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“Camper In Viaggio”, i luoghi più belli dell’itinerante programma Rai estivo

Viaggiare in libertà è forse una delle cose più soddisfacenti per chi adora girare il mondo, ma per diversi motivi non sempre è possibile. Ciò non toglie che uno dei mezzi di trasporto migliori per chi desidera vivere questo tipo di adrenalina è il camper, poiché garantisce la massima autonomia negli spostamenti e negli orari. Non a caso, Rai 1 ha deciso di inserire nel suo palinsesto televisivo un programma che racconta proprio di viaggi itineranti e che tocca luoghi del nostro Paese che lasciano senza fiato: sta per ripartire “Camper In Viaggio”.

“Camper In Viaggio”, edizione 2024

Dal 3 giugno al 6 settembre su Rai 1 è possibile assistere alla nuova edizione di “Camper In Viaggio”, il programma itinerante estivo che porterà il pubblico in giro per l’Italia in compagnia di veri camperisti.

Condotto da Tinto e da Lorella Boccia, sarà visibile dalle 11.30 alle 12.00 con protagonisti che dovranno compiere missioni giornaliere, affidate dal “Professore” Umberto Broccoli, scoprendo luoghi, prodotti artigianali e sport estivi.

Nella prima settimana, dal 3 al 7 Giugno, “Camper in viaggio” arriverà in Sardegna, facendoci scoprire località che sono una più bella dell’altra.

Alghero, la Barcellona della Sardegna

“Voglio andare ad Alghero in compagnia di uno straniero”, cantava Giuni Russo, e “Camper In Viaggio” partirà proprio da una piazzola di sosta di un campeggio di questa bella località della Sardegna.

Alghero, la Barcellona sarda

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Veduta della bellissima Alghero

Situata sulla costa nord-occidentale di questa isola immersa nel limpido Mar Mediterraneo, è una città circondata da antiche mura e nota per il suo centro storico lastricato. A colpire il visitatore sono i suoi edifici catalani in stile gotico e il suo mare da sogno, ma anche il fatto che è considerata la Barcellona della Sardegna: la città ha conservato l’uso della lingua catalana, rendendola di fatto un’isola linguistica dove parte della popolazione continua a parlare questo idioma nella variante locale.

Tante le meraviglie da esplorare, ma senza ombra di dubbio vale la pena fare una passeggiata lungo i bastioni del porto fino ad arrivare, a passo lento, presso la splendida insenatura naturale affacciata su un mare di color smeraldo.

Capo Caccia, patrimonio naturale dal valore inestimabile

La seconda tappa del programma di Rai 1 è Capo Caccia, un’importantissima aerea protetta che sorge nel territorio di Alghero.

Un luogo più che straordinario, in quanto comprende un patrimonio naturale dal valore inestimabile, impreziosito da calcari ricchi di fossili e rare piante sulle rupi. Il visitatore qui ha la possibilità di scoprire emozionanti siti naturalistici e archeologici con itinerari di trekking e speleologici, e poi immense falesie a strapiombo sul mare, grotte aeree e sommerse, rare forme di vita come il corallo e molto altro ancora.

La Pelosa, paradiso in Terra

“Camper In Viaggio” ci permetterà di conoscere più a fondo un vero e proprio paradiso in Terra: la Spiaggia La Pelosa. Considerata una delle spiagge più belle d’Europa, si estende nella costa nord-occidentale della Sardegna, vicino al piccolo ma suggestivo borgo di Stintino.

Spiaggia La Pelosa, Stintino

Fonte: iStock

Veduta dall’alto della Spiaggia La Pelosa

Quando vi si arriva pare quasi di vivere un sogno, perché si presenta agli occhi del visitatore come un quadro dipinto con sabbia candida e finissima. Non è di certo da meno il mare, che regala trasparenze uniche e tinte caraibiche che si confondono con l’azzurro del cielo.

È bene sapere, tuttavia, che per proteggerla è stato emanato un regolamento che prevede l’uso esclusivo di stuoia sotto il telo da bagno, divieto di fumo (se non negli appositi spazi), risciacquo di piedi, attrezzatura da spiaggia e anche l’ingresso contingentato.

Isola dell’Asinara, tra storia e natura

L’ultima tappa delle puntate che andranno in onda dal 3 al 7 Giugno sarà la straordinaria Isola dell’Asinara, un altro gioiello di immenso valore della Sardegna. Si tratta di uno scrigno di tesori che si estende su 50 chilometri quadrati che comprendono meraviglie naturali e storiche: le prime tracce umane sono le domus de Janas di Campu Perdu, ma non mancano di certo testimonianze medievali, come i ruderi del monastero camaldolese di Sant’Andrea e il bellissimo Castellaccio, e Cala d’Oliva, un centro abitato che toglie il fiato.

Un territorio straordinario, quindi, e da poter percorrere in bici, a cavallo, a bordo di fuoristrada, trenini e caratterizzato da coste che in alcuni lati sprofondano con ripide scogliere, mentre in altri sono sabbiose e lambite da acque dai colori emozionanti.

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Green Road dei Fiori, un Trentino pieno di incredibili suggestioni

Con l’inizio della bella stagione, i prati fioriti che da Carisolo si estendono fino al al Lago d’Idro, ai piedi delle Piccole Dolomiti, si trasformano in una tavolozza di colori  che valorizza ancora di più la bellezza del Parco Naturale Adamello Brenta che li circonda. Uno spettacolo unico, al quale si può assistere pedalando tra paesaggi pittoreschi e borghi ricchi di storia, attraverso il suggestivo itinerario della Green Road dei Fiori in Trentino.

Green Road dei Fiori, pedalando in una tavolozza di colori

La Ciclovia dei Fiori è la terza classificata di quest’anno alla nona edizione dell’Oscar Italiano del Cicloturismo, il premio che viene assegnato alle ciclovie verdi delle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati al turismo lento. Si tratta di un nuovo percorso ciclopedonale che unisce in un unico itinerario la Val Rendena e la Valle del Chiese, in un percorso di 57 km dal borgo di Carisolo, in provincia di Trento, fino alle sponde del Lago d’Idro, di origine glaciale, situato nella provincia di Brescia ai confini con il Trentino.

Questa ciclabile diventa un tripudio di colori durante il periodo della fioritura, con oltre 600 specie di fiori. Tra Pinzolo e Caderzone Terme il colore dominante è il giallo del tarassaco e dei ranuncoli, ma i prati si tingono anche del rosa e del rosso del corifoglio comune  e del caglio bianco, un tempo utilizzato per cagliare il latte, del verde delle poacee, dell’azzurro violaceo dei fiori dell’erba mazzolina comune, della fienarola dei prati e dell’erba medica.

A Spiazzo predomina il giallo dei ranuncoli e l’azzurro violaceo dell’erba medica, mentre nella zona boscosa tra Fisto e Pelugo fanno da padrone le faggete, le peccete, il frassino, il sambuco e il tiglio di monte. Nei pressi di Pelugo, sui bordi dei campi di mais si trova, inoltre, una pianta assai rara quanto particolare nel Trentino occidentale, ovvero l’Abutilone europeo.

Passando da Darè, Javrè e Sesena i prati sono multicolore, mentre nei pressi di Ponte Pià predominano il salice bianco, quello rosso, il salice da ceste e il salicone dai fiori gialli o verdi. A Roncone si passa dai fiori bianchi del silene vulgare a quelli rosa del silene dioica, fino al colore oro della cannuccia di palude, della verga d’oro maggiore e della verga d’oro del Canada.

Tra Lardaro e Condino spiccano i prati multicolore, con il giallo dell’iperico, il viola della salvia dei prati, il bianco della silene bianca, del silene vulgare e delle margherite. Infine, da Storo al Lago d’Idro i pendii regalano orchidee rare multicolori – l’orchidea screziata, la militare, la bruciacchiata – ma anche l’iperico e la potentilla, entrambe piante medicinali dal fiore giallo. Tante anche le erbe commestibili, l’ortica dai fiori rosa, la manna bianca del farinello, asparago e spinacio di monte. Una sinestesia di colori, profumi, sapori e il suono dell’acqua che accompagna i cicloturisti per tutta la lunghezza del percorso.

Ciclovia dei Fiori, un nuovo percorso di grande suggestione

La Ciclovia della Val Rendena è un nastro disegnato e ben integrato in uno scenario alpino di grande suggestione, nel Parco Naturale Adamello Brenta, che costeggia il fiume Sarca. La Valle del Chiese è la terra delle sette Pievi e tante sono le testimonianze artistiche lungo il percorso. Il nuovo collegamento ha inizio a Tione di Trento, prosegue fino all’abitato di Bolbeno per poi collegarsi al paese di Bondo lungo la strada della Madonna del Lares, caratterizzata da pendenze importanti e promiscua con il passaggio di auto.

Oltre a seguire il colore dei fiori che vestono di primavera i prati lungo la ciclovia, le sponde dei fiumi Sarca e Chiese e le rive dei “Laghi Bandiera Blu” d’Idro e di Roncone, pedalando si incrociano anche deliziosi borghi, musei e siti storici che riportano i segni lasciati dalla Grande Guerra, tra camminamenti, trincee e postazioni per i quali la Green Road dei Fiori rappresenta un ottimo punto di partenza.

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Dove lasciare la mancia e dove assolutamente non farlo

Paese che vai, mancia che lasci: a volte i fastidiosi extra li trovi inclusi nel conto, altre volte sono da inserire nel piattino, altre volte sono obbligatori, altre ancora di cortesia. Per noi italiani possono trasformarsi in un vero enigma! E viaggiando per il mondo, a volte, non conosciamo le consuetudini di ogni destinazione e non abbiamo idea di come comportarci quando arriva il fatidico momento del conto. Per molti la mancia è anche sinonimo di ringraziamento e cortesia, un segno di apprezzamento del servizio ricevuto che talvolta sfocia in un vero e proprio galateo sociale.

Un europeo su due, quando viaggia, è preparato perfino sulle mance da dare: in un paese diverso dal proprio il turista rispetta le consuetudini del posto sull’elargire mance in locali, alberghi e taxi. I più generosi? Gli svizzeri-tedeschi! Gli italiani, invece, secondo un recente sondaggio di TripAdvisor, sono gli ultimi in Europa per le mance in vacanza. Le cause, afferma l’indagine, sono da ricercarsi sia nella tendenza degli italiani a non lasciarle per una questione di abitudine e cultura che per la crisi e l’inflazione attuale.

Insieme agli svizzeri-tedeschi, i più propensi a elargire le mance sono i francesi che, con il loro 47% di generosità, battono gli anglosassoni (43%) e gli spagnoli (37%). Le mance vanno bene, ma solo se ben guadagnate: il 21% dei viaggiatori europei si sente in dovere di dare la mance “perché è giusto”, mentre la maggioranza degli intervistati (47%) lascia un extra solo quando le aspettative sono state pienamente soddisfatte.

Ecco perché un mini vademecum come quello che abbiamo preparato di seguito può risultare utile a tutti!

Come dare la mancia paese per paese

La mancia può mettere in crisi anche il viaggiatore più esperto, tra percentuali e situazioni imbarazzanti. In alcuni paesi è vista in modo negativo, come in Giappone, in altri è considerata obbligatoria. Vediamo nel dettaglio come dare la mancia paese per paese per evitare disastri.

Stati Uniti

Negli Stati Uniti la mancia è obbligatoria perché già calcolata nello scontrino: quando la cameriera arriva per il pagamento, bisogna scegliere tra il 10% o il 15%. Questo perché il paese a stelle e strisce è considerato il regno indiscusso delle mance e la causa non è positiva. Il salario medio del personale è talmente basso che è proprio grazie alle mance che riesce a migliorare lo stipendio, potendosi così permettere gli alti costi della vita in città come New York.

Nord, Centro e Sud America

In Messico è consuetudine lasciare il 10%, il 15% o il 20%. Una volta richiesta la cuenta, ossia il conto, il personale ti domanderà se desideri lasciare la mancia (e si aspetta che tu lo faccia) scegliendo tra queste tre opzioni. La mancia può essere anche compresa nel prezzo, in questo caso troverai una nota nel menù. In Centro e Sud America, come Guatemala, Costa Rica o Perù non è obbligatoria, ma gradita. Tuttavia, in alcuni paesi come il Brasile o il Cile, la mancia è obbligatoria negli hotel ed è considerata un obbligo formale per guide turistiche e autisti.

Inghilterra e Irlanda

In Inghilterra, invece, non è prevista dalla legge e non è obbligatoria. Il personale riceve il salario minimo nazionale e non deve fare affidamento sulle mance, come avviene negli Stati Uniti. Tuttavia, soprattutto se abbiamo ricevuto un buon servizio, è considerato un segno di cortesia, come anche in Irlanda. Qui è apprezzata nei ristoranti, mentre in molti locali è presente il classico barattolo posizionato sul bancone di fianco alla cassa.

Francia e Germania

Le mance in Francia non rappresentano una parte fondamentale delle entrate dei lavoratori e per questo non sono obbligatorie. Tuttavia, lasciarla è considerato come un gesto di gentilezza: a volte basta semplicemente lasciare il resto sul tavolo se la cifra non è troppo alta. I francesi, questo, lo sanno bene e quando viaggiano sono considerati i più generosi. Anche in Germania e in Austria non è obbligatoria, ma chiunque, dai bar ai ristoranti, l’aspetta. È considerata infatti buona norma lasciare al personale di servizio circa il 10-15% del conto.

Mancia al bar

Fonte: iStock

Lasciare la mancia al bar può essere un segno di gentilezza

Spagna e Portogallo

Come in Italia, anche in Spagna il personale di servizio è stipendiato e il conto del ristorante include il servizio/coperto. Non è necessario aggiungere una mancia al conto, a meno che il servizio non sia stato ottimo: in questo caso si può lasciare qualche euro in moneta o il 5-10% del totale. In Portogallo è ben vista e solitamente si aggiunge al conto il 5-10% oppure si arrotonda la cifra lasciando il resto sul tavolo.

Grecia e Turchia

In Grecia, nei ristoranti e negli hotel, la mancia è a discrezione della persona e si aggira intorno al 5-10%. In Turchia, invece, è consuetudine lasciare circa il 5-20% del conto complessivo soprattutto a tassisti, facchini e camerieri quando non inclusa nel servizio.

Asia 

Come abbiamo anticipato in precedenza, l’Asia ha una filosofia diversa nei confronti della mancia. Soprattutto in paesi come il Giappone e la Cina, le mance non sono contemplate perché percepite come mancanza di rispetto nei confronti del personale di alberghi e ristoranti. Nel sud-est asiatico invece, in destinazioni molto turistiche come l’Indonesia, la mancia è ben accetta.

Medio Oriente

In Medio Oriente la mancia è gradita, oltre che richiesta. A Dubai, per esempio, è già inclusa nello scontrino, mentre in altre destinazioni turistiche come la Giordania, la mancia è sempre ben apprezzata soprattutto da chi lavora negli hotel, dalle guide e dagli autisti.

Africa

Quando non inclusa nel servizio, lasciare la mancia è considerato un atto di gentilezza e apprezzamento. In paesi come l’Egitto e il Marocco, per esempio, lasciarla significa assicurarsi una maggiore qualità del servizio. Nel Nord Africa non è consentito accettare soldi senza dare qualcosa di materiale in cambio, come un prodotto, quindi molte guide e autisti l’accetteranno con discrezione perché rappresenta un ottimo aiuto economico.

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Crystal Cabin Awards 2024, le migliori cabine aeree del futuro

Il Crystal Cabin Award, il premio più prestigioso nel campo della tecnologia di cabina e dell’esperienza dei passeggeri, per il 2024 ha visto vincere Safran Cabin, Accenture GmbH, Thales Avionics, Factorydesign, Collins Aerospace e Tongji University. Diehl Aviation ha ricevuto il Crystal Cabin Award in due categorie: “Comfort dei passeggeri” e “Cabina sostenibile”.

Una giuria composta da 28 esperti del settore ha selezionato gli otto prodotti più innovativi tra un’ampia gamma di proposte: i progetti vincitori rappresentano una visione del viaggio aereo più connessa, più confortevole, più sostenibile e più accessibile che mai.

Le proposte di quest’anno includevano molte innovazioni eccezionali che stabiliscono nuovi standard per l’esperienza dei passeggeri riconoscendo e rispondendo meglio alle esigenze individuali dei passeggeri, in tutte le classi di biglietti“, ha commentato Ralf Gust, Presidente della Crystal Cabin Awards Association. “I Crystal Cabin Awards 2024 hanno dimostrato ancora una volta che l’innovazione nel settore dell’aviazione continua senza sosta. È impressionante vedere così tante soluzioni creative sviluppate per rendere i viaggi più confortevoli, più sicuri e più rispettosi dell’ambiente. Siamo orgogliosi di riconoscere queste innovazioni sviluppi e non vediamo l’ora di vedere l’impatto che queste innovazioni avranno sul futuro del volo”.

Vincitore del progetto di cabina: Factorydesign, Coop. BermudAir “La suite di classe del corridoio BermudAir”

La BermudAir Aisle Class Suite è un posto passeggeri di classe business per aerei a corridoio singolo che volano dagli Stati Uniti alle Bermuda. È stata realizzata convertendo 2-2 posti Economy in una suite 1-1. Si tratta di una soluzione economica e sostenibile, poiché viene riutilizzato oltre il 70% dei posti esistenti: invece di progettare nuovi sedili, quelli esistenti sono stati rimodellati per offrire maggiore comfort e spazio di stivaggio aggiuntivo.

Materiale e componenti: Collins Aerospace “STARLight”

STARLight di Collins Aerospace è una tecnologia strutturale che utilizza design compositi avanzati, produzione robotica e materiali sostenibili per ridurre il peso dei componenti dell’aeromobile abbassando al tempo stesso i costi di produzione. Questa tecnologia consente alle compagnie aeree di progettare in modo efficiente gli spazi della cabina senza aggiungere peso e offre proprietà di isolamento termico e acustico migliorate.

Sistemi di cabina: Cabina Safran “theCUBE”

L’unità per lo smaltimento dei rifiuti della cucina di Safran, theCUBE, può essere facilmente integrata in qualsiasi spazio inutilizzato della cucina e viene scaricata in automatico semplicemente chiudendo la porta. Con un concetto plug-and-play e utilizzando la guida ARINC standard, è facile da installare e da rimuovere, semplificando la manutenzione e aggiungendo flessibilità per la compagnia aerea. Il CUBE utilizza il 30% in meno di acqua per ogni scarico rispetto ai contenitori di smaltimento convenzionali e attiva automaticamente la luce UV per il controllo degli odori e la prevenzione dei batteri quando è chiuso. Ciò garantisce un sistema di smaltimento dei rifiuti a bordo più snello, efficiente e igienico.

Vincitore Salute e Sicurezza: Accenture GmbH “Borsa di sicurezza Accenture PED”

Gli incendi delle batterie agli ioni di litio rappresentano un rischio immane per la sicurezza del volo. La borsa di sicurezza PED (Personal Electronic Device) di Accenture è la prima a soddisfare lo standard più elevato UL 5800 Performance Level 1, che garantisce il completo contenimento di fuoco, fumo e gas tossici in caso di guasto della batteria al litio. Con il crescente utilizzo di dispositivi elettronici personali e le segnalazioni di incendi di batterie al litio negli aerei, offre una doppia protezione: la borsa interna tiene lontani fiamme e calore, mentre la borsa esterna impedisce al fumo di entrare nella cabina. L’isolamento intelligente garantisce che la temperatura esterna della borsa non superi gli 85°C. La giuria è rimasta colpita dal fatto che, in caso di incendio di un PED, un aereo può continuare a volare in sicurezza fino a sei ore prima di raggiungere un aeroporto.

Vincitore Comfort passeggeri: Diehl Aviation, Coop. Qantas Airways Ltd “La Zona del Benessere”

Con “Project Sunrise“, Qantas prevede di ridefinire la storica rotta Kangaroo da Londra a Sydney facendo volare i passeggeri senza scalo in meno di un giorno. I diretti da Sydney a Londra e New York stabiliranno nuovi standard per i voli ultra-lunghi, con particolare attenzione al comfort e alla salute dei passeggeri. L’innovativa Zona Benessere offre prodotti di elevatissima qualità, illuminazione ottimizzata per il bioritmo e porte in vero vetro. L’area è accessibile a tutti i passeggeri, favorisce un’alimentazione sana e offre spazio per l’attività fisica.

IFEC e servizi digitali: Thales Avionics “FlytEdge”

FlytEdge di Thales Avionics è la prima soluzione di intrattenimento in volo (IFE) basata su cloud e nativamente digitale: la piattaforma consente la rapida integrazione di qualsiasi applicazione web, compresi i servizi di streaming, e offre operazioni completamente remote, aggiornamenti di software e contenuti sempre e ovunque.

Consente piena autonomia per le compagnie aeree e continua evoluzione, supportata da tecnologie innovative come edge caching. Si tratta di una soluzione innovativa che ottimizza le operazioni delle compagnie aeree migliorando al tempo stesso l’esperienza dei passeggeri.

Cabina sostenibile: Diehl Aviation “ECO Sidewall”

Con l’ECO Sidewall, Diehl Aviation presenta un concetto innovativo ed eco-efficiente che stabilisce nuovi standard nell’aviazione sostenibile. Grazie all’uso di materiali leggeri e un design innovativo, il peso della parete laterale è stato ridotto del 10%, il che riduce l’impronta di CO2 nella fase di produzione del 19% e le emissioni durante il funzionamento del 10%.

Le tecnologie avanzate riducono inoltre di oltre un terzo gli scarti derivanti dai grezzi preimpregnati. Questo approccio olistico rende ECO Sidewall una soluzione particolarmente rispettosa dell’ambiente che soddisfa le aspettative dei clienti per prodotti e processi sostenibili. Un risultato che è stato premiato dalla giuria con il Crystal Cabin Award 2024.

Vincitori universitari: Tongji University, Coop. Dupont “Flexifold”

La categoria “Università” è una delle aree più innovative dei Crystal Cabin Awards e intende fornire uno spazio per progetti particolarmente creativi. Per il 2024 il premio va a un team dell’Università Tongji di Shanghai per il concetto “Flexifold“. L’innovativo posto Economy offre alle compagnie aeree maggiore flessibilità e nuove opportunità di guadagno.

Un meccanismo di piegatura e aggancio fornisce un efficiente supporto del corpo. Il design combina leggerezza e comfort con tre cuscini per privacy personalizzabile, angolo reclinabile e poggiapiedi che possono essere facilmente fissati ai sedili esistenti.

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Ciclopedonale della Val di Neto, un itinerario da non perdere

Con la riscoperta del turismo lento e a contatto con il territorio, lontano dalla logica “mordi e fuggi”, sempre più persone organizzano una vacanza all’insegna del cicloturismo, per conoscere le straordinarie bellezze paesaggistiche e le realtà locali in modo sostenibile e autentico sulle due ruote.

Sparsi lungo la penisola, sono innumerevoli gli itinerari ciclabili che meritano di essere apprezzati e valorizzati e, uno di questi, è la Ciclopedonale della Val di Neto della Regione Calabria, la seconda classificata alla nona edizione del Green Road Award, l’Oscar Italiano del Cicloturismo, il premio che viene assegnato ogni anno alle ciclovie verdi delle Regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati al turismo lento.

La Ciclopedonale della Val di Neto

La splendida Ciclopedonale della Val di Neto si estende per 42 chilometri lungo l’antica mulattiera sull’argine sinistro del fiume Neto, partendo dal sito termale di Bruciarello fino a raggiungere la foce sul Mar Ionio: si tratta di un suggestivo percorso che attraversa quella che fu una regione dell’antica Magna Grecia, ricca di profumi, sapori e colori tipici della macchia mediterranea.

Destinata esclusivamente a pedoni e ciclisti, è una green road che permette di addentrarsi in sei comuni del Marchesato crotonese: Caccuri, Belvedere di Spinello, Santa Severina, Rocca di Neto, Scandale e Strongoli, e offre un’esperienza memorabile tra biodiversità, storia e leggende, al cospetto di castelli millenari, antichi santuari, grotte rupestri, oasi faunistiche e siti romani.

La Ciclopedonale della Val di Neto rappresenta un fulgido esempio di turismo responsabile, realizzata con grande attenzione alla sostenibilità sia nella pianificazione che nella scelta dei materiali ecocompatibili, come dimostra la passerella di San Rocco, che armonizza natura e architettura.

Il percorso è dotato di svariati punti di accesso, rendendo l’utilizzo diversificato e agevole, e dispone di molteplici servizi per cicloturisti e viandanti, tra cui aree fitness, percorsi di rafting in kayak sul Neto, capanni per l’osservazione della natura nonché parco giochi per i più piccoli. Sono numerose anche le attività sportive e le strutture ricettive lungo l’intero tragitto.

Le tappe da non perdere

Come accennato, la Ciclopedonale inaugurata il 10 marzo 2024 unisce un territorio che è a dir poco straordinario dal punto di vista paesaggistico, archeologico, storico, naturalistico e religioso.

Ecco quali sono i punti di interesse da non tralasciare.

Caccuri, tra i Borghi Più Belli d’Italia

Caccuri, Calabria

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Il borgo di Caccuri, Calabria

Caccuri è uno dei Borghi Più Belli d’Italia della provincia di Crotone, borgo medievale arroccato attorno al suo Castello tra le verdi colline della Valle del Neto.

Simile a un presepe, custodisce ancora oggi le tracce di un passato nobiliare tra le vie e le piazze storiche e suo fiore all’occhiello è il Castello di origini bizantine e aspetto seicentesco, con pianta a trapezio e corte centrale: da notare la Cappella Palatina, con l’altare maggiore e una pregevole collezione di dipinti seicenteschi di Scuola Napoletana.

Merita una sosta anche la Badia di Santa Maria del Soccorso, complesso monumentale che comprende l’omonima chiesa, l’ex convento dei Domenicani e la Cappella della Congrega del S. Rosario.

Le Grotte Rupestri di Rocca di Neto

Nel comune di Rocca di Neto incanta l’insediamento rupestre, scavato nell’arenaria, con oltre 40 grotte distribuite su tre colline a vari livelli e separate da due canyon in uno scenario di grande fascino e suggestione. Poiché le grotte rappresentano la prima forma di rifugio usata dagli uomini nell’antichità, si ipotizza che il sito fosse frequentato già dalla preistoria, con successive rioccupazioni nel corso delle epoche. Questa teoria è supportata dalle tracce di attività umane lasciate sulle pareti interne delle grotte e dalle stratificazioni presenti.

Ad esempio, nella collina centrale è presente una cisterna ipogea, coperta da una volta a botte e costruita in muratura con una tecnica tipicamente romana. Inoltre, in una grande grotta sono stati trovati un dipinto, un graffito e uno stemma con croci, che suggeriscono una probabile abitazione da parte dei monaci basiliani nel periodo medievale.

Il Castello di Santa Severina

Borgo Più Bello d’Italia della provincia di Crotone, Santa Severina vanta un maestoso Castello medievale tra i meglio conservati della Calabria, visitabile tutto l’anno, sede del Museo Archeologico di Santa Severina dove ammirare i reperti venuti alla luce durante ricerche e scavi entro le mura ovvero il mastio quadrato e quattro torri cilindriche laterali, con a fianco altri quattro bastioni sporgenti.

Strongoli, tra storia e mare

Strongoli, Calabria

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Il borgo di Strongoli, Calabria

Arriviamo poi a Strongoli, tra la macchia mediterranea e lo Ionio, “balcone sul mare” dal centro storico vegliato dai resti dell’antica fortezza di Strongylòn.

Qui catturano altresì lo sguardo la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, ricca di affreschi, dipinti, epigrafi e arredi di valore, il Santuario della Madonna di Vergadoro che osserva il blu, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie del XIV secolo, il Palazzo Vescovile e, nella frazione di Strongoli Marina, la “Pietra del Tesauro“, uno tra i cinque mausolei romani della Calabria, identificato dalla tradizione come la tomba del console Claudio Marcello.

Ma non soltanto: infatti, il territorio di Strongoli, è custode anche del Castello di Faggiana (o Castello di Fasana), il Casino di caccia e dimora estiva della famiglia Pignatelli. Si tratta di un’antica residenza costituita da edifici merlati, una cappella, un frantoio, una cisterna, ampi magazzini e un grazioso parco, nell’abbraccio di da una fertile pianura coltivata a cereali, agrumi e ulivi. A est, il castello di Fasana si affaccia sull’antico mare magnogreco, da cui è separato da una vasta foresta di alberi variopinti tra cui pini domestici, abeti, conifere, cipressi, eucalipti e altri, caratterizzata da laghetti naturali che, oggi come nei secoli passati, ospitano diverse specie di selvaggina, pesci e uccelli.

Il Santuario della Madonna della Scala a Belvedere di Spinello e l’Eremo di Corazzo a Scandale

A Belvedere Spinello, invece, meta d’eccellenza, di fede e di pellegrinaggio è il Santuario della Madonna della Scala, che prende il nome dalla scultura in pietra della Madonna con il bambino sul braccio destro, dietro la quale è dipinta una scala che conduce a una porticina con la scritta “Questa è la scala che ti condurrà a Me“.

Infine, lungo il percorso della Ciclopedonale della Val di Neto, l’Eremo Santa Croce di Corazzo Scandale, luogo di preghiera sorto nel 1993.

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5 cose da fare a Zurigo, il cuore trendy della Svizzera

Multiculturale, vivace e trendy: Zurigo è non solo la città più grande della Svizzera, ma anche quella che più di tutte ha saputo coniugare gli scorci da cartolina con quartieri postindustriali ricchi di locali particolari dove trascorrere una serata diversa. Questa è una meta ideale sia per un weekend romantico alla scoperta di musei e monumenti che per chi desidera ballare e ascoltare buona musica nei locali del suo lungolago. Grazie alle sue strade pedonali e bike-friendly, tanto da ospitare la Settimana della Bicicletta, il festival nazionale del ciclismo, e i Campionati Mondiali di Ciclismo su Strada e Paraciclismo, Zurigo può essere visitata anche in un giorno.

Passeggiando nel suo affascinante centro storico, percorrendo il lungolago o dedicandosi allo shopping nelle sue boutique più lussuose, Zurigo offre a chiunque la visiti la possibilità di trascorrere una giornata speciale e indimenticabile. Ecco le 5 cose da fare in un giorno per scoprirla al meglio.

Visitare il centro storico e i monumenti di Zurigo

Divisa in due dalla presenza del fiume Limmat, la città vecchia di Zurigo (Altstadt) si riconosce per i suoi piccoli vicoli sui quali si affacciano case medievali, chiese dai campanili appuntiti e le Zunfthaus, le case delle corporazioni – come la Haus zum Rüden (la casa del cane) dall’impressionante soffitto intagliato – che oggi ospitano alcuni dei ristoranti più alla moda della città. Tra i monumenti da vedere a Zurigo ci sono tre chiese storiche: la Grossmünster, la cattedrale simbolo della città, fatta edificare da Carlo Magno sulle tombe dei patroni di Zurigo; la Fraumünster, con vetrate policrome realizzate da Chagall e Giacometti; e la Peterskirche, con l’orologio dal quadrante più grande d’Europa.

Sono molte le vie del centro storico da non perdere, soprattutto per fare fotografie perfette da postare sui social. La più colorata è Augustinergasse, con le sue casette colorate su entrambi i lati e ricca di ristoranti e negozi per l’arredamento della casa. Se invece amate l’arte, o semplicemente dovete affrontare una giornata piovosa, Zurigo offre oltre 50 musei e 100 gallerie che vanno dal FIFA World Football Museum alla Kunsthalle Zürich con le sue esposizioni d’arte contemporanea. Tra i musei di Zurigo troverete anche proposte per i bambini come quelli dedicati ai dinosauri, ai giocattoli o al cioccolato Lindt, anche se il migliore resta il WOW, il museo dedicato alle illusioni percettive e sensoriali.

Augustinergasse a Zurigo

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Augustinergasse, la via più colorata di Zurigo

Fare shopping di lusso e non

Con il suo aspetto postindustriale che ricorda certi quartieri di Berlino, la città ha attirato molti designer e marchi prestigiosi. Per questo, fare shopping a Zurigo è una delle cinque cose assolutamente da non perdere, non solo per i prodotti classici che vengono associati alla Svizzera – come cioccolato e orologi –, ma perché è possibile trovare anche abbigliamento alla moda, soprattutto nelle boutique affacciate sulla scintillante Bahnhofstrasse. Questa è considerata una delle strade più costose al mondo, al settimo posto dopo Londra, Parigi e Tokyo.

Per uno shopping meno lussuoso ci sono i 130 negozi presenti all’interno degli spazi della stazione centrale di Zurigo, aperti anche la domenica, insieme a quelli costruiti dentro il modernissimo Aeroport Center, raggiungibile comodamente in treno o con il tram 10, aperto 365 giorni l’anno fino a tarda sera.

Un pomeriggio di relax in uno stabilimento balneare

Se lo shopping non vi ha rilassato abbastanza, ci sono gli stabilimenti balneari a fare il resto. Questi sono considerati il punto di incontro degli abitanti di Zurigo durante i mesi più caldi, quando le rive del lago e della Limmat cambiano letteralmente volto. In estate, infatti, sono ben quaranta gli stabilimenti balneari presenti in città, molto spesso dotati di passerelle e piattaforme in legno dalle quali tuffarsi per un bagno nelle acque del lago di Zurigo e di terrazze dedicate a chi vuole abbronzarsi o concedersi un momento di relax. Alcuni stabilimenti balneari sono riservati solo agli uomini o alle donne e tutti sono dotati di bar. Se siete in vacanza con la famiglia non perdete il Tiefenbrunnen, un vero paradiso per i bambini, oppure il Mythenquai con la sua spiaggia di sabbia finissima lunga 250 metri dotata di giochi d’acqua e piattaforme per i tuffi.

Passeggiare all’aria aperta con i bambini

Dalle gite in battello ai musei, Zurigo è una città che offre molte attività su misura per il divertimento dei bambini. Nei mesi più caldi dedicate una giornata alla scoperta degli oltre 70 parchi e giardini distribuiti sul suo territorio. Il Rieterpark, ad esempio, è il parco più grande di Zurigo e si trova nel quartiere dell’Enge, mentre l’Orto Botanico o il parco Belvoir sono perfetti per passeggiare all’aria aperta. Vi sentite avventurosi? Noleggiate una bicicletta ed esplorate con i bambini la zona del lungolago, che offre il grande vantaggio di disporre di numerosi punti ristoro per una sosta gelato o, addirittura, per organizzare un pic-nic immersi nel verde.

Godersi la vita notturna di Zurigo

Ristoranti, bar, locali con musica dal vivo: a Zurigo la notte è sempre trendy a dimostrazione che la città non ha nulla da invidiare alle grandi capitali europee. La zona di Züri-West è sicuramente quella dove si concentra la maggior parte della vita notturna con locali in cui ballare aperti fino a tarda notte. Da provare è sicuramente l’Hiltl, che da ristorante vegetariano di giorno si trasforma in un club molto amato nelle ore notturne. O il Kaufleuten, sulla Pelikanplatz, dotato anche di una zona lounge bar ideale per un drink; o il Plaza Club, all’interno di un vecchio cinema, conosciuto anche per i suoi party studenteschi.

Nei mesi estivi sono moltissimi i locali affacciati sull’acqua: si tratta dei badi-bar presenti all’interno degli stabilimenti balneari di Zurigo. Non perdete una visita al famoso Rimini Bar, che al tramonto si trasforma da semplice piattaforma sull’acqua in uno spazio in cui bere un drink o mangiare qualcosa di sfizioso, oppure scoprite i locali sul lungolago come il Seebad Enge.

Zurigo di notte

Fonte: iStock

Il centro storico di Zurigo di notte

Come raggiungere Zurigo dall’Italia

Zurigo è raggiungibile con voli diretti dalle principali città italiane; il suo aeroporto, a circa 10 km dal centro cittadino, vi permetterà di arrivare in pochi minuti al quartiere in cui avete scelto di soggiornare grazie alle S-Bahn S2 e S16 o alla capillare rete di tram, pullman, navette e taxi. Se arrivate a Zurigo in treno dall’Italia, la stazione centrale si trova nel cuore del centro storico ed è ottimamente collegata con Milano e il nord della Penisola.

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Per il 2 giugno, Festa della Repubblica, ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici italiani

Il 2 giugno, Festa della Repubblica, quest’anno coincide con l’iniziativa #domenicaalmuseo voluta dal Mic che prevede l’ingresso gratuito nei musei e parchi archeologici italiani ogni prima domenica del mese.

Infatti, come ha sottolineato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano “I musei e i parchi archeologici statali saranno aperti gratuitamente nella giornata del 2 giugno. Si tratta di una scelta attraverso la quale vogliamo celebrare la Repubblica e i valori di coesione nazionale mettendo al centro il nostro patrimonio culturale, uno dei caratteri distintivi dell’Italia. Ho voluto fortemente aprire gratuitamente i nostri siti museali in giornate dall’alto valore simbolico come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. Prima non era così. E, stando ai dati di affluenza registrati in queste giornate, l’iniziativa è stata apprezzata“.

Ingresso gratuito nei musei e parchi archeologici il 2 giugno: come funziona

Da quanto riportato nella nota del Ministero della Cultura, le visite ai musei e ai parchi archeologici domenica 2 giugno si svolgeranno con i soliti orari di apertura delle singole strutture, con l’accesso previa prenotazione laddove previsto.

Si tratta, in generale, di un’iniziativa che raccoglie grande consenso da parte del pubblico: soltanto per fare un esempio, la prima domenica di maggio (il 5) è stata registrata un’affluenza di 382.775 persone.

I musei e i parchi a ingresso gratuito

Da Nord a sud, sono davvero moltissimi i musei e i parchi archeologici (dai più celebri a quelli magari meno noti) che aderiscono alla #domenicalmuseo offrendo l’ingresso gratuito, in questo caso, domenica 2 giugno.

L’elenco completo (in costante aggiornamento) è consultabile sul sito ufficiale del Mibact ma di seguito riportiamo alcune suggestioni.

I musei che aderiscono nel Nord Italia

In Piemonte, a Torino, ingresso gratuito ai Musei Reali, a Palazzo Carignano e a Villa della Regina, mentre in Veneto, ad esempio, sarà visitabile gratis il Museo Archeologico nazionale di Verona, il Museo d’Arte Orientale, il Museo di Palazzo Grimani, le Gallerie dell’Accademia, la Biblioteca Nazionale Marciana e la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro a Venezia.

Spostandoci in Lombardia, tra le molte proposte non mancano le Grotte di Catullo e Museo Archeologico di Sirmione, il Museo di Palazzo Ducale e il Museo Archeologico Nazionale a Mantova, la Pinacoteca di Brera e il Cenacolo Vinciano a Milano, il Complesso Monumentale e Museo della Certosa di Pavia.

In Liguria, a Genova aderiscono i Musei nazionali – Museo Palazzo Reale e Palazzo Spinola, mentre in Friuli Venezia Giulia a Trieste sono a ingresso gratuito la Basilica paleocristiana di via Madonna del Mare e il Museo Storico e Parco Castello di Miramare, e in Emilia Romagna i Musei Nazionali – Pinacoteca di Bologna e a Ravenna la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, il Mausoleo di Teodorico, il Museo Nazionale e il Battistero degli Ariani.

I musei che aderiscono nel Centro Italia

In Toscana, tra la vasta scelta, le Gallerie degli Uffizi, il Museo del Bargello, il Museo archeologico nazionale, il Giardino di Villa Il Ventaglio, il Giardino della Villa a Castello e Villa della Petraia a Firenze, in Abruzzo il Museo casa natale di Gabriele d’Annunzio a Pescara, il Museo nazionale dell’Abruzzo e l’Area Archeologica di Amiternum all’Aquila, invece nelle Marche troviamo, per fare qualche esempio, il Museo archeologico statale di Ascoli Piceno, il Museo Archeologico nazionale della Marche di Ancona, e Palazzo Ducale – Galleria nazionale delle Marche di Urbino.

In Molise, a Campobasso, il Museo sannitico e Palazzo Pistilli.

I musei che aderiscono nel Sud Italia

Una carrellata esemplificativa delle strutture che aderiscono al Sud può iniziare dalla Campania con il Museo Archeologico nazionale, la Certosa Museo di San Martino, il Palazzo Reale, la Crypta Neapolitana, Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento, e il Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini a Napoli, nonché i celeberrimi Parchi Archeologici di Ercolano, Pompei e i Campi Flegrei, mentre in Puglia, tra gli altri, aderiscono il Castello svevo e Palazzo Simi – Centro Operativo per l’Archeologia di Bari, il Museo archeologico e Castello di Manfredonia, e il Castello Angioino di Copertino.

Invece, in Calabria ecco la Galleria nazionale di Cosenza, la Cattolica di Stilo, il Museo Statale di Mileto, in Basilicata i Musei nazionali di Matera, il Tempio delle Tavole Palatine a Bernalda, il Parco archeologico di Herakleia a Policoro.

Infine, in Sardegna il Museo archeologico nazionale di Cagliari, la Pinacoteca nazionale di Sassari, e il Museo nazionale “Memoriale Giuseppe Garibaldi” a La Maddalena.

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La classifica delle migliori compagnie aeree di quest’anno

Anche per il 2024 è arrivata la classifica delle migliori compagnie aeree a cura di AirlineRatings.com che, come di consueto, ha esaminato 12 criteri per stabilire le 25 vincitrici.

Vediamo come funziona e di quali si tratta.

AirlineRatings.com: di cosa si tratta

Iniziamo a dare uno sguardo a chi ha realizzato la classifica, ovvero AirlineRatings.com: si tratta di uno “sportello unico” che raggruppa tutto ciò che riguarda il “settore aereo” ed è composto da un gruppo di redattori che, occupandosi di aviazione, svolgono ricerche su quasi ogni vettore del mondo.

Il sistema di valutazione riguarda, innanzitutto, la sicurezza con un punteggio che va da una a sette stelle, ovvero il punteggio più elevato.

Per ogni compagnia (sono oltre 230 quelle presenti sul sito), vengono indicati il Paese d’origine, il codice identificativo, link della prenotazione nonché informazioni sulla mappa dei posti a sedere.

I criteri di giudizio per la classifica

AirlineRatings.com, per stilare l’annuale classifica delle migliori compagnie aeree, ha tenuto conto di 12 criteri tra cui:

  • sicurezza
  • redditività
  • innovazione
  • recensioni dei passeggeri
  • frequenza di incidenti gravi

Qatar Airways vince per il quinto anno consecutivo

A vincere, per il quinto anno consecutivo, è stata Qatar Airways,  la compagnia aerea di bandiera del Qatar.

Sale ancora sul primo gradino del podio nonostante l’incidente causato la scorsa settimana da una turbolenza lungo la tratta Doha-Dublino, che ha provocato 12 feriti.

Infatti, come ha dichiarato il caporedattore di AirlineRatings.com Geffrey Thomas, “Le recensioni dei passeggeri hanno premiato Qatar Airways rispetto a tutte le altre compagnie aeree e dai feedback è emerso un servizio di alto livello“.

La compagnia ha “tolto lo scettro” ad Air New Zealand che, dal primo posto del 2023, è scesa al quarto (ma che ha comunque ottenuto il primato per la Economy).

Le altre “compagnie premium”

Il secondo gradino del podio, salendo di due posizioni rispetto alla scorsa classifica, se lo è aggiudicato Korean Air (che ha trionfato nell’Asia Settentrionale) mentre al terzo troviamo Cathay Pacific Airways che ha fatto un bel passo avanti rispetto al settimo posto e si è dimostrata leader nel Sud-Est Asiatico.

A chiudere la Top Five Emirates, che ha conquistato il primato per quanto riguarda la Premium Economy.

Sesta, invece, Air France Klm (comunque la migliore in Europa), settima la giapponese All Nippon Airways, ottava Etihad, la compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti con sede ad Abu Dhabi.

Al nono posto l’australiana Qantas e decima la Virgin Australia/Atlantic che, tuttavia, vanta il miglior equipaggio.

Il resto della classifica vede Vietnam Airlines, Singapore Airlines, Eva Air, Tap Portugal, Jal, Finnair, Hawaiian Airlines, Alaska Airlines, Lufthansa/Swiss.

Ventesima Turkish Airlines seguita da, nell’ordine, il Gruppo Iag, Air Canada, Delta Air Lines, United Airlines e American Airlines.

Le migliori compagnie aree low cost

Un capitolo a parte, infine, per le compagnie aeree low cost: in Europa, la migliore si è rivelata easyJet mentre, in America ha vinto Southwest Airlines.

In Medio Oriente lo scettro è andato a lydubai, in Asia ad Air Asia e in Australia e Pacifico a Jetstar.

Il riconoscimento come Best ultra low-cost Airline è andato invece aVietjet.

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Le spiagge più belle della Turchia

Non solo Istanbul con i suoi iconici monumenti e la vivace vita urbana: la Turchia è una destinazione incredibile per gli amanti delle spiagge e della tintarella, con un’incredibile varietà di coste e litorali affascinanti da esplorare. Il Paese, infatti, è una terra che unisce la ricca storia e la cultura del Medio Oriente con straordinari paesaggi naturali. Tra le numerose meraviglie del Paese, i suoi litorali sono senza dubbio tra i più belli e allettanti al mondo.

In questo articolo vi racconteremo quali sono le spiagge da vedere assolutamente in una vacanza in Turchia e perché si sono guadagnate la fama di essere tra le più spettacolari della nazione dell’Asia Minore.

Spiaggia di Dalyan

Fonte: iStock

La dorata spiaggia di Dalyan

Spiaggia di Dalyan

Situata sulla costa mediterranea, la spiaggia di Dalyan si affaccia su un mare cristallino nella località di Cesme, sulla costa del Mare Egeo. Questa splendida spiaggia è nota per le sue acque cristalline e la sua bellezza naturale incontaminata.

Circondata da scogliere calcaree, questa spiaggia è un vero paradiso per gli amanti del sole e del relax. I visitatori possono anche avventurarsi in una piccola escursione ed esplorare le rovine della città antica di Caunos, che si affacciano sulla spiaggia.  La spiaggia di Dalyan, inoltre, è raggiungibile facilmente anche dall’Italia via traghetto in partenza da Trieste, Brindisi e Ancona.

La spiaggia di Cleopatra

Considerata una delle spiagge più belle della Turchia, la spiaggia di Cleopatra, sull’isola di Sedir a ovest di Alanya, si distingue per le sue sabbie bianche e finissime e per le sue acque turchesi. La leggenda narra che la regina Cleopatra e Marco Antonio abbiano trascorso qui parte della loro storia d’amore.

Spiaggia di Iztuzu

Situata nella baia di Dalyan, la spiaggia di Iztuzu è un paradiso di sabbia dorata e acque limpide. Questa spiaggia è anche un importante sito di nidificazione per le tartarughe Caretta Caretta e per questo motivo è anche nota come Turtle Beach.

Spiaggia di Kaputas

Incastonata tra scogliere bianche, la spiaggia di Kaputas è un gioiello della costa della Turchia. Con le sue acque turchesi e la sua sabbia fine, questa spiaggia offre uno scenario da cartolina perfetto per rilassarsi e godersi il sole. Per raggiungerla occorre scendere una scalinata molto ripida e il più vicino centro abitato è la pittoresca cittadina di Kalkan.

Spiaggia di Kaputas

Fonte: iStock

Il mare turchese della spiaggia di Kaputas

Spiaggia Ulas Karayollari

Situata nella regione di Bodrum, la spiaggia di Ulas Karayollari è un’oasi di pace e tranquillità. Con la sua sabbia dorata e la sua atmosfera serena, questa spiaggia è l’ideale per chi cerca un po’ di relax lontano dalla folla, posta com’è sulla punta di un capo roccioso e raggiungibile scendendo una serie di gradini. Da segnalare però che questa è una delle poche spiagge a pagamento della Turchia ed è frequentata da piccole imbarcazioni che gettano l’ancora a pochi metri dalla spiaggia.

Olu Deniz

Olu Deniz – nei pressi di Fethiye – è una delle spiagge più iconiche e fotografate della Turchia, famosa per le sue acque cristalline e le scogliere ricoperte da una ricca vegetazione che la circondano. Questo luogo è anche un paradiso per gli appassionati di sport acquatici, ma anche per chi ama sfidare se stesso nel parapendio, con il Monte Babadağ che offre viste mozzafiato sulla costa.

Spiaggia di Olu Deniz

Fonte: iStock

La spettacolare spiaggia di Olu Deniz

Spiaggia Olympos

Immersa in un paesaggio incantevole, la spiaggia di Olympos è un vero gioiello della costa turca, nei dintorni di Antalya. Circondata da rovine antiche e da una rigogliosa vegetazione, questa spiaggia offre un’atmosfera unica e affascinante. Persino secondo il Telegraph, Olympos è una delle spiagge più belle della Turchia e anche per questo è meta di numerosi campeggiatori.

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Le sagre da non perdere a giugno in Italia

Il mese di giugno è l’inizio dell’estate, quel periodo in cui il desiderio di trascorrere giornate e serate all’aria aperta è ancora più forte, le vacanze sono ormai vicine (o già iniziate), e il clima di norma caldo e soleggiato.

In un’atmosfera che si lascia alle spalle la frenetica vita di tutti i giorni con i suoi pressanti impegni, i weekend e le sere si animano con eventi, feste e sagre che hanno tutto il sapore di svago, relax e villeggiatura.

Per questo, noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le sagre più interessanti di tutta Italia, da Nord a Sud, così da poter organizzare al meglio questi 30 giorni.

Le sagre più belle di giugno nel Nord Italia

Orecchiette, Puglia

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Deliziose orecchiette pugliesi

Il 13, 14 e 15 giugno, il paese di Cannobio (nella splendida cornice del Lago Maggiore nel Verbano-Cusio-Ossola) ospita il Rolling Truck Street Food, un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati del goloso cibo di strada.
Un “vortice di profumi e sapori” dove gustare specialità nazionali e internazionali e godersi una serata all’aperto tra amici o in famiglia. L’ingresso è gratuito.

Spostiamoci ora in Lombardia, a Gerenzano in provincia di Varese, un’altra ghiotta occasione con la festa di paese il 14, 15 e 16 giugno, la “Street Food  & Music” di Hello Eventi.
Tre serata tra cibo e musica a ingresso gratuito, con tributo a Max Pezzali & 883, tributo a Vasco Rossi e Ligabue, street food italiano e internazionale nonché birra di qualità.

L’1 e il 21 giugno Festa Pugliese a Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza, per un’esperienza memorabile per chi ama i sapori e i profumi del Sud.
Oltre ai prodotti tipici pugliesi, non mancano bancarelle con prodotti da acquistare e spettacoli musicali per immergersi al 100% in Puglia.
Ingresso gratuito.

Arriviamo poi in Liguria, l’8 e il 9 giugno, per la 57esima edizione della Festa del Fiore, sulla vetta del Monte Carmo, Loano: una kermesse musicale che trasforma il monte più alto della provincia di Savona in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto.
I concerti saranno due, uno di rock acustico e l’altro corale: in particolare, l’8 giugno sarà il momento dei lambertzvox che, alle ore 16.30, si esibiranno unplugged, poi cena condivisa, e allo scoccare della mezzanotte, il “Caffè della Buonanotte”.
Il 9 giugno, messa alle ore 11.00 presso la Baita del Carmo accompagnata da arie liturgiche, e poi il “Pasta Party“.

Le sagre di giugno da non perdere nel Centro Italia

Giugno è il mese delle sagre anche nel Centro Italia, a partire dalla Sagra del Cacciucco e Gamberoni alla griglia a Rufina (Firenze), durante il weekend del 1 e del 2 giugno e dell’8 e del 9: un’opportunità per gustare ottimo pesce a un prezzo vantaggioso.
Infatti, il menu prevede prelibati antipasti, primi piatti raffinati, caciucco senza spine, gamberoni alla griglia, frittura di calamari e gamberetti, il tutto accompagnato da eccellenti vini. Per chi non ama il pesce, non manca la carne alla griglia.

Eccoci poi nel Lazio, a Filacciano in provincia di Roma, dove il 15 giugno va in scena il “Filacciano Street Food Festival“, in Piazza Umberto I dalle ore 17.30.
I partecipanti potranno, così, apprezzare tipici “piatti di strada” ascoltando musica dal vivo grazie alle band locali che si esibiranno con ritmi anni 90/2000. Per gli appassionati di sport, anche la possibilità di seguire gli Europei 2024.

Uno sguardo alle Marche dove, a Consalvi di Macerata, l’ 1 e il 2 giugno la Pro Loco organizza la Sagra della Bruschetta, tradizionale manifestazione arricchita da numerose attività: serate danzanti, tornei di carte, Pesca di Beneficenza e lotteria.
Ogni sera, un fornitissimo stand gastronomico saprà deliziare anche i palati più esigenti.

Sempre l’1 e il 2 giugno, a Raiano, provincia dell’Aquila, da segnalare la Sagra delle Ciliegie, il frutto tipico del paese: ancora oggi, l’evento si snoda attorno ai carri allegorici, alla rassegna di poesie popolari e canti folkloristici, la vendita di varie qualità di ciliegie e la Fiera Agroalimentare con espositori provenienti da tutta la regione.

Le sagre più interessanti di giugno nel Sud Italia

rosse ciliegie

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Deliziose e fresche ciliegie

In Puglia, il 20 e il 21 giugno la Pro Loco di Calimera (Lecce), promuove per la ventunesima edizione la Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu, una manifestazione che unisce tradizione e arte, sacro e profano, e che colora le vie del centro storico.

In queste due sere, la piazza centrale e le vie limitrofe diverranno un “palcoscenico vivente” grazie ai lampioni artistici che narrano le storie tramandate di generazione in generazione: oltre alla magia visiva, non manca la gastronomia con il cuturusciu, delizia culinaria del territorio, un grande tarallo, quasi una ciambella.

A impreziosire ulteriormente l’atmosfera, due concerti di musica dal vivo: Enzo Petrachi & Folk Band22 e Antonio Castrignanò con Taranta Sound.

Il 29 e il 30 giugno vi consigliamo di raggiungere Castello del Lago (nella piccola frazione di Venticano), in provincia di Avellino, per la Sagra della Penna e dello Spiedino, l’appuntamento gastronomico da non tralasciare per gli amanti della cucina tipica locale, della musica e dello spettacolo. L’ingresso è gratuito.

Voliamo in Calabria per la XIV edizione della Sagra della Ciliegia a San Pietro Apostolo, in provincia di Catanzaro, dove il 16 giugno, nel magnifico scenario del centro storico, sarà possibile gustare delizie alla ciliegia, ascoltare musica tradizionale, e acquistare prodotti tipici e artigianali.

Non manca l’intrattenimento per i più piccoli né, dalle ore 16.00 fino a tarda notte, la ciliegiata e la famosissima “crostatona di mezzanotte”.

Le sagre top sulle Isole italiane

In Sicilia, giugno è il mese del sole: per celebrarlo, gustosa è la Sagra delle Ciliegie che si svolge, da oltre vent’anni, a Graniti, nella Riserva Naturale della Valle dell’Alcantara, l’8 e il 9 giugno.
Nel territorio, infatti, vengono prodotte oltre 10 varietà di ciliegie, grosse e saporite.

Durante l’evento, in Piazza Manganelli, si potranno visitare gli stand dei produttori, assaporare le ciliegie appena colte, dolci, marmellate e sciroppi a base del rosso frutto nonché prodotti dell’enogastronomia della zona.

A Castelsardo, provincia di Sassari, invece non mancate, l’1 e il 2 giugno, alla prima edizione della Festa della Birra Castellanese, che si terrà presso il Piazzale Fronte Papillon Lu Bagnu  dalle ore 18.00 fino a tarda notte.

Oltre alla musica degli artisti, ad allietare le serate la zona Food & Beverage, i gonfiabili per i più piccoli e le bancarelle locali.