“Napule è mille culure” cantava Pino Daniele, artista partenopeo legato indissolubilmente alla sua splendida Napoli. Un capolavoro intramontabile che descrive con delicatezza e amore tutta la bellezza di questa città campana affacciata sull’incantevole golfo sorvegliato dal Vesuvio. E non c’è modo migliore di celebrare il ricordo di Pino Daniele che conoscerne la sua storia. A Napoli, tra i rioni e le viuzze che si snodano tra le case e i palazzi antichi, è possibile prendere parte a un tour dedicato all’artista partenopeo, alla scoperta del lato musicale e artistico di una delle città più belle del mondo.
Eventi a Napoli per ricordare Pino Daniele
Dopo la sua morte, avvenuta nel 2015, ogni anno il 4 gennaio si ricorda Pino Daniele. Sono svariati gli eventi che vengono organizzati nella sua città per celebrare lui e la sua arte, a partire dal famoso Caffè Gambrinus, in pieno centro e proprio accanto a Piazza del Plebiscito: in questo locale, fra i primi dieci a fa parte dell’Associazione Locali storici d’Italia, gli artisti si esibiscono con alcune cover live dell’artista.
Il tour di Napoli sulle note di Pino Daniele
Seguire le testimonianze e la storia artistica e personale di Pino Daniele a Napoli è un viaggio emozionante e curioso. Ogni anno la Delegazione FAI di Napoli organizza un vero e proprio tour cittadino, “Napule è… i luoghi del cuore di Pino Daniele”: un’occasione per ripercorrere in parte la sua storia, tra i vicoli e i palazzi che lo hanno ispirato. Napoli si lascia scoprire così a passo lento, percorrendo a piedi il dedalo di vicoli contorti che compongono il centro storico della città. Sul sito ufficiale FAI è possibile consultare le future date del tour con i relativi prezzi dei biglietti.
I luoghi del cuore di Pino Daniele a Napoli
“Napule è ‘na cammenata / inte viche miezo all’ato” e proprio con una passeggiata “tra i vicoli in mezzo agli altri”, si ripercorre la storia del compianto cantautore partenopeo.
Pino Daniele è nato e cresciuto nel ventre di Napoli, spostandosi dal Porto a piazza Santa Maria La Nova, con le sue scale che furono il suo primo palcoscenico sul quale si esibiva davanti agli amici. Si è formato per le strade del centro storico, tra Spaccanapoli, i Decumani, piazza del Gesù e via dei Tribunali. È qui che si raccontano vari e curiosi aneddoti durante il tour guidato.
Percorrendo il cuore di Napoli si raggiunge anche la sua modesta casa natale, luogo in cui è cresciuto insieme alle sue “zie”, che si racconta gli regalarono la sua prima chitarra.
Si passa per l’istituto Diaz, scuola che ha frequentato, che nell’anno della sua prematura scomparsa lo ha voluto ricordare e continua a farlo da allora. Proprio qui, sulle scale della scuola Pino Daniele suonò la sua prima chitarra, muovendo i primi passi verso un sogno musicale che pochi anni dopo sarebbe diventato realtà.
Il tour prosegue verso il Conservatorio, fino a raggiungere via Donnalbina, nel quartiere San Giuseppe e a due passi da piazza Santa Maria la Nova, nei pressi della quale (in Largo Ecce Homo) si trova il vicoletto intitolato all’artista: qui spicca una sua raffigurazione murale in compagnia della sua amata chitarra, un’opera che sembra voglia ispirare le nuove generazioni.
Nel corso del tour viene raccontata la storia del cantante, la sua musica e gli aneddoti di una vita trascorsa tra i monumenti, le strade e le piazze che hanno ispirato l’arte intramontabile del “mascalzone latino”. Ne è un esempio la canzone “Fortunato“, dedicata a un personaggio della Napoli di alcuni decenni fa, quando Pino Daniele era un ragazzo: parlava di Fortunato Bisaccia, noto “tarallaro” che girava per i vicoli della città. Ma anche nelle composizioni “Jesce Juorno” e “na tazzulella ‘e cafè” emergono i tratti distintivi, tra musica, tradizioni e aromi, di un legame eterno con la Città del Sole.
Cosa c’è di meglio, infine, che concludere il viaggio alla scoperta della Napoli musicale di Pino Daniele con un gustoso aperitivo, assaporando alcune delle bontà tradizionali partenopee? Se cullati dalle note dell’immortale maestro, allora, ancor meglio.