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Quali documenti sono necessari per viaggiare in crociera

Siete pronti per un viaggio in crociera, ma siete sicuri di aver preparato tutti i documenti che vi possono servire? La prima cosa da ricordare è che, quando si organizza una vacanza in crociera, diventa indispensabile il controllo dei documenti necessari.

Infatti, tutto cambia in base all‘itinerario scelto: non c’è una risposta univoca a questa domanda, per questo è necessario informarsi e non incappare in errori.

Quindi, diverso tempo prima di partire, bisogna essere certi che i documenti che si hanno siano validi e sapere se ne vanno aggiunti altri. Potrebbe bastare la carta d’identità, mentre in altri casi essere necessario un passaporto. In altri ancora agiungersi uno o più visti.

La cosa migliore da fare, se state organizzando la vacanza da soli, è quella di informarsi sul sito della compagnia di navigazione, oppure telefonando. Potrebbe essere necessario chiedere anche all’autorità governativa locale. Se ci si muove tramite agenzia, invece, chiedere supporto al personale.

Quali documenti portare con sé in crociera

Pensiamo a che esperienza terribile possa essere presentarsi all’imbarco della crociera, ma non poter partire per la vacanza tanto desiderata perché non si hanno con sé i documenti adatti. Per evitare che questa brutta situazione possa capitare a voi, è bene stare molto attenti ad avere tutto con sé.

Ma quali sono i documenti da portare con sé in crociera? Innanzitutto, un documento di identità. Ci sono paesi in cui basta la carta di identità e altri in cui viene richiesto un passaporto: è bene che il passaporto abbia una validità superiore a quella del periodo della vacanza, con una scadenza residua di oltre sei mesi. Potrebbero essere tenuti dal personale della nave, nel caso debbano esibirli alle autorità portuali.

Possono, inoltre, essere necessari visti turistici: questi devono essere richiesti da chi parte per la vacanza, prima di imbarcarsi. Anche in questo caso bisogna prestare molta attenzione, per non dimenticarne qualcuno.

Va anche ricordato che le normative spesso cambiano e che quindi bisogna verificare che siano sempre attuali.

Cosa serve per partire con i minori: i documenti

Quandi si parte per una crociera in compagnia di passeggeri minori è bene sapere che, sia il passaporto che la carta di identità, devono essere loro documenti personali. Inoltre, se non viene riportato il nome dei genitori,  serve anche un certificato di nascita.

Prima della partenza, comunque, è sempre bene informarsi presso le autorità locali per avere la certezza che i documenti siano corretti per quel tipo di viaggio.

I documenti di viaggio

Non solo i documenti personali: quando si parte per una crociera è bene ricordare di avere anche quelli della vacanza con sé. Tra quelli richiesti vi sono il modulo di imbarco, il biglietto e il riepilogo del pacchetto di servizi scelti.

Se si raggiunge il porto con treni o aerei, è bene ricordarsi di partire anche con tutta la documentazione necessaria per salire su quei mezzi, per evitare situazioni spiacevoli.

Qualche consiglio e info utile per i documenti

Ci sono alcuni consigli utili che è bene seguire per essere organizzati al meglio quando si parte per una crociera. Uno di questi è quello di avere con sé la fotocopia di tutti i documenti, una sicurezza in più che può risultare utile in caso di smarrimento. Tenere a portata di mano tutta la documentazione richiesta: questo facilita e velocizza le operazioni di imbarco.

Non dimenticarsi le scadenze, se si programma per tempo una vacanza in crociera ricordarsi sempre di controllare dopo quanto tempo scade il passaporto: spesso la validità residua richiesta è di oltre sei mesi. Se non la si ha, meglio procedere con un rinnovo per non incappare in brutte sorprese.

Infatti, se non si hanno i documenti corretti, non ci si può imbarcare e neppure richiedere il rimborso.

 

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Vacanze in Islanda: i consigli per un viaggio low cost

L’Islanda è una meta fiabesca e meravigliosa, con imponenti ghiacciai contrapposti a impetuosi vulcani attivi, paesaggi naturali selvaggi e incontaminati, accompagnati da cieli notturni infiammati dall’aurora boreale.

Ma c’è un dettaglio che, spesso, fa desistere chi vorrebbe esplorarla in tutta la sua bellezza: l’Islanda è molto costosa. Il costo della vita in Islanda è molto più alto rispetto ad altre mete europee e confrontato anche con l’Italia: nella ricerca di alloggi, voli e trasporti, trovare un’alternativa economica può essere difficile. Ci sono però alcuni accorgimenti che permetteranno a chi è più avventuroso di visitare la terra del ghiaccio e del fuoco risparmiando.

Nulla è impossibile e, con qualche semplice trucco, riuscirete a contenere il budget per l’organizzazione di un viaggio in questa splendida isola, godendosi una splendida vacanza a contatto con la natura più autentica: ecco tutti i consigli più utili per visitare l’Islanda con un viaggio low cost.

Voli low cost per l’Islanda

Una delle voci di costo più pesanti per un viaggio fuori dall’Italia è spesso il trasporto aereo. Volare in Islanda dall’Italia non è particolarmente economico, nonostante diverse compagnie abbiano aperto tratte verso quest’isola rendendo più competitivi i prezzi applicati. Tra le compagnie low cost che praticano voli diretti da Roma e Milano sono WizzAir ed easyJet.

Con qualche accorgimento è possibile risparmiare anche centinaia di euro sul costo del volo per l’Islanda. Ecco come:

  • Prenotate i biglietti aerei con un buon anticipo per riuscire a spuntare prezzi e offerte migliori.
  • Evitate l’alta stagione: in estate i prezzi sono molto più elevati, soprattutto nel mese di agosto; se potete, scegliete il periodo tra settembre e ottobre in modo da risparmiare sul prezzo del biglietto.
  • Valutate l’opzione di fare uno scalo: spesso i voli diretti costano di più rispetto a due voli più brevi (nonostante sia una scelta eticamente meno corretta poiché più inquinante).
  • Viaggiate leggeri: partendo con un bagaglio a mano, rispetto a quello più pesante da stiva, risparmierete sul costo del trasporto.

Noleggiare l’auto

Una volta arrivati in Islanda, la scelta quasi obbligata per potersi muovere verso il primo alloggio e per esplorare l’isola è il noleggio dell’auto. Il consiglio generale è quello di prenotare anche il mezzo con largo anticipo, in modo da spuntare prezzi migliori.

Un’alternativa più economica al noleggio, e che vi permette di socializzare con altre persone, è il carpooling islandese Samferda. Sul sito ufficiale troverete tutte le corse in auto disponibili, che potrete condividere per un viaggio in compagnia: un ottimo modo per risparmiare, fare nuove conoscenze e inquinare meno.

Alloggiare in Islanda spendendo poco

Anche il pernottamento è un costo fisso che incide in buona misura sul budget di una vacanza in Islanda. La sistemazione in hotel, in questo Paese, è piuttosto cara rispetto agli standard italiani. Inoltre, le strutture ricettive sono poche e, durante l’alta stagione, esauriscono velocemente le stanze disponibili. Se volete risparmiare anche sul cibo, l’hotel non sarà la scelta più adatta, poiché non avendo una cucina vi costringerà a pranzare e cenare fuori, spendendo più soldi.

Quali sono le alternative più economiche, rispetto al classico hotel, per dormire in Islanda? In generale, vi consigliamo di costruire il vostro itinerario partendo proprio dalla ricerca di alloggi e sistemazioni economiche. Inoltre, potete scegliere tra diverse alternative: fattorie, ostelli, guesthouse, tenda o camper in campeggio. Vediamole tutte.

Fattorie, ostelli e guesthouse in Islanda

Le fattorie, gli ostelli e le guesthouse sono la soluzione migliore per chi cerca un buon rapporto qualità-prezzo, ma senza rinunciare alla comodità di una camera. Diversamente da quanto si possa pensare, si tratta di luoghi con stanze molto pulite e adatte a qualsiasi tipo di viaggiatore.

Il consiglio è quello di prenotare queste sistemazioni con largo anticipo, poiché sono spesso piene, soprattutto nel periodo estivo. E se volete risparmiare ulteriormente, vi consigliamo di portare con voi un sacco a pelo e un asciugamano personale, in modo da evitare l’eventuale costo extra di coperte e altri tessuti messi a disposizione dagli ostelli.

Cercate, inoltre, strutture che mettano a disposizione una cucina privata o condivisa con gli altri ospiti. In questo modo potrete risparmiare sul cibo cucinando in autonomia pranzi e cene. In tal caso, una catena economica di supermercati, in cui potersi recare per comprare gli alimenti, è Bonus.

Infine, se volete alloggiare in una fattoria e togliervi comunque qualche sfizio, sceglietene una che offra la colazione inclusa nel prezzo della camera: potrete gustare squisiti prodotti freschi locali, per un viaggio alla scoperta dei sapori islandesi.

In Islanda in campeggio: la soluzione più economica

Siete viaggiatori avventurosi e abituati a restare a contatto con la natura? Allora la soluzione perfetta ed economica per visitare l’Islanda in estate è il campeggio. Ce ne sono molti in tutta l’isola, con piazzole di prato nelle quali montare la propria tenda (che può essere noleggiata facilmente), cucina e bagni in comune con doccia e acqua calda, oltre a una sala lavanderia (in certi campeggi).

A Reykjavik troverete numerosi servizi di noleggio, che offrono anche tessere e abbonamenti, dove procurarvi tenda e sacchi a pelo perfettamente igienizzati, oltre a pentole e fornelli per cucinare. Questa è una scelta adatta anche per coloro che organizzano un viaggio nella terra dei ghiacci all’ultimo minuto: le tende e i campeggi sono sempre disponibili e non c’è bisogno di prenotare con largo anticipo.

Viaggiare in camper in Islanda: un’alternativa valida

C’è un altro modo piuttosto smart e avventuroso per dimezzare le spese di alloggio e pasti per un tour dell’Islanda meraviglioso e a stretto contatto con la natura: noleggiare un camper. Come anticipato, l’Islanda è ben attrezzata in tema di camping ma, a differenza di chi punta a dormire in tenda, se scegliete il camper sarà necessario prenotare in anticipo la piazzola di sosta.

Sia all’aeroporto di Keflavik sia a Reykjavik troverete numerosi noleggi di auto e camper: confrontate le diverse compagnie e prenotate con anticipo il camper per trovare i prezzi più bassi, valutando sempre la convenienza rispetto al noleggio di un’auto unita al pagamento di una struttura ricettiva per il pernottamento.

Un’alternativa simile, ma ancor più economica rispetto al camper, sono le auto dotate delle cosiddette “roof tent”, le tende da posizionare sul tetto del mezzo e nelle quali poter pernottare.

Mangiare in Islanda spendendo poco

Anche il cibo in Islanda è più caro rispetto all’Italia. Per risparmiare, il consiglio è quello di acquistare alimenti nei supermercati. tra i più economici troverete le catene Bonus, Netto e kronan, sebbene siano comunque più care rispetto allo standard italiano. Se avete scelto una sistemazione con cucina, potrete preparare qualche gustosa pietanza risparmiando ulteriormente visto che potrete evitare di spendere di più per piatti già pronti.

Se portate con voi una valigia molto capiente, potreste anche pensare di portare una certa quantità di cibo dall’Italia, come il caffè, la pasta e altro cibo precotto in scatola. In questo modo tagliereste una buona parte dei costi per l’acquisto di alimenti al supermercato.

Ma come ogni viaggio che si rispetti, anche le tradizioni culinarie rappresentano un aspetto culturale importante da scoprire e andrebbero provate almeno una volta. Per risparmiare, potreste optare per uscire a pranzo, piuttosto che a cena, poiché è più comune che i ristoranti e i bistrot effettuino sconti sui pasti del giorno, rispetto alla sera. Inoltre, se optate per locali che offrono pranzi e cene a buffet, il prezzo sarà più contenuto.

Un altro consiglio per risparmiare soldi riguarda l’acqua: non serve acquistarla, poiché quella del rubinetto è potabile e buona. Vi basterà portare con voi una borraccia da riempire prima di uscire.

Viaggio in Islanda: altri consigli pratici per risparmiare

Abbiamo visto come risparmiare per dormire, mangiare e muoversi in Islanda, ma i consigli non finiscono qui. Ecco altri trucchi per organizzare un viaggio low cost nelle terre selvagge islandesi, dai suggerimenti sui metodi di pagamento fino alle escursioni e alle visite turistiche:

  • Limitare lo shopping: non acquistare in loco capi di abbigliamento tecnici e costosi, meglio portare tutto l’occorrente in valigia sin dalla partenza.
  • Pagare con carta di credito: l’isola è ben organizzata per i pagamenti con carte, anche per gli importi più bassi, perciò si può evitare di prelevare molti contanti o cambiarli all’arrivo, poiché i tassi di cambio e le commissioni sono più sfavorevoli.
  • Relax nelle piscine termali naturali gratuite: godetevi un po’ di sano relax senza spendere un euro nelle piscine formatesi naturalmente che costellano la terra del ghiaccio. Potete trovare sorgenti di acqua termale trasformate in centri benessere, ma anche piscine gratuite completamente immerse nella natura, come quelle nello splendido parco di Landmannalaugar o le Foss di Akureyri, dove rilassarsi nell’acqua alla temperatura di circa 38°C.
  • Prenotare escursioni guidate solo se necessario: quello dell’Islanda è un territorio quasi totalmente incontaminato e libero. Potete visitare moltissime bellezze naturalistiche senza spendere soldi, con poche eccezioni a pagamento.
  • Visitare Reykjavík, la capitale, e altre città vi permetterà di avere più scelta di locali in cui mangiare a prezzi bassi; potrete anche valutare di acquistare una card che comprenda più escursioni ed entrate in musei e luoghi di interesse a pagamento, risparmiando decine di euro.

Un paradiso naturale vi aspetta: con questi consigli non vi farete trovare impreparati e riuscirete a godere di tutte le meraviglie dell’Islanda senza spendere una fortuna.

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Fenicotteri, ecco dove puoi vederli in Italia

Le zampe lunghe, il collo che si piega, quell’aspetto elegante e regale: sono i fenicotteri, volatili maestosi e intriganti, che affascinano i viaggiatori di tutto il mondo. Vederli, infatti, lascia senza fiato: sarà per il colore tipico del loro piumaggio che incanta con tantissime sfumature di rosa, sarà che vederli tutti insieme è uno spettacolo per gli occhi, ma dirigersi dove si possono vedere i fenicotteri è una tappa di vacanza obbligata. Anche in Italia.

Infatti, nel nostro paese è facile avvistarli in numerosi siti, soprattutto nel corso dell’estate e della primavera, in quei luoghi che si trovano lungo le direttrici migratorie e che i fenicotteri scelgono per sostare: le location da raggiungere per ammirarli in tutta la loro bellezza.

Nord Italia, dove vedere i fenicotteri

Ci sono diversi siti nel Nord Italia in cui è possibile vedere i fenicotteri: posti da raggiungere per chi ama questi volatili la cui figura ha, da diversi anni, dato il via alla flamingo mania.

A contribuire al mito anche il loro colore: i fenicotteri nascono bianchi ma, grazie al fatto che si nutrono di crostacei e molluschi ricchi di carotene, il loro piumaggio muta con l’avanzare dell’età fino a farli diventare dei toni che ben conosciamo. Le sfumature delle loro piume sono tante e passano dal rosa più chiaro, virando a quello più intenso, regalando un impatto visivo notevole. Soprattutto perché sono animali di dimensioni abbastanza considerevoli (arrivano fino a un metro circa) che vivono in stormi numerosi.

Li si può ammirare, ad esempio, in Emilia-Romagna e, più precisamente, a Comacchio nel Parco del delta del Po dove si trova la Salina. Un luogo da visitare per la sua bellezza e per le tantissime specie di uccelli presenti. Tra cu i fenicotteri. Si può accedere solo in compagnia delle guide o del personale.

Anche la Salina di Cervia è una location perfetta per ammirarli, soprattutto quelli alla ricerca di un clima cado durante il periodo delle migrazioni.

Potrebbe sembrare incredibile ma i fenicotteri rosa si possono vedere anche a Milano, in piano centro. Si trovano a Villa Invernizzi, raggiungibile anche in metropolitana. Si tratta di una dimora privata, quindi non è accessibile al pubblico: ma dalla cancellata è possibile vederli nel giardino e rimanere affascinanti dalla loro bellezza. Per uno scorcio indimenticabile, in centro città.

Centro Italia, le località da raggiungere per vedere i fenicotteri

Che sia per una gita fatta proprio per ammirare i fenicotteri, oppure che sia la tappa di un viaggio più articolato, non importa: se vi trovate a transitare dal Centro Italia sappiate che anche qui potete ammirare i fenicotteri. Ci sono alcune località predilette da questi uccelli, in cui è facile vederli e ammirarne le tante sfumature di rosa.

In Toscana, ad esempio, nella laguna di Orbetello in provincia di Grosseto si possono incontrare nel corso dei mesi estivi: si tratta di un’oasi WWF, che è stata istituita nel 1971 e che regala la possibilità di vedere tantissime specie diverse di uccelli. Oltre ai fenicotteri, vi sono anatre, aironi e gru, solo per citarne qualcuno. Un vero luogo di bellezza e in cui la natura regala il meglio di sé.

Sempre in Toscana vale la pena visitare la riserva naturale del WWF Padule Orti-Bottagone, si estende su 126 ettari ed è un luogo molto apprezzato da questi uccelli proprio per la sua posizione lungo le direttrici migratorie.

Nel Lazio, invece, ci sono le Saline di Tarquinia che si estendono su una superficie di 170 ettari e dove poter ammirare moltissimi animali stanziali o migratori, tra cui i tanto amati flamingo. Oltre agli uccelli vi sono volpi, nutrie, scoiattoli e testuggini comuni. Si tratta di un’area Sic (sito d’importanza comunitaria) e Zps (Zona di protezione speciale).

Fenicotteri, dove incontrarli nel Sud Italia

Nel Sud Italia ci sono alcune località che sono state scelte dai fenicotteri. Tra questa le Saline dei Monaci, in Puglia e – più precisamente – nella zona del Salento all’interno della Riserva naturale regionale orientata di Torre Colimena. Le saline si trovano sulla costa, separate dal mare da una piccola striscia di sabbia.

Sempre in Puglia vi è la riserva delle saline Margherita di Savoia, questa si trova nella zona ai piedi del Gargano e si estende per 20 chilometri. Qui il fenicottero rosa è arrivato nel 1986 e da allora ha trovato in questo luogo il posto ideale per riprodursi e svernare. Ci sono fino a 9mila esemplari, stanziali 4mila.

In Calabria – nel comune di Montebello Jonico (Reggio Calabria) – vi è l’Oasi Naturale del Pantano di Saline Joniche che viene scelta durante i due flussi migratori annuali da tantissime tipologie di uccelli, compresi i tanto amati flamingo rosa.

In Campania, invece, si deve visitare l’Oasi delle Soglitelle a Villa Literno: si trova a pochissima distanza da Napoli ed è proprio lungo la linea migratoria che collega l’Europa all’Africa, per questa ragione si fermano qui tantissimi uccelli, compresi i fenicotteri per una sosta prima di raggiungere Puglia e Sicilia. Gli orari migliori per avvistarli? Mattina e sera e sono circa un centinaio di esemplari, ha spiegato a Vanity Fair Rino Esposito, responsabile Lipu dell’Oasi. Dal 2019 a oggi qui sono state censite 199 specie di uccelli.

Ammirare i fenicotteri nelle isole italiane

Con l’arrivo della primavera lo spettacolo dei fenicotteri lascia senza parole se si visitano le Saline del Molentargius, area che si trova nella zona sud della Sardegna, vicina a Cagliari. Qua un tempo veniva estratto il sale marino, ma oggi è il luogo perfetto per ammirare habitat e reperti dei primi del Novecento. È un sito importantissimo per la nidificazione dei fenicotteri.

Ci spostiamo su un’altra isola e andiamo in Sicilia. Qui, nella riserva di Vendicari, tra Noto e Marzamemi, si possono avvistare numerosi uccelli, compresi i fenicotteri nel periodo autunnale quando si spostano per raggiungere la Tunisia.  Il luogo è adatto a chi desidera dedicarsi al birdwatching, grazie anche ali appositi capanni che servono da punti di osservazione.

Sempre in Sicilia, una tappa è quella della riserva delle Saline di Priolo che è stata affidata in gestione alla Lipu. Si trova in provincia di Siracusa ed è il primo e unico luogo di nidificazione di questi uccelli in Sicilia.

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Ryanair, l’offerta imperdibile per volare a basso costo in primavera

Se pensiamo ai piaceri della vita, viaggiare è senza ombra di dubbio uno di quelli (e anche uno dei migliori), soprattutto quando è possibile farlo senza spendere una fortuna e in una stagione splendida come quella che stiamo vivendo. A tal proposito, abbiamo un’ottima notizia: Ryanair ha lanciato un’offerta imperdibile per viaggiare verso affascinanti mete europee (e non solo) durante questa primavera (e anche per i primi giorni dell’estate).

L’offerta di primavera di Ryanair

Sul sito della compagnia aere low cost irlandese è possibile trovare un’interessante offerta flash che permette di viaggiare in tantissime e meravigliose località europee (e non solo) a partire da soli 12,99 euro. Certo, non è più come quando potevamo volare con questa compagnia a soli 5 euro, ma la cifra richiesta è certamente interessante e conveniente.

Attenzione però, perché la promozione non è eterna: c’è tempo fino al 30 aprile (compreso) per acquistare biglietti aerei a basso costo, per viaggiare poi tra il 29 aprile 2024 e il 30 giugno 2024, quindi anche i primi giorni dell’estate.

Le destinazioni sono una più bella dell’altra, ma come nostra consuetudine abbiamo selezionato per voi le più interessanti da visitare.

Le migliori destinazioni per questa offerta

Grazie a questa offerta, si può trovare un biglietto a soli 12, 99 euro per raggiungere la raggiante e soleggiata Siviglia, in Spagna. Ci troviamo in Andalusia, e senza ombra di dubbio questa città incarna al 100% l’affascinante spirito locale, percepibile in ogni angolo e in qualsiasi tradizione.

Caratterizzata da un colore dorato, è la culla di tutto quello che di più spagnolo esista:  le tapas, il vino, la birra, le corride, il flamenco, la movida e le feste. Senza dimenticare che il suo è un fascino assolutamente indiscutibile, grazie al prezioso centro storico medievale pieno di tortuosi e stretti vicoli, ma anche di quartieri aristocratici, cortili da sogno e di piazzette nascoste che lasciano senza fiato.

Un’altra meta molto interessante da poter raggiungere con soli 15,99 euro è Corfù, paradisiaca isola della Grecia che durante questa stagione dà il meglio di sé: il clima in alcune giornate arriva ad essere estivo, e i turisti sono certamente meno presenti rispetto ai periodi di punta.

Caratterizzata da un mare azzurro da cartolina e spiagge che sembrano cadute in terra direttamente dal paradiso, è anche il posto ideale per scoprire preziosissime rovine antiche, taverne tradizionali, una rigogliosa vegetazione, ottimi servizi e occasioni di divertimento.

Infine, a partire da soli 28, 63 euro si può volare a Cracovia, in Polonia. Situata al confine con la Repubblica Ceca, pare una città uscita da una fiaba antica grazie anche alla sua vibrante cultura, i tanti colori che la impreziosiscono e le numerose attrazioni che rendono questa meta di viaggio una destinazione imperdibile. Inoltre si rivela ideale per chiunque, in quanto riesce a soddisfare chi cerca una fuga romantica, ma anche ci desidera trascorrere un weekend tra amici o scoprirne la sua ricca storia.

Non resta che approfittare di questa offerta Ryanair per organizzare le proprie vacanze, o fughe nel fine settimana, a prezzi stracciati e verso mete che sono una più interessante dell’altra.

Paleokastritsa, Corfù

Fonte: iStock

Paleokastritsa, meraviglia di Corfù
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Cosa mettere in valigia per una settimana di vacanza al mare

Manca poco alla prossima vacanza al mare e già vi state immaginando distesi sulla sabbia dorata e cullati dal dolce suono del mare: vi aspetta una settimana di meritato riposo in totale relax e alla scoperta di luoghi splendidi in giro per il mondo. Ma c’è un dubbio che vi assale puntualmente prima di ogni partenza: cosa mettere in valigia?

Anche i viaggiatori più esperti si trovano spesso a dover fare i conti con la gestione degli spazi e con la paura di dimenticarsi qualcosa di importante. Ecco tutti i consigli per preparare la valigia per una settimana al mare, con la lista degli elementi da inserire e i trucchi salvaspazio di cui non potrete più fare a meno.

Prepara una lista

Anche se può sembrare noioso, preparare una lista per il mare è un’attività essenziale per organizzare al meglio gli spazi in base alla capienza del vostro bagaglio e non dimenticare proprio nulla. A chi non è mai capitato di avere bene in mente cosa portare al mare, ma puntualmente ha dimenticato qualcosa a casa?

Nel compilare la lista, dividete tutto ciò che dovrete portare con voi in categorie e inserite anche il numero di elementi per ciascuna tipologia. Vi sarà utile sia per comprendere fin da subito la mole di indumenti e accessori che vi serviranno, sia per spuntare facilmente le varie voci man mano che inserite gli elementi in valigia.

Riduci all’essenziale

Lo spazio in valigia non basta mai: che abbiate uno zaino, un trolley o una valigia di grandi dimensioni che dovrete condividere in coppia, non ci sarà mai abbastanza spazio per tutto quello che vorreste portare. Ecco allora che torna il consiglio più antico del mondo: riduci all’essenziale. Per aiutarvi, preparate gli outfit già completi che vorrete indossare in vacanza, in modo tale da portare soltanto ciò che indosserete veramente, lasciando a casa il superfluo.

Inoltre, un trucco per non esagerare con la quantità di vestiti è quello di scegliere calzature e indumenti comodi e versatili, che possono adattarsi a diverse occasioni, sia durante il giorno che per un’uscita serale.

Cosa non dimenticare: i prodotti più importanti

Potremmo anche dimenticarci alcuni vestiti o un paio di scarpe, ma ci sono elementi che per qualsiasi partenza sono essenziali e non possono essere dimenticati:

  • Documenti di riconoscimento (carta d’identità o passaporto e loro fotocopie utili in caso di smarrimento)
  • Soldi in contanti e carte di credito e debito (molto utili se si viaggia negli USA o a Dubai)
  • Smartphone (ormai indispensabile nella vita quotidiana) con il suo caricabatteria
  • Adattatore universale per prese (in caso di viaggi in Paesi che usano prese diverse da quelle italiane)
  • Numeri di emergenza: ovunque vi stiate recando, è importante salvare i numeri di telefono principali da chiamare in caso di emergenze

Indumenti e accessori per il mare: quali mettere in valigia

Questa è la parte più difficile dell’organizzazione di una valigia per il mare: quali e quanti vestiti portare? Nel comporre il vostro bagaglio, partite dalle cose più importanti e andate a scalare man mano. Ecco l’elenco delle cose da non lasciare fuori dalla valigia.

  • Abbigliamento intimo: slip, reggiseni se si è donne, calze, pigiami, non possono assolutamente mancare. Per una settimana si consigliano circa 14 paia di slip (se si ipotizzano due cambi al giorno) e 7 paia di calze (un cambio al giorno, con la possibilità di lavarle facilmente all’occorrenza)
  • Calzature: se andrete alla scoperta della località in cui soggiornate, servirà sicuramente un paio di scarpe comode da jogging e non dimenticate anche le ciabatte, sia quelle per fare la doccia che quelle adatte alla spiaggia; e se le spiagge in cui andrete saranno rocciose prendete anche le scarpette per gli scogli
  • Costumi da bagno: possono bastarne tre paia per sette giorni di mare
  • Magliette e altri indumenti comodi: per andare al mare servono vestiti comodi e quindi t-shirt, canottiere, pantaloni corti e lunghi o gonne. Meglio portare più magliette a maniche corte (almeno una al giorno, da lavare all’occorrenza), saranno adatte sia per il giorno che per la sera. Portatene almeno due bianche: si abbinano con tutto
  • Indumenti per coprirsi: portate anche una felpa o un giubbino per le serate più fresche e anche una giacca o mantello antipioggia per non farvi trovare impreparati in caso di maltempo
  • Accessori per il mare: occhiali da sole, cappellino per proteggere la testa (o foulard) e telo mare
  • Zainetto e/o borsa per il mare: utile, il primo, in caso di escursioni giornaliere, mentre la borsa per la spiaggia è comoda per trasportare tutto l’occorrente per il mare

Prodotti per l’igiene personale: cosa non deve mancare

I prodotti per l’igiene personale sono essenziali in casa come in vacanza. Preferite formati da viaggio o munitevi di bottigliette piccole nelle quali travasare una buona parte dei prodotti, in modo da risparmiare spazio portando soltanto quello che effettivamente consumerete nell’arco di una settimana.

Inoltre, nel caso in cui si debba prendere un aereo, i prodotti travel size sono perfetti se si ha soltanto il bagaglio a mano. Nella maggior parte degli aeroporti (tranne alcune eccezioni come Milano Malpensa e Roma Fiumicino), è vietato superare una certa soglia di liquidi trasportati a mano.

Ecco i prodotti da inserire nel beauty-case per una settimana al mare:

  • Spazzolino, dentifricio, collutorio e altri accessori per la pulizia dei denti
  • Spazzola per capelli
  • Protezione solare e doposole
  • Deodorante, profumo ed eventuale make-up con relativi accessori
  • Stick per pulire le orecchie
  • Shampoo e bagnoschiuma (nel caso in cui non vi rechiate in hotel o in strutture che solitamente li offrono)
  • Accessori per la rasatura
  • Fazzoletti
  • Medicinali di prima necessità: portate con voi un piccolo kit di pronto soccorso, con cerotti, antidolorifico, antipiretico, antinfiammatorio e, visto che parliamo di vacanze al mare, inserite anche il repellente per le zanzare

La regola generale è ancora quella di portare soltanto l’essenziale tra quello che utilizzate solitamente per l’igiene personale. In base alle specifiche esigenze, potreste aggiungere nella vostra lista personalizzata anche altri elementi.

Prodotti e accessori tecnologici: quali portare

Oltre allo smartphone e al suo caricabatterie, altri prodotti tecnologici da inserire in valigia, o nello zaino, sono:

  • Power bank: non è indispensabile, ma se ne siete in possesso e sapete di utilizzare molto i device elettronici, oppure farete lunghe gite senza la possibilità di ricaricarli, una power bank potrebbe tenerli in vita evitando fastidiosi contrattempi
  • Prese multiple e adattatori universali: sarete sempre pronti a caricare i vostri strumenti tecnologici anche con prese diverse da quelle italiane
  • Cuffiette auricolari: se dovete prendere l’aereo o il treno, quale miglior compagno di viaggio se non della buona musica in sottofondo mentre i paesaggi scorrono fuori dal finestrino?

Se viaggiate con bambini, infine, lasciate un po’ di spazio per qualche gioco, oltre a salvagente e braccioli da gonfiare in spiaggia. Ora siete davvero pronti a partire per una splendida settimana al mare.

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Le terme più belle da visitare in Repubblica Ceca

Se si pensa alla Repubblica Ceca sicuramente il primo sito di interesse che viene in mente è la sua ammaliante e romantica capitale, Praga, una città ricca di cultura, storia e con un fascino gotico che conquista al primo sguardo.

Eppure, oltre alle passeggiate sul Ponte Carlo della capitale, il Paese dell’Europa Centrale ha altre attrazioni da offrire ai viaggiatori: infatti, la Repubblica Ceca vanta una tradizione termale secolare, che affonda le sue radici già in epoca romana.

Le sorgenti d’acqua curativa sparse sul territorio sono molteplici ed è per questa ragione che oggi la Repubblica Ceca è indubbiamente una delle mete predilette da chi desidera concedersi una vacanza all’insegna del benessere e del relax.

Il costo delle terme in Repubblica Ceca non è alto, anzi, le città termali della Boemia Occidentale sono tra le più economiche in Europa: il prezzo può variare tra le 10 e le 60 euro circa.

Il triangolo termale della Repubblica Ceca: Karlovy Vary, Mariánské Lázně e Frantiskovy Lázně

Nella regione della Boemia Occidentale, le città termali sono davvero numerose, eppure esiste un vero e proprio “triangolo d’oro”, rappresentato da tre località estremamente famose tra i viaggiatori che ricercano il benessere termale nel Paese.

Le città di Karlovy Vary, Mariánské Lázně e Františkovy Lázně rappresentano infatti tre siti inseriti nella lista del Patrimonio Unesco, tra le città termali più belle d’Europa.

Colonnato Karlovy Vary Repubblica Ceca

Fonte: iStock

Dettaglio sul colonnato di Karlovy Vary.

Hotel di lusso e temperature bollenti nelle terme di Karlovy Vary

Karlovy Vary è uno dei centri termali più antichi del Paese. Fin dai tempi del Medioevo, questa località attirava visitatori da tutta Europa, viaggiatori desiderosi di sperimentare le proprietà terapeutiche delle sue acque minerali.

Ancora oggi la città di Karlovy Vary, con il suo centro storico costellato di eleganti e sontuosi palazzi che si snoda attorno al fiume Teplá, ospita grandi hotel di lusso e offre trattamenti termali all’avanguardia.

La sorgente termale più calda della città ha una temperatura che raggiunge i 72°C e vicino alle fonti si ergono le tipiche “colonne di vapore”, strutture in cui i visitatori possono bere e inalare l’acqua termale, ricca di minerali come lo zolfo. Da non perdere, è una visita al neorinascimentale Colonnato del Mulino che ospita anche il raffinato Petra Restaurant.

Oltre agli splendidi colonnati in giro per il centro storico e ai trattamenti di benessere che offrono l’ottocentesca Stazione Termale, a Karlovy Vary vale la pena scoprire anche i suoi prodotti locali. Il Becherovka è un liquore alle erbe soprannominato come la “13esima fonte”, ma la città è famosa anche per le finissime porcellane e i vetri e i cristalli Moser.

Mariánské Lázně, bagni rigeneranti, Art Nouveau e romantiche melodie

Come nella tappa precedente, anche a Mariánské Lázně nei secoli sono stati di passaggio numerosi personaggi illustri dell’arte e della politica, tutti lì diretti per godere dei benefici delle sue numerose sorgenti termali.

Meglio nota come Marienbad, la città termale Patrimonio Unesco è costruita attorno a diverse sorgenti e il suo centro storico vanta un’architettura in stile Art Nouveau che ben si sposa con le ampie zone di verde e i parchi sempre in fiore.

Oltre alle sorgenti calde, la città ospita circa cinquanta sorgenti di acqua fredda note per le loro proprietà curative nei confronti di diverse patologie, come i disturbi renali, respiratori, urinari e digestivi.

Mariánské Lázně, Repubblica Ceca

Fonte: iStock

Vista del colonnato nella città termale di Mariánské Lázně.

A poca distanza dalla cosiddetta Sorgente della Croce, imperdibile è una visita alla Fontana Canterina: allo scoccare di ogni ora, questa fontana allieta i passanti con il suono delle più famose opere classiche – non dimentichiamo che in città, infatti, ogni estate si tiene il festival internazionale di Fryderyk Chopin.

E dopo una romantica sessione di musica classica e un bagno termale rigenerante, la città potrà stupirvi con la sua architettura nei siti del palazzo di Kynžvart e del monastero di Teplá, risalente al XII secolo.

Frantiskovy Lázně, il “paradiso in terra” di Goethe

In questa tranquilla ed elegante città termale della Repubblica Ceca, fondata nel XVIII secolo dall’imperatore Francesco I, persino Johann Wolfgang von Goethe ebbe il piacere di soggiornare e di innamorarsene al punto da definirla un vero e proprio paradiso terrestre.

La città di Frantiskovy Lázně è famosa soprattutto per le sue 20 sorgenti minerali fredde, ideali per curare patologie dell’apparato deambulatorio, malattie cardiache e – si dice – persino l’infertilità femminile. A tal proposito, una leggenda urbana dice che la donna che tocca l’iconica statua del ragazzino con in mano un pesce – la statua del Franceschino, ormai simbolo della città, situata vicino alla Sorgente di Francesco – riceve subito la “grazia” di restare gravida.

Ma Frantiskovy Lázně offre altre attrazioni ai turisti che la visitano per godersi un po’ di meritato relax e rigenerare corpo e mente: tra queste, antichi e maestosi palazzi come la Casa Beseda, la Casa Sassone e la Casa ai Tre Gigli (proprio quella in cui abitò Goethe).

Františkovy Lázně Repubblica Ceca

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Vista di un centro termale a Františkovy Lázně.

Jeseník e Teplice, altre destinazioni termali in Repubblica Ceca

Oltre al rinomato triangolo termale, la Repubblica Ceca offre altre località in cui godere delle sorgenti di acqua calda.

Nella Moravia Settentrionale, incastonate tra il verde lussureggiante dei Monti Frassini, le terme di Jeseník sono un punto di riferimento per gli appassionati di balneoterapia. Oltre alle terme, la città è piacevole da scoprire tra i suoi palazzi che mixano l’architettura Anni Venti allo stile barocco.

Infine, Teplice, la città termale più antica d’Europa (e il secondo centro termale dopo Karlovy Vary, per grandezza): questa località ha sei diversi edifici termali, tra cui il più famoso che è dedicato a uno degli ospiti più illustri che hanno visitato questa parte della Boemia, cioè Ludwig van Beethoven (crocevia di personaggi di spicco tanto da essere rinominata la “Piccola Parigi” della Repubblica Ceca).

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Tra le vie degli alpeggi della Valtellina, cammini da sogno

Con l’arrivo della primavera, torna un nuovo modo di vivere la montagna: non più sport sulla neve e panorami imbiancati, bensì lunghe camminate all’aria aperta tra prati verdi e natura incontaminata. La Valtellina è la meta perfetta per gli amanti del trekking, dove nasce l’iniziativa “In giro per alpeggi”. Si tratta di alcuni splendidi itinerari che raccontano la vita d’alta quota e ci offrono l’occasione per assaporare alcuni dei prodotti tipici che qui vengono preparati. Scopriamo qualcosa in più.

Gli alpeggi della Valtellina

Vivere l’esperienza di fare trekking in montagna: sono sempre più i turisti che si godono quest’avventura, andando alla scoperta di alcuni dei panorami più belli d’Italia. Una delle destinazioni perfette è la Valtellina, che si snoda nella provincia di Sondrio. Nasce così l’iniziativa “In giro per alpeggi”, con bellissimi sentieri che partono dalla bassa valle e raggiungono l’alta montagna, attraversando panorami naturali da sogno. I percorsi incrociano alcuni meravigliosi alpeggi che offrono ai turisti la possibilità di scoprire come si vive in alta quota e di cosa ci si nutre, assaporando i prodotti caseari tipici del luogo.

È stato creato anche un passaporto che permette di individuare tutti gli alpeggi presenti in Valtellina, con una loro breve descrizione e le indicazioni necessarie per raggiungerli a piedi. Per chi preferisce vivere un’esperienza diversa, è possibile scegliere un accompagnatore di media montagna per partecipare ad attività che forniscono una visione più coinvolgente e completa della vita d’alta quota. Sarà un’occasione unica per affiancare gli alpeggiatori, scoprendo così il loro duro lavoro e le antiche tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.

Gli itinerari da scoprire

Scopriamo allora alcuni degli itinerari degli alpeggi della Valtellina, avventure meravigliose dove immergersi nella natura incontaminata. Uno dei cammini più suggestivi è quello che conduce a Bormio, nota meta turistica invernale, che durante la stagione calda offre la possibilità di esplorare le malghe dei dintorni. I contadini aprono le loro fattorie per permettere a grandi e piccini di vivere da vicino le tradizioni di montagna: dall’allevamento alla mungitura delle mucche, passando per il rispetto dell’ambiente e degli animali.

Anche Livigno offre opportunità interessanti: la famosa destinazione sciistica, da giugno a settembre, si concentra su tutt’altra attività rispetto agli sport sulla neve. Le sue malghe sono il luogo perfetto per vivere una giornata a contatto con la natura, tra esperienze autentiche. Gli alpeggi di Federia, Alpe Mine e Alpe Vago consentono di fermarsi per riposare un po’ dopo una lunga escursione, assaporando prodotti tipici valtellinesi.

Spostiamoci poi a Madesimo, dove si arriva sino all’Alpe Groppera affrontando un itinerario più impegnativo (incontrando il lago Azzurro) oppure uno più adatto alle famiglie (passando dall’Alpe Motta). L’attività principale? Assistere alla preparazione di alcuni formaggi del luogo, da poter poi degustare per imparare ad apprezzare i sapori della montagna. Molto suggestivo è poi il villaggio di Montespluga, dove gli alpeggiatori portano il loro bestiame a pascolare tra i prati verdi. Infine, nel borgo di Mese si può visitare il Museo del Latte, per ammirare gli strumenti che venivano utilizzati in passato per la produzione dei formaggi.

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Una valigia in due: come preparare la valigia per un viaggio di coppia

State organizzando tutti i dettagli della vostra prossima fuga romantica di coppia, ma non sapete come risolvere il problema dello spazio in valigia? Preparare i bagagli, troppo spesso, diventa uno stress, a maggior ragione se non si può portare con sé più di una valigia. Per contenere costi e spazi, infatti, si può optare per la preparazione di un solo bagaglio in coppia, soprattutto se si parte per un week end, oppure semplicemente se si desidera viaggiare leggeri durante una vacanza on the road.

Ma come risolvere il problema dello spazio ridotto all’interno di una sola valigia per due persone? Ecco tutti i consigli utili che vi faranno risparmiare tempo, soldi e fatica per sistemare vestiti e accessori da portare in viaggio con voi.

Scegli i vestiti e prepara una lista

Che siate una coppia di viaggiatori abituali o che stiate organizzando il vostro primo week end romantico, è sempre importante valutare bene insieme cosa è necessario portare e cosa lasciare a casa. In linea generale, prediligete vestiti comodi e versatili, che possono essere riutilizzati in diverse occasioni: un paio di jeans, ad esempio, che può essere sfruttato di giorno con scarpe da ginnastica, ma anche per un’uscita serale se abbinato a una camicetta e a calzature più eleganti.

Un altro consiglio è quello di pensare subito a inserire outfit già completi per i giorni in cui starete fuori casa. Vi aiuterà a selezionare soltanto i capi e gli accessori che utilizzerete veramente. In un viaggio di coppia con una valigia da condividere, a maggior ragione, è necessario ridurre all’essenziale.

Una valigia in due, inoltre, prevede una distribuzione equa degli spazi. Pertanto il consiglio è quello di portare per entrambi i viaggiatori lo stesso quantitativo di capi e accessori.

Man mano che individuate tutto ciò che vorrete portarvi in valigia, scrivetelo su un foglio realizzando una lista che indichi anche il numero di elementi per ogni categoria.

Componi la valigia: tecniche e trucchi salvaspazio

Una volta che avete la vostra lista nella quale individuate solo il necessario, prendete i vestiti e gli accessori di entrambi e divideteli in base alle categorie di appartenenza (pantaloni, t-shirt, camicie, scarpe, intimo, e così via). Questo vi aiuterà a capire visivamente quanti capi dovrete inserire e, all’occorrenza, togliere qualcosa che potrebbe risultare superfluo.

Si passa poi alla composizione vera e propria della valigia per due. Esistono molti trucchi salva spazio che aiutano a prepararla. I due più efficaci sono il bundle packing method e il metodo Marie Kondo (conosciuto anche come KonMari method). Vediamoli entrambi.

Il metodo bundle packing

Il bundle packing method è la tecnica per piegare i vestiti che punta a “impacchettarli”, come suggerisce il nome. I capi si avvolgono tra loro in modo da formare un vero e proprio pacchetto compatto che non lascia spazio a buchi e aree vuote inutilizzate, evitando anche che si formino pieghe e grinze fastidiose.

La regola fondamentale di questo metodo è quella di partire dai capi di abbigliamento più pesanti e lunghi, per poi procedere man mano con quelli più piccoli e corti. Si parte quindi dalle giacche, passando a maglie e camicie a maniche lunghe, vestiti corti e gonne, pantaloni e abiti lunghi, pantaloncini e infine t-shirt e camicie a maniche corte. Ecco come si deve procedere:

  • Posiziona su un tavolo grande, un letto o direttamente a terra, poiché serve abbastanza spazio. Partite prendendo il capo più pesante e lungo, quindi il cappotto o la giacca, e distendilo aprendo bene le maniche.
  • In maniera specchiata, dalla parte opposta, posiziona una maglia a maniche lunghe, in modo tale che il colletto e le maniche risultino sovrapposti al capo che si trova sotto
  • Distendi il terzo capo nella stessa direzione del primo e così via con tutti gli altri, in maniera sempre alternata e opposta
  • Una volta che hai disteso anche gonne e abiti corti, passa ai pantaloni, che vanno posizionati in maniera alternata a partire dal centro e seguendo il verso delle maniche dei vestiti già distesi, quindi lateralmente
  • Si passa poi alle t-shirt e camicette corte, che dovrai posizionare nuovamente in modo alternato come i primi capi
  • Al centro, posiziona una pochette o sacca che contenga gli indumenti più piccoli: calze, intimo, costume.
  • Inizia ora a formare il “pacchetto”, partendo dalle t-shirt che avvolgerai sulla sacca che hai posizionato al centro
  • Man mano, racchiudi ciascun capo avvolgendolo con quello che si trova sotto, piegando anche le maniche, fino ad arrivare alla giacca iniziale.

Ecco fatto. Il pacco di vestiti formato va posizionato in valigia, mentre lo spazio che rimane ai bordi può essere sfruttato per inserire le scarpe e gli altri accessori. Per riuscire a trovare più facilmente i vestiti di una e dell’altra persona, si potrebbe optare per la creazione di due pacchetti di vestiti più piccoli, da posizionare comodamente in valigia.

Il metodo Marie Kondo

Esiste un altro metodo per fare una valigia per due ottimizzando lo spazio a disposizione: è il celebre metodo KonMari. La logica alla base di questa tecnica è semplicemente quella di arrotolare gli abiti. In che modo? È molto semplice: basta stendere il proprio indumento, piegare i lati e le maniche e infine, arrotolarlo su se stesso, in modo da ottenere un piccolo fagotto. Questo vale per tutti i capi, dalle maglie ai pantaloni, fino all’intimo. Piegare e arrotolare su se stesso un capo in maniera ordinata, a differenza di quanto si possa pensare, non stropiccia il capo.

Man mano che si preparano i vestiti, vanno inseriti uno accanto all’altro formando 2 o più file. Prima, però, si consiglia di posizionare sul fondo scarpe ed eventuali asciugamani. Una volta inseriti tutti i vestiti, metti anche il beauty e un sacchetto con altri eventuali accessori.

Altri consigli per una valigia in due

Oltre ai metodi visti, esistono anche altri trucchi salva spazio per una valigia da condividere. Per esempio, si può sfruttare lo spazio vuoto all’interno delle scarpe per posizionare calze o accessori richiusi in bustine, oppure utilizzare i sacchetti sottovuoto. Ne esistono anche di molto semplici da usare, che permettono di togliere l’aria in eccesso semplicemente arrotolandoli su se stessi, quindi senza il bisogno di altri strumenti che tolgano l’aria.

Viaggiando in due, inoltre, valutate anche la possibilità di condividere certi accessori, ma anche alcuni indumenti come calze (che poi potrete facilmente lavare a mano), magliette o altri capi.

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Aurora boreale, i mesi dell’anno in cui si vede meglio e dove

Quando le luci fluorescenti iniziano a danzare nel cielo notturno punteggiato di stelle, prende vita lo spettacolo dell’aurora boreale. Con quei colori che variano dall’azzurro allo smeraldo, con sfumature di viola e rosso, questo evento naturale, da ammirare con lo sguardo rivolto al cielo, affascina e incanta chiunque.

Ma quali sono i mesi in cui si vede meglio l’aurora boreale? E dove si può assistere a questo spettacolo che infiamma il cielo? Sono le domande più gettonate quando si parla della suggestiva aurora boreale.

Lo spettacolo dell’aurora boreale

Ammirare l’aurora boreale almeno una volta nella vita è il sogno nel cassetto di moltissime persone. Sembra un gioco di magia, ma in realtà le striature colorate nei cieli notturni hanno una spiegazione scientifica chiara.

In parole semplici, il sole genera tempeste solari (chiamate geomagnetiche) che giungono fino alla terra. Le particelle colpiscono il campo magnetico terrestre, al polo nord e al polo sud, ed entrano in contatto con la nostra atmosfera, generando quei giochi di luci variopinte che tutti vorremmo poter guardare dal vivo.

Il periodo migliore per avvistare l’aurora boreale

L’aurora boreale non è però sempre visibile. Esistono periodi dell’anno nei quali è più probabile assistere allo spettacolo. Quali sono allora i mesi migliori per vederla? In generale, il periodo più adatto per avvistare le sfumature suggestive dell’aurora boreale ricade tra i mesi di settembre e ottobre e tra la fine gennaio e marzo.

I fattori che determinano una maggior probabilità di avvistamento dell’aurora sono molteplici. Dipende sia dall’attività del sole, che varia e in certi anni è più intensa di altri, ma anche dalle basse temperature, dalle ore di buio e dal cielo, che è più pulito e limpido in certi mesi.

Dove vedere l’aurora boreale e quando

Sono tante le persone che organizzano viaggi alla ricerca dell’aurora boreale che illumina i cieli. Esiste, infatti, un turismo incentrato su questo spettacolo naturale, nel quale vengono proposte anche escursioni organizzate e location mozzafiato in cui dormire con vista sull’aurora boreale.

Quali sono i luoghi migliori in cui assistere a tale spettacolo e quando andarci? A seconda di dove ci si trova, i mesi in cui si può avvistare più facilmente l’aurora boreale cambiano.

In Europa

In Islanda, uno dei luoghi perfetti per ammirare l’aurora nei cieli, il periodo migliore è l’inverno, tra gennaio e febbraio, con temperature più rigide: Anche i mesi autunnali, con un clima più piacevole per i turisti, sono un buon periodo dell’anno in cui vederla.

Altri Paesi classici in cui poter vedere l’aurora boreale sono quelli della Scandinavia: Norvegia, Svezia e Finlandia. Anche qui il periodo ottimale è tra gennaio e febbraio, sebbene si possa avvistare fin da settembre. In Finlandia, in particolare, la regione in cui recarsi è quella più a nord, ossia la Lapponia.

Sebbene il fenomeno dell’aurora boreale in altri luoghi meno vicini al polo nord risulti molto più raro, è stato possibile assistere a tale spettacolo anche in Scozia e sulle Dolomiti italiane.

Nel resto del mondo

Fuori dall’Europa, altri luoghi splendidi nei quali assistere allo spettacolo di luci color smeraldo sono l’Alaska, il Canada e la Groenlandia. In Alaska, in particolare nel Denali National Park, il fenomeno dell’aurora inizia solitamente già all’inizio di agosto, ma il mese migliore è quello successivo, ovvero settembre.

Anche in Canada, agosto e settembre sono i periodi perfetti per assistere all’aurora boreale. Qui il punto più famoso, in cui tutti gli appassionati si recano, è Yellowknife, una cittadina a nord del Great Slave Lake. Per ben 300 notti l’anno, le luci colorano anche i cieli sopra Churchill, nella Baia di Hudson.

In Groenlandia, invece, più vicina al Circolo Polare Artico, l’aurora boreale è maggiormente visibile in primavera e nei mesi tra autunno e inverno, quando i cieli sono tersi e diventano le tele perfette per dipinti di luce dall’incredibile bellezza.

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Al via i festeggiamenti per il varo della nuovissima Norwegian Aqua

Norwegian Cruise Line (NCL), l’innovatore del segmento crocieristico su scala globale insieme ai suoi partner di Fincantieri, la compagnia italiana di costruzione navale, ha celebrato il varo della nuovissima Norwegian Aqua, la prima della classe Prima Plus ampliata, che è uscita dal bacino di carenaggio del cantiere navale di Marghera (Venezia) ed è entrata in contatto con l’acqua per la prima volta.

Il varo della Norwegian Aqua segna il completamento del lavoro esterno svolto sulla nave in preparazione al suo debutto ad Aprile 2025. Per celebrare questo traguardo, due monete cerimoniali sono state saldate nella Norwegian Aqua secondo la tradizione marittima, dove storicamente, le monete simboleggiavano un’offerta agli antichi dei e dee del mare in cambio di buona fortuna e di un passaggio sicuro per la nave. La cerimonia è stata seguita da una benedizione di un cappellano locale e dalla celebrativa rottura dello champagne sullo scafo.

Norwegian Aqua, innovazione e charme “oltre i confini”

Con una stazza lorda di 156.300 tonnellate e una lunghezza di 322 metri, la Norwegian Aqua sarà più grande del 10% rispetto alle prime due navi Prima Class, anch’esse frutto della maestria di Fincantieri, fornendo più spazio e più offerte innovative tra cui le prime montagne russe e acquascivoli ibridi al mondo, l’Aqua Slidecoaster; un nuovo complesso sport digitale con un pavimento interattivo a LED, Corte luminosa; e la più ampia passeggiata all’aperto a 360 gradi di NCL, Ocean Boulevard, fino a oggi. In più, vanterà anche lussuosi alloggi nella The Haven di Norwegian, tra cui il primissimo le prime suite duplex Haven con tre camere da letto di NCL.

La costruzione continua sulla Norwegian Aqua fino al suo debutto ad aprile 2025, quando la nave salperà per itinerari caraibici di sette giorni con partenza da Port Canaveral, Florida, e scali verso le destinazioni delle isole tropicali di Puerto Plata, Repubblica Dominicana; Tortola, Isole Vergini britanniche; St. Thomas, Isole Vergini americane; e Great Stirrup Cay, l’isola privata di NCL alle Bahamas.

Dopo la stagione caraibica, la Norwegian Aqua offrirà viaggi di cinque e sette giorni alle Bermuda da New York City da agosto 2025 a ottobre 2025 e poi crociere con itinerari nei Caraibi orientali di cinque e sette giorni da Miami, la “capitale mondiale delle crociere“, da ottobre 2025 ad aprile 2026.

Le parole di entusiasmo dei protagonisti

Siamo entusiasti di celebrare un altro traguardo con i nostri partner di Fincantieri, che sono parte integrante del viaggio Prima Class e ci supportano nell’evoluzione della straordinaria esperienza che progettiamo e offriamo ai nostri ospiti”, ha dichiarato David J. Herrera, President di Norwegian Cruise Line. “Basandosi sulle caratteristiche preferite dai clienti delle navi pluripremiate di questa classe, l’aumento del 10% dello spazio fornisce una maggiore flessibilità per fornire più offerte e più luoghi dal design accattivante per i nostri clienti per rilassarsi ed esplorare a bordo della Norwegian Aqua”.

Parole confermate a sua volta da Luigi Matarazzo, direttore generale della Divisione Navi Mercantili di Fincantieri: “Siamo entusiasti di celebrare questo momento significativo con la Norwegian Cruise Line mentre assistiamo al varo della Norwegian Aqua, che rappresenta un nuovo capitolo nella nostra partnership di lunga durata, e siamo orgogliosi di fare parte di questo viaggio di trasformazione nel quale innovazione, pilastro del nostro piano industriale, è uno dei nostri punti chiame, mentre ci impegniamo a superare i confini ed elevare gli standard del settore“.

La Prima Class è una vera evoluzione del marchio“, ha affermato Mark Kansley, Senior Vice President of Hotel Operations di Norwegian Cruise Line. “Abbiamo sentito i nostri ospiti dopo ogni crociera e apprezzano la natura intima e la maggiore varietà di spazi sopraelevati in tutta la nave in cui rilassarsi o esplorare durante la vacanza. Siamo entusiasti di realizzare presto questo prossimo capitolo della nostra evoluzione – la Prima Plus Class – e di portare in viaggio con noi i nostri ospiti”.