotiche come la Thailandia e altrettanto poche persone si permetteranno il lusso di visitare gli USA.

Chi ha optato per un viaggio all’estero, comunque, sa che per risparmiare è opportuno scegliere bene anche il volo, riducendo il prezzo totale puntando solo sul bagaglio a mano e imbarcando al massimo una sola valigia grande in stiva per una famiglia di 4 persone.

I viaggiatori che hanno scelto di andare all’estero per il 75% restano in area europea e nel Mediterraneo: tra le città più economiche e richieste ci sono Madrid e Barcellona, Praga e Vienna. Diversa sorte per Parigi che a causa dei Giochi Olimpici è invece più cara rispetto al normale. Grecia ed Egitto, insieme alla Tunisia, restano le dentizioni preferite nell’aerea mediterranea.

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Il borgo medievale della Svevia: cosa vedere a Tubinga

Passeggiare tra i borghi della Germania è come sfogliare un libro delle fiabe e le pagine di Tubinga sono sicuramente tra le più belle. Questa deliziosa cittadina tedesca merita assolutamente una visita, con le sue case colorate a graticcio perfettamente conservate perché sopravvissute alle bombe della Seconda Guerra Mondiale, le strade acciottolate e il fiume che l’attraversa. Situata in Svevia, a 44 chilometri a sud di Stoccarda, alla confluenza dei fiumi Neckar e Ammer, Tubinga è non solo un borgo medievale dal fascino senza tempo, ma anche una vivace città universitaria, sede di una delle più antiche università del paese.

Già a partire dagli anni ’90, inoltre, Tubinga ha fatto parlare di sé dimostrando il suo impegno nell’ambito della sostenibilità: attraverso tutta una serie di iniziative mirate, dal recupero dell’acqua piovana alla promozione di quartieri senza automobili, ha saputo raggiungere il primato come una delle città tedesche con la più alta qualità della vita. Scopriamo insieme cosa vedere a Tubinga, il borgo medievale più bello della Svevia.

Cosa fare e vedere a Tubinga

Una giornata a Tubinga trascorre tra momenti di relax lungo le sponde del fiume e avventure indietro nel tempo alla scoperta delle sue attrazioni più belle. Ecco cosa fare e vedere in questa splendida città della Germania.

Il castello Hohentubingen

Il vostro itinerario alla scoperta di Tubinga non può che partire dal castello Hohentubingen, costruito in stile rinascimentale su un edificio esistente e caratterizzato da quattro ali con torri circolari. Questa disposizione fu voluta dal conte Ulrich che, durante la progettazione del castello, fece levigare la pietra della fortezza. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché per raggiungerlo, partendo dal centro storico, dovrete passare attraverso una bellissima porta fortificata del XVI.

Una volta arrivati, fermatevi per un attimo all’entrata e ammirate il portale rinascimentale del castello inferiore, ideato nel 1606 dall’architetto locale Heinrich Schickartd e realizzato dal tagliapietre Christoph Yelin. Costruito nello stile di un arco di trionfo romano, al centro è decorato con lo stemma ducale, circondato dalla collana dell’ordine francese di San Michele. Il castello non offre solo una vista meravigliosa sulla valle del Neckar, ma custodisce anche diversi musei come il Museo delle Culture Antiche e quello dedicato agli oltre 4 mila reperti dei dipartimenti di preistoria e protostoria, archeologia classica, egittologia ed etnologia.

Castello Tubinga

Fonte: iStock

Il castello Hohentubingen

La collegiata di San Giorgio

La prossima tappa del vostro itinerario sarà la collegiata di San Giorgio, divenuta tale nel 1476 quando il conte Eberhard Im Barte decise di trasferire a Tubinga il convento dei Canonici regolari trasformando la chiesa tardogotica in collegiata. Oggi viene considerato come uno degli edifici simbolo della città, utilizzato nel 1550 come sepolcro per la famiglia del conte Ulrich: al suo interno vi sono 14 monumenti sepolcrali dei duchi Wurttemberg e dei loro familiari deceduti fino al 1593. Di particolare pregio artistico il polittico dell’artista di Nordlingen e discepolo di Albercht Durer, Hans Leonhard Schaufelein. L’arredamento più prezioso di tutto l’edificio religioso restano le vetrate di Peter Hemmel di Andlau, realizzate tra il 1476 e il 1480. Infine, dalla torre campanaria si gode di una bellissima vista sulla città.

La piazza centrale di Tubinga

Ora è arrivato il momento di rilassarvi nella Markplatz, la piazza centrale circondata da case antiche in pietra, dal municipio con la sua facciata affrescata e sede del vivace mercato all’aperto. Menzionata nei documenti già dal 1302, vanta una fontana con il Nettuno progettata nel 1617 su modello di quella di Bologna, ricostruita in bronzo dopo la seconda guerra mondiale: le figure femminili della scultura rappresentano le quattro stagioni, nei tubi dell’acqua si intuiscono i quattro volti dei cittadini di Tubinga che hanno contribuito a ricostruire la fontana.

Sulla piazza si trova anche il Municipio, l’edificio più antico inizialmente costruito su due piani, ai quali ne fu aggiunto un terzo nel 1508. In questa fase è stato realizzato anche il bellissimo orologio astronomico (il cui quadrante originale risalente al 1511 con i segni zodiacali è esposto al museo) grazie a un’idea di Johannes Stoffer, il primo docente di matematica e astronomia di Tubinga a riprova di quanto il contesto universitario sia stato e continua a essere fondamentale per questa città.

La torre di Holderlin

Il vero simbolo di Tubinga è la torre di Holderlin, costruita nel tardo XVIII secolo sullo zoccolo di una torre fortificata. Prende il nome dal poeta Friedrich Holderlin che dal 1807 al 1843 abitava nella stanza della torre al primo piano: colpito da una malattia mentale, fu accolto nella torre dalla famiglia del falegname Ernst Zimmer. L’edificio della torre di Holderlin riappare oggi come una ricostruzione storica munita di tetto appuntito e ospita un museo, oltre che una delle viste più belle sul fiume.

Tubinga case tipiche

Fonte: iStock

Case tipiche nel centro storico di Tubinga

Come arrivare a Tubinga

Il modo ideale per arrivare a Tubinga è atterrando all’aeroporto di Stoccarda, dalla quale dista 44 chilometri. Da qui vi basterà o noleggiare un’auto, oppure usufruire dei mezzi pubblici: i più convenienti in termini di costo e velocità sono quelli della linea Flixbus.

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In arrivo una nuova nave per crociere di lusso nel Mediterraneo

Il Mediterraneo è una delle rotte più rinomate e gettonate per le crociere di lusso sulle grandi navi: questa tipologia di viaggio promette esperienze straordinarie ed è sicuramente una delle vacanze da provare almeno una volta nella vita.

Le destinazioni più frequentemente coperte dalle crociere su navi di lusso sono l’Italia, la Francia, la Spagna, la Grecia, la Turchia, la Croazia e altri paesi della costa mediterranea. Solitamente, infatti, queste crociere includono soste in importanti città come Barcellona, Roma, Atene e Venezia, nonché visite a isole famose come Santorini, Capri e Mykonos.

Per prenotare un viaggio su una crociera con nave di lusso è necessario rivolgersi alle più famose e affidabili compagnie di navigazione che si specializzano nel settore: le navi utilizzate per le crociere nel Mediterraneo sono dotate di ogni comfort, svago e servizi di alta qualità, quali suite, ristoranti gourmet, spa, piscine e molto altro ancora.

La notizia fresca è che lo scorso 12 luglio è stata consegnata da parte dell’azienda produttrice francese Chantiers de l’Atlantique una nuova nave di lusso per Ritz-Carlton Yacht Collection, l’Ilma. Questo incredibile superywatch è destinato a partire ufficialmente in autunno e sicuramente sorprenderà i passeggeri con il suo design di classe e i comfort di standard elevato.

Ilma, la nuova nave per il Mediterraneo

Il nome della nuova nave per crociere di lusso realizzata da Chantiers de l’Atlantique, Ilma, ha origine dalla parola maltese utilizzata per “acqua”: questa nuovissima imbarcazione misura 241 metri ed è in grado di ospitare fino a 448 passeggeri distribuiti in 224 suite con terrazze. Ognuna delle suite di Ilma misura circa 90 metri quadrati (praticamente un vero e proprio appartamento!) e agli ospiti saranno riservati servizi esclusivi, come quelli di consueto attivi e offerti nei superyacht. Tra questi servizi menzioniamo la palestra, una sala massaggi, le piscine, la terrazza per gli aperitivi all’aperto e un raffinato humidor per sigari e bevande.

La nave è contraddistinta da un design elegante, con finiture interne realizzate dallo studio di architettura e design con sede a Londra “Ad Associates e del lighting designer Dpa”. Gli esterni di Ilma, invece, riflettono la visione artistica e funzionale dello studio di design di Helsinki, “Aivan”. Ilma è comunque stata progettata e costruita secondo “i più alti standard di lusso in termini di esperienza degli ospiti, innovazione tecnica e artigianalità” come espresso da Arnaud Le Joncour, vicepresidente senior vendite e marketing di Chantiers de l’Atlantique.

La cerimonia di consegna di Ilma

Alla cerimonia di consegna – avvenuta nei tempi già previsti il 12 luglio 2024 –  hanno partecipato anche Ernesto Fara, presidente e direttore finanziario di The Ritz-Carlton Yacht Collection e il direttore generale di Chantiers de l’Atlantique Laurent Castaing, nonché il capitano Steve MacBeath in compagnia di oltre 350 persone che avranno l’onore di salire a bordo di Ilma prima del consueto viaggio di inaugurazione previsto in partenza da Monte Carlo il prossimo 2 settembre.

Dopo la consegna dell’Ilma, la nuova nave per crociere di lusso destinata al circuito di navigazione del Mediterraneo, Jim Murren, presidente esecutivo e CEO della The Ritz-Carlton Yacht Collection ha dichiarato il suo entusiasmo con queste parole: “questo è il culmine di una visione condivisa e della ricerca incessante dell’eccellenza, una testimonianza della maestria e della dedizione di tutti coloro che vi hanno partecipato. Siamo profondamente grati alle eccezionali squadre qui a Chantiers de l’Atlantique, il cui duro lavoro e passione hanno dato vita a questa visione”.

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Tutto quello che devi sapere sulla Grande Moschea di Dakar

Per scoprire davvero l’anima di un luogo è necessario immergersi silenziosi nelle tradizioni culturali e spirituali che lo caratterizzano. La religione ha, da sempre, un enorme e profondo impatto sulla cultura di un popolo: ne influenza la quotidianità, le strutture sociali e dà forma alle tradizioni che diventano il centro attorno al quale ruotano le più importanti manifestazioni e aggregazioni di persone. Ecco perché qualsiasi viaggio tu faccia è fondamentale esplorare proprio quegli edifici che fanno da “casa” all’identità spirituale di una popolazione come chiese, sinagoghe e moschee. Se hai in programma un viaggio nella capitale del Senegal, non puoi assolutamente esimerti dal visitare la Grande Moschea di Dakar, un edificio maestoso e imponente da conoscere in ogni sua sfaccettatura.

Grande Moschea di Dakar: tutto quello che devi sapere

In questo articolo, troverai tutte le informazioni che ti servono per conoscere questo grande monumento religioso, dalla storia e architettura fino alle informazioni più tecniche per organizzare al meglio la tua visita.

Storia della Grande Moschea di Dakar

Non solo uno dei monumenti più importanti della capitale del Senegal, la Grande Moschea di Dakar è anche uno dei principali centri religiosi dell’intero Paese. Commissionata dal Re del Marocco Hassan II, la sua costruzione è stata finanziata dal governo del Senegal insieme al contributo di altri paesi musulmani fino a vederne la sua apertura, con una grande cerimonia, il 27 marzo del 1964. La Moschea ospita anche l’Istituto Islamico, un ente pubblico subordinato al Ministero dell’Istruzione Senegalese con scopi di ricerca e insegnamento islamico, completato da una ricca biblioteca inaugurata nel 2004.

Grande Moschea di Dakar: l’architettura

Come ogni Moschea, anche quella di Dakar ha i suoi elementi iconici che la rendono riconoscibile a colpo d’occhio, come i minareti, le facciate decorate e lo stile inconfondibile. Caratterizzata da uno stile tipicamente islamico con elementi tradizionali e moderni che si uniscono in unico abbraccio, ecco i principali tratti architettonici che rendono questo luogo di culto una meraviglia da ammirare assolutamente se sei in viaggio nella splendida capitale del Senegal.

  • Minareto: la bellezza di 67 metri di altezza rendono il minareto un punto di riferimento per tutta la città in quanto ben visibile da lunghe distanze. La sua superficie è decorata con piastrelle colorate, tipiche della tradizione artistica islamica nordafricana, e impreziosite da splendidi motivi geometrici.
  • Sala di Preghiera: la sala principale della Grande Moschea di Dakar è interamente decorata da migliaia di tessere che restituiscono splendidi mosaici e calligrafie arabe alternate a magnifiche trame regalate dall’utilizzo del marmo e di altre pietre preziose. La Sala di Preghiera arriva a ospitare fino a 10.000 fedeli.
  • Giardini: la Grande Moschea di Dakar è circondata da splendidi giardini curati nel minimo dettaglio tra piante esotiche, fontane e spazi dove potersi rilassare in una vera e propria oasi di pace e tranquillità.

Visitare la Grande Moschea di Dakar: consigli da tenere a mente

Dagli orari di visita alle regole di comportamento da tenere, ecco alcuni consigli da appuntarsi prima di organizzare la tua visita alla Grande Moschea di Dakar.

  • Orari di visita: nonostante la moschea sia aperta tutto il giorno per le preghiere dei fedeli, i visitatori non musalmani possono accedervi solo negli orari non occupati dalle funzioni di preghiera. Per informazioni sempre aggiornate ti consigliamo di contattare direttamente la struttura.
  • Come raggiungerla: la Grande Moschea di Dakar si trova nel cuore della città, pertanto è facile da raggiungere a piedi. Altrimenti puoi optare per una corsa in taxi o puoi noleggiare un veicolo.
  • Comportamenti da tenere: ricordati che stai per visitare un sito religioso, dunque dovrai attenerti a una serie di norme comportamentali rispettose del luogo che stai visitando. Scegli un abbigliamento adeguato che copra braccia e gambe, togliti le scarpe prima di entrare nelle sale di preghiera e limitati ad ammirare questa meraviglia architettonica senza fare troppo rumore.

Con questa piccola guida, hai tutte le informazioni che ti servono per visitare la Grande Moschea di Dakar. Ora non ti resta che appuntartela nel tuo itinerario di viaggio e lasciarti conquistare dal suo fascino incantevole.

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Leggi e regole nei casinò a Las Vegas per i bambini

Las Vegas, la città più grande nello stato del Nevada, è il mondo dedicato ai giocatori d’azzardo, ma anche una destinazione che attrae per semplice curiosità e voglia di divertirsi. Sono tante le famiglie che, durante un viaggio negli Stati Uniti, decidono di fare tappa qui per vedere che succede in una meta che fa parte del nostro immaginario collettivo anche grazie a numerosi film e serie tv.

Ma diciamolo subito: i bambini non possono entrare nei casinò ed esistono leggi e regole ben precise a riguardo che limitano gli spostamenti e gli accessi di chi ha meno di 18 e 21 anni. Scopriamo insieme quali sono e cosa fare a Las Vegas con i bambini, dove le possibilità di divertimento sono davvero tante!

Regole per i bambini nei casinò e negli hotel di Las Vegas

Nei casinò di Las Vegas possono giocare solo le persone che hanno compiuto il ventunesimo anno di età; stesso limite di età è valido per il consumo di alcolici. I minori di 21 anni possono entrare e camminare attraverso le sale, ma non possono avvicinarsi a nessuna postazione di gioco, anche se accompagnati da un adulto. I corridoi in cui possono passare sono ben segnalati: se il minore soggiorna nell’hotel, per esempio, e per raggiungere la piscina deve passare dalla sala da gioco, potrà farlo solo dalle apposite aree segnalate. Non c’è margine per la furbizia: i minori che vengono scoperti a consumare alcool saranno arrestati, mentre se scoperti a giocare verranno allontanati immediatamente dalla sala.

Se un minorenne dovesse riuscire a entrare e ad avvicinarsi alle slot machine o ai tavoli da gioco e dovesse vincere del denaro, questo andrebbe perso perché al momento del pagamento del premio la direzione esige un documento d’identità. Se desiderate alloggiare in un hotel, informatevi sulle loro regole relative ai bambini e optate per alberghi rinomati per i servizi offerti ai minori, quali babysitting, come Circus Circus, Excalibur e Mandalay Bay.

Bambini Las Vegas

Fonte: iStock

Famiglia con bambini a Las Vegas

Cosa fare a Las Vegas da minorenni e con i bambini

Nei casinò di Las Vegas i bambini non possono entrare, ma la città offre tantissime altre attrattive fatte su misura per loro. Una di queste è sicuramente il Mandala Bay Shark Reef, un bellissimo acquario dove i piccoli possono vedere i coccodrilli e le tartarughe dal vivo. Si tratta di un grande acquario ricco di percorsi interattivi e sensoriali dove i bambini potranno divertirsi e imparare tantissime cose sul mondo degli animali che spesso vedono solo in televisione.

Sempre restando in tema di animali e natura, consigliamo il Floyd Lamb State Park, un parco naturale immenso con tante aeree di intrattenimento per i bambini gestite da animatori esperti. In alcune zone del parco è possibile organizzare un picnic e barbecue insieme a tutta la famiglia. Mentre passeggiate per le starde di Las Vegas con i vostri bambini, invece, potrete assistere a una scenografica eruzione vulcanica realizzata con una miriade di luci coloratissime presso l’Hotel Mirage, che ogni ora esegue lo spettacolo dal 1989.

Nella città di Las Vegas c’è anche un bellissimo museo del flipper, il Pinball Hall of Fame, dedicato al gioco più famoso dagli anni ’50 ai ’90, dove sono esposti anche antichi modelli del Tetris e di Super Mario. Tra le altre attrazioni turistiche segnaliamo l’Adventure Dome, il parco tematico indoor più grande degli Stati Uniti d’America, e la Stratosphere, un’altissima torre luminosa con giostre da brivido. La città americana è tranquilla nonostante il suo aspetto sfarzoso, le forze dell’ordine e la sanità sono al top, anche quando si tratta di turisti stranieri.

Ci sono anche tantissimi spettacoli teatrali adatti anche ai più piccoli. Extravaganza, per esempio, è un classico di Las Vegas con balli, acrobazie e imitatori di Elvis, oltre che Blue Man Group, iLuminate e Jabbawockeez, tutte opzioni affascinanti per i più piccoli. Citiamo anche il Circus Acts, un circo fatto solo con persone e a ingresso gratuito e il Flamingo GO pool, un’intera area adibita al divertimento per le famiglie: qui troverete vasche e scivoli di varie forme e dimensioni dove trascorrere una giornata al mare, ma nel bel mezzo del deserto del Nevada! Presente anche un minigolf situato all’interno del palazzo dedicato al gruppo rock dei Kiss. Da non dimenticare infine il Museo di Storia Naturale, molto interessante sia per i bambini che per gli adulti.

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Sulla ferrovia a cremagliera Schafbergbahn, la più bella dell’Austria

Alle porte della splendida ed elegante città di Salisburgo, nel cuore dell’Austria più autentica, c’è un paesaggio naturale che non smette mai di destare meraviglia in chiunque vi si trovi davanti: stiamo parlando dello specchio d’acqua turchese, il lago Wolfgangsee.

Questo angolo di paradiso incastonato tra la purezza del monte Schafberg è un posto incantevole in cui trascorrere una vacanza e una meta ideale anche per una gita fuori porta. Un’idea di viaggio davvero niente male, insomma, perfetta per i viaggiatori che vogliono unire la passione per l’arte e la cultura (visitando l’affascinante Salisburgo, città ricca di storia) e la passione per le escursioni naturalistiche.

Il modo più suggestivo per raggiungere il lago Wolfgangsee? Salire a bordo della storica ferrovia a cremagliera dello Schafberg e poi concedersi un rilassante – e panoramico – giro in battello.

La ferrovia a cremagliera Schafbergbahn

Fonte: SalzkammergutbahnGmbH_Ursula Bahr kunstbahr

L’antica ferrovia a cremagliera del monte Schafberg

La ferrovia dello Schafberg

Con un percorso lungo 5,85 chilometri, che arriva in cima fino 1.190 metri di altitudine, la ferrovia Schafbergbahn offre ai viaggiatori un giro emozionante immersi nella natura straordinaria del territorio austriaco. Un tragitto di circa 40 minuti di durata a bordo di confortevoli vagoni conduce al lago Wolfgangsee, ma la ferrovia ha un passato davvero antico.

Le locomotive originali, infatti, risalgono all’Ottocento e anche la storia della navigazione sulle acque cristalline del lago Wolfgangsee è iniziata nel lontano 1873, anno in cui vi è stata la vera e propria inaugurazione con il battello a vapore Kaiser Franz Joseph I, una vettura lunga ben 33 metri.

Solcare le acque del lago oggi a bordo dello storico battello è un’esperienza da non perdere. Ci sono diversi punti di approdo: St. Gilgen – Fürberg – Ried/Falkenstein – St. Wolfgang Schafbergbahn – St. Wolfgang Markt – Geschwendt Parkplatz e Strobl.

Cosa fare al lago Wolfgangsee

Il lago Wolfgangsee è una spettacolo di Madre Natura: questo lago ha una lunghezza di 10 km e una larghezza di 2 km ed è uno spot ideale per gli amanti degli sport acquatici. Infatti, in questa oasi di bellezza naturalistica è possibile praticare diverse attività outdoor, soprattutto la vela. Non a caso, gli atleti Konstantin e Oliver Kobale che hanno partecipato alla famosa regata Ocean Race del 2023 hanno scoperto la loro passione per la vela proprio sulle acque del lago Wolfgangsee.

Non solo avventura: c’è anche una remota leggenda che parla di questo territorio, si dice infatti che San Wolfango, dopo il periodo di vescovado a Ratisbona, scelse di ritirarsi in queste zone su una grotta del monte Falkenstein. Quest’anno vengono celebrati i 1.100 anni del santo.

E che dire del trekking? I percorsi sono numerosi e sono ideali anche per chi volesse fare un pellegrinaggio tra St. Gilgen e St. Wolfgang, destinazioni di pellegrini già nel XV e XVI secolo. Qui è possibile visitare la chiesa di St. Wolfgang, di origini romaniche, e ammirare il ricco altare opera del maestro Michael Pacher, risalente al XV secolo.

Come raggiungere il lago e dove alloggiare

Gli alloggi disponibili nella zona del lago Wolfgangsee sono diversi e ci sono opzioni differenti per tutti i tipi di budget e per vivere al meglio un luogo perfetto dove trascorrere la propria vacanza immersi nella natura austriaca.

La cucina austriaca del territorio è da non perdere: vi consigliamo di provare deliziosi e freschissimi formaggi di pecora, gelati e altri prodotti caseari.

Il modo migliore per raggiungere il lago Wolfgangsee è arrivare prima a Salisburgo: si può prendere l’aereo oppure raggiungerla in treno. Questo è un ottimo compromesso che permette di unire la vacanza all’insegna della natura a un giro nella splendida città di Mozart