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Volare in mongolfiera in Italia: ecco dove farlo

Sospesi dolcemente tra la terra e il cielo, guidati da variopinti palloni gonfiati da una calda fiamma, possiamo volare a migliaia di metri di quota per ammirare paesaggi di incredibile bellezza. Un volo in mongolfiera è un modo unico e memorabile di visitare un territorio da un altro punto di vista, che cambia sempre: ogni volo guidato dai palloni aerostatici è infatti irripetibile perché la rotta del viaggio viene decisa dalla natura, ovvero dalle correnti del vento.

Non serve andare in Cappadocia, la località più celebre per questo genere di avventura. Anche l’Italia offre molteplici punti di partenza e festival dedicati: da Nord a Sud, vediamo alcuni dei più suggestivi viaggi in mongolfiera che includono anche la preparazione del volo, un momento altrettanto affascinante che fa parte dell’esperienza.

Volare in mongolfiera in Nord Italia

Coloro che vogliono godere di una vista suggestiva sulle Langhe, patrimonio dell’Unesco, sul Monte Rosa e sulle cime innevate delle Alpi Marittime, ma anche sui borghi antichi e sul corso del fiume Tanaro, non possono perdersi l’esperienza di un viaggio sospeso nel vento a Mondovì, la capitale italiana della mongolfiera. Si trova in provincia di Cuneo, tra le dolci colline del Piemonte, e promette esperienze memorabili, guidati dai grandi palloni colorati che fluttuano nell’aria a 1000 metri di quota.

In occasione dell’epifania, inoltre, Mondovì si arricchisce del Festival delle mongolfiere, il raduno aerostatico internazionale che vede riunirsi numerosi appassionati. Non mancano anche le mongolfiere “speciali”, dalle forme stravaganti e variopinte che attirano la curiosità di tutti, dai grandi ai più piccoli.

Viaggio in mongolfiera a Mondovì

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Volare in mongolfiera a Mondovì, Piemonte

A due passi da Milano si può raggiungere facilmente un’altra location decisamente suggestiva dalla quale partono tutto l’anno gli speciali palloni aerostatici: San Colombano al Lambro. A un’ora di strada dal capoluogo, si può intraprendere un’esplorazione del territorio da una prospettiva differente: si possono così ammirare la campagna lombarda tra le province di Lodi e Pavia, i suoi campi coltivati, le città d’arte, ma anche le Prealpi e gli Appennini.

Restando in Nord Italia, gli amanti della montagna e dell’avventura possono provare l’adrenalina di un lungo viaggio in mongolfiera tra le cime innevate delle Dolomiti, come le Tre Cime di Lavaredo, la Marmolada e il Sassolungo. Il viaggio sospeso a 3 mila metri di altitudine parte da Dobbiaco (o da Brunico, in base ai venti più favorevoli), sorvola la catena delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, per poi avviarsi verso il mare: dopo circa 3/4 ore di viaggio si atterra nei pressi di Venezia, Treviso oppure Verona, a seconda delle correnti del vento.

Anche Dobbiaco, in provincia di Bolzano, ha un proprio Festival dedicato alla mongolfiera: ogni anno, a gennaio, tanti appassionati e curiosi si ritrovano per un evento ricco di colori, esperienze mozzafiato per adulti e bambini e tanto divertimento.

Volare in mongolfiera in Centro Italia

Anche il Centro Italia offre diverse esperienze di volo, trasportati dal vento in un viaggio tranquillo ad alta quota. Da non perdere è l’Umbria vista dall’alto, in tutto il suo splendore. Si parte alle prime luci dell’alba da Bevagna (in provincia di Perugia) e, dopo aver assistito al suggestivo gonfiaggio del pallone aerostatico, si sorvola per un’ora la città di Assisi, casa natìa di San Francesco, e l’omonima valle punteggiata da piccoli e caratteristici borghi medievali, ricoperta da ordinati filari di vigneti e da splendide distese di oliveti.

Festival della Mongolfiera in provincia di Perugia

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Festival della Mongolfiera in provincia di Perugia

Spostandoci in Toscana, in provincia di Firenze, si raggiunge un altro luogo in cui sorvolare paesaggi di autentica bellezza guidati da variopinte mongolfiere: è San Casciano, in Val di Pesa. Qui è possibile salire su una mongolfiera con il pavimento trasparente per assaporare pienamente la vista panoramica, dai 1000/1200 metri di quota, sulle splendide colline del Chianti ricoperte di vigneti alternati ad antichi borghi e castelli medievali.

La magia di un viaggio sulla mongolfiera diviene realtà anche a Carpineti, in Emilia Romagna. Decollando da questa graziosa cittadina in provincia di Reggio Emilia, gli amanti della montagna possono assistere all’incantevole panorama che si apre sul Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano con i suoi piccoli borghi sparsi tra la vegetazione. Questo viaggio sospeso nel cielo permette anche di avvistare diversi animali selvatici in quello che è il loro habitat naturale.

Anche la Capitale offre ad appassionati e curiosi la possibilità di volare guidati da un pallone aerostatico a 500 metri di quota. Non distante da Roma, si trova il punto di decollo di Magliano Sabina: il viaggio prevede il sorvolo delle rovine dell’area archeologica di Otricoli, il bellissimo paesaggio dei colli della Sabina e la suggestiva valle del Tevere.

Volare in mongolfiera in Sud Italia

Chi cerca un’avventura in mongolfiera che unisca la bellezza paesaggistica alla storia antica, non può che recarsi a Paestum, in Campania. Partendo alle prime luci dell’alba, oppure al tramonto, ci si solleva lentamente e si sorvola il parco archeologico di Paestum, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, con gli antichi templi di Hera, Nettuno e Atena, risalenti all’epoca della Magna Grecia. Da quel punto di vista privilegiato, lassù tra i cieli, si può ammirare anche l’ampio panorama sul Mar Tirreno e sulla costa del Cilento.

Paestum ospita anche il Festival delle mongolfiere, divenuto nel tempo un evento di importanza mondiale. Ogni anno, tra i mesi di settembre e ottobre, il Paestum Baloon Festival riunisce per una settimana appassionati e curiosi dei viaggi in mongolfiera. Si può volare sui colorati palloni aerostatici con volo vincolato (adatto anche ai bambini e ai più timorosi), oppure godere dell’atmosfera di festa con bancarelle di prodotti artigianali, buon cibo e intrattenimento.

Anche la Puglia non manca all’appello: i voli in questa regione partono da Castel del Monte, uno dei luoghi storici più suggestivi del Bel Paese, nonché patrimonio Unesco. Ad Andria, si parte per un volo in mongolfiera di circa un’ora che apre la vista sul territorio circostante e sulla costa adriatica del tacco d’Italia. Non mancano anche brindisi e degustazioni di prodotti tipici una volta atterrati.

Un altro luogo di estrema bellezza che è possibile ammirare dall’alto di una mongolfiera in volo è Matera, in Basilicata. Una volta accesa la fiamma che riscalda l’aria del pallone, gli avventurieri si sollevano dolcemente da terra per raggiungere una quota che permette di ammirare un panorama suggestivo sui Sassi di Matera, anch’essi patrimonio Unesco, che riflettono le luci dell’alba in un caleidoscopio di colori tenui. Tutt’attorno si apre il territorio lucano, contraddistinto da una natura aspra punteggiata da piccoli borghi antichi.

Anche i paesaggi unici della Sicilia sono l’ambientazione perfetta per un’avventura in mongolfiera. Partendo da Centuripe (in provincia di Enna), ci si solleva in aria per ammirare lo scenario dei Calanchi del Cannizzola, una distesa di aride colline simili ai paesaggi che fanno da sfondo ai tipici film western. Le prime luci del mattino illuminano d’oro i piccoli borghi del territorio, come Grammichele e Paternò, ma anche l’Etna in lontananza: si forma così una cartolina di immenso splendore.

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Le pagine della nostra vita, dove è stato girato il film

Basato su un celebre romanzo di Nicholas Sparks, “Le pagine della nostra vita” (titolo originale “The Notebook”) uscito nel 2004 e diretto da Nick Cassavetes è da vent’anni uno dei film più romantici e drammatici che si siano visti. Narra le vicende amorose di due giovani, Noah Calhoun e Allison (Allie) Hamilton, interpretati da Ryan Gosling e da Rachel McAdams.

La trama del film

Come in molti altri kolossal, la storia è quella dell’amore i due giovani reso impossibile dalle famiglie, in questo caso di lei che vorrebbero impedire la relazione tra i due, e dagli eventi esterni, qui lo scoppio della Seconda guerra mondiale. E, come spesso accade nei film romantici, finisce che la loro storia d’amore si riveli più forte di tutto. Senza spoilerare troppo quei pochi che non lo hanno mai visto, dobbiamo ricordare che, come spesso avviene, complice del successo di una pellicola tante volte è anche l’ambientazione in cui si svolge la storia.

Le location di “Le pagine della nostra vita”

Questo kolossal è stato girato nel South Carolina, in una delle piantagioni appena fuori Charleston, la Boone Hall Plantation, che si trova su Seabrook Island, una delle numerose isole intorno alla città, la cui facciata, in stile georgiano, usata per le scene in estero, è inconfondibile. Si tratta molto probabilmente della prima piantagione sorta a Charleston e fatta costruire dall’inglese John Boone non appena venne a vivere in America. Oltre a far costruire questa splendida mansion, fece anche piantare delle querce lungo il viale di accesso che, oggi, sono uno spettacolo per gli occhi perché, nel corso dei secoli, i rami si sono talmente intrecciati tra loro da formare un fitto corridoio riparato che conduce fino alla villa.

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Il viale alberato della Boone Hall Plantation a Charleston

Gli americani sono bravissimi nello sfruttare al meglio i luoghi che hanno qualcosa da raccontare a chi li visita. Ecco allora che, oltre a organizzare tour completi e guidati sui luoghi di “The Notebook”, hanno saputo sfruttare al massimo le visite anche della piantagione, non soltanto come location del film, ma soprattutto come sito storico. Nella piantagione, infatti, si possono visitare gli ambienti lussuosi appartenuti alla famiglia Boone e lo splendido parco, ma anche le capanne degli schiavi che lavoravano.

Inoltre, durante la visita guidata viene spiegato il significato della cultura Gullah, quella della comunità che si è stanziata proprio sulla costa orientale degli Stati Uniti del Sud e che ha sempre mantenuto un forte legame con la madre patria in Africa. Questo legame ha tracce molto evidenti anche oggi nella cultura di questo popolo che, a distanza di 400 anni dall’arrivo del primo gruppo di schiavi sulle coste della Carolina del Sud, oggi i Gullah vengono definiti la più africana fra le comunità afroamericane degli Stati Uniti d’America. Visitare questa piantagione, quindi è importate per capire molto della storia degli Stati Uniti in generale.

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Una scena del film “Le pagine della nostra vita”

Tornando alle location in cui è stato girato il film, per gli interni della casa estiva degli Hamilton è stato usato un altro edificio, la Williams Mansion, che si trova proprio in città a Charleston. Questo edificio in stile vittoriano fu fatto erigere da George W. Williams alla fine dell’800 con un  bel giardino intorno e un osservatorio sul tetto. Alla sua morte, la casa venne ereditata dal genero, Patrick Calhoun, e cambiò nome in Calhoun Mansion che decise di trasformarla in hotel a inizio Novecento. L’interno comprende trenta stanze principali più altre stanzette, ambienti molto vari, quindi, tra cui poter scegliere per girare le scene di un film.

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La Williams Mansion di Charleston usata per gli interni del film

La città di Charleston è anche protagonista del film. Nella via più importante, King Street, si trova infatti il cinema American Theater dove Allie e Noah s’incontrano per il loro primo appuntamento e dove è stata girata la scena in cui danzano per strada. La scena del bacio è valsa a Rachel McAdams e a Ryan Gosling il premio per il “Best Kiss” agli MTV Movie Awards del 2005. Questa via su cui s’affacciano deliziose palazzine in stile art déco è una delle più fotografate dai turisti che visitano Charleston.

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La famosa King Street a Charleston

 

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Cosa visitare a Bratislava: itinerario del centro storico

Bratislava, capitale della Slovacchia situata lungo le rive del Danubio è ricca di monumenti storici, musei, gallerie d’arte e non mancano i paesaggi mozzafiato. Il turista che sceglie di visitare Bratislava non si limita ad esplorare e scoprire la città e le sue mille meraviglie, spesso sceglie di avventurarsi alla scoperta dei territori e dei borghi vicini consapevole di trovare non solo borghi  particolari e storici ma anche paesaggi naturali incantevoli. Restate con noi per scoprire nel dettaglio cosa vedere a Bratislava e i luoghi vicini da visitare.

Bratislavský hrad, il castello di Bratislava

Partiamo da qui, dal castello di Bratislava, aperto al pubblico, è uno dei simboli più riconoscibili della città e ne domina il perimetro dalla cima di una collina. Costruito originariamente nel IX secolo il castello ha subito numerose ristrutturazioni nel corso del tempo. Oggi ospita il museo nazionale slovacco ed espone una vasta collezione di artefatti storici, opere d’arte e mostre temporanee.

La posizione del castello offre al visitatore una vista panoramica e spettacolare sulla città e sul Danubio, è possibile passeggiare nei giardini ben curati ammirando la magnifica architettura dell’edificio.

Il centro storico di Bratislava: i monumenti imperdibili

Il cuore pulsante di Bratislava è il centro storico, Staré Mesto, un labirinto di stradine acciottolate e piazze pittoresche con edifici storici a fare da cornice definitiva ad un quadro poetico, una passeggiata nel centro storico vi farà sentire come un viaggiatore indietro nel tempo con numerosi punti d’interesse da scoprire ed immortalare.

La piazza e la chiesa di San Martino

Partiamo da Hlavné Námestie, la piazza principale: è il cuore del centro storico e anche uno dei luoghi più affascinanti della città. Circondata da edifici storici colorati è spesso animata da eventi culturali, mercatini e festival. Al centro della piazza spicca la fontana di Rolando costruita nel 1572 è uno dei tanti simboli della città.

Proseguendo per il centro si raggiunge la chiesa di San Martino, chiamata dai local Dóm svätého Martina. Costruita nel XIV secolo ha ospitato numerose incoronazioni reali. La sua architettura gotica e i dettagli interni  riccamente decorati ne fanno un luogo di grande interesse turistico e religioso per gli appassionati di storia e architettura.

A due passi dal centro storico, un’autentica chicca è la chiesa Blu intitolata a Santa Elisabetta: l’edificio, nato dalla ristrutturazione di un mausoleo è un’opera d’arte che si distingue per una meticolosa cura dei particolari che uniscono bianco, oro e blu.

Chiesa Blu di Bratislava

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Chiesa Blu a Bratislava

Il teatro nazionale e il parco Sad Janka Král’a

Altra chicca imperdibile? Slovenské národné divadlo, il teatro nazionale slovacco è anche un punto di riferimento culturale, fondato nel 1920 offre una vasta gamma di spettacoli dai balletti all’opera al teatro drammatico. L’edificio storico del teatro situato sulla Hviezdoslavovo námestie è un esempio di architettura neorinascimentale e merita una visita sia per l’esterno elegante che per le performance artistiche di alto livello.

Chi cerca un po’ di verde dovrebbe visitare il parco Sad Janka Král’a un’oasi di verde e tranquillità imperdibile, situato sulla riva sud del Danubio è uno dei parchi più antichi dell’Europa Centrale risalente al XVIII secolo. Merita una visita per l’aura di serenità che trasmette ed è ideale per chi volesse regalarsi un pic nic grazie alle numerose panchine presenti.

Tra i monumenti più importanti di Bratislava c’è Michalská braná, la Porta di San Michele: si tratta dell’unica porta cittadina che testimonia quella che è stata la fortificazione medievale. La torre della porta ospita il museo delle armi con una bella collezione di armi storiche. Dalla cima della torre i turisti possono avere una splendida vista della città vecchia.

Consigliamo poi una visita alla Dom U dobrého pastiera, la casa del buon pastore è un edificio rococò risalente al XVIII secolo con una vasta collezione di orologi storici. Famosa per la sua architettura elegante e la sua posizione pittoresca ai piedi del castello di Bratislava.

La torre Stará Radnica e il ponte nuovo

Stará Radnica, la torre del vecchio municipio, si trova vicino alla piazza principale si tratta di un edificio storico risalente al XIV secolo, ospita il museo della città di Bratislava che offre una panoramica sulla storia della città. Dalla cima della torre si può godere di una vista spettacolare di Bratislava del centro storico e dei suoi particolarissimi tetti rossi.

Most SNP, il ponte nuovo è un simbolo moderno della capitale ed è forse più noto come ponte UFO per la sua forma particolare e distintiva. Costruito negli anni ’70 il ponte attraversa il Danubio e collega il centro città con il quartiere di Petržalka. La caratteristica del ponte che spicca agli occhi del turista è la piattaforma di osservazione situata a ben 95 metri di altezza, offre una vista davvero mozzafiato sia sulla città che sul fiume! Sotto la piattaforma è presente un ristorante e anche in questo caso, la vista mentre si cena è unica e indimenticabile.

Cosa vedere a Bratislava in un weekend

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Cosa vedere a Bratislava in 2 giorni

Il palazzo Grassalkovich

iL palazzo Grassalkovich è la residenza ufficiale del presidente della Slovacchia, costruito nel XVIII secolo in stile barocco, il palazzo è circondato da giardini aperti al pubblico. Durante l’estate i giardini sono un luogo ideale per passeggiare e rilassarsi mentre l’edificio è spesso usato per cerimonie ufficiali ed eventi di Stato.

I musei più interessanti di Bratislava

Non solo monumenti, anche il repertorio artistico non è da sottovalutare. Tante le possibilità in città a partire dal Danubiana Meulensteen Art Museum, il museo di arte danubiana è tra le attrazioni imperdibili. Situato su una penisola del Danubio, questo museo d’arte è uno dei più recenti ed interessanti della Slovacchia. Ospita una collezione di arte moderna e contemporanea con mostre temporanee di artisti internazionali.

Dato il territorio fortemente collegato alla coltivazione dell’uva e alla produzione del vino, in città presso il Palazzo Apponyi è disponibile il museo della viticultura che porta i turisti ad esplorare tutte le chicche legate alla produzione vinicola del territorio slovacco.

Da non perdere il monumento commemorativo dedicato ai soldati sovietici caduti durante la liberazione nella seconda guerra mondiale: il Memoriale di Slavín è collocato su una collina e da qui si gode anche di una bellissima vista panoramica sulla città.

 

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Dove dormire a Belgrado, zone e quartieri dove alloggiare

Belgrado, la Capitale della Serbia nonché della ex Jugoslavia fino alla dissoluzione del 2006, è una città densa di storia e cultura, giovane e dinamica. Nel corso della tempo ha subito diverse devastazioni e bombardamenti, trovandosi al centro di molteplici contese e vicende rilevanti per via della sua posizione strategica. Presenta più di un milione e mezzo di abitanti ed è considerata il punto di incontro tra Oriente e Occidente. Visitarla significa scoprire una città ricca di fascino e che molto ha da raccontare. Situata in un contesto naturalistico d’eccezione – complice la confluenza dei fiumi Danubio e Sava – si caratterizza per le tante anime che la rendono speciale, sospesa tra un passato antico e ricco di dominazioni differenti, così come un presente moderno e intrigante. Dove alloggiare durante la permanenza a Belgrado? Molto dipende, in realtà, dal tipo di vacanza che si desidera fare. Scopriamo insieme dove dormire all’interno delle varie strutture dell’hotellerie che mette a disposizione la città, tra hotel, B&B e molto altro ancora.

I quartieri migliori per un soggiorno a Belgrado

Dove alloggiare a Belgrado

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Vista sul tempio di San Sava a Belgrado

Belgrado è divisa in due parti, separate dal fiume Sava, un affluente del Danubio: la città vecchia, con i comuni di Stari Grad e Vracar, e la città nuova, con i comuni di Zemun e Novi Beograd. Stari Grad corrisponde sostanzialmente al centro storico, rivelandosi la sede dei monumenti più importanti e di tutto quello che risulta di interesse culturale: musei, università, teatri e via dicendo. Alloggiare in questo comune è perciò la soluzione ottimale, a livello logistico e non solo. I quartieri migliori per pernottare sono tre: Skadarlija, Dorcol e Savamala. A essi andrebbe aggiunto Zemun, una sorta di città nella città che si caratterizza per l’architettura in stile austro-ungarico. Te li raccontiamo, così da aiutarti a scegliere la zona migliore di Belgrado dove alloggiare.

Dorcol, la zona più elegante di Belgrado

Il nome “Dorcol” è di origine turca e può essere tradotto come “incrocio di quattro strade”. Parliamo di una delle zone più antiche della città, fondata nel 300 a.C. con il nome di Singidunum e poi soggetta alle dominazioni e influenze di Unni, Ottomani, Ungheresi, Sarmati, Ostrogoti, Slavi e Bizantini, a fronte della contaminazione di usi e tradizioni differenti. Dorcol oggi si distingue per l’anima vivace e moderna, complice la presenza di diversi caffè, ristoranti, bar, negozi e di tanti servizi. Alloggiare in questa parte di Belgrado vuol dire stare in un quartiere dinamico e unico nel suo genere, respirando un’atmosfera creativa e artistica. È possibile scegliere tra hotel eleganti e B&B non meno curati ed efficienti, perfetti per una visita di pochi giorni, oppure un albergo con servizi più strutturati per avere la possibilità di godere al meglio della vacanza. Tra i monumenti più interessanti di Dorcol segnaliamo la Moschea di Bajrakli e la più antica casa privata della metropoli: la Turbe di Sheikh Mustafa. Segnaliamo inoltre lo spettacolare Parco Kalemegdan. Come si può notare, tutti questi nomi sono di origine turca, a dimostrazione dell’influenza ottomana.

Skadarlija, la Montmartre di Belgrado

Il quartiere di Skadarlija si trova nel centro storico di Belgrado e per via del suo fascino è sovente paragonato a quello di Montmartre a Parigi. Si tratta di una zona dove è possibile percepire ancora oggi l’atmosfera di quando era luogo di ritrovo per artisti e intellettuali. Qui si trovano diversi monumenti e musei interessanti, con tanto di statue dedicate al principe Obrenovic e al cantante Toma Zdravkovic. Pernottare in questa zona di Belgrado permette di percepire l’atmosfera bohémien della Capitale serba, avendo modo di accedere a una proposta che vede al centro alberghi di lusso e ostelli decisamente accessibili. Essendo una zona centrale, sono molteplici le cose da fare, soprattutto alla sera: è decisamente indicato per i giovani e per chi vuole staccare la mente in vacanza e vivere giorni frenetici e ricchi di eventi.

Savamala, nel cuore della vita notturna di Belgrado

Le zone dove dormire a Belgrado

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Knez Mihailova Street, la via dello lo shopping di Belgrado

Questo quartiere è certamente il più stimolante di Belgrado, complice una vita notturna vivace e che si caratterizza per la presenza di club galleggianti situati sulle sponde del fiume Sava. Alloggiare a Savamala permette di immergersi in un’esperienza musicale di livello assoluto, a fronte di una varietà di generi che è un vero e proprio unicum: tra rock, pop, folk e musica techno, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Siamo inoltre vicino alla Fortezza di Belgrado, la cui presenza ha reso questa parte della città fortemente soggetta a devastazioni e bombardamenti durante entrambi i conflitti mondiali. Oggi è stata ricostruita perfettamente. Gli hotel di Savamala sono la scelta migliore per coloro che desiderano vivere al meglio le esperienze di intrattenimento e presentano costi diversi a seconda del livello dei servizi. Molti sono in  zone centrali, vicini ai principali locali, pertanto puoi spostarti agevolmente e trascorrere dei giorni speciali. Forse non lo sai, ma questa Capitale Europea è una delle migliori in termini di movida e vita notturna.

Consigli per visitare Belgrado al meglio

Dove dormire a Belgrado

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La vista suggestiva sul fiume a Belgrado

Il periodo migliore per visitare Belgrado? L’estate, quando le temperature sono piuttosto miti, cosa che non si può dire d’inverno. La lingua locale è il serbo, ma anche l’inglese è piuttosto parlato presso la popolazione: non dovresti quindi incontrare particolari difficoltà nel comunicare.

Per recarti nella capitale della ex Jugoslavia la cosa migliore è prendere l’aereo. Le città italiane al momento collegate con l’aeroporto di Belgrado sono Roma, Bologna, Napoli, Catania, Bari, Palermo, Milano e Venezia. Rimanendo per un periodo non superiore ai 90 giorni ai cittadini europei non è richiesto alcun visto. La valuta locale è il dinaro serbo ed è solitamente possibile fare affidamento sui sistemi di pagamento elettronici. Tra gli eventi da non perdere segnaliamo il Festival della birra, in programma a metà agosto; il Beogradski Festival, previsto a fine marzo; il Guitar Art Festival, sempre a Marzo; la Fiera Nazionale del Libro, che si distingue per il programma molto attivo e una rassegna dedicata ai fumetti.

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Neos Marmaras: cosa vedere e come arrivare

Neos Marmaras è la cittadina principale della splendida penisola di Sithonia, territorio che fa parte della regione della Calcidica in Grecia. Si tratta di una destinazione turistica affascinante in grado di offrire una combinazione perfetta di bellezze naturali, storia e cultura. Questo pittoresco villaggio di pescatori è diventato un noto punto di riferimento per tutti i viaggiatori in cerca di relax, avventure all’aria aperta e che vogliono scoprire l’antica cultura greca e l’ospitalità dei suoi abitanti. Neos Marmaras, come tutta la penisola di Sithonia, è una destinazione adatta a tutti: famiglie con bambini, coppie e gruppi di amici.

La storia di Neos Marmaras

La cittadina di Neos Marmaras fu fondata molto recentemente, nel 1922, da profughi provenienti dall’isola di Marmara, da cui poi il villaggio prenderà il nome. Questo incantevole posto è cresciuto negli anni, fino a diventare un importante centro turistico per la regione grazie alla sua posizione, che si può definire quasi strategica al centro del Mar Egeo e alle sue fantastiche bellezze naturali. Oggi, Neos Marmaras mantiene ancora il suo carattere autentico, combinando le affascinanti tradizioni locali con le comodità moderne.

Cosa vedere e cosa fare a Neos Marmaras?

Neos Marmaras è situata a soli 125 km a sud di Salonicco e al riparo di due montagne, Itamos e Tragoudeli. Questa zona della penisola di Sithonia offre paesaggi naturali unici, ideali per delle stupende passeggiate tra gli uliveti o per vivere fantastiche escursioni.

Parco naturale di Porto Carras

Il parco naturale di Porto Carras è un’area protetta e rappresenta il luogo perfetto per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta ed offre diversi sentieri per escursioni, oltre che la possibilità di vedere diverse specie di flora e fauna locali. Il parco è anche un ottimo luogo per un picnic in mezzo alla natura.

Il Parco Naturale di Porto Carras si trova vicino all’omonimo Porto Carras Grand Resort, uno dei principali punti di interesse di Neos Marmaras. Questo è uno dei resort più grandi e lussuosi della Grecia, che offre ai propri ospiti una vasta gamma di attività, tra cui campi da golf, un porto turistico, vigneti e cantine e strutture per il benessere.

Degustazione nei vigneti e nelle cantine di Neos Marmaras

Gli appassionati di vino non possono perdere una visita alla cantina di Porto Carras, il luogo ideale a Neos Marmaras per degustare alcuni dei migliori vini grechi prodotti localmente. Oltre alla cantina di Porto Carras, la regione di Neos Marmaras è famosa per i suoi vigneti. È possibile visitare diverse cantine locali per degustare i vini della regione, come l’Assyrtiko, il Malagousia e il Limnio. Molte cantine offrono tour che includono una visita guidata ai vigneti ed una spiegazione dei processi di vinificazione, per un’esperienza indimenticabile.

Il villaggio di Parthenonas, un salto nell’antica Grecia

A pochi chilometri da Neos Marmaras si trova il villaggio di Parthenonas, uno dei villaggi più antichi della regione Calcidica. Questo villaggio tradizionale è situato su una collina, il che offre viste panoramiche spettacolari sulla costa e sul Mar Egeo. Passeggiando per le stradine acciottolate, è possibile ammirare le vecchie case in pietra tradizionali e godere di un’atmosfera tranquilla e autentica. Parthenonas è anche sede di un piccolo museo che espone oggetti della vita rurale e tradizionale, per scoprire come gli abitanti del luogo vivevano nel passato.

Le spiagge di Neos Marmaras

Le spiagge di Neos Marmaras sono tra le più belle della Calcidica. Proprio per questo rientrano fra le tappe obbligatorie per tutti quei visitatori che sono partiti alla scoperta della selvaggia e sconosciuta penisola di Sithonia. Tra le spiagge di Neos Marmaras sicuramente si possono considerare:

  • la spiaggia di Paradisos, situata a nord di Neos Marmaras, famosa per la sua sabbia dorata e le acque cristalline. È l’ideale per le famiglie grazie alla presenza di acque poco profonde e alle numerose strutture disponibili, come bar e ristoranti;
  • la spiaggia di Lagomandra, premiata con la Bandiera Blu. È una spiaggia circondata da pini, con un paesaggio mozzafiato e un ambiente tranquillo. È perfetta per chi cerca una giornata di relax lontano dalla folla;
  • la spiaggia di Kohi, è una spiaggia esclusiva, completa di servizi di lusso, inclusi lettini e ombrelloni, bar sulla spiaggia e diverse attività acquatiche.
Spiaggia della penisola di Sithonia, nei pressi di Neos Marmaros

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Spiaggia e mare cristallino della penisola di Sithonia, nei pressi di Neos Marmaros

Escursioni e attività all’aria aperta, fra trekking, escursione e gite in barca

La penisola di Sithonia è ricca di sentieri panoramici che attraversano le verdi foreste di pini e che offrono viste spettacolari sul Mar Egeo. Uno dei percorsi più popolari è quello che conduce al Monte Itamos, la montagna più alta della zona, da cui si può ammirare un panorama della penisola greca a 360 gradi.

Altre attività raccomandate da fare nei pressi di Neos Marmaras sono le gite in barca, un modo fantastico per esplorare la costa e le isole vicine, e le immersioni subacquee, che consentono a visitatori di osservare più da vicino questi fondali meravigliosi, come anche lo snorkeling in baie appartate.

Come arrivare a Neos Marmaras?

Ci sono diversi modi di raggiungere Neos Marmaras:

In Auto

Una volta arrivati a Salonicco, il modo più conveniente per raggiungere e veloce per raggiungere Neos Marmaras è noleggiare un’auto. Il viaggio dura circa un’ora e mezza, attraversando l’autostrada Egnatia Odos (A24) fino a Polygyros, per poi proseguire lungo la strada provinciale verso la penisola di Sithonia. Arrivare a Neos Marmaras in auto dà la possibilità di godere di paesaggi mozzafiato lungo tutto il percorso.

In Autobus

Per chi, invece, preferisce i mezzi pubblici, ci sono diversi autobus che regolarmente collegano Salonicco a Neos Marmaras. Gli autobus partono dalla stazione degli autobus di Salonicco (KTEL Halkidikis) ed il viaggio dura circa 2-3 ore.

In Nave

Durante i mesi estivi è anche possibile raggiungere Neos Marmaras via mare. Alcune compagnie di navigazione, infatti, offrono servizi di traghetto che collegano le isole greche principali alla Calcidica. Questa opzione è molto interessante per chi desidera combinare la visita di Neos Marmaras con altre destinazioni marittime della Grecia.

Neos Marmaras è una destinazione imperdibile, anche se ancora poco conosciuta, per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax, della natura e della cultura. Con le sue splendide spiagge, le numerose attività all’aria aperta, la ricca tradizione culturale e la deliziosa cucina locale, offre qualcosa per ogni tipo di viaggiatore, che non ha nulla da invidiare ad altre mete come Zante o l’isola di Corfù.

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L’Isola di Santa Maria, in Sicilia, è di nuovo in vendita

Immersa nel fascino della Laguna dello Stagnone, nel territorio di Marsala in provincia di Trapani, sorge un’isola, chiamata Santa Maria, che è in vendita e per la seconda volta. Un posto magico di circa 11 ettari, distante soltanto 500 metri dalla terraferma, ma che a quanto pare nessuno vuole. Il motivo? Molto probabilmente il prezzo, che è davvero piuttosto alto.

L’annuncio dell’Isola di Santa Maria in vendita

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato di fare una vacanza su un’isola deserta e immersa in un mare cristallino. Un desiderio che potrebbe diventare realtà e senza andare troppo lontano da casa propria, ma che ne fatti è impossibile per la maggior parte della popolazione: l’Isola di Santa Maria, in Sicilia, è in vendita, ma per un prezzo di ben 12 milioni di euro.

Ma non è la prima volta che questo magnifico lembo di terra siciliano viene messo sul mercato. Era già successo 5 anni fa e ad un costo persino superiore: ben 17 milioni di euro. Come è possibile immaginare, tuttavia, la compravendita non è mai andata a buon fine. Una decisione, quella di vendere l’isola, che già nel 2019 aveva provocato diverse reazioni da parte delle associazioni ambientaliste e dei Verdi, che temevano la costruzione di resort o altre strutture che avrebbero potuto danneggiarne il paesaggio e il prezioso territorio.

Tutta la bellezza dell’Isola di Santa Maria

Come si può leggere sull’annuncio che è apparso sul portale dell’agenzia immobiliare legata all’imprenditore kazako Azarovs, Santa Maria si estende su 11 ettari e dista dalla terraferma solo 500 metri, il che vuol dire che si può raggiungere con un tragitto in barca di circa 5 minuti.

Circondata da un fresco uliveto, accoglie il futuro proprietario con una villa di 350 mq (con 8 camere e 4 bagni), una casa per ospiti (o personale) di 120 mq, un garage per barche, e altri locali di servizio.

Parte del miniarcipelago dello Stagnone, ha la curiosa forma di un laccio e oltre che da svettanti ulivi è impreziosita da palme, pini marittimi e varie piante e fiori (ma anche dolcissimi asinelli).

Ma non è tutto, perché l’isola di Santa Maria è anche una zona d’interesse archeologico ed è abbracciata da straordinarie spiagge balneabili.

Nelle vicinanze, oltre alla Sicilia, ci sono le altre bellissime isole dello Stagnone di Marsala, ovvero l’Isola Grande o Isola Lunga, la più grande dello Stagnone; La Scuola o Isola Schola, la più piccola delle isole dello Stagnone; Isola di San Pantaleo (l’antica Mozia) è la più importante delle isole dello Stagnone dal punto di vista paesaggistico e archeologico.

Dei luoghi veramente magici, con colori speciali e di rara bellezza, tanto da regalare magnifici tramonti sullo sfondo di mulini a vento senza tempo. L’arcipelago rappresenta anche la Riserva Naturale dello Stagnone, che si estende dal litorale a nord di Marsala fino a quello di Trapani.

Insomma, se qualche fortunato avrà l’opportunità di poter acquistare l’Isola di Santa Maria potrà davvero trascorrere momenti da sogno in un luogo più unico che raro. La speranza, ovviamente, è che non venga deturpata considerando che quest’isola rappresenta un territorio magnifico, ma anche fragile e importantissimo.

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Nuove esperienze di viaggio all’orizzonte

Viaggiare significa esplorare nuovi orizzonti, scoprire culture diverse e vivere esperienze di viaggio indimenticabili. Con i tour Gattinoni Travel, puoi scegliere tra viaggi con accompagnatore dall’Italia, tour con guida locale parlante italiano e itinerari tematici che ti permetteranno di seguire le tue passioni: che tu sia appassionato di natura, archeologia, cultura o fotografia, Gattinoni ha il tour giusto per te. Ecco alcuni tour esclusivi che ti faranno innamorare di destinazioni straordinarie:

Experience Norvegia: Isole Vesterålen e Isole Lofoten

Scopri la bellezza selvaggia e incontaminata della Norvegia con il tour ed esperienze di viaggio presso Vesterålen e le Isole Lofoten, due gioielli del nord. Questo tour ti porterà attraverso paesaggi mozzafiato: fiordi spettacolari, montagne imponenti e villaggi di pescatori pittoreschi. Avrai l’opportunità di osservare la fauna selvatica, come le maestose balene nelle acque delle Vesterålen, e di immergerti nella cultura locale assaporando piatti tipici e partecipando a tradizioni secolari. La guida locale ti fornirà approfondimenti unici sulla storia e la cultura norvegese, rendendo il tuo viaggio un’esperienza educativa e affascinante.

uno scorcio delle Isole Lofoten in Norvegia

Fonte: Pixabay

Panorama delle Isole Lofoten in Norvegia

Explore Istanbul in compagnia

Per chi desidera esplorare una metropoli ricca di storia e cultura, il tour “Explore Istanbul in Compagnia” è la scelta perfetta. Partendo dall’Italia con un accompagnatore esperto, verrai guidato attraverso le meraviglie di Istanbul, una città che unisce Oriente e Occidente in un connubio unico. Visiterai la maestosa Hagia Sophia, la splendida Moschea Blu e il sontuoso Palazzo Topkapi. Passeggerai tra le vivaci bancarelle del Gran Bazar e del Bazar delle Spezie, dove potrai acquistare souvenir unici e gustare specialità locali. Con il supporto del nostro accompagnatore, ogni dettaglio del tuo viaggio sarà curato, permettendoti di vivere Istanbul in tutta serenità e comfort.

Uno scatto del Palazzo Topkapi ad Instanbul

Fonte: Getty Images

Palazzo Topkapi, Instanbul

Explore Kenya: sulle orme dei grandi mammiferi

Se il tuo cuore batte per la natura selvaggia e gli animali, il tour “Explore Kenya: Sulle Orme dei Grandi Mammiferi” è un’esperienza da non perdere. Accompagnato da un esperto dall’Italia, partirai per un’avventura nei parchi più iconici del Kenya. Ammira le grandi migrazioni di gnu e zebre nel Maasai Mara, incontra elefanti, leoni e rinoceronti nel Parco Nazionale di Amboseli, con il Kilimangiaro sullo sfondo, ed esplora il Lago Nakuru, famoso per i suoi fenicotteri rosa. Questo tour è pensato per gli amanti della fotografia e della natura, offrendo numerose occasioni per immortalare la fauna africana nel suo habitat naturale. L’accompagnatore ti guiderà attraverso questo straordinario viaggio, garantendo un’esperienza sicura e coinvolgente.

Uno scenario del Parco Nazionale di Amboseli in Kenya

Fonte: Getty Images Pro

Parco Nazionale di Amboseli in Kenya

Scopri i tour Gattinoni e parti per un’avventura unica

Viaggiare con Gattinoni Travel significa scegliere l’esperienza perfetta per le tue esigenze, con la sicurezza di essere accompagnato da esperti e di vivere avventure autentiche e indimenticabili. Esplora il mondo con i tour Gattinoni e scopri destinazioni straordinarie pronte a stupirti.  

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Visto per la Moldavia: regole, modalità e validità. Come partire senza stress

Si dice Moldavia o Moldova? In realtà, risultano corretti entrambi i termini, seppure gli abitanti di questo piccolo Stato situato nel cuore dell’Europa orientale preferiscano dire Moldova. La ragione è legata anche al fatto che la parola Moldavia più utilizzata nella lingua italiana presenta un’origine russa e viene quindi associata all’influenza importante che questo Paese ha avuto e, almeno in parte, continua ad avere, solo per via della vicinanza geografica. La Repubblica di Moldova, questo il nome “istituzionale”, è un luogo che sta diventando sempre più turistico, rivelandosi capace di conquistare i viaggiatori europei e italiani per tanti motivi, compreso quello linguistico, vista l’affinità che presenta l’italiano con il moldavo, il quale coincide di fatto con il rumeno. Ma serve un visto per poterci andare in vacanza? Scopriamo insieme come viaggiare in sicurezza in Moldavia con il visto: le regole, le modalità e la validità da conoscere assolutamente prima di preparare la valigia.

Come visitare la Moldavia: informazioni utili

Come partire in sicurezza in Moldavia

Fonte: iStock

Il Museo del villaggio a Chisinau in Moldavia

Dove si trova, esattamente, la Moldavia? Siamo nel cuore dell’Europa dell’Est, tra Romania e Ucraina, in un territorio grande più o meno quanto il Belgio, per un’estensione di quasi 34.000 chilometri quadrati. La Moldova coincide, sostanzialmente, con la zona della Bessarabia: un’area pianeggiante e collinare, che digrada con dolcezza verso i Carpazi. Non sono presenti sbocchi al mare. Per raggiungere la Moldavia la cosa migliore è prendere l’aereo. Nel momento in cui scriviamo i voli diretti dall’Italia partono soltanto da Roma e raggiungono l’aeroporto principale del Paese: quello di Chisinau, la Capitale.

La durata del volo è di circa 2 ore e mezza, quindi non impiegherai molto per arrivare in questo territorio che ha tanto da offrire. Una valida alternativa è quella di andare in aereo a Bucarest, nella vicina Romania quindi, e poi proseguire in autobus o in treno: anche questa è un’idea di viaggio stuzzicante, poiché ti dà la possibilità di scoprire un Paese affascinante e ricco di tradizioni come la Romania. La rete di trasporti della Moldavia, in ogni caso, comprende tram, filobus, treni e autobus. Si caratterizza per un’affluenza importante, motivo per cui può capitare di essere, inavvertitamente, spintonati. È possibile usufruire dei taxi, che sono dotati di tassametro. Come in qualsiasi parte del mondo, Italia compresa, è meglio chiedere un “preventivo” prima di far partire la corsa: un accorgimento sempre utile per viaggiare in sicurezza.

Le regole del visto per la Moldavia: quando è necessario

Per recarsi in Moldavia per un periodo superiore ai 90 giorni, è necessario essere in possesso di un passaporto con validità di almeno tre mesi oppure carta d’identità che risulta valida per l’espatrio. In quest’ultimo caso è da considerarsi pertinente il solo formato elettronico, quello a tessera, e non quello cartaceo che molti di noi hanno ancora. Il passaporto si rivela comunque il documento più affidabile nonché quello consigliato, anche per i minori.

Si può andare in Moldavia senza visto?

Sì, è possibile soggiornare in Moldavia senza alcun visto per un massimo di 90 giorni ogni 180. Questa disposizione è in vigore dal 1° gennaio 2007 per tutti i cittadini che fanno parte dell’UE, quindi include l’Italia. Un ottimo modo per prenotare l’aereo e preparare l’itinerario di viaggio a Chișinău.

Cosa sapere prima di partire

Moldavia, visto e consigli di viaggio

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Cattedrale della Natività a Kishinev (Chișinău) in Moldavia

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale rende noto che i voli che partono e arrivano dalla Moldavia “non possono sorvolare lo spazio aereo ucraino”. Raccomanda inoltre di “non recarsi nella regione separatista della Transnistria”. Per quanto riguarda le formalità doganali e valutarie è possibile portare con sé in Moldavia un massimo di 10.000 euro in contanti; l’ammontare esatto della cifra va comunque dichiarato quando si entra nel Paese.

La valuta in uso in Moldavia è il leu. Sono comunemente accettati carte e bancomat dei principali circuiti internazionali, PostePay inclusa, oltre che naturalmente Visa e MasterCard, per fare degli esempi. Per poter esportare beni aventi carattere storico, culturale e artistico, così come gli oggetti in metallo prezioso, è necessario richiedere congrua autorizzazione alle autorità della Moldavia. La violazione di questa pratica viene perseguita con la massima severità.

Quando andare in Moldavia

Come andare in Moldavia con il visto

Fonte: iStock

Albero di Natale sulla piazza di Chișinău

Il periodo migliore per andare in Moldavia non è solitamente l’inverno, che qui tocca temperature piuttosto rigide: tuttavia, come in foto, la piazza di Chișinău è davvero magica quando viene addobbata a festa, e non mancano mercatini dove fare acquisti o dove provare i prodotti tipici. Le estati, invece, sono calde, motivo per cui le stagioni ottimali per una vacanza in questo angolo dell’Europa orientale sono l’autunno, la primavera e l’ultima parte dell’estate, a partire dalla fine di agosto, quando le temperature iniziano a scendere e il clima si fa più gentile.

Il weekend forse migliore di tutti è quello in cui è in programma il Wine National Day, che si svolge di prassi durante il primo fine settimana di ottobre. La manifestazione è a tema vino e vede al centro degustazioni e feste in costumi tradizionali all’interno di diverse cantine e parchi della Capitale. Un ottimo modo per te di provare i vini del territorio, accompagnati da una degustazione di specialità moldave.

Un’altra festa singolare è il Martisor, che si tiene all’inizio della primavera, nel mese di marzo. In questa occasione il Paese si ferma, festeggiando la fine dell’inverno e dando vita a un insieme di danze e tradizioni colorate, con le tonalità del bianco e del rosso protagoniste. La società moldava è di stampo multietnico e si caratterizza per un folklore variegato, ricco di contaminazioni legate agli scambi con le culture russa, ucraina, rumena e turca. L’ospitalità è sacra in maniera assoluta, motivo per cui si ha modo di usufruire di un’accoglienza calorosa e speciale. Infine, un’altra informazione: la religione ufficiale è quella ortodossa. Se stai pensando di recarti in Moldavia, e in particolare di visitare la Capitale, ovvero Chișinău, non possiamo che suggerirti di prenotare il volo e strutturare l’itinerario di conseguenza: sono tantissime le cose da vedere, ed è una vacanza destinata ad arricchirti culturalmente.

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Lago dell’Accesa: una gemma incastonata nella Toscana meridionale

Tra Gavorrano e Massa Marittima, pochi chilometri nell’entroterra rispetto al Golfo di Follonica, tra morbide e amene colline dai fianchi coperti di campi coltivati, circondato da una vegetazione varia che lo nasconde parzialmente alla vista di chi passa, sorge il Lago dell’Accesa, un sereno, cristallino e poco conosciuto specchio d’acqua nella zona meridionale della Toscana.

Un luogo estremamente rilassante, immerso nel verde e nel silenzio, circondato da un alone di leggenda che affonda le radici in tempi antichissimi. Una meta ideale per una gita fuori dai soliti circuiti e dalle solite destinazioni, tra un tuffo in acque profondissime, un picnic nelle piattaforme attrezzate sulle rive del lago e una passeggiata alla scoperta di alcuni fra i più importanti reperti etruschi della regione.

Visto dall’alto, nelle innumerevoli foto scattate dai droni o dalla vetta dei poggi circostanti, il Lago dell’Accesa rivela la sua forma particolare: un cerchio quasi perfetto, tagliato in orizzontale nel suo lato sud-occidentale, dove una lingua di terreno chiude una sorta di piccola laguna che è come un piccolo occhio.

Fonte: Lorenzo Calamai

Lago dell’Accesa, un’oasi dedicata al relax

Il sentiero che costeggia le rive dello specchio d’acqua non fa il giro intero del lago, ma ne percorre esclusivamente la metà orientale. Nella zona nord il panorama è costituito da un fitto canneto, come da tipica vegetazione lacustre, che si interrompe di quando in quando grazie ad alcuni pontili in legno.

Queste piattaforme sono in un’ ottima posizione per stendere l’asciugamano, prendere il sole e tuffarsi nell’acqua straordinariamente trasparente del lago, che diventa subito profonda, anche se è necessario fare attenzione alla vegetazione subacquea. Si possono anche utilizzare per mettere in acqua uno standing up paddle (SUP) con il quale esplorare tutto il bacino. Inoltre alcune delle piattaforme sono dotate di tavoli e panche da picnic, che rendono ancora più piacevole e comoda la permanenza.

Se invece siete più tipi da spiaggia la zona sud offre altre sistemazioni più classiche, con qualche accesso comodo al lago, anche con acqua più bassa adatta ai bambini. Il sentiero, infatti, si allontana un attimo dalla costa dello specchio d’acqua, ma conduce fino alla laguna blu circolare sul lato meridionale.

Il Lago dell’Accesa è straordinario nel suo genere: raggiunge grandi profondità, fino anche a 40 metri, ed è alimentato da sorgenti sotterranee. Non ha immissari, ma dà vita al torrente Bruna, che attraverserete se seguirete il percorso intorno alle rive del lago, il quale ha acque altrettanto cristalline.

Fonte: Lorenzo Calamai

Uno scorcio sulle morbide colline che contornano il Lago dell’Accesa

Come arrivare al Lago dell’Accesa

Il Lago dell’Accesa si trova nel territorio comunale di Massa Marittima, non distante dal tracciato della Aurelia, nella parte settentrionale della provincia di Grosseto. Dista una ventina di minuti da Follonica, la principale località balneare nelle vicinanze.

Il territorio rappresenta l’ultima propaggina meridionale delle Colline Metallifere, un complesso di rilievi caratterizzata da numerosi giacimenti minerari e da aree di produzione di energia geotermica, data la presenza di soffioni boraciferi.

Lago dell'Accesa

Fonte: DeAgostini/Getty Images

Vista aerea del lago e dei suoi dintorni

Per raggiungerlo si percorre la E80/SS1 Variante Aurelia fino all’uscita di Gavorrano Scalo. Da qui si possono seguire le indicazioni per il Lago dell’Accesa e imboccare la Strada provinciale dell’Accesa fino alla frazione La Pesta. Qui si imbocca una strada sterrata che in poche centinaia di metri porta ad un ampio parcheggio non lontano dalla rive del lago. Dal parcheggio parte il sentiero che, costeggiando il fosso che rappresenta l’origine del fiume Bruna, porta ad un passerella in legno dove la traccia si biforca: a destra si trovano le piattaforme attrezzate, a sinistra la laguna blu.

Il lago e i suoi dintorni sono anche una meta gettonata per gli amanti della mountain bike, grazie ai numerosi sentieri che percorrono le colline vicine e attraversano i poderi circostanti, fino ad arrivare alla conca dove si trova l’Accesa.

Gli Etruschi al Lago dell’Accesa

Un’altra eccezionalità del Lago dell’Accesa è quella di essere una zona abitata fin dai tempi etruschi: dal VI secolo prima di Cristo le sponde erano abitate per sfruttare i vicini giacimenti di metalli. Gli Etruschi infatti erano universalmente riconosciuti come un popolo di fabbri, con ottime competenze alla forgia.

Nelle immediate vicinanze del lago si trovano reperti archeologici visitabili gratuitamente di un antico insediamento etrusco: un raro esempio di una città dei vivi, mentre la maggior parte di ciò che di quella civiltà è arrivato ai giorni nostri sono le necropoli, le città dei morti.

etruschi lago dell'accesa

Fonte: Lorenzo Calamai

Gli scavi archeologici con i resti etruschi nelle vicinanze del lago

All’area archeologica si accede direttamente dal parcheggio. Invece che imboccare il sentiero che va al lago, proseguite inoltrandovi nel bosco di eucalipti, all’interno del quale si diramano varie tracce. Ognuna porta a una diversa area dove giacciono i reperti.

Quello che rimane dell’antico insediamento etrusco sono soltanto cumuli di pietre, dai quali si possono intuire le tracce delle fondamenta di qualche edificio. Ampi pannelli informativi, in ogni caso, aiutano nella scoperta degli immensi quantitativi di storia che sono passati sulle sponde del lago negli ultimi 3mila anni.

Storie, miti e leggende del Lago dell’Accesa

Con la sua forma caratteristica, la calma e il silenzio che lo circondano, l’estrema trasparenza dei suoi flutti, il Lago dell’Accesa possiede una notevole aura misterica. Il fatto, poi, che sia alimentato da sorgenti che si trovano sul fondale, a una notevole profondità e quindi invisibili all’occhio umano, ha dato vita a una serie di miti e leggende sul suo conto.

Secondo una di queste, il lago non sarebbe esistito fino al medioevo e sarebbe frutto di una terribile punizione divina.

Una volta terreno fertile ricoperto di campi coltivati a grano dai contadini locali, lo specchio d’acqua sarebbe frutto dell’ira dei cieli per non aver santificato il giorno di Sant’Anna, protettrice dei mietitori. Il 26 luglio, giorno in cui si celebra la santa, i contadini avrebbero dovuto dedicarsi al riposo, alla preghiera e al raccoglimento, e invece disubbidirono tale mandato, scendendo comunque nei campi a trebbiare il grano.

Fonte: Lorenzo Calamai

Le piattaforme attrezzate rendono ideale passare una giornata al lago

Fu così che nel bel mezzo della raccolta, al suono delle campane che indicava il mezzodì, una tempesta si manifestò improvvisamente nel cielo, mentre la terra iniziò a tremare. I contadini, i carri, il bestiame e il loro raccolto vennero inghiottiti in una voragine fiammeggiante che si aprì nel terreno, mentre si scatenava un fortissimo diluvio.

Al cessare della tempesta, al posto dei campi coltivati si trovava un lago, chiamato dell’Accesa proprio per le fiamme che avevano inghiottito che aveva osato contravvenire alle regole sacre. La leggenda vuole che tutt’oggi, nel giorno di Sant’Anna, si possano udire dalle profondità delle acque le grida dei contadini, lo scalpitio dei cavalli e i rintocchi delle campane del paese che fu sprofondato.

Fonte: Lorenzo Calamai

Le campagne nei dintorni del Lago dell’Accesa

In tempi più recenti, alla fine degli anni Novanta, il Lago dell’Accesa è assurto alle cronache locali per essere diventato una sorta di Loch Ness italiano: si diceva che una coppia di turisti tedeschi fosse giunta in riva al lago con al guinzaglio il loro eccentrico animale domestico, un coccodrillo.

La creatura si sarebbe liberata dalle catene, gettata nel lago e sparita nella natura, ritornando alla vita selvaggia che più le si confà. Da allora, per qualche tempo, si susseguirono gli avvistamenti (mai confermati) di lucertoloni anfibi dalle parti del Lago dell’Accesa, tanto che gli abitanti della zona, si erano presi pure la briga di dare un soprannome al coccodrillo, Birillo, di cui però si sono perse le tracce da tempo.

Chissà se è stato il freddo, chissà se qualcos’altro, chissà se ancora Birillo il coccodrillo non sguazzi nei meandri del Lago dell’Accesa.

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Cosa vedere a Bar: storia, natura e divertimento in Montenegro

Il Montenegro sta vivendo un periodo di scoperta: sempre più viaggiatori curiosi guardano nella sua direzione alla ricerca di un’esperienza che unisca il relax delle spiagge all’adrenalina offerta dall’entroterra, ricca di montagne, gole e laghi, tra i quali Skadar, il più vasto dei Balcani. In questo paesaggio così variegato, la città di Bar, conosciuta anche come Antivari, rappresenta una gemma tutta da esplorare con la sua atmosfera dinamica, tipica delle città portuali, con i suoi siti archeologici, testimonianza di un passato ricco di storia, e con i paesaggi naturali mozzafiato, ideali per trascorrere una giornata speciale all’aria aperta.

Bar si trova nella zona occidentale del Montenegro, sul Mar Adriatico, proprio di fronte a Bari. È probabilmente per questo motivo che la città viene anche chiamata “Antivari”, ovvero “di fronte a Bar”. Rappresenta la più grande zona portuale del Montenegro e punto di attracco di barche e grandi navi: in questo articolo scopriamo insieme la sua storia e cosa fare per visitarla al meglio.

Cosa vedere a Bar

Bar ha una personalità discreta che può essere scoperta passeggiando tra le strade di Antivari (Stari Bar), la città vecchia. La costa del Montenegro è abitata da millenni; alcuni siti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti abitativi nei dintorni dell’attuale Bar già a partire dal VII secolo a.C. Questa antica città fortificata custodisce non solo un ricco tesoro storico, ma anche chiese moderne, come quella dedicata a san Jovan Vladimir. Costruita tra il 2006 e il 2016, è considerata una delle più grandi chiese ortodosse al mondo, caratterizzata da esterni bianchi e vetrate blu, mentre le cupole dominano il paesaggio con le loro tonalità dorate.

Al suo interno invece, decorato con affreschi, mosaici e icone, si celebra ogni anno il patrono del paese, ossia Jovan Vladimir, ucciso nel 1215 e venerato sia dai cristiani cattolici che dagli ortodossi e dai musulmani. Oltre alle celebrazioni interne alla chiesa, i credenti ricordano il santo attraverso un’escursione-pellegrinaggio per trasportare una croce verso la sommità del Monte Rumija. Non solo per motivi religiosi, questo percorso è perfetto anche per gli amanti dei trekking: partendo da Bar, vi inoltrerete tra colline verdeggianti, antichi villaggi e borghi pittoreschi, per poi venire ricompensati dalla vista panoramica a un’altezza di oltre 1500 metri d’altitudine.

Di notevole importanza storica sono le mura, in alcuni tratti ancora visibili, ma anche il lungo e possente acquedotto, ancora in buone condizioni. Mentre si passeggia tra le strade di Stari Bar si può visitare anche la chiesa di san Nicola, risalente al 1100. Ogni angolo di questa vecchia città vi regalerà bellissimi scorci panoramici sul mare e sul grande distretto costiero del Montenegro.

Stari Bar

Fonte: iStock

Le mura fortificate di Stari Bar

Cosa vedere nei dintorni

Il Montenegro è una meta sempre più ambita per la sua atmosfera originale e autentica. Potete farne esperienza nei dintorni di Bar, per esempio a Kotor, cittadina medievale dal fascino veneziano, o Budva, destinazione amata soprattutto per le sue spiagge. Gli amanti della natura, invece, non possono perdere l’occasione di visitare il famoso lago di Scutari: immerso in un paesaggio incontaminato, il lago è caratterizzato da acque cristalline, da isolotti verdeggianti e da una ricca vegetazione che si estende fino alle rive.

Se non avete il tempo di guidare per oltre un’ora, nelle immediate vicinanze di Bar troverete Stara Maslina, uno degli ulivi più antichi al mondo, vecchio oltre 2000 anni. Grazie alla sua veneranda età, viene considerato al pari di un simbolo della città e monumento naturale dall’importanza inestimabile. Gli appassionati di storia, invece, possono visitare la fortezza di Haj Nehaj che, con la sua struttura imponente, domina la città di Sutomore e il mare.

In alternativa, potete rilassarvi sulle belle spiagge di Bar e delle zone limitrofe. Infatti, la cittadina del Montenegro è famosa anche come meta turistica balneare sulla zona del litorale adriatico. Da non perdere è la spiaggia Veliki Pijesak, una striscia di sabbia non molto lunga, sebbene larga e accogliente: questa assume una forma di golfo, a ridosso dei palazzi della città. Nonostante la larghezza, in estate risulta molto affollata.

Un’altra spiaggia molto famosa è quella di Sutomore, a 9 chilometri da Bar. Anche in questa spiaggia dovrete avere pazienza e farvi largo tra la miriade di persone che qui si concedono sole, mare e relax nei mesi estivi. Ma una volta trovato il posto, potrete tuffarvi nelle limpide acque del Mar Adriatico, ancora più trasparenti laddove la spiaggia si fa più sassosa. Chi è alla ricerca di una spiaggia più tranquilla, invece, deve segnare sulla mappa sia Utjeha Plaza che Strbina Plaza, un piccolo gioiello circondato da pini e cipressi.

Lago Scutari

Fonte: iStock

Il lago di Scutari

Come raggiungere Bar

Per raggiungere Bar dall’Italia ci sono due opzioni: l’aereo o il traghetto. L’aeroporto più vicino è quello della capitale Podgorica, da qui sarà poi necessario salire su un autobus o noleggiare un’auto. Con il traghetto, invece, vi basterà partire dalla città di Bari dove sono presenti diverse tratte dirette a Bar.