Il 2023 è stato un anno strepitoso per quanto riguarda il turismo nel nostro Paese. Ad affermare quanto appena detto è il Ministero del Turismo in un comunicato congiunto diffuso con Istat, nel quale si può leggere che lo scorso anno in Italia sono arrivati ben 134 milioni di turisti, mentre 451 milioni sono state le presenze nelle strutture ricettive. Tutto ciò significa che rispetto all’anno precedente, quindi il 2022, la crescita complessiva è stata del 13,4% per gli arrivi (16 milioni in più) e del 9,5% per le presenze (oltre 39 milioni). Dall’indagine effettuata, inoltre, sono emerse anche le regioni più amate del nostro Paese.
La classifica delle regioni con il maggior numero di presenze nel 2023
Tra le varie variabili che sono state indagate c’è quella relativa al numero di presenze di turisti nelle regioni italiane nel 2023. Ciò che è emerso è che a livello territoriale più turisti hanno raggiunto il Nord-Est: ben 177 milioni di visitatori, pari al 39,2% del totale nazionale; seguono il Centro (24%) e il Nord-Ovest (17,7%).
Nel dettaglio: la regione con il maggior numero di presenze è stata il Veneto (15,9% delle presenze nazionali), seguita dal Trentino-Alto Adige (12,4%), dalla Toscana, dalla Lombardia e dal Lazio (tutte di poco superiori al 10%). La prima regione del Sud Italia a comparire in classifica è la Campania, con il 4,5% delle presenze nazionali (poco più di 20 milioni di presenze).
La classifica delle regioni che sono cresciute di più rispetto al 2022 e al 2019
Il 2022 è stato un anno molto particolare per il turismo perché in qualche maniera è stato il vero e proprio reinizio del settore – seppur in modo molto lento – dopo la pandemia. In sostanza, in quell’anno i flussi turistici sono stati abbastanza differenti rispetto al 2023, momento in cui la voglia di tornare a viaggiare era sicuramente maggiore e quasi totalmente priva dei limiti e delle paure legate al Covid.
Non a caso, le regioni italiane che sono cresciute di più rispetto al 2022, e quindi che hanno presentato un incremento delle presenze superiore alla media nazionale (+9,5%), sono state il Lazio (+25,3%), la Lombardia (+16,8%). Il merito è stato, molto probabilmente, dell’importante crescita delle presenze turistiche delle città di Roma e Milano.
La classifica continua con la Sicilia (+13,9%), la Campania (+13,3%) e la Valle d’Aosta (+11%). Una crescita più contenuta, con valori inferiori a 3 punti percentuali, ha interessato le Marche (+0,6%), l’Abruzzo (+2,2%) e l’Emilia-Romagna (+2,7%).
Sono stati effettuati dei confronti anche con il 2019, quindi con i valori pre-pandemici, e pure in questo caso è emerso che le regioni in cui le presenze turistiche sono aumentate maggiormente – con incrementi superiori al 10% e decisamente più ampi della media nazionale (3,3%) – sono state il Lazio e la Lombardia, alle quali si aggiunge la Sicilia.
A non aver ancora recuperato i livelli del 2019 sono invece il Molise (-2%), l’Emilia-Romagna (-2,9%), il Piemonte (-3,2%), la Toscana (-4,3%), la Campania (-8,7%), la Basilicata (-15,1%) e la Calabria (-18,3%).
Dove viaggiano gli stranieri
Fortunatamente, dopo lo stop dovuto alla pandemia, nel 2023 i turisti stranieri sono ritornati abbondantemente nel nostro Paese, tanto da superare il numero quelli italiani, con un’incidenza addirittura superiore a quella registrata nel 2019 (la quota di presenze estere era pari al 50,5%).
I territori in cui la clientela straniera è risultata fortemente prevalente rispetto a quella italiana sono stati la provincia di Bolzano (70,6%) e le regioni Veneto (69,3%), Lazio (64,2%) e Lombardia (62%).
Nel Sud Italia, con la sola eccezione della Campania, la clientela turistica è risultata rappresentata in maggioranza dalla componente domestica. Orientate verso un turismo principalmente domestico sono soprattutto Molise, Abruzzo, Marche, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna e Puglia, dove oltre due presenze su tre (più del 69%) sono relative ai nostri concittadini.