Non è soltanto una delle piazze più importanti d’Europa dagli inizi del Novecento, ormai Potsdamer Platz è il simbolo della nuova Berlino: giovane, moderna e vivace.
La piazza ha vissuto momenti di grande gloria negli anni Venti, con la Repubblica di Weimar, quando rappresentava un grande centro commerciale e punto di snodo per i trasporti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu bombardata e ridotta a un cumulo di macerie. Divisa in due dalla costruzione del muro di Berlino, nel 1961, ha avuto la sua rinascita nel 1990, con un concerto organizzato da Roger Waters, bassista dei Pink Floyd.
Dopo la caduta del muro, Potsdamer Platz si trasformò nel più grande cantiere d’Europa e fu suddivisa in tre sezioni, affidate a tre diversi architetti: l’italiano Renzo Piano, il giapponese Arata Isozaki e il tedesco Helmut Jahn.
Oggi la piazza è il risultato del lavoro straordinario di ristrutturazione compiuto negli anni Novanta, con edifici e strutture ultramoderne, il luogo dove i berlinesi si ritrovano per fare shopping, lavorare, andare al cinema, divertirsi in compagnia: insomma, risorta dalle proprie ceneri, brulica di vita, di opportunità, di commercio, di affari e di fermento culturale.
Cosa vedere a Potsdamer Platz, la futuristica Berlino
Potsdamer Platz, una vera e propria sorpresa per il turista, trova il suo simbolo nel Sony Center, un avveniristico complesso di edifici a uso business, commerciale e residenziale progettato dall’architetto Helmut Jahn dello studio Murphy Jahn di Chicago. Si affaccia sul Forum, piazza ovale ricoperta da uno schermo in 3D, spesso sede di eventi e manifestazioni. Inoltre, la cupola di acciaio e vetro si illumina con luci che cambiano colore ora dopo ora, con la luce naturale oppure artificiale per un effetto che lascia senza parole.
L’edificio più alto del complesso è la Bahn Tower, grattacielo in vetro a pianta semicircolare.
Altro blocco architettonico rappresentativo è il bizzarro DaimlerChrysler Atrium con negozi, edifici e un bacino artificiale d’acqua: qui, si fa notare la Torre Debis, realizzata da Renzo Piano: alta 106 metri, è realizzata in mattoni, vetro e acciaio, per un totale di 22 piani.
Invece, la torre di mattoni Kollhoff, attuale sede di prestigiosi studi legali, è alta 103 metri per 25 piani. Ha in cima il Panorama Punkt, un terrazzo panoramico da cui si gode di una vista spettacolare: grazie all’ascensore più veloce d’Europa (solo 20 secondi per salire) si possono ammirare la Porta di Brandeburgo, la Cattedrale e il Gendarmenmarket.
Imperdibile anche una visita al lussuoso Hotel Esplanade, con la neobarocca Kaisersaal, o al Museo del Cinema e della Televisione, museo interattivo che ospita due mostre permanenti che raccontano la storia del cinema e della tv tedeschi dal punto di vista artistico e tecnologico mediante documenti, copioni, costumi di scena, allestimenti e pannelli audiovisivi. Il museo spicca all’interno del Sony Center nella Filmhaus, dove si trovano anche la Scuola Nazionale di Cinema, gli uffici e le sale del Festival del Cinema di Berlino, la cineteca, negozio, caffetteria e due sale per il cinema d’essai.
Nei pressi della galleria commerciale Arkaden, strada pedonale su tre piani con più di 120 negozi molto apprezzata dai turisti, è possibile visitare il casinò Spielbank e il Palazzo Weinhaus Huth, il più antico della zona, risalente al 1912 quando, invece, rappresentava un’opera all’avanguardia
Potsdamer Platz è quindi uno dei punti più dinamici del Vecchio Continente, piena di vita a ogni ora del giorno e della notte e in qualsiasi periodo dell’anno, che vanta anche il primo semaforo d’Europa, azionato ancora adesso a mano.
Come arrivare a Potsdamer Platz
Raggiungere Potsdamer Platz è molto semplice grazie alla presenza di numerose linee di metropolitana, autobus e treni che servono l’area. Il metodo più diretto per arrivare è prendere la linea U2 della metropolitana e scendere proprio alla fermata Potsdamer Platz.
Un’alternativa più suggestiva è percorrere a piedi il tragitto dalla Porta di Brandeburgo, che si trova a meno di un chilometro di distanza: la breve passeggiata segue la traccia lasciata dal Muro di Berlino.