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Moschea Istiqlal, la storia della più grande moschea del Sud-est asiatico

Un simbolo di tolleranza religiosa da vedere assolutamente: la storia della Moschea Istiqlal, che è nota in tutto il mondo per essere la più grande moschea del Sud-est asiatico, è tutta da scoprire. Siamo a Giacarta, in Indonesia, e la conosciamo anche con il nome di Moschea dell’Indipendenza, da “Istiqlal”. La posizione è strategica: vicinissima alla Cattedrale di Giacarta e alla Piazza Merdeka. Se stai progettando un viaggio a Giacarta, ti parliamo della Moschea Istiqlal.

La storia della Moschea Istiqlal

Tra i siti principali di Giacarta, la Moschea Istiqlal è indubbiamente conosciuta per la struttura di considerevoli dimensioni: la capienza è di 120mila fedeli, ed è il motivo per cui è la più grande moschea in Indonesia e del Sud-est asiatico. Il periodo di costruzione è durato più di 17 anni, ed è stata aperta ufficialmente nel mese di febbraio del 1978. L’idea alla base della fondazione? La volontà di celebrare l’indipendenza dell’Indonesia, e la posizione, come anticipato, è sì strategica (soprattutto dal punto di vista turistico), ma è anche atta a simboleggiare l’unità tra gli indonesiani.

C’è di più: questa moschea è un luogo di profonda tolleranza religiosa. Ecco perché si trova proprio nei pressi della Cattedrale di Giacarta. Perché questa moschea non volta le spalle ai fedeli di altre religioni. Lo dimostrano gli atti, la pratica: quando è Natale, la Moschea Istiqlal si prodiga per garantire che ci siano parcheggi a sufficienza per tutti i fedeli per la festa cristiana. Lo stesso vale per le altre feste, come la Pasqua o il Ramadan: uno scambio reciproco.

La struttura e lo stile della Moschea Istiqlal

Moschea Istiqlal, gli interni, lo stile, l'architettura

Fonte: iStock

Gli interni della Moschea Istiqlal

Un design moderno: spicca indubbiamente il contrasto con le altre moschee in giro per il mondo. Questo edificio, oltre a essere uno dei più importanti nel centro di Giacarta, dispone di un’ampia sala di preghiera rettangolare, coperta da una cupola e sostenuta da 12 colonne. L’interno è decisamente arioso, ampio, spazioso: si alternano colori vividi, che trasmettono un’idea di fondo quasi lussuosa, indubbiamente elegante. La sala principale è poi connessa a un cortile all’aperto: il richiamo alla preghiera viene dato nel minareto. Piccolo tip: secondo i turisti, di notte, la vista salendo sul Monumento Nazionale (Monas) è davvero mozzafiato. Con la card della città, si può prendere un ascensore per raggiungere la cima della struttura.

Informazioni prima di visitare la Moschea Istiqlal

La posizione è centrale, quindi facilmente raggiungibile: ci si può recare a piedi scendendo alla stazione ferroviaria di Gambir, o in alternativa prendere un “mototaxi”, ovvero “ojek”. Per quanto riguarda l’ingresso, è del tutto gratuito, durante ogni giorno della settimana. Sono sette le porte d’ingresso, come sette sono i cieli dell’Islam, ovvero i Paradisi della cosmologia islamica.

Questo progetto architettonico è considerevole non solo per lo stile, ma anche e soprattutto per ciò che rappresenta. Sebbene non sia previsto alcun biglietto di ingresso, sono disponibili delle guide che possono raccontare la storia della Moschea Istiqlal ai visitatori non musulmani: prima di entrare e attraversare le porte d’ingresso, però, bisogna togliersi le scarpe, in segno di rispetto e tradizione come previsto dalla cultura musulmana.

Di Admin

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