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Dormire a Tallinn: i migliori quartieri per il tuo soggiorno

Immersi nella suggestiva cornice della capitale estone, Tallinn, ci troviamo di fronte a una vasta scelta di quartieri, ognuno con il proprio fascino unico e con la propria storia da raccontare. Nell’intrigante labirinto delle strade acciottolate della Città Vecchia, tra le vivaci atmosfere di Kalamaja e il lusso tranquillo di Kadriorg, si aprono opportunità di soggiorno che soddisfano ogni gusto e preferenza. Esplorare i quartieri di Tallinn non è solo un modo per trovare un posto dove posare la testa durante il viaggio, ma anche per immergersi completamente nella cultura e nella vita quotidiana della città. In questa guida, analizzeremo i migliori quartieri dove soggiornare a Tallinn, offrendo uno sguardo approfondito sulla loro storia, sulle loro attrazioni e sull’atmosfera che li rende così unici.

Città Vecchia (Vanalinn): un tuffo nel passato

La Città Vecchia di Tallinn è il cuore storico della città ed è anche sito patrimonio mondiale dell’UNESCO: si tratta sicuramente dell’area più popolare tra i turisti. È famosa per le sue strade acciottolate, gli edifici medievali ben conservati e un’atmosfera fiabesca che ti riporta indietro nel tempo. La Città Vecchia si divide in due zone principali: 

  • Tompeaa (Città Alta): situata su una collina calcarea, questa zona della Città Vecchia è storicamente il centro del potere politico e militare di Tallinn. Qui si trovano il Castello di Toompea, sede del Parlamento estone, e la Cattedrale di Alexander Nevsky. L’atmosfera è tranquilla e solenne, con ampi spazi verdi e punti panoramici che offrono viste spettacolari sulla città.
  • All-Linn (Città Bassa): la Città Bassa si trova invece ai piedi di Toompea ed è il cuore commerciale e sociale della Città Vecchia. Caratterizzata da strade acciottolate e mura medievali, ospita la Piazza del Municipio, la Chiesa di San Nicola e numerosi caffè e negozi. L’atmosfera è vivace e animata, perfetta per immergersi nella vita quotidiana di Tallinn​ e immedesimarsi nella cultura di questo Paese.

Kalamaja: anima hipster e bohémien

Kalamaja, situato a nord-ovest della Città Vecchia, è conosciuto come il quartiere hipster di Tallinn. Questa zona, abitata in passato principalmente da pescatori e operai, è oggi un vivace centro culturale e artistico con un’atmosfera bohemien. Le strade sono fiancheggiate da colorate case di legno del XIX secolo, conferendo al quartiere un fascino unico. La Telliskivi Creative City, un complesso industriale recentemente riconvertito, è il fulcro della vita culturale di Kalamaja, ospitando studi artistici, gallerie, ristoranti alla moda e negozi di design. Un’altra attrazione importante è il Seaplane Harbour, un museo marittimo situato in un hangar per idrovolanti che espone sottomarini e idrovolanti​. Questa zona della città è perfetta per i viaggiatori che amano l’arte, la cultura e le atmosfere anticonformiste; ideale per chi cerca un quartiere alla moda ma con un tocco di storia e autenticità locale. 

Kadriorg: il quartiere più tranquillo dove dormire a Tallinn

Kadriorg, situato a est del centro città, è un quartiere elegante e residenziale noto per i suoi grandi edifici pastello e i suoi ampi spazi verdi. Al centro del quartiere si trova il Palazzo di Kadriorg, il cui adiacente parco offre la possibilità di lunghe passeggiate rilassanti, ammirando le diverse fontane, statue e un laghetto con cigni. Inoltre, il Museo d’Arte di Kumu, situato all’interno del parco stesso, è uno dei più grandi musei d’arte del Baltico, presentando pezzi d’arte estone dal XVIII secolo ai giorni nostri. In sintesi, se cerchi un soggiorno rilassante e lontano dal trambusto del centro città, il quartiere di Kadriorg è il posto che fa per te! 

Kristiine: tra shopping e aree verdi

Questo quartiere è situato a poca distanza dal centro di Tallinn ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Trattandosi di una zona residenziale verde e tranquilla, è ideale per chi cerca un soggiorno rilassante, lontano dal viavai turistico. Tra le attrazioni principali: 

  • Il Kristiine Shopping Centre, rappresenta il punto di riferimento per lo shopping con una vasta gamma di negozi e ristoranti. 
  • I parchi, come Löwenruh Park e Tondimõisa Park, offrono spazi verdi ideali per passeggiate e attività all’aperto.

Kristiine è quindi il posto giusto per famiglie e viaggiatori che preferiscono una zona più tranquilla, ma con facile accesso alle comodità quotidiane​ e al centro storico della città.

Pirita: il quartiere vista mare

Porto Turistico di Pirita

Fonte: iStock

Il tramonto spettacolare sul Porto Turistico di Pirita a Tallinn

Pirita è il quartiere balneare di Tallinn, ideale per chi ama il mare e la natura. Infatti, la caratteristica principale di questa zona sono le splendide viste sulla costa baltica. La spiaggia di Pirita è molto popolare per nuotare e prendere il sole, oltre che per essere una spiaggia adatta a tutti grazie allo strato di sabbia di cui è ricoperta. Il Porto Turistico di Pirita è invece perfetto per attività nautiche e passeggiate sul lungomare, oltre che per godere di quel fascino tipico delle città che si trovano sul mare. Sempre a Pirita è possibile vedere le rovine del Convento di Santa Brigida che offrono un affascinante scorcio sulla storia medievale della città e i Giardini Botanici di Tallinn, che permettono di esplorare una vasta gamma di piante esotiche e locali. Pirita è quindi il quartiere perfetto dove dormire a Tallinn per gli amanti della natura e delle attività all’aperto, offrendo una tranquilla atmosfera balneare.

Rotermann Quarter: connubio tra antico e moderno

Eccoci in un’altra zona moderna e dinamica, situata tra la Città Vecchia e il porto. Questo quartiere è ideale per i viaggiatori che amano la combinazione di architettura antica e contemporanea. Il quartiere è rinomato per la sua architettura innovativa, che mescola edifici industriali restaurati con strutture moderne. Rotermann Quarter è anche un centro nevralgico per lo shopping e la ristorazione, con numerose boutique di design, gallerie d’arte e una vasta offerta di ristoranti alla moda. La vita notturna è vivace, con bar e locali molto frequentati a tutte le ore. Questo quartiere offre quindi un’atmosfera cosmopolita e vivace, ideale per giovani professionisti e creativi che cercano un luogo alla moda e pieno di energia​ per un soggiorno nella capitale estone indimenticabile.

In conclusione, Tallinn, con la sua storia antica e il suo panorama variegato, offre un’ampia scelta di quartieri dove soggiornare che catturano l’essenza stessa della città. Dalla maestosità della Città Vecchia alla modernità del Rotermann Quarter, ognuna di queste zone racconta una storia unica, riflettendo i diversi volti di Tallinn nel corso dei secoli. Che tu sia un amante dell’arte, un appassionato di storia o semplicemente in cerca di un luogo tranquillo per rilassarti, ci sono zone e quartieri della città pronti ad accoglierti a braccia aperte.

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Visitare la Domus Aurea: il palazzo di Nerone a Roma

Nel cuore della capitale, nei pressi di uno dei monumenti più famosi e visitati di tutto il mondo, il Colosseo, si cela un’altra meta che resiste al trascorrere dei secoli, un’opera che si ergeva grandiosa e che rappresentava la residenza imperiale più sontuosa e grande di sempre: si tratta della Domus Aurea, che si estendeva dal Colle Palatino fino al Colle Oppio e parte del Monte Celio, su una superficie di 50 o addirittura 80 ettari.

Fu voluta dall’Imperatore Nerone in seguito all’incendio che, nel 64. d.C., distrusse la maggior parte del centro di Roma e, con esso, anche la sua prima residenza, la Domus Transitoria: doveva essere il palazzo più straordinario che nessun console, re o imperatore romano, fino ad allora, avrebbe mai potuto immaginare.

Domus Aurea, la storia della fastosa residenza di Nerone

La “casa d’oro” (che deve il nome all’immensa cupola dorata e che fu progettata dagli architetti Severo e Celeris) era, infatti, un immenso agglomerato di edifici, fontane, boschi e giardini con, al centro, un lago artificiale. Le camere erano 150, le pareti di mattoni gigantesche e quasi tutte le strutture ricoperte di volte a botti alte dai 10 agli 11 metri. Non mancavano numerose sale per banchetti (tra cui la coenatio rotunda, ampia sala ottagonale che, da quanto riporta lo storico Svetonio, ruotava su sé stessa giorno e notte), padiglioni per le feste nonché terme con acqua normale e solforosa.

Insomma, un vero e proprio tripudio di stucchi, decorazioni, mosaici pregiati, ornamenti in avorio, affreschi, marmi bianchi, e statue provenienti dall’Asia Minore e dalla Grecia.

Tuttavia, alla morte di Nerone, l’Imperatore Vespasiano, con l’intenzione di restituire alla cittadinanza gli spazi usurpati, in pochi anni portò a termine la distruzione della Domus Aurea grazie alla “Damnatio memoriae” ovvero la “condanna della memoria” emanata dal Senato per dimenticare Nerone e la sua residenza dorata.

Così, ordinò di drenare il lago, spianare gli edifici riempiendoli di detriti, e di edificare l’Anfiteatro Flavio, il celeberrimo Colosseo. In seguito, l’Imperatore Tito fece realizzare le Terme mentre l’Imperatore Traiano volle, a sua volta, un complesso termale.

Il destino della Domus Aurea fu quindi quello di scomparire al di sotto di nuove costruzioni per secoli fino a quando, nel Quattrocento, un giovane cadde in un crepaccio del terreno sul Colle Oppio ritrovandosi, inaspettatamente, in una particolare grotta dalle articolate pareti affrescate.

Con il tempo, moltissimi artisti (tra cui Raffaello, Pinturicchio, Michelangelo, Ghirlandaio) e personaggi famosi si lasciarono ispirare e lasciarono la loro firma sulle meravigliose pitture che, però, a causa dell’umidità, persero progressivamente i colori vivi e brillanti.

Gli scavi vennero poi ripresi nel 1772 a fasi alterne. Arrivando ai giorni nostri, la Domus Aurea è stata riaperta al pubblico nel 1999 dopo vent’anni di restauri ma, sei anni dopo, ha visto un ulteriore un periodo di chiusura per problemi di sicurezza e distacchi strutturali.

Finalmente, dal 2015, è di nuovo accessibile al pubblico.

Info per visitare la Domus Aurea a Roma

I lavori di consolidamento e restauro della Domus Aurea continuano tuttora senza sosta per cui le visite sono consentite soltanto il venerdì, il sabato e la domenica, ogni 15 minuti, dalle ore 9.15 alle ore 17.00.

Il biglietto con visita guidata (in italiano e in inglese) e realtà virtuale ha un costo di 26 euro mentre il biglietto per i turni di visita non guidati dalle ore 13.00 alle ore 17.00 intero costa 18 euro mentre ridotto (per cittadini europei dai 18 anni fino al giorno del compimento del 25esimo anno di età) 2 euro.

I giorni di chiusura sono: 2 giugno, 7 luglio, 4 agosto, 1 settembre, 6 ottobre, 3 novembre, 4 novembre e 1 dicembre.

Per arrivare, il modo più semplice è servirsi della Metro Linea B con fermata Colosseo: l’ingresso alla Domus Aurea avviene da Via Labicana.

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Consigli e indicazioni per l’aeroporto di Ankara

Ankara, la capitale della Turchia, è una città che unisce storia antica e modernità, nata più di duemila anni fa.
Per chi pianifica un viaggio in Turchia ed in questa città, è essenziale sapere come raggiungere l’Aeroporto di Ankara Esenboğa e come spostarsi una volta arrivati a destinazione.

L’Aeroporto di Ankara è situato a circa 28 chilometri dal centro della città ed è il principale aeroporto che serve la capitale turca. Venne inaugurato nel 1955 e da allora è diventato subito uno degli aeroporti più trafficati della Paese, con il passaggio milioni di passeggeri ogni anno. L’aeroporto dispone di terminal moderni, con una vasta gamma di servizi per viaggiatori, come il servizio di Wi-Fi gratuito, ristoranti e caffetterie, sale lounge e negozi duty free.

Come arrivare all’aeroporto dalla città di Ankara

In taxi

Il taxi è sicuramente uno dei modi più veloci e comodi per raggiungere l’aeroporto di Ankara, un servizio attivo 24 ore su 24. Dal centro città si impiegano circa 30/45 minuti, a seconda del traffico cittadino. Il costo medio di un viaggio in taxi di questa durata e distanza ha una tariffa media di 18€.

I taxi sono facilmente reperibili in centro città e si possono utilizzare diverse applicazioni per la prenotazione di questi mezzi nella città di Ankara, come ad esempio BiTaksi o Uber.

Taxi davanti l'aeroporto di Ankara

Fonte: iStock

Taxi in attesa agli arrivi dell’aeroporto di Ankara

Navette aeroportuali

Sono disponibili diversi servizi di navetta che collegano l’aeroporto di Ankara con il centro città ed altri quartieri. Uno dei servizi di navetta più popolari è Havabus Shuttle, per un viaggio di circa 50 minuti e al prezzo di 3€.

Trasporti Pubblici

Per chi preferisce i mezzi pubblici, l’opzione più economica è quella di prendere un autobus EGO, il servizio di trasporti pubblico della capitale. La linea 442 collega l’aeroporto di Ankara con il centro città, con partenze programmate ogni 30 minuti. Per raggiungere l’aeroporto il bus impiega poco più di un’ora, dalle 6 del mattino fino alle 23 di sera.

Noleggio auto

Per chi è alla ricerca di maggiore libertà di movimento e vuole partire per un tuor nell’Anatolia centrale e visitare Ankara, Cappadocia e Konya, il noleggio di un’auto direttamente in aeroporto è l’opzione migliore. All’aeroporto di Ankara, infatti, sono presenti numerose compagnie di autonoleggio, sia internazionali che locali, tra cui Hertz, Avis, Budget, e Europcar. È possibile prenotare un’auto in anticipo tramite i loro siti web, in modo tale da garantire la disponibilità di auto alle tariffe migliori.

Come raggiungere l’aeroporto di Ankara da altre città

Voli Interni

Per raggiungere l’aeroporto di Ankara Esenboğa dalle altre città principali turche, come ad esempio Istanbul, Izmir o Antalya, grazie alla fitta rete di collegamenti verso la capitale, l’opzione più veloce è sicuramente quella dei voli interni. Le principali compagnie aeree che operano voli interni in Turchia e verso l’aeroporto di Ankara sono: Turkish Airlines, la compagnia di bandiera, Pegasus Airlines e SunExpress.

In treno

Per chi preferisce, invece, viaggiare via terra e godere dei paesaggi della Turchia, è possibile optare per i treni ad alta velocità YHT, che collegano la capitale con Istanbul, Eskişehir e Konya. Dalla stazione ferroviaria di Ankara, è poi possibile prendere un taxi o un autobus per raggiungere l’aeroporto di Ankara.

In autobus

In Turchia ci sono numerose compagnie di autobus che offrono servizi e corse regolari da molte città verso Ankara. Gli autobus sono sicuramente una soluzione economica, ma c’è da considerare il tempo di percorrenza che alcune tratte possono avere e che può diventare piuttosto lungo e faticoso. Come per il treno, una volta arrivati alla stazione degli autobus di Ankara, è possibile prendere un taxi o un autobus pubblico per l’aeroporto Esenboğa.

Consigli utili per viaggiare da e verso l’aeroporto di Ankara

Gente in attesa nell'aeroporto di Ankara

Fonte: iStock

Gente in attesa al terminal dell’aeroporto di Ankara
  • Pianificazione anticipata degli spostamenti
    È sempre consigliabile pianificare in anticipo il proprio viaggio da e verso l’aeroporto di Ankara. Per evitare lunghe attese e soprattutto non avere e non ritardare a causa dell’intenso traffico cittadino, specialmente durante le ore di punta.  Per questo è consigliabile verificare le condizioni del traffico in tempo reale utilizzando app come Google Maps o Waze, calcolando un po’ di tempo extra per raggiungere l’aeroporto.
  • Sicurezza e documenti
    Si consiglia, come in ogni viaggio, di tenere sempre con sé oltre che gli originali documenti di imbarco, come passaporto o biglietto aereo, anche una copia digitale dei documenti importanti. Allo stesso tempo, per evitare lunghe code ai controlli di sicurezza dell’aeroporto di Ankara, è sempre meglio controllare con sufficiente anticipo le norme di sicurezza imposte dal Paese e dall’aeroporto.
  • Cambio valuta
    In Turchia molti posti accettano carte di credito per i pagamenti, ma allo stesso tempo è una buona idea avere a disposizione un po’ di contati in Lira Turca, per piccole spese come taxi o autobus, da e per l’aeroporto. I contanti sono prelevabili una volta atterrati all’aeroporto di Ankara o nei vari punti di cambio valuta o in banche ed uffici di cambio in centro città, dove le tariffe sono più convenienti.
  • Connessione internet
    L’aeroporto di Ankara offre Wi-Fi gratuito, ma se si ha bisogno di una connessione stabile durante il soggiorno in Turhcia, si può considerare l’acquisto di una sim locale. È possibile acquistarla direttamente in aeroporto o nei negozi di telefonia mobile in città.
  • Supporto lingua
    La quasi totalità del personale dell’aeroporto di Ankara parla inglese, quindi non sarà un problema chiedere indicazioni o qualsiasi informazioni al personale. Allo stesso tempo, imparare qualche frase base in turco può essere utile e assolutamente apprezzato dalla gente locale. Frasi semplice come “Merhaba” (ciao), “Teşekkür ederim” (grazie), e “Yardım edebilir misiniz?” (può aiutarmi?) possono fare la differenza nella tua esperienza di viaggio.

Una volta arrivato ad Ankara dall’aeroporto, ci si troverà di fronte ad una città ricca di storia e cultura, tutta da esplorare. La capitale della Turchia, infatti, è una città molto estesa, che rappresenta il polo centrale di tutta la Turchia e della sua attività commerciale e politica.

Ad Ankara città non si possono perdere attrazioni come il Mausoleo di Atatürk o la cittadella di Ankara o provare la cucina autentica della Turchia e piatti come il kebap, il meze e il baklava, per immergersi a pieno nella vivace atmosfera locale.

Che sia per affari o per piacere, sapere come arrivare e come spostarsi dall’Aeroporto di Ankara renderà il viaggio in Turchia un’esperienza semplice e piacevole e godere degli aspetti più importanti e autentici di questo fantastico Paese.

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Basilicata Borghi Brindisi Montagna Viaggi

Brindisi Montagna: un’esperienza indimenticabile

Nel cuore della suggestiva Basilicata si cela il borgo medievale di Brindisi Montagna, un vero gioiello per gli appassionati di storia, natura e cultura. Qui, tra le rovine del Castello del 1200, si respira l’atmosfera ricca di un tempo passato. Ma il vero tesoro di questa località è il cinespettacolo “La Storia Bandita”, un’emozionante rappresentazione dal vivo che narra le vicende delle insorgenze antinapoleoniche e del brigantaggio meridionale nel periodo risorgimentale. Un’esperienza coinvolgente e autentica che ti trasporterà indietro nel tempo.

Alla scoperta dell’evento che intrattiene tutta l’estate

Il Cinespettacolo “La Storia Bandita” a Brindisi Montagna offre una rivisitazione moderna delle vicende del brigantaggio, esplorando le motivazioni e le storie dei perdenti per rivelare la dimensione sociale, culturale e storica della civiltà rurale lucana. Questo spettacolo, ambientato in uno dei periodi più controversi e significativi della storia della Basilicata e del Mezzogiorno d’Italia (1799-1861), viene raccontato senza nostalgie o rancori, mettendo in luce le autentiche radici del mondo rurale lucano.

La cinescena si accende con 500 effetti pirotecnici, 400 fari teatrali e cinematografici, un impianto sonoro immersivo multitraccia con 12 sorgenti, proiezioni su roccia e schermo d’acqua, e numerosi altri effetti speciali, lo spettacolo offre un’esperienza “5D” che coinvolge tutti i sensi, dando agli spettatori la sensazione di trovarsi all’interno di un set cinematografico che prende vita davanti ai loro occhi. La narrazione, della durata di circa un’ora e mezza, è animata da 300 figuranti che si muovono su un’area scenica straordinaria, ovvero  nello splendido anfiteatro naturale della foresta della Grancia, dove la vegetazione funge da scenografia e la notte da sipario.

Un momento della dimostrazione di volo ad opera dei maestri falconieri a Brindisi Montagna

Fonte: Parco della Grancia

Dimostrazioni di volo guidate da maestri falconieri

Il Parco della Grancia

Il Parco della Grancia, collocato all’interno della Foresta Grancia, rappresenta il primo parco rurale e ambientale d’Italia. Con la sua natura incontaminata e le testimonianze storiche, questo parco offre un’ampia gamma di attività per tutte le età. Oltre al Cinespettacolo, infatti: propone una ricca offerta culturale: concerti, spettacoli, rappresentazioni teatrali e molto altro. All’ingresso, sarai accolto da artisti di strada e da suggestivi personaggi in costume d’epoca, che animano i sentieri del bosco.

Tra le attrazioni principali, il Sentiero dei Rapaci offre la possibilità di ammirare diversi uccelli rapaci in dimostrazioni di volo guidate da maestri falconieri. Un’altra esperienza sensoriale da non perdere è il laboratorio del miele, dove potrai seguire tutte le fasi di produzione di questo prelibato nettare.

Ma le sorprese non finiscono qui: spettacoli con i burattini, laboratori di pittura, caccia al tesoro briganti e tanto altro ti attendono nel Parco della Grancia. Prenota subito il tuo biglietto e preparati a vivere un’avventura straordinaria a Brindisi Montagna, nel cuore della Basilicata.  Contatta il numero +39 389 53 29 261 o scrivi a parcodellagrancia@gmail.com.

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Atene, l’Acropoli resta chiusa nelle ore più calde

In Grecia, le temperature sono già schizzate alle stelle. Per il grand caldo, il ministero della Cultura greco ha già deciso di chiudere l’Acropoli di Atene ai visitatori nelle ore più calde della giornata. Secondo le previsioni dei meteorologi, si potrebbero toccare anche i 43°C. L’Acropoli è il sito turistico più visitato delle Grecia e l’ondata di caldo, la prima dell’anno in Grecia, dovrebbe durare solo 24 ore.

Pericolo caldo e incendi in Grecia

Il servizio meteorologico della Grecia Emy ha già messo tutti in allarme. Le previsioni per i prossimi giorni sono di temperature che supereranno i 40°C nella Grecia continentale, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali. La Protezione civile ha anche già avvertito del rischio “molto elevato” di incendi, in particolare nella regione dell’Attica, dove si trova Atene. Già la scorsa estate alle porte della Capitale erano scoppiati alcuni incendi che avevano obbligato a evacuare alcuni centri abitati. A luglio 2023, sempre a causa di un’ondata di caldo estremo, erano già state introdotte nuove regole per accedere al sito, in particolare nelle ore centrali del giorno, ma quest’anno il caldo, al contrario di quanto accade in Italia, è arrivato in largo anticipo.

Acropoli, il sito più visitato della Grecia

L’Acropoli di Atene, situata su un’altura rocciosa che si eleva nel cuore della città moderna e dominata dal Partenone, rappresenta uno dei siti archeologici più importanti al mondo ed è il sito più visitato di tutta la Grecia. Fino allo scorso anno, si contavano circa tre milioni di visitatori annui. Nel 2023, però, sono state messe in atto nuove politiche di accesso per salvaguardare il suo prezioso patrimonio storico. L’obiettivo principale di questa iniziativa è di proteggere l’integrità di uno dei siti archeologici più importanti. Per farlo, ogni giorno il numero di visitatori è stato limitato a un massimo di 20.000 e suddiviso in tre fasce orarie, dalle 8 alle 20. Questa decisione è stata presa come risposta al fenomeno dell’overtourism, che può compromettere e danneggiare seriamente il sito storico che è Patrimonio mondiale dell’Umanità.

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Andorra La Vella Idee di Viaggio Viaggi viaggiare

Quando andare ad Andorra la Vella: clima e temperature

Andorra la Vella, capitale del Principato di Andorra, è una splendida località incastonata tra le montagne dei Pirenei ed è famosa per il suo primato di capitale più alta d’Europa grazie ai suoi 1023 metri d’altitudine. Nonostante le sue piccole dimensioni – la sua superficie si estende solo per 30 chilometri quadrati – ha davvero tanto da offrire ai suoi visitatori. Se stai programmando il tuo viaggio ad Andorra la Vella ti starai sicuramente domandando qual è il periodo migliore per visitarla. Per rispondere a questa domanda, è utile scoprire le caratteristiche che la contraddistinguono, stagione dopo stagione. Non dimenticare, però, che il modo migliore per godersela appieno è anche ascoltare i propri gusti e attitudini; a prescindere dalla stagione in cui sceglierai di visitarla, la capitale ti offrirà un’ampia varietà di cose da fare e vedere. 

Clima ad Andorra la Vella: una panoramica completa

L’Andorra è un territorio caratterizzato da un clima variabile che oscilla tra il continentale nelle sue aree più basse, fino all’alpino nelle zone di alta montagna. La sua capitale, Andorra la Vella, risente delle condizioni climatiche di stampo continentale: con inverni freddi e nevosi ed estati miti e soleggiate. Un fenomeno climatico particolare e tipico di questa zona è l’esposizione al Favonio (o Föhn), un vento caldo che aumenta repentinamente le temperature portando aria secca e soffiando con forza impetuosa. Ecco una panoramica delle stagioni e delle temperature medie ad Andorra la Vella.

Primavera ad Andorra la Vella: natura ed escursioni in montagna

In primavera, La Vella esce da un letargico riposo invernale. Le temperature cominciano ad aumentare gradualmente e la natura circostante celebra l’arrivo della bella stagione con un’esplosione di colore tra il verde rigoglioso delle piante e i colori vivaci dei fiori. Le temperature medie, mese per mese, sono:

  • Marzo: 2-11°
  • Aprile: 5-14°
  • Maggio: 9- 18°

Oltre alla natura, con l’arrivo della primavera, anche la città si risveglia soprattutto culturalmente, ospitando una serie di eventi e festival che celebrano la musica, l’arte e la cultura locale. Tra i più popolari ci sono il Festival Internazionale della Musica d’Andorra, con artisti internazionali e locali impegnati in una serie di concerti ed eventi musicali live, e la Fira d’Andorra, una fiera che celebra il patrimonio artigianale, enogastronomico e folcloristico del Principato. Oltre agli eventi, la primavera ad Andorra la Vella è il momento perfetto per esplorare la città godendo di temperature miti e delle giornate che tendono ad allungarsi. Per gli amanti dello sport all’aperto, è anche il periodo migliore per esplorare le montagne nei dintorni della capitale e avventurarsi in trekking, passeggiate ed escursioni in bici accompagnati dallo scrosciare di cascate e corsi d’acqua che punteggiano la zona.

Estate ad Andorra la Vella: escursioni e attività outdoor

Il clima e le temperature ad Andorra la Vella, in estate, creano la condizione ideale sia per scoprire le bellezze che la città ha da offrire ma, soprattutto, per provare l’ampia gamma di attività all’aperto che la capitale mette a disposizione dei propri visitatori. In generale, le temperature medie sono così distribuite:

  • Giugno: 12- 22°
  • Luglio: 17- 24°
  • Agosto: 16°- 25°

Se lo sport, specialmente quello outdoor, ti appassiona, allora Andorra la Vella è la meta perfetta per sfogare questo tuo istinto. Escursioni in montagna, arrampicate, ferrate, rafting e chi più ne ha più ne metta. Qualsiasi siano i tuoi gusti in fatto di sport, questa città saprà offrirti un’esperienza a tutto tondo. Se lo sport, invece, non è la tua attività preferita ma sei una persona che preferisce scoprire l’anima di una città immergendosi nella sua cultura, La Vella ha una moltitudine di attività perfette per te. In estate, infatti, la capitale del Principato diventa il palcoscenico a cielo aperto per eventi culturali e musicali che attirano, ogni anno, visitatori da tutto il mondo riempiendo la città di spettacoli e musica dal vivo.

Autunno ad Andorra la Vella: colori mozzafiato e atmosfere rilassate

L’autunno arriva ad Andorra la Vella come la pennellata di un pittore, portando nella città colori mozzafiato e un’atmosfera lenta e rilassata. L’intera città si prepara per accogliere l’inverno e le temperature, in forte calo rispetto alla stagione precedente, si distribuiscono mese per mese in questo modo:

  • Settembre: 10- 20°
  • Ottobre: 6- 15°
  • Novembre: 3- 11°

Per ammirare le meraviglie dell’autunno non c’è niente di meglio di una passeggiata tra i boschi, dove il foliage s’impadronisce dell’intero panorama andorrano mettendo in scena un vero spettacolo naturale. Non solo, l’autunno a La Vella è anche sinonimo di vendemmia, di festival di stagione e di eventi culturali e gastronomici che offrono la possibilità ai visitatori di scoprire le caratteristiche del luogo, vivendo esperienze uniche e in prima persona. I due eventi più attesi della stagione sono la Festa del Vino, dove vengono celebrate le eccellenze vitivinicole del territorio e la Fira de la Castanya, una fiera che celebra i prodotti autunnali locali, primo fra tutti: la castagna.

Inverno ad Andorra la Vella: tra magia del Natale e sport invernali

Strada Andorra la Vella inverno

Fonte: iStock

La magia dell’inverno ad Andorra la Vella

Le temperature ad Andorra la Vella in inverno scendono sotto lo zero, con nevicate abbondanti e frequenti che, oltre a plasmare l’aspetto della città trasformandolo in un sogno d’inverno, creano il terreno ideale per gli amanti degli sport invernali. Le temperature medie si presentano così

  • Dicembre: -2-5°
  • Gennaio: -3-4°
  • Febbraio: -4°- 5°

Questa è la stagione perfetta per tirare fuori gli sci o lo snowboard e esplorare i comprensori sciistici di Grandvalira e Vallnord, due stazioni con chilometri e chilometri di piste adatte a tutti i livelli di expertise. Non solo sci e snow, in questo periodo vanno tantissimo anche le ciaspolate e le escursioni in motoslitta. Oltre che per gli appassionati di sport invernali, Andorra la Vella in inverno, è la meta perfetta anche per chi ama il Natale e vuole assaporarne tutta la magia. La città, infatti, si anima sotto a un velo di luci gioiose e musiche natalizie che provengono dai vari mercatini sparsi per la città. La neve imbianca i tetti delle case e le cime delle montagne circostanti, creando un paesaggio di rara bellezza.

Il clima ad Andorra la Vella: qual è il periodo migliore?

Alla fine, il periodo migliore per visitare Andorra la Vella lo scegli tu in base alle tue preferenze. Che tu stia cercando avventure sulla neve, escursioni estive o semplicemente un momento di relax immerso nella natura, Andorra la Vella ti accoglierà sempre con il suo fascino unico e le sue meraviglie naturali che cambiano di mese in mese, di stagione in stagione.

Ecco una sintesi del clima e delle temperature ad Andorra La Vella per aiutarti a pianificare il tuo viaggio:

  • Primavera: Fresca e rigogliosa, con temperature da 5°C a 15°C e fioriture colorate che decorano i parchi.
  • Estate: Calda e soleggiata, con temperature tra 15°C e 25°C, perfetta per le attività all’aperto e l’atmosfera estiva vivace.
  • Autunno: Mite e suggestiva, con temperature da 25°C a 10°C e paesaggi avvolti nei colori autunnali.
  • Inverno: Freddo e spesso nevoso, con temperature tra 0°C e -5°C, regalando un’atmosfera natalizia incantevole.

 

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Cosa fare a Marbella, sulle spiagge più cool dell’Andalusia

Se Marbella è una delle destinazioni turistiche più popolari dell’Andalusia e di tutta la Spagna è anche grazie alle sue 24 spiagge che si estendono lungo quasi 30 km di costa. Inoltre, nella zona di Malaga, Marbella è anche la località che ottiene sempre più Bandiere Blu, i prestigiosi riconoscimenti conferiti ogni anno dalla Federation for Environmental Education (FEE): ben 9 spiagge (Fontanilla, Nagüeles, Casablanca, El Cable, El Faro, Puerto Banús – Levante, San Pedro Alcántara, Venús-Bajadilla e Cabopino) e 2 porti (Puerto Deportivo Virgen del Carmen de Marbella e Puerto José Banús).

Grazie alla bellezza del suo mare e a un litorale pulito e con ottimi servizi per i turisti, Marbella è considerata una meta imperdibile che, anno dopo anno, si impegna per offrire ai visitatori esperienze turistiche di alto livello. Non è un caso che Forbes l’abbia inserita tra le migliori destinazioni in Europa! In questa guida scopriremo le spiagge più belle di Marbella, da quelle perfette per rilassarsi alle location più adatte al divertimento.

Le più belle spiagge cittadine di Marbella

Nel centro di Marbella ci sono molte spiagge sabbiose e adatte sia alle famiglie con bambini che ai giovani che desiderano socializzare e fare sport. Tra quelle cittadine spicca Playa del Cable, amata sia dai turisti che dagli abitanti del posto perché molto ampia e caratterizzata da acque tranquille e poco profonde. La spiaggia si trova all’ingresso di Marbella, tra l’arco che segnala l’accesso alla città dall’autostrada A-7 e il porto dei pescatori con i suoi ristoranti alla moda. Durante l’estate vengono organizzate molte attività sportive che vanno dal fitness in spiaggia ai tornei di beach volley e non mancano i chiringuitos, i piccoli chioschi sulla spiaggia dove pranzare o bere qualcosa durante il giorno.

Tra le più belle spiagge del centro di Marbella c’è anche quella della Fontanilla, facilmente raggiungibile da qualsiasi zona della città. Molto frequentata nei mesi di luglio e agosto, la spiaggia si caratterizza per l’arenile di un chilometro con sabbia fine e dorata lungo il quale sono distribuiti bar e ristoranti e dove non mancano un servizio di soccorso in acqua, docce e toilette. Più piccola rispetto alla spiaggia della Fontanilla, ma dotata anch’essa di tanti servizi, è Playa El Faro, chiamata così per la presenza di un elegante faro costruito nel 1864 che presiede il lungomare e la sua passeggiata.

Spiaggia cittadina a Marbella

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Playa del Cable nel centro di Marbella

Le spiagge a ovest, tra bandiere blu e atmosfere chic

Per allontanarsi dallo skyline di palazzi e hotel bisogna dirigersi verso ovest, dove troveremo spiagge meravigliose e avvolte in atmosfere chic. Tra le più famose dell’Andalusia, anche grazie al riconoscimento della Bandiera Blu, c’è sicuramente la spiaggia di Nagüeles, situata in una delle zone più esclusive di Marbella, con sabbia fine e acque pulite in cui tuffarsi. La spiaggia è adatta anche alle vacanze in famiglia grazie ai numerosi servizi disponibili in loco. Sempre a ovest, nella zona di Puerto Banus, si trovano altre due spiagge premiate: la prima è Playa Guadalmina, situata tra San Pedro Alcántara ed Estepona, una spiaggia spaziosa, perfetta per trascorrere una giornata in famiglia; la seconda è Linda Vista, caratterizzata da un misto di sabbia e ghiaia.

Un’altra spiaggia famosa in questa zona di Marbella è Playa de Nueva Andalusia, lunga 1 km e caratterizzata dalla presenza di numerosi servizi, tra cui un club nautico e attività di noleggio per praticare sport acquatici, ideali per chi vuole divertirsi. La spiaggia è raggiungibile con l’auto, perché distante 10 km dalla città, ma dispone di un ampio parcheggio e di un grazioso lungomare dov’è molto piacevole passeggiare sotto ai pini e alle palme. Inoltre è la meta ideale quando c’è vento: trovandosi in una caletta, risulta sempre protetta!

Le spiagge a est, bellissime e lontane dalla folla

Se dal centro di Marbella proseguiamo, invece, verso est, troviamo una delle spiagge più belle della Costa del Sol: Playa El Alicate. Qui sono presenti sia lunghi tratti di spiaggia libera che attrezzata, frequentata anche da molti vip che in quest’area possiedono una villa (come Antonio Banderas). La spiaggia può contare su un gran numero di bar, ristoranti e locali in cui ascoltare musica, ma anche su servizi che vanno dalle docce al noleggio di lettini e ombrelloni. Il parcheggio dispone di circa 100 posti auto, che si riempiono rapidamente a luglio e agosto, quindi meglio non andare troppo tardi.

Un’altra spiaggia molto popolare è Playa Cabopino, contraddistinta da sabbia dorata e da acque calme e poco profonde, quindi ideale anche per le famiglie con bambini. Al lato opposto della spiaggia si trovano le dune di Artola, un paradiso naturale che offre spazi di relax ben più estesi rispetto alle spiagge del centro cittadino di Marbella, oltre che tratti dedicati a chi pratica il nudismo. Per chi cerca location meno affollate, invece, le spiagge da segnare sulla mappa sono Playa Real de Zaragoza, con spiaggia fine e onde moderate, Las Cañas, riconoscibile perché nelle vicinanze è presente una torre, e la Víbora, famosa per chi pratica sport acquatici.

Per chi cerca un’esperienza di lusso particolare, il Nikki Beach è considerato uno dei club più esclusivi dell’intera Costa del Sol. Palme, lussuosi lettini bianchi e cocktail in riva al mare: ecco il segreto del successo di una spiaggia che attira la clientela più esclusiva di Marbella. Ovviamente, anche i prezzi per affittare un ombrellone sono piuttosto elevati e una giornata qui rischia di essere molto costosa.

Dune di Artola a Marbella

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Dune di Artola e spiaggia di Cabopino a Marbella

Spiaggia imperdibile nei dintorni

Per chi viaggia alla scoperta di questa zona della Spagna in auto, una spiaggia imperdibile nei dintorni di Marbella è sicuramente quella di Burriana Beach a Nerja. Un paradiso di sabbia fine circondato da uno splendido anfiteatro roccioso, perfetto per una giornata all’insegna del relax, grazie alla presenza di servizi e comfort, o per immergersi nelle sue acque usufruendo dell’area dedicata allo scuba diving. Il pomeriggio, dopo aver preso la tintarella, si può passeggiare sul lungomare ricco di negozi e ristoranti tipici.

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È partito il Treno della Magna Grecia, per un viaggio autentico in Italia

L’Italia è tutta straordinaria, ma c’è una zona che potremmo definire epica, leggendaria, e che permette di fare un vero e proprio tuffo in un passato che è difficile da dimenticare. Parliamo di quel territorio anticamente definito “Magna Grecia”, che interessa diverse regioni del nostro Paese. Ed ora, dopo tanta attesa, è partito un convoglio che unisce Puglia e Calabria, passando per l’altrettanto affascinante Basilicata: benvenuti a bordo del Treno della Magna Grecia.

Come funziona il Treno della Magna Grecia

Il Treno della Magna Grecia è un interessante servizio che ha iniziato a scaldare i suoi motori il 9 giugno e che ora sarà attivo nei fine settimana fino al prossimo 29 settembre. Si tratta di un treno turistico a tutti gli effetti che corre lungo una delle linee ferroviarie più belle e pittoresche d’Italia: è quasi interamente affacciata sul limpido Mar Jonio.

I passeggeri hanno quindi l’occasione di intraprendere un mitico viaggio a bordo di automotrici diesel ALn663 di Trenitalia, uno dei rotabili ferroviari di costruzione italiana che hanno fatto la storia del trasporto locale. In sostanza, sono locomotive in cui si ha ancora la possibilità di abbassare i finestrini, per ammirare ad occhio perfettamente nudo luoghi di inestimabile bellezza naturalistica, storica, archeologica e molto altro ancora.

Il percorso di questo treno epico

Il percorso del Treno della Magna Grecia è attualmente sperimentale, ma l’obiettivo è renderlo un servizio definitivo che permetterà di collegare tre magnifiche regioni, Basilicata, Puglia e Calabria, in maniera molto più facile, piacevole ed ecosostenibile.

Il treno, che in questa fase collega Taranto e Sibari fermando nelle stazioni di Metaponto, Scanzano Jonico, Policoro e Nova Siri, consente di fare un vero e proprio viaggio tra le radici storiche di questa magnifica aerea del nostro Paese.

Fino al 29 settembre, quindi, quattro treni delle Ferrovie dello Stato viaggeranno di sabato e domenica: due da Taranto a Sibari (con partenza dalla città pugliese alle ore 9:02 e alle 16:33) e due in direzione contraria (con partenza dalla città calabrese alle 11:10 e alle 18:32) .

Le soste più belle del Treno della Magna Grecia

Come accennato, il treno collega Taranto a Sibari. Taranto è una bellissima realtà della Puglia che è nota anche con il soprannome di “Città dei due mari” per la sua posizione geografica a cavallo tra il Mar Grande e il Mar Piccolo. Affacciata sul Golfo delle Sirene, vanta una storia antichissima e tante meraviglie da scoprire che sembrano plasmarsi alle sue “due anime”: da un lato c’è la Città Vecchia, il cuore più antico, dall’altro il Borgo Nuovo, la parte più moderna della città.

Sibari, una delle più importanti città della Magna Grecia affacciata su un meraviglioso tratto di Mar Jonio che fa parte della provincia di Cosenza, è la meta ideale per chi a spiagge meravigliose vuole unire il fascino storico, grazie ad importanti siti archeologici. Straordinario, infatti, è il suo parco archeologico che protegge le tracce delle tre città che in età antica dominarono la Piana della Sibaritide: Sybaris, Thurii e Copia.

Il Treno della Magna Grecia, lungo il suo epico percorso, compie diverse fermate come, per esempio, Metaponto, perla della provincia di Matera. Una sosta da non perdere per nessuna ragione al mondo, perché rappresenta un antico ponte tra Italia e Oriente in cui sono ancora oggi impresse le immagini e i segni della grandiosità del passato. Non mancano di certo spiagge da sogno e tutti i servizi necessari per chi desidera trascorrere vacanze facendo bagni in un mare paradisiaco.

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Cosa vedere a Tindari, tra cultura, mare e mito

Situata in posizione panoramica su un promontorio roccioso che si sporge a picco sul Mar Tirreno, la cui magnifica vista abbraccia la Riserva Naturale Orientata Laghetti di Marinello e le Isole Eolie, Tindari vanta panorami che sono un serbatoio infinito di emozioni. Questa incantevole località turistica in provincia di Messina non è però famosa solo per gli scorci mozzafiato e per le sue peculiari meraviglie naturali, ma anche per un prezioso patrimonio archeologico e sacro che la rende una meta imperdibile in Sicilia.

Basti pensare che la sua bellezza ha ispirato anche lo scrittore Andrea Camilleri, che ha omaggiato questo luogo in uno dei suoi romanzi incentrati sul Commissario Montalbano, da cui è stata tratta anche la popolare serie televisiva. Scopriamo, allora, quali sono le attrazioni che conquistano chiunque visiti questo incantevole borgo.

Viaggio nell’antica storia di Tindari

Frazione del comune di Patti, sul litorale settentrionale della Sicilia, Tindari ha una storia che affonda le sue radici in tempi remoti. In origine Tyndaris – in onore del re di Sparta, Tindaro – fu fondata da Dionisio I di Siracusa nel 396 a.C. come colonia di mercenari siracusani che avevano partecipato alla guerra contro Cartagine, nel territorio della città sicula di Abacaenum. La città, costruita in posizione militarmente favorevole, sulla sommità del promontorio, passò in seguito nell’orbita romana e divenne base navale di Sesto Pompeo, fino a essere presa da Augusto nel 36 a.C., che le conferì lo status di ‘Colonia Augusta Tyndaritanorum’. Cicerone la citò come “nobilissima civitas”.

Successivamente, Tindari fu invasa prima dai Bizantini e poi dagli Arabi. Questi ultimi la rasero al suolo nell’836, offuscandone la storia. Tuttavia, sono arrivate fino a noi le testimonianze architettoniche della città antica, che oggi si concentrano nel cuore dell’area archeologica, consentendo di ricostruire parte del suo passato, in cui si intrecciano storia e leggende.

Cosa vedere a Tindari: il Santuario e il Parco Archeologico

Svetta a 280 metri a picco sul mare, Tindari, un luogo immerso in un paesaggio straordinario, dove convivono archeologia, arte, storia, leggenda e fede. Parliamo di uno dei siti archeologici e devozionali più importanti della Sicilia. Non ci resta, quindi, che iniziare il nostro tour tra i suoi monumenti e le sue attrazioni uniche.

Il Santuario di Tindari e la leggenda della Madonna Nera

Una delle principali attrazioni del borgo siciliano è la Basilica Santuario di Maria Santissima del Tindari o  Santuario di Tindari, dedicato al culto della Madonna Nera. Si tratta di uno dei luoghi sacri più importanti della Sicilia, situato nella parte più orientale del promontorio dove un tempo sorgeva l’acropoli. Fu eretto tra il 1552 e il 1598, nell’area in precedenza occupata dall’antico Castello di Tindari e dove probabilmente un tempo sorgeva un tempio dedicato alla dea Cerere. Già agli albori del XVII secolo, il Santuario era diventato un luogo di culto meta di numerosi pellegrinaggi. Data proprio la grandissima affluenza di fedeli, nella seconda metà del Novecento l’edificio fu affiancato da una nuova costruzione. A partire dal 1957 venne quindi costruito un nuovo luogo sacro ancora più grande, in cui oggi è custodita la celebre Statua della Madonna Nera, al centro di affascinanti leggende.

Secondo la tradizione, la statua bizantina, proveniente dall’Oriente per sfuggire alla persecuzione iconoclasta, impedì alla nave che la trasportava di ripartire, dopo che l’imbarcazione aveva trovato riparo nella baia di Tindari presso i laghetti di Marinello per sfuggire a una tempesta. I marinai depositarono via via il carico a terra, pensando che fosse questo a impedire la partenza, ma solo quando vi portarono anche la statua la nave poté riprendere il mare. Questo fatto venne interpretato come il desiderio della Vergine di rimanere in quel luogo.

La statua della Madonna Nera, rappresentata con una corona in testa nella posizione della “Regina in trono”, con in grembo il Bambino Gesù, venne quindi collocata nella chiesetta che si trovava nel punto più alto del paese e che dal quel momento divenne meta di pellegrinaggi, talmente ambita da dover essere più volte ampliata. Un’altra leggenda narra di un duplice miracolo compiuto dalla Vergine, che avrebbe salvato una bambina per ben due volte dalla morte.

Il Parco Archeologico di Tindari e l’Antiquarium

Il Parco Archeologico di Tindari sorge nell’omonima città antica, che in origine aveva un impianto urbano regolare con ampie strade parallele (decumani) intersecate da strade più strette (cardines). Sul decumano superiore si snodano i principali edifici pubblici: la Basilica, realizzata probabilmente in età augustea e rimasta in uso fino al V sec. d.C, e il Teatro greco-romano, costruito con grandi blocchi di pietra arenaria tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C., la cui capienza era di 3000 spettatori. In età imperiale, lo spazio scenico fu modificato per essere adattato ai giochi circensi. Oggi è sede di numerose manifestazioni di danza, musica e teatro.

Le Terme pubbliche, situate sul terrazzo superiore sul decumano, risalgono alla media età imperiale. Sui pavimenti degli ambienti termali si sviluppano mosaici in bianco e nero con figurazioni varie, tra cui i simboli di Tyndaris e della Trinacria, scene dionisiache, creature marine, databili fra la fine del II e l’inizio del III sec. d.C. In Contrada Cercadenari si possono inoltre visitare una Domus e un grande edificio pubblico di età romana.

L’Antiquarium del Parco Archeologico di Tindari è articolato in cinque sale e raccoglie una selezione di reperti dall’età preistorica a quella romana, tra cui vasellame di pregio e d’uso comune, vetri, oggetti in bronzo, iscrizioni in lingua greca e latina, decorazioni architettoniche e numerose sculture in marmo. Tra queste, le due “Vittorie alate” del II sec. a.C., di pregevole fattura, e una testa-ritratto dell’imperatore Augusto proveniente dall’area della Basilica.

Veduta del Parco Archeologico di Tindari

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Il bellissimo Parco Archeologico di Tindari

La Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello

Nei pressi di Tindari sorge un’altra meraviglia,  di grande e particolare pregio naturalistico: la Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello, un’area incontaminata e protetta sin dal 1998 con una superficie di circa 400 ettari. L’area lagunare con laghetti di acqua salmastra cambia continuamente aspetto, per l’apporto di sabbia e ghiaia dovuto all’azione congiunta dei movimenti del terreno e delle mareggiate.

L’origine dei laghetti, denominati Marinello, Mergolo della Tonnara, Porto Vecchio, Fondo Porto, Verde e Nuovo è fatta risalire al 1877, probabilmente in conseguenza a trasformazioni dei torrenti Timeto e Elicona che portarono ad accumuli di sedimenti trasportati in mare, creando così le prime lingue di sabbia. Nella primavera del 1982, in seguito a una serie di mareggiate, il più grande dei laghetti assunse la forma di un profilo di donna col manto che sembrava cullare un bambino, dai fedeli identificata come la Madonna Nera.

Nella Riserva si possono ammirare ambienti diversi che vanno dalla vegetazione lacustre a quella della rupe, a quella della spiaggia. Varie specie endemiche di pesci popolano i fondali dei laghetti, alcune piuttosto rare delle acque salmastre, come il piovanello maggiore o ilghiozzetto macrocefalo. Questo luogo è anche perfetto per il birdwatching, con specie di uccelli stanziali ma anche migratori, come il raro falco pellegrino, il fenicottero rosa, il corvo imperiale e la cicogna bianca.

La Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello al tramonto

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La suggestiva Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello

L’antico e panoramico Sentiero Coda di Volpe

Una volta completata la visita della zona lagunare di Marinello, non perdetevi l’antico Sentiero Coda di Volpe (chiamato così perché la sua forma ricorda, per l’appunto, la coda di una volpe). Lungo circa 1 km e prevalentemente in salita, con alcuni punti abbastanza ripidi, unisce la Riserva con il Santuario di Tindari e offre una magnifica vista sul mare che abbraccia le Isole Eolie in direzione Nord e il Golfo di Patti a Ovest, mentre a Est si può scorgere Capo Milazzo e la splendida cornice delle spiagge sabbiose della laguna di Marinello. L’inizio del sentiero si trova in Via Monsignor Pullano, a Patti. In passato, questo tragitto rappresentava l’unico punto di collegamento tra il centro di Tindari e il porto dell’antica colonia, mentre successivamente è stato utilizzato come via di pellegrinaggio al Santuario, e ancora oggi è attraversato dai fedeli, oltre che dagli amanti delle escursioni panoramiche.

La splendida Spiaggia di Marinello che cambia forma

All’interno della Riserva, ai piedi del promontorio di Tindari, si trova la bellissima Spiaggia di Marinello, circondata dalla natura incontaminata e lambita dal mare cristallino dai colori cangianti, che spaziano dal verde all’azzurro intenso, e caratterizzata da sabbia morbida e fine. Ogni anno, il litorale peculiare incastonato tra Milazzo e Capo d’Orlando modifica la sua forma, così come il numero dei laghi salmastri aumenta o diminuisce in base a stagione, correnti e maree.

Ad abbellire la spiaggia di Marinello ci sono grotte, calette, falesie e faraglioni levigati dal mare che regalano ai visitatori un magnifico contrasto tra una miriade di sfumature d’azzurro che abbracciano sabbie bianche e multiformi pareti rocciose. La grotta più famosa è quella di Donna Villa,  una maga considerata la “Circe siciliana”. Secondo la leggenda, quando alla donna sfuggiva qualche uomo-preda, per la rabbia scavava la roccia, graffiandola con le unghie. Ogni caletta ha il suo nome e la sua leggenda che vengono tramandate dai pescatori della zona, come la caletta del Serpente, quella di Don Felice, quella di Don Mariano, il Maizanazzo e la Valle. Un nome è stato dato anche alle falesie, tra cui la più suggestiva è quella soprannominata “l’elefante”.

Spiaggia di Marinello, attrazione di Tindari in Sicilia

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La spettacolare Spiaggia di Marinello
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I musei del Lussemburgo da visitare

Il Lussemburgo sorprende per la sua ricca cultura. Piccolo granducato nel cuore dell’Europa che confina con Germania, Francia e Belgio, vanta numerosi musei da visitare assolutamente. Tutti i viaggiatori resteranno piacevolmente colpiti osservando le collezioni di questi musei che vanno dall’arte antica a quella contemporanea, da quella orientata alla storia locale a quella internazionale. Insomma nei musei del Lussemburgo si respira davvero moltissima cultura. Visitarli tutti è molto difficile a meno che non si abbia un tempo infinito a disposizione, ma in base a quelli che sono i nostri interessi e le nostre esigenze è possibile scegliere quelli migliori. Scopriamo di seguito i più interessanti che vanno assolutamente inseriti nell’itinerario di viaggio.

I musei del Lussemburgo da visitare

Nonostante sia un piccolo luogo, il Lussemburgo ha cultura da vendere. Lo dimostrano non soltanto i musei, ma soprattutto i suoi edifici storici che colpiscono per la loro affascinante architettura. Se è l’arte a colpire la nostra attenzione, si potranno selezionare alcuni musei che per le nostre passioni risulteranno più interessanti. Ma quali sono quelli da visitare?

Mudam Luxembourg

Il Mudam, il museo di Arte Moderna di Lussemburgo, ospita collezioni e installazioni di artisti celebri nel mondo. Già la sua struttura potrebbe essere considerata un’opera d’arte, se pensiamo che è stata progettata da Pei, l’architetto che ha realizzato il Louvre. A renderlo unico sono le sue forme:  la piramide e la spirale oltre che le grandi vetrate. Non sono le uniche bellezze di questo luogo, dal suo giardino, infatti, è possibile godere di una vista mozzafiato sulla città.

  • Dove: 3, Park Dräi Eechelen, Lussemburgo-Kirchberg
  • Orari: martedì dalle 10 alle 18; mercoledì dalle 10 alle 21; dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Museo d'Arte Moderna di Lussemburgo

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Lussemburgo, il museo d’arte moderna

National Art and History Museum

Il museo nazionale di storia ed arte, MNHA, è il più grande del Paese ed offre numerose opere che spaziano tra quadri, sculture, monete e molto altro altro. Da visitare sicuramente la sezione gallo romana e la pinacoteca. Si può considerare il museo dedicato alle grandi collezioni.

  • Dove: Marché–aux-Poissons, 2345 Lussemburgo.
  • Orari: martedì e mercoledì dalle 10 alle 18; giovedì dalle 10 alle 20; venerdì-domenica dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso.   

Luxembourg City History Museum

Si tratta del luogo perfetto per chi desidera scoprire e conoscere mille anni di storia della città. I quattordici edifici che lo costituiscono sono stati realizzati tra il XVII e il XIX secolo e raccontano le varie fasi della trasformazione dello Stato. Tra le numerose opere d’arte e documenti storici, merita una visita l’ascensore di vetro che si muove lungo le mura all’interno del museo.

  • Dove: 14, rue du Saint-Esprit, Lussemburgo.
  • Orari: martedì-mercoledì dalle 10 alle 18; giovedì dalle 10 alle 20; dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso.

Natur musée

Il Natur musée, come si può intuire dal suo nome, è dedicato alla natura e alla scienza. Ospita la più grande collezione di storia naturale del paese vantando milioni di esemplari attraverso i quali racconta la storia della vita sul nostro pianeta. Non solo piante, ma anche animali, fossili e minerali a rendere ancora più affascinante questo luogo che trova spazio nel quartiere di Grund.

  • Dove:  25 Rue Münster, Grund Lussemburgo.
  • Orari: martedì dalle 10 alle 20; mercoledì-domenica dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso.
Natur musée di Lussemburgo

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Visitare il Natur musée a Lussemburgo

Museo nazionale delle Miniere di ferro

Il sud del Lussemburgo è da sempre noto per le sue miniere di ferro, che conferiscono al suolo quel colore rosso che tanto lo caratterizza. Durante la prima guerra mondiale, il Lussemburgo è stato uno dei principali produttori di ferro e ghisa; tutta la sua storia è racchiusa nel museo nazionale delle miniere di ferro. Da provare sono la corsa sulla ferrovia dei minatori nelle gallerie di Rumelange e l’arrampicata su un altoforno delle ex ferriere di Belval. Si tratta di un percorso davvero suggestivo per scoprire questo angolo di mondo non sempre noto. È un museo perfetto anche per i bambini che resteranno affascinati da questo luogo senza tempo.

  • Dove: Carreau de la Mine Walert, 3, 3714 Rumelange
  • Orari: (aprile-giugno-settembre) giovedì-domenica dalle 14 alle 18; (luglio-agosto) martedì-domenica dalle 14 alle 18; (ottobre-marzo) apertura ogni 2° domenica del mese su prenotazione.

Casino Luxembourg

Museo dedicato alle mostre di giovani artisti contemporanei che vanta un cospicuo calendario di interessanti eventi. Situato nel centro della città, si tratta di un piccolo forum di arte contemporanea ristrutturato da poco, quindi nel suo pieno splendore, dove anche i più piccoli potranno trovare cose interessanti.

  • Dove: 41 Rue Notre Dame, 2240 Ville-Haute Lussemburgo.
  • Orari: visite guidate su prenotazione (anche per bambini).

Qualche consiglio utile per un viaggio in Lussemburgo

Ogni paese necessita di alcuni accorgimenti prima di essere visitato, in modo che rappresenti un’esperienza ideale per tutti i turisti. Nel caso del Lussemburgo ci sono alcuni consigli utili e preziosi da tenere presenti prima di partire.

Ecco quali sono:

  1. Migliore periodo dell’anno. Le stagioni perfette per un viaggio lussemburghese sono la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e risulta piacevole dedicarsi alle molte escursioni e camminate che è possibile fare. Anche l’estate, nonostante abbia temperature più calde, ha i suoi vantaggi come quello di un ampio calendario di festival di vario genere così come l’inverno, stagione in cui i mercatini di Natale rappresentano l’attrazione più interessante e suggestiva.
  2. Affittare una bicicletta può essere la giusta soluzione per visitare la città come le sue affascinanti campagne e i villaggi.
  3. Il Lussemburgo ha anche una gustosissima tradizione culinaria tutta da assaggiare. Tra i piatti tipici che non possono mancare sulla tavola del vero turista ci sono: kniddelen, cioè gustosi gnocchi morbidi che vengono cotti sia in padella che al vapore e serviti con burro e panna; Judd mat Gaardebounen, ovvero carne di maiale affumicata accompagnata da fave. Per ultimo non può mancare la friture de la Moselle, un piatto di frittura di pesce della regione della Mosella, ed è proprio da questo che deriva il suo nome. Pastellati e fritti fino alla massima croccantezza, questi piccoli pesci vengono serviti insieme a limone e un bicchiere di vino locale. Si tratta di un piatto che difficilmente può mancare soprattutto nei ristoranti lungo il fiume.

Visitare i musei del Lussemburgo, quindi, può essere anche un modo interessante per scoprire molti altri aspetti di uno dei gioielli dell’Europa.