Scoprire l’anima più vera di un luogo, significa abbracciarne la cultura, sperimentarla sulla propria pelle, comprenderne le usanze e le tradizioni.
Ecco perché, se si visita il Marocco, si deve provare a soggiornare in un riad, abitazione tipica di questo luogo, caratterizzata in particolare dal fatto da essere costruita intorno a un giardino interno. Si tratta di luoghi in cui la tradizione risuona a ogni passo, apparentemente chiusi su loro stessi e sull’esterno, ma aperti su cortili dove vi sono fontane e vegetazione lussureggiante.
Palazzi finemente decorati, che richiamano la cultura di questi luoghi, ma che ricordano anche le ville degli antichi romani e l’architettura arabo – andalusa. Un connubio perfetto, che regala a chi li visita l’anima più vera di questi luoghi. Cosa sono e perché vale la pena dormire in un riad in Marocco.
I riad in Marocco, cosa c’è da sapere su queste abitazioni tradizionali
Riad o, meglio, ryad, significa giardini perché sono proprio quelli il cuore pulsante di queste abitazioni tradizionali, esempio di architettura spontanea del Marocco.
L’edificio, infatti, si sviluppa intorno a giardini interni e le stanze, invece di affacciarsi verso l’esterno, hanno come vista proprio questi luoghi lussureggianti, scrigni di privacy e bellezza. In genere vi è anche una fontana, o comunque dell’acqua, e possono svilupparsi su più piani. Oggi si possono trovare anche su più moduli con un numero maggiore di giardini.
Un’altra caratteristica dei riad marocchini sono le decorazioni: dove si posa l’occhio vi sono i tipici motivi geometrici ad abbellire ogni angolo e a impreziosire queste strutture la cui storia va ricercata nel passato più remoto.
La storia dei riad marocchini
A quanto pare, sono state proprio le celebri domus romane a dare l’ispirazione per la nascita dei riad, a cui si aggiunge anche l’architettura arabo – andalusa. Quindi è nel periodo della dinastia degli Almoravidi che queste particolari costruzioni hanno iniziato ad avere l’aspetto attuale.
Una commistione di stili e di culture ha dato vita ai riad come li possiamo vedere ancora oggi. Un tempo erano abitati dai ricchi e si trovavano soprattutto nelle Medine, ovvero nei centri storici delle città. Si sviluppavano su più piani e le finestre e i balconi rivolti verso l’interno, non solo garantivano la privacy dei loro abitanti, ma permettevano anche di creare uno spazio lontano dal calore e dal caos cittadino.
Questo li rendeva, e li rende ancora oggi, luoghi in cui godere di pace e silenzio, immersi nella bellezza della natura e della mano dell’uomo, che si riflette anche nei dettagli di piastrelle e mosaici finemente decorati.
A quanto pare, è intorno agli anni Novanta che è stato promosso un piano di salvaguardia e tutela di queste strutture e oggi – spesso – sono state trasformate in alberghi e sono una soluzione fantastica per soggiornare in Marocco e per sperimentare la cultura più vera di questa terra.
Dove soggiornare nei riad in Marocco: i prezzi
Sono veri e propri rifugi, colmi di bellezza, spazi in cui il caos della vita può essere lasciato alle spalle per godere del fascino di un luogo senza tempo.
Quando si visita il Marocco si può soggiornare in un riad: vale la pena farlo per tantissime ragioni, tra queste anche quella che possono essere una soluzione economica. Marrakech, Fez o Casablanca sono solo alcuni dei luoghi da raggiungere e che in genere fanno parte degli itinerari di viaggio di chi parte alla scoperta del Marocco.
I prezzi per dormire in un riad variano molto e possono oscillare dai 40 ai 100 euro per notte (calcolati su due persone).