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Nicosia: clima e temperatura della capitale cipriota

Nicosia, nota anche come Lefkosia, è la capitale divisa di Cipro. La sua storia risale a migliaia di anni fa, rendendola una delle più antiche città abitate ininterrottamente nel mondo, e si intreccia con quella ricca e complessa dell’isola.

Storia e divisione di Nicosia

Le origini della capitale cipriota possono essere fatte risalire all’Età del Bronzo, quando nella zona si stabilì un piccolo insediamento. Nel corso dei secoli, la città fiorì sotto diverse civiltà, tra cui i Micenei, gli Assiri, gli Egizi, i Persiani e i Romani. Fu proprio durante il periodo romano che Nicosia acquistò importanza come centro amministrativo regionale.

Nei secoli successivi, Nicosia ha visto l’ascesa e la caduta di diverse potenze, tra cui i Bizantini, i Lusignano, i Veneziani e gli Ottomani. Ognuno di questi imperi ha lasciato il proprio segno sulla città, contribuendo al suo patrimonio architettonico e culturale unico.

Uno dei periodi più significativi della storia di Nicosia si è verificato durante l’epoca medievale, quando i Lusignano, una famiglia nobile francese, governarono su Cipro, trasformando Nicosia in una fiorente città medievale, circondata da imponenti mura difensive. Queste mura, ancora oggi in piedi, racchiudono la città vecchia e presentano undici bastioni e tre porte.

La dominazione dei Lusignano fu segnata da un grande splendore culturale ed economico, con la costruzione di diverse chiese e palazzi, e la città divenne un importante centro commerciale, crocevia di culture tra Europa e Oriente.  Nel 1489, Cipro passò poi sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che ne mantenne il controllo per quasi un secolo. I Veneziani rafforzarono le mura della città e costruirono nuovi edifici in stile rinascimentale. Quasi un secolo dopo, nel 1570, gli Ottomani conquistarono la città dopo un lungo assedio, segnando l’inizio del dominio ottomano su Cipro, che durò per circa 300 anni. Fu in quella fase che Nicosia conobbe un periodo di declino e la sua importanza diminuì. Gli Ottomani lasciarono il loro segno sulla città attraverso la costruzione di moschee, bagni turchi e altre strutture architettoniche, come i mercati ma anche per le discriminazioni e persecuzioni religiose subite dalla minoranza greco-cipriota.

Nel XX secolo Nicosia è stata testimone di cambiamenti significativi dovuti alla situazione politica dell’isola. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Cipro divenne una colonia britannica e Nicosia l’epicentro dei movimenti politici e sociali che ne sostenevano l’indipendenza. Questo portò a tensioni tra le comunità greco-cipriota e turco-cipriota, culminate in un periodo di disordini e violenze negli anni Sessanta e Settanta. Nel 1974, un colpo di Stato militare sostenuto dalla Grecia spinse la Turchia a intervenire e a occupare la parte settentrionale dell’isola, compresa una parte di Nicosia. Da allora, Nicosia è stata divisa in due parti: la parte meridionale controllata dalla Repubblica di Cipro, abitata prevalentemente da greco-ciprioti, e la parte settentrionale nota come Repubblica turca di Cipro del Nord, abitata prevalentemente da turco-ciprioti.

Nicosia Buyuk Hann

Fonte: iStock

Lo splendido Buyuk Hann di Nicosia

Nicosia, una situazione in evoluzione

Nonostante la divisione, visibile per via della “linea verde” che delimita la zona cuscinetto, di circa 300 mt., controllata dalle Nazioni Unite tramite le forze UNFICYP, a tenere separate le due aree e di un valico di frontiera che permette il passaggio controllato tra le due parti, Nicosia rimane un importante centro culturale, economico e politico dell’isola di Cipro. È sede di numerosi siti storici, musei ed eventi culturali che mostrano il ricco patrimonio della città. La storia di Nicosia è una testimonianza della resilienza e della complessità della storia di Cipro. Riflette le diverse influenze e lotte che hanno trasformato la città in ciò che è oggi, un luogo in cui le antiche tradizioni si fondono con le aspirazioni moderne. Negli ultimi anni ci sono stati alcuni progressi in merito al processo di riunificazione, anche se le tensioni tra le due comunità rimangono alte per via di alcune questioni come lo status di Cipro, la proprietà delle terre e i diritti dei rifugiati. Nonostante le difficoltà, ci sono anche segnali di speranza e cooperazione tra le due comunità e vengono organizzati regolarmente eventi e scambi culturali per promuovere il dialogo e la comprensione reciproca. Inoltre le nuove generazioni di greco-ciprioti e turco-ciprioti mostrano un atteggiamento più aperto e disponibile al dialogo rispetto al passato. La speranza quindi è che un giorno Nicosia possa tornare ad essere una città unita e capitale di un’isola riunificata, per il raggiungimento di un processo di pace duraturo su cui giocano un ruolo fondamentale Nazioni Unite, Unione Europea e gli altri attori internazionali. attraverso il ruolo fondamentale di Nazioni Unite, Unione Europea

Il clima di Nicosia: quando visitare la capitale divisa

Nicosia, capitale di Cipro, vanta un clima mediterraneo caratterizzato da estati lunghe, calde e secche, e inverni brevi e miti. Si tratta sicuramente di una destinazione ideale per chi ama le temperature elevate e le giornate lunghe mentre generalmente, le stagioni dal clima più gradevole per poter godere a pieno della propria visita, anche dal punto di vista enogastronimico, sono la primavera e l’autunno.

Temperature medie:

  • Media annua: 19°C
  • Mese più freddo: gennaio (10°C)
  • Mese più caldo: luglio (33°C)

Precipitazioni:

Le precipitazioni medie annue si aggirano intorno ai 350 mm, concentrate principalmente nei mesi invernali, pur non essendo mai abbondanti. Da maggio a settembre, il periodo più secco, le precipitazioni sono scarsissime.

Inverno (dicembre – febbraio):

Le temperature medie oscillano tra i 10°C e i 15°C, decisamente gradevoli. Pur essendo inverno, le giornate sono per lo più oleggiate, con limitate piogge occasionali. Le precipitazioni nevose sono rare, ma possono verificarsi nelle zone montuose dell’isola. A febbraio l’isola festeggia il Carnevale, un’ottima scusa per viaggiare in questo periodo.

Primavera (marzo – maggio):

Il periodo migliore per visitare Nicosia: le temperature medie raggiungono i 20°C, a maggio, le giornate sono lunghe e soleggiate, quasi del tutto assenti le precipitazioni. A maggio si tiene inoltre il Festival Internazionale di Teatro, un buon motivo per visitare la capitale dell’isola in questa stagione.

Estate (giugno – agosto):

Il periodo più caldo e secco dell’anno, in cui si va anche incontro al rischio siccità. Le temperature medie superano i 30°C in luglio e agosto, con giornate lunghe e soleggiate. In questi mesi è assolutamente necessario proteggersi dal sole con creme, cappelli e occhiali scuri, evitando di andare incontro a fastidiose scottature o di incorrere in pericolosi colpi di calore.

Autunno (settembre – novembre):

Le temperature medie iniziano a calare, riassestandosi intorno ai 20°C nel mese di novembre. Aumenta la possibilità di andare incontro a giornate nuvolose e le prime piogge autunnali rinfrescano l’aria e abbeverano la terra resa arida dall’estate. A settembre si tiene il Festival di Musica e questo rimane uno dei migliori momenti dell’anno, insieme alla primavera, per visitare la capitale cipriota.

Di Admin

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