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Pompei, apre una zona archeologica tutta nuova

A Pompei apre una nuova zona archeologica che si può visitare da un punto di vista decisamente inedito. Si tratta dell’Insula dei Casti Amanti, rinvenuta esattamente un anno fa, ed è visitabile da un nuovo percorso sopraelevato.

Cos’è Insula dei Casti Amanti

Il nuovo tassello del gigantesco complesso di Pompei era riemerso durante gli scavi a maggio del 2023. Gli archeologi che lavorano ininterrottamente nel parco archeologico avevano trovato due scheletri umani di due vittime del terremoto che ha colpito l’antica città romana poco prima dell’eruzione del Vesuvio, nel 79 a.C.. I due scheletri erano stati rinvenuti all’interno di una domus situata presso l’Insula dei Casti Amanti, un’area che prende il nome dalle decorazioni di un triclinio in essa trovato, dove è immortalato un languido bacio tra due innamorati e che si trova nel quadrante centrale del Parco archeologico di Pompei, lungo la via dell’Abbondanza. Nella stanza della domus in cui sono stati trovati i corpi, sono riemersi anche altri preziosi reperti. Gli archeologi avevano individuato anche un’anfora verticale, poggiata alla parete vicino a uno dei due scheletri, e una collezione di vasi, ciotole e brocche accuratamente accatastata contro un altro muro.

Il nuovo percorso di visita a Pompei

A distanza di un anno soltanto, grazie alla realizzazione di passerelle sospese, il pubblico ora può osservare dall’alto l’intera area di scavo, nonché le attività di indagine e restauro degli ambienti emersi recentemente, come la casa dei Pittori e del Cenacolo colonnato. La struttura fatta di acciaio s’inserisce perfettamente nel paesaggio del parco senza snaturarlo.

Cosa vedere nell’Insula dei Casti Amanti

Il percorso dall’alto consente una visione completa dell’area dei Casti Amanti e di osservare da un altro punto di vista l’architettura delle case romane di Pompei e l’alternarsi di ambienti adibiti a diversi usi, da quello commerciale a quello abitativo. Non solo, durante il percorso di visita il pubblico ha l’opportunità di assistere alle attività di scavo e di restauro dei reperti emersi. Tra queste ci sono una stanza decorata con figure mitologiche e divinità, disegni a carboncino eseguiti da bambini in un cortile di servizio e un androne dove sono stati rinvenuti due scheletri vittime dell’eruzione.

Come visitare Pompei e cosa vedere

Il Parco archeologico di Pompei è uno dei siti archeologici più famosi al mondo. Patrimonio dell’Umanità dal 1997, è una tappa imperdibile durante un viaggio a Napoli. Si tratta di un’intera città romana di 2000 anni fa rimasta intatta nei secoli a causa della violenta eruzione del Vesuvio che nel 79 a.C. distrusse le città di Pompei, Ercolano, Stabiae ed Oplonti. Riportata alla luce dopo anni, la città è rimasta cristallizzata agli attimi prima dell’eruzione, quando una pioggia di ceneri e lapilli avvolse ogni cosa: case, abitanti, strade, edifici pubblici e oggetti della vita quotidiana, fermando tutto in una terribile istantanea visibile al giorno d’oggi. Proprio per la loro unicità, gli scavi di Pompei sono una delle mete più visitate in Italia. Il sito si estende per circa 66 ettari, di cui 44 scavati, e permette di visitare circa 1500 diversi edifici portati alla luce, suddivisi tra domus e monumenti. A causa della sua vasta estensione, è consigliabile prenotare un tour guidato, per ottimizzare al meglio la visita senza tralasciare i monumenti principali. È aperto tutti i giorni dell’anno a eccezione del 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.

Di Admin

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