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Un’oasi di relax a San Teodoro

Nel cuore della splendida Sardegna, l’Hotel Costa Caddu sorge come un’oasi di tranquillità e lusso. Situato nei pressi di San Teodoro, questo hotel a tre stelle rappresenta una destinazione perfetta per coloro che cercano una vacanza fatta di relax, lontano dal caos della vita quotidiana. Con le sue ampie aree verdi, la cucina raffinata e l’attenzione ai dettagli consente di vivere un’esperienza di benessere senza pari.

Un rifugio di pace

L’Hotel Costa Caddu si distingue per essere leggermente distaccato dal centro di San Teodoro, offrendo ai suoi ospiti la pace e la tranquillità tanto desiderate. Lontano dalle zone affollate e turistiche, questa struttura si presenta come un’oasi di relax immersa nella natura incontaminata della Sardegna: le sue suite di lusso, dotate di piscina privata e circondate da un incantevole giardino, offrono agli ospiti un’esperienza unica di privacy e comfort.

La suite Graziata dell'Hotel Costa Caddu vista dall'esterno

Fonte: Hotel Costa Caddu

La suite Grazietta dell’dell’Hotel Costa Caddu, immersa nel proprio meraviglioso e curato giardino, la Suite offre servizi privati quali parcheggio coperto, piscina esterna ed area relax

Cucina gourmet e servizi esclusivi

Presso l’Hotel Costa Caddu, la soddisfazione dei sensi è garantita anche a tavola. Il ristorante gourmet della struttura propone prelibatezze culinarie ispirate alla tradizione locale, preparate con ingredienti freschi e di alta qualità. Inoltre, gli ospiti possono godere di servizi esclusivi come le eleganti piscine e la possibilità di prenotare attività emozionanti, come escursioni sull’isola di Tavolara o arrampicate sul monte Nieddu, attraverso partner esterni selezionati.

Una delle piscine dell'Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

La piscina privata dell’Hotel Costa Caddu, ad uso esclusivo delle suite

Prossimità alle attrazioni locali

Nonostante la sua tranquilla posizione, l’Hotel Costa Caddu è strategicamente situato a soli 3 km dal centro di San Teodoro e a breve distanza dall’aeroporto di Olbia, rendendo facile raggiungere la struttura. Inoltre, la spiaggia di Isuledda, a soli 500 metri dall’hotel, offre agli ospiti la possibilità di godere del mare cristallino e delle spiagge incontaminate della Sardegna.

La destinazione ideale

L’Hotel Costa Caddu rappresenta una destinazione ideale per coloro che cercano una fuga dalla routine quotidiana e desiderano immergersi nella bellezza naturale e nella tranquillità della Sardegna. Con le sue camere lussuose, la cucina raffinata e i servizi personalizzati, questa struttura promette un’esperienza indimenticabile all’insegna del relax e del benessere. Per una vacanza che sa di pace e della tranquillità.

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Bolzano Idee di Viaggio itinerari culturali tradizioni Viaggi

Cosa vedere a Bolzano, a spasso nel centro storico

Situata nel cuore delle Alpi italiane, Bolzano è una città affascinante che fonde culture e tradizioni italiane e tedesche. Capitale della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, questa città è una meta ideale per chi desidera immergersi in un’atmosfera ricca di storia, arte e natura.

Benvenut* a Bolzano!

Chiamata anche Bozen, essendo la regione autonoma a statuto speciale una regione bilingue, Bolzano è delimitata da diverse catene montuose e monti minori. In direzione est si allunga la val d’Isarco, dove si possono ammirare le Dolomiti in tutta la loro bellezza, con il Rosengarten e il Catinaccio, alto più di 3000 metri, che svetta orgoglioso con le caratteristiche Torri del Vajolet. Proprio per questo, la città è apprezzatissima durante la stagione invernale, per i suoi mercatini di Natale e per i paesaggi mozzafiato delle Dolomiti. Ma il suo centro storico offre anche un viaggio indietro nel tempo, tra architetture medievali, eleganti portici e piazze vivaci.

Cosa vedere nel centro storico

Il centro storico di Bolzano si trova a nord-est della città, proprio all’incrocio del torrente Talvera con il fiume Isarco. È un labirinto di strade acciottolate e vicoli pittoreschi, ricchi di fascino e storia.

Piazza Walther

Il cuore pulsante di Bolzano è Piazza Walther, dedicata al poeta Walther von der Vogelweide. Questa piazza centrale è circondata da caffè, ristoranti e boutique. È il luogo ideale per iniziare la visita e per osservare il movimento quotidiano della città. Durante il periodo natalizio fino all’Epifania, ospita il famoso mercatino di Natale, uno dei più suggestivi d’Italia, con le sue mille luci e le bancarelle tradizionali.

Duomo di Bolzano

A pochi passi da Piazza Walther si trova il maestoso Duomo di Bolzano, dedicato a Santa Maria Assunta. Chiamato in tedesco Dom Maria Himmelfahrt, il duomo risale al XV secolo, ma gli importanti lavori di restauro che lo hanno rimesso a nuovo dopo le due guerre hanno portato alla luce pavimentazioni e lapidi molto più antiche. La cattedrale, con la sua facciata ornata, il campanile a punta e il bellissimo tetto di tegole colorate, è un esempio straordinario di architettura sacra che unisce lo stile romanico a quello gotico. All’interno, si possono ammirare affreschi medievali e un bellissimo altare maggiore.

Il Museo Archeologico dell’Alto Adige

Un’altra tappa imperdibile è il Museo Archeologico dell’Alto Adige, famoso per ospitare Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio. Questa mummia risalente a oltre 5.000 anni fa è stata ritrovata sulle Alpi e rappresenta uno dei reperti archeologici più importanti al mondo. Il museo offre un’esperienza affascinante e educativa, con esposizioni interattive e reperti storici.

I Portici

I Portici (Laubengasse) sono la via dello shopping più famosa di Bolzano. Questa strada coperta, che risale al Medioevo, è lunga circa 300 metri e fiancheggiata da negozi, boutique e caffè. Passeggiando sotto i portici, si possono ammirare le antiche facciate degli edifici e respirare l’atmosfera storica della città. Al numero civico 30 di via dei Portici si trova l’Antico Municipio di Bolzano, ben riconoscibile dallo stemma della città posto sull’arcata gotica (oggi ospita l’Archivio storico). Nel barocco Palazzo Mercantile ha sede oggi l’omonimo museo che offre una panoramica sulla storia economica di Bolzano.

Via Argentieri

Una delle strade più caratteristiche e frequentate del centro storico di Bolzano è via Argentieri. Il nome della via deriva da Silberhaus, la casa d’argento, un edificio costruito all’angolo con Piazza del Grano, l’antico cuore medievale della cittadina. Gli edifici storici perfettamente conservati sono molti; tra questi famosa è la Residenza Troilo che risale al tardo medioevo e si caratterizza per la torre angolare in facciata. Attraverso un sottopassaggio è possibile raggiungere via dei Portici. La Casa della Pesa risale al XIII secolo, ma è stata ristrutturata nei secoli successivi. Fino al XVIII secolo fu la sede della pesa pubblica e oggi è uno dei punti turistici del centro storico.

Piazza delle Erbe e il mercato di Bolzano

Un altro luogo suggestivo è Piazza delle Erbe, dove dal XIII secolo ogni giorno (solo feriali) si tiene un colorato mercato di frutta, verdura, fiori e prodotti locali. Questa piazza vivace è il posto ideale per scoprire i sapori e i profumi del Sud Tirolo e per acquistare qualche prodotto tipico. Nella piazza si trova una delle 100 statue più belle d’Italia, la Fontana di Nettuno, opera di Joachim Reis. Eretta verso la fine del XVIII secolo, sostituì il luogo della berlina dove i condannati erano esposti alla gogna pubblica.

Poco fuori dal centro, Castel Mareccio

A breve distanza dal centro, si trova Castel Mareccio, un castello medievale del XII secolo ben conservato e circondato da vigneti. Oggi il castello ospita mostre ed eventi culturali e in primavera è la sede della Mostra Vini di Bolzano. È un luogo perfetto per una passeggiata rilassante e per godere di una vista panoramica sulla città e sul Catinaccio.

Informazioni pratiche

Quando andare

Bolzano è una destinazione che può essere visitata tutto l’anno, dipende da cosa si cerca. I periodi migliori per una visita alla città e qualche escursione in montagna fuori porta sono la primavera e l’autunno, quando il clima è mite. L’estate offre numerosi eventi all’aperto e festival in una zona ben servita e apprezzatissima dalle famiglie con bambini. Inutile dire che l’inverno è il momento migliore per chi ama i mercatini di Natale e le atmosfere festose o per chi da Bolzano si sposta sulle montagne per sciare.

Piatti tipici di Bolzano

La cucina di Bolzano riflette il perfetto connubio tra tradizioni italiane e tedesche, offrendo una varietà di piatti ricchi di sapore. Tra le specialità locali, spiccano i canederli (Knödel), gnocchi di pane arricchiti con speck, formaggio o spinaci, spesso serviti in brodo o con burro fuso. Tra i primi piatti, i ravioli di ricotta e spinaci (Schlutzkrapfen) sono un must, mentre per i secondi, il gulash e il rosticciato di manzo rappresentano la tradizione più rustica e sostanziosa. Non può mancare un assaggio di speck, da gustare con pane di segale e formaggi locali, e di strudel di mele, il dolce simbolo della regione, spesso accompagnato da panna montata o gelato alla vaniglia. Infine, per completare l’esperienza culinaria, è consigliabile degustare un bicchiere di Lagrein o Gewürztraminer, vini tipici dell’Alto Adige, rinomati per la loro qualità e carattere distintivo.

Come arrivare

Bolzano è ben collegata e facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. In auto, è situata lungo l’autostrada A22, che collega il Brennero con Modena. La stazione ferroviaria di Bolzano offre collegamenti diretti con numerose città italiane e tedesche, rendendo il viaggio in treno un’opzione comoda e panoramica. Inoltre, l’aeroporto di Bolzano offre voli stagionali e charter; in alternativa, a circa un’ora e mezza di distanza, si trovano gli aeroporti più grandi di Verona e Innsbruck.

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Metro di Bucarest: come funziona e quante sono le linee

Bucarest, vibrante capitale della Romania, è una città ricca di storia e cultura, ma anche di una vita notturna che attira turisti provenienti da tutto il mondo. Inoltre, una uno degli aspetti che viene più apprezzato dai turisti che decidono di visitare la capitale della città è il suo efficiente sistema di trasporto pubblico, con la metro di Bucarest che rappresenta il cuore pulsante della mobilità cittadina. Pianificare un viaggio a Bucarest è molto semplice, soprattutto se si conosce come funziona la metro e quante sono le linee, così da capire con facilità come spostarsi e pianificare le giornate di visita più facilmente.

Storia della metro di Bucarest

La storia della metro di Bucarest, conosciuta anche come “Metroul București”, risale agli anni Settanta, con l’inaugurazione della prima linea nel 1979. Da allora, il sistema di trasporti è cresciuto anno dopo anno, diventando una delle infrastrutture di trasporto più importanti della città rumena. Originariamente il sistema metropolitano fu concepito per alleviare i problemi derivanti dal traffico di automobili e fornire un mezzo di trasporto rapido ed efficiente. La metro di Bucarest è diventata un simbolo dell’evoluzione urbana di Bucarest.

Traffico auto a Piazza Romana

Fonte: iStock

Traffico urbano in superficie di Piazza Romana

Quante linee ha la metro di Bucarest?

Al momento la metropolitana di Bucarest è composta da cinque linee principali, identificate da numeri e colori, per facilitare il transito dei passeggeri:

  1. Linea M1 (Gialla): Dristor 2 – Pantelimon
  2. Linea M2 (Blu): Berceni – Pipera
  3. Linea M3 (Rossa): Anghel Saligny – Preciziei
  4. Linea M4 (Verde): Gara de Nord 2 – Străulești
  5. Linea M5 (Arancione): Eroilor – Valea Ialomiței

Linea M1 (Gialla)

La linea M1 è stata la prima linea della metro di Bucarest ad essere stata inaugurata. Collega le aree principali e più popolate della capitale. Proprio per questo motivo, la linea M1 è molto importante per gli spostamenti, soprattutto dei pendolari che vivono nelle zone residenziali e lavorano nel centro di Bucarest. Questa linea attraversa punti chiave, come Piazza Unirii, una delle piazze più conosciute e principali della capitale.

Linea M2 (Blu)

La linea M2 , la linea blu, è probabilmente la linea che viene più utilizzata dai turisti in visita a Bucarest, in quanto il percorso collega direttamente l’aeroporto di Bucarest Coandă alla zona centrale, che è il distretto degli affari. Un viaggio facile e conveniente per chi arriva in città, che il motivo della visita sia per lavoro o per puro piacere e divertimento. La linea Blu attraversa anche Piazza della Vittoria, ovvero Piața Victoriei, uno dei punti cruciali di tutta la rete della metro di Bucarest, in quanto punto di incontro con altre linee.

Linea M3 (Rossa)

La linea Rossa, la M3, è importante per coloro che vivono o lavorano nelle periferie di Bucarest, nella parte occidentale della città. Questa terza linea collega l’area industriale, la zona commerciale di Militari ed il centro città. Grazie a questo percorso, la linea M3 della metro di Bucarest è fondamentale per i lavoratori della città che la utilizzano tutti i giorni e, di conseguenza, per l’economia locale.

Linea M4 (Verde)

La linea M4, conosciuta anche come la Linea Verde, è una linea della metro di Bucarest relativamente nuova. Collega la stazione ferroviaria principale e più grande della città, la Gara de Nord, con le zone residenziali presenti a nord della città. Questa linea è particolarmente utile per tutti coloro che devono intraprendere viaggi in treno, nazionali o internazionali, offrendo un collegamento diretto e veloce con la stazione.

Linea M5 (Arancione)

La linea M5 è l’ultima aggiunta alla rete metropolitana di Bucarest. Questa linea serve principalmente i quartieri residenziali a ovest del centro città, migliorando notevolmente la qualità della vita degli abitanti locali. La M5 rappresenta anche un modello di efficienza e modernità, con stazioni nuove e ben progettate.

Fermata della Metro du Bucarest

Fonte: iStock

Fermata “Piazza Romana” della metro di Bucarest

Quanto costa viaggiare con la metro a Bucarest?

Viaggiare con la metro di Bucarest non solo è molto comodo, ma è soprattutto molto economico. Ecco quanto costa viaggiare con la metropolitana di Bucarest e viaggiare alla scoperta della capitale della Romania:

  • Biglietto per 1 corsa: 3 Lei (0,61 €)
  • Biglietto per 2 corse: 6 Lei (1,21 €)
  • Biglietto giornaliero: 8 Lei (1,62 €)
  • Abbonamento settimanale: 25 lei (5,04€)
  • Abbonamento mensile: 70 lei (14,12€)

I biglietti per la metropolitana possono essere acquistati sia presso le biglietterie automatiche, che sono presenti in ogni stazione, sia attraverso l’utilizzo dell’app ufficiale della metropolitana. Per tutti coloro che prevedono un utilizzo molto frequente dei mezzi pubblici, l’acquisto di un abbonamento risulta essere la scelta migliore.

Inoltre, la metro di Bucarest opera con una frequenza variabile, anche a seconda delle linee e degli orari. Durante i giorni della settimana i treni delle linee principali, quindi le linee M1, M2 e M3, passano ogni 3-7 minuti nelle ore di punta e ogni 8-12 minuti nelle ore non di punta.
Durante i fine settimana, la frequenza del passaggio dei treni si riduce sensibilmente. La metropolitana, infatti, opera ogni 5-10 minuti nelle ore di punta e ogni 10-15 minuti nelle ore non di punta. Il tutto dalle 5:00 del mattino fino alle 23:00 di sera.

Accessibilità nella metropolitana di Bucarest

Negli ultimi anni la metro di Bucarest ha compiuto notevoli progressi in fatto di barriere architettoniche, diventando accessibile a tutti i passeggeri, inclusi coloro che sono affetti da disabilità. Molte stazioni, infatti, sono ora dotate di ascensori e rampe. Tuttavia, non tutte le stazioni hanno ancora queste strutture, come anche alcuni mezzi in superficie, quindi è consigliabile pianificare in anticipo i percorsi per evitare spiacevoli inconvenienti durante il viaggio.

Consigli utili per l’utilizzo della metro di Bucarest

Ecco alcuni consigli utili per chi decide di utilizzare la metropolitana per andare alla scoperta della città più misteriosa d’Europa:

  1. Mappa della metropolitana: avere una mappa della metropolitana sempre a portata di mano potrebbe essere un’ottima idea durante gli spostamenti nella capitale. È disponibile gratuitamente presso le stazioni o scaricabile online dal sito dei trasporti;
  2. App mobile: una valida alternativa alla mappa cartacea della metro di Bucarest è sicuramente l’applicazione per dispositivi mobile, sia Android, che Apple, contenente tutte le informazioni utili, come orari ed eventuali ritardi;
  3. Orari di Punta: come ogni grande città e capitale, anche a Bucarest è consigliato evitare, se possibile, di viaggiare durante le ore di punta per evitare la folla di pendolari;
  4. Sicurezza: nonostante la polizia sia sempre presente nelle stazioni della metropolitana, è consigliabile sempre tenere d’occhio i propri effetti personali, specialmente nelle stazioni e nei momenti più affollati;
  5. Abbonamenti: l’acquisto di abbonamenti è la scelta migliore per tutti coloro che decidono di passare un periodo prolungato nella capitale, garantendo un risparmio economico sugli spostamenti.

La metro di Bucarest è un sistema di trasporto efficace, efficiente, molto economico ed accessibile, che rende facilmente esplorabile la capitale della Romania, utilizzando sia dai turisti in cerca delle meraviglie della città, sia dai numerosi lavoratori che si spostano verso il centro città e non solo.
Per vivere al meglio quello che questa favolosa città ha da offrire, sicuramente conoscere queste informazioni aiuterà sulla metro di Bucarest, faciliterà la scoperta della città.

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eventi Idee di Viaggio Tallinn Viaggi viaggiare

Tallinn: clima e temperatura. Qual è il periodo migliore per visitare la città?

Perla del Baltico, Regina del Baltico… la conosciamo con molti soprannomi, e li merita tutti: Tallinn è una di quelle mete d’eccezione da visitare almeno una volta nella vita, la cui storia millenaria affascina i turisti. La Capitale dell’Estonia riserva molte sorprese, e in ogni stagione: prima di prenotare un viaggio, però, è indispensabile conoscere il clima, le stagioni e le temperature medie del periodo, così da preparare la valigia con tutto l’occorrente e capire qual è il periodo migliore per visitare Tallinn.

Clima a Tallinn secondo le stagioni

Come visitare Tallinn a Natale

Fonte: iStock

Visitare Tallinn a Natale, lo splendore della piazza tra mercatini e luci

Qual è il clima di Tallinn secondo le stagioni? In inverno fa molto freddo, e in estate il caldo talvolta non è sopportabile: più in generale, il clima in Estonia è di tipo sub-continentale temperato freddo. L’inverno è una stagione piuttosto lunga, nel complesso, considerando che il primo segno di disgelo arriva verso marzo e, in alcuni casi, persino aprile. Già il mese di settembre si può definire tipicamente autunnale, con l’aria che si fa più pungente, soprattutto al calare della sera. Ma questo è un periodo decisamente intenso per visitare la Capitale dell’Estonia: dopodiché, nel mese di ottobre, le temperature calano anche in modo drastico, e le giornate iniziano ad accorciarsi. Vediamo il clima di Tallinn nel dettaglio in base alle stagioni.

Autunno

Tallinn è la Regina del Baltico, e in autunno è un’autentica meraviglia. La Capitale dell’Estonia e i suoi dintorni ti portano alla scoperta di paesaggi meravigliosi: qui l’anima è suddivisa a metà tra antica e moderna. Generalmente, le condizioni meteo in autunno a Tallinn presentano una massima tra 16°C (quest’ultima è molto rara e raramente salgono sopra), e scendono fino a 1°C nei periodi particolarmente freddi. Il clima risulta più fresco, le giornate più corte, ma non per questo non ti puoi godere gli esterni. L’aria è fresca e frizzante, e una visita a Kadriorg Park e Kalamaja Park è d’obbligo, in quanto sono due dei parchi più colorati della città.

Inverno

Le condizioni meteo a Tallinn in inverno, come è ovvio, non sono sempre favorevoli: le massime arrivano fino a 2°C, ma non di più e la media è di 0°C. Possono anche verificarsi cali di temperatura piuttosto drastici fino a -5°C, e tendenzialmente il periodo più freddo è febbraio (dove il termometro segna fino a -7°C di notte). Non mancano pioggia e neve. Per quanto questo possa sembrare il “periodo peggiore” per visitare Tallinn, in realtà la città è immersa nel clima festivo, tra addobbi e fiere natalizie (conosciute con il nome di Jouluturg), come nella piazza principale. Da fine novembre a metà dicembre circa si tiene il Joulujazz festival.

Primavera

Dopo un inverno rigido, la città si risveglia tradizionalmente con la primavera: dalle giornate freddissime, passiamo a una temperatura di certo più gradevole, che nelle giornate fortunate può toccare fino a 19°C. Tra marzo e aprile, possono verificarsi, però, giornate più “frizzantine”: dopodiché, le temperature si stabilizzano, regalandoti l’occasione di scoprire la bellezza di Tallinn in primavera, quando la città si risveglia dal torpore invernale.

Estate

Con l’avvicinarsi dell’estate, le temperature sono certamente più gentili. La premessa è doverosa: sebbene il caldo non sia paragonabile al nostro clima italiano, è vero che il picco qui può arrivare a 32°C, quindi non un’estate “estrema”. In generale, però, il clima è molto mite, con temperature medie di 20°C; tuttavia, non mancano le precipitazioni. Questo rimane un periodo d’oro per prenotare una vacanza in Estonia, considerando anche l’opportunità unica di poter far un “tuffo” nel Mar Baltico.

Le temperature di Tallinn

Visitare Tallinn in primavera

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Una giornata assolata primaverile a Tallinn

Pioggia e neve non mancano di certo a Tallinn, come abbiamo visto: già verso la fine di ottobre e i primi giorni di novembre comincia a cadere la prima neve. Quest’ultima è un must nel mese di dicembre, quando a Natale, tra mercatini e addobbi, la città si veste a festa, facendo sognare a occhi aperti i turisti, che rimangono ammaliati dalla magia delle luci e degli odori tipicamente natalizi dei dolci.

Di seguito una panoramica delle temperature medie di Tallinn in base al mese:

  • Gennaio: -5,2°C
  • Febbraio: -5,7°C
  • Aprile: 2,9°C
  • Luglio: 16,5°C
  • Ottobre: 5,9°C

Per quanto riguarda l’escursione termica giornaliera, dipende ovviamente in base al mese: può essere di 4°C a novembre e di circa 5°C a dicembre. Invece, arriva fino a 9°C a maggio e giugno. Da cosa dipendono le medie invernali? Dalla depressione d’Islanda, così come dalle correnti umide e miti.

Come visitare Tallinn: il periodo migliore secondo noi

Periodo migliore per visitare Tallinn

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La magia della Città Vecchia di Tallinn in primavera ed estate

Il “bel tempo” a Tallinn, come abbiamo visto, è maggiormente comune nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre: questo è il periodo d’oro per visitare la città senza particolari difficoltà a causa del freddo. Sebbene gennaio e febbraio siano i mesi tradizionalmente più freddi, vale la pena comunque di organizzare un viaggio a Tallinn a dicembre, per ammirare la sua magia durante le festività. Il periodo della primavera-estate rimane particolarmente amato per un motivo: sono tantissimi gli eventi organizzati a Tallinn, come festival, tra cui l’Estonia’s Song and Dance Festival e il Jazzkaar. Invece, tra la fine di maggio e gli inizi di giugno è possibile ammirare musicisti, artisti di strada e giocolieri in occasione degli Old Town Days.

Consigli per organizzare la valigia

In inverno a Tallinn è doveroso portare con sé piumini, giacche molto pesanti e maglioni di lana; anche in autunno, in ogni caso, è sempre bene prediligere un tipo di abbigliamento coperto, o comunque prevedere di avere a portata di “valigia” impermeabile e ombrello. Lo stesso vale per la primavera, stagione in cui il clima è ancora instabile e le giornate fredde si alternano con quelle più miti, ma mai calde. In estate, invece, sì a un tipo di abbigliamento molto più leggero, come magliette, shorts, bermuda e gonne, ma c’è sempre un “accessorio” da non dimenticare a casa (o da comprare in loco). Quale? L’ombrello, visto che i mesi più piovosi sono proprio quelli di giugno, luglio e agosto.

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itinerari culturali Notizie Prato tradizioni Viaggi

Prato, meta d’eccellenza per il turismo industriale in Italia

Da qualche anno a questa parte, il turismo è nettamente cambiato: non si parte più solamente per visitare città d’arte o rilassarsi tra bei paesaggi, ma anche per scoprire tradizioni, culture e sapori diversi dai nostri. E in Italia si sta diffondendo sempre più il turismo industriale, dedicato alla storia del lavoro e alle sue preziosissime arti, tramandate nel tempo. Prato è la città perfetta per iniziare, con il suo distretto tessile che è uno dei più rinomati al mondo. Scopriamola insieme.

Prato, la città della manifattura tessile

La Toscana è una regione dalle mille sfumature: conosciuta soprattutto per le sue splendide città d’arte come Firenze e Siena, ma anche per i piccoli borghi immersi tra le colline, dove degustare vini d’eccellenza, oggi si afferma anche come patria del turismo industriale. Ed è tutto merito di Prato, una splendida cittadina dell’entroterra toscano, adagiata ai piedi del Monte della Retaia e attraversata dal fiume Bisanzio. Proprio per la sua posizione favorevole e per la presenza di un importante corso d’acqua, nel corso dei secoli è diventata sede di uno dei più rinomati distretti tessili d’Italia (e del mondo intero).

La produzione tessile ha sempre rappresentato uno dei cardini dell’economia pratese, sviluppandosi già in epoca medievale. E oggi, con l’avanzare delle tecnologie, è un settore all’avanguardia che si è abilmente riconvertito al riciclo e alla riduzione dei rifiuti industriali, diventando una vera e propria eccellenza. Non è dunque un caso che Prato sia una delle mete principali per quanto riguarda il turismo industriale. Un viaggio alla scoperta delle sue aziende è una vera e propria avventura che percorre secoli di storia, un’immersione tra tecniche tradizionali e modernità.

L’intera città di Prato è costellata di luoghi che raccontano la storia della sua industria tessile, dalle vecchie fabbriche dismesse da tempo (che forniscono un esempio importante di quella che viene chiamata archeologia industriale) alle più moderne aziende che producono tessuti per brand di lusso, le quali fanno uso di tecnologie all’avanguardia e si prodigano nel diventare sempre più green. E naturalmente non possono mancare luoghi iconici come il Museo del Tessuto, che offre uno sguardo inedito sulla storia e lo sviluppo della manifattura tessile dall’antichità ai giorni nostri.

Il progetto TIPO, per scoprire Prato

È proprio per scoprire i luoghi più suggestivi della Prato industriale che, nel 2021, è stato fondato il progetto TIPO (Turismo Industriale Prato), grazie alla collaborazione del comune con alcune delle più importanti realtà del territorio. Sebbene sia in azione da pochi anni, l’iniziativa ha già coinvolto numerose aziende e attirato tantissimi visitatori, interessati alla scoperta del distretto tessile della città toscana come di una delle avanguardie più importanti del nostro intero Paese. E ci sono davvero moltissime sorprese per i turisti.

Nel corso dell’anno, un lungo calendario di eventi permette ai visitatori di conoscere la storia e l’attualità della manifattura pratese, con tour guidati alle aziende che regalano uno sguardo inedito ai processi di lavorazione, al modello di economia circolare e alla filosofia green sempre più in voga tra le aziende. Ma è stata anche sviluppata l’app TIPO, che consente ai turisti di muoversi in autonomia per scoprire la città e il suo distretto tessile senza alcun vincolo. E, annualmente, si può partecipare al festival che promuove il settore – e che attira sempre tantissimi curiosi.

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Alla scoperta di Noci, in Puglia, tra gnostre e profumo di cioccolato

Il borgo di Noci è un luogo incantevole e ammaliante, incastonato in uno scenario unico al mondo. I trulli e le masserie, caratteristici del luogo, fanno subito capire a chi fa tappa qui che si è immersi in una delle aree più deliziose della Puglia. Il paese sorge a metà strada tra Bari e Taranto ed è abbarbicato su una delle splendide colline delle Murge. A circondarlo ci sono i rigogliosi boschi di fragno e altri territori dal fascino irresistibile, come ad esempio quello di Alberobello.

Ecco tutto quello che c’è da vedere a Noci, uno dei borghi storici più belli della Puglia.

La storia di Noci

Il borgo di Noci ha una storia lunga secoli. Le prime notizie sulla presenza di un centro abitato risalgono al VI secolo, quando nacque come fortezza militare. Nei secoli successivi, fu la dominazione normanna a fondare un vero e proprio nucleo cittadino. Tale centro fu eretto attorno a una torre normanna che è poi stata trasformata in un campanile.

A partire dal ‘300, il borgo ha vissuto un periodo piuttosto florido. Ha allargato i suoi confini e si è impreziosito sia dal punto di vista economico sia da quello culturale e artistico. La chicca di Noci è il suo centro storico. I turisti che si perdono nelle sue vie, che pullulano di arte e architettura, è come se vivessero una sorta di dolce viaggio in un tempo antico.

Cosa vedere a Noci: chiese e luoghi storici

Uno dei luoghi simbolo e tra i più suggestivi di Noci è la Chiesa Matrice, dedicata a Santa Maria della Natività. Venne eretta nei primi anni del ‘300 per volontà, si narra, di Filippo I d’Angiò. La tradizione vuole che il principe di Taranto ebbe un’apparizione della Madonna mentre si trovava in questa zona e per omaggiare tale evento avrebbe fatto costruire una chiesa al cui interno, tutt’oggi, si possono ammirare stupende opere d’arte e architettoniche. Tra queste spicca un fonte battesimale policromo trecentesco. Anche l’esterno dell’edificio ha numerosi elementi di valore, come ad esempio l’antica facciata tardo-gotica e il suo campanile. A pochi passi dalla collegiata, svetta la Torre dell’orologio (chiamata anche Torre civica) che dall’800 è il simbolo del paese.

Tra i luoghi che meritano una visita figura anche la chiesa abbaziale di Barsento. Sulla data della sua costruzione gli studiosi hanno dibattuto a lungo. La tesi più accettata oggi, avendo elementi del periodo romanico, è che la chiesa sia stata edificata nei secoli XI-XII. La costruzione sorge sulla vetta di una collinetta affacciata sul canale di Pirro, a circa 6 km dall’abitato.

Altro luogo d’interesse è la Chiesa dei Cappuccini, che ha visto delle modifiche tra l’Otto e il Novecento sul vecchio convento francescano fondato nel XVI secolo. Al suo interno c’è la sagrestia che ospita una tela seicentesca attribuita a Luca Giordano raffigurante la Vergine.

Meritano una menzione anche il monastero benedettino della Madonna della Scala, fondato da don Emanuele Caronti nel 1930 su un edificio benedettino situato a circa 5 km dal centro abitato, ed il santuario della Madonna della Croce che ha sede a 1 km dal nucleo storico del paese e risale al XV secolo. Al suo interno c’è l’affresco della Madonna della Croce di autore ignoto del XV secolo, restaurato nel 1999 e nel 2020.

Le gnostre di Noci

Altra particolarità di Noci sono le gnostre. Si tratta di piccoli cortili aperti che si affacciano sulle viuzze del centro storico. Inizialmente erano delle vere e proprie strade, successivamente chiuse tra le abitazioni che andarono ad implementarsi man mano che la popolazione aumentava. Oggi queste aree chiuse su tre lati sono una delle attrazioni più note e apprezzate per chi giunge a Noci, soprattutto durante il periodo autunnale.

Gli eventi più importanti a Noci

Noci è una località ricca di eventi e tradizioni, oltre che di luoghi storici da visitare. Durante la settimana Santa, hanno grande importanza la processione dei Misteri e la processione del Cristo di Casaboli. Nel corso della prima, le statue rappresentanti vari momenti della passione di Cristo vengono portate per il paese in commemorazione delle fasi salienti della Passione e Morte di Gesù; nella seconda, ad essere portato in processione è un crocifisso molto antico e venerato dai nocesi, che secondo la tradizione proviene dal casale di Casaboli (da qui il nome dato all’evento).

Altro appuntamento importante per il borgo è la festa patronale in onore della Madonna della Croce, che si festeggia dal 30 aprile a 4 maggio. In questi giorni si svolgono tutti gli anni diverse manifestazioni e pellegrinaggi in paese.

Noci si veste poi a festa per San Rocco. All’evento liturgico del 16 agosto e poi della 1ª domenica di settembre, segue l’omonima fiera che pullula di eventi e iniziative.

Durante la seconda domenica di ottobre è il momento dei solenni festeggiamenti in onore di Maria SS.ma del Rosario e dei santi medici Cosma e Damiano. Alla commemorazione liturgica si affiancato concerti bandistici, spettacoli pirotecnici e luminarie. La processione serale del lunedì è preceduta da sbandieratori e da una cavalcata.

Inoltre, tra ottobre e novembre, a Noci vengono organizzate diverse sagre e feste. La più famosa è il Bacco nelle gnostre, una manifestazione del vino novello e delle castagne, nota anche per il cioccolato. I piccoli cortili che si affacciano sulle strade del centro storico fungono da luogo di aggregazione, dove residenti e turisti si danno appuntamento per sorseggiare un buon bicchiere di vino e per consumare qualche caldarrosta. Tantissime poi le iniziative allestite per l’evento che, a causa della pandemia, è stato sospeso dal 2020 al 2022. Nel 2023 è tornato ad animarsi. Si tratta di una delle sagre più famose e rinomate dell’area.

Dove si trova noci e come arrivare al centro storico

Noci sorge in una zona collinare, a un’altezza media di 420 metri s.l.m. A oggi conta più di 18mila abitanti e il suo comune fa parte della città metropolitana di Bari. Per accedervi si possono percorrere diverse strade provinciali: c’è quella che arriva da Putignano (6 km), da Alberobello (10 km), da Mottola (20 km), da Gioia del Colle (18 km), da Martina Franca (24 km), da Massafra (28 km), da Castellaneta (25 km) e da Fasano (30 km).

Attorno a Noci c’è una circonvallazione grazie alla quale gli automobilisti possono aggirare il centro urbano e raggiungere lo svincolo che conduce alle zone limitrofe.

A Noci si può anche arrivare in treno nella stazione omonima che si trova sulla ferrovia Bari-Martina Franca-Taranto ed è gestita dalle Ferrovie del Sud Est. È una linea ferroviaria antica, entrata in servizio nel lontano 1903 assieme al tronco Putignano-Locorotondo.

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Cosa vedere a Montecarlo, località glamour con panorami mozzafiato (e non solo)

C’è una zona del Principato di Monaco che in molti sognano di poter visitare, che trasuda lusso e opulenza: siamo a Montecarlo (o Monte Carlo), quartiere in cui l’offerta turistica è da sempre concentrata sui musei, sulla vita mondana, sui locali notturni o sul casinò. Ma non è solamente il luxury a delineare i contorni di questa zona: come non citare la Formula Uno? Se stai progettando una vacanza a Monaco, ti aiutiamo a strutturare l’itinerario di visita a Montecarlo: cosa vedere e cosa fare.

Casinò di Montecarlo

Montecarlo, il casinò più famoso al mondo

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Vista sul casinò di Montecarlo

Strutturare l’itinerario di visita a Monte Carlo significa inevitabilmente osservare il Casinò, vero centro nevralgico della zona. Il Casinò di Montecarlo è un edificio architettonico che trasmette sin da subito un senso di lusso senza eguali. Insieme al Grand Théâtre e alla sede de Les Ballets, compone tra gli edifici da visitare assolutamente qui in vacanza. Costruito dall’architetto di un’altra attrazione di incredibile bellezza, ovvero il Teatro dell’Opera di Parigi – Charles Garnier – hai due possibilità: visitare gli esterni o l’interno, dove il protagonista è il gioco d’azzardo, ma non solo. Puoi semplicemente fare un tour degli interni, con audioguida (anche con bambini al seguito). C’è un rigoroso dress code per entrare al Casinò di Montecarlo: lascia in hotel bermuda, t-shirt, infradito o costume! Non perdere l’occasione di strofinare il ginocchio del cavallo della statua di Luigi XIV: dovrebbe portare fortuna…

Grand Théâtre di Montecarlo

L’architetto di questo magnifico edificio è sempre Charles Garnier: inconfondibile lo stile architettonico della Belle Époque. La sua storia è strettamente connessa al Casinò di Montecarlo: all’epoca, c’era il bisogno di offrire agli abitanti del Principato e ai turisti un’occasione per svagarsi. I costi di realizzazione furono immensi e, sebbene durante i primi anni non rappresentò uno degli edifici di punta di Montecarlo, con la direzione di Raoul Gunsbourg, iniziata nel 1892 e terminata nel 1951, divenne un faro per il quartiere. Hai l’opportunità di vedere alcuni degli spettacoli lirici più importanti.

Città vecchia di Monaco

La città vecchia di Monaco, cosa vedere

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La “Città Vecchia” di Monaco, perla di inestimabile bellezza

Monaco Vecchia, o Monaco-Ville, è il cuore pulsante del Principato: oltre alla vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo, passeggiare tra i suoi vicoli e le case colorate significa fare un tuffo nel passato. Rientra tra le cose da vedere a Monaco: il suo fascino è intatto, ed è forse questo che ci ispira assolutamente. Un dedalo di vicoli, scale e piazze, tra cui Place Saint Nicolas o Placette Bosio, in cui vige un profondo senso di ordine e pulizia. In realtà, le cose da vedere sono tantissime, come il Palazzo del Principe, il Palazzo del Governo, o ancora la Cattedrale e un Museo Oceanografico.

Museo Oceanografico

Tra i musei da non perdere quando ci si trova nei pressi di Montecarlo, il Museo Oceanografico ti permette di fare un “tuffo” metaforico alla scoperta del mondo marino. Fondato dal Principe Alberto I di Monaco nel 1889, è oggi sede di alcuni degli acquari più grandi e maestosi in Europa, con ben quattro ecosistemi da ammirare, tra cui la Laguna degli Squali, il Bacino del Mediterraneo, il Mare Tropicale e l’Odissea delle Tartarughe Marine. Non mancano aree tematiche immersive e interattive.

Palais Princier, il Palazzo dei Principi di Monaco

In alcuni periodi dell’anno, puoi visitare il maestoso Palais Princier, ovvero il Palazzo dei Principi di Monaco. I Grandi Appartamenti sono temporaneamente chiusi, ma sono molteplici i punti di riferimento al suo interno, tra cui la Sala del Trono, la Cappella del Palazzo o ancora la Galleria degli Specchi. Dal 1297, è la residenza della famiglia Grimaldi. Durante il governo di Ranieri III, il Palazzo ha vissuto i suoi antichi fasti e sono stati avviati numerosi interventi di rifacimento e restauro.

Il Giardino Giapponese e il Giardino Esotico

Sono ben due i giardini che ti consigliamo assolutamente di inserire nel tuo itinerario di cose da vedere a Montecarlo. Il primo è il Giardino Giapponese, che è stato creato su volere del Principe Ranieri III, con il sostegno e supporto dell’architetto paesaggista Yasuo Beppu. Un’oasi di relax che ti porta direttamente in Oriente, un Giardino Zen in onore della Principessa Grace Kelly. L’alternanza di alberi e piante, di sfumature diverse tra loro, crea un’atmosfera surreale. Il secondo giardino, sebbene sia temporaneamente chiuso fino al 2025, è il Giardino Esotico sulle alture di Monaco. Da non perdere anche la Grotta dell’Osservatorio, che si trova proprio in concomitanza con la scogliera del Giardino Esotico.

Gran Premio di Montecarlo

Il circuito di Montecarlo è dove si svolge annualmente il Gran Premio di Monaco di Formula 1. Molti si recano in questa zona lussuosa del Principato di Monaco proprio in concomitanza con l’evento: il circuito prevede molte strade del centro cittadino, e il record assoluto è stato stabilito da Lewis Hamilton nel 2019. Creato nel 1929, il tracciato è rimasto fedele a se stesso negli anni, fatta eccezione per alcune modifiche connesse alla viabilità della cittadina.

Escursioni e sentieri nei dintorni di Montecarlo

Cosa vedere nei dintorni di Montecarlo

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Villefranche-sur-Mer, escursione nei dintorni di Montecarlo

Cosa visitare nei dintorni di Montecarlo? Premessa: il periodo migliore per visitare la zona è la primavera, magari tra marzo e aprile, quando le temperature non sono eccessivamente fredde né calde, e il flusso turistico non è ancora ai massimi. Per quanto Montecarlo offra molteplici attrazioni, non possiamo non menzionare i dintorni. Questa località glamour di villeggiatura ti porta alla scoperta di spiagge mozzafiato, come la Spiaggia del Larvotto, che si trova sull’avenue Princesse Grace. Diversi i sentieri con panorama sulla Costa Azzurra, tra cui il Sentiero del Litorale di Cap d’Ail, 3 km di splendore nella natura.

Una menzione d’onore va a Villefranche-sur-Mer, borgo trecentesco orlato di spiagge, dal clima mite, con le barche dei pescatori sul molo, i panorami mozzafiato da Cap Ferrat e la baia di Villefranche, tra le più profonde del Mar Mediterraneo. Diverse le spiagge dove puoi prendere la tintarella in estate, tra cui Plages de Marinieres – spiaggia di ghiaia lunga 700 metri – o Plage de la Darse, dove puoi ammirare il porto. Molto particolare, ad appena due passi dal mare, è la Chapelle “Saint-Pierre” des Pêcheurs, cappella in stile romanico che è Patrimonio Artistico e Monumento Storico Nazionale della Francia. Oltre il Casinò, quindi, a Montecarlo e dintorno c’è (molto) di più da scoprire.

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Varsavia, itinerario di 7 tappe sulle tracce di Chopin

Varsavia, la capitale della Polonia, è una città che unisce storia, cultura e musica. Tra le sue strade risuona ancora la melodia di Fryderyk Chopin, uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Scoprire e visitare Varsavia proprio sulle tracce di questo illustre personaggio può essere una buona chiave di lettura e conoscenza della città! Ecco un itinerario per scoprire i luoghi che hanno segnato la vita di Chopin e immergersi nell’atmosfera della sua musica. Pronti per un viaggio emozionante di 7 tappe tra concerti, musei e passeggiate romantiche?

1. Museo Fryderyk Chopin

Il punto di partenza ideale per il nostro itinerario è il Museo Fryderyk Chopin, situato nel Castello Ostrogski. Questo museo è interamente dedicato alla vita e alle opere del compositore. Qui è possibile ammirare una collezione, la più grande al mondo, di manoscritti, lettere, strumenti musicali e oggetti personali di Chopin. Le mostre interattive permettono di ascoltare la sua musica e di approfondire la sua storia in un modo unico e coinvolgente.

2. Chiesa di Santa Croce

Rientrando a Varsavia, non può mancare una visita alla Chiesa di Santa Croce, dove è custodito il cuore di Chopin. Dopo la sua morte, il cuore del compositore fu riportato in Polonia e murato in uno dei pilastri della chiesa, per sua volontà. Una targa commemorativa segna il luogo esatto, rendendo questo luogo sacro una vera e propria meta di pellegrinaggio per gli appassionati di Chopin.

3. Łazienki Park

Il Parco Łazienki è uno dei più grandi e belli parchi di Varsavia, e al suo interno si trova il monumento a Chopin. Di domenica, in primavera e estate, qui si tengono concerti gratuiti di pianoforte all’aperto. Musicisti di fama internazionale si esibiscono accanto alla statua del compositore, creando un’atmosfera magica e rilassante. Un consiglio? Portate una coperta e qualche snack, e godetevi un picnic musicale in questo splendido parco.

4. Università di Varsavia

L’Università di Varsavia è un altro luogo significativo nella vita di Chopin. Qui il giovane Fryderyk studiò musica, e ancora oggi l’università ospita eventi e concerti dedicati al compositore. Una passeggiata nel campus ti permetterà di immaginare com’era la vita di Chopin durante i suoi anni universitari.

5. Museo Nazionale di Varsavia

Per completare l’itinerario cittadino, vale la pena una visita al Museo Nazionale di Varsavia. Sebbene non sia interamente dedicato a Chopin, questo museo ospita una vasta collezione di opere d’arte polacca, molte delle quali risalgono all’epoca del compositore. È un ottimo modo per contestualizzare la vita e l’opera di Chopin all’interno della storia e della cultura polacca.

6. Le Panchine di Chopin

Varsavia non celebra Chopin solo attraverso musei e concerti, ma anche con un’iniziativa unica: le “Panchine di Chopin”. Queste panchine speciali, dislocate in vari punti della città, sono dotate di QR code. Scansionando il codice con il proprio smartphone, si può ascoltare una delle composizioni di Chopin e ottenere informazioni sulla sua vita e sulla sua musica. Le panchine sono posizionate in luoghi significativi legati al compositore, come il Parco Łazienki, la Chiesa di Santa Croce e l’Università di Varsavia. Questo percorso musicale all’aperto permette ai visitatori di immergersi nell’atmosfera di Chopin in modo innovativo e interattivo, rendendo la scoperta della città ancora più affascinante.

7. La casa natale di Chopin a Żelazowa Wola

Nei dintorni di Varsavia, a circa 60 km dalla capitale, si trova il villaggio di Żelazowa Wola, luogo di nascita di Chopin. La casa dove è nato è stata trasformata in un museo immerso in un pittoresco parco. Passeggiando tra i sentieri del parco, si possono ascoltare le composizioni di Chopin che risuonano dagli altoparlanti nascosti tra gli alberi. La visita a Żelazowa Wola è un’esperienza che combina natura e musica, regalando momenti di pura serenità.

Varsavia & Chopin

Varsavia ha un legame profondo e indissolubile con Fryderyk Chopin, che trascorse gran parte della sua giovinezza in questa città. Nato nel villaggio di Żelazowa Wola nel 1810, Chopin si trasferì a Varsavia all’età di sette mesi e vi rimase fino al 1830, quando lasciò la Polonia per Parigi. Durante questi anni formativi, studiò musica e iniziò a comporre, esibendosi per la prima volta in pubblico proprio a Varsavia. La città fu il palcoscenico della sua crescita artistica e personale, influenzando profondamente la sua musica. Per questo, ancora oggi, Varsavia celebra il suo legame con Chopin attraverso musei, monumenti e concerti che onorano la memoria del compositore.

Info pratiche

Come arrivare a Varsavia

Arrivare a Varsavia è semplice grazie all’aeroporto internazionale Chopin, che offre collegamenti diretti con numerose città europee e internazionali. Dall’aeroporto, il centro città è facilmente raggiungibile con taxi, autobus e treni.

Quando andare a Varsavia

Il periodo migliore per visitare Varsavia sulle tracce di Chopin è tra la primavera e l’autunno. Da maggio a settembre, i concerti gratuiti nel Parco Łazienki sono un’esperienza imperdibile. L’estate offre un clima piacevole per passeggiare nei parchi e visitare i luoghi all’aperto, mentre l’autunno regala colori spettacolari e un’atmosfera romantica. Anche in inverno, però, la città ha il suo fascino, con mercatini di Natale e concerti al chiuso che riscaldano l’anima.

Piatti e prodotti tipici

Durante il viaggio a Varsavia ci sarà senz’altro l’occasione di assaporare i piatti tipici della cucina polacca. Tra questi, i pierogi, ravioli ripieni di carne, formaggio, patate o funghi, sono un must. Il bigosh è uno stufato di carne e crauti, e il żurek è una zuppa a base di farina di segale con salsiccia e uova. Per i dolci, consigliamo di provare il sernik, una cheesecake polacca, e i pączki, soffici ciambelle ripiene di marmellata. Per gli adulti, sono da assaggiare la żubrówka, una vodka aromatizzata con erba del bisonte, e le birre locali come la Żywiec. E se si cerca un ricordo culinario da portare a casa, il miele polacco è noto per la sua qualità e varietà di sapori.

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Dove dormire a La Valletta: i quartieri migliori per l’hotel

La Valletta, la splendida capitale di Malta, è una delle destinazioni del Mediterraneo adatta a tutti coloro che sono alla ricerca del giusto mix di storia e cultura, paesaggi e bellezze naturali uniche e tanto divertimento.

Riconosciuta anche nel 1980 come patrimonio dell’umanità UNESCO, La Valletta è una città fortificata, dal tipico stile barocco, con chiese monumentali, musei e ben 320 monumenti nel centro storico. Dormire a La Valletta significa immergersi nella frenetica vita della capitale maltese, una città adorata anche molto dai giovani per la sua vita notturna.

Proprio per questo motivo, scegliere dove dormire a La Valletta è molto importante per vivere nel migliore dei modi il viaggio sulla splendida isola di Malta.

Centro Storico di La Valletta

Il centro storico di La Valletta è, senza dubbio, uno dei luoghi più affascinanti dove decidere di soggiornare. Conosciuto anche come la città vecchia, questa zona della capitale è un vero e proprio labirinto a cielo aperto, che fa vivere ai turisti un’esperienza unica, immersi in piazze pittoresche, palazzi storici e stradine acciottolate. Dormire nel centro storico di La Valletta farà rivivere la storia di quella che un tutt’oggi viene riconosciuta con il titolo di Città Umilissima.

I vantaggi di dormire nel centro storico di La Valletta sono dati, principalmente, dalla vicinanza alle attrazioni principali della città, come la Concattedrale di San Giovanni, il Palazzo del Gran Maestro e i Giardini di Barrakka, facilmente raggiungibili a piedi. Oltre a questo, non si può non menzionare la possibilità di godere di un’atmosfera unica, che permette di vivere la vera essenza di La Valletta e dell’isola di Malta, con angoli e scorci storici e ristoranti tradizionali. Inoltre, la presenza della stazione principale degli autobus in questa zona rende gli spostamenti molto semplici per scoprire i dintorni di La Valletta.

D’altro canto, dormire a La Valletta, nel centro storico della città ha degli svantaggi, dati dalla sua posizione centrale e dalla presenza di numerosi servizi. Gli hotel in questa zona, infatti, tendono ad essere più costosi di altre zone. Oltre al fatto che, a causa dei numerosi eventi e locali notturni, può risultare rumoroso per il flusso di turisti e giovani.

Centro storico di La Valletta

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Via pedonale del centro storico di La Valletta

Lungomare di La Valletta

Il lungomare di La Valletta è una zona molto vivace e ricca di eventi, soprattutto durante il periodo estivo.
Fra concerti e serate danzanti, il lungomare di La Valletta è il luogo ideale per chi è alla ricerca di sano divertimento per concludere la giornata sull’isola maltese.

Trovare una sistemazione in questa zona della città, che sia recente e moderna, non è così facile, ma ciò farà vivere ai visitatori di La Valletta la possibilità di dormire in sistemazioni uniche e rustiche, dallo stile tipico maltese, o addirittura in vecchi palazzi storici. Come per il centro storico, anche le sistemazioni sul lungomare di La Valletta hanno un prezzo più elevato rispetto la media, ma ciò non deve scoraggiare tutti coloro che sono alla ricerca di un alloggio nel cuore pulsante di Malta.

Sliema

Sliema è una zona situata appena fuori le mura di La Valletta ed è una delle zone più popolari per soggiornare a Malta. È conosciuta per la sua vivacità, per la presenza di negozi alla moda e per la vivace vita notturna. Tutti dettagli che la rendono una delle zone dell’isola più ricercate dai turisti alla ricerca di un’esperienza diversa dalla storicità del centro storico.

C’è un’ampia scelta di alloggi, fra hotel, appartamenti e bed & breakfast adatti a tutte le tasche, oltre che di numerosi servizi. Ideale per chi è amante dello shopping, grazie alla presenza di diversi centri commerciali, e per coloro che sono alla ricerca di gusti d’oltre mare, con diversi ristoranti e bar che offrono cucina internazionale.

Molti hotel a Sliema offrono una vista unica sulla baia e sullo skyline di La Valletta, con una passeggiata serale sul lungomare unica nel suo genere.

Cattedrale di San Paolo di sera

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Vista della cattedrale di San Paolo a La Valletta

Però, ci sono anche degli svantaggi. Primo fra tutti la distanza dalle attrazioni storiche, anche se La Valletta è poco distante e raggiungibile sia in autobus, che in traghetto. Allo stesso tempo, essendo una zona molto affollata, soprattutto in alta stagione, Sliema perde il suo fascino locale a favore di un’atmosfera più internazionale.

Floriana

Floriana è una piccola località situata subito fuori dalle mura di La Valletta. Una località che viene spesso trascurata dai turisti, ma che è una vera e propria gemma nascosta di Malta, la scelta giusta per tutti coloro che sono alla ricerca di tranquillità e, allo stesso tempo, vicinanza alle migliori attrazioni turistiche di La Valletta.

È la zona ideale per chi è in cerca di una vacanza rilassante e dalla quale raggiungere il centro storico facilmente a piedi, evitando spostamenti con i mezzi pubblici. Floriana ospita alcuni dei parchi più belli di Malta, come i Giardini di Argotti e i Giardini di San Publio, perfetti per chi ama gli spazi verdi e per passeggiate rilassanti.

Pur essendo vicina a La Valletta, Floriana è meno sviluppata rispetto anche a Sliema in termini di servizi, come ad esempio ristoranti e negozi, e la scelta di hotel per dormire a Malta è più ristretta, nonostante la presenza di alcune ottime opzioni, sia per chi è alla ricerca di un hotel a La Valletta di lusso, sia per chi è alla ricerca della migliore soluzione in termini di qualità/prezzo.

Gżira

Gżira è una località affacciata sul mare, situata tra Sliema e Msida, ed è la località che offre il miglior rapporto qualità/prezzo nella zona di La Valletta. È una scelta eccellente per dormire a La Valletta e per chi desidera essere vicino alla capitale, ma senza spendere troppo. Gli alloggi, infatti, tendono ad essere più economici rispetto a quelli del centro storico di La Valletta o di Sliema e offrono una vista unica sul mare e sulla città vecchia.

Gżira è in una posizione strategia, ben collegata con il resto dell’isola e da dove partire alla scoperta delle spiagge più belle di Malta. Nonostante ciò, non ha molte attrazioni turistiche, in quanto più urbana essere meno affascinante rispetto alle zone storiche, ma può vantare un’estrema vicinanza a Sliema e La Valletta.

Scegliere dove soggiornare a La Valletta dipende molto da ciò di cui si è alla ricerca, quindi dal tipo di vacanza, se improntata al divertimento o alla scoperta della storia di Malta e dei suoi affascinanti palazzi storici e monumenti. Il centro storico offre ai visitatori un’immersione totale nella storia e nella cultura, ma può essere costoso e rumoroso, come la zona del lungomare di La Valletta. Sliema è perfetta per chi cerca comodità, shopping e vita notturna, mentre Floriana offre tranquillità e vicinanza al centro senza il trambusto. Gżira, infine, rappresenta un’ottima opzione per chi cerca alloggi più economici, ma buoni collegamenti verso le altre zone dell’isola.

Qualunque sia la scelta, La Valletta e i suoi dintorni saranno in grado di regalare ai visitatori un’esperienza indimenticabile, tra storia, cultura e panorami naturali mozzafiato.

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Notizie Viaggi

Sono queste le compagnie aeree più puntuali d’Europa

Migliaia di persone sono tornate a viaggiare nell’ultimo anno dopo che le restrizioni legate alla pandemia, in particolare sui viaggi internazionali, sono state finalmente revocate. Ma per molti, volare non è stata l’esperienza semplice che avevano immaginato, a causa dei molti ritardi dei voli e degli alti tassi di cancellazione in alcuni aeroporti e con alcuni vettori.

L’anno scorso, secondo Eurocontrol, il comparto aereo europeo ha registrato un aumento dei voli del 10% rispetto al 2022, con un traffico totale che ha raggiunto circa il 92% dei livelli pre-Covid. Nonostante tale ripresa, il settore ha dovuto affrontare numerose difficoltà, tra cui l’aumento dei prezzi del carburante, conflitti geopolitici e scioperi.

Per scoprire quali compagnie aeree in Europa sono state tra le più puntuali durante il 2023, il team di BestBrokers ha effettuato una ricerca sulle ultime statistiche di OAG, fornitore globale di dati di viaggio con sede nel Regno Unito. Ecco i risultati.

Le compagnie aeree più puntali del 2023

La tedesca Eurowings, un’altra filiale di Lufthansa, è la compagnia aerea che ha brillato per puntualità: circa il 92,95% dei 156.350 voli dello scorso anno sono arrivati ​​in orario. In più, Eurowings è migliorata negli ultimi anni anche in termini di efficienza e di esperienza generale dei passeggeri.

Al secondo posto troviamo TUI fly Belgium con l’87,50% di arrivi puntuali, seguita dalla compagnia di bandiera spagnola Iberia con l’84,81%. Entrambe le compagnie vantano, inoltre, un tasso di cancellazione basso, rispettivamente dello 0,98% e dello 0,02%.

Iberia si è assicurata il terzo posto con un leggero vantaggio sulla norvegese Widerøe ma, nonostante abbia avuto una buona performance nel 2023, la compagnia aerea spagnola ha iniziato il 2024 con diversi scioperi dei dipendenti e molti voli cancellati o in ritardo.

Le compagnie “peggiori” d’Europa

Allarghiamo ora lo sguardo e scopriamo quali sono state, invece, le “compagnie peggiori” d’Europa per ritardi e difficoltà.

In fondo alla classifica, ecco la compagnia aerea regionale italiana Air Dolomiti con soltanto il 56,44% dei suoi 33.415 voli nel 2023 arrivati ​​in orario. La compagnia aerea, che è una filiale della tedesca Lufthansa, offre servizio passeggeri tra varie destinazioni italiane e Monaco e Francoforte.

Ma non è l’unica. Infatti, tra le compagnie con le peggiori prestazioni dello scorso anno si fanno notare anche diversi importanti vettori low cost (LCC) come Easyjet (sesto posto peggiore in classifica) e Wizz Air UK (settima tra le peggiori), che non sono esattamente famose per la loro puntualità e comfort.

Anche due delle più grandi compagnie aeree europee entrano a sorpresa nella lista dei peggiori vettori del 2023, vale a dire British Airways e Lufthansa.

Con solo il 60,67% dei voli arrivati ​​in orario nell’ultimo anno, British Airways è la quarta peggior compagnia aerea europea con almeno 20.000 voli all’anno. Ha un tasso di cancellazione del 3,14%, in parte a causa delle restrizioni sul controllo dei voli introdotte dopo Natale a causa della tempesta Gerrit, che ha portato venti dannosi e forti piogge nel Regno Unito.

Lufthansa, d’altro canto, ha registrato quasi il 30% dei suoi voli nel 2023 in ritardo e un tasso di cancellazione del 3,12%, attestandosi come la decima peggior compagnia aerea in Europa dello scorso anno.