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Compagnie aeree costrette a rivedere le tariffe dei voli: perché

Dopo due anni di inflazione causata dalla pandemia, un periodo in cui i prezzi dei biglietti aerei non hanno fatto altro che aumentare, d’ora in poi assisteremo al fenomeno inverso. Le principali compagnie aeree, che finora avevano spinto i viaggiatori a investire grandi somme per potersi permettere una vacanza, sono oggi costrette a rivedere le proprie tariffe se vogliono aumentare il numero di prenotazioni, in netto calo. I passeggeri non sono più disposti a pagare cifre troppo elevate per volare e i colossi del settore devono necessariamente adeguarsi a questo cambio di tendenza.

Le compagnie interessate dai cali

In particolare, a risentire di questo cambio sono state soprattutto le compagnie aeree Lufthansa e Air-France-Klm le quali, come riporta Il Sole 24 Ore, hanno perso anche diversi punti in Borsa. Restando su territorio europeo, anche le soluzioni portate avanti da Ryanair non hanno ottenuto il successo sperato: seppur la compagnia abbia limato le proprie tariffe del 6% nel Q2 e del 3% nel Q3, potrebbe vedere comunque un impatto negativo sui risultati annuali. Anche alcune compagnie statunitensi hanno segnalato un indebolimento della redditività, in particolare Delta Air Lines e United Airlines.

In questo scenario ci sono comunque delle eccezioni da tenere in considerazione: IAG (British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus), il cui titolo ha guadagnato il 12% quest’anno, e Wizz Air, che da inizio anno è in rialzo dell’1,5%.

Gli italiani in vacanza

Questa inversione di tendenza è una buona notizia soprattutto per gli italiani che, in particolare quest’anno, non possono godersi una vacanza senza necessariamente spendere una fortuna. Il caro vacanze nel 2024 pesa sulle famiglie, ma non solo, le quali si vedono costrette a rinunciare al classico viaggio durante le ferie o ad accontentarsi di qualche giorno sparso durante l’anno. Tra i tanti aumenti anche quelli dedicati ai voli, considerato il settore che ha subito un aumento maggiore: dati alla mano, in media un volo nazionale per due persone (andata e ritorno) costa 539,40 euro, contro i 482,22 euro del 2023.

Chi non vuole rinunciare ai viaggi strizza l’occhio alle mete alternative che permettono di investire sul volo e risparmiare su tutto il resto. Destinazioni come Grecia, Spagna, Albania e Montenegro stanno diventando quelle più amate proprio perché permettono agli italiani di visitare posti nuovi senza necessariamente tornare a casa con il doppio delle preoccupazioni dal punto di vista economico. Questo avviene perché, secondo l’Osservatorio di JFC delle destinazioni balneari, gli italiani viaggeranno di più rispetto al 2023, ma le destinazioni saranno fuori dai confini nazionali a causa dell’aumento dei prezzi del 7,9%, in particolare dei servizi turistici, delle camere d’hotel e dei lidi attrezzati.

Molte persone che non possono permettersi una vacanza da sogno all’estero o in altre destinazioni in Italia, invece, e hanno la fortuna di abitare in località balneari o nelle vicinanze, approfittano di soggiorni a km zero, come i sardi o i romani, che si dirigono verso i propri litorali per godersi una giornata di relax. Altre, invece, puntano alla destagionalizzazione, una tendenza che si conferma da un paio d’anni e che porta i consumatori a posticipare le ferie alle settimane successive a quelle di picco.

Di Admin

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