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Nocera Terinese, il borgo trasformato in una “città universitaria”

Può un piccolo borgo incastonato tra mare e montagna diventare una “città universitaria” in grado di accogliere centinaia di studenti e decine di professori provenienti da ogni parte d’Italia? È la storia di Nocera Terinese, un piccolo centro abitato che conta poco più di 4.000 residenti, situato nell’entroterra calabrese, a poca distanza dalla costa. Grazie all’apertura – avvenuta ormai più di 20 anni fa – del Conservatorio, il paese ha iniziato ad attirare un gran numero di persone. Ecco cos’è successo.

Nocera Terinese, da piccolo borgo a “città universitaria”

Non ha certo i numeri per poter assumere lo status ufficiale di città, ma è a tutti gli effetti un importante polo universitario del Sud Italia, in grado di richiamare centinaia tra studenti e professori provenienti anche dalle regioni settentrionali. Si tratta di Nocera Terinese, un grazioso borgo della provincia di Catanzaro che si affaccia dalle pendici di un colle verso la bassa valle del Savuto, a non molta distanza dal mar Tirreno. Questo paesino conta circa 4.700 abitanti, non si può quindi dire che sia particolarmente popolato.

Eppure, nel corso degli ultimi 20 anni ha vissuto la sua rinascita: tutto merito dell’istituto musicale intitolato a Tchaikovsky, che ha aperto i battenti nei primi anni 2000. E, ovviamente, dell’intuito del maestro Saverio Arlia, sassofonista e cantante che per primo ebbe l’idea di trasformare quello che era un liceo paritario in un Conservatorio, ottenendone il riconoscimento nel 2002. Si tratta dell’ultimo fondato in Italia, il più “giovane” del nostro Paese, che ha ottenuto un rapido successo. Così, nel giro di pochi anni Nocera Terinese ha attirato moltissime presenze: oggi conta ben 900 studenti e circa 70 insegnanti, alcuni provenienti dal Nord Italia.

Il Conservatorio ha ora aperto un’altra sede a Catanzaro, per la quale sono stati istituiti bandi che hanno raggiunto tutto il nostro Paese. In questo modo, un piccolo paesino quasi sconosciuto si è trasformato una vera e propria “città universitaria”, luogo dove si lavora in sinergia per approfondire la scena culturale e artistica divenuta famosa in tutta Italia. È qui, ad esempio, che ogni anno si tiene il famoso Mediterraneo Radio Festival, che ha già toccato la sua quinta edizione con la partecipazione di grandi nomi della musica internazionale.

Le bellezze di Nocera Terinese

Nonostante tutto ciò, il piccolo borgo di Nocera Terinese mantiene incontaminato il suo lato più autentico. Ed è proprio questo uno dei suoi punti di forza: gli studenti riescono a coniugare lo studio e la vivace vita universitaria con i ritmi slow di un paesino che, sebbene di piccole dimensioni, ha molto da offrire sul panorama artistico e musicale. Non mancano, poi, le attrattive per i turisti. Il centro abitato si erge su una collina che, dall’alto dei suoi poco più di 200 metri di quota, offre una vista notevole: quella del fiume Savuto che si getta nel mar Tirreno e delle isole Eolie in lontananza.

Il borgo offre poi diversi monumenti interessanti da scoprire. È il caso della Chiesa Matrice di San Giovanni Battista, che nel corso dell’800 è stata impreziosita con una maestosa cupola alta ben 32 metri. Al suo interno, custodisce meravigliose opere d’arte come l’Ultima Cena del Pascaletti e la statua lignea di Santa Caterina d’Alessandria. Particolarmente suggestivo è poi il Portale del Palazzo Procida, risalente al XV secolo. Nei pressi del centro abitato, infine, si possono ammirare alcune antiche testimonianze dell’antico sito archeologico di Terina, una delle più importanti città magnogreche della regione.

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Offerta easyJet per partire quest’estate e nuovo operativo per quella del 2025

Quando si tratta di vacanze, non c’è mai tempo da perdere: per chi ha già le idee chiare, prenotare con largo anticipo può essere un’occasione di risparmio davvero incredibile. È per questo che easyJet ha già aperto le vendite per i voli della stagione primavera/estate 2025, con tante occasioni a dir poco imperdibili. Dalle città d’arte alle più belle destinazioni di mare, scopriamo quali sono le rotte più interessanti proposte dalla compagnia low cost.

L’offerta easyJet per l’estate 2024

Se non siete grandi amanti delle prenotazioni molto anticipate, probabilmente starete ancora pensando a dove andare nei prossimi mesi. E con easyJet avete la possibilità di trovare voli a prezzi imbattibili per l’estate in arrivo, approfittando di un’offerta sensazionale. Non aspettate ancora: potete partire dalla maggior parte degli aeroporti italiani verso le più belle mete estive d’Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente da soli 29 euro. È un’occasione da non lasciarsi proprio sfuggire, per una vacanza low cost.

easyJet, aperte le vendite per il 2025

È vero, l’estate 2024 deve ancora arrivare, ma i più previdenti stanno già organizzando le vacanze del prossimo anno. D’altra parte, riuscendo a prenotare con così tanto anticipo non solo ci si può togliere il pensiero, ma anche trovare prezzi davvero imbattibili per i biglietti aerei. La compagnia aerea low cost easyJet ha così deciso di aprire le vendite per la stagione primavera/estate 2025, che si preannuncia già ricca di sorprese.

Saranno disponibili più di 29 milioni di posti, per un totale di 162mila voli che partiranno tra i 3 marzo e il 15 giugno 2025: le cifre sembrano davvero incredibili, e lo sono ancora di più a livello nazionale (oltre 32mila voli toccheranno gli aeroporti italiani, per 5,7 milioni di posti complessivi). easyJet ha un network piuttosto sviluppato, con oltre 220 rotte in Europa, Nord Africa e Medio Oriente, di cui 22 scali italiani.

C’è dunque l’imbarazzo della scelta: con easyJet si possono raggiungere le grandi capitali europee e le più belle città d’arte del mondo, ma anche mete più esotiche e tantissime località di mare, proprio l’ideale per l’estate. Nel corso delle prossime settimane, la compagnia aerea aprirà le vendite anche per i mesi successivi, per entrare nel vivo della stagione calda del 2025. Ma intanto è già possibile prenotare il proprio volo fino al 15 giugno 2025: si possono trovare offerte davvero sensazionali.

Le destinazioni più belle del prossimo anno

Qualche esempio di viaggio da non perdere? Se partite dall’aeroporto di Milano Malpensa, potete raggiungere La Coruña con biglietti da soli 24,49 euro: si tratta di una città meravigliosa, affacciata lungo le coste settentrionali della Spagna, a ridosso dell’Oceano Atlantico. Una vivace atmosfera turistica accompagna il suo delizioso centro storico, e le spiagge più vicine sono raggiungibili a piedi in pochi minuti. Davvero l’ideale per una vacanza tra divertimento e relax.

È invece dall’aeroporto di Roma Fiumicino che potete viaggiare verso Ginevra, a partire da 37,49 euro: deliziosa città della Svizzera lambita dalle acque del lago che porta il suo nome, è la meta perfetta per chi cerca un mix di arte, cultura e divertimento. Dalle bellissime cattedrali che svettano nel centro storico al suggestivo Palais des Nations, che ospita l’Ufficio dell’ONU, ci sono davvero tante sorprese da scoprire. E naturalmente non potete perdervi una romantica passeggiata lungolago al tramonto.

Sempre a partire da 37,49 euro, potrete viaggiare dall’aeroporto di Bari alla splendida città di Parigi: la capitale più romantica d’Europa vi attende per una vacanza da sogno. Lasciatasi alle spalle le Olimpiadi estive del 2024 e l’inenarrabile caos che contraddistingue sempre questo importante evento, la città tornerà ad essere più “tranquilla” e potrete godervela a fondo. Non perdetevi tutti i suoi musei, una gita in battello lungo la Senna e ovviamente una foto ricordo sotto la Torre Eiffel.

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Un giorno al Lago di Varano, specchio magico del Gargano

Puntare a un turismo sostenibile e consapevole significa anche dedicare il giusto tempo alle bellezze naturali come il Lago di Varano, il più grande specchio d’acqua costiero italiano e il più esteso di tutto il Sud. Situato nella provincia di Foggia, si estende per una larghezza di oltre dieci chilometri e lambisce i comuni di Cagnano Varano, di Carpino e di Ischitella.

Il lato settentrionale del lago è separato dal mare Adriatico da una sottilissima striscia di terra lunga dieci chilometri e larga solamente uno: l’Isola Varano. Qui si trova la Riserva naturale statale dell’isola di Varano: l’ente preposto alla protezione dell’area è stato creato nel 1977 e fa parte del Parco nazionale del Gargano.

Non una semplice meta per le vacanze, ma un’oasi di pace tra mare e montagna. Qui si viene per trascorrere le giornate alla scoperta della sua incredibile biodiversità o per passeggiare tra le vie di piccoli borghi dove la semplicità è la vera ricchezza. A queste bellezze si aggiunge anche la vicinanza alle spiagge imperdibili del Gargano, offrendo così ai visitatori lo scenario perfetto dove rilassarsi in qualsiasi stagione.

Le attività da fare sul lago di Varano

Avventure in kayak, pedalando sulle bici o abbracciando il dolce far niente delle spiagge nelle vicinanze: è così che ci si diverte e rilassa sul lago di Varano. Un’area che offre attività diverse per ogni tipologia di viaggiatore, dal più avventuroso alle famiglie con bambini, a cominciare dai suoi sentieri escursionistici.

Il percorso più battuto è quello che dal lago di Varano conduce alla Grotta di San Michele Arcangelo, una chiesa rupestre testimonianza del culto micaelico sul Gargano. Percorrendo il trekking ad anello, accompagnati da una guida o in autonomia, si aprono spettacolari vedute panoramiche sul lago lungo percorsi delimitati dagli immancabili muretti a secco.

I trekking sono sempre un’ottima idea per scoprire un territorio, ma l’attività prediletta da fare sul lago di Varano resta il kayak. Pagaiando sulle acque calme della laguna si possono raggiungere diverse zone: le Cale di Bagno, dove si trovano le principali sorgenti di acqua dolce che alimentano il lago; il Crocifisso di Varano sulla sponda orientale, avvolto da una leggenda risalente al 1300 e secondo la quale il crocifisso riprodurrebbe le reali sembianze del Cristo in Croce; l’Idroscalo Ivo Monti impiegato durante la Prima Guerra Mondiale come base militare.

Dal kayak è possibile ammirare anche la flora, ricca e variegata, composta da salici piangenti, ninfee, eucalipti, pini domestici e marittimi e, armati di binocolo, la fauna. Un’altra attività imperdibile è il birdwatching perché sono moltissime le specie di volatili presenti come fenicotteri, martin pescatori, cormorani, svassi, aironi, morette, folaghe e beccaccini.

Lago di Varano

Fonte: iStock

Vista del lago di Varano nel Gargano

A spasso tra i borghi: Cagnano Varano, Ischitella e Carpino

Sulle sponde del lago ci sono anche tre bellissimi borghi che consigliamo di visitare per scoprire anche l’anima più umana di questo luogo.

Iniziamo con Cagnano Varano, cittadina di circa 7.000 abitanti, situata su un colle dal quale è possibile osservare il lago. Sono sopravvissute porzioni delle antiche mura difensive e alcuni importanti edifici religiosi, tra i quali vi segnaliamo il convento di San Francesco, edificato nel XIII secolo, utilizzato in passato come luogo di rifugio e ristoro dai numerosi pellegrini che visitavano la Grotta di San Michele. La leggenda racconta che in questa suggestiva grotta di origine carsica fosse apparso San Michele Arcangelo.

 

Nella parte più antica della città troviamo invece la chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita fra il XV e il XVII secolo, e il complesso di edifici che rappresentano il cuore antico della cittadina, complessivamente designati con il nome di Caut (letteralmente “Buco”): i bianchi edifici, organizzati intorno a vicoli angusti, sono stati parzialmente ricavati da grotte, che fungevano anche da stalle per gli animali.

Ci spostiamo ora a Ischitella, un piccolo ma assai celebre centro abitato situato su un’altura all’interno del Parco nazionale del Gargano. Posta a oltre trecento metri sul livello del mare, da Ischitella è possibile avere una visuale mozzafiato del lago di Varano e del mare Adriatico. La parte più antica del borgo, detta “terra vecchia”, è caratterizzata da vicoli molto stretti e da case bianche e basse, l’una addossata all’altra.

Ischitella presenta numerosissimi edifici di grande valore storico, sia religiosi che civili. Vi suggeriamo di visitare il convento di San Francesco, la chiesa di Sant’Eustachio e la splendida chiesa della SS. Annunziata, anche conosciuta con il nome di chiesa del Crocefisso di Varano, originariamente edificata intorno al X secolo. Fate un salto anche al palazzo de Cata e al castello, risalente al XII secolo. Ischitella è diventata nel corso degli ultimi decenni una delle mete più amate di tutta la Puglia grazie al suo mix di storia, paesaggi mozzafiato e cibo delizioso.

Per concludere l’itinerario si raggiunge Carpino, comune di oltre 4.000 abitanti, noto per la produzione agricola eccellente, in particolar modo di fave e di olive. La cittadina è conosciuta per il frequentatissimo Festival del Folk, kermesse musicale dedicata alla musica popolare, e per il suo meraviglioso olio extravergine di oliva! Anche a Carpino non mancano edifici di grande valore storico-religioso: da visitare le chiese di San Cirillo e di San Nicola di Mira.

Le spiagge e le località più belle nelle vicinanze

Il Gargano è considerata la zona più selvaggia della Puglia dove la rigogliosa vegetazione mediterranea incontra spiagge e baie splendide. Dalle piccole località sul lago di Varano si possono raggiungere facilmente alcune delle spiagge più belle.

Da non perdere le spiagge di Rodi che, sabbiose e dal fondale basso, risultano perfette soprattutto per famiglie con bambini. Peschici, invece, conquista non solo per le sue spiagge di sabbia fine e ghiaia, ma anche per il suo centro storico caratterizzato da bianche e luminose casette bianche.

Infine, non poteva mancare Vieste, la ‘perla del Gargano. Dalle origini antichissime, sorge su un costone roccioso affacciato sul mare e attira ogni anno tantissimi visitatori sia grazie al suo affascinante centro storico che per le sue spiagge. Per un tuffo in acque speciali segnare la Baia di Vignanotica, la Spiaggia di Scialmarino e la famosa spiaggia di Pizzomunno.

Borgo di Peschici

Fonte: iStock

Vista del borgo di Peschici dal mare
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Alla scoperta della Grotta della Clava fino alla Porta del Paradiso

Indossare il caschetto, stringere le corde e calarsi in un cunicolo, e poi ancora avanti fino alla Porta del Paradiso: accanto ci saranno speleologi esperti pronti ad accompagnare in un’esperienza indimenticabile. Entrare in una grotta di chissà quante centinaia di migliaia di anni fa (i geologi parlano di “tempo profondo”), muoversi al suo interno come se fosse una cattedrale con altari, arabeschi, pinnacoli di concrezioni di ere geologiche passate. Come spiega il geologo Antonio Bambina, “ognuno di questi luoghi ha un nome e per noi diventa un luogo sacro, da proteggere e conservare”.

È questa l’esperienza senza precedenti (fortemente voluta dal sindaco Fabrizio Fonte) proposta sabato 25 maggio a Custonaci (Trapani) nel terzo e ultimo weekend dell’iniziativa Borghi dei Tesori Roots Fest: la visita alla Grotta della Clava, per pochi partecipanti abituati visto che è il percorso è di livello EE (che nel linguaggio del CAI indica itinerari per Escursionisti Esperti, con una buona preparazione fisica e dimestichezza per i luoghi non convenzionali).

Scendere fino alla Porta del Paradiso nella grotta di centinaia di migliaia di anni fa

Come racconta Rosario Ruggieri, a capo del CIRS (Centro ricerche ibleo di speleologia), si entra dalla fenditura e si scende per una rampa di 10 metri fino a una prima altezza: da qui in poi si prosegue in orizzontale, scendendo poi ancora fino a un dislivello di 89 metri fino alla Porta del Paradiso (l’hanno chiamata così i geologi che indicano anche una serie di concrezioni come Le Tre Sorelle) che immette in un ambiente enorme di oltre 750 metri, con la famosa “clava”, un’enorme stalagmite dal fascino indiscutibile.

Inoltre, sono disponibili anche molte altre esperienze: le visite alle cave di marmo sabato e la domenica alle ore 16.00 il percorso guidato da un esperto.

Ma si potrà anche scoprire la Grotta Mangiapane di Scurati (risalente al Paleolitico), abitata da pastori e contadini fino agli Anni Cinquanta, dove è stato allestito un piccolo museo della vita quotidiana di un secolo fa. E se invece si è con i bambini, perché non portarli a scoprire una fattoria dove ci si muove tra animali da cortile?

Uno dei luoghi più affascinanti del territorio di Custonaci

Alla fine della fatica, si è subito ripagati dalla bellezza del sito, una vera cattedrale ricchissima di stalattiti e stalagmiti dove il tempo si è fermato. Siamo nel complesso carsico di Piano Zubbia (già proposto dal CIRS come Geosito da salvaguardare) di cui fanno parte le più conosciute Grotta del Fantasma (che raggiunge una profondità di circa 150 metri) e la Grotta di Maria Santissima di Custonaci che, al pari della Grotta della Clava, è contraddistinta da una incredibile serie di stalattiti, depositi calcitici e complessi stalagmitici di svariati colori.

La Grotta della Clava venne scoperta per caso negli Anni Sessanta durante i lavori a una vicina cava e negli anni a seguire fu depredata dai “ladri di speleotemi” (stalattiti e stalagmiti, ma anche croste, laminazioni, cortine e colonne) che per fortuna si fermarono all’imboccatura. Nel 1997 venne esplorata e documentata dal CIRS che l’ha appunto suddivisa in due livelli, superiore (dove si entra con gli speleologi) e inferiore.

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Giardini aperti a Veronetta e oltre: un’occasione unica di bellezza

Sabato 25 e domenica 26 maggio 2024 l’Associazione Giardini Aperti Verona darà l’opportunità di conoscere quasi una trentina di giardini e spazi urbani all’interno della città, in particolar modo nell’affascinante quartiere di Veronetta e nel verde quartiere della Valdonega.

Giunto alla sua quinta edizione, l’evento permette di visitare giardini e spazi verdi della città che normalmente non sono aperti al pubblico. Quest’anno, in particolare, sarà possibile visitare 27 giardini, alcuni aperti per la prima volta ai visitatori della manifestazione. Con il 2024, i giardini aperti al pubblico nell’arco degli anni passati sono stati oltre 60 all’interno del quartiere e nelle zone limitrofe.

La scelta dei giardini coinvolti viene pensata ogni anno durante i mesi invernali ponendo attenzione sulla varietà del percorso, sul valore degli spazi scelti tramite sopralluoghi e con la collaborazione dei cittadini che sono stati chiamati, sui canali social dell’Associazione, a segnalare i giardini che ritenevano interessanti.

L’obiettivo della manifestazione è quello di sensibilizzare i cittadini e i visitatori al tema degli spazi verdi che sono oggi stati finalmente riconosciuti come indispensabili alla nostra salute e al nostro benessere: può trattarsi di giardini privati, orti di conventi e monasteri e parchi pubblici, ma anche giardini abbandonati e spazi incolti che potrebbero essere trasformati in giardini.
Gli spazi da visitare hanno anche lo scopo di far conoscere alcuni proprietari che possono raccontare la loro grande passione per le piante e il giardinaggio.

I quartieri e l’itinerario di Giardini Aperti a Veronetta e oltre nel 2024

L’evento Giardini Aperti a Veronetta, negli anni, ha aggiunto al suo nome la dicitura E OLTRE. Si è resa, infatti, esplicita la volontà dell’Associazione e la richiesta dei cittadini, di andare oltre al quartiere di Veronetta. Le novità dell’Edizione 2024 sono gli interessanti giardini della Valdonega e alcuni piccoli spazi verdi di Veronetta.

Quest’anno si andrà “oltre le mura” e verso il quartiere Valdonega, ricco di verde, caratterizzato dalla presenza di numerose case in stile Liberty e che si sviluppa con una forma lunga e stretta fuori dalle mura verso la collina. È tipicamente percorso dalle cosiddette “lasagne”, ovvero strade in pendenza e spesso in ciottoli che collegano i vari forti austriaci che dominano le Torricelle. Inoltre, sempre seguendo l’idea che occorra “conoscere per conservare e valorizzare” verranno riaperti al pubblico gli storici Giardino Giusti e Villa Francescatti, il Parco Visconteo sconosciuto a molti, le Serre Comunali dal futuro incerto e di nuovo il parco delle Colombare, oggetto del progetto Costa Calda, finanziato dalla Fondazione Cariverona, di cui Giardini Aperti Verona Aps è partner.

Ogni visitatore potrà scegliere da dove iniziare la propria visita creando un itinerario su misura. I percorsi sono molteplici, più o meno impegnativi, e faranno scoprire come si possano raggiungere diversi luoghi della città camminando sia su sentieri nel verde che su stradine poco trafficate, per stimolare la mobilità lenta e favorire e far conoscere i percorsi da fare a piedi e in bicicletta.

Come partecipare all’evento

L’evento si svolge dalle 10.00 alle 18.00 del 25 e 26 maggio 2024. Per partecipare è necessario un titolo di accesso che corrisponde a un contributo di 12 euro a persona all’organizzazione dell’evento. I partecipanti fino a 25 anni pagano 6 euro e per i bambini sotto i 13 anni e i disabili con un accompagnatore l’ingresso è gratuito.

Con il titolo di accesso vengono consegnati il braccialetto, che indossato consente l’entrata ai giardini per 2 giorni, la mappa con l’indicazione dei luoghi da visitare e la guida cartacea disponibile fino a esaurimento scorte e su richiesta per limitare gli sprechi di carta (è consigliato chiederne una per coppia e non una a testa).
L’Associazione è da sempre molto attenta agli aspetti ambientali e per agevolare il pubblico renderà disponibili le descrizioni dei giardini coinvolti tramite un’audio-guida ascoltabile gratuitamente e direttamente dal proprio cellulare inquadrando i qr-code che si trovano all’interno degli spazi coinvolti (una scelta verso una maggiore inclusività dell’evento).

Biglietteria:
acquisto on-line possibile dal 24 aprile sul sito Giardiniapertiverona.org
● acquisto in loco possibile presso la IAT di Verona (acquisto e ritiro kit) via Leoncino 61 (Palazzo Barbieri) da domenica 19 a domenica 26 maggio, 9.00 – 17.00
● acquisto in loco è possibile a Porta Vescovo (acquisto e ritiro kit) ingresso da via XX Settembre, sabato 25 e domenica 26 maggio, 9.00 – 17.00
solo ritiro kit (previo acquisto on-line) è possibile al Teatro Fucina Machiavelli, via Madonna del Terraglio 10, sabato 25 e domenica 26 maggio, 9.00 – 17.00

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Ryanair, la nuova promozione per un’avventura infrasettimanale

Ryanair, la compagnia aerea numero 1 in Europa, ha lanciato venerdì 24 maggio una nuova entusiasmante promozione flash con voli disponibili a partire da soli 12,99 euro per viaggiare nei mesi di maggio e giugno per una perfetta avventura infrasettimanale.

La promozione (tornata a grande richiesta) a tempo limitato, da venerdì 24 maggio fino a lunedì 27 maggio, offre una selezione imbattibile di destinazioni mozzafiato su tutto il network Ryanair, con tante mete di mare, vivaci city break e nuovi orizzonti che aspettano solo di essere scoperti.

Quindi, sia che abbiate intenzione di rilassarvi in spiaggia o in piscina o vogliate esplorare una bellissima nuova città, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta: per questo, abbiamo selezionato alcune mete di sicuro interesse.

Londra, una delle capitali imperdibili

Con un biglietto solo andata da Genova, ad esempio, a 12,99 euro si vola a Londra, una delle capitali imperdibili per chi ama viaggiare, ricca di cultura, storia, aree verdi e iconici monumenti.

Non è affatto facile decidere le tappe da non perdere, dalle più gettonate alle meno note, ma ce ne sono senza dubbio alcune che non è pensabile tralasciare, quali Buckingham Palace (magari per il cambio della Guardia), il Palazzo di Westminster per dare uno sguardo al celebre Big Ben, l’Abbazia di Westminster per un tuffo nel passato, la Cattedrale di Saint Paul, la Torre di Londra con il ponte levatoio.

Ma non è ovviamente tutto: la ruota panoramica London Eye, il British Musem, il più antico al mondo, la galleria d’arte moderna Tate Modern, i caratteristici mercati da Brick Lane a Greenwich Market da Covent Garden a Borough, fino allo street food di Camden Lock tra bancarelle, profumi e sapori.

Alicante, la più bella della Costa Blanca

Da Bologna, un biglietto solo andata da 12,99 euro porta in Spagna, ad Alicante, una delle perle della Costa Blanca, dove il clima è mite, le spiagge favolose, il relax assicurato ma anche la movida, la buona cucina e le visite culturali.

La città è ideale per tutti, dai viaggiatori singoli alle famiglie con bambini, dalle coppie ai gruppi di amici: infatti, offre una vastissima scelta di opportunità per grandi e piccoli, dagli eventi, ai locali, ai siti archeologici, ai musei, senza dimenticare, ovviamente, una paradisiaca vacanza balneare sulle candide spiagge accarezzate da acque limpidissime già a pochi passi dal centro storico.

E, a proposito, il raccolto centro di Alicante è un grazioso dedalo di stradine lastricate, chiostri, casette colorate, piccole chiese e piazzette, da scoprire passo dopo passo per posare lo sguardo su autentiche chicche quali la Concattedrale di San Nicola di Bari dalla cupola blu, installazioni artistiche, il Museo de los Fogueres incentrato sui fuochi di San Giovanni che qui si svolgono il 24 giugno, e la Basilica di Santa Maria del XVI secolo. Unico anche il Castello di Santa Barbara, maestosa fortezza dall’eccezionale punto panoramico sulla vetta del monte Benacantil.

Malta, boom di turisti

Infine, dall’aeroporto di Cagliari, approfittando della nuova offerta Ryanair con un biglietto a 12,99 euro solo andata si atterra a Malta, dove è boom di turisti grazie al clima piacevole tutto l’anno, i villaggi pittoreschi, il fascino del folklore e un mare dalle acque trasparenti e dai fondali che pullulano di pesci e grotte, spiagge meravigliose e insenature profonde.

D’obbligo è una passeggiata nel cuore della capitale, La Valletta, Patrimonio UNESCO, plasmata da edifici storici, architetture barocche, meravigliose chiese e case dai balconi colorati, una visita alle Tre Città (Birgu o Vittoriosa, Senglea e Cospicua), un tuffo nella magica Blue Lagoon al largo di Comino, e una sosta alla fortificata “città silenziosa” di Medina.

Insomma, una vacanza top che sa andare incontro a tutti i gusti: non mancano, infatti, festival, eventi, eccellenze gastronomiche e vita notturna.

Alicante, Costa Blanca, Spagna
Vista panoramica del castello di Santa Barbara ad Alicante, Spagna
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“Bridgerton”, i giardini più belli della serie visti nella serie Tv

Sono trascorsi quattro anni da quando la serie Netflix “Bridgerton” ha esordito con la prima stagione e, oggi, è nuovamente alla ribalta: basata sui romanzi Julia Quinn, ha raccolto consensi in tutto il mondo grazie alla visione moderna dell’Inghilterra durante il periodo della Reggenza (dal 1811 al 1820) e alle sempre appassionanti storie d’amore.

E per concedersi una vacanza “in stile Bridgerton, cosa c’è di meglio che andare alla scoperta di alcune tra le location più belle, ovvero giardini da favola che fanno sognare? Ve li raccontiamo.

Osterley Park and House

A breve distanza in metropolitana dal centro di Londra, Osterley è un mondo a parte, una delle ultime tenute di campagna sopravvissute nella capitale, abbracciata da giardini, parchi e terreni agricoli: passeggiando lungo il viale alberato, si ha l’impressione di trovarsi in campagna, e non nella città di Hounslow.

Descritto da Horace Walpole come “il palazzo dei palazzi“, Osterley fu edificato alla fine del XVIII secolo dall’architetto Robert Adam per la famiglia Child allo scopo di intrattenere e impressionare i loro amici e clienti. Oggi, si presenta proprio come sarebbe stata nel 1780.

Incanta una camminata tra i colorati giardini formali, rinnovati grazie a un impegnativo progetto durato sei anni, la natura selvaggia, i bordi erbacei, le rose e le aiuole ornamentali, e l’originale casa estiva di Robert Adam adorna di alberi di limoni e arbusti profumati.

Dopo un una pausa relax sulle sedie a sdraio sul prato, da intraprendere una passeggiata nel bosco e scoprire la rimessa per barche e l’antico prato, che pullula di fiori di campo e farfalle.

Syon House

Nel cuore del quartiere londinese di Hounslow, Syon House, costruita nel XVI secolo, residenza per più di 400 anni dei duchi di Northumberland, vanta oltre 80 ettari di lussureggiante parco nonché un favoloso giardino d’inverno, cornice del primo ballo della seconda stagione della serie.

Sulle sponde del Tamigi, l’immenso parco ospita ben 200 specie di alberi rari e di sicuro interesse è l’ampia serra del giardino, l’ottocentesco Great Conservatory, la prima di tali dimensioni a essere progettata in vetro e ferro: la delicata ed elegante struttura fu disegnata da Cherles Fowler con schemi neoclassici basati su modelli palladiani.

Il Walled Garden di Luton Hoo Estate

La tenuta appartiene alla stessa famiglia dal 1903, quando fu acquistata dai Wernher, e conserva il tipico aspetto di casa di campagna inglese: oggi, vivace e accogliente, dispone di azienda agricola, parco eolico, proprietà residenziali, unità commerciali, un’esclusiva fattoria vittoriana, e un fantastico Giardino d’inverno all’interno del giardino recintato, racchiuso tra alte mura.

Painshill Park

Compaiono nella serie “Bridgerton” anche i curati e magnifici giardini di Painshill Park della contea di Surrey, ideati nel XVIII secolo da Charles Hamilton come “dipinto vivente“, che invitano a passeggiare intorno a un’opera d’arte e scoprire panorami mozzafiato.

Painshill è considerato uno degli esempi più importanti e raffinati del movimento paesaggistico inglese, uno stile di progettazione del paesaggio che è stato descritto dallo storico dell’architettura Nikolaus Pevsner come “il più grande contributo della Gran Bretagna alle arti visive”.

Un paesaggio romantico e ricco di sorprese regala una fantastica giornata per tutta la famiglia, tra patrimonio culturale, bellezza, avventura e divertimento all’aria aperta.

Stowe Gardens

A sud di Buckingham incantano gli Stowe Gardens, la cui bellezza attrae i visitatori da oltre 300 anni.

Panorami perfetti, sentieri tortuosi, passeggiate in riva al lago e templi creano un paesaggio senza tempo, che riflette il mutare delle stagioni. Colmi di significati nascosti, edifici, statue e monumenti, i giardini furono creati per essere un paradiso terrestre e ancora oggi esercitano il loro fascino.

Le dimensioni e lo spazio sono perfetti per chi ama la vita all’aria aperta e rilassanti passeggiate in un luogo che è davvero senza tempo.

Wrest Park

Nel Bedfordshire, sontuosa dimora costruita durante negli anni Trenta del XIX secolo, la cui architettura trae ispirazione da un castello francese risalente al XVIII secolo, Wrest Park vanta un parco custode di tesori nascosti, quali un tempio cinese, la Bowling Green House del XVIII secolo, una fontana in marmo e un padiglione barocco dagli interni unici.

Prior Park

Appena fuori Bath (Patrimonio UNESCO), la grande villa palladiana di Prior Park è uno dei punti di riferimento della città. Adagiata sui verdi pendii a sud, la casa si staglia al di sopra di pittoreschi giardini tuttora costellati da interessanti elementi storici.

I terreni, che includono passerelle nei boschi, laghi, un famoso ponte palladiano e viste eccellenti su Bath, sono aperti al pubblico e curati dal National Trust.

Grimsthorpe Castle, Park and Gardens

A Bourne, nel Lincolshire, nella terza stagione della serie fa da residenza del nuovo arrivato Lord Hawkins il Grimsthorpe Castle, edificato nel XVI secolo da Sir John Vanbrugh, architetto di Castle Howard e Blenheim Castle.

Lo sfarzoso castello è avvolto nell’abbraccio di boschi secolari, un lago e deliziosi giardini dall’atmosfera tranquilla e rilassata e dalla lunga storia alle spalle.

Accanto al Castello, spiccano intricati parterre delimitati da siepi di bosso e uno scenografico bordo erbaceo incornicia la vista sul lago.

Castle Howard

Nello Yorshire, l’ampia tenuta del Duca di Hastings, ovvero il Castello di Clyvedon, è nella realtà il Castello Howard, incantevole residenza non molto distante da York, nord Inghilterra.

Risalente alla fine del XVII secolo, il Castello si caratterizza per grandi giardini e parco, un’oasi di pace e tranquillità dove dedicarsi a rigeneranti passeggiate nei boschi, al cospetto di templi, laghi e fontane.

Il paesaggio monumentale offre panorami che lasciano senza parole ad ogni angolo, abbracciando la campagna delle Howardian Hills, zona di straordinaria bellezza naturalistica.

La primavera porta in dono bellissimi rododendri e campanelle blu nell’ornamentale Ray Wood, l’estate vede invece esplosioni di colori e profumi nel giardino recintato del XVIII secolo e nuova vita sui laghi.

I giardini di Castle Howard sono dog-friendly ma i cani vanno tenuti al guinzaglio per proteggere la fauna selvatica.

Squerryes Court

Nel Kent, subito fuori da Westerham, spicca l’imponente casa padronale Squerryes Court, del XVII secolo, custode di un verdeggiante parco, vigneti e giardini: è lo sfondo ideale per una festa in giardino della terza stagione.

Qui, un giardino era già presente durante il Medioevo; poi, nel 1700 il conte di Jersey progettò il giardino in stile formale anglo-olandese. Nel 1731, la famiglia Warde acquistò la proprietà e risistemò il giardino secondo lo stile naturale alla moda nella metà del XVII secolo.

Oggi, le belle viste, il lago e le piantagioni lo rendono un giardino per tutte le stagioni.

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Che cosa fare a Tricase, tutta la bellezza della Puglia

Adagiata sul tratto orientale della costa del Salento, in provincia di Lecce, si estende una cittadina dall’architettura tipica dei borghi pugliesi più antichi, arricchita da castelli e luoghi di culto che raccontano tradizioni tramandate da molti secoli. Ci troviamo a Tricase, una città tra terra e mare a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca, l’estremità meridionale della Puglia.

Un luogo che offre un grande patrimonio culturale, naturale e paesaggistico, composto dalle frazioni di Tricase Porto e Marina Serra, Caprarica del Capo, Lucugnano, Depressa, Sant’Eufemia e Tutino: scrigni di bellezza che custodiscono molte testimonianze architettoniche di notevole interesse.

Andiamo alla scoperta del centro storico di Tricase per poi tuffarci nello splendido mare color smeraldo che bagna la sua costa, una delle più spettacolari d’Italia.

Cosa vedere a Tricase: il centro storico

Il cuore di Tricase è il suo centro storico, dove ogni angolo racconta una storia fatta di tradizioni e di un passato lontano. Tra le viuzze che si snodano al suo interno si possono ammirare le case torri, antiche abitazioni fortificate costruite nel XVI secolo e tipica espressione della storia autentica dei villaggi salentini e della Puglia.

Uno dei monumenti simbolo di Tricase, dal quale partire per un viaggio alla scoperta delle sue bellezze, è il Castello dei Principi Gallone, oggi sede del Municipio: affacciato su piazza Giuseppe Pisanelli, questo palazzo è formato da un corpo centrale costruito nel 1661 da Stefano II Gallone, che fu il primo Principe di Tricase, e da due elementi più antichi, ovvero la Torre e il Torrione. La sua storia è stata tormentata a causa degli attacchi dei Turchi che distrussero il muro difensivo che circondava il castello insieme alle due porte d’accesso: una orientata verso il mare e una verso la campagna interna.

Sulla stessa piazza si affaccia anche la chiesa di San Domenico, un piccolo gioiello del barocco che vale la pena visitare anche solo per il coro ligneo in noce intagliato agli inizi del 1700. Dalla chiesa si accede al Convento dei Domenicani (secondo la tradizione il sesto convento dell’ordine) che venne progettato da Frà Nicolò Paglia di Giovinazzo, confratello di San Domenico.

Dalla piazza del castello, seguendo via Gallone si giunge in un’altra piazzetta nella quale sorge la chiesa di San Michele Arcangelo, costruita nel XVII secolo dai Baroni Gallone. L’interno è a navata unica in pietra leccese, e sull’altare si può ammirare una statua policroma dell’Arcangelo Michele che sconfigge il drago.

Fate un giro, inoltre, nella Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, la chiesa madre di Tricase: qui viene custodito un importante patrimonio artistico composto da numerosi quadri e tele di grande valore.

Tradizioni e cultura

Le tradizioni culturali e gastronomiche sono quelle che meglio raccontano la storia e l’autenticità di un luogo. Se vi recate a Tricase il 13 dicembre, per esempio, non dimenticate di visitare la chiesetta di Santa Lucia attorno alla quale si celebra, per tradizione, una fiera con prodotti locali e addobbi, mentre se arrivate per il periodo di Natale, non perdetevi lo spettacolare presepe vivente che trasforma un’intera collina nella città di Betlemme.

Per gli amanti delle feste della tradizione, che al sud sono sinonimo di colorate luminarie e di cibo tipico, cercate di raggiungere Tricase il 12 agosto, per la sua sagra del pesce, dove potrete assaggiare i tradizionali “pupiddhri”. Il giorno successivo, invece, il paese scende in strada per la Festa di San Nicola, quando secondo la tradizione tipica della Puglia, il mare si riempie di barche di pescatori che partono in processione, un’evento illuminato da spettacolari fuochi d’artificio.

La Quercia Vallonea

Uscendo dal centro abitato di Tricase per avviarsi verso la frazione costiera di Tricase Porto, merita una tappa la grande quercia Vallonea (tipo di albero presente solo in questa zona della Puglia) chiamata Quercia dei Cento Cavalieri. Monumento botanico di inestimabile valore, questo albero imponente ha ben 700 anni e i suoi numeri ne spiegano l’unicità: il suo tronco ha una circonferenza di più di 4 metri e la sua imponente chioma occupa una superficie di ben 700 metri quadrati.

La quercia Vallonea fa parte del Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase: un’area protetta che comprende 32 comuni e che, oltre a preservare un patrimonio architettonico e ambientale raro, custodisce paesaggi mozzafiato, fra falesie, prati aridi, e la rara bellezza dei garofanini salentini e dei fiordalisi di Leuca.

Le spiagge di Tricase: incanto naturale tra baie e grotte naturali

Lasciato il centro storico, potete dirigervi verso le frazioni marine di Tricase per immergervi nella natura più autentica e spettacolare del mare pugliese. In questo tratto di costa, spiagge paradisiache, faraglioni, calette intime e grotte incantevoli fanno da cornice a meravigliosi panorami.

Arrivati nella località di Marina Serra, a circa 3 chilometri da Tricase, si aprirà di fronte a voi lo spettacolo delle omonime piscine naturali: vere e proprie piscine color turchese formate dall’azione erosiva dell’acqua e del vento sulle imponenti scogliere circostanti. Immergersi nelle Piscine Naturali di Marina Serra , con la loro acqua cristallina e calma, è un’esperienza memorabile. Per raggiungerle, serve percorrere un sentiero che passa attraverso scalinate scavate nella roccia e suggestivi archi in pietra.

Poco distante dall’anfiteatro naturale delle piscine, potrete ammirare anche la grotta Matrona di origine carsica. Raggiungibile via mare, è uno spettacolo incredibile di luci e colori grazie ai raggi del sole che filtrano dalla sommità e riflettono il turchese dell’acqua sulle pareti calcaree chiare, in un incredibile gioco di riflessi.

Se, invece, cercate un mare più profondo, allora spostatevi a Tricase Porto (lu portu, in dialetto salentino): una splendida insenatura naturale dove i fondali variano da due a sette metri di profondità. Qui sorge il porto antico, risalente al 1400, e il nuovo porticciolo, più recente, costruito per le barche da diporto con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo del turismo.

Baia di Tricase Porto

Fonte: iStock

Spiaggia di Tricase Porto

Tricase Porto è protetta dalla Torre del Sasso, poco più a nord, una costruzione di difesa su uno sperone roccioso, utilizzata anticamente per proteggersi dagli attacchi dei turchi e dei saraceni che, all’epoca, battevano le coste della Puglia.

Da Tricase Porto non mancate di organizzare una gita in barca alla Zinzulusa, la grotta carsica che deve il nome alla presenza di stalattiti e stalagmiti che in dialetto salentino si chiamano zinzuli, ovvero stracci. La parte visitabile della grotta si estende per 150 metri e seguendo le sue acque trasparenti e dolci, si entra nel Corridoio delle Meraviglie che vi condurrà a una caratteristica roccia a forma di pulpito. Il cosiddetto “duomo” è l’ultima cavità visibile della Zinzulusa, oltre che quella più alta, con acque salmastre calde in basso, ma dolci e fredde in superficie.

Grotta della Zinzulusa Tricase

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Grotta della Zinzulusa

Come arrivare a Tricase

Per raggiungere Tricase in aereo, dovrete atterrare all’aeroporto di Brindisi o di Bari, per poi raggiungere Lecce, la città più vicina a Tricase. Da qui potrete valutare di muovervi in treno, in autobus oppure in auto.

Partendo dall’aeroporto di Brindisi “Papola Casale”, che dista 92 chilometri da Tricase, potrete prendere una navetta che raggiunge il centro di Lecce e da qui prendere un altro autobus della società di trasporto Stp dalla stazione ferroviaria o dal Foro Boario (nelle vicinanze del “Grand Hotel Tiziano”). In alternativa, si può prendere un treno che giunge direttamente nella stazione situata al centro di Tricase. Partendo dall’aeroporto di Bari, invece, potrete raggiungere Lecce con un comodo viaggio in treno.

Se valutate di noleggiare un’auto da Lecce, potrete arrivare alla cittadina con un viaggio di circa 45 minuti percorrendo la strada statale SS16.

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Un muro per coprire il Monte Fuji: così si combatte l’overtourism

Il Giappone è una delle mete più frequentate dai turisti, soprattutto nel periodo post-Covid: nei primi mesi del 2024, addirittura, si è registrato il record di arrivi. Tra i simboli del Paese vi è certamente il Monte Fuji, che è diventato lo sfondo ideale per un selfie ricordo. Così, in moltissimi si mettono alla ricerca dell’angolo perfetto dove scattare una foto. Purtroppo, ciò può arrivare a causare problemi notevoli ai cittadini: per questo a Fujikawaguchiko è stato adottato un provvedimento “drastico”.

Il problema dell’overtourism

Questo fenomeno ha un nome, che è ormai sulla bocca di tutti: si tratta di overtourism, una massiccia affluenza di visitatori in determinate località turistiche, tanto da provocare disagi ai residenti – quando non veri e propri problemi ambientali. Bellissime città d’arte e luoghi naturali sono presi di mira dai turisti, che spesso non rispettano l’ambiente sfruttando in maniera eccessiva le risorse, inquinando e producendo un gran numero di rifiuti. Inoltre, per gli abitanti diventa un gran disturbo per via del traffico e del rumore provocati da coloro che sono in visita.

Sono moltissime le località in tutto il mondo che devono affrontare questo problema, spesso cercando soluzioni curiose per ridurre il numero dei turisti – o quantomeno il loro impatto negativo. In Italia abbiamo un ottimo esempio: la città di Venezia ha da poco adottato un ticket d’ingresso per i visitatori che non hanno intenzione di soggiornare. È notizia recente, invece, che a Maiorca i cittadini spronino i turisti a non taggare sui social i loro posti più belli e meno conosciuti, per evitare che vengano presi d’assalto dalla folla. E ad Amsterdam, invece, è giunto il blocco alla realizzazione di nuovi hotel per non incentivare maggiormente il turismo.

Il muro per coprire la vista del Monte Fuji

In Giappone, il problema è ancora ben lontano dall’essere risolto. Alcune iniziative sono già state adottate con successo: ad esempio, è stato introdotto un sistema di accessi limitati e un biglietto d’ingresso per gli escursionisti che vogliono sperimentare il percorso avventuroso della scalata del Monte Fuji. Quest’ultimo, diventato il simbolo del Paese del Sol Levante, è lo sfondo ideale per una foto ricordo. Tanto che i turisti sono sempre a caccia della location ideale per immortalarlo. E, nella città di Fujikawaguchiko (nella prefettura di Yamanashi), si è arrivati all’esasperazione.

Molti visitatori erano soliti prendere d’assalto il piccolo parcheggio di un supermercato che ha la “fortuna” di godere di una vista splendida sul Monte Fuji. E così, orde di persone – spesso maleducate e irrispettose – si accalcavano in questo spazio pubblico per i loro comodi, sottraendo parcheggi ai residenti o a chi voleva semplicemente fermarsi a fare spesa. Addirittura, qualcuno è arrivato a scalare il tetto della vicina clinica odontoiatrica per avere un panorama ancora più spettacolare. Era ormai diventato impossibile continuare così.

L’amministrazione ha quindi eretto una barriera alta 2,5 metri e lunga ben 20 metri, in modo che la vista del Monte Fuji fosse coperta. La decisione, presa per combattere l’overtourism, ha sicuramente indignato i turisti, che ora devono trovare un altro posto dove scattare le loro foto (e non mancano di certo, dal momento che la città vanta molti angoli panoramici). Pare che anche qualche residente non abbia accolto bene l’iniziativa, ma la situazione è senza dubbio migliorata. “È deplorevole doverlo fare, a causa di alcuni turisti che non riescono a rispettare le regole” – ha detto un funzionario di Fujikawaguchiko.

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Dove portare i bambini per scappare dal caldo

Quando le temperature cominciano a salire e l’aria di città diventa afosa, un weekend fuori porta in destinazioni a contatto con la natura è l’idea perfetta, soprattutto per chi ha figli. Ma come trovare le mete ideali in grado di garantire relax agli adulti e divertimento ai più piccoli senza macinare troppi chilometri? SiViaggia ha scelto alcuni degli angoli di paradiso più belli dove andare con i bambini quando fa troppo caldo, tra mare, montagna e laghi dai colori mozzafiato.

Relax sulle spiagge del Lago Maggiore in Lombardia

Lo sappiamo, Milano può diventare particolarmente calda e invivibile durante l’estate. Per fortuna la Lombardia offre tanti luoghi dove trovare sollievo insieme ai propri bambini, come le spiagge sul Lago Maggiore. Non solo acque pulite e paesaggi unici, ma anche tante località storiche da scoprire durante una passeggiata o per fare pausa pranzo. Le spiagge imperdibili? La spiaggia 5 Arcate a Castelveccana, la spiaggia di Lisanza a Sesto Calende e La Noce ad Angera.  

Picnic al Lago Blu in Valle d’Aosta

Non solo mare, l’estate è il momento ideale per scoprire la montagna e i suoi laghi, di cui la Valle d’Aosta è davvero ricca. A sole 2 ore di distanza da Torino, in località Breuil-Cervinia, si trova lo specchio naturale del Lago Blu. Circondato da abeti e larici secolari, può essere raggiunto facilmente anche con i bambini con una passeggiata di soli quindici minuti. Il luogo perfetto per riempirsi gli occhi di bellezza, sfuggire all’afa e godersi un picnic in famiglia. 

Al fresco dentro le Grotte di Caglieron in Veneto

Esiste un luogo più fresco di una grotta? A soli 80 km da Venezia (90 km da Udine e 37 km da Pordenone) è possibile immergersi nel mondo naturale offerto dalle Grotte di Caglieron, in Provincia di Treviso. Adulti e bambini amano camminare lungo i suoi percorsi avventurosi dove si alternano grotte naturali scavate dal torrente, cavità artificiali e cascate. Al termine del percorso è presente anche un antico mulino e un bar per un piccolo snack.

Passeggiate sul Monte Conero nelle Marche

Stai cercando una passeggiata semplice da fare con i bambini sul Monte Conero? Questa famosa montagna a picco sul mare offre non solo spiagge da sogno, tra le più belle dell’Adriatico, ma anche percorsi magici come l’anello di Portonovo – sentiero 309. In circa 2,5 km camminerete tra la costa e il bosco, attraversando laghetti naturali e costeggiando affascinanti edifici storici.

Monte Conero meta estiva per bambini

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Paesaggio costiero del Monte Conero

Tra mare e montagna in Toscana

In Toscana sono tante le mete perfette per sfuggire al caldo insieme ai bambini, sia nell’entroterra che sulla costa. Per chi vuole cercare sollievo nella natura, il Parco dell’Orecchiella a Garfagnana offre tante avventure incredibili. Qui è possibile incontrare animali come mufloni e cervi, visitare il Museo Naturalistico, il Museo dei Rapaci e il meraviglioso giardino dei fiori di montagna. Secondo una leggenda, inoltre, questa riserva naturale nasconde fra le sue montagne fate e folletti! Per chi ha voglia di mare, invece, le spiagge della Maremma e della Versilia sono perfette perché l’acqua è pulita e ben attrezzate.

Parchi naturali e magici vicino Roma

Roma può essere particolarmente stancante d’estate, sia per il caldo che per il grande afflusso turistico. Una gita fuori porta nei dintorni della Capitale è la soluzione ideale per trascorrere una giornata indimenticabile alla scoperta del territorio. Per chi ama le camminate nella natura, una passeggiata intorno al Lago di Nemi è un must insieme al Parco Regionale dei Castelli Romani. Anche la stupenda area protetta del Parco naturale regionale dei Monti Simbruini offre sentieri turistici a portata di bambino, oltre che il magico e affascinante Parco dei Mostri di Bomarzo.

Immersione nella natura in Campania

Seppur meravigliose, la Costiera Amalfitana, Capri o Sorrento non sono la meta ideale per una famiglia con bambini alla ricerca di una destinazione unica dove sfuggire al caldo e alla folla. Dove andare, quindi, in Campania? Il Parco regionale del Matese, situato a poche ore di distanza da Napoli, è un’ottima scelta per fare trekking o nuotare nel fiume. Per rilassarsi e far giocare i bambini nell’acqua, invece, il Lago di Telese è perfetto: qui è presente anche un’area adibita per i picnic con tavoli e tettoie.

All’ombra di foreste millenarie in Puglia

Le estate pugliesi sono fantastiche, ma talvolta veramente calde e insopportabili, soprattutto per i bambini. Per chi vuole sfuggire al caos delle località costiere meglio dirigersi verso la millenaria Foresta Umbra, una riserva naturale protetta situata a soli 15 km dalle famose spiagge del Gargano. Lo stesso nome “Umbra” deriva dalla parola “ombra“ perché sono tante le aree dove non batte mai il sole, quindi perfette per ripararsi dalla calura dei mesi più caldi. Inoltre, grazie alla sua importanza biologica ed ecologica, è diventata Patrimonio dell’UNESCO nel 2017, un motivo in più per andare a scoprirla.

Madre e figlio su un lago

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Madre aiuta il bambino a entrare nel lago della Foresta Umbra

Tra borghi, laghi e cascate in Liguria

Sai che nell’entroterra ligure si nasconde una valle ricca di borghi e paesaggi naturali unici? Stiamo parlando della Val di Vara, una meta poco conosciuta, ma ideale per sfuggire all’afa e alle folle turistiche. Qui si può passeggiare tra le vie di paesini piccoli e tradizionali come Pignone, Brugnato e Rocchetta di Vara, circondarsi dalla natura offerta dal Lago Puro di Valgiuncata, dove sono presenti anche rinfrescanti cascate, o visitare alcuni castelli come quello di di Madrignano o di Calice. Per chi ha voglia di camminare e i bambini sono entusiasti, è possibile percorrere uno dei trekking offerti dal Monte Cornoviglio e godere delle sue incredibili viste panoramiche.