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Le Gurne dell’Alcantara, dove nuotare nel fiume più bello di Sicilia

Lo hanno ritratto al cinema, lo hanno usato come palcoscenico per il teatro. Lo esplorano ogni estate centinaia di persone, eppure nessuno lo conosce davvero nei suoi angoli più belli e nascosti. I greci lo chiamavano Akesinés, per i romani era l’Assinus, ma furono gli arabi a dargli il nome che porta ancora oggi: al-Qantarah, il ponte.

È il fiume Alcantara, nel cuore della Sicilia orientale. Uno dei corsi d’acqua con maggiore portata dell’isola, con più di 50 chilometri di corso dalla sorgente a Floresta, sui Nebrodi, fino alla foce nel Mar Ionio.

È celebre per le sue splendide Gole, una forra di basalto scavata dalle impetuose acque del fiume nel corso dei millenni: pareti alte fino a 25 metri, modellate in forme geometriche sorprendenti, all’interno delle quali scorrono acque roboanti, azzurre e celesti, pure e cristalline. Freddissime, per di più. Si tratta di una delle mete più gettonate dell’estate siciliana, un’alternativa all’altrettanto splendido mare della costa catanese.

Fonte: Lorenzo Calamai

Le gole dell’Alcantara: alte pareti di basalto al cui interno scorre impetuoso un fiume dalle acque freddissime

Poco più a monte, però, nei dintorni di Francavilla di Sicilia, un sentiero consente di visitare un altro tratto dal fiume dal grande fascino: sono le Gurne dell’Alcantara, una serie di piscine naturali che rappresentano un vero e proprio paradiso per gli appassionati dell’acqua dolce.

Immerse in un contesto naturale verdissimo e panoramico, contornate da svariate testimonianze del passato, le Gurne sono un vero e proprio gioiello per chi desidera un’alternativa meno frequentata e meno nota alle Gole dell’Alcantara.

Le Gurne dell’Alcantara, come arrivare

L’impetuoso corso del fiume Alcantara scende dalle pendici dei Nebrodi e, circa a metà della propria discesa verso la costa orientale dell’isola siciliana, scorre in un tratto caratterizzato dalla presenza di roccia lavica retaggio di eruzioni vulcaniche vecchie di migliaia di anni.

Fonte: Lorenzo Calamai

Il fiume Alcantara disegna una splendida valle scorrendo sui resti di una colata lavica vecchia di svariate migliaia di anni

A partire dalla misteriosa Cuba di Santa Domenica, una chiesetta del decimo secolo sperduta nella campagna caratterizzata da echi normanni e arabi nella sua architettura peculiare, l’Alcantara assume caratteristiche peculiari. L’affascinante profilo di Castiglione di Sicilia, incluso nel circuito de I Borghi più belli d’Italia, domina il territorio, seduto sulla prospiciente collina che domina la valle disegnata dal corso d’acqua.

Poco più a valle, presso il paese di Francavilla di Sicilia, l’Alcantara si snoda nelle sue gurne (dal greco antico γούρνα, vasca, nei dialetti meridionali divenuto poi sinonimo di piscina naturale o gorgo di un fiume). Le Gole dell’Alcantara si trovano ancora più a valle, in località Motta Camastra, dopo che il fiume ha ricevuto il tributo del torrente Zavianni. Per raggiungere le Gurne dell’Alcantara si devono seguire le indicazioni che da Francavilla portano verso Castiglione. All’estremità sudoccidentale della cittadina, lungo la Strada provinciale 7i, si svolta a sinistra in via Orsino Orsini. Sul muro piccole indicazioni aiutano a trovare la via, al termine della quale è presente uno spiazzo dove poter parcheggiare e accedere al sentiero delle Gurne, contraddistinto da un pannello informativo realizzato dal Parco fluviale dell’Alcantara, ente controllato dalla Regione Sicilia che si occupa della salvaguardia del territorio attraversato dal fiume.

Le Gurne dell’Alcantara, il sentiero e le piscine

Il tratto di fiume che ospita le Gurne dell’Alcantara è costeggiato da un ampio sentiero che permette di ammirare le parti più affascinanti di questa attrazione naturale e di accedere a una delle piscine naturali dove potersi rinfrescare facendo il bagno nelle invitanti acque del corso d’acqua.

Dopo qualche minuto di cammino dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio di via Orsini, infatti, si apre un bivio: proseguendo mantenendo la sinistra si raggiunge il sentiero lungofiume che prosegue portando il visitatore alla scoperta di ruderi di archeologia industriale, dei resti di un antico ponte sul fiume e di un’area picnic con vista su una gigantesca polla alimentata da una cascata; tenendo la destra, invece, si raggiunge con qualche altro minuto di cammino la piscina naturale simbolo delle Gurne.

Gurne dell'Alcantara Sicilia

Fonte: Lorenzo Calamai

La doppia cascatella presso la passarella crea un’ampia piscina detta Gurna della Passarella

Questo tratto del sentiero porta infatti a una passerella pedonale che conduce ad alcuni edifici utilizzati per sfruttare l’energia idroelettrica del fiume. Senza attraversare la passerella, però, si può accedere a destra a una spettacolare doppia cascatella che forma un’ampia polla ai suoi piedi. La portata ingente dell’Alcantara consente alla piscina naturale di abbondare d’acqua in ogni stagione dell’anno. Qui, inoltre, la temperatura del fiume, sempre esposto al sole, è ben più temperata rispetto alle Gole, dove a causa dell’imponenza della forra che lo contiene si trovano acque freddissime. Una spiaggetta di sassi bianchi, popolata di oleandri, correda lo scenario.

A valle rispetto a questa prima spiaggetta si apre un’ampia polla con una discreta profondità, circondata da rocce. Sul lato destro rispetto allo scorrere del fiume, una banchina di cemento consente di sistemare un asciugamano al sole prima di tuffarsi nelle fresche e dolci acque dell’Alcantara.

Gurne dell'Alcantara Sicilia Francavilla

Fonte: Lorenzo Calamai

La grande piscina a valle della passerella è quella che richiama il maggior numero di bagnanti

Una volta goduto di questo primo assaggio delle Gurne, si può scegliere di risalire il sentiero e di proseguire verso valle seguendo la traccia principale. Da questa si noteranno, peraltro, numerose deviazioni verso il letto del fiume: si tratta di discese a tratti impervie, che portano però ad altre piscine naturali, magari più appartate rispetto a quelle sopra descritte. L’alternativa, se opportunamente attrezzati (zaino impermeabile e scarpette da scoglio, o scarpe adatte a essere immerse nel fiume), è scendere il fiume seguendone il corso: una sorte di canyoning leggero, senza passaggi troppo difficili, ma che comunque richiede un minimo di atletismo.

Questa seconda opzione consente di raggiungere una serie di cascatelle che si susseguono, creando piccole piscine naturali tra rocce arrotondate dallo scorrere dell’acqua, con una splendida visuale sui ruderi di Castello Ruffo, forte difensivo di memoria normanna, che campeggia sulla sommità di un colle brullo collocato tra Francavilla e il fiume. Si tratta forse del tratto più bello e spettacolare delle Gurne dell’Alcantara, che ripaga dell’avventurosa discesa acquatica affrontata.

Gurne dell'Alcantara

Fonte: Lorenzo Calamai

La Gurna più spettacolare, quella che consente di affacciarsi sui ruderi del castello normanno

Poco più a valle di questa piscina si può riscontrare una traccia nella boscaglia sulla sinistra idrografica che ricollega con il sentiero principale, visto che proseguendo più a valle si incontrano meno zone balneabili e qualche costruzione umana in più.

Lungo questo tratto dell’Alcantara si trova infatti un antico mulino che nel 1896 venne trasformato in una delle prime centrali idroelettriche d’Italia, rifornendo sia Castiglione che Francavilla, ma anche i resti di un maestoso ponte la cui costruzione, si dice, potrebbe risalire addirittura alla dominazione araba della Sicilia (come detto, il nome del fiume deriva dalla parola araba per ponte). Sicuramente di origine araba sono le saje, piccole condotte atte a deviare le acque del fiume per formare un sistema di irrigazione, di cui ancora rimangono tracce. Una diffusa cartellonistica aiuta i visitatori a rintracciare i luoghi più significativi del percorso, fino a raggiungere, a circa un chilometro dalla partenza, un’ampia area attrezzata con tavoli e panche da picnic.

Il sentiero delle Gurne non è perfettamente manutenuto, ma rappresenta una vera e propria perla nella Valle dell’Alcantara. Ogni estate le spettacolari e magnifiche Gole vengono visitate da migliaia di turisti, siciliani e non, mentre le splendide piscine naturali solo pochi chilometri a monte sono rimaste pressoché incognite, frequentate principalmente da locali. Un angolo di natura da non perdere, soprattutto per gli appassionati d’acqua dolce.

Di Admin

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