In provincia di Bolzano, e più precisamente tra le meraviglie della Valle Aurina, risiede un borgo bellissimo dominato da un castello che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe. Il suo nome è Campo Tures, un luogo in cui la natura riveste un ruolo importantissimo e dove ad essere particolarmente gustosa e rilevante è anche l’enograstonomia. Non a caso, è appena stato eletto la “Città del Formaggio“.
Campo Tures, “Città del Formaggio”
È un riconoscimento notevole quello ottenuto dal Comune di Campo Tures, in quanto certifica l’eccellenza della produzione casearia di questa bellissima zona del nostro Paese.
La targa, consegnata dall’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi (Onaf), l’unica associazione italiana rivolta all’assaggio dei formaggi, è motivata dal fatto che Campo Tures è una cittadina in cui questa tradizione – ma in realtà di tutta la Valle Aurina – trova la sua massima espressione nel Graukäse, formaggio prodotto da nove caseifici rurali e diverse malghe estive.
In sostanza, Campo Tures è oggi il punto di riferimento per la promozione e la valorizzazione di questa bontà, che viene anche celebrate grazie alla manifestazione biennale del Käsefestival, all’evento Graukäsetage, con un concorso rivolto ai produttori di Graukäse, e con il coinvolgimento dei centri giovanili nella ricerca di formaggi e altri prodotti genuini e salutari.
Cosa vedere a Campo Tures
La prima cosa da sapere su Campo Tures è che questo suggestivo Comune è suddiviso in alcune frazioni, tra le quali spiccano per bellezza Molini di Tures e Caminata. In secondo luogo, si tratta di un borgo pregno di architetture civili e religiose che lasciano senza fiato.
Molto bella, per esempio, è la Chiesa di Santa Maria Assunta che possiede un’unica navata di ben quaranta metri di lunghezza e tredici di larghezza. Al suo interno sono conservate diverse opere di pregio, come il gruppo statuario della Refina del Rosario, realizzato verso il 1645 da Raffaello Baratti, la pala con soggetto l’Assunta, eseguita da Karl Henrici nel 1783, due ottocenteschi altari laterali, le tele con la Regina del Rosario con San Domenico, dipinta nel 1850 da Franz Hellweger e molto altro ancora.
Molto interessante è anche la Residenza Neumelans che si trova proprio all’ingresso del paese, dando un prezioso benvenuto a tutti i visitatori. Si tratta di una costruzione tardo-rinascimentale che oggi è la è sede della Tauferer Musikwoche, manifestazione biennale di musica classica. Si presenta come un unico edificio con quattro torrette agli angoli, con la curiosa caratteristica di essere quadrate alla base e tonde verso la cima. Al suo interno – anche se per il momento non è visitabile – ci sono diverse sale a volta rivestite in legno, stufe di maiolica seicentesche e la statua lignea detta “Madonna con la spada” del XIV secolo.
Vero e proprio simbolo di Campo Tures è il suo maestoso Castello Taufers, che si erge e su un promontorio che forma una chiusa naturale, chiamata Klapf. Le sue mura medievali troneggiano maestose su tutto il centro del paese, e come ogni maniero che si rispetti anche qui aleggiano curiose leggende. Si narra, infatti, che la giovane contessa Margarethe von Taufers, pur essendo una promessa sposa, si invaghì del capitano delle guardie del castello e per questo decise di sposarlo. Come è possibile intuire, la famiglia era contraria a tutto ciò, e così il padre ingaggiò un sicario per uccidere lo sposo. La morte del giovane avvenne, e la disperazione della contessa durò per ben sette anni, quando poi decise di gettarsi dalla finestra per porre fine alla sua vita. Stando alla leggenda, lo spirito della donna aleggia ancora nelle stanze del castello.
Cosa vedere ad Acereto, frazione di Campo Tures
Vale certamente la pena fare un salto anche ad Acereto, dove svetta nei cieli la curiosa Chiesa di Sant’Anna. Costruita nel 1512, è considerata un tipico esempio di architettura tardo gotica della Val Pusteria ed è caratterizzata da una bella torre campanaria che si alza a lato della chiesa, in posizione arretrata sulla sua sinistra.
Tra le sue mura, invece, è possibile osservare tantissime decorazioni e statue eseguite da Augustin Valentin di Bressanone, e una pala ottocentesca che raffigura Sant’Anna e il Giudizio Universale.
Cosa vedere a Riva di Tures, frazione di Campo Tures
Decisamente interessante è anche la chiesa principale di Riva di Tures, intitolata a San Volfango. Si tratta di un prezioso edificio posto a quasi 1.600 metri sul livello del mare e che con la sua posizione domina la valle dove scorre il Rio di Riva. Rappresenta un raro esempio di luogo di culto in stile neogotico in tutto l’Alto Adige e ospita tre diversi altari scolpiti da Josef Bachlechner.
Ma a colpire sono senza ombra di dubbio l’arco trionfale dipinto da Emanuel Raffeiner di Schwaz, secondo il gusto liberty, e il presepe di Bachlechner che si trova accanto all’altare dedicato a Maria.
Cosa fare a Campo Tures
Il fiabesco Comune di Campo Tures si sviluppa in territorio che permette di praticare una gamma praticamente infinita di attività all’aria aperta (e durante tutte le stagioni). Si possono fare escursioni, gite in bicicletta, discese di rafting o canyoning, ma anche sci, sci di fondo, e persino le arrampicate su ghiaccio. Non mancano di certo le alternative per il relax, che in un contesto come questo sono il massimo che si possa desiderare.
Escursione alle Cascate di Riva
Una delle attività da non perdere da queste parti è l’escursione che conduce alle Cascate di Riva. Sono tre e sorgono fragorose all’ingresso del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, dentro cui è immerso il Comune di Campo Tures. Si parte dal centro cittadino da cui si dirama un sentiero che conduce, passo dopo passo, alla prima bellissima cascata, alta ben 10 metri.
Si prosegue verso la seconda attraversando una piccola grotta con statuine in legno, per poi giungere dinnanzi a questo costante flusso d’acqua che si rivela ancor più alto del primo. Il sentiero prosegue per la terza cascata e si fa un po’ più complesso, ma la fatica è poi ripagata dalla vista imponente di questo spettacolo della natura che cade da ben 40 metri di altezza.
Il momento migliore per compiere questo percorso è in estate, stagione in cui le cascate portano più acqua del solito. In inverno, invece, cambiano del tutto volto e regalano uno spettacolo unico del suo genere: si ghiacciano completamente.
Tra passeggiate e comprensori sciistici
Ci troviamo nella frazione di Molini di Tures che colpisce sin da subito perché è circondata da un panorama che toglie il fiato: ci sono le enormi cime delle Alpi della Zillertal, ampi prati e campi coltivati che rendono il paesaggio particolarmente poetico.
Molini di Tures si rivela un punto di partenza ideale per tutti coloro che sono interessati a intraprendere lunghe passeggiate ed emozionanti escursioni. In più, a pochi chilometri di distanza ci sono i comprensori sciistici di Monte Spico, Klausberg e Plan de Corones, dove vivere al massimo la magica atmosfera che regala la montagna in inverno.
Escursione sul Sentiero di San Francesco
Un’altra interessante escursione da fare in zona è quella che conduce presso il Sentiero di San Francesco. Il cammino parte dalla frazione di Caminata, luogo ideale anche per chi è in cerca di avventure di rafting e canyoning, e passa per le celebri Cascate di Riva e l‘incontaminata natura della Valle Aurina.
Si tratta, molto probabilmente, di uno degli spettacoli naturali più impressionanti della zona e che offre anche diversi punti di interesse storico. Nel sono degli esempi le rovine del Castello di Toblburg, così come i resti della Cappella dei Santi Chiara e Francesco.
Lungo poco più di 2 chilometri, durante il cammino si incontrano 10 punti di riflessione, che corrispondono alle 10 strofe del Cantico delle Creature di San Francesco.
Volare con la Fly-Line Wasserfall
Infine, ma le attività da fare a Campo Tures non sono di certo finite qui, vi consigliamo di volare a bordo della Fly-Line Wasserfall. Per raggiungerla occorre fare un’escursione di circa 40 minuti, che porta di fronte a questa particolare struttura che combina gli elementi di una zipline e di e una pista da slittini estiva.
Grazie ad essa si scivola lentamente tra gli alberi, per poi arrivare a valle e godere di un punto di vista privilegiato sullo spettacolo naturale delle Cascate di Riva.