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MSC Crociere lancia “Cliffhanger”, la giostra da “brividi” sospesa sul mare

I viaggi in crociera, oltre a lasciarci passare momenti di relax e farci scoprire luoghi da sogno, permettono anche di trascorrere momenti di puro divertimento. Per questo motivo, MSC Crociere ha deciso di svelare la sua nuova “Cliffhanger”, la prima e unica giostra sospesa sul mare ad un’altezza di ben 50 metri: gli amanti dell’adrenalina avranno davvero pane per i loro denti.

Come sarà “Cliffhanger”

È previsto per il 2025 il debutto di “Cliffhanger”, e sarà una magnifica attrazione che verrà installata vicina al ponte di MSC World America, la 23esima unità della flotta che entrerà in servizio ad aprile del prossimo anno. Sarà una vera e propria altalena che dominerà l’area tematica denominata “Family Aventura”, che si caratterizzerà per essere un’incredibile giostra sollevata da bracci motorizzati che porteranno le sedute oltre il bordo esterno della nave.

Sì, il brivido, quello piacevole e divertente, non mancherà di certo, perché i passeggeri verrano spinti avanti e indietro a 50 metri di altezza sul mare sottostante e con il cielo sopra le proprie teste.

MSC World America: come sarà e itinerari

MSC World America, la nuova ammiraglia di MSC Crociere, inizierà a navigare i mari ad aprile 2025 e si distinguerà per essere una vera e propria “nave del futuro”, in grado di soddisfare ogni esigenza e desiderio durante l’intera permanenza.

Il 9 aprile dell’anno prossimo la 23esima nave della flotta MSC Crociere salperà da Miami con itinerari di 7 notti verso alcune delle destinazioni più ambite dei Caraibi orientali e occidentali, con immancabili tappe a Ocean Cay MSC Marine Reserve, l’isola privata di MSC Crociere situata alle Bahamas.

Nel complesso, MSC World America si estenderà su 22 ponti, misurerà più di 47 metri di larghezza, includerà 2.614 cabine, conterrà oltre 40.000 metri quadrati di spazio pubblico e offrirà funzionalità e strutture all’avanguardia.

Al suo interno ci saranno ben sette differenti aree:

  • Family Aventura: proprio qui sorgerà The Harbour, un rivoluzionario parco all’aperto dedicato al divertimento delle famiglie che sarà anche la sede di “Cliffhanger”;
  • Aqua Deck: con le due principali piscine della nave, al mattino saranno ricche di proposte benessere e caratterizzate da un’atmosfera tranquilla, nel pomeriggio intrattenimento per tutti e poi feste spettacolari dopo il tramonto;
  • Zen Area: il luogo ideale per rilassarsi, sorseggiando un cocktail accompagnato da un piacevole sottofondo musicale;
  • Galleria: un’area vivace e coinvolgente in cui trovare diverse opzioni di ristorazione, shopping, giochi entusiasmanti e molto altro ancora;
  • Le Terrazze: con nove ristoranti e bar, quattro negozi e un club comedy, che fungeranno anche da bar, pianobar e karaoke notturno;
  • Esplanade: sarà il vivace e suggestivo viale semi-coperto con spettacolare vista fino alla cima della nave incorniciata dal capolavoro architettonico centrale a spirale (e dall’adrenalinico scivolo di 11 piani).

Non resta che attendere l’anno prossimo per salire a bordo di questa nuova nave, che inizialmente salperà da Miami con itinerari di 7 notti verso alcune delle mete più eccezionali dei Caraibi. Un viaggio che promette di essere speciale e indimenticabile, a bordo di una nuova nave dalla caratteristica prua a piombo e dalla poppa a forma di Y che si aprirà sull’impressionante Promenade all’aperto.

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Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa, vera meraviglia del in Trentino

Tra le maestose cime delle Dolomiti del Trentino Nord-Orientale sorge la Val di Fassa, dove durante la bella stagione i prati si riempiono di verde e di fiori colorati che emozionano tutti, e che invitano i visitatori a lasciarsi andare al benessere a 360 gradi. Questo è il momento perfetto per dedicarsi a passeggiate alla scoperta della sua natura più autentica, percorsi semplici da poter fare in famiglia e che trasmettono un forte senso di bellezza e rinascita. È il caso del Sentiero della Foresta in Val di Fassa, un tragitto alla portata di tutti e che vi lascerà senza fiato.

Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa: informazioni utili

Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa si caratterizza per essere una passeggiata panoramica in quota da poter effettuare da soli ma anche con il passeggino da trekking o con lo zaino porta bimbo.

Si parte dalla funivia di Vigo, una moderna struttura che inizia proprio dal centro del paese e che raggiunge in pochi minuti la conca del Ciampedie, una terrazza naturale – quasi sempre soleggiata – situata a circa a 2.000 metri di altezza: da qui la vista sulle Dolomiti e la Val di Fassa è a dir poco emozionante.

Una volta arrivati a Ciampedie, rifugio situato nel bel mezzo dell’omonimo altipiano e circondato da un magnifico bosco di larici e abeti, occorre scendere una breve rampa e risalire poi verso il Rifugio Negritella, il preciso punto di partenza del Sentiero della Foresta in Val di Fassa.

Sentiero della Foresta in Val di Fassa: itinerario

Il magnifico Sentiero della Foresta è il numero 540 e si fa amare fin da subito perché si presenta ampio e pianeggiante. Per iniziare questa affascinate passeggiata occorre attraversare la pista da sci, per poi immergersi in un magnifico bosco dove svettano fieri numerosi pini cembro.

Proseguendo a passo lento si vive la sensazione di essere in un posto da fiaba, perché il percorso è completamente circondato da guglie frastagliate e dalle fratture rocciose che impreziosiscono le pareti del Larsec. Ad Ovest, invece, ad attirare l’attenzione è l’imponente parete Est del Catinaccio, un massiccio montuoso che non passa di certo inosservato.

Dopo aver attraversato questo tratto costellato di giganti di pietra, occorre uscire dal bosco osservando alcune baite, per poi arrivare in pochi minuti ai rifugi della conca di Gardeccia, dove termina il bellissimo Sentiero della Foresta in Val di Fassa.

Un percorso tematico dedicato alla natura d’alta montagna

Grazie a una passeggiata lungo il Sentiero della Foresta è possibile affrontare un percorso tematico dedicato alla natura d’alta montagna. Per far immergere ancora di più i viandanti in questa incredibile magia, ci sono 24 piccoli totem informativi lungo tutto il tracciato, ognuno dei quali racconta una curiosità sul favoloso ambiente circostante e sugli esseri viventi che dimorano in questa magnifica zona d’Italia.

Le tappe tematiche sono così suddivise:

  1. Il paesaggio della montagna;
  2. L’acqua;
  3. L’albero e l’acqua;
  4. Le montagne e le rocce;
  5. Le radici degli alberi;
  6. Quanta vita sottoterra;
  7. Quanto sono lunghe le radici degli alberi?;
  8. E quanto sono utili!;
  9. Il mondo del bosco;
  10. Quanti anni hanno questi alberi?;
  11. Il lungo viaggio del Pino Cembro;
  12. Il racconto del piccolo Cirmolo;
  13. L’albero sul sasso;
  14. Quanta buona aria!;
  15. I messaggi della ceppaia;
  16. La resina;
  17. Sul sasso il cammino della vita;
  18. Perché i rami bassi delle piante perdono le foglie e si seccano?
  19. La ferita del fulmine;
  20. I licheni sulla corteccia;
  21. Il bosco è la casa degli animali;
  22. Il silenzio ed i suoni del bosco;
  23. L’albero a terra;
  24. L’utilizzo del bosco.

Il Sentiero della Foresta in Val di Fassa è un percorso adatto a tutti e da fare assolutamente almeno una volta nella vita, ma è bene sapere che la Val di Fassa offre altrettanti magnifici itinerari da poter intraprendere in famiglia. Ne sono degli esempi il Percorso Sensoriale di Fango, un tragitto ad anello che permette di camminare a piedi nudi nel bosco, e il Sentiero degli Animali, il percorso all’Alpe Lusia pieno statue di animali nascoste, di giochi e di indovinelli.

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Sciopero 11 aprile 2024: gli orari garantiti per treni, bus e metro

Protesta sindacale per le morti sul lavoro: Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero nazionale per giovedì 11 aprile 2024, riguardante sia il settore privato che quello edile – con fasce orarie diverse. Anche per quanto riguarda i trasporti ci saranno diversi disagi, con l’interruzione del servizio per metà giornata (ad eccezione dell’Emilia Romagna) per treni, bus, metro e taxi. Scopriamo quali sono gli orari garantiti.

Sciopero 11 aprile, i motivi

“Basta morti sul lavoro” – così i sindacati hanno annunciato lo sciopero generale previsto per giovedì 11 aprile 2024: la protesta riguarda l’ennesima strage sul lavoro, avvenuta nella centrale idroelettrica di Suviana (prov. di Bologna). Le sigle Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno decretato che l’agitazione durerà 4 ore per tutti i settori privati e 8 ore per quello dell’edilizia. Unica eccezione l’Emilia Romagna, dove lo sciopero si protrarrà per l’intera giornata. A Bologna è anche prevista una manifestazione in piazza XX settembre a partire dalle ore 9:00.

Gli orari di sciopero dei treni

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, ad aderire allo sciopero è il personale di Trenitalia, Italo e Trenord. L’agitazione sindacale prevede disagi alla circolazione dalle ore 9:00 alle ore 13:00, in tutta Italia – con eccezione dell’Emilia Romagna, dove invece durerà per 8 ore. La fascia garantita è quella dalle ore 6:00 alle ore 9:00. I treni in partenza successivamente potranno invece subire cancellazioni o variazioni. Inoltre, Trenitalia fa sapere che lo sciopero potrebbe comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

Nessun problema per i treni con partenza prevista entro le ore 9:00 e con arrivo nella destinazione finale entro le ore 10:00.  I viaggiatori possono richiedere il rimborso del biglietto, in base a quanto previsto dalle condizioni generali di trasporto di ciascun vettore. Il Gruppo FS annuncia infine che le Frecce e gli Intercity circoleranno regolarmente anche al di fuori della fascia garantita, senza subire variazioni o cancellazioni durante lo sciopero nazionale.

Gli orari di sciopero di bus, metro e tram

Anche il trasporto pubblico locale sarà coinvolto nello sciopero generale dell’11 aprile 2024: ad essere interessati sono gli autobus, i tram e le metropolitane. I sindacati fanno sapere che verranno rispettate le fasce di garanzia, stabilite a livello locale e non. Cosa succederà nelle principali città italiane? A Roma, Tpl sciopererà dalle ore 20:00 alle ore 24:00, mentre i dipendenti Cotral incroceranno le braccia tra le ore 13:00 e le ore 17:00. A Firenze e a Torino lo sciopero durerà dalle ore 18:00 alle ore 22:00, mentre a Genova dalle ore 13:00 alle ore 17:00.

A Napoli, i cittadini potranno subire disagi dalle ore 9:00 alle ore 13:00. A Bari, invece, lo sciopero riguarderà la fascia oraria 19:30-23:30. Infine, a Bologna i mezzi sciopereranno tutta la giornata, dalle ore 8:30 alle ore 16:30. Particolare è il caso di Milano, dove la Prefettura ha precettato i dipendenti dell’Atm – quelli di Trenord potranno invece aderire allo sciopero nazionale. La decisione è stata presa in vista di due eventi che presentano “particolare complessità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica”: il vertice del G7 e la partita di Europa League che si disputerà tra Milan e Roma. In definitiva autobus, tram e metropolitane continueranno a circolare regolarmente.

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Pista ciclabile del Lago di Garda: le tappe del percorso attorno al Benaco

La pista ciclabile del Lago di Garda è un percorso suggestivo tra montagne e lago, lungo paesaggi incantevoli punteggiati da borghi medievali, limonaie e distese di oliveti e vigneti. Un viaggio attraverso le tre province che si dividono il Benaco (l’altro nome del Lago di Garda): Brescia, Trento e Verona.

Sebbene alcuni tratti siano da percorrere sulla Strada Gardesana, l’itinerario che compie il giro del Lago di Garda è composto anche da numerose piste ciclabili e ciclopedonali che permettono di godere in sicurezza del viaggio sulle due ruote.

Il giro del Lago di Garda in bicicletta

In totale sono 140 chilometri di un percorso di medio-alta difficoltà, sia per la lunghezza del tragitto, sia per alcuni tratti che presentano dislivelli. Per via della sua difficoltà e la presenza di tratti su strada trafficata, il percorso è largamente sconsigliato ai bambini, agli anziani e ai pattinatori. È invece più adatto a persone con una buona preparazione tecnica e fisica e una maggiore esperienza su bici da strada. Percorrendo la strada i ciclisti dovranno fare varie soste per dissetarsi e riposare, un’ottima scusa per visitare i vari centri abitati che si affacciano sulle sponde del lago e riposarsi sdraiati su una delle tante spiaggette, in estate.

Il giro in bici lungo la pista ciclabile del lago di Garda inizia nella località di Toscolano Maderno (BS), a metà della costa occidentale del bacino lacustre, e punta verso nord fino a Riva del Garda, per poi ridiscendere lungo la costa orientale fino a Lazise e Peschiera. Attraversa poi la costa sud e raggiunge nuovamente il punto di partenza iniziale. Il giro completo del lago può essere suddiviso a metà: sia che si opti per il giro alto del Lago di Garda o per il giro basso, arrivando a Torri del Benaco (in provincia di Verona), è possibile prendere il traghetto che attraversa il lago fino a Toscolano Maderno.

Andiamo alla scoperta del percorso che parte da Toscolano Maderno e compie il giro del Lago di Garda, attraverso le sue molteplici tappe panoramiche.

Vista splendida su Toscolano Maderno, affacciato sul lago di Garda

Fonte: 123RF

Toscolano Maderno

Da Toscolano Maderno a Limone Sul Garda: storia e paesaggi suggestivi

Il giro del Lago di Garda in sella alla bici ha inizio nel paese di Toscolano Maderno (BS), splendida località affacciata sul lago che porta ancora le testimonianze degli antichi mulini che durante il medioevo servivano per la produzione della carta (a tal proposito merita una visita il Museo delle Cartiere di Toscolano).

Si procede in direzione direzione Nord, verso Gargnano. In questo tratto di strada non c’è ancora la pista ciclabile (che collegherà l’intero lago di Garda), ma per molti tratti è possibile uscire dalla Strada Statale ed entrare nei centri abitati affacciati sullo specchio d’acqua, ricchi di punti storici e tratti caratteristici della costa occidentale. Si entra quindi nel piccolo borgo di Bogliaco e successivamente nella località di Villa, prima di addentrarsi nel meraviglioso centro storico del paese di Gargano, tra vicoletti, palazzi storici e scorci romantici sul lago di Garda sulle bellissime limonaie.

Seguendo Via della Remembranza si passa a fianco di Villa Feltrinelli, storico palazzo di lusso (oggi hotel), che ospitò, tra le varie figure culturali di spicco nel periodo della Prima Guerra Mondiale, anche Gabriele D’Annunzio.

Si prosegue questo viaggio suggestivo tra montagne e lago seguendo Via San Giacomo, una stradina panoramica che si ricongiunge successivamente alla Statale con le sue gallerie. Questo è il tratto in cui porre maggiore attenzione alle vetture, soprattutto in estate quando la strada principale è molto più trafficata. Al termine della galleria che giunge al porticciolo di Tignale, con la sua spiaggetta Pra De La Fam, meta di molti amanti del windsurf e del Kitesurf, e la meravigliosa limonaia affacciata sul lago. Si raggiunge poi un’altra galleria caratterizzata da colore bianco e da una striscia laterale rossa. Qui, attraversando un cancelletto laterale, si prende la vecchia gardesana, che evita la strada principale trafficata, alla quale si riallaccia più avanti.

Il percorso prosegue fino alla lunga galleria dalla quale si esce per Campione del Garda, una delle 18 piccole frazioni che compongono il paese di Tremosine. Qui si può fare una sosta sulla graziosa spiaggetta, prima di prendere un altro tratto della vecchia Gardesana, con brevi gallerie scavate nella roccia, che si collega con il primo tornante della spettacolare strada della Forra, una delle più belle del mondo. Si torna con la bicicletta sulla Gardesana per circa 5 chilometri prima di raggiungere Limone Sul Garda.

Da Limone Sul Garda a Riva del Garda: la ciclopedonale più bella d’Europa

Questo è uno dei tratti più spettacolari del giro del Lago di Garda in bicicletta. Una volta attraversate le viuzze di Limone Sul Garda, con le sue meravigliose limonaie e il lungolago da cartolina, si prende il Sentiero del Sole. Dopo una breve salita si raggiunge la ciclopedonale del Garda, parallela alla Gardesana fino a Capo Reamol. Qui inizia il tratto più suggestivo dell’intero percorso: la passerella di Limone, definita “la pista ciclabile più bella d’Europa“. Un percorso di 2 chilometri sospeso sul lago con viste straordinarie sullo strapiombo e sul paesaggio circostante. Attenzione però, perché la passerella è molto frequentata, soprattutto nei festivi e durante l’estate, ed è importante fare attenzione ai numerosi pedoni lungo il tragitto.

La pista ciclopedonale di Limone Sul Garda, a strapiombo sul lago di Garda

Fonte: iStock

La pista ciclopedonale di Limone Sul Garda

Questo percorso termina nuovamente sulla terraferma, al monumento dedicato alle persone che hanno sacrificato la loro vita per la costruzione della “moderna” Gardesana, che venne inaugurata nel 1931. Da questo punto si lascia la provincia di Brescia per entrare nella provincia di Trento. L’ultimo tragitto è interamente sulla Statale, quindi serve fare molta attenzione ai veicoli. Si attraversano infine alcune gallerie per poi raggiungere Riva del Garda, il punto più a nord di questo incantevole itinerario alla scoperta delle meraviglie del lago di Garda.

Da Riva del Garda a Torbole: la pista ciclabile della Valle dell’Adige

Dopo una sosta nella cittadina di Riva del Garda, dove meritano una visita la Rocca di Riva e la Torre Apponale affacciate al porticciolo, si può ripartire alla volta di Torbole. Si attraversa quindi la cittadina seguendo la pista ciclabile della Valle dell’Adige che si sviluppa lungo le rive del lago, fino a raggiungere il porticcolo di San Nicolò. Qui, evitando di prendere la galleria, si prosegue sulla pista ciclabile che la costeggia e passa per la spiaggia della località Linfano, fino a raggiungere il suggestivo ponte che attraversa la foce del fiume Sarca (qui parte la ciclabile che si addentra nella Valle dei Laghi). Si arriva così a Torbole, il luogo perfetto per gli sport acquatici, per rilassarsi in riva al lago e immergersi nella storia e nelle tradizioni locali.

Da Torbole a Brenzone: la ciclopedonale sulle sponde del lago

Dal centro di Torbole si riprende la lunga pedalata alla scoperta del Lago di Garda iniziando a discendere la sponda est del Benaco, percorrendo la Gardesana Orientale con tratti in galleria. Si arriva prima a Navene, una piccola località ai piedi del Monte Baldo con splendide spiaggette in cui potersi rilassare. Ci troviamo ora nella terza provincia che si divide questo splendido lago, quella di Verona.

Dal borghetto di Navene si prende la ciclopedonale asfaltata che si allunga sulle rive del Benaco e ai lati della Statale, fino a raggiungere il bellissimo Castello Scaligero di Malcesine, la fortezza medievale che domina la cittadina. Usciti dal centro abitato di Malcesine, la pista ciclabile continua a costeggiare la spiaggia verso sud, fino a Brenzone sul Garda passando per la baia di Val di Sogno e Cassone.

Il centro abitato di Malcesine, sulla sponda orientale del lago Garda

Fonte: iStock

Malcesine

Da Brenzone a Punta San Vigilio: panorami da sogno

Sono circa 15 i chilometri che dividono Brenzone da Punta San Vigilio, una località che offre alcuni tra i panorami più belli sul Lago di Garda. Da qui si può ammirare l’acqua cristallina del lago circondato da colline verdi adagiate ai piedi del Monte Baldo. Prima di giungere a Punta San Vigilio si percorre la ciclopedonale che segue le coste del lago e che passa per Torri del Benaco. Qui ci si immerge in un borgo medievale con stradine acciottolate, palazzi storici e il Castello affacciato sul lungolago.

Questo è anche il punto nel quale si può prendere il traghetto che attraversa il lago e giunge a Toscolano Maderno, scelto da coloro che intendono percorrere soltanto il giro alto del Lago di Garda.

Da Punta San Vigilio a Lazise: la pista tra i borghi medievali

Il giro del lago prosegue uscendo dal centro abitato di Punta San Vigilio e costeggiando lo specchio d’acqua lungo la pista ciclabile. In un tragitto lungo circa 14 chilometri, si attraversano due borghi di incredibile bellezza: Garda, con i suoi archi, vicoli stretti, ville monumentali e case antiche, e Bardolino, nel cuore della Riviera degli Olivi e luogo dedito anche alla produzione di un ottimi vini.

Si giunge infine a Lazise, splendida cittadina medievale ricca di fascino. Non distante dal centro storico si trovano anche splendide terme naturali, con numerose proprietà benefiche, in cui godersi una pausa rilassante.

Da Lazise a Desenzano, passando per Sirmione

Dal meraviglioso centro di Lazise si sale nuovamente in sella per viaggiare attraverso la costa meridionale del Lago di Garda che attraversa due località: Peschiera e Sirmione. La prima è la cittadina storica che ospita anche il famoso parco giochi Gardaland, mentre la seconda è una delle zone più incredibili del Benaco.

Arrivati a Sirmione si apre davanti agli occhi la meraviglia. Si tratta di una lingua di terra che entra nel lago di immensa bellezza. Qui si possono ammirare le Grotte di Catullo, i resti di una villa romana del I secolo d.C. situata sulla punta più settentrionale della penisola con splendide viste sul lago, il Castello Scaligero con le sue imponenti mura e il suo pittoresco centro ricco di negozietti e ristoranti, le Terme di Sirmione e varie spiagge paradisiache che sembrano appartenere a isole caraibiche.

In questo tragitto si percorre spesso la Strada Gardesana, non essendo totalmente servito da piste ciclabili, fino a raggiungere la cittadina di Desenzano, nota per il suo caratteristico centro storico con il porticciolo, il lungolago e le spiaggette in cui rilassarsi.

La splendida vista dall'alto su Sirmione, sul lago di Garda

Fonte: iStock

Sirmione

Da Desenzano a Toscolano Maderno

Per l’ultimo tragitto che parte da Desenzano e si ricongiunge con Toscolano Maderno, si attraversano i magnifici paesaggi della Valtenesi, meglio se percorrendo le strade secondarie dove i borghi punteggiano una zona collinare ricca di vigneti e oliveti. Così, si possono ammirare le bellezze naturali e architettoniche di Moniga (con il suo Castello e le splendide spiagge), Manerba (con il suggestivo Parco Archeologico della “Rocca” e la sua splendida spiaggia), Salò (con i suoi numerosi palazzi antichi e il vivo centro storico con il lungolago), Gardone Riviera (che ospita il Vittoriale degli Italiani, la casa di Gabriele D’Annunzio ora trasformata in un bellissimo museo) e, infine Toscolano Maderno, l’originario punto di partenza di questo tour in bicicletta dai variopinti panorami suggestivi.

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Non solo Irlanda: anche l’Italia ha i suoi folletti e si trovano in questi boschi

La magia non ha età e confini. Lo sanno i bambini che guardano il mondo con gli occhi colmi di meraviglia e stupore e lo sanno gli adulti che non smettono di sognare. E a credere, per gioco o per davvero, all’esistenza di magiche creature fatate. Proprio come i folletti che sembrano avere casa solamente in Irlanda, ma in realtà pare che si possano trovare anche in Italia.

In quei luoghi storie e leggende narrano di questi esseri dispettosi, divertenti, di piccole dimensioni che si divertono a fare scherzi. Ma non solo lì, in quell’isola di smeraldo, anche in Italia si racconta di avvistamenti di folletti e si tramandano leggende e tradizioni legate a loro.

Pare che vivano nella natura, in quei luoghi incontaminati e di rara bellezza, tra piante, erba, fiori e animali. Boschi che lasciano senza fiato, fitti e suggestivi, in cui divertirsi a cercarli, in cui provare ad andare in compagnia dei propri figli per provare ad avvistarli con i propri occhi, magari cogliendo un fruscio di foglie, o un movimento repentino tra gli alberi.

Dove scovare i folletti in Italia: le destinazioni da raggiungere per grandi e piccini.

I luoghi dove cercare i folletti

C’è un luogo nel Lazio, vicino a Viterbo, dove la natura regala una scenografia unica e dove si racconta si nascondano i folletti. Il nostro viaggio alla ricerca di queste creature magiche parte da lì, dal Bosco del Sasseto di Torre Alfina: un luogo speciale, in cui si possono ammirare tantissimi alberi diversi, alcuni centenari e di grande altezza. Lì tra massi lavici e una foresta da sogno si narra si nascondano i folletti. Per visitarlo ci si deve affidare a visite guidate e di gruppo.

Diverse creature magiche, invece, si dice vivano nei pressi del Lago delle Fate che si trova in Val Quarazza, in Piemonte. Lì gli gnomi raccolgono l’oro e lo donano alle fate e, guardando bene, è possibile vederli con i propri occhi, ma pietrificati.

Alcune destinazioni perfette per i bambini

In Lombardia la destinazione migliore è Giocabosco, dove immergersi in querceto e andare alla scoperta di piccole creature magiche grazie a sculture, casette e abiti degli gnomi appesi agli alberi. L’obiettivo finale è formativo e mette i bambini a stretto contatto con la natura e con la fantasia.

In Veneto, invece, ci si dirige verso Montegrotto Terme: lì c’è un bosco delle fate, che si trova in un parco alberato di 6.000 per scoprire la magia delle trazioni popolari e della fantasia.

A circa 5 chilometri da Urbania nelle Marche si trova il Bosco dei folletti di San Martino, un luogo in cui non smettere di sognare. A loro è dedicato un sentiero di 1 chilometro e mezzo e si snoda tra casette, statue e sagome. Si dice che qui siano arrivati nell’antichità 66 folletti dalla Transilvania.

A Bagno di Romagna in Emilia Romagna, infine, c’è il Sentiero degli Gnomi un percorso che si snoda nel bosco e costeggia il torrente Amina. Ci sono disegni, sculture, ma anche casette di legno. È lungo 2 chilometri, molto agevole e per farlo tutto si impiegano circa 45 minuti.

I boschi dove vedere più facilmente le creature magiche

Ma quali sono in generale i boschi dove è possibile vedere con più facilità le creature magiche, compresi i folletti?

Si dice che sia più semplice vederli nei boschi di conifere, ovvero dove si trovano pini, abeti o cipressi. E si racconta, ad esempio, che vivano anche lungo il confine che separa Romagna e Toscana. Non solo nella natura, spesso infatti dimorano nei cortili delle case di campagna.

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Alcúdia, una delle città più belle delle Baleari

Se siete in procinto di programmare la vostra prima vacanza alle Baleari, Alcúdia ha tutte le carte in regola per entrarvi immediatamente nel cuore. Questa affascinante cittadina, situata nel nord-est di Maiorca, oltre a vantare una spiaggia che sembra senza fine e calette sognanti lambita da acque paradisiache, conquista i visitatori per il sorprendente patrimonio storico che custodisce e una vasta gamma di attività all’aria aperta.

Scoprendo Alcúdia, tra storia e attrazioni

Prima di sapere cosa vedere ad Alcúdia, è necessario conoscere un po’ le sue origini, così da godere ancora di più della visita. Abitata fin dall’età del bronzo, ma entrata realmente nella storia solo con l’arrivo dei Romani – i quali utilizzarono le spiagge della baia a scopo militare attorno al 123 a.C. – la più antica città murata delle Isole Baleari, conobbe il suo splendore nel Medioevo dopo essere stata conquistata dal re Giacomo I nel 1229.

Con l’arrivo di Giacomo II si iniziò a costruire la cinta muraria, completata nel 1360, che ancora oggi circonda e protegge la città e che, nel 1974, è stata dichiarata monumento storico e artistico insieme ai resti archeologici di Pollentia. Una visita ad Alcúdia offre l’opportunità di scoprire i segreti di tutto ciò che queste mura hanno conservato per le generazioni future. Oggi, questo luogo ameno è uno dei principali centri turistici di Maiorca, e i tesori che offre non si contano.

Tour della città di Alcúdia: cosa vedere

Le possenti mura che cingono il centro storico di Alcúdia e i casals, eleganti palazzi cinquecenteschi, sono la sua principale attrazione. Dell’antica città medievale si conservano ancora la Puerta de Mallorca o Puerta de San Sebastiano – che collegava la città con la strada reale per Palma di Maiorca – e la Puerta de Moll, nota anche come Puerta de Xara, la più vicina al porto.

Durante la passeggiata lungo le mura, si possono ammirare anche i resti di una cinta muraria rinascimentale, crollata alla fine del XIX secolo, di cui è rimasto intatto solo il bastione di Sant Ferran, oggi occupato dall’arena. Per una visione completa, si consiglia di percorrere il Camí de Ronda e di raggiungere le mura attraverso il Carrer de la Pau.

Tra i luoghi simbolo di Alcúdia c’è la Iglesia de Sant Jaume (chiesa di San Giacomo), in origine appoggiata all’interno delle mura, e totalmente ricostruita in stile neogotico nel 1870. Conserva l’immagine del Sant Crist del XV secolo, alla quale si attribuisce un episodio miracoloso del 1507. Accanto alla chiesa si trova il Museo Monografico di Pollentia, che ospita una collezione di molti degli oggetti rinvenuti nelle rovine della città romana.

Tra gli edifici più interessanti, spicca anche Casa di Can Torró, antica residenza del XVI secolo restaurata per ospitare dal 1990 l’omonima biblioteca. Dopo la visita si può passeggiare lungo alcune delle vie più belle del centro storico, come Carrer de Sant Jaume, Carrer de la Rectoria e Carrer de la Iglesia. Altre costruzioni da non perdere sono l’Oratorio di Santa Ana, la cappella barocca di Sant Crist, “La Sala”, municipio con torre dell’orologio e scala di accesso al portale centrale, costruito in stile neobarocco, il santuario della Mare de Déu de la Victória, a 7 chilometri dalla città.

La Iglesia de Sant Jaume, attrazione di Alcúdia

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La Iglesia de Sant Jaume, nel centro storico di Alcúdia

La città romana di Pollentia

Uscendo dalla cinta muraria attraverso la Puerta de Mallorca, si possono raggiungere a piedi le rovine dell’antica città di Pollentia (l’odierna Alcúdia), considerata il più importante sito archeologico di epoca romana dell’isola.

I resti ancora oggi visibili sono suddivisi in tre aree archeologiche visitabili:

  • La Portella, dove si conservano i resti di tre domus ad atrio, tra cui la meglio conservata è la “Casa dei due tesori”, con facciata porticata sulla strada. La “Casa della testa di bronzo” ha restituito, invece, una piccola testa in bronzo di una fanciulla, mentre presso la “Casa di nord-est” si conserva un tratto delle mura cittadine del III secolo.
  • Foro romano, dove si conservano i resti del Capitolium e di tabernae.
  • Teatro romano, del I secolo d.C., con i resti della cavea, scavata nella roccia, e della scena, a pianta rettangolare. In epoca tardo-antica venne utilizzato come necropoli.

Parco naturale di S’Albufera

Una delle escursioni più popolari, e per questo imperdibile, la offre il Parco Naturale di S’Albufera, una palude costiera mista, formata da lagune e canali naturali e artificiali. È la più grande area umida delle Isole Baleari ed è vero un paradiso per gli amanti del birdwatching. Qui, infatti, si può ammirare una vasta gamma di uccelli, tra cui il falco di palude, il tarabusino, il cavaliere d’Italia, l’airone rosso e il vascón.

Le spiagge di Alcúdia

Sebbene mezza giornata sia sufficiente per visitare i principali punti di interesse di Alcúdia, si consiglia di dedicare un’intera giornata al relax sulle spiagge più vicine, a cominciare da Platja de Muro. Oltre a vantare fantastiche acque cristalline e sabbia bianca, è anche la spiaggia più lunga di Maiorca, con quasi sei chilometri di lunghezza, e dispone di tutti i tipi di servizi che la rendono ideale per tutta la famiglia. Il litorale è famoso anche per i suoi bar e ristoranti, che servono deliziose paellas, fideuás e tutti i tipi di piatti a base di pesce fresco e frutti di mare.

Tra le altre spiagge da non perdere, spicca Sant Pere, situata nel centro residenziale di Mal Pas, l’unica spiaggia di sabbia su questo tratto di costa  insieme a quella di Sant Joan. Se preferite calette più tranquille, potete andare in auto o in moto fino al Cap de Formentor, da cui si può godere di un tramonto sublime.

Platja de Muro, tra le spiagge più belle di Maiorca

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Platja de Muro, un sogno di acque cristalline e spiaggia bianca

Le escursioni nei pressi di Alcúdia

Il comune di Alcúdia ha un territorio molto variegato, che spazia da zone di frutteti a zone umide e montagne, il tutto con il mare come sfondo. Tutte le escursioni possono essere effettuate in qualsiasi periodo dell’anno, ma l’ideale è farle in primavera, la stagione dell’anno in cui la natura è al suo meglio.

Un’escursione alla cala di Coll Baix,  sulla costa settentrionale dell’isola, a circa sette chilometri dal centro storico della città, vi permetterà di scoprire un’altra delle meraviglie naturali di questo luogo. Il percorso può avere due destinazioni diverse: la spiaggia di Coll Baix o la Talaia d’Alcúdia, entrambe raggiungibili solo a piedi. Si passa attraverso un paesaggio di campi terrazzati, fino a raggiungere la splendida Area Naturale.

Se siete dei camminatori incalliti, non perdetevi l’itinerario Le Barcarès, di bassa difficoltà che attraversa principalmente lungo la costa nord di Alcúdia, costeggiando la punta Manresa e snodandosi lungo una costa dolce e di grande bellezza. Altrettanto affascinante è l’interno dell’area di La Victòria, gran parte della quale è inclusa nella rete ‘Natura 2000’. Un eccellente esempio di bosco mediterraneo con meravigliose vedute panoramiche.

Pollentia, i resti dell'antica città romana ad Alcúdia

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Le rovine dell’antica città di Pollentia
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In Sudafrica con i bambini: cosa bisogna sapere

Viaggiare con i bambini significa insegnargli a conoscere il mondo, trasmettergli la passione per la scoperta, per le culture, per le tradizioni. Esplorare anche le zone più distanti è fattibile basta avere qualche accortezza per rendere la vacanza più bella, oltre che sicura.

Per chi desidera viaggiare verso il Sudafrica non sussiste alcun tipo di problema, soprattutto nel reperimento dei voli, ma è bene conoscere nel dettaglio le cose da fare quando si organizza il viaggio, che cosa serve per partire e cosa fare una volta arrivati sul posto. Senza dimenticare, naturalmente, anche qualche consiglio sulle zone più belle da esplorare insieme ai bambini.

Sudafrica con i bambini: cosa serve per partire

Quando si decide di partire per una vacanza con i bambini non si deve solamente pensare a noi, ma anche a quello che può servire per loro.

A partire dai documenti. Se si decide di viaggiare con i bambini verso il Sudafrica è bene sapere che ci sono state delle modifiche, il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri elenca quelli necessari, ricordando che la normativa è variata prima nel 2018 e poi nel 2019.

Sudafrica con i bambini: cosa sapere

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Sudafrica con i bambini: i documenti e cosa serve sapere

I documenti da avere

Se si parte tutti insieme, ovvero se oltre ai bambini sono presenti entrambi i genitori, potrebbe bastare solamente il passaporto del minore, con riportati i nomi di tutti e due. Però viene suggerito di dotarsi anche di un certificato di nascita integrale plurilingue (unabridged birth certificate) dei minori. Questo, come il passaporto, va preparato con un po’ di anticipo e può essere richiesto al Comune di residenza, invece – per coloro che sono iscritti AIRE – va chiesto alla struttura consolare competente.

Se il minore viaggia con un solo genitore o tutore oltre al suo passaporto, che dovrebbe sempre bastare, potrebbe essere utile avere sempre una copia del certificato di nascita integrale plurilingue (unabridged birth certificate) del minore e una lettera di consenso dell’altro genitore scritta in inglese e accompagnata da un documento di identità.

Tra le altre cosa da fare prima di partire c’è la stipula di una polizza che copra le spese mediche in caso di bisogno. Quando la si fa è importante accertarsi che sia indicato anche l’eventuale rimpatrio o trasferimento.

Serve la vaccinazione per il Sudafrica?

Per andare in vacanza in Sudafrica con i bambini non è necessario sottoporsi a vaccinazione e neppure farla ai propri figli. Serve solo quella per la febbre gialla, a partire da un anno di età, ma solamente per coloro che arrivano da luoghi in cui la malattia è endemica.

Attenzione: basta anche uno scalo di oltre 12 ore in un paese a rischio. Quindi se si fa un viaggio che comprende anche il Sudafrica oltre ad altri stati, considerare bene dove si vuole andare.

Comunque è sempre buona regola sentire il pediatra e la Asl prima della partenza, perché ci sono alcune aree del paese (in particolare la zona dei parchi) in cui potrebbe essere suggerito un vaccino contro la malaria, non tutto il paese – infatti – è “free”.

Come organizzare un viaggio con i bambini in Sudafrica

Sono tante le cose da tenere in considerazione quando si viaggia con i bambini verso il Sudafrica, anche aspetti apparentemente banali come gli oggetti da portare affinché il viaggio sia sereno.

Il volo può durare 10 – 12 ore e in genere si fanno degli scali, quindi si deve partire attrezzati in base all’età dei bambini perché possano vivere con serenità (e anche voi) il viaggio.

Come scegliere le tappe: i più sicuri

Oltre a questo, già prima di partire si possono programmare delle attività. Ad esempio, safari malaria free che si possono svolgere insieme a loro. Si tratta di un’esperienza senza dubbio emozionante e indimenticabile che si può programmare in tutta sicurezza e durante la quale ammirare la bellezza dell’Africa, della sua natura e dei suoi animali (compresi i leoni e gli elefanti, il leopardo, il bufalo e il rinoceronte: ovvero i Big Five).

Informarsi prima di partire su qual è l’età minima ammessa perché potrebbe variare: molti non accettano minori di 12 anni, ma ci sono location da raggiungere anche per chi viaggia con bambini di sei o quattro anni.

Oppure si possono già stabilire le mete del viaggio. Il sito del Ministero elenca quali sono le aree più pericolose e anche quelle da evitare all’interno delle singole città. Prima di partire e di organizzare il proprio tour di viaggio tenere a mente dove non andare.

Perché il Sudafrica con i bambini è un’ottima idea

Visitare il Sudafrica con i bambini è davvero un’ottima idea; infatti, si tratta di un luogo ricco di servizi e di una bellezza che si porteranno per sempre nel cuore. Un punto a favore di questo luogo è il suo orario: rispetto all’Italia non cambia nulla e questo permetterà ai piccoli viaggiatori, ma anche a quelli più grandi, di non soffrire per colpa del jet lag.

Dove andare con i bambini

Tra le location da raggiungere c’è Cape Town con i suoi parchi, le attività e le spiagge da sogno. Vale la pena salire sulla Table Mountain grazie all’apposita funivia che regala una vista panoramica indimenticabile.

La  vista dalla Table Mountain in Sudafrica

Fonte: iStock Photo

La suggestiva vista dalla Table Mountain in Sudafrica

A Durban invece bisogna visitare l’Ushaka Marine World che ospita l’acquario più grande dell’Africa, ma non solo.

Per chi vuole vedere i pinguini, poi, la destinazione da raggiungere è Simon’s Town Penguin Colony a Boulders Beach, dove pare che il momento migliore per incontrarli sia nel tardo pomeriggio. Si può sostare sulla spiaggia, fare un pic nic e intanto ammirare il paesaggio circostante. A quanto pare, è presente anche un punto informazioni e vi è la possibilità di programmare una visita guidata. I pinguini si possono ammirare anche sulla spiaggia Betty’s Bay.

Cercate le balene? In Sudafrica si possono ammirare anche loro, il punto di osservazione migliore è a Hermanus. Si può, inoltre, prendere parte a un delle piccole crociere per vederle direttamente dalle imbarcazioni.

Natura, animali, una cultura tutta da scoprire: il Sudafrica con i bambini è una meta perfetta per una vacanza che resterà per sempre tra i ricordi più belli.

 

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Montecarlo, la città del lusso: tutti i vip che ci abitano

Ci sono alcuni luoghi che attirano moltissimi vip: i paesaggi meravigliosi, i grandi eventi sportivi e il lusso che li permea sono una vera e propria calamita per le celebrità di tutto il mondo. Montecarlo ne è uno degli esempi più importanti. La bellissima città del Principato di Monaco si affaccia sul mar Mediterraneo ed è punto di ritrovo internazionale, spesso vista come meta ambitissima (anche solo per le vacanze) da noi turisti “comuni”. Scopriamo quali sono i personaggi famosi che hanno la loro casa a Montecarlo.

I vip che abitano a Montecarlo

Perché acquistare la propria casa a Montecarlo? Sono tantissimi i vip che lo fanno: innanzitutto perché è una location particolarmente ambita, tra le più glamour al mondo. È il centro di tanti eventi di rilievo internazionale, a partire dal Gran Premio di Monaco di Formula 1 e dal Torneo mondiale di tennis ATP Monte Carlo Masters, sino ad arrivare al Festival del Circo e al Monaco Yacht Show. Il suo porto è l’ideale per attraccare barche lussuosissime, con le quali poi godersi le vacanze estive nel Mediterraneo. E, non da ultimo, la città è un vero e proprio paradiso fiscale.

Non sorprende, dunque, che molti personaggi famosi abbiano qui la propria residenza. Tra le star della tv, spicca sicuramente Elisabetta Gregoraci: la showgirl è solita ormai da anni scappare nel Principato, di tanto in tanto, soprattutto insieme a suo figlio. E non mancano le foto dello splendido appartamento in cui vive, che lei stessa ama condividere sui social. La passione per Montecarlo l’ha ereditata dal suo ex marito Flavio Briatore, anch’esso grande affezionato di questa città. E naturalmente, ne è uno degli abitanti più in vista.

Nel mondo della musica, Andrea Bocelli è uno degli esponenti italiani più importanti a Montecarlo: ha in affitto un appartamento da tanti anni, anche se il suo cuore rimane sempre nel piccolo borgo toscano di Lajatico, dove è nato. Ad amare particolarmente il Principato di Monaco, poi, sono gli sportivi – e non è un caso, considerando che qui si svolgono molti eventi. I tennisti Jannick Sinner, Novak Djokovic e Matteo Berrettini sono solo alcuni dei nomi vip. Ci sono anche i piloti di Formula 1, come Max Verstappen, Lewis Hamilton e Charles Leclerc, o i ciclisti Chris Froome e Paolo Bettini. Pare proprio che l’aria monegasca faccia un gran bene ai campioni.

Montecarlo, una città meravigliosa

Dal punto di vista turistico, cosa c’è di bello a Montecarlo? Conosciuta come la città del lusso e dello shopping, è un’ottima meta per un weekend fuori porta alla scoperta delle sue meraviglie. Uno dei punti di riferimento è senza dubbio il porto d’Ercole, dove poter ammirare i tanti yacht di lusso attraccati: è uno dei luoghi più “in” della città, per chi vuole respirare aria di ricchezza. Da qui si può poi salire verso la Città Vecchia, il centro storico ricco di bellissimi scorci e di antichi edifici. Uno di questi è la Cattedrale dell’Immacolata Concezione, con la sua facciata in marmo e i numerosi dipinti che custodisce al suo interno.

Naturalmente, non ci si può proprio dimenticare del famosissimo Casinò di Montecarlo: divenuto simbolo della città, è ospitato all’interno di un edificio in stile beaux-arts ed è circondato da un giardino rigoglioso, dove passeggiare tra aiuole fiorite e laghetti ricchi di pesciolini. A poca distanza, è possibile vedere anche il Grand Théâtre di Montecarlo, che ricalca la più celebre Opéra di Parigi. È un vero e proprio gioiello architettonico, con vetrate pazzesche e preziosi addobbi dorati, che riportano ai fasti del passato.

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Weekend di pioggia coi bambini: i parchi al chiuso più belli d’Italia

Quando si hanno dei figli i fine settimana di brutto tempo possono diventare l’occasione perfetta per raggiungere uno dei numerosi parchi al chiuso che si trovano in Italia.

Capita infatti di dover affrontare dei weekend di pioggia, durante i quali l’opzione giardinetti o gita fuori porta diventa impossibile da programmare, ecco quindi che i parchi divertimento diventano la soluzione perfetta per far divertire grandi e piccini, ma non solo: si tratta infatti di luoghi in cui si possono costruire ricordi memorabili da conservare tra quelli più belli.

I parchi al chiuso in Italia, suddivisi per zone, da raggiungere con i bambini durante un weekend di pioggia per non rinunciare al divertimento.

Nord Italia: i parchi al chiuso

Se il meteo non è dalla nostra parte, questo non deve fermare il divertimento. Per questo, quando la pioggia incombe, si può optare per un parco divertimento al chiuso da raggiungere con i propri figli per trascorrere una giornata diversa dal solito e ricca di allegria.

Nel Nord Italia ci sono diverse strutture, ad esempio in Lombardia, nella provincia di Monza – Brianza, dove si trova l’Acquaword a Concorrezzo con aree pensate per tutte le età: dai bimbi più piccoli agli adulti e non solo in mezzo all’acqua, ma anche per giocare all’asciutto. È un parco acquatico coperto che si sviluppa su una superficie di 15mila metri quadrati con temperatura estiva, piscine riscaldate, area FUN e area SPA.

Un altro parco acquatico, per chi desidera divertirsi in acqua anche durante l’inverno, è Acquapark Acquain ad Andalo dove vi sono due vasche al coperto e riscaldate dotate di Spray park con acqua di 15 cm, acquascivolo, area baby, corsie per chi vuole nuotare e getti d’acqua. Vi è anche una spa per grandi e piccini per condividere un momento di relax tutti insieme.

A Binago, provincia di Como, vi è Il villaggio del piedone un parco con attrazioni pensate per diverse fasce d’età. Dall’area per i più piccoli con casette, scivoli e libri, ai gonfiabili, fino al circuito per i tricicli. Salendo con l’età si trovano lo spazio PlayGround, gonfiabile big e il cannone a palline.

In Liguria, invece, merita una visita La città dei bambini e dei ragazzi che si trova a Genova nell’area del Porto Antico. È stata ripensata nel 2022 ed è un percorso espositivo che usa i cinque sensi, come viene spiegato sul sito ufficiale. Adatto a bambini dai 2 ai 12 anni, si possono esplorare diverse sale da quella dell’udito a quella del tatto, senza dimenticare vista, gusto e olfatto, la casa in costruzione e playground spalsh dedicata ai bimbi tra i 2 e i 4 anni.

Per chi cerca una giornata all’insegna dell’adrenalina allora la meta è il Piemonte. Ci si può dirigere a Nichelino, comune che si trova nella città metropolitana di Torino, al Trampoline Parks Higher che si si sviluppa si 4mila metri quadrati e ha spazi e attività adatti anche ai bambini.

Si definisce il più grande Family Park della regione e si trova in Friuli – Venezia Giulia, più precisamente nel centro commerciale Montedoro di Muggia. Al suo interno si possono trovare un campo da calcetto, gonfiabili e un’area giochi per i più piccini.

Centro Italia: dove andare con i bimbi quando piove

Programmare un fine settimana con i bambini permette di staccare la spina e di divertirsi tutti insieme, ma quando piove le attività da fare si riducono: se non si possono organizzare gite alla scoperta del territorio, tra borghi e città, ecco che i parchi al chiuso sono la soluzione più adatta.

Tra i parchi al chiuso da raggiungere nel Centro Italia vi è il Piccolo Mondo a Pisa – in Toscana – che è dotato anche di un’area al coperto con percorsi playground composti da scivoli, labirinti e palline e giochi gonfiabili.

A Roma, invece, vicino a Ponte Milvio si trova Bimbalandia un parco giochi dove ci si può divertire tra piscine di palline e scivoli. Se si amano gli sport invernali allora si deve raggiungere Cinecittà World e l’area tematica Il regno del Ghiaccio, snow park al coperto per scivolare sulla neve, pattinare sul ghiaccio o sfide a palle di neve.

Nelle Marche e più precisamente a Monsano, in provincia di Ancona, ci si può mettere alla prova in una escape room: un’attività da fare tutti insieme e che può andare bene per diverse fasce di età. Si chiama Enigma Escape e la prenotazione è obbligatoria. Sul sito, nell’area FAQ, viene spiegato che non vi è un’età minima per giocare, perché non si tratta di situazioni che possono incutere paura, ma è dai dieci anni in poi che si può contribuire in maniera attiva alle risoluzioni degli enigmi.

In provincia di Ancona la struttura si trova all’interno del Paradise Playcenter dove vi sono un paco giochi baby con aree suddivise per età e gonfiabili, una pista di pattinaggio indoor e, se si hanno figli dai 12 anni di età in poi, vi è anche un’area per praticare softair.

Sud Italia: parchi al chiuso da raggiungere con i bambini

Per chi ama l’adrenalina a Salerno in Campania vi è il Blu Park. Si tratta di un kartodromo con una pista lunga, che si snoda su de piani e molto divertente. Non è aperto a tutti: i bimbi, infatti, devono avere un’altezza minima di 130 centimetri. È però aperto tutto l’anno ed è la meta perfetta da raggiungere anche quando piove.

Se si è in Sicilia è bene sapere che esiste un bellissimo parco divertimenti. Si tratta del Pifferaio Magico a San Catalto (Caltanisetta) ed è il più grande, al chiuso, della regione. Al suo interno si trovano tante attrazioni come un cinema 7D, oppure si può salire sulle Bumpers cars, che a guardarle ricordano tanto le navicelle spaziali. I bimbi possono anche provare l’ebrezza della una moto e lasciarsi trascinare dalla realtà virtuale immersiva, oppure giocare nell’area gonfiabili, “perdersi” in un labirinto e divertirsi con tantissime altre attività.

Infine, in Sardegna si può scoprire il parco divertimenti Verticalpark Sardinia Indoor a Sestu, per far vivere momenti avventurosi sia ai grandi sia ai piccini, a partire dagli otto anni e dai 130 cm di altezza. Si può anche mangiare.

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Spiagge per cani a Riccione

Le spiagge per i cani a Riccione rappresentano il connubio perfetto per scoprire la località romagnola in compagnia del proprio amico a quattro zampe. Presenti in buon numero in tutta la cittadina, gli stabilimenti per i cani forniscono numerosi servizi ai pelosi senza dimenticare le esigenze dei loro proprietari in un contesto idilliaco di sabbia soffice e litorali ampi senza pericoli.

Oppure, è possibile fare il bagno con cani al seguito dalle ore 06.00 alle 7.30 del mattino e dalle 19.00 al tramonto nelle tre spiagge libere piazzale San Martino, piazzale Allende (in zona alba) e piazzale Roma.

Finalmente, non è più necessario “scegliere” tra un la vita da spiaggia e l’amicizia di uno dei compagni più fedeli.

La Spiaggia delle Donne, una delle più famose spiagge per cani a Riccione

Una delle spiagge per cani più famose di Riccione è quella presente nel lido delle Donne, zona 97 del lungomare. Questa è in grado di ospitare cani di piccola e media taglia, con spazi a loro dedicati nei quali potranno godersi un po’ d’ombra e acqua fresca.

La spiaggia delle Donne è probabilmente il luogo più celebre della città, dove gli amici a quattro zampe possono fare un po’ di siesta, ma di certo non è l’unico. L’accesso ai quadrupedi è consentito pure nella spiaggia 61 – Della Rosa, ubicata sul lungomare Repubblica. Per accedervi è necessario portare al guinzaglio il vostro cane e avere con sé un libretto sanitario aggiornato, che attesti le vaccinazioni effettuate sull’animale. Non lontano da questo lido, si trovano i Bagni Malibù, con ombrelloni, ciotole e vaporizzatori per assicurare il fresco gli animali.

I punti di riferimento per località dog-friendly del Mare Adriatico

Le zone del litorale che consentono l’accesso dei cani sono davvero numerose, rendendo Riccione uno dei punti di riferimento per le località dog-friendly del Mare Adriatico. Nella spiaggia Secondo 32 è possibile condurre il proprio cane in un’area attrezzata con docce, ombrelloni e fontanelle. Rispetto agli altri lidi, in questo, i cani possono muoversi liberamente senza guinzaglio o museruola. L’area è riservata e consente l’accesso principalmente ad animali di piccola e media taglia precedentemente vaccinati.

Chi ha un cane grande può invece andare ai Bagni Edo 33.
Questo stabilimento, attiguo al precedente, consente l’accesso pure a cani di taglia maggiore, fornendo box docce e materassini per i pelosi.

Chi vuole divertirsi un po’ mentre il proprio animale dorme, può dirigersi verso il Bagno Marcello & Anna, localizzato nella Zona 38. Qui, agli spazi personali per gli amici a quattro zampe, si affiancano le attività di svago per i padroni. Tutto finalizzato a rendere perfette le vacanze con gli animali. Perché allora non fare un po’ di palestra o giocare a calcio balilla mentre il proprio cane riposa tranquillo?

Ma siamo appena all’inizio. Riccione, infatti, come accennato è una località perfetta per vivere le vacanze balneari insieme ai propri amici a quattro zampe grazie a spiagge attrezzate e ben organizzate.

Tra queste, si sono aggiunte le spiagge Marano Beach 135 e 136 che hanno realizzato spazi dedicati ai proprietari di Fido grazie ai quali godersi l’ombra e il relax: l’area è fornita con ciotola d’acqua, appositi sacchetti igienici, brandina e ombrellone.
In più, lo stabilimento è dotato di vasche idromassaggio per il benessere degli animali di taglia medio-piccola: cromoterapia e idromassaggio consentiranno di trasformare il (spesso temuto) momento del bagno in un’occasione desiderata e attesa.

Ancora, molto accoglienti sono i Bagni Sawasdee 37, aperti dalle 6 alle 21, i Bagni Cicca 59 dove gli ombrelloni verdi vicino alla passerella sono dedicati a tutti coloro che non vogliono privarsi della compagnia dei loto pets, i Bagni Bice 48 in Lungomare Repubblica, il Bagno 53 Luciano e Renzo che riserva ombrelloni ai proprietari di uno o più cani, il Bagno Mulazzani 55 che mette a disposizione ombrelloni per cani di piccola taglia.

I Golden Beach 75 danno invece il benvenuto ai cagnolini di taglia contenuta con un’apposita Doggy Area con lettini e ombrelloni nonché sgambatoio con doccia, ciotola d’acqua fresca e un simpatico gadget.