I borghi che costellano il nostro Paese sono pieni di tesori preziosi. Molti di essi, infatti, conservano un patrimonio storico, artistico e naturale che alcune delle più grandi città del mondo gli invidiano. Ma non è solo questo, perché in diversi paesini è anche possibile vivere bene, come succede nel borgo di Suvereto, vera perla della Toscana.
Suvereto, informazioni utili
Suvereto è uno straordinario borgo di origine medievale che sorge tra le poetiche colline toscane, ma a poca distanza dal mare. Immerso nella verde Val di Cornia, offre imponenti mura al cui interno sono custoditi tesori di inestimabile valore, incorniciati da sterminati boschi di castagne, querce e sugheri da cui questa località prede il suo particolare nome.
Per la sua importanza e innegabile bellezza, su questo borgo del Centro Italia sventola fiera la “Bandiera arancione” del Touring Club Italiano, ed è anche parte del circuito de “I Borghi più belli d’Italia”. Ma non è finita qui, perché Suvereto è anche Città dell’Olio e del Vino, come anche il borgo del buon vivere.
Cosa vuol dire borgo del buon vivere
Quando si decide di visitare Suvereto si deve essere consapevoli di una cosa importantissima: qui si può e si deve rallentare, dedicarsi al turismo lento per riscoprire l’artigianato e le tradizioni: Suvereto è parte della rete Cittaslow, ovvero quei comuni in cui vengono spesso attivati progetti virtuosi che migliorano la vita degli abitanti e quella del pianeta.
Nel corso degli anni, infatti, il borgo è stato oggetto (e continuerà ad esserlo) di diversi lavori di riqualificazione urbana e del recupero del patrimonio edilizio esistente, ma anche di interventi volti ai risparmi energetici e molto altro ancora. In sostanza, da queste parti l’essere umano rispetta il lento e benefico succedersi delle stagioni e si presta particolare attenzione alla salute dei cittadini, alla genuinità dei prodotti e alla buona cucina. In più, c’è un patrimonio artistico-storico incredibile ma anche molto spazio per i luoghi dello spirito e i paesaggi incontaminati.
Cosa vedere a Suvereto
La verità è che c’è l’imbarazzo della scelta, perché Suvereto è un vero e proprio un gioiello medievale avvolto nella macchia mediterranea che impreziosisce l’affascinante Costa degli Etruschi.
Un borgo di pietra incorniciato dalla colline, dove però è costantemente presente il mare con i suoi colori intensi: Suvereto regala panorami da sogno, che comprendono la distesa infinita di colli toscani e il mar Tirreno, in particolare il Golfo di Follonica, il promontorio di Piombino, l’Isola d’Elba e altre isole e isolotti dell’Arcipelago Toscano.
E poi la storia, perché qui tutto il territorio ha un ricco passato da raccontare. Del resto si trova in quella che tantissimo tempo fa era una terra etrusca, nell’entroterra della mestosa Populonia.
Il centro storico
Iniziamo questo viaggio a Suvereto dal suo prezioso centro storico, che regala tantissimi monumenti di pregio e interesse. Ne è un esempio il Palazzo Comunale, che si distingue per essere uno dei più significativi esempi di architettura civile medievale della Maremma.
Sormontato da un’antica torre, è stato costruito nel 1200 e vi si può accedere salendo una breve e ripida scalinata coperta da un loggiato.
Particolarmente interessante è anche il Chiostro di San Francesco, o meglio, quel che resta di un antico complesso che si erge fiero su un colle. Fondato nel 1286, anche adesso protegge elementi decorativi ed iscrizioni che ci ne narrano la sua interessante storia.
Poi ancora la Rocca Aldobrandesca, per cui è stato recentemente approvato un progetto per il rifacimento della strada di accesso. Si tratta di un antico complesso, la cui costruzione risale a un periodo di tempo che va dalla seconda metà del XII secolo al 1.300 circa, e che può essere considerato il luogo simbolo di questo suggestivo borgo.
Poi ci sono le chiese, come quella intitolata a San Giusto che vanta una pianta a croce latina, monoabsidato e una navata unica e che conserva un fonte battesimale ottagonale, monolitico e scalpellato; la chiesa di San Michele Arcangelo, fino a poco tempo fa sede del Museo di Arte Sacra e con due splendide statue lignee raffiguranti l’angelo annunciante e la Madonna annunciata; la chiesa della Madonna di Sopra La Porta, che è la culla di un coro ligneo e di affreschi che raffigurano la Sacra Famiglia, l’Assunzione di Maria, La vergine immacolata ed alcune virtù teologali; la chiesa del Santissimo Crocefisso, addossata al convento di San Francesco e che protegge il simulacro del Santo Patrono, un crocifisso di legno intagliato e tradizionalmente portato in processione in occasione delle feste patronali, il 3 di maggio e il 14 settembre.
Le frazioni del borgo
Il comune di Suvereto si compone di diverse frazioni di notevole interesse. Una di queste è Belvedere, che si distingue per essere un gioiello rurale posto su una collina che si staglia nel cielo a circa 260 metri sul livello del mare. Edificato nel XVI secolo, in principio era la residenza estiva per le famiglie benestanti di Suvereto che qui si proteggevano dai grandi calori stagionali che potevano essere motivo di malaria.
Oggi regala una vista emozionante sulla Val di Cornia, la costa e parte dell‘Arcipelago Toscano, ed è anche il posto ideale per scoprire i sapori più tipici di questa magica zona d’Italia.
C’è poi San Lorenzo, che è invece la frazione più ricca di abitanti di Suvereto e in cui hanno sede diverse cantine prestigiose, frantoi che producono olio d’oliva di eccelsa qualità e agriturismi che promettono soggiorni davvero indimenticabili.
Voliamo ora a Prata, una minuta realtà totalmente incorniciata da boschi di lecci e di sughere. Il paesaggio è di una bellezza sconvolgente, ed è anche il posto ideale per tutti coloro che vogliono dedicarsi a spettacolari passeggiate immerse nella natura.
Infine Forni, il cui nome così curioso deriva dalla sua antica attività fusoria. Oggi è un grazioso borgo che si sviluppa attorno ad una piazzetta rustica e in cui il tempo pare non essere passato mai.
Suvereto è un vero e proprio paese di pietra immerso nei poetici paesaggi toscani, e dove la qualità della vita è assolutamente una cosa seria.