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Una replica del Titanic solcherà i mari nel 2027

Se c’è una nave che, nonostante la tragedia che rappresenta, riesce a catturare le attenzioni di tutte le generazioni, quella è senza ombra di dubbio il Titanic, il mezzo ritenuto “inaffondabile” ma che si posò negli abissi il 14 aprile 1912. All’epoca il transatlantico rappresentava un vero e proprio simbolo di grandezza e di ambizione, mentre oggi sta per essere realizzato il sogno di Clive Palmer, miliardario ed ex membro del parlamento australiano, che ha annunciato che costruirà una replica del Titanic, soprannominata Titanic II.

Titanic II: il progetto

Durante una conferenza stampa che si è tenuta a Sydney, in Australia, Palmer ha rivelato che il suo sogno di vedere prendere il largo a un Titanic II sta per diventare realtà, e che il transatlantico sarà superiore, in magnificenza e splendore, rispetto all’originale.

I lavori di costruzione dovrebbero partire all’inizio del prossimo anno, con una spesa prevista che va dai 500 milioni a 1 miliardo di dollari. Il progetto è quello di riportare alla luce una fedele riproduzione dell’originale, ma con alcune aggiunte relative all sicurezza.

Ma come in tutte le cose c’è un però, ovvero la concorrenza: esisterebbe anche il progetto per una replica cinese del Titanic, ma non destinata a navigare per mare in quanto doveva essere (attualmente risulterebbe tutto abbandonato) un hotel galleggiante stazionario sul fiume Qi, nella provincia del Sichuan.

Come sarà il Titanic II

La nave avrà ben 835 cabine suddivise in tre classi in cui potranno soggiornare 2.345 passeggeri, che avranno l’opportunità di ammirare gli stessi iconici dettagli del Titanic originale. Sì, i viaggiatori potranno salire e scendere l’elegante scalinata d’onore che porta in sala da pranzo, quella che tanto ci ha fatto sognare nel film del 1997, ma anche usufruire di spazi di intrattenimento, tra cui un teatro e un casinò e persino un caffetteria di terza classe.

In fatto di sicurezza, si prevedono uno scafo saldato e non rivettato, stabilizzatori, la riduzione dello spazio un tempo usato per le 29 caldaie a carbone e dalle tre macchine a vapore (due motrici alternative e una turbina) per realizzare un sistema di propulsione diesel-elettrico. .

Quando partirà e il tragitto

Secondo le prime indiscrezioni, il viaggio inaugurale partirà proprio da Southampton, in Inghilterra, per arrivare a New York, negli Stati Uniti (replicando il tragitto dello sfortunato viaggio del 1912) ed è previsto per giugno 2027.

Palmer e i suoi collaboratori sono piuttosto convinti che in questa circostanza il viaggio sarà ricordato non per una tragedia, ma per il trionfo dell’ingegneria e del romanticismo che questa nave ha sempre voluto rappresentare.

Tuttavia non mancano le polemiche, in quanto l’idea di realizzare una copia identica del Titanic ha diviso l’opinione pubblica sin da subito. C’è chi detesta il progetto per una questione di scaramanzia e per i brutti ricordi che rievoca, ma anche chi ha definito questo nuova costruzione una follia e di cattivo gusto.

Ma Palmer, questa volta, sembra proprio certo di riuscire a realizzare il suo sogno con successo, un desiderio che coltiva da ormai 10 anni: al momento sono già stati fatti due tentavi, che però non sono mai andati a buon fine.

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L’hotel a tema di Cartoon Network: divertimento e relax per tutta la famiglia

Se Disney Channel ha Disney World e Disneyland, mentre Nickelodeon ha due resort dedicati, anche Cartoon Network non può essere da meno nell’offrire un’esperienza di intrattenimento dal vivo per i propri fan.

Ci troviamo in Pennsylvania e qui, nella contea di Lancaster, sorge un hotel unico nel suo genere, una meta di viaggio per famiglie con bambini amanti dei cartoon, anche se pure gli adulti sono spesso i primi fan.

Stiamo parlando del Cartoon Network Hotel & Resort, un luogo di divertimento e relax per grandi e piccini, che non passa di certo inosservato.

Il Cartoon Network Hotel & Resort

Il Cartoon Network Hotel & Resort, inaugurato nel 2020, è nato dalla collaborazione con Palace Entertainment, compagnia che possiede e gestisce più di 20 parchi di divertimento, parchi acquatici e centri di intrattenimento per famiglie negli Stati Uniti e in Australia, incluso il parco di divertimenti per famiglie Dutch Wonderland, che si trova vicino al nuovo hotel.

L’hotel Cartoon Network in Pennsylvania ha una posizione strategica per la sua vicinanza a città come New York, Baltimora, Philadelphia e Washington.

«È fondamentale continuare a coinvolgere i nostri fan oltre l’esperienza lineare», ha affermato Erik Resnick, addetto alla strategia commerciale per Cartoon Network. «L’hotel vuole estendere la conoscenza del marchio in un’atmosfera autentica e riconoscibile. I fan oggi vogliono interagire con i nostri personaggi ovunque si trovino e il modo migliore per farlo è in vacanza».

Il Cartoon Network Hotel & Resort è costituito da 159 camere che comprendono anche 4 suite, tutte con 6 diversi temi cartoon intercambiabili, personalizzabili in base alle preferenze dei bambini. Ogni camera ha lenzuola e coperte a tema e un arredament0 moderno e legato al mondo animato, oltre a tv a schermo piatto. Quali sono questi temi? Si tratta dei personaggi dei popolari programmi Adventure Time, Steven Universe, We Bare Bears, The Amazing World of Gumball, The Powerpuff Girls e Ben 10.

Camera del Cartoon Network Hotel & Resort, in Pennsylvania

Fonte: Media Center Cartoon Network Hotel

Interni della camera a tema del Cartoon Network Hotel & Resort, in Pennsylvania

Le attività dell’hotel a tema Cartoon Network

Ma oltre alle camere arredate con temi cartoon, sono le esperienze che rendono unico questo hotel che sembra uscito da un cartone animato.

Il resort presenta offerte esperienziali amate sia dai fan di Cartoon Network, sia da coloro che non sono veri e propri appassionati dei programmi del canale, ma che vogliono trascorrere del tempo tra divertimento, relax e avventura sentendosi i nuovi protagonisti di un simpatico cartone animato.

Tra le attività presenti ci sono grandi piscine, interne ed esterne, con giochi d’acqua a tema Superchicche nello “Splashville”, ma anche un anfiteatro all’aperto con schermo cinematografico. C’è anche la “Toon Room”, una colorata area giochi per bambini, e la sala giochi a tema Ben 10. Gli ospiti dell’hotel possono mangiare al ristorante in stile cartoon e fare acquisti nel negozio Cartoon Network, situato nella hall dell’hotel, nel quale si possono acquistare gadget e vestiti dei protagonisti del canale di intrattenimento. Vengono anche organizzate divertenti attività legate al mondo dei cartoni animati per bambini, come giochi, balli e momenti di disegno.

La presidente di Cartoon Network Christina Miller, che supervisiona anche Adult Swim e Boomerang, ha dichiarato in un comunicato che l’hotel incorpora “il giusto mix di tecnologia, design e animazione” e “porta i suoi personaggi alla vita in un modo che non abbiamo mai visto prima.”

La piscina esterna del Cartoon Network Hotel & Resort, per adulti e bambini

Fonte: Media Center Cartoon Network Hotel

Piscina esterna del Cartoon Network Hotel & Resort, in Pennsylvania

 

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Le più antiche canoe mai trovate nell’area mediterranea: la scoperta in Italia

Nel Lazio, a non molta distanza dalla città di Roma, tanti secoli fa sorgeva un antico villaggio neolitico che è ormai scomparso sotto le acque del lago di Bracciano. È qui che, recentemente, gli archeologi hanno scoperto alcune canoe risalenti a più di 7.000 anni fa: non solamente sono le più antiche rinvenute nell’area mediterranea, ma ci offrono uno spaccato più preciso sulle abitudini di vita della popolazione che vi abitava.

La scoperta nel villaggio de La Marmotta

Il villaggio neolitico de La Marmotta è considerato il più antico insediamento di sponda dell’Europa occidentale: si trova nei pressi di Anguillara Sabazia, oggi al largo delle sponde del lago di Bracciano. È una delle più preziose testimonianze dell’epoca neolitica, risalente ad un periodo compreso tra il 5.750 e il 5.260 a.C., in particolare sull’economia della popolazione locale. Sappiamo infatti che gli antichi abitanti del villaggio erano abili raccoglitori, come dimostravano le 52 falci di legno per i cereali ritrovate nel 2022 presso il sito.

Ma avevano messo a punto anche numerose tecniche per la caccia e la pesca, oltre che per la coltivazione e l’allevamento. Inoltre avevano organizzato un basilare commercio navale che indica il modo in cui l’assetto sociale ed economico di questi primi gruppi umani si è evoluto nel corso del tempo. A riprova di questo sviluppo inedito, gli archeologi hanno recentemente scoperto 5 canoe di legno rinvenute sul fondo del lago di Bracciano, dove un tempo sorgeva l’insediamento. Durante alcune operazioni di scavo, come riporta lo studio pubblicato su PLOS One, sono stati ritrovati i resti delle imbarcazioni.

Secondo le prime analisi, sarebbero state costruite tra il 5.700 e il 5.100 a.C., utilizzando materiali come l’ontano, la quercia, il pioppo e il faggio europeo. Proprio la capacità dei costruttori di impiegare più tipi di legno ha sorpreso gli archeologi: in passato era ben più frequente utilizzare un solo albero per realizzare le imbarcazioni. Ma non è finita qui, perché sono diversi i dettagli che fanno sospettare un notevole sviluppo delle tecniche di costruzione. Ad esempio, il fatto che le canoe fossero state rinforzate per aumentare la durata dei loro scafi.

Le canoe ritrovate nel lago di Bracciano

Gli esperti hanno analizzato le canoe ritrovate al largo delle sponde del lago di Bracciano. Una di queste, più piccola, veniva probabilmente utilizzata per la pesca. Due avevano invece dimensioni maggiori, quasi 11 metri di lunghezza per 1,2 metri di larghezza, ed è probabile che venissero impiegate per il commercio. Il villaggio de La Marmotta, infatti, sorgeva nel punto in cui il fiume Arrone nasce dalle acque del lago: il suo viaggio dura circa 38 km, quindi si getta nel mar Tirreno, nei pressi di Fiumicino. Il facile accesso alla costa avrebbe dunque permesso lo sviluppo di una fiorente economia.

Oltre alle canoe, gli archeologi hanno rinvenuto numerosi manufatti preziosi: strumenti di selce e di ossidiana, vasi di ceramica, figurine e ornamenti. Questi cimeli vanno ad aggiungersi alle falci di legno trovate un paio di anni fa, rivelandoci qualcosa in più sulle abitudini di vita della popolazione: “Offrono ulteriori approfondimenti sulla vita quotidiana, sulle capacità tecnologiche degli abitanti. Nessun altro sito nel Mediterraneo presenta una tale quantità di strumenti di raccolta” – ha affermato Niccolò Mazzucco, ricercatore senior presso l’Università di Pisa e autore principale dello studio.

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Giornate FAI di primavera: i palazzi che aprono per la prima volta

Il primo weekend di primavera ci offre un’opportunità sensazionale: quella di visitare luoghi solitamente inaccessibili, che custodiscono un prezioso tesoro artistico e architettonico. Le Giornate FAI di primavera, che si terranno sabato 23 e domenica 24 marzo 2024, sono l’occasione perfetta per scoprire alcuni palazzi inediti in tutta Italia, i quali apriranno eccezionalmente i battenti al pubblico. Ecco quelli da non perdere assolutamente.

Giornate FAI di primavera: palazzi inediti da scoprire

Tra i luoghi più suggestivi da visitare eccezionalmente in occasione delle Giornate FAI di primavera c’è Palazzo Millelire, antica casa signorile che si trova a Cassano Spinola (prov. di Alessandria). La dimora venne eletta a residenza dalla famiglia genovese degli Spinola, che la riammodernarono dandole le tipiche forme dei palazzi genovesi. Nel corso dell’800 divenne poi di proprietà della famiglia Albini-Millelire, a cui deve il nome. Al suo interno, custodisce una paninoteca con numerosi dipinti del ‘600.

È invece nel centro storico di Torino che possiamo ammirare il fascino di Palazzo Carpano, in passato conosciuto come Palazzo Asinari di San Marzano. Costruito attorno alla seconda metà del ‘600, è un pregiato esempio del barocco piemontese: grazie al FAI è ora possibile visitare non solo il suo suggestivo atrio con lo scalone monumentale, ma anche l’appartamento privato situato al piano nobile, solitamente chiuso al pubblico.

Il Palazzo del Governo di Foggia, che ospita la Prefettura, venne realizzato nei primi anni del ‘900 su progetto dell’ingegnere Cesare Bazzani. Alcuni dei suoi spazi sono generalmente inaccessibili, ma le Giornate di primavera ci offrono l’opportunità di visitarli: è il caso delle sale di rappresentanza e dell’appartamento del Prefetto, dove si trovano preziosi arredi novecenteschi e affreschi particolarmente affascinanti.

Le ville più belle che aprono per la prima volta

In Sicilia ci sono diverse aperture eccezionali che attireranno molti visitatori. Ad Agrigento, ad esempio, apre i battenti per la prima volta la splendida Villa Genuardi, sede della Soprintendenza ai Beni Culturali. In passato fu la residenza di campagna del barone Ignazio Genuardi, di cui porta ancora oggi il nome. In un primo momento la dimora venne trasformata in un hotel, il quale è cinto da un meraviglioso giardino che accoglie piante rare provenienti da ogni angolo del mondo.

È invece a Palermo che si può visitare Villa Belmonte, costruita a cavallo tra il ‘700 e l’800 dal principe Giuseppe Ventimiglia su uno sperone roccioso, ai piedi di Montepellegrino. La residenza, oggi di proprietà della Regione Sicilia, custodisce alcune sale riccamente decorate in stile neoclassico. I lavori di restauro sono finiti da poco, quindi la villa apre eccezionalmente, in occasione delle Giornate FAI di primavera, quelli che sono gli ambienti normalmente adibiti a sede del Consiglio di Giustizia Amministrativa.

Infine, presso il borgo mantovano di Castel Goffredo, ecco l’affascinante Villa Maddalena: edificata negli anni ’20 del secolo scorso su commissione dei fratelli Cimarosti, la cui famiglia è ancora proprietaria, rispecchia i canoni dello stile eclettico con dettagli che ricordano il liberty. Si tratta di un luogo che finora non è mai stato aperto al pubblico: ad inaugurarlo sarà dunque questo importante evento di primavera, per regalare ai visitatori un’esperienza del tutto inedita.

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La Finlandia è (sempre) il Paese più felice del mondo

Scriveva Voltaire in una lettera all’abate Trublet il 27 aprile 1761: “Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute”. E in Finlandia, che è appena stata eletta per il settimo anno consecutivo il Paese più felice del mondo, l’hanno preso alla lettera.

Ogni anno, infatti, viene stilato il World Happiness Report che valuta singolarmente le condizioni di vita dei giovani, degli anziani e delle persone di mezza età in curica 140 Paesi del mondo e, negli ultimi sette, al primo posto si è sempre posizionata la Finlandia in tutte le fasce di età.

Nel 2024, la classifica dei Paesi più felici al mondo prosegue con le vicine Danimarca, Islanda e Svezia. L’Italia non raggiunge nemmeno la 30^ posizione.

Felicità è sicuramente sinonimo anche di benessere e i finlandesi hanno deciso di condividere con il resto del mondo il loro segreto.

Perché la Finlandia è il Paese più felice

In Finlandia – così come in tutti i Paesi, del resto – i Comuni e la pubblica amministrazione sono responsabili di provvedere ai servizi dei propri cittadini quotidianamente. Per servizi si intendono la salute, l’educazione scolastica, il trasporto pubblico e via dicendo, che sono in grado di generare il benessere di una città e quindi anche di un Paese. E qui funzionano tutti bene.

Ma non solo: contribuiscono alla felicità dei finlandesi anche asltri aspetti quali l’aspettativa di vita, il PIL pro capite, il welfare, d anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata e un forte sentimento di fiducia in generale.

Il Sindaco di Helsinki, la Capitale finlandese che conta circa 650mila abitanti, Juhana Vartiainen, ha spiegato che “I cittadini contano sul fatto che il Comune si prenda cura di organizzare i servizi funzionali e di far loro usufruire di quelli legati alla cultura e a quelli naturali. Il nuovo e interessante Museo dell’architettura e del design, riconosciuto già a livello internazionale, è solo uno degli esempi concreti di quanto stiamo investendo nel futuro della nostra città e nel benessere dei residenti”.

Il trasporto pubblico a Helsinki è motivo di felicità

Tra i motivi di vanto della Finlandia c’è sicuramente l’eccellente servizio di trasporto pubblico. A dirlo è uno studio condotto dalla società di ricerca di mercato Taloustutkimus, secondo cui gli abitanti della Capitale ne sono molto soddisfatti: in cifre, circa nove persone su dieci (per la precisione, l’88%) si sono dichiarate soddisfatte del loro stile di vita a Helsinki.

I fattori chiave che determinano una buona qualità della vita a Helsinki includono la vicinanza al mare (e, si sa, che secondo studi medici, il mare fa bene alla salute fisica e mentale), l’offerta di luoghi di arte e di cultura, un ambiente sicuro in cui vivere e spazi verdi come parchi e foreste nelle immediate vicinanze.

In cima alla lista dei fattori determinanti c’è soprattutto il trasporto pubblico, che garantisce l’accesso a qualunque luogo della città in modo affidabile e sostenibile.

A Helsinki, la felicità sta nelle piccole cose

Da sempre comunque gli abitanti di Helsinki sono famosi per essere lo specchio della felicità e il loro segreto sta nel semplice fatto che a loro basta davvero poco per essere felici. La felicità qui sta nelle piccole cose della vita di ogni giorno: gustarsi un gelato su lungomare di 131 chilometri, fare la sauna, uno dei simboli della Finlandia nonché parte integrante della cultura finlandese, nella propria abitazione o in una delle tantissime saune pubbliche che ci sono in città (ci sono più saune che abitanti) oppure visitare i musei o andare ai mercatini delle pulci.

Imparare a essere felici come i finlandesi

Proprio perché per i finlandesi essere felici non è un segreto, ma un insieme di “trucchi” che possono essere appresi e messi in pratica quotidianamente, quest’anno molti turisti avranno la possibilità di andare in Finlandia e imparare a essere felici.

Lo studio condotto da Taloustutkimus ha evidenziato anche il fatto che i finlandesi sono un popolo molto ospitale e molto aperto al mondo internazionale e quindi verso i turisti.

A giugno, alcuni visitatori da tutto il mondo saranno ospitati per vivere un’esperienza urbana unica nella Capitale, insieme agli Helsinki Happiness Hackers. Questo team, composto da cinque residenti di Helsinki (uno dei quali è una skateboarder settantenne), accompagnerà il gruppo alla scoperta della città finlandese, con l’obiettivo di insegnare loro tutti i segreti per essere felici ogni giorno affiancando i “local” nella loro quotidianità.

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Viaggiare durante il Ramadan: cosa sapere

Indonesia, Turchia e Marocco sono solo alcuni dei Paesi del mondo in cui si rispetta il Ramadan, il periodo sacro per gli islamici che, secondo la tradizione, corrisponde a quello in cui Maometto ricevette la rivelazione del Corano.

Visitare un Paese musulmano durante questo momento dell’anno è un’opportunità straordinaria, in quanto consente di sperimentare la vita e la cultura locale che è davvero preziosa e sorprendente. Tuttavia, è fondamentale rispettarlo e per questo, prima di partire per un viaggio, è molto importante essere a conoscenza di alcune piccolo cose.

Informazioni utili

La prima cosa da sapere è che data di inizio e di fine del Ramadan non sono mai le stesse: il mese sacro cambia ogni anno, perché il calendario lunare islamico segue le fasi della luna: inizia il giorno successivo all’avvistamento della nuova luna crescente.

Durante questo mese i musulmani si pongono l’obiettivo di crescere spiritualmente e avvicinarsi ad Allah. Per farlo pregano e recitano il Corano, e mentre lo fanno si concentrano sull’intenzionalità e sull’altruismo delle proprie azioni. Contemporaneamente, si astengono dal pettegolezzo, dal mentire, dal litigare e anche dal sesso. In più, osservano il digiuno dall’alba al tramonto per un mese intero, e trascorrono del tempo prezioso con la famiglia e gli amici.

Passata la preghiera del tramonto (Maghrib), il digiuno cessa momentaneamente con l’Iftar (un pasto che può essere piccolo ma anche molto abbondante), al quale segue il Suhoor (un ulteriore pasto prima dell’alba) che avviene intorno alle 5 del mattino. Durante l’Iftar, la famiglia e gli amici si riuniscono nelle case per trascorrere dei momenti felici e mangiare tantissimi (e diversi) piatti dolci, salati e gustosi dessert, rigorosamente preparati secondo le tradizioni e le preferenze locali. Ciò vuol dire che ogni Paese ha i suoi buonissimi e incredibili piatti tipici. Anche i ristoranti sono affollati e spesso hanno cibi speciali per l’occasione, mentre alcune moschee offrono piatti gratuiti. Oggi sono molti anche gli hotel che organizzano Iftar da mille e una notte.

Ramadan: tradizione

Fonte: iStock

Iftar musulmano del Ramadan con cibi tradizionali turchi

Non mancano le feste fino ad Eid al-Fitr, il giorno in cui si celebra la fine del Ramadan che è una delle ricorrenze più allegre dell’anno. Il termine del mese sacro, inoltre, è spesso celebrato per tre giorni consecutivi.

È complesso viaggiare durante il Ramadan?

Non esiste una risposta universale a questa domanda, perché ogni Paese ha le sue tradizioni. In Egitto, Giordania e Paesi abituati al turismo internazionale, alcune strutture rimangono aperte per consentire un completo soggiorno ai viaggiatori non musulmani, ed in generale non si notano cambiamenti enormi rispetto alla vita di tutti i giorni. La stessa cosa vale per i ristoranti e la maggior parte degli hotel.

Tuttavia, in alcuni Paesi e al di fuori delle principali città non è assolutamente detto che avvenga la stessa cosa. Per questo motivo, è molto importante informarsi sulle eventuali chiusure e aperture già prima della partenza, in modo da non ritrovarsi completamente spaesati.

Un’altra cosa da tenere a mente è che il digiuno (che spesso è abbinato anche a temperature molto calde) può essere fonte di nervosismo, e per questo bisogna cercare di essere pazienti ed empatici con chi ci ritroviamo di fronte, al punto da tollerare eventuali atteggiamenti che potrebbero risultarci un po’ “antipatici”.

Sappiate, inoltre, che durante il Ramadan si usa rimanere fuori fino a tarda notte e che sembra una sorta di Natale occidentale: strade, negozi, ristoranti e case sono addobbati a festa e, prima del tramonto, l’energia allegra ed amichevole invade ogni strada di tutte le città. Sì, dopo il tramonto si può fare (e si fa) festa fino all’alba successiva, quando poi si riprende il digiuno.

Le notti durante il Ramadan

Fonte: Getty

Persone a celebrare dopo il tramonto durante il Ramadan

Molto emozionante è anche osservare, con enorme e dovuto rispetto, le preghiere serali che si svolgono fuori dalle moschee: si possono avvistare centinaia (alle volte persino migliaia) di persone che pregano insieme.

Viaggiare durante il Ramadan, quindi, può essere complesso come non esserlo, ma quel che è certo è che si rivela un turbinio di emozioni e una vera immersione nella profonda e radicata cultura di questi Paesi.

Quali regole rispettare

Anche i viaggiatori che esplorano un Paese musulmano durante il mese sacro del Ramadan devono rispettare alcune regole. I non fedeli non sono chiaramente obbligati a digiunare o pregare, ma è fondamentale ed estremamente giusto onorare le leggi e i costumi locali.

Per esempio, è sempre un’ottima abitudine fare scorta di cibo e acqua per non rischiare di ritrovarsi a stomaco vuoto per tutta la giornata, visto che in molti luoghi negozi e ristoranti sono chiusi. Nell’eventualità in cui bancarelle e ristoranti siano aperti e decidiate di mangiare, non dimenticate di lasciare una mancia: sono persone che stanno facendo il digiuno e lavorare a contatto con bevande ed alimenti non deve affatto essere facile.

Allo stesso tempo, è buona norma evitare di mangiare e bere in modo evidente in pubblico: è una forma di rispetto verso tutti coloro che stanno praticando il digiuno. Non bisogna nemmeno chiedere o comprare alcolici, perché anche i negozi, che normalmente li hanno, in questo periodo non li vendono. Fanno eccezione alcuni hotel a 5 stelle (anche in questo caso, il consumo di alcol, anche dopo l’ora del tramonto, varia da Paese a Paese).

È vietato anche mettere musica ad alto volume in pubblico perché, in questa fase dell’anno, ascoltare musica è sconsigliato. Se proprio non se ne può fare a meno basta attendere il tramonto, quando le strade si trasformano diventando una sorta di concerto all’aria aperta.

Se doveste ricevere un invito per l’Iftar non si può (e non si deve) assolutamente dire di no: offrire da mangiare è per i musulmani uno degli atti più nobili che si possano fare durante il periodo sacro. Per ricambiare la cortesia basta poi praticare la zakat, ovvero fare della carità a qualche bisognoso.

Attenzione anche a come si organizza l’itinerario, perché molte moschee, soprattutto il venerdì, potrebbero essere chiuse. È decisamente fondamentale anche rispettare l’ora della preghiera e avere braccia, gambe, spalle e capelli coperti, in particolare le donne.

La preghiera dei musulmani durante il Ramadan

Fonte: iStock – Ph: sabirmallick

La preghiera fuori una moschea in India

Un suggerimento molto utile è evitare di uscire nei momenti di punta, come può essere l’inizio dell’Iftar, perché il traffico diventa quasi ingestibile e i mezzi pubblici sono estremamente affollati, in quanto tutti tornano dalle famiglie per banchettare.

Durante il Ramadan è importante anche evitare l’intimità fisica pubblica con una persona del sesso opposto, anche se si è sposati: le manifestazioni di affetto fatte in pubblico sono considerate maleducate, mentre in alcuni Paese sono persino vietate dalla legge.

Meglio anche non mangiare gomme da masticare o fumare di fronte alle persone, in quanto entrambe le cose sono non permesse dalle regole del digiuno.

Il Ramadan, quindi, è un momento di condivisione, di unione e di preghiera, una fase di astinenze e di divertimento, ma che allo stesso tempo significa generosità e carità. Ciò non toglie che sia necessario che i turisti rispettino più che mai questo mese sacro: solo in questo modo si è veri viaggiatori consapevoli.

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Osaka, vivace e cosmopolita: la perla nascosta del Giappone

Città vivace e dallo spirito cosmopolita, Osaka è diventata – col tempo – una delle mete preferite da chi ama trascorrere la serata fuori tra piccoli vicoli affascinanti, che brulicano di ristoranti caratteristici e di izakaya, tipici locali giapponesi. Per lungo tempo messa in ombra dalla Capitale Tokyo e dalla più blasonata Kyoto, oggi è famosa per la cucina, in quanto è considerata la capitale gastronomica del Giappone, e per quella notturna, oltre che per i templi, i santuari e i musei che punteggiano la città e che la rendono ideale per una vacanza in famiglia.

Vent’anni dopo Aichi Expo 2005 e tre anni dopo le Olimpiadi di Tokyo, il Giappone torna protagonista della scena internazionale con Expo Osaka 2025. Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, Osaka si trasforma in una vetrina internazionale dove i Paesi e le Regioni partecipanti – attualmente 153 – e 8 organizzazioni internazionali presentano al mondo il meglio delle loro idee e dei progetti. Per quest’evento, sono attesi 28,2 milioni di visitatori tra cui 3,5 milioni dall’estero.

Osaka si trova nella parte occidentale del Giappone ed è il punto di partenza per esplorare la grande regione del Kansai. È, inoltre, la seconda città più grande del Paese del Sol Levante, considerata come un importante centro economico, ed è amata per l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti amichevoli che introducono alla sua ricchezza gastronomica. Da non perdere, il castello e una passeggiata al chiaro di luna sotto le colorate insegne al neon.

Fonte: JNTO

Vista di Osaka

Dotonbori, la Times Square di Osaka

Le origini di quest’area risalgono agli inizi del 1600, quando un imprenditore locale decise di allargare le rive del fiume Yodo per aumentare i suoi introiti commerciali. In 50 anni, il quartiere è diventato sempre più popolare, arrivando a contare sei teatri kabuki e cinque teatri bunkaru (dedicati ai burattini). A distanza di 400 anni, questa zona è ancora un polo d’intrattenimento che attrae residenti e moltissimi viaggiatori.

A renderlo caratteristico sono le insegne luminose che giganteggiano sugli edifici, simbolo indiscusso del grande ottimismo che animava il Giappone in un periodo in cui le luci al neon rappresentavano il progresso come tecnologia nuova e promettente. L’atmosfera retrò-futurista avvolge tutta l’area ed è perfetta per i turisti che vanno alla ricerca del tipico ambiente metropolitano giapponese.

La mascotte ufficiale di Dotonbori è Glico Man, un’enorme insegna luminosa che si trova direttamente sopra il ponte e che mostra un uomo che corre su una pista blu. La sua installazione risale al 1935 come tabellone pubblicitario della Glico, azienda alimentare produttrice di Pocky e Pretz, oggi considerata come il luogo perfetto per le foto.

La zona è inoltre ricca di locali dove fare una sosta per mangiare e bere qualcosa di tradizionale. Una lunga passeggiata sulle sponde del fiume permette di arrivare al ristorante Kani Doraku, che si riconosce dal granchio gigante posizionato sulla porta d’ingresso. Non mancano i punti di street food con le bancarelle che cucinano il ramen. Verso Shinsaibashi si trovano, invece, bar e locali che animano la vita notturna.

Il momento migliore per una visita a Dotombori è la sera, quando si accendono le luci e si respira un’aria vivace. Da non perdere il famoso okonomiyaki di Osaka, una sorta di pancake salato accompagnato da una moltitudine di topping e condimenti, e il takoyaki, una pasta cotta e ripiena di polpo. Per festeggiare tutta la notte è d’obbligo una tappa nei club della zona oppure, per mangiare e bere comodamente, è possibile scegliere un izakaya.

Fonte: JNTO

Il quartiere di Dotonbori

La principale attrazione della città

La costruzione del Castello di Osaka risale al 1583, a opera di Hideyoshi Toyotomi, detto anche il Napoleone del Giappone. È stato teatro di diversi conflitti e bruciato e ricostruito più volte. L’attuale dungeon è stato completamente rifatto nel 1931 e, al suo interno, si trova un museo che raccoglie le informazioni sulla storia del castello. Il castello è circondato da 106 ettari di parco, un’oasi di quiete in una delle aree maggiormente urbanizzate della città. Il parco è uno spettacolo a cielo aperto, grazie alle fioriture degli alberi da frutto come i celebri ciliegi, gli albicocchi e i susini.

Castello di Osaka

Fonte: JNTO

Il Castello di Osaka

Festival di Tenjin Matsuri, rituali sacri e suoni di tamburo

Il Tenjin Matsuri è l’evento più importante della città. Inizia il 24 luglio e parte con i rituali presso il santuario e il fiume, la danza del leone shishimai e le preghiere per la pace e la prosperità di Osaka. Quando i preparativi sono completati, gli uomini indossano cappelli rossi e iniziano a suonare i tamburi per segnalare l’inizio dei festeggiamenti.

Le celebrazioni sono dedicate a Tenjin divinità dello studio celebrata nel Santuario di Tenmangu. Il simulacro della divinità viene trasportato per strada su un santuario mobile e portato in giro per Osaka per assicurare prosperità a tutta la città. Dalle 15.30 del secondo giorno, le vie circostanti si animano di carri tradizionali e santuari portatili, oltre che di persone in costume, spettacoli di danza del leone e degli ombrelli. I festeggiamenti culminano con un magnifico spettacolo di fuochi d’artificio.

Un giro a Namba

Si torna indietro nel tempo, agli inizi del periodo del primo Edo, quando Namba era il centro della città per il teatro e le arti. La zona ricorda Osaka prima della modernizzazione, grazie al Tempio di Hozenji e al vicolo adiacente Hozenji Yokocho, mentre il cibo rimane la sua principale attrattiva. Essendo la cucina del Giappone, la tradizione dei piatti più noti è ben applicata nei piccoli izakaya che si susseguono nel labirinto di vicoli dietro i centri commerciali della strada principale.

Il pesce è esposto lungo Kuromon Ichiba, un mercato tradizionale che conta circa 200 anni di storia. Caratteristico è anche lo stile di vendita dei pescivendoli giapponesi, fatto di vanterie e argomenti persuasivi. Tale comportamento è decisamente amplificato a Osaka, città nota per la sua autentica esuberanza.

Alla scoperta di Shinsekai

L’area di Shinsekai, nota come Nuovo mondo, è diventata famosa dopo l’apertura, nel 1912, della torre di Tsutenkaku originaria del Luna Park. La zona è attraversata dalla Janjan Yokocho Alley, la via dello shopping completamente illuminata da insegne al neon anche un po’ retrò.

Shinsekai

Fonte: JNTO

Shopping a Shinsekai

Non mancano le delizie culinarie, come il Kushikatsu, bocconcini di carne o verdure fritti, e il Dote-yaki, carne di manzo cotta a fuoco lento, stufata con miso e altri condimenti. Da visitare anche la sala giochi Kasuga Gorakujo, in attività sin dal 1959.

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Stop ai pacchetti di viaggio che prevedono attrazioni con animali

Basta aprire un qualsiasi social network per ritrovarsi invasi di foto di turisti con animali. Certo, il più delle volte non si hanno brutte intenzioni, ma in molte circostanze quelle graziose creature soffrono e, anzi, in alcune situazioni vengono persino maltrattate, senza che il turista se ne accorga. Nonostante questo, nel corso del tempo ha sempre più preso piede una forma di turismo che impiega diverse specie animali come una vera e propria attrazione: i WTA (wildlife tourist attractions).

Si tratta di un settore che non è del tutto chiaro, perché mentre noi pensiamo di investire soldi in attività che potrebbero aiutare e sostenere la vita degli animali, in realtà in diverse circostanze non è affatto così: l’elefante thailandese che porta a spasso i turisti soffre, così come il leone sedato in una gabbia. Sì, ci sono anche delle eccezioni come i santuari, dei centri che si occupano del recupero e riabilitazione degli animali selvatici per poi consentire un naturale reinserimento all’interno del loro habitat: qui gli animali sono controllati ma anche liberi e il turista può osservarli in tutta la loro naturalezza. Purtroppo, però, non è sempre così.

Per questo motivo, uno dei più importante tour operator del Regno Unito ha deciso di eliminare dal suo catalogo i pacchetti di viaggio che prevedono attrazioni con animali.

La nuova politica di easyJet Holidays

Il tour operator in questione è easyJet Holidays che ha fatto sapere, per mezzo di comunicato stampa, che è stata delineata una nuova politica rivolta al benessere degli animali: prevede l’impegno ad offrire solo esperienze che non minaccino il benessere, la conservazione e il loro importante ruolo nell’ambiente globale.

Si tratta di una politica che incorpora le linee guida ABTA sul benessere degli animali e nata in seguito a diverse consultazioni effettuate con alcune organizzazioni per i diritti degli animali, tra cui World Animal Protection. easyJet Holidays ha anche affermato che che incoraggerà gli hotel partner a seguire la medesima politica sul benessere degli animali.

In sostanza: easyJet Holidays non promuoverà  e non offrirà più attrazioni turistiche che potrebbero essere dannose per gli animali, compresi zoo e parchi marini, spettacoli con animali, giostre ed eventi sportivi che coinvolgono queste preziose creature. In più, l’azienda continuerà la sua lotta contro lo spreco alimentare negli hotel e, in generale, per rendere il turismo,  e tutte le sue sfaccettature, un’attività più più rispettosa del pianeta e di chiunque lo abiti.

Le dichiarazioni degli “addetti ai lavori”

Matt Callaghan, Chief Operating Officer di easyJet Holidays, ha dichiarato: “Essendo uno dei più grandi tour operator, ci impegniamo a essere leader del settore quando si tratta di viaggi responsabili. Le nostre ricerche ci dicono che le esperienze di viaggio sostenibili sono importanti per i nostri clienti, quindi vogliamo rendere loro più facile trascorrere vacanze migliori”.

Ha poi continuato sottolineando che: “Siamo appassionati della protezione e del rispetto di tutte le forme della natura nelle destinazioni in cui offriamo vacanze, motivo per cui abbiamo deciso di non offrire o promuovere attrazioni che potrebbero sfruttare gli animali all’interno del nostro programma di tour e attività. Sappiamo che i tour e le attività sono un modo brillante per vivere le nostre destinazioni di vacanza, quindi non vediamo l’ora di continuare a offrire esperienze più sostenibili e responsabili ai nostri clienti per migliorare ulteriormente la loro meritata vacanza”.

Katheryn Wise, responsabile delle campagne sulla fauna selvatica presso World Animal Protection UK, ha invece fatto sapere che: “easyJet Holidays ha davvero fatto un passo avanti a favore degli animali con questa politica forte e ambiziosa sul benessere degli animali. Fin dall’inizio easyJet Holidays è stata chiara nell’impegnarsi ad offrire ai propri clienti un’assistenza responsabile, opzioni di viaggio rispettose della fauna selvatica ed è stato un piacere lavorare con un’azienda focalizzata sull’ascolto dei propri clienti e sulla scelta di non trarre profitto dall’intrattenimento della fauna selvatica in cattività. È attraverso la collaborazione e un impegno come questo che possiamo davvero aspettarci di vedere un cambiamento duraturo per animali selvatici in tutto il mondo.”

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AAA Cercasi quattro marziani: l’annuncio NASA per i primi abitanti di Marte

C’è chi sogna di lasciare la città per raggiungere la campagna, chi di lasciarsi alle spalle il paesaggio urbano per vivere in paradisi terrestri e incontaminati e chi, invece, di esplorare nuovi mondi e dimensioni, anche quelle che ancora non sono state conquistate dall’uomo.

Lo dimostrano i viaggi interstellari che, negli ultimi anni, si sono trasformati in una vera e propria ossessione, sia per chi sta tentando di trovare nuovi modi per raggiungere il nostro satellite naturale che per chi non vede l’ora di sbarcare su un altro pianeta. E se vi dicessimo che c’è la possibilità di provare un’esperienza da “marziano” e di andare a vivere su Marte?

L’annuncio è stato diffuso qualche tempo dalla NASA e ha già fatto sognare i più avventurosi. L’agenzia governativa americana, infatti, è alla ricerca di quattro persone volontarie disposte a vivere per 12 mesi su Marte. Non ci sarà un vero e proprio viaggio interplanetario ma l’esperienza, questo è assicurato, non avrà nulla a che vedere con tutto ciò che abbiamo sperimentato fino a questo momento.

Marziani per un anno: la ricerca della NASA

Com’è, davvero, vivere su Marte? È una domanda che ossessiona i più ai quali la NASA ha deciso finalmente di dare una risposta. L’agenzia spaziale, infatti, ha deciso di creare un simulatore del Pianeta Rosso con l’obiettivo di sperimentare, grazie al contributo dei volontari, la vita su Marte.

Come abbiamo anticipato, infatti, i quattro marziani selezionati non sbarcheranno davvero su Marte, ma verranno inseriti in un programma, dalla durata di un anno intero, che imiterà per condizioni, paesaggi e risorse proprio quello del quarto pianeta del sistema solare.

Non si tratta di una novità in senso assoluto. Negli scorsi anni, infatti, l’agenzia aveva messo a punto altre missioni simili con l’obiettivo di studiare le condizioni di vita e preparare il terreno alla presenza umana sul pianeta.

Ma come funzionerà questa esperienza da marziano? E chi potrà candidarsi? Scopriamolo insieme.

Vivere su Marte: come candidarsi

La missione, che prende il nome di Chapea, si svolgerà all’interno del Johnson Space Center a Houston, in Texas. È proprio qui, infatti, che è stato ricreato, grazie alla tecnologia di stampa in 3D, un simulatore del Pianeta Rosso. In questa struttura, i quattro volontari scelti dall’agenzia dovranno vivere e lavorare, coltivare il cibo e mangiare, comunicare con la Terra e riposare. Ma lo faranno in condizioni completamente diverse, e sicuramente inedite, da quelle sperimentate fino a questo momento.

Le risorse saranno infatti limitate, così come diverse saranno le temperature. I volontari non avranno smartphone e device con i quali comunicare con il mondo in tempo reale e neanche cibi già pronti. Insomma, si tratterà di vera e propria sopravvivenza.

Un’avventura, questa, che non è sicuramente per tutti come dimostrano gli stessi requisiti per candidarsi. Per la partecipazione al programma, infatti, è necessario avere un master in ambito Stem, un forte spirito di avventura e una grande motivazione. È necessario saper parlare fluentemente in lingua inglese ed essere in salute.

Le selezioni sono aperte per i cittadini statunitensi e per tutti quelli che hanno ottenuto la residenza permanente. Anche l’età, compresa tra i 30 e i 55 anni, è un requisito imprescindibile.

I volontari scelti, quattro per l’esattezza, verranno introdotti nel programma Chapea nella primavera del 2025 all’interno del quale resteranno un anno. A loro verrà destinato un compenso di circa 60.000 dollari.

Allora, chi vuole vivere su Marte?

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Stanno per aprire i parchi divertimento: le date e le novità

La primavera è ormai alle porte, perché non regalarsi una bella giornata all’insegna del divertimento? I principali parchi tematici d’Italia stanno per riaprire i battenti, con l’arrivo della stagione calda: sono previste tantissime novità, per far felici grandi e piccini. Scopriamo quali sono le date da segnare subito sul calendario, così da non perdersi neanche una delle sorprese più attese per il 2024.

Cinecittà World

Il parco divertimenti del cinema e della tv di Roma ha da poco inaugurato una stagione ricca di grandissime novità: Cinecittà World vanta ben cinque sorprese interessanti per tutta la famiglia. La prima è lo show Incanto by NoGravity, che ha anche intrattenuto il pubblico durante l’opening party che ha segnato la riapertura del parco. Lo spettacolo, ideato e diretto da Emiliano Pellisari, è un vero e proprio viaggio a gravità zero per scoprire i quadri più iconici della storia del cinema. Sempre a tema è anche il nuovo show Sognando Hollywood, che invece ci porta nel magico mondo degli Oscar con i film più premiati di tutti i tempi.

Spazio poi a Far West Show – Il Disastro, un divertentissimo spettacolo comico che intrattiene grandi e piccini. Torna inoltre la Parata del Cinema, un corteo meraviglioso che si svolge alla fine della giornata lungo la Cinecittà Street, per regalare momenti magici al pubblico. Infine, l’ultima novità attesissima è il nuovo Hotel Transilvania, un percorso horror ispirato al leggendario Conte Dracula. Quest’anno c’è poi una sorpresa speciale: con un unico biglietto, si possono visitare ben tre parchi. Oltre a Cinecittà World, infatti, dal 22 marzo sarà possibile entrare al Roma World, dedicato all’antico Impero Romano, e dal 1° giugno anche all’Aqua World, per un’estate da sogno.

Leolandia

I più piccini vanno pazzi per Leolandia, il divertentissimo parco a tema situato a due passi da Milano. La sua è una stagione infinita: il successo di Carnevale fa da traino alla primavera ormai in arrivo, con tantissimi spettacoli dal vivo che tornano ad intrattenere gli ospiti di ogni età. La sorpresa più attesa è senza dubbio la nuova edizione di Esiste Davvero!, lo show che riunisce sul palco tutti i personaggi dei cartoni animati più amati dai bambini. Lo spettacolo debutta il 23 marzo, con l’ingresso nel cast di Bluey, il fenomeno del momento.

Naturalmente, Esiste Davvero! va ad aggiungersi ad una fitta programmazione di spettacoli come In vacanza con Leo e Mia, che torna a far ballare i bimbi con la sua strepitosa baby dance, e L’Isola Perduta, un musical acrobatico in grado di lasciare tutti a bocca aperta. Non mancano gli incontri speciali con alcuni dei protagonisti preferiti dai più piccini: è il caso di Hello Kitty, che festeggia il suo 50esimo anniversario con uno show interattivo inedito, e di Lucilla, che sarà presente il 6 aprile per cantare davanti ad un ricchissimo pubblico.

Mirabilandia

Il famosissimo parco divertimenti di Mirabilandia, a Riccione, apre i battenti giovedì 28 marzo per inaugurare la nuova stagione con una festa super, in occasione della Pasqua. Si comincia con il 20esimo anniversario del Winx Club: è il momento giusto per lanciare lo spettacolo Forever Winx – The Musical, in compagnia delle amatissime fatine Bloom, Stella, Flora, Musa, Tecna e Aisha. I più piccini possono poi divertirsi con il meet&greet dei loro personaggi Nickelodeon preferiti, tra cui SpongeBob, i PAW Patrol e Dora l’Esploratrice.

Non mancano le adrenaliniche attrazioni per grandi e piccini. È il caso di iSpeed, Katun e Divertical, perfette per chi non si stanca mai di provare emozioni forti, o di Far West Valley, una vera e propria avventura che ci catapulta indietro nel tempo, all’epoca dei cowboy. Per gli amanti dell’horror c’è The Walking Dead, un pezzo unico in Italia. Spazio poi a Dinoland, per rivivere le magiche ambientazioni dei dinosauri, e l’amatissimo Ducati World per assaporare il rombo dei motori. Per i bimbi, infine, c’è tanto divertimento a Bimbopoli. A partire dal 15 giugno, inoltre, ci si potrà “tuffare” a Mirabeach, il parco acquatico d’ispirazione caraibica.

Gardaland

Il parco divertimenti affacciato sulle sponde del lago di Garda si prepara ad inaugurare la nuova stagione, in partenza da sabato 23 marzo. Numerosissimi sono gli spettacoli che vanno ad arricchire il già ampio programma di Gardaland: torna Nautilus, il live show che vede la collaborazione della giornalista Cesara Buonamici. Tra le novità spicca invece !MPOSSIBILE, un fantastico spettacolo di magia e illusione per conquistare grandi e piccini. Atteso poi l’arrivo di Looney Tunes 4D, la nuova proiezione immersiva per tutte le età.

Quest’anno la street animation è più ricca che mai, con numerose scenografie distribuite lungo il percorso, per regalare sfondi meravigliosi alle nostre foto ricordo. Inoltre sono previsti tanti appuntamenti per i bambini: da Prezzemolo, la simpatica mascotte del parco, a Peppa Pig e JJ, per balletti sfrenati e divertimento a non finire. Per quanto riguarda le attrazioni, da giugno sarà disponibile una sorpresa unica: una ride innovativa ad alto impatto scenografico, per dare un brivido di emozione ai più coraggiosi.

Un’altra meraviglia da non perdere è il Gardaland SEA LIFE Aquarium, un acquario a tema che ospita oltre 5.000 animali marini: si rinnovano le tantissime proposte didattiche per i ragazzini, tutte improntate alla scoperta dell’affascinante mondo sottomarino e dell’educazione al rispetto dell’ambiente. Mentre l’estate porterà con sé la riapertura di Legoland Water Park, il parco acquatico più divertente d’Italia, tra scivoli e mattoncini colorati. Per le mamme e i papà, invece, ci saranno tanti appuntamenti serali con musica e DJ set esclusivi.

Oltremare

E a proposito di divertimento acquatico, giovedì 28 marzo riapre anche Oltremare, il family park di Riccione che festeggia il suo 20esimo anniversario. La Laguna dei Delfini ospita Ulisse, diventato già il beniamino dei più piccini, mentre tantissimi altri animali ci attendono nel lungo percorso d’intrattenimento, dai rapaci ai pony e ai protagonisti della fattoria. Non manca l’adrenalina, con gli enormi alligatori della giungla Darwin. Mentre quest’anno possiamo sorprenderci davanti alle sculture della mostra Scart: il lato bello e utile del rifiuto – Un mare da salvare.

MagicLand

Venerdì 29 marzo è il turno di MagicLand, il parco divertimenti alle porte di Roma. Ci sono diverse nuove attrazioni, pronte ad entusiasmare il pubblico di tutte le età: la prima è Katakumba, un tour dell’orrore che ci spingerà a fuggire dalla maledizione della Mummia, in un’ambientazione meravigliosamente inquietante. Spazio anche ad Haunted Hotel 2.0, per un’avventura da brividi. Gli amanti dell’adrenalina possono invece esplorare l’innovativo percorso di Mystika 2.0, con cadute sempre più imprevedibili, o i nuovi effetti speciali di Rapide 2.0. D’estate, invece, arriva una sfida divertentissima: si tratta di Battaglia Navale 2.0, tra le acque del lago abitato dal mostro Miogar.