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Questa estate puoi sfruttare il biglietto combinato treno + nave

Avete già prenotato le vostre vacanze estive? Sicuramente molti lo hanno già fatto, mentre altri non hanno ancora le idee chiare, oppure sono in attesa di un’imperdibile offerta dell’ultimo minuto. Non sappiamo quale sia la vostra situazione, ma quel che possiamo dirvi con certezza è che nata una nuova opportunità: è ora in vendita il biglietto combinato treno + nave per viaggiare verso destinazioni italiane da sogno.

Trenitalia e Grimaldi Lines, treno e nave insieme

È nata una nuova partnership nel settore del trasporto passeggeri che vede coinvolti Trenitalia e Grimaldi Lines che hanno deciso di mettere a disposizione dei viaggiatori il biglietto treno + nave acquistabile in un’unica soluzione attraverso tutti i canali di vendita di Trenitalia per raggiungere due isole straordinarie del nostro Paese: la Sardegna e la Sicilia.

In poche parole, ste stavate pensando di salire a bordo di una nave della Grimaldi Lines per andare verso la meta dei vostri desideri, ora potrete raggiungere il porto di partenza attraverso il treno.

I biglietti combinati sono già acquistabili per partenze dal 1° giugno in poi e sono disponibili sulle destinazioni Sardegna e Sicilia, abbinati con i treni di Trenitalia ai collegamenti marittimi, Civitavecchia-Olbia, Civitavecchia-Porto Torres, Civitavecchia-Cagliari, Civitavecchia-Arbatax, Napoli-Cagliari, Napoli-Palermo e viceversa.

A breve, tra le altre cose, si potranno acquistare sui canali di Trenitalia anche i collegamenti Livorno-Olbia e Livorno-Palermo.

Come acquistare il biglietto treno + nave

L’offerta può essere comprata su tutti i canali Trenitalia (Biglietterie in stazione, Agenzie di Viaggio, sito internet e da App Trenitalia) in modalità ticketless o altre modalità in base al canale di acquisto. C’è tempo fino alle ore 24:00 del secondo giorno precedente la partenza, ma è bene tenere a mente che i biglietti sono nominativi e validi esclusivamente per il giorno ed i treni/nave prenotati.

Il biglietto treno è acquistabile in base alle offerte commerciali disponibili e nella classe e livello di servizio più graditi. A disposizione c’è anche la possibilità di fare cambio prenotazione, rimborso e cambio nominativi, ma esclusivamente a seconda delle regole previste dalla tipologia di biglietto acquistata. Per quanto riguarda il biglietto della nave, invece, non sono consentiti né cambio data/ora né cambio nominativo.

Un viaggio estivo sostenibile

Il biglietto combinato treno + nave permette di fare un viaggio estivo all’insegna della sostenibilità, poiché l’obiettivo è quello di accompagnare i viaggiatori in un viaggio door-to-door, dalla partenza alla destinazione finale, grazie all’intermodalità del trasporto.

In questo momento, infatti, nel nostro Paese sono disponibili collegamenti ferroviari diretti o con percorsi pedonali verso 19 porti, che ora potranno essere arricchiti da altri mezzi di trasporto.

Come si può leggere su FS News, Maria Annunziata Giaconia, Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi della partnership con Grimaldi Lines, che offrirà ai viaggiatori la possibilità di pianificare in modo ancora più semplice il loro viaggio per le località più belle di Sardegna e Sicilia, nell’ottica di vivere il turismo in maniera accessibile, flessibile e sostenibile”.

Mentre Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director di Grimaldi Group, ha fatto sapere che: “Questa è una partnership fortemente voluta dal Gruppo Grimaldi e da Trenitalia, con l’obiettivo di creare una rete di trasporti combinati e di favorire una mobilità collettiva capillare e sostenibile”.

Ha poi continuato sottolineando: “L’intermodalità è oggi strategica anche per il settore passeggeri, proprio nell’ottica di una maggiore integrazione dei servizi di mobilità e di una forte attenzione al tema della sostenibilità”.

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attrazioni turistiche italiane e internazionali funivie lago Lago Di Como Notizie Viaggi

Apre una funivia con vista mozzafiato sul Lago di Como

Siete mai saliti a bordo della funivia più ripida d’Italia? Si trova in provincia di Como e offre una vista mozzafiato sul lago e sulle montagne che lo circondano. La funivia Argegno-Pigra è una vera e propria attrazione turistica, ma non solo: si rivela davvero molto utile per chi abita nelle vicinanze e per chi lavora o studia lontano da casa. Purtroppo, da un anno e mezzo è fuori servizio e si attende da tempo la sua riapertura. Che, a quanto pare, finalmente è vicinissima.

Riapre la funivia Argegno-Pigra

L’impianto che collega il borgo di Argegno a quello montano di Pigra, in provincia di Como, è ormai chiuso dall’ottobre 2022. Si parlava di una sua possibile riapertura durante la scorsa estate, ma il momento tanto atteso – sia dai turisti che dai residenti – ha continuato a slittare nel tempo. Finalmente, dovremmo esserci: la data prevista per la ripartenza della funivia è il 15 giugno 2024, sebbene Atm Milano – l’azienda che si occuperà della sua gestione – sta ancora effettuando gli ultimi controlli. Un anno fa, infatti, il Comune aveva avviato l’iter per raccogliere le adesioni riguardanti la riapertura della funivia, considerata un servizio importantissimo per le comunità locali.

La richiesta del Comune ha trovato grande interesse, così Atm si è fatta avanti e ha lavorato duramente per rimettere in sesto l’impianto. Il primo obiettivo è quello di far ripartire la struttura per sole tre volte alla settimana, ma ci si aspetta di poter tornare a lavorare a pieno regime il prima possibile, forse già entro la fine dell’estate. “Riteniamo la riapertura della funivia di Pigra di primaria importanza in quanto, oltre a rappresentare un importante attrattore turistico per la zona, crea opportunità, connessioni e crescita economica. La funivia è, infatti, il ponte che collega il passato al futuro” – ha affermato Giovanni Stefano Galli, presidente dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Como, Lecco e Varese.

La storia della funivia più ripida d’Italia

La funivia Argegno-Pigra è la più ripida d’Italia (ad esclusione del piccolo impianto che permette di raggiungere il Santuario del Sacro Monte di Varallo). Permette infatti di superare un dislivello di oltre 650 metri in appena 4 minuti, offrendo ai passeggeri un panorama mozzafiato: quello del Lago di Como e delle montagne che lo circondano, le Prealpi Comasche. L’impianto prevede l’utilizzo di due cabine da 12 posti, le quali affrontano un percorso dalle pendenze incredibili – si passa dal 71% al 95%. La sua importanza, come abbiamo visto, non è solo turistica.

La funivia consente infatti agli abitanti di Pigra e dintorni di raggiungere in un attimo il borgo di Argegno, da dove si può facilmente prendere il traghetto per Como o per Bellagio. Se un primo progetto venne abbozzato già nel 1913, purtroppo si dovette attendere solamente il 1971 per poter inaugurare l’impianto, che permise di congiungere i paesi irraggiungibili della Val d’Intelvi alla riva del Lago di Como. Il suo funzionamento, tuttavia, trovò un primo ostacolo nel 2010: a causa della mancanza di fondi per effettuare i necessari lavori di manutenzione, la funivia venne chiusa.

Grazie all’interesse dei cittadini, l’impianto riaprì appena un anno dopo. Ma nell’ottobre 2022 qualcosa si è bloccato nuovamente. Stavolta ci è voluto un po’ di più prima di riuscire a trovare la giusta soluzione, tuttavia pare proprio che si sia vicini ad una svolta. Il 15 giugno la funivia dovrebbe ripartire, offrendo ai turisti una possibilità unica per godersi il panorama del Lago di Como.

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camper Idee di Viaggio itinerari Puglia vacanze avventura Viaggi

Visitare la Puglia in camper: consigli e itinerari

Scoprire la Puglia in camper permette di godere pienamente della singolare armonia che il celeberrimo tacco dello Stivale emana da secoli. Ci si può immergere nei suoi inconfondibili scenari naturali, che variano rapidamente mano a mano che le ruote macinano chilometri di strada. Si passa per la foresta Umbra attraversata dalla salsedine, per i borghi marinari arroccati sulla costa con i loro tetti piatti, già in odore di Grecia, Turchia e nord Africa, oppure si ammirano i centri abitati dell’entroterra, ricchi di tradizioni artigianali ed enogastronomiche.

Il viaggio in camper nella regione pugliese attraversa le colline verdi e incantate della Daunia ed esplora il Salento, una terra di una dolcezza selvaggia, con il suo entroterra assolato e punteggiato da deliziose masserie vecchie di secoli. E ancora, favolose città darte (Bari, Brindisi, Ostuni e Otranto), borghi nazionalpopolari da visitare almeno una volta nella vita, come la Polignano a Mare del celebre Modugno.

Ecco tutti i consigli per un viaggio on the road alla scoperta delle bellezze pugliesi.

Puglia in camper: i vantaggi di una vacanza on the road

Il camper è il mezzo ideale per apprezzare questa terra ospitale, in particolare se si viaggia insieme ai bambini. L’intero territorio pugliese, infatti, ospita numerosi camping e parcheggi appositi per la sosta dei camper, con tutti i servizi necessari per un viaggio on the road confortevole. Inoltre, questa formula di viaggio vi consentirà di essere totalmente flessibili, spostandovi da una località di mare e lungo le coste, fino all’entroterra più selvaggio del Salento. Cosa c’è di meglio, poi, che trascorrere un periodo di vacanza a stretto contatto con la natura?

Ecco alcuni itinerari imperdibili e i suggerimenti per scoprire il meglio della Puglia in un viaggio in camper indimenticabile.

Itinerario tra il Gargano e la Daunia in camper

Si parte dallo sperone della Puglia, lo splendido promontorio del Gargano: una terra che sembra disegnata appositamente per essere scoperta in camper. Caratterizzata da un’immensa riserva naturale, campagne a perdita d’occhio, quella del Gargano è una zona ancora salva da un turismo troppo massificato. Le strade che attraversano quest’area pugliese non sono soltanto la via per raggiungere le molteplici destinazioni degne di particolare interesse, ma sono esse stesse una meta.

In tutto il Gargano si trovano, non a caso, moltissimi campeggi e aree di sosta, soprattutto lungo la costa: questo significa che molte piazzole sono vista mare. Ecco un itinerario imperdibile con le principali mete da non perdersi in un viaggio in the road nel Gargano.

Vico del Gargano

Si parte da Vico del Gargano. A metà strada tra la foresta Umbra e il mare, immerso tra colline ricoperte di ulivi, agrumeti e pini d’Aleppo, Vico è conosciuto per essere il borgo dell’amore, uno tra i più belli d’Italia. Con le tipiche casette del Cinquecento abbarbicate come a comporre un presepe, l’antico abitato custodisce alcune meraviglie architettoniche come il vicolo del Bacio, largo 50 cm, o i trappeti (frantoi) ipogei adibiti da secoli alla molitura delle olive e situati al di sotto delle case. Intorno al borgo spiccano le variegate sfumature verdi del Gargano, oggi parco Nazionale, e i riflessi blu del mare che lambisce le sue spiagge, ovvero quelle presenti nelle località di Calenella (dove si trova un campeggio) e San Menaio.

Peschici

Il tour in camper può proseguire lungo la costa del Gargano con una sosta nel delizioso borgo marinaro di Peschici, una delle località più famose. Spiccano l’imponente castello normanno e il suo magnifico belvedere, la Torre del Ponte da cui si accede al dedalo intricato di vicoli del centro storico e la vicina Abbazia di Santa Maria Calena, tra le più antiche d’Italia.

Peschici ha una costa caratterizzata da spiagge di sabbia alternate a zone rocciose e sono numerose le aree di sosta e i campeggi in cui stazionare comodamente con il camper.

La splendida cittadina di Peschici, in Puglia

Fonte: iStock

Peschici, Puglia

Vieste

Proseguendo poi in direzione Sud e costeggiando un mare paradisiaco per circa 20 chilometri, si giunge al promontorio di Vieste, cittadina conosciuta come la Perla del Gargano. Da qui si ammira un bellissimo panorama sulle isole Tremiti e le spiagge rosa, le calette, le baie e le 26 grotte marine del litorale garganico. Tra le zone più affascinanti spiccano le spiagge dei Pipistrelli e di San Felice (con la torre omonima), la baia dei Campi, cala Lunga, Vignanotica, San Lorenzo, la baia dei Colombi e la centralissima spiaggia Castello con lo scoglio di Pizzomunno, simbolo di Vieste.

In questo paesaggio incantevole, l’odore del mare s’insinua tra le viuzze e le candide casette medievali dai tetti piatti che compongono il centro storico, sul quale svetta il Castello Svevo (del 1240) e il campanile barocco della cattedrale romanica di Santa Maria Assunta. Fate una sosta vicino al municipio del Comune di Vieste: qui si trova la celebre “scalinata dell’amore“, dipinta con cuori e il testo della canzone “La leggenda di Pizzomunno e Cristalda” di Max Gazzè.

A Vieste è presente un servizio navetta pensato appositamente per i campeggiatori, che effettua il collegamento tra centro storico e spiagge.

Spiaggia di Vieste con lo scoglio di Pizzomunno, in Puglia

Fonte: iStock

Spiaggia di Vieste con lo scoglio di Pizzomunno

Manfredonia

Viaggiando ulteriormente verso sud e ammirando scorci meravigliosi sul mare, si giunge a Manfredonia, celebre per le sue spiagge di sabbia bianca bagnate dall’acqua fresca e cristallina dell’Adriatico. Tra le più gettonate troviamo il Lido di Seponto, la spiaggia degli Sciali, la spiaggia di Ippocampo e quella di Zaponeti.

Potete stazionare con il camper in una delle aree di sosta disponibili nella zona e addentrarvi nel centro storico della cittadina. Nel suo cuore pulsante meritano una visita Piazza del Popolo, su cui si stagliano la Chiesa di San Domenico e l’ex Convento di San Domenico, oggi sede del Municipio. Potrete raggiungere anche il Castello Svevo (del 1256), che ospita il Museo Archeologico Nazionale, e la Cattedrale gotica di San Lorenzo Maiorano.

Pietramontecorvino e Lucera

Dalle spiagge cristalline e le cittadine sul mare del Gargano ci si addentra con il camper nell’entroterra della Daunia, che prende il nome dai monti del Subappennino Dauno. Tra i borghi più belli di questa mitica regione spicca Pietramontecorvino: risalente all’anno Mille, il suo centro storico sorge su uno sperone di tufo dominato dalla chiesa Matrice di Santa Maria Assunta (del 1328) e dall’imponente palazzo Ducale quattrocentesco. Da segnalare al di fuori del borgo la chiesa del Rosario con il suo delizioso soffitto a cassettoni, il fresco bosco di faggi di Sant’Onofrio e i resti della Torre normanna, chiamata anche “Torre del Diavolo”, dell’antica Montecorvino, abbandonata nel XV secolo.

Dopo la visita a Pietramontecorvino, ci si può riposare per una notte con il camper a Lucera, in una delle aree di sosta disponibili. Immersa in un paesaggio formato da uliveti, vigneti e campi di grano, la cittadina conquista con il suo fascino senza tempo. Meritano una visita alcuni dei suoi luoghi simbolici: il Castello di Lucera (edificato attorno al XII secolo), la Cattedrale di Santa Maria Assunta e l’Anfiteatro Augusteo.

Riserva naturale delle Saline di Santa Margherita di Savoia

Dopo le tappe nell’entroterra della regione della Daunia, si riprende la strada verso il mare lasciando il Gargano alle spalle, fino a raggiungere la Riserva naturale delle Saline di Santa Margherita di Savoia: splendidamente affacciate sul mare, queste saline sono le più grandi d’Europa e da qui si possono ammirare tramonti spettacolari. Parte integrante della riserva sono le infinite distese d’acqua dalle sue sfumature rosate, sfruttate già a partire del III secolo d.C., la cinquecentesca Torre delle Saline e il museo Storico.

Nella località di Santa Margherita di Savoia, potrete rilassarvi al Lido delle Rose, una spiaggia dal fondale basso e dal mare calmo, ideale per famiglie con bambini. Potrete sostare con il camper in una delle aree apposite o in uno dei camping presenti nella zona e affacciati sul mare.

Itinerario tra le terre di Bari e la valle d’Itria in camper

Dalle Murge allAdriatico, ecco un altro itinerario tra la terra e il mare: questa vasta zona centrale della Puglia gravita attorno alla magnifica città di Bari, circondata da interessanti mete tutte da amare e da scoprire, soprattutto se si viaggia in camper. Borghi storici, fantastici scenari naturali, ulivi a perdita d’occhio, mare turchese, vi aspettano in un viaggio on the road nelle Murge. Ecco i nostri suggerimenti.

Altamura

Si parte dal cuore della Murgia, in particolare dal borgo di Altamura. Famoso per il suo tradizionale pane DOP, è un affascinante abitato medievale caratterizzato dai cosiddetti claustri: un’ottantina di piccole corti chiuse, nelle quali termina ogni strada e vicolo del borgo. Piccole fortezze popolari con stili diversi, che rispecchiavano le differenti tipologie di famiglie che le abitavano in passato.

Tra i claustri si innalzano i monumenti più significativi di Altamura, tra i quali la cattedrale di Santa Maria Assunta (1232) considerata uno dei più alti esempi di romanico pugliese dell’alta Murgia, il chiostro dei padri Teresiani, il cui adiacente convento ospita oggi il museo Etnografico dell’alta Murgia, e il palazzo Baldassarri, sede del museo dedicato al cosiddetto Uomo di Altamura, lo scheletro di Homo Neanderthalensis ritrovato in località Lamalunga. Da segnalare infine all’interno del parco Nazionale dell’alta Murgia il Pulo di Altamura, la più grande dolina carsica dell’area.

Nel camping presente ad Altamura potrete parcheggiare il mezzo e addentrarvi nel suo suggestivo centro storico, per poi ripartire alla volta del mar Adriatico.

Suggestivo Pulo di Altamura, in Puglia

Fonte: iStock

Pulo di Altamura, in Puglia

Polignano a Mare

Ci sono tante ragioni per le quali Polignano a Mare rappresenta una delle mete più famose della costa pugliese: oltre ad aver dato i natali al celebre Domenico Modugno, in questa località spiccano le bellissime spiagge cittadine di Cala Paura e quella della vicina San Vito, alla quale fanno da sfondo i ruderi di una quattrocentesca abbazia, oppure la famosa Lama Monachile, piccola caletta dalle acque cristalline incastonata tra alte scogliere suggestive.

Ma Polignano a Mare è anche un borgo dalle case bianche e azzurre che sembrano tuffarsi nel mare e il luogo che custodisce diversi punti di interesse storico-culturale: potrete ammirare le preziose sculture di Stefano da Putignano, conservate all’interno della chiesa Matrice di Santa Maria Assunta, insieme alle spoglie di San Vito, il santo in onore del quale la Puglia ha dedicato il suo più noto ballo popolare.

A due passi dal mare potrete parcheggiare il camper, per immergervi nella bellezza autentica di questo borgo caratteristico che merita sicuramente una visita.

Alberobello

Dalle splendide coste di Polignano ci si addentra nuovamente nella zona più centrale, verso la valle d’Itria e la parte meridionale della Murgia, fino a raggiungere il borgo di Alberobello, patrimonio dell’umanità Unesco noto in tutto il mondo per le sue iconiche abitazioni tradizionali, chiamate trulli. L’abitato, per questo motivo, è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto mirabilmente conservato, su cui spiccano i caratteristici tetti a cono di colore scuro, in netto contrasto con i corpi bianchi delle abitazioni. In questo borgo caratteristico tutto concorre a meravigliare chi lo visita. Lungo le stradine che si intrecciano tra i trulli dai colori candidi, meritano una visita la Chiesa Matrice, il Trullo Siamese e il trullo Sovrano, alto 14 metri, risalente alla fine del Settecento.

Sono molteplici i camping e i parcheggi nei quali poter stazionare con il proprio camper, sia all’interno del centro abitato che nei dintorni.

Trulli caratteristici di Alberobello, in Puglia

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Trulli di Alberobello, in Puglia

Ostuni

Da Alberobello, riprendendo la strada con il camper in direzione sud, si raggiunge la città Bianca di Ostuni, dopo circa 30 chilometri. Si tratta di un’altra imperdibile meta della valle dItria, situata all’interno del suggestivo scenario naturale delle Murge. Dentro la cinta muraria quattrocentesca culminante ancora oggi con otto dei quindici torrioni aragonesi originari, si segnalano la coeva cattedrale romanico-gotica di Santa Maria dell’Assunzione, il palazzo Vescovile e il Seminario settecenteschi. È possibile visitare anche l’ex monastero carmelitano, oggi sede del museo delle civiltà Preclassiche della Murgia meridionale, il palazzo dell’Episcopio sede del museo Diocesano con lo splendido giardino dei Vescovi, la suggestiva cripta del santuario di Santa Maria della Nova (1560) scavata all’interno di una dolina carsica, e il frantoio ipogeo Lacopagliaro.

Il magnifico scenario del territorio circostante, creato dall’armonioso susseguirsi di tratturi delimitati da muretti a secco, cappelle rurali e masserie fortificate, digrada verso il mare con le sue suggestive spiagge di ciottoli e calette sabbiose circondate dalla macchia mediterranea. La Marina di Ostuni, la torre cinquecentesca di San Leonardo e il vicino porto di Villanova si trovano nei pressi dell’interessante parco Naturale delle Dune Costiere con terre d’acqua, laghetti, dune fossili e doline che si tuffano direttamente nel mare.

Itinerario in camper nel Salento

Pensando al Salento viene in mente il ritornello de “lu sole, lu mare, lu ientu”. Il Salento però è molto più di questo, come lo sono i salentini, con la loro gioiosa ospitalità rimasta immutata nonostante il grande boom turistico che questa regione ha visto nei tempi più recenti. Proprio per questo, il camper è ancora il modo più autentico per scoprirla, in ogni stagione dell’anno.

Ecco cosa non perdervi in un viaggio on the road lungo il Salento, le cui coste sono punteggiate da numerosi borghi antichi e spiagge paradisiache tutte da esplorare.

Otranto

Partiamo da Otranto, la bianca e millenaria città situata all’estremità orientale del nostro Paese, con tutto il suo fascino di frontiera aperta sul mare e il suo suggestivo carico di storia e bellezza. Lungo gli antichi vicoli del centro storico s’intrufola l’odore del Mediterraneo e della Grecia, dell’Africa e del Medio Oriente, proprio dove si affacciano splendidi monumenti che custodiscono a loro volta preziose opere d’arte. Tra queste troviamo il pavimento a mosaico del XII secolo che impreziosisce la straordinaria cattedrale normanna di Santa Maria Annunziata (1068) oppure l’imponente castello Aragonese (1485-1498), che ispirò a Horace Walpole il titolo del primo romanzo gotico della storia, che s’intitola appunto Il castello di Otranto (1764).

Non perdetevi il suggestivo lungomare degli Eroi, una magica passeggiata davanti al mare e il faro di punta Palascìa, a circa 6 chilometri dal centro storico di Otranto in direzione Porto Badisco: è un luogo panoramico speciale perché da qui si può ammirare la prima alba d’Italia.

Trovare uno stazionamento per il camper in questa zona è molto facile, vista la grande offerta presente.

Vista mozzafiato da Punta Palascia, Otranto

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Punta Palascìa, Otranto

Gallipoli

Conosciuta come la Perla dello Ionio, Gallipoli è la località balneare più famosa del Salento. Il centro storico della cittadina è uno scrigno barocco di eleganza e di bellissimi monumenti. Basti pensare alla basilica di Sant’Agata con la sua stupenda facciata in tufo calcareo, il presepe cinquecentesco attribuito a Stefano da Putignano custodito nella chiesa di San Francesco d’Assisi, palazzo Tafuri (considerato la massima espressione del barocco leccese), palazzo d’Ospina, con le sue deliziose finestre finemente decorate, oppure il castello Aragonese che sembra appoggiato direttamente sulle acque così come i bastioni dell’antica cinta muraria.

Tra le spiagge più belle di Gallipoli si ricordano Baia Verde e il suo lunghissimo litorale di sabbia bianca (quasi 3 km), la selvaggia Punta della Suina compresa entro il parco Naturale isola di Sant’Andrea e litorale di punta Pizzo, la bellissima Padula Bianca e infine la suggestiva spiaggia libera che si allunga al di sotto degli antichi bastioni di Gallipoli, chiamata spiaggia della Purità o la Puritate. 

Santa Maria di Leuca

Non perdetevi anche una tappa nel punto più a sud del Salento, ovvero Santa Maria di Leuca, la rinomata località turistica nel territorio comunale di Castrignano del Capo. Quest’area rappresenta sin dal Medioevo l’estremità simbolica del territorio italiano e di quello europeo, soprattutto durante l’epoca delle crociate, in quanto ultima terraferma prima di salpare per la terra Santa. Questo simbolismo è ricordato anche nel nome della sua chiesa principale, la basilica di Santa Maria de finibus terrae, che a sua volta dona il nome alla celebre Madonna con Bambino, dipinta da Jacopo Palma il Giovane, che adorna l’altare maggiore della chiesa.

Il centro storico di Santa Maria di Leuca si caratterizza per le splendide ville ottocentesche, 43 per l’esattezza, tra cui villa Episcopo, villa La Meridiana, villa Mellacqua, villa Daniele e villa Maruccia. Oltre il monumentale piazzale sul quale si erge il Santuario e la colonna Corinzia, dopo un’elegante quinta di arcate si trova il faro di Santa Maria di Leuca, poco distante dal quale spicca anche il capo di punta Meliso, da cui si ammira la magica unione tra lo Ionio e Adriatico.

Risalendo lungo la costa orientale, a soli 20 minuti da Santa Maria di Leuca, si raggiunge facilmente un altro tesoro nascosto del Salento: Marina di Novaglie. Sono numerose le grotte che si aprono lungo coste rocciose che caratterizzano questo territorio selvaggio. Al loro interno prende vita lo spettacolo emozionante delle luci dei raggi solari che formano riflessi di rara bellezza attraverso le acque limpide e turchesi del mare: una meta da segnare sicuramente nel prossimo viaggio alla scoperta delle perle più suggestive della Puglia.

Se volete rilassarvi in spiagge di sabbia paradisiache, allora risalite lungo la costa occidentale del Salento fino a raggiungere Marina di Pescoluse (a circa 15 chilometri da Santa Maria di Leuca): un litorale pittoresco dalle acque poco profonde, perfetto per una giornata rigenerante in compagnia e baciati dal caldo sole pugliese.

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Una nuova offerta Ryanair per chi può partire durante la settimana

Ryanair ha appena lanciato una nuova promozione valida fino al 17 maggio per viaggiare fino alla fine del mese. Le migliori tariffe aeree – 12,99 euro – sono quelle sui voli infrasettimanali, per chi può/vuole viaggiare prima degli affollatissimi weekend. A volte basta anche solo un giorno di ferie per risparmiare tantissimo e godersi un viaggio nel migliore dei modi.

Quali sono le migliori destinazioni da raggiungere a maggio? Visto il clima impazzito un po’ in tutta Europa, se siete amanti del sole e volete visitare una città senza dovervi portare dietro l’ombrello il nostro consiglio è di puntare a Sud, quindi Andalusia e isole spagnole, mete mediterranee come Malta, Grecia o il nostro meridione.

Malaga e dintorni

In Andalusia in freddo quasi non esiste, anzi, d’estate il caldo si fa decisamente sentire, pertanto il mese di maggio è perfetto per un viaggio a Malaga e nei suoi dintorni. Affacciata sul mare, appena si arriva ci si sente subito in vacanza e si respira aria di estate. Malaga è anche una città ricca di storia e di luoghi da visitare. Innanzitutto, è la città natale di Pablo Picasso che gli ha reso il massimo tributo dedicandogli un intero museo: il “Museo Picasso” che ospita una ricca collezione di opere e quadri. Simbolo della città è l’Alcazaba, un segno netto del passato arabo in questo territorio. Collegato attraverso una muraglia alla fortezza araba vi è il Castello di Gibralfaro, una fortezza del XVI secolo. Entrambe le costruzioni difensive si trovano in una posizione dominante rispetto alla città, da cui potrete godere di bellissime viste in particolare sulla Plaza de Toros e sul Teatro Romano, tutti segni della storia e della tradizione andalusa. Se avete voglia di mare, in città ci sono diverse spiagge: El Palo, La Caleta e El Candado dove si può prendere il sole per gran parte dell’anno e fare il bagno. CI sono voli diretti a malaga a partire da 12,99 euro a tratta.

Vista aerea della città di Malaga

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Malaga, la splendida città spagnola

Puglia fuori stagione

Il Sud Italia si sta già preparando all’estate. Qui le temperature sono già salite e i locals si stanno già godendo le spiagge prima che arrivino le orde di turisti da Nord. Ci sono voli low cost dalla maggior parte degli aeroporti italiani a meno di 13 euro sia per Brindisi sia per Bari. Si può scegliere, quindi, la costa che più si preferisce considerando che a maggio e soprattutto durante la settimana le spiagge saranno poco affollate e che potrete godervi quel mare meraviglioso che qualcuno ha soprannominato “le Maldive d’Italia“.

Detto che sia Brindisi ma soprattutto bari sono bellissime città che meritano di essere visitate. Bari Vecchia, per esempio, regala esperienze molto caratteristiche, che si tratti delle rovine di un’antica chiesa, di caffetterie improvvisate che offrono squisiti snack fatti in casa o residenti seduti fuori dall’uscio con cui fare due chiacchiere. Passeggiando tra le vie lastricate del cuore pulsante della città, da vedere sono la Basilica di San Nicola dall’architettura romanica-pugliese e la particolare forma asimmetrica, custode delle spoglie di San Nicola nella cripta, la Cattedrale di San Sabino, anch’essa in stile romanico-pugliese, con il maestoso campanile che domina la città, e il Castello Normanno-Svevo-Angioino, a ridosso della città vecchia. Tra questi vicoli si aggira Lolita Lobosco, eroina della fortunatissima serie Tv.

Bari

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Bari e la sua città vecchia

Anche Brindisi merita di essere vista, anche se troppo spesso viene considerata semplicemente la porta d’ingresso verso il Salento, fiore all’occhiello della Puglia. Questa città conquista con il suo fascino di città portuale, l’elegante lungomare costellato di ristoranti, bar e gelaterie, e il suo centro storico, custode di innumerevoli tesori. Qui antico e moderno convivono in armonia. Tracce del suo glorioso passato sono immediatamente visibili nelle Colonne Romane vicino al porto. Secondo alcuni studiosi, vennero fatte innalzare dall’imperatore Traiano per celebrare la costruzione della via Appia, nel tratto che da Benevento conduceva a Brindisi.

Ma sono tante le attrazioni imperdibili: dalla Cattedrale al Museo archeologico, passando per l’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni, che si sviluppa al di sotto del nuovo Teatro Verdi, dove ammirare un autentico spaccato della Brindisi romana. Altro straordinario simbolo del centro storico è il Tempietto di San Giovanni al Sepolcro, dalla particolare pianta circolare, a testimonianza del passaggio dei crociati e dei pellegrini che da qui raggiungevano la Terra Santa. E c’è anche il magnifico Castello Svevo, conosciuto come “castello di terra”, voluto da Federico II nel 1227 e attualmente adibito a Comando della Marina Militare. Insomma, di cose da fare ce ne sono tantissime.

Prima tintarella in Sardegna

Per Sardegna intendiamo il Sud dell’isola e quindi Cagliari e dintorni (verso la quale ci sono voli a 20 euro a tratta) perché lungo la costa Nord il clima non è ancora come dovrebbe essere in questa stagione. La città sta subendo grandi cambiamenti e non è solo luogo di passaggio per i turisti diretti verso le splendide spiagge accessibili negli immediati dintorni. Nuovi hotel, locali e ristoranti stanno aprendo in tutta la città proprio perché sono sempre più numerosi i visitatori che la scelgono come meta. Merito naturalmente anche della sua lunga (ben 8 km) e bella spiaggia cittadina, il Poetto, che non ha molto da invidiare alle altre più note della costa meridionale sarda. Cagliari ha una grande patrimonio culturale, come l’antico anfiteatro romano, le stradine medievali, il castello e la maestosa Cattedrale di Santa Maria.

Le spiagge della costa Sud sono tra le più famose della Sardegna. Una volta atterrati a Cagliari si può decidere se dirigersi verso Villasimius da una parte o verso Teulada dall’altra. Quella di Porto Giunco, a Villasimius, è una delle spiagge più belle d’Italia, con la sottilissima sabbia bianca con sfumature rosa opalino, così come la Tuerredda a Teulada, una lingua di sabbia bianchissima affacciata su un mare dalle sfumature che variano tra il verde smeraldo e il blu cobalto.

Tuerredda-Teulada

Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

La spiaggia di Tuerredda in Sardegna
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divertimenti Europa Idee di Viaggio Viaggi

Destinazioni europee economiche per viaggi in famiglia

Se state pensando a una vacanza in famiglia per rendere felici sia gli adulti che i più piccoli, senza spendere cifre esorbitanti e stando attenti al budget, abbiamo selezionato per voi alcune mete tra le più convenienti d’Europa.

Dalla Bulgaria alla Grecia, passando per Spagna e Portogallo, sono molte le destinazioni in Europa in cui una famiglia può permettersi di soggiornare, rilassarsi e godersi del divertimento senza tornare con il portafoglio del tutto vuoto.

La Costa del Sol, cuore dell’Andalusia

Clima da sogno e acque turchesi: già il nome “Costa del Sol” racchiude l’essenza di questo meraviglioso tratto costiero dell’Andalusia. Più di 300 giorni di sole all’anno e chilometri e chilometri di spiagge sabbiose ne fanno un punto di riferimento per chi ama l’estate, il mare, il divertimento e, ovviamente, il sole. La Costa del Sol offre una vasta gamma di alloggi economici, ristoranti a prezzi accessibili e numerose attività per tutta la famiglia, come parchi acquatici, mini golf e parchi divertimento.

Spiaggia Nerja, Costa del Sol

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Veduta di Spiaggia Nerja in Costa del Sol

Malaga, la città più grande della regione, offre una combinazione di storia, cultura e vita notturna. Assolutamente da vedere è il centro storico, con la bellissima Cattedrale e il Museo Picasso. Altre città interessanti da visitare in Costa del Sol sono Marbella, famosa per i suoi lussuosi resort e il centro storico di Puerto Banus, e Nerja, con le sue pittoresche strade e le spettacolari grotte.

Bulgaria, sulle spiagge del Mar Nero

La Bulgaria è una delle mete più vantaggiose per chi ama la vita da spiaggia ma non vuole spendere una fortuna per godersi il mare, la sua brezza e un po’ di tintarella di bella stagione. In particolare, sulla costa balcanica del Mar Nero, la località di villeggiatura di Sunny Beach è nota per gli sport acquatici, la vita notturna, le lunghe spiagge dorate e prezzi davvero convenienti. Qui è possibile dedicarsi a moltissime attività per famiglie, come gite in barca, escursioni e parchi divertimento.

L’affascinante Praga 

Storia romantica, centro storico scrigno di bellezze architettoniche, prezzi economici: Praga è un’altra meta da tenere in considerazione per una vacanza low cost in Europa. Come non rimanere incantati dai colorati edifici barocchi, le chiese gotiche e l’orologio astronomico medievale? Praga offre alloggi a prezzi eccezionali, ristoranti economici e molte attrazioni gratuite o a basso costo, come i parchi cittadini, i musei e i mercati locali.

Cattedrale di San Vito, Praga

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La Cattedrale di San Vito a Praga

Polonia, da Breslavia a Cracovia

Breslavia, conosciuta anche come il “paese degli gnomi”, è una città che sa sorprendere piccoli e grandi. Oltre al romantico fiume Onder, la città è resa irresistibile dalle centinaia di statue disseminate lungo tutto il centro storico: in più, nella piazza centrale, uno gnomo italiano con caffettiera e Vespa dà il benvenuto ai turisti. Breslavia offre una vasta scelta di attrazioni gratuite o a basso costo, come i parchi cittadini, i musei e i mercati locali.

Anche Cracovia è una città ricca di storia e cultura. La capitale della Polonia si conferma sempre una meta molto conveniente per le famiglie, con alloggi a prezzi accessibili e numerose attrazioni gratuite o economiche, come il Castello Reale di Wawel e il Quartiere Ebraico.

In Grecia, in tour tra le isole

Paphos – sull’isola di Cipro – è un’ottima destinazione per le famiglie grazie alle splendide spiagge e le baie dove nuotare e divertirsi tutti insieme. Ma non è soltanto mare e sabbia: la zona è stata abitata fin dal Neolitico, quindi vanta notevoli testimonianze storiche da ammirare ed è sito UNESCO. La leggenda narra che la dea della bellezza Afrodite sia nata proprio qui. Paphos offre una vasta scelta di alloggi a prezzi convenienti, ristoranti economici e numerose attrazioni a basso costo, come i siti archeologici, i parchi naturali e le spiagge pubbliche.

Paphos, Grecia

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La spiaggia di Paphos

Sebbene alcune delle popolari isole greche possano essere costose durante la stagione alta, ci sono ancora molte altre opzioni economiche. Ad esempio, l’isola di Creta offre una gamma di alloggi a prezzi contenuti e spiagge a dir poco spettacolari. Anche altre isole meno turistiche, come Lemnos e Samos, possono essere opzioni economiche e valide dal punto di vista dell’intrattenimento e della bellezza paesaggistica.

Alla scoperta del Portogallo

Funchal è la capitale del bellissimo arcipelago di Madeira, regione autonoma del Portogallo. Il tempo mite è garantito dal clima subtropicale dell’isola, ed è perfetto per chi desidera prolungare l’estate il più possibile. Le attrazioni sono molte: dall’arrampicata sulle colline all’ispezione delle famose cantine di Madeira. Funchal offre una vasta scelta di attività per le famiglie, tra cui escursioni in barca, visite ai giardini botanici e tour dell’isola.

L’Algarve, plasmata da meravigliose scogliere, grotte marine e graziosi villaggi costieri, attrae quasi 4 milioni di turisti all’anno. Abbracciata sui due lati dall’Atlantico e lambita dalle onde selvagge, è meta ideale per i surfisti. Gli amanti del birdwatching possono invece scegliere le lagune del Parque Natural da Ria Formosa per osservare l’incredibile avifauna della zona. 

Sotto il sole della Turchia

Il grande resort di Marmaris, in Turchia, è una delle mete più apprezzate dagli amanti del sole e del mare e dalle famiglie. La città portuale vanta varie spiagge che sono autentici paradisi balneari e moltissimi ristoranti e locali tra cui scegliere. E non costano nemmeno troppo: il prezzo medio di un pasto per due più vino si aggira sui 25 euro. Marmaris offre numerose attività per famiglie, come sport acquatici, escursioni in barca e visite a siti storici.

Marmaris, Turchia

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Vista su Marmaris

Romania, una delle mete più economiche

La Romania è forse uno dei Paesi europei più economici in assoluto in cui viaggiare e offre una buona combinazione di bellezze naturali, come i Carpazi, e affascinanti città, come Bucarest e Brasov, ricche di storia e cultura. È un paese con prezzi accessibili per alloggi, cibo e trasporti.

In Slovacchia, a Bratislava

Infine, la capitale della Slovacchia, Bratislava, offre numerose opportunità a misura di famiglia. La storica Stare Mesto, la Città Vecchia, vanta famose statue tra cui quella di Rubberneck, simpatico operaio che sbuca da un tombino. Da non perdere anche l’Ufo, originale ristorante progettato come un disco volante. 

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Come affrontare un lungo viaggio in nave

La bellezza di partire sta anche nel viaggio, non solo nella meta. Proprio per questa ragione è importante rendere ogni esperienza indimenticabile. Se per raggiungere la vostra prossima destinazione dovrete affrontare un lungo viaggio in nave è bene sapere che ci sono alcune cose da fare per rendere la traversata più piacevole e non farsi mai prendere dalla noia o dalla smania di arrivare.

Godersi il percorso è parte integrante della vacanza, sia che siate da soli sia che viaggiate in compagnia di altre persone. Cosa fare durante un viaggio in nave, per combattere il rischio di annoiarsi e per vivere questa esperienza pienamente.

Viaggio in nave, le cose da fare durante la traversata

Ci sono mete che si possono raggiungere solamente dopo tante ore di nave, ma questo non deve scoraggiare nessuno: si tratta di un’esperienza indimenticabile se la si vive con la giusta predisposizione d’animo e con la voglia di affrontare il viaggio con l’entusiasmo necessario.

Vale la pena fare un giro sulla nave, osservare il mare da una prospettiva diversa oppure lasciarsi ammaliare dalle stelle: quando si è al buio il cielo appare in tutta la sua magnificenza.

In molte navi vi sono ristorante, sala shopping, area bimbi: durante l’esplorazione si può anche decidere di fermarsi in uno degli spazi e godersi l’esperienza. Inoltre, se si viaggia di giorno, ci si può anche rilassare sotto il sole.

Sedile o cabina: cosa fare

Ovviamente le cose cambiano a seconda che la prenotazione comprenda una cabina o solo un posto poltrona o ponte.

In questo secondo caso, infatti, non si hanno la privacy e la comodità della camera privata. Quindi è bene occupare il proprio posto e cercare di non lasciarlo, oppure di non abbandonare lì oggetti preziosi. Se, invece, si ha una cabina diventa tutto più semplice poiché ci si può ritirare nella propria stanza per riposare comodamente e senza essere disturbati. Ovviamente ci sono differenze di costo che vanno calcolate all’atto della prenotazione.

Cosa portare con sé durante un lungo viaggio in nave

Ci sono alcuni oggetti utili che serve portare con sé quando si deve affrontare un lungo viaggio in nave. A partire da tutto il necessario per il riposo, soprattutto se non si ha una cabina privata. Come quando si vuole dormire in aereo o in pullman, quindi, serviranno tappi per le orecchie, mascherina per schermare la luce, un cuscino di piccole dimensioni e un sacco a pelo (eventualmente, se non si ha, può andare bene una coperta). Si può anche portare un materassino gonfiabile in caso si voglia provare a dormire per terra.

Per ingannare il tempo, invece, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Si può optare per un buon libro (oppure caricarne un paio sull’eReader se la traversata è particolarmente lunga) magari di viaggio o di avventura, per entrare già nella mentalità giusta per la vacanza.

Se si ha un tablet, ma in alternativa va benissimo anche un cellulare, si possono guardare film e serie tv. Attenzione, però, non è detto ci sia il wi-fi: in questo caso si possono scaricare sulle apposite applicazioni dei canali in streaming per poter vedere ciò che più piace anche in assenza di rete. Non devono mancare dei giochi: che vanno bene sia per i viaggi con bambini, sia in compagnia di coetanei e anche da soli. Qualche attività ludica è perfetta per ingannare il tempo.

E poi spuntini, acqua e musica: il viaggio in nave trascorrerà talmente velocemente che non ve ne renderete neppure conto.

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Le imprevedibili spiagge di Sansepolcro

Quando la canicola picchia, non è sempre facile mantenere lo sguardo concentrato sulla cultura e sull’arte.

Sansepolcro, meravigliosa cittadina medievale al confine tra Toscana, Umbria e Marche che ospita alcuni dei più celebri capolavori di Piero della Francesca, ha in fondo un’anima rurale, a contatto con la natura che la circonda, e nasconde piccoli tesori d’acqua dolce che possono diventare il complemento ideale per un weekend di tarda primavera o estate che metta insieme i capolavori del Rinascimento con un tuffo rinfrescante nelle acque del torrente Afra.

Non è infatti il Tevere, che solca il centro cittadino allargandosi fino a prendere forma di fiume, la spiaggia prediletta dagli abitanti di Sansepolcro. Fino a qualche decennio fa, i ragazzi del paese si avventuravano nella vicina valle dell’Afra, per passare i lunghi pomeriggi estivi tra le cascate e le piscine naturali del torrente, riparato da frondosi e freschi boschi.

Ancora oggi le piscine naturali dell’Afra sono la destinazione ideale per i caldi pomeriggi estivi. Dopo aver visitato il centro storico medioevale della città, dopo essersi lustrati gli occhi di fronte alle opere di Piero della Francesca e alle altre mirabili attrazioni artistiche di Sansepolcro, è il momento di immergersi, letteralmente, nella natura, andando alla scoperta delle spiagge d’acqua dolce che si trovano poco fuori città.

Fonte: Lorenzo Calamai

I tetti di Sansepolcro nella luce della golden hour

Sansepolcro, la città di Piero della Francesca

Adagiata sulle sponde del fiume Tevere, Sansepolcro è un piccolo centro di circa 15mila abitanti con una concentrazione di capolavori dell’arte rinascimentale da far invidia a qualsiasi altra città toscana.

Qui, infatti, è nato Piero della Francesca, uno dei pittori più importanti del Rinascimento che, dopo aver lavorato a Arezzo, Rimini, Roma, Perugia e Urbino, tornò nella città natale negli ultimi anni prima della morte, avvenuta il 12 ottobre 1492, il giorno in cui Cristoforo Colombo sbarcava per la prima volta in un nuovo continente.

Il Museo Civico di Sansepolcro ospita due delle più mirabili opere del proprio enfant du pays: il Polittico della Misericordia e la Resurrezione.

Il Polittico, realizzato tra il 1445 e il 1462, è di particolare impatto scenografico, ospitato in una sala buia e rivestita di nero per dare risalto alle sue 23 tavole a sfondo dorato. Al centro figura l’altera immagine della Madonna della Misericordia, il cui mantello dà riparo ai fedeli, infinitamente più piccoli. La forza dell’opera, oltre che nella suggestione della sua complessità, sta nell’utilizzo di forme geometriche e nell’organizzazione prospettica della scena, caratteristiche innovative e distintive di Piero della Francesca.

Fonte: Lorenzo Calamai

Il Polittico della Misericordia è un’opera suggestiva, innovativa e imponente

La Resurrezione, opera successiva, è un affresco recentemente salvato da un’importante opera di restauro operata tra il 2015 e il 2018. Un’opera costruita con cura geometrica, ma sottraendo stavolta la figura del Cristo alle leggi della prospettiva che valgono invece per i soldati addormentati ai suoi piedi, a simboleggiarne lo sfuggire alle leggi terrene.

All’affresco della Resurrezione è collegato un aneddoto storico: si narra che nel 1944 il comandante alleato Anthony Clarke, che aveva ordinato il bombardamento di Sansepolcro per riscattarla dall’occupazione tedesca, fermò l’artiglieria nel momento in cui si ricordò dell’entusiastico racconto che lo scrittore Aldous Huxley aveva fatto, vent’anni prima, dell’opera di Piero della Francesca, giungendo a definirla il più bel dipinto al mondo.

Fonte: Lorenzo Calamai

Un particolare dalla Resurrezione, con il corpo atletico del Cristo ispirato ai modelli classici della scultura greca

Sansepolcro non si esaurisce però qui: il centro storico è caratterizzato da un dedalo di vicoli e viuzze che regalano scorci architettonici di notevole bellezza, improntati alla natura medioevale del borgo, costituitosi attorno ad una abbazia nel X secolo.

Nella bella Basilica Concattedrale di San Giovanni Evangelista, per tutti il Duomo di Sansepolcro, è conservato un dipinto raffigurante l’Ascensione di Cristo ad opera del Perugino, altro autore chiave del Rinascimento, e il particolare Volto Santo, una scultura lignea di incerta datazione proveniente da oriente e oggetto di venerazione.

Ai margini del centro storico l’imponente fortezza risale all’epoca medicea ed è opera dell’architetto Giuliano da Sangallo, uno dei nomi più prestigiosi dell’architettura del sedicesimo secolo.

Alla scoperta del torrente Afra

Albula, l’antico nome del fiume Tevere. Un corso d’acqua che immediatamente evoca tempi remoti ed epoche sepolte dal passare del tempo: un accumularsi di Storia che si rintraccia su tutto il territorio attraversato dai 405 chilometri di lunghezza del fiume sacro ai destini di Roma, come recita la patriottica incisione sulla colonna posta in epoca fascista presso le sorgenti sul monte Fumaiolo, in Emilia-Romagna.

L’unico, breve tratto che il Tevere compie in Toscana è qui, nei pressi di Sansepolcro, prima di proseguire in Umbria, passando per il territorio dei comuni di Città di Castello, Perugia, Todi, Orvieto e infine passando nel Lazio.

La parte iniziale della valle del Tevere ha un notevole interesse naturale, di qua e di là dal confine con la Toscana e il torrente Afra ne è uno degli affluenti più affascinanti. Nel suo breve corso fa in tempo a formare spettacolari piscine naturali all’ombra di un fitto bosco di castagni.

Fonte: Lorenzo Calamai

La cascatella del torrente Afra dà vita a una bella piscina naturale

Per raggiungere le spiagge d’acqua dolce più vicine a Sansepolcro, si deve imboccare via della Montagna, la strada che risale tutto il corso dell’Afra, fiancheggiandolo, fino ad arrivare per l’appunto in frazione Montagna, un piccolo abitato all’ombra del massiccio dell’Alpe della Luna.

In corrispondenza della struttura ricettiva San Martino val d’Afra si trova quello che i locali chiamano Gorgo dei Ciliegi, una bella polla d’acqua rinfrescante ai piedi di una cascata.

Tuttavia le due piscine d’acqua dolce più belle si trovano qualche chilometro più a monte, poco prima del bivio della strada con le indicazioni per Germagnano. Qui un sentiero sulla destra della sede stradale scende verso il torrente. Le varie biforcazioni della traccia conducono alle due diverse piscine naturali che si nascondo all’ombra del bosco.

A monte, il corso del torrente scivola su un percorso scavato nella roccia fino a scendere dolcemente nell’ampia e invitante piscina ai suoi piedi, alla costante ombra di un fitto bosco che isola completamente dalla pur vicina strada asfaltata. Ha un fondale di sassolini rotondi e attorno un anfiteatro di roccia che rendono il luogo il più comodo per un picnic o semplicemente per una sosta rilassante.

Più a valle, un’ampia polla ben più profonda è sormontata da una cascatella più alta. Si può raggiungere percorrendo il sentiero o camminando dentro il letto del torrente e poi tuffandosi direttamente dalla cascata che la domina, per avere un brivido di adrenalina in più.

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Le meravigliose location della serie Tv “Bridgerton 3”

Su Netflix è finalmente disponibile la terza stagione di “Bridgerton”, una serie Tv amatissima e tratta dai bestseller di Julia Quinn ambientata nel mondo sensuale, lussuoso e competitivo della società londinese dell’epoca della Reggenza. Un prodotto televisivo dal successo incredibile: la prima stagione è stata la più vista in assoluto sulla piattaforma streaming fino a quel momento; la seconda è stata la serie in lingua inglese più vista di sempre su Netflix; dalla terza, quindi, ci si aspettano grandi cose.

Sinossi della terza stagione

In questa terza stagione Penelope Featherington (Nicola Coughlan) dopo aver sentito le parole denigratorie di Colin Bridgerton (Luke Newton) nei suoi confronti ha finalmente accantonato la cotta di lunga data per lui. Ha per questo deciso che è arrivato il momento di trovare un marito che le garantisca sufficiente indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano dalla madre e dalle sorelle. Il problema, per lei, è la mancanza di autostima che la porta a veder fallire clamorosamente tutti suoi tentativi.

Nel frattempo Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e un atteggiamento molto spavaldo, ma è avvilito nel constatare che Penelope gli sta dando il benservito. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, si offre di farle da mentore per aiutarla a trovare fiducia in se stessa, e quindi un marito.

Le lezioni, tuttavia, generano un effetto anche troppo positivo, al punto che Colin si ritrova costretto a domandarsi se i suoi sentimenti per la ragazza siano solo amichevoli. A complicare le cose per Penelope, come è possibile immaginare, ci sono anche tanti altri interessanti avvenimenti.

Bridgerton

Fonte: Netflix

Una scena di “Bridgerton 3”

“Bridgerton 3”, le location

Le location di “Bridgerton 3” sono tante e una più bella dell’altra. Ne è un esempio Basildon Park, una casa di campagna situata nel Berkshire, tra i villaggi di Upper Basildon e Lower Basildon, che rappresenterà la dimora di nuovo personaggio in questa stagione: Lady Tilley Arnold.

Numerose scene sono state girate anche a Bath, affascinante città termale situata nella campagna del sud-ovest dell’Inghilterra, che offre cornici spettacolari: The Royal Crescent fornisce gli esterni per Mayfair, la casa dei Featherington, i passaggi in carrozza e la finestra di Penelope; Edward Street e Vane Street fanno da sfondo per Grosvenor Square, Regent Street e le inquadrature chiave della carrozza dei Cowper; l’Holburne Museum ritorna come esterno immediatamente riconoscibile della tenuta di Lady Danbury in occasione del ballo delle quattro stagioni.

C’è poi il maestoso Blenheim Palace, monumentale residenza di campagna inglese situata a Woodstock, nell’Oxfordshire, che è una delle più grandi del Paese. A comparire durante la stagione sono anche il Grimsthorpe Castle, straordinaria tenuta con foresta di querce, giardini e una casa storica quadrangolare con cortile, e l’Hampton Court Palace, la location più amata della serie: si tratta di un incredibile un palazzo reale situato nel distretto londinese di Richmond upon Thames dotato anche di un parco, con giardino alla francese, che è sede ogni anno di varie manifestazioni.

Protagonista in questa stagione è anche Osterley, un quartiere benestante della storica parrocchia di Isleworth, nella zona ovest di Londra, che vanta uno splendido quadrilatero al centro che ha fornito la cornice perfetta per un ballo estivo serale, girato parzialmente in esterni sotto una luna splendente.

Painshill Park è già comparso durante la prima stagione di “Bridgerton” e torna nella terza come sfondo per un picnic dei Featherington.

Poi ancora Ranger’s House, un palazzo georgiano in mattoni rossi che svetta nei cieli nel sud-est di Londra; Squerryes Court, incredibile casa padronale della fine del XVII secolo che si trova appena fuori dalla città di Westerham, nel Kent; Wilton House, casa di campagna che è stata la residenza dei conti di Pembroke per quattro secoli; Woburn Walk, strada pedonale di Londra che rappresenta uno dei primi esempi di via dello shopping nell’era Regency; Wrest Park, tenuta di campagna situata a Silsoe, di interesse storico culturale, circondata da Wrest Park Gardens, anch’essi giardini formali di interesse storico culturale.

Altre location che compaiono in “Bridgerton 3” sono l’Old Royal Naval College, edifici che fungono da fulcro architettonico del Maritime Greenwich, un sito del patrimonio mondiale a Greenwich; Luton Hoo, incredibile tenuta di campagna; North Mymms Park, casa in stile elisabettiano nella campagna dell’Hertfordshire; Chiswick House, incantevole villa neopalladiana a Chiswick.

Bridgerton 3

Fonte: Netflix

Ancora un’immagine della terza stagione di “Bridgerton”
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Bologna tra le 50 città migliori al mondo

Tra le città in assoluto più belle, vivaci, con un ricco patrimonio storico, artistico e culturale e una scoppiettante popolazione studentesca, c’è senza ombra di dubbio Bologna. E a saperlo non siamo solo noi italiani, ma anche il mondo intero: il capoluogo dell’Emilia-Romagna, con i suoi ben 43 eventi internazionali ospitati nel 2023, è oggi tra le 50 migliori città al mondo.

Le migliori destinazioni congressuali del mondo

In occasione della fiera IMEX a Francoforte è stato reso noto il ranking 2023 di ICCA (International Congress and Convention Association), contenente la graduatoria delle destinazioni congressuali top del mondo.

Come accennato sopra, con ben 43 eventi internazionali ospitati nel 2023 Bologna rientra nella Top 50 mondiale, tanto da essersi classificata al 47° posto. Una posizione che la fa entrare di diritto anche nella Top 30 in Europa, davanti a destinazioni come Monaco, Zurigo e Anversa, e che le fa confermare il proprio posizionamento tra le prime tre realtà in Italia, subito dopo Roma e Milano.

Guardando alla graduatoria dei Paesi, l’Italia figura come prima destinazione in Europa per numero di congressi associativi e con ben 553 eventi ospitati nell’anno solare, lo Stivale si guadagna anche (e per la prima volta) la seconda posizione al mondo, preceduta solo dagli Stati Uniti e con la Spagna subito dietro.

Da cosa deriva questo grande successo

Per la città di Bologna questo è un grande successo, perché il rapporto ICCA nasce dal confronto delle performance delle destinazioni in tutto il mondo, e rappresenta quindi un riscontro importante sull’andamento della meta in ambito congressuale, nonché una vetrina promozionale rilevante a livello internazionale.

Il merito di questa popolarità è dovuto anche al lavoro del Bologna Convention Bureau, dipartimento della Fondazione Bologna Welcome creato proprio per aumentare la visibilità della città e delle sue strutture a livello congressuale, che ha permesso a questa splendida realtà di distinguersi nel settore della meeting industry e di ospitare numerosi organizzatori di congressi ed eventi internazionali di diversi settori.

Nel corso del 2023 sono state infatti ben 19 le candidature chiuse con successo e oltre 400 le richieste ricevute per organizzare ulteriori eventi sul territorio. Altri fattori che hanno fanno (e faranno nel futuro) la differenza in questo settore sono state la varietà e versatilità delle sedi per eventi, la privilegiata posizione geografica e la sinergica collaborazione tra operatori territoriali, istituzioni cittadine e Università.

Ma non è finita qui, perché Bologna può anche contare su un capitale intellettuale di rilievo che il Bologna Convention Bureau valorizza e sostiene, rappresentato da personalità del mondo accademico e scientifico che si spendono per candidare questa magica città come sede del proprio evento internazionale.

Dal desiderio di premiare questo impegno è nato il progetto Bologna Ambassador, creato nel 2018 dal BCB, insieme al Comune di Bologna e all’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum: ad oggi la città può contare su ben 68 Bologna Ambassador. La sesta Premiazione Bologna Ambassador, in programma il 12 giugno 2024 in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio, sarà l’occasione per premiare altre 15 personalità che si sono distinte quest’anno per aver portato in città eventi rilevanti, oltre che un appuntamento per approfondire gli importanti risultati condivisi oggi da ICCA alla presenza di figure istituzionali rappresentative del territorio.

Insomma, Bologna è sempre di più una meta internazionale.

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Roseto Valfortore: tesoro d’Italia tra storia, sapori e tradizioni

Nel cuore della suggestiva Puglia sorge un gioiello prezioso e intatto nel tempo, uno dei borghi tra i più belli d’Italia: il Comune di Roseto Valfortore. Con le sue radici che affondano nelle antiche tradizioni e la sua aura intrisa di storia, questo borgo incanta i visitatori con la sua bellezza mozzafiato e la sua ricchezza culturale senza pari.

Un viaggio alle origini

Roseto Valfortore è un pittoresco paese situato nella provincia di Foggia, a un’altitudine di 650 metri, nel suggestivo scenario collinare del Preappennino Dauno, dove le acque del fiume Fortore scorrono placide nella vallata. Le origini di Roseto Valfortore risalgono a tempi lontani, quando le antiche civiltà popolavano queste terre, lasciando dietro di sé tracce tangibili della loro presenza, soprattutto di epoca romana. Ne è un esempio la fiorente attività artigianale degli scalpellini, sviluppatasi per diversi secoli, grazie alla cava da cui veniva estratta e lavorata la pietra locale.

Un angolo del centro storico di Comune Roseto Valfortore

Fonte: Comune Roseto Valfortore

Il centro storico di Comune Roseto Valfortore

Arte e Cultura: il fascino del passato

Il borgo, immerso in un paesaggio incantato tra montagne e valli, ha mantenuto intatta la sua autenticità nel corso dei secoli. Camminare per le stradine di Roseto Valfortore è come fare un tuffo nel passato. Le sue piazze accoglienti e le sue chiese secolari narrano storie di fede e devozione, mentre i suoi palazzi storici raccontano di epoche passate di splendore e nobiltà. Ogni angolo è un’opera d’arte da scoprire, un frammento di storia da ammirare. Tra i suoi monumenti più significativi, spicca la Chiesa Madre, nota anche come Santa Maria dell’Assunta, simbolo di devozione e storia locale. L’Arco della Terra, un tempo portale d’ingresso principale al borgo, conserva ancora il suo fascino antico. Da non perdere una visita all’Anfiteatro che ha anche arricchito l’offerta culturale del paese, ospitando concerti, spettacoli teatrali e manifestazioni durante le calde serate estive.

Una veduta dell'Arco della Terra di Comune Roseto Valfortore

Fonte: Comune Roseto Valfortore

L’Arco della Terra di Comune Roseto Valfortore

Sapori autentici e tradizioni vive

Roseto Valfortore non è solo storia e arte, è anche una terra di sapori autentici e tradizioni vive. Il suo Tartufo è un elemento della cucina davvero irrinunciabile. Le sagre e gli eventi che animano il calendario annuale del borgo offrono l’opportunità unica di immergersi nella cultura locale, assaporando i piatti tipici della tradizione culinaria pugliese. Dai formaggi prelibati ai salumi genuini, dalle ricette tramandate di generazione in generazione ai dolci che conquistano il palato, ogni boccone è un viaggio nel gusto e nella tradizione. Da assaggiare la tradizionale ricetta dei cavatelli di grano duro, conosciuta in dialetto come “cecatédde ch’i tanne checuzze“, prevede l’uso di pomodoro fresco, zucchine e una spolverata di polvere di peperoncino.

Oggi il Comune di Roseto Valfortore è annoverato della Bandiera Arancione, il riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

Veduta esterna della Chiesa Madre di Comune Roseto Valfortore

Fonte: Comune Roseto Valfortore

Chiesa Madre del Comune Roseto Valfortore