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Quito, la destinazione turistica smart del futuro

Quito, capitale dell’Ecuador, ha l’obiettivo di trasformarsi in una “destinazione turistica intelligente” (Dti), metodologia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt), dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), dalla Commissione Europea e dalla Banca Interamericana di Sviluppo.

Infatti, l’ufficio dell’amministrazione comunale Quito Turismo si sta impegnando per promuovere un miglioramento dell’esperienza turistica e della gestione della sostenibilità ambientale, un’interazione maggiore tra residenti e turisti nonché un utilizzo trasversale della tecnologia.

Quito, destinazione turistica intelligente

Il progetto della capitale ecuadoriana segue l’esempio tracciato dal Ministero dell’Industria e del Turismo spagnolo, grazie alla Sociedad Mercantil Estatal para la Gestión de la Innovación y las Tecnologías Turísticas (Segittur).

Si tratta di un ambizioso lavoro che riguarderà l’analisi dettagliata di tutte le informazioni del Comune di Quito, sulla base del metodo Segittur, che prende in considerazione 97 requisiti e 216 indicatori legati ai cinque principi che definiscono una destinazione smart: tecnologia, accessibilità, governance, sostenibilità e innovazione (come sottolineato sul proprio sito web dal Ministero dell’Industria e del Turismo spagnolo).

Il presidente di Segittur Enrique Martínez ha affermato: “è una grande soddisfazione poter lavorare con la prima destinazione ecuadoriana per la sua conversione in destinazione turistica intelligente, in quanto dimostra il suo impegno per un modello di sviluppo turistico innovativo, con cui già operano diverse destinazioni in America Latina e che contribuisce a migliorare la gestione e la competitività della destinazione“.

Ma i progetti non finiscono qui: per il 2024, Quito Turismo ha presentato il Sistema di informazione turistica urbano-rurale del Distretto metropolitano di Quito (Situr), incentrato sulla mobilità, le infrastrutture e le dinamiche socio-economiche dell’industria turistica della capitale, in modo da promuovere (grazie a informazioni statistiche di rilievo) una gestione efficiente del comparto e garantire il raggiungimento dello status di “destinazione turistica intelligente”.

Le tappe da non perdere in vacanza a Quito

Diamo ora uno sguardo alla bellezza e alle tappe più rappresentative della capitale dell’Ecuador che svetta a 2850 metri di altezza, vegliata dal maestoso Volcán Pichincha.

La visita può iniziare, senza dubbio, dalla Città Vecchia, scrigno di tesori artistici e monumenti coloniali degni di nota: una passeggiata lungo le strette viuzze e una sosta nel suo cuore pulsante, Plaza Grande, consentono di apprezzarla al primo impatto e di entrare appieno nella sua atmosfera.

Catturano poi lo sguardo la chiesa più elegante, la Compañía de Jesú, eccezionale capolavoro barocco contraddistinto da elementi moreschi e da una simmetria perfetta, il seicentesco Monasterio Museo del Carmen Alto, e il  Convento de San Francisco, il monumento coloniale più grande della città, edificato dopo poche settimane dalla fondazione di Quito ma terminato dopo una settantina d’anni.

Ancora, impossibile non notare la Basílica del Voto Nacional in stile gotico e dai doppi campanili, che spicca su un’altura nella zona nord-est della Città Vecchia, e il monumento-museo Capilla del Hombre di Guayasamín.

E, a proposito di musei, da non perdere a Quito sono i Museos Casa de la Cultura, tre musei in un unico spazio, vale a dire il Museo de Instrumentos Musicales, il Museo de Arte Moderna e il Museo Etnográfico.

Infine, per un tuffo nella natura al cospetto di panorami meravigliosi, una ripida rampa di scale dal quartiere di San Blas conduce al Parque Itchimbia mentre la funivia TelefériQo percorre per 2,5 chilometri (in una decina di minuti) le pendici del Volcán Pichincha fino ai 4100 metri della Cruz Loma.

Di Admin

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