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Viaggio in Svezia, cosa vedere nella terra dei parchi naturali

La natura riveste un ruolo molto importante in un paese come la Svezia, tanto che il diritto di goderne liberamente è stabilito dalla legge. I suoi 30 parchi nazionali ricoprono oltre 7.000 chilometri quadrati, il 2% dell’intero territorio. La natura incontaminata è sempre a portata di mano, universi di biodiversità protetti con cura sia dal governo che dagli stessi abitanti. Non sorprende che il primo parco nazionale d’Europa sia stato istituito proprio qui, nel lontano 1909. E, ciliegina sulla torta, tutti i parchi nazionali sono accessibili gratuitamente.

Allacciate le scarpe da trekking, riempite lo zaino di snack e portate una borraccia d’acqua da riempire: stiamo per esplorare la Svezia, terra dei parchi naturali.

Avventure tra i paesaggi artici del nord

Immaginate il nord della Svezia come un insieme di montagne innevate, valli ricche di vegetazione e una fauna unica composta dalle famose renne. In questo scenario troverete ben quattro parchi nazionali, tra i quali il Parco Nazionale di Abisko e quello di Sarek. Il primo è il luogo perfetto in cui fare esperienza della magia dell’Artico svedese: qui potrete avventurarvi con le ciaspole, salire su una slitta trainata dai cani o approfondire la cultura pastorale del popolo indigeno sami.

Il Parco Nazionale Sarek, invece, si estende nelle zone più remote del paese dove si trovano oltre 100 ghiacciai e montagne che sfiorano i 2.000 metri. Non è un percorso per principianti, ma se avete una buona preparazione fisica non rinunciate a esplorarlo e state all’erta perché qui potrete avvistare linci, alci, aquile reali, avvoltoi e perfino orsi bruni. Essendo il parco meno accessibile, è consigliato prenotare un’escursione di gruppo, possibilmente con guida.

Il parco non ha strutture ricettive o baite, quindi dovete portarvi le tende. Prima di cominciare la vostra escursione è sempre bene mettersi in contatto con l’associazione turistica svedese o con il personale del parco nazionale. La stagione ottimale per andare nel Sarek è la primavera-estate così da evitare le temperature più rigide e beneficiare della luce per poter vedere più cose. In particolare, non perdete il panorama offerto dalla cima del monte Skierfe, una delle più suggestive di tutta la Svezia.

Parco Svezia lappone

Fonte: iStock

Sentiero escursionistico nella Svezia lappone

Escursioni nei parchi naturali del centro e sud

Se i paesaggi artici non fanno per voi, la Svezia meridionale offre molte cose da vedere lungo percorsi più semplici. I parchi naturali del sud sono costituiti da enormi foreste di latifoglie e sono soprattutto tre quelli che consigliamo di visitare con calma e in qualsiasi stagione. Il parco di Söderåsen, il parco di Dalby Söderskog e quello Stenshuvud che, insieme, custodiscono 20 chilometri quadrati di faggi, aceri e querce. Inoltre, passeggiando nel Parco Nazionale dello Stenshuvud, si possono ammirare anche numerose specie di orchidee, oltre alla rarissima waldsteinia ternata.

Al confine con la Norvegia, invece, troverete il Parco Nazionale di Fulufjället, ricco di cose da vedere, primo fra tutti l’albero più vecchio del mondo. Se vi aspettate un tronco gigante però resterete delusi: questo abete è infatti molto esile, ma il suo giorno di nascita è avvenuto circa 9.950 anni fa. La sua longevità dipende dalle radici e dalla capacità di clonare se stesso; dopo 600 anni, infatti, il tronco muore, ma dallo stesso apparato radicale ne spunta un altro che rigenera subito la pianta.

Nel Fulufjället potrete anche camminare nei canyon e cimentarvi nella raccolta di frutti di bosco, secondo la migliore tradizione svedese, oppure pescare nei laghi o ammirare la più alta cascata della Svezia, ben 93 metri con un salto di 70 metri.

I parchi nei dintorni di Stoccolma

Se state programmando un viaggio a Stoccolma e alle avventure culturali volete affiancare quelle nella natura, dalla città potete raggiungere diversi parchi e sentieri. Uno di questi è il sentiero Roslagsleden che, dalla capitale, si snoda per 130 chilometri attraversando foreste e valli, fra vecchie tombe vichinghe e piccole chiese medievali.

Dalla capitale potete partire anche per un safari alla scoperta degli alci: il Virum Algpark si trova nello Småland ed è una tappa imperdibile. Si sale a bordo di camionette semiaperte e si entra nel parco recintato. Qui, senza scendere dalle macchine si darà da mangiare agli alci. Se viaggiate con bambini, questa escursione è un must perché resteranno ammaliati da queste meravigliose creature enormi e dolci.

A 20 chilometri dalla città si trova anche il Parco Nazionale di Tyresta, raggiungibile in un’ora anche con i mezzi pubblici, perfettamente organizzati come nel resto della Svezia. Il parco si estende su quasi 20 chilometri quadrati ed è circondato da una riserva naturale di 30 chilometri, ricca di foreste primordiali incontaminate e boschi di conifere che ospitano fino a 8.000 specie animali. Da non perdere nelle vicinanze della capitale è anche il suo arcipelago, il quale vanta un parco nazionale, Ängsö. Questo è uno spettacolo soprattutto durante la primavera e all’inizio dell’estate, quando i vivaci fiori selvatici punteggiano i prati. Per raggiungere Ängsö potrete salire su uno dei traghetti in partenza da Stoccolma.

Alce in Svezia

Fonte: 123RF

Un’alce in Svezia
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Sempre più italiani faranno una vacanza all’aria aperta

Sono usciti i dati dell’Osservatorio del turismo outdoor condotto da Enit – Agenzia Nazionale del Turismo – in collaborazione con Human Company, attiva nell’ospitalità in Italia, e l’Istituto Piepoli specializzato in ricerche di mercato.

Quante vacanze fanno gli italiani quest’estate

Secondo quanto emerge dalla ricerca, quest’estate gli italiani – sei su dieci – faranno una vacanza di una media di nove notti. I mesi preferiti sono sempre quelli di luglio e agosto, rispettivamente il primo con il 35% di preferenze e il secondo con il 46%. Aumenta, però, in modo significativo la quota di quanti prevedono di partire a settembre (21%, in crescita di 8 punti percentuali rispetto allo scorso anno).

Che tipo di vacanza faranno gli italiani

Tra luglio e agosto sono quindi circa 30 milioni le persone in viaggio quest’anno. Ed è in crescita anche la quota di chi dichiara di voler vivere una vacanza outdoor, un dato che si attesta al 22% – ovvero una persona su 5 (nel 2023 era il 15%) – con villaggi turistici e agriturismi in primis. Determinanti, in questa scelta, sono la libertà offerta dal viaggio all’aria aperta (44%) e la possibilità di stare a contatto con la natura (33%).

“I dati confermano l’Italia come una scelta di turismo sostenibile, anche grazie alle vacanze outdoor, in grado di restituire ai vacanzieri italiani l’autenticità dei soggiorni a contatto con la natura”, ha commentato Ivana Jelinic, AD di ENIT. “Questa tipologia, infatti, coniuga gli effetti rigeneranti del well-being con l’esperienza del locale come valore di genuinità, cosa che la nostra domanda interna ha ben capito e dimostra di apprezzare diversificando i tempi e i modi della vacanza”.

Il mare vince sempre

Agli italiani piace andare al mare, e questa tendenza è sempre confermata, anno dopo anno. Per il 66% dei nostri connazionali la spiaggia è sempre la scelta migliore. Prima della montagna, invece, ci sono le città d’arte (scelta dal 18%), seguite dalle località montane per il 16% e dalle vacanze rurali o in agriturismo (11%).

L’Italia, scelta dall’81% di chi è stato coinvolto nell’indagine, si conferma la destinazione preferita e batte l’estero per il quale la quota si ferma al 19%. Tra le regioni, le preferite sono la Puglia al primo posto (12%), l’Emilia-Romagna al secondo (11%), la Sicilia e la Toscana a pari merito al terzo (entrambe con il 10%). Anche chi opterà per la vacanza outdoor esprime una preferenza per la vacanza nel Belpaese (78% rispetto al 21% che andrà all’estero); in questo caso, però, è la Toscana la regione più apprezzata, con il 13% di preferenze, seguita da Puglia e Sicilia, ciascuna con il 12%.

Quanto spendono gli italiani in vacanza

La spesa media prevista dai vacanzieri cresce di quasi 300 euro (dai 1.420 euro del 2023 ai 1.700 euro per l’estate 2024) e di più di 500 euro tra i viaggiatori che propendono per le strutture outdoor (dai 1.462 euro ai 2.062 euro). In questo budget, la voce principale di spesa risulta essere l’alloggio (38% in generale e 35% per l’outdoor), tanto che per sette intervistati su dieci incide su tutte le altre scelte di viaggio.

La situazione economica e in particolare l’aumento dei prezzi delle bollette, dei beni di consumo e della benzina incidono sulle scelte di viaggio di due italiani su tre (67%). Tra i non propensi a effettuare una vacanza (il 41%), per una persona su due la motivazione principale è quella economica (in crescita di undici punti percentuali rispetto al 2023 quando a prevalere erano i motivi di salute). Rispetto allo scorso anno, cresce anche il numero di quanti ritengono che l’aumento delle tariffe del settore turistico sia determinante sulla scelta della vacanza (dal 65% del 2023 al 75% del 2024). Forse è proprio per trovare una migliore offerta e per cercare di risparmiare il più possibile che un italiano su quattro opterà per una prenotazione last minute.

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Falkensteiner Hotel Kronplatz: un’avventura su misura a Plan de Corones

Tra le suggestive cime delle Dolomiti, dove la natura regna sovrana, sorge il Falkensteiner Hotel Kronplatz, un rifugio esclusivo a 5 stelle parte del prestigioso circuito The Leading Hotels of the World, per gli amanti dell’avventura e delle esperienze più autentiche. L’architettura moderna dell’hotel, firmata dal rinomato architetto Matteo Thun, si fonde armoniosamente con i sapori della tradizione altoatesina, creando un’atmosfera accogliente e incredibilmente raffinata.

Fonte: Falkensteiner Hotel Kronplatz

il Falkensteiner Hotel Kronplatz immerso nella natura

Esperienze cucite su misura

A disposizione degli ospiti che desiderano scoprire le meraviglie nascoste di Plan de Corones e trascorrere una vacanza senza pensieri, l’Experience Concierge è un esperto conoscitore del territorio, pronto a organizzare attività su misura. L’idea è proprio quella di offrire conoscenza, esperienza e professionalità di una guida personale, capace di consigliare itinerari in base alle passioni e al livello di preparazione di ciascuno, dalle escursioni a piedi o in bicicletta, alle scalate di imponenti pareti rocciose o esperienze immersive nella natura incontaminata.

Infinite avventure, estate e inverno  

Plan de Corones è un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sport e delle attività all’aria aperta. In estate, ci si può dedicare a escursioni, gite in bicicletta e arrampicate; mentre in inverno le piste da sci, snowboard e slittino sono l’ideale per tutta la famiglia. Qualunque sia la stagione, il Falkensteiner Hotel Kronplatz è un punto di partenza perfetto per esplorare le Dolomiti e vivere esperienze indimenticabili, per tutte le età.

Un paradiso per le famiglie

Al Falkensteiner Hotel Kronplatz, la noia per i più piccoli è out! Un ricco programma di attività attende i bambini di tutte le età, in questa stupenda destinazione della Val Pusteria, trasformando ogni giorno in un’avventura indimenticabile. Spettacoli di uccelli rapaci per conoscere più da vicino questi esemplari; lezioni di equitazione per esplorare i campi e i boschi circostanti; gita allo Zoo di Riscone, ad appena 15 minuti a piedi dall’hotel, per osservare daini, conigli, anatre, pavoni e capre. Natura, ma anche movimento e avventura per i più piccoli, con percorsi adrenalinici su piste di palline di legno, escursioni in bicicletta, pareti di arrampicata anche per chi è alle prime armi e percorsi di corda tra gli alberi per tutta la famiglia al Kronaction Adventure Park. In hotel, la Falky Family Room è il nuovissimo spazio per i più piccoli che ospita laboratori e attività per il divertimento e la creatività, con un angolo allestito per il gioco libero e per il relax dove guardare film e leggere libri insieme. Per prenotazioni di almeno 2 notti in una delle splendide suite di Falkensteiner Hotel Kronplatz un bambino fino a 14 anni soggiorna gratuitamente (offerta valida fino al 21/11/2024, limitata e soggetta a disponibilità).

Natura a 360° per coppie e amici

Il Falkensteiner Hotel Kronplatz è un vero e proprio paradiso anche per chi viaggia in coppia, con gli amici e per i solo travellers. Tantissime le attività per gli adulti, dalle lezioni al campo Golf Club Pustertal ai piedi del Plan de Corones alle escursioni all’alba e sui ghiacciai; dal Nordic Walking allo yoga in vetta; dalle uscite in mountain bike o e-bike al kayak e al rafting per scoprire la Val Aurina. Poi ancora arrampicata, escursioni a cavallo e adrenalina allo stato puro per chi vuole provare l’ebbrezza di un volo in parapendio o in mongolfiera, circondati da panorami mozzafiato. E per gli amanti delle emozioni forti? Da non perdere la zipline più lunga d’Europa, con Adrenaline X-Treme Adventures, per una discesa tra le cime di San Vigilio.

Fonte: Falkensteiner

Al Falkensteiner Hotel Kronplatz tante occasioni per scoprire il territorio

Relax e benessere all’Acquapura Mountain SPA

Dopo una giornata dinamica e di scoperta, è il momento di puro relax all’Acquapura Mountain SPA. Saune, bagno turco, piscina rooftop con vista sul Plan de Corones e piscina sportiva, docce emozionali e una vasta gamma di trattamenti rigeneranti per ritrovare l’armonia perfetta di corpo e mente. Al Falkensteiner Hotel Kronplatz anche il benessere è a stretto contatto con la natura e nelle vicinanze della struttura c’è un bosco perfetto per il Forest Bathing, un’esperienza immersiva nella foresta per rigenerare corpo e spirito e godere dei suoni della natura.

Un viaggio sensoriale tra i sapori

Una buona vacanza non può prescindere dalla tavola; e il Falkensteiner Hotel Kronplatz conquista con i sapori autentici del territorio, fin dalla prima colazione con freschissimi buffet dolci e salati. Per il pranzo e la cena, il menu del ristorante con vista panoramica sulle montagne offre specialità tirolesi e piatti tipici, preparati con ingredienti genuini e di stagione.

Scegliere il Falkensteiner Hotel Kronplatz significa vivere un’avventura su misura, tra natura, relax e sapori autentici.

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Calabria, scoperta una fortificazione romana di 2000 anni fa sconosciuta fino ad ora

Un’eccezione scoperta è in corso in Calabria da parte di un gruppo di archeologi che ha riportato alla luce una struttura difensiva di oltre 2000 anni fa finora sconosciuta. Si tratta di un’antica muraglia di pietra lunga ben 2,7 chilometri, la cui datazione è stimata al 71 a.C., nascosta nella foresta di Dossone della Melia. Ci sono buone ragioni per ritenere che la costruzione sia stata realizzata dalle truppe del generale romano Marco Licinio Crasso per contrastare l’avanzata di Spartaco, il gladiatore trace che guidò la rivolta degli schiavi, e del suo esercito di ribelli.

La scoperta del sito archeologico

Secondo quanto riporta l’Archaeological Institute of America (AIA), la scoperta sarebbe avvenuta grazie alla segnalazione di un gruppo ambientalista locale al team guidato dall’archeologo Paolo Visonà dell’Università del Kentucky, che ha analizzato il sito impiegando diverse tecniche, tra cui il georadar a penetrazione di terreno, il lidar (un sistema laser aereo che mappa la topografia del suolo), la magnetometria e il prelievo di campioni di terreno.

Una piccola sezione del muro era già nota agli abitanti locali, ma finora non erano state condotte indagini approfondite per determinarne l’origine e lo scopo. Gli archeologi ritengono ora che la muraglia sia stata costruita a scopo difensivo, specificatamente per arrestare l’avanzata di Spartaco, il gladiatore che diede inizio alla Terza Guerra Servile (conosciuta anche come Guerra dei Gladiatori).

Spartaco e la rivolta dei gladiatori

Prima di diventare gladiatore e poi guidare l’insurrezione, Spartaco aveva prestato servizio nell’esercito romano. Fu in seguito alla fuga da una scuola di gladiatori a Capua, insieme a circa 70 compagni, che diede vita a una ribellione che sarebbe arrivata a radunare fino a 90.000 uomini e a conquistare gran parte del sud Italia. Dal 73 al 71 a.C., Spartaco e i suoi uomini sconfissero più volte le forze romane fino alla morte del gladiatore nella Battaglia del Sele, contro le truppe di Crasso nel 71 a.C.

Secondo gli archeologi impegnati sul campo in Calabria, la muraglia appena scoperta potrebbe corrispondere proprio alla fortificazione eretta da Marco Licinio Crasso nel 71 a.C. per circondare e intrappolare Spartaco e le sue truppe, che dopo avere tentato di raggiungere la Sicilia, impossibilitato a percorrere le strade costiere a causa della presenza dei Romani, non aveva altra via di fuga che passare per l’Aspromonte.

Altri ritrovamenti in zona

La costruzione della muraglia, del resto, è menzionata anche da fonti storiche, in particolare nel libro “Vita di Crasso” scritto dal filosofo e storico greco Plutarco. Le analisi attuali hanno permesso di accertare che un tempo, parallelamente alla muraglia, correva un profondo fossato – una struttura difensiva romana nota come fossa e aggere – un tipo di fortificazione frequentemente utilizzato dai Romani.

Oltre alla muraglia, secondo quanto riportato dall’AIA, gli archeologi hanno rinvenuto numerosi manufatti sepolti nel terreno, tra cui armi in ferro rotte, come elsa di spade, lame curve, punte di giavellotto e una punta di lancia. Questi ritrovamenti suggeriscono che in quel periodo storico si svolse un epico scontro in prossimità della muraglia.

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Joal Fadiouth, l’isola delle conchiglie del Senegal da vedere assolutamente

C’è un luogo unico da visitare al mondo. Un posto dove persino gli edifici sono stati realizzati in conchiglie. Stiamo parlando di Joal Fadiouth, l’isola delle conchiglie del Senegal che ti suggeriamo assolutamente di visitare. Ti portiamo alla scoperta di un luogo rurale, dove tutto è esattamente come appare: Joel si trova nella penisola di Petit Cote, ed è qui che si trova un antico villaggio di pescatori. Lo stile di vita è scandito dal mare, mentre Fadiouth è connessa mediante un ponte di 800 metri. Ed è questa la grande particolarità del luogo, una magia che sa di natura: su questa isola magica, ci sono migliaia di gusci vuoti di conchiglie, che sono stati accumulati nel tempo. Secoli hanno reso ciò che Joal Fadiouth è oggi: un luogo dove il tempo si è fermato.

Alla scoperta di Joal Fadiouth in Senegal

Joal Fadiouth, cosa vedere e cosa fare

Fonte: iStock

Joal Fadiouth, il mercato

A 118 km da Dakar, c’è un luogo che lascia senza fiato: Fadiouth è un’isola interamente formata dai gusci vuoti delle conchiglie. Poche centinaia di metri di meraviglia, che non è mai uguale nel tempo, poiché l’isola viene modificata dalle maree più volte in un giorno. Non dobbiamo, però, fare l’errore di credere che Joal Fadiouth sia un unico posto, essendo suddiviso in due luoghi ben distinti, ovvero Joal e Fadiouth. A Fadiouth, le conchiglie sono state usate persino per realizzare gli edifici, e non circolano auto.

A parere nostro, è un’escursione in Senegal da non perdere, soprattutto perché questo territorio invita alla pace, a uno stile di vita lento, a un’idea di unità che non è utopia come nel resto del mondo. L’antico villaggio di Joal è stato scoperto nel XV secolo dai portoghesi, ma non ha mai perso la sua identità e la sua forza.

Fadiouth, invece, è un isolotto, anche se è un errore definirlo così, poiché è un minuscolo arcipelago di isole (di cui solamente una è abitata). Le maree e i pescatori nel corso dei secoli hanno lasciato qui quei gusci di conchiglia che oggi rimandano il ritratto della maestosità della natura. Le strade sono in terra battuta, e a colpire è l’accoglienza che la popolazione riserva a tutti, rispettando quell’idea di convivenza e rispetto reciproco. Il consiglio degli anziani, che ha il compito di regolare la vita del villaggio, si tiene proprio a Fadiouth.

Cosa vedere a Joal Fadiouth in Senegal

Cosa vedere a Joal Fadiouth? Puoi arricchire il tuo itinerario facendo un salto nella Chiesa di San Francesco Saverio, o scoprendo il Cimitero Cristiano-Musulmano, la cui particolarità è di essere stato costruito sulle conchiglie, ma non solo. Questo è un luogo in cui la religione cristiana e musulmana convivono, un simbolo di convivenza pacifica nel rispetto dei credi di tutti, dove ciascuno riposa al fianco dell’altro per l’eternità come fratello. Un luogo sacro, che è stato curato per secoli dalle mamme e dalle mogli del villaggio, con tombe adornate da conchiglie. A Joal, invece, segnaliamo la Casa d’infanzia di Senghor, il primo Presidente del Senegal.

La caratteristica del luogo è data dalla posizione privilegiata. Poiché i fondali sono bassi e l’acqua estremamente salata, i molluschi trovano qui la possibilità di riprodursi. Ecco perché hanno rappresentato una fonte di sostentamento importante per la popolazione, in particolare per ostriche e pettini. C’è, poi, un momento da non perdere in alcun modo, ovvero l’arrivo delle piroghe dei pescatori: è la parte della giornata in cui si riuniscono le donne, i bambini, gli uomini e gli anziani, pronti a raccogliere i frutti del duro lavoro e a commercializzarli.

Per le strade di questo magnifico luogo, puoi fermarti tra le bancarelle, che non vendono esclusivamente oggettistica locale, ma anche molluschi essiccati e un prodotto Slow Food, di cui gli abitanti vanno molto fieri: il couscous salato di miglio dell’isola di Fadiouth. Se raccogliere conchiglie è il tuo passatempo preferito in spiaggia, allora è proprio a Fadiouth che devi venire (e ti consigliamo di segnare anche la collina di conchiglie).

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Viaggio a Hurghada, paradiso tropicale del Mar Rosso

L’Egitto attira tantissimi viaggiatori con il suo magnetismo storico e con il fascino esercitato dai tesori della sua antica civiltà, tra piramidi e templi, al quale è impossibile resistere. Eppure, l’Egitto è la destinazione perfetta non solo per gli Indiana Jones del presente, ma anche per chi all’interesse storico unisce la voglia di relax e il desiderio di nuotare nel Mar Rosso, famoso per le sue acque cristalline e per la possibilità di praticare tante attività sportive. Una delle località più amate dove trovare tutto questo è Hurghada, un paradiso tropicale tra mare e deserto.

Un tempo tranquillo villaggio di pescatori, Hurghada è sbocciata negli ultimi anni diventando una popolare destinazione turistica e non è difficile capirne il perché. Offre sole tutto l’anno, spiagge bellissime, una barriera corallina da scoprire, una vivace vita notturna e ampie distese di sabbia che la separano dalle più affollate Il Cairo e Luxor. La città soddisfa ogni esigenza, da chi è alla ricerca di attività avventurose ed escursioni giornaliere a chi sogna di rilassarsi e godersi le sue meritate vacanze. Queste sono le cose migliori da fare e da vedere a Hurghada: arrivate fino alla fine dell’articolo per trovare anche i nostri consigli per organizzare il vostro viaggio.

Cosa fare a Hurghada

36 chilometri di spiagge che si estendono lungo tutto il tratto costiero fino al confine con il Sudan: Hurghada è una delle principali località turistiche dell’intero Egitto, tra meravigliose isole disabitate e insenature. Propone tante attività, molte delle quali sono dedicate alla scoperta del mondo sottomarino e agli sport acquatici come il windsurf, la vela e la pesca d’altura.

Esplora le bellezze del Mar Rosso

Le coste egiziane lungo il Mar Rosso sono il paradiso dei sub e non importa che siate principianti o subacquei esperti, vale la pena tuffarsi in acqua per unirsi ai pesci pagliaccio, farfalla, angelo e pappagallo. Hurghada, in particolare, è la meta perfetta per scoprire l’Egitto sottomarino grazie alla presenza di numerosi siti d’immersione, ideali per perlustrare anche le isole circostanti. Seppur la barriera corallina più vicina alla città sia considerata danneggiata a causa delle errate politiche passate, avventurandovi più al largo troverete l’eccezionale Parco Nazionale dell’Isola di Giftun.

Parte di una riserva marina protetta, offre immersioni fino a 100 metri di profondità tra la colorata foresta di coralli e la grande varietà di pesci. Raggiungibile in poco tempo con la barca, l’isola è un must per gli amanti dei fondali dove nuotano indisturbate tartarughe marine, razze, delfini e tanti coloratissimi pesci tropicali. Sull’isola si trova anche la splendida spiaggia di Mahmya, un piccolo angolo di paradiso dove godere del massimo del relax.

Se siete subacquei alle prime armi, invece, potete dirigervi verso la vicina isola di Gota Abu Ramada, nota come “l’acquario del Mar Rosso” per la moltitudine di esemplari marini che ci abitano. In quest’isola vengono organizzate anche immersioni notturne ed è considerata il luogo perfetto per gli appassionati di fotografia subacquea. Altre mete molto frequentate sono l’isola di Shadwan e Umm Qamar dove, oltre ad ammirare la fauna marina, vi ritroverete a nuotare tra i relitti come il Giannis D.

Rilassati sulle spiagge e nei beach club

Per quanto riguarda le spiagge, oltre alla già citata Al-Mahmya sull’isola di Giftun, le più note sono quella di Sahl Hasheesh, situata a una ventina di chilometri dalla città e caratterizzata non solo dalla presenza di diverse strutture di lusso, ma anche da un’attrazione sommersa molto amata: la Sunken City. Da questa spiaggia, infatti, potrete avventurarvi alla scoperta della replica del Tempio di Edfu, un’opportunità di divertimento subacqueo adatta anche ai bambini.

Per chi desidera praticare altre attività sportive oltre le immersioni, come kitesurfing, sci d’acqua e windsurf, la spiaggia da segnare è Mangroovy Beach, situata nella località di El Gouna. Questa spiaggia vanta sabbia fine e acque cristalline dalle tonalità turchesi. A 5 chilometri da qui si trova Zeytuna Beach, collocata su un isolotto e raggiungibile con una barca, mentre a 40 chilometri da Hurghada troverete la meravigliosa Sharn El Naga, nella località di Soma Bay, famosa per la sua spiaggia di sabbia bianca e per le rosse scogliere.

Agli amanti del puro relax e dei beach club, invece, consigliamo le due strutture migliori: Mahmya Beach Club, con lettini lussuosi, un giardino nel retro e serate all’insegna della musica e del divertimento, e il Playa Beach Club di El Gouna, per un’esperienza di relax davvero completa.

Spiaggia Hurghada

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Spiaggia con ombrelloni in paglia a Hurghada

Avventura tra deserti e monasteri

Il mare, seppur tra i motivi principali per scegliere Hurghada come destinazione per le vostre vacanze, non è l’unico. Lasciandosi alle spalle le spiagge e il relax della costa, i viaggiatori più avventurosi potranno addentrarsi nel cuore del deserto egiziano, tra oasi e montagne, per un safari indimenticabile. Sono tante le escursioni proposte, da quelle in quad ai viaggi organizzati per visitare i villaggi beduini vicini: questa è un’occasione unica per scoprire le tradizioni e il modo di vivere di questa tribù, assaporando una cena tipica accompagnata da danze orientali e canzoni popolari. Assicuratevi di rimanere dopo il tramonto: il cielo limpido e incontaminato sopra le montagne lo rende il luogo ideale per osservare le stelle.

Oltre al deserto, nell’entroterra di Hurghada sono presenti anche dei monasteri copti, un gruppo etnoreligioso cristiano originario dell’Egitto. I monasteri principali da visitare sono quello di san Paolo, costruito nel V secolo e immerso tra le montagne settentrionali del Deserto Orientale, e quello di sant’Antonio. Quest’ultimo è considerato il più antico del mondo e risale al IV secolo. Per salire alla grotta dovrete percorrere 1804 gradini, ma non preoccupatevi perché lo sforzo verrà ripagato da una vista che vi lascerà senza fiato.

Escursione di un giorno a Luxor

Il comfort della spiaggia e dei lettini potrebbe dissuadervi, ma è quasi impossibile resistere alla tentazione di partecipare all’escursione di un giorno nella vicina Luxor, distante 4 ore di macchina. L’antica città di Tebe e la regione circostante ospitano molti monumenti storici, tra cui il Tempio di Karnak, la Valle dei Re e il Tempio di Hatshepsut. Se desiderate sfruttare al meglio il vostro tempo in città e vedere più siti possibili, optate per uno dei tour guidati giornalieri disponibili da Hurghada.

Il sito più visitato è sicuramente la Valle dei Re, luogo scelto per le sepolture dei sovrani del Nuovo Regno d’Egitto e che custodisce oltre 60 tombe dei faraoni, scavate direttamente nelle pareti rocciose, tra cui la più famosa, quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922 da Howard Carter.

Tempio Luxor

Fonte: iStock

Il famoso tempio di Luxor

Shopping e vita notturna

Dopo tanto girovagare, i turisti che vogliono concedersi un giorno di riposo possono rimanere in città, soprattutto nella parte più antica nota come El Dahar, ricca di storia e tradizioni. Qui potete perdevi alla ricerca di un souvenir caratteristico tra i bazar e i mercatini di artigianato locale o lasciarvi coccolare dai sapori tipici egiziani regalandovi una cena in uno dei numerosi ristoranti situati lungo la Marina Boulevard.

A Hurghada non manca una vivace vita notturna quindi, dopo cena, meglio smaltire facendo quattro salti in discoteca, dove le più popolari si trovano nel quartiere moderno di Sekala. Per chi preferisce una serata più soft in compagnia di un ottimo drink e musica dal vivo, i migliori luoghi di intrattenimento si trovano per la maggior parte negli hotel locali.

Dove si trova e come arrivare a Hurghada

Hurghada è una città balneare capoluogo del Governatorato del Mar Rosso, con una costa che si estende per 40 chilometri. Dista 4 ore da Il Cairo (situata a nord di Hurghada) e 3 ore e mezza da Marsa Alam (situata a sud).

La città dispone di un proprio aeroporto internazionale: dall’Italia ci sono voli diretti da Roma e Milano gestiti dalla compagnia easyJet della durata di 4 ore, mentre le altre compagnie che volano in questo aeroporto sono EgyptAir, British Airways, Condor, Finnair, TUIfly e UTair Aviation. Se il vostro itinerario di viaggio prevede altre tappe, potete valutare di atterrare a Il Cairo o a Luxor (il collegamento diretto con l’Italia partirà da ottobre 2024) per poi affittare un’auto o affidarvi a un transfer privato che vi accompagni direttamente al vostro hotel di Hurghada.

Qual è il periodo migliore per andare a Hurghada?

Hurghada vanta un clima perfetto tutto l’anno ed è considerata la meta ideale per una vacanza in ogni stagione, soprattutto per evadere dal freddo degli inverni italiani. Anche in questo periodo, infatti, le temperature durante il giorno non scendono mai sotto i 23 gradi permettendo ai turisti di potersi godere la spiaggia e le bellezze sottomarine del Mar Rosso. Consigliamo di evitare i mesi da giugno ad agosto perché le temperature sono molto elevate e potrebbero compromettere il vostro soggiorno.

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Boulders Beach, la spiaggia dei pinguini africani

Immagina una spiaggia di sabbia bianca, una baia di acque turchesi e tanti piccoli e adorabili pinguini da osservare per ore. Quella di cui stiamo parlando è Boulders Beach, con la sua Penguin Colony di Simons Town, nei dintorni di Capetown, in Sudafrica. Siamo nel Table Mountain National Park, nel sito famoso per essere l’unico al mondo ad ospitare una colonia terrestre di pinguini africani, specie a rischio di estinzione. Quest’area del TMNP comprende 3 spiagge incontaminate, un’area di osservazione dei pinguini e 3 passerelle, costruite per consentire l’osservazione di questi meravigliosi uccelli tenendoli al sicuro dall’invadenza umana che potrebbe infastidirli: è severamente proibito uscire dalle passerelle all’interno dell’area di osservazione. Non servirebbe aggiungere che non bisogna toccare o dare da mangiare ai pinguini: possono sembrare carini e coccolosi, ma i loro becchi sono affilati come rasoi e se si sentono minacciati non si fanno scrupoli a difendersi morderndo un dito o il naso.

Boulders Beach, come organizzare la visita alla spiaggia dei pinguini

Boulders Beach, alle porte di Città del Capo, ha così tanto da offrire che si rimane semplicemente affascinati dalla bellezza di questa piccola perla nascosta. Poiché rientra nell’area marina protetta del TMNP, la spiaggia è sempre pulita e sicura, con ranger di pattuglia ogni giorno, ed è ideale anche per i bambini poiché antichi ed enormi massi di granito riparano l’insenatura dalle correnti, dal vento e dalle grandi onde oceaniche. Naturalmente, bisogna comunque sempre prestare la massima attenzione. Il parcheggio è limitato, quindi è consigliabile arrivare in anticipo durante i mesi estivi di punta e ricorda che è vietato fumare e bere alcolici. Lo spazio in spiaggia dipende dalle maree, quindi assicurati di arrivare con la bassa marea. Boulders è chiusa a tutte le imbarcazioni, comprese canoe e kayak, e rientra in una zona di divieto di pesca nell’area marina protetta della Table Mountain National Park, uno dei tanti del Paese arcobaleno. Non è possibile rimuovere alcuna forma di vita marina.

Boulders Beach spiaggia

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Rocce di granito proteggono la spiaggia di Boulder

Alcune informazioni sui pinguini africani di Boulders Beach

I pinguini africani sono solitamente alti tra i 60 e i 70 centimetri, quindi sono piuttosto piccoli e molto carini. Questi esemplari procedono con un simpatico ondeggiare sulla terraferma che li fa sembrare leggermente ubriachi, ma sono ottimi nuotatori. Sono anche miopi fuori dall’acqua ma sotto invece, hanno una vista straordinaria. Il 26 maggio 2010 sono stati riclassificati dallo stato di vulnerabilità a quello di pericolo. Nel 1956, quando è stato condotto il primo censimento completo del pinguino africano, erano state contate circa 150.000 coppie riproduttive nel mondo. A tutela della specie, nel 1983 è stata istituita la colonia di pinguini di Boulders e il numero di esemplari è aumentato con l’arrivo degli animali dalle isole circostanti, fino a portare il numero di riproduttori a 3.900 uccelli nel 2005. Da allora però si è registrato un calo. I dati del 2011 attestano a circa 2.100 esemplari la colonia di pinguini di Boulders. Nel 2009 erano rimaste solo 26.000 coppie riproduttive in tutto il mondo. Questi numeri ne indicano una perdita di oltre l’80% in poco più di 50 anni. I motivi sono diversi, tra i principali la distruzione del loro habitat naturale, gli effetti delle fuoriuscite di petrolio e di altri tipi di inquinamento marino, l’impatto del riscaldamento globale sugli stock ittici e sul movimento dei pesci, la pesca eccessiva, le attività turistiche irresponsabili. Visitare Boulders Beach però significa anche aiutarli: ogni anno, oltre 60.000 persone si recano a Simon’s Town per fotografare e osservare i famosi pinguini della colonia e questo porta a un aumento dei fondi dedicati alla loro conservazione attraverso i Parchi Nazionali del Sudafrica (SANParks).

Boulders Beach pinguini

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Gli adorabili pinguini africani della colonia di Boulders Beach

I pinguini africani erano conosciuti come pinguini Jackass (somaro), per il loro caratteristico raglio, e sono gli unici pinguini del continente. Sebbene si riproducano in colonie che si estendono dalla Namibia meridionale a Port Elizabeth, la storia di come sono arrivati a chiamare Boulders Beach la loro casa è uno straordinario esempio di colonizzazione urbana. Oggi, Boulders Beach rimane l’unico posto al mondo in cui si possono osservare da vicino, un luogo sicuramente speciale. L’osservazione dei pinguini è facilitata da passerelle che conducono i visitatori attraverso le spiagge e a un centro informazioni, gestito da SANParks.

Per evitare la perdita di pulcini e fornire un ambiente sicuro per la riproduzione, la direzione del Boulders Coastal Park ha introdotto delle cassette di nidificazione artificiali e intelligenti, che potrai vedere quando attraverserai l’area. Grazie alle iniziative di conservazione della Southern African Foundation for the Conservation of Coastal Birds (SANCCOB), del Dyer Island Conservation Trust e di SANParks, questa specie può ancora sopravvivere nonostante tutti i pericoli già menzionati.

La storia di questa colonia di pinguini di Città del Capo è iniziata nel 1983, quando una prima coppia è stata avvistata sulla Foxy Beach di Boulders. Gli uccelli erano arrivati da Dyer Island. All’epoca, l’area era chiusa alla pesca commerciale. Grazie all’abbondanza di cibo e di siti di riproduzione sicuri, la popolazione di pinguini africani di Boulders aumentò vertiginosamente e decise di fare di questa zona la propria casa. Il riconoscimento dell’area come protetta, aiuta gli animali nella loro lotta per la sopravvivenza della specie.

Boulders Beach è un luogo ideale per trascorrere la giornata al mare ma in realtà non è l’area migliore per osservare i pinguini. Per questo, ci sono tre passerelle (accessibili anche alle sedie a rotelle) che si fanno strada tra le dune e la fitta vegetazione intorno a Foxy Beach. Se vuoi vedere da vicino i pinguini, vai lì.

L’estate sudafricana (il nostro inverno) è il periodo migliore per visitare Boulders ed è il momento in cui si vedono più pinguini. Tuttavia, è possibile osservarli entrare ed uscire dall’acqua, procacciarsi il cibo e arredarsi il nido, durante tutto l’anno. Tra settembre e ottobre gli uccelli passano molto tempo a nutrirsi in mare, quindi i pinguini sulla spiaggia sono meno numerosi. Per un’esperienza ancora più sorprendente, visita Boulders a gennaio, quando gli uccelli giovani fanno la muta sulla spiaggia. Se sai alla ricerca dello scatto perfetto, arriva al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando gli animali sono più attivi.

Dove si trova Boulders Beach?

Visitare i pinguini di Boulders Beach è senza dubbio una delle cose migliori da fare quando si arriva nella splendida Capetown. Boulders Beach si trova a 40 chilometri dal centro cittadino. Il viaggio in auto dura circa 45 minuti senza traffico. Si trova a Simon’s Town, una delle città più antiche del Sudafrica, situata sul lato orientale della Penisola del Capo. È anche abbastanza vicina a Kalk Bay e Muizenberg, entrambe visitabili dopo aver trascorso qualche ora sulla spiaggia dei pinguini. Da Capetown, prendi la strada per Camps Bay e poi segui la bella via costiera verso Hout Bay, con una splendida vista sulle montagne e sulla costa. Da Hout Bay, raggiungi il casello per la Chapman’s Peak Scenic Drive, probabilmente una delle strade panoramiche più belle del mondo.

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Cosa vedere a Calpe, una meraviglia sulla Costa Blanca

Calpe è una pittoresca cittadina situata sulla Costa Blanca, una delle zone più affascinanti del territorio spagnolo. È conosciuta anche come Calp ed è una località balneare situata nella provincia di Alicante.

Questa città è diventata, negli anni, una meta turistica molto conosciuta, sia a livello nazionale, che internazionale,  grazie alle bellezze naturali che ne caratterizzano il paesaggio, oltre che per lo sviluppo di diverse attrazioni ed attività in grado di soddisfare le esigenze dei suoi visitatori.

Gioiello della Costa Blanca: ecco cosa vedere a Calpe

Peñyal d’Ifach: il simbolo della città di Calpe

Sicuramente, la prima cosa che ricorda Calpe e la sua costa è il Peñyal d’Ifach, un’imponente formazione di roccia calcarea alta più di 330 metri e che domina il paesaggio spagnolo. Qui si trova un parco naturale che ospita oltre trecento specie diverse, tra piante e fauna protette, che rendono questa roccia il luogo ideale per gli amanti della natura e del trekking.

Questo è il luogo ideale per gli amanti delle escursioni e delle camminate, per un’esperienza imperdibile a Calpe. Il sentiero non è particolarmente difficile, ma una volta raggiunta la vetta le fatiche saranno sicuramente ricompensate. Infatti, dal punto panoramico Carabineros, sarà possibile godere di una vista panoramica spettacolare sulla costa e la città di Calpe. L’occasione unica per uno scatto fotografico indimenticabile.

Le famose spiagge di Calpe

Una delle spiagge più popolari di Calpe è sicuramente la Playa de la Fossa, conosciuta anche come la Playa de Levante. Questa spiaggia di sabbia fine e dorata, lunga oltre un chilometro, è il luogo ideale per rilassarsi e godersi una giornata in riva al mare.

Questa spiaggia è la più conosciuta di Calpe anche grazie alla sua posizione nei pressi del Peñyal d’Ifach, il che rende questo paesaggio molto suggestivo. La spiaggia è stata insignita spesso negli anni con la “Bandiera Blu”, simbolo dell’efficienza dei suoi servizi ed è facilmente raggiungibile dai turisti in cerca di mare e relax.

Un’altra spiaggia da non perdere è Playa del Arenal-Bol. Una spiaggia caratterizzata da sabbia bianca e soffice ed acque tranquille, che la rendono il luogo ideale per i vistatori di tutte le età, grandi e bambini. Inoltre, qui è possibile trovare numerosi servizi e ristoranti e, durante la sera, artisti di strada e mercatini di oggetti tradizionali.

Les Salines, un’oasi naturale

Un’altra tappa imperdibile durante la visita della città spagnola di Calpe sono Les Salines, situate a nord del promontorio del Peñon de Ifach. Queste saline rappresentano una testimonianza storica dell’importanza del sale per l’impero romano che colonizzò questa regione spagnola durante il suo potere nel continente europeo.

Si tratta di un’area naturale protetta, che al suo interno ospita una grande varietà di uccelli acquatici, tra cui i famosi fenicotteri rosa. Questi, con il loro colore caratteristico, creano uno spettacolo unico ed affascinante, soprattutto durante il tramonto e rappresentano, soprattutto per gli amanti della fotografia, il soggetto perfetto da fotografare nella città di Calpe.

Un tuffo nella storia di Calpe: le rovine romane dei Bagni della Regina

Calpe non è solo una località di mare, è anche una località storica ed è la meta anche per chi, amante della storia, vuole conoscere la cultura e le curiosità storiche locali.

Un’attrazione storica che sicuramente non può mancare durante la visita a Calpe sono sicuramente i Bagni della Regina, risalenti all’epoca romana. Questo affascinante sito archeologico, situato nei pressa della spiaggia di Arenal-Bol, comprende al suo interno resti di antiche terme romane e di una villa.

I Bagni della Regina venivano utilizzati dai romani come luogo di relax e di cura ed oggi raccontano  la storia antica di Calpe. Passeggiando tra queste rovine, si può immaginare la vita quotidiana degli antichi abitanti di questa città spagnola e scoprire dettagli interessanti sulla loro cultura e sulle loro tradizioni.

Le mura antiche del centro storico di Calpe

Il centro storico di Calpe è un vero e proprio gioiello storico, che è riuscito a conservare negli anni la sua autenticità ed il fascino del passato, nonostante l’evoluzione della città soprattutto dal punto di vista turistico. Passeggiando per le strette vie acciottolate del centro storico, i visitatori possono ammirare le antiche mura medievali e le torri di difesa che un tempo proteggevano la città dagli attacchi dei pirati. Uno dei quartieri di Calpe più caratteristici è il quartiere dei pescatori, con le sue case colorate e le sue suggestive stradine.

Situata nel cuore del centro storico di Calpe c’è anche la Iglesia Antigua, un’ antica chiesa gotica che venne costruita nel quattordicesimo secolo. Questa struttura è uno dei monumenti più antichi di Calpe, caratterizzata da un’architettura decisamente affascinante, composta da elementi gotici e barocchi. Sono presenti, inoltre, affreschi e opere d’arte sacre che raccontano la storia religiosa di questa fantastica città della Costa Blanca.

Via del centro storico di Calpe, in Spagna, con gradini colorati di giallo e rosso in onore della bandiera spagnola

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Via dell’antico centro storico di Calpe

Il Porto di Calpe e la Lonja

Il porto di Calpe è un luogo vivace, dove i visitatori possono osservare durante il giorno i pescatori locali al lavoro ed il continuo via vai delle barche che attraccano a Calpe con il pescato fresco del giorno. Questo luogo è anche il punto di partenza ideale per numerose escursioni in barca sulla costa spagnola e da dove è possibile le numerose grotte marine che caratterizzano questa parte della Cosa Blanca.

Non lontano dal porto si trova il mercato del pesce di Calpe, conosciuto come la Lonja del Pescado. Qui, ogni giorno viene venduto il pescato del giorno e visitarlo dà la possibilità ai visitatori di vivere un’esperienza autentica della vita quotidiana dei cittadini locali, osservando da vicino il processo di vendita del pesce e, se se ne ha la possibilità, sarà anche possibile acquistare prodotti freschissimi per preparare deliziosi piatti a base di pesce.

Calpe, con le sue spiagge incantevoli, la maestosa roccia del Penyal d’Ifach, le storiche saline abitate dai fenicotteri rosa ed il suo centro storico, è una località che ha molto da raccontare. È la destinazione ideale per chi è alla ricerca di un luogo dove storia e natura si incontrano e rappresentano per i visitatori un’esperienza imperdibile, che non ha nulla da invidiare alle splendide e vicine città Alicante e, la più conosciuta, Valencia, per una vacanza alla scoperta della Costa Blanca.

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Il mitico treno storico della Sila è di nuovo operativo

Dopo una lunga sosta per restauri, il Treno della Sila torna nuovamente a viaggiare sulla tratta Moccone – Camigliatello – San Nicola-Silvana Mansio, la stazione ferroviaria a scartamento ridotto più alta d’Europa, situata a oltre 1400 metri di altitudine. A bordo di antiche carrozze in legno risalenti agli inizi del Novecento perfettamente restaurate, i viaggiatori possono rivivere l’atmosfera di un’epoca passata, cullati dal ritmo cadenzato del treno che si snoda tra i suggestivi paesaggi montani del Parco Nazionale della Sila.

L’antico treno a vapore

Protagonista indiscussa del viaggio è la locomotiva a vapore FCL 353, costruita nel 1925 dalla tedesca August Borsig. Con una potenza di 800 cv, si tratta dell’ultimo esemplare del più potente gruppo di locomotive a vapore circolante in Italia su reti a scartamento ridotto. Restaurata con sapiente cura dagli esperti delle Ferrovie della Calabria, la locomotiva rappresenta un vero e proprio gioiello dell’ingegneria ferroviaria del primo Novecento.

Presso la stazione di San Nicola Silvana Mansio, dove avviene il carico passeggeri, si può assistere alla manovra, tuttora a spinta esclusivamente manuale come un secolo fa, per riportare la locomotiva in testa al treno con l’utilizzo di una piattaforma girevole. Una curiosità, questa, di sicuro interesse per tutti gli appassionati di ferrovie d’epoca. Sono invece di fabbricazione italiana le storiche carrozze della milanese Carminati & Toselli, dotate di sedili in legno, finestrini apribili e con il cosiddetto terrazzino in testa e in coda per la salita e discesa dei passeggeri.

Nel cuore del Parco Nazionale della Sila

Il Treno della Sila non è solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nella natura. Un’occasione unica per immergersi nella bellezza incontaminata del Parco Nazionale della Sila, che si estende per oltre 73.000 ettari di natura incontaminata, con boschi secolari, laghi glaciali, pascoli e cime montane che sfiorano i 2.000 metri di altitudine. Definito il “Gran Bosco d’Italia” per la magnificenza delle sue fitte foreste, sfruttate in passato per la costruzione di chiese, navi ed edifici monumentali, l’Altopiano della Sila è un vero paradiso per il trekking, con una densa rete di sentieri escursionistici che si snodano tra i boschi popolati da cervi, lupi, cinghiali e altri animali selvatici.

Situata a circa 1270 metri di altitudine, nei pressi di un lago idilliaco immerso nel verde, Camigliatello Silano è una delle località turistiche più frequentate del Parco Nazionale della Sila, in particolare dagli amanti del trekking, della mountain-bike, dell’equitazione e, in inverno, anche dagli sciatori, che qui trovano piste per lo sci e lo snowboard. Raggiungibile ora comodamente anche con il Treno della Sila, oltre che per la possibilità di praticare diverse attività sportive o dedicarsi al relax in riva al lago, la cittadina è famosa per la produzione di oggetti di artigianato, in particolare in legno e ceramica, che rappresentano originali souvenir di una gita nella Sila.

I lavori di ripristino della tratta ferroviaria del Treno della Sila dovrebbero proseguire con l’obiettivo di raggiungere San Giovanni in Fiore, ampliando ulteriormente l’offerta turistica e valorizzando il ricco patrimonio storico e paesaggistico della Calabria. Per informazioni su orari, tariffe e prenotazioni, è possibile consultare il sito web di Ferrovie della Calabria o contattare direttamente l’azienda.

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Cosa conviene comprare a Tokyo

Il Giappone è una delle mete più gettonate dai turisti occidentali quando si tratta di Asia: d’altronde, questo affascinante Paese asiatico ha tantissimo da offrire ai suoi visitatori. Una storia millenaria sorprendente, paesaggi incantevoli (vogliamo parlare della fioritura dei ciliegi in primavera, l’hanami?), nonché una cultura autentica e tradizionale ma che sa coesistere in un blend cosmopolita e moderno.

Shibuya, Tokyo, stazione

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Il quartiere di Shibuya

Gli appassionati di manga e anime troveranno sicuramente pane per i loro denti, ma cosa conviene comprare e portare con sé dopo un viaggio in Giappone, soprattutto nella capitale? Scopriamolo insieme.

Cosa comprare a Tokyo

I souvenir tradizionali

Cosa conviene comprare a Tokyo? La risposta a questa domanda può essere facile e difficile allo stesso tempo, perché le cose da acquistare sono così tante, che scegliere diventa molto complicato. Per andare sul sicuro, si può iniziare dai souvenir. Quando si visita la capitale del Giappone, tra i propri acquisti non possono mancare le statuette del gatto Maneki Neko, oltre a piccole riproduzioni in ceramica di geishe e samurai. Tra i souvenir più gettonati, poi, ci sono le bambole giapponesi tradizionali (Kokeshi) e le bacchette dipinte a mano.

Gatto, Tokyo

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I souvenir in ceramica del gatto a Tokyo

Abbigliamento e accessori

Tra le cose che conviene comprare a Tokyo, ci sono indubbiamente i vestiti. Gli amanti della cultura giapponese possono acquistare un bel kimono da abbinare ad un paio di Geta, i tipici zoccoli di legno. Tra i mercati, i centri commerciali e le boutique ci sono ovviamente anche abiti di tutti i giorni: i più amati sono indubbiamente quelli con motivi floreali e ricami particolari. Se nelle boutique i prezzi sono alti, nel Mercato Centrale di Shibuya si possono fare fantastici affari. I prezzi sono molto convenienti e la scelta di scarpe, borse e vestiti è molto ampia. In realtà, poiché il Giappone è anche patria di mode stravaganti ed eccentriche, chi ha un look un po’ fuori dall’ordinario troverà qui sicuramente ciò che sta cercando.

Strumenti e dispositivi hi-tech

Nella capitale del Paese del Sol Levante, ci si può buttare anche sulla tecnologia. Non solo le migliori marche come Apple e Samsung presentano prezzi molto convenienti ma anche i marchi giapponesi godono di ottima qualità. Nel quartiere di Akihabara, inoltre, c’è un mercatino dell’usato con prodotti tecnologici perfettamente funzionanti. È il luogo migliore dove acquistare macchine fotografiche e console per risparmiare sui prezzi di dogana, in quanto può capitare che vengano effettuati controlli e sia richiesto di pagare il 20% di Iva su ogni prodotto.

Skincare e cosmetica

Tokyo è una destinazione popolare per gli amanti della cosmesi e per chi si diletta nella skincare asiatica. Nella capitale potete trovare una grande varietà di prodotti per la cura della pelle, trucco e cosmetici giapponesi di alta qualità. Date un’occhiata ai grandi magazzini come Matsumoto Kiyoshi o Don Quijote per una vasta selezione.

Manga e anime

Se siete appassionati di manga e anime, Tokyo è il posto ideale per trovare una vasta selezione di fumetti, Blue-Ray, action figures, merchandise e altri articoli correlati. Vi consigliamo di fare sosta nei negozi specializzati di Akihabara o Nakano Broadway per una vera immersione nella cultura pop giapponese.

I sapori del Giappone

Un’altra cosa che conviene comprare a Tokyo è il cibo e il . Quest’ultima è la bevanda più popolare del Giappone, tanto che ancora oggi si tiene la famosa Cerimonia del Tè. Lo si può acquistare ovunque, ma i migliori negozi specializzati di Tokyo sono nelle sale da tè di Suijo Chaya e Nakajima no Ochaya. Ovviamente, non si può non portare a casa qualche specialità della cucina giapponese come sushi, takoyaki, ramen e onigiri. Questi e altri piatti si possono trovare confezionati nei supermercati e nei negozi dei grandi centri commerciali, tra cui il Shibuya109 e il DiverCity Tokyo Plaza. Un’altra moda dell’ultimo minuto? Il melon-pan, un dolce tipico giapponese di tendenza anche in Italia oggigiorno.