Un viaggio emozionante, “alternativo” e “fresco” per l’estate che sta arrivando? Dal 30 luglio all’8 agosto 2024, diventa realtà grazie a una spedizione artica per vedere con i propri occhi le meraviglie di uno dei luoghi più remoti e isolati, Scoresby Sund, il fiordo più grande del mondo.
Un’opportunità unica e incredibile per sperimentare, come i pionieri del passato, la navigazione a bordo di un veliero e solcare le acque della Groenlandia orientale.
Il ritorno dell’antica magia dell’esplorazione
Ammirare l’alba artica dal ponte del veliero, nel silenzio più assoluto, mentre il vento gonfia le vele e il legno scricchiola sotto i piedi: un’esperienza senza pari che porta al cospetto della wilderness e lascia indietro tutto ciò che si conosce.
Mentre le onde giocano con i ghiacci e i riflessi della luce, ecco tornare l’epoca in cui i velieri solcavano gli oceani per cercare nuovi mondi, un viaggio indelebile che promette l’essenza stessa dell’avventura e un bagaglio ricco di emozioni.
Un mondo che ha saputo rimanere selvaggio, il respiro senza tempo della natura dell’Artico, le foche che osservano curiose, le balene che emergono dagli abissi, gli uccelli marini che volteggiano nel cielo: niente sarà più come prima.
L’itinerario di un viaggio davvero mozzafiato
Il viaggio dell’estate, a bordo di un veliero, ha inizio con l’arrivo dall’Italia all’aeroporto internazionale di Keflavík, Islanda, e sistemazione a Reykjavík.
Il secondo giorno è finalmente il momento per dare inizio all’avventura con la partenza per Constable Point in Groenlandia, piccolo aeroporto a ovest di Hurry Inlet nella Terra di Jameson. Qui ad attendere i partecipanti saranno il veliero e l’occasione, se il meteo lo consente, di effettuare una prima escursione alla cittadina di Ittoqqortoormiit, tra i villaggi più isolati dell’emisfero boreale, con il porticciolo, le pittoresche casette colorate e circa 300 abitanti.
Dopo il risveglio a bordo del veliero, il terzo giorno si apre con la magia del sistema di fiordi più lungo del pianeta, nell’abbraccio del silenzio e della natura più incontaminata e selvaggia. Con una lunghezza di circa 350 chilometri, il Scoresby Sund è plasmato da iceberg, maestose scogliere, ghiacciai, pendii scoscesi e ripidi, e abitato da un’importante fauna artica.
Prende il nome dall’esperto navigatore e baleniere inglese William Scoresby che lo esplorò all’inizio del XIX secolo e vanta un ingresso di circa trenta chilometri di larghezza che si estende da Kangikajik (Capo Brewster) a Uunarteq (Capo Tobin).
Dopo un paio di ore di navigazione tra scorci unici e imponenti iceberg azzurri, è prevista una sosta ancorando il veliero nei pressi di Hekla Havn, su Denmark Ø – Denmarl Island, isola dove furono ritrovati numerosi resti di abitazioni Inuit.
Il quarto giorno, invece, è dedicato alla navigazione verso ovest attraverso lo stretto di Føhnfjord, con le scogliere di granito di Milne Land sulle mura di dritta e le montagne di basalto di Gåseland alla sinistra. Dopo essere approdati sulla riva di arenaria rossa di Red Island, il viaggio continua a nord passando per il Rødefjord, un mondo remoto spesso costellato da iceberg e vaste zone di ghiaccio. Nel tardo pomeriggio, l’arrivo alla Baia della Lepre (Harefjord) dove perdersi nello spettacolo della natura e avvistare vari esemplari di fauna artica come il bue muschiato e la lepre delle nevi.
Il quinto giorno pausa dalla navigazione e via all’esplorazione della baia di Harefjord alla ricerca degli animali selvatici in prossimità della diramazione sud del Parco Nazionale della Groenlandia Nordorientale, il più grande parco nazionale del mondo con i suoi 974.000 chilometri quadrati, mentre il sesto giorno ritorno al veliero per solcare le spettacolari acque di Scoresby Sund e dell’imponente Øfjord con drammatiche pareti di granito di duemila metri di altezza a picco sul mare.
Escursioni anche il settimo giorno, nei dintorni di Jyttes Havn o di Bear Islands, dove il paesaggio è disegnato da neve, ghiaccio, mare e roccia e spazzato da venti gelidi: per chi lo vorrà, Jyttes Havn sarà anche il luogo ideale in cui cimentarsi con il nuoto in mare a 71° di latitudine Nord dove le temperature possono raggiungere anche i 13°C durante il giorno.
Dopo il risveglio cullati dal Mar Glaciale Artico, l’ottava giornata la navigazione prosegue attraverso il canale tra Bear Islands e Milne Land con viste indimenticabili sull’arcipelago punteggiato di isole più grandi e isolotti di roccia.
L’avventura si concluderà il nono giorno con il saluto alla Groenlandia e il ritorno in aereo in Islanda da cui partire, il decimo giorno, per l’Italia.