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Un tunnel ferroviario sottomarino potrebbe collegare l’Europa e l’Africa

Non è certo una novità assoluta, ma si tratta ugualmente di un progetto che potrebbe rivoluzionare il mondo dei trasporti tra due grandi continenti, l’Europa e l’Africa: stiamo parlando dell’idea di realizzare un tunnel ferroviario sottomarino nello Stretto di Gibilterra, in modo da unire Spagna e Marocco attraverso una linea ad alta velocità. Mentre riprendono gli studi sulla fattibilità di un collegamento di questo tipo, emergono i primi dettagli sul percorso che presto potremo affrontare.

Il tunnel sottomarino tra Spagna e Marocco

Andiamo con ordine: lo Stretto di Gibilterra è quel breve tratto di mare che mette in comunicazione il mar Mediterraneo con l’oceano Atlantico, separando di pochi km (nel suo punto più stretto) il continente europeo con quello africano. I due Paesi che ospitano i lembi più vicini di entrambi i continenti sono la Spagna e il Marocco, attualmente collegati via traghetto o via aereo. Per chi vuole spostarsi da Madrid a Casablanca, probabilmente le città più importanti dei due Paesi, ci sono poche opzioni: il traghetto richiede circa 12 ore di viaggio, mentre l’aereo è molto più veloce – ma anche meno economico, oltre ad avere lunghi tempi di attesa negli aeroporti.

Torna così in auge il progetto di un collegamento ferroviario attraverso la realizzazione di un tunnel sottomarino, un’idea che era già stata sviluppata nel 1979 e poi abbandonata, probabilmente per via delle scarse opportunità di riuscita dell’epoca. Ora abbiamo i mezzi per poter procedere, ma anche un motivo importante: i Mondiali di Calcio 2030, un’edizione che segna i 100 anni della FIFA World Cup. Si terranno infatti tra Spagna, Portogallo e Marocco, quindi si prevede un altissimo numero di spostamenti tra i tre Paesi.

La Compagnia Nazionale Marocchina per gli Studi sullo Stretto (SNED), in collaborazione con la Società Spagnola per gli Studi sulle Comunicazioni Fisse attraverso lo Stretto di Gibilterra (SECEGSA), ha già avviato gli studi di fattibilità del progetto, chiamato Euro Africa Gibraltar Straight Fixed Link. A rendere ancora più plausibile la realizzazione di questo collegamento è il fatto che il Marocco ha da poco lanciato il suo primo treno ad alta velocità tra Casablanca e Tangeri, mostrandosi pronto per affrontare questa nuova sfida.

I primi dettagli sul tunnel ferroviario

Come sarà il tunnel sottomarino che collegherà la Spagna al Marocco? Nel suo punto di maggior vicinanza, lo Stretto di Gibilterra misura poco meno di 15 km. L’idea è quindi di realizzare un condotto ferroviario lungo circa 27 km (tra Punta Paloma in Spagna e Punta Malabata in Marocco), situato ad una profondità massima di 470 metri e con una pendenza non superiore al 3%. L’intero percorso, naturalmente, sarà ben più lungo: partirà da Madrid per arrivare a Casablanca, affrontando alcune tappe lungo il tragitto – per un totale di circa 5 ore e mezzo di viaggio.

Da Madrid, la prima tappa è prevista presso la città di Algeciras, situata lungo l’estremità meridionale della penisola iberica. Sarà l’ultima “boccata d’aria” per i passeggeri, visto che poi il treno si immergerà nelle profondità marine, all’interno del tunnel. Dall’altra parte, una volta giunti in Marocco, ci si fermerà presso la città di Tangeri. Infine, il treno riprenderà il suo viaggio con destinazione finale Casablanca. Non sappiamo ancora quando potranno iniziare i lavori per la realizzazione del progetto, ma le cifre sono interessanti: si parla di una spesa compresa tra i 7 e gli 8 miliardi di dollari, per un tunnel che dovrebbe spostare fino a 12,8 milioni di passeggeri all’anno tra i due continenti.

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Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof: una vacanza dinamica, di benessere e gusto tra le montagne dell’Alto Adige

Situato a Valles, un caratteristico villaggio alpino dell’Alto Adige, a 1.353 metri sul livello del mare, in una posizione unica nell’area sciistica ed escursionistica di Rio Pusteria, il Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof è un’elegante struttura a 4 stelle ideale per tutte le età, per le vacanze in famiglia, in coppia e con gli amici.

Recentemente ristrutturato, l’hotel è completamente immerso nella suggestiva natura altoatesina, e si distingue innanzitutto per il ricco programma di attività all’aria aperta e per il benessere di grandi e piccini.

Active. Mountain. Spirit

Il Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof offre una vasta gamma di attività a contatto con la natura e la montagna circostante. Conoscenza ed esperienza sono le parole d’ordine. Questo, infatti, è il posto giusto per esplorare sentieri di escursionismo e alpinismo nel comprensorio sciistico e turistico di Rio Pusteria, sia in estate che in inverno.

Il programma estivo

L’estate, circondati dalle montagne altoatesine, è il momento ideale per il trekking e l’esplorazione. Gli appassionati di ciclismo possono pedalare lungo percorsi di mountain bike adatti a tutti i livelli, e percorrere piste ciclabili ben segnalate che attraversano paesaggi incantevoli e i terreni montuosi più sfidanti.

Non solo montagna, perché gli ospiti dell’hotel possono accedere al prestigioso Golf Club Pustertal, per giocare o prendere lezioni di golf. Cosa non perdere? Le escursioni al rifugio Fane e alle montagne di Fundres con panorami mozzafiato. E se non ce la si sente di avventurarsi da soli, le guide escursionistiche della struttura organizzano visite guidate, dai tour per famiglie alle uscite all’alba, dalle escursioni a tema alle salite in vetta.

trekking Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof

Fonte: Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof

Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof: trekking e escursionismo

AlmencardPlus

Gli ospiti dell’hotel possono usufruire della AlmencardPlus, che permette l’utilizzo gratuito di tutti gli impianti di risalita (dal 13 maggio al 12 luglio e dal 18 settembre al 2 novembre) e dei trasporti pubblici della regione turistica. Invece, tra il 13 luglio e il 15 settembre, sono disponibili sconti su diverse attrazioni e servizi.

Benessere tra le montagne dell’Alto Adige

Benessere per il corpo, ma anche per la mente, tutto l’anno. E se sono riconosciuti i benefici dello stare a contatto con la natura, il Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof supera qualsiasi aspettativa con l’area benessere Acquapura Spa, un’oasi di relax e tranquillità per tutta la famiglia, con diverse opzioni per rigenerarsi dopo una giornata di attività.

Le piscine all’aperto riscaldata o coperta

Due le piscine per nuotare e rilassarsi, con una spaziosa zona lounge per una pausa relax. La piscina all’aperto e riscaldata ha una vista spettacolare sulle montagne, ed è il luogo ideale per fermare il tempo e contemplare il paesaggio. Per chi preferisce nuotare al coperto, l’hotel offre una piscina interna con un angolo idromassaggio, per distendere i muscoli e le tensioni accumulate.

Area sauna: “Adults Only” e per famiglie

La zona sauna dell’hotel si compone di due aree: quella “Adults Only”, che garantisce intimità e pace, include una sauna outdoor, una sauna avventura, una sauna Bio, un bagno turco e un’area relax. Per le famiglie, invece, è disponibile una nuova area con sauna, bagno turco e area relax dove anche i più piccoli possono godere dei benefici del calore e del vapore.

Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof area spa

Fonte: Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof

Area benessere del Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof

I sapori tradizionali altoatesini

La proposta gastronomica del Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof è un viaggio tra i sapori tradizionali altoatesini e quelli mediterranei. La cucina regionale si fonde con quella gourmet, creando piatti unici e raffinati.

Dal menu si possono gustare i piatti tipici dell’Alto Adige, preparati con ingredienti locali, genuini e freschi. Il giovane e appassionato team di chef rielabora la cucina tradizionale, con proposte gourmet creative, arricchite da un tocco internazionale, che ogni giorno includono una portata a base di canederli per permettere agli ospiti di scoprire le innumerevoli varianti del piatto tipico altoatesino per eccellenza.

Gli ambienti del ristorante e del bar sono curati in ogni minimo dettaglio, diventando così un luogo confortevole e dove trascorrere del tempo insieme.

Falkensteiner Hotel, le offerte per la famiglia

Non è facile trovare un luogo capace di garantire divertimento e relax, con un’attenzione speciale per le famiglie. Il Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof è ideale per chi viaggia con bambini, perché offre attività e servizi pensati per grandi e piccoli.

Proprio alle famiglie è dedicata l’esclusiva offerta Family Summer.

Da metà luglio a inizio settembre, per soggiorni di almeno 3 notti (dalla 5° notte è previsto uno sconto del 10%) la struttura garantisce un’assistenza professionale all’infanzia e buffet per i più piccoli perché i genitori possano godersi le vacanze in totale relax.

Tra le varie attività, quelle dedicate alle famiglie includono, ad esempio, le escursioni guidate con i lama, le visite alla fattoria, le escursioni alla Malga Fane, alla Malga Rodenecker, alla Val d’Altafossa e, infine, l’accesso all’area sauna per famiglie.

Fonte: Falkensteiner

Hiking a Nassfeld
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I tesori da scoprire del Monastero delle Grotte di Kiev

Il Monastero delle Grotte di Kiev è uno dei più antichi e venerati complessi monastici dell’Ucraina e del mondo ortodosso, sede del Primate della Chiesa Ortodossa Ucraina. Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, fu fondato nell’XI secolo da Sant’Antonio e San Teodosio e ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della religione, della cultura e dell’identità nazionale ucraina.

Per secoli, con le reliquie dei santi sepolti nelle grotte, è stato uno dei centri di pellegrinaggio e venerazione più importanti al mondo. Considerato un importante luogo di santità e miracoli, la sua eredità continua a influenzare profondamente la vita religiosa e culturale del paese.

Grotte del Monastero delle Grotte di Kiev

Il Monastero è celebre per le sue grotte, un labirinto sotterraneo che si estende per centinaia di metri, composto da due complessi principali.

Le Grotte Vicine, conosciute anche come le Grotte di Sant’Antonio, scavate nella collina dai monaci, sono un dedalo di passaggi stretti e celle monastiche, utilizzate dai monaci per vivere, pregare e meditare in solitudine. Ospitano le reliquie di diversi santi e personaggi storici importanti, tra cui lo stesso sant’Antonio di Kiev, fondatore del monastero.

L’atmosfera è mistica e serena. Le pareti sono decorate con icone e affreschi, che aggiungono un senso di sacralità al luogo; è frequentato da pellegrini che vengono per pregare e rendere omaggio ai santi.

Le Grotte Lontane, o Grotte di San Teodosio, si trovano più in basso rispetto alle Grotte Vicine e sono altrettanto significative dal punto di vista storico e spirituale. Meno estese, offrono un’esperienza altrettanto profonda e spirituale, ospitando numerosi corpi mummificati di santi, molti dei quali sono visibili attraverso teche di vetro.

Chiese del Monastero delle Grotte di Kiev

Oltre alle grotte, il complesso del Monastero comprende magnifiche chiese e cattedrali, che rappresentano autentici capolavori dell’architettura sacra ortodossa di inestimabile valore storico e artistico. Ogni edificio racconta storie di devozione, arte e cultura che si intrecciano nel corso dei secoli.

Cattedrale della Dormizione

La Cattedrale della Dormizione, nota anche come Cattedrale dell’Assunzione, è il cuore spirituale del Monastero delle Grotte di Kiev. Costruita nell’XI secolo, è uno degli esempi più splendidi dell’architettura medievale ucraina. L’imponente struttura, con le cupole dorate e gli interni sontuosi, è un testamento dell’abilità degli artigiani bizantini e ucraini. All’interno, custodisce preziose reliquie e icone, tra cui l’icona miracolosa della Theotokos di Petchersk, considerata un simbolo sacro dai fedeli ortodossi.

La cattedrale è famosa per i suoi affreschi e mosaici, che adornano pareti e cupole. L’interno è riccamente decorato con iconostasi dorate e icone antiche, che conferiscono un’aura di sacralità e magnificenza. Oltre al suo valore religioso, la Cattedrale della Dormizione ha svolto un ruolo fondamentale nella storia ucraina. È stata testimone di incoronazioni reali, matrimoni principeschi e importanti concili ecclesiastici. Nel corso dei secoli, ha resistito a invasioni, incendi e terremoti, riemergendo sempre più forte come simbolo della fede e della resilienza del popolo ucraino.

Monastero delle Grotte

Fonte: iStock

Cattedrale della Dormizione, Monastero delle Grotte di Kiev

Chiesa del Refettorio dei Santi Antonio e Teodosio

Costruita tra il 1893 e il 1895, la Chiesa del Refettorio dei Santi Antonio e Teodosio si distingue per la sua imponente cupola di 20 metri, la più grande in Ucraina senza supporti interni, e per l’iconostasi in marmo realizzata in stile russo, considerata una delle più straordinarie del paese.

E’ conosciuta anche come la Chiesa della Trapezna in quanto in origine aveva la funzione di refettorio per i monaci, dove consumare i pasti in comunione dopo le preghiere. Ancora oggi, l’edificio conserva questo aspetto conviviale, pur essendo diventato una meta imperdibile per i visitatori del monastero di Kiev. Al suo interno, la chiesa ammalia con la sua ricchezza di dettagli. L’iconostasi dorata, finemente intagliata e decorata con icone risalenti al XVII secolo, cattura l’attenzione per la sua bellezza e la sua maestria artigianale.

Chiesa della Porta della Trinità

La Chiesa della Porta della Trinità rappresenta un’affascinante combinazione di architettura difensiva e sacra. Costruita nel XII secolo, sorge sopra la Porta della Trinità, uno degli ingressi principali del monastero, e funge da punto di transizione spirituale per i pellegrini che entrano nel sacro complesso. La facciata della chiesa è decorata con affreschi vibranti e icone, raffiguranti scene bibliche e santi, che accolgono i visitatori in un’atmosfera di venerazione e tranquillità. All’interno, la Chiesa della Porta della Trinità continua a incantare con la sua iconostasi finemente lavorata e le sue opere d’arte sacra, rendendola un simbolo di protezione divina e un luogo di preghiera fondamentale per la comunità monastica e i pellegrini.

Chiesa di Tutti i Santi

Costruita nel XVII secolo, la Chiesa di Tutti i Santi è un eccellente esempio dello stile barocco ucraino, con le sue cupole dorate e la sua facciata intricatamente decorata. L’interno è altrettanto suggestivo, con affreschi che rappresentano scene bibliche e santi ortodossi. La Chiesa di Tutti i Santi è particolarmente nota per la sua iconostasi, una parete di icone e pitture religiose che separa il santuario dalla navata. Considerate miracolose dai fedeli, attirano numerosi pellegrini in cerca di guarigione e benedizione.

Campanile della Grande Lavra

Uno dei simboli più iconici del Monastero delle Grotte di Kiev, il Campanile della Grande Lavra domina la skyline della città con i suoi 96,5 metri di altezza. La struttura a quattro piani, sormontata da una cupola dorata, ospita un concerto di 37 campane, il cui suono melodioso risuona per tutta Kiev, richiamando i fedeli alle funzioni religiose e scandendo il ritmo della vita cittadina.

Oltre alla sua funzione religiosa, il Campanile della Grande Lavra offre una vista panoramica mozzafiato sulla città. Salendo i 400 gradini che conducono alla cima, si può ammirare un panorama suggestivo del monastero, del fiume Dnepr e dei quartieri circostanti. Purtroppo, il campanile ha subito gravi danni a causa dell’invasione russa del 2022.

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Jajce, cosa vedere in questa città della Bosnia ed Erzegovina

Jajce è un tesoro nascosto in Bosnia-Erzegovina, una miscela affascinante che ha come ingredienti storia, cultura e natura e che rende questa piccola città di circa 30.800 abitanti una meta da esplorare assolutamente se avete in mente un road trip tra le meraviglie di questo Paese. Ecco una guida completa su cosa vedere e cosa fare a Jajce.

Partiamo dalle origini: breve storia di Jajce

Fondata in epoca medievale, Jajce diventa un importante polo amministrativo nonché residenza reale bosniaca nel XIV secolo e capitale del regno autonomo di Bosnia fino al 1463 quando cade sotto il dominio ottomano. Nel 1878, a causa dell’avvento del dominio austro-ungarico, Jajce perde di rilevanza a livello strategico ma la sua identità storica e culturale rimane intatta. Nel ventesimo secolo, la città diventa palcoscenico di importanti eventi storici come, ad esempio, la proclamazione della Jugoslavia socialista durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni 90, all’inizio della guerra in Bosnia, la città si svuota di quasi tutta la sua popolazione la quale abbandona la città per cercare rifugio nel territorio della Republika Serba e, nel 1992, Jajce viene pesantemente bombardata. Nonostante il triste capitolo della guerra in Bosnia ed Erzegovina negli anni ’90, Jajce oggi è una splendida città che attrae turisti da tutto il mondo grazie al suo patrimonio storico, le sue bellezze naturali e la sua offerta culturale.

Cosa vedere a Jajce: le attrazioni da non perdere

Dalle sue maestose cascate, ai suoi templi, fortezze e musei “la città reale” ha tanto da offrire a chi decide di visitarla. Ecco la nostra Top 5 delle cose da vedere a Jajce, in Bosnia ed Erzegovina.

  • La cascata di Pliva: 22 metri di acqua che si tuffa, inesorabile e costante, nel fiume Vrbas. Uno spettacolo mozzafiato che incanta per la sua maestosità e che, per tale motivo, l’ha resa una delle attrazioni naturali più suggestive del Paese. La cascata di Pliva ha avuto anche un ruolo importante nello sviluppo economico della città, grazie alla propria forza idrica che ha alimentato i mulini e le industrie locali. Essendo una delle poche cascate al mondo situate proprio nel centro di una città, attrae, ogni giorno, un numero consistente di turisti, soprattutto in estate.
  • Fortezza di Jajce: abbarbicata sulla collina più alta della città, la fortezza di Jajce è un must da vedere assolutamente se sei appassionato di storia. Eretta nel XIII secolo fu, un tempo, sede del Regno di Bosnia; oggi è perfettamente conservata e in ottime condizioni. La fortezza offre la possibilità di vedere Jajce sotto un altro punto di vista, grazie ai suoi quasi 500 metri di altitudine, infatti, regala splendidi scorci panoramici sulla parte vecchia della città e sulle sue antiche abitazioni in stile bosniaco.
  • Catacombe di Jajce: un terzo sito di grande interesse e dalla storia affascinante. Fondate nel XIV secolo, furono commissionate da un nobile bosniaco e pensate come chiesa sotterranea e luogo di sepoltura della sua famiglia. All’interno del complesso è possibile ammirare opere incastonate nella roccia come croci, lune crescenti, soli e altri motivi. Nel 1943, le catacombe offrirono un rifugio nascosto a Tito che, in questo luogo, pose la sua firma su importanti documenti di carattere storico. Visitando questo sito, potrai avere un assaggio della storia e delle leggende della Bosnia ed Erzegovina, immerso in un ambiente davvero suggestivo.
  • Tempio di Mitra: un’altra attrazione per gli appassionati di storia è il tempio di Mitra, testimonianza tangibile degli insediamenti romani in questa regione del mondo. Il tempio, dedicato al dio del sole Mithra, risale al IV secolo d.C., è situato nel pieno centro della città ed è stato scoperto solo nel 1932 durante gli scavi per la costruzione di un’abitazione privata. Perfettamente conservato, è possibile ammirarlo attraverso i vetri di una struttura che lo protegge oppure, se desideri visitarlo, devi contattare il museo Etnologico di Jajce e prenotare una visita.
  • Museo di AVNOJ: un piccolo ma importante museo che racconta una pagina importante della storia di questo Paese. Proprio in questo luogo, nel 1943, si tenne il secondo congresso dell’AVNOJ, l’organo politico che si propose di rappresentare tutti i popoli della Jugoslavia contro l’occupazione fascista e nazista. In questa occasione, Tito ricevette il titolo di maresciallo e venne formata una nuova entità governativa, avviando la nascita della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. A raccontare questi eventi che hanno plasmato la storia e la cultura della Jugoslavia sono gli interessanti documenti, fotografie e manufatti esposti nel museo.

Cosa fare a Jajce: le attività da provare

Jajce cosa fare escursione in kayak

Fonte: 123RF

Escursionista in Kayak in Bosnia ed Erzegovina

Jajce non è solo musei e fortezze ma è anche un luogo dalla forte cultura gastronomica e dalle ricche bellezze naturali che regalano tante possibilità per gli amanti delle attività outdoor. Dopo averti raccontato cosa vedere, ecco cosa fare a Jajce, la splendida cittadina della Bosnia ed Erzegovina.

  • Attività acquatiche: a pochi chilometri dalla città, si trovano i laghetti di Pliva, un’oasi di pace e tranquillità in cui è possibile rilassarsi con un pic nic o provare attività come il kayak e la pesca. Gli splendidi mulini ad acqua del 1562 offrono un breve spaccato sulla vita rurale del passato e impreziosiscono il paesaggio con un tocco pittoresco.
  • Escursioni e avventura: per gli amanti delle attività outdoor è possibile esplorare i dintorni di Jajce avventurandosi nelle foreste rigogliose e lussureggianti che la circondano e battendo i sentieri che partono proprio da queste zone. I percorsi escursionistici conducono a luoghi isolati e mozzafiato e, per i più coraggiosi, è possibile ammirare le bellezze di queste zone con la mountain bike o facendo parapendio.
  • Attività per buongustai: la cultura culinaria di Jajce riflette la ricca tradizione agricola della regione, pertanto è d’obbligo immergersi nella cucina locale per scoprire attraverso i suoi sapori il carattere di Jajce e della Bosnia ed Erzegovina. Tra le specialità da provare assolutamente ci sono i čevapi, piccoli cilindri di carne grigliata serviti; il burek, un delizioso rotolo di pasta fillo ripieno di carne, formaggio o spinaci; e il begova čorba, una zuppa densa di pollo e verdure, spesso arricchita con panna acida.

Per concludere, Jajce offre molto da vedere e altrettanto da fare. Ora non ti resta che tenere a mente questa piccola guida e organizzare il tuo viaggio in questa piccola meraviglia della Bosnia ed Erzegovina.

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Cosa vedere e quando andare nel Castello di Bran, in Romania

Il Castello di Bran è una delle attrazioni turistiche più iconiche della Romania ed è situato nella intrigante e pittoresca regione della Transilvania. Spesso associato alla leggenda di Dracula, questo castello medievale offre una ricca combinazione di storia, folklore e bellezza naturale. Cosa vedere e quando andare a visitare il Castello di Bran? Ci si può aspettare molto dalla visita a una roccaforte storica simile e bastano poche informazioni per organizzare al meglio la propria visita al mitico Castello di Bran. Sei pronto a mettere un pizzico di atmosfere gotiche nel tuo viaggio in Romania?

Il castello di Bran e la Leggenda di Dracula

C’è qualcosa di vero che leghi il castello di Bran con la leggenda del Conte Dracula? Il Castello di Bran è decisamente legato alla figura storica di Vlad l’Impalatore, il sovrano valacco noto per la sua crudeltà. Vlad, appartenente alla casa dei Draculia – che della Valacchia significa “del Drago – è il vero e proprio ispirato della figura del famoso vampiro Dracula, reso immortale dal romanzo di Bram Stoker, pubblicato alla fine del XIX Secolo in Inghilterra e, poco dopo, anche in Italia. Anche se non ci sono prove storiche che Vlad abbia mai vissuto qui, il castello è diventato una meta obbligata per gli appassionati della leggenda di Dracula.

All’interno, troverai esposizioni che raccontano la storia di Vlad e l’influenza del romanzo di Stoker. Ma perché Vlad, storicamente, è associato alla sete di sangue? Semplice: aveva la nomea di essere particolarmente crudele con i propri nemici, attitudine che gli ha fatto guadagnare il soprannome di Impalatore. Le cronache contemporanee a Vlad raccontavano che amasse sporcarsi col sangue dei nemici. Sicuramente era una descrizione più figurata che letterale ma questa immagine ha permesso, secoli dopo, a Bram Stoker di unire una simile suggestione alle tante leggende sui vampiri e creare un personaggio immortale, nel vero senso della parola.

L’architettura e il design del Castello di Bran in Romania

Il castello di Bran, costruito nel 1377, è un magnifico esempio di architettura medievale. Con le sue torri appuntite, i corridoi stretti e le stanze labirintiche, il Castello di Bran offre una sensazione autentica di un’epoca passata. Potrete esplorare le varie stanze, ciascuna arredata con mobili d’epoca e oggetti storici che offrono uno spaccato della vita nobiliare del tempo. Lo stile architettonico del castello di Bran è molto diverso da quello di un castello medievale britannico o francese. Si rifà più a quella che era la moda dell’Europa Centrale, in cui i castelli erano più difensivi che residenziali, acquistando quindi un’immagine particolarmente oscura e, per l’appunto, gotica.

Le costruzioni come il Castello di Bran divennero celebri, proprio per questo aspetto misterioso e oscuro, nel XIX Secolo. In Epoca Romantica le storie di fantasmi o a tinte horror venivano pubblicate ovunque e chiunque non vedeva l’ora di trovare, in giro per l’Europa, un qualche castello capace di fare da sfondo a tali storie. La fama del Castello di Bran era già decisamente consistente prima del 1897, anno di pubblicazione di Dracula. Successivamente a quella pubblicazione, divenne totale e non ha ancora smesso di suscitare interesse e ispirare i viaggi in Romania di molte persone.

Castello di Bran

Il museo del castello di Bran: la storia dei regnanti di Romania

La Romania un una monarchia fino al 1947. Fu un regno breve perché la sua storia, con questa forma politica, iniziò nel 1881. I sovrani di Romania avevano buon gusto e il castello di Bran venne usato come residenza estiva.  Proprio per raccontare questo periodo storico, Il castello di Bran ospita un museo che espone arte e mobili raccolti dalla regina Maria di Romania, l’ultima regnante ad utilizzare il castello di Bran per le proprie vacanze durante la bella stagione. La collezione comprende pezzi di arredamento, costumi, e manufatti artistici, molti dei quali riflettono il gusto e l’eleganza della regina.

Al di là di questo, visitare il museo del Castello di Bran ti aiuterà a capire quanto la storia di questo edificio sia più limpida e lineare di quello che abbiamo sempre immaginato. Una delusione? No di certo: l’ambiente stesso sarà l’elemento che non farà uscire dalla tua testa l’idea di essere in Romania per visitare un luogo che ha qualcosa di oscuro da dire.

Il cortile interno del castello di Bran: il fascino del Medioevo

Il cuore medievale del Castello di Bran risiede nel cortile interno, un luogo affascinante da esplorare, con la sua atmosfera tranquilla e il pozzo. Contrariamente a quel che si pensa, il pozzo visibile attualmente non è medievale ma è frutto di una ristrutturazione avvenuta nell’Ottocento. Per poter sistemare il pozzo che, a tutti gli effetti esisteva dal Medioevo, è stato utilizzato un capitello di una colonna di una casa fiorentina. Durante i mesi più caldi, il cortile è spesso decorato con fiori, creando un ambiente incantevole per una passeggiata.

La torre del Castello di Bran: il luogo giusto per ammirare il panorama

Uno dei punti forti della visita al Castello di Bran è la possibilità di salire sulle torri e godere di viste incredibili sulla campagna della Transilvania. Parte dell’immagine spettrale del castello di Bran nasce proprio dal luogo geografico in cui si trova: una rupe tra i boschi. Dai merli delle torri, si può ammirare un panorama che spazia dalle foreste circostanti alle montagne dei Carpazi, offrendo un’opportunità fotografica imperdibile. Sembra che fu proprio una stampa di un disegno di un viaggiatore che ispirò Bram Stocker ad utilizzare questo castello come residenza per il suo Conte Dracula, almeno per la parte della storia ambientata in Transilvania. Quando ti troverai davanti al Castello di Bran e salirai sulle sue torri, non ti sarà difficile capire il perché.

castello bran

Le mostre temporanee del Castello di Bran e gli eventi

Il Castello di Bran ospita regolarmente eventi speciali, tra cui mostre d’arte, concerti e rievocazioni storiche. Durante il periodo di Halloween, per esempio, il castello si trasforma in una destinazione particolarmente popolare, con eventi a tema Dracula che attirano visitatori e viaggiatori da tutto il mondo. Gli eventi, però, sono generosi durante tutto l’anno. In qualsiasi periodo tu decida di visitare il Castello di Bran, troverai un evento capace di regalarti nuove sensazioni ed emozioni da ricordare. Sapevi che molte coppie chiedono di poter celebrare il proprio matrimonio la Castello di Bran o di poter fare, per lo meno, le foto per l’album di nozze? La scelta è senza dubbio singolare, almeno a prima vista. A pensarci bene, però, la bellezza di questo luogo così sospeso nel tempo e capace di regalare magia a ogni scatto porta a comprendere alla perfezione un desiderio simile.

Il villaggio nei pressi del Castello di Bran

Prima o dopo la visita al castello di Bran, vale la pena esplorare il vicino villaggio che si trova a poca distanza da quell’edificio così iconico. Il villaggio di Bran è un luogo molto frequentato e, in alta stagione, potrebbe essere un po’ affollato ma, anche con molti turisti in giro, non delude mai. Qui troverai mercati artigianali dove acquistare souvenir unici, prodotti locali e gustare la cucina tradizionale di questa regione della Romania. Il villaggio offre anche un assaggio della vita rurale transilvana, con le sue case tradizionali e paesaggi incantevoli. Si può anche dormire nel villaggio vicino al Castello di Bran: i posti non sono molti e, quindi, è meglio organizzarsi per tempo per poter vivere un’esperienza di alloggio così unica e speciale. Bran, nel passato, era un feudo dei Cavalieri Teutoni (di cui faceva parte anche Vlad) e ha conservato un’immagine così particolare che sembra, anch’esso, uscito da un libro. I camminatori e gli amanti del trekking non resteranno delusi perché, dal villaggio di Bran, partono molti sentieri per passeggiate di ogni tipo.

Quando visitare il Castello di Bran in Romania

C’è una stagione più adatta a visitare il castello di Bran in Romania? Assolutamente no. Ogni periodo dell’anno regala delle sensazioni diverse dagli altri. L’inverno rende tutto più magico e, proprio per l’aspetto gotico del castello di Bran, sembra di visitare un vero e proprio mondo uscito dalla fantasia e dalla penna di qualche scrittore. L’autunno è il periodo dei colori: il foliage nei dintorni del Castello di Bran è generoso e questa stagione è la più indicata per fare foto spettacolari. La primavera è sempre piacevole, soprattutto quando l’ambiente attorno al castello di Bran e al villaggio si riempiono di fiori. L’estate è sicuramente il periodo di maggiore affluenza al Castello di Bran ma la grande quantità di viaggiatori e turisti non toglie nulla alla bellezza dell’esperienza di un luogo così iconico come il castello più celebre di Romania.

Perché vale la pena di visitare il Castello di Bran

Una visita al Castello di Bran, durante un viaggio in Romania, ti porterà a essere trasportato nel tempo e nella leggenda, a vivere un’esperienza che combina storia, cultura e un pizzico di mistero. Perché no, potrai aggiungere anche la bellezza della natura dei Carpazi e alcuni paesaggi davvero degni di nota.  Che siate appassionati di storia medievale, curiosi della leggenda di Dracula o semplicemente in cerca di un’avventura suggestiva, la visita al Castello di Bran offre qualcosa di speciale per ogni viaggiatore curioso. Considera il Castello di Bran una meta che richiede il suo tempo per poter trasmettere, per davvero, tutta la bellezza di cui è capace.

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I migliori luoghi dove dormire a Lussemburgo

Lussemburgo, capitale dell’omonima nazione, è una città molto interessante e ricca di storia, capace di offrire varietà di quartieri unici dove soggiornare. Per capire dove dormire a Lussemburgo, occorre studiare un po’ le varie parti della città. Ogni zona ha, infatti, il proprio carattere distintivo, rendendosi adatta a diversi tipi di viaggiatori, da chi cerca luoghi con una buona offerta di locali fino al viaggiatore che ama di più la tranquillità. Fare un viaggio a Lussemburgo è qualcosa di speciale e particolare: la meta si trova fuori dalle rotte del turismo di massa ma offre, in ugual modo, una base perfetta per esplorare il cuore dell’Europa senza dover affrontare grandi distanze. Oltre a questo, ci sono davvero molte esperienze da fare a Lussemburgo. Dormire a Lussemburgo regala una base perfetta per i viaggiatori che amano cogliere la ricchezza culturale e la diversità del vecchio continente. Come trovare i miglior quartiere dove dormire a Lussemburgo? Sarà sufficiente scegliere la zona che fa più per te.

Ville Haute: dormire a Lussemburgo tra storia e lusso

Ville Haute, il centro storico di Lussemburgo, è il cuore della città. Come dice il suo nome in francese, si tratta di una zona di Lussemburgo posta in alto. Qui si trovano molte delle principali attrazioni turistiche, come la Cattedrale di Notre-Dame, il Palazzo Granducale e la Place Guillaume II. Dormire a Lussemburgo in questo quartiere permette di essere a pochi passi dai principali luoghi storici di Lussemburgo, quei posti pronti a raccontarti il ruolo di questa piccola nazione in Europa. Alloggiare a Lussemburgo nella Ville Haute ti permetterà inoltre di godere di negozi di lusso e ristoranti raffinati. L’architettura medievale e le strade acciottolate creano un’atmosfera affascinante e romantica, perfetta per chi desidera alloggiare a Lussemburgo in un zona che regali anche molta atmosfera

Gare: al centro della vita notturna

Il quartiere, chiaramente, prende il nome dalla “Gare”, ovvero dalla stazione ferroviaria.  Questa zona dove trovare il tuo hotel a Lussemburgo  è un’ottima scelta per i viaggiatori che preferiscono la comodità dei trasporti pubblici e vogliono considerare Lussemburgo come base per spostarsi anche nei dintorni. Questo quartiere è ben collegato con il resto della città e con i paesi vicini grazie ai treni internazionali. La posizione stessa di Lussemburgo rende questo posto perfetto per esplorare anche Belgio, Germania e Francia. Gare è il posto giusto dove dormire a Lussemburgo per i viaggiatori che amano unire, nel proprio itinerario, esplorazione di un posto nuovo e vita notturna. Gare è, infatti, noto per la sua vivace scena dei locali notturni, grazie ai suoi numerosi bar, ristoranti e club. Qui si possono trovare anche hotel a prezzi più accessibili rispetto al centro storico, rendendolo ideale per chi viaggia con un budget limitato.

I musei di Lussemburgo da vedere

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I musei di Lussemburgo da visitare

Kirchberg: Lussemburgo in ottica più business

Se ami le zone dove si trovano hotel internazionali e dall’impronta business, il quartiere dove dormire a Lussemburgo da scegliere per te è Kirchberg, porzione di città moderna e dove si trova il distretto finanziario di Lussemburgo, sede di molte istituzioni europee e aziende multinazionali. Questo quartiere è perfetto per chi viaggia per affari, grazie alla vicinanza con i principali uffici e le strutture congressuali. Kirchberg offre anche una vasta gamma di attrazioni culturali, come il Mudam (Museo d’Arte Moderna Granducato di Lussemburgo) e la Philharmonie Luxembourg. Gli hotel in questa zona sono spesso moderni e lussuosi, offrendo tutti i comfort necessari per un soggiorno piacevole, rilassante quando serve ma produttivo per tutto il resto del tempo. Se viaggi e lavori da remoto, questo potrebbe essere il quartiere giusto per te dove dormire a Lussemburgo.

Clausen: nel quartiere dei birrifici

Clausen è uno dei quartieri più pittoreschi dove dormire a Lussemburgo, noto per i suoi antichi birrifici e la vita notturna che non delude mai. Le radici storiche di Lussemburgo e la sua posizione nel cuore dell’Europa l’hanno reso protagonista, anche in passato, della produzione della birra. Attualmente, in zona stanno fiorendo birrifici artigianali. Questo quartiere dove dormire a Lussemburgo è situato lungo il fiume Alzette- è proprio sul lungo fiume che Clausen offre un’ampia scelta di bar e ristoranti, molti dei quali ospitati in edifici storici. Dormire a Lussemburgo nel quartiere di Clausen è perfetto per chi cerca un’atmosfera giovane e dinamica, pur essendo vicino alle principali attrazioni della città, con un’ottima presenza di mezzi pubblici grazie ai quali spostarsi con facilità.  La vicinanza al Grund, un’altra zona storica e suggestiva, rende Clausen una scelta eccellente anche per chi vuole esplorare la città a piedi.

Belair: lontano dalla folla e vicini alla natura

Sarà Belair il tuo quartiere dove dormire a Lussemburgo? Il nome richiama il fatto che, in passato, venisse considerata una zona più salutare di altre. Attualmente è un quartiere residenziale elegante e tranquillo, situato a ovest del centro città. Dormire a Lussemburgo a Belair è ideale per chi cerca un ambiente più rilassato e meno turistico. Questo quartiere offre numerosi parchi e spazi verdi, come il Parco Merl-Belair, perfetti per una passeggiata rilassante o un picnic. Gli hotel e le guesthouse dove dormire a Lussemburgo nella zona di Belair tendono a essere più spaziosi e accoglienti, adatti a famiglie e viaggiatori che si fermano a Lussemburgo più a lungo.

Grund: un luogo pieno di fascino, storia e vita

Il Grund è uno dei quartieri più antichi e caratteristici dove dormire a Lussemburgo, situato in un piccolo avvallamento a ridosso del centro storico. Qui potrai respirare tutta la storicità di Lussemburgo, grazie alle sue strade strette e tortuose, gli edifici antichi e i ponti in pietra. Grund è famoso per i suoi ristoranti e pub accoglienti, molti dei quali offrono splendide viste sul fiume Alzette. Dormire a Lussemburgo nel quartiere di Grund qui significa immergersi in un’atmosfera unica e affascinante, lontano dal trambusto del centro città, ma comunque a breve distanza a piedi dalle principali attrazioni.

Qualunque sia la tua scelta su dove dormire a Lussemburgo, ogni zona di questa città e di questa piccola nazione europea sapranno regalare qualcosa al tuo viaggio nel cuore dell’Europa, lasciando ricordi e suggestioni capaci di durare nel tempo. Non importa che la tua stanza si affacci su Grund, Gare, Belair, Clausen, Ville Haute o Kirchberg: Lussemburgo saprà farsi amare.

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Skogafoss, in Islanda: cosa vedere e quando andare

Probabilmente hai già sognato più volte di partire per l’Islanda e una delle domande che ti sei fatto è cosa vedere e quando andare a Skogafoss, per trovarti al cospetto di una meraviglia naturale che sembra uscire direttamente dalla mitologia vichinga. L’Islanda è una terra di spettacoli naturali unici, una di quelle mete che prima o poi vanno messe nella tua lista dei viaggi da fare.

Tra le meraviglie da vedere assolutamente in Islanda spicca Skogafoss, una delle cascate più iconiche e ammirate del paese. Situata nel sud dell’Islanda, questa maestosa cascata attira visitatori da tutto il mondo per la sua bellezza senza pari e anche per la sua accessibilità. Considerati i costi di un viaggio su quell’isola al limite del Circolo Polare Artico, è sempre bene comprendere prima di partire cosa vedere e quando andare a Skogafoss per ottenere il meglio da un viaggio in Islanda.

La Cascata: una delle cose più belle da vedere in Islanda

Skogafoss è il nome proprio della cascata che dà il nome a questa località islandese. “Foss” è una parola che ti capiterà di leggere o sentire spesso in viaggio in Islanda. Vuol dire, per l’appunto, cascata. Quello di Skogafoss è un salto d’acqua alto 60 metri e largo 25, situata lungo il fiume Skógá, da cui trae l’alra parte del nome. In Islanda ci sono molte cascate da vedere, molte delle quali con nomi mitici e mitologici ma Skogafoss non è tra quelle. Attira per la sua bellezza e non per il suo nome.  La sua potenza e il fragore dell’acqua che si schianta sulle rocce sottostanti creano un’atmosfera impressionante e indimenticabile.

Data la posizione in cui si trova, avvicinarsi a Skogafoss è più facile di quel che si potrebbe immaginare: con le dovute attenzioni, è possibile raggiungere alcuni punti molto vicini alla base della cascata, il che offre fantastiche opportunità fotografiche e la possibilità di sentire la forza della natura da vicino. La portata d’acqua della cascata varia a seconda della stagione ma ciò che resta perfetto in tutte le stagioni è la capacità di Skogafoss di creare un ambiente magico, che sembra uscito da un romanzo. Non a caso, Skogafoss è una delle location cinematografiche più utilizzate d’Islanda, presente anche in una serie epica come Il Trono di Spade.

Islanda

L’Arcobaleno: il ponte di luce che porta al Valhalla

Chissà che cosa hanno pensato i primi vichinghi, una volta giunti in questa terra sconosciuta che poi avrebbero chiamato Islanda, la terra del ghiaccio. La potenza della natura e la forza trasmessa dalla stessa terra tramite le sorgenti geotermiche hanno conquistato quei fieri navigatori. Secondo molte saghe vichinghe, l’Islanda era quanto di più vicino all’ingresso del Valhalla, il mondo in cui risiedono gli Dei. Secondo le credenze tipiche della mitologia vichinga, il Valhalla si raggiunge camminando sul Bifrost, un arcobaleno.

Una delle cose da vedere assolutamente a Skogafoss è proprio lo spettacolo dell’arcobaleno. Grazie alla quantità di spruzzi generati dalla cascata, nei giorni di sole si può spesso vedere un arcobaleno, o addirittura un doppio arcobaleno, che aggiunge un tocco magico alla già spettacolare vista. Tieni pronta la tua macchina fotografica.

Il Sentiero di Fimmvörðuháls: l’ideale per chi ama il trekking

Un viaggio in Islanda è qualcosa di perfetto per chi ama le attività outdoor. Skogafoss è un luogo molto amato dagli amanti del trekking. Una delle cose da fare a Skogafoss, infatti, è camminare e fare trekking, visto che la zona della cascata è anche il punto di partenza del sentiero di Fimmvörðuháls, uno dei percorsi escursionistici più celebri dell’Islanda.

Il sentiero conduce attraverso un paesaggio incredibile, passando per altre cascate, distese formate dalla lava delle passate eruzioni e ghiacciai. Questo percorso di trekking che parte da Skogafoss termina a Thórsmörk, una splendida valle racchiusa tra ghiacciai. Per poter percorrere questo sentiero occorre avere l’attrezzatura giusta, sia come abbigliamento che come scarpe ed equipaggiamento da avere con sé.

Fare trekking a Skogafoss in Islanda

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La bellezza di un arcobaleno a Skogafoss

La Scala Panoramica: un modo più semplice per osservare Skogafoss

Skogafoss si può osservare da molti punti, una volta arrivati nella zona d’Islanda in cui si trova. Accanto alla cascata c’è una lunga scala di metallo che permette di salire fino in cima, offrendo una vista panoramica sulla cascata stessa e sulla campagna circostante. Da qui, si possono ammirare il fiume Skógá che scorre tranquillo prima di precipitare nel vuoto e l’infinito paesaggio islandese.

Anche questo punto di osservazione è un luogo privilegiato per avere un punto di vista diverso da quelli che si possono avere dalla base di Skogafoss.

La Leggenda del Tesoro: una storia da perfetta saga islandese

L’Islanda, nel primo Medioevo, venne colonizzata da popolazioni vichinghe che lasciavano le altre terre scandinave. Secondo molte saghe che potrai ascoltare durante il tuo viaggio in Islanda, il primo colono si chiamava Þrasi Þórólfsson. Una delle cose da fare a Skogafoss è lasciarsi avvolgere dalla leggenda legata alla storia di Þrasi Þórólfsson e andare alla ricerca del suo tesoro.

La leggenda vuole, infatti, che questo navigatore vichingo abba nascosto un forziere pieno d’ora dientro la cascata. Nessuno studioso o archeologo ha mai trovato evidenze di questo tesoro ma è molto bello arrivare ai piedi di Skogafoss e immaginare che tutta quell’acqua protegga chissà che tesoro. Si tratta di lavorare di immaginazione per aggiungere, se possibile, ancora più fascino a un luogo come Skogafoss e l’Islanda intera.

Quando andare a Skogafoss

Visitare Skogafoss e, soprattutto, fare un viaggio in Islanda sono azioni che richiedono una buona pianificazione. Questo è necessario per via della forte presenza della natura sul territorio: per questo motivo, è fondamentale compredere quando andare a Skogafoss, dato che le stagioni possono far variare di molto l’esperienza di fronte alla cascata ma, soprattutto, richiedono un equipaggiamento diverso.

La primavera, in Islanda, dura da aprile a giugno, circa. La primavera è un ottimo periodo per visitare Skogafoss, con temperature più miti, per il clima islandese, e giornate che si allungano. La neve inizia a sciogliersi, rivelando una vegetazione lussureggiante e permettendo di godere appieno dei sentieri escursionistici. Tuttavia, l’acqua della cascata può essere particolarmente abbondante a causa dello scioglimento delle nevi. Oltre a questo, va considerata una cerca variabilità del meteo: si può passare da giorni soleggiati a giorni di piena neve.

L’estate islandese è la stagione che prende vita in luglio e agosto. La posizione geografica dell’Islanda fa sì che le stagioni siano di durata un po’ diversa rispetto a quella dell’Italia. L’estate è il periodo più popolare per visitare l’Islanda, grazie alle temperature più calde (non si superano mai i 20°) e alle lunghe giornate di luce. Questo è il momento ideale per esplorare i sentieri escursionistici e per godersi la cascata in tutto il suo splendore. Tuttavia, preparati a incontrare molti turisti. È la quantità di ore di luce a fare proprio la differenza per visitare Skogafoss in estate. La luce naturale, in giugno, è presente per circa 21 ore al giorno, con picchi anche di 22, a seconda della data e della posizione in cui ci troviamo.

L’autunno, a Skogafoss, inizia in settembre e dura fino alla fine di ottobre. Questa stagione offre un’esperienza più tranquilla, con meno turisti e colori autunnali che dipingono il paesaggio. Le temperature iniziano a scendere, ma le giornate sono ancora abbastanza lunghe per poter visitare luoghi come Skogadoss o esplorare altre zone dell’isola. Questo è un ottimo periodo per i fotografi che desiderano catturare la cascata con i colori autunnali.

L’inverno è la stagione più lunga in Islanda e dura da novembre a fine marzo. Non sono le temperature rigide che caratterizzano l’inverno in Islanda, benché la colonnina di mercurio scenda decisamente, ma la durata del giorno: la luce naturale, in gennaio, è presente dalle 4 alle 7 ore al giorno. Questa stagione fa delle vere e proprie magie: per esemuo, trasforma Skogafoss in un luogo incantato, con ghiaccio e neve che aggiungono un fascino unico alla cascata. Oltre a considerare le temperature basse, ricorda che le condizioni climatiche possono essere impegnative, con strade ghiacciate e brevi ore di luce. Per chi ama il freddo e le avventure invernali, questo è un periodo magico per visitare Skogafoss e, con un po’ di fortuna, ammirare anche l’aurora boreale.

Perché visitare Skogafoss in Islanda

Visitare Skogafoss, durante un viaggio in Islanda, è una cosa da fare prima o poi nella vita. Questo gioiello del Nord Europa è un luogo che offre una bellezza naturale senza pari e una varietà di esperienze per ogni stagione. C’è chi dice che solo qui si può capire la grandezza dell’opera di Madre Natura sul nostro pianeta. Un viaggio in Islanda è un qualcosa che raramente si può dimenticare e visitare Skogafoss è, senza dubbio, quell’esperienza capace di aggiungere meraviglia a qualcosa di già così speciale.

Che tu stia cercando l’avventura, la tranquillità, o semplicemente un paesaggio mozzafiato da fotografare, Skogafoss ti lascerà senza parole. Scegli bene cosa vedere e quando andare a Skogafoss, chiedendoti che cosa vuoi dal tuo viaggio in Islanda. Pianifica la tua visita tenendo conto delle diverse stagioni, parti con la giusta attrezzatura e con abbigliamento appropriato nel tuo zaino. Infine, preparati a restare incantato da una delle meraviglie naturali più spettacolari del mondo.

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Dove dormire a Tirana: i quartieri migliori per gli hotel

Tirana, la vivace capitale dell’Albania, è una città in rapida crescita che combina una ricca storia con una moderna vivacità culturale. Sono sempre di più i viaggiatori che scelgono l’Albania come meta per un week-end lungo oppure per una vacanza di qualche settimana. Scegliere il quartiere giusto dove dormire a Tirana può migliorare notevolmente la tua esperienza di viaggio, offrendoti comodità, sicurezza e accesso alle principali attrazioni, nonché comodità che questa città ancora così tutta da scoprire offre. Per scegliere il posto giusto dove dormire a Tirana, scopri cosa offrono i vari quartieri della città e scegli quello che più si avvicina al tuo modo di viaggiare o a quello che certi nel tuo viaggio in Albania

Blloku: il quartiere trendy e sempre alla moda

Blloku è il quartiere ideale per te per dormire a Tirana? Un tempo era una zona totalmente residenziale, riservata ai funzionari del partito comunista.  Al giorno d’oggi è il cuore pulsante della vita notturna e del divertimento a Tirana. Il quartiere è noto per i suoi numerosi bar, ristoranti chic, negozi di alta moda e caffè alla moda. È perfetto per chi cerca un’atmosfera vibrante e cosmopolita, sempre attiva e pronta a offrire esperienze uniche e speciali.

La sera, le strade di Blloku si riempiono di giovani alla ricerca di divertimento, rendendo questo quartiere dove dormire a Tirana il luogo ideale per socializzare e vivere la movida albanese. Qui non mancano caffetterie e ristoranti molto gettonati tra influencer e gente molto in vista, così come è molto ampia l’offerta di ristoranti decisamente di alto livello. Gli amanti dello shopping di lusso non resteranno delusi per perché Blloku è il posto giusto dove trovare le boutique di alta moda e i negozi pronti a proporre outfit trendy e sempre attuali.

Il Centro, nella zona di Piazza Skanderbeg: il cuore di Tirana

Se stai cercando un hotel dove dormire a Tirana, nel pieno centro, dirigiti con certezza verso Piazza Skanderbeg, vero e proprio l’epicentro della capitale albanese. Questa pizza si chiama Sheshi Gjergj Kastrioti Skënderbeu, o semplicemente Seshi Skanderbeg. È intitolata a Giorgio Castriota Skanderbeg, un patriota albanese che visse nel XV Secolo. Qui si trovano molte delle principali attrazioni turistiche come il Museo Nazionale di Storia, la Moschea Et’hem Bey e la Torre dell’Orologio. Oltre a questo, nei dintorni di questa piazza, avrai l’imbarazzo della scelta sul luogo dove dormire a Tirana.

Soggiornare in questa zona offre la comodità di essere a pochi passi dai punti di interesse principali e dai mezzi di trasporto. Inoltre, la piazza è circondata da numerosi ristoranti e negozi. Questo la rende un vero e proprio quartiere centrale, con proposte adatte a molti budget, con alloggi sia per i viaggiatori più attenti al budget che per quelli che amano concedersi qualcosa in più mentre sono in vacanza. Alta offerta culturale e storica, facile accessibilità e posizione perfetta rendono Piazza Skanderberg un luogo molto gettonato dove dormire a Tirana. Molti viaggiatori la scelgono proprio per iniziare a scoprire la città, nel loro primo viaggio in Albania.

Tirana

Pazari i Ri: autenticità e i sapori del mercato di Tirana

Se il luogo perfetto per te per dormire a Tirana è appena fuori dal centro, a est di Piazza Skaderbeg, troverai Pazari i Ri, che significa “Nuovo Mercato“. Si tratta di un quartiere affascinante che offre un’esperienza autentica della vita locale. Al centro del quartiere c’è il mercato, recentemente rinnovato, dove è possibile trovare prodotti freschi, artigianato locale e street food delizioso. La zona è caratterizzata da un’atmosfera vivace e tradizionale, con numerosi ristoranti e caffè che servono piatti tipici della cucina albanese.

Soggiornare qui ti permetterà di vivere da vicino l’autenticità di Tirana. Il bazar di Tirana è considerato uno dei più interessanti in Europa perché rappresenta l’incontro tra diverse culture che è proprio della zona dei Balcani. Qui potrai assaggiare il Raki, una bevanda a base d’anice che strizza un po’ l’occhio all’Ouzu greco ma, al contempo, ha caratteristiche proprie. Pazari i Ri è la zona da scegliere dove dormire a Tirana se ami svegliarti e passeggiare tra i profumi e sapori dell’Albania più autentica e tradizionale. Oltre a questo, la zona è perfetta per i viaggiatori che amano dedicarsi a gustare lo street food. Qui troverai pane per i tuoi denti.

Mosaico "Gli Albanesi" a Tirana

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Vista del mosaico “Gli Albanesi” a Tirana, visibile da Piazza Skanderbeg

New Tirana: un quartiere dal respiro internazionale

Se sei un viaggiatore amante dei luoghi con forte impronta internazionale, il posto dove dormire a Tirana per te è New Tirana, uno dei quartieri più moderni della città, caratterizzato da nuovi complessi residenziali e commerciali. Questa zona è perfetta per chi cerca un soggiorno in strutture nuove e dotate di tutti i comfort moderni. Qui sono presenti parecchi hotel di note catene alberghiere e, pertanto, molti viaggiatori soggiornano qui durante un viaggio in Albania per sfruttare tutti i confort e i plus che certi tipi di hotel offrono.

Pur essendo una zona residenziale, è ben collegata al centro città e offre numerosi ristoranti, caffè e negozi. New Tirana è il tuo quartiere dove dormire a Tirana? Questa zona è ideale per chi desidera un ambiente più tranquillo e meno turistico, ma comunque vicino alle principali attrazioni, con immensa facilità di spostamento. Il quartiere di New Tirana è fortemente in espansione e non mancano le nuove aperture di locali, ristoranti e negozi, anche di alto livello.

La Zona del Lago Artificiale Parku i Madh: la natura in città

Ci sono molti viaggiatori che decidono di alloggiare in zone più verdi e unire così un po’ di natura alla scoperta di una capitale vivace e attiva come Tirana. Se questa è la tua scelta per il tuo viaggio in Albania, il luogo dove dormire a Tirana per te sarà la zona del lago artificiale, chiamata Parku i Madh  in albanese. Questo grande parco offre numerose opportunità per fare attività all’aperto come jogging, picnic e passeggiate rilassanti.

La zona è residenziale e tranquilla, con alcuni hotel e guest house che offrono un’ospitalità accogliente e decisamente più dal sentore famigliare rispetto agli hotel di altri quartieri di Tirana. Parku i Madh è la parte ideale dove dormire a Tirana, per chi desidera un rifugio pacifico lontano dal trambusto del centro città, senza però abbandonare la possibilità di godere di tutte le comodità offerte da una capitale sempre brillante come Tirana.

Tirana è una città che offre diverse opzioni di soggiorno, ciascuna con il proprio carattere e le proprie attrattive. Che il tuo posto perfetto dove dormire a Tirana porti con sé la vivacità di Blloku, la centralità del centro storico, la modernità di Tirana e Re, l’autenticità di Pazari i Ri, o la tranquillità della zona del Lago Artificiale, c’è un quartiere perfetto per ogni tipo di viaggiatore. Pianifica il tuo soggiorno in base alle tue preferenze, chiediti per bene cosa vuoi ottenere dal tuo viaggio in Albania e goditi al meglio tutto ciò che questa affascinante città ha da offrire.

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Montecarlo: clima e temperatura

Montecarlo è una destinazione perfetta per riempirsi gli occhi di bellezza, un pizzico di lusso e di tutti i colori della Costa Azzurra. Il clima di Montecarlo e la sua temperatura rendono il Principato di Monaco adatto a viaggi in tutte le stagioni. La città è famosa per il suo casinò, il circuito di Formula 1 e il porto affollato di yacht, nonché per case e ville da sogno. Una giornata a Montecarlo fa sicuramente sognare. Tuttavia, un altro aspetto affascinante è il clima di Montecarlo, che gioca un ruolo cruciale nella pianificazione di una visita e che può regalare piacevoli sorprese inaspettate in tutte le stagioni, grazie a una temperatura sempre (o quasi) gentile con chiunque. Per scoprire quale sia il periodo migliore per visitare il Principato di Monaco e approfittare così del prezioso clima di Montecarlo bastano poche e chiare informazioni.

Com’è il clima di Montecarlo: quando trovare la migliore temperatura

Montecarlo e il Principato di Monaco si trovano geograficamente in Costa Azzurra, una delle zone d’Europa più rinomate per il clima decisamente speciale e per le temperature mai totalmente fredde o invernali. Per questo e per altri motivi, Montecarlo e la Costa Azzurra sono diventati dei luoghi ambiti dove andare a vivere. Il Principato di Monaco gode di un clima mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde e soleggiate. Le temperature di Montecarlo variano moderatamente nel corso dell’anno, offrendo condizioni piacevoli per gran parte del tempo. Una delle caratteristiche principali delle temperature a Montecarlo è la mancanza assoluta di grandi sbalzi, benché il cambiamento climatico abbia reso le estati monegasche più caldo di quando si ricordasse in passato.

Gli inverni sono rimasti quelli raccontati dalle grandi dive del cinema di un tempo che non perdevano l’occasione di trascorrere la stagione più fredda (nel resto del mondo) da quelle parti, proprio per la dolcezza delle temperature e la grande presenza di giornate piacevoli e soleggiate anche in pieno gennaio. Il clima e la temperatura di Montecarlo hanno fatto la fortuna di questa zona, anche a livello di vegetazione: sia per qualità, che varietà e bellezza. Come vedremo, non c’è una stagione giusta o sbagliata per fare un viaggio a Montecarlo. Occorre solo saper scegliere il periodo giusto, in base a cosa si vuole vedere o fare a Montecarlo.

Montecarlo in inverno: il fascino mite di un inverno diverso

Amate fare un viaggio al mare d’inverno? La temperatura di Montecarlo renderà i giorni solitamente freddi un qualcosa di più mite e speciale. Gli inverni sono miti e  le temperature a Montecarlo scende raramente scendono sotto gli 8°C. Gennaio è il mese più freddo, con una media di 10°C. Questo è un periodo tranquillo per visitare la città, ideale per coloro che preferiscono evitare le folle. Nonostante il clima sia più fresco, le giornate di sole sono ancora frequenti, rendendo Montecarlo una meta piacevole anche in inverno.

Montecarlo in primavera: colori, fiori e molti eventi mondani

Passando alla stagione successiva, come sarà il clima a Montecarlo in primavera? Questo periodo dell’anno è uno dei momenti migliori per visitare il Principato di Monaco. Le temperature aumentano gradualmente, passando da una media di 12°C a marzo a circa 18°C a maggio. Le giornate si allungano e il clima è generalmente asciutto, ideale per esplorare la città e godersi gli eventi all’aperto, come il celebre Gran Premio di Monaco di Formula 1 a maggio. Se hai intenzione di fare un viaggio a Montecarlo in occasione di quell’evento, organizzati molto in anticipo.

Montecarlo, il casinò più famoso al mondo

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Vista sul casinò di Montecarlo

Montecarlo in estate: la temperatura sale e il mare avvolge

Il clima a Montecarlo si scalda molto in estate, ma non è mai troppo asfissiante, con temperature che oscillano tra i 20°C e i 28°C. Questo, però, è il periodo più affollato dell’anno, con molti turisti e residenti affollano le spiagge e i locali notturni. Sebbene le temperature possano salire, il mare offre un rifugio rinfrescante, e le serate sono spesso piacevolmente temperate. Anche in estate, il clima di Montecarlo si rivela un vero e proprio gioiello, degno del luogo che avvolge e rende così particolare e bello.

Montecarlo in autunno: un gioiello capace di splendere

L’autunno è un altro periodo eccellente per visitare Montecarlo. A settembre e ottobre, la temperatura a Montecarlo regala ancora giornate calde, con medie intorno ai 20°C-25°C. La luce è ancora molto presente e la durata del giorno è a dir poco soddisfacente, portando nei cieli del Principato colori e tinte davvero uniche. Il clima di Montecarlo in autunno rende ogni attività perfetta: potrai passeggiare lungo la costa o visitare i giardini del Casino di Montecarlo. Verso novembre, la temperatura a Montecarlo inizia a scendere, ma resta comunque mite rispetto a molte altre destinazioni europee. Si sente spesso dire che un autunno a Montecarlo, grazie al clima particolarmente dolce, sia qualcosa che fortifica più di chissà quante vitamine.

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Clima e temperatura a Montecarlo: il miglior periodo per un viaggio

La scelta del miglior periodo per visitare Montecarlo dipende dalle preferenze personali. Tuttavia, la primavera e l’autunno sono generalmente considerati i periodi migliori. Durante questi mesi, il clima di Montecarlo è ideale per esplorare la città senza l’affollamento estivo.

I mesi di aprile e maggio sono particolarmente consigliati e, generalmente, sono i periodi più mondani per un viaggio a Montecarlo. La città si anima con eventi e festival, il clima di Montecarlo è mite e la natura inizia a sbocciare, offrendo un paesaggio incantevole.

Settembre e ottobre sono delle vere e proprie gemme splendenti e uniche: offrono temperature ancora calde e un clima stabile, perfetto per attività all’aperto e visite turistiche. Inoltre, la folla estiva diminuisce, permettendo di godere delle attrazioni con maggiore tranquillità.

Se preferisci una vacanza tranquilla e non si temi il fresco, la temperatura di Montecarlo renderà perfetto anche un tuo viaggio invernale. Questa può essere una scelta interessante, soprattutto per chi vuole sperimentare il lato più rilassato di Montecarlo senza il trambusto turistico.

In conclusione, il clima di Montecarlo è piacevole tutto l’anno, con ognuna delle quattro stagioni che presenta i propri vantaggi. Che si scelga la primavera fiorita, l’estate vivace, l’autunno dorato o l’inverno mite, la temperatura di Montecarlo promette di regalarti un’esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più affascinanti del mondo.

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Anche Barcellona si mobilita contro il turismo di massa: cosa succede

Il turismo di massa, pur essendo senza senza ombra di dubbio un’importante fonte di guadagno, crea anche una serie di disagi e problemi che costringono le amministrazioni a intervenire. In Europa (e non solo) sono tante le città e località che hanno messo in atto restrizioni con lo scopo di gestire questo fenomeno e preservare il patrimonio artistico, storico e naturale. L’ultima della lista è Barcellona, straordinaria città della Spagna che ha deciso di mobilitarsi contro l’overtourism.

Barcellona vuole vietare gli affitti brevi

Gli affitti brevi sono sempre più ricercati quando si tratta di fare piccole vacanze nelle mete di tutto il mondo, compresa Barcellona. La vivace città catalana, tuttavia, sembrerebbe vivere una vera e propria crisi abitativa, secondo molti dovuta anche alla cattiva gestione dei flussi turistici.

Per questo motivo, il sindaco Jaume Collboni ha annunciato che nei prossimi anni Barcellona non rinnoverà le licenze degli oltre 10mila appartamenti che attualmente vengono affittati a breve termine ai turisti. L’anno previsto per l’entrata in vigore di questa nuova norma è il 2029, per il semplice motivo che tutte le licenze emesse finora scadranno entro novembre del 2028. Dall’anno seguente, quindi, Barcellona potrebbe privarsi di appartamenti per affitti brevi ai turisti. Ma niente paura, perché in città rimarranno comunque gli hotel e i Bed&breakfast tradizionali.

Ma perché questa nuova misura? Secondo il sindaco, questa mossa è necessaria perché i prezzi proibitivi degli affitti, che negli ultimi dieci anni sono aumentati del 68%, rappresentano uno dei più grandi problemi di Barcellona.

Le critiche a questa nuova misura

Partiamo dal presupposto che questa nuova misura, attualmente, non è ancora legge: per entrare in vigore è necessaria la maggioranza dei voti del consiglio comunale. Senza dimenticare il fatto che coloro che ora sono in possesso delle licenze per gli alloggi turistici e le associazioni di categoria che le rappresentano potrebbero rallentare questo possibile processo facendo causa.

Il Partito Popolare (PP) ha già presentato ricorso alla Corte Costituzionale, per esempio, e contemporaneamente l’associazione dei datori di lavoro Apartur sta valutando la possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea.

Quando da Google maps sparì la linea di un bus del centro di Barcellona

Non è la prima volta che le amministrazioni di Barcellona mettono in atto misure volte a frenare il fenomeno della gentrificazione. Solo pochi mesi fa, infatti, su Google maps sparì una linea di bus che attraversa il centro di Barcellona. Per quale motivo? Più o meno per lo stesso degli affitti brevi: l’obiettivo era far sì che i turisti non la utilizzassero troppo. In questo modo, quindi, i cittadini potevano usufruirne senza troppi problemi.

Allo stesso tempo, tuttavia, il comune di Barcellona ha organizzato un ambizioso progetto per affrontare sia la crisi climatica che i problemi derivanti dal turismo di massa.

Nel prossimo futuro verranno infatti installate tecnologie sostenibili e soluzioni energetiche innovative negli edifici scolastici della città, come pannelli fotovoltaici, sistemi di condizionamento e impianti di riscaldamento a pompa di calore. La scadenza prevista è il 2029.

Ma non è tutto, perché l’energia prodotta in eccesso sarà condivisa con altri edifici pubblici e residenze circostanti, creando una rete energetica integrata e sostenibile. Il costo stimato è di 100 milioni di euro, che il comune di Barcellona ha deciso di prendere (in parte) dai proventi della tassa di soggiorno, quest’anno aumentata a 3,25 euro per pernottamento.