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“Non taggare questa spiaggia”, così a Maiorca si combatte l’overtourism

Con l’avvicinarsi dell’estate, molte splendide località di villeggiatura si trovano ad affrontare nuovamente le conseguenze negative dell’overtourism. Tra queste c’è anche l’isola di Maiorca, una delle perle delle Baleari, amata soprattutto dai più giovani: l’amministrazione ha deciso di adottare così una particolare iniziativa che trae spunto da una campagna social diffusa lo scorso anno. Scopriamo di che cosa si tratta.

Maiorca e il problema dell’overtourism

L’overtourism è un problema che affligge tantissime splendide destinazioni in tutto il mondo, con conseguenze spesso nefaste: lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’aumento dei rifiuti, l’impossibilità di godersi l’esperienza di viaggio e, per i residenti, un gran numero di disagi nella vita quotidiana. Insomma, non sorprende che ormai da qualche anno si cerchi di combattere il fenomeno, anche a costo di perdere qualche turista. È il caso di Venezia, che nel 2024 ha introdotto il ticket d’ingresso per contingentare il numero dei visitatori.

All’estero, iniziative che hanno suscitato molto scalpore sono quelle adottate da Amsterdam, che ha deciso di non costruire più hotel per limitare gli arrivi, e da Ibiza, che – da capitale della movida – ha vietato in alcune località la vendita di alcolici nelle ore notturne. Anche Maiorca, un’altra delle meravigliose isole delle Baleari, ha introdotto una nuova misura che potrebbe finalmente aiutare a combattere l’overtourism, con gran vantaggio per i visitatori e per gli abitanti. Tutto nasce da una campagna social che, lo scorso anno, ha riscosso parecchio successo online.

L’iniziativa anti-turismo di massa

“Non taggare questa spiaggia”: ecco il nuovo mantra che si sta diffondendo sempre più rapidamente a Maiorca. Nell’estate 2023, questo slogan ideato da un’agenzia di comunicazione locale aveva fatto il giro del web ed era stato condiviso da moltissime persone, con l’obiettivo di spingere i visitatori a non taggare le località più esclusive dell’isola, per evitare che venissero prese di mira dalla folla. Quest’anno, l’amministrazione di Maiorca ha chiesto all’agenzia di fare un passo in avanti. E così lo slogan è stato stampato su centinaia di adesivi distribuiti ai residenti e ai commercianti.

Questi adesivi possono essere attaccati ovunque, invitando i turisti a non condividere online foto e indicazioni precise sul loro viaggio. L’obiettivo è sempre lo stesso: proteggere almeno quelle calette più nascoste e sconosciute ai più, così da preservare la loro bellezza incontaminata, a disposizione dei pochi che riescono a raggiungerle. “L’idea è nata dal successo della campagna online. La gente ci chiedeva qualcosa di tangibile, in modo che potesse raggiungere più persone anche al di là degli schermi” – ha spiegato Virginia Moll, direttrice dell’agenzia, in un’intervista al quotidiano Ultima Hora.

“Il sovraffollamento colpisce innanzitutto noi residenti, rendendo il soggiorno più costoso e peggiorando la nostra qualità della vita, ma a risentirne sono anche i turisti. Per questo motivo la nostra campagna cerca di coinvolgerli nella ricerca di soluzioni per risolvere questo problema” – ha concluso la Moll. Insomma, un’iniziativa decisamente originale, che porta la lotta contro l’overtourism ad un livello superiore: quello dei social network, dove in effetti si gioca in un ambito particolarmente favorevole ai più giovani, i veri destinatari di questa campagna.

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Tutto quello che ti serve per un’avventura in bici

Viaggiare in bici regala emozioni impagabili. Permette di immergersi nei paesaggi, esplorarne i luoghi più suggestivi tra natura e città, lungo le coste affacciate al mare o per le strade panoramiche tra le montagne. Ma prima di avventurarsi in sella alla propria bicicletta, sono richieste varie accortezze imprescindibili per evitare di trasformare una piacevole avventura in un’esperienza stressante. Soprattutto quando decidiamo di organizzare una vacanza in bicicletta in un Paese lontano.

Come trasportare la bici in una destinazione lontana? E cosa dovremmo sempre portare con noi durante un viaggio di questo tipo? Ecco tutti i consigli utili per partire senza preoccupazioni.

Viaggio in bici da una meta lontana: come fare

Avete in previsione un tour in bicicletta esplorando la Danimarca o vorreste pedalare nella natura selvaggia della Sardegna? Ovunque decidiate di avventurarvi, prima di partire dovrete prestare attenzione a diversi aspetti organizzativi. Il luogo che si decide di esplorare, la durata del tragitto e le risorse disponibili lungo il percorso, infatti, devono essere valutati e pianificati nei minimi dettagli prima di partire. In questo modo potrete individuare la soluzione migliore per voi.

Prima di intraprendere un viaggio lontano in bici, oltre a creare una mappa dettagliata con tutte le tappe che intendete fare, dovrete valutare se trasportare il mezzo a due ruote oppure ricorrere al noleggio una volta giunti a destinazione.

Prendere una bici a noleggio può essere una buona soluzione per evitare problemi legati al trasporto da un Paese all’altro, magari affidandosi a un’agenzia specializzata e verificata per evitare di incorrere in brutte sorprese. Se invece avete intenzione di partire con la vostra fidatissima compagna di viaggio, dovrete valutare il mezzo di trasporto con cui farlo.

Se avete in programma di spostarvi in macchina, potete pensare di infilare il mezzo nel bagagliaio togliendo le ruote e regolando il manubrio, se necessario, oppure potete agganciarla al comodo portabici, se ne avete installato uno sul retro o sul tetto dell’auto, oppure se avete un carrello portabici da traino.

Se la meta da raggiungere è lontana e decidete di prendere l’aereo, allora potete imbarcare la vostra bici come bagaglio da stiva. Questo servizio è offerto dalla maggior parte delle compagnie, ciascuna delle quali detta regole e dimensioni limite, da consultare prima di prenotare il volo.

Anche in treno, con un biglietto supplementare, è possibile trasportare biciclette senza problemi. Anche in questo caso, è bene informarsi presso la compagnia ferroviaria con cui si intende viaggiare.

Cosa serve portare in un viaggio in bici

Dopo aver organizzato l’itinerario e l’eventuale trasporto (o noleggio) della bicicletta, non dimenticate altri fattori fondamentali per il buon esito della vacanza sulle due ruote: gli accessori, l’attrezzatura e gli indumenti da portare con sé durante l’avventura.

Organizzare al meglio borse e zaino è essenziale per assicurare comfort e sicurezza durante il viaggio. Iniziate dal preparare le attrezzature e gli accessori indispensabili per non farvi trovare impreparati in caso di guasti, forature e situazioni di emergenza. Ecco cosa non dimenticare mai:

  • Kit di attrezzi: ricambio di luci, olio lubrificante, camere d’aria e toppe autoadesive per forature, fascette e nastro adesivo
  • Borraccia termica: essenziale soprattutto per viaggi sotto il calore del sole, per mantenere fresca l’acqua
  • Lucchetto
  • Pompa da fissare al telaio della bici
  • Supporto per smartphone
  • Kit di primo soccorso: garze, cerotti, disinfettante, bende
  • Casco e guanti
  • Gilet catarifrangente

Se state programmando un viaggio in totale contatto con la natura durante il quale dormirete in un campeggio illuminato dalle stelle, allora dovrete organizzare gli spazi di borse e zaini per trasportare una tenda e l’attrezzatura necessaria per installarla, oltre al sacco a pelo. A tal proposito, è importante valutare di trasportare il giusto mix di borse: quelle posteriori da agganciare al portapacchi, la borsa da manubrio e lo zaino da portare in spalla.

Non dimenticate di rifornirvi di abbondante acqua e di qualche snack da consumare durante il viaggio. Infine, che vogliate pedalare sotto il sole intenso estivo o che decidiate di seguire un itinerario in alta montagna dove l’aria è più fresca, ricordate di portare sempre con voi una buona crema solare ad alta protezione e gli occhiali da sole.

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Come affrontare un lungo viaggio in bici

Finalmente ti sei deciso ad affrontare quel lungo viaggio in bicicletta che da tempo accarezza i tuoi sogni, ma non sai bene come organizzarti al meglio per evitare i tanto temuti contrattempi che questa modalità di trasporto può generare. Niente panico: con la giusta pianificazione e conoscendo tutti gli accessori da portare con te, sarai pronto per una vacanza memorabile, lontano dal caos cittadino e immerso negli scenari naturali che desideravi esplorare da tempo.

Come si affronta quindi un lungo viaggio in sella a una bici? Dalle attrezzature allo studio dell’itinerario, ecco tutto quello che dovresti sapere per non farti trovare impreparato e goderti ogni attimo della pedalata alla scoperta di luoghi mozzafiato in giro per l’Italia o nel resto del mondo.

Scegli la destinazione più adatta

Ogni viaggio che vogliamo intraprendere richiede una certa dose di organizzazione, ma se il mezzo di trasporto principale è la bici, allora la pianificazione dettagliata degli spostamenti diventa un elemento essenziale.

Innanzitutto, la scelta della destinazione in cui viaggiare su due ruote è di estrema importanza. La difficoltà dell’itinerario e le tempistiche possono variare molto in base a diversi fattori: l’abitudine alla pedalata, l’esperienza, la capacità di affrontare i dislivelli e le strade sterrate possono influire sulla qualità e sulla durata del viaggio. Nel valutare questi fattori, è bene tenere a mente che verrà portato con sé anche uno zaino o dei bagagli e questo comporta un carico maggiore sulle ruote e quindi uno sforzo fisico superiore per chi pedala.

Studia l’itinerario

Oltre alla giusta destinazione, è bene studiare dettagliatamente tutto l’itinerario da percorrere, in modo tale da organizzare le soste e i pernottamenti. Se non hai alle spalle altri viaggi di più giorni a bordo di una bicicletta, per prevedere i tempi di percorrenza di un tragitto puoi calcolare una velocità media di 15 km/h (per una persona abbastanza allenata).

Nel definire l’itinerario con tappe e soste per bere, mangiare, riposarsi o scattare foto, è bene informarsi su eventuali alternative nel percorso, in caso di chiusura di strade o altri problemi imprevisti. In questo modo non ti farai trovare impreparato e non perderai troppo tempo nel cercare la migliore soluzione.

Una volta studiato al millimetro ogni spostamento e steso una mappa con il percorso che hai organizzato, avrai a disposizione uno strumento molto utile per non perderti durante il viaggio. Puoi quindi installare sul tuo smartphone una delle tante app che leggono i tracciati GPX, caricare il tuo itinerario e seguirlo durante il viaggio. In alternativa, molti ciclisti usano anche le app di mappe generiche.

Scegli attentamente dove dormire

Stai organizzando l’itinerario perfetto per il prossimo viaggio in bici di più giorni, ma hai dubbi su dove andare a dormire? Potrebbe sembrare una scelta banale, ma la tipologia di pernottamento in questo caso può fare la differenza su qualità e comodità del viaggio.

In linea generale, se ti trovi alle prime esperienze è sconsigliato il campeggio. Dovresti portare con te una tenda e l’attrezzatura necessaria, elementi che inciderebbero sull’ingombro e sul peso del trasporto. Inoltre, se non sei già abituato alle nottate nella natura e sotto le stelle, puoi rischiare di risvegliarti ancor più stanco del giorno precedente, condizionando negativamente il piacere del viaggio in bici. In questi casi, meglio optare per ostelli, alberghi o B&B.

Prima di partire controlla la bicicletta

Hai scelto la destinazione e studiato perfettamente il percorso da intraprendere, ma ora devi pensare a un altro aspetto essenziale: la bicicletta. Se non ne possiedi una professionale, ideale per il cicloturismo, non perderti d’animo. Anche una due ruote da città potrebbe andar bene, ovviamente in base alla tipologia di strada che verrà battuta.

Per affrontare un lungo viaggio verifica prima di partire alcuni aspetti tecnici della bicicletta: sella comoda, ruote in ottimo stato e portapacchi capiente. È necessario, inoltre, fare un controllo ai freni. Se il telaio è particolarmente robusto potrai agganciare apposite borse che renderanno il viaggio molto comodo, in questo modo porterai con te un notevole numero di oggetti senza che il baricentro della bici venga stravolto.

Non dimenticare mai di portare anche un kit di attrezzi e qualche ricambio: li benedirai in caso di eventuali guasti, soprattutto se dovessero avvenire lontano dai centri abitati. Tra gli accessori da portare sempre con sé in un lungo viaggio in bici troviamo:

  • Luci
  • Borraccia termica
  • Lucchetto
  • Gilet catarifrangente
  • Olio lubrificante per catena
  • Pompa (da fissare al telaio)
  • Camere d’aria di ricambio e toppe autoadesive per riparare piccoli fori
  • Supporto per smartphone

Organizza il contenuto di borse e zaino

Cosa portare con sé per un lungo viaggio in bici? Se è già complicato ridurre al minimo il numero di indumenti per un bagaglio a mano in aereo, viaggiando su una sella dovranno essere ridotti all’essenziale. La quantità di cose da trasportare dipende principalmente dalla capacità della borsa o dello zaino che si utilizza.

A tal proposito, è bene fare una distinzione fra tre tipologie di contenitori che fungono da valigia per questo tipo di viaggio: le borse posteriori, la borsa da manubrio e lo zaino. Quelle posteriori sono due borse collegate al portapacchi, solitamente abbastanza capienti, mentre la borsa da manubrio è più piccola e leggera, ottima per conservare cibo o accessori che possono servire più frequentemente mentre si pedala. Lo zaino, infine è utile se si prevedono tappe nelle quali si intraprendono anche camminate. Il consiglio è quello di creare un mix tra queste borse, cercando di non caricarle troppo per non sbilanciare il baricentro e rendendo il viaggio più faticoso.

Una volta scelto il contenitore, dovrai pensare al contenuto. Non dimenticare di rifornirti di abbondante acqua e qualche snack da consumare durante il viaggio. Anche se non si intende pedalare sotto il sole delle giornate estive più calde, è consigliata la crema solare ad alta protezione: sarai spesso esposto alla luce solare e senza protezione rischieresti una scottatura, anche nei mesi lontani dall’estate.

Non dimenticare anche i guanti e il casco, indispensabile per viaggiare in completa sicurezza. Se il tragitto è particolarmente lungo sarà bene indossare la tipica tuta da ciclista con tessuto traspirante: per viaggi così impegnativi la comodità è d’obbligo. Infine, non dimenticare un ricambio di vestiti “in borghese”: per una cena al ristorante o un drink in un locale potrai sfoggiare pantalone e camicia o un bel vestito, lasciando da parte gli indumenti sportivi.

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Cantine Aperte 2024: dove andare il weekend del 25 e 26 maggio

Organizzato da Movimento Turismo del Vino, il nuovo appuntamento con Cantine Aperte 2024 segna il ritorno di uno degli eventi più attesi dell’anno: un weekend alla scoperta dei più suggestivi panorami enologici d’Italia, dalle colline alle montagne, e dei migliori vini che qui vengono prodotti. Sabato 25 e domenica 26 maggio ci sarà dunque l’opportunità per immergersi nella 32esima edizione del festival, tra degustazioni, tour guidati, laboratori sensoriali e picnic all’aria aperta. Scopriamo quali sono i luoghi assolutamente da non perdere.

Le cantine aperte nel Nord Italia

Vediamo alcune delle cantine aperte nel Nord Italia, con le loro attività da godersi tra un calice e l’altro. In Friuli Venezia Giulia, la cantina Principi di Porcia di Azzano Decimo propone una degustazione di vini con visita alla fattoria e all’impianto biogas, per apprendere i principi dell’energia sostenibile. È inoltre possibile pranzare all’aperto con intrattenimento musicale e tanti divertimenti per i più piccoli, oltre a fare una visita al vigneto a bordo di una carrozza.

In Piemonte, il piccolo borgo di La Morra ospita la cantina Agricola Gian Piero Marrone, che per l’occasione propone ricche degustazioni da abbinare a tante specialità gastronomiche locali. Su prenotazione, inoltre, è possibile partecipare a corsi di cucina, lezioni di viticoltura e tour guidati nel bellissimo paesaggio delle Langhe e del Roero, da sempre terra di alcune delle più rinomate etichette italiane.

In Trentino Alto Adige, la cantina Borgo dei Posseri organizza un picnic all’aperto con vista sulla Vallagarina e sul fiume Adige, assaporando i migliori vini e i prodotti tipici del territorio. Si può poi vivere un’avventura speciale, una degustazione nel bosco che si rivelerà una vera e propria esplorazione multisensoriale – con tanto di cartina – alla scoperta delle bellezze del territorio, tra le vigne che producono le migliori etichette della zona.

Le cantine aperte nel Centro e Sud Italia

Nel Centro Italia, e più precisamente nel Lazio, la cantina Casale del Giglio di Aprilia propone una visita guidata dei vigneti e dell’azienda. Si può scoprire qualcosa in più sul processo di invecchiamento del vino, ma anche sulle sperimentazioni degli ultimi anni effettuate nell’ambito della microvinificazione. Infine, c’è la possibilità di trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta presso l’oasi naturale, un piccolo laghetto cinto da un giardino paesaggistico romantico, degustando del buon vino.

In Toscana, la cantina Baldetti di Cortona è una vera e propria fucina di eventi. Si passa dalla Wine Walk Dog Edition, una passeggiata tra i vigneti in compagnia degli “ospiti” del Canile di Ossaia, alla Guess Who?, una degustazione alla cieca con premio finale (a sorpresa, ovviamente). Si può inoltre fare sport all’aperto con la BeActive Race tra i filari, o semplicemente godersi del buon cibo con musica dal vivo.

In Molise, infine, la cantina Principe delle Baccanti di Baranello organizza una degustazione abbinata a prodotti tipici del luogo e una splendida passeggiata in vigna, che si conclude con una visita all’azienda. C’è anche la possibilità di visitare il vicino Museo della Civiltà Contadina, per immergersi appieno nelle tradizioni di una volta che ancora oggi rappresentano il cardine della pratica vinicola locale.

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Cannes: cosa vedere nella città del cinema

Cannes non è solo Festival del cinema, anche se il binomio è ormai indissolubile. La magica cittadina della costa francese è amatissima dai turisti di tutto il mondo per il divertimento, il lusso e il fascino senza tempo dei luoghi storici. 

Dallo sfarzo attrattivo della Croisette alla natura autentica del quartiere antico Le Suquet, passando per siti storici, opere d’arte a cielo aperto, spiagge dorate e scorci panoramici di rara bellezza, Cannes offre un ventaglio di esperienze incredibile.

Scopriamo cosa vedere in questa perla della Costa Azzurra e quali sono le tappe da non lasciarsi assolutamente scappare in un viaggio nella terra della celebre Palma d’oro.

La Croisette: la passeggiata più celebre

Un viaggio a Cannes non può che partire da uno dei luoghi simbolo della cittadina francese più glamour: il Boulevard de la Croisette. Un viale che costeggia il lungomare per 2 chilometri, diventato una passerella per star e divi internazionali, soprattutto in quel periodo dell’anno nel quale si riaccendono puntualmente i riflettori sul red carpet del Festival di Cannes.

Passeggiando lungo la Promenade de la Croisette, adornata da magnifiche palme che si innalzano verso il cielo, si possono ammirare i negozi delle firme più prestigiose della moda e del lusso e alcuni dei palazzi più belli di Cannes: qui, tra numerosi resort (come il Carlton o il Martinez), spicca il Palais de Festival, la location che ospita ogni anno, a maggio, il Festival del Cinema.

Le vetrine dell’alta moda francese, affacciate alla celebre passeggiata sul mare, attirano sicuramente l’attenzione di turisti e curiosi, ma chi vuole dedicarsi allo shopping senza dover spendere una fortuna può recarsi in Rue d’Antibes e in Rue Meynadier, dove si trovano tantissimi negozietti delle marche low cost più conosciute.

Degno di nota e che merita una visita lungo la Croisette, è anche Le Malmaison, un edificio signorile del 1863 che oggi contiene numerose opere d’arte contemporanea.

La Croisette al tramonto, la passeggiata più famosa

Fonte: iStock

La Croisette al tramonto, Cannes

Le Suquet: l’antico quartiere storico

Dall’animo modaiolo, lussuoso ed esclusivo della Croisette, si passa all’ambientazione più tradizionale e autentica dell’antico quartiere medievale Le Suquet, affacciato sul Porto Vecchio. Percorrete le ripide stradine tra edifici storici che s’inerpicano sul Monte Chevalier, dominato dallo splendido castello de la Castre e da una torre antica alta 22 metri: da questa altezza si apre davanti agli occhi una vista panoramica mozzafiato sulla Costa Azzurra, la location perfetta per godersi un emozionante tramonto romantico.

All’interno del castello medievale è ospitato il Museo de la Castre, contenente opere e reperti di diverse epoche storiche, oltra a un’ampia collezione di strumenti musicali. Addentrandovi nelle imponenti mura medievali, potete visitare le celle dei prigionieri e i bastioni dai quali si aprono scorci di rara bellezza.

In questa zona, merita una visita anche la chiesa gotica di Notre Dame de l’Esperance affacciata alla vicina piazza de la Castre.

Le Suquet è anche il quartiere perfetto per trascorrere una piacevole serata tra bistrot tradizionali e locali nei quali gustare la cucina tipica della Provenza. Per raggiungere il quartiere più antico di Cannes, potete scegliere tra una camminata per le stradine in salita oppure un trenino messo a disposizione per i turisti.

Il Porto Vecchio di Cannes

Scendendo nuovamente da Le Suquet si raggiunge il Porto Vecchio di Cannes: in questo luogo pittoresco potrete ammirare numerosi yacht di lusso alternati alle barchette più piccole e tradizionali, soprattutto nel Quai Saint-Pierre, risalente al 1838.

Il Vieux Port è legato a un aneddoto sulla fondazione di Cannes. Si racconta che il famoso Lord Brougham, in viaggio verso l’Italia, si rifugiò in questo porticciolo, poiché bloccato alla frontiera a causa dell’epidemia di colera. Era il 1834 e Cannes all’epoca era un piccolo villaggio di pescatori, ma Lord Brougham vi rimase per tutta la vita, impegnandosi a sviluppare quella che sarebbe diventata una vera e propria cittadina, con palazzi imponenti dallo stile elegante e raffinato.

Nel periodo dell’evento Yachting Festival, con cadenza annuale, tantissimi appassionati si recano al Porto Vecchio per ammirare le imbarcazioni più belle e lussuose, le innovazioni delle aziende operanti nel settore nautico e anche i più grandi velieri d’Europa.

Porto Vecchio di Cannes, la città del Festival del cinema

Fonte: iStock

Porto Vecchio, Cannes

Marché Forville: il mercato storico

A pochi passi dal Porto Vecchio si raggiunge a piedi il noto Marché Forville, il mercato più antico della città risalente addirittura agli anni ‘30. Tra i profumi inebrianti degli alimenti tipici provenzali, i fiori, gli oggetti artigianali e di antiquariato e il folklore della vita cittadina più autentica, questa struttura permette un’esperienza sensoriale e culturale davvero suggestiva. In questo celebre mercato coperto, chiamato anche il “ventre di Cannes”, si recano anche gli chef stellati per rifornirsi degli ingredienti più genuini e di qualità, tra i quali numerosi prodotti di stagione, pesce fresco, oppure frutta e verdura locali.

I murales dedicati al cinema

Tutti conoscono il celebre Festival del Cinema di Cannes, ma pochi sanno quanta influenza abbia la settima arte su questa cittadina. A Cannes il cinema non si vive soltanto durante l’evento annuale che porta con sé lusso, agi e notorietà, ma si respira tutti i giorni nelle vie del centro storico e tra i palazzi tipici delle cittadine del sud della Francia.

Camminando per le strade cittadine, infatti, puoi imbatterti nei numerosi murales dalle grandi dimensioni estesi sulle facciate degli edifici e delle case. Capolavori artistici che meravigliano chiunque si fermi ad ammirarli, donando scorci suggestivi anche negli angoli meno turistici e lussuosi della cittadina. Questo progetto, voluto dal Comune, punta infatti alla rigenerazione urbana delle zone meno “glamour” di Cannes.

Se siete amanti della street art o siete semplicemente incuriositi dall’originalità dei dipinti murali, potete seguire un itinerario che tocca i principali punti della cittadina in cui trovarli. Così, passeggiando per boulevard d’Alsace si apre alla vista l’enorme opera murale di Marilyn Monroe, mentre percorrendo rue Jean Jaurès, nel popolare quartiere Gambetta, si può ammirare l’omaggio a Jean-Paul Belmondo, oppure gli amati personaggi di Pulp Fiction passando sotto al Pont Alexandre III. La mappa Murs Peints de Cannes è consultabile online sul sito web dell’ufficio turistico di Cannes.

Murales di Marilyn Monroe tra i palazzi di Cannes

Fonte: iStock

Murales di Marilyn Monroe in Boulevard d’Alsace, Cannes

Casinò e vita notturna

Non solo cinema, street art, lusso e cultura. Cannes è anche la capitale europea del gioco d’azzardo. Una tradizione ben radicata che richiama appassionati di tutto il mondo. Sono tre i Casinò presenti: il Casino Barrière le Croisette, il Casino Les Princes e il Casino du 3.14. Anche se non si ha intenzione di giocare, entrare in questi palazzi è un’esperienza da provare (nella maggior parte dei casi l’ingresso è gratuito): scoprirete un’altra personalità di Cannes in un’ambientazione in cui il tempo sembra non scorrere mai.

La città del cinema è, naturalmente, anche la location perfetta per la movida e la vita notturna: oltre ai celebri Casinò, sono tantissimi i locali sul lungomare, che offrono divertimento e relax fino alle prime luci dell’alba.

Le isole di Lérins

Al largo di Cannes, a circa 20 minuti di navigazione dalla sua costa, si possono raggiungere le isole di Lérins. La più grande, l’isola di Sainte-Marguerite, è un’oasi naturale dove le pinete profumate e la fauna locale prevalgono. In questo angolo di paradiso lambito da acque cristalline, potete addentrarvi in un ricco patrimonio storico e culturale, oltre che naturale. In questo lembo di terra della Costa Azzurra, merita una visita il Fort Royal: la fortezza famosa per uno dei suoi leggendari prigionieri, ossia la “Maschera di Ferro”, un personaggio ripreso da Dumas padre nel romanzo “Il visconte di Bragelonne”.

Per raggiungere le isole, sono due le compagnie di navigazione, situate sul Quai Laubeuf, che effettuano la tratta Cannes – Isola Sainte-Marguerite, con una tariffa di andata e ritorno di 18 euro (per adulti).

Le spiagge di Cannes

La natura poliedrica di Cannes si percepisce anche quando si raggiungono le sue splendide spiagge dorate lambite da un mare perfettamente cristallino. La spiaggia principale della Croisette è quasi del tutto riservata ai grandi hotel di lusso che vi si affacciano, mentre gli stabilimenti balneari a pagamento sono abbastanza cari. Esistono però alternative molto valide a due passi dalla Promenade più famosa. Se non volete spendere una fortuna per una giornata di relax in spiaggia, ma con bagni e docce a disposizione, ecco le vicine spiagge libere da raggiungere:

  • Spiaggia di Port Canto, all’estremo orientale del boulevard de la Croisette, dove si trova anche l’omonimo porto
  • Spiaggia Gazagnaire, a poca distanza da Port Canto, orientata verso est
  • Spiaggia La Bocca, nell’omonimo quartiere poco distante dal centro storico di Cannes

Passando dalla spiaggia di Port Canto a quella di Gazagnaire vi consigliamo di attraversare piazza Etang. Qui potrete godervi momenti di tranquillità fuori dalla movida del centro cittadino, osservando la gente del posto cimentarsi nel gioco della Petanque, ovvero il gioco delle bocce tipico della Provenza e tanto amato dai francesi.

Spiagge dorate di Cannes bagnate da acque cristalline

Fonte: iStock

Spiagge di Cannes

Parchi e giardini

Se volete immergervi ancor più in ambientazioni in cui la natura offre il meglio di sé, allontanandovi dai rumori frenetici della vita cittadina, Cannes può offrire anche questo. A meno di un chilometro dalla Croisette potete raggiungere il Parc de la Croix des Gardes, un’oasi di pace e naturalezza costituita da 20 chilometri di sentieri che toccano vari punti tra i più panoramici e suggestivi, come il belvedere di Maquis, Roquebillière o Croix.

Non lasciatevi sfuggire anche i Giardini di Villa Ephrussi de Rothschild, con suggestivi colonnati, cascate, stagni, aiuole fiorite e alberi rari, oppure il parco-giardino Residences Champfleuri: spettacolari e affascinanti scrigni di bellezza da esplorare.

 

 

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Cannes, città del divertimento e della vita notturna

Cannes è una città bellissima, non solo perché si affaccia sulla Costa Azzurra, non solo per i suoi splendidi palazzi e per la meraviglia della natura, ma anche perché è una meta perfetta per chi cerca una vacanza all’insegna del divertimento e della vita notturna.

È bene sapere che è un luogo perfetto per ogni tipologia di turista: da quello che cerca locali alla moda e tante possibilità di svago, a coloro che optano per una vacanza in famiglia, fino al viaggiatore che sceglie il relax immerso in una location da sogno.

Cannes è la meta per chi vuole soggiornare in un luogo vivo e vivace, dove ogni desiderio può essere esaudito: cibo gustoso, negozi favolosi, locali per tutti i gusti, per una vacanza indimenticabile.

Cannes, il divertimento e la vita notturna assicurati

La Costa Azzurra è una meta fantastica per una vacanza all’insegna della bellezza. Non solo perché la natura qui ha creato luoghi spettacolari, ma anche perché si tratta di una zona molto elegante e piena di vita. In particolare, Cannes dove la raffinatezza e il gusto sono di casa, così come lo sono il divertimento e la vita notturna.

Casinò a Cannes

Se c’è un luogo dove il divertimento è assicurato, quello è Cannes. A partire da quella che è una delle sue attrazioni principali: il Casinò Barrière che si trova lungo la celebre Croisette, il lungomare cittadino che si snoda per ben due chilometri.

Si trova all’interno del celebre Palais des Festivals et des Congrès che ospita il Festival del Cinema, appuntamento che ogni anno richiama tantissime persone, oltre a star internazionali della settima arte e non solo. Qui vengono organizzati moltissimi eventi ed è uno dei cuori pulsanti della città.

Oltre al Casinò Barrière, vi sono altre due strutture in città: il Casinò 3.14, che si trova nel centro di Cannes, e les Princes sulla Croisette. Di fatto Cannes è una vera e propria meta d’eccellenza per chi ama il gioco d’azzardo con tre differenti offerte aperte fino a notte fonda.

Dove andare a Cannes per una serata bella e romantica

Ci sono diverse zone della cittadina ricche di locali alla moda per partire da un aperitivo e concludere con una serata in discoteca, tra bar, ristoranti e luoghi ricchi di musica e divertimento. Tra le aree più vivaci di Cannes, oltre alla già citata e celebre Croisette, vi è anche Le Suquet: si tratta della parte antica della cittadina, dalla quale si può godere di una magnifica vista. Qui si possono scattare foto spettacolari e carpire un po’ l’anima di questo luogo. È un’area ricca di ristoranti, perfetta anche per una serata romantica.

Ai piedi della collina di Le Suquet vi è il porto vecchio: merita un giro non solo per ammirare con i propri occhi imbarcazioni di lusso, ma anche per fermarsi a mangiare qualcosa nei numerosi ristoranti di pesce che si trovano lì.

Cannes per tutti i gusti: dall’aperitivo a notte fonda

Se si cerca una vivace vita notturna Cannes è la meta ideale, grazie ai tantissimi locali che offrono serate per tutti i gusti.

Se si desidera una vista spettacolare, oltre a servizi di classe, si può optare per una delle numerose terrazze panoramiche presenti in città. Ci sono diversi locali che regalano una vista unica e indimenticabile, che spazia su Cannes e il suo mare spettacolare, luoghi da scegliere se si desidera bere un drink o cenare.

La Croisette è un tripudio di locali per ogni tipologia di viaggiatore: ovunque ci si fermi si trova qualcosa da fare o da esplorare. Ma non solo in quei due chilometri di passeggiata, perché anche le strade più centrali della cittadina regalano location da non perdere.

Tanti i locali apprezzati come, ad esempio il ristorante – cabaret Médusa dove non solo godere di una cena favolosa, ma anche di spettacoli indimenticabili che intrattengono gli ospiti. Oppure Le Baoli che è ristorante, un locale lussuoso con vista spettacolare sul mare e un club dove ballare fino a notte fonda. Si trova a Cannes, Port Pierre Canto lungo la Croisette.

Tra i ristoranti da non perdere, poi, vi è il ristorante Palme d’Or che si trova nell’Hotel Martinez lungo la Croisette. Tra i club impossibile non citare Bisous Bisous, dove ascoltare ottima musica in una location che strizza l’occhio agli anni Settanta.

Per giornate di sole e mare, poi, non si possono perdere i numerosi lidi che offrono ai propri ospiti tantissimi servizi, relax e anche divertimento.

Cannes è anche shopping

Quando si parla di Cannes non si può non citare lo shopping: anche quello, del resto, per molti fa parte del divertimento.

In questa splendida cittadina della Costa Azzurra ci sono negozi di ogni genere. Per chi desidera fare una passeggiata tra le vetrine, non può mancare un giro tra Rue Meynadier e Rue d’Antibes: le due strade offrono un colpo d’occhio spettacolare e una grandissima scelta che spazia dall’abbigliamento per non dimenticare il cibo. Cannes, come tutta la Francia, è un luogo dove il gusto più sopraffino può essere coccolato con prodotti e ricette eccezionali.

Per chi desidera vivere un’esperienza ancora più autentica è immancabile un giro al Marché Forville, che si trova in un delizioso quartiere ricco di locali e negozi. Si tratta di un mercato al coperto realizzato negli anni Trenta dove poter acquistare tantissimi prodotti tipici del territorio. Si trova tra la zona più vecchia della cittadina e il porto ed è aperto al pubblico con la sua ampia scelta gastronomica dal martedì alla domenica a partire dalle sette del mattino e sino alle 13.

Il lunedì, poi, è un giorno davvero speciale per questo luogo che si trasforma e diventa un vero e proprio mercato delle pulci dove trovare tantissime tipologie di oggetti usati: aperto dalle 7 alle 17,30.

Tra gli altri mercati da visitare vi è quello di Gambetta che si trova nella piazza che porta il medesimo nome. È aperto tutte le mattine (lunedì escluso) e, oltre a prodotti alimentari e fiori, si trova anche abbigliamento. Infine, La Bocca, dove il sabato e il mercoledì si possono acquistare capi di abbigliamento, mentre gli altri giorni (chiusura il lunedì) si possono acquistare prodotti alimentari.

Vita notturna, divertimento, locali curatissimi, shopping e un’accoglienza da favola: Cannes è la meta perfetta per una vacanza indimenticabile a ogni età.

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Cosa fare a Marina di Chieuti, un tuffo tra Puglia e Molise

Un giorno di migliaia di anni fa, per la precisione verso la fine del Quattrocento, l’eroe nazionale Gjergj Kastrioti Skënderbeu (in italiano Giorgio Castriota Skanderbeg), abile condottiero albanese e re dell’Epiro, sbarcò sulla costa pugliese. La missione era di aiutare gli Aragonesi a combattere gli Angioini per il predominio nell’Italia del Sud. Dopo anni di guerre e battaglie gli Aragonesi prevalsero e buona parte dei soldati albanesi rimase nel territorio dell’attuale Puglia. Chieuti nacque così, insieme ai primi nuclei di cultura arbëreshe su terra italiana.

Oggi, la frazione più importante di questo comune, Marina di Chieuti, rappresenta una piccola, ma suggestiva località balneare ideale per godere i piaceri di una vacanza rilassata tra mare, borghi medievali e antichi boschi. In questa guida scopriremo cosa fare a Marina di Chieuti, le mete più interessanti e le località da non perdere nei dintorni.

Godersi la vita balneare e rilassata di Marina di Chieuti

Vivace, allegra, spensierata: Marina di Chieuti è completamente dedicata alla vita balneare che fiorisce durante la stagione estiva. Situata in provincia di Foggia, a 8 km dal comune vero e proprio di Chieuti, questa località offre tutti i servizi e comfort necessari per soddisfare le esigenze vacanziere a ogni età, dai giovani alle famiglie e agli anziani.

I turisti troveranno un’ampia scelta di residence, campeggi, bar, locali e, come sfondo, il mare. La spiaggia principale di Marina di Chieuti è una lunga striscia di sabbia chiara e fine che si allunga per chilometri fino alla vicina località di Campomarino verso ovest, in Molise, e verso est fino a Lesina Marina.

Chiunque può godere di questa parte di costa pugliese adriatica, sia chi desidera il relax e il comfort offerti dagli stabilimenti balneari che gli amanti delle spiagge libere. Grazie alle sue acque poco profonde, al mare molto calmo e alla presenza di bagnini operativi tutto il giorno, questa spiaggia è adatta anche a famiglie con bambini piccoli.

E se le giornate estive si fanno troppo calde, c’è la Pineta Marinelle a offrire un calmo rifugio all’ombra delle sue pinete secolari. Situata a circa 5 chilometri da Marina di Chieuti, è il luogo perfetto per godersi un picnic al fresco o avventurarsi alla scoperta della Torre Mozza, il basamento di una possente struttura difensiva costiera costruita nel primo Cinquecento dagli Spagnoli.

Il centro storico di Chieuti e i suoi dintorni

Dopo una giornata di sole, mare e relax perché non regalarsi una passeggiata nel centro storico di Chieuti? Situato a pochi chilometri da Marina di Chieuti, è facilmente raggiungibile seguendo la Strada Provinciale 44 in direzione Sud. Qui, tra stradine, stretti vicoli lastricati e case basse dall’aspetto semplice e antico, si trova la suggestiva chiesetta neoclassica di San Giorgio Martire e la bella piazzetta di Largo IV novembre, con lo sguardo rivolto verso l’entroterra pugliese.

Con i suoi 1600 abitanti, Chieuti offre un’atmosfera tranquilla che rimanda a quella vita lenta del Sud fatta di pomeriggi assolati, panchine e bambini nelle piazze. E, così annidata su una piccola collina, che la rialza rispetto alla pianura circostante, regala ai visitatori una splendida vista che si allunga fino alla costa.

Una volta terminata la passeggiata si può andare alla scoperta dei dintorni dove boschi antichi e abbazie aspettano solo di mostrarsi ai viaggiatori curiosi, quelli che vogliono andare oltre le classiche destinazioni di massa. Facendo una piccola deviazione verso est si raggiunge il Bosco della Monacesca, ultimo sopravvissuto della vasta foresta mediterranea che durante il Medioevo copriva buona parte del territorio di Chieuti.

Sempre verso est, a circa 5 chilometri dal centro, l’Abbazia di Sant’Agata svela l’affascinante passato di questi luoghi agli avventurosi che decidono di raggiungerla attraversando le stradine di campagna usate dagli agricoltori. Oggi in uno stato di semi-abbandono, nel Seicento rappresentava un importantissimo centro religioso a capo di buona parte delle terre circostanti, in seguito abbandonata nel corso dell’Ottocento a causa di una serie di problemi strutturali.

Visitare le rovine di questa abbazia in estate, quando solo il frusciare del grano al vento e il cantare dei grilli accompagnano chi si avventura fino a questo luogo, è un’esperienza davvero particolare.

Abbazia di Sant'Agata a Chieuti

Fonte: iStock

Rovine dell’Abbazia di Sant’Agata a Chieuti

Scoprire i borghi di Serracapriola e San Severo

Gli appassionati di storia e borghi di origine medievale possono arricchire l’itinerario con una visita al vicino centro di Serracapriola, immerso nella campagna della Puglia e legato al nome dell’imperatore Federico II di Svevia. Un luogo che appare sospeso nel tempo, con le sue strette viuzze lastricate. A vegliare sulla vita tranquilla dei suoi cittadini il Castello Maresca, risalente al XIII secolo e recentemente restaurato. Da quassù lo sguardo corre sulla valle e sulle colline circostanti. Da non perdere anche la meravigliosa chiesa di San Mercurio Martire, uno splendido esempio di arte barocca pugliese.

Un altro borgo situato nelle vicinanze è San Severo, dove il centro storico è tutto un susseguirsi di decori barocchi ed eleganti profili rinascimentali. Gli edifici da ammirare sono sicuramente il Teatro Verdi, le chiese di San Nicola e San Severino, il Monastero delle Benedettine e, ovviamente, la Cattedrale dell’Assunta. Gli amanti dei fumetti saranno lieti di sapere che qui è sepolto Andrea Pazienza, che trascorse a San Severo la sua infanzia, mentre i buongustai non possono perdere l’opportunità di provare le specialità tipiche pugliesi in una masseria tradizionale dei dintorni.

D’altronde, stare a tavola è il modo ideale per immergersi nei valori e nell’identità del territorio e noi italiani, questo, lo sappiamo bene.

 

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Giornata Nazionale delle Dimore Storiche: le più belle da visitare in Italia

Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte: torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), giunta quest’anno alla XIV edizione. Domenica 26 maggio, oltre 450 luoghi esclusivi come castelli, rocche, ville, parchi e giardini saranno visitabili gratuitamente, consentendo di ammirare da vicino scrigni di tesori senza tempo e regalando una immersione nella storia che rende ancora oggi il nostro Paese identificabile nel mondo. Scopriamo alcune delle dimore più belle da visitare in questa occasione.

La Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane

La Giornata Nazionale ADSI è nata non solo con l’intento di far scoprire ai visitatori le splendide dimore storiche che impreziosiscono l’Italia da Nord a Sud, ma anche per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che esse ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese. Quella degli immobili storici è, infatti, una rete unica, dall’immenso valore sociale, culturale ed economico che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Si tratta di un patrimonio vasto ed eterogeneo: case e palazzi, ville e castelli, ma anche giardini e tenute agricole, distribuiti in tutto il Paese e, per quasi l’80% per cento, situati in campagna o in provincia.

Ognuno di questi beni ha una precisa identità, unica in Europa, per la sua storia, per il suo valore culturale e per lo stretto legame con il territorio di riferimento. Le dimore storiche costituiscono non solo un patrimonio turistico di rara bellezza ma anche il perno di una economia circolare per i borghi su cui si trovano. Molte sono le figure professionali che gravitano intorno a una dimora, mestieri dal sapere antico, come artigiani, restauratori, maestri vetrai. Investire in questi magnifici tesori, unici e irripetibili, significa anche creare opportunità occupazionali per i più giovani, messi a loro volta in condizione di tramandare quei saperi che hanno reso grande il patrimonio privato italiano.

Le dimore storiche imperdibili in Italia

Ecco alcune delle più belle dimore storiche che aderiscono alla Giornata Nazionale ADSI, offrendo visite guidate speciali, eventi e mostre, ma soprattutto la possibilità di scoprire un patrimonio davvero unico.

Castello Pergine, gioiello del Trentino-Alto Adige

In occasione della Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane si potranno effettuare quattro visite guidate, di circa un’ora l’una, dello splendido Castel Pergine, che sorge a est del borgo di Pergine Valsugana, in provincia di Trento. Situato in cima a Colle del Tegazzo, questa affascinante fortezza regala ai visitatori un panorama unico sulle Dolomiti di Brenta e sulle montagne del Trentino. Trasformato in residenza signorile per volere dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo nei primi anni del XVI secolo, nel 1826 la proprietà fu affittata dalla Mensa vescovile a famiglie di contadini. Nel 1905 fu rilevato da una società privata tedesca, restaurato e adibito ad albergo. Dal 2019 la Fondazione CastelPergine Onlus si occupa della conservazione di questo patrimonio d’arte e di storia, acquisito tramite un’iniziativa di sottoscrizione popolare e diventando il primo bene storico collettivo d’Italia.

Villa di Mondolo, new entry in Veneto

Delle 56 le dimore storiche venete che partecipano quest’anno alla Giornata ADSI, ce ne sono 15 che mai prima di quest’anno avevano partecipato alla manifestazione. Tra queste, Villa di Modolo, nel cuore delle Dolomiti, a pochi chilometri da Belluno, quest’anno entrata a far parte della classifica dei Grandi Giardini Italiani. Magnifica costruzione del primo ‘800 disegnata dall’architetto Andrea Miari, il complesso costituisce uno dei maggiori esempi di ville perfettamente inserito nella grande tradizione dei più significativi modelli veneti. In tempi più recenti, dopo gli anni della Prima Guerra Mondiale in cui la villa venne utilizzata come ospedale da campo dai tedeschi e poi dagli italiani, sono stati intrapresi numerosi lavori di ripristino, insieme a diverse attività all’avanguardia legate all’agricoltura e all’allevamento. Oggi la famiglia Miari mantiene questo filone abbinandolo ad attività legate al turismo, all’arte, alla ristorazione e alla sperimentazione agricola.

Castello di Chignolo Po, la “La Versailles della Lombardia”

Splendida dimora patrizia settecentesca, museo d’arte e di costume, il Castello di Chignolo Po è conosciuto come “la Versailles della Lombardia”. Al suo interno racchiude importanti e preziose testimonianze del mondo fastoso della nobiltà lombarda e veneziana. La parte più antica della struttura, nata come fortezza su di un’altura, è la grande Torre, dalla quale si controllava un lungo tratto del Po. Si ritiene che fu fatta costruire dal re Liutprando intorno al 740 d.C., quando Pavia era capitale dei Longobardi, con lo scopo di servire da fortezza di difesa e di presidio sul Po e sulla Via di Monte Bordone, successivamente denominata via Francigena – Romea, che collegava il Nord Europa con Roma. Lo scenografico cortile barocco, le grandi sale affrescate di scuola tiepolesca, la raffinatezza degli stucchi e delle decorazioni, la torre dominante con la sua maschia mole turrita, il tutto immerso in un dolce scenario agreste, fanno di questo monumento una delle più importanti dimore storiche italiane.

Castello di Chignolo Po, gioiello della Lombardia

Fonte: iStock – Ph: font83

Castello di Chignolo Po, la “La Versailles della Lombardia”

Castello di Piovera, scrigno di tesori in Piemonte

Solo per la Giornata Nazionale ADSI saranno visitabili gratuitamente il parco del castello, le ex cantine vinicole e i musei esterni nel parco: Museo degli antichi mestieri, Collezione di radici artistiche e Galleria di opere del Conte Niccolò Calvi. Il Castello di Piovera, in provincia di Alessandria, nacque come fortezza per la difesa del territorio nel XIV secolo su antecedenti accampamenti di origine romana, longobarda e carolingia (Castrum Pioperae). Fu rimaneggiato nel XVI secolo e in età tardo barocca con rifacimenti che non ne hanno intaccato la struttura originaria. Oggi è proprietà del conte Niccolò Calvi di Bergolo che lo ha aperto al pubblico fin dal ’72 coi suoi laboratori d’arte, visite guidate all’interno del castello e la fattoria didattica. Per chi lo desidera, e solo su prenotazione, durante la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane saranno disponibili altri percorsi di visita agli interni del castello (a pagamento) denominati “Viaggio nel tempo” e “Raccontami il castello”.

Marchesi Gondi – Tenuta Bossi, nel cuore del Chianti Rufina

In Toscana, gli amanti del vino non possono perdere una visita alla Marchesi Gondi – Tenuta Bossi, situata sulle boscose colline a nord-est di Firenze, nel cuore del Chianti Rufina, zona vitivinicola famosa fin dall’epoca degli Etruschi. Questa gemma si trova in una valle vitata,  tra 200 e 400 metri d’altezza s.l.m. L’azienda si estende per 315 ettari di cui 19 ettari a vigneti e 32 a oliveti, oltre a cereali e boschi. La maestosa Villa rinascimentale, che domina la vallata con il suo parco monumentale e le cantine, è stata restaurata e modificata nei secoli successivi all’acquisto. La tenuta appartiene dal 1592 all’antica famiglia fiorentina dei Gondi, di cui si hanno notizie fin dal VIII secolo. Sotto la Villa vi sono le cantine a volta, dove maturano i vini in botti di rovere e barriques. In occasione della Giornata Nazionale ADSI, si svolgerà un evento nell’evento chiamato “Villa Bossi vino, pane e artigianato”. Il parco, il museo di arte contadina e la cantina della Tenuta Bossi-Marchesi Gondi saranno visitabili gratuitamente. Ogni ora partirà la visita alla cantina con assaggio finale di un vino.

Palazzo Boncompagni, nel cuore di Bologna

Nel pieno centro storico di Bologna a poche centinaia di metri da piazza Maggiore e dalle Due Torri, si trova lo splendido Palazzo Boncompagni. Papa Gregorio XIII prima fu Cardinale Ugo Boncompagni e visse qui – nel palazzo di famiglia – fino alla salita al soglio pontificio il 13 maggio 1572. Costruito per iniziativa di suo padre, Cristoforo Boncompagni, il Palazzo si contraddistingue per la sobria facciata di impianto ancora quattrocentesco e il grande portale decorato su cui figura l’insegna papale. Sono attribuiti al Vignola sia la splendida scala elicoidale che la conclusione del loggiato con il portale d’accesso alla scala. In occasione della Giornata Nazionale ADSI sarà visitabile gratuitamente la mostra di Mimmo Paladino nel Palazzo del Papa, a cura di Silvia Evangelisti. L’ingresso comprende una visita guidata dalla durata di 45 minuti alla mostra che si sviluppa all’interno delle sale del Palazzo, come la Sala delle Udienze Papali e la loggia che conduce alla scala del Vignola.

Castello Brancaccio a Ruffano, in Puglia

Se vi trovate in Puglia, non perdetevi una visita al Castello di Ruffano, noto anche come Castello Brancaccio dal nome della famiglia che nel XVII secolo lo trasformò in residenza nobiliare. Lo splendido edificio sorge su una rocca che domina il borgo alle porte di Lecce, nel cuore del Salento. Una lunga balconata collega il palazzo alla settecentesca chiesa matrice, affinché i feudatari potessero assistere alle sacre funzioni dai loro spazi. L’atrio è caratterizzato da magnifici fregi barocchi realizzati dallo scultore leccese Angelo Ricciardo nel 1654. In alto spicca la scultura a tutto tondo del principe Rinaldo Brancaccio vestito da soldato romano. Verso la metà del XVIII secolo divennero proprietari del castello i Marchesi Ferrante, il cui blasone campeggia sul portale di ingresso. Nel 1835 il maniero venne acquistato da Antonio Leuzzi di Latiano e oggi appartiene ai suoi eredi che portano il doppio cognome Pizzolante – Leuzzi.

Il suggestivo Castello di Piovera, in provincia di Alessandria

Fonte: iStock – Ph: Faina Gurevich

Il Castello di Piovera, gioiello da scoprire in Piemonte
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Nel Salento, il borgo medievale di Maruggio che incanta i turisti

Nascosto tra le colline del Salento, in posizione strategica, sorge il piccolo borgo di Maruggio: le sue origini antichissime e le splendide architetture che si celano nel suo centro storico l’hanno reso meta di numerosi viaggiatori alla ricerca di un luogo in cui fare un tuffo nel passato.

Il borgo si trova in un avvallamento naturale, ai piedi delle Murge tarantine, a pochi chilometri di distanza da Taranto. Maruggio venne edificato in posizione nascosta nel corso del I secolo d.C., affinché non fosse visibile dal mare e quindi fosse maggiormente protetto dagli attacchi dei saraceni.

Nel corso dei secoli, il paese subì vicende alterne: dapprima divenne feudo di numerose famiglie importanti del luogo, poi passò sotto il controllo dei Cavalieri di Malta e visse un periodo molto felice e prospero. Ancora oggi possiamo ammirare numerose testimonianze rinascimentali di Maruggio e della sua espansione.

Il centro storico di Maruggio

Il paese, oggi entrato a far parte del circuito I borghi più belli d’Italia, è caratterizzato da un centro storico di origini medievali, che nell’antichità era racchiuso da mura difensive. Un dedalo di viuzze che conducono alla piazza del Popolo, cuore pulsante della cittadina, dove si affaccia il castello dei Cavalieri di Malta, oggi chiamato Palazzo dei Commendatori. Venne edificato nel 1368, ma nel corso dei secoli subì numerose modifiche. Nel suo cortile si possono ammirare anche i resti della cappella della Madonna della Visitazione, uno dei tantissimi edifici religiosi che sorgono sul territorio di Maruggio e dintorni.

Chiesa Madre a Maruggio

Fonte: iStock

Il rosone della Chiesa Madre a Maruggio

A pochi passi dal castello, la chiesa madre dedicata alla Natività della Vergine Maria: la costruzione originale risale al XV secolo, ma nel ‘700 un forte terremoto distrusse alcuni dei suoi simboli, come l’antico rosone romanico che arricchiva la facciata, e fu quindi oggetto di importanti restauri. E poi la Torre dell’Orologio, sorta nel 1855 e divenuta poi un memoriale per i caduti della prima guerra mondiale. Passeggiando tra le vie del centro storico, i turisti rimangono affascinati dal contrasto tra le piccole casette imbiancate a calce e gli imponenti palazzi signorili risalenti al ‘600.

Le spiagge di Maruggio

Oltre al suo centro storico, Maruggio offre un panorama indimenticabile e si conferma, in Puglia, una meta perfetta per le vacanze al mare: immerso tra le colline salentine, tra trulli e ulivi che punteggiano il territorio, Maruggio si espande fino alle coste affacciate sul mar Ionio. Ed è qui che possiamo trovare alcune spiagge meravigliose, dove il turismo balneare è particolarmente diffuso. Una delle più belle è la spiaggia di Campomarino, caratterizzata dalle sue omonime dune , ora protette come sito di interesse comunitario.

Dune di Campomarino

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Le dune di sabbia a Campomarino

Habitat naturale importante per molte specie animali e vegetali, le dune sono riccamente ricoperte di una folta macchia mediterranea che dona un tocco di verde al territorio. Degradando dolcemente verso il mare, le dune lasciano il posto alla spiaggia sabbiosa, delimitata solamente da qualche breve punto in cui possiamo trovare basse scogliere a picco sulle acque cristalline.

La località di Torre Ovo, parte di Marina di Torricella, è anche un’altra destinazione caratterizzata da un litorale a dir poco caraibico, con la spiaggia circondata da una natura rigogliosa e nelle vicinanze l’antica torre saracena che dà il nome alla località.

Spiaggia di Campomarino

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La spiaggia di Campomarino

Come arrivare a Maruggio

Per raggiungere Maruggio ci sono diverse opzioni di trasporto. Se si arriva dall’estero, l’aeroporto più vicino è l’Aeroporto di Brindisi – Salento, che dista circa 60 chilometri da Maruggio. Dall’aeroporto, è possibile noleggiare un’auto o prendere un taxi per raggiungere la destinazione. Un’altra opzione è l’utilizzo dei mezzi pubblici, come il treno o l’autobus. La stazione ferroviaria più vicina a Maruggio è quella di Manduria, che si trova a circa 9 chilometri di distanza. Da lì, si può prendere un taxi o un autobus locale per arrivare a Maruggio. In alternativa, per coloro che preferiscono viaggiare in auto, è possibile raggiungere Maruggio attraverso le strade principali della regione, come la SS7 o la SS106. Le strade sono ben collegate e offrono un piacevole percorso attraverso la splendida campagna pugliese.

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I nuovi collegamenti in treno per l’estate italiana 2024

L’estate si avvicina e l’offerta di Trenitalia vede aggiungersi nuovi collegamenti, rivolti soprattutto alle principali località turistiche del nuovo Paese. Oltre ai Treni Turistici Italiani, che propongono nuove esperienze a bordo di convogli d’epoca restaurati, aumenta la rete di Frecciarossa, Intercity e treni regionali per permettere di raggiungere più facilmente la nostra prossima meta di villeggiatura. Scopriamo tutte le principali novità.

I nuovi collegamenti di Trenitalia

Trenitalia ha lanciato la sua Summer Experience 2024, l’offerta estiva per collegare tutta Italia con i suoi treni e i bus turistici. Quest’anno si amplia notevolmente la rete nazionale di collegamenti, soprattutto con un occhio di riguardo per le località più amate dai turisti. Iniziamo dalle Frecce, che offrono una vasta scelta di treni ad alta velocità: con oltre 270 corse giornaliere, ce n’è davvero per ogni esigenza. Spiccano, in particolar modo, le 8 partenze quotidiane tra Milano e Reggio Calabria, i 2 collegamenti quotidiani tra Venezia e Reggio Calabria, le 16 Frecce giornaliere tra Roma e Reggio Calabria e fino a 13 collegamenti al giorno tra Roma e la Puglia.

Si arricchisce poi l’offerta per la costa adriatica, con 2 Frecciarossa quotidiani aggiuntivi tra Milano e Pescara e 2 tra Bolzano e Pescara, disponibili solo nel weekend. Debuttano anche 2 nuovi Frecciargento tra Roma e Ravenna, sempre nel fine settimana. Oltre alle Frecce, merita attenzione la sempre più ampia rete di FrecciaLink, il collegamento in bus per raggiungere le città non fornite di stazione ad alta velocità. Sarà così possibile visitare luoghi come Matera, Assisi, Perugia, Potenza, Pompei e 5 nuove località del Cilento (Acciaroli, Pioppi, Casal Velino Marina, San Marco di Castellabate e Santa Maria di Castellabate). Per chi ama la montagna, il FrecciaLink propone mete come la Val Gardena, la Val di Fassa, la Val di Fiemme, Cortina d’Ampezzo e Courmayeur.

Passiamo poi agli Intercity e ai collegamenti europei: per quanto riguarda i primi, si aggiungono nuove destinazioni: San Candido, Bardonecchia, Bolzano, San Benedetto del Tronto, Savona, Tropea, Bari e Lecce, oltre al prolungamento fino a Milano delle tratte Bologna-Bari e Bologna-Lecce. Per chi vuole andare verso l’estero, i treni Eurocity propongono collegamenti da Milano e Venezia verso Zurigo, Lugano e Bellinzona. Mentre gli Euronight raggiungono la Germania e l’Austria, con partenza da La Spezia, Genova e Milano. Infine, i treni regionali diventano sempre più capillari con più di 1.700 località servite, tra cui 500 mete turistiche.

I Treni Turistici Italiani in partenza

Grazie alla sua nuova iniziativa, Trenitalia si prepara a lanciare numerosi collegamenti a bordo di convogli d’epoca. Si tratta dei Treni Turistici Italiani, il programma che ha debuttato lo scorso inverno con l’Espresso Cadore, il viaggio notturno da Roma Termini a Cortina d’Ampezzo. Se l’Espresso Cadore è stato rinnovato per una nuova tratta estiva, in funzione dal 25 giugno al 31 agosto, ci sono altre novità interessanti. È il caso dell’Espresso Versilia, che partirà da Milano in direzione delle Cinque Terre, proseguendo poi verso Pisa e le spiagge versiliane. Il treno viaggerà dal 6 agosto al 26 settembre. L’Espresso Riviera, invece, partirà da Milano e si dirigerà verso Ventimiglia, attraversando la Riviera dei Fiori e lambendo la Costa Azzurra, dal 3 agosto fino a fine settembre.