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Santo Stefano d’Aveto: il borgo di montagna vicino a Genova

Come tutti i borghi italiani, anche Santo Stefano d’Aveto merita di essere scoperto senza fretta, tra piccole case e santuari, facendo sosta in qualche ristorante tipico per assaporare le specialità del territorio. In questi anni in cui il turismo di massa affolla le destinazioni più gettonate d’Italia, il desiderio di viaggiare e trovare luoghi più calmi e meno conosciuti si fa strada in sempre più persone. Santo Stefano d’Aveto, per esempio, situato a pochi chilometri da Genova, è il luogo perfetto dove trascorrere una giornata fuori porta lasciandosi avvolgere da un’atmosfera magica e fuori dal tempo.

Natura e paesaggi mozzafiato vi aspettano in questo piccolo borgo, dove passeggiare fra i boschi, gustare mirtilli e scoprire il Parco Naturale Regionale dell’Aveto, dove si nasconde un piccolo Trentino in miniatura a pochi passi dalla città. Cosa vedere nel paese e cosa fare nei dintorni per conoscere al meglio questo territorio? In questo articolo consigliamo le attività da non perdere sia in estate che d’inverno.

Cosa vedere a Santo Stefano d’Aveto

Situato all’interno del Parco Naturale Regionale dell’Aveto, il borgo vanta una posizione privilegiata perché circondato dal paesaggio mozzafiato offerto dal Monte Maggiorasca e dal Monte Bue. La sua storia si intreccia con quella dei Malaspina, che durante il XII secolo occupavano il ruolo di padroni della valle e contribuirono alla costruzione di castelli, roccaforti e fortificazioni. A Santo Stefano d’Aveto si passeggia accarezzati dalla fresca aria di montagna per raggiungere uno degli edifici più importanti, il Castello Malaspina-Doria, visitabile e location d’eccezione per l’organizzazione di eventi.

Camminando per le antiche strade si raggiunge il centro, dove si trova il Santuario della Madonna di Guadalupe, l’unico in Italia dedicato a una figura religiosa appartenente all’America Latina, soprattutto al Messico. Diverse fonti storiche attestano che questo culto si diffuse in alcune aree della Liguria a partire dal XIX secolo attraverso l’opera dei Padri Gesuiti. Dopo aver scoperto la città, meglio approfondire la tradizione culinaria del borgo dove i protagonisti sono soprattutto i canestrelli, il formaggio San Sté, il miele e la pinolata.

Attività all’aria aperta nel Parco dell’Aveto

Santo Stefano d’Aveto è situato nei pressi dell’omonimo fiume e circondato da alte montagne. Dal paese è possibile raggiungere le diverse vette che si stagliano contro il cielo, dal monte Roncalla al Maggiorasca, passando per il monte Penna e il Groppo Rosso. Una volta in cima gli escursionisti potranno ammirare un paesaggio splendido fra distese di faggi e abeti secolari, situati a poca distanza dal mare. La zona offre diversi percorsi per godersi appieno il contatto con la natura, i quali possono essere vissuti in ogni stagione, sia d’estate che d’inverno.

Cosa fare in estate

L’estate, ma anche la primavera, sono le stagioni perfette per scoprire il parco naturale percorrendo trekking indimenticabili adatti a ogni livello fisico e preparazione. Da non perdere è l’escursione al Monte Penna, che con i suoi 1700 metri d’altitudine permette di scorgere anche le vicine regioni della Toscana e dell’Emilia Romagna. Atri trekking sono quelli che conducono al Groppo Rosso e al Monte Roncalla e, tra i più battuti, il sentiero ad anello che conduce alla vetta più alta dell’appennino Ligure, il Monte Maggiorasca. Durante i mesi estivi, questi paesaggi sono perfetti anche per chi ama andare a cavallo o scoprire i percorsi in sella a una MTB.

Cosa fare in inverno

D’inverno lo scenario cambia, tutto si riveste di bianco e il Parco dell’Aveto diventa ancora più magico. Durante questi mesi, l’attività più amata è sicuramente lo sci: qui è presente una seggiovia che porta fino al Monte Bue, mentre a Prato Cipolla è presente una sciovia e due tapis roulant. Gli impianti di risalita sono perfetti per trascorrere una giornata sciando in questi paesaggi unici, ideali anche per le famiglie con bambini perché adatti a qualsiasi livello di preparazione. Non sapete sciare? Nessun problema, perché alcuni percorsi estivi possono essere scoperti anche d’inverno indossando delle comode ciaspole.

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Notizie Viaggi

Aeroporti di Linate e Malpensa: la grande novità per i passeggeri

Mai più caos in aeroporto, alla ricerca del gate giusto per non rischiare di imbarcarsi su un aereo sbagliato: gli scali milanesi di Linate e Malpensa hanno deciso di adottare un nuovo sistema “smart” per il controllo del proprio volo, usando in tutta comodità il proprio smartphone. Ora basta solo un codice QR per poter avere a portata di mano tutte le informazioni utili a partire in serenità, senza dover più preoccuparsi di qualche contrattempo. Scopriamo di cosa si tratta.

Pocket Flight, la novità di Linate e Malpensa

Se siete viaggiatori abituati a muovervi negli aeroporti, probabilmente avrete notato qualche sguardo smarrito alla ricerca del gate giusto o delle informazioni corrette per l’imbarco, da parte dei passeggeri meno “esperti”. O forse quei passeggeri siete stati proprio voi, con lo sguardo disperatamente rivolto verso il più vicino tabellone per capire dove andare – e sperare che qualche dettaglio non cambi proprio all’ultimo momento. Ebbene, adesso viaggiare diventa un po’ più facile: gli scali di Linate e Malpensa hanno deciso di adottare una nuova tecnologia per aiutare i passeggeri ad avere sempre tutto sotto controllo.

Si chiama Pocket Flight, ed è un semplicissimo sistema informativo personalizzato per ogni volo, in modo da avere a portata di mano tutti quei dettagli utili senza doverli cercare in mezzo ad un marasma di altre partenze (o altri arrivi) che, in un aeroporto come quelli milanesi, sono decisamente numerose. Sviluppato in collaborazione con la società tecnologica AirportLabs, il sistema prevede semplicemente di scansionare un QR code con la fotocamera del proprio smartphone, per poter avere accesso ad una pagina completa con tutte le informazioni sul proprio volo.

Opzionalmente, è possibile attivare le notifiche per essere avvisati in tempo reale di ogni cambiamento: in questo modo, anche senza dover controllare maniacalmente lo smartphone, i passeggeri saranno informati su eventuali cambi di gate, sullo stato del volo e su tutti i dettagli riguardanti l’imbarco. Insomma, viaggiare diventerà davvero molto più facile anche per i neofiti, che magari faticano ancora a districarsi tra le tante informazioni e i numerosi annunci che vengono diffusi in aeroporto. Con un semplice click, si avranno comodamente a disposizione tutti i dettagli utili per imbarcarsi senza alcuna difficoltà.

Gli scali milanesi sempre più all’avanguardia

Linate e Malpensa stanno lavorando da tempo per rendere l’esperienza dei passeggeri più confortevole e rilassante. “Con le sue funzionalità incentrate sui passeggeri e la perfetta integrazione con i sistemi aeroportuali esistenti, Pocket Flight riesce a migliorare il flusso dei viaggiatori, massimizzando al contempo i ricavi non aeronautici dell’aeroporto, sostenendo così il posizionamento degli aeroporti come leader innovativi nel settore” – ha affermato Bianca Fagares, product manager di Pocket Flight presso AirportLabs.

Una nuova tecnologia che si integra perfettamente con le altre già presenti negli scali di Milano, come ad esempio il face boarding che fa uso della biometria per superare i controlli di sicurezza senza aver bisogno dei documenti cartacei in mano. “Con l’implementazione di Pocket Flight, siamo orgogliosi di essere all’avanguardia nell’adozione di soluzioni innovative che possono trasformare il modo in cui i viaggiatori vivono i nostri aeroporti. Insieme ad AirportLabs siamo riusciti a offrire questo nuovo servizio ai passeggeri in un tempo molto breve, con l’obiettivo di migliorare la loro esperienza nei nostri aeroporti, fornendo informazioni in tempo reale e personalizzate sul proprio volo” – ha dichiarato Mario Ponta, di Sea Milan Airports.

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Liguria Marche mare Notizie Toscana Viaggi

Estate nelle Marche, Toscana e Liguria: treno + bus fino alla spiaggia

Avete voglia di trascorrere indimenticabili giornate al mare ma non potete/volete prendere la vostra automobile? Niente paura, perché quest’anno nelle Marche, in Toscana e in Liguria è possibile usufruire di un servizio che permette di arrivare con il treno nella destinazione più desiderata, e poi prendere direttamente un bus che conduce al cospetto della spiaggia di vostra scelta.

I servizi link treno + bus

Quella del 2024 sarà un’estate facile per gli spostamenti e anche a braccetto con la sostenibilità: si potrà arrivare in treno nelle principali stazioni di Marche, Toscana e Liguria e poi e raggiungere il mare grazie ai servizi link treno + bus. Il tutto con biglietti acquistabili in un’unica soluzione.

In sostanza, Trenitalia permetterà a tutti i suoi passeggeri di poter usufruire di un servizio che punta sull’intermodalità per visitare alcune delle spiagge più belle d’Italia, lasciando a casa l’auto e quindi risparmiando ore di traffico e strizzando l’occhio all’ambiente.

Il Senigallia Beach Link

Coloro che hanno voglia di scoprire le bellezze delle Marche possono salire a bordo del Senigallia Beach Link grazie alla Summer Experience 2024 di Trenitalia. A disposizione dei tanti viaggiatori ci sono ben 116 collegamenti intermodali tra la stazione ferroviaria di Senigallia o di Marzocca e il Lungomare Sud di Senigallia, e tra la stazione ferroviaria di Senigallia e il Lungomare Nord di Senigallia.

Scegliendo questa opzione, si ha l’occasione di arrivare alla Spiaggia di Velluto, così chiamata per via dei suoi ben tredici chilometri di sabbia dorata, finissima e morbida, molto simile a questo tessuto soffice.

Si tratta delle spiaggia più famosa delle Marche, bagnata da un mare limpido, pulito e sicuro, al punto da sfoggiare con fierezza la prestigiosa Bandiera Blu.

Da non perdere è anche la famosissima Rotonda a Mare, una struttura a forma di conchiglia che si affaccia sul nostro azzurro Mar Adriatico.

L’Argentario Link

Se invece volete optare per l’altrettanto magnifica regione Toscana, non perdete l’occasione di salire a bordo dell’Argentario Link: permette di arrivare alla stazione di Orbetello-Monte Argentario in treno, per poi proseguire in bus fino a Porto Santo Stefano.

Porto Santo Stefano è un vero e proprio gioiellino dai mille colori affacciato su un limpido Tirreno e situato sul promontorio dell’Argentario.

Amata anche dai vip, si sviluppa in un bellissimo contesto naturale ed è abbracciata da straordinarie spiagge e calette. Inoltre, è il borgo ideale per imbarcarsi alle volta delle splendide isole dell’Arcipelago Toscano, come la pittoresca Isola del Giglio e la selvaggia Giannutri.

Porto Venere Link e Lerici Link

Infine, potete scegliere di esplorare la Liguria, grazie ai Porto Venere Link e Lerici Link: arrivando a La Spezia Centrale, si può proseguire in bus fino a Lerici e Portovenere, Patrimonio Mondiale Unesco insieme alle Cinque Terre.

Lerici offre un’incredibile quantità e varietà di spiagge bagnate dal tipico mare azzurro chiaro e trasparente della Liguria, ma è anche una località pregna di incantevoli scorci che nel corso dei secoli ispirarono poeti e scrittori.

Portovenere, dal canto suo, offre un mare dalle infinite sfumature di blu e anche la possibilità di fare indimenticabili gite in barca verso le vicine (e splendide) isole di Palmaria, Tino e Tinello. Inoltre, è una località impreziosita da tipiche case-torri dalle facciate gialle, rosa e rosse, poste tutte in fila lungo il bellissimo mare della zona.

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I luoghi di Pippi Calzelunghe in Svezia, per una vacanza con i bambini

La chioma arancione più famosa della tv? È sicuramente quella di Pippi Calzelunghe. Protagonista dell’omonimo romanzo della scrittrice svedese Astrid Lindgren, pubblicato nel 1945, è poi diventata nota in tutto il mondo grazie alla serie tv trasmessa a partire dal 1969, ma negli anni successivi i bambini l’hanno conosciuta anche per la sua versione animata. E dove andare per visitare i luoghi di questa storia e conoscere dove è ambientato il racconto delle treccine più simpatiche del mondo, se non in Svezia?

Molte delle vicende di Pippi, infatti, si svolgono in un’immaginaria cittadina svedese chiamata Villa Villacolle, ma alcuni dei luoghi descritti nel libro sono ispirati a posti reali in Svezia e visitarli può opportunità unica di immergersi nella magia di questa affascinante storia.

Stoccolma

Fonte: 123RF

Veduta aerea della città di Stoccolma

Junibacken

Junibacken è un museo interattivo a Stoccolma che celebra le opere di Astrid Lindgren. Qui i visitatori possono esplorare le avventure di Pippi Calzelunghe e di altri personaggi di Lindgren in un ambiente davvero coinvolgente. Tra le attrazioni principali del museo c’è un treno magico che porta i visitatori in un viaggio attraverso le storie di Pippi e degli altri personaggi di Lindgren e inoltre è anche possibile ammirare... la casa di Pippi Calzelunghe! Il The Story Train, nel suo affascinante viaggio lungo 20 minuti, coinvolge grandi e piccini in un itinerario di voci, scenografie e colori. Un vero e proprio mondo incantato, che ogni bimbo che si reca a Stoccolma non può non vivere.

L’isola di Gotland

L’isola di Gotland situata nel Mar Baltico, è un’importante fonte di ispirazione per Astrid Lindgren. La città medievale di Visby, patrimonio dell’Unesco dal 1995, ha fornito la base per la creazione di Villa Villacolle e il suo caratteristico stile architettonico. Già anche solo camminare per le strade di Visby può far sentire i visitatori come se fossero entrati nel mondo di Pippi.

Visby in Svezia

Fonte: iStock

La città di Visby

Visby è la più grande città dell’isola di Gotland ed è la città medievale meglio conservata di tutta la Svezia: è proprio a Visby che, nel romanzo, Pippi Calzelunghe piomba all’improvviso, per andare a vivere da sola. Ed è qui che gli episodi della serie tv sono stati girati, in questa terra di Vichinghi, in cui il mare azzurro è incorniciato da sassi bianchi e le pecore girano libere nei prati. Cosa vedere in città? Sicuramente il suo centro storico, prima di inforcare la bici e andare alla scoperta dei suoi dintorni.

A 10 chilometri da Visby, esiste un’altra casa di Pippi Calzelunghe: è all’interno del parco di divertimenti Kneippbyn, un luogo ricco di piscine, di canoe, di pedalò e di giostrine. Qui, dove l’ingresso costa 100 euro per una famiglia di quattro persone ma all’interno non si paga poi niente, è stata ricreata alla perfezione la casa di Pippi.

Astrid Lindgrens Värld

Astrid Lindgrens Värld, o “Il Mondo di Astrid Lindgren”, è un parco tematico situato a Vimmerby, la città natale di Astrid Lindgren, nella Svezia meridionale. Questo parco magico è dedicato alle opere di Lindgren, inclusa Pippi Calzelunghe. Qui i visitatori possono esplorare Villa Villekulla, partecipare a spettacoli teatrali interattivi e incontrare i personaggi amati della storia di Pippi. E soprattutto ci si diverte, a prescindere da quale sia la propria età.

Villa Villacolle

 Villa Villekulla, la casa di Pippi Calzelunghe, è un’iconica residenza immaginaria. Sebbene non esista realmente, si dice che Astrid Lindgren si sia ispirata a una casa a Saltsjöbaden, un sobborgo di Stoccolma, per creare la Villa Villacolle. I fan di Pippi possono visitare Saltsjöbaden e immaginare come sarebbe vivere nella stravagante dimora di Pippi.

Saltsjobaden

Fonte: iStock

Il quartiere di Saltsjobaden a Stoccolma

Mariefred

Mariefred è una pittoresca cittadina svedese situata sul lago Mälaren. Il suo castello, il Castello di Gripsholm, è stato descritto come il castello di Pippi Calzelunghe nel libro “Pippi Calzelunghe e il tesoro di Capitan Kid”.

 

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Le spiagge più belle dell’Isola d’Elba per una vacanza con i bambini

L’Isola d’Elba, incastonata nel Mar Tirreno, è una destinazione ideale per una vacanza in famiglia. Con le sue spiagge mozzafiato, le acque cristalline e un’atmosfera accogliente, l’isola offre un’esperienza unica per grandi e piccini. In questo articolo, esploreremo alcune delle spiagge più belle e adatte alle famiglie che rendono l’Isola d’Elba un luogo perfetto per trascorrere le vacanze estive.

Tra le numerose spiagge che punteggiano l’Elba, infatti, alcune sono particolarmente adatte per una vacanza con i bambini. Queste spiagge offrono ampie insenature raggiungibili in auto con brevi tratti a piedi, permettendo di godersi un mare meraviglioso e una vacanza spensierata.

Spiaggia di Cavoli

La spiaggia di Cavoli sull’Isola d’Elba è un vero paradiso per gli amanti del mare. Con la sua sabbia dorata e finissima, le acque cristalline e l’atmosfera selvaggia, questa spiaggia offre un’esperienza unica per tutta la famiglia. Circondata da una vegetazione rigogliosa e da scogliere pittoresche, la bellezza naturale di Cavoli è indescrivibile, proprio da cartolina. Nonostante la sua posizione appartata, la spiaggia offre servizi essenziali come stabilimenti balneari, lettini e ombrelloni. È il luogo ideale per rilassarsi, fare il bagno e godersi la tranquillità della natura circostante.

Spiaggia di Cavoli su Isola d'Elba

Fonte: iStock

La spiaggia di Cavoli

Spiaggia di Marina di Campo

La seconda spiaggia più lunga dell’Elba, con quasi 1200 metri di arenile. Questa spiaggia è famosa per la finissima sabbia dorata, l’esposizione meridionale e il contesto naturale e paesaggistico in cui si trova. Conserva ancora alcune aree dunali intatte, dove fiorisce il giglio di mare con i suoi bei fiori bianchi profumati. Questa spiaggia è ideale per le famiglie con bambini piccoli, che possono giocare con la sabbia e fare il bagno in acque basse che degradano dolcemente.

Spiaggia della Paolina

Intitolata alla sorella di Napoleone, si racconta che amasse prendere il sole sull’isolotto situato a pochi metri dalla riva. L’isolotto è facilmente raggiungibile a nuoto o a piedi, poiché il fondale è poco profondo. La Spiaggia della Paolina ha un fascino naturale unico, grazie alla trasparenza dell’acqua, al meraviglioso fondale e al folto bosco di lecci circostante. La spiaggia è molto stretta, con una larghezza di circa 6 metri nei punti più ampi, e lunga meno di un centinaio di metri, ed è composta da sabbia mista a sassolini.

Spiaggia di Fetovaia

Una delle spiagge più suggestive dell’isola, caratterizzata da un magnifico contesto naturale con sabbia dorata, scogliere granitiche e un mare che varia dal blu intenso al verde chiaro. Lunga circa 200 metri e larga fino a 40 metri, la spiaggia è composta da sabbia granitica dorata e fine. È protetta da un promontorio selvaggio (Punta Fetovaia) ricoperto dalla macchia mediterranea che si estende per circa 800 metri. Nelle giornate tranquille, è l’ideale per un’escursione in pedalò. La spiaggia è riparata da quasi tutti i venti, rendendola perfetta per i bambini piccoli.

Spiaggia di Fetovaia su Isola d'Elba

Fonte: iStock

La spiaggia di Fetovaia

Spiaggia di Nisporto

Situata in uno dei golfi più affascinanti dell’Elba, in un anfiteatro naturale formato dai rilievi di Serone delle Cime, Capannone e Colle Pecorara, coperti da un fitto bosco e macchia mediterranea. Il fondale digrada dolcemente nel mare turchese, consentendo piacevoli passeggiate in acqua e rendendo la spiaggia molto amata dalle famiglie con bambini che si divertono a giocare sulla riva con secchiello e paletta. La Spiaggia di Nisporto è al centro di una baia a forma di ferro di cavallo, con una bella scogliera che la circonda e la protegge dai venti, esponendola solo a quelli provenienti dal quadrante nord e nord-ovest.

Spiaggia di Sansone

Questa spiaggia selvaggia e incontaminata è caratterizzata da ciottoli bianchi levigati, con tratti minori di sabbia e sassi più grandi per sdraiarsi. Una scogliera bianca alle spalle, ricoperta dalla macchia mediterranea, la protegge dai venti e crea un’atmosfera scenografica. Grazie al fondale di sassolinie alle acque cristalline, la Spiaggia di Sansone è ideale per lo snorkeling e per ammirare i fondali marini.

Spiaggia di Sansone su Isola d'Elba

Fonte: iStock

La spiaggia di Sansone

Queste sono solo alcune delle bellissime spiagge dell’Isola d’Elba che offrono un ambiente e un contesto adatto alle famiglie. Oltre alle spiagge, l’isola offre anche molte altre attività per divertirsi, come escursioni in bicicletta, passeggiate panoramiche, visite ai musei e ai borghi storici. Inoltre, i ristoranti dell’isola offrono prelibatezze culinarie a base di pesce fresco e prodotti locali: insomma, quest’isola saprà sicuramente stupirvi con le sue bellezze!

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Cracovia Viaggi weekend

Cosa comprare a Cracovia

Cracovia è considerata una delle destinazioni europee perfette dove trascorrere un weekend all’insegna delle scoperte culturali e gastronomiche. Una città vivace e moderna che sorprende qualsiasi viaggiatore con le sue proposte e della quale chiunque vuole portarsi a casa molto più che un semplice ricordo. Sono molti i prodotti tradizionali e i souvenir in vendita lungo negozi e bancarelle: chi va a Cracovia, infatti, troverà tante possibilità a buon mercato per fare shopping e collezionare memorie tangibili da conservare in salotto o da regalare ad amici e parenti in attesa di ascoltare tutti i racconti.

In questo articolo consiglieremo non solo i migliori prodotti da mettere in valigia, ma anche dove trovarli per aiutarvi a scegliere i souvenir più belli, in grado di racchiudere la vera essenza di questa meravigliosa città.

Prodotti tradizionali a Sukiennice

Una tappa imperdibile dove fare shopping a Cracovia è sicuramente Sukiennice, il mercato di tessuti più antico d’Europa. L’edificio, costruito nel XIV secolo, fu distrutto a causa di un incendio per poi essere ricostruito nel 1555 in stile rinascimentale assumendo l’aspetto che possiamo ammirare ancora oggi. Non fatevi ingannare dal nome, perché al suo interno troverete non solo tessuti, ma prodotti tradizionali di diverso tipo. Al piano terra di Sukiennice, è possibile acquistare capolavori di artigianato, gioielli tradizionali in ambra, scacchiere di legno fatte a mano e diversi souvenir di vario tipo. L’esperienza continua al piano di sopra, all’interno della pinacoteca, dove sono esposte opere di pittori del romanticismo polacco e del movimento della “Giovane Polonia”. I prezzi delle stoffe e dei souvenir in vendita nell’immenso mercato sono molto buoni, in linea con quelli di una delle città più economiche d’Europa.

Souvenir gastronomici

C’è chi colleziona calamite e chi, invece, preferisce rifornirsi di cibo tipico. La Polonia in generale, e Cracovia nello specifico, propone tante specialità tipiche da provare e da portare a casa per tenere vivo il ricordo dei sapori tipici che avete amato. Gli amanti dei formaggi non possono lasciarsi scappare l’oscypek, un formaggio di pecora affumicato e decorato in modo fantasioso, DOP (Denominazione di Origine Protetta) e prodotto vicino a Cracovia, nella regione del Malopolska. Se non avete tempo per raggiungerla, in città troverete tante botteghe dove acquistarlo.

Gioielli tipici

Se c’è un souvenir che non può mancare, questo è l’ambra. Fu proprio dalla Polonia che passava l’antica via dell’ambra, una strada di circa 420 chilometri dedicata al commercio tra i paesi del mar baltico e la Russia e il Mediterraneo, in particolare in Italia, in Grecia e in Egitto. A Cracovia troverete numerosi negozi che vendono bellissimi gioielli realizzati con questa preziosa resina, sia all’interno del mercato coperto di Sukiennice che lungo le vie del centro storico. Restando in tema di gioielli, molto belli sono quelli realizzati con la Krzemien pasiasty (selce striata), una pietra il cui unico giacimento si trova a 200 chilometri da Cracovia, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Gioielli in ambra a Cracovia

Fonte: iStock

Collane in ambra a Cracovia

Le ceramiche di Boleslawiec

Tra i prodotti più acquistati a Cracovia non mancano le famose ceramiche di Boleslawiec. La tradizione della ceramica artigianale risale ai tempi del Medioevo e, malgrado alcune piccole modifiche, i prodotti vengono ancora dipinti a mano oppure con il metodo “a timbro”. Per questo motivo, le ceramiche rappresentano un souvenir artigianale perfetto da portare a casa per arredare le stanze o per essere utilizzate nella quotidianità. Tutti i prodotti vengono realizzati con cura e arricchiti con motivi tradizionali, sempre diversi uno dall’altro perché è la mano dell’artista a fare la differenza.

Poster particolari

Non tutti lo sanno, ma la Polonia vanta una lunga tradizione nel campo dell’arte grafica e proprio nella città di Cracovia sono tanti i negozi dove poter fare acquisti. Per trovare i poster migliori basta entrare nella Polish Poster Art Gallery o presso la Dydo Poster Gallery, dove propongono sia stampe in edizione limitata che collezioni di cartoline. Agli appassionati, consigliamo di guardare anche nei mercatini delle pulci, dove non è impossibile trovare manifesti teatrali, di concerti, di festival e di campagne di propaganda creati durante l’era della PRL.

La vodka, un grande classico

Non possiamo terminare questa lista senza citare la rinomata vodka polacca. A Cracovia sono tantissimi i bar e locali dove regalarsi degustazioni alla scoperta di questa bevanda alcolica. Le varietà di vodka prodotte sono molte, quelle che consigliamo, anche come souvenir, sono l’orzechowka, la krupnik, al miele e alle erbe aromatiche e Wiśniówka all’amarena. Le marche da tenere bene a mente, invece, sono Belvedere e Chopin.

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Notizie Viaggi

Estate in Italia, le spiagge potrebbero costare fino al 10% in più

L’estate è ormai alle porte e la stagione balneare è già iniziata: riaperti lettini e ombrelloni e, con essi, anche i portafogli degli italiani che, anche quest’anno, dovranno fare i conti con l’aumento dei costi per le spiagge che, rispetto al 2023, si aggira attorno al 5% (con picchi del 10% per alcuni servizi).

Lo riporta l’Onf, l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, che ha concluso (con la collaborazione della Fondazione Isscon) il monitoraggio dei prezzi praticati per i servizi balneari nel 2024, dando uno sguardo anche alle ultime novità e tendenze.

Le voci di spesa: quali salgono e quali (a sorpresa) scendono

L’estate 2024 si prospetta cara per la vita da spiaggia: nel dettaglio, a salire sono il prezzo del lettino (+8%) e della sdraio (+7%), tornata in voga tra le preferenze dei bagnanti italiani.

Ma non sono questi gli aumenti più significativi rispetto al 2023. Infatti, a crescere in maniera importante sono i costi per il noleggio di canoe, sup e pedalò (10%), tra le attività predilette per la vita balneare poiché divertenti e in grado di mettere alla prova le abilità sportive.

A sorpresa e in controtendenza, invece, scende il prezzo dell’abbonamento stagionale che, in calo tra le preferenze degli italiani, registra un -2%.

In ogni caso, concedersi una settimana sotto l’ombrellone costerà in media il 4% in più rispetto alla scorsa stagione balneare con un trend di aumento dei prezzi che è ormai una costante degli ultimi anni.

La nota di Federconsumatori

Di fronte a un costante rincaro dei prezzi per le stagioni balneari, Federconsumatori ha diffuso una nota in cui fa sapere che “la ristrettezza dei bilanci familiari, unita ai rincari generalizzati dei costi dei viaggi, specialmente con riferimento ai trasporti, spinge i cittadini a optare per soluzioni più economiche, come ad esempio la fruizione più breve del servizio spiaggia: sono molti, infatti, i lidi che propongono formule happy hour o mezza giornata, per chi vuole godersi la comodità dello stabilimento dopo le 14 o solo la mattina (pagando fino alla metà dei costi applicati per l’intera giornata). Esistono anche altre strategie e app utilizzate per risparmiare, che consentono di mettere a disposizione di altre persone, per il periodo o le ore nelle quali non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato“.

Le novità per il 2024

Come accennato, l’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori, oltre all’aumento dei prezzi, ha messo in luce anche le novità e le mode della stagione in corso.

E, a questo proposito, troviamo innanzitutto i “pacchetti all inclusive“, che consentono di abbinare più servizi, vale a dire spiaggia, noleggio sup o canoa, pranzo e aperitivo, con prezzi che possono oscillare tra 35 e 50 euro in base al menu, alla fila dell’ombrellone e al giorno scelto (infrasettimanale oppure durante il weekend).

Infine, anche per il 2024, non mancano nuovi servizi dedicati in particolare alla cura di sé e al benessere: vanno, allora, per la maggiore corsi di pilates e yoga in spiaggia, accesso alle vasche idromassaggio e i massaggi. L’Onf ha monitorato anche i costi di tali servizi, rivelando punte di +11% per i massaggi e di +14% per l’ingresso alla dog area.

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In Sicilia non c’è solo il mare: un tuffo a Cavagrande del Cassibile

Viaggiare è un richiamo. Una vocazione quasi primordiale, se si pensa che ha coinvolto uomini e donne di tutti i tempi e di tutti gli spazi. Nel 1776 Jean-Pierre Houel, pittore e artista francese, inizia un viaggio attraverso la Sicilia che durerà tre anni, girando in lungo e in largo l’isola. Darà alle stampe quattro volumi, intitolati Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malta et de Lipari, corredati da un ampio numero di tavole, ma molto del suo lavoro pittorico finirà in Russia, venduto alla corte degli zar per riuscire a ripagare le spese del suo infinito percorso di scoperta della Trinacria.

“La Sicilia – scrive Houel – che gli antichi poeti hanno cantato come terra del mito perché offriva accanto ai grandi fenomeni naturali le prime testimonianze delle arti, è uno dei paesi d’Europa più interessanti, più degni di essere descritti nei particolari.”

Li descrisse talmente nei particolari, il pittore, che in uno dei suoi volumi si trovò a scrivere anche della Cavagrande del Cassibile, la parte più larga del lungo canyon che questo fiume ha scavato nella roccia dei monti Iblei, dando vita a quella che oggi è una delle più suggestive, affascinanti e meravigliose alternative ad una giornata al mare in Sicilia.

Cavagrande del Cassibile (9)

Fonte: Lorenzo Calamai

Cavagrande del Cassibile, una delle piscine naturali

Il Cassibile, corso d’acqua delle Sicilia sudorientale, non lontano da Avola, ha generato infatti con il passare dei secoli una serie di laghetti e piscine naturali d’acqua dolce una più bella dell’altra, corredate da una vegetazione fatta di oleandri dai fiori rosa e da una fresco bosco che ne riveste le rive, mentre intorno incombono i profili aspri degli Iblei.

Un vero e proprio paradiso per il wild swimmingper gli amanti dell’acqua dolce e per chi, semplicemente, vuole prendersi una pausa dalla sabbia e dagli scogli per trovare refrigerio tra le imponenti pareti della gola dove scorre il fiume Cassibile. Un luogo naturale e favoloso, tutto da esplorare.

Come raggiungere i laghetti di Cavagrande del Cassibile

Cavagrande del Cassibile si trova tra Avola e Palazzolo Acreide, in una zona rurale e impervia. Le piscine naturali si trovano infatti a circa 500 metri di altitudine più in basso rispetto al livello dei paesi più vicini, sul fondo di una gola scavata dall’attività erosiva del fiume.

Cavagrande del Cassibile (3)

Fonte: Lorenzo Calamai

Una delle piscine naturali di Cavagrande del Cassibile

Raggiungerle significa pertanto affrontare un’escursione breve, ma con notevoli pendenze, da tenere a mente soprattutto per la risalita. Ovviamente, ci si trova in un’area più unica che rara a livello naturalistico e pertanto è necessario portare con sé tutto il necessario (cibo, acqua, protezione solare) e riportare indietro i propri rifiuti.

Esistono numerosi sentieri che portano a diverse zone del torrente e a diverse piscine naturali. Alcuni sono stati chiusi, altri sono attualmente in manutenzione da parte dell’ente che gestisce la Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile, come la Scala Cruci, uno degli accessi più frequentati.

Percorrendo la Strada provinciale 4 da Avola fino alla frazione Montagna, si incroceranno per prime le indicazioni per questo accesso, ma poco più avanti, sulla destra, una strada sterrata porta all’accesso al sentiero Carrubella. Questo itinerario consente di scendere in qualche decina di minuti ad una bella piscina naturale, il cosiddetto laghetto di Carrubella, attraversando una zona molto scenografica. Questo tratto del fiume Cassibile si trova un po’ più a monte rispetto ai principali laghetti e ha il pregio di essere meno frequentata, anche se ovviamente ha meno spazio a disposizione.

Fonte: Lorenzo Calamai

Il laghetto Carrubella visto dal sentiero

Per scendere alle principali piscine, si consiglia invece di proseguire in auto oltre la frazione Montagna, attraversare il corso del Cassibile e raggiungere Canicattini Bagni. Da qui imboccare la Strada provinciale 73 e dirigersi poi, percorrendo una strada sterrata ma agibile ad ogni mezzo, verso il parcheggio gratuito del sentiero Scala Mastra Ronna, che prende le mosse nelle vicinanze di un casotto gestito dall’azienda regionale del Demanio.

Da qui il sentiero, ben tenuto, in circa 45 minuti consente di scendere alle principali piscine naturali di Cavagrande del Cassibile, con uno spettacolare panorama sulla gola, potendo scorgere anche qualcuna delle numerose grotte che gli eventi atmosferici e l’uomo hanno scavato nella roccia nel corso dei millenni.

Fonte: Lorenzo Calamai

Lo splendido panorama sulle aspre vette, scendendo il sentiero verso i laghetti

Un tuffo a Cavagrande del Cassibile

“Non appena arrivato mi recai alla Cava Grande: una delle meraviglie della Sicilia – scriveva nel 1777 Jean-Pierre Houel – La parte più alta la sua ampiezza è pari alla sua profondità. In fondo scorre il fiume Cassibile che la scavata la percorre per tutta la lunghezza.”

“È uno spettacolo maestoso imponente, sia che dalla riva del fiume si contempli l’altezza delle rocce, sia che dalla loro sommità si ammira vastità e la profondità della cava. Essa è piena di abitazioni antiche scavate nella roccia e di grotte sepolcrali che risalgono a più di 2500 anni fa.”

Fonte: Lorenzo Calamai

La piscina più grande tra quelle della Cavagrande

Una descrizione sintetica e perfetta di tutto ciò che si può trovare scendendo sul letto del fiume Cassibile. Il panorama durante il sentiero consente di spaziare sulla roccia dei rilievi montuosi che circondano la cava, dove antiche grotte sono parte delle necropoli e degli ipogei paleocristiani che le popolazioni locali avevano stabilito nello scenario unico e imponente della Cavagrande.

Qui dove il letto del fiume può allargarsi fino alla massima ampiezza raggiunta dalla gola, ampie piscine naturali offrono ai visitatori di oggi costante refrigerio, grazie a una portata d’acqua imponente. Anche se il luogo è molto gettonato durante l’estate, gli ampi spazi consentono di disperdersi senza rischiare l’affollamento.

Tuffo a Cavagrande del Cassibile

Fonte: Lorenzo Calamai

Tuffo a Cavagrande del Cassibile

L’acqua verde, fresca e trasparente invita a tuffarsi dalle rocce nelle profondità dei laghetti, che si susseguono uno dopo l’altro con diverse altezze, dando dunque possibilità di trovare la piscina naturale più adatta ad ogni evenienza: dalla polla dove chiunque può toccare il fondale alla maestosa vasca finale dove tuffarsi senza ritegno.

Il consiglio è quello di esplorare in lungo e in largo tutte le zone di questo tratto del fiume, trovare il vostro luogo per sistemarvi e godervi una giornata rinfrescante ed energizzante a contatto con una natura impressionante, capace di costruire un luogo unico e maestoso. Prendetevela comoda: la risalita è dura, ed è bene non affrontarla sotto il sole.

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Le più belle spiagge di sabbia del Gargano tra Rodi e Vieste

La Puglia possiede tutti gli ingredienti per una vacanza perfetta: cibo fantastico, città splendide, paesaggi mozzafiato, ma soprattutto spiagge meravigliose. Tra le zone più famose per gli amanti del relax su spiagge di sabbia dalle acque cristalline c’è sicuramente il Gargano, l’area più selvaggia del litorale pugliese e luogo ideale dove trascorrere giornate indimenticabili. La maggior parte delle spiagge di sabbia sul Gargano, infatti, sono caratterizzate da piccole cale circondate da scogliere, con un arenile di sabbia chiara e fine, affacciate su un mare dai riflessi verde smeraldo e azzurro-turchese, autentiche meraviglie della natura.

Se avete pochi giorni per scoprirle e vi state chiedendo quali sono le spiagge di sabbia imperdibili del Gargano, questo articolo è esattamente quello che fa per voi!

Zaiana, Peschici

In passato spiaggia prediletta dai nudisti, oggi la cala di Zaiana a Peschici è considerata una delle spiagge più belle di tutta la Puglia. Circondata da alti costoni ricoperti di macchia mediterranea, vanta una sabbia fine e soffice, mentre le sue acque cristalline e tiepide invitano chiunque a tuffarsi al loro interno. Tuffarsi letteralmente, perché molte persone sfruttano i costoni per lanciarsi nel suo mare. A differenza di molte spiagge nei dintorni, quella di Zaiana è una spiaggia libera, seppur siano presenti anche un bar e un tratto di lido attrezzato. Se la visitate in alta stagione, consigliamo di andarci presto per assicurarvi un posto!

Baia di Manaccora, Peschici

Non lontano dalla spiaggia di Zaiana, si trova un’altra magnifica spiaggia di sabbia sul Gargano, quella di Manaccora. Situata in una delle più belle baie di tutta la Puglia, nei suoi pressi sorge anche un sito archeologico che testimonia la presenza di civiltà preistoriche nel territorio. La sabbia della spiaggia di Manaccora è fine e il fondale scende gradualmente. È sia libera che attrezzata, con stabilimenti balneari dotati di tutti i comfort, come il noleggio di lettini e ombrelloni, bar e ristoranti, dove mangiare ottimi piatti a base di pesce freschissimo, pescato in loco dai pescatori locali, con i quali potete anche organizzare una battuta di pesca o una gita in barca.

Spiaggia di Pizzomunno, Vieste

A Vieste, invece, proprio all’entrata della città, si trova la spiaggia di Pizzomunno, caratterizzata da sabbia fine e  fondale basso. Iconico è il monolite di calcare bianco, attorno al quale ruota una leggenda con protagonisti una coppia di innamorati, Pizzomunno e Cristalda, e un gruppo di sirene. Queste, indispettite perché non riuscirono ad ammaliare l’uomo, lo punirono trascinando Cristalda nelle profondità del mare. Pizzomunno, pietrificato dal dolore, assunse la forma del monolite che da il nome alla spiaggia. Anche qui si può scegliere se rilassarsi nel tratto di spiaggia libera o in quella attrezzata, magari ascoltando la canzone di Max Gazzé, il cui nome è proprio “La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno”.

Spiaggia di Pizzomunno

Fonte: iStock

La famosa spiaggia di Pizzomunno a Vieste

Porto Greco e Cala della Sanguinara, Vieste

A Vieste ricordiamo anche la spiaggia di Porto Greco, completamente immersa nel verde della rigogliosa vegetazione circostante. La spiaggia si può raggiungere a piedi attraverso un sentiero sterrato. Per gli amanti delle escursioni è possibile visitare la Grotta dei Marmi e la Grotta delle Viole, mentre a poca distanza sorge la spiaggia di Cala della Sanguinara, considerata il gioiello del Gargano. Si tratta di una caletta incastonata tra le rocce carsiche che caratterizzano quest’area della Puglia, circondate da pinete di pino d’Aleppo. La spiaggia si può raggiungere a piedi da un sentiero oppure via mare in barca.

Fontana delle Rose, Mattinata

Una delle spiagge più belle del Gargano è sicuramente Fontana delle Rose, situata nel territorio di Mattinata. Si tratta di una spiaggia molto suggestiva perché incastonata in un tratto costiero alto e roccioso grazie alla presenza di rocce sedimentarie ricoperte di pini. La spiaggia in sé è composta di sabbia e ghiaia, mentre le sue acque sono di un favoloso azzurro intenso con sfumature turchesi/blu e con fondali profondi, perfetti per nuotare o piccole immersioni. Qui ci sono sia tratti liberi che aree attrezzate dotate di ombrelloni, sdraio e ristoranti.

Baia dei Colombi, Vieste

Chi è alla ricerca di una spiaggia più intima e nascosta, un gioiellino da non perdere è sicuramente la Baia dei Colombi. Qui la sabbia è morbida e dorata, mentre il mare azzurro turchese, con acque molto trasparenti. L’accesso non è semplicissimo: chi desidera raggiungerla dovrà percorrere un sentiero immerso nella macchia mediterranea partendo dalla litoranea di Peschici. La spiaggia deve il suo nome alla gigantesca Grotta dei Colombi che la protegge, rendendo questo scenario incontaminato ancora più suggestivo.

Le spiagge di Rodi Garganico

Rodi Garganico è una delle mete più conosciute grazie al suo centro storico e agli 8 chilometri di spiagge. Da non perdere è la spiaggia di Levante, riparata dal vento grazie alla presenza del porto e caratterizzata da sabbia fine dorata e acque azzurro-blu. Circondata da alberi di agrumi è il litorale di San Menaio, dove sono presenti quattro spiagge caratterizzate da un fondo sabbioso fine e color dorato chiaro e dal fondale marino poco profondo, pianeggiante e sabbioso.

Spiaggia di Rodi Garganico

Fonte: iStock

Spiaggia cittadina di Rodi Garganico
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Groenlandia Notizie Viaggi

In veliero nel più grande fiordo del mondo: il viaggio (fresco) dell’estate

Un viaggio emozionante, “alternativo” e “fresco” per l’estate che sta arrivando? Dal 30 luglio all’8 agosto 2024, diventa realtà grazie a una spedizione artica per vedere con i propri occhi le meraviglie di uno dei luoghi più remoti e isolati, Scoresby Sund, il fiordo più grande del mondo.

Un’opportunità unica e incredibile per sperimentare, come i pionieri del passato, la navigazione a bordo di un veliero e solcare le acque della Groenlandia orientale.

Il ritorno dell’antica magia dell’esplorazione

Ammirare l’alba artica dal ponte del veliero, nel silenzio più assoluto, mentre il vento gonfia le vele e il legno scricchiola sotto i piedi: un’esperienza senza pari che porta al cospetto della wilderness e lascia indietro tutto ciò che si conosce.

Mentre le onde giocano con i ghiacci e i riflessi della luce, ecco tornare l’epoca in cui i velieri solcavano gli oceani per cercare nuovi mondi, un viaggio indelebile che promette l’essenza stessa dell’avventura e un bagaglio ricco di emozioni.

Un mondo che ha saputo rimanere selvaggio, il respiro senza tempo della natura dell’Artico, le foche che osservano curiose, le balene che emergono dagli abissi, gli uccelli marini che volteggiano nel cielo: niente sarà più come prima.

L’itinerario di un viaggio davvero mozzafiato

Il viaggio dell’estate, a bordo di un veliero, ha inizio con l’arrivo dall’Italia all’aeroporto internazionale di Keflavík, Islanda, e sistemazione a Reykjavík.

Il secondo giorno è finalmente il momento per dare inizio all’avventura con la partenza per Constable Point in Groenlandia, piccolo aeroporto a ovest di Hurry Inlet nella Terra di Jameson. Qui ad attendere i partecipanti saranno il veliero e l’occasione, se il meteo lo consente, di effettuare una prima escursione alla cittadina di Ittoqqortoormiit, tra i villaggi più isolati dell’emisfero boreale, con il porticciolo, le pittoresche casette colorate e circa 300 abitanti.

Dopo il risveglio a bordo del veliero, il terzo giorno si apre con la magia del sistema di fiordi più lungo del pianeta, nell’abbraccio del silenzio e della natura più incontaminata e selvaggia. Con una lunghezza di circa 350 chilometri, il Scoresby Sund è plasmato da iceberg, maestose scogliere, ghiacciai, pendii scoscesi e ripidi, e abitato da un’importante fauna artica.
Prende il nome dall’esperto navigatore e baleniere inglese William Scoresby che lo esplorò all’inizio del XIX secolo e vanta un ingresso di circa trenta chilometri di larghezza che si estende da Kangikajik (Capo Brewster) a Uunarteq (Capo Tobin).
Dopo un paio di ore di navigazione tra scorci unici e imponenti iceberg azzurri, è prevista una sosta ancorando il veliero nei pressi di Hekla Havn, su Denmark Ø – Denmarl Island, isola dove furono ritrovati numerosi resti di abitazioni Inuit.

Il quarto giorno, invece, è dedicato alla navigazione verso ovest attraverso lo stretto di Føhnfjord, con le scogliere di granito di Milne Land sulle mura di dritta e le montagne di basalto di Gåseland alla sinistra. Dopo essere approdati sulla riva di arenaria rossa di Red Island, il viaggio continua a nord passando per il Rødefjord, un mondo remoto spesso costellato da iceberg e vaste zone di ghiaccio. Nel tardo pomeriggio, l’arrivo alla Baia della Lepre (Harefjord) dove perdersi nello spettacolo della natura e avvistare vari esemplari di fauna artica come il bue muschiato e la lepre delle nevi.

Il quinto giorno pausa dalla navigazione e via all’esplorazione della baia di Harefjord alla ricerca degli animali selvatici in prossimità della diramazione sud del Parco Nazionale della Groenlandia Nordorientale, il più grande parco nazionale del mondo con i suoi 974.000 chilometri quadrati, mentre il sesto giorno ritorno al veliero per solcare le spettacolari acque di Scoresby Sund e dell’imponente Øfjord con drammatiche pareti di granito di duemila metri di altezza a picco sul mare.

Escursioni anche il settimo giorno, nei dintorni di Jyttes Havn o di Bear Islands, dove il paesaggio è disegnato da neve, ghiaccio, mare e roccia e spazzato da venti gelidi: per chi lo vorrà,  Jyttes Havn sarà anche il luogo ideale in cui cimentarsi con il nuoto in mare a 71° di latitudine Nord dove le temperature possono raggiungere anche i 13°C durante il giorno.

Dopo il risveglio cullati dal Mar Glaciale Artico, l’ottava giornata la navigazione prosegue attraverso il canale tra Bear Islands e Milne Land con viste indimenticabili sull’arcipelago punteggiato di isole più grandi e isolotti di roccia.

L’avventura si concluderà il nono giorno con il saluto alla Groenlandia e il ritorno in aereo in Islanda da cui partire, il decimo giorno, per l’Italia.